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MAGGIO 2019 n. 459
PERIODICO MENSILE
ISSN 2499-0418 (ONLINE)

C’È UN’ALTRA VIA PER RITROVARE IL BENESSERE

VIA ANSIA E STRESS


SENZA PSICOFARMACI
Il segreto è imparare
a gestire bene
le nostre emozioni

PRONTO SOCCORSO
Cosa fare subito quando
arriva un attacco di panico

SE TI CONTROLLI TROPPO
Resisti e stringi i denti?
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Natural Point srl - via Pompeo Mariani, 4 - 20128 Milano - tel. 02.27007247 - www.naturalpoint.it - info@naturalpoint.it
Direttore responsabile: Raffaele Morelli A cura dell’Istituto Riza
Condirettori: Vittorio Caprioglio,
Daniela Marafante, Piero Parietti
di Medicina Psicosomatica
Direttore generale: Liliana Tieger
Redazione: Giorgio Barbetta (caporedattore)
n. 459
Grafica e impaginazione: Elisa De Gradi MAGGIO 2019
Progetto grafico: Roberta Marcante
Comitato scientifico: Ervin Laszlo (presidente), diretta da Raffaele Morelli
Piero Parietti, Maria Ceriani, Emilio Minelli (direttori
scientifici), Romeo Compostella, Maurizio Cusani,
Pietro Fornari, Francesco Padrini, Maria Rita Parsi,
Fiorenza Zanchi
HANNO COLLABORATO
SOMMARIO
Testi: M. Battistutta, P. Costanzo, P. Fornari,
P. Lumia, A. Mantice, C. Marazzina,
M. Monciotti, M. Morelli, N. Morelli,
T. Morelli, D. Mosca, P. Parietti, G. Ruatasio,
A tu per tu L’Editoriale 4
K. Vignoli, M. Zanardi con Raffaele Morelli Morelli risponde 8
Immagini: A. Ruggieri, Fotolia,
123rf, Shutterstock
Copertina: A. Ruggieri
Direttore Pubblicità
Disagi interiori 14
Disturbi psicosomatici 16
Doris Tieger
Ufficio Pubblicità: Riza Curarsi con i sogni 18
Luisa Maruelli, Ugo Scarparo
al tuo fianco Coppie e amori 20
Responsabile amministrativo: Raccontalo a Riza 22 Riza al tuo 13
Danila Pezzali Il sé e le neuroscienze 24
Segreteria di Direzione: Daniela Tosarello fianco
Ufficio tecnico: Sara Dognini
Ufficio abbonamenti:
Maria Tondini, Clarissa Cazzato
REDAZIONE, AMMINISTRAZIONE, VITA DELLA MENTE
SERVIZIO ABBONAMENTI E PUBBLICITÀ: Il passato, un ingombro
via L. Anelli 1, 20122 Milano, tel. 02/5845961 che frena il cambiamento 28
(8 linee r.a.) - fax 02/58318162 Il giornale delle
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Rotolito S.p.A. Soluzioni Come trattare
Stabilimento di Cernusco Sul Naviglio (MI) con le persone instabili 32
Distribuzione per l’Italia
e per l'estero: SO.DI.P S.p.A., via Bettola 18,
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20092 Cinisello Balsamo (MI) Resistere: un comportamento Il giornale 27
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Autorizzazione del Tribunale di Milano
n. 190 del 19-4-1980. del mese dagli psicofarmaci 42
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ISSN 2499-0418 (ONLINE)

Lettere & risposte 72


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Colora il tuo mandala 108 La medicina 71
La riflessione del mese 110 naturale

Maggio 2019 3
L’editoriale
Di Raffaele Morelli. raffaele.morelli@riza.it

La natura ti dice
Quando senti l’ansia, la tristezza, quando sei bloccato
a un bivio, non ragionarci sopra, ma guardati
intorno. Spesso con un animale, un fiore o un evento
inaspettato l’universo ti dice a che punto sei
del tuo cammino e quale strada è meglio prendere

C
he cosa occorre fare quando siamo pre- questa felicità mi spaventa, sono venute fuori le
da di un disagio? Ogni volta che sof- paure più disparate. Al contempo ho il cuore pieno
friamo di ansia, depressione, attacchi di gioia. Ma a causa di questo malessere non ne godo
di panico, inquietudine commettiamo l’errore a pieno. Non mi dispero, sono quasi rassegnata…
di ragionarci su, di dare spiegazioni, di cercare Vado avanti e proseguo. In conclusione vorrei dirle:
la causa nel passato oppure di credere che le adesso sto iniziando a vivere davvero, ho 36 anni.
cose cambieranno in base agli eventi esterni. Grazie, un abbraccio forte».
Sentite cosa mi scrive Angela: «Solo per dirle,
caro dottore, grazie per i suoi preziosi discorsi. Ho Non siamo isolati Ai miei pazienti consiglio
sofferto e soffro di ansia e paure che ogni tanto bus- sempre di guardarsi intorno: quando stanno
sano prepotentemente, scuotendo le mie giornate. male, quando soffrono, ma anche quando ir-
Mettono confusione, scompigliano, ma ugualmente rompono situazioni piacevoli, positive, come
cerco di accettarle e aspettare che un giorno o l’altro l’innamoramento di Angela. Cosa vuol dire
tutto passi, così come è successo tante altre volte. guardarsi intorno? Che pianta vedo, che ani-
Grazie alle sue parole e a Riza riesco a stare meglio. male mi passa accanto, quale uccello vola sopra
Illustrazione di Alberto Ruggieri

Adesso sono in un momento felice, atteso da tempo: di me, quale persona mi si avvicina? Ognu-
ho trovato un amore sincero, un ragazzo che mi no di noi ha una sua “vocazione”, un destino
ama tanto, sono trascorsi solo due mesi ma è come da compiere solo suo e, siccome siamo esseri
se ci conoscessimo da sempre. Tutto è spontaneo e cosmici, viviamo con l’universo e la nostra
naturale. Lui ha sconvolto davvero tutti i miei pia- energia scorre accanto a tutti gli esseri viventi.
ni. Ero una single convinta, non mi vedevo, in un Insomma, non esistiamo come individui isolati,
eventuale futuro, né moglie né mamma. Ora tutta ma in mezzo a presenze che percorrono la no-
C O N T I N U A A PA G . 6

4 Riza psicosomatica
IL BLOG DI MORELLI
Cerca gli interventi e i video che ti
aiutano a superare i piccoli e grandi
problemi con te stesso e con gli altri:
riza.it/raffaelemorelli.html

se segui il tuo destino

Cosa c’è in te che non


stai vedendo? È proprio
lì, in ciò che fiorisce
incessantemente, che
la vita si rinnova e i disagi
possono sfumare

Maggio 2019 5
L’editoriale

Sincronicità significa: non esistiamo come individui


isolati, ma come presenze in un tutto. Le energie riverberano
intorno a noi e si riflettono in noi. Parole misteriose
ci avvisano in ogni istante se siamo sulla strada giusta

S E G U E D A PA G . 5

stra vita, al nostro fianco. «Lo sa dottore - mi viene perché dai troppo valore a lui e non
scrive Grazia - che adesso, quando mi succede a quel fuoco che sta preparando la tua evo-
qualcosa di spiacevole, io guardo fuori dalla fi- luzione. Si incontrano le farfalle, i fiori, gli
nestra se sono in casa, oppure se sono in strada uccelli, le piante perché sono affini all’ener-
cerco di vedere una farfalla. Lei non ci crederà, gia primordiale, antica, animale che ci abita.
ma trovo sempre una presenza della Natura che Animale, mai come in questi casi, vuol dire
è al mio fianco. L’altro ieri ero disperata perché spirituale. Questo ci ha insegnato la sincro-
lui se ne è andato definitivamente e io mi sono nicità di Jung: a dirsi non cosa mi è succes-
incamminata in riva al mare: in un attimo è ar- so, ma chi incontro… Se frequentiamo uno
rivata una farfalla bianca, proprio quella per cui stalker, l’anima del mondo ci avvisa, se la
sento una grande affinità. Mi sono detta: “Allora persona è sbagliata ci sono segnali intorno a
c’è qualcuno che mi protegge” e in un baleno noi che ce lo raccontano: bisogna guardarli. I
l’agitazione se ne è andata ed è arrivato uno stato segnali sono simboli che ci avvisano: spesso
di tranquillità che così intenso forse non avevo è difficile vederli perché siamo presi dalla
mai provato». storia in cui siamo identificati. Ma i segnali
ci sono sempre. Quella volta che lo psica-
La magia è intorno a noi Per stare bene, nalista svizzero stava per dire alla sua pa-
per uscire dalle crisi bisogna essere soli, ma ziente che la psicoterapia andava interrotta
con lo sguardo sul mondo… Si deve scoprire perché orami da mesi non c’era più nessun
una parentela con l’universo: si tratta di una miglioramento, accadde qualcosa di straor-
corrispondenza tra la nostra energia e quella dinario. La paziente disse di aver sognato
delle cose intorno a noi. Gli amori finiscono, uno scarabeo e Jung sentì alla finestra un
cara Grazia, ma la vocazione al nostro de- piccolo ticchettio: era uno scarabeo. Nella
stino rimane immutata e la farfalla, che un tradizione egizia lo scarabeo rappresenta la
giorno era un verme, lo rappresenta bene. morte e la rinascita: in quel momento Jung
Gli accadimenti della vita vanno visti come capì che lei sarebbe guarita. E così è succes-
onde del mare, non come certezze. Possia- so. Il sogno, evento psichico, e lo scarabeo,
mo incontrare un grande amore e credere oggetto reale, si sono incontrati in una miste-
che lui o lei ci cambieranno la vita, come riosa attrazione, che aveva cose da dire sia
sostiene Angela. Ma non è così. L’incontro a Jung che alla sua paziente. Cosa mi capita
d’amore serve a darci l’energia per la nostra di incontrare quando mi innamoro, quando
evoluzione, per la nostra metamorfosi, non soffro, quando perdo un’amicizia preziosa?
per diventare ciò che non siamo. Ci uniamo Le cose riverberano intorno a noi e si riflet-
con l’altro o con l’altra per avere l’energia tono in noi. Nel nostro Io esistiamo da soli,
per volare. Lui o lei che incontriamo sono ma ogni incontro contiene parole misteriose,
gli interruttori di questa metamorfosi. Visti che ci avvisano se siamo sulla nostra strada,
così, gli amori sono viaggi verso se stessi, sulla nostra via. Così si vede la magia che i
non verso il futuro. L’ansia, cara Angela, pensieri non riescono a cogliere. ■

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Come ricominciare
dopo il panico?
Occorre imparare a guardare ciò che nascondiamo a noi stessi,
invece di combatterlo. Allora i disagi smettono di tornare...

che non considera le tue potenzialità, e la metamor-


fosi necessaria per estrarle. Più segui quell’idea e più
IL LAVORO DI ERIKA stai male. Gli attacchi di panico in realtà hanno aperto
una finestra su un’altra Erika, che ora vuole che tu la
«Energie negative: le contrasto guardi. Un’Erika che forse non hai considerato per
troppo tempo. Non è contrastando i suoi tentativi di
ma loro tornano sempre!» farsi spazio che potrai stare bene. Ma, anche se può
sembrarti strano, assecondandoli.
«H o avuto degli attacchi di panico
e da allora sono arrivati molti
brutti pensieri, ho paura di tutto, mi
Smontare i pareri Noi siamo la radice, non le foglie.
La radice è permanente, le foglie passano. La radice
sento bloccata e tendo a chiudermi anche se non
vorrei. Mi impegno molto per stare meglio, per
è nel buio, nel terreno, nascosta: non possiamo ve-
lavorare sui miei problemi. Cerco di contrastare e derla, non possiamo conoscerla. Questo significa: se
scacciare i sentimenti e le energie negative. Però pretendiamo di sapere chi siamo e ci guidiamo troppo,
non ci riesco, mi riprendono. Come posso fare ci allontaniamo dalla radice. Dobbiamo puntare alla
per essere di nuovo me stessa?». Erika “non conoscenza”. Dobbiamo dirci la mattina quando
ci svegliamo: «Io sono qui, non so chi sono, non so
dove vado e non lo voglio sapere. E soprattutto non
voglio condurmi!». Allora incominciamo davvero a
“stare con noi stessi”, senza voler eliminare niente,

I
l problema, cara Erika, non è, come credi, che non perché solo quando siamo completi, allora le nostre
riesci a scacciare le energie negative: energie e energie trasformative possono esprimersi. Dobbiamo
sentimenti “negativi” non esistono! Se qualcosa diventare come i capelli che crescono “senza il nostro
c’è, c’è! Come può essere negativo? Qualsiasi cosa si parere”. Tu invece sei piena di pareri: su chi sei, su
affaccia in noi, esiste e vuole essere guardato. Niente cosa va bene e cosa va male nella tua vita... Smontarli
può essere escluso o eliminato da noi. È proprio il tuo è il tuo lavoro. Non dirti più dove dovresti andare.
volerlo escludere, scacciare, contrastare che lo rende Smetti di volerti dirigere. Allora le radici sotterranee
“negativo”, lo trasforma in un tormento, un’ossessio- lavorano e producono la tua pianta, nel modo che sta
ne. I pensieri, i tormenti, sono frutto della tua lotta. bene a loro, non come ce l’hai in mente tu. Autenticità
Ti dirò di più: ciò che escludiamo è proprio ciò che ci vuol dire “essere senza pareri”. Così ciò che incessan-
salva, perché ci completa. Il problema è un altro: la te temente ti crea è libero di farlo e non ha più bisogno
stessa che pensi di essere non è la te stessa che c’è! È di “forzare la coscienza” con i disagi, per portare alla
solo un’idea che ti sei messa in testa, un’idea statica luce i contenuti che ti rifiuti di vedere. ■

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LE DOMANDE DEI LETTORI E LE RISPOSTE DEGLI ESPERTI
Di Vittorio Caprioglio, Daniela Marafante,
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20
COPPIE E AMORI
EIACULAZIONE PRECOCE
14 Le aspettative ti mettono ansia:
accogli tutte le tue fragilità
DISAGI INTERIORI
ANSIA DOPO UNA DIETA
Se ti metti sempre sotto esame,
la tua parte libera si ribella

16
DISTURBI PSICOSOMATICI
STIPSI
Arriva se freni troppo
quei pensieri “sporchi”

18
CURARSI CON I SOGNI
PAPPAGALLI, CAMALEONTI
E TARTARUGHE
La notte è il regno dei simboli
e l’inconscio ti sta dicendo cosa fare 22
RACCONTALO A RIZA
Voler piacere a tutti i costi:
che spreco di energia!

24
IL SÉ E LE NEUROSCIENZE
GELOSIA E AUTOSTIMA
La brama di possesso nasconde
la paura di non valere nulla

Maggio 2019 13
R IZA al tuo fianco
DISAGI INTERIORI
di Vittorio Caprioglio,
medico psicoterapeuta

ANSIA DOPO UNA DIETA


Se ti metti sempre sotto esame,
la tua parte libera si ribella
«H o un problema che da un po’
mi sta tormentando. Sono una
ragazza di 25 anni e da circa un mese
soffro di ansia durante il giorno e dormo male
la notte, al punto da dover ricorrere ai sonniferi
pur di riposare almeno un po’. Il tutto ha avuto
inizio da quando ho deciso di fare una dieta: mi
sono vista un po’ cicciottella, in realtà sono carina
ma le mie amiche sono magre da far invidia, così
ho deciso di non mangiare più: grandi insalate,
yogurt magri e via, fino a che non perdo almeno 10
kg. Fisicamente ora mi piaccio molto, ma l’ansia e
l’insonnia mi rovinano la vita. Cosa devo fare?».
Aurora

C
ara Aurora, la tua forza di volontà nel digiu-
nare (praticamente è così…) è ammirevole,
ma eccessiva. L’ansia e l’insonnia ti stanno
avvisando che stai battendo una strada pericolosa.
Non sempre la determinazione è proficua, specie
se il modello cui vogliamo somigliare è uno stan-
dard tutto sommato un po’ banale (la magrezza):
facilmente questo atteggiamento si traduce in in-
sicurezza, perché inizi a pensare che “vali” solo se
rispetti un modello stabilito da altri (le tue ami-
che), cioè solo se gli altri ti approvano. È la via di
una rovinosa disistima e l’ansia è la tua parte sana
che dice: «Rispetta te stessa, non un ideale superfi-
ciale!». Vuoi essere bella? Ottimo, ma puoi esserlo
“a modo tuo!”. Immagina che l’ansia e l’insonnia
siano come sorelle maggiori che vengono ad av-
I modelli ti spengono visarti di ammorbidire il trattamento che riservi a
Cerca di somigliare solo a te stesso! te stessa e la scelta alimentare che hai fatto. Vedrai
Altrimenti arriva la disistima
che se le ascolti, pian piano, una volta soddisfatte,
scompariranno.

14 Riza psicosomatica
DUBBI SULLA PROFESSIONE
Come capisci se è la tua strada? Il segreto è fidarsi dell’istinto
«S ono una
studentessa di
medicina al terzo anno. Mi
è successo di recente, nell’ospedale
in cui faccio tirocinio, di entrare
nel pronto soccorso e di trovarmi di
fronte una scena piuttosto”forte”:
un paziente che proveniva da un
grave incidente automobilistico.
C’era sangue dappertutto e io mi
sono sentita mancare. Niente di
male per una persona qualsiasi, ma
io, un domani, vorrei fare il medico.
Da quel giorno sono entrata in
crisi: ce la farò a esercitare una
professione che amo tanto ma La tua passione
Fai diventare ciò che
che mi metterà inevitabilmente a
ami la tua guida: ti
contatto con la sofferenza?». indicherà i passi da fare
Francesca

È
giusto che tu ti ponga il pro- grado di affrontare simili situazioni nata, trovare il giusto equilibrio.
blema: la professione che vor- di urgenza; esistono specialità, di- Soprattutto però, mi dici di amare
resti esercitare ha bisogno, in ciamo, più di approfondimento cli- molto la professione medica: ebbe-
certi frangenti, di molta calma e nico, di ricerca. E poi considera che ne sono convinto che sarà questa
sangue freddo. Ciò detto non è ne- sei molto giovane e la tua emotività passione a farti trovare la strada
cessario che tutti i medici siano in potrebbe anche, debitamente alle- più adatta a te.

TUTELA IL TUO BENESSERE


I suoceri non ti vanno giù: non rischiare una gastrite!
«U Q
na domanda: uello che mi chiedi pranzo dai suoceri - che evi-
è possibile che non solo è possibi- dentemente lo disturba e “non
l’ansia che provo da anni le, ma è un classico gli va giù”. Il povero stomaco
quando devo andare a pranzo esempio di malessere psicoso- sta provando a lanciare un
o a cena dai miei suoceri, si sia matico: se non è bastata l’an- messaggio più chiaro di quan-
trasformata in una gastrite che sia a frenare il canonico “ob- to non sia riuscita a fare l’ansia.
scoppia quando arriva il week end bligo” domenicale, ci prova Mi auguro che basti a render-
e si avvicina l’appuntamento fatale lo stomaco a raccontare il suo ti consapevole e a modificare
della domenica? E cosa dovrei fare disagio e la sua poca voglia questo dovere domenicale che ■
a questo punto?». Carlo di sottoporsi a un rituale - il ti pesa tanto.

Maggio 2019 15
R IZA al tuo fianco
DISTURBI PSICOSOMATICI
di Daniela Marafante,
medico psicoterapeuta
daniela.marafante@riza.it

STIPSI
Arriva se freni troppo
quei pensieri “sporchi”
Stefano è un ragazzo pulito, serio, educato, molto controllato. Ma il suo
animo è in subbuglio, anche se nessuno lo sa. Nessuno a parte il suo
intestino, chiuso e sordo. Ma in terapia tutta la rabbia finalmente emerge

S
tefano ha 27 anni, è alto e magro e fa l’opera-
LA LETTURA PSICOSOMATICA io. Veste in modo molto curato, neppure un
capello fuori posto. Appare formale anche nel
Un divieto a lasciar andare modo di parlare e negli atteggiamenti. Il suo pro-
pensieri trasgressivi e rabbiosi blema è una stipsi ostinata, che lo tormenta ormai
da alcuni anni e contro la quale ha provato di tut-

L’ intestino è il luogo in cui si svolge


l’elaborazione di contenuti psichici - desideri
trasgressivi, fantasie immorali, pensieri sporchi
to: lassativi, tisane di erbe,
massaggi... «L’ultima spiag-
gia - dice - è venire da un
- inaccettabili alla coscienza. Da qui nascono esperto di psicosomatica»,
i sintomi come la stipsi. Quest’ultima viene nel quale ha riposto ogni
generalmente associata alla tendenza a trattenere speranza. Nelle prime fasi
le cose e a una scarsa generosità, intesa come del percorso terapeutico,
“darsi agli altri” e come “lasciarsi andare”. È come il paziente si lascia anda-
se chi ne soffre cercasse di compensare l’affettività
re a fatica, e i suoi raccon-
bloccata, facendo del “possesso” l’unico modo di
ti si limitano a descrivere
essere in rapporto con il mondo. In altri casi gli
le giornate trascorse, fitte
escrementi rappresentano tutte le fantasie più
di rituali quasi ossessivi:
“sporche” proibite e trasgressive, da occultare a
tutti i costi, a noi stessi e agli altri. Se il problema
sveglia, colazione, doccia
è un’eccessiva gelosia per i propri sentimenti e, prima di uscire di casa,
e le proprie cose (soprattutto quelle oscure e un’ultima puntata in bagno
trattenute), e il timore di mostrarli agli altri, è a lavarsi le mani, perché «se
necessario imparare a lasciarsi andare, soprattutto non compissi quest’ultima
nelle manifestazioni di generosità materiale e operazione - spiega - mi
affettiva. Tutto ciò può aiutare a rilassare anche sentirei a disagio fino a
la muscolatura addominale e a contrastare la sera». Stefano si preoccupa
resistenza a lasciar andare il contenuto intestinale. in modo particolare di dare

16 Riza psicosomatica
ALTO E BASSO SI SPECCHIANO
Ecco perché l’intestino è come un “secondo cervello”
Intestino e cervello paiono due organi decisamente distanti: invece la lettura
simbolica li considera strettamente collegati. Come le circonvoluzioni cerebrali
richiamano le anse intestinali, così si somigliano anche nelle funzioni: il cervello
infatti assorbe stimoli e impressioni dall’esterno, ne trattiene una parte sotto
forma di memoria e cognizione, ed elimina l’altra, sotto forma di sogni e
“pensieri di scarto”. L’intestino, in modo analogo, riceve il cibo, ne filtra una
parte che andrà nei vasi sanguigni, ed elimina la parte residua in forma di feci.
Si configura quindi come un “cervello basso” (secondo la legge fondamentale
dell’alchimia per la quale ciò che è in “alto”, si ritrova “in basso”): è un organo cioè
che esprime non solo le funzioni viscerali, ma anche gli istinti e le pulsioni che sono alla
base del nostro essere. Non è un caso che, come ha scoperto la ricerca più recente, l’intestino
contenga milioni di cellule nervose e produca neurotrasmettitori proprio come fa il cervello.

a tutti un’immagine molto pulita di sé. E nel rap- Stefano vive con la madre, la quale non perde oc-
porto con le donne si adopera per apparire come il casione per fargli notare che, non avendo voluto
classico “ragazzo per bene”, anche se poi, confessa, proseguire gli studi, è un essere limitato, destinato
«ho spesso fantasie erotiche “dozzinali”». a perdere, nella vita. Il giudizio della donna evo-
ca nel paziente un profondo senso di inferiorità e
Quanto autocontrollo! gli scatena una rabbia sorda, che aumenta e preme
L’ipersensibilità nei confronti del giudizio della fino a farlo “scoppiare”. «Volevo solamente essere
gente lo porta a controllare il linguaggio, affinché compreso e accettato, dottoressa! In realtà non sono
dalla sua bocca non escano mai espressioni volgari. mai riuscito a manifestare i pensieri che affollano la
Anche il suo comportamento è innaturale, i gesti mia mente e che a volte la intasano. Così, quando
e le movenze denotano un’impostazione studiata sono al culmine della sopportazione e nessuno mi
a tavolino. Inoltre ha una vera e propria ossessio- vede, mi lascio andare a scoppi d’ira incontrollati,
ne per i cattivi odori: lo terrorizza sudare perché bestemmio e spaccherei tutto. Mia madre dice che
«potrei puzzare e infastidire chi mi sta accanto». sono pazzo, ma io so che se mi lasciasse esprimere,
riuscirei a essere me stesso».

L’esercizio del respiro


In terapia utilizzo la tecnica della distensione imma-
ginativa, scegliendo un esercizio particolare molto
indicato per la patologia di cui soffre Stefano: lo
invito a riempire d’aria la pancia e a trattenerla più
a lungo possibile, per poi lasciarla uscire tranquilla-
mente, accompagnando l’espirazione con l’emissio-
ne di un suono. Le prime volte escono dalla bocca
del paziente “lamenti” stentati, fievoli, stressati, ma
nelle sedute successive i suoni si fanno più forti ed
armoniosi, fino a che Stefano emette una specie di
canto, che sale dal ventre ed esce fluido, modulato,
naturale. Lentamente, il ragazzo impara a non sof-
focare la rabbia, ma a farla emergere, accettandola e
trasformandola. È meno ossessionato dal suo aspet-
to e si preoccupa di cercare un modo per porre un
freno alle lamentele materne. Nello stesso tempo
anche il suo intestino inizia a regolarizzarsi, e alla

fine la stipsi scompare completamente.

