Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Pubblicazione della presente con Licenza Creative Commons sul sito www.sguardosulmedioriente.it
TEOLOGIA:
intro: il riferimento è il saggio di Al ∗ azz〈 l (1111) “Al iqtiω 〈 d fi l-i tiq〈 d”
(il giusto mezzo nel credere)
d n: religione
-sunna: modo si fare, modo di vita, cioè contegno del profeta (imitatio muhammadis)
ν adith: tradizioni
ν adith quds : parla Dio anziche il Profeta
-kal〈 m: discorso
mutakallim n: coloro che professano il discorso
Il kalam è una fonte di verità teologiche solo mediamente. Esiste solo perché è un
obbligo di legge prescritto dall’ iϕ ma e dal corano.
La sceinza che ne deriva è
ilm attauν d: teologia, scienza dell’unità divina
Ibn 0 ald n (1046) definisce la teologia: scienza che fornisce i mezzi per provare i
dogmi della fede con argomentazioni razionali e di refutare gli innovatori
- aql: ragione
-na ar: ragionamento
Credo del musumano ortodosso dal XII sec a oggi:
Dio esiste. La prova è che è la causa del mondo in eterno.
Attributi di Dio
ω if〈 t: attributi di Dio
-onnipotenza (potenza): sulla totalià degli esseri possibili. Il massimo che l’ortodossia
concede all’autonomia dell’atto umano è: dio crea il potere dell’uomo sui propri atti
perciò l’uomo è potente solo in senso riflesso, e non è mai creatore dei propri atti.
L’uomo è perciò solo proprietario dei sui atti. Iktisab: acquisizione.
Non esiste dunque una causae secundae (qualcosa causato dalle cose del mondo)
Dio crea volta per volta i singoli fenomeni e la connessione causale è solo apparente.
(sorta di sistema di occasionalismo atomistico)
-vita: vivente è essere che ha coscienza di sé stesso e conosce il proprio essere e gli
altri distinti da sé. Non è persona ma ha personalità (arbitrarietà)
-volontà:
*contro i fal〈 sifa mašš〈 ’ n (filosofi peripatetici) per i quali il mondo
esiste a casua dell’essenza di dio ed è perciò eterno
(mondo eterno volontà eterna)
*contro i mu taziliti per i quali il mondo
cominciò a esistere nel tempo per un atto di volontà divina temporale
(mondo temporale volontà temporale)
*contro gli antropomorfisti per i quali il mondo
cominciò a esistere nel tempo per un atto di volontà temporale e l’atto volitivo
temporale continua ad esistere nel tempo
(mondo temporale volontà temporale continua)
*per l’ortodossia il mondo cominciò ad esistere nel tempo ma l’atto volitivo non è
cominciato ad esistere nel tempo.
(mondo temporale volontà eterna)
-parola: la prova è il Corano. È un verbus mentis e non suoni e lettere che ne sono solo
i segni. Tutti gli attributi sono eterni perciò il corano è eterno (contro i mu taziliti)
asm〈 al-ν usna: 99 nomi (aggettivi) più belli di Dio (y〈 ..) che sono riducibili ai 7
attributi divini
taω b h: rosario (dopo le crociate i cristiani l’hanno adottato)
Operazioni di Dio
L’operazione centrale del dio cristiano è la redenzione che è assurda per l’isl〈 m.
Tutte le operazioni sono contingenti a dio e nessuna è necessaria (assoluto e totalitario
teismo personalistico musulmano)
Dio è libero anche di far soffrire senza peccato premiare senza merito dare compiti
irraggiungibili etc. Perché non c’è autonomia dell’atto morale (bene e male): “buono”
è l’atto che conviene all’agente cioè ai fini dell’azione di dio.
Perciò dio non è “obbligato” a fare qualcosa nei confronti del creato (redenzione
ricompenza castigo eterno, presenti invece per i mu taziliti ). Dio non è per questo
ingiusto, perché non è sottoposto a alcuna legge superiore.
Corollarii:
L’uomo non è obbligato a conoscere dio la ragione è uno strumento per capire la
rivelazione che a sua volta incita ad usare la ragione. La conoscenza di dio data dalla
ragione e la conoscenza di dio data dalla rivelazione sono entrambi obbligatori per
l’uomo.
