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Nicola Bernardini
Conservatorio “C.Pollini” Padova
Alvise Vidolin
Centro di Sonologia Computazionale Università di Padova
Giovanni Marchesini
cellulari Suono
elettronico avvisatori acustici
1 Suono elettronico e musica elettronica Il suono elettronico ha poco a che fare con la musica elettronica
un po’ datato (ma comunque posteriore di una trentina d’anni rispetto agli
Es. sonoro: Pietro
esperimenti di Grossi). Grossi Valzer di Fryde-
Un altro elemento di confusione riguarda le modalità di produzione. Spesso ryk Chopin suonato al
accade che si chiami musica elettronica qualsiasi musica che venga prodotta computer
con tecnologie elettroniche. Il fatto è che oggi gran parte della musica di
consumo è prodotta in maniera quasi completamente elettronica. L’esempio
più immediato è costituito da una versione tecnologica del one man band
(versione moderna del suonatore di strada che suona tutti gli strumenti con
una qualche parte del corpo), che spesso si vede suonare nei piano bar:
oggi, questo musicista suona da solo manovrando una piccola panoplia di
strumenti elettronici che simulano un’intera orchestra sistemati sul leggı̀o
del pianoforte o all’interno di una tastiera. Anche il karaoke è un esempio
di utilizzazione di tecnologie elettroniche affatto triviali che costituiscono
una versione moderna del music minus one di mezzo secolo fa; in questo
caso, l’accompagnamento del cantante dilettante è realizzato completamente
elettronicamente, permettendo l’adattamento istantaneo alla gamma vocale
e alle capacità di quest’ultimo. Ci sono però anche innumerevoli esempi di
prodotti discografici pur molto sofisticati che vengono realizzati in studio
da poche persone. Persino la musica classica viene spesso registrata oggi
con modalità completamente diverse da quelle di trenta anni fa grazie alle
tecnologie digitali: i brani vengono registrati in piccoli frammenti o con
inserti di piccole dimensioni i quali vengono poi collazionati insieme in un
Musica elettronica di ricerca
minuzioso lavoro di montaggio; e gli equilibri delle parti vengono stabiliti a • I suoni si muovono in spazi continui
• Suoni elementari
posteriori rimodulando la dinamica secondo i voleri del direttore (e spesso – Onda sinusoidale (LA 440 Hz)
– Impulso
anche dei produttori). In questo modo, la registrazione di un brano classico – Rumore bianco
finisce per assomigliare più alla lavorazione di un film che alla ripresa di una
performance teatrale.
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Tutto questo non ha nulla a che vedere con una musica elettronica che po-
tremmo definire di ricerca. Questi esempi riguardano infatti un uso del
mezzo elettronico per imitare e surrogare forme e strumenti tradizionali.
La musica elettronica di ricerca, invece, è stata concepita e vuole realizzare
nuove forme ed espressioni musicali attraverso l’uso di tecnologie elettroni-
che; forme ed espressioni che non erano realizzabili e nemmeno concepibili
con i mezzi musicali tradizionali.
Come sappiamo, quando parliamo di musica parliamo di note, di ritmo,
di dinamiche, di timbro, e cosı̀ via. Questi elementi sono ovviamente col-
legati a parametri fisici precisi (anche se la mappatura può essere spesso
molto complicata a causa delle idiosincrasie del nostro apparato uditivo):
la frequenza per le note, il tempo per il ritmo, l’energia per la dinamica,
lo spettro per il timbro. La musica tradizionale ha, nel corso dei seco-
li, segmentato gli spazi fisici in cui si muovono questi parametri: ci sono
un numero finito di note nello spazio infinito delle frequenze, le suddivi-
sioni del tempo non usano la continuità di quest’ultimo nel ritmo, la di-
namica è fatta di “pianissimo”, “mezzoforte”, ecc. con poche altre sfu-
mature; infine, il timbro è indissolubilmente legato agli “strumenti mu-
sicali”, e con essi si identifica. Non esistono “timbri intermedi” tra due
strumenti musicali diversi, anche se lo spazio spettrale è continuo e infinito.
Questa segmentazione è legata alle necessità
dei linguaggi musicali, inizialmente semplici,
alle restrizioni collegate alla meccanica degli
strumenti e alle limitazioni intrinseche degli
esseri umani che li suonano. Naturalmente,
la segmentazione ha portato con sé anche una
serie di convenzioni musicali che sono state via
via adottate per allentare questi vincoli in lin-
guaggi in evoluzione perenne. È anche vero,
però, che su questa segmentazione si è cristal- Es. sonoro: on-
lizzato l’impianto cognitivo degli ascoltatori, da sinusoidale, impulso,
ovvero la loro capacità di ascoltare e mediare rumore bianco
tra la rassicurante presenza di ciò che è già co-
nosciuto e la necessaria introduzione di nuovi
Fig. 1: La pag.69 della partitura elementi linguistici ed espressivi.
