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2) Periodo delle prime opere sistematiche 1800 – 1870: origine dell’economia aziendale
Degrange, La tenuta dei libri resa facile (1840)
Crippa, La scienza dei conti (1838)
Villa, Elementi di amministrazione e contabilità (1850)
Marchi, critica ai cinquecontisti 1867
ABACISTI VS ALGORITMISTI: l’introduzione dei numeri arabi crea un conflitto tra le due principali
scuole matematiche del Medioevo, quella degli Abacisti e quella degli Algoritmisti.
Abacisti: coloro che contavano utilizzando l’abaco, non avevano lo zero, determinavano il valore
delle singole cifre dalle colonne in cui venivano scritte e utilizzavano frazioni dodicesimali,
derivante dal sistema di numerazione romano.
Algoritmisti: adottavano il valore posizionale delle cifre, dallo zero al nove. Abbandonano l’utilizzo
dell’abaco e contavano utilizzando i numeri arabi.
Il conflitto si risolve a favore degli Algoritmisti, poiché l’introduzione della numerazione araba
portava al superamento dell’utilizzo dell’abaco.
Nel 1200 Medioevo popolazione non sapeva fare 4 operazioni, numerazione romana, scambio con
baratto
FIBONACCI 1175, Pisa, figlio di notaio, viaggia molto, ad Algeri conosce la nuova numerazione
1202 Liber Abaci: 15 cap, 459 pagine, 4 parti (introduzione ad algebra, nuovi numeri e
operazioni | problemi attività commerciale | metodo doppia falsa posizione | questioni più
complesse)
- far conoscere a tutti (non solo mercante) numeri arabi, operazioni
- matematica non più solo teorica
- manoscritto e scritto in latino
COTRUGLI 1410 Dalmazia, figlio di mercante, dopo morte padre si occupa insieme a fratello
dell’attività commerciale
Della mercatura et del mercante perfetto 1458: 4 libri (19 cap su definizioni e regole
mercantili | 4 cap sulla religione e usura | 18cap vita morale e relazione -> 15 virtù | governo
della casa e della famiglia)
- stampata nel 1573 da Francesco Patrizi che toglie errori perché lingua volgare
- guida non solo negli affari commerciali, ma anche morale
- attività mercante ha come obiettivo principale il soddisfacimento dei bisogni (finalità profitto
è accessoria)
- richiami alle sacre scritture
- definizione di mercatura e mercanzia
- divisione mercanti x capitale
Il Trattato del modo di tenere il libro doppio domestico col suo esemplare 1636, 3 parti
- vuole fornire capacità nell’amministrazione di una casa o di un monastero
- libro mastro (sempre 3 tipi) e giornale + ausiliari
- condizioni necessarie e secondarie per formare partita nel giornale: chi, quanto, perché | quando
- conti accesi a cose e persone
- distingue tra bilancio di verifica e bilancio vero e proprio
- assestamento dei conti: rimanenze, ratei, sopravvenienze
Teorica cinquecontista -> 5 conti per semplificare la tenuta della contabilità nell’ambito di
un’attività commerciale e quindi l’applicazione del metodo della partita doppia:
1. merci
2. cassa
3. effetti da ricevere
4. effetti da pagare
5. profitti e perdite
Regola: addebitare colui che riceve e accreditare colui che dà
OPPOSIZIONE di MARCHI
Inventore del Giornale Mastro 1804, mix tra giornale e mastro, consentendo la rilevazione sia
cronologica sia sistematica delle operazioni aziendali.
Caratteristiche: forma tabellare, Chiarezza, facilità e sinteticità. Si aggiungono poi i libri ausiliari.