Profetologia:
L’invio dei profeti (come le operazioni di dio) non è necessario (mu taziliti) né
impossibile (induisti).
Inviati, apostoli, profeti: sono puri uomini prescelti che possono operare miracoli.
-il cadavere è reso a tale scopo parzialmente vivo in qualche particella (sempre anima-
corpo)
-la bilancia escatologica: è oggetto fisico su cui verranno pesati dagli angeli i fogli su
cui sono registrate le azioni umane (dice un ν adith).
Principio di balakaf ya (bi l〈 kaif: senza come): accettare i dati come reali senza
discuterne il come.
-ω ir〈 : il ponte (origini iraniche) sottile su cui passeranno i risuscitati e i malvagi
cadranno nella gehenna
Principio di balakaf ya
Il problema dell’imamato:
im〈 m: capo dell comunità musulmana
µ alifa: capo dell comunità musulmana per i sunniti (califfo) (vicegerente, vicario del
profeta)
L’im〈 m o µ alifa è successore del profeta solo come esecutore della sua legge. Non
ha autorità docente o legislativa (pontefice cattolico)
Necessità di un im〈 m per la buona organizzazione della vita sociale e religiosa della
comunità-stato (religione e sultanato sono collegati).
Qualità per essere im〈 m: essere della tribù dei Quraiš, avere competenza scienza e
virtù per governare, essere privo di difetti fisici.
Nomina dell’ im〈 m: designazione del profeta, designazione del precedente im〈 m,
elezione da maggiorenti della comunità
Per la muω alν a: l’utilità comune, è meglio un im〈 m illegittimo che l’anarchia.
le due scuole sono molto simili: la m〈 tur dita è più rispettosa dell’autonomia
dell’uomo (senza arrivare al mu tazilismo)
LEGGE
Intro: il riferimento è il compendio di testi giuridici š〈 fi iti rielabotato da Juynboll
I tattati di diritto musulmano si compongono di:
- ib〈 d〈 t: atti del culto, l’uomo in rapporto con dio
-mu〈 m〈 l〈 t: l’uomo in rapporto con altri uomini
Capitoli considerati sullo stesso piano, come nella teologia lo sono il razionale ed il
soprarazionale.
fiqh: giurisprudenza, considerata rerum humanorum atque divinarum scientia. Non
antropocentrica.
-sunna: ν adith composto da matn: I° parte degli ν adith= il testo della tradizione
isn〈 d: II° parte degli ν adith= catena dei testimoni
ilm ar-rij〈 l: scienza che studia la posizione storica, l’attendibilità morale etc.. dei
trasmettitori.
non è ambito molto libero dato che il sunnismo ha chiuso al sec X la porta
dell’iϕ tih〈 d: studio personale della legge
Ci concentriamo su ib〈 d〈 t (atti del culto, l’uomo in rapporto con dio) per
comprendere la religione.
Mancano dogmi (blasfema perché ragionamento umano su dio) e i sacramenti
(costringere dio)
Categorie legali:
-farε : doveroso farε al- ain: obbligato personalmente
farε al-kif〈 ya: obbligato un certo numero i musulmani
-mustaν abb: raccomandabile
-mub〈 ν : permesso
-makr h: riprovevole
-ν ar〈 m: proibito
atto legale può essere: ω aν ν valido / b〈 il nullo
mu’aφ φ in: (turco muezzin) dai man〈 ra (minareti, faro) gridano l’aφ 〈 n invito alla
preghiera
dio è massimo (x4) io attesto che non v’è altro dio che dio (x2)
attesto che muν ammad è l’inviato di dio (x2) venite alla preghiera (x2)
venite alla salvezza (x2) /notte: + la preghiera è migliore del sonno/ (x2)
dio è massimo (x2) non v’è altro dio che dio
nella preghiera in comune colui che dirige i movimenti è l’imam, che può essere
chiunque
preghiera di mezzogiorno del venerdì
ϕ 〈 mi’: moschee più ampie adatte a questo culto
ω al〈 t al-ϕ um’a: preghiera del venerdì (=adunanza). Il fatto che sia vacanza è
recente imitazione della domenica cristiana
µ u ba: predica, pia allocuzione contenente stereotipate lodi a dio e esortazioni
morali, poi benedizioni sul sovrano legittimo (altrimenti era ribellione). Si fa prima
della ω al〈 t.
