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1968 - 2018
R i v i s t a F r i u l a n a d i C u l t u r a
anno LI № – Marzo – rivista trimestrale – LaNuovaBase editrice
nasce nel 1924 per volontà del friulano Chino Ermacora, figura eminente nel
panorama culturale e sociale del tempo, e diventa immediatamente voce sincera di un Friuli
che cresce. Nel 1968 ha origine la seconda serie che nel 2015 rinnova la propria veste grafica
per sottolineare ancor più la volontà di stare al passo con i tempi pur in momenti non certo
facili. E proprio la seconda serie festeggia quest’anno il cinquantesimo anniversario!
non ha mai tradito il proprio ruolo di importante riferimento e testimone della
1968 - 2018
vita culturale e sociale della regione, in particolare delle terre friulane, offrendo costantemente
articoli su arte, cultura, politica, società, storia, etnografia, ambiente, lingua non solo legati al territorio ma anche
al più vasto ambito del Nordest, della Mitteleuropa e oggi, in tempo di globalizzazione, dell’Europa e del mondo. In
questo senso si è voluto trasformare la precedente e più tradizionale “RIVISTA DI CULTURA FRIULANA” in “RIVISTA
FRIULANA DI CULTURA”.
, in una società che corre anche sul filo di un tweet, è orgogliosa di mettersi in gioco per diventare
appetibile a un pubblico sempre più ampio, con la ricerca di un linguaggio immediato, e iniziando oltretutto la
distribuzione dei fascicoli anche in formato digitale. Con il totale rinnovamento del sito (in corso) si potranno sfruttare
tutte le proposte del WEB 2.0 fino a creare un continuo dialogo del lettore con la redazione, gli autori, l’editore.
Inoltre, per rafforzare ulteriormente il radicamento sul territorio, propone anche una serie di incontri diffusi nei quali
approfondire importanti tematiche: un vero e proprio calendario di appuntamenti, in sinergia con le altre istituzioni e
associazioni culturali del territorio.
vuole perseguire con volontà e con determinazione questi obiettivi anche se l’attuale periodo è difficile
e la cultura purtroppo è sempre più spesso relegata ai margini. Abbiamo bisogno del vostro sostegno: fatevi un dono
regalando a voi stessi o a un amico o a una persona cara un abbonamento annuale alla rivista. È un efficace rimedio
contro l’abbrutimento dei tempi e un provvido salvagente per queste acque tumultuose.
I riferimenti bibliografici all’interno degli articoli o nelle note vengono indicati nel formato [Autore Anno]
e fanno riferimento alla scheda ISBD che si trova nella Bibliografia citata alla fine di ogni fascicolo.
Nello scorso numero 195 abbiamo pubblicato alle pagine 491-496 la recensione del volume «La forza del silenzio» di Cristina
Noacco. Ci è doveroso precisare che si trattava di un’intervista condotta dall’editore Eymerich Fisset alla stessa autrice.
Rivista Trimestrale. Copia singola € 9,00. Per le tipologie e le modalità © La Nuova Base Editrice, Udine, Italia. Tutti i diritti sono riservati. L’invio di fotografie
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GIULIANI, ALESSANDRO MORGERA, SIMONE RENZI FERRI, STEFANO
STEFANUTTI, MARIO TURELLO, VALENTINA GONANO Impaginazione, editing e ufficio stampa: l ibramente.eu
Segreteria di redazione: FIORENTINA MARCHIOL Questo numero è stato chiuso in Redazione il 2 aprile 2018.
Normalizzazione della lingua friulana (se non diversamente specificato):
RAFFAELLA PICCO Stampa: Litoponte, www.litoponte.com, printed in Italy.
Direttore responsabile: SILVANO BERTOSSI
Questo periodico è associato
In copertina: Sguardo alle canne dell’Organo Testa della Mozartina (ph. alla Unione Stampa
© abustef). Periodica Italiana
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STEFANO STEFANUTTI
Praticamente nel mezzo della pianura friulana, è prossimo all’inaugurazione ufficiale un nuovissimo centro
sportivo e di addestramento equestre. Sorta su solidissime fondamenta storiche, la struttura si distingue
certamente per architettura e qualità degli impianti e per la sostenibilità ambientale, ma il suo progetto più
rivoluzionario e ambizioso è percorrere la direzione opposta al “mordi-e-fuggi” quotidiano. Infatti nessuna
attività – sia essa lavorativa, sportiva o ricreativa – può prescindere dai più profondi aspetti della cultura e
dalla disciplina morale. E il rapporto dell’uomo con un animale, in questo caso il cavallo, deve essere costru-
ito su basi che garantiscano rispetto ed educazione reciproci, così da permettere l’espressione delle migliori
caratteristiche di entrambi, in una sinergia di provato successo.
