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Antonio Silvestro
University of Naples Federico II
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All content following this page was uploaded by Antonio Silvestro on 25 May 2019.
DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA
Correlatrice
Research stimulated by curiosity brings out new pieces that make up the puzzle of
life and invention provides the tools to assemble and interpret it. The Industrial
Revolution of past centuries has brought innovations not accompanied by a far-
sighted vision of the consequences that are manifesting in this globalized twenty-first
century, particularly with an increase in energy demand and global warming. The
emerging biotechnology revolution, which applies technology to biological systems,
could solve these problems without further deleterious effects if driven by
sustainable development. Research and development institutes, subsidized by
governments, are looking for renewable and sustainable energy resources that would
replace polluting fossil fuels nearly depleted.
In the last decades, researchers are focusing their attention on Diatoms, a taxon of
microalgae characterized by silica walls derived from secondary symbiotic event.
Diatoms are affected by seasonal exponential growth called blooms that place them
at the base of the oceans food chain, permit about 40% of atmospheric CO2 fixation
and significant influence the biogeochemical cycle of the macronutrients: silicon
(Si), nitrogen (N), phosphorus (P). This microalgae's group is a promising candidate
for biodiesel production because of their great lipid accumulation like reserve storage
compound mainly in the form of triacylglycerols (TAG), converted into biodiesel
through a reaction of trans-esterification.
The results shows that the daily supply of the medium f/2 induce high cell density
(2250000±77567 cells/mL) and biomass dry weight (1441.79±148.35 mg/L) that
mainly consist of proteins (88%) and lipid fraction is predominantly composed by
phospholipids (PL). Conversely, administering the medium f/2 only the first day let
the diatoms in a starvation condition defined by a little cell density (192222 ± 26851)
and biomass dry weight (205.90±22.24 mg/L) with a significant increase in the
relative amount of storage compounds: carbohydrates (19%) and lipid (33%)
predominantly in form of triacylglycerols (TAG).
La combustione delle fonti fossili è tra le principali cause antropiche del cambio
climatico. Dalla seconda rivoluzione industriale è stato registrato un forte incremento
nel’emissione dei gas serra, tra cui l’anidride carbonica (CO2), che si stima essere
aumentata all’incirca del 43% negli ultimi 150 anni [3]. Il primo accordo
internazionale stipulato con l’obiettivo di tenere sotto controllo gli stravolgimenti
climatici e mitigare il riscaldamento globale del pianeta è stato il Protocollo di
Kyoto, sottoscritto nel 1997 ed entrato in vigore il 16 febbraio 2005, che penalizzava
le emissioni, in particolare di CO2, ma anche di altri greenhouse gas (GHG) - CH4,
NOx, CFC, incentivandone la mancata generazione. Per far fronte all’ imminente
esaurimento del petrolio il sistema di produzione dei carburanti dovrà basarsi su fonti
rinnovabili ovvero che si rigenerano o non sono esauribili nella scala cronologica
dell’uomo. Inoltre, tali fonti energetiche dovranno rispettare la sostenibilità
ambientale, concetto introdotto nel 1972 durante la conferenza di Stoccolma e
2. Il Biodiesel
Inoltre, si può ottenere biodiesel anche mediante derivatizzazione degli acidi grassi
liberi (FFA), eventualmente presenti, con agenti metilanti come il diazometano.
Per produrre biodiesel, dalle prestazioni almeno equivalenti a quelle del diesel, è
necessario valutare attentamente la composizione degli acidi grassi; la lunghezza
della catena alchilica ed il livello di saturazione influenzano il numero di cetano
(fattore che incide sul ritardo di accensione ovvero il tempo che intercorre tra l'inizio
dell'iniezione del combustibile e l'inizio della combustione), il livello di emissioni, lo
scorrimento a freddo, la stabilità ossidativa, la viscosità e lubrificazione [3].
Problemi associati alla sostituzione del diesel con il biodiesel sono: l’alta viscosità, la
bassa volatilità ed il carattere polinsaturo di quest’ultimo [5]. Gli acidi grassi saturi
(SFA) e monoinsaturi (MUFA) liberano più energia quando ossidati rispetto a quelli
polinsaturi (PUFA) con catene carboniose di equivalente lunghezza. Inoltre, i PUFA
nonostante conferiscano migliori prestazioni a basse temperature, si ossidano
rapidamente riducendo i tempi di conservazione; inoltre, inducono un incremento
delle emissioni degli ossidi di azoto (NOx). Un buon compromesso potrebbe essere
un alto contenuto di MUFA ed uno basso di SFA e PUFA [3].
