Trasposizione della Convenzione di Monaco sul brevetto europeo ad opera del Consiglio d’Europa
Brevetto = Attestato rilasciato dalla Pubblica Amministrazione che concede lo sfruttamento esclusivo su una invenzione (per 20 anni)
Esso viene concesso all’inventore come premio per le risorse, il tempo e l’abilità impiegate
come incentivo all’innovazione
Dal punto di vista economico vuole evitare il fenomeno del “free riding”
Appropriazione dei “semi altrui senza aver seminato”
Dopo i vent’anni l’invenzione cade comunque nel pubblico dominio
Storicamente nasce dopo il ‘700
Prima le tecniche erano molto poco riproducibili
Pima gli inventori avevano mecenati o lavoravano per otium
Esame di novità
Si tratta di ricerche complesse e costose
L’Ufficio Brevetti e Marchi Italiano non era solito fare ricerche di anteriorità
Era previsto un esame “ictu oculi” (a colpo d’occhio)
Il brevetto rilasciato era un “brevetto debole”
Modo descrittivo per indicare la facilità con cui può essere reso nullo
L’esame di novità non era fatto in sede di deposito
Veniva fatto solo in caso di cause legali, con due conseguenze - appesantimento della macchina giuridica
- depotenziato l’Ufficio Brevetti
La Convenzione di Monaco ha previsto che si possa richiedere un brevetto europeo
L’Ufficio Brevetti Europeo ha sede a Monaco e divisioni di ricerca di anteriorità in Olanda
La ricerca, ed il successivo esame, può durare anche sei-sette anni ed il brevetto rilasciato è un “brevetto forte”
Ad oggi, la domanda del brevetto in Italia è trasferita a Monaco
L’esame che ne segue non ha lo stesso grado di completezza di quello europeo
Art. 76. – Nullità
1. Il brevetto è nullo: a) se l'invenzione non è brevettabile ai sensi degli articoli 45, 46, 48, 49, e 50;
b) se, ai sensi dell'articolo 51, l'invenzione non è descritta in modo sufficientemente chiaro e completo
da consentire a persona esperta di attuarla;
c) se l'oggetto del brevetto si estende oltre il contenuto della domanda iniziale
se si modifica la domanda di brevetto iniziale fino a modificarla sostanzialmente
Art. 61. – Certificato complementare per prodotti medicinali e per prodotti fitosanitari
1. Per essere immersi in commercio devono superare sia il test del brevetto sia superare i test di sicurezza medicinale
- Quest’ultima è certificata dall’A. I. C., sigla che indica che il prodotto può essere messo in commercio
- Sono test che possono durare anche una decina d’anni a seconda dei protocolli statali
Cominciano a decorrere i vent’anni
Il titolare può richiedere un certificato che vada a sopperire al periodo di esclusiva non sfruttato
Non proroga i vent’anni, ma li ripristina dal momento opportuno (fino a max di 18y)
Integrato con Art 81
Art. 65. – Invenzioni dei ricercatori delle università e degli enti pubblici di ricerca
Deroga all’Art. 64 = Il ricercatore universitario o pubblico resta titolare esclusivo del diritto al brevetto
È l’inventore che deve versare tra il 30 - 50% dei proventi dell’invenzione all’ente che gli ha concesso i mezzi per inventare
1. La facoltà esclusiva attribuita dal diritto di brevetto non si estende, quale che sia l'oggetto dell'invenzione (invenz/procedim)
a) agli atti compiuti in ambito privato ed a fini non commerciali, oppure in via sperimentale
Pur non intaccando il principio della privativa, è possibile la riproduzione dell’oggetto del brevetto
- Purché questa avvenga sia privatamente sia senza finalità commerciali (senza influenza su mercato)
Privato = Non accessibile al pubblico
A fini non commerciali = Tutto quello che è escluso da Art.66-67
- Purché questa sia volta al superamento della tecnologia pre-esistente
Un’invenzione/Un procedimento brevettato può poter essere riprodotto per essere superato
In caso di superamento, è necessario attendere la fine della durata del brevetto
Si può depositare la domanda anche prima, ma si deve attendere la scadenza
Il titolare di brevetto dipendente può contrattare con quello del brevetto dominante
b) agli studi e sperimentazioni diretti all'ottenimento, anche in paesi esteri, di un'autorizzazione all'immissione in
commercio di un farmaco ed ai conseguenti adempimenti pratici ivi compresi la preparazione e l'utilizzazione
delle materie prime farmacologicamente attive a ciò strettamente necessarie
Per la messa in commercio del farmaco si richiede che l’AIFA verifichi le sperimentazioni
- Sperimentazione preclinica (in vitro e vivo)
- Sperimentazione clinica
Fase 1 (prima valutazione sicurezza)
