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cronache ipogee

pagine di informazione speleologica per il Friuli Venezia Giulia - n. 9/2010

«La città sui confini del Carso ha


sempre avuto una grande famigliarità
con il mondo sotterraneo.
Nei suoi dintorni è nata la speleologia,
in città i gruppi speleologici si contano
a decine, le grandi grotte turistiche del
nord est si trovano a pochi chilometri
di distanza ed è raro incontrare un
triestino che, almeno una volta, non
sia sceso nel buio di una caverna.
Già che il passo tra le cavità naturali e
quelle artificiali è breve, a Trieste non
mancano i sotterranei che, sebbene
per la maggior parte siano legati al
mondo delle acque, offrono anche
qualche sprazzo di mistero e curiosi-
tà storica che sono sempre stati una
molla fondamentale nell'interesse del
pubblico per gli ipogei urbani».

Inizia così la sessione che riguarda gli


ipogei artificiali di Trieste, unica città
della Regione Friuli Venezia Giulia, che
appare nel volume "Viaggio nell'Italia
Sotterranea" di Fabrizio Ardito.
Il libro, composto da 192 pagine ne
dedica, appunto, 10 a Trieste.
Gli ipogei artificiali descritti, sia fotogra-
ficamente sia in chiave storica, sono
tre: i sotterranei dei gesuiti, la Kleine
Berlin e lo Speleovivarium.

Le altre città italiane, con i loro ipogei


artificiali, sono le seguenti:
Bologna, Siena, Narni, Amelia, Orvieto,
Roma, Napoli, Matera, Torino, Milano,
Chiusi, Perugia, Todi, Pozzuoli, Paler-
mo e Santarcangelo di Romagna.
Inoltre, sono evidenziate anche altre
strutture ipogee nazionali, come: le
miniere toscane, le gravine pugliesi, le
miniere di Prali (Piemonte) e quelle di
Monteneve e Ridanna (Trentino).
Il volume, ricchissimo di immagini mol-
to ben definite e di grande suggestione,
è prodotto dalla Giunti Editori s.p.a..
Kleine Berlin. (Sergio Vianello) Franco Gherlizza Kleine Berlin. (Sergio Vianello)

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SOCIETÀ DI STUDI CARSICI
"A. F. LINDNER"
XXV CORSO DI SPELOLOGIA ottobre 2010...
Si è svolto, dal 16 settem-
bre al 17 ottobre 2010, il
XXV corso di speleologia di
primo livello che la Scuola
di Speleologia della Società di Studi
Carsici “A. F. Lindner” di Ronchi dei
Legionari (GO) ha realizzato con la
preziosa collaborazione degli istruttori
della Scuola di Cividale del Friuli - Udi-
Presentazione delle attrezzature. (Andrea Colus) ne - (Gruppo Speleologico Forum Julii
e Valli del Natisone), con un risultato
più che positivo, visto il consistente
numero di iscritti (11), tra i quali, in
controtendenza con l’età media degli
attuali speleologi, si annoverano anche
ben 5 giovanissimi, con un’età com-
presa tra i 15 e i 24 anni.
Discreta anche la presenza femminile, Simona Franz, neo presidente del Forum Julii
Speleo. (Archivio Lindner)
consistente in un terzo degli allievi.
Hanno destato vivo interesse le lezioni
teoriche, tra le quali in particolare quel- Nuovo Direttivo al Forum
Lezione di biospeleologia. (Ugo Stocker) la sull’ecologia e sulla conservazione Julii Speleo.
delle grotte e degli ambienti ipogei, Si tinge di rosa la presiden-
tenuta dal dott. Nicola Bressi, del Mu- za del Forum Julii Speleo.
seo Civico di Storia Naturale di Trieste. Così come a Pordenone,
Altrettanto proficue sono state le eser- anche a Cividale del Friuli (Udine)
citazioni pratiche, tenutesi in alcune viene eletta una rappresentante del
delle grotte più rappresentative del gentil sesso a presiedere il sodalizio
territorio carsico (Grotta Ercole, Grot- speleologico: Simona Franz.
ta Ternovizza, Abisso di Gabrovizza, A coadiuvarla il vice presidente Mario
Grotta Lindner e Grotta di Padriciano). Dall’Oglio e i consiglieri Angelo Faidutti,
Per concludere degnamente il corso, Umberto Aviani e Carlo Tomasino, eletti
appuntamento in agriturismo il 6 no- in occasione dell’ultimo rinnovo delle
Lezione nella sede del Gruppo. (Andrea Colus) vembre con la cerimonia di fine corso cariche sociali, il 26 agosto 2010.
e consegna dei diplomi ai partecipanti. Un augurio di un proficuo lavoro a
Foto e video del corso,sul sito internet tutto il direttivo e, in particolare, alla
www.studicarsici.it. giovane e simpatica Simona!
Antonella Miani Angelo Faidutti

