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La gamma di vendita, o assortimento, è l’insieme dei beni o servizi che vengono posti in vendita da un operatore
commerciale per soddisfare le esigenze dei clienti. Un assortimento si misura in ampiezza e profondità.
- Ampiezza: numero di linee di prodotto ( es. findus: sofficini, 4 salti, capitan findes…)
- Profondità: ogni possibile variante di ciascun prodotto di ciascuna linea (es: finduss: bastoncini di pesce,
dobloni di tonno, croccole, sofficini pomodoro più mozzarella, sofficini prosciutto cotto più mozzarella)
- Lunghezza: numero totale di prodotti
- Diversificazione: sono i vari settori che una stessa impresa può sfruttare (es montblanc: orologi, occhiali,
lavorazione sulla pelle, penne…)
Differenza tra diversificazione: capacità di soddisfare bisogni diversi con prodotti diversi
Differenziazione: capacità di soddisfare lo stesso bisogno con prodotti diversi.
Il marketing transazionale si è affermato a partire dagli anni ’20 come orientamento di gestione delle attività di
vendita volto alla massimizzazione del profitto. Si sviluppò quindi un approccio inteso a massimizzare il volume di
vendite attraverso una migliore combinazione dei parametri dell’offerta, il marketing mix. Secondo il marketing mix, il
cliente è visto come un target passivo; si fa leva sulla distribuzione considerata come l’elemento più vicino al target
da raggiungere. La qualità è prodotta.
Una più recente idea di marketing è il marketing interattivo che sfrutta canali di comunicazione diretta con il cliente
(social media, e-mail). Si parla quindi di marketing relazione che ha come obiettivo la fidelizzazione del cliente visto
come protagonista. La gestione dei rapporti con la clientela si svolge in varie fasi:
- Fase di primo contatto: creare interesse del potenziale cliente
- Fase di acquisto: si sposta l’attenzione sulle vendite e sulle promesse di servizio
- Fase di consumo: le imprese devono mantenere le promesse
Si è progressivamente passati da una logica di marketing transazionale, marketing mix (make and sell), a una di
marketing relazionale (sense and respond).
Dal momento in cui il contributo alla qualità del prodotto offerto coinvolge tutti gli attori del sistema al marketing
relazionale occorre affiancare azioni di marketing interno. Il marketing interno si focalizza nel rafforzamento
dell’attenzione al cliente sia dei dipendenti che della direzione; secondo questa idea il primo cliente è il personale
interno: la condivisione di tempi, metodi, attività determina un’atmosfera positiva che influenza la qualità percepita
dal cliente finale.
Al fine di rafforzare i livelli qualitativi dell’offerta il marketing tradizionale (mix) si deve integrare con quello
relazionale ed interno: si parla quindi di marketing integrato che fonde 3 impostazioni di marketing.
- Marketing esterno: deputato alla creazione di aspettative
- Marketing interno: finalizzato alla creazione della cultura del servizio per creare le premesse per il
mantenimento delle promesse ai clienti
- Marketing relazionale: gestisce relazioni tra personale di contatto ed utilizzatori per instaurare relazioni
durevoli e profittevoli e dunque esaudire le promesse.
Data l’esigenza delle imprese di un maggior contatto con il mercato si è imposta una grande flessibilità strategica
stimolando il funzionamento di una rete di rapporti con le altri parte del processo di creazione del valore (fornitori,
clienti, stakeholder) definendo un nuovo concept di marketing.
Il marketing relazionale totale è basato sulle relazioni, le reti e le interazioni. È rivolto a relazioni a lungo termine con
singoli clienti e stakeholders ed il valore si crea tra le parti coinvolte.
L’impresa è caratterizzata da elevata flessibilità organizzativa, bassi costi di gestione e flessibilità di adattamento. Il
ruolo della gerarchia, delle strutture e delle risorse fisiche è ridotto in favore di risorse immateriali e competenze che
agevolano la predisposizione all’adattamento.