Il cuore
dei giovani
I proventi derivati dalla vendita
di questo libro e spettanti all’autore
saranno interamente devoluti
alla Fondazione italiana cuore
e circolazione - Onlus
ISBN 978-88-6443-155-0
ISBN ePub 978-88-6443-156-7
ISBN pdf 978-88-6443-157-4
Cari ragazzi,
lo sport mi ha appassionato sin da bambino, quando
passavo interi pomeriggi a tirare calci al pallone nel cor-
tile sotto casa o nel campetto di periferia e sognavo di
diventare un grande giocatore. Ora che il mio sogno si è
avverato e sono un calciatore professionista, ho la fortu-
na di essere sottoposto a periodici controlli cardiologici.
Il mio pensiero va a tutti i giovani che praticano atti-
vità sportiva solo per il gusto di divertirsi, senza preoc-
cuparsi di controllare il loro cuore, così come capitava a
me quando ero ragazzo. Quello che desidero è che anche VII
Ciao
IL CUORE DEI GIOVANI
VIII
Prefazione
XI
Il cuore
dei giovani
L’autore ringrazia i suoi giovani collaboratori: dott. Francesco Adamo,
dott.ssa Noemi Bruno, dott. Giovanni Camastra, dott.ssa Alessandra
Cinque, dott.ssa Alessandra D’Ambrosi, dott. Antonio Fusto, dott.ssa
Maria Chiara Gatto, dott.ssa Ilaria Mancini, dott.ssa Azzurra Marceca,
dott.ssa Annamaria Martino, dott.ssa Manuela Reali, dott.ssa Elisa Sil-
vetti.
Capitolo 1
Conoscere il cuore
Amnio
4
Sacco aortico
CUORE
Vena vitellina
Sacco vitellino Corion
Vene ombelicali
Arteria vitellina Cordone ombelicale
1. Conoscere il cuore
atri, le due inferiori sono i ventricoli. Sulla superficie
dell’atrio destro vi è lo sbocco delle vene cave (superiore
e inferiore) che ricevono il sangue non ossigenato dal cir-
colo sistemico (grande circolazione); nell’atrio sinistro
sboccano quattro vene polmonari, che trasportano il san-
gue ossigenato proveniente dai polmoni (piccola circo-
lazione). Sulla superficie anteriore di ciascun atrio si tro-
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va una struttura rugosa a forma di sacco chiamata
auricola. Fra l’atrio destro e l’atrio sinistro si trova una
parete divisoria chiamata setto interatriale, in cui è pre-
sente una depressione chiamata fossa ovale, ciò che ri-
mane del forame ovale, cioè un’apertura nel cuore del
feto che dirige il sangue dall’atrio destro direttamente al
sinistro al fine di oltrepassare i polmoni che nel feto sono
ancora in via di sviluppo; il forame ovale normalmente
si chiude subito dopo la nascita. Il setto interventricolare
invece separa il ventricolo destro dal sinistro.
Gli atri e i ventricoli sono separati dalle valvole atrio-
Figura 2. Anatomia del cuore
Vena cava
superiore
Aorta Arteria
polmonare
Vena
Atrio polmonare
Atrio sinistro
destro Mitrale
Valvola
Valvola Ventricolo aortica
polmonare sinistro
Tricuspide Ventricolo
destro
Setto
IL CUORE DEI GIOVANI
1. Conoscere il cuore
zione sistemica e la piccola circolazione o circolazione
polmonare. La grande circolazione prende avvio dal ven-
tricolo sinistro che, contraendosi, spinge il sangue ricco
di ossigeno e i nutrienti nell’aorta, e da qui in tutte le ar-
terie del corpo, le quali trasportano il sangue ossigenato
ai diversi tessuti e apparati. Una volta giunto nei capillari,
il sangue cede l’ossigeno ai tessuti, in seguito attraversa
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le venule e le vene, e infine tramite le vene cave ritorna
all’atrio destro del cuore. La piccola circolazione, invece,
inizia dal ventricolo destro: da qui, tramite l’arteria pol-
monare, il sangue viene pompato nei polmoni e, negli al-
veoli circondati da una ricca rete di capillari, cede l’ani-
dride carbonica e si arricchisce di ossigeno. Tramite le
vene polmonari il sangue ossigenato raggiunge l’atrio si-
nistro del cuore e da qui riparte tutto il ciclo precedente.
