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SCIENTOLOGY

Rendere il mondo un luogo migliore


Fondata e sviluppata da L. Ron Hubbard, Scientology è una filosofia religiosa
applicata che fornisce a chiunque l’esatto cammino verso la riconquista della verità e
la semplicità della propria essenza spirituale.
Scientology consiste di specifici assiomi che definiscono le cause e i principi che
stanno alla base dell’esistenza. Questi assiomi costituiscono anche la base di un vasto
campo d’indagine nelle discipline umanistiche e formano un corpo filosofico che
trova reale applicazione letteralmente in ogni aspetto della vita.
Questo vasto campo di conoscenza può venir applicato in due modi: il primo
consiste in una tecnologia che permette all’uomo di aumentare la sua consapevolezza
spirituale e di raggiungere la libertà a cui aspiravano molte grandi dottrine filosofiche;
il secondo consiste in un gran numero di principi fondamentali che possono venir
utilizzati per migliorare la propria vita. Di fatto, in questa seconda applicazione,
Scientology offre niente meno che dei reali metodi pratici per migliorare qualsiasi
aspetto della nostra esistenza, mezzi per creare nuovi modi di vivere. È da
quest’applicazione che è tratto l’argomento che state per leggere.
Tratti dalle opere di L. Ron Hubbard, i dati presentati in quest’opuscolo non sono
che uno degli strumenti descritti ne Il Manuale di Scientology. Questo manuale è una
guida esauriente che descrive numerosi modi di applicare Scientology per migliorare
molti altri aspetti della vita.
I redattori hanno ampliato quest’opuscolo con una breve introduzione, esercizi
pratici ed esempi di applicazioni di successo.
Corsi per aumentare la vostra comprensione e ulteriori materiali per approfondire
la vostra conoscenza sono disponibili presso le chiese o missioni di Scientology che
vi sono più vicine, il cui elenco è disponibile presso www.scientology.org.
In Scientology sono descritti molti nuovi fenomeni sull’uomo e sulla vita, ed è
possibile che alcuni dei termini in queste pagine non vi siano familiari. Troverete la loro
spiegazione la prima volta che appaiono, nonché nel glossario alla fine dell’opuscolo.
Scientology è una materia da usare. È una filosofia pratica, qualcosa da fare.
Mettendo in pratica questi dati, voi potete migliorare lo stato delle cose.
Milioni di individui che vogliono fare qualcosa per migliorare le condizioni di ciò
che li circonda, hanno messo in pratica questa conoscenza. Essi sanno che la vita può
venir migliorata e sanno che Scientology funziona.
Mettete in pratica il contenuto di queste pagine per aiutare voi stessi e gli altri e
lo saprete anche voi.
CHIESA DI SCIENTOLOGY INTERNAZIONALE
P er millenni l’uomo si è sforzato di valutare il posto che occupa in
questo mondo materiale. Che tipo di relazione dovrebbe legarlo alle altre
forme di vita e ai suoi simili? Quali sono le sue reali responsabilità, e nei
confronti di chi?
Né gli antichi Greci, né i pensatori del più recente materialismo,
erano stati in grado di trovare delle risposte definitive.
Le cose andarono avanti in questo modo fino a quando L. Ron Hubbard
non riuscì a conquistare la meta che tanto aveva ricercato: la scoperta di
un principio unificante applicabile all’intera vita, un denominatore
comune con cui fosse possibile comprendere l’umanità e, in effetti, tutta
la vita.
Ne conseguì un fiume di scoperte che gettarono nuova luce sulla
natura dell’uomo e della vita.
Con i principi esposti in questo opuscolo viene risolto l’antico dilemma
morale di ciò che è giusto e di ciò che è sbagliato, e viene determinata la
nascita di un nuovo livello di razionalità. Attraverso questi principi
diventa ora possibile allineare i vari fattori dell’esistenza, prendere
immancabilmente le decisioni giuste quando si devono affrontare delle
scelte e dare un nuovo significato ai percorsi che la vita ci offre.
Questi principi sono stati trattati esaurientemente in molte altre
opere e conferenze di L. Ron Hubbard, ma quanto segue ne rappresenta
l’essenza ed è un approccio pratico alla vita, usato con successo da
milioni di persone.

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LO SCOPO
DELL’UOMO

A
lungo ci si è chiesti quale sia lo scopo dell’uomo, il minimo
comun denominatore di tutte le sue attività, il principio
dinamico della sua esistenza. La risposta, se venisse trovata,
inevitabilmente ne genererebbe molte altre. Essa
spiegherebbe tutti i fenomeni relativi al comportamento;
porterebbe a una soluzione dei maggiori problemi
dell’uomo e, più di ogni altra cosa, dovrebbe essere in
grado di venir utilizzata.
Questa risposta è stata trovata. Eccola:
Il principio dinamico dell’esistenza è la sopravvivenza.
Possiamo considerare che lo scopo della vita sia la sopravvivenza infinita.
Si può dimostrare che l’uomo, come forma vivente, obbedisce in tutte le sue
azioni e i suoi scopi a quest’unico comando: “Sopravvivi!”.
Il concetto che l’uomo sia impegnato nella sopravvivenza non è nuovo. Ciò
che è nuovo, è l’idea che la sopravvivenza costituisca la sua unica motivazione.
Che il sopravvivere sia l’unico fine a cui tende l’uomo, non significa che egli
rappresenti il meccanismo ottimale di sopravvivenza, il migliore che la vita
abbia mai raggiunto o che mai svilupperà. Anche il dinosauro aveva lo scopo
di sopravvivere, eppure oggi non esiste più.
L’obbedienza al comando “Sopravvivi!”, non significa che ogni tentativo di
obbedirvi sia sempre coronato dal successo. Il cambiamento di ambiente, le
mutazioni (variazioni nella forma o nella natura di qualcosa) e molti altri fattori
operano per ostacolare il raggiungimento – da parte di qualunque organismo
– di una forma o di tecniche infallibili di sopravvivenza.

