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ConceotSchoolof Music
il|{S**irnr*"
ffiffen"'
COI{CETTI DI ARMOI{IA
FUNZIOI{AI,E
per
BASSOELETTRICOI
* "? r"
di
AdrianoBrunelli
Via perZerbinate,3l- 44012Bondeno(Fenara)Italy
e Fa,r+390532897475
Telefono - 348 3308447 -PI.01458260385 - C.F.93017430385
. .
www.auxing.eu www.myspace.com/auing atxing@libero.it
,il
Capitolo -...rI
I
,,
GLI INITERVALLI
.il
,t ELEMENTI FONDAMENTALI
t
La distanza fra due note è chiamata TNTERVALLO. Due note in successioneformano
un inrervallo
Melodico; suonatesimultaneamenteformano un intervallo Armonico.
Per esempio:
t€Lodlco Atmonico
q I
€o
PÉRF. ud | 5 me. 2:ril n e .3rÀ
+
?aAl.4ttr
-e
P€Rl 5Éh
+
MA . Oth
+
,yl a.?th
ú
?€.Rs. ocfA,lé.
(6)
,a * L' unis on o
t t t . 2nd. m t . 3r c ì ?ÉRf.1.t^ ?Ée.C.st\
^1/.
è a n c h re s s od e tto u n i n terval ro, nonostance non ci si a al cuna
LLh
?s(l. ocr^ré
di stanza tra l e due nor c.
5 T ut r i gli i n te rv a l l i s i c o n s i d e ra n o d al l a nota pi i r
bassa a quel l a pi ù al ta e hanno due a gget r ivi: la
s pec iÍ ic azi o n e c o me a d e s e mp i o ' ,p erfetto' ,, ,,maggi ore,,, ,,mi nore,,
gr adi dc lla s c a l a e s s o c o mp re n d e . Ad esempi o:
e i l numero che i ndica qi, : ; . ii
E 5
i J.*g-èA -
r,a.2 nr . 9 l, ì 1. 3 nr . lo ?t A f . 4 p e s . Í . 1 ! p t a ( . s p {e ( 1 t
.$ A..ú À^.13 err.r er.l{ paql.
o (l a e d .
í,.iÍ
( ) ion s ollec i ti a mo i n q u e s to l i b ro
u n u so del l a notazi one perchè, sebbene ad esempi o
una secon, : Ja
aum ent at a s i a e q u i v a l e n re e n a rm o n i camente ad
una terza mi nore, esse ri cevono rn un cont est o
E onale t r a! t a me n ti d i v e rs i e s o n o e s e gui te con si gni fi cato
di verso)-
G li int er v alli u g u a l i o i n fe ri o ri a l l ' o tta v a possono
essere ri vol tati (ci oè capovol ti ). S i ha un Rivolr o
quando I a no ta s u p e ri o re v i e n e s p o s ta ta i n basso
di unrottava, o quando ra i nferi ore viene alza-
t a di una ot t a v a : " " t"
Nei RIVOLTI:
?Í.Rf urr'. eÉtr oc<\$ perr. fth *.tt.4t,. ?Eú &^ ?uf. sLt\ Hr.2".i È.tt.
?Ll HA.3rd. ,|{t.6tr.
ar.3rÀ ru.Oth
e e
tu.4l Dr* .9tl At.teJlh D,c.+t|, D OLrarV D Ougrv
Auó.5tI .Out ,ftir
23
: r nir e , d i c i a m o c h c l a s o s ta n z i al e i rnportanza di un i ntervatl o ri si ede nel suo effct t o SO NO RO .
-- . ; enz i a l e , p e rc i ò , c h c tu tti g l i i ntcrval l i vengano medi tati acusti camente. Lo scri ver e m usica è
. dí t e u n i c a p ro p ri o p e r i l fa tto che l e note che i l composi tore o l tarrangi atore m et t ono sulla
- ; : : a non s o n o m u s i c a fi n c h è n o n vengono esegui te. Le note scri tte sono scmpl i cement e I 'om br a det
: - ' l- L o s tu d e n te d e v e o e rc i ò , i n ogni momento det suo studi o, sforzarsi a " sen t ir e, , i suoni
: ' : - i; ic em e n te a l l a v i s ta d e l l e note e, ol trc a ci ò, a trasformare i suoni che egli sent e
. - ì : - : alm e n te i n u n a c o rre tta s c ri ttura musi cal e.
r- Esaminate ed ascoltate le relazioni esistenti tra le varie note di una scala maggiore (lonica).