Non solo vivere l'avventura


dell'esplorazione del mondo
delle grotte ma conoscerne
e proteggerne il delicato
ecosistema.
Questa la motivazione vincente del
Grotta Ercole. Prima uscita pratica del Corso. "Corso Nazionale di Biospeleolo-
(Bruno Pocovaz) gia Barcis 2010" che, recentemente,
organizzato dall'Unione Speleologica
Pordenonese CAI e dalla Scuola Na-
zionale di Speleologia CAI, ha portato
nella località valcellinese appassionati
provenienti da diverse regioni italiane,
persino dalla Sardegna, a confrontarsi
con alcuni dei più affermati specialisti
della biospeleologia nazionale.
E, per persistere in quell'attenzione per
le varie forme di fauna sotterranea,
che da sempre caratterizza l'attività
Grotta di Ternovizza. (Andrea Colus) Grotta Ercole. (Bruno Pocovaz) degli speleologi del CAI cittadino, il

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loro Presidente, Romina De Lorenzi, Artificiali collabora attivamente con il
ha annunciato che l'USP presenterà Catasto Nazionale della Cavità Artifi-
all'inizio del prossimo anno una nuo- ciali della Società Speleologica Italiana,
va importante iniziativa provinciale a con sede a Trieste.
favore della divulgazione didattica sui Nel corso degli anni sono state effet-
pipistrelli. tuate varie esplorazioni, tra queste i
USP CAI PN & SNS CAI lavori più impegnativi svolti sino ad
ora sono senza dubbio da segnalare
C.R.C. "SEPPENHOFER" il rilevamento e lo studio della Grotte
Sezione Cavità Artificiali Cannoniere del Monte Fortin presso
Farra d’Isonzo (Gorizia), di cui è stata
Barcis. Docenti e partecipanti al Corso Nazionale fatta anche una bella pubblicazione, il
di Biospeleologia. (archivio USP) A conclusione dell’annuale corso di
lavoro di rilevamento e pubblicazione
speleologia, svolto con la Scuola di
delle grotte di guerra esistenti nella
Speleologia Isontina, sono riprese le
vallata dello Judrio, la ricerca storica
consuete attività esplorative e istitu-
sul “Progetto Tschebull” riguardante la
zionali del Centro Ricerche Carsiche
fattibilità dell’acquedotto Goriziano.
“C. Seppenhofer”.
E, non da ultimo ma anzi al primo
A questo scopo la sezione Cavità Artifi-
posto, va segnalato l’enorme lavoro di
ciali del “Seppenhofer” ha organizzato,
rilevamento, posizionamento e pubbli-
domenica 24 ottobre, un’escursione
cazione delle cavità di guerra esistenti
guidata nelle gallerie cannoniere del
sul Monte Sabotino.
Monte Sabotino.
Maurizio Tavagnutti
Monte Sabotino. (archivio "Seppenhofer"). Durante l’escursione si sono potute
visitare le famose “otto cannoniere”,
un dedalo di gallerie scavate nel corso IV CORSO
della Grande Guerra, proprio sulla cre- PROPEDEUTICO
sta del monte e che, attraverso le otto ALLA SPELEOLOGIA
grandi bocche che si affacciano sulla SUBACQUEA
valle dell’Isonzo, offrono al visitatore un
panorama unico nel suo genere. Entro il mese di ottobre si concluderà il
I partecipanti hanno poi proseguito quarto corso di primo livello, propedeu-
l’escursione lungo il crinale del Sabo- tico alla Speleologia Subacquea, che
tino visitando altre gallerie altrettanto il Club Alpinistico Triestino ha organiz-
interessanti pertanto, il “Seppenhofer” zato a partire dal mese di agosto. Ai
aveva consigliato ai partecipanti di quattro partecipanti resta soltanto da
munirsi di una fonte di luce autonoma superare l'esame finale per conseguire
9° Corso di Speleologia Urbana. (Sergio Vianello) anche se sarebbero state, comunque, il brevetto subacqueo di primo livello.
forniti caschi e luci. Per la società triestina, dal punto di
La sezione Cavità Artificiali è nata in vista dei corsi, è stato un anno cer-
seno al Centro Ricerche Carsiche “C. tamente impegnativo, ma anche pieno
Seppenhofer” per precise esigenze di gratificanti soddisfazioni.
di studio e di evoluzione nelle attuali Approfittiamo di queste pagine per
ricerche speleologiche. ringraziare tutto il corpo docente della
Essa rientra in quella particolare bran- Scuola di Speleologia, di Speleosubac-
ca della speleologia che viene indivi- quea e delle Cavità Artificiali per la co-
duata con l’appellativo di “speleologia stanza e l'impegno profusi nel portare
urbana”, praticata in un primo momento "in porto" queste iniziative sociali.
quasi come un’alternativa alla spe- Ecco il calendario del 2010:
leologia classica ha acquistato, col febbraio-marzo
28° Corso di speleologia. (Stefano Pastore)
passare degli anni, una connotazione 9° Corso di Speleologia Urbana
ben precisa nel contesto del gruppo 30 partecipanti;
goriziano. aprile
Sotto la guida del socio Marco Me- 28° Corso di Speleologia
neghini si è guadagnata una propria 9 partecipanti;
autonomia di azione, garantita anche maggio-giugno
dalla competenza del responsabile e 5° Corso "Speleorando"
da un ristretto (per ora) gruppo di ap- 9 partecipanti;
passionati che, con numerosi lavori già agosto-ottobre
eseguiti e studi pubblicati, ha dimostra- 4° Corso di Speleosubacquea
to la necessaria capacità a svolgere il 4 partecipanti
lavoro di ricerca storica, esplorazione, novembre
rilevamento e documentazione. 29° Corso di Speleologia
9° Corso "Speleorando". (Sergio Vianello) Da diversi anni la sezione Cavità iscrizioni in corso (v. volantino, p. 9).

