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VIN. Emanuele III ,
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DIZIONARIO
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PREÈIDENZA
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PER LA PUBBLICA ISTRUZIONE.
Vista la dimanda del Signor D. Giuse pe Ballerini, con la quale chiede di dare alle
stampe una sua produzione intitolata : D1zionario-Italiano-Scienhfico-Militare;
Veduta il fiworevole rapporto del Regio Revisore Signor D. Vincenzo Bava ;
Si permette, che l’ indicato Dizionario si stampi; però non si pubblichi senza un
secondo permesso, che non si darà se prima lo stesso Regio Revisore non avrà atte
stato di aver riconosciuta nel confronto uniforme la impressione all‘ originale a;yvrovator
Il Consultore di Stato Presidente
Rosxm.
Pcl Consultore di Stato
Segretario Generale Membro della Giunta
ANTONIO COPPOLÀ:
AS.E..
MONSIGNOR ROSINI.
rnsmnmr. mau.s umvnnsrn’ ma’swun: E DELLA G!UNTA
DI PUBBLICA ISTRUZIONE.
Eccsuntzl.
L esecuzione Je’ suoi ordini fio scorso tuffo quello, che si contiene nel Dizionario-HM
liano-Scîentifico-Militare, che Z’ Autore Sig. D. Giusvppe Ballerini, desideri: dare alle
stampe, nè mi sono imbattuto in cosa vernna, che oflender possa i dritti della nostra
Saerosanta Religione, 0 quelli della 50vranità. D’altronde sembram-i , che non piccol
vantaggio da ó’1'flatta Opera ritrarne possano principalmente le persone addette alle ar
mi, trovandosi in essa illustrati non pochi vocaboli, che 11‘ ordinario prq[/èrir si so
gliono , senza che se ne intenda il vero significato e la propria furz.a. Son dunque di
parere, che essendo questa un’0pera, quanto utile per l’oggetto che si ha proposto l’Am
tore , altrettanto onorevole pcl medesimo, se ne possa accordar la stampa, pure/u? di=
versamento non ne giudica l’ E . V. ‘
Il Regio Revisore.
Vmcmrzo Ben.
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ALL’ AMOR DELLE SCIENZE.
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L’ AUTORE.
12
AL PUBBLICO LETTERARIO.
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Sul riflesso , che mancava nella nostra italiana favclia un Dizionario, che raccogli“
se le denominazioni e le materie di tutte le cose militari, per uso di ogni Arme , ‘clie‘
interessar possano tanto colui, che si dedica per istituzione a si ragguardevole stato ,
quanto l’ uomo ,erudito‘e scientifico, che voglia per sua istruzione, e per un nobile de
sio , apprendere le definizioni, 1’ origine e l'erudi‘zioni di tante diverse voci, che for
mano il linguaggio tecnico delle materie differenti , riguardanti le scienze di esse , e di
tutte quelle che han rapporto; mi venne in mentc'd’fntraPrendere una si difficile e
scabrosissima impresa, V ' '
L’ origine ' delle fortificazioni e della costruzione navale, la scoperta della bug
sola , l’ uso e 1’ origine delle vele , le cause motrici del flusso e riflusso del mar}; , 11é
maree prodotte da un tal periodico movimento , la declinazione o variazione dell’ago
calamitato in taluni punti del Globo , ed altre simili materie, sono state sempre Poggpt_
to di nobile ,e letteraria gardfra i Scientifici di prim’ ordine , né sinora si han potuto
intendere' se non da quei, che dediti a" più severi studi , ingegnati si sono di penetra-f
re ne’secreti nascondigli della Natura , _e nella confusa ed incerta tradizione della più re
mota età, ' '
" Da ciò per necessità seguir dovea, che sifi’atte cognizioni, quanto diiiicili, altrettan.
to necessarie, restar dovessero tuttavia occulte alla maggior parte diquelle persone, che ’
si paddicono al mestiere delle armi,tranme quelle che per istituzione intraprendono 1‘ intero
corso delle sublimi scienze; per cui ho creduto opport1an di sifl‘atte voci, coll’ eredu
zi0ni che non ne van disgiunto, arricchime il mio Dizionario , onde per quanto 1;; na
tura del medesimo lo permetta , egualmente da tutt’i Militari si conoscessero e si, val“,
tassero per quello, che da’ dotti s’ intendono nel loro più stretto e prétto significato.
Dovendo io adunque basare de’ principj costanti, nel trattare i succennati articoli,
e nel raccogliere le diverse voci usitate , si nell’ arte della Guerra ed amministrazione di
essa , che nella manovra de’ vascelli e costruzione navale con le materie che le riguir
dino , ho cercato di consultare i più rinomati ed illustri Autori,i quali alle loro subli
p1i cognizioni uniscano puranche quel gusto, e quel buon seflso'lctterario, che richich
gonsi nello sviluppo di sistemi, e di opinioni, che fissino , per così dire, il pensier no
stro, senza più lasciarlo vagare nella oscurità della storia antica, nelle tenebre della fà1
Yolosp età , e nella incertezza di scientifiche congetture.
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‘ L‘elengo annesso al fronte di quest‘ Opera contiene inomi. de’Clasgici Autori di ogni
Arme, da’ quali ho attinto le dottrine , che adornano il mio Dizionario.
Per la parte di Marina, oltre di aver consultato i più accreditati fra quelli, che
han trattato questa utile e diiiicile scienza , mi ha servito particolarmente di guida ii
Vocabolario del Sig. S. Stratico , Professore Emerito della Università di Padova e di
Pavia: Lo stesso essendo scritto con una precisione incomparabile , e con una chiarezza
e metodo tali, che rendono 1’ Autore di dett’0pera caro agl‘ Italiani tutti, e pregevole
il suo nome nelle diverse Accademie letterarie e scientifiche; ha opporttmamentf: fornito
al mio libro, per questa parte, le definizioni, gli usi e le norme adottate nella Mari
na italiana , per tutte quelle innumerevoli voci, che formano la parte tecnica di ogni
ramo della succennala scienza; riservandomi di aggiungere alla fine di quest’0pera Una
raccolta di voci del linguaggio tecnico della Marina Napoletana col rinvio a quelle ge
neralmente adottate negli altri diversi porti d’Italia.
Un’ ostacolo non men scabroso mi si è presentato ancora nel prosieguo del mio dif
ficile lavoro , ed è stato quello d’ incontrare una infinità di voci, derivanti dal france
se , e per convenzione adottate nel militare linguaggio delle diverse materie di ogni ra
mo di scienze, delle quali verun Dizionario italiano ha fatto menzione finora. .
AVendo maturamente esaminato il dubbio, se avessi dovuto o nò adottarle nella mia
0pera , ho riflettuto che le veci e le denominazioni non sono per altro, che le e5pres
sioni dell’anima nostra e delle nostre distinte_idee, applicate a designare con precisio
ne una cosa qualunque o fisica o morale, ed a distinguere il meglio possibile l’un’og
getto dall’altro: Or siccome le voci succennate sono intese, capite ed usitate da tutti
gl‘ Italiani, che ne professano il mestiere, perché non avrei potuto adottare, per esem‘
pio le voci; Corvea da Corm‘e; Garitta da Guerite; Plotone da Peloton; Turno
da Tour; Polizia da Police; Bivacco da Bivouac, ed altre infinite, che per bre
vità tralascio di disegnare?
Qualche Autore moderno, scrivendo non ha guari sulle cose militari, ha preteso che
Corvea dovesse dirsi Fatica , che Garitta dovesse denominarsi Casotto, che Plolorie do.
vesse chiamarsi Drappello ec., attinendosi strettamente alle espressioni, che può offrire per
approssimazione la nostra italiana favella , creduta sanzionata 'per questa parte da taluni
particolari ed antichi Scrittori ; senza riflettere, che Fatica, Gasolio , Drappello cc. non
sono che termini generici ,i quali non designano affatto la Corvea , la Garitta , il Plo
tone ec.: Oltredichè ogni militare , che ha bu0n senso , rileverà che il solo pronunzia
,.e Dmppello in voce di comando , a fronte di Plotone, scomparisce assai all’ orecchio
ed al tuono militare, con cui si deve comandare nelle manovre e ne’ fuochi.
D’ altronde la voce Corvea da me adottata , non è affatto lo stesso che Faticao _
Travaglio, come crede il succennato Autore; poiché il francese ha le voci di Corvèe
e Travail , che distinguono perfettamente due differenti servizj, come li abbiamo anche
XI
Noi nelle nostre truppe. Il servizio, detto Corvea , comprende quel turno di servizio sen
z‘ armi , che i soldati fanno nell'interno del proprio Quartiere , si per i loro l:iscgni ,
elle per que' del Corpo medesimo; come il far la zuppa , il pulire la Caserma ed i suoi
corridoi , il prendere il pane, la paglia, le legna , il trasp0rtar de‘ fucili dall’Armerin.
al Corpo, e simili: Il servizio poi detto Fatica o Travaglio, è quell‘ opera che si pre
sta per giornate dagli Artiglieri , Zappatori , Minatori ed altra truppa qualunque desti
nata a montare o smontare de’ pezzi, ed impiegata al servizio delle trincee, delle for.
tificazioni , e di altro di simile natura. .
, E poi se dicesi Giberna da Giberne; Marea da Marèe;Rampa da Rampe;Rampa
fa da Rampa”; perché n0u potrebbe dirsi benanche Corvea da Corvèé , Bivacco da
Bivou.ac , che arricchiscono di altre soci la nostra italiana fave-Ha; colle quali ci si dà
una distinta ,e precisa idea della differenza del sueeennato militare servizio; non che
di quella guardia che {assi agli avamposti a ciel scoperto, che il succennato Autore de
_nomina impropriamente doppia guardia, ciò che non esprime all'atto la maniera di gia
_c_e_re e pernottare di una truppa al bel Sereno, ed allfintemperie dell’aria?
In genere’di linguaggio tecnico di un ramo qualunque di scienze, o di arti meo
taniche, del di cui sviluppo e progressi la mente creatrice dell'Uomo alla giornata ne
presenta continui prodotti, non valgono le dottrine degli antichi Scrittori, nè tampoco
e simetriche normedi eleganti diciture della moderna Crusca , che par che Vogliano cir
conscrivere le infinite ed innumerevoli idee dell’umano ingegno.
In attenzione adunque, che de’ scientifici , incaricati della riforma della nostra ita
liana favella , ci faccian conoscere i lor precetti;non vi è male a parer mio, che Noi,
parlando c‘ intendiamo meglio,ed estrinsechiamo le nostre idee e le espressioni dell'anima
con più chiarezza e precisione, adottando le enunciate voci ed altre simili, che ho ere»
duto convenevole inserire nel presente Dizionario. 7
Non sono io già si stolto da lusingarmi di credere il mio difficile lavoro perfetto
al segno da non meritar nuove aggiunte, dotte emende di elevati ingegni, sagge rimar
che di miglior penna; anzi persuaso di tanto , sarò ben grato e riconoscente a chi vo.
lesse, dopo la pubblicazione della presente Opera , onorarmi di suoi consigli e delle sue
osservazioni, per poter così formare un’Appendice alla fine di essa.
Se pertanto le mie semplici e naturali riflessioni incontrar possono il genio del
Pubblico letterario, pel quale io scrivo, ciò che forma l’unico scopo di una si diifici
le impresa ; mi crederò ben fortunato ed appieno ricompensato delle cure e delle veglie,
che avrò spese per suo utile e vantaggio.
L‘ AUTORE
0 III
I »9
INDI'CE ALFABETICO
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PER OGNI ARME f._.- .e -
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m:’mb mmqux un ILLUSTM smmm , cm: SONO srm m"cum NEL munn: '
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INFANTERÌAL
GENIO E FORTIFICAZIONE.‘ ; . .
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Agg. . . . .‘ Aggettivo
Avv. . . . . . Avverbio
s. . . . . . SostantiVo feminino
s. pl. . . . Sostantivo feminino plurale
s. m. . . . . Sostantivo mascolino
s. m. pl. . . sostantivo mascolino plurale
v. a. . . . . Verbo attivo
21. a. n. . '. . Verbo attivo e neutro
9; n. . . Verbo neutro
v, n. p. . . . Verbo‘neutro passivo
V. . . . . . , Vedi
Preposizione.
“mi A BABORDO. .l Imborel. Voce di comando dritto piegato in avanti', e'qne‘ di sinistri! vi:
per far portare tutta la gente alla parte si‘ ccversa. À .' t
nistra de bastimento, o pure per far ric|hia» Al comando di marcia i 'capi ed i quarti
mare l’attenzione da quella parte, o per ordina alzano la codetta . e si pone in inarcia l’afié
re al timoniere di mettere la manovella alla fusto e l‘ avantreno , procurando che questo
sinistra : Detta voce serve anche per indicare conservi sempre la stabilita distanza dall-’ af
soltanto la parte sinistra del bastimento. La fusto; gli artiglieri_, ed i capi volgeranno in
parte destra è detta Triborbo o Stribordo. v». testa a dritta per conservare l‘allineamento
(km A BADA, avv. En echec. Tenere a bada i: la distanza. Il sergente marcia tra i dm.
il nemico , è il trovare de’ mezzi 'onde ritar- . pezzi, come anche l’ nfliziale. Nell’artiglim
dare le sue imprese. ' ria a cavallo, per un pezzo da 63i capi soli
cav,' A BARDOSSO , avv. A poil. Dicesi nella rimangono applicati al vette di punteria per
' cavalleria montare a bardosso , la l)litl0550 , sollevare la codetta. , '1
ed è montare apelo senza sella, per condur Al comando di alto si fermano, e si pone
re i cavalli al guazzatojo. _ la cudetta dell’afi'nsto a terra , senza perde.
Mar. A BASSO TUTTI, A bas le Monde. Vo re l’allineamento. I
ce di comando , per far discendere tutta la Al comando a.’ vostri posti, ognuno prende
. gente ch’è a riva, cioè da sopra gli alberi, velocemente la sua primiera posizione. ‘
ed i pennoni. _ . Questo comando di a braccia in avanti 5' im.
Cav. A BISDOSSO , v. A bardosso. piega anche per i pezzi di montagna da
Mar. A BORDO. avv'. A bord. Dicesi andare sopra l’aifusto o lettiga; a qual comando i
a bordo , venire a bordo , per‘ significare il primi artiglieri applicano le loro mani alle
montare sir di un bastimento: E anche voce ruote , i due capi alzano le idanghe, pren
di comando , che si d‘a_ 0 all’ equipaggio dendole per le maniche: Il secondo artiglie
del proprio bastimento, per farlo salire sul re di sinistra si porta in aiuto de‘ca'pi , situa»
medesimo; 0 ad altro bastimento inferiore e dosi tra le due sdanglxe. v
subordinato , cui si ordina di recarsi al bor A BRACCIA IN RITIRÀTA. A brns en A rt.
do di chi comanda, cioè inviare nn’Uflizia relraire. Comando nel servizio dell‘artiglieria
le 0 il comandante di esso, per far rapporto di campagna si a piedi che a cavallo: A tal
del suo viaggio, e giustificare la sua missione. comando il primo di dritta , alzando la sco
Dicesi anche andare all‘ubbidienza. ‘ vetta orizzontalmente , e passandola per so
Art. A BRACCIA IN AVANTI. A bras en pra alla ruota ., la situa parallela ‘al pezzo,
avanl. Comando nel servizio dell’ artiglieria fra 1’ alone, ed il pezzo medesimo , pone la
di campagna , si a piedi che a cavallo: A mano sinistra sul manichetto di dritta del
tal comando il primo di dritta destinato al pezzo , e l” altra sir la gioia , col piede sini
. ezzo, alzando 1’ attacatoj0, pone l’ asta stro in avanti e col gomito sinistro appoggia...
Sella scovetta sulla spalla dritta, 6 la tiene to sull’asta della scovetta._ Il primo di sini
col braccio dritto teso tra il pollice, e le stra si situa all‘ opposto , cioè con la mano
prime due dita , applicando la mano sinistra dritta sul manichetto sinistro, e l’ altra sulla
tra il raggio superiore , e la gaviglia. gioia .,‘ e col piede dritto innanzi. Il secondo
Il secondo di dritta tenendo con la sua di dritta passa il buttafuoco , o portalancia
dritta il buttafuoco , ed il portalaqcia , ap alla mano sinistra , e facendo fronte all’ avan
plica la sua sinistra al raggio superiore della treno , applica la mano dritta tra il raggio f
stessa ruota. Il primo ed il secondo di sini di avanti , e la gaviglia. Il sucomlo di sini
. stra si applicano similmente, e viceversa alla stra si applica similmente alla ruota sinistra;
ruota di sinistra. I capi si situano all’estre i capi facendo fronte all’ avantreno, appli
mo del vette di punteria, per smllevarela cono i vetti ', i quarti si portano in soccorso
codetta. I terzi si portano alle ruote in soccor, de’ capi, e dietro-d€medositniî I due capi
;o de‘ primi e sreondi,situandosi dopo i se terzi , e quarti di dritta tengono la gamba '
condi, ed i quarti al vette di punteria in dritta tesa ed i’l‘giuocchio sinistro piegato in
soccorso de’capi, e dietro de‘iuedesimi; i avanti , e que’di Sinistra viceversa.
primi , i secondi, ed i terzi.di dritta tengo L’ulliziale si porta nella direzione delle.
‘110 la gamba sinistra tesa, ed il ginocchio bocche de’ pezzi e col fronte all’ avantreno ,
|
A
Preposizion6.
ed il sergente senza muoversi dal suo posto , A DRITTA. A droife. Comando che si Inf.
fa mezzo giro a dritta. esegue in due tempi: Nel primo si gira il Cav.
L’ avantreno girando per la sinistra si di corpo a dritta su’i due calcagni', senza pie
sPone in ritirata '. Al comando di marcia i gar le ginocchia , con sollevare un poco le
capi ed i quarti alzano la codetta; si pone punte de’ piedi, sino a che il calcagno destro
in marcia l’ alfusto e l’ avantreno, procuran rimanga dirimpetto al voto dcll‘ altro piede:
do che quello conservi la stabilitu distanza Nel secondo si ripone , senza battere, il cal
da questo. I capi ed artiglieri volgerauno la cagno destro accanto, e sull’ allineamento, del
testa alla dritta, per conservare la distanza, calcagno sinistro. -
e l’allineamento. A DRITTA-GIRÀTE. Tournez a droile. Inl‘. ’
Al comando allo tutti si fermano ., e si fa Comando per fare entrare in un nuovo pun
appoggiare la codetta a terra , senza perde to di direzione sulla dritta una truppe, che
re l’ allineamento. sia in colonna per plotoni o divisioni colli
Al comando a’ vostri posti ciascuno solle dritta alla testa. Il Comandante ' del primo
citamente prende la sua primiera posizione , plotone o divisione dopo ricevutone l’ ordi
e l‘ avantreno girando per la sinistra, si ri ne, quando è giunto colla sua frazione alla
fletterìr di fronte. , distanza di due passi dal punto, che marca
Se trovandosi gli artiglieri situati a brac la direzione, comanda a dritta, e dopo per
cia in avanti, vogliansi porre a braccia in corsi due assi, gira/e; al ual comando il
ritirata , non si darà la voce a’ vostri posti Sott’Ufliziale dell’ala dritta fa a dritta mar
ma semplicemente quello di a braccia in ri ciando, ed i soldati accostandosi sulla dritta,
tirata , ed allora essi subito prenderanno la si portano successivamente nella linea del
nuova posizione. Lo stesso si pratica, se stan loro Sott‘ Ufliziale. Il comandante del Ploto.
do applicati a braccia in ritirata si voglia ne o altra frazione subitoche osserva esser
IO situare a braccia in avanti. terminata la conversione, comanda in avanti
Nell' artiglieria di campagna a cavallo i e tutti marciano in avanti, ripigliando l’al
capi soli rimangono applicati al vette di pun lineamento ed il contatto solla guida dell’ala
teria per sollevare la codetta. sinistra , che conserva la nuova direzione.
Questo comando di a braccia in ritirata. Il Comandante deve aver cura di condur
s’ impiega anche per i piccoli pez2i di mon re la colonna fra i due punti di vista , che
tagna da A tal comando i primi artiglie avrà scelti, e tra i quali egli voglia rimet
ri si applicano alle ruote , quello di dritta tersi in battaglia; a qual’ oggetto egli collo
appoggia l” attaccatojo alla spalla sinistra. I cherà un Sott’Ut'fiziale sulla linea di direzio
capi si voltano verso la retroguardia , ed al ne, il quale serve di punto intermedio.
zano le sdanghe prendendolo per le maniche, Si osserva l‘inverso per una truppa rotta
e quello di dritta tiene colla mano sinistra il per plotoni o divisioni, che abbia la sinistra
buttafuoco , e portalancia: Il secondo di si alla testa.
nistra si porta alla volata , e si situa come il A DRITTA-IMPOSTATE. Feu a droite Cl'c
primo di sinistra nel pezzo da 12. Il secondo enjoue. Comando nell‘ istruzione de’fuochi col
di dritta fa girare per la sinistra in ritirata la pistola, che si esegue in un sol tempo '. Si
li animali con le munizioni, ed un soldato alza il braccio destro , e si dirige la pi
del treno fa girare quelli dell’alfusto. stola sul prolungamento della linea del me
Mar. A QALCESE, avv. A calcet. Dicesi albera desimo fianco , ed impostandosi si fa correre
ture a calcese quella che portano le galee , lo sguardo lungo la mira.
i zambecchi , ifipinchi , le tarta‘ne , le filo A DRITTA-MARCIA. A droile marche Cu.
che cc. e la di erenza dagli altri alberi, è Comando nell‘istruzione della cavalleria; a
che sono questi grossi e corti,e portano sol qual comando il cavaliere accosta la gamba
tanto una grande antenna molto più lunga estra alla pancia del cavallo, ed accorta con
dell’ albero, e non hanno gabbie. V. Calcese. la mano di fuori la redina di dentro;ed ap
Cav. A CAVALLO , avv. A cheval. Dicesi poggiando la redina esteriore al collo del ca
truppa a cavqllo per distinguerla dalla trup vallo , la iega sulla redina interiore.
pa a piedi: E anche voce di comando. V. A DRITTA-SERRATE. Appuyez adroilc. Cav.
Montale. Comando di prevenzione che si esegue colla
‘A
Preposizione.
'Voce di marcia, e significa far costeggiarc il formano un’ albero continuato senza interru
cavallo o portarsi sulla sua dritta. zionc di gabbie. V. Pible.
Inf. A DBITTA-IN BATTAGLIA. A’ droz'te A PICCO, avv. A pie. Si dice della direzione Mar.
Civ, en bataille. Comando per mettere in batta perpendicolare di ogni cosa: Dicesi costa a pic
glia una truppa, ch’ è in colonna, sulla stes con, quando è tagliata perpendicolarmente, 0
sa linea, ove ha il suo fianco dritto, ciò che quasi così. Virare a picco è virare di bor-'
può avvenire avendo la sua sinistra in testa , o bo sull’ ancora ridotta già a picco.
ure per mverswne. Dicesi mandare a picco una nave, ed è 1
Inf. A DRITTA; A SINISTRA CONVERSATE. farla colare a fondo a colpi di cannone.
A droite-ou à gauchc conversion. Comando per A PIEDE, avv. A pied. Dicesi trup- Infl
far conversare una truppa a dritta o a sinistra. pa a piedi, per distinguerla dalle truppe a
Una riga che conversa nell’istruzione può per cavallo.\
correre in varie riprese più archi di diversa A PIE FERMO , avv. De pierl firme. lnf,l
grandezza , e scorrere interainentc la periferia Frase che si aggiuge alla voce conversione,
del proprio cerchio: La stessa marcer‘a sempre per disliriguerla da quella marciando. V. Con:
circolarmente fino al cornando di alto. V ver_sxone.
Conversione. 7 E anche comando ne‘ fuochi de’ cacciatori
Con. A GARA, avv.A’ qui mieua: mieux. Di per distinguerli da quelli avanzando o in ri
cesi fare a gara, e s’im iega questo avver tirata.
bio per esprimere l’ emu azione nel servizio Questi avverbi s'im- ‘
di due o più Uffiziali , di due o più Reggi pieganoperdinotare
menti ee. , i quali fra loro gareggiano a chi A POPPA;avV.A poupe'. a qual parte del ba
me lio serve e adempie a’ propri doveri. A PRUA, avv- A- proue.stimento deve farsi o
GCOIU. LIVELLO, avv. Au niveau. Dicesi met eseguirsi un coman’
tere a livello , livellare, ed è mettere una « do già dato.
cosa nella sua vera posizione orizzontale, Per A PROVA DI MOSCHETTO 0 DI PI Àrh
cui dicesi porre a livello la superficie di una STOLA. A’ l’épreuve da Mousquet, da pi
cosa qualunque. stolet. Dicesi per lo più di guernimenti di
Mar. A MARE , avv. A la mer. Dicesi gettare corazze,i quali si fanno di maniera a poter
a mare , ed intendesi di oggetti. Gettarsi a resistere a tali colpi. ,
mare , vale tuffarsi , bagnarsi. A mare è an- . A’ PROVA DI BOMBA. A I‘ epreuve deFort.
che una voce di coman o nella marina. bombe. Si dice di que’ Magazzini , o altre
Inf. A MARTELLO, avv. En e'querre.En poten fabbriche , che nelle Piazze fortificate si fan
Cav ce. Quest’avverhio s’impiega parlandosi di trup no a volta, capaci a resistere agl‘ urti violen
pa, che non potendosi spiegare tutta intera col ti delle bombe, che vi piombino di sopra ,
suo,fronte in battaglia, per mancanza di terreno, gli stessi sono guerniti talune volte di blinde, o
per difendere un’ala,oper altra causa, è obbli qualche volta terrapicnati al di sopra. I ma
gata di metterne porzione sii di una delle due gazzini fabbricati in tal guisa sono destinati
ale, e per lo più sulla sinistra, ch’è l’ultima a custodire polvere ed altre munizioni, sida
a marciare, a guisa di una figura che pre guerra , che da bocca.
senta quella della testa d'un martello col suo A RIVA, avv. Comando che si da per far Mar.
manico , cioè come una squadra. Sarebbe for. montare della cute sugli alberi o pennoni.
se meglio detto a squadra che a martello; A SCHIMBESCÎO , avv. De biais. Questocom.
ma per non confondere la si niiicazione di avverbio si usa per esprimere che una cosa
questo istromento, detto squa re, con altra non è nel suo vero senso. ' _
tutta diversa nel militare linguaggio , si? è A SACCO E A FUOCO. il sa: et ai feu.Gnm
forse adottato 1’ avverbio a martello. Dicesi porre a sacco e a fuoco una citta ri
Gncr. A PETTO A PETTO, avv. Corps a corps. belle o altra Piazza, che si difende con osti
Dicesi battersi a etto a petto, ed è combat natezza , e senza volerti: arrendere.
tere da solo a solb col suo nemico. A SCACCHIERE , avv. En e'chiquier. Quc- Inf.
Mar. A PIBLE , avv. A pible. Albero a pible st‘ avverbio s’ impiega parlandosi di armata
è quello ch‘è di un sol pezzo , o che sono o Corpi di truppe posti in battaglia in un‘or
più pezzi innestati uno sopra 1’ altro , che dine tale , che somigli a quelle casette del
1;.
A
. .
Preposzzzone.
gioco de‘ scacchi, nel quale le casette bian dritto , senza abbassare la spalla , si gira il
che covrono a qualche distanza quelle nere, ‘ fucile in modo, che la bacchetta si‘trovt ver:
e così viceversa; poiché ogrri corpo di' trup so il corpo: Aprendo la mano sinistra, vi si
pa , posto in un tale ordine,vieue a formarsi lascia scorrere il fucile finchèla detta mano
indietro ad una certa distanza e dirimpetto resti tra la prima e seconda fascetta all’altez
all’intervallo, che si lascia da altri due cor za della spalla , poggiando il cane sul p0lll
pi che lo precedono. ce della destra; nel tempo stesm SI fron
Cav. A SCALONI, avv. E» échelon. Quest’av te portundo il calcagno del piede t.lflttO.ac
costo al. voto del piede sinistro. Indi lasctan
1uf. verbio s‘ impiega figurativameute per signifi do il fucile colla destra , si calascolla si
care il grado o il mezzo di progredire , di avan
zare. In termini di guerra , parlandosi di nistradungo e presso il corpo; si porta nel
nn’ Armata o di più corpi di truppe separa tempb stesso la destra all‘ altezza nella boc
ti , che si seguono successivamente ad una ca della canna , ed in distanza dr un pol
certa distanza , o in manovra dicesi armata o lice , e si poggia a ’ terra il calmo _, sen
truppe che marcia o che manovra a scalont'. za battere, la,v mano sinistra appoggiata al
SECCO; avv. A’ sec. Dicesi essere a corpo alquanto al di sotto dell‘ultimo hotto-‘
Mar.
secco , correre a secco, ed è avere , al ca nc_ dell’ uniforme, la cassa towando la co
so di un forte colpo di vento, tutte le vele scia sinistra, la bocca della-canna in mezzo
serrate, onde presentare al vento una mino al cor )fl. ' ‘ ‘
re estensione. Si mette anche la nave a sec A SlNlSTRA-GIRATE'. Tournez à gauclun
co in certi casi, come in tempo di guerra , Comando per fare entrare in un nuovo pun.
quando in certa distanza da alcune navi ne to di direzione sulla sinistra una truppa ch’è
miche di forza superiore, _si voglia iscliivarc in colonna per plotoni odivisioni con la“drit
di esser veduto. À tu alla testa. Quando la guida dell‘ ala sini
Dicesi bastimento rimasto a secco sulla ri stra è ancora distante due passi dal punto in
va , quello rimaéto investito nell’alto di una ri dove si deve conversare, che sarà marcato
va ,intorno al quale non resta acqua bastan con anticipazione da un serrafile, il coma-n
te per galleggiare. dante del plotone o frazione in la prevenzio.
Pagare a secco , è far forza con i remi nel ne a sinz'slra; allmch‘e la guida dell’ ala sr
la riva o s iaggia. \ ‘ . nistrà vi sarà giunta accanto, il comandante
fllettere li? vele a secco , è in un porto 0 del plotone d‘a il comando girate ;. allora la
all’ ancora , spiegare le vele della nave al ven guida gira a sinistra,e senza fermarsi , ne ram.
to , dopo la pioggia , per asciugarle. biare il passo , prosegtlirlt la marcia sulla nuo ».
V. Istr. pel serv. del Campo del 1820 di prua complessivamente. ., '
Lev nuove guardie destinate all’ Accàmpa Vascello che ha l’ a'ccastellamentò raso, è
mento devono esser piazzate prià d‘ ogni altro quello che , o nella sua prima constrnzione,
a’ luoghi necessarj,_onde evitare una. sorpre o per riforma , ha il castello di poppa e di
sa dell’ inimico. -. vprua poco. elevato sopra la coperta. De’ Va
Guer. ACCANIPARSI , v. n. p. Camper. Fer scelli di simil_ fatta hanno il vantaggio di
marsi coll’ esercito, e prendere militari posi presentare minore resistenza al vento , quan
zioni. - ‘ . , do si naviga alla bolina , di derivare meno,
Gu cr. ACCANTONAMENTO , s. m.’ Conforme e di rendere più leggiere le estremità del ba
ment, L’ accantonamento è un riposo, che si stimento. y
proceurh alle truppe in diversi villaggi con Vascello 'accastellato alto , è un vascello
tigui -, e tanto che possibile sulla medesimav galluto , "di molta madia.
linea , facendo faccia all’inimico.' . ACCATASTARE, v. a. Erz!asser da. boi5.cuu
La differenza fra l’accantonament_o,e l‘ac Far catasta di legna.