µ a b: predicatore (in mano: bastone, spada o arco)
minbar: pulpito
miν rab: nicchia nella parete che indica la direzione della preghiera
La zak〈 t attualmente si applica solo nei paesi in cui vice la legge islamica (pakistan,
iran, afghanistan, arabia saudita…).
Calendario:
è lunare, avendo muhammad abolito il mese che nel paganesimo preislamico che ogni
2 o 3 anni ristabiliva l’equilibrio tra il calenario solare e quello lunare.
Mesi sono di 29 e 30 gg. L’anno di 354 gg.
muν arram raϕ ab
ω afar ša b〈 n
rab al-awwal ramaε 〈 n
rab al-〈 µ ir šaww〈 l
ϕ um〈 da’l- là φ ’l-qa da
ϕ um〈 da’l-〈 µ ira φ ’l-ν iϕ ϕ a
Il mese comincia e finisce con la prima falce della nuova luna. Ci vogliono dei
testimoni oculari che dichiarino davanti ad un giudice di aver visto la nuova luna, se è
nuvoloso si posticipa.
Astenersi da: cibo, contatto sessuale, litigare, mentire, calunniare, cattivi desideri
ω al〈 t al-tar〈 w ν : speciale per il ramaε 〈 n, non obbligatoria, dopo quella della
sera
-ka ba: “edificio cubico” il cui interno è vuoto, sul suo lato orientale è murata
la pietra nera (meteorite) detta yad all〈 h: la mano di dio, già sacra nell’arabia pagana.
la ka ba è ricoperta da un velario nero con scritte sacre rinnovato ogni anno.
aw〈 f: circumambulazione, 7 giri intorno alla ka ba senza fermarsi (se si può si
bacia la pietra nera)
Leggenda abramica: le fondamenta della ka ba era state poste da adamo portata dal
cielo con degli angeli (era bianca, poi divenuta nera per i peccati degli uomini),
distrutta dal diluvio universale fu ricostruita da abramo (Ibr〈 h m), aiutato dal figlio
ismaele (Ism〈 l), e istituì il pellegrinaggio. Profanato dai pagani fu poi ristituito
da muν ammad che eliminò gli idoli dalla ka ba. (la storia reale non è questa)
Leggenda abramica: Agar (h〈 ϕ 〈 r) e Ismaele furono cacciati da abramo. Agar corse
tra le due colline per la sete finche non zampillò miracolosamente la fonte di zamzam
-maq〈 m Ibr〈 h m: “luogo, stazione di abramo” pietra sacra pagana con le impronte
dei piedi di abramo
-mas à: nord est della moschea fra le ex colline di ω af〈 e di marwa. Luogo delle
cerimonie della
-niyya
- umra: “visita”, pellegrinaggio minore prima di quello vero, è astuzia giuridica per
rimanere meno tempo nello stato di iν r〈 m. In qualsiasi periodo dell’anno. Si fa
aw〈 f e sa y e si rasa la testa (donne punte) presso marwa.
- 9 il giorno di arafa (imp.) ci si ferma (wuq f) nella pianura presso il + abal al-
raν ma: monte della misericordia, ripetendo Labbaika all〈 humma: eccoci a te o dio.
Appena tramonta il sole si corre verso muzdalifà
-si torna a minà dove 11 12 13 sono giorni di divertimento “del tašr q” (etimologia
incerta), il digiuno solitamente meritorio è qui ν ar〈 m
ziy〈 ra: visita alla tomba del profeta a medina è solo meritorio (malvista dagli
wahabbiti possessori del luogo)
- ah〈 ra: purificazione. Deve precendere tutti gli atti del culto. La persona i suoi
versiti e il suolo devono essere ritualmente puri.
naϕ is: impuri. Sono: escrementi, porci, cani, bevande inebrianti, sangue e animali
morti non macellati ritualmente.
I non-musulmati per i sunniti, diversamente dagli sciiti, sono puri. Solo non possono
entrare nel territorio sacro (ν aram) della mecca
ν adat: stato di impurità rituale minore. Sono: toccare pelle di una donna estranea,
dopo i bisogni, dopo svenimento, dopo sonno. Interdice: esecuzione della ω al〈 t,
circuambulazione della ka ba, toccare un corano.
ϕ an〈 ba: impurità rituale maggiore. Sono: contatti sessuali, mestruazioni, 40 gg dopo
il parto. Impedisce: persino di recitare il corano ed entrare in moschea.