Facevi un certo numero di domande tipo: "Che intervallo crè tra sopratonica e la sottodominantc;
tra la tonica, scendendo, e la sopratonica? etc. etc.
ra9 ar 9 AA 7 ?84( +
24
- r i îi c a r s c g u e n ti i n tc rv a l l i , pcri scri vetc
e spcci fi cate i l l oro ri vol to ncgl i spazi pr cvisr i:
L A S E RI E DE I S U ON I A R MON IC I
In dc t t aglio:
L a nc ) t a c hc dà o ri g i n c a l l a s e ri e
d i s u o ni armoni ci è chi amata " fondamcntal c,,ed
n o nr c di " pr im a a l i q ,o ta " (o p ri m o è numerat a r . i. r
a rmoni co)- l l pri mo sopratono vi ene
se c c - r r r da
aliquot a o s e c o n d o a rmo n i c o - T u tti gl i i ndi cato percrò cc. , r ir c
rrr.i i " frono i n ordi ne matemeti co. La fi gurazir r r r e.
so Pr a indic at a m o s tra u n a s e ri e
c h e p a rte dal l a nota D o, z ottavc
a rmonic i s ono i n d i c a ti fi n o a l v e n ti d u e s i mo, sotto i l D o central c. . clì
ma negl i arrangi amenti di armonra raramente
u sa t a I a s c r ie o l tre i l trc d i c e s i m o - vicr , u
j bt & l: le
. r ' : ì m i s e i a rm o n i c i s o n o i n d i c a ti assi eme al l e l oro ottave, sotto forma di notc bi anche poichè essi
:r : r i piir udibili e i piu intonati rispetto al temperamento equabile. Essi formano I'accordo
r:a<giore comun€-
. ' c , c as o d e l s e tti mo ' n o n o ' u n d i cesi mo e tredi cesi mo armoni co, sussi ste una rel azi one t r a il num er o
- r ' l ì ' ar m o n i c o e i l n o me d e l l ti n te rv al l o-
ll settimo armonico è una settima minore (sopra il quarto armonico).
ll nono armonico è una nona maggiore (sopra it quarto arqronico).
L ru n d i c e s i m o a rmoni co è un' undi ccsi ma aumcntata (sopra i l quarto armonico) -
Il credicesimo armonico è una tredicesima maggiore (sopra il quarto armonico).
In aggiunta alte caratferistiche quali: perfetto, maggiore, minore, etc., etc., ciascun intervallo e
accordo potrà essere valutato per la sua:
FORZA ARMONICA
FUSIONE
TENSIONE
cHtARFzzA
DENSITAI
Ciascunadi questequalità è in qualchemodo coltegataalla posizioneche t'intervallo occupanella
seriedei sopratoniarmonici.Ciascunadi questeverrà esaminatapiù avanti.
6
( Cer c at e d i s e n ti re g l i a rm o n i c i s uperi ori ; dopo che sarannorisultati
udibili i primi s ei, cercate di
- s c r r t ir ea n c h e i l s e tti mo , i l n o n o e l tundi cesi mo).
: . S c r iv e te Ia s e ri e d e g l i a rmo n i c i (al meno fi no al tredicesimo) sopra ciascunodi questi suoni
fon-
l. ; lr ne n ta l i :
vnL- Ve ft +
26
_..:-..-:;:e e ri s p o n d e te a d a l m e n o u n a pagi na di domande come gueste:
c h e n o ta è : i l s c s to a rm o ni co di R E ,
I' u n d i c e s i m o armoni co di R E b?
i l n o n o a rm o n i co di À 41?
