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Composizione mineralogica
delle più comuni rocce magmatiche
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Fig. 2.
Rocce granitiche in Sardegna.
Ora ci soffermiamo sulle più diffuse rocce magmatiche intrusive ed effusive (fig. 1).
Rocce acide
Sono rocce di colore chiaro (talvolta grigiastro o rosato), “leggere” (densità 2,5-2,8 g/cm3).
Nella composizione mineralogica predominano quarzo, feldspato di potassio e plagiocla-
sio sodico, mentre i minerali femici – biotite e anfibolo (orneblenda) – sono presenti in
quantità modeste (indicativamente intorno al 10%).
• Il granito, nelle sue numerose varietà, è la roccia intrusiva di gran lunga più diffu-
sa nella crosta continentale, mentre è praticamente assente nella crosta oceanica.
Ha struttura cristallina a grana grossa (“granito” deriva dal latino granum) e può
esibire varie colorazioni. In Italia i graniti si estraggono principalmente nelle Alpi
(famoso è il granito rosa di Baveno), nell’isola d’Elba e in Sardegna (fig. 2). I gra-
niti, per la loro elevata resistenza meccanica, sono molto usati, così come lo erano
nell’antichità, come pietre da costruzione (in particolare rivestimento di edifici e
pavimentazione).
• La riolite è comunemente nota anche come porfido (fig. 1a.2). Ha struttura micro-
cristallina o porfirica, ma può assumere struttura vetrosa nelle ossidiane e struttura
spugnosa e bollosa nelle pomici. In Italia la riolite si trova, oltre che nell’isola di
Lipari, in Alto Adige, nei Colli Euganei e nella Maremma toscana.
Rocce intermedie
Sono caratterizzate da un rapporto all’incirca 1:1 tra minerali sialici (soprattutto plagio-
clasi, accanto piccole quantità di quarzo e K-feldspato) e femici (pirosseni e anfiboli).
Hanno in genere colore grigio o verdastro.
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Fig. 4.
Un campione di peridotite.
Fig. 3.
Basalto colonnare (Scozia).