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Relazione presentata, do- aperto di un ambiente particolare come storico legato alla presenza in loco
menica 17 ottobre 2010 quello carsico. dei numerosi manufatti risalenti alla
presso la Sala Convegni Dal punto di vista delle priorità la Prima Guerra Mondiale. Rimane in-
Foresteria Comunale di Barcis (PN), Provincia si propone di concentrare spiegabilmente ignorata tutta la parte
durante il seminario sulla "SALVA- le risorse in primo luogo negli ambiti paesaggistica legata proprio al territorio
GUARDIA DEL PATRIMONIO BIOSPE- 1-2, ovvero sulle aree del San Michele carsico, fenomeni carsici in primo luogo
LEOLOGICO" organizzato dall’Unione e di Castellazzo con una piattaforma per non parlare della peculiare presen-
Speleologica Pordenonese CAI e dalla paesaggio presso il lago di Doberdò, za di flora e fauna tipiche della landa
Federazione Speleologica Regionale per creare polarità capaci di attivare carsica. Da ricordare al proposito che
del Friuli Venezia Giulia in occasione consequenzialmente un processo di proprio nelle cavità del Carso Goriziano
di 2010 ANNO INTERNAZIONALE interventi. La loro messa in rete e la ci sono le uniche stazioni ipogee in
DELLE BIODIVERSITÀ. valorizzazione delle emergenze stori- Italia in cui è stato individuato il pro-
co-ambientali, localizzate tra queste teo (Proteus Anguinus). Nonostante i
due aree, permetterà la creazione nostri numerosi interventi in occasione
A PROPOSITO DI “CARSO 2014+” di poli attrattivi nell’area del Carso a delle riunioni di “Agenda 21” in cui si
Centro Ricerche Carsiche maggior presenza di testimonianze raccomandava di salvaguardare e va-
“C. Seppenhofer” belliche e a più elevata vocazione lorizzare i fenomeni carsici ivi esistenti,
turistica. Successivamente il progetto nulla è stato fatto.
Il Carso Goriziano recentemente è si concentrerà sull’area sacra di Redi- Quanto realizzato, dunque, ci sembra
balzato prepotentemente alla ribalta puglia, e attraverso interventi diffusi e sia del tutto inadeguato: mostra una
in occasione della fase progettuale di mirati si cercherà di ampliare l’offerta scarsissima conoscenza di questi
“CARSO 2014+”. turistico-storica e culturale del Carso luoghi e punta a valorizzare soltanto
Un progetto che nasce dalla volontà Goriziano. uno dei molteplici aspetti del Carso,
della Provincia di Gorizia di riscoprire Dopo tutta questa magnifica premessa le trincee ed i manufatti della Grande
il Carso come luogo in cui si fondono non mi è sembrato vero assistere, ve- Guerra, trascurando tutte le altre po-
elementi unici del paesaggio e della nerdì 15 ottobre, alla presentazione del tenzialità del territorio. Manca secondo
memoria storica legata ai siti che furo- progetto “Carso 2014+” in cui si diceva noi ogni riferimento alla peculiarità del
no teatro della prima guerra mondiale tutto il contrario. Sono stato purtrop- territorio naturale del Carso.
e intende promuovere la sistemazione po sconcertato da quanto esposto in Vale la pena pertanto di parlare detta-
organica dei luoghi al fine di ricom- modo accattivante dai realizzatori del gliatamente di questo piccolo ma im-
prenderli in un percorso tematico che progetto. portante lembo del nostro territorio.
sappia valorizzare la storia, la memoria Per il momento nel progetto, anche Parlare del Carso Goriziano non è
e l’ambiente circostante. se inverosimile, non si parla di Car- impresa facile, molto è stato scritto e
In questa prospettiva il progetto si so! Praticamente il fenomeno carsico rischierei dunque di ripetere concetti
presenta come un’occasione unica non viene minimamente trattato, e, e pensieri già troppe volte espressi.
per la riqualificazione del territorio, la siamo in un ambiente carsico per Tenterò a ogni modo di fare una breve
valorizzazione delle risorse esistenti, la antonomasia. panoramica su questo particolare pae-
promozione di un turismo culturale con- Al proposito è d’obbligo segnalare saggio della nostra provincia. Basterà
sapevole delle vicende storiche e delle che proprio sul Castellazzo, il colle sapere che viene considerato come
risorse ambientali e paesaggistiche che sovrasta il lago di Doberdò, lo Carso Goriziano quel lembo di terra
del territorio e la creazione di nuove studio prevede la realizzazione di un compreso fra la pianura alluvionale
occasioni di sviluppo economico. parcheggio e di un punto panorami- dell’Isonzo a Nord a Ovest e Sud
In conclusione il progetto intende co. Il progetto prevede di tagliare in ed il Vallone di Doberdò a Est. È un
giungere alla realizzazione di un per- due il ciglione carsico per creare una altopiano calcareo ricco di fenomeni
corso tematico relativo ai siti militari passaggio (una profonda trincea) nella carsici, con piccole alture e inclinato
dell’intero territorio del Carso Goriziano roccia da attraversare per arrivare al verso meridione, con quote medie
realizzando un vero e proprio museo belvedere. di circa 100-150 metri sul livello del
all’aperto dove sia possibile vedere, In ultima analisi possiamo ben vedere mare con i versanti verso la pianura
capire e riflettere su quello che è che, a differenza delle prime intenzio- alluvionale abbastanza scoscesi.
successo nella storia europea ma ni, in realtà il progetto “Carso 2014+” Esso è costituito praticamente da un
anche passeggiare e vivere lo spazio privilegia esclusivamente l’aspetto pianoro esteso su circa 64 kmq è do-

