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Il Corpo Elettorale
1. Nozione
-Il corpo elettorale costituisce la parte politicamente attiva del popolo, cioè la
parte capace di contribuire ad una decisione o di offrire un orientamento.
La condizione necessaria affinché si faccia parte del corpo elettorale è il possesso
della cittadinanza, dovendo essere coniugata con altre circostanze, prima fra tutte il
conseguimento della maggiore età. Quel che si richiede inoltre è che l’elettore
possegga la capacità d’agire, dalla quale si presume che la persona fisica abbia
raggiunto un’ampia quota di maturità psico-fisica, in grado di farle apprezzare
oggetto e finalità dell’esercizio del diritto di voto.
-La Costituzione italiana riconosce il diritto elettorale, quale diritto di ogni
cittadino, limitabile esclusivamente con legge per motivi di incapacità civile, per
effetto di sentenza penale irrevocabile o per ragioni di indegnità morale.
2. Il voto
-Il voto costituisce la manifestazione tipica del diritto elettorale, potendo essere
manifestato solo collettivamente.
-Art.48 comma 2 Cost -> “Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo
esercizio è dovere civico”. -> caratteri del voto:
a) Personalità -> Il voto, quale manifestazione di volontà, non consente
l’espressione mediante rappresentante. Prefigurando l’impossibilità di esercizio
quando sia esclusa la presenza fisica dell’elettore nel luogo in cui il diritto di voto va
svolto (flessione a tale principio è stata segnata dal voto per corrispondenza
riservato agli italiani all’estero).
b) Uguaglianza -> Il voto di ciascun elettore ha il medesimo peso. Carattere volto a
precludere la possibilità di un ritorno al voto plurimo o multiplo.
c) Libertà e Segretezza -> La formazione del volere di ciascun elettore deve essere
frutto di convincimento personale, influenzabile solo attraverso strumenti leciti di
persuasione maturati dal confronto democratico. La segretezza assicura la libertà di
manifestazione del voto.
d) Dovere civico -> L’esercizio del voto è un dovere costituzionale nei confronti dei
cittadini. L’aggettivo “civico” ne stempera la cogenza, volendo il costituente indurre
l’elettore ad esercitare una funzione collettiva, oltre che un proprio diritto.
3. Il diritto di elettorato attivo e passivo
-Art. 48 comma 1 e comma 4 Cost -> Condizioni necessarie per l’esercizio del diritto
di voto sono: conseguimento della maggiore età #; l’essere esenti da motivi di
incapacità civile o da ragioni di indegnità morale; non essere stato condannato con
sentenza penale passata in giudicato (irrevocabile). È espressamente vietato
limitare il diritto di voto per motivi diversi da quelli indicati (comma 4).
# Art.58 comma 1 Cost -> Sono elettori del Senato della Repubblica solo i cittadini
che abbiano superato il venticinquesimo anno di età.
Elettorato attivo -> Titolarità della situazione giuridica soggettiva di partecipare a
manifestazioni collettive attraverso il voto.
Elettorato passivo -> Situazione giuridica che il cittadino vanta circa la possibilità di
candidarsi e di essere conseguentemente eletto, quale titolare di organi
rappresentativi.
-Art 51 Cost -> Equipara l’accesso agli uffici pubblici e quello alle cariche elettive,
riservando alla legge la determinazione dei requisiti necessari per ricoprirle. In
deroga al principio di tendenziale coincidenza tra elettorato attivo e passivo,
possono registrarsi eccezioni dettate dalla legge, purché non violino il principio di
eguaglianza.
-Limitazioni alla capacità elettorale (attiva e passiva):
1- Incapacità elettorale -> Non hanno diritto di elettorato attivo i minori di 18 anni
(Camera) e di 25 anni (Senato). Non hanno diritto di elettorato passivo i minori di 25
anni (Camera) e di 40 anni (Senato) -> Artt. 56 comma 3 e 58 comma 2 Cost.
2- Inabilità elettorale -> Cause di incapacità civile, indegnità morale e sentenze
penali irrevocabili.
