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PARASSITOLOGIA VETERINARIA E MALATTIA PARASSITARIE

RIASSUNTO GENERALE

INTRODUZIONE
Un parassita è un organismo che vive in o su un altro organismo, detto ospite, da cui trae i suoi mezzi di
sopravvivenza, con benefici per il parassita e danno per l’ospite.
Quando parliamo di danno nel caso di animali da affezione io vado a valutare il danno per il singolo
individuo facendo vita e terapia a lui mirate, mentre nel caso degli animali da reddito, ho una visione di
gruppo (allevamento) con danno produttivo che poi si traduce in danno economico;
ad esempio: Suino che alberga Ascaris suum, un parassita intestinale che comporta riduzione di alcuni
parametri come l’incremento ponderale giornaliero;
la parassitologia veterinaria considera tre grandi gruppi di parassiti:
ELMINTI che comprende Nematelminti e Platelminti
PROTOZOI organismi unicellulari apprezzabili solo al microscopio.
ARTROPODI comprende pulci, zecche, acari e pidocchi

CICLO BIOLOGICO
È la vita riproduttiva del parassita dalla sua forma immatura. Il ciclo biologico può essere DIRETTO o
INDIRETTO;

CICLO BIOLOGICO DIRETTO:


abbiamo due protagonisti, l’ospite e il parassita; l’ospite alberga le forme sessualmente matura del
parassita che rilasciano le uova nell’ambiente, le uova si schiudono e vi è sviluppo nell’ambiente esterno
fino alla forma infettante, quando il parassita sarà in grado di infettare un nuovo ospite ricominciando il
ciclo;

CICLO BIOLOGICO INDIRETTO:


In questo tipo di ciclo biologico ho 3 protagonisti, il parassita, un OSPITE DEFINITIVO che alberga le forme
sessualmente mature che si riproducono rilasciano uova, larve ecc. che verranno poi trasmesse ad un
OSPITE INTERMEDIO che ne permette lo sviluppo delle forme immature fino alla forma infettante quando
finalmente il parassita sarà in grado di infettare un nuovo ospite definitivo; se l’ospite intermedio è anche
responsabile diretto della trasmissione della forma infettante come nel caso del Flebotomo parliamo di
VETTORE BIOLOGICO; L’ospite intermedio ne permette lo sviluppo e trasmette il parassita;

È importante conoscere il ciclo biologico del parassita poiché il nostro compito da medico veterinario e
cercare di spezzare queste catene; in più la conoscenza del ciclo ci permette di conoscere quando più o
meno andare a cercare le uova nelle feci e quindi fare diagnosi;

Parlando di PARASSITISMO possiamo classificarlo in:

PARASSITISMO OBBLIGATO
Questo rappresenta la forma più completa dell’adattamento al parassitismo: il parassita DEVE dipendere,
almeno per un certo periodo della vita, dall’ospite, senza il quale non può completare il suo sviluppo.

PARASSITISMO FACOLTATIVO
Parliamo di parassitismo facoltativo quando un organismo conduce normalmente VITA LIBERA ma che,
penetrato nell’ambiente entozoico, vi possono sopravvivere da parassiti. Ad esempio, le MIASI NON
OBBLIGATORIE. Si parla in questo caso anche di SVILUPPO FACILITATO.

PARASSITISMO ACCIDENTALE
Nel parassitismo accidentale il parassita penetra un ospite non abituale ma è in grado di sopravvivere su
esso. È il caso delle ZOONOSI.

Il parassitismo viene diviso anche in base al tempo di permanenza sull’ospite:

PARASSITISMO PERMANENTE
Il parassita resta in contatto con l’ospite per tutta la sua vita. È il caso degli endoparassiti e delle pulci.

PARASSITISMO TEMPORANEO
Il parassita resta in contatto con l’ospite solo per brevi periodi. Il caso delle zecche che sono parassiti solo
quando questo salgono sull’ospite per compiere il pasto di sangue.

È importante per lo studio della parassitologia la acquisizione di una certa terminologia, quindi vanno
ricordati alcune definizioni quali:
TEMPO DI INCUBAZIONE
Periodo che va dall’infezione alla comparsa dei primi sintomi di malattia.
TEMPO DI PREPATENZA
È invece il periodo che va dall’infezione fino al momento in cui il parassita è in grado di riprodursi
producendo uova, larve ecc. come è stato detto precedentemente la conoscenza di questo periodo è
importante per sapere quando devo andare a fare diagnosi diretta, con individuazione di uova (ESAMI
COPROMICROSCOPICI).