di Musica per Archi, Percussioni
e Celesta di Béla Bartók Di converso, i suoni della musica elettronica
non sono costretti dai vincoli sopracitati. Essi si muovono in spazi continui
che il compositore può delimitare e segmentare come crede e vanno quindi
in forma continua dalle primitive più elementari (onda sinusoidale, impul-
so, rumore bianco) sino a loro combinazioni ed elaborazioni anche molto Karlheinz Stockhausen Gesang der
Jünglinge (1955/56) – prima pagina del manoscritto
complesse. Anche suoni registrati dal mondo reale possono essere trasfor-
mati in senso musicale e integrati nell’universo sonoro elettronico (come
per esempio nel Gesang der Jünglinge di Karlheinz Stockhausen
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Interpolazione timbrica
• Jonathan Harvey Mortuos Plango, Vivos Voco
(1980)
o nel Mortuos Plango, Vivos Voco di Jonathan Harvey). – Interpolazione campane – voci
Già agli inizi del secolo scorso, il famoso pianista e compositore Ferruccio
Ferruccio Busoni (1866-1924)
Busoni (1866-1924) scriveva: “. . . gli strumenti sembrano incatenati alla loro … gli strumenti sembrano
estensione, al loro timbro, alla loro possibilità di esecuzione, e le loro cento incatenati alla loro estensione,
al loro timbro, alla loro
possibilità di esecuzione, e le
loro cento catene legano
catene legano necessariamente anche chi vuol creare.” [Busoni, 1906]. necessariamente anche chi
vuol creare.
in Saggio di una nuova estetica
musicale. Trieste, 1906.
Ma oltre a liberare la musica dai vincoli imposti dai limiti fisici e mec- 10
prodotti di altre forme artistiche (quadro, scultura, ecc.). La musica cambia finito
Luciano Berio e Bruno Maderna Fondatori dello
studio di Fonologia Musicale della Rai di Milano
(1955)
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• Ricerca musicale à
più di mezzo secolo dall’invenzione del fonografo e della Organo Hammond (1935)
lampadina.
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che si suona con i soli gesti delle mani – senza contatto fisico – il quale è
stato però prevalentemente utilizzato per imitare il canto monodico.
Ricerca musicale
Nel contempo sul versante musicale si as- • Arnold Schönberg (1874-1951)
– Dodecafonia
siste allo sviluppo vertiginoso di una ri- – Farbenmelodie (melodie di colori sonori)
– Sprachgesang (cantato/parlato) à
cerca che mette in discussione tutte le • Futuristi italiani (Marinetti, Russolo, Pratella)
à
• Edgard Varèse (1883-1965) à
pratiche compositive ed esecutive utiliz-
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trice usata nel Pierrot Lunaire. Molti altri sperimentano nuovi paradigmi
in questo fortunato periodo compositivo: tra tutti, vale la pena di cita- Es. sonoro: Ar-
re Edgard Varèse, vero pioniere e visionario di una “nuova musica”. Pur nold Schönberg, Pierrot
con premesse completamente diverse, anche i Futuristi italiani (Marinetti, Lunaire
Russolo, Pratella) partecipano a pieno titolo a questo fervore d’invenzione,
Intonarumori
creando nuovi strumenti (i celebri intonarumori ) e nuove forme musicali.
Luigi Russolo
Risveglio di una città
(1913), per
Nonostante tutto ciò, nella prima metà del ventesimo secolo i contatti tra intonarumori
ricerca musicale e ricerca scientifica e tecnologica sono assolutamente sal- Luigi Russolo e Mario Piatti agli intonarumori
tuari, legati alle curiosità dei singoli (come l’interesse di Hindemith per il 34
trautonium suonato dal suo amico Oskar Sala) più che a precise necessità
espressive. La tecnologia elettrica ed elettronica è ancora molto lontana da Es. sonoro: Lui-
ciò che stanno cominciando ad immaginare i compositori. Nel 1917, Varèse gi Russolo, Risveglio di
esclama: “Je rêve les instruments obeissant à la pensée et qui, avec l’apport una città
d’une floraison de timbres insoupçonnés, se prêtent aux combinaisons qu’il
me plaira de leur imposer et se plient à l’exigence de mon rythme intérieur.” Edgard Varèse (1883-1965)
[“Sogno strumenti obbedienti al pensiero i quali, con l’apporto di un’inedita • “Sogno strumenti obbedienti al
pensiero i quali, con l'apporto di
un'inedita fioritura di timbri, si
fioritura di timbri, si prestino alle combinazioni che vorrò imporre loro e prestino alle combinazioni che
vorrò imporre loro e si pieghino
alle esigenze del mio ritmo
si pieghino alle esigenze del mio ritmo interiore”] [Varèse, 1983]. Questa interiore" [Varèse, 19??]