10
4. Le Diatomee
11
Le diatomee colonizzano tutti gli habitat acquatici (acqua dolce, marina, salmastra ed
incluso le acque reflue [7] ed anche quello subaereo e terrestre [16]. Sono state
ritrovate in ambienti con estremi di temperatura (deserti e ghiacciai polari), salinità e
pH. Alcune vivono come epifite di altre alghe o piante [13].
12
13
Uno dei fattori che favorisce la dominanza ecologia delle diatomee anche in ambienti
oligotrofici è la presenza di un efficiente sistema di assimilazione ed accumulo dei
nutrienti. In risposta a particolari fattori (alternanza stagionale, carenza di nutrienti,
temperatura, intensità luminosa, pH) alcune diatomee possono produrre delle spore
di resistenza quiescenti, con valve inspessite e citoplasma ricco di sostanze di riserva,
che possono germinare al ripresentarsi delle condizioni favorevoli per la crescita
[12].
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MATERIALI E METODI
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Cyclotella cryptica rappresenta uno degli organismi modello per la produzione biotecnologica di
biodiesel. E’ stata selezionata in base al tasso di crescita, il contenuto di lipidi, la tolleranza
ambientale e le prestazioni in impianti su larga scala dall’“Acquatic Species Program (ASP)”
promosso dal Dipartimento Statunitense dell’ Energia (DOC) tenutosi dal 1978 al 1996, uno dei più
rilevanti progetti per la valutazione del potenziale delle alghe per la produzione di biocombustibili
[3].
Una coltura stock axenica (priva di batteri), conservata in una camera cellule termostatata a 18±1°C
in flask da 40 mL contenente 25 mL di medium f/2, è stata inoculata in un volume maggiore: un
carboy da 2 L (etichettato CcT, Cyclotella cryptica “Training”), utilizzato per acquisire praticità
nelle analisi per dieci giorni, al termine dei quali la coltura è stata inoculata nei sei carboy degli
esperimenti oggetto di studio di questa tesi.
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I carboy (Thermo Scientific Nalgene © - USA) utilizzati sono taniche compatibili con
vari agenti chimici idrolitici, pressoché uniformi e privi di impurezze derivanti dalla
fabbricazione condotta in assenza di plastificanti e riempitivi; inoltre, hanno una stabile
base quadrata dagli spigoli smussati e dall’impugnatura maneggevole. Sono realizzati in
policarbonato PO, una resina termoplastica traslucida, resistente, dura, spessa,
relativamente infrangibile rispetto al vetro, con una discreta tenuta e riciclabile.
La caratteristica di spicco, però, è la capacità di resistere ad elevate temperature; non
deforma fino alla temperatura di 135° C, ciò che ne permette la sterilizzazione in
autoclave, quindi, l’eliminazione sia delle cellule vegetative che delle spore batteriche
eventualmente presenti. I carboy riempiti con l’acqua di mare, tappi e filtri
d’insufflazione annessi (Midisart R 2000 PTFE IN sartorius steolium, ø pori = 0,22 µm)
sono stati sterilizzati in autoclave (Fedegari Group - serie FGV3) alla temperatura di
121°C ed alla pressione di 1 atm per 20’ (ciclo completo 70’: 20’ riscaldamento, 20’
trattamento, 30’ raffreddamento).