Centro Gradina. (Franco Gherlizza) Museo del San Michele. (Franco Gherlizza) Schonburgtunnel. (Franco Gherlizza)

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minato a Nord dal Monte San Michele, determinato l'instaurarsi di associa- di Gorizia è così piccolo ma, eppure
q. 275; è contenuto a Est dall’incisione zioni vegetali particolari. Le fioriture si così pieno di gioielli che la natura si è
paleofluviale del Vallone che lo separa susseguono dalla primavera all'estate divertita a spargere a piene mani, esso
fisicamente dal Carso triestino e dalla inoltrata e sono caratterizzate princi- non finisce mai di sorprendere anche
linea del confine di stato ed è limitato a palmente da specie endemiche quali l’osservatore più attento e di attirare
Ovest, come sopra descritto, dal ripido rododendri e camedri. l’attenzione di sempre nuovi innamorati
ciglione roccioso che domina la piana Le bellezze autunnali del Carso arros- che lo vogliono scoprire in tutte le sue
percorsa dall’Isonzo. sato dal sommacco sono state descrit- pieghe. Amare il Carso può avere più
Nella parte più depressa si trovano i te nei modi più disparati, poco invece significati. Si può semplicemente, ap-
quattro laghi carsici di Doberdò, Pie- si sa di quello che sta al di sotto di prezzare questo ambiente pittoresco,
trarossa, Sablici e delle Mucile. esso. Per tale motivo dobbiamo prima per i suoi fiori, le sue boscaglie, le
Vista la natura litologica della dorsale, parlare del fenomeno carsico. lande, i colori rosseggianti dell’autunno,
il paesaggio è tipicamente carsico, Il termine deriva appunto da “Carso”: la severità del paesaggio invernale, lo
caratterizzato da tutte le forme, gran- nome di quest’area geografica, al splendore della “primavera carsica”,
di e piccole, legate alla dissoluzione confine fra Italia e Slovenia, divenuto la cromatica giallo-verdastra di fine
dei carbonati, vi troviamo le doline, i sinonimo di un paesaggio o, più sem- estate. O si può, amando il Carso,
campi carreggiati e gli imbocchi delle plicemente, di tutto ciò che è legato, avvertire quel senso di mistero che
cavità. dal punto di vista morfologico, alle traspira da ogni dolina, da ogni nero
La tipica copertura vegetale è rappre- grotte. In realtà deriva da “karren”, imbocco delle sue grotte. Sentire cioè
sentata da una boscaglia di arbusti ed termine protoeuropeo che significa quel flusso magnetico che ha attirato
alberi di ridotte dimensioni costituita semplicemente “roccia”, da cui lo slo- generazioni di giovani nell’esplorazione
da carpino nero (Ostrya carpinifolia), veno Grast, in uso sin dal 1177 ed il e nella scoperta di un mondo sotter-
orniello (Fraxinus ornus) ed il som- croato Kras, usato dal 1230; nell’italia- raneo tanto diverso da quello esterno,
macco (Cotinus coggygria) responsa- no Carso e nel tedesco Karst la radice eppure così affascinante che non
bile della colorazione giallo-arancione originale è conservata. Non stupisce finisce mai di rinnovare la curiosità di
autunnale che dona all’intero contesto che la radice significhi “roccia” proprio sapere e di conoscere, anzi di svelare
una particolare valenza paesaggistico perché nelle aree carsiche le rocce i gioielli e i misteri che esso racchiude
- ambientale. sono spesso affioranti e stupendamen- e che conserva gelosamente.
Nelle doline di maggiore estensio- te modellate. Quello carsico è quindi Ed è proprio l’aspetto sotterraneo che
ne e profondità, s'instaura un clima un paesaggio particolare anche perché ha affascinato l’uomo sin dalle sue
peculiare, diverso da quello esterno, si sviluppa non solo in superficie ma origini e più recentemente i tanti gruppi
che favorisce la crescita di un bosco anche, e forse soprattutto, all’interno speleologici che hanno fatto a gara per
sostanzialmente distinto da quello della compagine rocciosa. scoprirne la grotta più bella.
circostante costituito in prevalenza Per quanto riguarda la fauna nelle Sono gli anni in cui vengono fatte
da carpino bianco con rovere e cerro. grandi e piccole cavità e nei cunicoli anche delle importanti scoperte nel
L'altopiano carsico è stato interessato sotterranei si possono trovare un gran campo dell’archeologia. Il compianto
da vasti interventi d'imboschimento numero di specie cavernicole spesso Dott. Ugo Furlani, archeologo gorizia-
con pino nero a partire dalla metà esclusive di questo territorio. Fra esse no, porta alla luce diversi insediamenti
dell'Ottocento. Oggi questa specie spicca il Proteo, un anfibio privo di preistorici sia in grotta sia in superficie
risulta essere ampiamente diffusa ed occhi, poiché è adattato alle condizioni dimostrando in tal modo la presenza
integrata nel paesaggio. Si ricordano di buio presenti nelle grotte. Si tratta di dell’uomo preistorico in questo lembo
alcune tra le specie erbacee tipiche una specie endemica per l'Italia e come di terra e l’importanza di tali insedia-
dell'ambiente carsico quali la Eryngium si è già detto si trova solo in questa menti per la ricostruzione storica della
amethystinum, Knautia illyrica, Drymeia parte del territorio nazionale. provincia isontina.
ssp. tergestina, Tragopogon tomma- Inoltre non mancano individui tipici del È proprio grazie a questo valente
sinii, Crocus reticulatus, Helleborus clima continentale, mentre alta è la pre- archeologo che vengono sistematica-
istriacus, e Genziana tergestina. senza di caprioli, tassi, cinghiali, volpi, mente messi in luce i vari castellieri
La Landa carsica è un elemento del lepri e scoiattoli, oltre a comprendere presenti in zona.
paesaggio peculiare e di singolare alcuni rapaci, come il falco pellegrino, Il castelliere di Castellazzo di Dober-
bellezza. Essa deve la sua origine allocchi e gufi. dò, quello del M. Brestovec, quello
al pascolamento, che nel tempo ha Questo nostro Carso situato alle porte della Rocca di Monfalcone, quello di