utopia, che accompagna Varèse durante tutta la sua vita, è l’anelito della 35
– ciò che è interessante in questo caso è però che Varèse si riferisce chiara-
Sviluppi dell’immediato dopoguerra
mente a “nuovi strumenti”: egli sente il bisogno urgente dell’introduzione • Radiofonia (nuovo
palcoscenico)
di nuove tecnologie e ne percepisce il portato anche nello stato primordiale • Nastro magnetico
(memoria audio)
• Studi di musica
in cui si trovano. elettronica
È il secondo conflitto mondiale, nei suoi tragici sviluppi, a creare il salto Musicale della Rai di Milano
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zioni radiofoniche. A Padova, per esempio, Teresa Ram- • Studio NPS (1965)
• Nuove Proposte Sonore
• Ricerca 4
pazzi coglie immediatamente l’importanza delle nuove • Teresa Rampazzi apre la
cattedra di Musica Elettronica
al Conservatorio “C. Pollini”
• Ricerca all’Università à
Teresa Rampazzi (occhiali scuri) e
Ennio Chiggio (primo piano) allo
Studio NPS (1965)
ricordava i timbri di un organo barocco. Questo è stato il primo passo della potenzialità musicali del computer
• Nascono i primi Centri di Computer Music
– Center for Computer Research in Music and Acoustics
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troducendo quindi la causalità tra gesto e suono tipica del musicista con il – Nascita del Live electronics
– Il Sistema 4i al CSC di Padova à
– Prometeo di Luigi Nono à
suo strumento. Questa evoluzione permette di integrare il mezzo elettro- – Perseo e Andromeda di Salvatore Sciarrino
di Luigi Nono (Biennale di Venezia, 1984; Teatro alla Scala, 1985) e dell’o- • Coproduzione La Biennale di Venezia (1984) – Teatro alla
Scala di Milano (1985)
• Manifesto: Nono – Piano – Abbado – Cacciari – Haller –
Vidolin – Vedova
pera Perseo e Andromeda di Salvatore Sciarrino (Staatstheater Stuttgart, • Suoni di sintesi in tempo reale con il Sistema 4i del CSC:
Ambiente esecutivo Peata à
Un esempio significativo di questo nuovo tipo di espres- Movimento espressivo del suono del
trombone in base al gesto dell’esecutore
sione (micro–)multimediale è l’opera–video Medea di Medea di
Adriano
Guarnieri.
Fig. 7: Adriano Guarnie- dente la stretta relazione che lega il movimento fisico di
Progetto
ri, Medea (dettaglio della un performer (musicista, danzatore o attore) a un gesto Processo di spazializzazione MEGA IST-
1999-20410
performance) musicale.
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(informazione, conoscenza, cultura, ecc.) e ci constringono ad una revisio- • Conoscenza, cultura (musica): infrastrutture
della società dell’informazione
ne urgente dei valori e delle tutele (diritto d’autore, licenze d’uso, brevetti, 21
dine delle ricerche che spaziano dalla psicoacustica sino alla musicologia. La
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con strategie di sound interaction design) a sotto-insiemi di dati del cor- Rendering audio dell’attacco epilettico
similarità partiture
ritmo genere stile
Oggetti di grafico
sorgente caratteri
Contenuto melodia
semantici
sulle potenzialità (ancora in gran parte inespresse) della rete. Il sound and
armonia cartelli
dinamica frasi movimento
Abbiamo già rilevato che questi ambiti di ricerca sono di vitale importan-
za in questa società, e la musica (e di conseguenza il sound and music
computing) rappresenta un terreno privilegiato di investigazione. In questo
contesto, la ricerca si accinge ora a colmare il divario semantico tra il suono
e il senso (Fig. 8 a pagina 15).
SaMPL (Sound and Music Processing Lab)
Il living lab è una nuova tipologia di laboratori immersa nel tessuto culturale
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Riferimenti bibliografici
Ferruccio Busoni. Saggio di una nuova estetica musicale. Schmidl, Trieste,
1906.
Xavier Serra. Bridging the music semantic gap, Dic. 2005. EC Info Day on
Audio–Visual Search Technologies.
Edgard Varèse. Écrits. Christian Bourgois Ed., Paris, 1983. trad.it Il Suono
Organizzato, Ricordi/Unicopli, Milano 1985.
comprensione
Conoscenza memorie
opinioni identita`
Umana aspettative
emozioni personale
gap
similarita` semantico
partiture
genere stile
ritmo
Oggetti di caratt. grafico
sorgente melodia etichette semantici
Contenuto
armonia frasi cartelli
dinamica movimento
scene
volume tempo aggettivi
Caratteristiche verbi contrasti
spettro frequenza trame
del segnale articoli
durata nomi forme
intensita` numeri colori
Neuroscienze Musicologia
Musicologia
computazionali Cognitiva
Computazionale
Regole di
Comprensione Ragionamento
del testo Elaborazione
Multimodale
Ontologie
Fig. 8: Lo stato dell’arte, gli obbiettivi e il divario semantico del sound and music
computing (da [Serra, 2005])