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Quali sono le caratteristiche di sopravvivenza ottimali che le diverse forme
di vita dovrebbero avere? Dovrebbero avere caratteristiche fondamentali diverse,
che differiscono da una specie all’altra, così come un ambiente differisce da un
altro.
Questo è importante, poiché in passato è stato dato scarso rilievo al fatto
che le prerogative di sopravvivenza di una specie non sono necessariamente
elementi di sopravvivenza per un’altra.
I metodi di sopravvivenza possono essere riassunti in termini di cibo, di
protezione (difensiva e offensiva) e di procreazione. Non c’è forma vivente che
non abbia soluzioni a questi problemi. Ogni forma di vita, in un modo o
nell’altro, commette degli errori, conservando una caratteristica troppo a lungo
o sviluppandone una che la può portare all’estinzione. Ma gli sviluppi di
caratteristiche che determinano l’affermarsi della forma sono più degni di nota
degli errori. Il naturalista e il biologo, risolvono continuamente i loro quesiti
riguardo alle caratteristiche delle varie forme di vita, scoprendo che a regolarne
l’evoluzione è più la necessità che non il capriccio. La cerniera della conchiglia
di un mollusco, l’impressionante “faccia” sulle ali di una farfalla, servono ai fini
della sopravvivenza.
Gli scopi dell’uomo, quindi, derivano dal solo scopo della sopravvivenza
tramite la conquista dell’universo materiale. La generale sopravvivenza del tutto
è ciò che misura il successo che ha nel sopravvivere.

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LE
DINAMICHE
Ogni individuo si compone di un impulso centrale che lo sospinge attraverso
l’esistenza. Questo impulso, questa spinta attraverso l’esistenza, è la sopravvivenza.
È lo sforzo che l’organismo sta compiendo per sopravvivere.
Noi chiamiamo dinamica questo impulso verso la sopravvivenza.
Quando questo slancio tende a inturbolarsi (entrare in uno stato di agitazione
o turbamento) o viene influenzato da forze esterne finisce per essere soppresso o
per diluirsi con gli scopi di altri individui. Ciò significa che le altre persone
impongono i loro scopi all’individuo. In entrambi i casi, la dinamica stessa
diventa in una certa misura inturbolata.
Nel momento in cui la dinamica della sopravvivenza viene ridotta oppure
subisce influssi esterni – da parte di altre persone o dei consueti soppressori
della vita, come la mancanza di cibo, di vestiti e di riparo – essa può inturbolarsi
sempre più, fino al punto di essere diretta verso la morte o fino a soccombere,
cioè esattamente nella direzione opposta.
La tendenza che la dinamica ha a soccombere è direttamente proporzionale
al suo grado d’inturbolazione. Al contrario, la tendenza che ha verso la
sopravvivenza è direttamente proporzionale al suo grado di chiarezza e di
purezza.
Ci siamo riferiti a questa come a una sola dinamica; se invece la osservassimo
attraverso una lente d’ingrandimento, potremmo constatare che questo slancio,
in realtà, si compone di otto impulsi distinti, ossia otto dinamiche.

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La prima
dinamica è la
spinta verso
l’esistenza in
quanto se stessi.
È lo sforzo di
sopravvivere come
individuo, di
essere un
individuo, di
raggiungere il
livello più alto di
sopravvivenza per
se stessi, il più a
lungo possibile.
Qui abbiamo
l’individualità
pienamente
espressa.

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La seconda
dinamica è la
spinta verso
l’esistenza in
quanto
generazione
futura. Si divide
in due parti: il
sesso e l’unità
familiare, che
include a sua
volta l’educazione
dei figli.

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La terza
dinamica è la
spinta a
sopravvivere
come parte di
un gruppo, con
l’individuo stesso
come sorgente di
tale motivazione.
Ogni gruppo,
provvisorio o
stabile, politico
o sociale, rientra
nella terza
dinamica e
ciascuno
rappresenta
una terza
dinamica.

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La quarta
dinamica è la
sopravvivenza
attraverso l’uomo
in quanto specie.
In questo caso la
razza bianca
sarebbe da
considerarsi una
terza dinamica,
mentre la quarta
dinamica
sarebbe
l’insieme di tutte
le razze umane.

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La quinta
dinamica è la
spinta verso la
sopravvivenza
di tutte le forme
di vita. In queste
è compreso ogni
essere vivente,
animale o
vegetale,
qualunque
entità
direttamente e
intimamente
motivata dalla
vita. Costituisce
lo sforzo
dell’individuo a
sopravvivere
perché la vita
sopravviva.

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La sesta dinamica
è la spinta verso
l’esistenza come
universo fisico.
È l’impulso
dell’individuo
ad aumentare la
sopravvivenza di
qualsiasi materia,
energia, spazio e
tempo – vale a
dire le componenti
dell’universo
fisico che noi
chiamiamo MEST
(dalle iniziali di
materia, energia,
spazio e tempo).
L’individuo
effettivamente
si sente spinto a
far sopravvivere
l’universo
materiale.