CcT è stato riempito con acqua di mare sintetica preparata con buste di sale alimentare
bianco cristallino (buste da 25 Kg - Lisal s.r.l. - umidità a 105°C 0,1, NaCl 99,5 %, Ca
0,072%, Mg 0,059%, Cd <1 mg/kg, Hg <0,2 mg/kg, NO2- <2 mg/kg, residuo insolubile
in acqua <0,02 %, privo di batteri) ed acqua di rete. Nel carboy (2 L) sono stati
solubilizzati 76 g di sale Lisal in H2O distillata (salinità = 38 g/L=ppm). Il contenuto di
sale in acqua, espresso come cloruro di sodio (NaCl) è stato verificato con un
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Dal carboy CcT sono state prelevate le cellule in fase esponenziale (581166 cellule/mL)
ed inoculate nei carboy dei due esperimenti, condotti in triplicato al fine di ridurre
errori intrinseci alla sperimentazione (etichettati Cc1a,b,c e Cc2a,b,c). Per avere una
18
19
Elemento
Localizzazioni biochimiche e funzioni principali
nutritivo
Componente di amminoacidi, proteine, nucleotidi, acidi nucleici,
Azoto (N)
clorofilla e coenzimi
Componente di composti che immagazzinano energia chimica
Fosforo (P)
(ATP e ADP), acidi nucleici, coenzimi, fosfolipidi
Silicio (Si) Componente peculiare della parete cellulare
Richiesto per la sintesi della clorofilla, cofattore enzimatico,
Ferro (Fe) componente delle nitrogenasi, dei citocromi e di proteine trasportatrici
di elettroni (Fe-S proteine)
Cloro (Cl) Implicato nell’osmosi e nel bilancio ionico
Rame (Cu) Attivatore o componente di enzimi coinvolti in reazioni redox
Componente di alcuni amminoacidi (p.es. metionina e cisteina),
Zolfo (S) proteine, coenzima A e di proteine trasportatrici di elettroni
(Fe-S proteine)
Molibdeno
Richiesto per la riduzione del nitrato
(Mo)
Zinco (Zn) Attivatore o componente di molti enzimi come l’anidrasi carbonica
Cobalto (Co) Componente della vitamina B12
Manganese Attivatore di enzimi che catalizzano il trasferimento del gruppo
(Mn) fosfato, richiesto per l’integrità dei tilacoidi e nella fotolisi dell’acqua
20
Per la preparazione di ogni soluzione stock di macronutrienti sono stati versati 950 mL
di H2O MilliQ in un cilindro da 1 L, in cui vi è stato solubilizzato il nutriente granulare
(in fase solida) sotto agitazione magnetica (Heatin Magnetic Stirrer – Velp Scientifica).
Una volta sciolto, si porta a volume aggiungendo la quantità opportuna d’ H2O MilliQ
ovvero fino a raggiungere il volume finale di 1 L.
Conoscendo la massa molecolare (Mm) del nutriente, la molarità (M) desiderata
21
𝑔
= 𝑥𝑀
Ad esempio:
Mm (NaNO3) = 84,9947 g/mol
1mL di soluzione stock diluito in 1L di acqua di mare, implica che la quantità di
sostanza (n) nello stock è di (8,82 x 10-4) x 103 mol= 0,882 mol
m (NaNO3) = 0,882 (mol) x 84,9947 (g/mol) = 75 g
Per evitare oscillazioni del pH - sia l’assimilazione ionica che il metabolismo cellulare
variano significativamente col pH [5] - è stata aggiunta una soluzione tampone Trizma
Base 5% ( 2-ammino-idrossimetil-1,3,-propandiolo) sciogliendo 25g di sale in 400 mL di
22
Il fotoperiodo di 14h luce (8 am /10 pm) - 10h buio (10 pm/8 am) è stato regolato da un
una centralina della M2M Engineering con timer Theben quartz.
23
Le cellule vive, integre, possono essere osservate in due diverse prospettive: vista
valvare (circolari), quando le valve risultano perpendicolari alla linea di osservazione e
vista commessurale (rettangolari), quando le valve risultano parallele alla linea di
osservazione [12].
E’ possibile calcolare il numero dei microrganismi presenti nel campione tenendo conto
del volume della camera e della diluizione del campione stesso. Il numero medio di
cellule contenute nei quadrati viene usato per calcolare la concentrazione delle cellule
nel campione originale.
24
Il tasso di crescita è stato valutato durante la fase esponenziale (log), in cui la densità
cellulare incrementa proporzionalmente al numero di cellule inizialmente presenti in
ogni intervallo temporale, calcolando il tempo di duplicazione (Td) con la seguente
formula:
𝑇𝑑 = 𝑔2⁄ 𝑔𝑁𝑁0𝑡 𝛥t
dove:
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5. Analisi biochimiche
5.1.Determinazione del contenuto dei lipidi
26
Per ottenere i lipidi dalla biomassa sono stati utilizzati due differenti metodi di
estrazione con solvente: il metodo di Folch [10] modificato e quello con l’MTBE [20].
Il protocollo di Folch, come quelli di Bligh e Dyer, sono metodi classici di estrazione
lipidica che utilizzano come solventi di cloroformio:metanolo:acqua, in differenti
proporzioni [1]. Al metodo di Folch [20] progettato per tessuti encefalici e plasma
sanguigno animali, sono state apportate alcune modifiche per adattarlo alle microalghe,
come l’omissione della filtrazione con imbuto separatore Büchner e dell’
omogeneizzazione col Potter-Elvehjem, ma soprattutto utilizzando come solvente il
diclorometano al posto di cloroformio (CHCl3), attualmente sospetto di cancerogenicità
e limitato da una bassa selettività cioè estrae oltre ai lipidi saponificabili anche quelli
non saponificabili e pigmenti liposolubili che possono complicare l’estrazione e
successiva purificazione del bioolio, nonché ridurne la qualità [8].