Maggio 2019 17
R IZA al tuo fianco
CURARSI CON I SOGNI
di Chiara Marazzina,
psicologa e psicoterapeuta
chiara.marazzina@riza.it

PAPPAGALLI, CAMALEONTI E TARTARUGHE


La notte è il regno dei simboli
e l’inconscio ti sta dicendo cosa fare
«L a notte scorsa ho fatto un sogno
diviso in tre spezzoni. Nel primo
sono in una camera scura e sul letto
c’è un grosso pappagallo bianco. A un
certo punto entra quello che sembrerebbe essere un
politico o un diplomatico circondato dalla sua scorta e
ordina di cacciare il pappagallo dal suo letto. Questo
viene preso a calci sotto il mio sguardo inerme.
Nella seconda sequenza sono presenti una piccola
tartaruga e un camaleonte che cresce rapidamente
e diventa molto più grande della tartaruga. Poi
sopraggiunge una voce fuori campo in sottofondo
che cerca di tranquillizzarmi e mi rincuora dicendomi
che è necessario uccidere il camaleonte tagliandogli
la testa. Nell’ultima parte ci sono un uomo e una
donna che si tengono per mano. Per alcuni minuti io
mi identifico in lei e mi sento felice. Vedo un ponte di
cemento e questo uomo che invita la donna (me) ad
andare nel lago presente sotto al ponte». Maria

C
ara Maria, il tuo è un sogno davvero comples- invece è simbolo di stabilità e radicamento, infatti
so e pieno di simboli. Il pappagallo, in sogno, si porta la casa con sé. Il fatto che il camaleonte
può impersonare quell’aspetto del sognatore cresca molto di più della tartaruga può indicare che
che tende a omologarsi agli altri, acquisendo i modi il cambiamento sta prendendo il sopravvento sul
di dire “del collettivo” che lasciano poco spazio alla bisogno di rimanere ancorati alle proprie certezze.
creatività. Ma il pappagallo può incarnare anche l’e- Ma l’io della sognatrice è spaventato. La fine del
sistenza di un uomo, un corteggiatore insistente, la sogno indica un’armonia interiore ritrovata, l’unio-
cui presenza è ritenuta superflua e banale. Il diplo- ne del maschile e del femminile all’interno della
matico rappresenta qui una sorta di giustizia inte- personalità, a patto però di rispettare i propri tempi
riore che lo allontana. In entrambi i casi si evidenzia interiori. Infatti prima di attraversare il ponte è ne-
la necessità della sognatrice di distaccarsi dai luoghi cessaria una fase di stasi e di riposo, ben raffigurata
comuni per trovare una condizione che possa facili- dall’immagine del lago, che indica il bisogno di un
tare il suo percorso di trasformazione. Il camaleonte rispecchiamento interiore. Se posso darti un consi-
è l’animale della metamorfosi: cambia colore per glio: prova a concederti una pausa, svuota la mente
non farsi vedere dai predatori e dagli antichi era e vedrai che quando meno te lo aspetti, arriveranno
considerato il messaggero degli dei. La tartaruga dei segnali a indicarti la strada.

18 Riza psicosomatica
Nei sogni i pensieri si fanno da parte ed entriamo in contatto
con uno strato profondo e saggio del cervello, che sa cosa
ci serve. Impariamo ad ascoltare le sue preziose indicazioni

TRE CANI NEL LETTO


Un sogno che parla di desideri trascurati da portare alla luce
«Q uesta notte ho fatto un sogno
strano, davvero angosciante. Sto per
andare a dormire e mi accorgo che vicino
al mio letto c’è un cane che mi ringhia e mi mostra
i denti, gli faccio una carezza sul capo e subito si
calma, ma quando sollevo le coperte con mio grande
stupore mi accorgo che ci sono altri due cani. Uno
è una femmina ed è sofferente sul letto, mentre il
maschio la veglia, le lenzuola sono piene di sangue.
Mio malgrado entro nel letto con una tunica bianca
e cerco di stendermi, quando improvvisamente
percepisco che per la cagnolina non c’è più nulla
da fare. Poi mi accorgo che anche la mia tunica è
macchiata di sangue. Mi sveglio spaventata». Elena

Q
uando in sogno compaiono dei cani significa
che i nostri istinti, talvolta rinnegati, stanno
bussando alla nostra porta, ma si presenta-
no “mansueti” e “addomesticati”. Il fatto che il cane
ti ringhi contro significa che questi istinti sono stati del proprio mondo interiore di essere ascoltato. Forse
ignorati per molto tempo, ma appena il cane viene stai ignorando un dolore presente nella vita diurna
accarezzato si calma subito. Il sogno è ambientato o non lo prendi in considerazione come dovresti. Le
in camera da letto e questo significa che potrebbe- immagini portano alla luce una sofferenza nascosta.
ro essere in gioco i sentimenti più intimi, legati alla Cara Elena, il mio suggerimento è di provare a dare
sfera sessuale. L’immagine del cane che veglia sul- più ascolto a ciò che senti: l’immagine della cagnolina
la femmina sofferente indica una ferita alla propria indica un passaggio di morte e rinascita, la chiusura
femminilità. In particolare, la presenza del sangue di una situazione (forse sentimentale?) ormai finita ■
anche sulla tunica indica che c’è l’urgenza da parte e l’apertura verso il nuovo.

L’ESERCIZIO QUOTIDIANO
Tieni il diario dei sogni e scendi verso la tua sorgente
P er Jung il sogno è «la piccola porta occulta
che conduce alla parte più segreta ed
intima dell’anima. Col sogno noi penetriamo
è in collegamento con l’universo. Un buon
modo per accostarsi al suo mistero, senza
alcuna pretesa di interpretarlo, è tenere un
nell’uomo più profondo, universale, ancora piccolo quaderno dei sogni in cui trascriverli
immerso nell’oscurità della notte primitiva appena svegli. Chi vuole può anche provare
in cui egli era tutto e tutto era in lui». Per a disegnarli: è un’attività che allontana
il grande psicanalista, occuparsi dei propri dai pensieri vuoti del quotidiano e porta
sogni significa prendere coscienza di sé, ma di in profondità, verso la sorgente del nostro
un Sé più grande dell’Io personale, un Sé che essere.

Maggio 2019 19
R IZA al tuo fianco
COPPIE E AMORI
di Daniela Marafante,
medico psicoterapeuta
daniela.marafante@riza.it

EIACULAZIONE PRECOCE
Le aspettative ti mettono ansia:
accogli tutte le tue fragilità
«S to attraversando
un momento
difficile. Ho 38 anni
incontro. Ma adesso l’imbarazzo e
l’idea che possa accadere di nuovo
mi paralizzano e io sto pensando di
presente e concentrato - sembra
del resto più adatto a un esame
o a una competizione che non a
e da quando, circa non invitare più nessuno…». un momento di piacere. È possi-
quattro mesi fa, ho chiuso una Claudio bile che aver vissuto una lunga
relazione importante durata 6 anni, relazione monogama ti renda ora

L’
non riesco più ad avere rapporti eiaculazione precoce è uno timoroso verso donne “diverse”
sessuali soddisfacenti. Sono un bel dei disagi sessuali più dif- e non c’è proprio niente di male
ragazzo, simpatico ed estroverso e fusi. Alla base c’è sempre in questo. Non devi affrontare di
ho una grande voglia di conoscere un’ansia che non si riesce a rico- forza questo periodo. Non pensare
e frequentare altre ragazze. Le noscere e accettare, che si cerca che se non dimostri di essere “un
occasioni non mi mancano. Il anzi di esorcizzare in vari modi. vero uomo” non troverai una vera
punto è che, al dunque, io sono Quest’ansia però c’è e rende im- compagna. Al contrario: accetta di
presente, attento, concentrato e possibile abbandonarsi al rappor- avere sensazioni ambivalenti, fra-
coinvolto eppure tutto si risolve in to, trasformandolo in una “fuga gilità, timori. Non sei tu che “non
pochi minuti, lasciando me e la mia precoce” da una situazione che funzioni”, è il ruolo, la maschera
compagna a disagio, privandomi si sente per qualche motivo ri- da macho che pensi di dover in-
dell’opportunità di un secondo schiosa. Il tuo atteggiamento - sei dossare, che ti stanno stretti.

UN DISTURBO, TRE VIE DI FUGA


Appare quando ti sta stretto il ruolo del “macho”
L’ eiaculazione precoce è una forma di ansia da prestazione sessuale.
Può nascere da situazioni psicologiche differenti: ad esempio
l’uomo è talmente ossessionato dal voler far vedere alla donna la
propria virilità, da perdere qualsiasi capacità di controllo. A volte l’ansia
è così forte e sgradevole che la precocità esprime il bisogno di sottrarsi
al più presto. Oppure l’uomo ha frequentato donne che sentiva
sessualmente più problematiche di lui, di fronte alle quali si sentiva
forte e un po’ distaccato. Ciò gli permetteva un controllo che non
riesce a ottenere con una donna più libera e disinvolta. La precocità, in
questo caso, può rappresentare un veloce sottrarsi dall’incontro con un
femminile sviluppato, che la sua personalità non riesce a sostenere.

20 Riza psicosomatica
TRADIMENTI E SEGRETI
In una coppia serve mistero. Attenti alla troppa consuetudine
«L’ anno scorso ho tradito mia moglie.
È stata un’avventura eccitante, ma
priva di coinvolgimento emotivo. Non sapevo
nemmeno il suo nome! Ho taciuto ma mi sento in
colpa: tra me e mia moglie non ci sono segreti, abbiamo
un’intimità totale, non chiudiamo nemmeno la porta
del bagno, ognuno può accedere alla posta dell’altro...
Ho la tentazione di raccontarle tutto, ma mi trattengo
perché temo che la nostra complicità ne verrebbe
turbata per sempre. Sento però che confessare mi
aiuterebbe a non ricaderci: se gliene parlo forse riesco
ad impedire che accada ancora». Luca

C
onfessandole di averla tradita, non solo la condivise. Avete bisogno di tracciare quei confini
faresti soffrire del tutto inutilmente, ma le che avete cancellato e che rischiano di rendere l’altro
affideresti il controllo della tua volontà, una un’appendice. Irrinunciabile, affettuosa, ma nulla
volontà che ora è divisa tra due spinte: quella alla di più. Riprendetevi l’intimità con voi stessi, pren-
condivisione totale e quella che ti porta a recupera- detevi momenti da soli e non raccontatevi tutto. Il
re, fuori dalla coppia, un’individualità, dei confini e mistero è sacro e va difeso: si può desiderare solo
un’intimità con te stesso che hai perso. Sai cosa ti fa chi ci rimane un po’ estraneo, inafferrabile... E tu lo
rischiare di tradirla ancora? Non il tenere il segreto, sai bene: non è un caso se il desiderio ti ha portato■
ma il contrario: le porte senza chiavi, le password dalla “sconosciuta senza nome”.
R IZA al tuo fianco
RACCONTALO A RIZA
di Andrea Nervetti,
psicologo e psicoterapeuta
andrea.nervetti@riza.it

Voler piacere a tutti i costi:


che spreco di energia!
Sentirsi inadeguati è un’esperienza che è capitata a tutti.
Ma per qualcuno è una sensazione costante. All’origine
non c’è un “difetto di fabbrica”, al contrario: c’è
un Io troppo imperativo che vuole imporre percorsi sbagliati

C
he cosa significa stare bene? Vuol dire
SILVIA E IL CAOS INTERIORE imparare ad accogliere e accettare anche
le ombre, le insicurezze, i difetti che nor-
“Ho bisogno di aiuto: malmente cerchiamo di eliminare o nascondere.
non so più chi sono” Silvia non lo sa, ma i sentimenti negativi che
oggi sente in modo tanto intenso e fastidioso

«S ono una ragazza di 30


anni bloccata in una crisi
esistenziale: non so chi sono né
sono, in realtà, i migliori alleati della sua evolu-
zione, a patto che li accolga e non cerchi, come
in passato, di nasconderli sotto il tappeto delle
cosa voglio, penso continuamente al tempo “adeguate apparenze”. Guardando la propria
sprecato in illusioni, fantasie, ipotetici amori vita ha già fatto un passo molto importante: si è
mai andati a buon fine, a quanta energia accorta di aver indossato per molto tempo una
ho perso per cercare di piacere agli altri col
maschera, qualcosa che nascondesse bene i suoi
risultato di sentirmi sempre inadeguata. La
limiti, i suoi presunti difetti. Quanta energia ha
mia vita finora è stata piena di solitudine e
perso per cercare di piacere agli altri senza nes-
delusioni in qualsiasi campo: per paura di non
sun risultato! È così: ogni volta che facciamo
essere all’altezza ho sempre mollato la presa in
corso d’opera, come se cercassi inconsciamente
qualcosa soltanto per soddisfare le aspettative
di fallire per confermare la mia inadeguatezza, altrui, buttiamo alle ortiche quel che abbiamo di
per non parlare di quante bugie ho detto per più prezioso: la nostra unicità, e con lei l’energia
sembrare migliore! Eppure dentro di me so di vitale che ci anima.
non essere solo questo... Sono anche arrivata
a pensare che la mia sensibilità, dolcezza L’anima smaschera le recite
ed empatia non siano che una difesa della Non sorprende quindi l’auto sabotaggio incon-
mente, perché ora mi sento piena di rabbia, sapevole, di cui oggi Silvia comincia a rendersi
invidia, egoismo. A cosa mi servono tutti conto. Da un lato c’erano le illusioni, i voli pin-
questi sentimenti negativi? Non mi portano darici, le fantasie irrealizzabili, dall’altro la sua
da nessuna parte». Silvia inconscia ricerca del fallimento e le bugie ripe-

22 Riza psicosomatica
L’ESERCIZIO
Ogni giorno puoi trasformare il dolore in un risveglio
T utte le volte che ci sentiamo bloccati, senza
meta, sbagliati, possiamo fare un esercizio
semplice ma efficace: chiudiamo gli occhi,
privo di cause, che ci sembra insanabile.
Abbandoniamoci a quel dolore: sostiamo lì per
un po’ e poi immaginiamo che tutta quella
allontaniamo i pensieri e concentriamoci solo sofferenza, concentrata in un punto come
sulle sensazioni corporee. Sentiamo bene fosse un atomo, si apra e che ne fuoriesca una
il disagio, cercando il punto di maggiore luce abbagliante e radiosa, che invade tutto
intensità. Come fossimo esploratori di un il corpo senza incontrare resistenze. Quella
luogo buio e inospitale, scendiamo nelle luce contiene tutta l’energia che ci serve per
profondità del male, fino al punto di massima rinascere e ripartire: giorno dopo giorno
intensità, fino a incontrare un dolore puro, questo esercizio ti aiuta a percepirla.

tute nel tentativo di tenere in piedi un’immagine il lavoro giusto...), mentre la sua anima sabotava
vincente di sé. Non si può comprendere il senso nell’ombra ogni tentativo.
di un’ambivalenza tanto profonda se non si parte
dalla convinzione errata che ha ingabbiato Silvia: La crisi è già la soluzione
quella di “non andare bene”, di doversi correggere. L’anima non ci boicotta mai quando siamo sulla no-
Questa idea la spingeva a fantasticare improbabili stra strada, lo fa invece puntualmente ogni volta che
soluzioni esterne ai suoi vuoti (un grande amore, ne imbocchiamo una sbagliata, una che non è “no-
stra”. Allora ci fa sentire inadeguati per dirci: cambia
strada, non fa per te! Manda il caos per spazzare via
un ordine mentale fasullo. Ecco il senso della crisi
esistenziale, del blocco. Silvia ora non sa più dove
andare, cosa fare, non sa nemmeno chi sia. Pensa di
essere abitata da sentimenti sconvenienti come rab-
bia, invidia, gelosia, egoismo. Arriva a credere che la
sua dolcezza, la sua sensibilità ed empatia non siano
vere, teme di essere un “mostro rancoroso” abitato
dall’odio. Le cose non stanno così: Silvia certamente
non è solo dolce e solo altruista (come ha voluto
mostrarsi per tanto tempo) ma non è nemmeno solo
rabbiosa ed egoista, come oggi teme di essere. È sia
una cosa, sia l’altra! Come tutti.

Il cambiamento è in atto
Lei non se n’è ancora accorta, ma sta già cambiando
e se non commetterà lo stesso errore del passato,
cioè adeguarsi ai modelli esterni, potrà finalmente
uscire dalla gabbia nella quale si è auto-rinchiusa. Il
passo più importante l’ha già compiuto: si è accorta
di aver recitato, di essersi nascosta nelle illusioni, ha
visto i meccanismi di auto-sabotaggio che metteva
in campo. Ora deve solo imparare ad accettare di
tutti i sentimenti che la abitano, senza volersi mi-
La ricetta
gliorare o voler correggere qualcosa di sé. Così farà
Quando agisci per
soddisfare te stesso presto piazza pulita di tutte le maschere. Allora sarà
e non gli altri, naturale comprendere cosa fa davvero per lei, e tutta
stai tenendo lontani l’energia necessaria diventerà disponibile. ■
anche i disagi interiori

Maggio 2019 23
R IZA al tuo fianco
IL SÉ E LE NEUROSCIENZE
di Antonino Minervino,
Psichiatra e conversazionalista

GELOSIA E AUTOSTIMA
La brama di possesso nasconde
la paura di non valere nulla
«S ono sempre stato possessivo.
Anche da piccolo ero geloso delle
mie cose e poco socievole. Nonostante
ritrovo a 48 anni in preda a una gelosia spaventosa.
Non abbiamo figli, stiamo insieme da 10 anni e in
questo tempo non sono certo stato privo di sospetti,
ciò ho avuto una vita regolare: un buon percorso di inquietudine o di vere e proprie crisi di gelosia,
scolastico, amici, un lavoro e una moglie. Ora mi sempre superate grazie alla pazienza di mia moglie
e al sopraggiungere in me di una buona dose di C

ragionevolezza. Da circa un anno invece non riesco M

a uscire da uno stato di gelosia che mi attanaglia


Y
e non passa anche di fronte alle evidenze e pare
destinato a farmi perdere ciò che vorrei solo per me CM

e per sempre!». Luigi MY

CY

È
fondamentale comprendere che il comporta- CMY

mento dell’altro, che sul momento siamo certi K

essere la vera causa della gelosia, è invece uno


specchio che riflette quanto basso sia il valore che
attribuiamo a noi stessi! Ci consideriamo così poco
che riteniamo evidente che finiremo prima o poi per
essere lasciati! Non è quindi all’altro che devi rivol-
gere la tua attenzione, ma alla tua bassa autostima.
È lì che devi lavorare, perché è sul suo livello che ci
NEL CERVELLO si gioca le partite più importanti. È la mancanza di
autostima che porta alla massima tensione i nostri
Due aree si accendono rapporti e spesso spiega la rabbia e l’aggressività che
quando proviamo gelosia si scatena dentro di noi. Ciò che può essere confor-
tante e di una certa utilità per te, caro Luigi, è l’aver

Q uando proviamo gelosia e sentiamo


minacciati i nostri legami, sono la corteccia
cingolata e il setto laterale le due aree del
chiaro che la gelosia che ti sta corrodendo la vita
potrebbe farti perdere proprio ciò che con tutto te
stesso brami. Hai sperimentato come nel corso della
cervello che si accendono, in contemporanea vita un certo sentimento di gelosia può, anche se
con una tempesta ormonale di cortisolo e di intenso, essere modulato, stemperato e ricondotto
testosterone che si scatena all’istante in chi prova a una più ragionevole ansia di perdita. I legami che
tale sentimento. È quello che sostiene una ricerca
costruiamo sono una rete vitale all’interno della qua-
condotta su un gruppo di primati da Karen Bales,
le sperimentiamo molte cose, soprattutto quello che
dell’Università della California e dalla sua équipe.
consideriamo il valore del Sé: sono troppo importanti
per sacrificarli a un’insicurezza non curata. ■

24 Riza psicosomatica
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consiglia di sentire il parere del medico. Per tutte le avvertenze e le modalità d'uso consultare le confezioni. Seguici su
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I disagi esistenziali e i disturbi psicosomatici a volte ci travolgono. E così ricorriamo
agli psicofarmaci con la speranza di salvezza. Ma non è fuggendo dal sintomo, o
cercando di metterlo a tacere con le medicine, che possiamo risolvere il problema.
Questi disagi racchiudono una gemma preziosa: è il grande sapere dell’anima che
preme per farci realizzare la nostra vera natura, cioè il nostro essere diversi da tutti
gli altri. Perché ognuno possiede Immagini soltanto sue. Gli incontri terapeutici del
giovedì sono workshop pratici dove vengono insegnate le tecniche fondamentali per
ritrovare il benessere interiore.

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condotti dal dott. Raffaele Morelli, medico, psichiatra e psicoterapeuta,
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L’ANSIA E IL PANICO
Chi soffre di DAP (disturbi da attacco di panico) ritiene che questo disagio sia insormontabile e finisce con il
farsi condizionare l’esistenza. Rinuncia a viaggi, teme la solitudine, perde la sua autonomia e l’indipenden-
za. In questi incontri di gruppo si impara prima a gestire il disagio e via via a scoprire che l’ansia e gli attacchi
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tutti i martedì dalle 18.30 alle 20.00

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IL GIORNALE
DELLE SOLUZIONI
La tua guida al benessere quotidiano
di Pietro Fornari
medico, psicoterapeuta

28
VITA DELLA MENTE
Il passato, un ingombro
che frena il cambiamento

32
LE RELAZIONI
Come trattare con
le persone instabili

37
PSICOSOMATICA
Resistere:
un comportamento
che fa ammalare
Maggio 2019 27
IL GIORNALE DELLE SOLUZIONI

VITA DELLA MENTE

Il passato,
un ingombro che frena
il cambiamento
La mente crea ostacoli e mette trappole sul nostro cammino.
Lo fa proprio quando l’istinto sarebbe pronto a spiccare
il volo. Tenendoci invischiati in antiche paure.
Ecco come disinnescarle e ritrovare il coraggio di vivere

I Il peso dell’attaccamento
l primo passaggio è simile a un freno a mano che Quello che avete
la mente attiva all’improvviso, e dice più o meno appena letto è un esempio di quel “dialogo interio-
così: «Avrei voglia di cambiare, ma con tutta la fatica re” che si produce quando ci troviamo in una situa-
che ho impiegato per arrivare fin qui, come faccio? Dovrei zione tipica: quella in cui non riusciamo a mettere
buttare via tutto? Tutto il tempo e le energie che ci ho in atto i cambiamenti necessari perché pensiamo
messo? No, non riesco. Vorrebbe dire che ho fallito, che che tradiremmo il nostro passato. Alla base ci sono
fino ad ora non ho capito niente della vita». sicuramente i timori legati all’incertezza sull’esito
Il secondo passaggio invece è il pensiero degli altri: delle nuove scelte e la tendenza a lasciarsi risucchia-
«E poi cosa direbbe chi mi conosce? Chi mi ha visto fare re dalla situazione presente, che resta tutto sommato
tutta questa strada e adesso si aspetta che io continui, ben conosciuta e, in apparenza, gestibile. Tuttavia,
anche se a me non interessa più, anche se non mi ci nella maggior parte dei casi, il dilemma va oltre i
riconosco più». concetti di noto e ignoto: riguarda il conflitto tra l’a-
Il terzo passaggio è il dubbio radicale: «E poi per vere ormai compreso di dover fare cambiamenti per
che cosa lo farei? Magari quello che voglio oggi è solo rispettare le proprie esigenze interiori, e il notevole
un’illusione, una fuga, un capriccio. E se fosse meglio attaccamento nei confronti di quel che si è fatto e
lasciar perdere e continuare tutto come prima?». vissuto negli anni precedenti, anche se non è più in
Il quarto pasaggio infine è il blocco: «Eppure non sintonia con ciò che si è.
riesco a far finta di niente. Non riesco più a essere quello
che sono sempre stato, a fare le stesse cose. E quindi mi Sostare nel limbo Non ci sono solo certezza e
sento bloccato, non so più cosa fare e non so cosa è giusto abitudine, quindi, ma un legame forte con la fati-
che faccia. Sono confuso». ca fatta e con il personaggio sociale costruito nel
C O N T I N U A A PA G . 3 0

28 Riza psicosomatica
ATTENZIONE AL RISCHIO DEL CINISMO
Cambiare non vuol dire trascurare di colpo chi ti sta a cuore
P rendere decisioni che, in uno o più ambiti,
archiviano un passato ingombrante è una
questione delicata. È importante restare lucidi
tengono conto della sensibilità altrui. A volte,
addirittura, si può sviluppare un’avversione, quasi
un’allergia per tutto ciò che richiama il passato, e
e vigilare affinché un atteggiamento cinico e questo impedisce di fare scelte libere perché spinge
intransigente non si impadronisca di noi. Il cinismo semplicemente ad andare verso “l’opposto di ciò
nasce, in questo caso, quando ci identifichiamo che è stato”. Come dicono i saggi, bisogna sempre
troppo nella cosa che stiamo facendo, ci fare attenzione a non perdere il cuore lungo la
infervoriamo e finiamo per non pensare ad altro: via. Perciò se, da un lato, sono necessarie fermezza
perdiamo la visione d’insieme e anche la sensibilità. e determinazione, dall’altro è necessario aver
Questo potrebbe portarci a fare uno “strappo” cura delle relazioni che ci stanno a cuore. Certo è
quando non siamo ancora pronti dal punto di possibile che qualcuno si opponga e che non accetti
vista psichico ed emotivo, oppure a utilizzare il cambiamento, ma questo lo sapremo veramente
modalità che non ci appartengono e che non solo dopo aver provato a dialogare con lui.

