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I GAS
I gas non hanno né forma , né volumi propri; sono facilmente comprimibili; si
espandono con grande facilità; in generale hanno bassa densità.

Tra i tre stati di aggregazione, quello gassoso è caratterizzato dal massimo


grado di disordine, dato che le particelle possiedono la massima libertà di
movimento.

Lo stato aeriforme viene raggiunto da tutte le sostanze, ma solo alcune sono


gas a temperatura e pressione ambiente (Le sostanze nello stato aeriforme
sono distinte in gas e vapori in base al concetto di temperatura critica, cioè la
temperatura al di sopra della quale una specie chimica non può passare allo
stato liquido. Un gas è una sostanza che si trova al di sopra della temperatura
critica e un vapore è una sostanza che si trova al di sotto della sua temperatura
critica. Generalmente si parla di stato gassoso senza distinzione.)

I parametri che caratterizzano un gas sono:

• quantità (n) = numero di moli (mol)


• volume (V) = volume di recipiente che contiene il gas (L o cm3)
• temperatura (T) = misura dell’energia cinetica media delle particelle del
gas (°C o K)
• pressione (P) = forza esercitata per unità di superficie.

PRESSIONE

P=F/S . Si misura in Pascal (Pa); 1 Pa = 1N/m2

Pressione atmosferica = 760 mmHg = 1 atm;

si usa anche il bar = 105 Pa = 0,986 atm.

760 mmHg = 760 torr = 1 atm = 101325 Pa = 1,013 bar

1 mmHg = 133,322 Pa = 1,3∙10-3 atm


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I GAS PERFETTI (o ideali)


E’ perfetto (o ideale) un gas che soddisfa le seguenti condizioni:

• le particelle che costituiscono il gas hanno volume proprio nullo;


• fra le particelle non esistono interazioni a distanza;
• gli urti tra le particelle sono perfettamente elastici.

I gas perfetti obbediscono alle leggi illustrate di seguito.

LEGGE DI BOYLE (1662) - Isoterma (a temperatura costante)


P∙V=k => P 1/ V (Pressione e volume sono inversamente proporzionali)

Se aumento il volume la pressione diminuirà in proporzione, in quanto


diminuiscono gli urti sulle pareti del recipiente.

Posso anche esprimerla: P1∙V1 = P2∙V2

(iperbole equilatera)
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LEGGE DI CHARLES (1787) (I legge di Gay-Lussac che rielaborò i dati di


Charles) - Isobara (a pressione costante)

Riscaldando una certa massa di gas ideale a pressione costante, il volume


occupato dal gas aumenta, per ogni grado centigrado, di 1/273,15 del volume
che esso occupa a 0°C :
𝑉0 1 273,15 + 𝑡
𝑉 = 𝑉0 + 𝑡 = 𝑉0 ∙ (1 + 𝑡) = 𝑉0 ∙ ( )
273,15 273,15 273,15
Indicando con 273,15 + t = T e con 273,15 = T0 e considerando V0/T0 costante
si ha anche

Il volume di una determinata quantità di gas, a pressione costante, è


direttamente proporzionale alla sua temperatura assoluta.

Pertanto, innalzando la temperatura di un gas (a pressione costante) da T 1 a T2,


il suo volume aumenterà da V1 a V2 in modo che il rapporto tra volume e
temperatura assoluta resti costante:
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LEGGE DI GAY-LUSSAC (1802) (II legge di Gay-Lussac, ottenuta


rielaborando dati di A.Volta) - isocora (a volume costante)
Si consideri una certa massa di gas contenuta in un recipiente di volume
costante alla temperatura di 0°C e alla pressione P0. Se viene aumentata la
temperatura si ha un conseguente aumento della pressione, per ogni grado
centigrado, pari a 1/273,15 della pressione P0.
𝑝0 1 273,15 + 𝑡
𝑝 = 𝑝0 + 𝑡 = 𝑝0 ∙ (1 + 𝑡) = 𝑝0 ∙ ( )
273,15 273,15 273,15
Indicando con 273,15 + t = T e con 273,15 = T0 e considerando V0/T0 costante
si ha anche

La pressione di una determinata quantità di gas, a volume costante, è


direttamente proporzionale alla temperatura assoluta.

Mantenendo costanti la quantità di gas e il volume da esso occupato,


all’aumentare della temperatura assoluta del gas si registra un parallelo
aumento della sua pressione (figura 6.13). Quando, a volume costante,
riscaldiamo un gas e la sua temperatura passa da T1 a T2, la pressione aumenta
da p1 a p2 in modo tale che il rapporto p/T resti inalterato, cioè (figura 6.14):
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Le leggi di Charles e Gay-Lussac indicano che V e P di un gas diminuiscono con


l’abbassarsi di T.

W. Thomson (Lord Kelvin), estrapolando le rette che descrivono le 2 leggi,


osservò che entrambe incontrano l’asse delle ascisse nel punto t = -273,15 °C.

Questa temperatura limite alla quale un gas IDEALE non occupa né volume né
esercita pressione, venne definita zero assoluto.

Kelvin propose una scala termometrica che parte dallo zero assoluto, di tipo
centigrado: scala Kelvin [S.I. 1967].
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PRINCIPIO DI AVOGADRO
A parità di condizioni di P e T, volumi uguali di gas diversi contengono un ugual
numero di molecole e quindi anche un ugual numero di moli.