Ma come si infettano gli animali? Abbiamo diverse VIE DI TRASMISSIONI:


DIGERENTE le forme infettanti vengono ingerite dall’ospite
PERCUTANEA attraverso punture di VETTORI BIOLOGICI, oppure come nel caso del Ancylostoma caninum.
TRASNPLACENTARE o TRANSMAMMARIA il parassita viene trasmesso dalla madre ai cuccioli tramite la
placenta o tramite l’allattamento.
GENITALE o VENEREA alcune volte il parassita si trova a livello di organi genitali, come a livello di prepuzio e
viene trasmesso durante il coito. Trichomonas foetus.

ORA INIZIAMO DAVVERO LO STUDIO DELLA PARASSITOLOGIA E INIZIEREMO CON GLI ELMINTI

Phylum NEMATHELMINTHES
Classe NEMATODA

I nematodi vengono divisi in BURSATI o NON BURSATI, a seconda se il maschio presenta la BORSA
COPULATRICE, una espansione della cuticola che consente al maschio di avvolgere gli organi genitali della
femmina durante l’accoppiamento

I nematelminti sono indicati anche con il termine vermi tondi, sono a FORMA CILINDRICA, NON
SEGMENTATI, ASSOTIGLIATI ALLE DUE ESTREMITA’, hanno il corpo ricoperto da una CUTICOLA prodotta dal
sottostante IPODERMA. La cuticola si approfonda nella cavità del corpo formando due CORDONI LATERALI,
in cui sono contenuti i DOTTI ESCRETORI e un CORDONE DORSALE e VENTRALE in cui sono contenuti i nervi;
al di sotto dell’ipoderma troviamo uno STRATO MUSCOLARE LONGITUDINALE molto sviluppato in vermi che
non si attaccano e devono nuotare per tutta la durata della loro vita come il caso della Dilofilaria immitis.
Quindi troviamo la CAVITA’ CELOMATICA in cui sono sospesi gli ORGANI FILAMENTOSI del parassita.

SISTEMA DIGERENTE:
il sistema digerente dei nematodi è di solito costituito da una APPERTURA BUCCALE con o senza CAPSULA
BUCCALE, può presentare delle LABBRA e DENTI o struttura taglienti. La apertura buccale è seguita da un
ESOFAGO che può essere usato nell’identificazione del parassita. Poi abbiamo un intestino semplice che
termina nella femmina in una APERTURA ANALE o nel maschio in una CLOACA.
APPARATO RIPRODUTORE:
I nematodi hanno sessi separati e di solito il maschio è più piccolo della femmina.
Gli organi femminili comprendono l’OVAIO, l’OVIDOTTO e l’UTERO, che possono essere anche doppio e
sfociano nella VAGINA che si apre nella VULVA. A volte è presente una struttura sopra vulvare detta “flap” e
tra l’utero e vagina può esserci un corto organo muscolare l’OVIGETTO che coadiuva la ovodeposizione;
Gli organi maschili sono costituiti da un SINGOLO TESTICOLO che comunica tramite il DEFERENTE con la
cloaca. Gli organi accessori, soprattutto il GUBERNACULUM e gli SPICOLI, possono rappresentare importanti
caratteri identificativi. Gli spicoli sono organi chitinosi, generalmente in numero di due, che vengono
introdotti nell’apertura genitale della femmina. Il gubernaculum è una piccola struttura chitinosa che agisce
da guida nei confronti degli spicoli. Vi è come già detto prima un’altra struttura, la BOLSA COPULATRICE che
serve a dividere i nematodi in due gruppi, bursati e non bursati, questa si tratta di una espansione della
cuticola che serve ad avvolgere la femmina durante l’accoppiamento, è presente solo nei maschi.
CICLO VITALE
Lo sviluppo è caratterizzato da una serie di mute con perdita della cuticola. L’intero ciclo vitale con 4 mute e
5 stadi larvali, indicati come L1, L2, L3, L4 e L5. Questo ultimo stadio rappresenta il parassita adulto
sessualmente non maturo. Alcuni parassiti sono caratterizzati da cicli complessi, con lunghe MIGRAZIONI
che coinvolgono diversi apparati e tessuti dell’ospite prima di raggiungere la sede definitiva dove si
sviluppano ad adulti. Una delle vie più comuni è quella EPATO-TRACHEO-INTESTINALE: in questo caso le
forme larvali a partenza dall’intestino giungono al FAGATO per la via portale e tramite la vena epatica e la
vena cava caudale raggiungono il CUORE e quindi i POLMONI tramite le arterie polmonari. Da qui migrano
ai BRONCHI, TRACHEA, ESOFAGO fino a raggiungere lo STOMACO e l’INTESTINO.
LE UOVA:
le uova in genere sono formate da tre strati, possono presentare forme
divere e il guscio può essere più o meno spesso, essere liscio, granuloso
o mammellonato. Lo stato più interno, sottile, è formato da componenti
lipidiche ed è impermeabile. Lo strato intermedio, duro e chitinoso,
conferisce rigidità all’uovo ed è spesso di colore giallastro, può essere
interrotto a uno o a entrambi i poli da un opercolo o da un “tappo”. Lo
strato esterno è proteico e di solito
viene perso nel tragitto tramite le vie
femminili.
Le uova di Ascaridi sono tondeggianti, sono in stato di zigote, a guscio
spesso e questo serve a garantire la loro sopravvivenza per lunghi periodi
nell’ambiente esterno.
Le uova di Strongili sono ovoidali, sono blastomerizzati (stato di morula o
blastula) a guscio sottile e questo fa sì che una volta eliminati
nell’ambiente esterno il parassita debba proseguire con il suo sviluppo.