Il pellet liofilo pesato è stato polverizzato con una spatolina d’acciaio per incrementarne
la superficie di contatto col solvente ed è stato aggiunto, con una pipetta di vetro,
metanolo (1 mL CH3OH /50 mg biomassa liofila). Per agevolare la diffusione del
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28
Il metodo MTBE è relativamente recente e test rigorosi hanno dimostrato che permette
di recuperare l’estratto lipidico in quantità simili o incluso maggiori dei metodi classici
di Folch, Bligh e Dyer [21]. Al pellet liofilo polverizzato sono stati aggiunti 500 µL
(0,5 mg standard/50 mg biomassa liofila) di standard interno DHBP
(DiHydroxyBenzoPhenone in soluzione metanolica madre 50mg/50mL=1mg/mL). In
seguito si solubilizza con 400 µL di CH3OH e si passa al vortex per 30 secondi.
Dopodiché sono stati aggiunti 3 mL di MTBE ed è stato incubato per 1 ora su un
agitatore rotante (Heidolph Unimax 2010). Il campione è stato ripartito con 0,75 mL di
H2O ed incubato per altri 10 minuti sotto agitazione. Successivamente è stato
centrifugato a 1000 g (2037 rpm) per 10 minuti a 4°C (Hermle z326). Con questo
metodo la fase organica si trova in alto, per la bassa densità relativa del MTBE, mentre
quella acquosa in basso, ciò ne facilita il recupero nei palloni (da 25-50 mL).
Figura 6 Distribuzione delle fasi con i metodi di Folch e MTBE: (W) acquosa, (O)
organica, (NR) residuo insolubile-proteine
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Dell’ estratto lipidico totale ottenuto mediante il metodo MTBE ne è stata analizzata
qualitativamente la composizione mediante cromatografia su strato sottile (TLC). I
campioni sciolti in CH3OH/CH2Cl2 (2:1), sono stati puntati con capillare sulla linea di
base tracciata con una matita morbida (es. 2B) su lastrine in gel di silice su vetro tagliate
con carborundum. Oltre agli estratti sono stati puntate soluzioni standard di colesterolo
(Col), triacilglicerolo (TAG), monogalattosildiacilglicerolo (MGDG),
digalattosildiacilglicerolo (DGDG) e fosfatidilcolina (PC). Le lastrine sono state poste
in camere ambientate con eluenti quali: etere di petrolio/etere etilico (EP:EE 4:1) e
CHCl3/CH3OH (3:1). La rivelazione è stata condotta mediante raggi ultravioletti
(254<UV<366 nm) e nebulizzando soluzioni spray di reattivi cromogeni seccate con
bruciatore a 480°C: solfato di cerio Ce(SO4)2 che evidenzia sia i lipidi neutri che polari,
-naftolo per i glicolipidi e Dittmer per i fosfolipidi.
30
31
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RISULTATI E DISCUSSIONE
4.1 Curve di crescita e biomasse
L’ optimum di crescita non è univoco per tutte le diatomee, ma varia in base alla specie
o incluso il ceppo, a fattori ambientali (intensità e spettro della luce, fotoperiodo,
temperatura, CO2, pH, salinità), la disponibilità di nutrienti ed alle interazioni intra- ed
interspecifiche (depredazione, parassitismo, simbiosi, ecc.). Studi relativi alla
comprensione di come tali fattori, biotici ed abiotici, singolarmente o in interazione,
influiscano sul tasso di crescita, sulle dimensioni cellulari, sulla fisiologia e sulla
composizione biochimica sono essenziali per utilizzare queste microalghe per finalità
biotecnologiche come la commercializzazione dei biocarburanti.
Tabella 3 Dati del conteggio cellulare ed analisi statistica del triplicato (indice di
tendenza centrale e di dispersione - media aritmetica e deviazione standard) di
C.cryptica ottenuti con somministrazione quotidiana del medium f/2
33
3 010 000
2 510 000
Densità cellulare (cell/mL)
2 010 000
1 510 000
1 010 000
510 000
10 000
0 2 4 6 8 10 12 14 16
Tempo (Giorni)
34
260 000
Densità cellulare (cell/mL)
210 000
160 000
110 000
60 000
10 000
0 2 4 6 8 10 12
Tempo (Giorni)
35
2 500 000
Densità cellulare (cell/mL)
2 000 000
1 500 000
1 000 000
500 000
0 2 4 6 8 10 12 14 16
Giorni
Il grafico (fig.10) enfatizza la differenza nel tasso di crescita di C.cryptica nelle due
colture a partire dal quarto giorno.