Il fulcro di entrambi i circuiti è il cuore, un muscolo che
funziona da pompa richiamando il sangue dalle sezioni
venose e generando incessantemente la pressione neces-
saria a farlo fluire attraverso le varie sezioni della circo-
lazione. Il cuore è costituito da due pompe separate:
quella di destra (atrio e ventricolo destro) che spinge il
sangue verso i polmoni e quella di sinistra (atrio e ven-
tricolo sinistro) che lo spinge negli organi periferici.
L’atrio funziona principalmente come una debole pompa
che aiuta il sangue a passare nel ventricolo, il quale, in-
vece, genera la massima forza per spingere il sangue nella
circolazione sistemica e in quella polmonare.
Per renderci conto meglio delle enormi potenzialità
di questo meraviglioso organo, possiamo fornire alcuni
numeri: il cuore, in condizioni di riposo, è capace di
pompare senza pausa 5 litri di sangue ogni minuto, 300
litri ogni ora e 7.200 litri ogni giorno! In condizioni di
attività fisica o stress, tali numeri possono aumentare an-
IL CUORE DEI GIOVANI
che di 3 o 4 volte.
Il cuore, come tutti i muscoli, si contrae grazie allo
scorrimento l’una sull’altra di alcune proteine presenti
nelle cellule cardiache, chiamate actina e miosina. L’im-
pulso che genera la contrazione consiste nella propaga-
zione, attraverso il miocardio, di una corrente elettrica
chiamata potenziale d’azione (che precisamente consiste
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in un rapido cambiamento delle cariche elettriche ai due
lati della membrana cellulare), la quale provoca l’ingres-
so nella cellula cardiaca di ioni calcio che attivano le pro-
teine contrattili. Tale fenomeno è chiamato accoppiamen-
to eccitazione-contrazione. Il cuore, pertanto, può essere
considerato una pompa elettro-meccanica.
Gli impulsi elettrici sono generati e condotti attraver-
so il cuore da un sistema specializzato di cellule cardia-
che modificate, chiamato sistema di conduzione cardiaco.
Esso permette normalmente che la contrazione ventri-
colare avvenga in lieve ritardo rispetto a quella atriale,
consentendo un riempimento supplementare del ventri-
colo con il sangue spinto in esso dall’atrio. Inoltre, fa sì
che tutte le porzioni dei ventricoli si contraggano in mo-
do praticamente simultaneo.
La formazione del potenziale d’azione che si andrà a
propagare in tutto il cuore avviene in una struttura posta
nell’atrio destro e chiamata nodo senoatriale. Esso rap-
presenta il pacemaker (letteralmente generatore del rit-
mo) naturale del cuore. Infatti, grazie alle proprietà delle
sue cellule (in grado di autoeccitarsi), è capace di gene-
rare una frequenza cardiaca (numero di battiti cardiaci al
minuto) più alta rispetto a qualsiasi altra struttura del
cuore. È il nodo senoatriale, pertanto, che detta i tempi
del cuore, cioè la frequenza cardiaca. Nel soggetto nor-
male la frequenza cardiaca è compresa tra 60 e 100 battiti
1. Conoscere il cuore
al minuto; al di sopra di tale valore si parla di tachicardia,
al di sotto di bradicardia. Una volta generato nel nodo
senoatriale, l’impulso si propaga attraverso l’atrio se-
guendo vie ‘preferenziali’ (fasci internodali) e raggiunge
un’altra struttura posta alla base dell’atrio destro, il nodo
atrioventricolare. In questa struttura del sistema di con-
duzione, il potenziale d’azione subisce un rallentamento
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della sua propagazione, necessario affinché i ventricoli
si contraggano dopo gli atri. Successivamente, l’impulso
passa nei ventricoli attraverso il fascio atrioventricolare
e si propaga in essi attraversando il fascio di His e le
branche destra e sinistra delle fibre del Purkinje, le quali,
grazie all’elevata velocità di conduzione, permettono la
contrazione simultanea dei ventricoli.