Utilizzato spesso come forma di controllo, evita la compilazione del bilancio di verifica
Limiti:
- numero limitato di conti apribili
- troppo sintetico
- non è possibile conciliare la complessità della gestione con la ridotta dimensione del registro;
- facilità di errori a causa delle tante colonne ravvicinate
- perdita tempo nel calcolo dei totali
2 parti:
1. Confutazione della teorica cinquecontista: principale errore cinquecontista era la convinzione
che dietro ogni conto mastro ci fosse sempre presente il proprietario -> dimostra che solo il conto
Profitti e perdite è acceso al proprietario, gli altri a cose o persone
2. proposta di una nuova e più appropriata teorica -> teorica personalistica italiana (Cerboni):
La registrazione ha un duplice scopo: evidenziare le variazioni che si verificano +
evidenziare i diritti (di riscossione) ed i doveri (di pagamento) delle persone che sono in relazione
con l’azienda.
È necessario aprire, nel libro mastro, un conto per ciascuna delle persone richiamate
Critica: non in tutte le aziende ci sono persone incaricate della custodia delle cose (consegnatari),
può esserci solo il proprietario -> differenza tra proprietario e consegnatari e relativi diritti/doveri
Distinzione proprietario:
- capitalista (investitore nell’azienda, è estranea alla gestione, gode di utili ma risponde per le
perdite)
- gerente (amministratore dell’azienda, intermediario tra il proprietario-capitalista e i
consegnatari/corrispodenti, rappresentando l’azienda nei confronti di questi). Non è necessario
aprire un conto legato alla figura dell’amministratore (poiché crediti e debiti si bilanciano), ma ha
deve rispondere nei confronti del proprietario (patrimonio netto) e dei creditori (per i debiti; per i
crediti rispondono i consegnatari nei suoi confronti)
In definitiva:
- la teorica personalistica di Marchi prevede necessari conti generali: acceso al proprietario e
acceso ai terzi (consegnatari e corrispondenti)
- ha dimostrato che la bilancia fra il conto del proprietario e i conti dei consegnatari e dei
corrispondenti è tenuta dall’amministratore -> base per LOGISMOGRAFIA di CERBONI
FRANCESCO VILLA 1801, Milano, insegnò Contabilità di stato a Pavia poi a Milano e ricevette
diversi riconoscimenti e premi
Sostiene che la Ragioneria abbia carattere scientifico e che debba essere separata
dall’Amministrazione -> vera e propria disciplina
RAGIONERIA: insieme di principi di governo dell’azienda con OBIETTIVO di controllo
amministrativo-contabile che permetta all’azienda di raggiungere la sua massima utilità con il
patrimonio a sua disposizione -> CONCEZIONE ECONOMICA PATRIMONIO (somma di valori) ->
valutazione RF secondo il valore presunto di realizzo e importanza inventario magazzino
LA RAGIONERIA SERVE PER INTERPRETARE I FATTI DI GESTIONE AI FINI DEL CONTROLLO e NON E’
SOLO RILEVAZIONE CONTABILE, ma RAPPRESENTA INSIEME DI REGOLE CHE SERVONO PER
GOVERNARE L’AZIENDA -> stretta correlazione tra amministrazione e ragioneria -> Ragioneria
opera come guida dell’Amministrazione e ne verifica i risultati
Elementi di amministrazione e contabilità 1850 -> differenza tra Ragioneria e pura registrazione
dei fatti amministrativi
3 titoli:
- Nozioni Economico Amministrative: 4 cap, problemi relativi alle stime e alla formazione degli
inventari e relative soluzioni
- Della Tenuta dei Registri e delle sue più usuali Applicazioni, 5 cap, scopi della tenuta dei conti e
formazione dei rendiconti in caso di assenza di contabilità sistematica, scritture in partita
semplice, partita doppia, amministrazione nei vari settori e partita doppia nelle aziende grandi
- Organizzazione Amministrativa, Controlleria, Revisione dei Conti: 2 cap, dedicato
all’organizzazione amministrativa ed alla revisione dei conti. Introduce la Revisione che deve
verificare se i conti siano giusti e il totale degli introiti e pagamenti corrisponda alla somma degli
adempimenti attivi e passivi e fare verifiche sull’inventario finale di magazzino.
