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Teatro in carcere il 3 giugno


Autore: Redazione - 28 Maggio 2019

La performance “RUGBY, CORPO A CORPO. Ricordi e ritorni tra


gioco e sogno di una vita” che sarà presentata lunedì 3 giugno alle 14.00 nella Sala teatro della casa Circondariale di Pesaro coinvolge diversi detenuti e detenute della
Compagnia “Lo Spacco” insieme a un gruppo di studenti e studentesse di Pedagogia generale per il Corso di Scienze Motorie, Sportive e della Salute dell’Università degli Studi di
Urbino Carlo Bo nell’ambito del Progetto “Teatro e Rugby in Carcere” curato dal Dott. Vito Minoia (esperto di teatro educativo e inclusivo) e dalla prof.ssa Rosella Persi, Associato
di Pedagogia generale e sociale.

La regia dello spettacolo è di Francesco Gigliotti, già docente di iconografia teatrale al DAMS-Università della Calabria, che da anni collabora con il Teatro Universitario Aenigma
di Urbino con progetti di formazione innovativi sul teatro d’arte plastica e dinamica. Gigliotti è stato affiancato in questa esperienza da Romina Mascioli come assistente alla regia, con
una lunga esperienza come attrice e regista in progetti di teatro in carcere, e da Giuseppantonio De Rosa, allenatore, per la consulenza sul Rugby.

L’evento si inserisce nel ciclo “L’Arte Sprigionata” a cura della Casa Circondariale di Pesaro in collaborazione con la Città di Pesaro e la Biblioteca Comunale “San
Giovanni”. Il laboratorio “La comunicazione teatrale” che il Teatro Universitario Aenigma conduce in carcere a Pesaro dal 2002 è sostenuto dal 2011 dalla L.R.28/2008 nell’ambito del
Progetto unitario di Coordinamento Regionale Teatro in Carcere Marche (www.teatrocarcere-marche.it) del quale è capofila.

“Da quando con la Rivista Europea “Catarsi-Teatri delle diversità”, da me fondata all’Università di Urbino con i proff. Emilio Pozzi e Claudio Meldolesi nel 1996 abbiamo iniziato ad
approfondire scientificamente gli studi sul teatro in carcere, sono stati fatti molti passi avanti” dichiara Vito Minoia. “Oggi il fenomeno è riconosciuto a livello internazionale da parte
dell’ I.T.I. (Istituto Internazionale del Teatro dell’UNESCO) che i 26 marzo scorso ha voluto celebrare la Giornata Mondiale del Teatro nel carcere di Pesaro. Dal 2011 il Coordinamento
Italiano delle esperienze più qualificate ne comprende oggi 60 da 15 Regioni diverse e a novembre inaugureremo durante il XX Convegno su “I Teatri delle diversità” il primo Network
Internazionale di settore. L’esperienza del 3 giugno prossimo a Pesaro testimonia la validità di un modello, avviato all’Università di Urbino nel 1994, quando un gruppo di studenti
coordinati dal Teatro Universitario Aenigma si spostarono per un mese a Modena per l’allestimento di uno spettacolo teatrale con la sezione “protetti” della Casa Circondariale “S.
Anna”. Oggi tale tipo di sperimentazione è praticata con successo anche in altre università italiane ed all’estero. Questa volta al centro della nostra attenzione lo sport del Rugby con le
sue specificità educative, che valorizzeremo anche in forma poetica grazie all’accostamento alla scrittura di Cesare Pavese. “RUGBY, Corpo a Corpo” apre le porte a future
sperimentazioni educative di carattere interculturale ed inclusivo con il Corso di Scienze Motorie, Sportive e della Salute dell’Università di Urbino considerando l’alto numero di allievi
che ha chiesto di partecipare al progetto (55 gli studenti che hanno partecipato al laboratorio, lasciando poi il posto ad una loro rappresentanza per la realizzazione dello spettacolo
conclusivo)”.

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