Parole chiave: marchese Fabio Mangilli, equitazione, oro olimpionico, Fabio Mangilli Equestrian Centre.
Stefano Stefanutti ha la fortuna di lavorare tra i libri e la cultura, convinto che questi costituiscano il vero
riferimento in tempi moralmente e socialmente difficili.
I
l traffico, anche e soprattutto quello la piccola zona artigianale e il campetto
pesante, corre su un’arteria che di- sportivo della locale squadra di calcio.
sta forse seicento metri. Quasi una Ma, prima di esplorare cosa nasconde
ferita netta, rettilinea, la Stradalta, che quel muro verde, facciamo un passo in-
affonda nell’ubertosa e geometrica Bas- dietro nella storia.
sa Friulana. Ma poco distante da lì, per- Correva il 1964 e, nella quindicina
correndo perpendicolarmente verso sud centrale di ottobre, in quel di Tokyo si
la piccola via che raggiunge il borgo, di svolgevano i giochi della 18ª Olimpiade,
fronte a una distesa chilometrica di col- la prima in continente asiatico. Trenta-
tivazioni agricole lungo le quali l’occhio sei ori agli Stati Uniti, trenta ai sovie-
non trova riposo, si erge un’alta siepe di tici… E, tra i dieci primi posti conqui-
lauroceraso. E ad oggi solo pochi hanno stati dall’Italia, ben due provengono dai
avuto l’onore di apprezzare le dimensio- campioni della squadra di equitazione:
ni di ciò che vi si cela dietro. un podio per il poco più che ventenne
Siamo a Flumignano, in comune di Mauro Checcoli nel concorso completo
Talmassons, praticamente equidistanti individuale e l’altro all’intera compagi-
tra Codroipo e Palmanova, rinchiusi tra ne italiana (composta da Checcoli, Pao-
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Fig. 1: Pratoni del Vivaro - Centro Equestre Federale, estate 1964.Il capo squadra e i cavalieri della squadra del Con-
corso Completo per l’Olimpiade di Tokyo.Da sinistra: Fabio Mangilli, Alessandro Argenton, Amelio Meneghetti,
Paolo Angioni, Giuseppe Ravano, Mauro Checcoli. Amelio Meneghetti non partì per le Olimpiadi di Tokyo. Riserva
fu Stefano Angioni, sia per il Concorso Completo sia per il concorso di salto ostacoli.
Fig. 2: Fotografia aerea del Fabio Mangilli Equestrian Centre. Il tracciato originale della Piste è visibile in particolare
sulla sinistra, lungo il percorso alberato. Si apprezzano inoltre il campo scoperto, i due maneggi, giostra e tondino
e la struttura principale (destinata ad accoglienza e box) sviluppata a guisa di chiostro.
Giungono gli anni Ottanta e, con loro, turarla. Nessun redditizio centro com-
l’esigenza per il marchese di separarsi, merciale, nessuna villa signorile, nessu-
dolorosamente, proprio da quella pista na piantagione di mais transgenico. La
su cui tanti cavalli avevano galoppato. Piste, ancora per poco sotto l’occhio co-
Nel pieno dello sviluppo economico, munque soddisfatto del marchese (mo-
delle lottizzazioni, del boom edilizio, rirà pochi anni dopo), rimane un vero
l’intima speranza che il terreno potesse polmone verde, qualificato da pregevoli
mantenersi nella natura e per gli scopi essenze arboree secolari.
per cui era nato sembrava davvero la più Ma dovrà passare la prima decade di
lontana delle utopie. Ed ecco, quasi una questo nuovo millennio e arrivare tutto
favola dove vissero tutti felici e conten- nelle mani delle generazioni successive,
ti, due fratelli, due imprenditori agricoli perché si sviluppi una progettualità di
del paese – al di là di tutte le classiche amplissimo respiro che vede la Piste di
burocrazie, immaginiamo davanti a une nuovo protagonista. Ivan Turco, figlio di
fete di salam e un taj di neri – acquista- quel Pietro che strinse la mano al Man-
no l’area e con la più solida e vincolante gilli, anch’egli imprenditore agricolo di
stretta di mano promettono di non sna- provate capacità, assieme alla moglie
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Fig. 3: La struttura principale del Fabio Mangilli Equestrian Centre. Ai lati, in legno, le scuderie con i box per i
cavalli. Al centro: gli spazi destinati a segreteria, accoglienza, biblioteca e club house.
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Fig. 6 (in alto): Veduta verso est, verso la Piste, tra i Fig. 7: Il maneggio principale, coperto, con il fondo
sentieri e le aree in erba. realizzato in speciali sabbie a basso contenuto siliceo.
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