Talvolta è necessaria una commissione di revisione formata da persone che conoscano i principi
generali della buona amministrazione e le leggi che lo disciplinano, che, insieme ad un ragioniere
esterno all'azienda al quale è affidata la commissione, dà un voto sul rendiconto in base all'esame
effettuato.
Principi fondamentali revisore: se non dimostrato non è ammissibile o scusabile una modifica della
sostanza, è censurabile qualunque improduttiva giacenza di capitali o di somme esuberanti
l’occorrenza dell’ordinaria amministrazione e la mancanza di cautela riguardo all’impiego di
capitali, le spese sostenute per utilità o convenienza, prezzi ragionevoli e pagamenti puntuali e
confronto di entrate e spese rispetto a quelle dei rendiconti degli anni precedenti.
Il revisore deve avvertire l’amministrazione e proporre soluzioni se evidenzia un grave disordine
della tenuta dei registri.
Tratta anche il controllo interno che chiama "controlleria amministrativa e contabile", che deve
essere garantito dal Consiglio di sorveglianza, indicato nello Statuto, ovvero nell’Atto costitutivo di
una società. Deve vigilare l'andamento della gestione e l'osservanza dello statuto stesso, può
ispezionare la cassa, i libri di conto. In caso di sospetti deve convocare l'Assemblea generale,
e deve annualmente presentare un rapporto sullo stato degli affari della società.
Tratta anche il tema di convenienza economica ad istituire o meno una determinata azienda ->
raggiungere un risultato -> la buona amministrazione deve conservare e incrementare il
patrimonio e di conseguire le rendite nel modo più economico possibile.
GIUSEPPE CERBONI 1827 Isola Elba, amministrazione militare e ragioniere generale dello stato
L'azienda è basata sui rapporti giuridici che intercorrono tra soggetti interni ed esterni all'azienda
stessa (i quali sono il proprietario, gli amministratori, gli agenti e i corrispondenti). Il sistema
scritturale è fondato sulla personificazione dei conti (conti accesi alle persone).
I conti accesi al proprietario e all'agenzia sono svolti in altri libri ausiliari, gli “svolgimenti”, dove
vengono specificate le relative attività e passività dei due conti pertanto l’insieme degli
svolgimenti specifici dei due conti permette di avere la detta “logismografia completa”.
Limite principale di Cerboni : vede il mondo esterno principalmente rappresentato dalle aziende
pubbliche di cui lo Stato è la massima espressione.
FABIO BESTA 1845, Teglio, di nobile stirpe, poveri di mezzi, ma ricchi di cultura, si diploma
ragioniere e docente di Computisteria e Ragioneria
La Ragioneria 1891: 3 libri. Propose di includere la Ragioneria nell’ambito delle scienze che, come
il diritto, l’economia e la matematica, studiano lo stesso fenomeno, la RICCHEZZA
Principali direttrici:
1. Il Concetto di Azienda: definisce l’azienda come la somma dei fenomeni, o negozi, o rapporti da
amministrare relativi ad un cumulo di capitale.
Distinse poi due categorie di azienda:
Le imprese (mercantili, bancarie, agrarie, manifatturiere..) in cui la ricchezza rappresentava sia
il mezzo che lo scopo dell’amministrazione;
Tutte le altre aziende nelle quali la ricchezza era solamente il mezzo:
- Aziende o amministrazioni di rendite (aziende domestiche, convitto, conventi) la cui attività era
quella di sopperire ai bisogni di una persona/comunità utilizzando/amministrando una ricchezza
(patrimonio) derivante dalla remunerazione dei soggetti per i quali avveniva la spesa;
-Aziende di corporazioni o di sodalizi dove la ricchezza veniva apportata da contributi volontari o
obbligatori.