,'qnartieramento ‘è, che il primo non ha luo ACCEQARE UNA FALLA , v. a. Aven
go che per_ dare un passaggiero sollievo ad gler una mie [1’ mia. E 1‘istoppare una falla Mara
un’ Armata fatigata , continuando a_farsi il in un modo pronto e quale si può praticare
serviziq, come in Campagna :, e che nel' se- ’ nell’ atto‘ della navigazione , sino a che si posa -
condo il servizio si fa come nelle Piazze. sa chiudere stabilmente. Il celebre Cook nel
GNU" ACCANTONARE UN’ ARMATA. Can . l‘ occasione ,_ che un vascello faceva acqua
tonnerr une Àrme'e. È dividerci diversi C'or da più punti, nè questi poteva{nsi ricono
pi e Reggimenti per le Città e Villaggi, che scere,prese il partito di servirsi di una bon
sono a portata del luogo , ov_e devesi_ accam nt=tta o coltellaccio . sul quale fece disten-‘
pare , o che devesi custodire , e ciò in ma deie della stoppa, della lana, e sopra questo
niera da poterli subito riunire. ' del letame, lo fece calare. in mare, e con corde
I luoghi, che sono provvisti di foraegi,_edi attaccate agli angoli , passare sotto il fondo del
acque, siti Verso il piano, devono, esser de vitscello,’ cui applicato, accecai'a le falle. Da _
stinati alla Cavalleria , gli altri sulle alture, tendenza dell‘acqua per entrare nel vascello ‘ ‘
e nelle valli alla Fanteria. - Spinfteva la 'bonnetta e le materie alla stessa
VI possono esser tre casi ,‘ pe' quali ac sovrapposte, sicchè bastava il lavoro di una
eantona un‘Armata: Primieramente entrando sola tromba , mentre dapprima ve‘ ne l)liibv
qs
14
' A C C ' A C C
gnavano tre: Con questo metodo si dice va ACCIAIO DI. CEMENTAZIONE. Acier A ’
lersi della bonnetta lardata. .. oule. E quello che si ottiene dal cemento. r ’
Mar. ACCECARE UN PORTO. E quando si .ACCIAJUOLO ,5. m. I"usil,Brfquft. Fu- A
lasciano affondare 21 bella posta de’ Vascelli 'cile ad accendere esca. ‘ t.
0 Navigli nemici all’ingressodi esso, per ACCIALINO DI TROMBA , s. m. >ÎI€u-M
impedire che vi entrino , o vi si ricoverino se. Pistone o Cilindro, che è una parte mo (Il'o
altri vascelli : In tal guisa il Porto s'I inuti bile della Tromba Marina. \ .
lizza per gl‘ intoppi e gli ostacoli', che op ACCIARARE , 'v. a. Illuller. E l“ operazio
Art.
ongono i legni sommersi. ' ne di stender 1’ a_cciajo sopra alcuni oggetti
C0-"fl- ACCENDERE , v. a. Allumer ,‘ mellre le che {debbono averlo. .
feu. Mettere n appiccar fuoco a checchessia, ACCIARINI pi. m. Esses d’Aflilt.- Perni
accendere il fuoco. A rt.
di ferro , che s’ infilano nelle sale delle car
'Axt. ACCENDI‘IOJO , s. m. Ba'tòn à méchc. rette o afl‘usti de1 Cannoni ,' affinchè il moz
Mazza di legno con miccia accesa ., per dar zo delle ruote non esca dalla sala : Questi
fuoco al cannone, tenendosi a conveniente son detti anche Chiavette, Ancerrim'.
distanza. ACCIARINO DI FUCILE , DI PISTOLA.
in. ACCENSIBILE’, agg. Qui premi feu ai Bqllerie de fusil , de pistolel. Guernizione Arte
scmenl. Atto ad accendersi ecleramente. 'della piastrina del fucile ., o pistola.
Guer. ACCERCHIARE , v. a. Efivironner. Cir ACCODARE, v. a. Dicesi de‘ cavalli 0 e"
condare , cingcre. ' ' simili, che si ‘ni’dano ligati testa a coda. "
8ucr. ACCESO , s. m. Voce antica presa dal ACCOMODATE I VETTI. PONI‘ÎTE IL
Art.
latino Accenutx. ‘Recluta Romana , Soldato CAI’PELLETTO. Range: le: leviers. Place;
ausiliario, che ponevasi alla coda dell'Eser le tampon. Comando nel servizio de‘mortari ,
mto. ‘ ' a qual comando i serventi appoggiano i vet
Top. ACCESSIBILE , agg. Accessible.’ Luogo ti a’ perni di manovra; il secondo servente
facile ad essere accostato. . di dritta, ne’_mortari da 19. e da io, m€[
Afî- ACCETTA,S. f. Hà'che. Eraquesta un’Ar te il cappelletto; ed il primo servente di
ma , di cui servivausi anticainente ne’ eom- _ dritta spazza la spianata: Nè mortari da 8’
ballimenti sotto il nome di scure. Oggi sotto pollici il servente di dritta e quello , che
la forma ben nota se ne armano i Zappatori eve eseguire questi ultimi movimenti.
o Guastatori, così detti, de’ Reggimenti di Fan ACCOMPAGNAMENTO FUNEBRE. Fu-Gu"_
teria , de’ quali ve ne suol’ essere uno per ogni nerailles. E l‘ esequie e gli Onori che. si Yen-Mar.
compagnia; colla stessa si servono essi a spia dono ad un’ Uffiziale morto in guarnigione.
nare luoghi boscosi, o per far legna al bi-_ V. Onori funebri.
vaoco: Oltre di queste ac,cette ,_ ciascuna ACCONE , ‘s. m. Accon. Piccol battello M".
Compagnia ne ha sem re due_ o tre più pic di fondo piano , di cui si servano nel Paese
cole per dote, le qua-i servono a’ soldati pel d‘ Annis , per andare su’i pantani, e pescar
medesimo uso. Yi de‘ testacei , nnudo il mare si ritira.
Su’i Vascelli ed in\ogui altro naviglio la , ACCONIGLIARE‘, v. a. Dicesi del riti
detta' arina è molto necessaria , per i diver rare i "remi , aggiùstandoli a traverso della Mar.
si usi , a’quali s‘ impiega. lancia , o galera. ‘
Néll’ artiglieria questa si distingue in accet ACCORDO, s. m. 1lfare’nge. Convenzione Ma,
tap ordinaria a mano , a testa, o a martello. che 'si fa col Marinare di pagarlo non ame- '
Art. ACCIAIO , O ACCIARO , s. m. Acz'er. se , ma a viaggio .. o a traversata.
Ferro affinato dagli artisti , perchè 'sia più ACCORTINARF. , v. a; Guarnire un ba-F
elastico e duro , per uso delle armi parti stinne di cortine , fortificarlo. ort‘
colarmente :_ Esso è ad una , due o tre mar ACCOSTA. Acco_sre. Comando che si dii ’
che ce. > ‘ agli u0mini , che guidano una lancia, 0Mar'
Art. ACCIAJO FERROSO. Atl'er_firreu:c. E scialuppa , onde si acenstino alla riva, o ad
quello che conserva delle venedi ferro dopo un Bastimento , quando taluno deve imbar
la cementazione. , ‘ ‘ carsi o sbarcare.
Art. ACCIAJO DI FUSIONE O NATURALE. -ACCOSTARE , v. a. Accosler , aborder.
Acr'er' de fusion ou nnfurel; E quello che Avvicinare , avvicinarsi. . 0m.
si ottiene dalla fusa grigia immediatamente, ACCULAMENTO. s. m. Acculement. Stel
per mezzo (1’ una semplice fusione la del fondo di un bastimento: Parlando diM“‘
TACI "'AGQ
' madieri , o piane delle coste , l‘ acculamen ACOMA , s. m. Acoma. Sorta d‘ albero le0 v
to è l‘ elevazione delle loro estremità sopra americano , il di cui legno è proprio alla co
1’ orizzontale condotta dalla faccia superiore struzione delle navi. ‘
della chiglia. Le piane e quindi le coste han ACQUA, s. f. Eau. La vicinanza del
Guer.
'no ma giare acculamcnto , a misura che a l’ acqua, è una cosa interessantissima per una
Mar;
certa distanza dal mezzo della lunghezza del Armata , e specialmente la buona qu'alit‘a di
bastimento si accostano alla poppà o alla pro essa. Un campo. dev’essere scm re vicino ad
ra , dal che risulta ciò che dicesi il taglio un. fiume , o ruscello, poiché le acque cor
de’fòndi , o il taglio delle opere.. renti sono le migliori , e più sane ; ed ein
Dicesi anche acculaxueiito' l‘ effetto , che è necessario eprudente d’ impiegare tutt’i
accompagna il becchcggio in certi bastimen mezzi onde conservarsele. ;
ti , quando cioè un’ onda passando sotto la ' ACQUA DOLCE. Eau dance. E quella
prua a solleva , e fa prendere al bastirnento che è potabile senza danno della salute. Ta GUEÎ.
I I“.
un moto di rotazione intorno ad un_‘ asse le è 1’ acqua di pioggia , e per lo più quella
orizzontale, pel quale la p'oppa dovrebbe dc’fiumj , e di molte fontane naturali. ‘
immergersi più prolbndcmente, ma per la ACQUA SALMASTRA. Eau Saumatre. E
gonfiezza del suo volume sopra la linea d’ac 1’ acqua mescolata di salsa e dolce , come è 3‘“
ua non può farlo , e risente un colpo fono. quella che si trova alle foci de’ fiumi , che
MU- ACCULARE , v. a. Acculc'r. E l’effetto sboccano in mare. ‘ .
del sollevamento della prua ‘maggiore, e»più ' ACQUA M‘ADRE. Questa si ottiene dallo
veloce della immersione della poppa. V. scolo che fa il salnitro di prima cotta. Art
0 porsi. ACQUE MORTE. Euu.v mortes. E quel
Mito
Guer- ACCULARE, v. a. Acculer. Incalzare il l’ acqua , che circonda la p: ne superiore del
nemico di maniera a‘costi'ingerlo di ra_nnic 1’ arcaccia , e del timone , la-quale pare che
' chmrsn in luogo , donde non possa isfùggmg. accompagni il bastimento , e sia stagnantg
Ciud. ACCUSA , 5. f. Accusation.,Querela con intorno alla poppa: Diconsi così anche le
tro di un delinquente. acque delle marèe più deboli, le quali suc
Giud_ ACCUSARE, v. a. Accuser. Manifesta“. ce 0110 nelle quadrature della Luna. -
in giudizio le altrui colpei . ACQUE VIVE. Eaux vives. Diconsi le Ma.
Fi_s. ACIDO, s. m. Acirlg. Uno de’ sali che acque delle marèe maggiori nelle Sizigie. Di- '
chiamami primitivi: I chimici distinguono consi acque vive d‘ un vascello , quando la
tre specie ’ acidi, cioè. - figura della sua poppa sott’ acqna è acuta ,
’Acz'do Vz'lriolicofflcide vitrìolz'que. Det e il taglio de’ suoi fondi molto elevata, giu
to anche universale, è nello , che si ol dicandosi che l‘ acqua arrivi al timone con
tiene dal vitriolo , ed è'lo stesso che quello maggiore quarttit‘a e forza. Acque d’ un Va
ìlel solfa , che è generalmente sparso nel scello diconsi quelle, che vanno ad occupa
‘ aria. ' re il solco , che lascia dietro disc il Va
Acido Nitroso. Acide nitreux. E quali scello nel suo cammino. ’ ,
lo che si cava dal saluitro, a cui si di: an Essere, o metterai pelle acque d‘ un basti
che il nome di ‘acqua forte, o spirito di ni mento, vale occupare il solco lasciato da
tro , che chiamasì pure acido nitrico questi. . , ‘
.Amlrlo del Sale Marina. Acida di: 591 ma Passare le acque d‘un b1stimento: E al- -
rin. E quello che si ottiene dal sale di ma lontanarsi dalla sc‘ia’de‘l bastimento,che pro
re o dal sale comune , che chiamasi anche cede, o attraversandola , o andando più ve
spirito di sale. ' « locementc.
L” acido minerale si distingue dall’ acido ACQUA, FARE ACQUA , FARE AC- Mm
vegetale, in quanto che questo si ottiene da QUATA. Faire san eau. Fare la provvista
talune piante , ‘ e che l‘ altro non si ottiene di acqua da bere pel viaggio, e per un c‘er
' che da’ soli minerali. to tempo. ‘ ‘
M- ACINO, s. in. E detto così dagli Armie ACQUA, FAR ACQUA. Faire eau. EM"_
ri quel 50Pt‘3plll , che si richiede al picciol quando l’ acqua 5' introduce dal di fuori per
fua‘me di un fucile o pistola divenuto largo falle nel bastimentoz'Si dice che fa tanti pol
pel soverchio tirare: Quindi dovendosi ridur lici d’ acqua all’ ora . cioè che 1‘ acqua nel
te più stretto il buco, dicesi farvi 1’ acino la stiva si solleva di tanti pollici cgni era.
flu,070. ’ Quando il fondo della stiva è senza acqua ,
i! 14
A C B. AD‘E
il dice che il bastimento è magnate, non dentellato_, cioè delle pietre per continlu'aro il
fa ac ua. ' ' lavoro. . -
A lor d‘ acqua,‘dicesi quando è alla su ADDENTELLATO. , s. m. Si dice n‘egliArdh
perficie (lell’ acqua tranquilla. ‘ edilizi quel risalto disuguale di muraglia, che
\ “Essere in molt‘ acqua '. E quando vi è al li lascia , per potervi agguugnere nuovo muro.
tezza d’ acqua sul fondo del mare molto mag ADDENTELLATO, s. m. Amurce. Chia
giore di quella che si richiede. _ masi cos‘t ne’lavori degli approcci quell‘aper Fort,:
Avere molt‘-acqua da correre '. E il trovarti tura , che vi si fa , per aggiùugcrvi altro
in un’ ampia estensione di mare, onde pote lavoro. ‘ '
re scorrere senza pericoli. _ ADDESTRARE , v. a. Dresur.- Si dice
Can
Prendere poca acqua o molto acqua: E de’ cavalli , volendo ammaestrarli.
la misura della immersione del bastimento. ADDOSSARE. V. Indossare;
Acque di fele. V. a‘cque morte. ' ADERBARE., v. a. Dicesi così nella ca
av.
Mar. ACQUA STANCA: Punto della V l)lflarea ,‘ Yalle_ria per dar l’erba a‘ cavalli, 0 farli pa
che si trova tra il calare ed il crescere. lcere in campagna. ' '
Linea (lell’ acqua: E la linea segnata dal ADI‘ÌSCARE , v. a. Amorcer. Mettere laArt
la superficie dell1 acqua tranquilla sul corpo polv‘eré olo stoppino nel focone del pezzo ed "
del bastimento. Questa si determina dal 00 è proprio de’cannonieri: Nell‘infanteria dicesi
st_rnttore nel formare i piani ,e dipende dal Cz'hara l'Arma. v. , _. .
la figura , e dalpeso del bastimento e del ADUGLÌARE UNA GOMONA, UN CA
carico. VO. Rouer un cable. E disporla in giro,Mlu.ll
dar‘quartie raccoglierla in duglie: Dicesi adugliare a de
re , o allog atra , e a sinistra; le duglie s’ intricano nel
ACQUARTIERARE v. a. giarsi , e di distendere il cavo. ‘ ,
“‘“ ACQUARTIERARSI v. n. p. cesi di trup ADUNARE, v. a. Rassembler. Unirei
pe,che atri. soldati, mettere le truppe insieme. V _ Guen
. vmo. AERIMETRÎA , 5. f. Aerim(trie. Scien
llar. ACQUATA \ 5. f. Aiguade. Luogo, ove za, che ha per oggetto la pro riet‘a del Fia.r
spediscono i vascelli l' equipa gio per _fare l’_aria , e ne misura, e calcola gli effetti.
acqua , si usa per esprimere a provvisione AEROGRAFIA, 5. f. Aerographie. De
d’ acqua dolce , che si fa in un vascello. scrizione dell‘ aria. Pisa
APP- ACQUAVITE, 5- f. Eau-de-vz'e. Liquore, AEROLQGIA , 5. f. Aèrologie. Trattato
Fis.
che si estrae dal vino, necessario per le trup delle proprietà , e buone o cattive qualità
pe si di terra , che di mare. dell’ aria. ,
Astr. _ ACRONICO, s. m. Achrom'qur Cosi-chia AEROMETRO s. m. Aernme'lre. Stru
mano gli Astronomi, lo spuntare, o tramon mento che serve a misurare la rarefazione , FiS.j
tar d’ una stella , nel punto istesso , in cui e condensazione dell’ aria.
«a arisce o tramonta il Sole. »AFELIÙ , s. m Aphejie. Quel punto del
Arch. CROTERIO , s. m. Acrole'res.Piedistal 1’ Orbita d‘ un Pianeta , in cui egli è nellaA‘Î-r”
lo , che si pone in luoghi eminenti dell’Edi sua massima distanza dal Sole.
fizio , pru‘ collocarvi statue , o altro. AFFACCFITTARE, v.a. Faceler. Lavorare
un corpo solido in maniera che abbia più Art“
Art. ACUME , s. m. La po_inte de quelque
‘ alzare. Astratto d’ acuto. facce . 0 piani diversi.
Geom. ACUZIANGOLO , s. m. Aculangle. Trian AFFAMARE, v. a. A_fl’amer. Dicesi di
‘ 010 , che ha tutti i tre angoli eguali. una piazza , o città assediata , quando pri van:
Mar. ADAMICA , agg. Terre Adamique. Quel vasi di ogni mezzo di sussistenza , e di ogni
la melma , o bolletta mucillaginosa , altro soccorso a potergliene procurare.
che il
mare lascia ne’luoghi, donde si ritira nel, L'alfamare una piazza , o altaccarla per la
suo riflusso. fame, circohdarla da tutti i lati, per im.
Cnsxr. ADDEN'FARÎ'Ì, v. a. Empater. Incastra pedire che v‘ entri alcun soccorso di provi
re a dente, è 1’ unire due pezzi di legname giohe , ed attendere cosi , che consumati i vi-.
a dente , in terzo , a coda di rondine. ec. V. veri, la fame costringe. la guarnigione ad ar
Gu/eI-tare. ' rendersi. Questi attacchi chiamami blocchi,
A;c h. ADDLNTELLARE, v. a. Laisser le:. ier che terminano in as'sedio, ed allora per V'va
re; d’ attente. Lasciare nelle fabbriche ’ad. uime più presto a capo , vi si fanno de’teno
\ as
A F F AFIM
tativi nelle forme) Per riuscire a tanto ,- bi ‘lt‘Y'l-‘l‘e allegata , si dice quando la batteria'
sogna che l’ assediato sia al termine delle sue e cosi bassa , e vicina all’ acqua, che è for
previgioni , e che egli non possa ricevere ' za tenere chiusi i portelli, per poco che la.
soccorso veruno. Il tempo propizio per asse nave shandi. _
diare una piazza , è quello in cui vi è mol AFI"OGARE. v. Abboccare. . '
la gente al di dentro , e poca provigione. AFFOLLA‘I‘O; Baslimento afl'ollatp alla
iisogna badare, che da‘luoglti vicini non costa. Vaiseeuu afl"alè sur une c’óle.’ E quel
sia facile alproccurarsi dakli assediati una bastimcnto , che è portato dal vento odalla
inondazionc , per allagarc il campo d’ asse corrente alla volta di terra, sicchè non può
dio , ciò che obbligherebbe a sloggiare im bordcggiam, serrato alla terra, senza po
mantincnti e'olla sua truppa , e perdere il frut tersl tirare al largo; circostanza pericolosa ,
to di tutto le cure spesevi. se il vento è gagliardo- o se la'corrente por
Allorchè altre volte’ tutto combinava col ti con forza il bastimento verso terra. Per
le misure di prudenza , che si richiedevano, ischivayre il naufragio conviene governare al
si faceva una buona linea di circonvallazio più presso per allontanarsi dalla terra; Se è
ne d’intoruo la piazza, fortificandosidimm bunaccia debbonsi armare le barche a remi
niera a render vane le sortite nemiche , ma che si possono avere per_ farsi .rimurclliarn
al largo , o finalmente dar fondo se il sorgi
oggi questo si rimpiazza col numero di‘truppe _
ed altri lavori. Questi blocchi erano prima in tare è buono. '
5rande uso , ma esigèvano infinita perdita di AFI"Ul\ DAMENTO. s. m.‘Naufrage. L’a
tempo ., e dispendio :- Oggi siè trovata , per zion d‘ affondare. Mar.
così dire , l’arte di vincere la natura: ‘Col _ , AFFONDARE , v. a. Còuler [ma un unis
cannone , le bombe , e le mine si perviene seau. Mandare o colare a fondo, a picco un Man '
in poco tempo a distruggere delle piazze ine-' bastimento col cannone. Si affonda un va
spugnabili , ed a rendersene padrone: Dan- scello , quando pei colpi di cannone si fan-1
zica , Mantova ad altre sian d‘ esempio a’ di no tali aperture nel suo fianco , che non è
nostri. ' possibile di turarle prontamente. Un basti».
Art. AFEEÈRARE, v. al Saisir. Prendere memo allonda,_ cola ‘a fondo , quando non‘/
con forza, con rontezza. . _ Si può colle trombe. ail‘rancarlo dall‘ acqua,
Mar. AFFER‘RAR“, v. a Aborder. Dicesi Che‘ entra per le falle. Vascello che si afl'on
de’navigli , che ripigliano porto , o terra. da d’acqua , è quello che è sopracearicato
Art. A’FFERRATOJU , s. m. Strumento .o cosa sino ad afl’ondare. > - » ' '
colla Quale. s’ afferra. 4 - AFFONDARE , v. n. p. Un hastimento
Vest. AFFIBBÎABE , v. a. Boucler. Congiungere ' affonda , quando circondato da onde alte, e Mar.
insieme con fibbia. ‘ impetuose in tempo burrascoso, n'è invilup
AI“FILARE , v. a. Àfiler. Dare il filo, palo e coperto; ciò che non avviene se-il
il taglio a’ ferri taglienti. _ bastimgnto non è sopraccaricalo. I'l_l)ît5lllll8fl
Guer. Al"FILABSI , v. n. p. S‘all'gnPr. Metter to può affondare all’ ancora , o pure ormeg
. si de‘ soldati in fila 1‘ un 'dopo' l’ altro. giato n‘terra , o con provese a terra.
AFFILATUBA , 5. f. Fil, tranclmnl. A5; AFFONDARE ; PER ROVESCIARE. V.
hflfo
sottigliatura del taglio d’ un ferro qualunque; Abbowcarel 4
che taglia. . AFFORCARE , v. a. Aflburcher. All‘or
In. AFFINARE v. a. n. Dicesi il tempo af-l care un bastimento , è dar fondo e gettare Ma r.
_fina , si rischiara , si rasserena. Il fai! b‘eau una seconda ancora dalla parte di prua. per
tems: Dicesi anche affinare la canapa , per tenersi con più sicurelza sul ferro. »Sicchè
tirarla sottile. ‘ ’ escemlo un’ ancora alla destra, e un'altra al'
AFFISSÎ.
“un a posti /jiches. Nolificazioni , - cartelli la sinistra , alla medesima distanza ad un di
agli alberi del bastimentov per pub
presso del bastimento , le due gomone for
blicare il sequestro dello stesso. mano una l'orca a due rami. Questo si dice
Mar. AFFOCABI‘Î UN BASTIMF'NTO , v. a. anche ormeggiarsi a due, o a barba di gat
Noyer ‘un va/sseau. Si dice quando 5’ immer to. Si esprime la puSl'Ll0flf‘ del bastimento
ge sopra la linea d’ acqua del suo giusto all'orcato per le arie di vento, nelle quali
carico. Un bastimento , che ha il suo forte sono le due ancore. Così se un’ ancora è al
aflì‘gat'o , è nuand_o il suo forte è sotto la No’rte , e l‘ altra all’ Ovest, si dice che la
luperficie dell‘ acqua. Va'acello ,‘ la cui bat- nave è all'orcata-Nofle ed Ovest. In rada 60
'
|
sì
AFF‘ A F F'
la Marea è forte , s‘ allorca contro la dire Le diverse specie di all‘usti sono come
’zione della corrente , cioè si dispone un‘ an snegue - ‘ '
cora verso la marea ascendente, l’ altra ver Di assedio - de Sfogo
so la marea discendente: Allora una di que Di Piazza - de‘P/uce
ste amore si dire ancora di flus.=o , e 1’ al Di Costa - de Cote
traiancm'a di riflusso; Nelle spiagge , _dove
Di Campagna - de Campagne
non vi siano correnti, o queste sono (ll po Di Montagna - de Illonlagno
ca forza , si allorca secondo il vento traver Di Casarnatta - de Casentatfi
so della costa , cioè in due linee perpendi Di Marina - de illnrine
colari alla direzione del vento: Cos‘t so il Di Cannone 1 de Canoa
vento traverso sia S. O. , bisogna mandare Di Mortaro -. de fllorh'er
un’ ancora al N. 0., e l’ altra al S. E. Si D’ Obice - d‘ Olmsier
alforca in due maniere; la prima è andando Di Petriero - de Pierrier;
con oca vela verso il luogo dove si vuol Un Cannone d‘ assedio di 33 libri! di pal
dar limdo coll’ ancora d’ atforco. Si fileggia la, oggi quasi in disuso, deve avere un‘ all'u«
, sulla prima per la lunghezza di due o tre go sto di 14 piedi di lunghezza: Quello di 24
mone , secondo la distanza alla quale si vo deve averne uno di 13 piedi e mezzo. Queb
gliono tenere le ancore , e giunto il basti l0 di 16 ne ha uno di 13 piedi: Quello di
mento al luogo , che si è determinato , si 12 ne ha uno di la; e quello di 8 ne ha
getta 1‘ ancora di all‘arco , e si filcgg1a sulla 11110 di 10 , e mezzo ,
sua gomona , intanto che 51 vira all’ organo Gli afl‘usti de’ cannoni situati in batteria
la gomona della prima ancora, a modo che nelle piazze sono a due ruote: Quelli poi
amendue le gomone si egu:nglino. L’ altra dc’ pezzi di campagna così detti Sono a quat«
maniera è di portare 1’ ancora (1‘ alforco colf tro ruote. V. Carretta. '
la lancia sino al luogo , dove si vuol get All'usto da 4 di campagna. Afl'ilt d’ una
tarla. , pt'ece de 4 de campagne. Un’ad:tsto è com
“Jr. _ AFFORCARE ALLA VELA. A_fl"ourcher posto di due aloni, tre calastrelli, cioè dilu
à la voile. Si dice quando gettata la prima netta , di sostegno , e di volata , e di una
ancora, non si serrano le Vele tutte , ma si soli fissata al calastr€llo di volata.
aegue gettare
a far cammino FFUSTO, CARRETTA DI MARINA
vuol 1’ ancora' sino al luogo, dove siÀ
d’ all‘orco. DA CANNONE. _Afllll (1’ un Cannon dcu'.“
AFFORCO. V. All'orcare. ' il!arine E una costruzione di legname, so
Mar, AFFORNELLARE , v. a. Tem'r la rame stenuta da quattro ruote di legno non a ra
"" 'en 1’ air. Dicesi del fermare il remo in aria: gi, ma piene , che serve sulle navi a so
Voce di comando nelle barche a remi o ga stenere i cannoni quasi in equilibrio sopra i
lerè. ‘ ' . loro orecchioni , sicché si possa facilmente
Fort. AFFOSSARE , v. a. Fossoycr. .Far fosse pnntarli; per mezzo de’ coni di mira, mes
ad un luogo , cigner di fosse. si sotto la culatta.
11a,-_ AFFRANCARE, v. n. Afl‘ranchir. Vuo Le carrette o all'nsti di marina differisco
tar.e una maggior quantità di acqua di quel no da quelli di terra in quanto sono molto più
la , clt’ entri nel vascello coll‘azion della corti e rinforzati , onde occupino il minor
Tromba. ' ' " - ’ spazio possibile , senza perdere punto di so
Mar. AFFRICANO , s. in. Le Vent da Sud lidità. Vi si allacciamq vari paranchi e ca
0.ue.tt. Nome di vento , che tira tra 1’ A“ vi per manovrarli , e farli muovere pronta,
stro ed il Zeffiro, chiamato anche Libeccio, m_ente da un luogo all’ altro sulle loro ruote.
o Garbino. ' L'a carretta di cannone di marina , o af
Guer. AFFRONTARE , v. a.' A!ta7uer gvec fusto è composta di due assi, che chiaman
harzlz'esse. Assaltare il nemico a fronte , ed si sale delle mote , a’ capi de’qnali sono le
attaccarlo. ’ ' quattro ruote, che sono ritenute a luogo da
Com. AFFUMÎCARE, v. a. Fumer. Far fumo, cavicchie di ferro , chiamate aucerrt'ui , le
É
dar fumo ad una cosa. ‘ quali penetrano e attraversano il corpo del
il n. AFFUSTO , s. m. Aj]ìlt. E la carretta 1’ asse. Sopra questi due assi si stabilisce un
del cannone, e ve" ne sono di differenti pezzo di legno lungo, come tutta la carret
gr09sezze , e di diverse forme secondo il ca lfl, chiamato sala ,o fondo: Si fermano per-t
livr0 de’ pezzi , e l.’ uso a cui son destinati. pendicolarmeute sopra le ale, nello spazio
1
AFR AGO 7
compreso tra la sola e le ruote , due pezzi la decisione d’ una causa. Dicesi anche in
chiamati le_gltmwfi 0,fia50lle , sicchè tra senso di rimettersi ad altro giorno_ la deci
queste e le ruote resti un piccolointervallo. sione di un-punto 0 articolo d'amministra
Si mette tra le due guance, verso il davan zione, o altro che riguardi gl’ interessi d‘ un
ti della carretta un pezzo , chiamato cala CorP o. '
strello , il quale in alto è tagliato a semi AGGIUDICARE, v. a. Arljuge'ri Asse
circolo , per collocarvi il cannone , questo guare , deliberare a qualcuno per sentenzahhh
pezzo serve a legare e tenere insieme unite _ di Giudice checchessiaj
le due guance. Nell’ alto di queste ., e AGGIUDICATORIO, , s. m. Adjudica-'
dirìmpetto al calastrello , vi sono due inta ‘Ioire. Quegli cui si aggiudica clreccltessia M"'S
gli circolari, 'che servono_ a ricevere gli per, sentenza del Giudice.
orecchioni dc’ Cannoni, e chmmansi gli occhi AGGIUDICATO ,_ agg. Aflj.ige'. Oggetto ‘
degli orecchioni. Si cuoprono gli orecchioni deliberato. Mah
con due fasce di ferro , met‘a dritte ,,e me .AGGÌUDICAZIONE, s. f. Adjudication.
la circolari , chiamate piattabanple , desti L’ atto di aggiudicare. ‘ Mar.
nate a tenere asuo luogo l’orecchione. Que AGGIUS‘I‘I p]. m. Gli aggiu_sti .in Attimi
ste fasce di ferro si fermano con perni a nistrnzion_e sono il bilancio perfetto ‘diquan-Amm'
copiglia sulla carrettu- Per legare e tenere to riviene a ciascun Corpo o Truppa , per
uniti i due pezzi di legno , di cui sono l'at la sua gestione, o spettanza. Questi aggiusti
te le guance, si attraversano con due chia ‘praticansi ordinariamente in ogni trimestre
varde uadrate, o perni} con le teste a dalla Scrivania di Razione o Tesoro‘Reale ,
punta i diamante fermate a copiglia , che dietro l’ esame delle diverse rivistec del com
diconsi traversanti, percltè attraversano.dal« puto delle giornate di spettanza per la pre
I’ alto al basso i due pezzi, che compon senza al.Corpo di ciascun‘ individuo, cioè
gono ciascuna guancia; esse son tutte fer Sotto-ufliziali.e soldati, tenendosi altra norma
mate in alto con copiglie' : Gli occhi di fer per gli Ufliziali. Quindi sir questi aggiust'rh
ro son destinati ad aflerrarvi i paranchi. vien diminuita o aumentata la quantità' del;
Art. AFRONITRO , s- m. L’e’0ume da Salpg la summa , secondo la propria spettanza ,
tre. Spuma di nitro, o nitro artifiziale, eh ed i documenti giustificativi presentati dal
ha men vigore del salnitro. ' - "» -’ Corpo medesimo.