NEMATODI NON BURSATI

Superfamiglia ASCARIDOIDEA
Specie studiate:
Toxocara canis; T. cati; Toxascaris leonina; Ascaris suum; Parascaris equorum;

Sono di frequenti riscontri negli animali domestici, sia le larve, sia gli adulti sono causa di patologie a carico
degli ospiti. Gli adulti, di GROSSE DIMENSIONI, causano fenomeni di OSTRUZIONE e MALASSORBIMENTO a
carico di intestino, le larve sono responsabili di LESIONI PATOLOGICHE A VARI ORGANI E PARENCHIMI che
raggiungono nel corso delle loro MIGRAZIONI. I parassiti sono grandi, BIANCO-OPACHI, localizzati da adulti
nell’INTESTINO TENUE. CAPSULA BUCCALE ASSENTE e la BOCCA È UNA PICCOLA APERTURA CIRCONDATA
DA 3 LABBRA. Le forme infettanti sono rappresentate dalle uova, a parete spessa e resistenti, che
contengono la L2. Ospiti di trasporto e ospiti paratenici contribuiscono alla diffusione ambientale dei
parassiti. CICLO BIOLOGICO DIRETTO

Genere Toxocara
Specie Toxocara canis (ZOONOSI)
Ciclo biologico: diretto
OD: cane; OI: -
Localizzazione: intestino tenue
Distribuzione: cosmopolita
Periodo di pre-patenza: per ingestione di ospiti paratenici 4-5 settimane; infezioni prenatali 2-3 settimane;

IDENTIFICAZIONE E CICLO VITALE:


Toxocara canis è un GROSSO VERME LUNGO FINO A 10CM, DI COLORE
BIANCASTRO che può essere facilmente confuso nel cane con
Toxascaris leonina. L’unico carattere utile per la differenziazione è la
presenza di un PICCOLO PROCESSO DIGITIFORME SULLA CODA DI T.
canis. Le uova sono SCURE, SUBGLOBULARI e CON GUSCIO FINEMENTE
GRANULOSO. Contengono una massa embrionale non ancora
differenziata che occupa quasi totalmente l’uovo e misurano 90x75 µm.
Questa specie presenta il CICLO BIOLOGICO più complesso nell’ambito
della superfamiglia e ha quattro possibili modi di infezione:

1) In condizioni ottimali di temperatura, 4 settimane dopo l’eliminazione con le feci l’uovo che
contiene L2 completamente sviluppata è infettante. Dopo l’ingestione e la schiusa, le larve L2
migrano per via ematica al fegato e al polmone, dove avviene la seconda muta. Dopo avere risalito
l’albero respiratorio, le L3 ritornano nell’intestino dove avvengono le ultime 2 mute Questo tipo di
migrazione e caratteristica dei cani di età superiore ai 3 mesi.
2) Nei soggetti oltre ai 3 mesi di età la migrazione epato-tracheo-intestinale avviene con minore
frequenza e non è più presente a partire da 6 mesi di vita. In questi soggetti le L2 migrano a vari
tessuti e organi incluso fegato, polmone, cervello, cuore, muscolatura epischeletrica e parete del
tratto intestinale. Nelle femmine gravide, le larve si
mobilizzano 3 mesi circa prima del parto e raggiungono il
polmone del feto dove mutano a L3 dando luogo a
INFEZIONI PRENATALI. Dopo la nascita le larve riprendono
la migrazione e raggiungono la sede intestinale. Alcune di
queste larve mobilitate durante la gravidanza sono in grado
di raggiungere l’intestino della cagna che potrà presentare
per alcune settimane dopo il parto un numero elevato di
uova nelle feci. La presenza di queste uova può contribuire
in modo significativo ad aumentare la carica parassitaria nei
cuccioli nel periodo di convivenza con le madri.
3) Una ulteriore fonte di infestazione per il cucciolo è
rappresentata dalle larve L3 eliminate dalla madre nel corso
delle prime 3 settimane di lattazione. Queste larve
sviluppano ad adulto direttamente nella sede intestinale.
4) L’ingestione di uova larvate può essere fonte di infezione con larve L2 di numerosi ospiti paratenici.
Le larve si localizzano in vari organi e tessuti e riprendono il loro sviluppo dopo che l’ospite
paratenico sia stato a sua volta ingerito dal cane. Queste larve sembrano sviluppare ad adulto
direttamente nell’intestino.