2. La concezione di ragioneria come “scienza del controllo economico”: la Ragioneria non è solo la
contabilità/tenuta dei libri, ma il controllo della ricchezza dell’azienda nella sua integrità.
Il controllo viene raggiunto tramite la contabilità e la gestione, dove la prima orienta e misura
la seconda -> inizia a far intendere la ragioneria come una scienza
3. Il sistema patrimoniale: teoria dei conti a valore. Dedica 2 libro alla valutazione della ricchezza.
Il valore pone in evidenza la misura di un fondo di beni e l’oggetto del sistema contabile è la
misurazione del patrimonio (inteso come fondo e quindi come un insieme di valori).
La teoria dei conti a valore stabilisce che tutti i conti sono aperti a valori (non più a persone) ed
hanno la funzione di valutare la variazione del patrimonio. Solo per mezzo del valore i beni
economici che compongono il patrimonio diventano misurabili, quindi devono essere considerati e
valutati con una sola metodologia di valutazione (come ad esempio il prezzo).
-> L’INTERO PATRIMONIO AZIENDALE RISULTA VALUTABILE IN QUANTO FORMATO DA UN
INSIEME DI ELEMENTI VALUTABILI.
CONTI: per Besta i conti non sono personali né vi sono titolari: i conti dei debitori e dei creditori
diventano conti di crediti e di debiti. Un conto esprime solo il valore attribuito all’oggetto.
I conti elementari hanno per oggetto un elemento o un componente (attivo o passivo) del
patrimonio o del capitale e sono così ripartiti:
- I conti accesi ai beni stabili e mobili, mostrano il valore delle cose di proprietà e dei diritti d’uso;
- I conti accesi alle quote di capitale di imprese sociali che comprendono beni di qualsiasi natura
impiegati nella costituzione del capitale di associazioni, società civili o commerciali;
- I conti d’esercizio hanno come oggetto un elemento patrimoniale sui generis e sono conti alle
spese di prima istituzione di un’impresa o a parti di spese generali;
- I conti accesi ai crediti e ai debiti;
- I conti derivati hanno per oggetto il patrimonio netto e le sue variazioni. Si distinguono in conti di
capitale (accesi alla costituzione dell’azienda) e conti di gestione (accesi al momento della loro
manifestazione).
Differenza fra:
Sistema di scritture: tenuto col sistema della partita doppia, è una serie ordinata di
registrazioni che riguardano un solo oggetto complesso. Il patrimonio è formato da elementi
reali e da elementi ideali.
Metodo di registrazione: modi vari per ricordare lo svolgersi dell’intera amministrazione
economica o di una sua parte.
Indispensabile per amministrare un’impresa sono la contabilità e il metodo della partita
doppia, cioè tutti i metodi di registrazione in cui l’uguaglianza tra gli addebitamenti e gli
accreditamenti è costante. Per definizione, A – P = CN. Tale uguaglianza misura la variazione di
A (Attività, iscritta in DARE), la variazione di P (Passività, iscritta in AVERE) e la loro variazione
complessiva equivale alla variazione di CN (Capitale Netto, iscritto in AVERE).
Nei conti elementari si registrano - in DARE le variazioni attive (aumenti di attivo o diminuzioni
di passivo) e - in AVERE le variazioni passive (aumenti di passivo o diminuzioni di attivo).
Nei conti derivati, invece, si registrano in DARE le diminuzioni del capitale netto e in AVERE gli
aumenti del capitale netto.
-> per ogni fatto si rilevano sempre due variazioni e due registrazioni
Al termine del periodo amministrativo si chiudono i conti con le scritture di assestamento che
rettificano e integrano i valori rilevati durante l’esercizio per determinare la consistenza
aziendale e l’utile o la perdita d’esercizio.
I saldi dei conti degli elementi reali e ideali girano nello Stato Patrimoniale -> si attua un giroconto
del saldo del conto perdite e profitti utilizzando il conto utile o perdita d’esercizio.