Maggio 2019 29
IL GIORNALE DELLE SOLUZIONI VITA DELLA MENTE

Cosa ci blocca? L’idea inconscia


che, se seguissimo desideri
e inclinazioni, finiremmo
per ferire qualcuno. Ma non
è così. Essere felici non
può mai far male agli altri!

È VIETATO CROGIOLARSI
La nostalgia più pericolosa:
quella della sofferenza
C ome c’è un rischio-cinismo, così c’è
anche un rischio-sentimentalismo. È
bene precisare che il sentimentalismo non S E G U E D A PA G . 2 8
è il sentimento, bensì un crogiolarsi nel
sentimento, un eccesso di melensa nostalgia e
tempo: entrano in gioco i temi del deludere, del
di stucchevole tenerezza che può ostacolarci tradire, del disattendere e, in ultima istanza, del
sulla strada del cambiamento. La mente non essere più accettati. Le paure legate a questi
impregna di questa visione persone, situazioni temi possono farci restare a lungo incagliati nel
o progetti da cui è invece necessario sganciarsi, dubbio sul da farsi, creando una strana e sgrade-
e produce una sorta di struggimento che vole situazione intermedia nella quale si rischia
può anche arrivare a impedire i passi verso di fare “mezze scelte”, azioni maldestre, omissio-
il nuovo. Possiamo dire di essere in balia ni incomprensibili, finendo anche per confondere
del sentimentalismo quando continuiamo a chi ci sta intorno. Paradossalmente, nella maggior
pensare agli aspetti più teneri di qualcosa che parte dei casi, non è un passato felicissimo quello
in realtà ci ha fatto soffrire moltissimo, oppure che ingombra di più, ma un passato controverso,
quando perdiamo capacità critica e vediamo contraddittorio, nel quale si sono vissuti rapporti
solo cose positive in ciò da nevrotici, periodi di sofferenza e di compromessi,
cui ci stiamo allontanando, alternati a momenti e situazioni migliori. Ma ciò,
oppure quando diciamo di in fondo, è la testimonianza di come la difficoltà
continuo che non vogliamo attuale sia figlia di un atteggiamento inadatto all’e-
far soffrire gli altri con le spressione autentica di noi stessi.
nostre scelte. Si tratta di un
nemico tenace e subdolo. Puoi darti il permesso La difficoltà della no-
Appena lo riconosciamo, non
stra mente va sicuramente rispettata, ma questo non
diamogli retta e tiriamo dritto
significa subirla e restare bloccati, bensì compren-
nella scelta intrapresa. La sua
dere le sue dinamiche, perché se andiamo verso il
stessa presenza è il segno che
nuovo - luoghi, lavoro, relazioni, stile di vita - con
dobbiamo andare avanti.
dinamiche identiche, finiremo prima o poi per tro-
varci nella stessa situazione di oggi, con in più la

30 Riza psicosomatica
LA GUIDA PRATICA
Così staccarsi dagli
attaccamenti
è meno complicato
Evita di agire d’impulso
Un cambiamento reale deve avere una base
realistica per potersi realizzare. Quindi è
bene evitare scelte d’impulso e irrazionali,
magari sull’onda di un’emotività passeggera.
Trasformazioni importanti difficilmente
beneficiano di un salto nel buio. Agire
Il passaggio con decisione non significa rinunciare
verso la felicità all’obiettività e a considerare gli aspetti pratici.
I blocchi mentali
svaniscono quando
metti in primo piano
Confronti, non consigli
il mondo interno Maggiore è la consapevolezza del momento
che si sta vivendo, maggiore è la possibilità
di seguirlo bene fino in fondo. Ma la
consapevolezza non nasce dai consigli degli
altri. Nessuno può dirti come puoi vivere,
nessuno può saperlo. È sufficiente il confronto
sensazione di avere perso altro tempo. Le dinami- con persone che conoscono cosa significa
che implicate nel conflitto tra passato ingombrante cambiare perché l’hanno provato di persona.
e presente che vuole sbocciare riguardano, quasi Ma che non vogliono imporre la loro visione
sempre, il senso di legittimità dell’affermazione di delle cose.
sé: c’è qualcosa che, fin dall’infanzia, sentiamo di
non poterci permettere o concedere e che il nostro Non annunciare in anticipo
Super-io giudica illecito: seguire le nostre inclina- I cambiamenti, ancor più se “epocali”, hanno
zioni e trasformazioni. bisogno di essere protetti dal segreto o,
quantomeno, dalla riservatezza. Quindi sono
Il fantasma della colpa Il grande fantasma che da evitare annunci sia in anticipo sia mentre
ci opprime è il senso di colpa, in un’antica equazio- la decisione si compie, così che non ci possano
ne inconscia - ma forse neanche tanto - per la quale essere disturbi in forma di giudizi e pregiudizi.
ogni nostro cambiamento, ogni nostra crescita “fa Un evento troppo sotto osservazione finisce
male agli altri”. Un’idea che ci spinge a restare invi- per non realizzarsi nel modo desiderato.
schiati in situazioni di compromesso, nelle quali da
un lato cerchiamo di compiacere gli altri per paura
di non essere accettati, dall’altro aspiriamo a una
trasformazione che resta sempre a metà, nascosta, attaccamento c’è sempre un aspetto affettivo, anche
non del tutto legittimata. La vera colpa, se proprio quando si tratta di lavoro. Ma l’attenzione ora va
dobbiamo individuarne una, sta nel tradire se stessi spostata: dal “non so se fare i cambiamenti o non
rinunciando al cambiamento, e tradire gli altri non farli” bisogna passare al “come fare i cambiamenti
offrendogli la verità su ciò che abbiamo necessità nel modo migliore”, cioè nei modi che più siano in
e voglia di essere oggi. Certo è ovvio che, in molti sintonia con noi stessi e con i legami e le situazioni
casi, bisogna fare i conti con situazioni specifiche cui teniamo. Perché è solo con i modi giusti che si
che non vanno sottovalutate - anche perché dove c’è può fare la cosa migliore. ■

Maggio 2019 31
IL GIORNALE DELLE SOLUZIONI

LE RELAZIONI

Come trattare con


instabili
Prima dice sì, poi no; è allegro e subito triste; è entusiasta,
ma un attimo dopo è scoraggiato. Le persone instabili
vivono sempre sul filo del rasoio. E chi vive accanto a loro
deve stare attento a non farsi risucchiare

N
essuno ha un umore costantemente stabile:
è naturale che vi siano oscillazioni capaci di
IL SUO IDENTIKIT dar voce a tonalità diverse del nostro animo,
risvegliate da accadimenti esterni, ricordi o moti in-
Precario, cambia direzione teriori o anche fattori biologici, ad esempio ormonali.
come una piuma al vento La cosa importante è che le oscillazioni non abbiano
intensità, frequenza e durata tali da compromettere la
• Cambia facilmente umore e disposizione vita quotidiana. Allo stesso modo, anche se può sem-
d’animo, anche senza motivo. brare strano, nessuno di noi è guidato sempre dallo
• Fa fatica a mantenere stabile il giudizio stesso “io”: ogni tanto il nostro “io dominante”, che
su se stesso e sugli altri. coincide con la nostra identità visibile, si indebolisce
• È ipersensibile a “come si sente”. e lascia il posto ad assetti della personalità che han-
• Alterna con frequenza entusiasmo no pensieri e atteggiamenti assai differenti da quelli
e scoramento. “ufficiali”. Ciò accade quando si è molto stanchi o
• Tende a interrompere periodi e relazioni
emotivamente provati da qualcosa che ci ha colpiti
felici per conflitti o falsi motivi.
negativamente. Diciamo quindi che la stabilità non
• Con persone da cui si sente capita mostra
è data da una permanenza costante e identica dell’u-
più instabilità, con persone a cui tiene ma
more e dell’io, ma da una personalità elastica che, pur
da cui non si sente capita (o viene trattata
con sufficienza) diventa molto più stabile.
contenendo delle oscillazioni, resta globalmente se
• Alterna richieste eccessive di aiuto stessa e segue una sua trama.
a momenti di autonomia esibita.
• Tutte queste caratteristiche si esacerbano Variazioni senza tema Ci sono tuttavia perso-
nei rapporti sentimentali coinvolgenti. ne che non possiedono una vera stabilità. Pur non
rientrando nei parametri che definiscono il disturbo
bipolare, cambiano umore con estrema facilità e in
C O N T I N U A A PA G . 3 4

32 Riza psicosomatica
COSA RISCHI
AD AVERLI VICINI
Finisci per assorbire disistima,

le persone
come se fosse colpa tua
Con un partner instabile
• Di diventare una figura genitoriale che
sopporta e accetta di tutto.
• Di non essere più spontaneo
nell’espressione dei tuoi bisogni e desideri.

Con un genitore
• Di sentirsi sviliti e inadeguati, con
un’autostima piuttosto scarsa.
• Di essere insicuri nelle scelte importanti,
anche nella vita adulta.

Con un amico
• Di creare un rapporto esclusivo che tende
man mano a escludere gli altri.
• Di essere continuamente influenzato da
consigli e giudizi altalenanti.

Con un superiore sul lavoro


• Di vivere in costante stato di stress e di
ansia, oltre che di sentirsi sviliti.
• Di ridurre nettamente il rendimento,
esponendosi a richiami.

Maggio 2019 33
IL GIORNALE DELLE SOLUZIONI LE RELAZIONI

Con lui è come camminare sulle uova: continui a pensare a come


potrebbe reagire questa volta, a come non contrariarlo, a come
prevenire altri sbalzi. Attento, stai vivendo in funzione sua!
S E G U E D A PA G . 3 2

modo imprevedibile; e, pur non rientrando nei para-


metri che definiscono il disturbo borderline di perso-
nalità, cambiano con altrettanta facilità la disposizione
dell’io. Magari le incontriamo al mattino e ci appaiono
in un modo; poi le incontriamo la sera e ci appaiono del
tutto diverse: erano allegre ed ora sono malinconiche,
credevano in un progetto e ora non ci credono più,
erano aperte e affettuose e ora sono chiuse e diffidenti,
si sentivano energiche e ora sono senza forze. Poi, la
volta successiva, le troviamo in una via di mezzo tra
La strategia queste due modalità, e poi ancora allegre e poi tristi
Per non farsi e poi decise poi dubbiose, e così via. Dopo un po’ che
destabilizzare le frequentiamo (o che ci viviamo insieme!) entriamo
dall’instabilità in uno stato d’allerta, perché non sappiamo mai quale
occorre essere
sempre flessibili
modalità ci troveremo davanti. E ci rendiamo conto
che queste variazioni spesso sono reazioni abnormi a
piccoli fatti interiori ed esteriori, oppure, il più delle
volte, sono del tutto indipendenti da qualsiasi fatto.

Fanno sentire inadeguati Queste persone, in


molti casi, non percepiscono di avere questo proble-
ma, e anche chi vive loro accanto (o vicino) fa fatica a
rendersi conto della cosa. Molti addirittura, di fronte a
un partner o a un familiare con questi ondeggiamenti,

IL FASCINO AMBIVALENTE DELL’INSTABILITÀ


Un viaggio psichedelico che ti porta vicino al mondo dell’inconscio
U no dei motivi per cui si rimane spesso invischiati
in rapporti (sentimentali, parentali, amicali o
professionali) con persone emotivamente instabili
cui forse non sarebbe mai arrivato nel rapporto
con una persona psichicamente molto stabile.
Tutto ciò rende conto dell’ambivalenza di questi
è che l’instabilità costituisce motivo di fascino e di rapporti che, se da un lato fanno soffrire, dall’altro
carisma. La capacità di escursione emotiva di queste producono un aspetto “psichedelico” (parola che
persone, infatti, è molto più ampia della media e deriva dal greco antico e che vuol dire “che mostra
ciò, insieme alla continua imprevedibilità, garantisce l’anima”). Tanto che c’è chi descrive questi rapporti,
all’interlocutore emozioni intense. Inoltre la loro soprattutto sentimentali, come un ottovolante o un
maggiore vicinanza alla dimensione dell’inconscio, caleidoscopio cui è comunque difficile rinunciare.
proprio a causa di una psiche “ondeggiante”, Sta a noi capire se siamo in grado di beneficiarne o
fa entrare l’altro in contatto con aspetti di sé se rischiamo di soccombere.

34 Riza psicosomatica
LA GUIDA PRATICA
Se gli fai da perno dai un senso al suo vorticoso girare
Non assecondare ogni sbalzo gli altri non la seguono nelle sue alternanze.
Non andare sullo stesso piano, non dimenticare
Quando si ha a che fare con una persona che si tratta di manifestazioni transitorie.
instabile, è fondamentale non colludere con la sua
instabilità, perché se il rapporto proseguirà nel
tempo, lei si aspetterà sempre la nostra adesione
Goditi i momenti belli
ai suoi cambiamenti improvvisi. Interrompi Il fatto che la persona mostri una psiche
instabile non deve privarci della possibilità di
subito la spirale che porterebbe a un rapporto
vivere insieme dei bei momenti, qualsiasi sia la
sbilanciatissimo.
natura del rapporto. Non lasciamo che il senso
di precarietà prenda il sopravvento e tolga
Resisti alle provocazioni valore a tutto il resto. È proprio il caso di dire
La persona emotivamente instabile, in genere, che, con queste persone, si deve imparare a
tende a essere provocatoria, soprattutto quando “stare nel presente”.

si convincono di essere loro il problema o di avere caso in cui non sia possibile sottrarsi (come nel caso di
qualcosa che non va. Sì, perché la persona instabile, un familiare stretto), capire come gestire il rapporto.
in genere, si manifesta in modo perentorio e intransi-
gente, carica dello stato d’animo e delle esigenze del Individua le influenze Per rinforzare il secon-
momento, che possono essere anche molto differenti do passo bisogna individuare le influenze negative
rispetto a quelle di qualche ora prima, e l’interlocu- dell’instabilità altrui sulla propria vita. Infatti, se la
tore si sente spiazzato, disorientato, inadeguato. Ecco persona è il partner o un parente stretto o un amico
allora rendersi necessario sapere come comportarsi con cui si condivide il quotidiano, c’è un’elevata pos-
in questi casi, per non essere travolti - o quantomeno sibilità di cedere a lei il baricentro della propria psiche:
influenzati - da chi presenta tali caratteristiche. si continua cioè a pensare a quel che l’altro sta pen-
sando, a come potrebbe reagire questa volta, a come
Un bagno di realismo Il primo passo consiste non contrariarlo, a come prevenire altri sbalzi. Ma non
nello sviluppare una visione realistica. Queste persone soltanto l’attenzione si sposta su di lui: vi è anche la
non hanno un “problema transitorio”: sono proprio possibilità di provare un senso di costante precarietà,
fatte così. La loro personalità, cioè, è strutturata pro- di imminenza e quindi di forte stress, la sensazione
prio sull’instabilità. Il loro equilibrio è fatto di que- di non fare mai abbastanza, anche perché la persona
sto continuo disequilibrio. E ciò lo si può verificare instabile dimentica facilmente quanto di buono ha ri-
osservando che, quando una situa- cevuto. Una volta individuate queste
zione non presenta problemi, loro li influenze non potrà che svilupparsi
creano, andando a cercare uno stato una forte motivazione ad arginarle,
d’animo non consono con ciò che delimitando meglio i propri confini e,
accade (ad esempio tristezza se va soprattutto, dando meno peso a ogni
tutto bene), o una conflittualità ine- singola variazione dell’umore o della
sistente, o l’individuazione di osta- personalità di chi si ha di fronte. In tal
coli e di impossibilità inventate. Se si modo, oltre a gestire meglio l’instabi-
comprende questo passaggio, allora lità delle persone, si imparerà anche a
è possibile non farsi trascinare nel rinforzare la padronanza del proprio
turbine emotivo di questi soggetti. E mondo emotivo. E a passare da un
il non farsi trascinare è la condizione problema a uno stimolo alla crescita
essenziale per il secondo passo, cioè personale, oltre che a una legittima-
decidere cosa fare: continuare a stare zione della propria scelta di andarsene
vicini oppure mollare la presa? O nel o restare. ■

Maggio 2019 35
IL GIORNALE DELLE SOLUZIONI

PSICOSOMATICA

Resistere:
un comportamento
che fa ammalare
È la sindrome di chi si controlla troppo e accetta doveri, obblighi, impegni.
«La felicità? Non fa per me, forse un giorno lontano». Ma il corpo
prima o poi lancia l’allarme, con patologie di ogni tipo. Come difendersi

L
a psicosomatica non funziona come la mate-
matica: un certo disagio esistenziale non di-
venta per forza uno specifico sintomo psichi-
co o fisico, e lo stesso vale per i conflitti relazionali,
per la rabbia repressa o per la creatività inespressa.
Le variabili che entrano in gioco sono così numerose
(genetica, ambiente, vissuto, alimentazione, sensibi-
lità personale, momento storico, e altre ancora) che
ogni situazione è un caso a sé, cui bisogna dedicare
una specifica attenzione. Tuttavia una cosa è certa
(e quasi matematica): ci sono degli atteggiamenti
che, se vengono protratti nel tempo, conducono alla
produzione di sintomi e di malattie, qualsiasi esse
siano. Tra questi il principale è figlio dei nostri tem-
pi e della nostra cultura intrisa di senso del dovere
e di ansia della prestazione: parliamo della “stra-
tegia del resistere”, cioè di quel modo di affrontare
il quotidiano basato su un tenace e testardo “tener
duro” di fronte alle difficoltà.

Quando scatta il sintomo Ognuno di noi vor-


rebbe “vivere bene”, ma spesso non lo può fare a
causa degli impegni, degli obblighi, delle nevrosi e
questo ci pone in profonda distonia con noi stessi.
C O N T I N U A A PA G . 3 8

Maggio 2019 37
IL GIORNALE DELLE SOLUZIONI PSICOSOMATICA

La persona che stringe i denti


si immagina come un Titano
contro le infinite avversità.
Ma quelle tempeste le crea lui!
Vedersi da fuori è il primo
passo per uscirne

S E G U E D A PA G . 3 7

Ma vivere in stato di resistenza a oltranza è una


delle situazioni più deleterie. Obbligati a orari e
sforzi innaturali da un mondo del lavoro sempre
più precario e inclemente, spinti a sacrifici e rinunce
dalla coscienza morale nei confronti della famiglia,
condizionati dai modelli socioculturali, viviamo a
denti stretti, per anni e anni, cercando di star die-
tro a un surmenage che schiaccia gran parte del
mondo emotivo, creativo, immaginale e libidico. Il
punto è che c’è un limite oltre il quale il malessere
si trasforma in un sintomo: usando le parole della
psicosomatica classica, potremmo dire che viene
“convertito” in una manifestazione patologica di
tipo psichico o fisico (o entrambi).

IMPARA A SENTIRE LA STANCHEZZA


Il tuo sistema nervoso ti dice quando devi fermarti: ascoltalo
N ella società moderna abbiamo tutti perso
una capacità fondamentale: quella di
percepire la stanchezza. Siamo abituati a
bilancio. È quindi necessario fermarsi e imparare
di nuovo ad ascoltare il proprio corpo, perché
senza il senso di stanchezza saranno i sintomi a
superare i colpi di sonno, i momenti di down incaricarsi di fermarci. Va ritrovata una sorta di
energetico, i cali di tensione: resistiamo e, nel “etica energetica”, cioè non solo la disposizione
tempo, finiamo per non accorgerci più quando e a sentire la stanchezza, ma anche a rispettarla.
quanto siamo stanchi sia mentalmente sia La stanchezza è il sistema nervoso che ci informa,
fisicamente. Questo ci espone a una con saggezza, che non dobbiamo resistere,
continua perdita energetica, anche che dobbiamo rallentare o riposare, per
perché studi recentissimi hanno ritemprarci. Rispettiamo il sistema nervoso:
dimostrato che il recupero del lui sa moltissime cose di noi che noi non
riposo durante il fine settimana possiamo neanche immaginare. È lui il
non è neanche lontanamente primo Maestro Interiore. Non facciamolo
sufficiente a pareggiare il arrabbiare.

38 Riza psicosomatica
LE PATOLOGIE DI CHI SI CONTROLLA TROPPO
Dalla tendinite alla gastrite, passando per ansia e cefalea
L’apparato locomotore
È il primo in classifica, poiché è deputato, concretamente e simbolicamente, a
sostenere il nostro esserci e muoverci nella realtà. Le principali patologie sono:
l’artrosi, le artriti, le tendiniti, le tensioni e le contratture muscolari. Da non
dimenticare la tendenza agli strappi e alle fratture.

L’apparato gastroenterico
La sua funzione è di accogliere ed elaborare il mondo esterno, rappresentato
dal cibo/materia che entra dalla bocca. La muscolatura liscia dei suoi organi e
l’epitelio della sua mucosa si ribellano ai carichi eccessivi. Le principali patologie
sono: la gastrite, l’ulcera da stress, il reflusso gastroesofageo, la colite ma ancor di
più la stipsi.

Il sistema nervoso
È il centro di comando della nostra persona e, in modo diretto e indiretto,
modula ogni attività dell’organismo, oltre a occuparsi degli scambi comunicativi
tra interno ed esterno. Le principali patologie sono: la depressione, i disturbi
d’ansia (soprattutto gli attacchi di panico), le nevralgie, la spossatezza, i disturbi
dell’attenzione, la cefalea.

L’ennesimo fardello Il malessere può derivare e costituisce in tal senso qualcosa di assai pericoloso
da un mondo interiore che viene schiacciato, da un per la salute globale della persona. Quindi “vede-
eccesso di fatica fisica o mentale, dalla nostalgia re la strategia” diventa fondamentale, perché non
per una vita più autentica o più leggera, da con- possiamo aspettarci che sia la società ad aiutarci in
flitti sentimentali o relazionali, da progetti mancati questa presa di coscienza. Dobbiamo fare il possibi-
o da eccesso di progetti, e via dicendo. Ognuno di le per uscire da questo stato di “anestesia”, nel quale
noi ha un proprio mosaico di malessere che cerca di l’unico risveglio previsto si verifica soltanto quando
gestire a modo suo, ma quando il modo principale è si ha timore che dietro un sintomo si celi una pato-
appunto la resistenza, ecco entrare in scena la con- logia grave, ma è un risveglio molto breve perché,
versione sintomatica. Ma il sintomo, oltre a essere una volta scampato il pericolo, la strategia torna a
l’espressione di un danno, contiene in sé un messag- essere quella di sempre. Serve di più, qualcosa che
gio fondamentale di allarme. Il problema è che chi faccia davvero la differenza. Ma non si tratta, come
ha impostato la propria vita sul resistere tenderà a si tende a pensare, di un’ennesima prova di forza,
resistere anche all’allarme e alle eventuali malattie bensì dello sviluppo di una qualità spesso sottova-
che si palesano man mano. Ecco il problema: chi è lutata: l’umiltà, la cedevolezza. Occorre scoprire che
abituato solo a resistere non riesce più a distinguere scoprirsi deboli è terapeutico.
tra le cose che deve affrontare. Una patologia, per
lui, è solo un’altra difficoltà cui opporsi senza farsi Non fare l’eroe La strategia del resistere, infatti,
domande o da portarsi dietro come un fardello. non può non richiamare alla mente la figura mito-
logica di Atlante, il titano condannato a sostenere
La terapia della debolezza In pratica la stra- il mondo per aver sfidato gli dei. E, più in generale,
tegia del resistere non contempla una presa di co- le figure della mitologia tragica dell’antica Grecia,
scienza, un fermarsi a riflettere, un cambiare marcia, che peccavano di arroganza nel non riconoscere
C O N T I N U A A PA G . 4 0

Maggio 2019 39
IL GIORNALE DELLE SOLUZIONI PSICOSOMATICA

La guarigione non sta nel diventare più resistente,


ma più cedevole. Nel dire finalmente: sia quel che sia!
S E G U E D A PA G . 3 9

i propri limiti profondamente umani. Potremmo


chiederci: perché ci comportiamo come se fossimo
titani? Perché dobbiamo superare di continuo i li-
LA GUIDA PRATICA
miti del nostro essere? Perché dobbiamo rischiare
costantemente di ammalarci per fare gli eroi di un
quotidiano che non ha pietà di noi, proprio come
Resistere è passività:
noi non abbiamo pietà di noi stessi? Serve sicura-
mente un ridimensionamento, un passo indietro.
ritrova la capacità
Ma il passo indietro dal titanismo non è un rimpic-
ciolimento, bensì un ampliamento della coscienza
di essere attivo
e un ricollocamento più sano nella realtà. Spesso
la malattia compare per ricordarci che siamo esseri Riabilita la funzione “No”
umani, creature senzienti e affettive, e non macchine Chi vive in un perenne resistere a tutto
o automi. Cerchiamo allora di ricordarcelo noi, pri- a qualsiasi costo, ha perso la capacità e
ma che essa compaia, sviluppando un modo diverso la prontezza del dire di no alle richieste
di affrontare il quotidiano. La qualità della vita non e alle situazioni che non fanno per lui.
va rincorsa. Va protetta. ■ Qualità che vanno assolutamente ritrovate,
perché il “No” è la forma basilare di
comunicazione, fin da quando siamo molto
piccoli, per crearci intorno una realtà che
Ora di staccare faccia per noi.
Rallentare è spesso
il modo migliore
per far emergere Non trascurare i sintomi
soluzioni inattese Se sviluppi uno o più sintomi, spezza lo
schema della resistenza - che spesso diventa
trascuratezza - e fai un controllo medico.
Ricorda che, per la stragrande maggioranza
dei sintomi, una diagnosi precoce evita
sempre guai peggiori. È questa la vera
resistenza alle malattie, non ignorarle.