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La settima
dinamica è la
spinta ad esistere
in quanto spiriti
o degli spiriti.
Qualunque cosa
spirituale, con o
senza identità,
rientra nella
settima dinamica.
Quest’ultima
è separata
dall’universo
fisico e costituisce
la sorgente della
vita stessa.
Dunque vi è
uno sforzo per
la sopravvivenza
della sorgente
di vita.

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L’ottava dinamica
è la spinta verso
l’esistenza
come infinito,
identificato
anche come
Essere Supremo.
Può essere
definita la
dinamica
dell’infinito o la
dinamica di Dio.

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L’individuo e le sue dinamiche
Nell’esaminare l’uomo, notiamo che un individuo sembra disporre di un
impulso in ciascuno di questi settori. In altre parole, l’individuo è interessato
alla sopravvivenza dei gruppi nella stessa misura in cui è interessato alla propria
sopravvivenza personale.

Nel momento in cui privaste un essere umano di una di queste dinamiche,


dicendo: “Per costui questa dinamica non può esistere”, vi trovereste nei guai,
poiché anche tutte le altre verrebbero messe fuori uso. Decadrebbero tutte allo
stesso livello. In altre parole, se dimezzaste una dinamica avreste dimezzato
anche tutte le altre. Per la propria sopravvivenza, è di vitale importanza che
l’individuo disponga di tutto l’insieme di queste dinamiche.

La società in cui oggi viviamo, è una società interamente educata a ritenere


che “l’uomo pensa solo a se stesso”. La gente deve essere costretta, fustigata,
percossa e istruita per avere una terza dinamica. Le persone devono essere
imprigionate, mandate a scuola, punite, multate, tassate, spinte a recarsi alle
urne a votare i Democratici. Devono essere fatte tutte queste cose perché una
persona abbia una terza dinamica.

In altre parole, questa società è freneticamente indaffarata a costruire


qualcosa che già esiste. Ma se levaste di mezzo tutte queste grandi strutture che
addestrano l’individuo ad adattarsi alla società, ve ne resterebbe una migliore
e molto più solida di qualunque altra struttura artificiale si possa edificare.

Lo stesso dicasi per la quarta dinamica. Avete mai conosciuto qualcuno


convinto che valesse la pena frequentare solo gatti e che nell’uomo non ci fosse
nulla di buono? Queste persone esistono. “Negli uomini non c’è nulla di buono.
Gli uomini sono crudeli, sono bestie, fanno cose terribili. La razza umana non
vale niente, l’uomo non vale niente. Ma i gatti, i cani e gli altri cari piccoli animali
senza parola, quelli sì che si comportano bene.” In altre parole questa persona
punta tutto sulla quinta dinamica. Si sentirà bene e potrà andare avanti a vivere
solo finché questo concetto non le verrà a mancare, perché si tratta di un
concetto artificiale.

L’uomo può fare quasi tutto quello che vuole nei confronti di queste
dinamiche, a patto che agisca coerentemente. Nel momento in cui smette di
farlo in un ambito qualsiasi, per lui si metterà male.
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Non stiamo sostenendo né pensando che una qualsiasi di queste otto
dinamiche sia più importante delle altre. Pur rappresentando le categorie del
vasto gioco della vita, esse però non sono necessariamente uguali fra di loro. Si
troverà che tra le persone ognuna accentua una dinamica più delle altre o può
dare più importanza a una combinazione di dinamiche rispetto ad altre.

Proponiamo questa suddivisione allo scopo di aumentare la comprensione


della vita disponendola per settori. Avendo diviso l’esistenza in questo modo,
ogni parte può essere esaminata separatamente e in relazione alle altre. Per
comporre un “puzzle”, per prima cosa è necessario prendere i pezzi di colore
o caratteristiche simili e riunirli in gruppi. Quando si studia un argomento è
necessario procedere in modo ordinato. Per favorire quest’ordine è necessario,
per i nostri scopi, immaginare queste otto suddivisioni arbitrarie della vita.

Inoltre queste dinamiche potrebbero essere meglio rappresentate come una


serie di cerchi concentrici in cui la prima dinamica sia il centro e ogni nuova
dinamica sia, in successione, il cerchio immediatamente esterno ad essa. Il
concetto di spazio contiguo entra quindi a far parte di queste dinamiche.

La caratteristica di base di un individuo include la sua capacità di espandersi


nelle altre dinamiche, ma sarà soltanto dopo aver raggiunto completamente la
settima dinamica che uno scoprirà la vera ottava dinamica.

Per fare un esempio dell’uso di queste dinamiche, prendiamo un bambino:


quando nasce, scopriamo che non percepisce altro all’infuori della prima
dinamica; però, a mano a mano che cresce e i suoi interessi aumentano, notiamo
che arriva ad abbracciare altre dinamiche. Un altro esempio del loro uso può
essere riferito a una persona incapace di operare sulla terza dinamica, e quindi
altrettanto incapace di far parte di qualsiasi squadra: si potrebbe dire che non
sia in grado di condurre un’esistenza sociale.

Come deve agire un uomo in modo da operare con successo sulle varie
dinamiche? A giudicare da come oggi va il mondo, non sembra che ci sia stata
una risposta disponibile. Può sembrare che alcuni individui abbiano il dono di
un intuito naturale, ma questo è ben lontano dalla verità. Il fatto è che ogni
persona può acquisire la conoscenza di cui ha bisogno per stabilire la linea di
condotta più favorevole alla sua sopravvivenza.
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4a dinamica
a
3 dinamica
2a dinamica
1a dinamica
Le dinamiche
possono essere
rappresentate
sotto forma di
8a dinamica cerchi concentrici
7a dinamica con la prima
6a dinamica dinamica al
5a dinamica centro.
L’individuo si
espande verso
l’esterno,
abbracciando
le dinamiche
successive.