Georn. AGEOMETRIA, 5. f. Age’ómefrie. Difetto o Gli nggiusti si fanno anche mensualmente -|
ignoranza della Geometria odeviamento dal per gli Uliiziali isolati senza truppa , e per’
le sue regole. - ‘_ gl’lm iegati. '
Mi"- AGGERMINAR_E , GEBMINARE'. E la AG IOMIT()LARE., 'v. a. Dèvider. Far
determinazione del Capitano , o padrone del gomitolo. Af Mar.
bastimento, col suo consiglio , di getlarc' in AGGOMÎTOLARSI , v. n. Se mertre en
mare ima parte del. carico, per isfuggire il pelotons. Dicesi di più persone , che si riu- “°"
maggior pericolo del naufragio ;e l’atto stes XIISCOHO Intiteme. .
so'del getto. In questo caso la roba salva AGGOT’I‘ABE , v. a Pomper 1‘ con 61’ un
ta_ entra in contribuzione per quella che si ‘ navirc. Lavorare con le trombe, per alfran- Ma“
è perduta. ’ . care il bastimentoÎ 3:. " ‘-’
Arch. ACCETTARE v. a. Saillir. Sportare in AGGRÀNDIRE, v«a. Agranrlinhccrc-ì h
scere , far grande. una cosa. ‘ ' rc '
fuori.
Areh, ACCETTO , s. m. Saillie.-Mensola, spor AGGRAPPARF. ., v. a. Accrocher. Dice
to , aggiunta fetta alle fabbriche fuori del si de’ Vtiscelli , clie'vengono all’ abbordaggio , Ma_"°
muro mili’fill‘0. - gettandosi degli uncini ed altri strumenti, ""
Man AGGHIACCÌO, s. m. Barre da Conver per concatènarsi 1‘ uno all‘ altro. Nell’Arti
mu'l. Dicesi anche Barra del Timone. Lungo glieria si usa ‘per dinptare l‘azione di solle
legno fermato ad angolo alla testa del timo vare gran pesi e simili.
ne , che si prolunga dentro del-bastimento , AGGUANTA , Comando di Marina.usitn
in direzione inclinata , poco sotto la orizzon ..to in taluni Porti d’ Italia; e significa tener Maf
1318 i e serve per far girare il timone intor ferma una cosa; fermar subito un cavo o
no ai emi , o agugliotd sopra a’quali si regge. simili,- . . . . y
“mm. A IORNARE,v. a. Ajourncr. Mmm AGGUANTARE , v. a. Aganler. Piglmre
CML il giorno pcl disbrigo d’ un processo ,- o per e tener ferma alcuna cosa; fermare sulgitaî M“
1
18
'AGI AGO
mente un cavo , che trascorrèz' Dicesi ag-‘ ’(‘iol’ la proprietà di dirigere-una delle, sue
guanto (a.scort,a : flggumrln il braccio: fig estremità , e sempre la stessa , al Nord , o
gnantati al sopravvento. cc. ' -. verso quella parte, quando è sostenuta 0 so
Questo verbo ha nella Marina di Napoli spesa liberamente ,“ sicehè possa muoversi
un’ altro significato-ancora , parlandosi di un Senza resistenza. m vari luoghi della super?
ha<timcnto che regge alle vele ed al vmito, licie del globo la direzione magnetica si di
‘ si dice Nave che agguanta bene , cioè- che scosta dal vero punto del Nord, e'dieesi de
fa buon cammino, cli‘ ì> molto veliera, e ,clinazione magnetica , e diversamente in va
che resiste al ‘mare ed- ai venti. rj tempi; ciò che si chiama la variazione
Suor. AGGUATO, s. m. Ifnzbuscadr. Dicesidt' 'della declinazione magnetica. V. Variazione.
truppe , che tendono un” imlmscgtta al nemi Per comn‘1unicare all’ ago la virtù magnetica,
co , celantlosi in qualche luogo per piom vale egualmente la calamita naturale armata,
bargli addosso , e sorprenderlo. Gli agguati, o la calamita urtiliziale; e siccome essa s‘in
o imboscate possono farsi di più maniere, debolisce dopo qualche tempo, e per varie
cioè ne’Villaggi , nelle vigne , nel grano , nei ‘ cagioni , così è bene, allf occasione .cli pgni
boschi ; ma que" nel grano riescono imiglio vviaggio, calamitare di nuovo 1' ago stesso ;.
\I. ri , poichè difficilmente il nemico. può cir ciò che si eseguisce mettendo ipoli della ca;
condare ed assaltare una truppa ,di cui non lamita naturale armata, o artifiziale al con
conosce né la forza , nè la posizione v. Im ‘tatto dell’ ago, e facendoli scorrere sopra
boscata. » » di esso più volte dal mezzo verso gli estremi.
AGGUA’ZZI. v. Chiodi. AGO D‘ INCLINAZIONE. Aiguille d‘in-M
Cuor, AGGUERRIRE , 'v. a. Aguerrir. Ammae clinaz'son. L‘ ago della bussola non calamita- '
strare nell’arte della Guerra, abituare alle _to ed equilibrato,sopra il suo perno , sicché
fatiche , ed a’disaggi ,- che vi sono attaccati. 'resti orizzontale , quando è calamitato, 5’ in- _
Civer. AGGUERRITO agg. Aguerri. Soldato ad clina all’ orizzonte; nell’ emisfero boreale dal
destrmo», ammaestrato , indurito alle fatighe ‘la parte del Nord, nell‘emisfero australe dal
della Guerra. . - “. la parte del Sud. Sotto la linea sta orizzon
i\_';;,_ _AGGUINDOLARF, v. a. Divider. Formar tale. Si costruiscono delle macchinette espres
‘ la rhatassa' sul guindolo , o 'arcolajo. samente per misurare queste inclinazioni in
AGGUINDÙLO. V. Arcolaio. ' vari tem i ed in varie latitudiniî
Nor. ‘AGHETTO. s'. m. Conzmanrie. Funicella sot AGO ‘ALBERO, o AGIII DI _cAJtE-»
file per far legatura, o fasciature di cavi più ‘ .NAGGIO. Ai'guille5 des mal: , ou de card-M"!
grossi, onde non siano smangi'ati nel frega-v ne. Sono lunghi e forti pezzi (1‘ abete. , i qua
amepto con altri cor i. li servono a far contrasto agli alberi d’un
À-rl. AUIAMINA;S. f. ALL’AGÎAMINÀ. E): (le rvascello, quando questo si abbatte per care
InnSquinure. Sorta di lavori d’ ineaàtràr l' 010 , narlo. Se ne-dispongono uno, o due all‘ al;
e l’argento-nel ferro; voce derivata da Aginm,. boro di maestra , e a tuZ-llo di.triuchetto,
che significa barbato , nome dato dagli Ara e.tal\‘olta anche-a qu_el o di mezzatm.
bi alla Persia, ove forse ebbero la prima AGO , O FItFCCÌA DELLO SPERONE.
origine. .questi lavori /liguille, oufléehq de 1’ e'prren. E un legno, Mah
Mir. AGO. s. m.‘ Afguifle. Ago a cucire è uno un bracciuolo incuwato e situato nel piano
strumentaî piccolo , sottile. d’ acci:tjo , ‘nel diametrale d’un vascello, appoggiato con un _
quale. s’ infila per la cruna il refeo spago per ramo alla facciata esteriore della ruota di
cucire. - prua, coll’ altro sporgente dinanzi alla stcs°
a
Mar. AGOD4 VELE. Aigui'lle: u’ voz'le. ser su ru_ota , otnato di sculture , sul quale -si
ve per cucir le vele. appoggia la figura di prua.
Mar. AGO DA RALlNGIIE.‘/lfg,lilk à ralingues A(i()N s. m. (’omlmf, latte. Nel significa;
Ago più forte di quello da vele. che serve 11 en Guer.
to per“ . è il campo ove si combatteva.
cire i bordi delle vele. alle valinghe. AG()NISTA. s. in. Lo stesso che Atleta.
Àrl. -AG() SACCORA'LE, -Carlel. SerVe a vàrj AGONÎSTICO , ago. Agonistique. Appar-Guef
usi nell’ artiglieria. tenente a’ combattimenti , alla lotta.
Ma r‘. AGO CALAMI'I‘ATO : Ago della l)ll55018. aonnncusomc, s. m. Arpqn!eur. Mii
z(1'gui/le m'mrm/e'e. Lamina d‘acciaio tetiipet‘a suratoi di terreni. Top.
“trr, della figura di un rombo molto allungato, -AGItlhll"NSURA s. f.A/‘/Hlfllflgc‘. L‘ arte di ’
alla finale Si commuuica la virtù magnetica, misurare i terreni. TOP
’9
A G U 'AJU '
A11 - AGUÙETTA ., 5‘. f. Aiguille de un'ncrn'. È caso di poter communicare con esattevza _, e
uno strummrto da minatore, che serva a tra precisione gli ordini, che il Generale fa pas
vagliare nella rocca , per fare delle piccole ' sare afs1ioi subordinati di» viva Voce nelle
camere da polvere, onde diroCcarne qualche diverse manovre , ed evoluzioni ; "o in qua
pezzo, o accomodar strade, cammini esimili, lunque altro servizio.‘ . i
o per farvi delle mine Per altri usi. AJU'l'ANTE. MAGGIORE. Adjudant .Mu
G ucry'
Mar. ÀGUGLIOTTI pl. m. 1.-Q‘guillottî (In Gau jor'. In ciascun Battaglione di linea, 0 Reg
vernail. Ferramenti che fanno l’ufiizio dei ginnnto di Cavalleria, vi èixn Ufliziale in
gangheri per sostenere, e. far girare il‘timo telligente col titolo di Ajutante' Maggiore,e
ne intorno alla ruota di poppa dietro la no col grado di Capitano o Tenente. Egli fa
ve. (ili agugliotti nelle navi da guerra sono parte'_ dello Stato Maggiore 1lc‘ Corpi. Le
al numero di cinque o sei-, assicurati al ti l'unzioni Ajutante Maggiore sono impor
mone , con 'la punta giù.ed a distanze rgua tanti e difficili per chi voglia .con'esattezza
li tra loro. Sono fortemente attaccati con chio adempiere i doveri della sua carica. Idoveri
di piantati sopra le due bandelle, che ab di esso sono ordinariamente i seguenti: l‘vl
bracciano il timone. Cia5cuno di questi agu servizio interno egli tien registro del giro di
gliotti ha un ferramenta corrispondente, che servizio per gli [lfliziali , ed è inoltre inca
gli serve di rosetta , conficcato nella ruota ricato della istruzione e disciplina de’Sotto
di poppa, e si chiama r05ett.q , lo femminel lllllzlt‘tll del suo Baltaglib_neo Reggimento ,
la de timone. non che di far passare gli ordini del Coman
Art. KAGUZZABE, v. a. Aigriz'ser. Far la pun dante ugli Ufliziali (lt'lC0fP0, di riunire ogni
ta,-a pimtare. "» mattina ad un’ora prescritta i Sorgenti Mag
Mar. AG 'Lll\'0 , s. m; Argousr'n. Basso-uflizia giori delle Compagnie e condurli al rappor
le nelle Galee destinato alla custodia della 'to in casa del Comandante del Corpo ;ed in
ciurma , cui è dato 1‘ incarico di levare, e fine di far delilar la guardia all’ ora prescrit
rimetter le catene a’ forzati , o galeotti, e ta da’Regol:rmer.ti,daiidoa ciascuna guardia
che veglia per impedito la lor fuga. in ogni la designazione del proprio Posto. _
galca v‘è tm’Aguzzino, che ha sotto isuoi or-' Nel Servizio esterno egli deve raccogliere
dini de’Sotto-aguzzini, ed un dato numero di gli ordini della Piazza , ove è il Corpo in
uomini armati er. la custodia de’ galeotti. gnaruìg‘ione,‘ e passarli al Comandante di
.Gurr. AJUTA‘IN‘TE GENERALE. Adjudanr Ge' .esso : ‘Àlle manovre dev’ egli far uso di at«
m’ral. Grado tra il Colonnello ed il Mare tivitìr ed intelligenza. Egli basa i punti per
'soiallo di Campo, che corrisponde ad un di -gli'allineamenti, nonche le direzioni per le
presso al grado attuale di Brigadiere, colla diverse' marce in battaglia, e di fianco, do
ditl‘erenza che questo fra noi è oggi il ter 0 ricevutine gli ordini dal Comandante. In
mine della carriera militare per un Ullizia linrrcia_ egli precede il suo Corpo col Quartier
le Superiore, eclte quegli considera il mi‘ Mastro e Furieri per preparare gli alloggi ec. '
litare nella piena attività. L’Ajutante Gene AJUTABTL‘ MAGGIORE DI \MAIU
rale non ha- dcstino, e fa parte dello Stato. NA. Ad{Îudanl‘lllajor de Marine. E nella“Iàr4
;\Laggiorc Geni-ride dell’Armata. ’ Marina apoletana un" Utiiriale Superiore
Gucr. AJ‘UTÀNTE COMANDANTE. Adjudanl scelto nella Classe de’ Capitani di vascello. .'.t
Cummaurlant. L’Ajutante Comandante ha d’or 5o‘di _l'regala , il quale 2: all’ inn‘nediazionfr
dinario il grado di Colonnello nelle nostre del Maggior Generale di Marina, pol disim
Truppe di Terra, ed è et, lo più impiega pegno de’vari doveri a cui costui è chiama
to ne’ comandi de’ diversi Govr‘rni di Piaz to: Gli Aiutami Maggiori sono al numero
ze, sì della Capitale, che di Piazze di primo; di due, e non sono impiegati, che per que
e secornl’ ordine. Qualche volta però il So sto solo servizio.
vrano allida uesto incarico , 0 commissione ' ÀJU'IANÎIL SOTTO-UFFIZ lAI.F. Adju-G neq
ad Ufliziali a di sotto di C_olonnello,i quali danl. In ciascun Battaglione o Squadrone di
'10 adempiono le funzioni. I qualunque Arme vi ènn rSotto L'lliziale, che m”
Guur. MUTANTE DI CAMPO., s. m. Aid’e
de Cflmp_ Ulliziale intelli ente all’ immedia
‘si promuove al grado di Ajnlant.e , dietro la
proposta del Comandante del Corpo, e pre
{h
zione'ldi un Generale: În ess_o vi devono scelto fra i più idonéi ed intelligenti Sotto
concorrere delle qualità tali, che di unita . ullizi:rli‘di esso. _
ad una somma. attivitrìtq, possano metterlo al Nel servizio intorno egli ticu registro del
*.
fin
A,JU AJU
giro o turno di servizio de‘ Sotto-uffiziali , voltcr‘a i ginocclri verso le falde della sella,
ed ‘è incaricato di tutti i dettagli sotto gli or le cosce si verranno a gonfiare, e produr
d_ini immediati dell‘Ajntante Maggiore , quan ranno l‘ajuto il più piacevole e comodo ,
do ve n’ è , o del Maggiore del Battaglione. per avvertire il cavallo di dover la9ciare lo
Nel servizio esterno egli deve assistere a stato di quiete.
tutte le distribuzioni, riunire gli uomini di Gli aiuti colle gambe si ottengono col toc
corvea o di fatica , e guidarli con i forieri care con le sta-5...: il cavallo; ed a0ciocchè
(lcl Corpo al sito , ove. questa si fanno. Àl il cavaliere possa conseguire l’ ell’etlo, acco
le manovre e sotto le armi, ein deve con ster‘a la polpa allapancia del mvallo,qnat
servare la distanza, 1’ allineamento nelle di tt‘o dita più indietro della vena cinglriaja ;
verse marce , sia che l‘ allineamento venglri e così eviterà la pressione delle cosce ,cpro
stabilito sul proprio centro del Battaglione , dut‘rit un’ajuto più sen»ibile e vigoroso.
sia che venglri esso stabilito sulla dritta , o Gli aiuti cogli speroni si distinguono in
sulla sinistra di tutta la linea. placare e speronare: Si dice piccare, quando
Sul terreno poi nel formarsi ciascun Bat il cavaliere piegherìt il ginocchio, accoster‘a
gliene, subito che il Maggiore abbia determi la gamba , e poi lo sperone alla pancia del
nata la forza delle divisioni, l’Ajutante, in man cavallo.‘ Quest,’ aiuto è eccellente e molto
canza dell‘Ajutante Maggiore, conterà pron proprio in qualunque circostanza, ma ha da
tamente il numero delle file, di cui le di essere l‘ ultimo , come il più forte e più ri
visioni ed i plotoni dovranno esser composti, soluttvo.
marcandole col suo bastone , con situare le S’ intende per speron_are, correggere , e
file superanti di una Compagnia nell‘ altra non giìt ajutare ., giacché il cavaliere avverte
che segue , e nominando le sudcttc StltltliVi< in uno slancio il cavallo, senza che preceda
iioui ad alta voce col disegnare primo, secon il momento in cui si piega il ginocchio, e
do , terzo plotone cc. sino alla sinistra del si accosta la gamba. Di raro il cavaliere
Battaglione. _ deve far uso di speroni, poiclrè non v‘ èco
Mar. AJUTANTE s. m. Aide. Grado subalter sa che avvilisca t:mo il cavallo e lo dispe
no degli Ufliziali Marini di diverse denomi ri , quanto gli speroni che sono spesso male
nazioni, imbarcati sopra una Nave. Gli Aiu a proposito applicati -,e badisi bene che qtn>
tanti, in qualsivoglia stato, sono per coad sto aiuto si ha da «lare alla cinghiaja enon
juvare e secondare il principale, e' i suoi già al fianco, il quale è parte molto sensi
comandi in tutte le_ loro funzioni e lavori. bile e solleticantc.
AJUTANT_IÌ CALAFATO. Aide Ca/ful. In quattro modi si possono muovere le ma
E un Sotto-triiiziale marino, o un Marinaio ni . e quattro ne sono i risultati: Se le ma
esperto nel calafatare, promosso al grado di ni si avvamano , il cavallo spicca in avan
Uffiziale Marino7 per-essere subordinato ne - ti; se le mani si ritirano al corpo, il caval
la Nave al Maestro calaf‘ato, o al suo secondo. lo retrocede ; se la mano sinistra si porta 50 ra
Gnu.» ÀJUTANTE DI PIAZZA. , s. m. Adju la destra , le redini s’ incrocicchiano, ed) il
dant de Plaee. Ufliziale intelligenti? desti cavallo gira a dritta ; e con movimenti op
nato al servizio delle Piazze. posti il cavallo gira a sinistra.
Cab AJUTI m. pl. Chiamami così nella Ca La cagione poi di tali effetti è 1’ azione che
valleria tutti qne’ soccorsi , che il. cavaliere producono le due potenze considerate nelle
ricava nella scuola (1’ equitazione , dalle ma mani del cavaliere e nel morso , che corri
.ni , cosce , gambe, e talloni, in cui son si spondono vicendevolmente per via delle redini.
tuati gli spet‘oni. Quando le mani avanzano,. il morso cessa
Gli aiuti colle mani nascono dalle diffe di premere , ed il cavallo si mette in movi
renti maniere di volgere", distendere ,_ e ri mento per la linea diretta.
tenere le’mani ne’-diwrrsi movimenti, che si Bitirando le man al corpo il cavallo sen
vuol far fare al cavallo;clto sono secondati te il morso , che gli fa pressione, e gli ad
nell’istesso tempo dagli aiuti di cnsce , di dolora egualmente tutte le parti sensibili del
gambe, e di talloni; come si dirà qui ap la bocca , per cui volendo sfuggire lo stimo
presso. _ > lo, retrocede , o si arresta. '
Gli aiuti colle'costte sono que‘clre si ot« ’Nt'l girare a dritta la parte sinistra del
tengono per effetto della costruzione dell’uo morso calca sul labbro del cavallo,clrc per
mo, poichè subît0‘chc il soldato a cavallo . sua stessa natura sfugge dalla parte opposta
_ m.
A L A' L
donde vien molestato: Il contrario accade 'gue in tre tempi, trovandosi 1‘ uomo o trap«
nel girare a sinistra. 7 . pa al portale arme.
Àrt. AL BOTTONE , ALLA MAZZA. Ju bou Nel primo tempo 5’ impugna l‘ arme colla
ton, a' la masse. Comando nel servizio dei destra quattro pollici circa al di sotto della
pezzi d‘ assedio e di piazza , a qual coman piastrina , e senza girarla , si alza un poco
do i primi serventi fermano le ruote colle colla sinistra. -
mazze o cunei d’arresto , e senza lasciare i Nel secondo tempo , lasciato il calcio col
loro vetti , ritornano alla osiziope, che oc la sinistra , si colloca-il braccio sinistro sul
cupavano prima del rincu o del pezzo; i se petto7 passandolo al di sotto della piastrina,
con'di serventi applicano sotto al primo rin per sostenere il cane , e situando la man
forzo; i-terzi restano fermi, il cannoniere di sinistra sulla mammella destra colle dita
sinistra si ritira al suo poslo; quello di drit ' distese.
ta va fra gli aloni, e dispone la volata del Nel terzo tempo si porta la destra sul ri
pezzo in modo , che si possa facilmente ca spettivo lato. ’
ricare; i secondi serventi alzano la culatta Per i So!!o-qfliziali di fanteria, il coman
per facilitare il movimento del cuneo di mi do dia braccio l’arme si esegue in tre tempi
ra, o della vite di punteria‘, il cannoniere egualmente, essendo al portale armi. Nel
fa quindi colle mani un segno , al quale i primo si‘ porta colla destra 1’ arme verricnl
uattro serventi ritirano i velli, e ripren mente in mezzo al corpo, colla bacchetta
dono insieme con lui le posizioni, che occu in fuori, e' si prende colla sinistra all’ al
pavano nel primo Comando. V tezza del mento e sotto alla prima fascetta;
Nel servizio d’ un pezzo di, piazza , dopo nel tempo stesso si situa la man dritta quat
che i secondi serventi hanno applicato sotto al tro -(pollici al disotto della piastrina : Nel 59.
primo rinforzo, il cannoniere si avvicina alla con o tempo girandosi l’ arme nella destra ,
culatta , sale sul canaletto, e dispone la vo si appoggerh, colla canna in fuori, alla
lata del pezzo in modo che si possa facilmen spalla sinistra, e si passeri-r il cubito sinistro
te caricare; il resto Come si è detto di so sotto la piastrina , tra la destra ed il cane,
pra. . in modo che quest‘ultimo lo tocchi, e la
Nel servizio d’un pezzo di costa, i primi ser mano rimanga sulla mammella destra , col
venti passano i vetti 21’ secondi , i quali li gomito stretto al corpo: Nel terzo si porta.
applicano sotto al primo rinforzo; il canno la destra sul proprio latn._
niere monta sul sott‘ afl'usto , e dispone la Per i Guastatori: Il braccio l‘ arme si
volata del pezzo in modo che si possa com esegue anche in tre tempi ', essendo al por
modamente. caricare; i secondi sci-venti al tare 1’ arme: Nel primo colla destra 5’ im
zano la culatta , per facilitare il movimento pugna il manico accosto ed al di sotto della
della vite di punteria; ed al segnale che il sinistra : Nel secondo c'olle due mani per la
cannoniere da colle mani, ritirano i vetti , sinistra si volge il taglio in dietro: Nel ter
e li passano di nuovo a’primi; indi ritorna zo abbandonando il manico colla destra , si
no a’ loro posti. ‘ porterà sul proprio lato, indi si appoggia la
scure alla spalla,’ abbassando il manico ,ie
Nel servizio d’un‘0bice da 3 pollici, a tal
comando i primi serventi fermano le ruote tirando il gomito un poco indietro.
colle. mazze, e senza lasciare i volti, ripren AL BRACCIO L‘ARME CON CARA RINA.
dono le posizioni, che occu avano prima del L’nrme au bras. Il braccio l’arme della ca-C‘Y'
rinculo dell’ obice; i secondi ser’Venti appli valleria è il portale 1' arme della fanteria.
cano sotto la culatta , 'il bombardiere entra Trovandosi a piedi degli uomini di cavalle
fra gli aloni, e,dispone la volata dell’obiqe ria, essi avranno la carabina pendente dal lato
in modo da poterlo facilmente caricare; i destro e mantenuta dalla grappa della ban
Secondi serventi alzano la\ culatta per facili doliera: Il corpo, le braccia , e ipiflli 7
tare il movimento della vite _di punteria, ed staranno com’ è prescritto nella posizione
al segnale, che il bombardiere fa colle ma del soldato.
ni , ritirano i velli , ed insieme con lui ri Il comando sudetto si esegue in tre tem
prendono le posizioni, che occupavano nel pi: Nel primo si fa mezzo a dritta, e con la
rimo comando. mano destra si prende la carabina per l’im
Inf. AL BRACCIO 'L‘ ARME. L‘ arme au. pugntttura , ed alzandosi l‘ arme orizzontal
bra5. Comando il di cui movimento si «25% mente , si attacca il ponte alla coscia destra.
te W,
il L ..À L
La mano sinistra si situa tra la prima e se corpo: La mano sinistra lascerà 'il fodero e
conda fascetta , e sosterrà sola tutto il peso resterà sul proprio lato: Nel terzo come per
dell‘arme; Nel secondo tempo con la mano la positura’ della sciabia.
destra si libera la carabina dalla grappa , Il braccio l‘ arme con la soiabla si esegue
ortandosi in-li la medesima mano all’ im anche in tre tempi, essendo una truppa
pugnatura dell‘ arme col pollice disteso luuî smontata al f-merule l’arma: Nel primo
go la contropàstrina: Nel terzo tempo 51 tempo con la mano destra 3’ impugna la scia.
porta la carabina, come nella posizione del bla‘. Nel secondo come nel secondo tempo
1’ arme, cioìrsituando la carabina verticalmen di al bruccÌ'a l’ arme: e nel terzo come per
te sostenuta dal braccio destro quasi disteso," la posilura della sciabla. ’ .
ed appoggiata all’ estremo dell’ osso anteriore Se si stasse a cavallo e si dovesse esegui
re il comando di cacciar_la sciabla, si iprao
della spalla 'colla canna all’ indentro. La vi-‘
se superiore della contr0piastrina star‘a acco. ticherìn. il primo tempo portando il braccio
sto alla parte inferiore dell’ anca. Il ponte destro per sopra le redini della briglia; e lo
pomparirà tra l‘ indice ed il pollice della stesso si a'do_prer‘a nel primo tempo per ri«
man dèstra , ‘ colle tre ultime dita piegate, porre la sciabla. Tanto i movimenti della.
in 'modo che vengano a coprire il vitone , _ sciabla coll' Uomo d'ala, quanto senza di es
‘fifil calcio lungo la coscia , e tenendo la man so, saranno eseguiti con disinvoltura, e con.
sinistra sul proprio lato. tcgno, senza che si dissesti il. corpo , e che
Il braccio yl’ arme perla cavalleria si ese-’ si muova la testa,'fuo,ri la necessita prescritta‘
gue anche trovandosi l’ arme al piede ed di sopra.
in tre tempi: Nel primo si avanza la cara- ' " AL BUTTAFUOCO: AULA MAZZA. Au
bina tre pnlgate distante dal corpo , pren baule feu. A la masse. Comando nel" servizio kt‘
dendola CUI} 1:} man destra, e con la mano de’ pezzi si d’assedio, clic di Piazza; a qual
linistra s’impugqa l' arme tra la prima e la comando i primi serventi fanno fronte allo
seconda fascetta , distendepdosi il pollice lun- ; spalleggiamfuto‘, tutti gli altri gli volgono
go la cassa: Nel secondo come la posizione le spalle; serrandosi vivamente sn‘i canno«
,del soldajo coll‘ arme: Nel terzo il braccio nieri,‘ i quali si mettono nel tempo stesso in
sinistro passa vivamente al proprio lato. direzione de’ cavalletti esteriori.
‘Il braccio l’anno si esegue egualmente , ),. 1Vel servizio d‘un cannone di Piazza, il se
1rovandosi il soldato o una truppa sono al condo servente di dritta ed il cannoniere si
braccio l’arme , ed in tre tempi; Nel primo ' portano in direzione de’.cavalletti esteriori,
,-
girandosi la canna in fuori con ambo fi_lîl ed il secondo servente di sinistra si serra sul.
ni , si porta 1‘ arme dirimpetto la spalla si cannoniere. _
uistra col ponte in direzione sotto l‘ascella, : Nel servizio d‘un’0bt'cc da B , a tal co,
tenendosi il gomito sinistro accostQ alla ca ;nando i primi serventi fanno fronte allo spal
rabina, e la mano destra all’impugpatura leggiamepto ; tutti gli altri vi volgono le ,spal
col pollice sulla contropiastrina : Nel secon- _ le; _il secondo servente di dritta,ed il bom
do come la posizione del soldato coll’arma: bardiere si portano in direzione de’ cavallet
Nel terzo si porta il braccio sinistro con vi '_ti
vstraesteriori, ed il secondo servente di sini
si serra sul'borpbardie‘re.
vacità al proprio lato. _ ' ’ ‘
_Cav. AL BRACCIO L’ J}RME CON LA SCIA Ml servizio d’un murlgu‘o da 12 da in e.
” BLA. L’arn_w au_bras .avec le sabre. Essendo da 8,al comando _al butta/item il bombardiere
a piedinna truppa a cavallo, questo moyimento ed i serventi volgono le spalle allo spalleg
si esegue in tre .tempi: Colprimo s’impugna la giamento ; il secondo servente di dritta , ed
Scialda con la mano destra, e si caccia ver- ’ il bombardiere si portano in direzione del-'
ticalmente la lama , finchè l’ elsa giunga in l’ultimo corrente _; tutti gli altri si Serrano
' direzione della spalla sinistra :, la mano si di essi ad un piccolo passo di distanza.
Îrnistra sosterrà nel medesimo tempo il fodero ’ AL»CAMPO. Au Champ. Comando ai
Î ._nell‘ intervallo, che v’è tra idue anelli :‘Col ' tamburi per far rendere da una truppa sot-Gueìl
*f.' secondi si caccia con vivezza la lama all’in to le ‘Arrpi gli onori dovuti a’ Generali , e
‘ }ntto dal fvlert), colla punta perpendicolar- ' ad altri personaggi ,| che meritano simili
mente in alto. tenendo il piatto avanti di onori. '
p «le, e l’ elsa all’altura, e discosta due pul ‘ AL FUNERALH L’ARME: L' arme m
;nto dalla spalla sinistra col gomito stretto al ' funeraille. .Co_mando cheysi esegue da una Inr‘
._. '23‘
AL" t A L
truppa a piedi in due tempi, dopo aver fatto. la mari sinistra sino a tre pollici da terra ,
presentare le armi efimettere la baionetta: prendendo'l‘ asta con la destra al di sotto
Nel primo tempo girando un poco il corpo della sinistra , la quale-si porta ad impugnare
a dritta si volge l‘ arme colla man sini il drappoe l‘asta un mezzo piede più in alto
stra , spingendone il calcio colla destra in della spalla , volgendo un poco il corpo sulla
avanti , ed in modo che la canna rasentan dritta. "Nel secondo si spinge con-la man dc:
do il braccio destro, rimanga in sito ver ‘ stra l‘estremità inferiore. dell’asta in avanti
ticale colla bocca in giù', sei pollici distante fino a che la parte superiore capovoltivraden
da terra; nello stesso tempo quadrandosi al do col drappo il braccio destro , e che nel
fronte , si rimetterh il piè destro accosto ed far fronte" rol corpo, rimanga la cima tre ‘.