Dal resistere al risolvere


Facci caso: mentre sei impegnato su mille
fronti a resistere, quasi sempre non puoi
risolvere veramente “il problema” a cui
stai resistendo. Non è solo una questione
energetica, ma anche di mentalità. Resistere
è un atto passivo, anche quando comporta
di combattere strenuamente. Orienta
la mente sul risolvere, sul liberarsi dei
problemi, non sul caricarteli sulle spalle.

40 Riza psicosomatica
Tenere sotto controllo il
peso è una sana abitudine

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IL TEMA DEL MESE

Come difendersi
dagli
psicofarma
C’è un modo naturale per uscire
dai disagi più diffusi e per imparare
a stare con se stessi nel modo giusto!

Oltre 5 milioni
di italiani (12,8%)
hanno fatto uso di tranquillanti e ansiolitici;
di questi più di 3 milioni sono donne.

4 milioni (10%)
hanno utilizzato i sonniferi, in uguale
proporzione tra uomini e donne.
A cura di
Vittorio Caprioglio 2,2 milioni (5,5%)
medico, psicoterapeuta hanno preso antidepressivi; oltre la metà
Immagini: A. Ruggieri è costituito da donne, mentre gli uomini
Hanno collaborato:
non raggiungono i 900 mila.
M. Battistutta,
(fonte CNR)
P. Lumia, C. Marazzina,
M. Monciotti

42 Riza psicosomatica
ci
Insonnia, ansia, tristezza:
molti ricorrono alle pillole
come fossero caramelle
o integratori. È rischioso!
Interferiscono con la chimica
del cervello, bloccando
le emozioni e frenando
il nostro percorso
di maturazione

Maggio 2019 43
IL TEMA DEL MESE BASTA PSICOFARMACI

«Che male c’è? Lo


SFATIAMO ALCUNI MITI SUGLI PSICOFARMACI: NON È VERO CHE,
SICCOME “TUTTI LI USANO”, ALLORA SONO INNOCUI. VANNO PRESCRITTI
SOLO IN POCHI CASI GRAVI, PERCHÉ POSSONO SPEGNERE ASSIEME
AI SINTOMI ANCHE LA NOSTRA CAPACITÀ NATURALE DI AUTOGUARIGIONE

U
na cena tra professionisti, scrittori, giornali- che governa il delicato equilibro tra emozioni, psi-
sti, tutte persone che ”ce l’hanno fatta”, per- che, metabolismo non è estremamente pericoloso?
sone “riuscite”. Ecco i dialoghi che si sentono La risposta di Riza è: sì, lo è! Non solo perché gli
tra i tavoli: «Senza sonnifero non potrei proprio dormire, psicofarmaci possono causare dipendenza o altri
mi salva la vita!». «Io prendo l’antidepressivo al mattino, effetti collaterali, ma perché sono il prodotto di una
altrimenti certi giorni non mi alzerei nemmeno!». «Devo mentalità che ci trasforma in macchine efficienti ma
consegnare quel lavoro entro fine mese, ti pare che posso blocca la nostra maturazione, che si serve anche di
stare sul divano a lamentarmi della mia vita? Con un momenti di crisi e di blocco per farci evolvere. Ma
ansiolitico almeno sono produttivo». Tutti lo fanno, sem- allora, c’è un modo diverso per stare con se stessi,
bra questo il mantra collettivo. E se tutti lo fanno, per trovare la calma interiore senza rischiare con gli
che male c’è? Antidepressivi, ansiolitici, sonniferi psicofarmaci? Vediamolo assieme. A. Mantice
presi come fossero integratori, semplicemente per
stare a galla, per non affogare nel mare della vita,
dei doveri, dello stress. Io lo prendo al pomeriggio,
io la sera, io prendo pillole per dormire, io… È uno
stile di vita ormai normale, sdoganato, considerato
innocuo, come prendere caramelle.

Interferenze pericolose Ma siamo sicuri che que-


sti “salvagenti”, che sono davvero utili in pochi casi
gravi e andrebbero prescritti solo per quelli, quando
usati in questo modo sconsiderato non si trasformino
in pietre al collo? È davvero normale pensare di non
poter vivere senza un supporto chimico? Da dove ci
viene questa convinzione? Siamo così privi di risorse,
di capacità? Interferire con la chimica del cervello,

Lo psicofarmaco tiene in piedi


il personaggio che pensi di dover essere
per non sentire la paura di non farcela,
di non essere all’altezza, di fallire.
Ma così rende cronico quel personaggio
assieme a tutte le sue paure!

44 Riza psicosomatica
«Moltissime persone vivono una vita complicata perché si nutrono
di apprezzamento, di lodi, di vittorie. Nutritevi di materiali diversi,
più sostanziosi. Allora assisterete alla vostra trasformazione»
Anthony De Mello

fanno tutti!»
Indagine: qual è la tua esperienza?
Ti è mai capitato di assumere Per quali sintomi? Perché li hai presi?
psicofarmaci? (risposta multipla) (risposta multipla)
Sì 80 % Insonnia 27 % Stavo troppo male 60 %
No 20 % Ansia 76 % Hanno effetto immediato 11 %
Tristezza 27 % I miei impegni mi impedivano
Quali in particolare? Depressione grave 30 % di fermarmi 9%
(risposta multipla) Panico 35 % Me li ha prescritti il medico 64 %
Tranquillanti 11 % Pensieri negativi 35 % Me li hanno consigliati
Ansiolitici 67 % gli amici 0,7%
Antidepressivi 77 %
In quali situazioni di vita? Non lo so 2%
Sonniferi 16 % (risposta multipla)
Lutti 21 % Le pillole hanno risolto
Per quanto tempo? Abbandoni il problema?
Saltuariamente 11% o separazioni 27 % Sì 28 %
In maniera continuativa per Problemi di lavoro 28 % No 23 %
qualche settimana o mese 31 % Crisi esistenziali 49 % Solo temporaneamente 49%
Per un anno o più 58 % Nessuna in particolare 21 %
Hai notato degli effetti
collaterali? (risposta multipla)
Disturbi alla sfera sessuale 34 %
Assuefazione, dipendenza 44 %
Problemi a stomaco
e intestino 27 %
Scarsa lucidità 43 %
Appiattimento emotivo 42 %
Sovrappeso 35 %

Indagine svolta su un campione


non rappresentativo sul sito riza.it

Maggio 2019 45
IL TEMA DEL MESE BASTA PSICOFARMACI

Quelle pillole chiudono


il collegamento con
il mondo interno
MOLTI CREDONO CHE I DISAGI INTERIORI E I MOMENTI DI CRISI SIANO MALI
ASSOLUTI DA SCACCIARE SUBITO. NON POSSONO ACCETTARE DI “NON
FUNZIONARE” NEMMENO UN MINUTO! E SE INVECE QUEI DISAGI FOSSERO
UN APPELLO DEL MONDO INTERNO CHE VUOLE ESSERE ASCOLTATO? E SE FOSSERO
LA SOLA PORTA PER SENTIRCI UNICI E VIVI? C’È UN ALTRO MODO DI AFFRONTARLI?

U
n tempo gli antichi avrebbero detto: provi ma: sedati. Ecco, lo psicofarmaco ti fa stare costan-
malinconia o paura? Sospendi tutte le tue temente su quella linea piatta. Sulla tua superficie.
attività, vai al tempio del Dio, ascolta cosa
vuole dirti. L’idea di fondo era: è sempre qualcosa La sorgente sei tu Per questo quando prendi le
di misterioso, un’energia che non vediamo, a man- pillole non ricordi più i sogni: non sei più connesso
darci le emozioni e gli stati interiori. Oggi diciamo: è al mondo interno! Chiudi il collegamento. Non hai
l’inconscio che ti sta parlando, ascoltalo! Purtroppo più tristezza, ma nemmeno gioia. Sei in una bolla.
non tutti seguono questa indicazione. Anzi proprio Lo psicofarmaco elimina dalla vista tutto ciò che
oggi, quando dovremmo essere più evoluti, di fronte rompe l’immagine di te stesso che vuoi che gli altri
a emozioni impreviste balbettiamo come studenti vedano, così tieni in piedi il personaggio che pensi
impreparati. Se stiamo male per un “disagio dell’a- di dover essere per non sentirti diverso e isolato,
nima” ne siamo dapprima sorpresi, ma subito dopo per non sentire la paura di non farcela, di non es-
invece che metterci in ascolto di noi stessi, la cosa che sere all’altezza, di fallire, o l’idea di non aver fatto
vorremmo più di tutte è... zittirci! Rivogliamo quello abbastanza, di aver sbagliato. Tentando però di
stato che chiamiamo “stare bene”. E nella fretta di tor- impedire le “discese verso il fondo dell’anima”, ti
nare lì, ricorriamo agli psicofarmaci: e se invece fosse blocchi in uno stato innaturale, finto. Proprio quello
proprio quella condizione ad che fa nascere i disagi! Lo
aver prodotto il disagio? La psicofarmaco è un aiuto in
moderna visione delle cose Gli psicofarmaci sono come casi molto gravi, ma non è
e di noi stessi parte da un risolutivo perché la sorgen-
presupposto errato: l’idea una stampella: se ne dipendi te di ciò che vorresti elimi-
che “benessere” significhi nare non è esterna: sei tu!
non provare emozioni forti, non cammini più. È ora È a te che devi rivolgere lo
essere tranquilli, in uno stato sguardo, non per condan-
di continua serenità, insom- di ricominciare a fidarti di te! narti, ma per ascoltarti.

46 Riza psicosomatica
L’OPINIONE SBAGLIATA
«Disagi e sofferenza emotiva?
Vanno eliminati subito!»
I l pensiero comune che sta dietro l’abuso di
psicofarmaci dice: avere l’ansia è sbagliato.
Non dormire è male. Ti senti stanco? Devi
rimediare! Sei stato lasciato e soffri? Devi
reagire! Il disagio emotivo è trattato come
un mostro insopportabile! Intendiamoci: è
ovvio che sono stati interiori dolorosi, nessuno
lo nega. Ma alcuni dolori sono funzionali al
nostro sviluppo - pensiamo al trauma del parto.
Invece per il pensiero comune ogni disagio è
un evento “esterno”, un malfunzionamento
che va corretto. Non pensiamo mai che “star
bene” sia in realtà un processo, un viaggio
alla scoperta di se stessi, che comporta anche
una quota di dolore, ma che alla fine regala
la completezza e una gioia infinita. Ecco
perché usiamo subito le pillole per spegnere
l’incendio. Ma appena togli le pillole, il
“problema” ritorna! L’anima non si rassegna e
non smette di richiamare la nostra attenzione.

COSA PRODUCONO IN TE
Ti abitui a pensare di non avere
risorse senza quelle pillole
M olti pensano di sapere come devono
essere la vita, l’amore, il lavoro.
Vivono per impersonare uno standard, un
modello. Se qualcosa crea un intoppo, un
impedimento, lo rimuovono prima di andare
in crisi. Ma se l’intoppo sei tu? «Per fortuna
ci sono gli psicofarmaci!». Che infatti sono
usati per domare tutto ciò che di sé “stona”.
Se però metti in dubbio te stesso invece che
sospendere lo standard cui cerchi di adeguarti,
sono guai. Senza la tua spontaneità, che si
nutre anche di quei lati “ribelli”, non ci sei
più. E se non ci sei, è impossibile far nascere
l’autostima. Ti sentirai sempre in difetto,
sotto esame, mai all’altezza del ruolo che devi
recitare. Se non ti fidi di quel che sei - e l’uso
delle pillole ti abitua proprio a pensare di
non avere risorse interiori - il risultato sarà un
senso di inadeguatezza cronico. T. Morelli

Maggio 2019 47
IL TEMA DEL MESE BASTA PSICOFARMACI

Sì, c’è un modo diverso


di stare in campo!
C’È UN’ALTRA VIA PER RITROVARE IL BENESSERE! LO DICONO I TANTI CHE HANNO
ACCOLTO PAURE E TRISTEZZE NEL MODO GIUSTO, COME VOCE DELLE PROPRIE
POTENZIALITÀ NASCOSTE. ASCOLTIAMO LE LORO TESTIMONIANZE!

«C’ I disagi sono come i primi passi della


è qualcosa dentro di me, che non ragio-
na come me, che sta lavorando per me»:
questa è la consapevolezza da trovare muta: la metamorfosi ha bisogno
per raggiungere il benessere. Quello che chiamiamo
il “dolore”, per la mente razionale è sempre legato a di uno stile differente nello stare
una causa: «Sto male perché lui mi ha lasciato, sto male con te stesso. Che non mira
perché in famiglia le cose vanno male, sto male perché il
lavoro mi preoccupa e non dormo la notte...». Guarda le a omologarti, ma a far emergere ciò
cose da un’altra prospettiva: non riesci a dormire
perché la Signora della Notte, che vive in te, non che in te aspetta di sbocciare
si può esprimere nella tua vita diurna. Hai smesso
di custodirla. E se non la custodisci tu, chi altri può
farlo? E se la Signora della Notte fosse
essenziale per vivere? Sarebbe un bel
guaio se non le dessi mai spazio! Ecco:
«Sto male perché non mi sto prendendo
cura di qualcosa che è dentro di me. Allo-
ra il disagio arriva per portarmi dove devo
andare: ma solo se lo accolgo invece di combatterlo». È
così che molti hanno scoperto proprio nel disagio la
vera cura di sé. Ad esempio Anna...

Guarita dalla fantasia Anna ha 17 anni. Scrivere


poesie è la sua passione. Da sempre! Racconta così i
desideri, le paure, gli ostacoli. L’ultimo, il più arduo,
è la depressione che la accompagna da qualche mese,
dopo essere stata lasciata da un ragazzo. Fortuna che
esistono gli antidepressivi, direbbe qualcuno. Non
Anna. I farmaci che il medico le ha prescritto mesi
fa non hanno spento solo la tristezza: «Non sento più
le emozioni! Non sento cosa mi piace. Ma soprattutto non
scrivo più!». È sconcertata. Al primo colloquio si pre-
C O N T I N U A A PA G . 5 0

48 Riza psicosomatica
La domanda da farti non è:
qual è il modo più rapido per LA GUIDA
scacciare ansia, tristezza o panico, Necessari solo nel 10% dei casi.
ma è: quali nuovi mondi sta Vanno scalati gradualmente,
attivando la mia ansia? Quali seguiti da medico e psicoterapeuta
vecchie certezze sta mandando
sullo sfondo la mia tristezza?
G li psicofarmaci sono sostanze sintetizzate
in laboratorio che agiscono modificando
il normale funzionamento del sistema
nervoso centrale. In generale si suddividono
Quali desideri sepolti sta in ansiolitici, antidepressivi, stabilizzatori
dell’umore e antipsicotici. Alterano
indicando il mio panico? selettivamente la produzione e l’assorbimento
dei neurotrasmettitori naturalmente prodotti dal
nostro cervello, le sostanze che ci consentono di
provare le emozioni. Mitigano i sintomi, ma non
curano ciò che li origina. Secondo molti specialisti
e psichiatri sono realmente necessari solo nel 10%
dei casi, in particolare in caso di “depressione
maggiore” che richieda un intervento tempestivo
laddove sia presente un rischio suicidario.

• Che gli effetti collaterali riguardino proprio i


sintomi che i farmaci dovrebbero risolvere è il
paradosso messo in evidenza da più ricerche: in
sostanza il sintomo ritorna identico al termine
del trattamento, se non peggiorato da un senso
di ineluttabilità. I farmaci di nuova generazione
sono in genere tollerati ed eventuali
inconvenienti (sovrappeso, dipendenza ecc.)
sono riconducibili a predisposizione personale
e/o abuso e dipendenza. Per questo motivo
prescrizione e dosaggi sono tassativamente
di competenza del medico e dello specialista,
l’unico in grado di somministrare la dose minima
efficace per il minor tempo possibile in funzione
dell’effetto terapeutico ricercato. Non ultimo,
occorre consentire il contemporaneo approccio
psicoterapeutico al malessere di base. E dove
possibile lavorare per la riduzione dei dosaggi,
che dev’essere lenta e a scalare.

• Negli ultimi tempi la reale efficacia degli


antidepressivi è stata da più parti messa in
dubbio; secondo alcune ricerche infatti gli
antidepressivi non sarebbero realmente più
efficaci del placebo.

Maggio 2019 49
IL TEMA DEL MESE BASTA PSICOFARMACI

S E G U E D A PA G . 4 8

senta vestita a lutto, come il suo umore. Anna è desideri e voglie inaspettati. “Dolores” , portando-
come vampirizzata dai suoi stessi ragionamenti: la fuori da un’immagine idealizzata e totalizzante
li descrive piatti, privi di colore e sfumature. Ep- di “mamma perfetta”, ha tinto di vitalità il suo
pure indossa una maglietta nera su cui è stampato modo di vestire, di truccarsi, di desiderare. Come
un famoso dipinto, un’esplosione di colori. Ma dice Jung: al di là delle aspettative che assorbiamo
lei non la vede, non può. È tutta centrata sulla c’è sempre dell’altro, proprio lì dove non stiamo
ripetitività dei suoi pensieri. Va avanti così per guardando. Così è stato anche per Elena, 45 anni,
settimane. Finché un giorno, in seduta, mostra separata; da qualche tempo frequenta Carlo, di
delle foto. Le ha scattate lei stessa. Sono davvero nascosto. Sì perché lui è sposato e ha due figli
originali, come l’occhio che le ha catturate. Anna grandi. Lo confessa solo dopo l’ennesima scenata
per la prima volta dopo mesi sente qualcosa, un’e- di gelosia. Troppo tardi per lasciarlo, ormai è coin-
mozione. Decide di dare voce ai pensieri che an- volta e in trappola. Lo vorrebbe tutto per sé, men-
cora la assillano, ora però attraverso le immagini. tre «lui non vuole lasciare la moglie: ma questo non è
Si iscrive a un corso di pittura. E scatta la magia. amore!». Elena non si dà pace. Neanche la notte.
A poco a poco ritrova nel disegno il mondo che Le pillole sono servite solo in parte; il chiodo fisso
le sembrava scomparso. Con i suoi colori, le luci restano Carlo e il suo matrimonio. Provvidenziale
e le sue ombre, ma anche il piacere di tornare a per lei l’osservazione del terapeuta: «Sei già stata
prendersi cura di sé. La depressione si allontana, sposata. La vita ti ha portato “altro”! Ma
gli psicofarmaci sono un ricordo. non lo puoi vedere se guardi cosa non
va nella relazione. Perdi di vista il
Dora e Dolores: che coppia! La storia di Anna processo in atto: non hai incontrato
indica un principio: ciò che ci fa soffrire di più non un nuovo marito, hai incontrato
sono i problemi esterni, ma la prospettiva da cui li la tua energia erotica! Tutto sta
osserviamo. A Dora, 35 anni, è bastato spostarsi di funzionando come deve, per-
poco perché tutto mutasse. «Quanta sofferenza per ché lo complichi con illusioni e
restare incinta. E quanta gioia diventare mamma. Poi aspettative?».
però è arrivata anche l’ansia. E che ansia! Mi hanno
fatto prendere gli ansiolitici ma sono serviti a poco». E Marina rifiorisce Siamo
Difficile spiegare cosa sia successo in psicotera- abituati a considerare i pro-
pia, ma qualcosa è cambiato quando a Dora la blemi da un solo punto di vi-
terapeuta rivolge una domanda diversa dal solito: sta, mentre ne esiste sempre un
«Chi vorrebbe essere?». Ed è emersa... Dolores! La altro. Coincide con il senso na-
donna delle pulizie che va a casa sua due o tre scosto di ciò che ci accade. Sentite
volte a settimana. «È così diversa da me; semplice, ma Marina, 65 anni: «Ero una bambina
quanta sensualità! Lei sì che si affida all’istinto». La fragile, spesso malata. Crescendo non
terapeuta le suggerisce di “essere Dolores”, ogni sono certo cambiata, ora ho il terrore di
volta che vuole. Dora acconsente e tutto cambia! non essere più autosufficiente, un giorno.
Quando si finge Dolores l’ansia sfuma, arrivano Di morire. Nonostante gli ansiolitici, l’ansia

Chi può curare la tua ansia se non te stesso? La produci tu,


perché dovrebbe essere contro di te? Da un punto di te sgorga
il panico: può essersi sbagliato? O invece lo produci perché stai
cercando di “emettere” un’energia che altrimenti non ha spazio?

50 Riza psicosomatica
Segui te stesso, non il pensiero
comune che ti vuole soltanto LA VIA GIUSTA
I dolori dell’anima preparano
efficiente e disponibile. Allora la tua prossima tappa
i disagi possono davvero Dentro di noi è in atto un continuo processo
di trasformazione e maturazione verso modi
sfumare e tu fai nascere un di essere differenti, verso altre energie.
Fermarlo, disconoscerlo o volerlo guidare
nuovo te stesso secondo un ideale mentale blocca il nostro
sviluppo. E produce il malessere: disagi,
incapacità di adeguarsi agli eventi esterni,
sintomi fisici e psicologici sono il tentativo del
mondo interno di dirti che “stai perdendo
te stesso”. Il linguaggio dell’inconscio è
simbolico, non lo puoi spiegare con codici
logici. Il malessere corrisponde al presentarsi
di un’energia di metamorfosi, un’energia già
di per sé terapeutica. Si presenta sotto forma
di “crisi”, dolore, disorientamento, paura, ma
è un’occasione di trasformazione, un parto. È
una ferita, ma al tempo stesso anche l’apertura
verso significati più profondi, verso modi di
essere differenti e più in armonia con se stessi.
Opporsi equivale ad abortire tutto il proprio
sviluppo. Bisogna riposizionarsi su ciò che ci
caratterizza, comprese le contraddizioni e
tutto ciò che abbiamo perso di vista: questo
permette all’energia provvidenziale di
preparare la tua prossima tappa.

non mi molla». «C’è qualcosa che la fa star


bene?», le chiede la terapeuta per staccarla
dal suo sguardo fisso. «No niente, l’ansia è
troppo invadente! Di notte non mi fa dormire e
di giorno mi paralizza. Però... in effetti... Sì, mi
restano le mie piante». Marina ha un bellissimo
giardino. Una pianta però la preoccupa. «È sti-
tica»: la definisce proprio così, intendendo spenta
e triste. Allora un giorno la sposta, mettendola alla
luce. E quella subito comincia a rifiorire! Marina è
sbalordita. Perché anche lei si è “spostata” dal luo-
go mentale dove stava prima. In lei si è riattivata
la voglia di riordinare casa. E di liberarsi del su-
perfluo. Ecco il senso di quei pensieri di morte che
la tormentavano: «Se ti aggrappi a ciò che è passato e
morto, muori anche tu! Liberati e torna a vivere!». Non
doveva spegnerli, ma accoglierli come messaggi
di metamorfosi. Come energia del profondo, che
ci crea e allo stesso tempo spegne identità ormai
morte, per portarci verso una nuova fioritura.

Maggio 2019 51
IL TEMA DEL MESE BASTA PSICOFARMACI

Pronto soccorso: cosa fare


se arriva un attacco
ECCO QUATTRO TECNICHE SEMPLICI PER AFFRONTARE IL MOMENTO PIÙ
DELICATO E DIFFICILE: QUELLO IN CUI L’EMOZIONE INASPETTATA TI TRAVOLGE
COME UN’ONDA CHE PRENDE LA FORMA DI ANSIA, BRUTTI PENSIERI, PANICO...
SI TRATTA DI TRATTAMENTI MIRATI ALLA FASE ACUTA, MA CHE SERVONO AD
APRIRTI A UN MODO NUOVO DI PARLARE COL TUO MONDO INTERIORE

U
no dei motivi per cui gli psicofarmaci ven- percezione del dolore. Soprattutto, pensa di essere
gono utilizzati così tanto, anche quando del tutto privo di risorse, non sa a cosa fare appel-
non sono necessari, è la difficoltà di gestire lo, tendenzialmente non si conosce: per questo la
le fasi acute, quelle che ci spiazzano. Gli attacchi di pillola gli appare come l’unico salvagente.
panico che arrivano come fulmini a ciel sereno; l’in-
sonnia che di colpo non ci fa più dormire; l’ansia che Serve un’arte del vivere È possibile però cam-
impedisce di fare cose che fino a poco tempo prima biare strada e intervenire a partire dalle fasi acute,
erano semplici. Chi prende pillole al primo sintomo anche senza farmaci: ci sono infatti enormi risorse
è terrorizzato: ha troppa paura e vuole evitare tutte interiori cui fare appello, e sono molto più potenti
queste emozioni sconcertanti, pensa di non essere delle pillole. Perché il loro effetto dura nel tempo.
in grado di gestirle e così non fa che amplificare la Non solo: intervenire nel modo giusto nella fase

52 Riza psicosomatica
Attraverso percezioni e immaginazioni guidate puoi staccarti
dalle sensazioni più acute e iniziare a osservarle
come un prezioso messaggio che l’inconscio ti sta inviando

1 BRUTTI PENSIERI
Si fermano se fai affiorare un ricordo felice che
sposta lo sguardo da recriminazioni e paure
«P erché ho detto quella cosa? Ora cosa penseranno? Sono il solito
stupido!»; oppure: «Ecco lo sapevo, va sempre tutto male, mai
niente di bello nella mia vita». O ancora: «Ce l’ha con me. Cosa sta
tramando? Mi vuole fregare, lo so! Ah ma ora mi sentirà!». Quelli che
chiamiamo “brutti pensieri” sono delle trappole in cui si infila la nostra
mente: arrivano ad esempio al mattino, oppure alla sera in quei momenti
di stacco, mentre siamo soli; in comune tra loro hanno il fatto di essere
ripetitivi, dei veri e propri tarli carichi di sensi di colpa, di rancore e
recriminazioni, di lamenti e preoccupazioni, che non portano da nessuna
parte. E più li scacci più tornano.