Grotta Generale Ricordi. (Franco Gherlizza) Antro di Casali Neri. (Franco Gherlizza) Caverna gen. Lukacich. (Franco Gherlizza)

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Redipuglia tanto per citarne alcuni, ansie e le paure dei soldati durante le gruppi) della provincia goriziana.
non hanno più segreti ma, è proprio snervanti attese prima degli assalti, at- Da sempre la Provincia di Gorizia è
in questo periodo che vengono sco- traverso diverse scritte, disegni e sigle. stata vicina a questa realtà e sa bene
perte diverse cavità con all’interno la Sul Carso Goriziano si possono ancor che all’interno delle varie associazio-
testimonianza della presenza dell’uomo oggi visitare diverse di queste cavità ni speleologiche ci sono specialisti
preistorico. tra le quali posso ricordare la “Grot- (geologi, biologi, storici, ecc.) che,
Sono queste delle piccole grotte ma ta dell’Artiglieria”, “l’Abisso Bonetti”, relativamente alla loro competenza,
estremamente importanti dal punto di la “Caverna degli Honved” o “Antro pur di salvaguardare questo nostro
vista storico, esse corrispondono al di Casali Neri” come pure il grande territorio sono disposti a lavorare
nome di Grotta Pogriže, Grotta Vivišče complesso della “Galleria della Terza gratuitamente.
1 e Grotta Vivišče 2. Si trovano tutte Armata” sul Monte San Michele. Al fine dunque di salvaguardare e allo
nella zona tra il paese di San Martino Ritornando al progetto “Carso 2014+” stesso tempo far conoscere meglio
e quello di San Michele. si può constatare che la principale e il Carso Goriziano, con la presente
Dobbiamo però dire che anche in pressoché esclusiva attrattiva ricono- promuoviamo una mozione in cui si
tempi più recenti e più tristi le grotte sciuta al Carso Goriziano è rappre- auspica che la Provincia di Gorizia
e gli antri carsici furono comunque sentata, per gli estensori del progetto salvaguardi nella sua integrità l’area
interessati dall’attività umana. Carso 2014+, dalle trincee e dagli altri di Castellazzo di Doberdò e promuo-
Per comprendere l’importanza che le manufatti della Prima Guerra Mondiale, va con una opportuna segnaletica il
cavità sotterranee assunsero durante la tanto che si potrebbe affermare che “il fenomeno carsico nella sua molteplicità
Grande Guerra, proprio qui sul Carso Carso non c’era prima del 1915”: è un dei suoi aspetti nonché salvaguardi
Goriziano, bisogna pensare a quanto approccio fortemente limitante. Da un le aree di interesse storico presenti
sia stato importante per i combattenti, punto di vista storico si disconoscono nella zona.
coprirsi per evitare o almeno diminuire elementi di sicuro interesse - anche In ultima analisi noi proponiamo:
le offese nemiche. Infatti per i soldati turistico - come i castellieri, i resti ro- 1 L’allestimento di piccoli parcheggi
che le possedevano, esse costituivano mani e del periodo veneziano, i borghi attrezzati in prossimità dei paesi
un vantaggio non indifferente, sia come carsici. E ancora più inaccettabile dal dove il visitatore possa documentar-
risparmio di lavoro, sia come maggiore punto di vista geologico, naturalistico, si ed anche usufruire dell’ospitalità
capacità, in confronto dei lenti e faticosi etnografico e culturale. I siti militari locale (vedi B&B, osmize, ecc.).
scavi fatti a forza di braccia e mine. possono attrarre flussi anche consi- 2 Invece di scavare costruire una
Sotto questo aspetto il Carso Goriziano stenti di visitatori (si pensi al Sacrario di nuova viabilità, utilizzare la rete
ci fu ostile, infatti dei vantaggi delle Redipuglia), ma come avviene già oggi dei sentieri del CAI, già presenti
sue grotte potè approfittare in misura si tratta di un turismo “mordi e fuggi”, e collaudati. In ogni caso evitare
enormemente superiore il nemico. particolarmente invasivo e che lascia nuove asfaltature o cementificazioni
A tal proposito l’Austria aveva creato poche ricadute sul territorio. Più che un non necessarie.
una speciale organizzazione per la turismo di massa e poco qualificato, si 3 Valorizzare migliorandolo, con op-
ricerca e lo studio delle cavità ove ritiene che il Carso si presti piuttosto ad portuna segnaletica, il Belvedere
venivano eseguiti i lavori di adatta- una valorizzazione delle sue peculiarità già presente a Gradina.
mento al fine di trasformarle in allog- naturalistiche, attenta in particolare 4 Potenziare i musei (come Redi-
gi, sicuri depositi, posti di comando, all’elevata biodiversità: si pensi all’ha- puglia) già presenti in zona senza
officine, ricovero di centrali elettriche bitat della landa carsica, che ospita disperderne i reperti e utilizzare
e telefoniche. endemismi di straordinario pregio. tutte le gallerie cannoniere esistenti
I lavori di sfruttamento e di adattamen- In conclusione secondo noi la Provincia sul Carso Goriziano. Evitare di
to che furono eseguiti, seguirono le potrebbe istituire, se non è troppo tardi, manomettere manufatti storici (vedi
forme delle cavità a seconda dell’uso un tavolo tecnico per individuare le museo del San Michele).
e dei mezzi a disposizione. In queste priorità sulle quali intervenire con degli 5 Visto che siamo in prossimità di
grotte appaiono ancora oggi evidenti obiettivi condivisi. Necessariamente nel riserve naturali ed aree di interesse
le concrezioni calcaree annerite dal gruppo di lavoro dovrebbero entrarci naturalistico promuovere un osser-
fumo, talvolta adattate a sedili, tavolini tutte la associazioni naturalistiche ma, vatorio permanente per valutare
e sostegni. e soprattutto la Federazione Speleo- l’impatto ambientale sulla fauna
Non di rado, inoltre, è possibile vede- logica Isontina che da sola raccoglie locale e sulla biodiversità.
re inciso nel fango e nel pietrame le la totalità dei gruppi speleologici (dieci Maurizio Tavagnutti