Il] linea col sinistro; ed ’impugnata 1’ arme pollici alta da terra cori l’ asta verticale'e‘
colla destra al di sotto della sinistra , che su dirimpetto la spalla sinistra, dove subito la
bito la lascerà ,si porterà dett’ arme _sotto al man destra masser‘a a sostenerla all’altezza
braccio sinistro , colla canna in fuori ,_ con della mammella, e la sinistra livolgendo la
la piastrina in direzione dell‘ ascella, e pas palma ihtlentro, l‘impugnerh all‘alteua della
sando, immediatamente al di èottq della pia spalla, nel qual tempo spinta l’ asta dalla
strina il braccio sinistro per appogeia,rvi l‘ac destra sotto del braccio sinistro , si porterà
eiaritio, si porrìt la man sinistra distesa sul detta,mano sul roprio lato.
la mammella destra , ed il gomito si terrà AL FUNI‘ÌIIAI.E L‘All ME. L‘nrme enfime- Cava
stretto al corpo : Nel secondo tempo si porte rm'llc. Comando, che si esegue in tre tempi
r‘a la destra sul proprio lato. con la carabina. Nel primo si presenta
Per gli Ufliziali questo movimento si ese 1’ arme. Nel secondo si gira- la Carabina
gue in due tempi: Nel primogirando la apa da sopra in sotto , e rad,endosi la spal
da colla punta in sotto,si appoggia l’impu la sinistra , si porta 1’ arme Sotto l’ascella ,‘
gnatura al cubito sinistro , portandosi la man facend05i restare la canna all’ infuori , e la
Sini<tra sulla mammella destra: Nel secdndò piastrina attaccata al corpo, eolcame soste
si porterà la man destra sul proprio lato. nuto dal braccio sinistro , la cui mano si por-ì
Per i Sotto-ttffiziali il ftmerule l‘arma si Ieri] sulla mammella destra: Il calcagno de
e=egue in due tempi, trovand05i alla posi stro passeri: in linea col ealgagno sinisfl°t
zione di presenfàte l’ arme e rimessa la ba Nel terzo tempo il braccio destro si porta
jonetta‘. Col con
primo tempo si alza sul proprio lato. Questo comando si esegue
Verticalmente la man destra . e s’l’arme
impu--v ’ con la seiabla anche in tre tempi, essendo il
pna con la sinistra all’ altezza del_ mento, I’Ìl“li t‘ha huppa a cavallo- Nel primo tem
col dito mignolo tangente alla molla‘drll’ac po come nel secondo- tempo di al bracCì0
cinrinu , prendendo l’ impugnatura con la de l’ mmc: Nel secondo si pone la scialda sot
stra, indi girando il corpo un poco a dritta, to al braccio sinistro, con appoggiarsi l‘ elsa
si rovescia l’ arme talmente col caleioin avan e portando la mano sinistra sulla mammella
ti , che la canna passi radente albraceio de ldestra: Nel terzo la mano destra snlpl'01fl‘io
stro ,' e togliendo la man destra dall’ impu alo. ‘
gnatura, si rende di bel nuovo 1’ arme con AL PASSO. Au pus. Comando che Si 53‘ x,,f.
la detta mano al di sotto della sinistra , la. ad una truppa, o nella manovm 0 nell“Cav.
qualefsubito lasciandola, si porrà dett’arme istruzione,per richiamare l‘attenzione. 8 por
con la canna in fuori sotto al -‘braocio sini tare la cadenza del'passo, essendo a piedi» 0
stro con la piastrina indìrezùme dell’ ascella, per.far passare una 1r'uppn a cavallo da una
passando immediatamente al ‘di sotto della più grande velocità ad una minore; come
piastrina il braccio sinistro per appoggiath dal trotto al passo.
l‘ acciarino ; con tener in mani) distesa sulla AL PIEDE‘- L'ARME. Reposcz-t‘ous Suf‘Infi
mammella destra , ed il gomito accosto al .t‘0.î armes. Comando Con cui si po<a al pie
corptr Col secondo tempo si ripone la destra de l’anne, essendo una truppa o alla posi
sul proprio lato. ' ' zione del por/ate arme, o a quella d‘in bilan
Per la Bandiera fl_/imernle forme si ese eìn l’arma; o a anello di «Ha prrghirra l’ar
gue in due tempi : Nel primo si prende l‘a me , o a quella infine per l‘ esecuzione
sta con la mano sinistra all‘altezza della spal 1’ orme.
la , e togliendo la de=tra_ dall’ estremo dell’a Nel primo caso del porla/P firme si esegue
sta , si abbassa" "verticalmente la Bandiera con il piede arme in tre tempi. Nel primo si di
o
»'\
24 1 L ' >'AL'
stende il braccio sinistro , si cala 1‘ arma , e piede l’ arme si escguecot: un sol tempo, fa
si prende vivamente colla destra fial di sopra cendo scorrere l’anno nella destra , e pren
ed accosto alla prima fascetta: l\el secondo -dendo la po_srzi0ne ordinaria. ’
tempo si toglie la man sinistradall‘aIme, SI INcl terzo caso in fine di alla preghìcra’
porta vivamente colla destra sul lato dritto l'arme, si esegue il piede l"aruie con un sol
ed accosta al corpo, la bacchetta n;fuon, tempo, com’è prescritto per la tru pa. '
l‘arma verticale, il calcio discosta tre plolli Per gli Lffliziali: Questo coman o si ese
ci da terra, la man dritta_appoggiataia ’an gue , stando alla preghiera l‘arma , con un
ca, ed il piccolo ditb dietro la canna; . Nel sol tempo _, cioè lasciando cadere, la sinistra
terzo tempo infine facendo scorrere larme _a_ul\proprio lato, e portando il piè destra
nella man dritta si fa posareleggcrmcute a nella sua prima posizione.
terra , e si prende la seguente posizione. Le ‘Per i Guastatori: Stando al portate l‘ ar
braccia accestate a‘ rispettivi lati, l" arme na me, il piede 1’ arme si esegue in due tempi:
turalmente tra l‘ indice ed il pollice della Nel primo distendeudp il braccio sinistro si
destra colle altre dita distese sulla cassa , la piglia la scure con la.man destra all‘ altez
canna toccando la spalla destra, la bacchet za dellp spalla, col pollice sopra , .e le al
ta in avanti, e la punta‘del calcio in contat» tre dita sotto del manico, e si porta accan
to colla parte esteriore della -punta del piè to all’ anca destra colla sola man destra,
destro. tenendo_il taglio drittg in avar_1ti,’ed‘ il ma
Nel secondo caso (1‘ in bilancia l’ arme , si nico ‘Itre pollici distante da terra : Nel se,
[esegue il piede l’arme in un tempo, cioè condo si posa il manico a terra , in contat
facendo scorrere l’arme nella mm dritta cui to con la parte esteriore della punta delpiè
prendere la posizione descritta di sopra. destra. ' _
Nel terzo caso di alla preghiera l‘ arme, Per i hlmlmrf: Trovandosi alla preghiera
si esegue il pied_e l’grrpe. anche in un tem l’arme, il piede l’_arme si esegue in un,
po, lasciando cadere la _mano sinistra sul tqinpo: Al. comando di r1'meltelcvi del Tam;
‘proprio lato, e portando Il piè destro _uella but'0 Maggiore ,_pratieandqsi lo stesso che è
‘sua prima posizione. , . prescritto per ilmldati,_si ripiglia la positurg
Nel quarto caso infine essendo alp esecu_ del portale la cassa. "
zione l’ arme, si esegue il piede l‘arma egual, Per la Bandiera , il piede l’ arme si ese.
mente con un tempo, prendendo colla de_ gue in due tempi, trovandosi al portale l‘arma.
stra l’ arme tra la prima e la seconda fascer Col primo la mano sinistra impugna viva
ta', e portandola sul lato destro nella posi mente 1‘ asta all‘ altezza della spalla, senza
zione descritta di sopra. ' -djscostarla dalla medesima: Col secondo toé
Per 1' Sotto (ffiîzz'ali questo comando si ese glicndo la man destra dall’asta,_ si calerà
gue-stando p_uranche o alla posizione del por verticalmente con la sinistra in modo, che
_’te l’arma , o a quella d’ in bilancia l’ arme 'l‘cstremitìi rimanga tre pollici distante da.
40 a quella di alla preghiera 1.’arme_ terra. e ripigliandola con la\de_5tra al_di sot
Nel primo caso del portale 1’ arme si ese to della sinistra , si appoggera a terra m con
fine il piede l'arma in tre tempi: Nel pri tatto-con la parte esteriore della punta del
qmo distc-ndcndo il braccio dritto, col-la sinistra più destro, con distendere il braccio destro,
si prende vivamente -l’ arme_ all’ altezza della e tenere la bandiera appoggiata alla spalla ,
spalla , senza (liscostàttlfl : -Nel secondo toglien orta.ndo la man sinistra al proprio lato.
t o la destra dall’ arme , si cala verticalmen-‘ AL PIEDE L‘ARME, con la carabina.cho
te colla sinistra, e si riprende colla destra al sez-vaus .mr vosnrme5. Trovandosi a piedi una C874
di sopra, ed accosto alla prima fascetta , Col truppa di cavalleria ed al braccio l‘arflze , il mo,
,picc°lo dito dietro la canna; indi abbando vimmto al pirdc l’m'me con la carabina si ese
nata subito .1’ arme colla sinistra , che. si gue in tre tempi: Nel primo con la mano destra,
porterà sul proprio lato , si situa colla de 0 nella direzione dello stes<0 fianco, si avan
stra, in modo che il calcio rimanga disposto za verticalmente la carabina tre pulgate di
tre pollici da terra : Nel terzo facendo scora stante dal corpo ; e con la mano sinistra s’im
7 rare l‘ arme nella man dritta , si p05€rli leg pugna l’ arme tra la prima e la seconda la
germente a terra , e si prender‘a la posizione’ scetta . distendendosi il pollice lungo la cas
ordinaria. sa: Nel S€cwndu si passa la mano destra ad
Nel _se_cpndo‘caso d‘ in bilancia l’arrize, il _ impugnare 1’ arme alla prima l‘ascella, ap
. . °5
A L A _ALA
po giandosi il dito mignolo all‘ estremità del per far cambiare la sua direzione ad una ce.
pollice della mano sinistra: Nel terzo man lonna con la dritta in testa portapdo un’ala
tenendosi l‘ arme con la sola mano destra, in avanti. - ‘ ‘
si distende questo braccio , e perpendicolar ALA DRITTA IN AVANTI-MARCIA »
mente si appoggia il calcio a terra, in manie L’ a1'le-dror'le en avunf«marche. Comando la“
ra che venga a restare la sua estr_emit‘a este per far cambiare la sua direzione ad unacw"
riore in direzione ed in contatto colla punta colonna con la sinistra in testa , portando
del piede destro, e si passa conten_1 oranea l’ ala dritta in avanti. Α
mente il braccio sinistro al proprio ato. ALA BASSO. Hale ba;. Corda che serve
Mm!
Il piede l’ arme si esegue ancora in due ad abbassare ogni vela di stmglio: ferma
tempi, trovandosi una tru pa di cavalleria ta coll‘estremità superiore al più alto anello
alla preghiera l’arme: Co primo si porta della vela , e la sua estremità inferi0rc di
la mano sinistra sul proprio lato :, col secon scende verso il piede delle straglio o della
do si passa il piè destro nella sua prima po- I draglia;siòchè alando abbasso questa corda,
situra,’ si la scorrere e discendere la vela di stra
CQÎ.‘ AL PIEDE L’ARME CON LA SCIABLA. glio lungo la draglia ,_ per mezzo degli ancl,
Reposez-vous sur,vos’ armes. Questo movi Ii nello stesso modo, che si fa scorrere una
mento si esegue in tre tempi: Nel primo co cortina sopra un ferro. Si da volta all‘ ala
me nel,5ecoudo tempo di al brucfl’o l’ arme; basso verso il icde dello straglio, o sulla
Nel secondo. con la mano destra si gira la incappellatura dell‘albero vicino: Dicesi an
aciahla da sopra in sotto e rade_miosi col ta che Ala basso de‘bassi pennelli.‘ _
glio l’ esteriore della spalla sinistra , s’ intro ALA A BORDO. Hale d bord. Enna
duce la lama nel fodero , che sarà mantenu corda annodata da un capo alla nave, eMî'd
tp dalla mano sinistra , yerso cui si volgerà dall’ altro capo a un oggetto esteriore , co
lo sguardo , e si resterà come nel primo tem me una lancia , una scialuppa e simile, che
po di al brqceio l’arme: Nel terzo si ripo serve ad alarla , o a tirarla a bordo.
ne intieramente la lama nel fodero , restan ALA A TERRA. Hale a terre. E un’al
do le mani come nella positura dell‘ uomo tra corda simile legata a terra , che serve a““'
a piede. V ritirare a terra l‘oggetto, che si fece venire a
er gli Ufiziali , si esegue lo stesso che per bordo con I‘ ala a bordo.
i soldati. À ALA AVANTI, Hale avant. Piccola ma- '
Fori. ALA , s. f.' Ailt. In termine -di fortifica 'novra, la quale essendo annodata ad uno Mah
zione significa il fianco d‘un bastione,e più degli angoli della tenda , passa per una l'39
comunemente i lunghi lati, che terminano (lancia aflissa suldavanti della tenda ad una
- un’opera a come , o a corona , a dritta ,_ sartia eh. e-serve a stender la tenda , quan
e a. sinistra. _ do uno vuol servirsene; vi è una di queste
guu_ ALA, e ALI f. s. pl. Ailes. In termi corde a ciascun lato della tenda.
ne di Guerra sono le due estremità di una ALA INDIl'TRO. [Iole arrie're. E una
hlax'f
truppa ,' 0 arinata post:r'm battaglia , co manovra simile, unita nello stesso modo agli
siehè in ogni ordine primitivo ed abitua angoli posteriori della tenda , che passa per
le di combattimento si considerano due ali una radancia aflissa sul davanti, o altra
ed un centro. Piazzar la Cavalleria sul, parte del bastimento , per servire a ripiegar
le ali , Val rituarla su isuoi fianchi.. Chia a tenda , quando Si vuole levarla.
mansi e chiamavansi anche presso de’ Roma ALABARDA ., 5. f. Hallebarde. Sorta
ni ali ,. le due estremità d’ un Corpo (l’Ar d’ arme in asta , come la Picca : Essa è un’ar-Gml'ó
mata , perché esse rappresentano le ali d‘ un me antica; della stessa si armano oggi gior
uccello , per rapporto all’intiero cprpo,_ uo-fra noi gli AIaha'rdieri 0 soldati destina
nando sono esse distese. ti al servizio della Casa del Re.
Mar. ALA. V. Ale. ALABARI)IIÎRE , _s. m. [Iollcburdiezu
Gucr. ALA, FAR ALA , SPALLIERA. Dicesi Soldato armato d’ allr'barda. ‘ G" '
delle Truppe poste in guisa, che facciano ALAGGIO , s. m. Hnlage. E 1’ azione di
ffonte a chi passa in mezzo ad esse , per alare, ‘o tirare con una corda un bastimen-IMM'4
rendergli i dovuti onori. to per un fiume, 0 canale ., con la forza
Inf. ALA SINISTRA IN AVANTI. .L’ aile d’u9mini , o di cavalli. Il cammino desti.
Cav.gauChe e_n qvant-marclze. Voce di comando nato a ciò si chiama Strada d’a'laggìo.
26‘
A' 1.}!
y 1
q "I
A L D
Mar. ALAR‘Ef. v. a. Hciler. È tirare una cor , delle circostanze, che vi apponessero un lirnia
da, e farvi forza per istenderla. Molti Ma-' te ; come quelle della dillicilezza di dover
rinaj si uniscono insieme lungo una manovra. servire a governare, ed a far manovrare
per alarla, e Uno di essi grida ad alta voce tutte queste vele. Se dunque il numero di
di tratto in tratto oh ala, per dare loro il esse fosse grande,i pennoni che sono attac
segnale, onde tirino insieme e d‘ accordo, cati agli alberi, 'sarebbero molto corti, per non
facendo forza sulla corda. Hanno delle altre nuocersi gli .uni cogli alti-i nelle manovre, e
grida per alare differenti manovre, per esem per conseguenza porterebbero vele strettissi
pio, o causa per alare o cazzare la scotta; me, le,quali riceverebbero molto poco ven
ciò che si chiama dar la'voce. Dicesi ala to: E se all‘opposto non si moltiplicasse ab-*
la scialuppa a bordo: Ala_ basso: Ala ria-n bastanza il numero di esse,i pennoni sareb
tro.il cannone, per ritirarlo da’portelli in bero molto rendi, 0 sarebbe allora difficile
dentro della Nave: Alar la bolina, alarsi a maneggiar i. Vi è perciò da prendere una
nel vento , er elevarsi al Vento ec. via di mezzo, che l‘ esperienza e la pratica
M"- ALATOR ., s. m. }Ialcnr. Colui che ti del mare han determinata , fino a che la
ra una barca per mezzo di una corda in scienza nautica non ci dia più certe o dió
crociata intorno al suo'corpo, o pendente verse norme.
dal collo. ‘ Nel consultarèqueéta esperienza si è ri=
‘A sir. ALBA , s. f. L’Aube da jour. Ora tra il conosciuto, che imigliorl vantaggi si posso-l
mattutino , e ‘l levar del Sole. no ottenere col mettere tre alberi ng’ più
Nar- ALBAJONI. V. Dune. y . grandi vascelli, a’ quali Se ne aggiunge un
Guer._ ALBERARE, INALBERAR BANDIERA: _ darto fuori del vascello istesso Verso la pruat
Mar, E spiegar la‘ bandiera o innalzarla in manie glssi sono l’ albero 1llarstro o di maestra si
ra visibile tanto sù i vascelli, che sù i for tuato nel meno i, l’ all>efo di Illiseno o di
ti 0 castelli. trinehe’fo , situato verso la prua‘; l’ albero
Mar. ALBERARE , INALBEBARE UNA NA (l’ Arlz'rnone o di mezzana , situato verso la
VE. 1l!uter un vaisseau. E mettere al loro poppa; e l‘ albero di Bompresso coricato
luogo gli alberi maggiori, passai‘li per le sullo sperone della prua. v
loro mastre, e iantarli nelle loro scasso , lo La posizione più vantaggiosa degli alberi
che si fa con la Mancino o r'nadchina da è senza dubbio quella, da cui risulta un equi;
inalberar le Navi. Dicesi albarar le biglie , librio tra la resistenza dell‘ acqua sul corpo
le punte o puntrlli, alberar la ruota di pop del naviglio da una parte, dall’ altra la di
pa nella costruzione d’ un vascello ec. rezione del loro sforzo. In qualunque altra
Mar. ALBERATURÀ , 5. f. flldtur'e. Nome ge posizione quest‘ equilibrio non esiste più, ed
nerico di tutti gli alberi, che servono a unosforzo più grande , farebbe girare il vai
guarnire nn Naviglio o Vascello , per ren scello intorno a questa direzione. ‘
derlo navigabile. _ ’ \ ,Le vele più sono in alto, più hanno esse
Nar. ALBERATURA s. i'. Illdlure. E l” arte forza , perché il vento è sempre più fresr:0
(1‘ alberare, o ammattare i bastimenti , e di a misura, che 'allontanisi dal mare , e che
regolare le dimensioni, figure , e proporzio le vele vi 80110 esposte- -
ni de" loro alberi e pennoni. L’alberatura Sarebbe adunque Un vantaggio di dare una
d‘una nave comprende tutti gli alberi ne grande altezz:x agli alberi, se questo van
ccs;arj ad una Nave eo’ suoi canoni ordi taggio non fosse'diminuito dal movimento
nari e que’ di rispetto. Essa s: divide in (tre circolare dell’ albero , che tende a fare in
parti, la prima consiste a determinare il nu clinare il vascello , la uale inclinazione è
mero dein alberi, la seconda. a designiar la in ragione dell’elevatezza degli alberi. V. For
loro situazione sul vascello, la terza la loro fait. Traifé (le la (Milan: des Vaisseaua‘.
altezza e dimensione. Distinguonsi diverse specie di alberatura ,
Gli alberi servono a portar le vele, sul cioè differenti modi di amutattare i bastimen
le quali il vento agisce, per far muovere il ti di‘_ mare; ecco le principali. '
vascello , e più vele vi sono in esso , più _ Alberanrra a calcare. Mature a caleef.
la forza motrice si acarcscc per farlo velo E l’alberatura particolare alle galee ed al
ccm<-nte solcare. Da ciò ne siegue , che il tri bastimenti latini Questi alberi sono
numero degli alberi si vorrebbe accreàccre grossi e corti; la loro testata termina in un
il più che possibile, 'se non vi fossero però i ceppo quadro, chiamato il calcare, nel quale
Ì
ALB . -"ALB 7
sono fittti più incastri per ricevere delle ruote pennone di gabbia , con un pennohe di for«
di metallo destinate al passaggio degli aman tana, per portare una vela quadra , quando
ti e altre corde. Questi alberi non hanno stra SI corre in Pop a. _ -
gli ; le loro sartie sono diverse da quelle del: Alberatura e'Cultcr: Questaèdalla stessa
le navi comuni. Se ne veggono di due sorte specie, con la sola dilferenza che essa è più
nelle alberature a calcese; una usata nella e evata, e che l‘albero maestro è un poco più
galee, che si tesano per il basso sopra taglie lun inclinato all’indietro, essendo questi basti,
ghe e piatte a due raggi, le inferiori delle quali menti destinati rincipalmente alla marcia.
non giungono alle parasamhie, come nelle La matadura delle Semache o Semale è allo
travi , ma s’incappellano con delle caviglie stesso modo di, quella delle Slop, soltanto
tenute da ferramenti conlitti lungo gli appo più corta e più rinforzata; cssm<lo questa
eticci: L’ altra specie è delle sartie a colonna specie di bastimenti principalmente destina
che si- usa nella maggior parte de’bastimenti ta alla pesca, ed a resistere al mar grosso ,
latini. ed a1 tempi burrascosi. \
Alberatura a Pible. Mature q pible. È Alberatura. di Heus, oya far-ca; E un’alf
l’alberatura di vari bastimenti , che porta. beratura d’ un solo albero , con un corto bom
no delle vele quadre una sopra 1’ altra , do presso. L‘ albero grande orta sull‘ alto un
've l’ albero e di un solo fusto o di un 50-. pennone a corno, che a orcala parte su
lo pezzo, e non come nella maggior parte periore dell’ albero , al quale s‘inferisce una
dein altri a vele quadre, formato di tre pez-. gran vela tagliata a guisa di mezzana. Vi
zi separati, cioè albero maggiore ,.albero di si aggiunge un pennone di gabbia , ed un
gabbia, e albero di pappafico , impostati uno pennone di fortuna, come alle Slop. Le
sopra 1’ altro. Gli, alberi a pible non hanno Checchz'e e le geleotle ‘olarzdesi sono d’or
ne gabbia, vnè crocette, nè traverse, nè te dinario ammattate nello stesso modo.
ste di moro nella sommità. Tale attrazzatura ALBERESE, s. f. Pierre à chauar. Pie
Forti
ha il vantaggio, che i pennon_i superiori, tra viva di colore che tende al bianco, di
non essendovi nè teste di' moro, nè crocette cui si fa la calcina: Dicesi anche del terre
di gabbia, che gli arrestino, si abbassano si no , che produce simili pietre.
no al pennone inferiore; lo che è favorevo ALBERETO , -s. in. Tramblaie. Luogo
piantato , o pieno d’ alberi. Costr.
le per ammainare prontamente le vele in una
vsorpresa di vento ,' ed è ciò che si chiama ALBERO , s. in. Arbre. Nome generico
ammainare in pacchetto. di ogni pianta , che ha legno ,_ e spande i‘Co: r.
33
ALTI _ 'A L L
Art. ALLA’»SCOPETTA ‘+ OTTURATE LA ALI ARME, 'E ALL’ARMI. Avv. Ju.1u
Armcs. E un segnale che si dii colla vo-Utm‘z
LUMIERA - ALLA POLVERE. A 1’ denu
villon -. banche: la lamiere - [i la oudre. Co ce, O_ultl‘i strumenti da guerra per far
mando nel servizio de‘pezzi d’ assedio e di correre una truppa a prendere le armi. Gli
piazza;a qual comando il primo serv_’eute di allarmi son diversi, e possono avvenire in
sinistri; prende la scopotta, e coll‘a;uto_del varie guisc , si nelle Piazze, che ne’ Campi
primo servente di dritta l’introduce nel pez.’ aperti, per lo più di notte. Sono allarmi
zo; il cannoniere di sinistra chiude la lumie veri; quelli, che avvengono in una Piazza.
ra colla mano dritta; il terzo servente di aSsediata, o ne”Campi, per l’ improvviso
dritta si porta in direzione de’cavallctti este attacco del nemico; sono falsi o fittizj , al
riori , ed al segnale che dà il servente del lorché uua' Sentinella si equivoca , o il Co-.
p_ezzp di sinistra , parte ooxrlui, per andare mandante della Piazza abbia ordinato a bel
ov‘ è il cartucciero, che prende colla dritta, la posta dar la voce all‘armi per conosce
e fa di nuovo fronte alla batteria. re,'se‘ogni militare si rende con esattezza ,
Nel servizio (1‘ un pezzo di costa il canno e celerità al suo posto.
niere chiude la lugniera colla mano dritta; Si da puranche la voce all’armi dalle
il secondo servente di dritta si mette in di Sentinelle situate innanzi a’Posti di Guardia , ’
l' rezione de’ cavalletti esteriori, il resto come per far rendere gli onori dovuti , di giorno
si è detto di sopra. però, a‘ Generali, ed altri Ufliziali Superio
Mar. ALL’ ORZA RASO. ‘Aller su lof- Signi ri di giornata, o d’ ispezione.
fica stringere il vento ; stringere la bolina ; >ALLEANZAI, 5. f. Confe‘de'ratz'on.‘ Dige
orzare stretto ; andare al più presso, si dell’ u'nione ed accordo di più Nazioni, Guer;
Mflr._ ALLACCIARE, v. ‘a. Amarrer. Amarrare: o Eserciti, che agiscono insieme per una
E lo attaccare o legare qualche cosa con una Stessa causa, e per gl’ interessi comuni.
corda. Si allacciar;o insieme duecorde; ‘si al; ALLEGARE, v. a, Allegucr. Citare , o
Giud.
laccia una manovra ad un tacchetto; si al-, produrre l’ altrui autorità presso i Consigli
laccia la gomona alla cicala dell‘ancora , alla_ di.Guerra , per avvalorare quanto si asseri
bitta , e si dice dar volta ad una corda, sce. Allegare! sospetto, è non'volere nè
uando si allaccia a qualche oggetto stabile. per Giudice , nè per testimonio , come per
Hr. ALLAGARE , v. a. fnonder. Inondare , sona sospetta.
coprir d‘ acqua un luogo, affine d"impedi ALLEGGERIRE, v. a. Alleger un Vais
Man
re al nemico d-’ andare av_anti , o di obbli seau. Levargli una parte del carico.
garlo a sloggiarne. _ 7 ALLEGGERITORE, s. m. Allege. Battello Huu
Guam ALLAGARE y. a. Inonder. Dicesi tal o barchetta vota , che si attacca ad un Va
volta di popoli o di eserciti, ch’entrano scello per alleggerirnc la carica: Si di: que
d’improvviso in paese nemico ad invaderlo. sta denominazione pura_nclre a qualsivoglia
Ge0m. ALLARGA_RE , v. a. Elargir. Accresce s ezie di bastimento di mezzane grandezza ,
re er larghezza, dilatare , ampliare. v Y ( estitiato a portar le mercanzie d’ un Vascel
Co:_tr. » LLÀRGARE,Y. n. Largulfr. Significa lo lo , ov allo sgombro della savorr_a.
scostamento di due pezzi di legno congiunti, ALLEGGIAIÌE V.
ALLEGGIABEG LAAlleggerire.
GOMONA. Alleger
.i quali essendosi incurvati, lasciano tra di lo
ro u_n’ intervallo; onde si dice una nave al le cable. E fileggiare, cioè lasciare scorrere “’ ‘.
larga dappertutto ,. per esprimere , che si parte della gomorra per allenta-la , allorché ‘_
gpre dappertutto, 9 per yetust‘a , o per al-. è troppo tesa.
tre cagioni. ‘ Mm. AL‘LEGGIARE UNA GOMONA. Allegch
-\ - ar,
Mar, ALLARGARSI, v. n. p. S’alarguer. Al? un Cabla. Cm 51 fa attaccando alla gomona
lontanarsi da una, costa , da una spiaggia , de’ barili voti , 0 pezzi di legno leggiero ,
da una nave, parlando di una lancia , di alfincltè galleggi nell’ acqua , e non tocchi
una scialuppa. il fondo dove potrebbe essere smangiata
M- ALLARGATOIO, s. m. Ralissolte. Stru dalle rocce. w '
mento da forgiatore, colqnale raschiando al ' ALLEGGIARE UNA SCOTTA,O UNA
larga un‘ rigetto. CORDA, Alleger une dcaule, ou une cor-t Mar,
fiuer. ALLARMARE, v. n. Alarmcr. Dare al de. Allentarla , se è troppo tesa , facilitare
1’ arme , far correre a prendere le armi, il suo movimento, se in qualche punto è
X- Allarme2 arrestata.
-.l"v orsi
34
ALL iALL
’AT.Î ÈGGÎO. V. 1\lleggeritore. ' Comandante di questa, partir‘a l’ altra M
ALLENTARE. V. Lascare. - zione, e così in seguito. -
Guer. ALL' BETA, Avv. Voce, che dossi d‘or L’ allineamento simultaneo si fa sul centro
dinario da‘soldati in fazione nella notte siti e sulle ali egualmente; di maniera che tutto il
baltrardi 9 castelli, quando ne ricevono. l‘or Battaglione parta assieme per portarsi sulla
dine , ond’esscr desti, nel passarsi la voce linea marcata dalle guide , al comando d‘ul
l‘ un coll‘ altro , per raddoppiare attenzione, lineamcnto. . .
_ e vigilanza: Dicesi anche vi e stata un‘al Nel caso un Battaglione doVesse allinearsi
l‘ orta per significare un‘ allarme. V. ‘.41 m di altri Battaglioni v.“rso la sua dritta,o
(arme. ’ verso la sua sinistra, e che si trovasse molto
ALLESTIRE UN VASCΑÎLLO. Gn’cr avanti della linea marcata , il Comandante
un F'uisscnu, Guernire, attran.are un 'Va di esso gli far‘a fare il mezzo giro, per por
scello, èv armarlo , e prepararlo per la na tarlo in dietro , e lo rimetterit di fronte ,
vigazione,col guernirló di tutte le sue mano quando avrà scoperta la linea designata, in
vre, dormienti, e correnti, di vele, e di guisa che il Battaglione , per allinearsi, si
ogni utensile necessario. ‘ porti piuttosto avanti, che indietro. ‘ ‘
Inl'. ALLlNEAMENTO , s. m. Alignemenl. ALLINEAMENTO s.m. Alt'gnement. Voce
(221. L’ allineamento è quella operazione, che fa di comando per allineare una truppa verso 1;. Inf.
_
una Truppa sì di fanteria che di cavalle sua dritta, a t}ual voce, tutt‘ isoldati girano "’
ria Schierata, o che si schiera in battaglia, la testa verso aperte dell’allineamento, ese
’onde situarsi in una perfetta lima l’un uendo il prescritto di sopra.
Battaglione, o Reggimento accanto all‘altro. ALLINEARE. v. a‘. Aligner. Operazione
L’ allineamento è o determinan , o inde necessaria , onde far conservare una medesi let.
terminato. Si chiama determinato , quando ma linea ad un Corpo d’Armattr. Il meto
le rette sono determinate da nnti prestabi- ' do in facile ed utile nel tempo stcsso è
liti. Si dice indeterminato, al orehè le linee quel 0 lasciateci da’ Francesi per mezzo del
determinano i punti, e questi diversi alli le Guide: Essi forse lo hanno adottato dal
neamenti si esetîuiscono dalle truppe o indi‘ Generale Prussiano‘ó‘aldern , che credcsi il
vidualmente, 0. alle medesime situate le une primo a servirsi delle guide nein allinea
a fianco delle altre. menti.
Le regole da osservarsi dal soldato per ALLOGGIAMENTO , s. m. Logoment.