LA TECNICA DEL RICORDO Appena riconosci la trappola del “solito


pensiero” che si attiva, anche se senti che rischi di precipitarci dentro
di nuovo, prova a percorrere un’altra strada, più fertile e produttiva.
Vai con la memoria alla ricerca di un momento felice del tuo passato:
può essere nell’infanzia o nella giovenizza, un momento di gioco,
o con il primo amore, o mentre ballavi... Quello che si affaccia
spontaneamente! Cosa stavi facendo? Dove ti trovavi? Cosa c’era
attorno a te? Mentre fai affiorare i ricordi ascolta le sensazioni e il
benessere che l’immagine ti suscita in questo preciso momento.

ALLARGHI LA MENTE Con questo esercizio distogli la mente dal


pensiero ossessivo e la porti altrove, varcando una soglia interiore ed
entrando in una stanza della psiche in cui sono conservate energie
preziose, come la creatività e la gioia di vivere, essenziali per ogni
processo di trasformazione. Inoltre prendi le distanze dall’immagine
statica che hai di te, ti stacchi dall’identificazione e ti riappropri di un
lato che stai dimenticando da troppo tempo.

acuta permette di apprendere un’“arte del vivere”


che serve a cambiare atteggiamento in tutto l’arco
della nostra giornata e nell’intera esistenza, pre-
venendo così futuri ritorni della sofferenza acuta.
Perché è proprio il modo sbagliato di stare nelle
situazioni normali - famiglia, lavoro, con
se stessi - che genera gli stati di disagio
interiore. L’idea da eliminare è che “da
soli non ce la possiamo fare”, che ci serva
una stampella. Non è così! Il mondo interiore
è sempre attivo e generoso!

Maggio 2019 53
IL TEMA DEL MESE BASTA PSICOFARMACI

La svolta avviene quando inizi a sentire che quella sofferenza è


davvero “tua”: non è una sfortuna che ti è caduta addosso, non
dipende dal fatto che qualcosa in te è sbagliato. È la tua vita che si
è messa in viaggio, e ora sta a te iniziare a seguirla con fiducia

2 ATTACCO DI PANICO
Lasciati sommergere da un’onda di energia
L’ attacco di panico è un’energia travolgente di rara potenza
generata dall’interno che senza alcun preavviso invade tutta la
persona. Si presenta con tachicardia, sudorazione intensa, terrore,
sensazione di morte imminente, incapacità di muoversi. La cosa
da capire è che si tratta di “energia vitale”, da troppo tempo non
utilizzata dalla persona, che si è chiusa in una situazione esistenziale
statica e rifiuta anche solo di prendere in considerazione l’idea che
“qualcosa non va”: tutto va bene, tutto è perfetto e sotto controllo.
Ecco allora che l’inconscio ha bisogno di una grande potenza di fuoco
per smuovere queste certezze, che bloccano ogni possibile evoluzione
e crescita. Il farmaco non è una soluzione, perché impedisce proprio
questa graduale presa di contatto con l’energia emotiva interna. Si può
imparare a gestire in modo non farmacologico gli attacchi.

LA TECNICA DELL’ONDA Nel momento acuto il primo passo è


fermarti! Non tentare di resistere, non tener duro. “Cedere” è la parola
chiave. L’energia arriva, tu cedi, accoglila: «Non ti resisto, panico, vieni.
Sei una forza buona, non mi farai male». Accetta di essere travolto.
Se sei in auto cerca una piazzola e accosta, se sei al supermercato o in
un luogo affollato cerca un angolo tranquillo oppure esci e siediti, se
sei solo in casa cerca il punto che senti più “giusto” per te. Trova una
posizione comoda e appoggia bene i piedi a terra. Questo contatto
con la terra ti permette di sentire un aggancio solido in mezzo alla
burrasca, come l’ancora di una nave. A questo punto visualizza
un’onda: è un’onda che sale, ti solleva e ti sommerge. Non hai bisogno
di trattenerla ma lasci che ti attraversi, dai piedi fino alla testa.
Osservala e percepisci la sua potenza e poi immagina che lentamente
cominci a ritirarsi e a scendere,
tornando verso il basso fino a
infrangersi ai tuoi piedi. PERCHÉ FUNZIONA Non tentare di bloccare ciò
che accade diminuisce la potenza e la durata
del disagio: è come togliere il coperchio da una
pentola in ebollizione. Trovare una posizione
comoda e focalizzarsi sull’immagine permette
all’energia di fluire e scorrere: comprendi che
non sta provocando alcun vero danno e, in certi
casi, può persino trasformarsi in sensazioni
di pace e gioia.

54 Riza psicosomatica
3 ANSIA RICORRENTE
Fai l’appello: c’è altro nella tua vita? Scrivilo, dagli spazio e dignità
Q uando l’ansia si fa sentire in modo ricorrente,
porta con sé un messaggio importante! Tentare
di sfuggirle è dannoso. Per evitare di imbottirti di
punto sull’alltra metà del tuo foglio scrivi: «Cos’altro
c’è oltre all’ansia? Quali desideri e fantasie mi capita
di avere?». Scrivi tutto quello che ti viene
pastiglie e “risolvere” così la questione, il primo in mente, anche cose piccole o in apparenza
passo da fare è allargare il campo dando voce sciocche: lascia libera l’immaginazione e annota tutti
proprio alla tua ansia. Quando senti quel peso sul i sogni e i bisogni inespressi che ti porti dentro.
petto o il respiro che si accorcia o la pancia che si
chiude, prenditi un attimo di tempo e ascoltati. METTI A FUOCO TUTTO IL TUO CAMPO
Usa un foglio bianco diviso a metà per annotare le Con questa tecnica lasci spazio a tutte quelle parti
sensazioni che provi, i pensieri che ti attraversano di te che stanno soffocando nei divieti che ti sei
e le frasi che ti si affollano nella mente. «Devo fare inconsapevolmente imposto e le visualizzi, dando
tutto e mi manca il tempo, mi sento schiacciata dalle loro la dignità che meritano. Dare loro voce anziché
responsabilità verso i miei figli, sento la pressione zittirle ti permette di far emergere la tua vitalità:
degli obiettivi da raggiungere e non ce la faccio». potrai mettere a fuoco che “c’è altro”, che vuoi
L’ansia ha molte voci ma in sostanza ti sta dicendo altro, che ci sono azioni che non stai compiendo!
che ti sei infilato in un recinto troppo stretto e che Hai bisogno di dirtelo e poi di cominciare a
stai guardando le cose in modo sbagliato. A questo recuperare queste parti nella tua vita!

4 INSONNIA
Entra nella Notte con le immagini giuste
N on riuscire a dormire significa non riuscire ad abbandonare
i codici del giorno e affidarsi a quelli della notte. Può
accadere perché temi di perdere il controllo, oppure perché non
hai “vissuto” abbastanza di giorno. Ricorrere a pillole e gocce
sembra indispensabile, soprattutto perché subentra l’ansia
pensando a quante ore mancano alla sveglia: ma così facendo
snaturi la “chimica naturale” del sonno e non sfrutti l’insonnia
come segnale prezioso. Hai bisogno di riavvicinarti al regno della
notte in modo morbido attraverso un’immagine che ti guidi.

SCENDI TRA SUONI E PROFUMI A occhi chiusi respira


lentamente, poi immagina di essere su una terrazza da cui
partono delle scale che scendono verso il basso. Sono belle e
invitanti. Mentre scendi conta i gradini e i passi, fino ad arrivare
in un luogo magico e silenzioso: è in penombra, non vedi
distintamente, ma senti profumi e suoni piacevoli e un’atmosfera
di quiete e serenità. Resta in questo spazio esplorandolo, finché
trovi un angolo quieto in cui fermarti e riposare. Nulla ti può
disturbare e ti senti in pace e al sicuro.

CAMBI LA CHIMICA DEL CERVELLO Utilizzare questa tecnica


ti permette di tollerare meglio i momenti in cui il sonno non
arriva: anziché infilarti nei pensieri o nell’ossessione di doverti
addormentare, apri le porte a un regno che è molto vicino a
quello del sogno. La chimica del cervello cambia, producendo
sostanze che possono facilitare il sonno; la mente si distende
e anche il corpo allenta le sue tensioni.

Maggio 2019 55
IL TEMA DEL MESE BASTA PSICOFARMACI / IL TEST

Sai affidarti alle tue


C’È CHI, QUANDO UN IMPREVISTO SUL CAMMINO LO MANDA
AL TAPPETO, PENSA SEMPRE DI NON FARCELA A TIRARSI SU
DA SOLO. E C’È CHI, INVECE, È CONVINTO CHE LA SUA VITA SIA
PERFETTA E CHE CADERE NON SARÀ MAI UN SUO PROBLEMA.
TU IN CHE POSIZIONE TI COLLOCHI TRA QUESTI ESTREMI?
SCOPRILO RISPONDENDO ALLE 10 DOMANDE DEL NOSTRO TEST

56 Riza psicosomatica
Per evitare gli psicofarmaci non occorre essere più forti,
ma più aperti al nuovo e pronti a cambiare direzione

risorse interiori?
1 Il partner ti lascia
A Ti senti inerme e privo di risorse
B Farai fronte anche a questo, in fondo niente
4 Dopo due notti insonni
A Chiedi subito al tuo medico di base
un tranquillante
ti ha mai buttato giù B Succede, recupererai presto
C Credi che ti aspetterà un brutto periodo, C Ti chiedi che cosa ti stia tenendo sveglio
ma dopo la tempesta esce sempre il sole

2 Dopo una forte influenza,


per te la convalescenza:
5 Cosa non va della tua vita?
A Quasi tutto
B Niente, fila liscio ogni cosa
A È assolutamente necessaria C Senti che ci sono delle risorse che potresti
B Non serve esprimere di più

6
C È utile per riprendere con gradualità
In caso di disagio

3 Il tuo migliore amico sta vivendo


una forte crisi e non esce più di casa
A Gli consigli di prendere psicofarmaci
A Tendi sempre a chiedere aiuto agli altri
B Te la sei sempre cavata da solo
C Chiedi supporto solo in caso di necessità

7
B Proprio non lo capisci, non sa cosa si perde
C Accogli il suo momento e attendi Il tuo maggior pregio
che passi da solo A L’umiltà
B La forza
C L’accoglienza

8 Il medico ti consiglia di prendere


psicofarmaci per un breve periodo
A Ti affidi alle sue cure
B Non se ne parla proprio
C Gli chiedi di intraprendere un percorso
di psicoterapia

Conta le
9 Ti si affaccia un’opportunità lavorativa
A Non ti butti, hai troppa paura di fallire
B Era proprio quello che aspettavi
C Ti proponi, mettendo in conto che qualcosa
tue risposte potrebbe andare storto
e leggi
il risultato
nella pagina
10 Le fobie
A A volte ti bloccano
B Sono tutte scuse…
seguente C Sono messaggi che vengono dal profondo

Maggio 2019 57
IL TEMA DEL MESE BASTA PSICOFARMACI

Le risposte al test
Impara a usare gli ostacoli come
trampolini per spiccare il volo
Profilo A “Sono sempre a terra, se cado non mi rialzo più”
P ensi spesso di non avere le risorse sufficienti per poter far fronte alle incombenze e
alle problematiche che si affacciano di fronte: nutri una scarsa fiducia in te stesso e
nelle energie che possiedi, ma soprattutto non sei in contatto con la tua interiorità. Per
questo dai per scontato che da solo non ce la puoi fare e, in caso di difficoltà, ti affidi
unicamente a un aiuto esterno come fosse la richiesta di un miracolo.
IL CONSIGLIO Ricorda che ognuno di noi ha solo una visione parziale di se stesso:
dentro di te, a tua insaputa, risiedono risorse infinite, pronte a sostenerti e a entrare
in campo, se solo tu ti fidassi un po’ di più del tuo istinto. Ogni tanto dai loro un po’ di
spazio, provando a decidere “di pancia” e non col la razionalità.

Profilo B “Cadere? Non sarà mai un mio problema”


A ndare in crisi non è una possibilità che prendi in considerazione. Nella vita, grazie
a impegno e determinazione, ti è sempre filato tutto liscio, te la sei sempre cavata
da solo e non hai mai sofferto di disagi particolari. Sei convinto che le fragilità siano
sciocchezze, scuse per non affrontare certe situazioni con un po’ di coraggio.
IL CONSIGLIO Fai attenzione: è soprattutto nei momenti di sofferenza che si matura.
Accogliere i propri punti deboli e conoscersi a fondo può permettere a una persona di
rinforzarsi. Credersi sempre forti invece rischia di essere un alibi per non guardare le
proprie fragilità. Che potrebbero emergere da un momento all’altro. Sii più flessibile nel
giudicare: a volte serve cadere per rialzarsi e capire che è giunto il momento di cambiare
rotta.

Profilo C “Posso cadere, ma anche rialzarmi”


A ffronti la vita, giorno dopo giorno, senza paura di aprire gli occhi e stare con le cose
per come sono, senza illusioni ma anche senza delusioni. Per questo difficilmente
hai grandi aspettative e questo tipo di atteggiamento mentale ti porta a essere efficace
e ad affrontare prontamente eventuali ostacoli che ti si affacciano sulla strada.
IL CONSIGLIO Coltiva sempre la consapevolezza delle tue risorse e dei
tuoi limiti, senza mai credere di aver capito tutto. Così potrai sempre
gestirti con equilibrio, accogliendo anche i momenti no. I momenti di crisi
sono fasi passeggere che anticipano una rinascita interiore.

58 Riza psicosomatica
IL TEMA DEL MESE BASTA PSICOFARMACI

IL PERCORSO DI CONSAPEVOLEZZA

Risveglia la tua ener


Con le tecniche di Riza dai spazio a un nuovo
atteggiamento mentale. E addio pillole!

ECCO UN PERCORSO DI ESERCIZI IMMAGINATIVI - PROPRIO QUELLI USATI


DAI TERAPEUTI DI RIZA! - CHE AIUTANO A STARE IN CAMPO IN MODO
DIVERSO: SENZA GIUDICARTI, SENZA COMBATTERE TE STESSO, IMPARANDO
AD AFFIDARTI ALLE ENERGIE DEL MONDO INTERIORE. È LA CHIAVE
DI UN’ARTE DEL VIVERE CHE REGALA IL VERO EQUILIBRIO INTERIORE

H
ai mai guardato davvero un bambino? realtà non è difficile stare vicini alle energie che più
Prenditi del tempo e osservalo. Resterai temiamo (pensiamo alla tristezza o allo sconforto)
stupito dalla sua spontaneità, dalla facilità e trasformarle in spinta e nutrimento per la propria
con cui dà voce a tutti i suoi vissuti emotivi. Senza metamorfosi: ma per farlo ocorre farsi aiutare dai
pensieri, sensi di colpa, senza giudizi. Se ha un di- gesti simbolici. Ecco, nelle prossime pagine, vi pro-
spiacere piange, ma magari immediatamente dopo porremo un percorso in tre passaggi il cui scopo è
ride; quando gioca cambia personaggio continua- proprio familiarizzare con un modo diverso di stare
mente; non si preoccupa mai di come apparirà agli con se stessi e risvegliare l’onda di energia interio-
altri. Fino a circa sette anni ognuno di noi mantiene re curativa evitando, laddove del tutto superfluo,
quella naturalezza: “viviamo il piacere dell’esserci”. l’uso degli psicofarmaci.
Poi, a causa degli schemi e delle sovrastrutture che
occultano il nostro vero essere, la perdiamo. Immagini curative Le tecniche che utilizze-
remo a questo scopo hanno nelle immagini il
L’energia sognante La buona notizia è che in proprio centro e sono state ideate dagli esperti
qualsiasi momento della vita, possiamo recuperare di Riza sulla base degli studi sul mondo im-
quello stato di energia sognante che, come direbbe maginale di James Hilmann, Gaston Bache-
il grande psicoanalista James Hillman, ci porta a lard, e Carl Gustav Jung. Quando parliamo
stare nelle energie naturali senza temerle. Che sia di immagini non ci riferiamo solo a quelle
la rabbia, la gioia, la tristezza, l’incanto, la malinco- che emergono dai sogni o dalle fantasie
nia, lo stato di sogno... Ognuna di esse rappresenta diurne (i sogni a occhi aperti) ma soprat-
una forza potente e terapeutica. Non stiamo male tutto a quelle che naturalmente sgorga-
quando si manifestano, ma quando le neghiamo, no a seguito di una fase di rilassamento
quando ci allontaniamo da loro! Come ritrovarle? In mentale e corporeo, che gli esercizi inse-

60 Riza psicosomatica
Stai ogni giorno nelle cose che accadono senza volerle
cambiare e porta sempre l’attenzione a ciò che in te sta
fiorendo: così i sintomi sfumano e arriva la gioia di vivere

gia terapeutica!
1
OSSERVA IL MONDO INTERNO
Dai dignità a tutte
le tue emozioni
a pag. 62

2
ASCOLTA IL LATO
SCONOSCIUTO
Lascia parlare ciò che
non ti piace di te
a pag. 64

3
PUNTA ALLA COMPLETEZZA
Affidati ai tuoi istinti
segreti e lasciati portare
a pag. 66

gnano a instaurare. Sono immagini che appaiono in uno


stato modificato di coscienza, quello che solo un buon
rilassamento può garantire. Appaiono cioè quando la
mente è distratta dal problema. Sono queste le immagini
più vere perché ci parlano di paure e desideri inconsci.
Sono intime e personali. In questo profondo incontro
con noi stessi conosceremo allora mostri ed eroi, divi-
nità e personaggi magici. Verranno a trovarci animali,
annuseremo fiori, compiremo dei riti. Riusciremo, in
questo modo, ad abbassare la soglia di attenzione e di
allarme della nostra mente: attivando l’immaginario
potremo davvero incontrare quelle potenti forze risto-
ratrici e terapeutiche.

Maggio 2019 61
IL TEMA DEL MESE BASTA PSICOFARMACI

1. OSSERVA IL MONDO INTERNO

Dai dignità a tutte


le tue emozioni
SEI COME IL PADRONE DI UNA LOCANDA: L’ALBERGO DELLA TUA
ANIMA. DESIDERI, PAURE, GIOIE: OGNI EMOZIONE HA LA SUA STANZA.
SONO PARTE DI TE, TUTTE NECESSARIE. SE CHIUDI UNA STANZA PER
NON VEDERLA, TI CONFINI IN SPAZI SEMPRE PIÙ STRETTI. IMPARA AD
ACCORGERTI DI CIÒ CHE ACCADE IN TE E DAGLI LA DIGNITÀ CHE MERITA

«L’
essere umano è una locanda, ogni mattina altri tempi... potrebbe essere una costruzione in
arriva qualcuno di nuovo. Una gioia, una pietra, tipica di una borgata medioevale, oppure
depressione, una meschinità, qualche un albergo bellissimo e fastoso quasi a ricordare
momento di consapevolezza arriva di tanto in tanto, sontuose regge... qualsiasi sia la tua immagine, nella
come un visitatore inatteso». Comincia così una famosa tua locanda potrai intravedere una porta... varcala...
poesia di uno dei più grandi poeti persiani, Jalaluddin immediatamente dopo l’uscio riuscirai a scorgere
Rumi, saggio conoscitore delle forze che sorreggono una moltitudine di stanze... ognuna con un ospite
e guidano la nostra anima. Il fine della tecnica che speciale... la prima stanza è la stanza del desiderio,
presentiamo nasce proprio da qui: da questa profonda quella spinta passionale profonda che ci muove
riflessione sulla necessità di accogliere qualsiasi alla vita e alla realizzazione dei nostri bisogni,
emozione risplenda nel nostro quotidiano. segue la stanza della gioia, quell’emozione che ci
mette in comunione con noi stessi e il mondo che ci
L’ESERCIZIO IMMAGINATIVO: circonda... continua a esplorare la locanda... come
VAI TRA LE STANZE DELLA TUA ANIMA puoi vedere, nessuna ala della costruzione ha un
In un momento di tranquillità, ritirati in un luogo divieto di accesso... nemmeno per gli ospiti che credi
sereno e silenzioso. Crea un ambiente accogliente, indesiderati... sei giunto alla stanza della tristezza...
oscura le finestre e assumi una posizione distesa so che fai fatica ad entrarci dentro... ma pensa a
e comoda. Chiudi gli occhi e quando ti senti quando quello stato ti è stato funzionale quando
confortevole comincia a fare qualche respiro volevi guardarti dentro... ci sono anche quella della
profondo, sentendo bene l’aria fresca riempirti i paura... della rabbia... dell’angoscia... arriva la stanza
polmoni. Fai almeno tre respiri profondi e comincia più temuta, quella del dolore... pensa a quanto sei
a orientare la tua mente su ogni parte del tuo corpo, cresciuto le volte che l’hai visitata... eccole lì... tutte
cominciando dai piedi e terminando con la testa. le tue stanze... sosta in ognuna di esse e scopri i loro
Quando senti di essere abbastanza rilassato, piano confortevoli doni... quando credi che l’esperienza
piano, lascia che nella tua mente vada formandosi possa terminare fai un altro bel respiro profondo e
un’immagine... l’immagine di te in una locanda di torna alle tue attività quotidiane.

62 Riza psicosomatica
Per attivare le risorse
auto-curative di cui sei fornito
bisogna che tu affronti la vita
“tutto intero”, guardandoti senza
nascondere niente. Allora si
accende dentro di te un’energia
che sa portarti lontano

LA TUA AUTENTICITÀ
Contieni tanti volti ma
sei davvero tu solo quando
tutti possono vivere
T utti abbiamo momenti di gioia,
spensieratezza, eccitazione, ma anche
di tristezza, avvilimento, rabbia, invidia.
L’errore è pensare che le prime siano
emozioni positive, le seconde siano negative,
e quindi da evitare il più possibile. Certo,
possono essere dolorose. Ma non sono mai
“negative”. Sgorgano sempre dal nostro
mondo interiore, ognuna con una funzione
importante. Non solo: volerle evitare
contribuisce a farle tornare molto più forti!
L’esercizio della locanda invece ci insegna a
trattarle tutte come ospiti graditi: così siamo
sempre in contatto col mondo interiore ed
evitiamo, a lungo andare, disagi e tensioni.
Il segreto è: non giudicare, osserva. Porta lo
sguardo su ciò che normalmente combatti.
Questo gli dà dignità e lo trasforma da
nemico a prezioso collaboratore.
• Fai l’esercizio ogni sera per una settimana:
ti aiuterà a familiarizzare sempre più
con le tue emozioni, a integrarle, a farle
diventare parte del tuo percorso di crescita
interiore. Sostando nelle stanze imparerai
ad assaporare quel contenuto emotivo in un
“luogo protetto”, cosi che quando ti troverai
a sperimentarlo nella vita, non ti apparirà
più così grande e spaventoso.

Maggio 2019 63
IL TEMA DEL MESE BASTA PSICOFARMACI

2. ASCOLTA IL LATO SCONOSCIUTO

Lascia parlare
ciò che non
ti piace di te
COMBATTERE CONTRO
QUALCOSA DI TE CHE RIFIUTI,
PENSARE DI DOVERLO
MIGLIORARE, FINISCE PER
CONFINARE QUEL CONTENUTO
IN CANTINA. DA LÌ RIEMERGERÀ
SOTTO FORMA DI DISAGIO!
ECCO PERCHÉ PROPRIO CIÒ
CHE NON TI PIACE DI TE È COSÌ
PREZIOSO! VAI NELLA SUA
STANZA, INIZIA AD ASCOLTARLO:
COSA TI VUOLE DIRE? CHE
VOLTO HA? A CHI SOMIGLIA?
PIÙ FAMILIARIZZI CON LUI,
PIÙ APRI I CANALI DELLA TUA
CAPACITÀ TERAPEUTICA INNATA

64 Riza psicosomatica
VIVI ALLA LUCE DEL SOLE
Nelle zone nascoste il tuo seme riposa e si prepara a fiorire
N on possiamo fare a meno dei nostri
difetti, dei nostri limiti, dei nostri
“mostri”: se lo facessimo vivremmo in una
potenziare e a far emergere quelle in luce,
perché attingono alla stessa fonte di energia:
il tuo nucleo. La tecnica proposta qui sotto è
bolla di aridità emozionale, l’anestesia di uno strumento funzionale proprio a questo
tutto ciò che è brutto ma, anche, di tutto ciò passaggio. Come potremmo ad esempio
che è bello. Nel nostro animo un lato non comprendere di tenere davvero a qualcuno
può esistere senza l’altro. In fondo è proprio se non sperimentassimo la gelosia? O come
questo il difetto principale degli psicofarmaci: potremmo manifestare la nostra personalità
invece di farti iniziare un cammino per se non accogliessimo dentro il fuoco della
trasformare i tuoi disagi o le “zone” di te rabbia? Come potremmo sperimentare la
che fatichi ad accettare in un arricchimento gioia dei bei momenti se non avessimo preso
prezioso, spengono tutto, spegnendo però coscienza di quelli tristi?
anche te. Imparare ad accettare le zone • Fai questo esercizio una volta al giorno per
in ombra ci aiuta invece sempre di più a una settimana.