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Determinare le soluzioni ottimali
Una soluzione ottimale, per quanto riguarda la vita, tiene conto della
massima sopravvivenza per qualsiasi cosa abbia attinenza col problema.
Questo non significa che non si faccia ricorso alla distruzione. Se così non
fosse, se cioè la distruzione non rientrasse tra i metodi operativi dell’esistenza,
saremmo proprio in cattive acque. Vi rendete conto che ogni pianta di felce che
si stava sviluppando agli albori della vita, avrebbe continuato ancora a crescere,
andando a sommarsi ad ogni altra pianta cresciuta da allora in avanti? Se fosse
andata in questo modo, adesso sulla Terra ci ritroveremmo con piante in piena
salute e ancora in crescita e probabilmente cammineremmo a qualche centinaio
di metri dal suolo. La morte e la distruzione devono entrare in gioco e spianare
la strada al progresso e al miglioramento. Perciò la distruzione, quando viene
utilizzata in questo modo, è più che legittima.
Per fare un esempio, non potete costruire un nuovo condominio senza
prima abbattere il casermone che si trova dove dovete edificare. Qualcuno arriva
e dice: “Oh, questo non va bene, state distruggendo qualcosa. State
distruggendo un edificio storico.”
“Signora, stiamo cercando di costruire un nuovo condominio.”
“Sì, ma questa è una vecchia casa caratteristica molto conosciuta.”
“Signora, quella casa è sul punto di crollare sulla strada.”
“Oh, non va affatto bene distruggere le cose.”
Questo atteggiamento è alquanto aberrato (non sorretto dalla ragione,
ovvero che si allontana dal pensiero o dal comportamento razionale) perché di
tanto in tanto dovrete pur distruggere qualcosa. Pensate a cosa succederebbe, per
esempio, se con voi aveste ancora ogni pezzo di carta ricevuto nel corso della
vostra vita e, al momento di traslocare, visto che non va bene distruggere le
cose, doveste trascinarvi appresso tutte queste cianfrusaglie. Vedete bene come
sarebbe ridicolo.
In questo concetto è insita un’effettiva equazione: non si deve distruggere
più di quanto sia necessario per costruire.
Se si comincia a distruggere oltre quelle che sono le necessità della costruzione,
si va ben presto a finire nei guai. Ci si ritrova nelle condizioni in cui si trovava
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La soluzione di un problema che non prenda in considerazione tutte le dinamiche
non costituisce la soluzione ottimale. I rifiuti scaricati in mare potrebbero costituire
un espediente per i problemi di smaltimento di alcune aziende, ma comportano
enormi perdite sul fronte della quinta e sesta dinamica.

la Germania nazista. Costoro distruggevano ogni cosa e dicevano: “Adesso


l’Austria, adesso la Cecoslovacchia, adesso distruggiamo Stalingrado!” Così fu
e Stalingrado si trasformò in un terribile caos. E lo stesso dicasi per la Germania.
Esiste un’antica verità lapalissiana (ovvia e assolutamente evidente): “Non
chiedere per chi suona la campana; suona per te”. Niente di più vero. La gente
comincia a osservare la cosa e diventa superstiziosa al riguardo. Dice: “Beh, non
mi azzardo a far del male a qualcun altro, perché poi ne sarei a mia volta
danneggiato in un modo o nell’altro.” Questo non è necessariamente vero. Ma
nell’equazione generale della vita e dell’esistenza, la distruzione intenzionale
di qualcosa può turbare la sopravvivenza delle altre identità che le sono vicine;
può turbare e sbilanciare le cose a tal punto che, per esempio, oggi non abbiamo
più le colombe migratrici. Più di cento anni fa la gente non si fermava a pensare

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che un bel giorno non ne sarebbero più esistite – ovviamente, ce n’erano di tutti
i tipi nei cieli di allora.

Così l’uomo ha dovuto varare un grandioso programma per la protezione


della selvaggina con il quale reintegrare quelle specie di animali che i suoi avi
avevano distrutto. Si tratta di qualcosa che l’uomo fa istintivamente.

Quando parliamo di dinamiche, intendiamo semplicemente dire: “Quante


forme di sopravvivenza esistono?”. Come sopravvive un individuo? Potreste
giungere alla conclusione che l’individuo sopravviva unicamente per se stesso
e che collabori solo mosso dal proprio egoismo. Oppure potreste anche ritenere
che egli sopravviva unicamente a vantaggio delle generazioni future, cosa
perfettamente dimostrabile. Si potrebbe anche affermare, come hanno fatto in
Russia, che l’individuo sopravviva soltanto in funzione dello Stato e che non
sia nient’altro che una componente di una società di formiche, un collettivista,
uno che vive in un sistema dove tutta la proprietà è posseduta o controllata
dallo Stato. E via di questo passo, fornendo una spiegazione ad hoc (intesa
appositamente) per ciascuna dinamica. Potete prendere uno qualsiasi dei modi
in cui egli sopravvive e dire che è l’unica cosa per cui sopravvive l’uomo. Ma,
se lo sottoponeste a una verifica, scoprireste che vi occorrono tutte le
dinamiche.

