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II
R , chiamiamola così , non era del nostro stesso liceo ma faceva l’artistico
. E per lei il sesso era davvero la “ forma d’arte perfetta , perché dava
frutto al prodotto artistico e naturale perfetto , cioè l’uomo “ .Ovviamente
si ammazzava di pillole anticoncezionali ma Mario non coglieva
l’ossimoro dello statuto di cui sopra e si concentrava di più sulla crescita
esponenziale della scollatura . Io e Mario andavamo nello stesso liceo ,
classico , ma facevamo classi diverse . “Non mentire” , penserete ,”sei
finito a fare questo lavoro perché quando studiavi il Satiricon o leggevi i
canti saffici ti veniva duro eh?” Ma no , uno perché il Satiricon non fa
eccitare ma schiattare dalle risate , e non c’è nulla di meno eccitante del
troppo riso ,e due perché come persona del ventesimo secolo trovo più
erotismo e fisicità nelle veline di Striscia che nella poetessa di Lesbo .
Comunque la tipa gli fa la proposta , e non ho mai chiarito con Mario i
termini , le espressioni o anche solo il modo con cui gliel’ha fatta o anche
solo introdotta e lui , mentre eravamo a casa sua a sfidarci a colpi di
Playstation , fra imprecrazioni nostre e quelle del padre di Mario di
risposta lui mi fa .
“Comunque R...Rita? ( No non è Rita , che poi Rita è probabilmente anche
l’unico nome non eccitante con la R) R mi ha fatto una proposta ...”
Aspettando una mia risposta o cenno d’adesione lui rimane in silenzio ,
ma io non colgo o non voglio cogliere e di tutta risposta infilo una saetta di
30 metri con l’IMPERATORE ADRIANO da trenta metri , facendo andare
in visibilio la curva interista fatta si e no da cinque/sei pixel in croce .
“ADRIANO BOMBA A MANO ! ADRIANO BOMBA A MANO !”urlò
cercando non per sfondargli i timpani , ma anche per affermare il fatto che
di quella fricchettona di… Riccarda? ( peggio di Rita) R e delle sue
proposte non mi interessa manco per l’anticamera del cervelletto . Mario
subisce in silenzio il goal ,le urla ed anche Adriano che da un calcio alla
bandierina . Per un attimo penso d’emularlo con un cestino della stanza .
Poi realizzo che il padre è nell’altra stanza e realizzo che anche lui avrebbe
emulato il mio gesto facendo , platonicamente , una copia di una copia di
una copia di un’idea iperuranica col mio culo .
“Hai finito?” , Mario prova a mantenere la calma , ma so che non è
tranquillo e che questa è tutta finta per dar più importanza e gravità a
quello che sta per dire. Allora metto pausa , poso il controller a testa , mi
massaggio la faccia preparandomi alla cazzata che mi sta per dire e faccio .
“Va bene , dimmi.”
La sua voce passa dalla tranquillità forzata di prima passa ad una
malcelatissima euforia mista ad un imbarazzo .
“Cioè , praticamente...che cazzo ti devo dire . Ci prendiamo una birra al
bar ci sediamo su un muretto , lei mi guarda un attimo , fa na risatina , poi
mi riguarda questa volta seria e mi fa ‘vogliamo fare un film porno?’ “
Forse ero lento di comprendorio , oppure sotto sotto non me ne fregava o
semplicemente mi aspettavo che continuasse ma a questa dichiarazione
rispondo con un altro silenzio ed osservo la sua faccia . Un misto di
euforia e sorpresa ,come un conquistador che dopo mesi di giungla ,
diarrea , zanzare e malaria scopre che ad El Dorado non solo i palazzi sono
fatti d’oro ma anche i capezzoli delle donne . Lui per primo distoglie lo
sguardo e lo fissa sulla televisione statica poggiando le mani lentamente
dietro la testa .
“Cioè ma tu hai capito , scopare come in un film porno!”
“Non ho capito , ma volete diventare attori porno tutti e due o tipo mettete
una telecamera mentre scopate e vi riprendete alla cazzo ed avete fatto ?”
Le mie parole lo colpiscono come un calcio del fucile alla mascella.
“ Ma che cazzo di domanda è ? Fare un il film porno è semplice , basta che
ti sai muovere bene..”
“E allora qual è la differenza con una scopata normale ? Cioè tipo che poi
qualcuno lo vede ? è con tutto il porno che ci sta uno deve vedere il tuo
fagiolino che entra ed esce da quel boccaporto della f..”
Uno schiaffo sulla schiena mi ferma ma mi da anche lo scatto per potermi
alzare e farmi poggiare sulla scrivania . Mentre inizia a parlottare “ Ma
uno scopa in maniera estetica “ oppure “ Posizioni impossibili da fare in
un sesso normale” io penso che uno che tiene incorniciata la figurina di
Nedved sulla scrivania e un action figure di goldrake non è la persona più
adatta a questo compito.
“Mario “,gli dico ,” se vuoi fare sesso con qualcuno che ti guarda , che poi
si chiama voyuerismo ma scommetto che manco lo sai , ti basta che prendi
la macchina e che vai fuori al cimitero ed al centro sociale .Lì c’è un
pubblico bello attento , non ti fa l’applauso perché è impegnato con le
mani ma è bello attento.”
“Io almeno avrei un pubblico , e non starei a tirarmi seghe guardando
spezzoni dei cinepanettoni .” La frase mi offese particolarmente ,
soprattutto perché i cinepanettoni sono una forma d’espressione che
cristallizza e rappresenta perfettamente la società italiana di quegli anni , e
poi perché c’erano dei gran pezzi di donna . Donne che ti fanno sopportare
pure dieci minuti di Boldi in mutandoni pur di vederle qualche secondo .
“Numero uno , il campionario dei cinepanettoni offre validi spunti
decisamente migliori di quelle cozze del nostro liceo , numero due , se gli
attori li fate voi chi fa il regista?”
“R..Renata ( acqua , acqua )R si chiedeva se potessi farlo tu...” c’è un
grande imbarazzo nella sua voce , l’imbarazzo di un’ambiasciatore
costretto a condividere la pena . Non so come rispondere , non nemmeno
che faccia fare . La fidanzata del tuo migliore amico vuole che sia tu a
riprenderli mentre fanno sesso , cazzo è come se mi chiedessero di fare il
fotografo al loro matrimonio . Non so se sono pronto insomma . Lui si
avvicina , è imbarazzato ma vuole essere conciliante . Le mani si fanno il
giro di tutti i posti d’appoggio possibili , prima di fermarsi sul collo , e
mentre con un innaturale e quasi ossessivo movimento prende a grattarsi
mi dice .
“Ha pensato a te perché...io mi fido di te ’