“bene allinearsi ittdi\iidnttlmente sono: |.° Alloggio, acquartieramento d’ una Truppa , Gucr
il leggiero contatto dell‘ osso esteriore del o di altro particolare Ulliziale presso dein
gomito col braccio del compagno , che avrà Abitanti, in Caserme o l’aviglioni.
alla sua destra o sinistra: a.“ la parte. an Fare gli alloggiamenti per una truppa in
teriore della spalla in direzione coll‘anterio marcia in paese amico,esige di doversi’pre
re della spalla dell’ uomo , con cui si alli venire almeno di unàgiorno gli abitanti di
nea: 3.° Non deve mai il soldato scoprire un luogo , per ove si passa , onde dare il tem
il viso del secondo uomo, che sta alla sua po a prepararli, e farli trovar pronti all'ar
destra o sinistra. ‘ rivo della truppa isteSsa , per cui il Coman
L’ allineamento è , o successivo , o simul« dante di essa deve spedire anticipatamente
taneo , e può eseguirsi tanto a dritta o a l’Ufliziale incaricato di tal servizio con i fa
Sinistra. che sul centro di ogni Battaglione, rieri delle divorse compagnie , i quali appe
ed in avanti o in dietro di esso. , na distribuiti gli alloggi all’arrivo della Trup
L' allineamento successivo può farsi per pa in un paese, devono partir subito per pre
plotoni, e per divisioni, 1’ una dopo l‘altra arare vquelli dell‘indomani. ’
tanto sulle ali, che sul centro del Battaglio ALLUGGIAMI‘ZNTO , s. m. Logement. È
ne, di maniera che dopo il comando di alli un lavoro che gli assedìanti {anno ne' loro York.
neamento, il quale avr‘a spiegato, se è per approcci , scavando la terra , per mettersi al
divisioni o plotoni,e se è a dritta o asini coverto del fuoco nemico.
stra, cias«-nua frazione, cominciando dalla ALLOGGIARΑÎ, v. a. Lager. Dicesi di
prima dell‘ ala marcata, si porterà Succes coloro , che danno alloggio alle truppe. 0 0‘.
sivamente su i punti disegnati, guardando ALI.ORO, s. m. Laurt'er. Dicesi coglier
Verso il lato, su cui siegue l‘ allineamento, gli "UOPÌ , in senso di rip°rtar vittoria sul‘;“"
ed alla vodedifarmi , che sarìr data dal ' nemico.
(e
u:
AL 0‘ A L‘M
Art ALLUMARE, v. a. Al/umer, faîrrrfeu. l o raccolta delle osservazioni astronomiche.
.Allumare un pezzo d’ artiglieria , dicesi del ÀLM\ANACCÙ NA UTlCO. Almanach nau- Y v »
dar fuoco alla polvere del focone. . tique.‘ E una compepdiosa raccolta di cogni- ‘lmi‘
ALLUME , s. m. Alun. Sale d-‘un gusto zioni utili alla navigazione: Tali sono le ta
acre e astriugeute, formato_ dall’ unione del-\ vole dellc‘fasi lunari, in tutti i mesi del
1’ acido vitriolico e di una terra as'sorbentc l’anno , quelle delle longitudini e latitudini
o alcalina. Vi ‘è 1’ allume di penne oos‘i det di molti paesi, e dello stabilimento di vari
1a , e 1‘ allume di rocca. La prima è una porti; le tavole delle declinazioni e ascen
specie di talco formato per fili , e che chia_ sioni rette del Sole; quelle del nascere 'c
" masi'anclie Amianto; la seconda è d’ una tramontar delle stelle cc.
' specie più dura e trasparente. \ ALMICANTABO ', s, m. Almicnn!qu,
Dix. ALLUMINARE,- v. a. Illuminer. Minia Voce Araba ,, che Serve a designare i picoo- ' "
pe, disegnare, e val dare i chiari ed oscuri li cerchi immaginari della sfera , che si E
a’ diversi disegni. gurano paralleli all’ orizzonte , dall‘ orizzonte
Seul. ALLUNGAMENTO,S. m. Prolngement. fino al Zenit. ’ ‘
Linea d’ aumento , ciò; che si aggiunge in 'ALONA , s. f. . Toile _d’ Olonne. Tela di 7
lunghezza. > canapa forte e grossa, di cui si fanno le ve»
Mar. ALLUNGARE LA GOMONA IN COPER le in Francia: Questo nome si da alla tela
TA, Alonger le cable. Significa distendere che si fabbrica nel Villaggio (1‘ Olomw nel
la go;nona sul ponte per fileggiarla più corn Paese d’ Aunis.
rnodamoute , quando si vuol dar fondo , o per I ALONE , s. m. 'Tsn_aillnn. era distac- t
cala, composta di quattro lati, che si ponelm.r '
abbittarla.
Mar. ALLUNGARE D_E’CAVI. Alonger de: innanzi le facce del bastioni e rivelliui, det
pie'ces de cordage. E lo stendere fortemente ta anche Lunetta ,- Tenagliane: I quattro
' flc’ cavi , anche per mezzo-dell’ argano , on lati , che compongono l'Aloue , chiamarmi
da non si allunghino di più , quando sono cortine 0 facce. _' « -
in servizio; senza questa preparazione , le cor ALONE, s. m. Flasquc. Pezzo principale A
de poste a’ loro luoghi mal 'corrispoudono , d’ un’ ail'usto ,‘ e sono al numero di due Si- ' ti.
e trovaqsi lasche , - ove dovrebbero esser tuati'nno a fianco dell’ altro.
tese. - ALONE V. Ara,
Mar. ALLUNGARE ‘ UN‘ ANCORA. Alonger ALPE, s. f. Les Alpes. Montagna altissi
Gcop
un’ ancre. E portare un ancora con un gher ma , che fascia l’Italia da Tramontana.
lino al largo del bastimento , per alarvi so- \ ALPESTRE, agg. Dicesi d'un cammino
pra , e per fare tom_wggio o gegomo , ‘met difficile a salirsi‘.
tendo il gherlino all’ afgano. . ALTA, s. f.'Augmentation. Sotto tal voce Amm.
Mm ALLUNGABE UN BHERLINO. Along‘er 5' intende l‘aumento giornaliero della forza
1'uz grelin. E portare un gherliuo fuori del d’un Corpo o Reggimento , che risultar possa
basti;nento , per rimumhiarloa forza di re dalle diverse mutazioni avvmute nel corso di
mi con una_aoialuppa , o pure per gegomar 24. di‘fl, sia per sortire dall’ ospedale , che
si , fermando il gherli_no a qualche corpo per effetto di ammissione al servizio; le. prì’
morto , o ;punto stabile. ' me riguardano lo stato di presenza al Corpo?
ALLUI\GATORE. V,.Slongatore. _ leseconde, riguardano l’ aumcuto sull’ elfcîìie
ldr. ALLUVIONE, s. m. Alluvion. E 1' ac vo del Corpo istesso.
cresoimento delle acque d’un fiume‘, che sor ALTALILNO , s. m. Bascule. Macchina mi
pa_ssaudp gli argini , inonda le diverse cam litare' antica consistente in una trave più lun Art.
'agne, 0 Paesi. _. ga posta in bilico sopra un’altra fi‘ccata in ter
Mar, ALMÀDIA, 5. f. Almadie. Navi'cella di ra, e serve a differenti usi‘, ma per lo‘piîlp‘er
‘ 20 piedi in circa di lunghezza, fatta (1’ or inualzar pesi: Adoperavasi delle volte dagli
'dinario di scorza d1 alberi , della quale si ser 'Mscdianti , per porre uomini armatinwlla piaz-
vono i Negri della costiera dell’ Afli‘ica. ' la assediata, adattando all' estremità della tra
Con tal voce vien denominato anche un ve mobile una gabbia , entro la quale ve n' era ‘
Vascello dell’ Indie , che ha il davanti ,fat .un'nnmero , che alzati , Venivano portatigsul
to a spunla , ed il di dietro quadrato. . muro , abbassando l’ altro capo; '. ‘ ‘_ ‘_A,
Astr. ALMAGESTO. , s. m. Alnmgesle.’ Li ALTARE , s. m. Autel. Nelle fonderia e
bro che contiene il sistema del ‘Mondo , la parte fornace, per ove passa la tram
4
“ALT A I. T
tua , ch‘ esce dal focolare, per introdursi m-l _ Àl.TFZZÀ DELLA RUOTA DI Pll'llxl .*
COSÌYn
la fnrnace_ istrssa. E la sua alttzza ll1_ costruzione‘, e prescin
Deom. ALTEZZA , s. f. Hauteur. "Distanza dal dendo dal suo slancio.
basso all’ alto. ALTI“ZZA DEL TAGLIO DE’ FÙNDI 1%
G‘0m’ ALTEZZA: In Geometria dicesi parlando L‘ altezza dalla chiglia al luogo dove le costa
d’ una figura 0 d’ un solido , per esempio l’al a po pa e a prua-cominciano a l’t‘slt'ingt‘rsi
tout! d’ un triangolo , d’_un parallelogramma, e a lormare il fondo del vasCello meno volu
d‘ un cilindro , cc. ., è una perpendicolare po minoso di quello, ch’ egli sia Verso il mezzo
mta dall’ alto sulla base. . ’ ‘ _ della sua lurgltén‘tt.
ÎAYCÌI- AL'IEZZA: In architettura dicesi quando AL'I‘EZZ A DE LLA BATTERIA DEL CO Hm,
un edifizio,è giunto alla sua altezza , e che RIDORIL SUL MARE. E la distanza verti- .
meriti di covrirsi di tetto. cale delle soglie de‘ portelli della batteria più -
Guer. ALTEZZA: anche un‘ eminenza o ele bassa dalla superficie del mare , la quale nei
-vazione che domina, e può far fuoco su luo» vascelli da guerra non debb’essrwe minore di
giri più bassi: Un’ armata che si accampa cinque a sei piedi; per non restare annegata,
. __ deve evitar le alture , o farle occupare. o afl'ogata quando sbanda il bastimento.
Mar. ALTEZZA. In termine di marina è l‘ ele AL'l‘lMETRIÀ , 5. f. Altz'm/lrie.‘ Arte di
vazione del Polo ,. del Sole , e delle Stelle ; misurare le altezze tanto accessibili, che inne-62m.
ciò che si misura e si determina 'per mezzo cessihili. I '
di un’ arco di cerchio , compreso ‘dttll‘ oriz ALTO, Halfe. Voce di Comando per fai-G!"
zonte sino al Polo , o dall‘ istesso orizzonte fermare una truppa che è in marcia. fa
fino all’ astro , di cm si prende l‘ altezza. 5’ im‘ ALTO: Far alto , fermarsi colla tru ppnGuir.
piega d' ordinario 1’ astrolabio per prendere in un lungo per riposare.
un’ altezza , per dedurne la latitudine del lum ALTO-LA. Halfmla; Grido di giura-a , Guer,
in , ove si fa 1’ Osservazione. L’altezza degli col quale il soldato in sentinella avverte chi
_stri non si prende, che quando essi sono se gli avvicina di non avvanzare nltrt‘.
nel cerchio del mezzogiorno , eccetto l’ altez ALTO-MEZZO GIRO-IN AZIONE.‘ Hal
Arh
za della Stella Polare , che può prendersi fuo ie-demi tour-Ed a'ch'om Comando nel servi
ri del nterigio. zio dell’ artiglieria di camPagna: Al Secondo
Zi‘i'nr. ALTEZZA: In termine di marina signifi‘ comando mezzo giro l’avantreno si m un po
ca benanche latitudine, cioè la distanza fra Co rinculare , indi girando a sinistra ed a pro-‘
‘il vascello e la linea Equinozziale , e la pa lunga lenta va a sitnarsi in reît‘ogtrardia ; con
rola altezza comprende quella del Polo, che questo movimento la prolunga distendehdosi,
è sempre eguale alla latitudine. " obbliga anche all’ afl'usto _a girare ; i capi e gli
Dicesi prendere allena, ed è fare_dalle os‘ artiglicri devono averla cura di non farsi
servnzioni astronomiche . le quali facciano co danneggiare dallo sbalzo, che prende la co
noscere l’ altezza del Polo 60 re 1’ orizzonte detta dell’ ail'usto, ‘
attuale del bastimento, cioè. a sua latitudi Si fa fuoco a piè fermo prendendosi la Sbo
ne , o perchè tali osservazioni conducono a petta ed il vette di punteritt da’ corrisponden
simili notizie, o perché per conseguirla biso ti artiglieri e capo.- ' ‘
gna misurare 1’ altezza degli astri sopra 1’ oriz Voleudosi proseguire la marcia in avanti ,
20nte. - si comanda Rullow'n avanti-Marcia. V. que‘
‘lHtr. ALTlÎZZA DEL PQLO. È1e’vnfiótz da Po-‘ sto comando.
Mm le. Quanti gradi si percorrono dall’ Equatore ALTO IL BRACCIO. Hnu't le brut. Co
al Polo, altrettanti sono i gradi pe’ quali si mando nel servizio (l’ un pezzo si (1’ assedio Art.
alza il Polo; e questi sono'i gradi di latitu che di piazza: A qual comando il secondo
dine , i quali sul mare diconsidi alturat Quin schente di sinistra scuote il buttafuoco sul
di si dice che. il bastimento è a lale altura , braccio sinistro , e _col braccio teso e la ma
o che il bastimento -è all’ altura d‘ un isola, no t'iVolttt, lo porta quattro dita discosto dal
d’ un porto , quando è al grado‘di latitudine, miccio, o dalla traccia'di polvere; i primi
cioè alla latitudine de’vluoghi nyntovati. 7 ferventi prendono le mazze.
Gmh‘» ALTEZZA , 5. f. Haweur. E la dimemio Nel servizio dÎ un obice si esegue a tal
ne. verticale di tlalt'ltt’. oggetto, comando, quanto è detto di sopra.
C°Wt_ AL’l‘LZZA DELLA7RL'UTA Dl POPPA: Nei servizio (1‘ un mnrlnfo , a tal coman«
E l‘ altezza alla quale essa è elevata. do il primo servente di sinistra scuote ilbut.
45 T, U una ‘
(allievo Sltl l;-raccio sinistro , lira quanto }‘»iît Uffiziali del'vasoellm Consiste esso in una te
indietro, può il piede_ sinistro, senza forza la di quattro lati, i quali rilevansi ad ango
re però la posizione del suo corpo, stende li retti, e si allacciano tra loro in modo di
la gamba sinistra , piega il ginocchio destro, formare una cassa lun a circa sei piedi, lar
curva il corpo , e porta nello stesso tempo Il ga due‘e mezzo. _Sul ondo di questa si di
buttafuoco come si è detto di sopra. spone un telaio di legno, di simili dimen‘sio
ALTURA. V.,Allezza. .‘ ' ni, guernito di cinghie a traverso , il quale
Mar. ALTURIERE, ago. PILOTO ALTURIERE tiene disteso il fondo stesso , e. sopra le cin- '-\
o PILOTO D' Aif’i-URA. mm haufurîcr. ghie di questo telajo si mette un materasso
Il Piloto, che dirige il viaggio del bastiinento o due; e mediante un gancio di ferro sta‘*<5
coll' osservazione degli astri, lungi dalle co sospesa l‘Amaca. > .*
ste e dalla vista delle terre ., a dillei-enza del \ AMANTE,MANTO, s. m. Ilaque, Elacle
Pilota Costiera , c del Pilato Iocah'ere , o di E quella fune. , per mezzo della quale ipen Mali
porlo. noni delle vele sono sospesi , e si abbassano
‘ Dicesi navigazione alturiera o d’ altura, o s‘ issano. Il pennone di maestra ne’ vascelli
quella che _si fa e si rettifica con le osserva è _sosten’nto da due amanti, uno per ogni Par
zioni astronomiche , e col mezzo de’ computi te dell’albero.
trigonometrici , lontana delle terre e a trave‘r AMANTICELLO , s. m. Piccolo amanto,Mah
so dei più vasti mari; a differenza della na che serve per attrazzare il paranchino dc’tei‘
vigazione coatiera, che è quella che si fa a zaruoli.
,vista della spiaggia e lungo la stesèa. AMARRA , s. f. Amarre. Una fune per
’fùr. ALVEO, s. m. Lit d’une rim'e‘re. Letto cui il bastimento è fermato senz’anema a mm
del Fiume. . qualche punto stabile in terra. Portare un’
Cm", ALUNAMENTO ’s.‘m. Tonfure. Tontura amarra a terra , è portarvi ‘un cavo, per
del ponte e dell’ incinta: È la cutvatura,_ tenere il bastìmento fermo a quel luogo.,Di
che si di: al ponte delle navi , per cui esso cosi bastimento amarrato per prua, o per
ascende dal mezzo della sua lunghezza Verso 0 a.
poppa e verso prua. Questa curvatura com R%IARRARE, v. t. Amarrer un corda- MM_
inatn con quella , che ha nel verso della lar- ' ge. Dar volta a un cavo intorno a qualche '
ghezza o sia col gozzone, serve al pronto sco oggetto fermo e stabile.
lo ed esito ,delle acque cadenti sopra (1’ esso AMARBABE UN BASTIMÈNTO. Amarrer Mm,
per gli ombrinali. Si fa maggiore l’ alunnmen» un vaisseau. E ritenerlo con uno o più cavi fcr..
to a poppa di quello che è- a prua, per man matti a-pnnti stabili in terra ,o ad ancora in ma'.
tenere uniforme l’andamento delle incinte so re. Dicesi anche ormeggiare un bastimento. Ba
pra acqua , atteso che la nave pesca di più stimento amarrato in quattro, significa che
a o a. '-* ».‘ ein è fermato con quattro gomone ogherlini,
ALZAJA. V. Alaggio. ‘ ' dis(posti in croce di S. Andrea, due davanti
Mar. ‘ ÀLZABE , v. a. Elcver‘. Sollevare chec e ne di dietro del bastimento, e che questo
Qhessia da basso, e mandarlo o porlo in alto corde siano tenute da ancore, o da stabili in
Nella marina_dicesi anche issare; come is terra. Questa è una precauzione che si pren
sar la bandiera. Hausser le avz'llon. de, quando si Vuole che il bastim'ento non
“Art. ALZO, s. m. Httusce. Paletta , chesi po _muti di luogo, o si aggiri, sia per il vento,
ne dietro la culatta de’ pezzi , onde prendere sia per la marea. '
di mira con facilità, alzando o ribassando la AMATITA , 5. f. Cm fon. Pietra tenera co Dia.
punta di esso. V. Cuneo di mira. me gesso , e Ve n’ è del a nera, e della ros
)Îar. _ AMACA, BRANDA, s. f. Hamac , Branle. sa ,‘ che da noi 3’ impiega per disegnare si: v
E un pezzo di tela l‘órte, sospeso orizzontal carta delle figure 0 ornati. al;
.\1:'. mente , con cordicelle attaccate a vari punti AMAZZONE , s. ‘f. Amazone.»’ Femmina
defcuoi margini, che forma una s’ec.ie (li bellicosa: Secondo scrissero gli antichi v‘eb-Gmr‘
letto per ciascun marinaio. L‘ etimologia di ha un tempo nell’Asia un gran tratto di pae
questa voce e_embra derivare da'Hanc-Mat , se abitato solo da donne bellicose. , cui fin
che nelle lingue del Nord significa stuoja so dalla infanzia Veniva bruciata la destra pop
spesa. a, per essere più atte a trae l‘arco. I;
Mar. AMAQA ALL’ INGLESE: Hnmnc à 1‘ en AMBIGENO, agg. Il_ypcrbole, Afllbfg6’fle.
glaìse. E una sorta di letto ,"ùche serve agli Chiamami iperbole ambigcna quella, icui-ra-Gwm
. »
- ' 4
ili" I _
‘ s 11 a 111 M
mi infiniti. sono uno inscritto e 1‘ altro circo i pennoni e bilanciarli. Quindi premendo l
scritto al suo assimoto. pe5and0 sopra una mantiglia , mentre si.fila
€av. AMBIO, s. m. Amble. Andatura di caval ‘ altra, si solleva una delle estremità del
lo a passi cortie veloci, mossi in contrattem.’ pennoue , e si abbassa l’altra. Questa prati
o, e si dice anche portante, traino. ca serve , quando si passa per uri fiume , o
Geom' ÀMBLIGONIQ ,_ agg. Amblygone. Che ha per un canale stretto , e tra altri bastimenti:
un angolo ottuso, ottnsangolo. pennom cosr ammantigliati , non prendono
Art. AMBRA GIALLA. Carabe‘. Serve per-ml. molta larghezza , e rischiano meno (1’ imba«
anni fuochi artificiali. razzarsì e incrociarsi con le corde de li altri.
Guct. AMBULANZA. 5. f. Ambulance. In eia. Si ammantigliapo ancora in questo modb i PC!!!
scuri Corpo d’ armata , che entra in azione, nomi , cr mettere la nave in pantennn.
vi 'e sul di dietro di esso un dato numero di AMMARINA_RE, v. a. Amariner. Abitua
Chirurgi, che prestano le prime cure a‘ ferì? re un’ uomo dell‘ equipaggio al servizio del“
ti, i quali son posti sulle carrette destinate bastimento sul mare. Significa ancm‘a metter
a tal’ uso; e siccome queste seguono sempre st.al possesso d’ un bastimvnto preso sul ne
l’ armata , perciò son denominate ambulanze _mtco, mandandovi un‘ Ufliziale con alquanti
dalla voce latina ambulare , che significa ca_m uomini armati, e disarmandoquelli del ba
minare lentamente. ' ' stimento preso, che si fanno passare nel blu
Stimento Vincitore. ' 4 I ‘
' Art. AMIANTO, s. m. Amyante Materia mine
tale simile all‘allume, di cui si fauno_tele ANIMATTARE V. Alborare.
incombustibili. AMMINISTRABE. v. a. Admini;tfer. Reg,m
6112:. AMMACCHIARSI v. 11. p. Se oacher dans gere, e governare propri interessi, o gli
le bois. Nascondersi nelle macchie. altrui.
fitgcr. AMMAESTRARE, v. a. Inslruire. Dice AMMINISTRAZIONE.V. Cònsig'lio di Amf
si delle reclute ,4 che dovono essere bene in _ministrazione. ' ' ‘ '
struite ., er divenire buoni soldati. ' _’ ’ AMMIlIAGLIATQ, s. m. Ammimutd. La
1mm? AMMAGAZZINAMENTO , s. m. Emma dignità e l’Uflizio di Ammiraglio , ed anche Ila!
gazz'neqsent. L’azione d’ introdurrre , e di il luogo dove tiene.i_l suo tribunale. '
porre in ordine tutti gli oggetti di un" arse AMMIRAGLIO , s. m. Admirai]. Titolo
del Capitan Generale delle armate di mare.v H”.
nale , o altri qualunque ne’ magazzini certif
'spondenti. ’ ’ Nave ammiraglia è quella sulla quale è l‘Am
Mar. ÀMMAINARE , v. a. Amener. Calare , ab‘, ' miraglio. Vi Sono altre classi di Ammiraglio,
' bassare o far discendere un oggetto, parlan _cioè il Vice-ammiraglio o Controfammiraglio,
_do di manovra. Si ammainano i pennoni , ed che corrisponde al Tenente 'Generale delle
anche gli alberi di appafìco o di velaggio , truppe di _terra., ed il Retro-ammiraglio che
'Ìe di gabbia essendo aII’ ancora , e qualche Volta corrisponde al grado di Maresciallo di cam
in mare , in una burrasca , per dura meno pre I.) 0 AMMISSIONE
y . , s. f. Admission. Le 'r'e-Gum
sa a’l yento. ‘ "
ì]IIIÎ1 AMMAINARE LA BANDIERA. Amener cezione , o incorporazione degli uomini a lìeg'-M "
_le pavillon. Quando si ammaina o si cala la gimento o Corpo, o volontaria o per reclu- '
bandierà in un combattimento , è segno che lozione. ‘ -.
si vuole arrendersi al nemico. Sarebbe infran AMMOLAB.E , v. a. Emoudrc. Diminuire,
gere il_dritto delle genti f, il far dopo ciò al; imbiancare , polire un pezzo di ferro, o ac Àl'ld
cun atto di ostilità. ' “ ciaio , sopra una mola.‘
’ Dicesi anche ammainare una Vela , la 531;. AMMOLATORE.’ s. m. Afgur‘seur. Colui
bia so ra il colombie_regammainare in fosso ec. che ammola de’pezzi di ferro o d’ acciaio. Ari.
Disc. Ali MANETTÀRE, v. a.- file/tre le ma. AMMONTARE , _L’ AMMONTARE, s.m.
' nottes : Dicesi delle mani come de’ piedi ,- ed Voce introdotta nella milifltre amministrazio
è una punizione militare, che suole infligger-‘ ne per esprimere , -ciò che riviene al Corpo
si ad un detenuto , che ha tentato fuggire , er soldo in un mese, o in una quindicina.
o pure a qualche colpevole, che si trasporta AMMOIÌZAHE, v. a. .Morfir 1’ m'r (1' un
da un luogo ad un’ altro. vaisseàu. E fi-rrnar’e'o rallentare la sua mar Mm
biar., AM MANTIGLIARE;V.L Apx'quer une Ver |cia , fargli perdvrc la sua velocità , prenden
" gue. Ammantigliare i pennoni , trincare i pen do in' faccia , ciò ‘che si fa per dal- fondo,
n0ni, è sospendere per mezzo delle mantigli:, o,pcr iscaudagliare. " ' ‘ '
A M?
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AÎN A ‘_
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..ÀMMUTTNAMENTO , s. m.‘Sèdìlîoh. Sol ' Q ando si è fatta 1’ osservazione al leVat'
leV_azione de' Soltlflli o del popolo. ’ f,> f del ole, se una delle amplitudini è al Nord,
Disc. AMMUTINARSI v. n. p. «Se révolter_ Ri e l’ altra al Sud , la declinazioneè all‘ Ovest,
liellarsi, e dicesi di tru vplafl, che rompe il quando 1’ amplitudin‘e della bussola sia al.
freno della disciplina e de a subordinazione: - Nord : Al contrario la declinazione è,all‘Esr,
Delitti soggetti alla pena capitale. quando l’amplitudine reale trovasi al Nord,
Coni. AMNÌSTIA a. f. Amm'slie. General perdono Quando l‘osservazione è fatta al tramontare
che i Sovrani accordano a'suddili ribelli, o del Sole bisogna prendere 1‘ inversa della re
disertori: Questa voce viene dal Greco, che gola precedente indicata per l’ osservazione
significa rion più ricordarsi, obbliare. ‘ fatta al levare. . _
Astr. AMPLI_TUDINE , s. f. Amplitude. L‘am Chiamasi amplitudine orh'va nella che si
m,_ plitudine del Sole,o di qualunque altro Astro prende al levare , ed occz'dent e quella che
è l‘ arco dell’ Orizonte compreso tra il vero si rende al tramontare. -
Est, 0 Ove“, ed il luogo apparente del le AMPOLLETTA , s. f. Ampouleffe. Anti
Vare o del tramontare dell’Astro. L' amplitu co nome che si dava al legname delle spo. Art.
dine non ha luogo che nella sfera obliqua; lette a bomba, ed a rannte.
essa è nulla nella sfera parallela, e_ nella AMPOLLETTA , AMPOLLÎNA , 9« f. Am
s_lera retta è uguale alla declinazione dell‘Astro. ‘pouletle. Oriuolo a polvere, che serve a misura
Ancor<;hè questo termine sia molto noto nel re il tempo: Ve ne sono di varie grandezze.L’am
l’Astronomia,indipendentemente dalla Marina, ’polletta del quarto dura quattr‘ore, e serve per
E però troppo essenziale al pilotaggio, ed il cambio della guardia: Quella di. due ore ser
alla navigazione , per non farne qu‘t menzione. ve per lo stesso oggetto: Quella di mezza ora
Si trova l’amplitudine con questa anale-r serve per le osservazioni di giorno e di notte:
gia; il seno di complemento della latitudine Quella d’ un quarto di minuto serVe per nu
è al raggio o seno tutto, come il seno della' merare»i nodi della trecciuola, che scorrono
declinazione al seno dell‘ amplitudine. Questa quando si getta in mare la-barchctta 0 loc,
cognizione serVe a Scoprire in qualunque par ad oggetto di misurare il viaggio del basti
raggio la declinazione dell’ago magnetico , mento. ‘
il quale , come è noto, non si dirige quasi AMURE v. Mm.
in vcrun luogo precisamente al Nord. Deter ANALEMMA , s. m. Analéme. Figura 0
minata coll’yzmalogia suddetta l’amplitudine delineamento_rappresentante la sfera so ra i AIÎ-N
reale del Sole, per sapere la declinazione colui-i del solstizio, col di cui mezzo si iinma
dell’ ago, basta paragonar quest’amplitudine un‘ orologio solare: Strumento per regolare
con quella , che si ha dalla bussola. Per far l’omhre del Sole nel piano d’un-orologio. '
ciò serve la bussola o compasso di 'variaz‘io. ANALISI; s. f. Anal_yse. In matematica
ne. Per coz reggere 1‘ effetto dellarifrazionfl , è l’ arte di sciogliere iproblerni per via del Mah
è necessario, nel fare questa osservazione, 1’ Algebra.
sia al levare, sia al tromontare del Sole, ANALOGIA. 5. f. Analogie. Proporzione,cwu
cogliere il momento nel quale il lembo infe convenienza, ra porto. '
riore dell‘ Astro rade l‘ Orizzonte, e numera ANAMORFOSI, s. I. Anamorphose. Rap- on.
re i gradi com resi tra 1’ Es!, 0 l’ Ovest , ed presentazione mostruosa diqualche immagine
il centro dell‘ Estro. Per ottenere una esat sopra’u‘na superficie piana , o curva, la qua
tezza maggiore, si ,può calcolare la rifrazio le in certa distanza corpparisce regolare e
ne, e de urne ciò che appartiene all‘ele proporzionata. v ' '
Vazione dell'occhio sopra l’ Orizzonte, ad ANCA DELLA NAVE. Hanche da vaìs-th
Oggetto di cogliere l‘ istante preciso, in cui seau. La parte esteriore del fianco della nave
devesi osservare l’Astro. _ ' dall‘argano al quadro di oppa. Dicesi can«
Trovate queste due amplitudini non altro maneggiare una nave neil‘anea, abbordare'
rimane, per avere la declinazione dell‘ago una nave per l‘ anca. '
magnetico, se non che di prenderne la diffe ANCÎ-ILLATA . s. f. Bagude. Dicesi (i‘ u Alta
renza, se ammdue sono al Nord, 0 tutte na canna di l'ncile , la tiu'ale“ nell’ inter
due al Sud; 0 a farne la somma, se una è ;no ha una cavità circolare, che ha pro‘-'
al Nord, e l’ altra‘al Sud.‘ -dotto nell‘estemo una simile protuberanza
Si conosce se la declinazione sia all‘ Est o circolare. -
Ù‘Ovest, con le regole seguenti. ' ANCHINI mfpl. Sononelle galee le funif‘h«
I
‘t
54
’ ANC . ANC
poste tra le costiere, che servono per tenere per la parte delle sue patte.'Quest'flfetto del
congiunta l’antenna all‘ albero col mezzo ceppo non è difficile da intendersi. Mentre
delle ti‘o72", l'ancora discende, il ceppo si mantiene in
Mai. 'ANCORA, 5. f. Attore. GrOsso strumento una situazione orizzontale , e la parte più pe
di ferro a due uhciui, cui si attacca la go-_ sante dell‘ ancora; cioè la parte delle Patto,
mena e che si las<:ia cadere in mare a vfon cala al fondo. Ora , siccome le due patto: gra
do , al quale si ail'erra per ritenere la bave vitano egualmente, non i: già una di esse
nel sito, ove si vuol l'ermarla. che tocchi la prima il fondo, ma bensì la
‘ L’ ancora è composta di unfilsttr, detto crociera; ed essendo _i bracci disposti perpen
fuso o asta,'di due bracci, e di due marre dicolarmente al ceppo, il quale naturalmente
'o patto, che terminano in due punte, fatte dee conservare nell’ ac un la posizione oriz
per penetrare nel suolo del fondo: I due la; zontale , la tensione de la gomona farli sem
ti delle patto chiamami le orecchie; la par pre che una delle due patte morda il fondo,
te dove i bracci si uniscono all’asta , si chiq essendo facile da cognprendersi nel vedere la
ma il collo e la crociera dcll‘ancora. L‘estre figura di un‘ ancora, che il ceppo non può
mitù su eriore dell‘ asta si chiama il quadro, essere orizzontale , e la gomona tesa , senza
perché a quattro facce, Questo quadro ha che una delle _suc patto si volga e alleni il
due dadi destinati ad assicurare l’ancora al fondo. ' ' ' '
suo ceppo.’ Il ceppo dell’ancora è formato Nel caso che il ceppo toccas5e il fondo con
dall’unione di due pezzi di legno della stes una delle sue cstre,rnit‘a , e nel caso ancora
;a forma, e della medesima 'grossezza,. un che; , essendo il ceppo di ferro , come qual
poco curvi , congiunti ed _accollati insieme che volta si vede ,' non ,avesse la leggerezza
all’estremità dell’ asta dell’ ancora , che ab specifica , che ha essendo di legno , e perciò
bracciarlo ,' facendo con essa la figura d‘ un toccasse il fondo con _una delle sue estremità;
T, I! tenendo una posizione perpendicolare_ ancora I‘ effetto del cep o sarebbe; di fa:
ai bracci ,o‘ a un piano che suppongasi pas° mordere il fondo ad una elle patta , perché
rare per l‘ asta e per,‘le p,atte. Si fortificano, . la tensione della gomona farebbe servire il cep
e si tengono uniti insiemi! questi due pezzi po di leya, per far girare l’ancora ,‘ e questo
‘di legno , cori varie fasciatuye di 'ferro. Il ceppo disponendosi orizzontalmente sul fondo,
uad_ro dell’asta dell’ancpra esee al _uanto obbliglrer‘ebbe una delle patte ad insinuarsi
fuori del ceppo; a questa estremità ‘de ’asta nel fondo, e ;\ morderlo.' ' " ' '
’e aperto un foro rotondo, detto I’ occhio,pel _D’ ordinario s’ imbarcano nelle navi da guer
uale passa la cicala o anello dell’ ancora , ra e nelle _l‘regate sei ancore, e cinque sulle
destinato ad annoda_rvi la gomona. Tut_te le corVette , ed altri più piccioli bastimenti da
arti dell’ ancora ,_ eccettuata la cicala’ ,' che guerra. Le _mag ior-i a_pcore' pesano sino ad
è mobile nel suo occhio , sono così bene u 8000 libre , ed lampo 18. piedi di fusto; le
nite e saldate insieme , che formano un solo più piccole pesano 500. libre , ed il loro fu
ezzo. ’ - . i. . < .. , È .
sto è di‘g. piedi di lunghezza. ‘ '
" La, manifattura delle ancore è di un_mec L’ ancora più gros_sa'di una nave da guer
canismo interessante , sia per la maniera di ra si chiama Ancora; 1llacs_trq, 0 Ancora
"saldarle e di mettere insieme i dill‘erentj fa Speranza essa si colloca nel tempo della mi
sci di verghe di ferro, onde sono com oste vigazione dietro una delle due ancore di
le sue parti, Vsia per il modo di sospen er_le, posto.
di riscaldarle, di portarle sull’ ancudine , e di .Un’Anco_ra simile a questa , che dicesi
battere sl grandi -masse.' Quest’argomento è di rispetto , si mette sul fondo della stiva
trattato "estesamente nell’Artigolo fabbrica del all’ ingresso della g_r_aude‘ boccaporta', con le
le ancore dell’Enciclopedia , e nell‘_0pera di patto appoggiate a destra e a sinistra sulpon
Duhamel nel libro delle ar_tì. '. ‘ te,€ coll‘ asta,_ e la cicala in giù col ceppo
Fsli è sempre però da- osservarsi , che si smontato , poiché essa non serve che di sesti
dec' are al ceppo una lunghezza almeno ugua_ tu'zione ad una delle tre ancore.