Antro di Casali Neri. (Franco Gherlizza) Abisso di Bonetti. (Franco Gherlizza) Vogliamo la pace... (Franco Gherlizza)

 cronache ipogee
cronache ipogee 
SCOPRIAMO OSOPPO

PROGRAMMA novembre 2010...


13 novembre
SCOPRIAMO OSOPPO
Centro visite del forte, ore 20.30 14 novembre 2010
Proiezione 3D "Resia 2002 - Immer-
gersi nella leggenda" di Guglielmo “Le cavità ipogee di Osoppo”
Esposito.

Centro visite del forte, ore 21.00 Da sempre, ciò che va oltre il buio, ha suscitato paure, curiosità e
Video "Nel regno dei guriûz" a cura leggende.
della Sezione Speleosub del CAT. Caverne, grotte, cunicoli, ripari sotto roccia, antri, cisterne sotterranee,
serbatoi di raccolta, gallerie, cavità che, fin da tempi remoti, venivano
14 novembre
adibiti a funzioni difensive, di riparo, di rifugio, di comunicazione, di
Centro visite del forte, ore 9.00-9.30 magazzino, di deposito attrezzi, di polveriera, di prigionia, di guardia
Ritrovo e proiezione 3D "Osoppo". e di avvistamento fino a diventare, più recentemente, luogo di
giochi e momenti ludici tra ragazzini o spazio protetto dove vinceva
Centro visite del forte, ore 9.30-12.00 l’amoreggiare dei fidanzati.
Proiezioni non-stop in 3D
Campo di gioco: il Forte di Osoppo, ci farà da “cicerone” il CLUB
(per non camminatori)
a cura di Guglielmo Esposito. ALPINISTICO TRIESTINO (http://www.cat.ts.it/index.htm) nella figura degli
accompagnatori del GRUPPO GROTTE sezione “CAVITÀ ARTIFICIALI”
Forte, ore 9.30-12.00 (http://www.cat.ts.it/artificiali.htm) che già si sono cimentati nella stesura
Visita guidata negli ipogei artificiali. del libro “Gli ipogei naturali e artificiali del Campo di Osoppo” (Trieste
1994) e danno alcune spiegazioni sugli ipogei di Osoppo sulla pagina
Forte, ore 12.00
Saluto di fine evento e convivio. http://www.cat.ts.it/osoppo.htm.
Daniele Bertossi

11 aprile 2010
Club Alpino Italiano
“... dei pellegrini, Sezione di Gemona del Friuli
Sottosezione di Osoppo
del Pellegrino ed il romitorio”
ore 09.00 _ ritrovo presso la Chiesetta di San Giacomo
in Borgo Olivi

30 maggio 2010
“Andar per orchidee
spontanee”
ore 09.00 _ ritrovo presso la sede C.A.I. in Via Volontari
della Libertà

17 ottobre 2010
“Leccio, leccino e Borgo Olivi”
ore 09.00 _ ritrovo presso la Chiesa di San Pietro sul Forte

14 novembre 2010
“Le cavità ipogee di Osoppo”
ore 09.00 _ ritrovo presso la Chiesa di San Pietro sul Forte

Si consiglia di munirsi di scarponcini ed abbigliamento da


escursionismo. Le camminate sono di difficoltà turistica.