In particolare, in condizioni standard (S.T.P.), cioè t = 0°C e P = 1 atm, 1 mole di


qualsiasi gas occupa un volume di 22,4 litri (volume molare standard);
𝐕
cioè 𝐧 = 𝟐𝟐,𝟒𝐋 𝐋 ( a S.T.P. !!!)

EQUAZIONE DI STATO DEI GAS PERFETTI


Abbiamo visto che:

P 1/ V (Boyle)

T  V (Charles)

T  P (Gay-Lussac)

Combinando le tre leggi si ricava che:


𝐏𝟏 ∙ 𝐕𝟏 𝐏𝟐 ∙ 𝐕𝟐 𝐏∙𝐕
= =⋯ =𝐤
𝐓𝟏 𝐓𝟐 𝐓
Considerando 1 mole di gas a STP si ha:
𝐏𝟎°𝐂 ∙ 𝐕𝐦𝐨𝐥𝐚𝐫𝐞 𝟏 𝐚𝐭𝐦 ∙ 𝟐𝟐, 𝟒 𝐦𝐨𝐥/𝐥 𝐋 ∙ 𝐚𝐭𝐦 𝐋 ∙ 𝐤𝐏𝐚
= = 𝟎, 𝟎𝟖𝟐 = 𝟖, 𝟑𝟏 =𝐑
𝐓𝟎°𝐂 𝟐𝟕𝟑, 𝟏𝟓 𝐊 𝐦𝐨𝐥 ∙ 𝐊 𝐦𝐨𝐥 ∙ 𝐊
con R = costante universale dei gas .

Considerando un numero “n” di moli abbiamo:


𝐏∙𝐕
= 𝐧𝐑
𝐓
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cioè

𝐏∙𝐕=𝐧∙𝐑∙𝐓
Equazione di stato dei gas perfetti

Dato che la densità di un gas è d=m/V e che n = m (g) /MM (g mol-1)

si ha che
𝐦
𝐏∙𝐕= ∙𝐑∙𝐓
𝐌𝐌
e quindi
𝐏 ∙ 𝐌𝐌
𝐝=
𝐑∙𝐓
Si ha anche:
𝐑∙𝐓
𝐌𝐌 = 𝐝 ∙
𝐏
cioè si può calcolare la massa molare (e quindi la massa molecolare) di un gas,
se note la densità, la pressione e la temperatura del gas.

LEGGE DI DALTON (o delle pressioni parziali)


La pressione totale di una miscela di gas è pari alla somma delle pressioni
parziali esercitate dai singoli gas componenti la miscela:

Ptot = P1 + P2 +P3 + ….Pn

In effetti i gas componenti si comportano come se ciascun gas avesse a


disposizione tutto il volume del contenitore.

L’equazione di stato vale anche per le miscele gassose:


𝐑∙𝐓
𝐏𝐭𝐨𝐭 = 𝐧𝐭𝐨𝐭
𝐕
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Detta “PA” la pressione parziale di un gas A si ha:


𝐏𝐀 𝐧𝐀
=
𝐏𝐭𝐨𝐭 𝐧𝐭𝐨𝐭
quindi
𝐏𝐭𝐨𝐭 ∙ 𝐧𝐀
𝐏𝐀 =
𝐧𝐭𝐨𝐭
La pressione parziale si può esprimere anche in termini di frazione molare (XA).

Infatti, la frazione molare di un gas A è pari a:


𝐧𝐀
𝐗𝐀 =
𝐧𝐭𝐨𝐭
quindi, 𝐏𝐀 = 𝐏𝐭𝐨𝐭 ∙ 𝐗 𝐀

L’aria è una miscela di gas costituita dal 78,1 % di N2 e dal 20,9% di O2


(tralasciando i componenti minori).

Alla Ptot = 101,325 kPa (cioè 1 atm, quindi al livello del mare) si ha:
𝟏𝟎𝟏, 𝟑𝟐𝟓 𝐤𝐏𝐚 ∙ 𝟐𝟎, 𝟗
𝐏𝐎𝟐 = = 𝟐𝟏, 𝟐 𝐤𝐏𝐚
𝟏𝟎𝟎
𝟏𝟎𝟏, 𝟑𝟐𝟓 𝐤𝐏𝐚 ∙ 𝟕𝟖, 𝟏
𝐏𝐍𝟐 = = 𝟕𝟗, 𝟏 𝐤𝐏𝐚
𝟏𝟎𝟎
Man mano che si sale di quota diminuisce la Ptot e quindi anche la PO2. Già a
5000 m Ptot = 54 kPa e PO2 = 11,3 kPa, valore troppo basso per assicurare uno
scambio sufficiente di O2 tra atmosfera e sangue.

Si deve perciò aumentare il ritmo della respirazione per avere quantità


sufficienti di O2.

A 8000 m si deve respirare a un ritmo 6-7 volte maggiore, con rischio di


perdere i sensi o avere danni al cervello per un ridotto apporto di O2.
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LEGGE DI GRAHAM (o della diffusione)


Dalla teoria cinetico-molecolare:
𝟏 𝟏
𝐦𝐀 𝐯𝐀𝟐 = 𝐦𝐁 𝐯𝐁𝟐
𝟐 𝟐
da cui

𝐕𝐀 𝐌𝐌𝐁
=√
𝐕𝐁 𝐌𝐌𝐀

La velocità di diffusione di un gas è maggiore quanto più è bassa la sua massa


molecolare (legge di Graham).

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