PATOGENESI E SEGNI CLINICI:


Nelle infezioni lievi, la fase di migrazione comporta solo modificazioni di lieve entità ai tessuti e i veri adulti
provocano modeste reazioni a livello intestinale. Nelle infezioni gravi la fase di migrazione larvale nel
tessuto polmonare è caratterizzata da segni di POLMONITE (TOSSE), talvolta associata ad EDEMA. I vermi
adulti causano ENTERITI MUCOIDI, con parziale o completa OCCLUSIONE DEL LUME INTESTINALE.
(ADDOME A BOTTE) A volte è causa di DIARREA, ma MAI CON SANGUE.

DIAGNOSI, TRATTAMENTO E CONTROLLO:

Specie Toxocara cati (ZOONOSI)


Ciclo biologico: diretto
OD: gatto; OI: -
Localizzazione: intestino tenue
Distribuzione: cosmopolita
Periodo di pre-patenza:

IDENTIFICAZIONE E CICLO VITALE:

Specie Toxascaris leonina


Ciclo biologico: diretto
OD: cane e gatto OI: -
Localizzazione: intestino tenue
Distribuzione: cosmopolita
Periodo di pre-patenza: per ingestione di ospiti paratenici 4-5 settimane; infezioni prenatali 2-3 settimane;

IDENTIFICAZIONE E CICLO VITALE:

Specie Ascaris suum (ZOONOSI)


Ciclo biologico: diretto
OD: cane; OI: -
Localizzazione: intestino tenue
Distribuzione: cosmopolita
Periodo di pre-patenza: per ingestione di ospiti paratenici 4-5 settimane; infezioni prenatali 2-3 settimane;

IDENTIFICAZIONE E CICLO VITALE:

Superfamiglia OXYUROIDEA
Specie studiate:
Oxyuris equi;

Questi parassiti si rinvengono nel GROSSO INTESTINO e sono caratterizzati da una CODA APPUNTITA,
evidente SOPRATTUTTO NELLE FEMMINE. Hanno un ESOFAGO A DOPPIO BULBO e un ciclo di sviluppo
diretto. CICLO BIOLOGICO DIRETTO. Generi di interesse (per la Kramer OXYURIS. Sono parassiti dei CAVALLI
e RUMINANTI.

Genere Oxyuris spp.


Specie Dirofilaria immitis (ZOONOSI)
Ciclo biologico: indiretto
OD: cane (ed altri canidi); gatto e furetto; OI: zanzare
Localizzazione: Arterie Polmonari e talora camere cardiache destre e vena cava caudale
Distribuzione: Aree Temperate e Tropicali di tutto il mondo (Europa nel bacino mediterraneo)
Periodo di pre-patenza: 5 mesi;

IDENTIFICAZIONE E CICLO VITALE:

Superfamiglia FILARIOIDEA
Tutti i parassiti presentano un CICLO BIOLOGICO INDIRETTO. Nessuno di essi si localizza nel tubo digerente
e TUTTI DIPENDONO PER LA TRASMISSIONE DI INSETTI VETTORI. Le microfilarie vengono assunte
dall’insetto durante il pasto di sangue, questi rappresentano gli OSPITI INTERMEDI. Le microfilarie di solito
si riscontrano nel sangue periferico durante le ore notturne quando i vettori sono più attivi.

Genere Dirofilaria
Specie Dirofilaria immitis (ZOONOSI)
Ciclo biologico: indiretto
OD: cane (ed altri canidi); gatto e furetto; OI: zanzare
Localizzazione: Arterie Polmonari e talora camere cardiache
destre e vena cava caudale
Distribuzione: Aree Temperate e Tropicali di tutto il mondo
(Europa nel bacino mediterraneo)
Periodo di pre-patenza: 6 mesi cani; 8 mesi gatti;

IDENTIFICAZIONE E CICLO VITALE:


La dirofilaria immitis è un verme sottile, filiforme della lunghezza di 20-30cm. Il maschio presenta
l’estremità caudale a cava tappi. La morfologia e la localizzazione sono considerate patognomoniche. Le
microfilarie (L1) circolanti nel sangue non sono provviste di guaina e sono lunghe circa 300µm presentano il
polo cefalico affusolato e smusso e la terminazione della estremità caudale dritta e appuntita.
Gli adulti vivono nelle arterie polmonari e liberano direttamente nel torrente circolatorio le microfilarie che
vengono ingerite dalla zanzara femmina durante il pasto di sangue. All’interno dell’ospite intermedio hanno
luogo due mute fino alla trasformazione in larve infettanti (L3). Questo richiede 2 a 4 settimane, essendo
più rapida con l’aumentare
della temperatura. Le larve
infettanti si localizzano
nell’apparato buccale della
zanzara e vengono trasmesse
ad un altro ospite durante un
successivo pasto di sangue.
Nell’ospite definitivo le L3
migrano nel tessuto
sottocutaneo e dopo due
successive mute raggiungono la
localizzazione definitiva. Il
periodo di pre-patenza è di
circa 6 mesi nel cane e di 8
mesi nel gatto. All’interno
dell’ospite definitivo i parassiti
possono sopravvivere
producendo microfilarie, nel
cane per circa 5 anni (nel gatto
2-3 anni);

PATOGENESI E SEGNI CLINICI:


Lo stadio più patogeno è rappresentato dal parassita adulto. Nel cane la presenza di poche macrofilarie può
essere ben tollerata ma gravi infezioni sono causa di evidenti alterazioni a carico delle arterie polmonari
(ENDOARTERITE PROLIFERATIVA). Lo stadio di ipertensione polmonare che ne consegue conduce ad una
progressiva INSUFFICIENZA CARDIACA CONGESTIZIA DESTRA che si presenta con i segni caratteristici di
ABBATTIMENTO, LIPOTIMIA e ASCITE. Sono inoltre frequenti le alterazioni infiammatorie a carico del
polmone che inducono TOSSE come uno dei primi segni clinici e sono dovute all’escrezione di sostanze
derivate dal catabolismo dei parassiti adulti. Talvolta, soprattutto in conseguenza della morte spontanea od
indotta da farmaci, i parassiti possono essere causa di EMBOLIA POLMONARE con gravi alterazioni a carico
di parenchima. La localizzazione improvvisa di un elevato numero di parassiti nelle camere cardiache destre
causa quadri clinici acuti ad esito fatale denominati “SINDROME DELLA VENA CAVA”, inducendo emolisi
intravascolare di natura meccanica ed ostacolando il ritorno venoso al cuore destro. Può essere sviluppato
a causa delle microfilarie un quadro di “GLOMERULPATIE DA IMMUNOCOMPLESSI”. I cani infetti
presentano inizialmente TOSSE seguita da facile AFFATICABILITA’; negli stadi avanzati sono frequenti le
LIPOTIMIE sotto sforzo. ASCITE ed EDEMI degli arti sono i segni caratteristici dell’INSUFFICIENZA CARDIACA
CONGESTIZIA DI DESTRA nella fase terminale della malattia. La “SINDROME DELLA VENA CAVA” è
caratterizzata da ESORDIO IMPROVVISO CON DISPNEA ed EMOGLOBINURIA. Nel gatto la sintomatologia è
SOLITAMENTE ACUTA e di tipo RESPIRATORIO.

DIAGNOSI, TRATTAMENTO E CONTROLLO:


Nel cane la diagnosi si basa sulla SINTOMATOLOGIA CLINICA e su test che confermino la presenza del
parassita. Sono cani di solito con una età superiore ad un anno e per lo più superano i 2 anni.
L’EVIDENZIAZIONE DI MICROFILARIE CIRCOLANTI mediante esame di microscopio di sangue costituisce una
prova certa di infezione. Nei casi di infezione occulta sono disponibili TEST IMMUNODIAGNOSTICI per
evidenziare a livello ematico la presenza di antigeni circolanti liberati dal parassita adulto.
Anche l’ESAME RADIOGRAFICO DEL TORACE e L’ECOCARDIOGRAGIA possono fornire indicazioni utili sulla
base di quadri caratteristici.
Nel gatto che di solito non presentano microfilarie circolanti (a causa del loro sistema immunitario) possono
essere utilizzati test che rivelino i titoli degli anticorpi prodotti nei confronti del parassita adulto e
l’ECOCARDIOGRAFIA che può consentire l’evidenziazione diretta delle macrofilarie.

Superfamiglia TRICHUROIDEA
Sono raggruppate specie parassite di una ampia gamma di animali domestici. Una caratteristica comune è
l’ESOFAGO A STICOSOMA, comporto da un tubo molto assottigliato circondato da un a singola colonna di
cellule. Tre sono i generi di interesse veterinario Trichuris, Trichinella e Capillaria

NEMATODI BURSATI

Superfamiglia TRICHOSTRONGYLOIDEA
I tricostrongili sono VERMI DI PICCOLE DIMENSIONI, spesso di diametro molto ridotto e appartengono al
gruppo dei bursati e, con eccezione di Dictyocaulus parassita a localizzazione polmonare, si rinvengono nel
TRATTO ALIMENTARE DEI MAMMIFERI E UCCELLI. Il CICLO BIOLOGICO DIRETTO, generalmente SENZA
MIGRAZIONI nell’organismo ospite. La FORMA INFETTANTE è la larva L3. Sono responsabili di ingenti
perdite produttive, compresi episodi mortali, soprattutto nei ruminanti. I generi più importanti a
localizzazione GASTROINTESTINALE sono Ostertagia, Haemonchus, Trichostrongylus, Cooperia e
Nematodirus.