Il numero delle dinamiche equivale semplicemente al numero dei settori o


delle entità con cui una persona deve collaborare per progredire.

La soluzione ottimale di qualsiasi problema è quella che produce il massimo


della costruttività o della creazione per il maggior numero di dinamiche attinenti
al problema.

Le soluzioni che danneggiano una dinamica a beneficio di un’altra provocano


come risultato finale il caos. In ogni caso, è quasi possibile ottenere soluzioni
ottimali e il pensiero umano cerca solamente, nella sua espressione più alta, di
ottenere il massimo dell’ordine con il minimo di caos.

Quando un individuo si trova ad un basso livello di tono emotivo, accentuerà


una o due dinamiche a scapito delle altre e vivrà perciò un’esistenza molto
disordinata, diventando fonte di grande caos per coloro che vivono intorno a
lui.

Il soldato, sacrificando la vita in battaglia, sta operando sulla terza dinamica


(la compagnia militare, la nazione) a scapito della sua prima dinamica, della
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quarta e di tutto il resto. L’individuo fervidamente votato alla religione può
vivere sull’ottava, settima, quinta e quarta dinamica a scapito della prima e della
sesta. La persona “egoista” può vivere solo sulla prima dinamica: uno sforzo
davvero caotico.
Non c’è niente di particolarmente sbagliato nell’attribuire un’enfasi erronea a
queste dinamiche, a condizione che tale enfasi non inizi a metterle seriamente in
pericolo, come nel caso di Hitler o di Gengis Khan o dell’uso distruttivo della
fissione atomica. A quel punto l’intera umanità inizia a rivoltarsi contro i
distruttori.
La totalità della sopravvivenza è una dinamica, l’unica dinamica. Tuttavia il
sopravvivere si scompone in queste otto dinamiche.
Le capacità e i difetti delle persone si possono comprendere osservando la
loro partecipazione nelle varie dinamiche.
L’equazione della soluzione ottimale sarebbe che un problema è stato ben
risolto, il che significa che si è ottenuto il massimo bene per il maggior numero
di dinamiche. Significa, in altri termini, che ogni soluzione, modificata dal
tempo disponibile per metterla in atto, dovrebbe essere creativa o costruttiva
per il maggior numero possibile di dinamiche. La soluzione ottimale per
qualsiasi problema sarebbe quella soluzione che avesse ottenuto il massimo
beneficio su tutte le dinamiche.
Applicando egli stesso questi principi e aiutando gli altri a comprenderli
e ad applicarli, un individuo può raggiungere un maggior livello di sopravvivenza
per se stesso, per coloro con cui è in relazione e, in realtà, per la vita intera. I

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ESERCIZI PRATICI
Di seguito troverete alcuni esercizi relativi alle otto dinamiche. Nell’eseguirli
acquisterete una maggiore comprensione delle nozioni contenute in questo
opuscolo.

1 Guardatevi intorno nel vostro ambiente e notate cose che sopravvivono.


Quante riuscite a trovarne? Andate in giro e individuate alcuni esempi di
sopravvivenza finché non sarete certi che lo scopo della vita è la sopravvivenza.

2 Guardatevi intorno nel vostro ambiente e scoprite quante delle otto


dinamiche riuscite a trovare. Guardate fuori dalla finestra oppure uscite
a fare una passeggiata e notate quanti esempi di dinamiche riuscite ad
individuare.

3 Isolate una situazione o un problema che riguarda la vostra vita o quella


di qualcuno che conoscete. Mettendo in pratica ciò che avete imparato
sulle otto dinamiche, stabilite la soluzione ottimale a quella situazione.

4 Ora aiutate qualcun altro a trovare la soluzione ottimale a un problema


che ha nella vita.