-> LO STATO PATRIMONIALE DEVE PAREGGIARE
Capisce che il sistema patrimoniale era diventato desueto perché incentrato al patrimonio e
poiché in questo nuovo contesto vi è uno sviluppo dei mercati, una crescita delle dimensioni
medie e del numero dei soci delle aziende che mirano al reddito prodotto e distribuibile.
Moderna concezione della scienza economico aziendale, suddivisa nelle tre discipline:
- Organizzazione: studio della combinazione ottimale dei fattori produttivi e delle risorse umane;
- Gestione: studio della dinamica aziendale, cioè dei fatti e delle operazioni che caratterizzano la
vita delle imprese;
- Ragioneria: intesa non solo come mera tecnica contabile, bensì come disciplina volta alla
formazione ed all'interpretazione delle cifre che rappresentano la dinamica aziendale e dunque
con funzione di controllo, informazione ed anche di previsione sull' intera vita aziendale.
Tendenze nuove negli studi di ragioneria 1926 -> “l’economia aziendale è dunque la nostra
Scienza”
METODO DI RILEVAZIONE BASATO SUL REDDITO D' IMPRESA "normato" anche dal legislatore
In un contesto in cui erano mutati gli interessi dei proprietari (imprenditore e soci), orientati al
reddito ed erano più numerose e complesse le operazioni aziendali -> Zappa risolse entrambi
mettendo al centro del proprio sistema la liquidità o, meglio, le sue variazioni.
CONTI:
1. Numerari: relativi alla liquidità attuale e liquidità differita, si suddividono in:
Certi: certi nell’ammontare e nel periodo di disponibilità (“banca c/c”, “posta c/c”);
Assimilati: incerti nell’ammontare o nel periodo di disponibilità (“deb. v/fornitori”, “cred.
v/clienti”);
Presunti: incerti nell’ammontare e nel periodo di disponibilità (fondi rischi, ratei)
2. Economici: si riferiscono a grandezze economiche, si suddividono in Di Capitale (capitale di
rischio, riserve) e Di Reddito (costi e ricavi di esercizio, immobilizzazioni, titoli, partecipazioni e
crediti e debiti di finanziamento, rimanenze e risconti)
CONTABILITA’: la semplice registrazione contabile non è mai sufficiente per ottenere il bilancio
finale -> occorre utilizzare scritture rettificative.
Zappa confronta il valore economico delle immobilizzazioni con il valore contabile ed il relativo
ammortamento, dicendo che si tratta di due metodi differenti di prendere in considerazione il
futuro.
Capitale: fondo di valori astratti riferiti ad un dato istante che durante l’esercizio rimane
nominalmente invariato. Il reddito d’esercizio non è la differenza fra due momenti distinti, occorre
capire mutamento e dinamica della sua evoluzione temporale.
Reddito: accrescimento che il capitale di un’impresa subisce in conseguenza della gestione in un
determinato periodo di tempo.
La perdita è la diminuzione subita in un dato tempo dal capitale per effetto della gestione.
Il reddito dà una visione dinamica (è il movimento) di quel complesso investimento, del quale il
capitale esprime l’aspetto statico.
Il reddito non prelevato o distribuito, e non destinato a coprire precedenti perdite, è risparmiato:
nelle imprese sociali è devoluto a riserva, nelle imprese individuali è portato a capitale.
ALDO AMADUZZI Rivisita e modifica il sistema del reddito di Zappa -> Sistema del capitale e
del risultato economico
Azienda: sistema di forze economiche in evoluzione, nella quale i fatti aziendali sono tra loro
interconnessi ed in cui la gestione deve essere vista come un insieme di operazioni passate,
presenti e future, in grado di condizionarsi vicendevolmente.
L’azienda è ritenuta la cellula prima del più ampio sistema macroeconomico ed è un sistema
operante.