Superfamiglia STRONGYLOIDEA
Specie studiate:
Strongylus vulgaris; S. edentatus; S. equinus; Cyathostomum spp.; (cavallo)
Ancylostoma caninum; Uncinaria stenocefala;(cane) A. tubaeforme; (gatto)

Parassiti a CICLO BIOLOGICO DIRETTO con larva infettante L3. Questi sono caratterizzati da un’ampia
CAPSULA BUCCALE, che spesso contiene DENTI O LAMINE TAGLIENTI. I vermi adulti giungono nella mucosa
dei tratti gastrointestinali e respiratori e generalmente SI NUTRONO DI FRAMMENTI DELLA MUCOSA
INTESTINALE. (anemizzanti); Presentano localizzazione INTESTINALE e possono essere suddivisi in due
gruppi: STRONGILI e ANCHILOSTOMI.
Gli STRONGILI sono parassiti del GROSSO INTESTINO e i generi più importanti sono Strongylus e
Cyathostomum (per la Kramer)
Gli ANCHILOSTOMI sono parassiti dell’INTESTINO TENUE, parassiti dei Carnivori. Ancylostoma.

Superfamiglia METASTRONGYLOIDEA
Sono parassiti dei POLMONI o dei VASI EMATICI ADIACENTI. Il CICLO BIOLOGICO INDIRETTO e gli ospiti
intermedi sono per lo più MOLLUSCHI GASTEROPODI (lumache). Vengono divisi in base all’ospite definitivo:
(quello che abbiamo fatto sono i Metastrongili dei carnivori)

Phylum PLATYHELMINTHES
Il phylum platelminti comprende due classi: i trematodi e i cestodi. Hanno tutti delle caratteristiche comuni:
SONO TUTTI A CICLO INDIRETTO, sono VERMI PIATTI SEGMENTATI e nella loro forma adulta RISIEDONO
NELL’INTESTINO DELL’OSPITE DEFINITIVO.
Classe TREMATODA
La classe trematoda si divide in due sottoclassi principali, MONOGENEA, parassiti esterni dei pesci a ciclo
diretto e DIGENEA, parassiti dei vertebrati che rivestono un ruolo importante nella medicina veterinaria e
sono a CICLO INDIRRETO che richiedono uno o più ospiti intermedi. I trematodi adulti, detti comunemente
DISTOMI vivono nei DOTTI BILIARI, nel tratto alimentare e nel sistema vascolare dell’ospite definitivo. Il
parassita ha il CORPO APPIATTITO NEL SENSO DORSO-VENTRALE e possiede un APPARATO DIGERENTE A
FONDO CIECO. È munito di VENTOSE che permettono loro di aderire ai tessuti e la maggior parte è
ERMAFRODITA. Gli stadi larvali si sviluppano nel corpo di molluschi gasteropodi polmonati che fungono da
ospiti intermedi. Le famiglie di più rilevanza e che abbiamo studiato sono Fasciolidae e Dicrocoeliidae.
STUTTURA E FUNZIONE DEI TREMATODI DIGENEI:
L’adulto ha DUE VENTOSE, la VENTOSA ORALE, situata all’estremità anteriore del corpo attorno alla
apertura buccale e la VENTOSA VENTRALE posta sulla faccia ventrale del parassita. La superficie corporea
consiste di un TEGUMENTO ASSORBENTE SPESSO RICOPERTO DI SPINE. Non esiste una cavità interna e GLI
ORGANI SONO IMMERSI NELLA LOGGIA PARENCHIMALE.

Classe CESTODA
I parassiti della classe cestoda hanno CORPO NASTRIFORME e sono SPROVISTI DI TRATTO ALIMENTARE. Il
CORPO È SEGMENTATO e OGNI SEGMENTO È FORNITO DEGLI ORGANI GENITALI DI ENTRAMBI I SESSI, la
maggioranza dei cestodi di interesse veterinaria sono compresi nell’ordine Cyclophyllidea;
Il cestode adulto è composto da una testa o SCOLICE munita di UNCINI E VENTOSE che permettono il
fissaggio alla parete intestinale, da un COLLO CORTO E NON-SEGMENTATO e da una catena, STROBILA di
segmenti chiamati PROGLOTTIDI. Le proglottidi si formano nella regione del collo e diventano sessualmente
mature durante la progressione lungo la strobila. (proglottide immatura, matura e gravida). Le proglottidi
gravide si staccano dalla strobila e sono espulse con le feci. Nell’ambiente esterno, le uova sono liberate
dalla proglottide tramite la disintegrazione del segmento o vengono espulse attraverso il poro genitale.