Fase 2 (indagine attività terapeutica)
Fase 3 (terapeutico-confermatorio)
- Autorizzazione all’immissione in commercio
La domanda di brevetto viene depositata prima dell’AIFA
Nel caso dei farmaci è possibile produrre l’oggetto del brevetto dopo il rilascio di quest’ultimo
Non è possibile fare questo per nessun altro settore tecnologico
È possibile solo produrre, l’immissione in commercio è comunque vietata prima della scadenza
c) alla preparazione estemporanea, e per unità, di medicinali nelle farmacie su ricetta medica, e ai medicinali così preparati,
purché non si utilizzino principi attivi realizzati industrialmente
Anche detta “eccezione del farmacista”
Il farmacista, su richiesta di ricetta medica, può realizzare un farmaco protetto da brevetto
- senza incorrere in contraffazione
- deve essere occasionale
- deve essere nei limiti indicati dalla ricetta medica
La cura del paziente, a fronte di un’attività concorrenziale del farmacista esigua, è più importante
“purché non si utilizzino principi attivi realizzati industrialmente”
Non si possono preparare farmaci con un principio attivo acquistato
Il principio attivo deve essere preparato
SEZIONE IV-bis – Invenzioni biotecnologiche (aggiunta dall’art. 43, 13 agosto 2010)
-ter – Definizioni
1. Ai fini del presente codice si intende per:
- materiale biologico:
un materiale contenente informazioni genetiche, autoriproducibile o capace di riprodursi in un sistema biologico
- procedimento microbiologico
qualsiasi procedimento nel quale si utilizzi un materiale microbiologico, che comporta un intervento
su materiale microbiologico o che produce un materiale microbiologico
È l’uomo che pone in essere un procedimento di questo tipo
-quater. – Brevettabilità
Da Art.46 (4) – Invenzione di Nuovo Uso
Un’invenzione brevettata come oggetto per fare x può essere ri-brevettata come oggetto per fare y
Nonostante non sia nuova, risolve in modo innovativo un problema della tecnica
1. Sono brevettabili purché (1) abbiano i requisiti di novità e (2) attività inventiva e (3) siano suscettibili di applicazione industriale:
- Materiale biologico, isolato dal suo ambiente naturale o prodotto tramite un procedimento tecnico
anche se preesistente allo stato naturale
Invenzione di Prodotto
- Procedimento tecnico attraverso il quale viene prodotto, lavorato o impiegato materiale biologico
Invenzione di Procedimento
- Qualsiasi nuova utilizzazione di un materiale biologico o di un procedimento tecnico relativo a materiale biologico
Invenzione di Nuovo Uso
La preesistenza è una caratteristica ontologica degli oggetti citati
Al fine della brevettabilità: - È sempre prevista attività umana (isolamento, produzione, …)
- È sempre necessario che sia presente e specificata la soluzione che l’invenzione offre
- un'invenzione relativa ad un elemento isolato dal corpo umano o diversamente prodotto, mediante un procedimento
tecnico, anche se la sua struttura è identica a quella di un elemento naturale, a condizione che la sua funzione e
applicazione industriale siano concretamente indicate e descritte
Invenzione di Prodotto
Questa è specificata perché l’argomento è sensibile
Il “concretamente” sta a significare che siano stati effettuati esperimenti e la funzione non sia solo teorica
Per “procedimento tecnico” si intende quello che soltanto l'uomo è capace di mettere in atto e che la natura
di per se stessa non è in grado di compiere
-quinquies. – Esclusioni
1. Ferme le esclusioni di cui all'articolo 45 comma 4 (manovre mediche – respirazione bocca-bocca), sono esclusi dalla brevettabilità:
Le invenzioni il cui sfruttamento commerciale è contrario: - alla dignità umana
- all'ordine pubblico
- al buon costume
- alla tutela della salute, dell'ambiente e della vita
- preservazione dei vegetali e della biodiversità
Ciò riguarda in particolare: - ogni procedimento tecnologico di clonazione umana ed il prodotto della clonazione
- procedimenti di modificazione dell'identità genetica germinale dell'essere umano
- ogni utilizzazione di embrioni umani, incluse cellule staminali embrionali umane
- procedimenti di modificazione dell'identità genetica degli animali
a meno che non ci siano benefici medici agli uomini non trascurabili
- invenzioni che possono sviluppare finalità eugenetiche e non diagnostiche
possono condurre a discriminazione su basi genetiche, patologiche, razziali
2. È, comunque, escluso dalla brevettabilità ogni procedimento tecnico che utilizzi cellule embrionali umane