,i . P er I ' as c olt o : c e rc a te d i s v i l u p p a re l a capaci tà di cogl i ere i l suono del l a seri e dei sopra t oni e
3r o! aie a s vi l u p p a re l a v i s i o n e to n a l e , I' abi l i tà a " vedere" l a seri e dei sopratoni mental men t e. SU
quals ias i f on d a m e n c a l e . (Qu e s ta v i s i o n e tonate vi sarà d' ai uto i n tutte l e si tuazi oni musi cali) .
LA FORZA ARMONICA
Due suoni eseguiti contemporaneamente prducono un altro suono o più suoni al di sotto
dell'intervallo che essi formano. Questi sono il risultato della differenza delle frequenze delle
vibrazioni dei suoni dell'intervallo e sono chiamati "suonidi differenza". Per esempio:
Suono: 5o vibrazioni al secondo
INTERYALLO
Suorp: 4o vibrazioni el sccondo
Dai suoni di differenza si ricava la cosiddetta BASE ACUSTICA di un intervallo, si deduce quindi,
che la base acustica piir è vicina atl'intervallo, piir risulta grande la forza acustica dell'intervallo
stesso. La forza armonica è quasi un sottointeso di armonie, nel senso che un intervallo forte
suggerisceo delinea un accordo, mentre uno debote non ci riuscirà o, nel migliore dei casi, sarà
piuttosto ambiguo.
Per esempio:(suonate)
I nt er v . fo r t e l nterv. debol e
Suggerisce un accordo
di D0 maggiore
Per c alc olar e i s u o n i d i d i ffe re n z a e l e ri s ul tanti basi acusti che non è necessari o conoscere I'esait a
frequenz a. Q ues ti c o i n c i d o n o c o n i n u m e ri che i denti Ii cano l e al i quote (gl i armoni ci ), i l numer at or c
è il num er o de l s u o n o s u p e ri o re , i l d e n omi natore è i l numero del suono i nferi ore. Lri nte r vallo
ri s ult er à t ant o p i i r d e b o l e q u a n to p i ù " l o n t ano" sarà dal suono " urìo" .
Ec c o gl i int er v a l l i ri c a v a ti d a l l a s e ri e d ei sopratoni . V i ene usata l a seri c dal l a nota D O, m a gii
ste s s i r is ult at i s i o tte n g o n o d a q u a l s i a s i al tra fondamental e. Gl i i nterval l i superi ori al l ' ottava noir
ver r anno pr es i i n e s a m e .
27
INTERVALLI YIBRAZIONI
' ' ' 2'r
inrcrvalli FORTI r. Ottava Perfetta
z. Quinta Perfetta " ' 3i2
" ' 4i3
l. Qu"tt" Perfetta
" " 5:3
i. S.ttu Maggiore
' '5i4
5. Terza Maggiore
7'4
lntervalli MEDIANI 6. Settima llinore
" "''6:5
T.Terza líinore
7ts
i. quint" Diminuita
q.SistaMinore """'3:5
8r7*
lntcrvalli DEBOLI lo. Seconda Maggiore
l r:ó'
rr. Settima Maggiore
t2 :l I
rz. Seconda Minore
Osservazioni:
di differenze"' me la base
i. Alcuni intervalli (per esemoio la sesta lvlinore)hanno più di un "suono
calcolare tutti i suoni di dif-
acustica è sempre il suono numero uno. In pratica, *n è naaassario
il rapporto' s:ra- scmplice
lerenza, soltanto il numero uno è importante e' u,na volta conosciuto (Per
uno. esempio: il rapporto
fare riferimcnto alle scrie di sopratoni e trovare il suono numcro
quella inferiore il quinto' ll
8/5 indica semplicementcche la nota superiore.èltottavo ermonico,
suono numero uno' a questo Punto' risulta ovvio)'
zB
ì. *; s : : : : iur a e n a rm o n i c a d i u h i n te rv al l o i nf l ui sce sul suo uso e sul l c sue i mpl i cazi oni nel cont r '-
- \ : t - js t c ale . Pe r e s e mp i o : i s e g u e n ti i nterval l i sono equi val enti enarmoni ci , ma si compor t cr ar ì -
- . r s - oner a n n o c o n u n s e n s o d i v e g s o nel contesto.