SCOPRIAMO
Non dimenticate di portare nello zainetto ricambi, ac-
qua, qualcosa da mangiare, la macchina fotografica ed
una penna per eventuali appunti.
Ricordiamo che nel mese di maggio 2010 verranno pro-
poste quattro serate con proiezione di foto inerenti il
mondo della montagna e della natura.
OSOPPO 2010
Per informazioni potrete visitare su Facebook la pagina “CLUB
ALPINO ITALIANO OSOPPO (UD)” o comunicare tramite
l’indirizzo di posta elettronica caiosoppo@caigemona.it.
con il patrocinio del Comune di Osoppo
Per tutte le attività della Sezione C.A.I. Gemona-Osoppo-Buja vi
invitiamo a visitare il sito www.caigemona.it.

Si prega di comunicare la propria adesione alle singole


giornate, tramite l’e-mail sopra indicata.
Si declina ogni responsabilità per quanto possa accadere ai partecipanti
prima, durante e dopo gli incontri per questo evento.

 cronache ipogee
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La scuola di Speleologia Regolamento PROGRAMMA


di Trieste del
Club Alpinistico Triestino Le iscrizioni sono aperte a partire da
- Gruppo Grotte - martedì 5 ottobre fino alla data di Venerdì 5 novembre
presentazione del corso e si ricevono 20.30 presentazione del Corso.
sotto l’egida ed il controllo presso la sede del Club Alpinistico Lezione su equipaggiamento
della Commissione Nazionale individuale e tecnica di progressione
Triestino in Via Abro 5/a - telefono:
Scuole di Speleologia della su corda.
Società Speleologica Italiana
040 3498239, i martedì e i giovedì
dalle 21.00 alle 22.00 (per
Domenica 7 novembre
informazioni: 347 5005673).
Cava attrezzata: esercitazioni pratiche.
con la consulenza scientifica
del Museo Civico di Storia La quota d’iscrizione, a titolo di Mercoledì 10 novembre
Naturale di Trieste contributo spese, è fissata in € 100,00. Nodi, tecniche di armo e uso dei Scuola di Speleologia
Tale quota comprende: l’iscrizione materiali. del Club Alpinistico Triestino
organizza il alla Società in veste di socio
simpatizzante, la fornitura delle Giovedì 11 novembre Direttore della Scuola:
 attrezzature necessarie alla Topografia, rilevamento e uso del Moreno Tommasini.
progressione in grotta per tutta la GPS Istruttori di tecnica speleologica:
 durata del corso, esclusi indumenti e Brun Clarissa, Mario Carboni, Duilio
calzature; dispense e pubblicazioni Domenica 14 novembre Cobol, Massimiliano Lettich, Gianfranco
Il Corso, di 1° livello, si prefigge lo sugli argomenti trattati, nonché la Esercitazione pratica nella Grotta di Manià, Mario Nacinovi, Daniela
scopo di trasmettere agli allievi quel copertura assicurativa infortuni AXA Ternovizza. Perhinek, Massimo Razzuoli, Franco
bagaglio di nozioni tecnico-culturali stipulata con la Società Speleologica Riosa.
tale da permettere agli stessi di Italiana. La Società tuttavia declina Mercoledì 17 novembre Aiuto-istruttori di tecnica speleologica:
cominciare a conoscere l’ambiente Le acque sotterranee e la Speleo- Franco Gherlizza, Christian Giordani,
ogni responsabilità per danni o Paolo Manfreda, Maurizio Soravito.
ipogeo e di superare in sicurezza le incidenti a persone o cose che subacquea.
difficoltà tecniche imposte dalla Istruttori di speleologia:
dovessero verificarsi nel corso delle Remigio Bernardis, Sergio Dolce, Franco
moderna progressione in grotte lezioni. Giovedì 18 novembre
Gherlizza, Maurizio Radacich.
verticali. All’atto dell’iscrizione, per i minori, Speleobiologia: la fauna delle grotte.
comunque di età superiore ai 14 anni,
Domenica 21 novembre
è richiesta la firma di un genitore o di
Esercitazione pratica nell’Abisso di
chi ne fa le veci.
Gabrovizza.
Al corso possono partecipare un
massimo di 10 allievi. Mercoledì 24 novembre
Gli allievi devono attenersi scrupo- Prevenzione degli incidenti
losamente alle disposizioni degli speleologici.
istruttori. Coloro che non vi si
attenessero possono essere esclusi dal Domenica 28 novembre
corso in qualsiasi momento, a Esercitazione pratica nell’abisso
insindacabile giudizio del direttore del Plutone.
corso. Consegna degli attestati di
partecipazione. Fotografie di: Daniela Perhinek

cronache ipogee 
STILLICIDIO DI PAROLE E NOTE
allo SPELEOVIVARIUM
PROGRAMMA

Venerdì 22 ottobre 2010 ore 18.30


Inaugurazione della mostra iconografica
“LE GROTTE DEL CARSO TRIESTINO”.
Seguirà “UNA STORIA TRIESTINA”
monologo sui sotterranei cittadini scritto da
Dante Cannarella ed interpretato dall'attrice
Michela Vitali.
La mostra terminerà domenica 31 ottobre 2010