3- Ineleggibilità -> Limita i titolari di taluni uffici. Tale previsione poggia sul principio
di eguaglianza contenuto nell’art.51 Cost, poiché essi si trovano in una condizione
di vantaggio nella competizione elettorale. Ulteriori cause di ineleggibilità
discendono dalla previsione dell’art.67 Cost. Infatti condizione necessaria per
l’accesso all’ufficio di parlamentare è che il titolare non sia portatore di interessi
che potrebbero confliggere con quelli della comunità. Si distingue ineleggibilità
assoluta quando il titolare non può candidarsi in qualsiasi circoscrizione; relativa
quando l’impedimento è preordinato per la candidatura nella circoscrizione in cui
l’ufficio ha sede. Siffatte limitazioni sono rimovibili dall’elettore mediante un atto
di volontà, ovvero la cessazione del motivo di impedimento in cui egli versa.
4- Incompatibilità -> Questo istituto poggia su due fondamentali principi:
L’impossibilità materiale o giuridica di essere contemporaneamente titolare di due
o più uffici (es. sia senatore che deputato).
L’inevitabilità delle interferenze tra le funzioni al cui esercizio sarebbe chiamato chi
fosse allo stesso tempo titolare di due o più uffici (es. consigliere regionale che
fosse anche parlamentare).
-Sulla base del “Testo unico delle disposizioni in materia di incandidabilità e di divieto
di ricoprire cariche elettive e di Governo conseguenti a sentenze definitive di
condanna per delitti non colposi” e delle “Disposizioni per la prevenzione e la
repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione” (Legge
Severino) sono state introdotte nel nostro ordinamento cause di incandidabilità alla
carica parlamentare e di membro del parlamento europeo.
Le cause di incandidabilità precludono l’esercizio del diritto di elettorato passivo
per il tempo stabilito dalla disciplina, non potendo essere rimosse entro un termine
predefinito. L’accertamento di tale condizione alle elezioni della Camera dei
deputati e del Senato della Repubblica comporta la cancellazione dalla lista dei
candidati. Qualora tale condizione sopravvenga o sia comunque accertata nel corso
del mandato elettivo, la Camera di appartenenza delibera la decadenza del
parlamentare ai sensi dell’art.66 Cost.
7. I sistemi elettorali
-Comizi elettorali -> Il giorno/i fisso/i in cui vengono chiamati gli aventi diritto al
voto in maniera che ciascuno di essi possa manifestare liberamente, ed in segreto, la
propria opinione. A questa espressione di voto viene applicato il cd. sistema
elettorale, sancito con legge.
Il sistema elettorale consente di tradurre i voti in seggi: ossia da consistenza
numerica delle forze scese in campo nella competizione elettorale, in numero di
seggi da occupare nell’Assemblea. Il sistema inoltre permette di individuare le
persone da preporre all’ufficio elettivo.
-Sistema maggioritario -> Mira a premiare la compagine politica che ha ottenuto il
maggior numero di suffragi.
maggioritario classico -> il candidato che ha totalizzato il maggior numero di voti
consegue l’unico seggio a disposizione nella circoscrizione (collegio uninominale).
maggioritario con ballottaggio -> viene eletto il candidato che ha ottenuto il 50%
più uno dei voti validamente espressi nel collegio. Nella circoscrizione in cui nessun
candidato abbia realizzato tale proporzione viene ripetuta la votazione a data
predeterminata, ma soltanto fra i due candidati che abbiano conseguito i più alti
favori o tra quelli che abbiano superato una certa soglia percentuale. Anche tale
maggioritario meglio si coniuga ai collegi uninominali.
-Sistema proporzionale -> Tende ad attribuire a ciascun partito un numero di seggi
corrispondente al rapporto (proporzione) tra quantità di suffragi espressi a suo
favore e numero complessivo di voti validamente manifestati dal corpo elettorale.
Si coniuga con la distribuzione del corpo elettorale in collegi plurinominali,
territorialmente più ampi, ad ognuno dei quali viene attribuito un numero di seggi
superiore all’unità.
proporzionale con soglia di sbarramento -> (Italia) accedono alla distribuzione dei
seggi i partiti i cui suffragi abbiano superato una certa quota percentuale minima.
proporzionale con premio di maggioranza -> premio di maggioranza assegnato al
partito che ha ottenuto il maggior numero di voti.