$.1 .-' 1 =L =1
auc,6 nt,7 Au6.,4L D r,r.5
Nei rivolti, gli intervalli (con una eccezione) mantengono l a stessa base, o una traspo sizione
all'ottava di essa, a secondadella direzione in cui abbi amo esegui to i l ri vol to. P er esempio:
Tr
L'Eccezione:il TRITONO (quarta aumentata,o quinta diminuita)
Nel rivolto, tutti gli altri intervalli cambiano suono, a causa dei rapporti tra l e vi brazi oni che si
invertono.ll tritono, che è una divisioneidentica, mantiene lo stessosuono i n due sensi del l ' ot t ava,
perchè anche il rapporto non cambia. Conseguentemente si avrà, invece, uno spostamento della
base acusrica,esempio:
29
scl s c g u c n c i i n te rv a l l i sono forti . medi o debol i a seconda dci casi . Fatcnc a lt r i.
C r c a t c n c al tr i sc n cccssa r l o
A s c o l ta tc!
: nare i ra p p o rti (tra l e frc q u e nze) e l e b a s i a c u s t i c h c dei segucnti intervalli-
; - se n Di.o :
S egnat e i rapporti e le basi dei seguentiintervaili e fate i l oro ri vol ti negl i spazi pre dispost i, sc-
gnand o i rapporti e le basi anche di quest'ultimi.
I s egu e n ti i n te rv a l l i s o n o tri to n i . N otate cambi ano base acusti ca ' quando vengono r ivolt at i-
Le due b a s i p o s s i b i l i n c l tri to n o " S l e Fa" sono "SOL e REb". Quali sono le due possibilibasi di
c ias c u n o d e i s c g u e n ti tri to n i : SOL/l e RE, Ml e Slb, FA/l e DO, SOL e REb?
X. [ ) c r I ' a s c o l to : s u o n a te g l i i n te rv a l l i nel registro medio dcl pianoforte e allenatevi a senrire e a
c anr bi a re l e b a s i a c u s ti c h e o l a loro ottava superiore,almenodegli intervalli forti.
I SULLA FOR
(.O!\CLUSION
LIMITI INFERIORIDI SICUREZZA
In gcnerale:qualsiasiintervallo, compresoo no i n un accordo, che abbi a l a base acusti ca al di sot t o
rii :7{ vibrazioni per secondo(la nota piir bassa di un pi anoforte standard) tendcrà a suonar c
"ft-tsco","nebuloso","iangoso".
3o
CHIA RO
-----fZ-- +
. . ne l l a s e ri e d e g l i a rm b n i c i c he ha come fondamental e
i l LA (di :7! V .P .S .), porrem o r r ( i! , er (
alr in te rv a l l i c o n s i d e ra ti n e i l i mi ti i nferi ori di
si curezza:
Er
Lim ite infgljs l g di s i c r r r ez z a
In te r v, F GT ] Interv. t'fDIArrl
? Í8 t , t1 3 D t,4. S l.ll(,
^|r
Cz
? t1
I nt er v . 0€ B O _ I
Èra_
2
aa7 nt,z
tz
la tt *É tt
Q uando un q u a l s i a s i i n te rv a tl o v i e n e suonato
at di sotto di guesri l i mi ti di si curezza (com c
s t r at o s opr a ) te n d e rà a d o ffu s c a rs i . illu_
llim it i di s i c u re z z a s o n o u n a l e g g e non
trasgredi bi re. E ssi val gono sopratturto
int e r v alli f o rti ' L a q u i n ta p " tf.i f" , nel l ,amb it o dcer r
ad ese* i i o, sarà chi ara gi à
inf er ior e al s u o l i m i te d i s i c u re z z a . [co ad una artezza di po. o
D tal tro l ato, un i ntervai l o debol e Jome
es s er e s uona re a b b a s ta n z a s o tto l a setti ma mag gior c può
i l s u o l i mi te, pri ma di di r,entare probl emati co.