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RISULTATI PRATICI
La conoscenza delle dinamiche della vita LE RISPOSTE DELLE PERSONE SU COSA HA FATTO
permette di risolvere facilmente problemi SCIENTOLOGY PER LORO
finora irrisolvibili. In Scientology ogni 89% Acquistando
concetto viene considerato utile nella 80% Ha sicurezza su ciò
misura in cui può essere applicato. Queste migliorato la che motiva la
Mi ha mia vita
permesso di vita, la gente ha
pagine contengono esempi di come 64% aiutare gli potuto condurre
possono essere applicati questi principi Mi ha reso altri a una vita più
molto più migliorare felice, è stata in
fondamentali. felice grado di aiutare
gli altri e di
Ad Adelaide, in Australia, una donna che migliorare anche
la propria
aveva studiato le otto dinamiche notò che esistenza.
un impiegato della stessa azienda in cui lei
lavorava era sempre “nei guai” e che, in
effetti, stava rischiando il licenziamento.
Poiché sembrava che stesse cercando di fare
un buon lavoro, lei si sedette accanto a lui
e si mise a scoprire cosa stava accadendo. risultato fu che il suo rendimento migliorò,
lui era più felice ed i suoi superiori notarono
“Dopo averlo ascoltato per un po’, com- il valore che egli rappresentava per
presi che stava completamente trascurando l’azienda. Smise di essere continuamente ‘nei
se stesso. Non dormiva bene o non mangiava guai’ e, di fatto, ottenne una promozione.”
abbastanza, non trascorreva mai un po’ di
tempo facendo qualcosa per migliorare se
stesso – niente – di conseguenza sul lavoro
Un giovane di Milano stava condu-
cendo una vita attiva. Giocava a calcio in
rendeva poco. Gli mostrai le definizioni delle
una squadra locale e aveva una ragazza a
dinamiche. Fu come se per lui il doversi
cui era molto affezionato. La vita era diver-
prendere cura di se stesso fosse un’idea com-
tente. Poi alcuni conoscenti, non molto ben
pletamente nuova. In qualche modo aveva
intenzionati, lo avviarono all’uso della
immaginato che avrebbe potuto rendere
droga. A mano a mano che la sua dipen-
meglio sul lavoro se avesse trascurato com-
denza dagli stupefacenti aumentava, la sua
pletamente di occuparsi di se stesso e capì
vita andò via via disgregandosi sempre di
subito perché il suo rendimento sul lavoro
più. Fu abbastanza fortunato, perché qual-
fosse così basso. Immediatamente si mise
cuno gli mostrò i dati sulle otto dinamiche
all’opera per cambiare la situazione. Conti-
e lui poté arrestare la disastrosa caduta
nuando a non trascurare la terza dinamica,
verso il basso della sua vita. Questo è
egli cominciò a dormire adeguatamente, curò
quanto lui stesso ha raccontato:
meglio il suo aspetto, passò del tempo con la
sua famiglia e fece un corso per migliorare “Qualche tempo fa sono andato contro
se stesso e le sue prestazioni lavorative. Il tutte le dinamiche, a cominciare dalla prima
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e, man mano che il tempo passava, tutte le come le sue azioni potevano influenzare il
altre dinamiche sono andate in pezzi, una comportamento di sua madre nei suoi con-
dopo l’altra. La mia fidanzata mi lasciò per- fronti; che le liti non erano necessariamente
ché mi drogavo. Poi la mia squadra di calcio ‘tutta colpa della madre’. Le dissi che la solu-
mi buttò fuori perché non riuscivo più a gio- zione era di comunicare di più, non di meno,
care bene come prima. Il resto delle mie e di aprirsi con sua madre invece di ignorare
dinamiche subì la stessa sorte perché avevo quella parte della sua seconda dinamica.
cominciato a drogarmi, il che stava distrug- Come risultato di ciò che aveva compreso
gendo la mia prima dinamica. Quando ho sulle dinamiche, nel giro di qualche settimana
letto i dati sulle otto dinamiche, ho capito che era veramente in comunicazione con la madre
cosa era accaduto nella mia vita e ho saputo e viveva stabilmente a casa. Aveva smesso di
come rimetterla in piedi, pezzo per pezzo.
prendere droga e beveva meno, di conse-
Questa conoscenza mi ha dato la forza e il
guenza stava molto meglio sulla prima
coraggio per uscire dalla droga e ora io
dinamica. Aveva persino un ragazzo fisso.
dedico tutto il mio tempo ad aiutare le altre
Andava meglio a scuola e cominciò a pren-
persone ad uscire dalla droga. Sto sopravvi-
vendo su tutte le mie dinamiche e insisto dere dei voti migliori. Dopo un po’ di tempo
sempre che coloro che mi sono vicini abbiano ottenne un lavoro part-time e cominciò a
i dati sulle otto dinamiche, così che possano contribuire finanziariamente alla famiglia.
prendere le decisioni corrette per la loro vita. Questo fu un reale miglioramento nella sua
Questo mi fa pensare che se tutti avessero vita, su tutte le dinamiche.”
questi dati, il mondo sarebbe un posto felice
e la gente se la passerebbe molto bene.” A volte si sente parlare di “prendere la vita
come viene”. Una ragazza di San Francisco,
In Australia una ragazza di quindici anni dopo aver imparato il modo di acquisire
che conosceva la tecnologia delle otto dina- controllo e miglior direzione nella vita, si è
miche cominciò a trascorrere del tempo con resa conto che le cose non stanno così.
una ragazza della sua scuola e presto scoprì
che la sua nuova amica beveva, si drogava, “Quand’ero più giovane chiunque
conduceva una vita sessuale dissoluta e liti- avrebbe potuto dire che la mia vita andava
gava costantemente con la madre. La madre bene: ero una buona studentessa in una
l’aveva già cacciata di casa una volta e lei buona scuola e non avevo nessun grave pro-
aveva lasciato la sua abitazione di propria blema degno di rilievo. Ma sentivo che
iniziativa varie volte, nonostante avesse mancava qualcosa. Non pensavo che si
solo quindici anni. La ragazza aveva biso- potesse veramente avere controllo su quello
gno d’aiuto per la sua vita. Ecco come la sua che ci succede e credevo che l’unica cosa che
nuova amica glielo diede: si potesse fare fosse starsene a sperare per il
“Mostrai alla mia amica la tecnologia meglio e prendere quello che si può avere
di base sulle otto dinamiche e le feci vedere dalla vita.