36
37
4.2.1 Determinazione del contenuto dei lipidi, dei carboidrati e delle proteine
Tabella 6 Determinazione del contenuto lipidico: confronto tra Folch modificato e MTBE
Metodo di Folch modificato Metodo MTBE
% %
mg/L mg/L/day biomassa mg/L mg/L/day biomassa
liofila liofila
13.58 0.97 0.94 18.03 1.29 1.23
Somministrazione
± ± ± ± ± ±
f/2 quotidiana
1.37 0.10 0.04 7.23 0.52 0.41
Somministrazione 18.23 1.81 8.93 25.90 2.59 12.66
f/2 solo il primo ± ± ± ± ± ±
giorno 0.81 0.08 1.07 2.88 0.29 1.78
La Tab.6 mostra che somministrando il medium f/2 solo il primo giorno induce le
cellule in una condizione di deprivazione nutrizionale che le porta ad accumulare un
quantitativo di lipidi maggiore rispetto a quello di una elargizione quotidiana. Inoltre, si
evince la maggiore efficacia estrattiva del metodo MTBE rispetto al Folch modificato.
Carboidrati Proteine
% %
mg/L mg/L/day biomassa mg/L mg/L/day biomassa
liofila liofila
18.25 1.30 1.29 253.42 18.14 17.57
Somministrazione
± ± ± ± ± ±
f/2 quotidiana
3.69 0.26 0.41 151.54 10.82 9.82
Somministrazione 13.46 1.35 6.43 32.93 3.29 15.90
f/2 solo il primo ± ± ± ± ± ±
38
7%
5%
Lipidi
88% Proteine
Carboidrati
19%
33% Lipidi
48% Proteine
Carboidrati
39
Il pool dei lipidi complessi microalgali, classificati per polarità, è composto da: [25]
Neutri (NL):
monoacilgliceroli (MAG), diacilgliceroli (DAG), triacilgliceroli (TAG)
costituiti da uno scheletro di glicerolo, metabolicamente derivato dal
glicerol-3-fosfato, in cui i gruppi acilici possono essere esterificati in
posizione sn-1, sn-2 o sn-3 da acidi grassi, saturi o insaturi,
rispettivamente. I TAG, sintetizzati alla luce, sono i lipidi neutri
maggiormente accumulati nelle vescicole citoplasmatiche delle alghe
come prodotto di riserva e riutilizzati per la sintesi dei lipidi polari al
buio.
40
Nelle diatomee sono presenti acidi grassi saturi (SFA), monoinsaturi (MUFA) e
polinsaturi (PUFA); i maggiormente riscontrati sono: l’acido palmitico (16:0), l’acido
palmitoleico (16:1), l’acido eicosapentaenoico (EPA C20:5, ω-3), l’ acido
docosaesaenoico (DHA C22:6, ω-3).
41
42
Figura 13 TLC dell’ estratto lipidico in CH3Cl/CH3OH (3:1) rivelato con -naftolo. Da
sinistra a destra: monogalattosildiacilglicerolo (MGDG), triplicato con somministrazione
f/2 solo il primo giorno (Cc2), triplicato con somministrazione f/2 quotidiana (Cc1) e
digalattosildiacilglicerolo (DGDG)
43
44
45
Dai dati dell’ analisi quantitativa della composizione lipidica condotta mediante NMR
metodo Eretic (tab.8) si evince che la somministrazione quotidiana del medium f/2 in
C.cryptica induce un incremento significativo dei PL legato trivialmente alla sintesi ex-
novo delle membrane plasmatiche e degli organelli cellulari, un meno scontato aumento
dei galattolipidi probabilmente dovuto al rimodellamento dei tilacoidi ed un accumulo
dei TAG pressoché nullo. Contrariamente la tab.9 mostra che nella coltura a cui è stato
somministrato il medium f/2 solo il primo giorno PL e GL sono relativamente meno
presenti in quantità relativamente minori, poiché queste diatomee rispondono alla
carenza nutrizionale accumulando riserve energetiche in forma di TAG.
CONCLUSIONI
46
BIBLIOGRAFIA
1. Michael Cooney , Greg Young & Nick Nagle (2009) Extraction of Bio‐oils from
Microalgae, Separation & Purification Reviews, 38:4, 291-325,
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SciMedCentral - Annals of aquaculture and research
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