Qualcuno lo immagina come un bambino impaurito, altri come


un mostro iracondo, o come un animale selvaggio: nel profondo di te
stesso nascondi un volto prezioso ma sofferente. Fallo parlare: vedrai
che cambierà volto, ti diventerà amico e così sbloccherai stress e disagi

I
l secondo passaggio di questo dove avevi lasciato la tua locanda. semplicemente un bimbetto lacero
percorso di consapevolezza Ritorni lì... in quell’albergo con una e solo... Come visualizzi questo
prevede che impari a sostare moltitudine di stanze... le scorri grande disagio? Entra in quella
proprio nella stanza della locanda velocemente... ormai le conosci... stanza e comincia a parlare con
(un’immagine di te stesso) che sai cosa si cela in ognuna... la il suo ospite, avvisalo che ti sei
più ti inquieta. Prova a farci caso: stanze al piano di sopra... quelle recato lì per ascoltare qualsiasi
quanto più rifiuti un aspetto di te al piano inferiore... le stanze a cosa voglia comunicarti... digli che
che non ti piace o una situazione nord... quelle esposte alla luce... sei lì per ascoltarlo, che ti spiace
che riflette quell’aspetto, più la cammini lungo i piani e scorri tanto di non averlo fatto prima...
vita te li sottopone all’attenzione. tutte le porte... sali... scendi... ma ora sei con lui... sei lì per lui.
La nostra anima ha una grande fino a che potresti, pian piano, Sarà furente, o impaurito, non ti
sete di completezza e tutto ciò che intravedere una cantina... forse rivolgerà la parola oppure sarà
tentiamo di escludere dalla nostra è chiusa a chiave... guarda bene diffidente... comprendilo, è stato
consapevolezza, le preclude questa nei tuoi vestiti... il padrone della ignorato, non visto, non ascoltato...
possibilità. locanda ha sempre un mazzo di comincia a sentire il suo dolore,
chiavi in tasca... Cosa c’è in quella la sua rabbia, la sua tristezza....
L’ESERCIZIO IMMAGINATIVO: stanza tanto temuta? C’è forse un Prenditene cura piano piano...
ASCOLTA IL TUO PRIGIONIERO mostro? Oppure una strega? Da comincerà a parlarti... Cosa ti
Trova un momento di tranquillità cosa si traveste quell’emozione che racconta? Ascolta bene cosa ha da
e, seguendo le indicazioni non vuoi vedere? Potrebbe essere dire e, a fine rilassamento, annota
al rilassamento della pagina un cerbero, una sorta di guardiano tutto quello che hai scoperto su un
precedente, ritorna nel luogo della soglia... o magari lì troveresti quaderno.

Maggio 2019 65
IL TEMA DEL MESE BASTA PSICOFARMACI

3. PUNTA ALLA COMPLETEZZA

Affidati ai tuoi
istinti segreti
e lasciati portare
COSA VUOLE LA TUA PAURA? COSA DESIDERA LA TUA RABBIA? COSA SOGNA
LA TUA TRISTEZZA? IL FIUME DI ENERGIA TERAPEUTICA CHE TI FA USCIRE
DALLA PALUDE SGORGA PROPRIO QUANDO, INVECE DI COMBATTERLI, TI ALLEI
CON QUELLI CHE PENSAVI FOSSERO NEMICI INTERNI. INIZIA A SEGUIRLI NELLA
VITA DI TUTTI I GIORNI: VEDRAI QUANTE NUOVE PAROLE E QUANTI NUOVI
PENSIERI SI AFFACCIANO SE STAI CON LORO SENZA SPEGNERLI CON LE PILLOLE!

C
he sia un mostro, un animale, L’ESERCIZIO IMMAGINATIVO:
una strega cattiva o un bimbo LIBERA LA TUA DIVERSITÀ
triste e solo... chiunque sia il Ritorna nell’ambiente protetto e
personaggio che hai incontrato nella confortevole che hai conosciuto nelle
stanza chiusa a chiave dell’esercizio tappe precedenti, chiudi gli occhi e
precedente, adesso permettiti di lascia spazio alla visualizzazione...
prenderlo per mano e di condurlo sei lì... nella tua locanda... ormai la
fuori, nella vita. Prima di immergerti in conosci bene... in tutti i suoi cunicoli..
questa visualizzazione ti suggeriamo di adesso anche le stanze più nascoste
leggere quanto avevi annotato sul tuo non t’intimoriscono più... sai che nella
quaderno nel passaggio precedente. tua locanda, non c’è proprio nulla da
Cosa ti aveva comunicato l’ospite della temere... gli ospiti - le tue emozioni
stanza che per tutto questo tempo non - sono tutti lì per essere visti, accolti.
avevi voluto varcare? Sicuramente aveva Percorri ogni piano... sono tante le
solo bisogno di tutta la tua attenzione. stanze.... e ad ogni passo percorso

66 Riza psicosomatica
In te c’è una guida che sa perfettamente di cosa hai bisogno.
Seguila: come un istinto provvidenziale ti insegna a far emergere
la tua unicità e a non restare impigliato nei blocchi emotivi

I CODICI DELL’ANIMA
Senza il peso del passato
finalmente vai dove vuoi
Q uesta tecnica non solo ti porta a fare i
conti con tutti i sospesi che ti tenevano
bloccato, ma li conduce fuori, allo scoperto,
con l’unico scopo di renderli davvero utili
e funzionali. Li fa agire nella tua giornata,
facendoti scoprire un nuovo modo di stare
in campo. Riconoscere come amica la parte
di noi che a lungo abbiamo combattuto
ci porta del resto a un senso di libertà mai
sperimentato prima. La pace interiore che
nasce così ci alleggerisce da milioni di non
detti che gravano sul cuore come incudini.
Dare le spalle alla situazione che non ci
rappresenta più, come simbolicamente
si chiede di fare alla fine dell’esercizio,
conduce l’anima a contattare i suoi veri
codici, quelli creativi! Ecco che, integrate
le nostre parti scisse, possiamo davvero
ripartire: integri, stabili e con tutta la forza
necessaria per realizzare il nostro cammino.
• Fai questo esercizio una volta al giorno
per una settimana.

incrocerai una stanza.... saluta la l’ira o lo sconforto, che sia l’invidia o


gioia... la tristezza... la malinconia... la malinconia, qualunque personaggio
il nervosismo... l’entusiasmo... passa tu abbia incontrato conducilo allo
dalla stanza delle passioni... quella scoperto... prendilo a braccetto e varcate
delle meraviglie... quella della rabbia... insieme la porta che conduce all’esterno
scorrile tutte... non scordarne nessuna... della locanda... Cosa vedi davanti a
e poi... quando te la senti... entra in te? Un immenso prato... un giardino
quella che più ti atterriva... oggi è fiorito... forse potresti ritrovarti a casa
un giorno nuovo... puoi chiamare il tua con i tuoi affetti... o addirittura
suo ospite e invitarlo a uscire dalla sul posto di lavoro... Qualunque sia lo
locanda... non temi più ti faccia fare scenario dai le spalle a quella stanza
delle figuracce.... oggi è un giorno chiusa in cui stava confinato il tuo
nuovo... un giorno che segna un confine nuovo amico... guarda avanti la tua vita
fra ciò che era un tempo e ciò che sarà e permettiti di verbalizzare: «Oggi io
la tua vita da adesso in avanti... che sia riparto da qui». ■

Maggio 2019 67
Percorsi AntiAge
al Centro Riza di
Per restare giovani, vivere

MEDICINA DIMAGRIMENTO
NATURALE OLISTICO
La giovinezza e la salute sono un capitale Tornare in forma, perdere peso
da difendere ogni giorno: e sentirsi bene nel proprio corpo:
solo la Natura può aiutarti a farlo. abbiamo la strategia giusta per te.

Al Centro Riza pro- Contro la tendenza


poniamo un per- a ingrassare che au-
corso di medicina menta con l’età, con-
naturale AntiAge tro il grasso addomi-
capace di prolun- nale che accompagna
gare la tua giovi- la menopausa il Cen-
nezza. tro Riza ti fornisce
• Si inizia con una un nuovo modo di
valutazione dello mangiare, capace di
stato generale di salute, basata sulla storia cli- farti perdere peso in maniera naturale. Il dima-
nica e sull’ascolto del paziente. grimento olistico e AntiAge proposto dal Centro
• Passaggio indispensabile è un intervento di Riza applica un metodo innovativo in tre fasi.
depurazione e drenaggio, utile a liberare l’or- • Viene definito un programma alimentare in-
ganismo dalle tossine che accelerano i processi dividuale, sano e bilanciato.
di invecchiamento. • Si insegnano abbinamenti e tecniche di cucina
• Viene quindi favorito il ripristino dell’equili- antiage per aumentare l’apporto di vitamine e
brio intestinale, vero motore della giovinezza. antiossidanti della dieta.
• Infine viene proposta un’integrazione specifi- • È garantita infine una consulenza per affron-
ca, basata su rimedi verdi e omeopatici studiati tare anche gli aspetti psicoemotivi del rapporto
per la costituzione individuale e per l’età. con il cibo, decisivi nell’ottenimento del risultato.

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Con la collaborazione di Patrizia Costanzo, Michela Riva e Giordana Ruatasio

72
LETTERE & RISPOSTE
La vitamina B3
aiuta a prevenire
i danni del Sole

74
LA PELLE
Uno specchio
per la tua salute

80
ALIMENTAZIONE SANA
Riduci a tavola
i grassi del sangue

84
CURA DEI CAPELLI
Ecco il trattamento
per chiome
sane e forti

Maggio 2019 71
LA MEDICINA NATURALE LETTERE & RISPOSTE
Scrivi a: Patrizia Costanzo - patrizia.mc.costanzo@gmail.com

La vitamina B3 aiuta
a prevenire i danni del Sole
«A rriva il primo Sole e io,
mesi prima dell’estate,
mi preoccupo a causa della mia
pelle particolarmente fragile, soggetta a
scottature ed eritemi e che presenta mac-
chie e segni causati forse da troppa esposi-
zione solare. Ho quindi paura di sviluppa-
re col tempo qualche malattia della pelle
e mi chiedo come posso prevenirne i rischi
fin da subito». Marina

È possibile preparare la pelle già un


mese prima dell’esposizione con in-
tegratori a base di picnogenolo e betaca-
rotene, utili per rinforzare le auto-difese
della pelle dagli effetti nocivi dei raggi
ultravioletti e per stimolare la sintesi
dei pigmenti che proteggono la pelle
come la melanina. Usati in associazione
con una crema (durante l’esposizione)
che contenga niacinamide (vitamina
B3), che agisce come protettivo solare
specifico per pelli con pigmentazione
irregolare e come antiossidante, aiutano
a ridurre la formazione di macchie e i
danni del sole.

I rimedi
• Crema solare protettiva a base di vitamina B3,
da utilizzare durante l’esposizione solare.
• Integratore di picnogenolo (estratto
dalla corteccia di pino marittimo), 1 capsula al dì,
con acqua, preferibilmente durante i pasti.
• Integratore di Betacarotene, 1 capsula al giorno,
con acqua, al pasto principale.
PICNOGENOLO

72 Riza psicosomatica
Equiseto rinforza le ossa
durante la menopausa
«H o 53 anni e sono in meno-
pausa da due. La ginecolo-
ga mi ha consigliato una cura preventiva
per l’osteoporosi (gli esami per ora sono
a posto) e vorrei sapere se esiste qualcosa
di naturale in attesa di effettuare ulterio-
ri controlli». Pamela

L’ osteoporosi è una rarefazione del


tessuto osseo per perdita di sali mi-
nerali. Un processo influenzato da vari I rimedi
fattori, come predisposizione genetica, o
carenze nutrizionali, o ormonali in me- Equiseto, estratto idroalcolico
nopausa. Una pianta utile, soprattutto in spagirico, 20 gocce due volte al dì, in
fase preventiva, è l’equiseto (o coda ca- un po’ d’acqua, da assumere mattina
vallina). Ricchissimo di silicio, favorisce e sera, per circa un mese. Da ripetere
la ricostruzione ossea e aumenta l’elasti- due/tre volte all’anno.
cità dei tessuti. Per un supplemento di Fiocchi di miglio, 1 cucchiaio nello
minerali si può ricorrere anche ai fiocchi yogurt, la mattina a colazione.
di miglio, da aggiungere allo yogurt. ■

Venerdì PRESENTAZIONE DEL LIBRO


17 maggio 2019,
ore 20.30 Il potere curativo
Chieri (TO) del digiuno
c/o Biblioteca Civica Nicolò Intervengono:
e Paola Francone Michael Morelli,
Via Vittorio Emanuele II 1 coautore del libro e sociologo

Federica Ganora,
naturopata e presidente di Alimentochecura

INGRESSO GRATUITO
Questa è l’epoca dell’eccesso: di infor-
Prenotazione obbligatoria mazioni, di rumore, di suoni, di immagini… e
Prenotazione: di alimenti. Con il digiuno possiamo riscoprire
conferenza.digiuno@gmail.com il silenzio del corpo, il vuoto mentale e nutrire
Info: 348.7952286 (Lina Gambetta) la nostra essenza in modo naturale
LA MEDICINA NATURALE

LA PELLE

Uno specchio
per la tua
salute
È il momento ideale per un trattamento disintossicante
e per affrontare le piccole problematiche dell’epidermide.
Così la salute del corpo verrà subito in superficie!
Di Patrizia Costanzo

L
a pelle risente in modo particolare del nostro
stile di vita, sia perché è la parte del corpo che
RIPULIRE L’ORGANISMO più deve far fronte alle condizioni del mondo
Largo alle erbe depurative e drenanti esterno, sia perché “porta in superficie” gli errori ali-
mentari e le difficoltà metaboliche. Disintossicarsi è

L’ aiuto arriva dalle piante amare, come il


tarassaco, che facilita la secrezione e il
trasporto della bile e l’eliminazione dei metaboliti
senza dubbio il primo passo per avere una carna-
gione sana, compatta e luminosa. Il secondo passo
consiste nel contrastare gli stati infiammatori che ne
dannosi. Il carciofo invece aiuta la cistifellea possono intaccare la bellezza e la salute, causati ad
a contrarsi e svuotarsi meglio, mentre il cardo esempio da agenti esterni come freddo, vento ed ec-
mariano accelera i processi di rigenerazione del cessiva esposizione ai raggi solari. Le infiammazioni
fegato. Se associ una di queste erbe alla betulla, acute presentano arrossamento della cute e in alcuni
trai vantaggio anche dalla sua azione drenante, casi calore, gonfiore, prurito e bruciore.
favorendo così l’eliminazione delle tossine Il terzo passo, infine, è un regime alimentare adegua-
attraverso la funzione urinaria. to, mirato a ridurre lo stress ossidativo (ovvero, l’ec-
cesso di radicali liberi su cellule e tessuti dell’organi-
MODO D’USO Tarassaco TM, 20 gocce in un po’ smo), che può innescare stati infiammatori e quindi
d’acqua, due volte al giorno, mattina e sera. disturbi come dermatiti, acne e psoriasi. Consuma-
Oppure: carciofo TM e cardo mariano (stesso re dunque abbondante frutta e verdura, limitare gli
dosaggio). Linfa di betulla pura al 100%, un agrumi, ridurre le solanacee (pomodori, melanzane
bicchiere preso tal quale, tutte le mattine e peperoni), e poi assumere pesce azzurro, carne
appena svegli. bianca e pochissimi insaccati. Approfittiamo allora
ATTENZIONE Il carciofo va evitato in di questa stagione, momento ideale per la depura-
presenza di calcoli biliari. zione e il rinnovamento cellulare, e con l’aiuto di
rimedi naturali mirati offriamo alla pelle più salute,
vigore e luminosità.

74 Riza psicosomatica
NUTRIRSI NEL MODO GIUSTO IL BETACAROTENE
Non devono mai mancare Una potente azione antiossidante
a tavola i cibi per la pelle che frena l’invecchiamento
L e regole d’oro di una corretta
alimentazione per il benessere
della pelle sono: bere molta acqua,
L’ assunzione di betacarotene, suo precursore,
è il modo più sicuro per integrare la vitamina
A, in quanto ne consente la sintesi senza la
ridurre la caffeina e integrare preoccupazione di effetti tossici. È un carotenoide
vitamine e antiossidanti capaci ad azione antiossidante, stimola la rigenerazione
di neutralizzare i radicali liberi in eccesso che dei tessuti e riduce la produzione eccessiva di sebo.
danneggiano la pelle e possono essere causa di MODO D’USO Integratore di betacarotene, 1 perla
invecchiamento precoce. Fate scorta di vitamina E, al giorno con acqua, preferibilmente al pasto.
un potente antiossidante, con uso regolare di frutta
secca, semi oleosi e avocado e con dosi generose
di olio extravergine d’oliva crudo. Per combattere
le infiammazioni della pelle e aumentarne
lubrificazione ed elasticità, sono utilissimi
gli acidi grassi Omega 3 e 6
contenuti nell’olio di semi di
lino (va conservato in frigo e
consumato velocemente), e nei
pesci di acque fredde come il
salmone.

Dentro
e fuori
I NOSTRI STATI
INTERIORI, EMOTIVI
O DI SALUTE,
AFFIORANO SEMPRE
SULLA PELLE

Maggio 2019 75
LA MEDICINA NATURALE LA PELLE

Secca, grassa, sensibile:


tre tipi difficili
e come intervenire
Ogni pelle ha bisogno dei giusti trattamenti e di rimedi
mirati alle sue problematiche. Vediamoli assieme

L
a pelle necessita di cure mirate. Quando è
secca ad esempio, è carente di lipidi e si pre- PELLE SECCA
senta sottile, fragile, poco elastica, dunque
soggetta alla formazione di rughe. Per questo ha
Borragine e rosa canina: le piante
bisogno di essere trattata con detergenti e idratanti che idratano e nutrono
grassi che la mantengano morbida, come il burro di L’olio di borragine disseta La pelle secca deve
karitè. Diversi saranno i rimedi per la pelle grassa, essere protetta da freddo, vento, riscaldamento
caratterizzata da un’eccessiva produzione di sebo, e aria condizionata, e mantenuta morbida con
che appare spenta, oleosa, lucida e con i pori dilatati detergenti e idratanti grassi. Quando si presenta
e soggetta alla formazione di brufoli e punti neri. assetata, puoi aiutarla con l’olio di borragine,
Più difficile da individuare è la pelle sensibile, che naturalmente ricco di acidi grassi Omega 6 e GLA
ha origini e manifestazioni diverse. Essa deve essere (acido gamma-linolenico). I primi, utilissimi per
trattata con sostanze molto delicate, evitando ogni mantenere la pelle idratata ed elastica, agiscono sulla
forma di cosmetico aggressivo, ricco di conservanti, struttura delle membrane cellulari e prevengono la
coloranti, agenti chimici, profumi. formazione di rughe. Il secondo grazie alla potente
azione antinfiammatoria, apporta grande beneficio
nei casi di eczemi, dermatiti, acne. L’olio di borragine
va assunto per circa un mese e poi interrotto ed
eventualmente ripetuto due, tre volte l’anno.
MODO D’USO Olio di borragine in perle, 1 perla al dì,
con un po’ d’acqua, preferibilmente lontano dai pasti.
ATTENZIONE L’olio di borragine non può essere
utilizzato dalle persone affette da epilessia.

La rosa canina la rende elastica Grazie all’alto


contenuto di vitamina C, le bacche di rosa canina,
favoriscono la sintesi di collagene, utilissimo per
l’elasticità dei tessuti. Prepara l’infuso: aggiungi a
un litro d’acqua bollente un cucchiaino di bacche di
rosa canina, lascia in infusione 5 minuti, filtra e bevi
durante la giornata.
RIMEDIO Infuso di bacche di rosa canina, 1 litro da
sorseggiare durante la giornata, da ripetersi per una
settimana.

76 Riza psicosomatica
PELLE SENSIBILE ED ECZEMI
Viola ed elicriso, due balsami sfiammanti e lenitivi
Viola tricolor calma le irritazioni Emolliente e lenitiva, la Viola
tricolor è un balsamo per la tua pelle. È da sempre considerata
un ottimo depurativo per la pelle, capace di donare splendore
all’incarnato. Favorisce il drenaggio dei liquidi coinvolgendo il
sistema linfatico e potenzia la funzione detossificante degli organi
emuntori come fegato, reni e intestino, migliorando anche la
secrezione biliare. Lenisce e calma i pruriti, ed è adatta alla pelle
sensibile, irritata anche da condizioni ambientali estreme, e da
eczemi.
MODO D’USO Viola tricolor TM, 20 gocce, 2-3 volte al dì in mezzo
bicchiere d’acqua.

Elicriso ad azione antistaminica Eczemi e psoriasi migliorano


grazie al gel di elicriso che, applicato sulla cute, esercita
un’azione lenitiva, sfiammante e antistaminica, e agisce come
decongestionante, calmando pruriti e irritazioni.
USO Gel puro di elicriso da applicare localmente sulle zone irritate.
VIOLA TRICOLOR

PELLE GRASSA
Natrium e bardana, utile azione regolativa
Natrium cloratum ripulisce La pelle grassa necessita di una pulizia
accurata e allo stesso tempo delicata, che rimuova il sebo in eccesso. È
quindi importante utilizzare prodotti che non la secchino. Per ottenere
un effetto depurativo, lenitivo e rinfrescante, potete eseguire una
volta alla settimana, un bagno di vapore al viso, dopo aver sciolto 4
compresse di Natrium cloratum D3 in acqua calda. La pelle risulterà
rivitalizzata e luminosa.

Bardana agisce sul sebo La radice di bardana regola la produzione


di sebo, depura, ed è quindi un ottimo rimedio per pulire la pelle. Se
ne consiglia l’assunzione per via interna, utilizzandola come decotto.
MODO D’USO Fate bollire un cucchaino di radice di bardana in una
tazza d’acqua per dieci minuti e poi filtrate. Una parte dello stesso
BARDANA
decotto, può essere utilizzato per fare impacchi locali.

QUANDO L’EPIDERMIDE SI LAMENTA


Se è troppo sensibile puoi aiutarla con il lampone

S punta nelle radure dei boschi di montagna questo frutto


dalle proprietà protettive e ricostituenti, che preserva pelle e
mucose da dermatiti, eruzioni e infiammazioni grazie all’attività
astringente dei tannini di cui è ricco. Le proprietà di questo frutto
poliedrico si devono soprattutto alle foglie e alle gemme con le
quali si preparano tinture madri e gemmoderivati.
DOSI Gemmoderivato di Rubus idaeus (lampone), 30 gocce in un
po’ d’acqua, due volte al dì, mattino e sera.

Maggio 2019 77
LA MEDICINA NATURALE LA PELLE

Acne, psoriasi, macchie:


come intervenire
sui disturbi più comuni
Grazie a erbe e piante possiamo ridurre gli effetti di alcuni
disturbi che causano inestetismi e problemi alla pelle

Q uando l’allergia si manifesta attraverso


una reazione cutanea, può indicare un’ir-
ritazione nei confronti sia di sostanze, sia
di relazioni, situazioni o ambienti che vengono
OLMO

percepiti come minacciosi. Nelle allergie da con-


tatto, ad esempio, si manifesta un’avversione per
tutto ciò che è artificiale, sintetico, eccessivamente
lontano dalla natura. Orticaria, dermatite atopica,
eczema costituzionale o da contatto sono le forme
più comuni di allergie cutanee e si manifestano con
reazioni come prurito, arrossamento della cute e ACNE
secchezza eccessiva della pelle, a volte con desqua-
mazione. Sali di Schüssler e olmo aiutano
a ridurre il “fuoco” sul viso
L’ acne è una manifestazione infiammatoria dei
follicoli piliferi, caratterizzata da un’aumentata
secrezione delle ghiandole sebacee. Puoi aiutarti
Sali di Schüssler
Riducono la con i Sali di Schüssler in queste proporzioni:
secrezione Natrium phosphoricum D6, 1 compressa 3 volte al
delle ghiandole dì, per l’acne pustolosa; Natrium sulphuricum D6,
sebaceee 1 compressa 3 volte al dì, da eseguire a cicli di 15
giorni al mese di trattamento per due mesi di cura,
nei casi di acne con seborrea. Per l’acne giovanile
invece, si può utilizzare Zincum chloratum D6,
1 compressa 2 volte al dì.

L’olmo riduce le secrezioni Abbina al sale


di Schüssler più adatto al tuo problema il
gemmoderivato di olmo (Ulmus campestris), che
esercita un’attività normalizzante a livello cutaneo,
sulla secrezione delle ghiandole sebacee.
MODO D’USO Ulmus campestris (olmo), 40 gocce in
un po’ d’acqua un quarto d’ora prima di pranzo.