'le a quella di‘tn1ta l’ asta, e una grossezza Le due seguenti una delle quali è più for
conveniente , affinché nesta parte abbia ba te dell’ altra s_i pominano seconda ancora , 0
stante leggerezza speci ca ris ett0‘ al ritira Ancora grande di lonneggio', e Ancora di
mente dell’ancortt immersa nel ’ acqua , onde Afl"ort>a "o di ormeggio. 'Si teng0uo queste
,_ ;ssa sia sempre obbligata a disporsi sul fondo ‘
nel tempo della navigazione, una a destra...
\
’A‘NC ' ' ANC 4"
l' altra a sinistra , sospese alle grue, col in sano 1' ancora: A neste si da la lunghezza
510, e co_lle patto verso le parasarchie di doppia del fusto del ’ancora , e una grosscz-t
irinchettq '.’ Queste due si chiamano ancore za proporzionata al di lei peso. Si foderatio
gli posto, pe‘rchè sono collocate al luogo o con de comando, e se ne impiornbano le
esco destinato alle anc'ore, estremità, ciò che viene a formare u_no strop
Le due più piccole , chiamate ancore da po 0 una gussa. Vi si fa nel mezzo una le
tonneg io , le quali prese insieme, pesano! gatura piana , per unire i due lati," e si av.-,
meno alla uarta, si collocano amcndue alatoverte di collocare l’impiombatura in questa
1’ una dell‘a tra contro le parasorehie di trin- ' parte; si passa il doppio di ciascuna traver-p
chetto, per contrappesare l‘ancora grande sa a ciascun braccio dell’ ancora, vicino al
di tormeggio. Le ga ee hanno delle ancore a quale si fa pure una legatura. All’ altro dop«.
quattro mane , che chiamami grnppz'ni, pio della triWersa si ferma una rada;rcia di
Le ancore messe in istato di servire sono ferro più o meno grande, secondo la gros+
guernite di varie corde e utensili, ch’ è op sensi della trzwerstt, e vi si stabilisce con
portuno di descrivere. una legatura. In questa radancia passa il gan
' La fasciatura della sicula è un’invilu o cio del paranco della candelizza, quando si
di corda fatto intorno alla ciCala dell’ ancora, Vuol attraversare 1’ ancora , cix’ è. sospesa alle
onde la gomorra , che vi è annodn'ta non si grue. Ogni ancora ha due traverse ,‘onde so
guasti con lo sfregamento sul nudo ferro; stenerla per la patta, ch’è più alla portata.
Per fare questa fasciatura, si comincia dal Vi è un piccxolo stroppo, il quale abbrac
coprire la cicala con delle liste di tela inca cia il fusto e i due bracci del'l’ ancora alla
tramata , sulle quali si avvolge bene e stret crociera. Questo stroppo è fatto di corda
tamente serrata una sngola o merlin0 , pill_ o meno forte di qu_ella delle traverse, ed ‘c fo
meno forte, secondo la grandezza dell' anco derato di comando. Le due estremità sono
ra, sicché la cicala ne sia interamente rico impiombate insieme, e prima di fare l'im.
perta , fuorché nella parte dell’ occhio , nel piombatura si dee abbracciare con quella
quale giuoca l’anello stesso o cicala. Si fer corda il fusto , indi si congiungono intorno
ma la fasciatura, e si fortifica con quattro, alla crociera idue- capi di questo stroppo
ghirlande o legami di corda, due de’quali con una buona legatura ,-sicpltè formino un;
sono posti sulla cicala, vicini al uadro del gassa , cui si annoda la griplpia.
l’ancora, e gli altri due a poca distanza dai Di questo gueruimento de ’ ancora, la so
primi. Si guernisce questa stessa metà, a la_ fasciatura _è di un’ uso generale. Gl’ln
cui si attacca o si annoda la gomona, di glesi non mettono alle loro ancore ne traver
Vecchia tela, onde la fasciatura non sia difesa se ,. nè strappo, ed attraVersano 1’ ancora in
dalla gomorra, e questa sia più sicuramente un modo diverso. V. Traversarc. Lo stroppo
difesa dal contatto'tlel ferro, - non è neppure usato in tutt’i orti.
- La legatura della gomorra all’ anello- del Nel quadro seguente sono descritti i esi
1“ ancora si dice volta della goymnrn delle ancore per ogni rango di navi, adottati
Le traverse sono due corde, che attraver dalle Nazioni diverse e quasi generaln‘lentc.
QUA_DRO DE’ PESI E CALIBRQ DELLE DIVERSE ANCORE.
, . k ,. . . f. ._ . l. . , f ;_l_
DES_IGNAUOUL ANCORA A“COR‘ Secoana Ay‘conA Parma Seconna
Dalla grandezza Di_ rispetto
_ o' Maestra o di « diA gîîgdc
a Dlafl'0m° ° dl. A ndciora Alydi)ra
> delle l\avr. _di stiva. Speranza .’ tonncggi°- ’ °""°58i0' tonnccgio. tonneggio.
Navi altre ponti_ Lib. 8000 Lib. 7700 Lih. 7000 Li],. 6800 Lib. 2800 Lib. 2500
l‘îavi di 80 can_ 7000 6800 tvyo'o 6550 2230 2100
l\avt di 74 can, 5900 5800 5650 5450 1800 1750
Navi di 64 Cau. 5000 6800 4700f '. ‘4Goo i600 i5oa '
Navi _di 50 can. 4400 4300 4200 4100 1450 1400
Fr. dican.daiz. 3650 3525 3375 3300 1165 “00
Fr. di cm. da 8. 3200 ’ ‘3000 2700 2600 1000 850
Zamh. e Corv‘ 15100 '| 490 _ 1100 . . , . . . 500 500
42
ZA‘NC A N C
In es:o sono specificate le differenti qualità ANCORAGGIO,s. m. Arzcrage. È un po
di Navi e loro grandezza“ ' sto o luogo proprioa gettar l’ancora, sia per
La grippz'a dell’ ancora è quella corda , la natura de fondo , che ‘- per la profondità
con cui si lega il gavitello, che galleggia e necessaria alla sicurezza de’lvgni.
mostra il sito dovr è fondata l’ancora. ANCORAGGIO, e. in. Droi'l d’ ancragg Mar.
Il Gavilrllo , o Boa, è il segnale galleg Dritto .o dazio dlft’t/‘l'flflîfl, che si paga per
giante attaccato all’ ancora. trattenersi colla nave in l’orto.
Ancora (li rimurchio. Anqorotto. Ancrr ANCORARE, v. a. Illom'ller. È gettar Mm
Jr tonde. Ancora che serve a dare un punto 1' ancora al fondo del mare per fermare il
fermo per tirare il bastimento al luogo dona bastimento. Quando si avvicina il luogo per
-essa è afferrnta.. . \ ancorarsi, si comincia per approntare l' an
Ancor_a (li terra. Ancre Ile terre. E un cora ed il gavitello,a stendere sul ponte una
ancora che si mette viciu0-alla spiaggia o al lunghezza di gomorra proporzionata alla pro
la'costa, in posizione contraria a quella fondità dell’ acqua.
ch’è al largo. \ Si osserva attentamente che niente 5‘ in
Ancora di marea. Ancre de|flot. E quel contri sulla strada della gomonu , che pesa
la, che si dispone per tenere al suo po difiicoltare , ritardare o arrestare il dilei cor
sto il bastimento contro la corrente, che so; finalmentesi danno alla gomorra due vol
dipende dal flusso del mare; ed ancora di te intorno allabiua, alla lunghezza conve.
riflusso è quella' che ritiene il bastimento con niente.
tro la corrente del riflusso. ' ‘ Bisogna nello stesso tempo disimpegnare
Ancora d’mnlrz'vcllo. Amlrz'veau. E una l’ancora dal suo posto , e disfare 1‘ operazio
piccola ancora che si usa per trasportarsi da ne , che si ‘e fatta d’ attraversarla , _metten
un luogo all’altro. , “ do alla vela. Perciò si disf‘a l’ imbrigliaturtl
Ancora al largo. Ancre du (urge: E quel o serra-bozze , che tiene 1’ ancora attravar-‘
1‘ ancora , che è a fondo verso il mare aperto. sata , e allacciate con una delle sue marre
Vi sono diverse ESPI'QSSÌOIÌÌ nella ,marina al capo di banda , e afl'errand0 col gancio
per dinolare la posizione 9 il moto dell’ an della candelizza il traverso dell'anoora , in
cora ;. le principali e più usitate sono le se di tesando il tiranle di questa candelizza , il
gut’nll. medesimo si fila insensibllmcnte , onde fare
‘ a 1 '
Essere all‘ancora. E Il trovarst o in un por che 1’ ancora resti sospesa verticalmente sot
io , o alla rada. to la gruu con la bozza ultima. Filanda quel
L‘ ancora é a picco : Si dice quando l’an tirarne a poco a poco , si dee av<ar cura d‘al‘
00ra pende verticalmente. -. ltnmmare l’ sincera dal bordo. '
L‘ ancora ha lasciato. Significa che l’ anco ‘ Quando 1’ ancora 'è sospesa alla grua ,e‘ il
ma non morde più il fondo, e se n‘è; staccata. paranco della canrlelizza 'è tratto fuori dal
L“ ancora agguanta: E - quando 1’ ancora traverso, essa non‘ è ortata che dalla bozza
tiene al fondo e resiste agli urti del'Vento e ultima, la. quale è .flîrtemente amarrat.fi ad
cl mare. ' _ un tacchetta sul castellcrdi prua: |
L1 ancora ara il fondo: E quando 1’ anco Tutte queste preparazioni, necessarie per
ra non avendo più presa al fondo, si trascina disporsi ad- ancorare , sono quel che SI clua
per lo stesso, "cedendo agli urti del Vento e ma Pennello .. e sono comandate colla Voce
del mare. di COmando fa pennello. Mentre SI fa pennel
La nare cuccia_ sull’ ancora. È lo stesso lo , d’ ordinario si diminuiscono le Vele a'
'llt‘ l‘ancora ara al_l'ondo. misura , che si avvicina il luogo per anco
Virare a picco :o E governare sull’ ancora. TflrSl , e Vi si arriva per lo più con le gal).
Levar 1’ ancora; salpare: E ritirare l’an hie a mezzo albero , o con una sola gabbia ,‘
cora_ dal fondo del mare nella nave, ciò ailiuchè si rellenti alquanto la marcia della
che si fa quando si vuol mettere alla vela, nave, e ben tosto si fermi.
o.cwmhiar di posto. Quando si è al luogo ove si vuol gettar'
Gallar l’ ancora; Ancorarsi: Vale dar fon l’ancora , o cotne si dice dar fondo, è ben
do, mettersi all’ ancora. ‘ ‘ fatto , se si può , di mettersi al più presso
L‘ aneuru è intrigulaz E quando po" giri del Vento: Per ottenere quest‘ell‘etto si caz
e moti della nave, la gomoua si avvolge al za' la mezzana per far venire la nave al
ceppo o alle marre._ vento; si mette la manovella del timone sot
43
’ AN G - . A ND
io Vento; indi si fa accollare all‘albero la gal» di Ferro sopra il quale i fabbri battono’ il
bia di maestra, imbrogliando la gabbia di trin ferro per lavorarlo.‘
clretto , per ammorzare la marcia della. na ANDARE v. preso sostantivamento. Alla
Ve e per diaporla a dare indietro. Allorchì: re. Maniera di Camminare del cavallo , ecl è ca“
per questo modo la nave ha perduta intera di tre sorte , cioè il paus’o , il trotto , ed il
mente la sua marcia, e comincia a dare in galoppo. '
dietro , si scioglie , e si molla d’ un tratto VANDARE , v. n. Aller. ’Qu‘rsto verbo ha
la b0zza ultima al comando dà fondo , e si varie significazioni unito ad altre Voci , Ce- "’m‘
lascia cadere 1’ ancora : Si cambia nello stes me andai-cain arresti, andare a bui-do,
dare a terra e simili. ‘
an A
so tempo la manovella del timone , che si
rimette a mezzo , sino che la nave presenti ANDARE IN coeso. 1111” en coursc. r
mettersi in mare in tempo diguerra con uno M“.
la prua direttamente al vento,
Mollata la bozza ultima , 1’ ancora strasci o pi’u_bastimentii, per attaccare i Vascelli
na dietro di se al fondo del mare la gomona, nemici, e prendere i bastimmxti mercantili
che si è distesa sul ponte e che non si fer della Nazione, cui si fa la uerra. '
ma , se. non uando arriva al punto , (love ANDARE A SECCO, ESSI-IRE A SEC
le si è data volta alla bittta, CO- Dl VELE. Com'z'r -a sec. quando per un"
Si da fondo qualche Volta con molte. ve’ un vento forte si hanno tutte le vele pie
le al vento; ma questa è una manovra gate. Si mette anco la nave a secco di vele
piuttosto difficile , per la quale è necessario in tempo di guerra , per ischivare d‘ essere
che si dispon ano più marinai insieme , per veduto dal nemico.
imbrogliare a un tempo tutte le vele, e per ANDARE ALL’ORZA RASO. Aller un
M8II
mettere sull’ albero la contramezzana , e la plus prés. Navigare stretto al vento.
gabbia di maestra , onde far Venire la nave ANDARE TERRA TERRA. Aller terre
'al vento; essendo essenziale cll’ essa cada à terre. Navigare lungo le coste , 0 senzalliîfo
sotto vento dell‘.aucora , onde possa mordere per'derle di Vis'tà.
il fondo , uando la nave giunge a far for-‘ ANDAR DI BULINA.’AUe1‘ à la bouline.
111. Si chiama questa maniera di’gettar l’an Navigare con Vento obbliquo, facendo usoma’f
cora ., ancorarsi 'all‘ inglese: Egli è mi modo delle buline, per disporre le vele a ricevere
che non è sempre indicato dalla pruden_za , meglio il verîto. -
ma piuttosto dal desiderio di far mostra di Dicesi andare a pigtco‘; andare di conseb
una bella manovra. Vi sono però de’ casi , va; andar contro la marca; andare alla de
ne’ quali e forza di farla , per mancanza di riva , ‘a volontà de’venti; andare in dietro;
tempo o di spazio. _ andar Vento in poppa -, andare ul_<lisarrno-OC
Quando si da fondo con tutte le vele fuo ÀNDATURA, 5. f. Allure‘. E l'atto di
ri , si ammainano tutte le vele in una volta andare; la maniera di ‘marciare : Questo ter Mar.
precipitatamente , e si dice dar fondo all mine es rime la disposizione più convermvo
bela, a‘(ulte le ancore. ‘ ' le‘per ar marciare una nave con velocità ,
Gettare un‘ ancora in credenza. E portare cm che dipende dalla sua costruzione , dalla
l’ancora fuori della nave, con la sua gomona o sua alberatura ; dal suo stivaggio cc.
gherlino, nella scialuppa, dalla quale si la ANDITO,‘ s. m. De‘,’ìle'. Quel passaggi»
scia andare a fondo, quando si è alla di che si lascia tra lo spalla e le traverse? , on- ‘°ff'
stai1z'a conveniente ,' dopo di che si porta a de poter girare intorno alla strada coperta ,
llmrd_o l’ altro capo della gomorra o gher e communicare dalle Piazze basse l‘ientt'uflli
mo: ' colle saglienti. -
y", ANCORARSI IN TRE‘, lN QUATTRO. ANDRIVELLO , s. m. Ancré de fonte. An
Mouil'lcr cn palte 1? vie. E ancorarsi con tre cpra d’andrivello, detta pure ancora'di tonneg Mah
ed anco quattro. ancore , le gomone delle gro; è una piccola ancora che serve 110118 3‘"
quali , uscendo dalle cùbie, formano la fi cc per torineggiare da un luogo ad un_fllîf°'.
gura di una p’atta d"oca ;‘ questa maniera ’ANDRIVELLO, s. m'. Carlaheu. E una Mar
d’ ancorarsi non è ordinaria. ’ _ ' > corda semplice che passa per un bozze_llo fer
Mar. ANCOBARSI IN BARBA DI' GATTO. mato alla cima d“ un‘ albero , di un puntello
Mm:illcr m barba. E gettare due ancore per o altro punto alto per sollevare un.p850 a 0
prua della nave. un uomo, che si 'voglia mandare a far qual-s
Al‘f- ANCUDINE, s. L Enclumc. Strumento - che lavoro.
il
m r. k , ANG
'Art. ANELLO, s. m. Annrau. Pozzo di ferro, quello che è formato da due linee. curvq
M". di legno , o di corda fatto a cerchio , che Angolo 1|!1'S/1'11’11M. Anglo mimtiligne. E
serve a diversi usi; come gli anelli de’por quello ch’è formato da una dritta, ed un’al
telli , di vele e simili. tra curva. \ - \ ‘
Le denominazioni diverse che si danno agli Angolo Piano. Àngle pian. E quello le
amlli negli :<rsenalì d’Artiglierin sono le se di cui linee si trovano su di un piano per
guenti. . fetto. _ . '
' Anello d’ imbracàggio - d’ Embracage Angolo Dritto. Angle droil. E formato,
Di manovra - zie Il/anaeuvre dall’incontro di che linee perpendicolari:
Di unteria - de Poin!age \ Chiamasi bennnchè angolo di 90 gradi, per
Di gilanqiola - da Vole'e ‘ chè egli forma la quarta parte del cerchio.
A presa - 1‘: Pater Angolo Obbliquo; Alzgle oblique. Et{ttel
Di ancora - d’ Avere. V. Cicala. lo che siforma dal rincontro di due inee
A perno e à pilon _ ’ obblique, cioè di due linee , che non sono
A piastra - à [rape perpendicolari fra esse, o che si tagliano in
A porta vetti ‘ Porle-levier angoli inegualh _ ‘
A porta codetta fl Parte crosse Angolo Acuto. Angle aigu. E quello, che
Di Catena - Chenon. comprende meno di go gradi. _
1 n. ANELLO D’IMBBACAGGIO.AMWLUL d‘em‘ Angolo Ottuso. Angle oblus. E quello che
racuîe. Questo è situato nell’ occhio_di per è più lrande di un angolo dritto.
no su calastrello di lunetta , ed ha due pol ANGOLO s.m. In termine di F01 tificazione eFm
lici di quadratura. ' di due spezie: Angolo suglientei, ed angolo
Al’tl ANELLO DI ROSÈTTA‘. È situato que rientrante. L’ an 5 olo sa 8 liente sP or 92 e in fuo
sto nella fibbia di robettn. _ ri , ed il rientrante ha la punta al di clan
Fin. ANEMOGRAFIA , s. 1'. Anemograpîxg'e. tro.
Dottrina , 0 descrizione de‘ Venti. ' ' ANGOLO DELLA TANAGLIA o DEL-ram
FiÎl ANÌÌMOMETRIA,-s. f. Annnomelm'c. L‘ar LE RADI‘ÎNTI. E quello che viene formato
le di misurar la forza, e le qualità del vento. esternamente dalla intersezione della linea di
1‘;@, ‘ ANEMOMETRO, s.m. Anemomdrrc. Strw difesa radente. Dicesi comunemente angolo
mento, che serve a misurare l diversi gradi della tanaglia , perché in questa intersezione
della forza del vento. y le linee di difesa formano una figura di ta
Tis. ÀNEM'OSCOPÌO, s. m. JnemnSeope. Stru na lia; .
- 'mr‘nlo, che serve nel indicare le variazioni _’ _NGOLQ DEL’POLIGONO. Àngle duF vrh‘
tle’ venti , e del tempo.. . _ Po/ygone.‘ E diviso in angolo del Poligono
Arcb. ANFIPROSTILO ,_ s. in. Amphìprosrile. interno , ch’ è? quello sul quale si forti ma ,
Edilizio 'con due facciate , simili nell’ ordine ed angolo del Poligono esterno, ch‘è quello
, delle colonne. - , v _ dietro il quale si fortifica. v
Arcb. ANF_ITEÀTBÙ, s m. zimpÌn'flze‘alrc. Fab \ ANGOLO DIMINUlTO. (fngle rliminue’.gorh
‘l5rica di figura ovale, c_omi>osta di due Ten E queU’ angolo acuto, che vien formato dal
ll'i. f ’ la linea di difesa radente e dalla cortina ,
Art. ANGELI,>m. pi. Boule!s t‘zj‘ange. Palle ed è alternativo o quello che vien formato
Ilàr.(l_i cann'o'ne divise in due emisferi, attacca-‘ dalla faccia del bastione, e dal .lato del
ti 51’ capi un‘a_s i‘anga di ferro, per rom Poligono estern'o , e perciò è. al medesimo
pere gli alberi ed Il sartiaine delle navi ne 'e male. .
miche: Qnàndo sono finite Con una catena ANGOLO FlÀNGHI‘ÎGGIÀTO.ÀthflM-F
diConsi "palle; incatenate. ‘ ’ ue'-. E l’ an 010 formato dall’ incontro delle M
Gaam. ANGOLARE, ’fl55: Anguieua.‘fFrgur:i an due facce de bastione , che si chiama un.
golare , che ha angoli; ’ golo difeso. ‘
GWM- ANGOLO , s. un Àngle. L‘incontro di ANGUILLE ., pl. Ànguìlles. Pezzi diAn.
fine linee , che si tagliano vicendevolmente. legname di 20 piedi di lunghezza ed 8 1:01.
Le diverse specificazioni degli angoli in lici di quadratura ,i quali.uniscono le tratte,
Cecinetria sono le seguenti. ,L _ fissando la_ loro distanza: Sono questi anche
Angolo Reltilz'nem Angle rcctz'lighé. E quel de‘ correnti , sopra i _quali scorre l‘ afi'usto
lo che ì-. formato da due linee rette. l della barca Cannoniera.
.lngolo Curviliutm drigle curviligne; E ANGUILLE, LUMIEBE. pi. f. 4,,gnues. Ma,‘
'ANI '.'Àî_N.N
‘Alcuni ittagli fatti nelle staminat‘e o 'coste, ' -ANNEGARE , v. a. No_ycr’. Aunegare una M '
di cui è composto. il fondo (1‘ un Vascello; nave , una terra o qualunque oggctto, è-per “a
servi no questi a far iscprrere l’ acqua dalla dere insensiliilmente di vista le sue parti bas«
prua sino alle trombe. se , a misura che la nave si allontana dal
Alt. ANIMA, s. 1‘. Plastron. Antica armatura 1’ oggetto medesimo, ciò ch’ è l’ effetto della
(liana a scaglie, che copriva il petto del sol convessith della» superficie del mare , com
alo. presa tra l‘oggetto e lo spettatore. ‘ ' ‘. ‘
A,” ANIMA, 5; f. lime. Dicesi della parte Si dice ancora, che la batteria bassa -diunu
intericre ed esteriore di più cose , còme il nave è annegata , quando la nave è troppo
di dentro d’ un cannone , d’ un fucile , e di caricata, c le soglie dei portelli* della bat
ogni arnfa a fuoco. _ ’ teria sono troppo vicine all’. acqua. Dicesi
'Contr. ANIMA DI UN ALBERO , MICCIA DI una nave ha annegato il suo forte. quando
Ul\ ALBI”BO. Ante, méche d‘ un Mm. Quel la sua sczi0ne orizzontale più larga è sotto il
pezzo di legno , che tiene il mezzo della gros livello dell‘acqua del mare , lo che accade
sezza di un albero lavorato di più pezzi, ed ’ quando cllaè troppo caricata: Questo nuoe€
ingrossato con delle aggiunte d‘ altri legnii alla sua marcia, alla sua stabilità e alla sua
V. Mie-eia. ' navigazione.
Mar. ANIMA D' UN CAVO. Arne d‘un cor ANNERIRE UNA CANNA\DI FUCILE. Ari"
dagr. E un fascio di fili bianchi intorno al Noirm'r un canon de fusil. E stropicciarla
quale si avvolgono i cordoni o nomboli, allorchè è sufficientemente calda, per gareu
c0’ quali si da alla corda la sua groasezza. tirla dalla rugiue. '
“31' ANIMA _DIÌLL’ ABGANO. La mcehe'riu ANNESTATURA , 5. f. Enture. Ve ne so«
Cabesfnn. E il pezzo di mezzo e principale no di varie specie, come,
dell‘ Argano. ‘ A penna: A danni-fonti
Costi. ANIMA DEL TIMONE. La meche da A forbice: A cismua:
gnuvei-nail.E il pezzo del limone più vicino A risalto: A talon
alla ruota di poppa , a cui s' aggiugne l’al A testaa testa: Bout lì (ma!
tro pezzo, che forma la larghezza dello stesso Quest’ultima si dice della riparazione del._
timone, e che si chiama rovescio deltimorgc. legno della cassa del fucile.
'Afl, ANIMARE , v. a Animer. Incoraggiare, ANNO , s. m. Anne'P. Quel tempo che con
Guer.dicesi anche in senso di dar moto ad una suma il Sole nel girare il Zodiaco, che è Aslh
macchina per mezzo di forza esterna. composto di 12. mesi. ‘ -
Mar. ÀNÎMÈLLE p]. CIape/s,soupnpfl. So. ANNODARE UNA GOMONA. Elalinguel'
no pvalvolc di metallo o di cuoio , che s’apro un cable. E amarrarc una gomona alla ci Mar.
no e si chiudono per mezzo d‘ una semplice cala dell’ancora , il che si fa, passandola una
cerniera , b per la propria elasticità. _ Nelle sola volta nella cicala , _ indi facendo un no
trombe delle navi,l animella è tenuta chiu do semplice di gomona, e allacciando in due
sa dall‘ elasticità del cuojo , che le serve di luoghi l’ estremità della stessa. L 1
I %llerhilnfltto nel mortaletto e nel fondo. V. ANNOTAZIQNE , a. f. Remarque. Osserva-c
rothl_ra. . _ ' . zione fatta intorno a qualche.cosa, che si no
Mar. ANIMEÌ.LE DEGLI OMBÎPJNALI. Chr ta per ricordo. ‘
pr_ls des Dalors. Sono pezzi dicuojo forte, che . NOMALIA, s.f. Anomalie. La distanza OlleA‘ù.
s’ineltiodano al di fuori degli ombrinali del è tra mi pianeta, e il suo Afelio, o l'Apogeo.
’la prima batteria, essi si tengono chiusi per 7 ANSA, s. 1'. Crique. Piccolo seno di tua-Mar.
la propria elasticità, e non si aProno che ' re c profondo. À
per il peso clell’ acqua , che viene dall’ in ANSIERA , a. f. Haussi'éne- Cava mane bili“.
terno del b:tstimento. ‘ sco er lo più da tonneggio, 0 da rimorchio
flrt. ANI'METTÀ, a. f. Armatura di dosso fat A ’SÌEBA, O ALZAJA. Ilausgie're. Fune
ta di ferro , a prova di_spada e talvolta diî che serve a tirare le barche ne‘canttli, ofiumi
istola . che cuopra il petto e le reni. dalla terra lungo le sponde.
Con: . ANIMO , s. m. L’enfrmlemcnl. Prendesi ANT_AIHE, T. p]. Il francese dice cablesMu.
talvolta per coraggio militare; ed è anche passe's dans Ile.g poulies pour e'lever des fur
Voce di sprone e d" incoraggiamento. denu.r. Funi che'si legano di qua e di la al:
Coni. _ÀNIMOSO , ’agg. Courageux. Pien cl’ ar la testa delle macchine , che s’ innalzano per
d1re , di coraggio. - tirar pesi. ‘
a:
’»A NET API
2Astr, ‘ ‘À'NTA‘RTICO , s. in. Antarctz'qu Aggiun- ‘ sùto lamelloso ; serve per alcuni fuochi arti
to.del Polo meridionale, opposto all’ Artico. _ fiziali. . ’ -
Cesrr. ANTENNA , 5. f. Antenne; ..Quello stilo , F ANTILIUÎÌARE ,’_v. a. Fail'c un parape!.rmh
Mar. che attraversa inrlinato l’ albero del naviglio are un muro avanti l‘ altro. \
aluquale' s’ inferisce la vela Latina . Dicesi ANTRO , s. m. Cavi1v‘. Caverna , grotta.
calare , o ammainar l’ antenna , alberar l‘an AN’I'UGLIARE , v. a. prsaer. lrnpiomha
tenna , fare il carro dell' antenna. re , è unire le estremità di due corde , in Art,
Le antenne sono difl'erémi da‘ pennoni di palciaudo i loro cordoni in modo‘, che sell
una nave , tanto per la loro forma , quanto hrino una corda sola. .
per la loro posizione. Sono molto lun ha e ANZIANITA’ , V. Antichità. ‘
composte (h due pezzi di abete accollatr uno APERTO, agg: NAVE APERTA. Vm'5-Mu
contro l’ altro in quasi tutta la loro lunghez ùeau ouvert, Si dice d’una nave Vecchia, il "
za. Questi pezzi lunghissimi e sottili sono le CUi legname,si è disgiunto , i commenti al?
gati insieme con più giri di corde e con dei nanto dilatati , e sguerniti di stoppa , che
cerchi di ferro; la loro maggiore grossezza è ' la inolt'acqua; ciò che avviene particolar
verso il luogo dove si appoggiano all’albero, mente dopo una navigazione lunga, e barra
indi si assot,tigliano, scosa. Dicesi anche essere all‘aperto d‘un p0_rl0,
Le antenne sono assai più lunghe dell‘ al quando si sta sul mare , e trovisi a vista del
bero, e ne sorpassano di molto 1’ altezza , l’apertura ,0 ingresso di un porto, o di una
quando sono orientate obbliquamente. L‘estre rada , c si scnrga la separazione delle terre,
mitîa superiore dell’antenna si chiama la pan ove si trovi il passo per entrarvi.
no, e l’ inferiore il carngle ocarro: I basti APICE, 6- m. Sommet. Punta , _o cimacom‘
menti che portano le antenne sono le galee , di qualsisia cpsa.