Venerdì 19 novembre 2010 ore 18.30


Immagini di grotte e caverne, tra le sabbie del
Gobi e dei monti Altai.
A seguire “MONGOLIAN SUITE” di Giorgio
Blasco, eseguita dal “Trieste Flute Ensemble”
con Alessandro Vigolo, Federica Cecotti, Ettore
Michelazzi, Daniele Ruzzier e Tommaso Dionis.
Il prof. Giorgio Blasco presenterà quindi il libro
“LA MUSICA DI GENGIS KHAN”.
La mostra terminerà domenica 28 novembre
2010

Venerdì 10 dicembre 2010 ore 18.30


Inaugurazione della mostra iconografica
“LE ACQUE SOTTERRANEE”.
A seguire alcuni brani ispirati alle suggestioni
dell’acqua, presentati da Giorgio Blasco ed
eseguiti dal “Trieste Musica Ensemble” con
Daniele Ruzzier, Federica Cecotti e Micol
Mechi.
La mostra terminerà domenica 19 dicembre
2010

SPELEOVIVARIUM
Società Adriatica di Speleologia
Sezione Biospeleologica
Via Reni n. 2/c, Trieste
www.sastrieste.it

10 cronache ipogee
CON IL PATROCINIO DEL COMUNE DI
RONCHI DEI LEGIONARI

LA SOCIETÀ DI STUDI
carsici “a.f.LiNdNer”
PRESENTA
IL DOCUMENTARIO
“serbia : aLPi diNariche—
ciNtura NOrd OrieNtaLe”
INQUADRAMENTO GEOGRAFICO, GEOLOGICO, SPELEOLOGICO ED
AMBIENTALE. DIFFERENZE E SIMILITUDINI CON LE ALPI GIULIE

SABATO 20 NOVEMBRE 2010


ALLE ORE 18,00
PRESSO LA
SALA DEL CONSIGLIO
DEL COMUNE DI
RONCHI DEI LEGIONARI
Piazza deLL’uNità, N.1
A RONCHI DEI LEGIONARI (GO)

È GRADITA
LA VOSTRA PRESENZA

seguira’ riNfrescO

Per iNfOrMaziONi: sOcietà di studi carsici “a.f. LiNdNer”


VIA F.LLI CERVI, N. 9/G-34077 RONCHI DEI LEGIONARI (GO) - TEL.: 331-1070547

cronache ipogee 11
COMUNICATO STAMPA
Premio Alpi Giulie Cinema
In parallelo alla Rassegna Internazionale “ALPI GIULIE CINEMA” organizzata dall’Associazione “Monte
Analogo” che si terrà a Trieste dal mese di novembre 2010 a febbraio 2011, si svolgerà il “Premio Alpi
Giulie Cinema”, riservato alle produzioni cinematografiche di autori originari delle regioni alpine del
Friuli Venezia Giulia, Slovenia e Carinzia dedicate alla montagna sotto gli aspetti sportivo, culturale,
storico, ambientale ed etnografico.

L’iniziativa, unica nel suo genere, sia per il contenuto delle opere che per la caratterizzazione internazionale
è un punto fisso di riferimento culturale in un territorio come quella dell’Alpe Adria che ferve di piccoli
e grandi produttori di filmati dedicati alla montagna che difficilmente trovano gli spazi adeguati per
proporre le loro realizzazioni.
Al regista del miglior video verrà assegnata la “Scabiosa Trenta”, fiore alpino immaginario cercato per
una vita dal grande pioniere delle Alpi Giulie, Julius Kugy.
Un artista scelto nell’ambito regionale interpreterà questo fiore che costituisce il principale riconoscimento
del concorso.
Verrà assegnato anche un premio per il miglior soggetto, intitolato alla memoria di Luigi Medeot, direttore
della rivista “Alpinismo Goriziano” e componente del GISM (Gruppo Italiano Scrittori di Montagna).

Le produzioni premiate dalla giuria, formata da autorevoli operatori nel campo della comunicazione, della
cultura ed esperti della montagna, verranno proiettate all’Antico CAFFE’ SAN MARCO di Trieste.

Il termine ultimo per la presentazione scade il giorno 31 dicembre 2010.

Il materiale dovrà pervenire presso la sede organizzativa:


MONTE ANALOGO
ALPI GIULIE CINEMA
Via Fabio Severo 31
34133 TRIESTE – ITALIA
Per l’iscrizione scaricare il bando di concorso (PDF - 85 kB)
e la scheda di partecipazione (PDF - 48 kB) dal sito www.monteanalogo.net

CLUB ALPINO ITALIANO


SCUOLA NAZIONALE DI SPELEOLOGIA CAI
COMMISSIONE CENTRALE PER LA SPELEOLOGIA CAI

ASSEMBLEA ORDINARIA
DELLA SCUOLA NAZIONALE DI SPELEOLOGIA CAI
E RIUNIONE GRUPPI GROTTE CAI

Pordenone 3-4 dicembre 2010

Organizzazione: SCUOLA DI SPELEOLOGIA CAI PORDENONE


UNIONE SPELEOLOGICA PORDENONESE CAI

Informazioni e iscrizioni:
IS Giorgio Fornasier cell. 3395888035 @mail gfornasier@teletu.it
Segreteria USP CAI PN Fax: 0434-522823 @mail gianpaolo.bat@libero.it

12 cronache ipogee

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