78 Riza psicosomatica
PSORIASI
Col latte di cavalla Infiammazione
PSORIASI
puoi trattare le dermatiti
L a psoriasi è una dermatite cronica che
si manifesta con macchie cutanee, a
volte accompagnate da pruriti. Difficile
da contrastare, si è scoperto di recente
che si può trarre ottimo giovamento
assumendo latte di cavalla per almeno
3-4 mesi. Ne è responsabile una proteina Latte di cavalla
(lattoferrina), presente solo in questo La lattoferrina
latte e in quello materno, che grazie alle presente in questo
alimento aiuta a
proprietà antibatteriche e antinfiammatorie
ridurre i sintomi
riesce a ridurre efficacemente i sintomi. della psoriasi
Di recente sono stati realizzati integratori
alimentari a base di latte di cavalla, che possono
essere consumati in capsule senza la difficoltà di
doversi procurare il latte fresco.
MODO D’USO Integratore al latte di cavalla LA RASATURA
in capsule, 2 capsule al dì, distribuite ai pasti
principali.
Amamelide rende il rasoio meno irritante
E fficace per decongestionare e normalizzare
irritazioni e infiammazioni superficiali,
l’estratto di amamelide (Hamamelis virginiana) in
gel può essere utilizzato dopo la rasatura. Se la
MACCHIE BRUNE pelle si irrita facilmente si può ricorrere a un gesto
antico, ovvero l’impacco caldo prima di radersi, da
Dalle fragole un trattamento eseguire immergendo un asciugamano nell’acqua
antimacchia efficace calda, strizzandolo e applicandolo sul viso per
pochi minuti.

L a maschera alle fragole è utile per schiarire


le macchie scure dovute all’età, e spesso
all’eccessiva esposizione al sole, sul viso, sul
collo, o sul dorso delle mani.
PREPARAZIONE Schiacciate 2 fragole fresche
e mescolatele con lo yogurt, 1 goccia di olio
essenziale di incenso e ½ cucchiaino di argilla.
TEPEZCOHUITE, L’ALBERO DELLA PELLE
Stendete la maschera sul viso Utile per escoriazioni e arrossamenti
L
lavato e lasciatela agire per a Mimosa tenuiflora (tepezcohuite), detta anche
20 minuti circa. Rimuovetela “albero della pelle”, era già conosciuta al tempo
con una spugnetta umida dei Maya, ma deve la sua riscoperta da parte degli
e calda. Potete occidentali a eventi drammatici accaduti in Messico
applicare la alcuni anni fa. In quel caso, i curanderos utilizzarono
maschera una/ la corteccia di questa pianta per porre rimedio alle
due volte alla gravi ustioni che alcune persone avevano riportarto
settimana. in un grave incendio. Grazie a gruppi fenolici,
questa pianta esercita una potente funzione
antimicrobica e favorisce la rigenerazione epiteliale,
svolgendo un ruolo importante nei meccanismi
di miglioramento e guarigione di escoriazioni,
arrossamenti e bruciature. Ancora poco diffusa, è
possibile trovarla in gel o pomata in alcuni negozi
ben forniti di prodotti naturali. ■

Maggio 2019 79
LA MEDICINA NATURALE

ALIMENTAZIONE SANA

Riduci a tavola i
I danni cardiovascolari
sono uno dei fattori
di rischio più elevati per la
salute. E l’alimentazione
svolge un ruolo chiave.
Facciamo il punto
Di Giordana Ruatasio

Q uando l’alimentazione quoti-


diana non è equilibrata ed è
basata soprattutto su alimenti
ricchi di zuccheri, grassi e proteine ani-
mali, è opportuno fare periodicamente
un esame di laboratorio per control-
lare i valori dei grassi nel sangue.
Trigliceridi e colesterolo sono infatti
i primi indicatori da tenere d’occhio
per capire se si è a rischio di incorrere
in problemi cardiocircolatori.
In un esame del sangue con valori nel-
la norma, il colesterolo non dovrebbe
superare i 200 mg/dl e i trigliceridi
i 150 mg/dl, altrimenti è opportuno
rivedere l’alimentazione, eliminare al-
cuni cibi e introdurne altri. Ma prima
di scoprire quali sono gli alimenti da
favorire e quelli da bandire o limita-
re, vediamo cosa sono il colesterolo e
i trigliceridi.
Cibi della salute
Controllando
l’alimentazione
tieni sotto controllo
i fattori di rischio

grassi del sangue


I TRIGLICERIDI IL COLESTEROLO
Attenti agli zuccheri nascosti: Il problema sono le pericolose
sono i più temibili placche ateromasiche
I trigliceridi rappresentano una riserva di Il colesterolo svolge importanti funzioni:
energia che viene accumulata in parte nel partecipa alla produzione della vitamina D e
grasso corporeo (adipe) e in parte nel fegato, che degli ormoni come il testosterone e gli estrogeni
in minima parte psi utilizza per importanti processi e alla sintesi delle sostanze coinvolte nella
organici. Se però i trigliceridi aumentano oltre la costruzione delle membrane cellulari. Il colesterolo
norma, si accumulano sulle pareti dei vasi sanguigni è prodotto per lo più dal fegato in una percentuale
e ne provocano il restringimento. In questo modo del 70% circa; il restante è introdotto attraverso i
il flusso del sangue, che deve portare ossigeno agli cibi. Vi sono come è noto due varietà di colesterolo:
organi, sarà rallentato, con il rischio di trombosi e LDL e HDL. Al colesterolo LDL (cosiddetto “cattivo”)
infarti. è affidata la funzione di trasportare il colesterolo
dal fegato ai tessuti. Eseguito questo compito,
Dolci e cibi industriali La causa di questo viene rimosso dal sangue dai recettori delle cellule
aumento va cercata nei trigliceridi introdotti nel (soprattutto quelle epatiche) che catturano le
corpo attraverso i cibi, quando prevalgono i grassi LDL. Il colesterolo HDL è il cosiddetto “colesterolo
(olio, burro, grasso animale, affettati, formaggi, buono”: si tratta di piccole lipoproteine che
insaccati, carne in scatola) e, soprattutto, gli vengono sintetizzate dal fegato e dall’intestino il
zuccheri. Quando parliamo di zuccheri dobbiamo cui scopo è la rimozione del colesterolo in eccesso
considerare non solo i dolci e le bibite, ma presente nel sangue che viene riportato al fegato.
anche tutti i prodotti industriali, spesso di bassa
qualità, nei quali viene usato il succo di glucosio Un rapporto da controllare Se però il
per migliorarne l’appetibilità. Tra questi vanno colesterolo aumenta e la cellula presenta un
segnalati anche gli yogurt alla frutta, i succhi di sovraccarico di LDL si innesca un meccanismo
frutta e i prodotti da forno, sia dolci che salati. pericoloso: i recettori rallentano la loro funzione
e il colesterolo in eccesso viene catturato
Carboidrati e alcolici Anche i carboidrati sono dai macrofagi, cellule che danno inizio alle
zuccheri: quindi il pane e la pasta, se consumati sviluppo delle placche ateromasiche, precursori
in dosi eccessive e soprattutto se raffinati, fanno dell’aterosclerosi. È importante quindi considerare
aumentare i trigliceridi. Infine ci sono gli alcolici, non solo il livello di colesterolo totale, ma
un concentrato di zuccheri che affatica il fegato e soprattutto il rapporto tra HDL e LDL. Un valore
rallenta il flusso sanguigno. Mezzo bicchiere di vino totale elevato è preoccupante quando sono alti
rosso a pasto fa bene, ma non di più, altrimenti il i valori di colesterolo LDL. Ridurre il colesterolo
livello di zucchero nel sangue si alza rapidamente. cattivo intervenendo sulla dieta è possibile.

Maggio 2019 81
LA MEDICINA NATURALE ALIMENTAZIONE SANA

La salute
viene dai cibi
verdi
Aumentare le verdure e ridurre
i grassi: è l’alimentazione più
idonea per tenere sotto controllo
i livelli di colesterolo e trigliceridi

L
e ricerche confermano che un maggior consumo
di proteine vegetali e una riduzione di quelle
animali diminuiscono i livelli del colesterolo
LDL e aumentano quello di HDL. Via libera quindi a
legumi, soia e cereali integrali, attenzione invece agli
zuccheri semplici e ai grassi animali. Al posto di carni
e formaggi grassi preferiamo il pesce, le carni bian-
che e i formaggi magri ovvero le ricotte e i caprini. Vi
LA PIANTA BENEFATTRICE sono altre fonti di proteine vegetali che non incidono
sull’aumento dei grassi nel sangue: i derivati della
Coleus forskohlii scioglie soia, come il tofu, il tempeh, il tamari, il miso e il latte
i grassi e riduce il peso di soia. Sono fonti di saponine e fitosteroli, sostanze
che rallentano l’assorbimento del colesterolo.

C oleus forskohlii è una


pianta di origine
asiatica nota per le sue
Accorgimenti quotidiani Per ridurre i trigliceridi
dobbiamo diminuire il consumo di vino e alimenti
molte qualità terapeutiche. dolci, ma anche pasta e pane. Se non possiamo fare a
Una delle più spiccate è meno dei dolci, preferiamo quelli casalinghi, preparati
la capacità di stimolare
con farine integrali e zuccherati con dolcificanti natu-
la produzione endogena
rali come il malto d’orzo, l’agave, il succo d’acero e il
dell’enzima ciclasi, che porta
miele. Sostituiamo il tradizionale pane bianco con il
alla scissione dei trigliceridi:
pane integrale di lievito madre e, anziché la pasta pro-
questo si traduce in un sorprendente
effetto “brucia-grassi” e nell’aumento
dotta con farina raffinata, scegliamo quella integrale
della massa magra. Integratori che prodotta con farine di grani antichi. Così come per il
contengano il prodotto titolato almeno al colesterolo, anche per ridurre i trigliceridi è importan-
40% in Forskolina sono quindi in grado di te aumentare il consumo di legumi e cereali integrali
promuovere la perdita di peso localizzata perché contengono tanta fibra, sostanza che rallenta
accelerando il metabolismo. l’assorbimento degli zuccheri. Inoltre, l’abbinamento
di legumi e cereali integrali fornisce un piatto sano e
nutriente, ricco di proteine ad alto valore biologico.

82 Riza psicosomatica
Le ricette salva-cuore
PENNE DI LENTICCHIE AL RAGÙ RA DI TEMPEH
Mentre le penne cuociono in abbondante acqua
salata, prepara in una padella un soffritto con
cipolla, sedano e carota tritati, uno spicchio d’aglio
schiacciato e un rametto di rosmarino. Taglia un
panetto di tempeh a dadini e fallo rosolare
insieme al soffritto. Aggiungi un cucchiaio di soyou
e un vasetto di passata di pomodori datterini.
A fine cottura, elimina il rametto di
ARTERIE IN SALVO rosmarino e aggiungi erba cipollina
fresca tritata. Scola la pasta e falla
Dal Giappone il fungo saltare nel ragù ancora caldo.
shiitake che abbassa • Puoi sostituire il tempeh con il tofu, il
seitan o il muscolo di grano.
quei grassi pericolosi • Puoi sostituire le penne di lenticchie
con pasta integrale oppure di kamut, di
A nche i prodotti a base di glutine
(seitan e muscolo di grano) e i
funghi sono una valida alternativa
farro o di grani antichi.

alle proteine animali. Tra i funghi TRIGLIE CON CIPOLLOTTI E ALGHE


merita una menzione particolare il IN AGRODOLCE
fungo shiitake (Lentinula edodes), Affetta i cipollotti e falli appassire in un tegame con
un fungo di origine asiatica diffuso olio, un cucchiaino di malto di riso e alcuni pezzetti
soprattutto in Giappone e in Cina. di alghe wakame precedentemente ammollate
Non solo abbassa il colesterolo LDL, in una ciotola di acqua. Quando i cipollotti
ma protegge l’organismo da batteri iniziano a caramellare aggiungi un paio di
e virus, rinforza il fegato ed è anche cucchiai di aceto di riso. Regola di sale e
una fonte di vitamina D. Lo shiitake pepe. In un’altra padella antiaderente
contiene infatti un aminoacido, fai scottare i filetti di triglia rigirandoli
l’eritadenina, che abbassando i livelli e salandoli con gomasio.
di colesterolo previene l’indurimento Presenta i filetti di triglia adagiati sui
delle arterie e quindi l’ipertensione cipollotti caramellati.
arteriosa.
MINESTRA DI FAVETTE, BIETOLE
E FUNGHI SHIITAKE
Lascia in ammollo le fave per una notte. Falle
cuocere in una pentola con acqua, una foglia di
alloro e un pezzetto di alga kombu. A fine cottura
aggiungi un cucchiaino di miso. In un’altra pentola
sbollenta una manciata di bietole e dopo averle
scolate passale sotto l’acqua fredda affinché
mantengano un colore brillante, quindi aggiungile
alla minestra di fave.
Prepara un soffritto con porro (o cipollotto), sedano
e carote. Nel frattempo lascia in ammollo 4 funghi
shiitake privati del gambo. Una volta che si sono
ammorbiditi, tagliali a listarelle e falli rosolare nel
soffritto, irrorando con la stessa acqua dell’ammollo
dei funghi e un cucchiaino di tamari. Dopo una
decina di minuti di cottura aggiungi i funghi alla
minestra. Regola di sale e un pizzico di peperoncino.
Servi con crostini di pane integrale. ■

Maggio 2019 83
LA MEDICINA NATURALE

CURA DEI CAPELLI

Ecco il trattamento
per chiome
sane e forti
Un programma di cura e di rivitalizzazione
dei capelli che fa appello alla potenza rigeneratrice
di questa stagione. Facile da fare anche a casa!
Di Michela Riva

1A PREPARA IL TERRENO
Fai il massaggio-relax del cuoio capelluto
lla base di capelli sani e forti c’e sempre un “terreno” ben irrorato e libero da
impurità. Il massaggio del cuoio capelluto, potenziato all’evocazione di immagini
di vitalità e di rinascita primaverile, ti permetterà di osservare sensibili miglioramenti
nella struttura, nella lucentezza e nel volume della capigliatura. Massaggiare il cuoio
capelluto significa riattivare il microcircolo, eliminare le cellule morte e aumentare
quindi la quantità di sostanze nutritive che raggiungono i follicoli piliferi. Più è la
quantità di sostanze nutritive e maggiore è l’ossigenazione dei capelli e più intensa
sarà la loro crescita e la loro forza. Questa tipologia di massaggio aiuta anche
stimolare la secrezione di sebo rendendo i capelli meno secchi e opachi. Allo stesso
tempo favorisce l’assorbimento dei principi attivi contenuti nei prodotti topici che
verranno applicati lungo il percorso di trattamento e allenterà la tensione nervosa,
che spesso è alla base della perdita e del diradamento dei capelli.

PROCEDURA Appoggia i polpastrelli delle dita in corrispondenza della zona


della nuca ed inizia ad esercitare una pressione graduale ma decisa; mantieni
la pressione per 5 secondi applicando un leggero movimento circolare; solleva
poi repentinamente le dita, eliminando istantaneamente la pressione esercitata.
Attendi ancora qualche secondo prima di ripetere la sequenza su un’altra zona
della testa. Ripeti fino al completo interessamento del cuoio capelluto. Va eseguito
quotidianamente per almeno 3 settimane.

84 Riza psicosomatica
2
I
ELIMINA LE IMPURITÀ
È il momento del lavaggio con la saponaria
l lavaggio costituisce un momento fondamentale
nella cura dei nostri capelli soprattutto se utilizzi
quelli dei garofani, cresce in terreni ben drenati ed è
ricca, soprattutto nelle radici, di saponine, sostanze
un prodotto 100% naturale e delicato e se diventa in grado di produrre schiuma e che conferiscono
l’occasione per estendere i benefici della modalità alla pianta proprietà tensioattive. Queste sostanze
di massaggio proposta a tutta la lunghezza della vantano anche virtù terapeutiche depurative.
capigliatura, aggiungendo manualità specifiche:
accarezza i capelli dalla nuca verso l’attaccatura PROCEDURA Metti 4 cucchiai di radice in un litro
tirandoli delicatamente, mantenendo una tensione di acqua fredda. Porta a ebollizione e fai sobbollire
costante, per poi lasciarli cadere radunando una per 15 minuti. Lascia intiepidire, filtra e utilizza il
manciata di capelli alla volta tra le dita. Per liquido come un normale shampoo.
preservare la spinta al rinnovamento Applicazione: applica il decotto su
naturale dei capelli tipica della tutto il cuoio capelluto e sui capelli
primavera prova una volta a massaggiando la cute secondo le
settimana il decotto di saponaria, modalità del massaggio descritto in
uno shampoo fai-da-te super precedenza, ma estendilo a tutta la
naturale che oltre a detergere il lunghezza dei capelli.
cuoio capelluto rinforza i capelli AVVERTENZE A livello topico, se
soprattutto se sono sfibrati e tendono utilizzata in modo sconsiderato, la
a spezzarsi. La Saponaria officinalis, saponaria può provocare irritazioni
dai fiori di colore rosa tenue-lilla, simili a cutanee e delle mucose.

Maggio 2019 85
LA MEDICINA NATURALE CURA DEI CAPELLI

E alla larga dal phon!


Porta con te a lungo i benefici del trattamento

3 DEPURA IN PROFONDITÀ
Serve l’impacco con la polvere di rose

L a polvere di rose si ottiene a partire dai petali di rosa di Damasco essica-


ti e poi ridotti in polvere fine. Applicata alla radice dei capelli permette
di pulire a fondo e di sbarazzare il cuoio capelluto da ogni impurità.

PROCEDURA Metti circa 3 cucchiai di polvere di rose


in una ciotola, aggiungi quindi acqua tiepida poco
alla volta fino ad ottenere un composto cremoso.
Lascia riposare il preparato per circa 2-3 ore
prima di procedere ad applicarlo su tutto il
cuoio capelluto e sulla chioma. Mantieni in
posa per 15-20 minuti prima di risciacquare
abbondantemente.

4 HAIR DRYING GLOVES


L’asciugatura? Con guanto in microfibra
P er preservare il processo di rinnovamento in atto, nella fase
dell’asciugatura, utilizza uno specifico guanto in microfibra che
asciuga i capelli senza danneggiarli, alternativa ecologica al tradizionale
phon elettrico. Progettato per asciugare rapidamente e delicatamente i
capelli senza rimuovere i prodotti applicati come balsamo e schiuma, può
essere utilizzato anche per creare acconciature e dare volume alla chioma.
Non sciupa il capello riccio ma ne migliora la definizione, ha un’azione
anticrespo, non elettrizza il capello e non crea nodi. Se utilizzato nel modo
giusto lascia i capelli luminosi, forti e sani.

PROCEDURA Utilizza il guanto attraverso movimenti circolari seguendo


le direzioni del taglio. Dopo 4/5 passaggi passa la mano a pettine tra i
capelli per evitare che si formino nodi e riprendi il movimento circolare
alternato alla mano a pettine fino alla quasi completa asciugatura.
Utilizza la coppia di guanti reperibile negli store online
per la definizione del riccio. ■

86 Riza psicosomatica
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gruppo e gli esercizi, come smontare i meccanismi Ognuno di noi ha una sua natura, un suo talento.
perversi che portano al disprezzo di sé e a riscoprire Ognuno di noi è speciale. Ci ammaliamo quando sof-
la nostra realtà. Tra tutti gli animali che popolano la fochiamo il nostro talento, quando vogliamo essere
nostra Terra, l’uomo è l’unico capace di disprezzarsi, di più massa che individui. Diventiamo depressi, ansiosi,
svalutare la propria presenza nel mondo. infelici perché vogliamo essere dei cloni, esattamente
CITTÀ DATE uguali ai modelli che ci hanno formato e a cui troppo
spesso ci uniformiamo.
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il tatto per entrare in relazione con se stessi, con i
propri simili e con l’ambiente circostante. Lo Shiatsu L’Ayurveda (da Ayur= vita e Veda= scienza), è un siste-
(dal giapponese pressione con le dita), utilizzando la ma di conoscenze tramandate in India da tempi imme-
pressione digitale, ha sviluppato tecniche originali che morabili, finalizzate alla salute e al benessere dell’uo-
permettono di favorire il riequilibrio energetico e il mo. Prende in considerazione la totalità dell’uomo nel
benessere psicofisico. contesto dell’inseparabile relazione con l’ambiente
naturale in cui vive e i sistemi sociali a cui appartiene.
CITTÀ DATE
CITTÀ DATE
Torino • 4-5 maggio 2019
Bologna • 4-5 maggio 2019 • 8-9 giugno 2019
Milano
Milano • 11-12 maggio 2019 Verona • 6-7 luglio 2019
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88 Riza psicosomatica
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in psicosomatica personal trainer, psicologi e medici.
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funzioni e disfunzioni ha come scopo quello di individua- hanno diritto di prelazione.
re il senso di una patologia e di intervenire in seguito
con cure naturali adeguate (rimedi vegetali e floreali,
massaggio, alimentazione...). Il corso teorico-pratico si
pone quindi come strumento diagnostico e conoscitivo,
finalizzato all’approccio e al trattamento dei più comuni
disturbi psicosomatici (gastriti, coliti, dermatiti, tachicar-
dia, ipertensione...).
Tecniche immaginative
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come obiettivo impiegare la distensione Immaginativa
nelle due fasi: fase della Contrazione/Distensione Agita e
fase della Contrazione/Distensione Immaginata e Inven-
tario Corporeo.

CITTÀ DATE
Roma • 28-29 settembre, 19-20 ottobre, 9-10 novembre 2019

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zionale Cinese, sono disseminati dei punti precisi su
cui agire, che permettono di ristabilire all’interno Tecnica craniosacrale
dell’organismo uno stato di equilibrio funzionale. Condotto da Luigi Dragonetti
La Digitopressione stimola la circolazione dell’ener-
gia vitale e di conseguenza agisce sui tessuti e sugli Le ossa craniche sono dotate di una loro mobilità intrin-
organi che sono in stretta relazione con i meridiani e seca, che riflette ed interagisce con la fluttuazione ritmica
i punti corrispondenti di agopuntura. del liquido cefalorachidiano. Affinando la pratica e con
una ricercata sensibilità palpatoria, è possibile utilizzare
il massaggio craniosacrale in modo efficace. Ciò che viene
generalmente percepita come una scatola ossea dura, può
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Verona • 25-26 maggio, 22-23 giugno, 13-14 luglio 2019
Roma • 21-22 settembre, 12-13 ottobre, 2-3 novembre,
Milano • 28-29 settembre, 19-20 ottobre, 16-17 novembre 2019
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Maggio 2019 89
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ISTITUTO RIZA DI MEDICINA PSICOSOMATICA

Scuola di Natu
Anno Accademico 2019-2020
LA FIGURA Il naturopata opera
PROFESSIONALE in questi ambiti:
DEL NATUROPATA • il primo di tipo EDUCATIVO,
La Naturopatia è una disciplina all’interno del quale informa
che si ispira alla visione olistica ed educa le persone che gli
di mente e corpo e rappresenta la si rivolgono a conoscere e
sintesi dei metodi naturali al ser- gestire il proprio equilibrio
vizio del benessere e della quali- psico-fisico e a raggiunge-
tà della vita. Oggi è ormai da tutti re e mantenere uno stato di
riconosciuta come sicuro coadiu- benessere, indicando a tal
vante della salute e del benessere fine i comportamenti più ido-
e particolarmente utile per la nei da seguire.
prevenzione. Le recenti indagini • il secondo di tipo ASSISTEN-
statistiche, sia a livello nazio- ZIALE, ovvero di ausilio al
nale (ISTAT) che internazionale cliente perché riconosca in
(OMS), evidenziano che un sem- se stesso eventuali squilibri di
pre maggior numero di persone tipo psico-fisico-emozionale
(oltre un terzo della popolazione) o predisposizioni ad essi e
DIREZIONE DELLA si rivolge, per la cura della pro- di intervento con metodiche
SCUOLA E COMITATO pria salute, a forme di medicina “dolci” per favorire il ripri-
SCIENTIFICO non convenzionale (agopuntura, stino dell’equilibrio e del
Dott. Raffaele Morelli fitoterapia, omeopatia, etc…). benessere. Oltre alle discipli-
Presidente dell’Istituto Riza Ma se al medico, adeguatamente ne naturali che vanno dalle
e della Scuola di Naturopatia qualificato in queste discipline, tecniche di massaggio alla
Dott. Vittorio Caprioglio spetta il compito esclusivo di kinesiologia, dalle erbe ai
Direttore dell’Istituto Riza occuparsi della diagnosi e della fiori di Bach, dall’Eubiotica
e della Scuola di Naturopatia cura delle malattie, si delinea al alla Cromoterapia, seguen-
suo fianco in modo rilevante una do la tradizione dell’Istituto
ll Comitato Scientifico della Scuo- Riza, il Naturopata acquisisce
figura innovativa: il naturopata. Il
la di Naturopatia dell’Istituto Riza è
naturopata, con le sue conoscen- e utilizza le tecniche di Auto-
composto da Cattedratici Universita-
ri italiani e stranieri di grandissimo ze professionali nelle tecniche di stima, di scoperta del proprio
prestigio: trattamento che si riallacciano Talento, di Rilassamento.
alle grandi Tradizioni Orientali I moderni studi neuro-fisio-
Prof. Umberto Solimene (Presidente),
ed Occidentali, è un “operatore logici hanno infatti messo in
Prof. Mariano Bizzarri, Prof. Marcello
Cesa-Bianchi, Prof. Ervin Laszlo, Prof. del benessere” le cui indicazioni luce che ogni trasformazione
Emilio Minelli, Prof. Piero Parietti, si iscrivono nel quadro di una del nostro stato di coscienza
Prof. Ivano Spano. riconciliazione con le leggi della è in grado di modificare il
Natura. sistema limbico-ipotalamico

Secondo gli orientamenti della UE, nell’ambito del personale di assistenza della salute si apriranno
in particolare per coloro che sapranno utilizzare quelle metodiche legate ad un approccio “a misura

90 Riza psicosomatica
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92 Riza psicosomatica
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Le interviste impossibili
Incontri immaginari con i Saggi
di Davide Mosca
Scrittore