Nascita:
Appena nato: il padre sussurra all’orecchio destro l’invito alla preghiera e al sinistro lo
stesso senza ripetizioni
Ammesso : musulmano con donna gente del libro, non musulmana con uomo gentile
Divorzio e scioglimento:
Decesso del coniuge o sua apostasia dall’islam (giuridicamente sono uguali).
al〈 q: ripudio della moglie. Dopo 3 ripiudi della stessa moglie non può più
risposarla a meno che non sia stata spostata intanto con un’altro
µ ul‘: riscatto della moglie dal marito pagando una somma fasν dichiarazione di
nullità da parte del giudice
Donna: condizione spesso peggiore di quanto il corano non prescriva. Il corano dice
cmq che l’uomo è un gradino sopra e la deve mantenere. Il velo non è affatto
menzionato nel corano. La legge anzi raccomanda: che la donna sia vista dall’uomo
prima del matrimonio, che abbia il viso scoperto durate la preghiera e il haϕ ϕ . Il velo
ha origini cristiano orientali.
maν ram: congiunti con i quali non è permesso contrarre il matrimonio e perciò che
l’uomo può vedere senza velo: suocera nuora figliastra e parenti in linea retta.
poligamia 4 mogli
illimitato numero di schiave concubine.
La schiavitù è riconosciuta dal corano come fatto sociale, cmq riscattare schiavi è
meritorio. Schiavo è: partorito da una schiava, non musulmano prigioniero di guerra di
un musulmano. Vietato fare schiavi musulmani. Hanno diritto ad essere mantenuti,
curati e al riposo. Lo schiavo può possedere schiavi propri. È permesso il matrimonio
tra liberi e schiavi.
Morte:
operazioni:
-abluzione del cadavere
-avvolgimento in dei kafan: sudarii in numero dispari
-ω al〈 t al-ϕ in〈 za: preghiera dei morti
-talq n: suggerimento al morto della professione di fede perché risponda bene a
Munkar e Nak r
-seppellimento sul lato destro con il viso verso la qibla
-banchetto non nel giorno del seppellimento (precetto ora mai seguito) bensì al 7 e al
40 gg dopo
-carne di porco
-sangue
-animali non macellati ritualmente (macellazione rituale: taglio della gola
pronunciando bismi’ll〈 h “nel nome di dio”. Fare uscire più sangue possibile)
-bevande alcoliche. Per scuola hanafita priobito solo il vino, permessi moderatamente
gli altri alcolici. Il corano proibice il vino solo gradualmente.
La trattazione che abbiamo qui fatto della legge riguarda la parte della šar a che
noi definiamo “religiosa”. Tralasciamo il mare magnum della legge che noi definiamo
“diritto pubblico e privato”. Confluirono nella šar a: tramite iϕ ma , maω laν a
usanze preislamiche e prescrizioni coraniche e tramite gli ν ad diritto romano e
bizantino e usanze persiane.
MISTICA
Intro: il riferimento è il saggio di Al Qu šair (1045)
[…]
principali tar qa:
8.muhammad caramati
(settimani saba ya)
in modo poco
chiaro derivano i
fatimidi
califfo
-al
mustanω ir nizār
- nizār
soppiantato dal
fratello
musta l
- musta l
- al amin
-a -
ayyib
(gaiba )
note:
- 7.ismā’ l: Ja far nomina prima ismā’ l poi ,sembra per cattiva condotta di qest’ultimo,
nomina al-Kā im. Ismailiti in relatà fanno continuare la catena di imama fino ai giorni nostri
con lo Haga Khan
- caramati: nome dal da’i hamad qaramat
- duodecimani: sono i piu numerosi
Si aggiungano:
drusi: sovrano fatimida al hakim 1021 si dichiara dio. suo adepro è darazi. da questi i
drusi, che preferiscono farsi chiamre “unitari” (abbandonano la šar a)
nuω airi ( alawiti, alidi): ibn nuω air si diciara bāb del decimo imam Alī ibn
Muν ammad, al-Naqī. (sorta di trinita etc) (abbandonano la šar a)
ειϕµνω š φ 〈 〉
&∗ + 0 1 : Š ΑΓ ∋ Β ℵ⊗ ⊃ ⊂ ¬ ⇐