I noì t r e:
il gr ado di c h i a re z z a d i p e n d e
a n c h e dal ti po di strumenro con
cui suoni amo r,i nterval ro. Ancf r e ] a
u n i n s i e m e c h e si a breve e non acccnraro.
X T : : ilr : ; t er m i n a n te ' ri sul terà mi gl i ore.
Tromboni
Pr o b a b ilm e n te oscuro
3l
' r e l a d i n a m i c a è u n ' fa tto re i mportantc. U n i nsi eme suonato pi ani ssi mo ri sul ta più chiar o
di
. r o e s c g u i to mo l to fo rte .
c s emp i o :
Tromboni
rf PP(menooscuro)
Drarmatico percurssivo
r ì unq u e , n e l l e o rc h e s tra z i o n i è sempre desi derabi l e una chi ara di stri buzi one dei le
voci, eun
- - : v al l o a l d i s o tro d e i l i m i ti p u ò danneggi arl a i rri medi abi l mente.
lmparate il limite inferiore di sicurezzadi ciascunintervallo (la serie degli armonici dal LA z7!
v.P.s .).
atrna De.t
^li-"a" ^
J-
FUSIONEE TENSIONE
li :e:r-:ine"Disssranzl" in musica significa "instabilità".Una nota, intervatlo o accordodissonantcè
sen:;iicementequalcosache tende a "risolvere"o comunquea "muoversi".Questo termine è usatr:
aî.cne con riferimento allo stridore spigolosoche, ad esempio,ci viene suggcrito dal suono <ji un
iaicrrallo di seconda minore. Questa qualità va piir accuratamente definita Tcnsione, in
coîil-.Pposizionea Fusionc. La fusione rivela un'afIinità tra i suoni delltintervatlo, cioè la loro
reciprocacompatibilità. La tensioneè appuntola mancanzadi questaaffinità.
ll seguenteordine di intervallo tra fusionee tensionepuò essereconsidcratouna sorta di ',spettro,,.
Nolate corne gli intcrvalli sono raggruppati in cinque categorie di tensione e come i ternrini
"consonanze"e "dissonanze"siano usati con riferimento al grado di tensione. (ll fatto che un
qualsiasiintervallo sia dissonantenel sensodi instabilità, dipendemolto dal contesto e dallo srile
musicale. Nell'armonia tradizionale, la quarta perIe tta, ad esempio, è spesso vista come una
dissonanza,mentre in uno stile moderno persino le dissonanzeintense possonosuorìarein un certo
sensoriposantio consonanti!)
FUSIONE TENSIONE
?( rt.
l, ,ru.? rA.î,
^{a?
--__/#
--r- -'r,# --\-
Consonenze Perfette Consonanze lrFetfette Neutrale -.-
Dissonanze deboll Dissmanze intense
NOTA llvlP-ORTANTE:tutti gli intervalli una volta rivoltati si mantengononella sressa categoria di
tensione- Tra le altre cose, ciò significa che due parti che formano un "duetto" possonoessere
rivoltate senza che ltarmonia generale del duetto subiscacambiamenti sostanziati.
In armonía il ruolo svolto dalla Fusione e dalla Tensione è molto importante. Di fatto, lo stile
dell'armonizzazionedipende molto dal modo con cui si utilizzano le catlgorie di tensione. Tutte le
cosiddette regole armoniche sono soltanto regole di stile, cioè valgono come regole per il
mantenimentodello stile prescelto.