Accogli il potere sovrano


dell’immaginazione
Baudelaire è una delle figure
più influenti della storia della
letteratura e del pensiero
contemporaneo, colui che
ha riportato la via delle
immagini al centro del nostro
interesse. Conscio di tale
importanza, il nostro Davide
Mosca l’ha incontrato,
in una delle sue più misteriose
interviste immaginarie

Così la mente vola


Le immagini e i simboli
permettono di cambiare
sguardo e di aprirsi alla
dimensione del profondo

94 Riza psicosomatica
«La fantasia è la più scientifica di tutte le facoltà. L’immaginazione
è la regina del vero, il possibile è solo una delle province della verità»
CHARLES BAUDELAIRE

A
colpirmi da lontano è la cravatta, verde e
annodata a formare un fiocco che ricade
sopra l’ampio cappotto, abbottonato sul CHARLES BAUDELAIRE
lato. Quando però i suoi occhi incontrano i miei
non posso che concentrarmi sul suo sguardo; mi ha Il poeta che scrivendo
preso al laccio e mi attira irresistibilmente verso di
lui. Inciampo in una sedia, scontro lo spigolo di un ha costruito il nostro tempo
tavolo, ma non posso fare altro che avanzare senza
fermarmi. Quando infine lo raggiungo nell’angolo
del caffè, mi invita a sedermi al suo
C harles Baudelaire
è stato uno dei
massimi poeti e scrittori
fianco e senza chiedermelo mi versa
del diciannovesimo
un bicchiere di un liquido verda- secolo, considerato
stro di cui non chiedo il nome per tra i padri nobili
prudenza. del simbolismo, del
decadentismo, del
«Una volta ho scritto che chi non modernismo, dei
beve ha un segreto da nascondere, poeti maledetti come
ma non mi hanno capito» mi rive- Rimbaud e Verlaine e
la, scostandosi il ciuffo di capelli di molte altre correnti
incolti con disinvoltura da attore letterarie e artistiche che si sono richiamate
consumato. «Abbiamo tutti segreti ai suoi scritti. La sua figura ha fondato
e il segreto che custodiamo più in e alimentato anche il mito del bohémien
profondità non ce lo può rivelare e del flaneur. Tra le sue opere ricordiamo
niente e nessuno. E per fortuna! È “I fiori del male”, una delle raccolte
questo segreto infatti a tenerci in poetiche più influenti di ogni tempo,
vita, come le radici nascoste nel “I paradisi artificiali” e “Lo spleen di Parigi”.
terreno tengono in vita le piante».
LO SPLEEN
DI PARIGI
«Il mistero è al centro di tutta la FELTRINELLI
tua opera» gli faccio notare.
«La gente non si chiede mai se c’è
un mistero nella vita, eppure siamo
prima di tutto un mistero. Nessun I FIORI
DEL MALE
uomo ha mai misurato fino in fon- FELTRINELLI
do le proprie profondità, che sono
sconfinate. Nessuno conosce le
ricchezze segrete che custodisce al
proprio interno. Vuoi un consiglio?
Sii geloso di conservare il tuo miste-
ro. È ciò che ti tiene in vita». Davide Mosca, scrittore e collaboratore di Riza,
ha utilizzato per questo testo scritti di Charles Baudelaire,
«A proposito del mistero: lo associ solo in parte “romanzati” per esigenze di scrittura.
spesso al tema del viaggio, inteso
C O N T I N U A A PA G . 9 6

Maggio 2019 95
Le interviste impossibili

«Nessun uomo ha mai misurato fino in fondo le proprie profondità,


che sono sconfinate. Nessuno conosce le ricchezze segrete
che custodisce al proprio interno. Vuoi un consiglio? Sii geloso
di conservare il tuo mistero. È ciò che ti tiene in vita»
CHARLES BAUDELAIRE

S E G U E D A PA G . 9 5

nella doppia accezione di itinerario spirituale è lieve come un sospiro, rapida come un’occhiata.
e reale». È l’eternità. È questo l’unico tempo che esiste, e
«In realtà sono un tutt’uno. Noi viaggiatori dell’a- nel quale siamo immersi. Per il resto non preoc-
nimo vogliamo, per quel fuoco che ci arde dentro, cuparti del tempo, ma dimenticalo. Il modo per
tuffarci nell’abisso, inferno o cielo non importa. dimenticarlo è impiegarlo. Soltanto a poco a poco
Giù nell’ignoto per trovarvi del nuovo. I veri viag- si fa tutto».
giatori partono per partire e basta: cuori lievi, simi-
li a palloncini che solo il caso muove eternamente, «Tu sei molto critico verso l’epoca moderna, rea
dicono sempre “Andiamo”, e non sanno perché. I di snobbare lo spirituale e il bello. Indichi a
loro desideri hanno le forme delle nuvole». questo proposito alcuni elementi essenziali da
cui dovremmo ripartire. Per esempio il sogno».
«Viaggio e cambiamento sono dunque inscin- «Il buon senso ci dice che le cose della terra du-
dibili e tu li riassumi nell’immagine del mare». rano poco, e che la vera realtà si trova soltanto
«L’uomo libero ama sempre il mare. Il mare è il nei sogni. Tieniti i sogni: i saggi non ne hanno di
tuo specchio: contempli la tua anima nel volgersi così belli come i pazzi!».
infinito dell’onda che rotola. Il cambiamento non
è solo essenziale, è anche fonte di perenne bellez- «Parli poi della sensibilità, ossia della capacità
za. L’irregolarità, vale a dire la cosa inaspettata, di percepire il proprio interno».
la sorpresa o lo stupore sono elementi essenziali «Non disprezzare la sensibilità di nessuno, in
e caratteristici della bellezza». primis la tua. La sensibilità è il genio di ciascu-
no di noi».
«E questo vale a tutte le età, vero?».
«Non si è mai troppo vecchi finché si desidera «Lodi la fantasia, considerandola più importan-
sedurre e, soprattutto, finché si desidera essere te della razionalità».
sedotti». «La fantasia è la più scientifica di tutte le facoltà.
L’immaginazione è la regina del vero, il possibile
«La questione del tempo è fondamentale. Ma tu è solo una delle province della verità».
consigli di non credere a quello delle lancette
dell’orologio». «Infine auspichi un ritorno alla preghiera, intesa
«Per capire il tempo ti consiglio di leggere negli in senso lato».
occhi dei gatti. Per esempio i cinesi leggono l’ora «Nella preghiera c’è un’operazione magica. La
nell’occhio dei gatti. Io, se mi chino verso la mia preghiera è una delle grandi forze della dina-
bella gatta, vedo sempre distintamente l’ora in mica intellettuale. C’è in essa come un’energia
fondo ai suoi occhi adorabili: sempre la stessa elettrica. Prega, prega senza sosta. La preghiera è
ora, un’ora vasta, solenne, grande come lo spazio, serbatoio di forza. L’uomo che di sera dice la sua
senza divisioni di minuti o di secondi - un’ora preghiera è un capitano che mette le sentinelle.
immobile che non è segnata sugli orologi, ma che Può dormire sereno». ■

96 Riza psicosomatica
Lo shopping del mese

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Maggio 2019 97
Le guide pratiche

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e Salute Naturale dal 27 aprile e Salute Naturale dal 27 aprile e da solo dal 2 maggio

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Autoterapia
PER LA SALUTE DELLA MENTE
L’UNICO FARMACO CHE TI SERVE DAVVERO SEI TU.
FAI SILENZIO DENTRO DI TE E IL MONDO INTERNO
TI REGALERÀ TUTTO CIÒ DI CUI HAI BISOGNO

Questo mese
Essere centrati su di sé non è diventare
impassibili o chiusi, ma accogliere
ogni novità con gioia e tranquillità interiore

PAG. L’IMMAGINE TERAPEUTICA PAG.


LE PAROLE CHE CURANO
100 Immagina una rosa
e perditi nel suo profumo
106 Stai nel silenzio: ti rinnovi
e spegni l’ansia

PAG.
LA SAGGEZZA DEGLI ANTICHI PAG. COLORA IL TUO MANDALA
104 La psicologia della rosa
ti porta dritto
108 Torna alla radice
e aspetta
verso l’essenza la tua fioritura

Maggio 2019 99
Autoterapia L’IMMAGINE TERAPEUTICA

100 Riza psicosomatica


Immagina una rosa
e perditi
nel suo profumo
LA TECNICA DI DISTENSIONE IMMAGINATIVA CHE TI PROPONIAMO
QUESTO MESE TI AIUTERÀ A FAR SILENZIO
E A CONCENTRARTI SU CIÒ CHE DAVVERO TI FA STARE BENE

Prova a ritagliarti qualche si dischiude nel suo splendore,


minuto per te, due o tre volte al immagina il suo profumo
giorno, trova un luogo silenzioso inebriante, soave, che ti
e confortevole, mettiti comodo e avvolge… Abbandonati alle
chiudi gli occhi. Lascia scorrere sensazioni che questa immagine
i pensieri senza focalizzarti su ti porta e falle depositare
nessuno di loro, come se fossero dolcemente dentro di te. Sosta
un fiume che tu osservi dalla con la mente vicino a questa
riva. I pensieri arrivano, passano immagine per il tempo che vuoi,
e vanno via. Seguili mentre poi lentamente lasciala sfumare,
si allontanano tra le acque. riapri gli occhi e torna alle tue
Poi, quando vuoi, comincia a occupazioni quotidiane.
visualizzare una rosa. Una rosa
rossa dal colore intenso, i suoi Gira pagina per scoprire
petali vellutati, immaginala tutti i benefici di questo
mentre sta sbocciando, mentre esercizio immaginativo

Maggio 2019 101


Autoterapia L’IMMAGINE TERAPEUTICA

Visualizzare una rosa ti porta a contattare


la tua interiorità e ti ricolloca nel posto giusto

C
i sono momenti in cui ti chiedi: sto facendo
la cosa giusta? Oppure: è la persona che fa
per me? O ancora: devo tener duro o cer-
IN QUALI OCCASIONI USARLA
care altro? Che sia una questione di lavoro, o di
cuore, o familiare, capita di sentirsi privi di punti Il tuo centro è come
di riferimento. Gli altri ti danno i loro consigli, ma un profumo: non lo vedi
nessuno può sapere cosa fa per te, se non tu stesso.
E invece ti senti confuso e pieno di dubbi. In questi
ma c’è ed è solo tuo
casi, dopo un po’, continuare ragionarci sopra è Quando ti senti spento,
controproducente. Troppe idee, troppe opinioni ti sfiduciato e ti sembra di
allontanano dalla percezione di cosa vuoi davvero. non ottenere dei risultati
L’inconscio parla attraverso le immagini, quindi è concreti, l’immagine della
con le immagini che si può andarlo a trovare per rosa ti ricorda che, nonostante
tornare in contatto col proprio mondo interiore. tutto, la tua essenza veglia
sempre su di te. La sua presenza
Ricchezza segreta C’è qualcosa dentro di te che è impercettibile, come un profumo la
ti ricorda che sei sempre nel posto giusto perché senti ma non la vedi, ma una volta che si
ciò che conta davvero, la tua essenza, è sempre apre rivela il mistero del suo calore e della
con te. La rosa è l’immagine che più di tutte ti aiu- sua energia. Inoltre la presenza delle spine
ta a ricontattare questo centro prezioso, che è ben ci suggerisce che gli opposti abitano dentro
ognuno di noi. “Non c’è rosa senza spine”,
nascosto, come la rosa nasconde gli stami con la
così come non c’è calore senza freddezza,
corolla e con le spine. Non a caso la parola “essen-
non c’è amore senza distacco, non c’è
za” indica nello stesso tempo il centro, la radice
spiritualità senza materialità. Jung parlava
più profonda, il fondamento, ma anche il profumo,
di “coniunctio oppositorum”, unione degli
l’aroma. E quello della rosa è particolarmente ine- opposti: solo quando celebriamo questo
briante, intenso, capace di “sospendere” la ragione sposalizio interiore possiamo evolvere e fare
e di riportarci “all’essenza”. La rosa è un’immagine volare la nostra essenza.
che ci fa ricontattare la nostra interiorità, le nostre
ricchezze più segrete e profonde.

102 Riza psicosomatica


ISTITUTO RIZA DI MEDICINA PSICOSOMATICA

Corso di Specializzazione
in Psicoterapia
a indirizzo psicosomatico
Scuola di Specializzazione
Direttore: dott. Piero Parietti

(riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università


e della Ricerca, D.M. 24/10/94 e 25/05/01)

Sono aperte le iscrizioni


Anno accademico 2019-2020
Inizio dicembre 2019
La Scuola è aperta ai laureati in Medicina e Chirurgia o in Psicologia.
Rilascia il diploma di specializzazione in psicoterapia secondo
l’art. 3 della legge 56/89 e del DM 509/1998

Il piano didattico prevede:

• Una formazione teorica comprensiva di:


- una parte generale in cui sono sviluppati temi di psicologia dell’età evolutiva, psico-patologica,
psichiatrica oltre alla presentazione e valutazione critica dei principali modelli di psicoterapia;
- una parte specifica che prevede l’insegnamento dell’approccio psicosomatico nonché la teoria
e la tecnica della psicoterapia a indirizzo psicosomatico;
• Un training pratico-clinico;
• Un tirocinio in strutture pubbliche;
• Una formazione personale secondo un indirizzo attinente all’orientamento della Scuola.

La Scuola ha durata quadriennale e un monte ore annuo di 500 ore;


- è a numero chiuso;
- prevede un esame di ammissione e uno al termine di ciascun anno, il cui risultato è vincolante
per il passaggio all’anno successivo;
- la frequenza è obbligatoria;
- le lezioni saranno in genere concentrate nelle giornate di Sabato e Domenica e le unità didattiche
saranno di 8 ore.

Per informazioni rivolgersi alla segreteria della Scuola:


tel. 02/5845961 • fax 02/58318162
scuolapsicoterapia@riza.it • www.scuola-psicoterapia.riza.it Riza - Scuola di Psicoterapia
Autoterapia LA SAGGEZZA DEGLI ANTICHI di Michael Morelli

La psicologia della rosa


ti porta dritto
verso l’essenza
L’IMMAGINE DEL FIORE CHE HAI CONOSCIUTO
NELL’ESPERIENZA IMMAGINATIVA NON
È SOLO RILASSANTE: È UNA GUIDA
ALL’ESISTENZA CHE TI AIUTA A RIMANERE
SALDO ANCHE NEI MUTAMENTI

B
asta osservarla con attenzio- padre Zeus. Da una parte era il sim-
ne: ogni rosa possiede la geo- bolo della sensualità, dell’amore e
metria archetipica della spira- della passione, dall’altra evocava
le, che si manifesta nella complessa l’evoluzione spirituale, l’attuazione
disposizione dei petali della sua di saperi innati e profondi, prodotti
corolla. Ecco perché è un simbolo direttamente dal nucleo e antitetici
vivente, che gli antichi conosceva- rispetto ai saperi della superficie,
no bene. Come la rosa ci insegna, alle conoscenze acquisite. Ecco per-
infatti, i veri saperi e le vere capa- ché Lucio, il protagonista di uno dei
cità che possediamo sono nascosti, libri più importanti dell’umanità,
ma concreti e realizzativi: capacità “Le metamorfosi” dello scrittore
innate che si traducono in azioni. Ri- latino Apuleio, dopo essere stato
sorse sconosciute e misteriose che trasformato in asino da una pozio-
si manifestano al momento giusto. ne magica, dovrà mangiare proprio
una rosa per poter tornare uomo e
Una profonda superficie diventare un sacerdote iniziato. E la
Nell’antica Grecia la rosa era sacra rosa incarnava per i Greci la stretta
sia ad Afrodite, la dea della bellezza relazione che, negli strati più pro-
e del desiderio sessuale, sia ad Ate- fondi della psiche, collega l’energia
na, la signora della sapienza e della erotica alla saggezza provvidenzia-
provvidenza, nata dalla testa del le del Sé.

104 Riza psicosomatica


L’ESTERNO NON CONTA UNISCI GLI OPPOSTI
Fiorisci senza un perché: La legge dell’inconscio
ciò che conta è la spontaneità ti mantiene in armonia
«La rosa è senza perché, fiorisce perché La caratteristica della rosa che più colpiva
fiorisce, non bada a se stessa, non si cura di gli antichi è il fatto che nello stesso essere
chi la guarda». Con queste parole Silesio, coesistessero un fiore armonioso e delicato
grande filosofo e mistico medievale, descrive e un fusto ricoperto di spine appuntite.
la spontanea e semplice potenza con cui Così la rosa veniva considerata dalle
fiorisce una rosa, che vive per manifestare la antiche tradizioni l’emblema della legge
propria essenza, che non è condizionata dal dell’armonia degli opposti che regola
mondo esterno, dai “perché”, dalle domande, l’inconscio: insegna agli uomini che il dolore
dalle cause esterne, dalle opinioni e dai e la tristezza non sono necessariamente
giudizi degli altri. Per Silesio la spontaneità disgiunti dalla fioritura, dalla felicità, ma
e la naturalezza sono la via per recuperare che è possibile trovare la gioia di vivere
il contatto con il nostro nucleo interno, per anche nei momenti difficili, che si può essere
seguire la nostra vera essenza. contemporaneamente distaccati e passionali.

L’ESERCIZIO
Tieni in mano
assieme la gioia
e la tristezza,
il profumo e le spine
Provate ad immaginare una
scena dolorosa che vi è capitata,
per esempio un episodio in cui
non siete riusciti a replicare
a una frase che vi ha ferito;
contemporaneamente portate
alla mente l’immagine di un
momento in cui vi siete sentiti
felici, allegri, spensierati. Tenete
nella mente queste due immagini
l’una accanto all’altra, come se
le teneste una in ogni mano e
percepite allo stesso modo la
compresenza della gioia e della
tristezza. Il Sé, come la rosa che
è insieme profumo e spine, non
conosce le contraddizioni che
frammentano l’Io. La saggezza
dell’essenza sta nell’unione degli
opposti.

Maggio 2019 105


Autoterapia LE PAROLE CHE CURANO di Chiara Marazzina, psicologa e psicoterapeuta

Stai nel silenzio: ti rin


IL BORBOTTIO CONTINUO CON CUI RIEMPIAMO LE NOSTRE RELAZIONI
NON È COMUNICAZIONE, MA UN RIPIEGARSI SU DI SÉ CHE PORTA
A PUNTARE LO SGUARDO SOLO SU CIÒ CHE NON FUNZIONA

Due modi opposti


di reagire agli ostacoli

“Quando sono in crisi “Quando ho un problema


ne parlo a tutti ne prendo atto e lo
per avere dei consigli deposito nel buio
utili e cercare così e nel silenzio, poi mi
di sentirmi meglio” distraggo e aspetto”

C
rediamo che parlare di noi isolati. Siamo convinti che sapere no detto i Saggi. James Hillman
stessi e dei nostri problemi che qualcun altro ha già provato le scrisse che dietro ogni nostro
agli altri, chiedendo loro stesse nostre sensazioni finirà per problema si nasconde un emble-
consigli e opinioni, sia giusto, anzi rassicurarci. Ma è proprio così? ma, uno stemma, un simbolo che
guardiamo con sospetto chi non si Quanto di ciò che gli altri ci dicono suggella la nostra unicità. Perché
confida, pensando che nasconda è utile, ci riguarda davvero? E se, solo attraverso i nostri disagi pos-
qualcosa. Passiamo il tempo a sfo- nel parlare di sé, ognuno, in real- siamo evolvere e crescere. Perciò
garci, ci confrontiamo e ci chiedia- tà, ascoltasse solo se stesso, come non serve a niente cercare il parere
mo persino come altre persone si in una camera dell’eco che non fa degli altri, perché ogni situazione
sarebbero comportate nei nostri che ripetere sempre le stesse cose è unica e ognuno vi fa fronte con la
panni. E se tutto ciò fosse non solo su cui ci si fissa, impedendoci di propria specificità. Ci sono dei mo-
inutile, ma anzi profondamente cambiare sguardo e vedere le cose menti nella vita in cui ci siamo solo
dannoso per il nostro equilibrio da altri punti di vista? noi: è necessario affrontare queste
interiore? Rimanere da soli con intemperie della vita affidandoci
noi stessi, con le nostre riflessioni, La via dei Saggi Sono i nostri non al chiacchiericcio esterno, ma
i nostri pensieri e i nostri tormen- disagi a spingerci lungo la via al silenzio interno, per diventare i
ti ci fa paura, ci fa sentire soli e dell’autorealizzazione: così han- protagonisti della nostra esistenza.

106 Riza psicosomatica


Il modo in cui parli con te stesso e con gli altri fa la differenza tra
tormentarsi e gioire. Per questo è importante scegliere sempre le parole
giuste, quelle che ti aiutano a creare le condizioni ideali per la felicità

novi e spegni l’ansia


L’INSEGNAMENTO
L’anima è nascosta
e misteriosa,
ma non sbaglia
Impara a parlare sempre meno di te,
non confidare i tuoi progetti, proteggi
il tuo spazio interiore, privato e
personale: meno ti esponi all’esterno
e più ti centri su te stesso. Soprattutto
impara a non raccontare i tuoi problemi
o a chiedere consiglio. Al contrario,
quando sei in difficoltà con te stesso o
con altri, impara a non ragionarci sopra:
guarda senza dare nessun giudizio, poi
porta il problema nel buio e nel silenzio
interiore e lascia che segua il suo corso
senza interferire. L’anima è silenziosa,
se l’assecondi i segnali arriveranno in
modo spontaneo e ti indirizzeranno
sulla giusta via. Le risposte migliori
possono sgorgare solo da un punto
nascosto di te: per questo è necessario
non farsi condizionare da nulla, che
siano convinzioni dell’Io o pareri esterni
che possono solo confondere.

LA TECNICA
Decidi di non decidere: così lasci che l’istinto si risvegli
Un buon modo per aiutarti a non chiedere fino all’ultimo, rivolgendo però il tuo sguardo
consigli in “automatico” quando hai un sul tuo mondo interno e sulle percezioni che
problema, per paura di non sapere cosa fare, senti. Facendo in questo modo vedrai che la
è quello di “decidere di non decidere”: non tua decisione sarà partorita da ciò che senti in
cercare di avere subito delle risposte chiare quel momento. Un po’ alla volta svilupperai
e definitive. Non sai se partecipare o no a una maggiore confidenza con il tuo mondo
una festa, se iscriverti a quel corso o no, se interiore, e soprattutto la fiducia che al
parlare o no al tuo capo di certe questioni? momento opportuno le risposte sgorgano
Nel dubbio, sospendi ogni decisione e aspetta sempre da dentro di te.

Maggio 2019 107


Autoterapia COLORA IL TUO MANDALA

COSÌ L’ATTESA DIVENTA FRUTTUOSA

Torna alla radice e aspetta


la tua fioritura
Q uando nella tua vita
l’attesa per soluzioni
che non arrivano por-
ta allo sconforto o addirittura
na occupata da un imponente
albero. Fanne la tua tana per
tutto il tempo che ti serve. Tra
le sue radici e all’ombra delle
alla tristezza, se ti sembra di sue fronde c’è l’energia capace
essere quel seme abbandonato di rigenerarti: anche se non la
nel buio o quello stelo ancora senti in questo momento, c’è.
fragile che fatica a sopportare Devi solo lasciarle spazio. Al
il peso delle intemperie, imma- momento giusto, anche tu fio-
gina di percorrere il sentiero rirai insieme all’albero che stai
che porta alla cima della colli- colorando.

Come fare
In silenzio, in un Se c’è una lezione fondamentale che possiamo
momento di pausa, imparare dalla natura, è che le cose accadono
prendi dei colori sempre al momento giusto. Quando i tempi
(pennarelli, matite, ciò sono maturi. Anche le trasformazioni che
che preferisci) e sul sembrano istantanee in realtà nascondono mesi
foglio accanto o su una di silenziosa, ardua e segreta preparazione.
sua fotocopia inizia Un fiore può stupirci sbocciando dalla notte
a colorare seguendo al giorno, ma questa esplosione primaverile
il tuo estro. Non farlo è stata resa possibile dal lungo inverno che il
con uno scopo, perditi seme ha trascorso nella gelida terra, dai raggi
semplicemente nel gesto. del sole che hanno incoraggiato la timida
Quando hai terminato crescita del germoglio, dalle gocce di pioggia
contempla per qualche che a volte si sono fatte desiderare e altre hanno
minuto la tua opera, poi quasi sommerso lo stelo.
portala con te nelle tue
attività quotidiane.

108 Riza psicosomatica


Colorare un mandala nel silenzio e nella pace della propria casa aiuta
non solo a rilassarsi, ma anche ad accedere a energie interiori, ad aree
del proprio nucleo che silenziosamente ci guidano ogni giorno. Scaccia via
i brutti pensieri e ricongiunge con la propria naturale spontaneità.

Maggio 2019 109


Autoterapia LA RIFLESSIONE DEL MESE

A un maestro che aveva


avuto il dono dell’illuminazione, i discepoli
chiesero: “Maestro, la tua illuminazione
cosa ha provocato in te? Cosa ti ha dato?”.
L’uomo rispose: “Bene, vi racconto quello che mi ha dato:
quando mangio, mangio; quando guardo, guardo;
quando ascolto, ascolto. Questo mi ha dato!”.
I suoi discepoli obiettarono: “Ma tutti fanno così!”.
Il maestro rispose ridendo: “Allora tutti sono illuminati!”.
Un discepolo allora chiese: “Maestro, ma
qual è la cosa più importante nella vita?”.
Il maestro rispose: “Qualunque cosa io stia
facendo in quel momento”.
Antony de Mello

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