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Quando ho cominciato a studiare Scien- L a strada verso un’esistenza più com-
tology ho scoperto che potevo davvero avere prensibile – e che possa essere migliorata –
controllo sulla mia vita usando i principi si è aperta, per un uomo in Oklahoma che
sulle dinamiche. Potevo fare scelte razionali aveva studiato il soggetto delle dinamiche.
su quello con cui volevo avere a che fare e
“Nell’imparare i dati riguardanti le
come amici, lavoro, scuola e altre attività.
dinamiche e a come si applicano alla mia
vita, ho capito delle cose incredibili. Il cam-
Il modo di vivere alla ‘sarà quel che sarà’ biamento nel modo in cui prendo decisioni e
ormai fa parte del passato per me. Sapere che intraprendo azioni è stato immediato. Sic-
sto davvero contribuendo e giocando un come sono in grado di capire in che modo ciò
gioco in cui posso vincere mi rende molto più che faccio influenzerà le altre parti della mia
felice.” vita, la mia famiglia, i miei gruppi e così via,
possono prendere delle buone decisioni. Sto
mettendo più impegno in ogni parte della
U n ragazzo di Los Angeles usa la tecno- mia vita e sto migliorando su ogni dinamica.
logia delle otto dinamiche per guidare gli
altri verso esistenze più felici. Una persona
Ciò che prima sembrava una confusione
che ha aiutato era una ragazza che in pre-
impossibile e caotica ora si sta sistemando,
cedenza spacciava droga.
grazie a questa straordinaria tecnologia.”
“Ho letto dei dati sulle dinamiche in un
libro di L. Ron Hubbard e uso molto questi Dopo aver letto delle informazioni sulle
dati. La cosa spiega davvero le diverse parti dinamiche e applicato la tecnologia alla sua
della vita e come operano l’una con l’altra. vita, una donna di Boston ha posto fine ad
una condizione, che durava da molto, che
la rendeva timida, introversa e incapace di
Avevo un’amica per cui la terza dina-
comunicare.
mica, il gruppo, era del tutto irreale. Lei
stessa non faceva uso di droghe, ma spac- “Imparare i dati sulle dinamiche è stato
ciava cocaina. Pensava che siccome lei non come uscire da una prigione.
la prendeva non ci fosse pericolo. Non aveva
alcun concetto di come la cosa potesse far Per la maggior parte della mia vita sono
male ad altri. Le mostrai quello che L. Ron stata molto introversa. Francamente, penso
Hubbard aveva scritto sulle dinamiche, spe- che avrebbero potuto scambiarmi per un
cialmente il modo in cui tutte le dinamiche pezzo del mobilio: non avevo quasi mai
hanno a che fare con la dinamica principale comunicato e raramente avevo partecipato
della sopravvivenza. Alla fine lei vide gli alla comunicazione di qualcun altro. La mia
effetti che le sue azioni potevano avere e vita aveva dei muri molto solidi. Il mio con-
smise di vendere droga. Di fatto la sua vita è tributo e la mia partecipazione erano, a dir
cambiata completamente e per il meglio.” poco, limitati.
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Mi sono resa conto che dovevo comuni- per andare a far visita alla mia famiglia. Nel
care e contribuire nell’ambito di ogni passato questa sarebbe stata una decisione
dinamica; che più io comunicavo e parteci- molto difficile da prendere e probabilmente
pavo, migliore la mia vita sarebbe diventata. sarebbe sembrato molto più facile conti-
Rendermi conto di questo di fatto ha fatto nuare semplicemente con il mio lavoro e
sparire i muri. Mi sono data da fare e ho rimandare la vacanza a ‘più tardi’. Ma a quel
cominciato a partecipare con qualcosa che momento la decisione era stata semplice,
fosse davvero di valore.” visto che era molto chiaro che il maggior
bene per il maggior numero di dinamiche era
U n amministratore di Portland, Oregon, fare quel viaggio.
ha scoperto l’importanza ed i benefici che
derivano dal far funzionare bene le dinami- I miei genitori erano estasiati dal veder-
che, quando si è preso del tempo libero, da mi e siamo stati molto bene insieme.
un orario di lavoro molto intenso, per
migliorare la sua vita familiare. Mi sono preoccupato soprattutto di par-
“Mentre imparavo i dati sulle dinami- lare loro di quello che stavo facendo nella
che, mi sono reso conto che avevo trascurato vita, di quelli che erano i miei attuali inte-
una parte importante della seconda dina- ressi, a che cosa stavo lavorando e così via.
mica per un po’ di anni: non avevo fatto visita Scoprii anche tutto quello che stavano
ai miei genitori da un bel po’. Vidi che, tra- facendo loro. Fu davvero un viaggio di suc-
scurandoli e permettendo che questa cesso da tutti i punti di vista.
dinamica andasse a rotoli, anche le altre
dinamiche venivano trascinate verso il Quando tornai a casa, parecchi dei miei
basso. amici mi dissero che sembravo più giovane
e più felice, il che era proprio come mi sen-
Sebbene avessi un orario davvero tivo. Questo è stato il risultato del rimettere
intenso fra il mio lavoro e le altre attività, a posto una dinamica che non era in buono
decisi di prendermi un periodo di vacanza stato.”