Ecco una breve (e molto s e mp l i f i c a ta ) si ntesi del l e murevol i uti l i zzazi oni del l e . categor ie di
tensione.La sintesi è stata impostata, p€r convenienza, nel modo seguente:
A- Armonil Antica
B- Armoni: Tredizionale
C, Armonia Modcrna
33
. 1. A R MON IA A N T IC A
I J A R M O N IA T R A D IZ ION AL E
' - c on s o n a n z e i mp e rfe tte (te rz e e seste maggi ori e mi nori ) sono apparse di parí passo con una
j" s c ente p re s a d i c o s c i e n z a n e i ri guardi
del suono del qui nto armoni co. t musi ci s t i si sent ivano
a: lr at t i d a q u e s ti n u o v i s u o n i e ben presto si accorscro che tc consonanze
per f et Èe non si
; iiic ev a n o a l n u o v o s ti l e . (N o ta te al pi anoforte come una qui nta paral l el a
" sporge" i n m ezzo ad un
; ; s s ag g i o d i tc rz e p a ra l l e l e ). C osì accadde che vennero formul are del l e Ieggi , 'di sr ile, ' per
E ov er n a re l e c o n s o n a n z e p e rfe tte che i n passato veni vano usate l i beramente. (À a' .r "*pio: nient e
; nt s oni , o tta v e o q u i n te p a ra l l e l e , e l a quarta perfetta, i n ccrti casi , i ni zi ava ad
ave r e necessit à di
" r i s ol v e re " ).
Con I ' u l te ri o re c o n s a p e v o l e z z a nei ri guardi del setti mo armoni co, fecero Ia
l oro com par sa le
dissonanze (seconde e settime). Queste non furono usate liberamente, bensì governate
da rigide
leggi d i a v v i c i n a me n to e a l l o n ta n amento. D a tutto ci ò è emerso uno sti l e
i n cui sol o le. consonanze
imperfette godono di vera libertà. Le consonanze perfette e le dissonanze
vengono usate solo nel
rispetto di cerre regole stilistiche- euesto è lo stile alta base della:
Esempi di duetti:
l. Soltanto consonanzeimperfette:
ÀRMONIA MODERNA
Reazione nel confronto det suono delle consonanzeimperfette.
Ritorno alla antica libertà per ciò che riguarda Ie consonanzeperIette.
3- Uso più Iibero e svincolatodelle dissonanze.
i: s c r npio d i
,Jtte t to:
34
S.'- -:rio:
Sp€ttro
ConsonanzeImoerfette Neutrale e Dissonanze
:: -. -: :'.-::i :
TU ITE U S A TT
I
TUTTEUSATÉ
I
LIM?IDF.ZZA E DENSTTAI
La Limpidczz:
In generale,la maggior limpidezzasi 'ottiene attraverso la minor numerazionedegli armonici.
Ad esempio:suonate!
A^_^^
èpiir
limpido
di:,ffi# èpiir
limpidodi:
ffi ffi ffi
@@o@
La Dc ns it à ( o " s p e s s o re " )
In gc ner alc , p i i r i s u o n i s o n o mp l i c a ti (ci oè: armoni ci faci l nrente udi bi l i , toni di di ffercnz a. ct c. )
p iir è c v idc nt e l a d e n s i tà .
35
--;Tì pt o:
.- - 1^/i
ha piu spessore
di: ha piirdensitàdi:
Ht--_-- ffi ffi
n -€ v ---;----F -T --
-4 r. -7
ha piùrspessore
di: ,re--
5i-
-:-Er
:r seguenÈigruppi, ,'B',è il piir denso:
S egnat e s e i s e g u e n ti i n te rv a l l i s ono
consonanzeperfette, i mpcrfette, neutral i ,
inr ens e a s e c o n d a d e i c a s i : di ssonanze iievi o
FA T[ } € AL;íì]
i- is ando u n m o d o d i a to n i c o ' l o n i c o ,
i nventate un duetto con note ót
c ons ona n z e i m p e rfe tte 4/4, usando esclusr var ncr r r e
3ó
i. P c r I ' as c o l to :
A ' Es e rc i ta tc v i a ri c o n o scerc ad orecchi o
l a categori a di tensi one di quaisr asi
i n tc rv a l l o ' S u o n a te s ul pi anoforte gruppi
di i nte r" val l i p.r.l l .l i , come illust r ; . , .
n e l l ' e s e m p i o , p re s ta n d o attenzi one al l a di Ifcrcnte
qual i i :, ,,emoti va,,prod ot t : , Ja
c i a s c u n a c a te g o ri a d i tensi one.
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