Phylum PROTOZOA
Subphylum SARCOMASTIGOPHORA
Classe MASTIGOPHORA

Genere Leishmania infantum

Subphylum SPOROZOA
Classe COCCIDIA
I parassiti di interesse veterinario sono assegnati a due famiglie: EIMERIIDAE e SARCOCYSTIDAE

Famiglia EIMERIDAEE
Sono prevalentemente parassiti intracellulare dell’epitelio intestinale. La SCHIZOGONIA e la GAMETOGONIA
avvengono all’interno dell’ospite, mentre la SPORULAZIONE avviene di norma al di fuori dell’ospite.
Genere Eimeria spp.
Specie: Eimeria bovis
Ospite: pollame, bovini, pecore, capre, maiali,
cavalli e conigli
Localizzazione: cellule epiteliali dell’intestino
Distribuzione: cosmopolita
Periodo di pre-patenza: 10 giorni

IDENTIFICAZIONE E CICLO BIOLOGICO:


L’identificazione può essere effettuata al
microscopio sia attraverso l’esame delle feci
per la ricerca delle oocisti, sia attraverso lo
studio di preparati istologici (epitelio
intestinale); Le oocisti possono essere
identificate in base alla forma ed alla
dimensione. La forma più comune è sferica,
ovale o ellissoidale; la sua dimensione nelle
specie più comuni varia da 15 a 50µm. In alcune specie è presente un piccolo poro ad auna estremità; il
MICROPILO, che è spesso nascosto da un cappuccio polare che può essere prominente. Il tempo di
sporulazione può aiutare l’identificazione.
Per quanto riguarda il CICLO BIOLOGICO possono essere distinte tre fasi: SPORULAZIONE, INFEZIONE e
SCHIZOGONIA e GAMETOGONIA con formazione di OOCISTI;
SPORULAZIONE:
le oocisti non sporulate, costituite da una massa
protoplasmatica nucleata circondata da una parete
resistente, raggiungono l’esterno con le feci. In presenza di
adeguata ossigenazione, elevata umidità e temperatura
ottimale (attorno ai 25°C) ha inizio il processo di
sporulazione; il nucleo si divide due volte e la massa
protoplasmatica forma quattro corpi conici che si
dipartono da una massa centrale. Ognuno di questi coni
nucleati si arrotonda e forma uno sporoblasto. In alcune
specie la massa protoplasmatica non inclusa negli
sporoblasti forma il corpo residuale dell’oocisti. Ciascuno
sporoblasto secerne una parete di materiale rifrangente
trasformandosi così in un sporocisti; il protoplasma
all’interno di ciascuna sporocisti si divide formando due sporozoiti. Il tempo di sporulazione varia da 3-4
giorni.
INFEZIONE E SCHIZOGONIA:
l’ospite si infetta ingerendo oocisti sporulate: le sporocisti sono quindi liberate meccanicamente o tramite
meccanismi mediati dalla tensione CO2 e gli sporozoiti, attivati dalla tripsina e dalla bile, lasciano le
sporocisti. Nella maggior parte delle specie ogni sporozoite penetra una cellula epiteliale ed assume una
forma arrotondata, trofozoite. Dopo pochi giorni ogni trofozoite, a seguito di numerose divisioni, viene a
formare uno schizonte, struttura formata da numerosi organismi nucleati di forma allungata conosciuti
come merozoiti. Quando la divisione è completata e lo schizonte è maturo, la cellula ospite e lo schizonte si
rompono e i merozoiti invadono le cellule circostanti.
GAMETOGONIA E FORMAZIONE DELL’OOCISTI:
La schizogonia termina quando i merozoiti danno origine a gametociti maschili e femminili. Le cellule da cui
si originano i gameti femminili (macrogametociti) restano unicellulare ma aumentano di dimensione fino
ad occupare la maggior parte del volume della cellula parassitata e si distinguono dai trofozoiti e dagli
schizonti per il fatto di possedere un singolo grande nucleo. Le cellule da cui si originano i gameti maschili
(microgametociti) vanno incontro ad una serie di divisioni cellulari producendo un grande numero di
organismi flagellati uninucleati, i microgameti. I microgameti liberati dalla rottura della cellula ospite
raggiungono i macrogameti. La fecondazione si realizza con la penetrazione di un solo microgamete, cui
segue la fusione dei nuclei del micro e del macrogamete. Attorno al zigote si forma una parete. Lo zigote
dotato di parete cistica, noto come oocisti, viene espulso con le feci. Il ciclo può durare fino a 4 settimane in
alcune specie di ruminanti.