‘ì zambecclxi , la tartane .,‘ i pinchi , le l'eluche APODITTERIO, s. m. Apodylé'rion. TET-A;cll«
ec. tutti in uso nel Mediterraneo. d‘ Areh. _Lo spogliatoio delle terme , e della
Mar. ÀNTENNALE, 5. m. Tetie’re (1’ una voi palestra. ‘ ' '
le latine. Testa o testata della vela; latina , APOGEO , s. m. Apoge'e. Dicesi del Sole,
_o sia quella parte la quale armata d’occhiet 0 altro Pianeta , quando è nella massima di
ti e mattaiioni s’ infefisce all’antenna. stanza dalla Terra: E all‘ opposto dicesi Afé
ANTENELLI. V. Bastoni di fiocco. lio APDMECOMETRIA
nella massima distanza dal Sole.
, s.i Apome'comJ-Mar
ANTICAMEBA , V. Cembalo.
Coni. ANTICHITA’ , 5. f. Anciennete'. Dicesi an !rfe. L’ arte che mostra il trovan la distanza '
tiehith di grado o di ammissione al servizio d‘ una Terra veduta da una Nave.
per avere un titolo a comandare su di un’al APOPJSMÀ, s. I. Aporisme. "Gli antichicwh
tra, _0 a pretendere un’ascenso dovuto per ‘Geometri se ne valevauo per esprimere un
antichità di data, o pure per aver dritto alle problema difl'ieìlé a sciogliersi. _ -
pensioni di ritiro ec. ' \APOSTICCI ,\ m. p]. )1po;lisy. Lunghi pez-com
_Contr. ANTICUOREDI POPPA. Courbe d’dfam Zi di legnfo’posti dalle due parti delle galee,
601. E un bracci_uolo di forte dimensione che ad uso di reggere i remi tra gli scalini. For
serve a legare la ruota di poppa coll’ estre mano una specie di maestra da _un capo al
.milfa posteriore della chiglia, occupando Pan 1’ altro della galea da amendue i bordi, e
_golo formato da que’pezyzi. Uno'de’lali di sono sostenuti 's orgenti all‘ infuqri da‘brac
questo braccinolo e adattato palla Controruota ci_uoii de”baccalixri. In questi aposticci sono
interiore, e s’ inchioda a questa ed alla ruota; conficcati gli scalini de’ remi, e' sopra i me?
l’altro lata posa sulla controchiglia e s’in desimi questi hanno il loro punto d’appog'
À chieda sulla stesù e sulla chigliaf _ gio , intorno al quale s’ aggirano. i -
me. ANTI_DATA , s.f. An1i-dale. Data falsifica APOSTOLI ,‘m. pl. Aprilrc;_. Proprianien-c0,m
' ta , Prciiì‘ s5gnata avanti il tempo. ' te il nome di apostoli si dà a’due scar_mì
_Gcorp. ANTILOGARITMOfi. m_. Antilogarithme. che sono dall’ una e dall‘ altra parte. della
Dicesi tal\rolta del complemento del Logari ruota di prua, e che.sono più grossi degli
timo, d’un sino, d’una tangente b, d' una se altri. Sopra gli apostoli,_ e sopra la ruota
ca_nte. ec, - . è' appo:giato il bompressq nella parte inte
ANTINIAM'A , V. Risacca. riore. dei bastimento. '
Art. ANTIMONÎO , s. m. Ànlimoine. Metallo APPADIGLIONABE. v.‘ a_. Camper.
. . . . . Riz Gufl}'i
biapcu‘, brillante, fragilissimo, c di un tes zar padiglioni, o tende per accamparsi.
A P P; "A'IP‘P 4’
ima. APMLTARE,’ v. Wan4 a’e'nzrep'fi-I mentol; ed i tei“zi applicanó‘s‘oitoeawiî 'aldni
se. Affidare aduna o iù- persone 1’ incarico accanto' alla feoduta , i secondi dietro le
di provvedere‘un’Fserclto', o una Piazza. ruote, ed i priuii ne’ raggi;'il canmniere di
Amm' APPALTATORE ,\_ a.‘ 'm. I:Înlrepreneur. dritta si porta dietro al calast.rello di lunetta.
Colui che provvede l"Esbrcito, o la Piazza Per un Ùarziz‘bnieiìz' Piazza i sÈconili‘ap
di viveri , o di altri iliensili- _ plicano diet't’0‘le vuote,egualmente clxcyi pri‘- \z« .
Amm' APPALTO, s. m. Entreprise. L’ incarico , mi ne’ raggi; iridi il-‘pannoniere si porta dio- '
di cui si addosso l’appaltatore. _ _ tro al contro-battente del aott" ail‘usto. l_
cm ‘APPARECCHIO, s.' m! 'App‘rovz'sionne "’Ì" Per un pefzayo fdiî'costagi primi serventi ap‘
M“-nmnt. Voce generica, che’si adat'ta tanto alf plicano ivetti'nelle morbose del curulo gran-'
l’approviggionamento d’ una Piazza, quanto de; edde’i primi.‘=-
corso secondi serveut.i }’si portano
i ' al soc
fîi\
pe’ preparativi di Guerra,‘ e di armamento.
Arch. {\PPARFGGIARE , v. a. Jflleurer. Met Per u'n‘obice da 8.‘pollici. I primi ser-‘
tere e ridurre le superficie di due corpi con venti a tal ‘cbmamlo applicano sono alla par
tigui all’ istesso piano , sicclrè non vi siano te anteriore delle ruote, etili secondi nei
risolti. ' , raggi ;, volgendo gli uni e gli altri le spalle
Costr. APPABELLA-RE, v. a. Joindre la "va allo spalleggiainexxtòl’<Nello stesso comando;
rangue avec les gennux. Unire insieme il dopo aver sprigionata le ruote i primi ser‘
madiere con lo staminale, venti , i secondi servcuti applicano dietro di
G“°‘- APPELLO, CHIAMATA.AppeL Voce I)fo esse ,‘ Cdl primi ne’raggi , facendo fronte
sa dal francese, usitàta nella milizia, ed èla ri allorspalleggiamento ", il bombardiere va die
vista di presenza prescritta dalle Ordinanze , tro al c'alast.rello di lunettafi ‘
in talune ore del giorno, di tutti gli uomi Per un mortaro da 12. da lo. e da 8. , i
ni appartenenti al Corpo,i quali devono ri primi senventi , a tal comando, applic'auo
spondere alla chiamata de’ loro nomi, colla sotto al perno traverso della testa de}l’ aii'uàto’; ’ A
voce presente. V. Chiamata. l ‘ r iéecondi-aotto'. In quello della coda;
- i 1 v: ,
Gli ordinari a'gtpelli prescritti dalle Ordi bombardiere Fa un passo in avanti, gira a
nanze sono tre , a 'mattina al levar del aole‘7 Sinistra ,'e va dietro all’ afl'ust'o.
a mezzo giorno all’ ora del rangio, e la se APPOGGIATÀ'. V. abbattuta.
ra alle ore 24, che dicesi zii ritirata: Ma quo. APPOGGIARE , y. a. Appuyer. Acc‘osta-Guk
st.i però possono essere più frequenti, se’ l'6 una cosa all’ altra '. Nella milizia ’s’ im
mai, così si giudica dal Comandante del Gor» piega questa voce , per far prendere spazio
po, per mantenere la buona disciplina di cssq. sulla" dritta o sinistra - ad uomini formati. in
Arch- APPIANARE, v. a. Applani'fi Rende battaglia. ' 7 _
re eguale, spianarC. ‘ ' ÀPPOGQIARE LA CACCIA. Appuyvr Mar.
Com. APPICCARE , v. a. Àffaehei‘, unir.- Uni Id chassr. E inseguire con' ardore ed atten
re 1 congiungere una cosa coll’ altra ,‘ edico zione ’tma nave , cui si da eaecial
si anche appicoar fuoco per incendiare e simili. APPOGGIARÎE ’-ÎL‘ BRACCIO DI 80- Man
Costr. APPLICARE v. a. Applr'quer. Adattare PRAVVENTO. Jppuyrr le bras (fu veni.
una cosa ad un‘ altra. ' E bra_cciare sotto vento o sopra vento. Dice
Art. APPLICARE. v. a. ÉmÌmrrgr: Dicesi de’
volti che si situano' alle imortise diu’n "c‘uru
si appoggia il b‘ra'èc'r‘b mprn'vvén/o ,_
un’ ordinò diwlit'es'are' i‘in'alzvci de'pennoyri lms;s‘i
10 , o in ogni altro luogo Per eseguire una E alli dalla parte. di sopravvvnto; ciò che
manovra. ' . _ sicomanda;, quandol_non si èv all'atto al pila
Art. APPLICATE. Embnrfez. Comando nel presso , ‘afEticlzè le"vele siano orientate menù
Servizio gle’ pezzi d’ assedio , e di piazzti , al o‘ bliq‘tieinente ,- e portin‘o me< lio. I
quale tutt’i'ser'venti rivolgono la #rhiena al V APPOGGIAT‘E A DRITTA MA RClA-MAR-Gw,
10 Spallegciamento , ed'i primi applicano sm CIA. Api:qt_yeg a’droì'e marche. Comando con
10 alla parte anteriore _delle4ruote; i secondi cui il sold ‘610. una truppa porta il piede_flcè I
ne’ rag i, aiuiati da" cann'iniieri , 'che' fan stra a s'iii'pblliciî sulla sua dritta , e m1 pro-" "‘
forza sull‘ estremità de'lvro ve'li; Ed i 10"7-Ì luhfiamenlo della lima‘ delle sue spalle , .PΑ
SOi}o agli aloniacranto alla codeflh l'fl’rìfl0 lettgerm ente la testa a dritta a 96 °"““'
E anche'tm secmvio c°mmndU che si mi staudo immediat amento il piede Finiiirfl al
dopo cariqato un pezzo; a qual, comando ’ drit'o , si conti!) ria tal movimento fino al @0
tutti i serventi fanno fronte allo‘ Spalleggia tnaudo di altò.
flÀ _ ,
‘ «‘AT3P 'A P R \
.;L' op?oslo si osmm!flquaàido si vuol fare = _.APRUNTÀZIONE , 3, f. Voce n<îtata n"-Ami.
appoggiare a ainis,tra, sostituendosi nel pirirno _ln .Milizia , per marcare , scrivere una una
uommnlo la; indicazione 'q-dritla a quo a di m succinto , accrennandolarsolo per ricordar
a‘ainis/m, 4' | . .‘ sane. '
Àxt. ._ APPOGGIO , PUNTO D’ APPOGGIO. APPUNTELLARE 'UNA NAVE IN CAN- Ma
Une; Point (1’ appuì. Chiamaai 905‘1‘_ un punto Tl'ER\E. Acorer un Fuisseau sur le Chflìl? ’ ’
fisso ed. inamovibile, capace di resistere a’più tier.-E sostenere e sorreggere una nave o al
randi sforzi: 'Questo punto d’a poggio ha tri oggetti con i umelli.
tango» nel verr«iaello ,\(revil.,‘.e nel a leva , le .APPUNTELLARE UNA BOTTE , UNA
l,(u.
Gifl‘, e cambia nome secondo il luogo ov’ es. CASSA. Acorer' un tourwau. E assoggetta
se è situato. . _ ‘ re , e fermare una botta , una cassa , o al-, '
'ArL APPRENDISTA , s. m. Apprenfif. Nel tra cosa a suo luogo , loganclola o metten
l’ artiglieria questo nome è dato ad uomini dovi de’tàppi o l>iette per riempire i voti, C
nuoyi ., e non ancora internati del servizio. per impedire che _l’ oggetto stesso non vacil
fori, APPROLCIO, s. m. Let.approches. Sotto i, nè si muova in Qualunque modo. Nelle
questa 'voce -5’ intendono tutti que’ travagli , agitazioni della Nave , t:_mto nelle camere ,
gli si fanno, per accostarsi una Piazza , guanto nella stiva, si,appun_tellario i piedi
due si attacca, vcome trincee, mine , allog elle tavole,aflinchè non rove,scino col tullio.
giamenti , ridotti, piazze d‘ armi, gallerie ec. .largare:
APRIRE ’ v. a. Ouvrir. Dis g,'un g ere , al c°""
Qualche volta l‘inimico fa de‘contro-approc-ci
er distruggere simili la_vori. APRÎR LE PORTE AL NEMICO : ValeG
arrendèrsi o o (lPSCI'ÌYÀQDG o con capitolazione: u"'
Mar. APPRODARE v. a. Aborder. accostarsi
con la ina,' venire a terra, a riva. _ APBIR LE RIGHE. Ouv_riz le: rangs. EGuc_
_ APP OFONDIRE, v. a. Approfondir. un movimento militare , che, una truppa ese_- "
.Sp,1y,are a Ifonltlo. ' I " I . _gue
ghe colla
V. voce _cvom_and_o
I . Aprite la ri
Art. APPROVISIONATE _LA BATTERIA. Ap-.
‘ Prp(’ifi0llllfî [a batterie. _Co_rpapdo nel servizio , APRI'IÎE LE RIGHE. Ouvrez [es rangs.Guv
’t’le’ pezzi (l’assetlio o gli piazza. A qual comando Voce di comando , con fini una truppa fora ‘
il.canntniiere ritta pe’ pezzi (l' assedio, ed rinata in due o tre righe apre le sue righe ,
il secondo servente di ' dritta in quello di ‘ in avanti o in dietro, secondo vien specifica
" ‘ I’iazza , levano coPpellet_t_o , e 1‘ appoggia, ' to da una di queste due roci di prevenzione:
“no allo spalleggiamento; gli altri ferventi di: La distanza da una riga all’ altra è di quat
,ipongono i giuo_c_hi gl"grine, e gli attrezzi, : tr:o passi , in conseguenza se si orrlinerà , In
’iielT’o'r'tline prescritto all’Art. Servizio, dei fl{elgo _ aprile le righe, la prima riga reste
pezzi (1’ )lssedioì Y; ’ " ' ' ' ' r ferma, la seconda mar_cerà in dietroquat
' Terminate questo disposizioni reliminari , trq passi , e la terza èirc;t otto : All‘ oppostq
si fa'battere un rullo , durante 'uale tut se si ordigerà, In avanti aprile le righe ; la
, _t’i ,Cannonierii ed i seryenti rèn opo i lo terza riga resterà forma, la seconda si porte‘
ro posti , corpg si èìqdi_pato rie: sudlrlet.to ar 1‘}: quattro passi in avanti, e la prima otto.
F_lco o. ' ‘ ’ _ , Questo secondo movimento però non avvie
_ ;Nel ge;vizio de’mortari (la 12. B da 10. _ viene che un] solo caso, in cui una truppa non
Sollici , _a' tal Comando s'eoon'do servente avesse spazio‘liastax‘ue per aprir le sue righe
idritt'a,
I rittfl ed inil quei
,’ levano t'appoda‘8. servente allo indietro.
e‘_l’_a'plioggianp ‘ ‘ r _ V ‘
AI’RITE IL FOCONE. Ouvrez le bassi-15“,
qpalleggimnenttos si eala(uqquimli i mor'tari _net. Comando nella carica del fucile; a qual ‘-"
si: i cuscinetti anteriori ,' si procede intli al gomando spingendo fortemente l‘ageiarino,
la verifiqazìonc tle‘ picchetti piantati sullo fico_l pollice della destra si apre il fopone 7 re
eaneggiaiiieiito. e si dispongono i giù_ochi d‘ali. sistentlo e contenendo l’farm,t‘ colla sinistra; e
luce gli "attrezzi nell’ordine so ra inclinato. ritirando subito il gomito dritto in dietro , si
Amm; ’ APPUNTAMENTO ,' APPU TAMENTI. passa ,‘ la destra tra. il calcio , ed il corpo,
ffppoz'tlclcine‘nf. Soldo. assig'nazipire , o paga , e si orta alla cm-toccif‘t‘a' per aprirla.
_ che riviene ad un’ Ufiziale‘ o altro iinpieg:itq -' APRITE LE DISTANZE PI‘IB LA CO-t voli
dtl Governof " ' " " ' ' - ' DA Dl'ÎLLA .COLO_NNA. J’renu: vos di
Amm.‘ APPIÎNTARE , v. a. Marquer , noter. slanecs par la queuc (le ln-co/onne. Co
'lllitrùnre qualche cosa per ricordarseng. ' mondo di evoluzioni di linea 5 al q_ualq‘ tot.
. 49
.AQU A R A
sa una colonna, clic" trovasi {errata in massa, pitoî, e élfé‘mtmifcsta a’popoh i voler-i dei
si pone in marcia , e subito ‘che l’ultimo rinci i e de’ Magistrati. I
plotone è giunto ad un punto, presoelto per Alt RE, v. a. Lab5ur‘cr. Voce di cui si
Arte
per punto (1’ appoggio , il suo Comandante servono gli artiglieri per' esprimere l’ eil'ettd
comanda alfa - a sinistra allineamento. Ma della palla del cannone, quand‘ò strisciaix ti
come sarebbe diflicile-- che le nido di tutti per terra , la’ smuove come fitrebbt? l’_’ara‘trd.
gli altri plotoni potessero guardare indietro , ARARE, v. a. Chasser sur 1' ancr‘e , 12:: M.“
e proseguire a marciare nell’ allineamento bourer. Dicesi dell’ancora , ed anche della ha:
della colonna , e che le distanze de’ plotoni ve, quando essendo ormeggiata , l’ancora' la“.
si potessero prendere con esattezza, il Co scia il fondo ed è tirata dietro la nave ,’ soli
mandante dell’ultirno plotone, nel momento cando colla patta il terreno del fondo- '
che il plotone che lo precede sia giunto nel 1
ARBORE. V. Albero. '
la giusta distanza dal suo , gli comanda al ARCALE. s m. Are. Arco di porta’, ed
lo , ed il proprio Comandante da subito il anche si prende per quella parte d‘ una vol rchg
comando di a sim'slm allineamento; nel qual ta , che portandosi sulle sue basi, o becca
tempo la guida fa mezzo giro a dritta , e si telli fa un mezzo cerchio. ‘ ‘
allinea con quella dell’ultimo plotone, e ARCANNA, 5. f. Arcarme. Spezie di terra _
col plinto di rincontro di sinistra. Con gli al rossa , della quale i fabbricatori , e falegna-D“1|
tri plotoni si esegue lo stesso che si è detto mi servonsi per tingere i cordoni, coni qua
di sopra per i due ultimi plotoni. Le guide li segnano il legno ed altro. ' '
non si rivolgono verso la testa della colonna, ARCACCIA, 5." f. Arcasse. Parte posterio
che al comando di. a'sìnislra in battaglia. re esterna della poppa: Ancorchè questa de-'c°m"I
Dopo di aver aperte le distanze , volendo nominazione di areaccia non sia adottata nel
si proseguire la marcia con la colonna , si linguaggio italiano di marina, per indicare la
danno i comandi necessari per marciare , poppa esteriore, non è perciò utile a servir
ed a quello d’ in avanti, le guide si rivol sene per dinotare con una sola parola tutto
gono verso del fronte. ‘ _ questo complesso , e pare più proprio di quel
Cav . APRITE LE DISTANZE.OUOTBZ [es distort lo ,> che il termine di cul di monm'no, , ch’è
ces. Comando nella istruzione della Cavalleria: all'atto metaforico , e non indica se non che
Il movimento per aprir le distanze fa perde una parte, cioè l’inferiore e rotonda della
re al cavallo il naturale istinto di restare uni poppa , oppure di l;urulro di'poppa, grael.
to ad altri cavalli, ed 'apparec_chii le marce la di poppa ., pelle di poppa , carlellu di
dirette con gl’ intervalli. ' poppa cc. ,\che ne indicano soltanto la parte
Le marce dirette con distan2e abituan0 il superiore. E dunque l’ arcaccia l'unione di
cavaliere ed il cavallo a perfezionare le linee tutt'i pezzi , che formano , e sostengono la
di marcia. poppa di una nave , stabilita sopra la ruota
Il passaggio er gl’interstizj riduce ilc‘aval di poppa. La maggiore sua altezza è dall’im
lo ad uscir dal e righe. ' fima parte della ruotahsudelta, che posa sopra
Àstr. AQUARIO, s. m. Aquarius. Uno de‘ segni il tallone della chiglia , sino al coronamento,
dél Zodiaco, così chiamato dagli Astronomi. e la sua maggiore larghezza e quella del dm;
Astr. AQUATICO , agg. Plnvieux. Aggiunto di! gnnhn _
Pianeta che cagiona acqua. Per costruire l’arcaccia si comincia dal da
Gucr. AQUILA, 5- f. Aigle. Antica insegna del re la sua forma alla r_'uola di poppa , vi si
le Legioni Romane, la quale era l‘immagine di congiunge la conlrnrtrom inferiore ; s‘ incastra
un’Aquila in argento, o irroro, posta in ci sulla ruota,,sino_alla sua ballara o scanala
ma d‘una picca: Nella marcia portavasi al tura, il dragante, che nelle navi di linea dc;
la testa della colonna, e nel campo 0 in bar ve formare la soglia de’ portelli'di ritirata di
taglia stava nel centr ’ ' S. Barbara. Si mette al di s0pra un’ altra bar
Mar. AQUILONE, s. m. L‘aquilon. Nome del ra , che s‘ incastra parimente nella ruota? a
vento di Tramontana. livello della sua testata, e forma la soglia su
Astl._ ARA, 5. f. Huln. Quella ghirlanda di lu periore degli stessi portelli. Questa si chiama
ce , che si vede talora intorno alla luna , co barrà della scudo, barra alla cima (II-11a ruo
munemente detta Alone. ta di poppa. Dopo ciò si colloca all’ altezza
Gucr. ARALDO s 5- m. He'reaul. Che porta le di de’ tagli delle opere e dello stellato_ di poppa
sfide delle battaglie, e le conclusioni della il forcacct'o d’apertura, il quale 5' incastra
‘ 7
50 ,
ARG ..‘\
A R C
con un intaglio , e si assicura , come le altre ARCATA, a. f. Tout: volde. Dicesi tiroA
barre deil‘ arcaccia , alla ruota di poppa ed ‘ d’ arcata, o di tutta volata quando il pezzo q
alla controruota , e porta i due suoi rami o è aggiustato molto iii alto del legno , e che
branche verso l’interno della nave. Si adat l'oxgetto da col irs1 è in grande distanza.
tano alla cima di queste due branche i pie RCATURA E‘BAGLI. «Rouge de: Baux.
di delle alette o cerniere , le estremità op. La convessità che si da ai bain e ponti , sic.COIÙ'.
poste delle quali a’inchiodano alle due estro. chè nel mezzo riescono più alti e discendono
mith del dragante. L‘intervallo che resta. tra verso ifianchi della nave; Termine di costru
il forcaccio d’ apertura ed il dragante , sir-reni. zione , che si applica particolarmente ad al
ie con più barre chiamate barre d'arc_accta, cuni pezzi di le 0, come a‘ hain o alle bar
le quali attraversano la ruota , come il_dra. re d‘ arcaccia. Dragante ha due arcature ,
game. La prima di queste barre, immediata una verticale, e l’altra orizzontale , cioè è
mente sotto il dragante , dicesi la barra del incurvam in.due sensi.
primo onte, perché forma il baglio poste: Dicesi arcatura verticale del dragante , ar«
riore a tutti quelli del primo ponte. Sotto di calura orizzontale del dragante.
questa vi è la barra della stanza del maestro ARCHETTO DA CHIAVETTIERE. Ar
cannoniere; e tra queste ed il forcaccio_ d'a ghetta de Stgrrurier. Istrumemo d‘ acciaio o
pertura si dispongono molte altre barre , Il cui di ferro , per girare i trapani da far buchi ,
numero varia secondo 1‘ altezza de’ tagli delle per mezzo di una corda legata agli estremi
opere posteriori, diminuiscono di grossezza a elio strumento istesso,
misura che sono più basse , e la loro forma ARCHIBUGIO , ARCHIBUSO, s. m. Arque-Art‘
si fa più angolare, o si avvicina vie più a base. La rima arme a fuoco, che sottentrò al
quella del forcaccio d’ apertura. Si mettono 1‘ arco baliastro. L’archibngio era più lungo
tra queste barre de' pezzi di riempimento , I assai del fucile moderno: Vi era l'archibugiu
quali si continuano per alquanti piedi a de. a ruota , la uale serviva a portare il fuoco
stra ed a sinistra della ruota, e chiamami guan sul focone , e ’archihprgio a forchetta , la qua»
ciali, riempitori; di modo che questa parte le era innestata ad un bastone ferrato all’ estre
dell’ arcaccia forma un massiccio di legname _mità , che si inntaya in terra , onde mirare
Senza ma lie. con maggior sicurezza: All‘archibugio sotten
Sopra le alette , e all’ altezza del dragante trò il muschetto , ed al moschetto l‘ attuale
si mettono i piedritti o scarmi delle alette , fucile.
i quali vanno a terminare da amendue le par ARCHIBUSIERA ,' a. f. Crcneau. Feritoja,Fmt
ti alla maggiore altezza della pop a, e for apertura donde si scaricano le armi a fuoco.
mano in nesta parte i due lati ella nave. ARCHIPENZOLO, a. m. Plumb pour ni
Ciascuno i questi scarxni è fermato e legato con veler. Strumento col quale i muratori, oArch.‘
le alette , mediante la contro-cerniera, il cui altri artefici aggiustano il piano , 0‘ il piom«
mezzo deve posare sull’incastro o giuntnra del ho de’ loro lavori.
le alette con lo scanna della cerniera, mediatr ARCHITETTO MILITARE. V. Ingegnierq.
te i chiodi corrispondenti a ciascun pezzo. ARCHITETTURA ., 5. f. Architecture. EAr
Quando l‘arcaccia è così tutta conformata la scienza 0 l’arte di fabbricare e di costrui Chi
e finita a terra , essa si solleva tutta in una re. Quest‘ arte dividesi in quattro parti , cioè:
volta sull‘estremit‘a posteriore della chiglia Architettura civile. Architecture civile. Che
per; mezzo delle bighe, ha per oggetto la costruzione degli Edilizi ;
E da rimarcarsi che dal dragante all’ insù e delle case de' particolari.
gli scarmi delle alette non terminano la ar Architettura Militare. Architecture Mili
te della poppa , ch’ è più all’ indietro. i si taire- Che concerne della fortificazione delle FOI't-i
aggiungono gli scarrni di poppa ed i (arazzi Piazze di guerra.
Sostenuti da b_racciuoli nominati scontri della ' Architettura Idraulica. Architecture Hydraufld‘
Wlla o (orna,i quali s’ incastrano e s‘inchio lique. Che insegna a scavare ne' terreni acquo
dano su la faccia superiore del dragante , 5 or si, a fabbricare nell’ acqua , ed a dirigerla
5°ndo all‘infuori e perciò all‘ indietro d;in or i diversi corsi, e direzioni che le sivuol
lcnrmi delle alette. are. .
Dicesi tavola d’apertura quella che serve Architettura nodale. Architecture navale.
nel tempo del lavoro a mantenere l‘ alto del _Che insegna a costruire i vascelli. Mar
?rcacoia alla stessa apertura, L‘architettura militare si divida in fortifi
54’
ÀliC ÀRC
nazione regolare, ed irregolare: La regolare li per dare un poco più di solidit‘a , si cepri
'e quella , i di cui lati e tutti gli 3n50l1,.0l18 va la parte esterna di esse di terra cottnt
la compongono , sono eguali fra loro: L’arre Questa idea oco fu seguita , ma ella ne fè
golare è quella , i di cui lati ed angoli non 'nascere un’ a tra , ch’ ebbe un felice successo.
sono tutti eguali , nè uniformi fra essi. Essa Un marinaio avendo esaminato nesti pic
dicesi permanente quando ciò che si costrui cioli schifli, trovò che essi somiéliavano a.
sce è per durare lungo tempo , e‘ passeggrera de‘ tronchi d‘ alberi concavi , per cui im a
quando la costruzione di qualche opera SI fa ginò, che cavaudo de’simili tronchi,si avre
in caso di necessità per poco tempo , e sotto ber-o delle barche iii solide e navigabili. Ciò
tal significato s’ intende ogni sorta d’ opera , riuscì benissimo, cdi Greci fra gli altri adotta
che si faccia , per impadronirsi d‘ un passag rono queste specie di navigli, che chiamarono
gio , o di qualche altura, o per circonvalla Mouo.rillos. Gli Etiopj per evitar la pena di
zioni , e controvallazioni ad uso di ridotti, trin scavare tali alberi, li facevano di canne di una
ceramenti, batterie. cc. V. Fortificazione. grossezza straordinaria, ch'essi tagliavano da un
Costr. L’ architettura navale è la scienza, 0 l‘ar nodmall’ altro, e dividendole in due , forma
te di fabbricare e costruire le navi, che di vano cos‘r due Manoxillos. Tito Liv. chiama
cesi anche costruzione: Questa scienza consi queste barche Auge8, che corrisponde alla.
ste nell’ avere una piena cognizione della Geo voce italiana fragola , e tal nome" da egli a
metria trascendente , del calcolo, e della teo quella , nella quale Remo e Romolo' galleggia
ria idrodiuamica ap licata amolte esperienze. vano sul Tevere. .
L’ origine dell’arc itettura navale è intera Secondo 1’ autore dell’ istoria della conqui
mente incognita : Molti istorici la credono an sta del Messico , allorchè Grijalva entrò nel
teriore al diluvio , altri sosteng'ono , che ella fiume Tabasco, l’ Indiani vennero ad in‘
fu posteriore./Si si con certezza soltanto,che contrarlo’con de le Sciatte fatte_ d’un sol
cominciossi a navigare si: poche tavole con tronco d’albero, ognuna. delle quali conte
nesse in forma di Zattere, che gli animali ti neva 15. a 20. uomini. Plinio dice che i
ravano lungo la riva , e che si facevano vo pirati d’Allemagna si servivano di simili bar
gare col mezzo di pertiche uncinate. [Latini che , le quali contenevano circa 30. uomini,
le chiamavano Rates, e sembra che fu dato lo e 1‘ istesso Naturalista asserisce qualche cosa
Stesso nome a’ navigli , che si costruirono in di ben straordinario circa 1‘ averne vedute di
seguito dopo le Zattere, come si rileva da simili nel Mar Rosso , fatte d’ un sol guscio
questo passo di Virgilio. . . . . . di testuggine , la di cui grandezza era tale
Postquam altum tenuere rater. . . . . da poter coprire il tetto di un‘ abitazione. Ognu:
Vela damus , vasturnque cava trabe cur no sia dalla storia moderna, nelle relazioni
rimus reqaor: Eneid. lib. III. V di Ravenna de Lussan e di altri, circa i viag
S’ inventarono in seguito altri mezzi di gal gi fatti nel mare del Sud, che qua’popoli han
leggiare sulle ac ue senza legni , e senza ta no simili Scialte formate d‘ un sol tronco d’ a
vole , coll’ uso di vesciche , di otri , o pal caia , o altri alberi leggieri , capaci a conte
loni fatti di pelli cucita , e gonfie d’aria. nere fino ad 80. uomini. Nel regno di Congo
Gemuit sub pondere cymba. \ ve ne sono'ancora di più ‘grandi, chiamate
Sutz'lis. . . . . . . . . Virg. Eneid. Lib. VI. Licondos, e tutti i viaggiatori conoscoll0 là
nel parlare della bar(:a di Caronte. _ piroghe 0 canoe degl’ludiani , che sono del
Annibale fece passare il Rodono ad una par le Sciattc fatte a forma di flIonowillos. ‘ .
te delle sue truppe sulle otri gonfie d’aria, ed Do 0 i Mono:cillos comparve una specie dl
Alessandro servissi anche dello stesso mezzo per naviglio, se può darsi tal nome ad un rRQCOZ‘
far assare alla sua armata il fiume O.cus ed zamento di tavole , compaggiate con SOII le
il anais. Tito Liv. hist. lib. XXI. eQuinto gnami , e senza chiodi o ferro , e _che 1W€f
C. L. VII. - presso
quali gli
a poco
abitanti
la dell‘India,
figura de’ Illonolelos’,
e que’dell Etto
Nell‘ istesso tempo s‘ innina inarono delle Zat
tere di giunchi, coperte di pelli di bovî , ia furono i primi a servirsene. _
quale invenzione è stata per lungo tempo in Tale fu adunque il primo saggio di H‘WI“
uso fra gli abitanti della Grande Brettagna’. glie , che era ii: atto a galleggiare sullfi 30‘ .