Oltre all’attività elettrica appena descritta, il cuore ne
ha anche una meccanica, per la quale quella elettrica fun-
ge da innesco, e insieme creano il battito cardiaco. Tutti
quei fenomeni che si verificano dall’inizio di un battito
all’inizio del successivo compongono un ciclo cardiaco,
costituito da un periodo in cui le pareti cardiache si rila-
sciano e il cuore si riempie, la diastole, e un periodo in
cui il cuore si contrae ed espelle il sangue, la sistole. Du-
rante la diastole, avviene il riempimento del ventricolo:
le sue pareti sono rilasciate, la pressione al suo interno è
bassa e le valvole atrioventricolari sono aperte, mentre
le valvole aortica e polmonare sono chiuse. Nei primi
due terzi della diastole, il sangue fluisce passivamente
dalle grandi vene all’atrio e poi al ventricolo, mentre è
nell’ultimo terzo che si contrae l’atrio (sistole atriale), ga-
rantendo un riempimento ventricolare supplementare.
Una volta riempito, il ventricolo inizia a contrarsi e quin-
di inizia la sistole. La pressione al suo interno sale rapi-
damente e fa chiudere le valvole atrioventricolari, ma an-
IL CUORE DEI GIOVANI
1. Conoscere il cuore
diogramma, rappresenta la percentuale del sangue che
il cuore espelle a ogni sistole rispetto al contenuto a fine
diastole. In un individuo sano, è del 60%; quindi, il ven-
tricolo si svuoterà in ogni sistole del 60% del sangue in
esso contenuto.
L’attività della pompa cardiaca è regolata da una serie
di meccanismi che con semplicità illustriamo di seguito.
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Oltre al meccanismo intrinseco cardiaco di Frank-Star-
ling, per cui il cuore aumenta la sua forza di contrazione
all’aumentare della quantità di sangue che riceve, il prin-
cipale fattore esterno che regola l’attività cardiaca è il si-
stema nervoso autonomo (SNA), quella branca del siste-
ma nervoso che regola le funzioni degli organi senza il
controllo della nostra volontà, che è diviso in sistema
nervoso simpatico e in sistema nervoso parasimpatico.
Il sistema nervoso simpatico, che rilascia al cuore no-
radrenalina e adrenalina, agisce provocando un aumento
della contrattilità del cuore e della frequenza cardiaca.
Tale meccanismo interviene soprattutto in condizioni di
intensa attività fisica o stress, come un’emozione o una
forte paura. Per tale motivo, in queste situazioni assistia-
mo alla comparsa di una tachicardia, spesso associata a
palpitazioni. Il sistema nervoso parasimpatico, che rila-
scia al cuore acetilcolina, invece, agisce in maniera dia-
metralmente opposta, abbassando la frequenza cardiaca
(l’effetto sulla contrattilità è minimo), come avviene ad
esempio durante il sonno.
La pressione arteriosa è la pressione che il sangue
esercita sulle pareti dei vasi e si misura in millimetri di
mercurio (mmHg). Esistono due valori di pressione ar-
teriosa: la pressione sistolica (o massima) e la pressione
diastolica (o minima). La pressione sistolica è quella che
è presente in sistole e deriva dalla trasmissione ai vasi dei
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1. Conoscere il cuore
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