Genere Isospora spp.


Specie: Isospora suis; (suino) I. canis (cane); I. cati (gatto);
Ciclo biologico: diretto
OD: maiale, cane e gatto; OI: -
Localizzazione: cellule epiteliali dell’intestino
Distribuzione: cosmopolita
Periodo di pre-patenza: 10 giorni (cane e gatto); 5-7 giorni (suino)
* particolarità: oocisti con 2 sporocisti contenenti 4 sporozoiti;
** il tempo di sporulazione per Isospora suis è molto più breve potendo arrivare a solo 12h. In questa
coccidiosi abbiamo la diarrea a “crema pasticcera”

IDENTIFICAZIONE E CICLO BIOLOGICO:


Il ciclo biologico delle specie di Isospora differisce da quello di Eimeria in tre aspetti:
1) La cisti sporulata contiene due sporocisti, ciascuna con quattro sporozoiti;
2) Le forme extra intestinali che si sviluppano nella milza, nel fegato e nei linfonodi del maiale
possono reinvadere la mucosa intestinale e dar luogo ai segni clinici;
3) I roditori che ingeriscano oocisti eliminate da cani e gatti possono contrarre l’infezione e funzionare
da serbatoi (senza che si verifichi la fase sessuale);

Famiglia SARCOCYSTIDAE
Quattro generi sono di importanza veterinaria (per la Kramer abbiamo fatto Toxoplasma gondii e Neospora
caninum). In genere il loro ciclo biologico è simile a quello descritto per Eimeria e Isospora, eccetto per le
fasi sessuali ed asessuali che avvengono nell’ospite intermedio e nell’ospite definitivo.

Genere Toxoplasma
Specie: Toxoplasma gondii (ZOONOSI)
Ciclo biologico: indiretto
OD: tutti i felini; OI: tutti gli animali a sangue caldo (uomo compreso)
Localizzazione:
nell’OD schizonti e gameti nell’intestino tenue; tachizoiti e bradizoiti in vari tessuti;
nell’OI tachizoiti e bradizoiti in vari tessuti quali muscolatura epischeletrica, polmone, fegato e cervello;
Distribuzione: cosmopolita
Periodo di pre-patenza:
ingestione di cisti con bradizoiti 3-10 giorni;
ingestione di oocisti e tachizoiti 3-7 settimane

IDENTIFICAZIONE E CICLO BIOLOGICO:

Classe PIROPLASMIDA

Phylum ARTROPODA
Nel phylum degli artropoda sono inclusi oltre l’80% delle specie animali conosciute. Questi organismi sono
caratterizzati da un ESOSCHELETRO CHITINOSO, un CORPO SEGMENTATO e ARTI MUNITI DI
ARTICOLAZIONI. L’esoscheletro degli artropodi è secreto dalla sottostante EPIDERMIDE ed è formato da
numerosi segmenti spesso nettamente separati in tre regioni, TESTA, TORACE e ADDOME.
SISTEMA DIGERENTE:
il canale alimentare presenta morfologie diverse ma generalmente è suddiviso in tre regioni indicate come
INTESTINO ANTERIORE, MEDIO e TERMINALE.
La parte anteriore inizia con l’APERTURA ORALE, complessa e formata da varie parti buccali, che comunica
con la cavità buccale, la faringe, l’esofago e il proventricolo.
APPARATO RIPRODUTTORE:
Negli artropodi I SESSI SONO SEPARATI. Gli organi maschili sono DUE TESTICOLI, ognuno con un DEFERENTE
che va a finire nel PENE organo esterno. Nella femmina abbiamo due ovaie e ovidotti che immettono in un
utero, spesso indicato come ovidotto comune e, posteriormente con la vagina.
INSECTA E ARACHNIDA sono le due più importanti classi che raggruppano le specie di interesse veterinario
a loro volta suddivise in ordini.

Classe INSECTA
Ordine DIPTERA
Ordine PHTIRAPTERA
Ordine SIPHONAPTERA

Classe ARACHNIDA
Ordine ACARINA
Sono artropodi relativamente piccoli, talvolta di dimensioni microscopiche. Sulla base del capitulum sono
collocate le parti buccali formate da un paio di CHELICERI, estensioni digitiformi adattate a fendere i tessuti
e un paio di PALPI sensoriali. L’IPOSTOMA è posto ventromedialmente con i denticoli retroversi per
mantenere la posizione durante il pasto di sangue ed è solcato dorsalmente da un canale attraverso il quale
scorrono la saliva e il sangue risucchiato dall’ospite. In veterinaria di particolare interesse sono le ZECCHE e
gli ACARI della rogna. Il loro CICLO BIOLOGICO comprende l’UOVO, la LARVA somigliante all’adulto tranne
che per il numero di arti (6 invece di 8)

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