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GLOSSARIO
aberrato: non sorretto dalla ragione, ovvero Dianetics è una metodologia sviluppata da
che si allontana dal pensiero o dal comporta- L. Ron Hubbard che aiuta ad alleviare disturbi,
mento razionale. Vedi anche aberrazione in come sensazioni ed emozioni non volute,
questo glossario. paure irrazionali e malattie psicosomatiche.
aberrazione: deviazione dal pensiero o dal Viene più accuratamente descritta come ciò
comportamento razionali; pensiero o con- che l’anima fa al corpo attraverso la mente.
dotta irrazionale. Fondamentalmente signi- dinamica: spinta verso la sopravvivenza in
fica errare, commettere degli errori o, più una certa direzione; spinta verso l’esistenza
precisamente, avere delle idee fisse che non in un determinato settore della vita. Ci sono
sono vere. La parola viene usata anche nel otto dinamiche; la prima: se stessi; la se-
suo significato scientifico. Significa devia- conda: il sesso e il nucleo familiare; la terza: i
zione da una linea retta. Una linea che deve gruppi; la quarta: l’umanità; la quinta: le
andare da A fino a B, se è aberrata, andrà da specie viventi; la sesta: l’universo materiale;
A fino ad un altro punto, poi ad un altro la settima: gli spiriti; l’ottava: l’Essere
punto, poi ad un altro punto, poi ad un altro Supremo.
punto, poi ad un altro punto, alla fine arri-
verà a B. Presa in questo senso, significa inturbolare: portare ad uno stato di agita-
anche non essere diritto o vedere in modo zione o turbamento.
deforme come ad esempio un uomo che Scientology: filosofia religiosa applicata svi-
vede un cavallo ma pensa di vedere un ele- luppata da L. Ron Hubbard. È lo studio ed il
fante. La condotta aberrata è una condotta modo di occuparsi dello spirito in relazione
sbagliata o non basata sulla ragione. L’aber- a se stesso, agli universi e ad altre forme di
razione è l’opposto di sanità, che sarebbe il vita. Deriva dal latino scio che significa
suo contrario. Dal latino aberrare = “vagare “conoscere” e dal greco logos che significa
da qualcosa”; dal latino ab = “via da”, ed “la parola o la forma esteriore mediante la
errare = “vagare”. quale il pensiero interiore viene espresso e
Dianetics: deriva dal greco dia che significa fatto conoscere”. Per cui Scientology si-
“attraverso” e nous che significa “anima”. gnifica sapere riguardo al conoscere.

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CENNI BIOGRAFICI
SU L. RON HUBBARD

S e c’è una frase che meglio di ogni altra definisce la vita di L. Ron Hubbard, è
questa sua semplice affermazione: “Mi piace aiutare gli altri e ritengo che il più
grande piacere della mia vita sia vedere un’altra persona che si libera dalle ombre
che oscurano i suoi giorni”. Su queste sue parole chiave è edificata un’esistenza
dedicata al servizio del genere umano e un’eredità di saggezza che consente a
chiunque di realizzare sogni di felicità carezzati per lungo tempo e di raggiungere
la libertà spirituale.
Nato a Tilden nel Nebraska il 13 marzo 1911, inizia precocemente il percorso di
scoperte e di dedizione al prossimo. “Volevo che la gente fosse felice e non capivo
perché non lo fosse”, scrisse a proposito della sua giovinezza e in queste parole si
racchiudono i sentimenti che a lungo avrebbero guidato i suoi passi. All’età di
diciannove anni aveva già percorso oltre quattrocentomila chilometri, dedicandosi
all’esplorazione della cultura di Giava, del Giappone, dell’India e delle Filippine.
Ritornato negli Stati Uniti nel 1929, Ron riprese il suo corso regolare di studi e
l’anno successivo si iscrisse alla George Washington University. Qui studiò mate-
matica, ingegneria e fisica nucleare – una materia nuova a quell’epoca – tutte
discipline che gli fornirono strumenti di vitale importanza per le sue continue
ricerche. All’inizio degli anni trenta, L. Ron Hubbard intraprese la carriera letteraria
allo scopo di finanziare tale ricerca, e ben presto diventò uno tra i più seguiti autori
di narrativa popolare. Tuttavia non perse mai di vista il suo obiettivo primario e
continuò la sua ricerca principale affrontando lunghi viaggi e spedizioni
esplorative.
Quando scoppiò la seconda guerra mondiale, si arruolò in Marina con il grado
di sottotenente di vascello e prestò servizio come comandante di cacciatorpedi-
niere. Rimasto parzialmente cieco e zoppo a causa delle ferite subite in
combattimento, nel 1945 gli venne diagnosticata l’invalidità permanente. Tuttavia
attraverso l’applicazione delle sue teorie sulla mente umana riuscì non solo a dare
un aiuto ai suoi commilitoni, ma anche a riprendersi fisicamente.
Dopo cinque anni di intensa ricerca, le scoperte di L. Ron Hubbard vennero
presentate al mondo in Dianetics: la forza del pensiero sul corpo, il primo manuale
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divulgativo sulla mente umana scritto appositamente per l’uomo comune. La
pubblicazione di Dianetics segnò l’inizio di una nuova era di speranza per il genere
umano e di una nuova fase nella vita del suo autore. Eppure, egli non abbandonò
la sua ricerca e mentre le scoperte, una dopo l’altra, venivano attentamente codi-
ficate fino alla fine del 1951, la filosofia religiosa applicata di Scientology prendeva
forma.
Poiché Scientology spiega la vita nella sua interezza, non esiste aspetto dell’esi-
stenza umana che i lavori successivi di L. Ron Hubbard non abbiano affrontato.
Scegliendo come propria dimora alternativamente gli Stati Uniti e l’Inghilterra, la
sua continua ricerca portò alla luce soluzioni per malanni sociali come il declino
degli standard scolastici e la disgregazione della famiglia.
A conti fatti, i lavori di L. Ron Hubbard che riguardano Scientology e Dianetics
comprendono in tutto quaranta milioni di parole, tra conferenze registrate, libri e
altre pubblicazioni. Nel complesso queste opere rappresentano l’eredità di
un’intera vita, una vita che finì il 24 gennaio 1986. Tuttavia la scomparsa di L. Ron
Hubbard non ha costituito affatto una fine: con oltre cento milioni di libri in
circolazione e milioni di persone che applicano quotidianamente le sue tecnologie
per un miglioramento, si può ben dire che il mondo non abbia mai avuto un amico
più grande. I
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