Infine nel travagliare a queste Zattere, si qua, che a so carie ,_ quindi riconosciuta q“
prese l‘idea di costruire delle piccole barche sta verità , s' ingegnarono a dargli una_ figura
che gli Egiziani facevano di canne , alle qua che avesse avuta qu;:sla seconda PFOPHCUQ
L&RG A R C
Do 0 molti saggi ed esperienze. fatte sugli leoni, che 1’ erano consecrati , comparivano
fincelFi, e su i pesci, i primi iendendo l’aria alla prua. »
ed i secondi le acque :, 5‘ imprese ad esaminar .|......s.. . . . .2Erzeida puppiS
bene la costruzione di questi ultimi, e si tro Prima tene! rom-o Phr'ìgr'vs subnecla Leo
vò che. il corpo di questo animale poteva es nes. Virg. Eneid.
ser la forma o il modello (1’ un naviglio , la Il naviglio , che portava Ovidio, era sotto
sua testa poteva divenir la prua, la sua co la protezione di Minerva, ed il suo casco ser-‘
da poteva in un’ assieme esser la poppa ed il viva di Parasemon.
im_one , e nell‘imìtar le sue ali potevausi aver Est mihi sitque precari/lame tutela Ìlz'nervcv
àe‘ remi , co‘ quali si giudico ti poter facil J\'nvis , et à picta casside nomen habet.
mente far muovere una simile macchina. Ovid. Trist. (il). l
Questa idea sembrò molto felice , e per far Molte volte il ._P|wnscmon era puramente arbi. ‘
ne un saggio, si costruì un grosso pesce di trario, e non ’ri_vea alcun rapporto CollaDitlinitì
legno più largo nel ventre, per contenervi protettrice. Virgilio di: ad un naviglio un segno
molta gente: La sua testa formava la prua , ’ per Parasemon cd Apollo per Divinità tutelare.
il corpo la poppa , la sua coda movente in a fine si confuse in seguiloil Parasemon col
-torno ad un cavicchio era il timone, ed i re? Dio Protettme , come si rileva da una descri
mi imitavanp le ali, nel qual naviglio si ent zione fatta da Lucia: (1’ un Naviglio chiama
_t_rava da un’ apertura in forma di porta _, che to Iside, e che avrai Iside anche per Para»
era al di sopra di esso. Fnbrctti , Se/tefer e {semon : V. il suo Dialogo int. Lev Vaisseau.
Marisa! han descritta la figura di questo pri 014 les Soulzuz'ls. ,
mo navi lio , che si trova gravata nelle Iii, I Fenici mettevano sulla lor prua de‘Dii ,
_cerche Iîloriche sull’ origine ed i pro;res;i chiamati Pelgeques, ed ignorasi tuttavia se
della costruzione de’nqvigli de li ann'czi, e questi servivano di Parasemon, o di Dii tu
pella'p.48. del i. Topw del iz. Univ, di telari. Noi conosciamo quein Dii da Ero
Mat., e Fis._fig. za7. ' doto , che ce li rappresenta di figure contraf
_ \Questa_ forma di naviglio ebbe tanta supe-. fatte, e Capzbise Re di Persia, es endosi reso
fiorita sulle altre , che fu adottata da tutte padrone di Menfi , entrò_ nel temi>io di Vul
le Nazioni marittime, e nella persuasiva che cano , ed offese neste Dio con parole insul
questa costruzione era perfetta , non si pensò tanti , comparapgolo a‘ Dii Pelmques , che i
che a caratterizzare uesti diversi naviin ,- per Fenici mettevano sulla prua de’ loro navigli.
distinguerli da que‘ elle altre Nazioni. Talu_ L’ isterico succennato , che gli avea vetluti ,
ne di queste rappresentarono , in rilievo o in li descrive; come de’ Pigmei , e forse , o que
pittura, la figura d’una Divinità, collocata o ste figure grottesche erano le prime Dcità dei
alla prua, o alla poppa di ciascun naviglio: Fenicj , oppure. servivano esse soltanto di Pa
_,Altre scelsero la figura; (1‘ un animale , 0 di rmemon a’ loro navigli. ‘
3m mostro a fantasia , che scolpirono o dipin Dopo questa religiose attenzioni, si pensò
.‘gero sul naviglio istesso , a cui diedero il no alla Marina , e si conobbe la necessità di ave
me della Divinità , o-dell’ animale , che lo re due sorte di Navigli , gli uni per la Guer
caratterizzava. Da ciò pare che il Toro che ra , e gli altri pel trasporto; se ne costrui
rupi Europa, e l’Aqufla, che portò via rono adunque de’ lunghi, destiiiandoli al pri_
Ganimede , non erano che de’navigli, iqua ma uso , e de’ rotondi pel trasporto. Plinio ci
li' portavano le immagini di tali animali. Tut dice che Giasone inventò i primi, ed lppz'o
ti ques_ti ornamenti cambiarono un poco la Tirip i secondi. V. Ist. Nat. Lll). VII. (lap.
forma de’prirni navigli, ma un tal modello 61. Malgrado che il numero di questi legni
disparve quasi del tutto quando pensossi a si fosse prodigiosamente aumentato , e che il
formare una Marina , e a mettere de’v3 mare servisse_rli campo_ di battaglia e di cau.
Scelli sotto la protezione delle Divinità. mino per i lunghi viaggi, sembra che gli-an
_ Quindi la poppa portava la immagine di tit‘hi noti abbiano avute altre forme, che di
un Dio tutelare , e per non confondere que lunghi , e di ritontli'. C0melio Nipote non
ste immagini colle altre descritte , denomina parla che di queste. due sorte di l»astimenti
_rono queste ultime Tulcle, e le altre, di cui nella descrizione dell’Almata navale diSerse,
si è parlato Parasrpzon. Il naviglio d’Enea a’ quali di: il nrme di Birrmi , _e '1‘riretm'.
qra sotto la protezione della Madre de‘ Dei , Ora trattasi di sapere 'quali principi segui
la quale era rappresentata _alla poppa, ed i rono gli fl_nticlri nella Costruzione di questi
_ . 53
ARC‘ A R C ‘
navigli , per conoscere appieno i progressi',dee to ella s‘ imbarca nel primo naviglio , che in
la loro architettura navale. ' contra , ed animata dal _suo coraggio e dal
Lilias Giraldus ci ha fortunatamente tras suo grande amore , s’ induce a maneggiare i
messo su di ciò, che ne’navigli lunghi la propor. i gravi e pesanti remi di esso; ma stanca in
zione della lunghezza e larghezza era come l. a fine da questo penoso travaglio , ella si alza
30. ed in que’rotondi come 1.,a g. In questi fa all’ impiedi , e nel più forte sdegno contro la
cevano essi la chiglia più larga, per render debolezza del suo corpo , ella (liscioglie il suo
la alta a sostenere un più,gràn‘pes_o , .ed in velo da testa , che spinto all’ istante da’ venti
quelli la costruivano più stretta per dar loro che soffiavano , le fecero conoScere l’ uso del
maggiore agilità; e riguardo alle forme, che la vela. a V _
si davano agli uni ed agli altri , qut'Sle erano Tale è la giudiziosa interpretazione dell‘ au
piatte a’navigli destinati a costeggiare, e più tore sudetto, ed in effetti sembra che uesta
aguzze a que’, che doveano traversare il ma Possa realmente dare ad Iside l’ onore ili ta
re. I costruttori di que’ tempi aveano stabili le invenzione , la quc seppe profittare de«
to per massima, 1.” che i bordi i più elevati, gli indizi, che la ’ ivinità , impietosita forse
erano più capaci a resistere alle tempeste; z,° ci suo dolore in qùe’disperati momenti, som
chele prue aguzzate e le poppe strette con ministrolle,
tribuivano molto a far solcare celeramente Ritornando adun ne all’ origine ed a’pro_ ‘
un naviglio, 3.“ che una poppa larga lo rende grassi della_ costruzione navale, gli antichi
va pesante, 4.” infine che più il timope.era alle cognizioni sudett€ , vi aggiunsero quella
grande, meno era agile il naviglio. di calafatare i navigli con una specie di bitu
Circa,poi l’invenzione delle vele, gli an me formato di stoppa , calce? ed olio (1‘ un
tichi scrittori, discordì fra essi, non ci han certo albero , e giudiéarono dopo inventata la
no in nino modo istruito con certezza in qual vela , che 1’ albero di nesta non dovea esse
tempo cominciarono poesie ad usarsi, da qua. re iù lungo del navig io istcsso. '
Ii po oli, e chi ne osso il principale autore. Suesti sono 1’ origine ed i progressi della
I ‘reci .attribuiscoqo tale invenzione a De costruzione antica , e 1’ autore su'ccennato di
dolo; altri opoli danno tale onore a Eolo; mostra, che que’ fatti fra noi sino a pochi
e Plinio dice che ne fu Icaro il primo inventore tempi scorsi non erano di gran lunga 7migliori.
ma tutto ciò è vaghissimo e senza prove. 1 Costruttori degli ultimi tempi, dic’ egli ,
M. ngérien autore del Dizionario Istori aveano delle regole particolari ad essi, che
co-Teorico-.Prafico di Illa_rina , crede di aver IHSmettevano in Segreto ,a‘ loro successori, le
ritrovata nella spiega di una medaglia antica quali regole erano basate soltanto sulle idee
la vera origine della invenzione della vela. che essi si formavano del movimento.del va«
In questa medaglia si vede una donna all’im scello. In tal guisa non era che a colpo d.’ oc,
piedi sulla prua 7d’ un Naviglio , tenendo nel chic, o sulla stima ordinaria degli effetti,
e mani elevate e distese il suo velo di testa che oteva produrre piuttosto l‘una che l’al
che ondeggia ad arbitrio de’ venti. Un Genio tra igura , ch’ essi ne giudicavanq per stabi
sembra discendere dall’ alto di un‘ albero po lire delle proporzioni .a differenza di un: 81v
sto al mezzo di esso naviglio ., ed attaccarvi tra. ‘
una vela sostenuta da due rami di palma. Un Egli è bene umiliante , soggiunge 1‘ autore
altro Genio è all’ impiedi dietro la poppa di sudetto , di non essersi fatti a tempi ch’ esso
questo naviglio , mostrando con una mano la scrivea molti progressi nella costruzione de’va
vela attaccata all’ albero. Sulla poppa istessa scelli , non già perchè siasi trascurata e ne.
vi è un altro Genio , che suona u'na tram. gletta l’ architettura navale, e che degli abr
betta , ed al di fuori un quarto Genio , che li ed elevati ingegni non abbiano fatti i più
tiene nelle mani una specie di Lira, o ghit grandi sforzi periiuscirvi, particolarmente
tarra. ‘ nel secolo scorso , onde assoggettarla a leggi _
La spiega , che il succennato autore dù a 'costanti; ma è che la teoria di quest‘architefw
questa simbolica figura , che ein tira da un tura, dipendendo intiera_mente dalle COUOSCEIÙh
tratto istprico di Cassiodoro , è, che Iside aven ze le più sublimi delle matematiche, l'apphf
do perduto il suo figlio, ch’ella teneramente cazione di questa scienza alla costruzione dei
amava, si propose di tutto intentare per ritro vascelli, era forse la’ cosa la più difficile ,
vailo. Dopo averlo invano ricercato sulla terra, che gli uomini. potevano intraprendere_: In.
si risolse di visitare anche i mari: A tale ogget effetti finora non furono che de’Geom2trx del
54' Aac ARG‘
primo ordine , che si occuparono di sott0por chi: le punte di esse essendo come una lingu'a
re a leggi 1‘ architettura navale. di serpente, non possono cavarsi fuori senza
Il gran Newton considerando il vascello, rischio di lacerar la ferita, o di spezzarvi den
come trascinato in una direzione parallela al tro il dardo. . _ '
1’ orizzonte , fu il primo ad iscovrirc il soli I Goti non portavano altre armi, che ar
do di meno resistenza, cioè a dire la figura chi, e frecce; ma i Romani non aveano
del vascello, che meglio solcasse sulle onde. nelle loro truppe. altri Arcieri, che quelli
Ora però grazie a qmaste teorie, ed alle altre delle truppe ausiliarie.
esperienze di applicazioni matematiche di abili ARCO , s. m. Arco. Nelle manifatture d’ar-Art.
soggetti, si è pervenuto a conoscere matema mi è una parola sinonima di ottone , e pro
ticamente il valore di ciascun pezzo compo priamente è quel metallo , che si estrae dal
nente un vascello, riducendo l' arte della co le ceneri ed avanzi nelle fonderie di ottone.
struzione navale ad una scienza quasi certa, ARCO D‘UNA NAVE. Ara d'un vaisseuu. CO“fa
e sicura. V. Chapman 'Traité de la mature Curvatura che prende la chiglia d‘ una nave
des Vaisseaux. Bouguer Trattato della nave. dal che ne segue un cambiamento di forma
Dumaz'tz de Campo de la conslruction. L’E in tutte le sue parti, quando per vetustà , o
same Marittimo di Giorgio Ivan cc. in seguito di qualche accidente , i suoi mem
lrch. ARCHITRAVE, s. m. Archz'trave. Quel bri ‘si slegano , e per la gravitazione le sue
membro d’ architettura , che posa immediata estremità posteriore e anteriore si abbassano.
mente sopra le colonne , o sopra stipiti, che Si conosce l' arco d‘ una nave , stendendo
suol' essere d’ ordinario di legno, in luogo una corda da un‘estremità all“ altra della chi
d‘arcati , e che è il primo ed il principale a glia , quando la nave è abbattuta , in modo
sostenere tutti li altri. che la chiglia apparisra fuori d’acqua, e mi
Arch. ARCHIVOLTO , s. m. Archivolle. Benda surando la distanza 0 Voto che si trova verso
larga che fa sporto so ra il muro, che va da il mezzo della lunghezza , tra la corda , e la
una impostat_ura |all‘ a tra. chiglia. ,
Guu‘. ARCIERCÌ, s. m. Archer. Soldato armato Dalla parola arco si è fatta quella d' inaf
d’ arco. -. care ed inarcarsi; in conseguenza si dice in
Cav. ARCIONE. s. m. Argon. Quella arte del costruzione che una nave è inarcata, per esem
la sella , e de’ basti, fatta a guisa ’ arco e pio , di l ollìci , quando il voto ch’è di
talora si iglia per tutta la sella. mostrato dal a quantità della curvatura della
G,°b ARCIP LAGO , s. m. Archipelague. Il chigjlia , si trova di 18 pollici. Le navi s’inar
mar Egeo , e pigliasi talvolta per altro ma cane il]. restando ne’ porti di quello che na
re , ove siano sparsi scogli. _ vigan_ o. Quand' anche l’ esperienza non aves
c,mr_ ARCITROMBA , s. f. Archipompe. Cinto se comprovata questa osservazione , sarebbe
di tavole formato nella sentina , per riceve agevole di convincersi Considerando che una
re le acque , che hanno il loro scolo Verso nave armata è legata Con le sue paratie, coi
questo luogo. depositi , con i compartimenti , co’ suoi albe
Guer ARCO , s. m. Are. lstrumento per uso 6’ ar ri , sartic , stragli cc; laddove disarmata in
me_ , fatto d’ un pezzo di legno , di corno , o porto è abbandonata alla forza di gravitazio
altra materia pieghevole a guisa di molle , il ne , la quale agisce costantemente , e alla lun- ‘
quale curvato con violenza , coll’ uso di una a fa immergere la parte (più pesante , che è
corda ligata alle sue estremità , slancia una fa posteriore. Si procura ‘ovviare a questo
freccia con grande impeto, e si rimette nel inconveniente , quando la nave è disarmata
suo stato primiero. in orto, disponendo la maggiore quantità
. 'Quest’ arme è ancóra in uso presso talune del a saVorra verso il mezzo della stiva, c
Nazioni, essendo ella di antichissima origine, soStenendo anche la' poppa con delle casse
nè conoscendosi ual Nazione l’abbia la pri galleggianti e puntelli. Si ovvierebbe anche
ma inventata. I orchi se ne servono ancora con la maniera di costruirlè, dopo che si so
nelle loro armate, come anche; gli Africani :, no alleggerite le poppe, e si acno fatti i ca
ma non v’è Nazione , che se ne serva s‘1 be stelli più rasi, se nello stesso tempo non si avessi!
ne quanto i Tartari. , attribuita alle navi lunghezza maggiore , e per
Le ferite cagionate dalle frecce di detti istru conseguenza maggiore disposizionea inarcarsi.
menti sono pericolosissime . edpiìi difficili a I buonilegnami, come anche l‘impiego del le
guarirsi, che quelle de’ colpi 1 fucile, pcr- , gname ben secco e sano, contribuiscono molto
55
ARI) ARE
ad impedire l‘inarcamento. Gli antichipèr im quando il suo centro di gravità, che si può
pedire che le loro navi disarmate s’inarcas considerare come un perno, sul uale la na
aero , le legavano con grosse corde fortemenà ve si aggiri, è troppo vicino a a prua, o
te tese dall’ avanti all‘ indietro. quando essa presenta troppa superficie al Ven
Costr. ARCO DI UN PEZZO DA COSTRUZIO to 0 al fluido , nella parte ch’ è all‘ indietro
NE. Aro d’une piéce de construction. Signi del centro di gravità. Si può correggere que«
fica la curvatura de' pezzi di legname desti sto difetto diminuendo le vele posteriori , co
nati alla costruzione delle navi: Quindi si me la mezzana o la contromezzana, e spie
dice che un tal pezzo debb’ avere un pollice ando più vele sul davanti , come i fiocchi.
d‘ arco per piede di lunghezza ; cioè che sup ARDERE, v. a. Brtiler. Abbruciarc.
onendo una linea retta, la quale passi per ARDIGLIONE , s. m. Ardillon. Ferruzzo
e due estremità del pezzo , i suo mezzo si appuntato che è nella fibbia della cigno. cw'
debbe allontanare da questa linea pollici 15., AREA, s. f. Aire. E lo 5 azio, che con
se il legno è lungo 15. piedi: Quanto più tiene una figura circoscritta tl)a linee dritte ecco"
(1‘ arco hanno i legni, tanto più si pagano, curve.
essendo più difficili a trovarsi. ARENA, s. f. Sable. Sorta di terra leg-M
Si farebbe bene di tenere a forza incurva giera e minuta , che non ha consistenza, me- "'
ti nel loro crescere, certi rami degli alberi, scalata di minutissimo ghiaia. .
quando sono ancora giovani e pieghevoli, AREOMETRO , s. m. Areome‘tre. Strumcn- ,
per procurare alcuni pezzi, che la natura ben to che serve a pesare i fluidi. r""
di rado somminirtra. AREOSTATICO , agg. Aerostatique. Che _
Costr. ARCO , ISTRUMENTO DI COSTRUZIO si regge in aria, ed è aggiunto di quel pal-Fl”
NE. Arc de constructeur. Chiamasi con que Ione volante , che è detto Areostato.
sto nome una lunga riga , che serve ai Costrut AREOSTILO , s. m. Aréostile. Presso gli
tori per segnare sulla carta certe linee curve, antichi Architetti era una delle cinque sorteArCh‘
e tra le altre quelle delle incinte e de‘ponti. d'int'ercolonni , colla distanza di otto o dieci
Questa riga ha u}lche somiglianza all’ arco, moduli da una colonna all'altra.
col quale si scagliano le frecce : Essa è com ARGAGNO , s. m. Palau. E detto anche“
al.
posta t.°d’un pezzo lungo e dritto, nel quale Paranco e significa presso i Veneti la com
vi sono tre madreviti; a.° alle due estremità di binazione di grosse taglie ordito a due e qua
questo pezzo è unita, per mezzo di due cur tro vette, che serve a muovere o alzare gros
sori di rame , una riga flessibile , alla quale st pesr. _
si dii la curvatura convenevole, rem{endo ARGANFLLO , s. m. Davied. E un cilin-'
dro di legn‘ , lungo tre o quattro piedi, soste "a
in tre de' suoi punti con le viti, che passa
no er le madreviti. nuto sul suo asse orizzontalmente da due stanti.
Coatr.. RCO DELLE GALLERIE. Fausse Gal Questi sono curvi, e nella loro estremità in.
lerie. Pezzo di legno arcate , che si vede in feriorc girano intorno ad un asse di ferro sta
alcune navi , che non hanno galleria all’ in bilito alla poppa, o alla prua della scialu -
torno Sella poppa , ove questa dovrebbe es pa. Possono inclinarsi e sporgere fuori de la
, sere: biamui anche cordone del quadro di stessa sino ad un certo segno , e dar luogo
P°PP“' al passaggio di una corda o gherlino, che
Art. ' ARCOBALESTRO, s. .m. Arbaléte. Arme girando colle proprie aspe il cilindro, s’av.
o strumento amico con: osto d’ un arco d’oc Volge allo stesso per solleva e un‘ ancora.
ciajo montato sì: d’ un a usto di legno: Si ar Quando 1’ arganello non è in servizio, si di
mava tesandolo fortemente col mezzo -d’un fer spone orizzontalmente per mezzo dello stesso
ro proprio a quest'uso, e serviva a lanciare asse verso il primo banco.della scialuppa.
grossi pesi. Gli antichi si servivano di mac ARGANO , s. m. Vindas. E’ una macchi-Art
chine simili a queste , ma più grandi e di na, di cui servonsi per tirar pesi: Ella è '
maggior violenza per gli stessi usi. composta di due tavole e di un verricello
Mar. ARDENTE , agg. NAVE ARDENTE. posto a piombo , che si chiama fuso , e che
Vaisseau ardent. Epiteto che si dà ad una si gira a braccia , o con leve.
nava la quale,abbis disposizione di venire al ARGANO. Cabes‘tan. Macchina di legno
vento e di stringerlo , il che può risultare rinforzata di i'e:ro , della forma ad un di pres Mar.
dalla sua costruzione , dal suo stivaggio , dal so d’ un cilindro, posta verticalmente , che
la posizione de' suoi alberi o delle sue vele, si fa girare sopra un perno per mezzo di
se _ --
A R G "ano
'm5no‘ve’lle o‘ aspe', che vi passano 'a’t'tr'a 4
stinó deformati , e clieil legno non sia login
Vera ‘, e' mentre gira si ' avvolge intorno‘ rato dall' azione delle aspo. Il cappello è rin;
-»ad esso una corda, la -quale avvicina alla forzato da tre cerchio fasce di ferro, che lo
macchina i rossi pesi che sono attaccati al circondano orizzontalmente; un cerchio t“. po
1’ 'estr'emit‘a ella stessa corda , e che voglion- ‘ sto all‘ orlo inferiore de’ buchi, il secondo al
|_i innovare o sollevare. 1' orlo superiore , ed il terzo a pari della sorn
Gli argani sono di un’uso grande nella ma mit‘a del cappello. °
rina , per eseguire le manovre più forti; le Si fanno tutto all'intorno della campana
navi da uerra ne portano due ,' clfiamati il delle scanalature , o intagli dall' alto al bas
grande ed il piccolo organo. v so , aflinchè restino degl’ intervalli per il pas
Nu.’ ' ARGANO GRANDE DI UNA NAVE. saggio dell’ aria, onde la corda, che vi si
Grand Cabestan d’ un VaisSeau. Serve prin avvolge e scorre so ra, non si riscaldi. Nel
a almente a salpare, cioè a levare le ancore. la circonferenza inferiore della campana si
E stabilito esso 'al primo ponte , all’ ihdie fanno sei 'o otto intagli detti tacche , desti-/
tre della boccaporta del deposito de’ viveri ; nati ti ricevere le linguette o scontri. Questi
penetra attraverso il secondo ponte, sopra il sono due pezzi di legno, che girano intorno
qri'ale si trolleva circa cinque piedi, sicchè ad un chiodo fitto in un tacchetto 0 sola ,
vi sono due piani a’ quali si applicano egual inchiodata sul ponte all' indietro dell' utgano‘.
. inerite le aspe , per farlo girare, con che si L’ uso di queste linguette o scontri è di ar
raddoppia la forza movente. ' restare l’argano , e d’ impedire che disviri ,
.' Questo argano ha il diametro inferiore di 0 giri in contrario , per la forza della gomo
tariti Pollici , quanti piedi ha la nave nella n‘a, quando si vuol sospenderue 1’ azione.
qua mag‘giore la'rghezza. Il diametro dellasua L’_estremitìt inferiore della miccia, che fòr
testata" superiore è-minore di un ventiquat ma il piede dell’ argano, oltrepassa la cam
tresimo dcll‘ inferiore-5 e siccome questa di pana inferiore di otto a nove pollici, non
1nemione è tro po grande per poterlo fare ha che all‘incirca la metà del diametgopsu
di un pezzo so 0 , cos‘r esso si' compone del periore. Si pianta in questa un perno (li fer
modo seguente: ro, sul qua e l’ argano gira contenuto “nella
La miccia o 1‘ anima è un "pezzo di legno sua Scassa. Questa estremità della' miccia è
"tagliato a' otto facciate , nella parte dove si guernita tnt_tayall’ intorno di lastre di ferro ,
debbe aumentare il suo diametro , per for per impedire che il pezzo non si guasti con
mare le due campane dell‘ argano , e ritonda lo sfregamento; la miccia anch‘ essa è guerni
,to riell’ intervallo , che si dee'lasciare tra le ta di simili lastre di ferro nelluogo dello
otesse , per il passaggio attravers'o del secon sfr‘egamento contro la mastro o fogonadu‘ra
dovpnnte e per il suo giuoco. v dell’ argano nel secondo ponte. .
i sono otto pezzi chiamati ascialoni o scia La scassa dell’ argano grande ha nel mez- ‘
lom_' dell'armno, o castagna dell'organo . i zo un bu'co rotondo , per ricevere l' estremo
quali si applicano a cia5cuna facciata della inferiore della miccia, ed è‘ gueruita in que
miccia, per accresmre la sua cir€onfcrenztt. sto luogo d’una piastra di ferro o di. metal‘
Ciascuno di questi pezzi è attaccato alla mic lo fonduto, chiamata piattello«dell’ar;;ano ,
cia con tre chiodi, e quando tutti sono adat per sostenere la pressione e lo sforzo,del per
tati alla stessa, pare che formino un corpo no, nel girare. ' ' ,.
solo. Si fanno così le due campane dell' ar I bagli del primo piante sono quelli, sopra
Ùpand. La parte superiore, dove si applicano i quali è solidamente stabilita la scassa del
e. aspe , si chiama il cappello o la testa, e -l’ argano.
la parte inferiore , intorno alla quale si av L’ arga‘no descritto di sopra ha otto buchi
volge la corda , si nomina più propriamente per otto aspe; nondimeno la maggior parte
la campana, la quale è della forma d‘ un co delle navi da 80 , ed anche di meno , ne han
no tronco. In ciascuno degli ascialoni , al si no nove e talvolta pure di più aspe. Gli ar
to del cappello è fatto un foro , il quale'pe gani variano anche nella loro costruzione ,
netra tutto l’ascialone ed anche una parte e se ne vedono di quelli, ne’ quali il buco
della miccia. L'uso di questi buchi» ù'di‘rice per l’ aspe , la scanalatura della campana ,
vere le rupe, o leve, o manovella dell‘ar gl’ incastri o tacche} per le linguette trovan»
ano. Ciascuno di tieni/Buchi è gnernito di si nella stessa linea , e sono fatti per metìt
Sue lastre Icr- et nnpetlire che non re in ciascuno ascialone; in “altri diversamente.
ARG A R G
Tutte queste varietà per altro si possono ri luni. Questo apparecchio semplice, e della più
guardare come arbitrarie , e si è giudicato perfetta solidità , merita d’essere imitato.
di dare quì la costruzione più solida e più I puntoni e le fosse , che servono al ca»
regolare. _ renaggio delle navi , a metterle all’ acqua ,
Le navi a tra ponti hanno Il loro grande e ad altre manovre molto comiderabili nei
organo triplo , cioè a tre piani, a’ quali s’ap porti , sono muniti di gran numero (1’ argani,
plicano altrettanti ordini di aspi , disponen la costruzione de‘ quali è molto diversa; da
do sopra i tre ponti un numero di uomini quella degli argani delle navi.
proporzionato allo sforzo più grande, che 51 Questi argani sono Composti di due parti;
dee fare in queste navi, per salpare l’au la più bassa è un cilindro , intorno al quale
cura. s’-avvolge la corda che si vuol far agire :, la
Mar. ARGANO PICCOLO DI-UNA NAVE. Le parte alta termina in un maschio quadrato
peli: Cabestan. Questo ha il suo piede sul secon ed in un cappello , che ha un diametro
do ponte sul davanti della boecaporta della eguale a due diametri e _mezzo del cilin»
camera delle gomone: Gira anche esso sopra dro. Questo cappello è circolare e molto si
un perno , come l’argento grande in una sala mile ad una _mola , eccetto che al 'di sopra
inchiodata sù questo ponte, attraversa il ca è convesso. E composto di quattro pezzi di
stello diprora, e si solleva sul piano di que asse, congiunti insieme nel modo seguente:
sto_ circa cinque piedi. _ 'I‘agliansi questi pezzi a forma di semicirco
E composto di una miccia , di otto asma lo , ciascuno de’ quali ha la metà dell’ altez
loni o castagne, applicate nel medesimo mo za cltcsi vuol dare al cappello, ricchi: due di
do di quelle dell’ argano grande , e la di lui questi, essendo uniti per il loro diametro ,
costruzione è simile a riserva che ha una so formano un circolo perfetto , Che fa tutto il
la campana, la quale si manovra sul castel contorno del cappello, e la meta della di lui
lo di prora, e che la sua miccia discende grossezza.
sola al secondo ponte. Que5t’ argano iccolo Si uniscono gli altri due pezzi nello stesso
serve per tutte le manovre forti del avanti modo, e si mettono sopra i primi, 'sicchè i
della nave, loro diametri si tagliano ad angoli retti. Il
Gli argani delle navi da guerra inglesi se. cappello è legato con quattro cerchi di fer«
no più leggieri di legname , ancorchè a, pro ro, due de’quali circondano al mezzo dell‘altez
porzione sieno di diametro maggiore de’ nostri. za , un terzo è posto sulla sommità del cap
Questi argani sono coperti di una testa o pello , e 1’ altro al di sotto. Fatto così ‘ìl cap
cappello fatto di un pezzo riportato di legno pello , vi si pratica un’ incastro per ricevere
d’olmo, ed indipendente dal corpo della mac il maschio‘del cilindro, che dee penetrare
china; non sono nè così elevati , nè così mas tutta la grossezza del pezzo inferiore e la me
sicci e pieni di legname , come sono inostri tà del superiore, ed entrare per conseguenza
avendo non pertanto un grande diametro. Ciò sino a tre quarti dell’ altezza del cappello.
che rende questi argani inglesi più leggieri , L’altezza totale è di quattro piedi e mez
è Principalmente la distanza tra gli ascialoni, zo, e gli aspi dell’ argano si manovrano so
i quali non si toccano tra di loro, come ne pra il ponte, dove posa il piede della mac
gli argani francesi. Sono inchiodati ciascuno china. Aflinchè poi abbia un sostegno, si sta
si parte sulla miccia, e sono tenuti uniti con bilisce ad una certa altezza un” intelajafyra
due riempitori, alto e basso , in ciascheduno di legname, composta di quattro stanti o pie
intervallo tra due ascialoni. .
dritti ’
fortificati ciascuno con due bracciuo
Alcuni di questi argani hanno delle lin li inchiodati sopra di essi e sul ponte; indi
guette e scontri, che meritano d’essere av di quattro traversi che sono legati con le le
vertiti. Ogni ascialone porta un chiavistello state de’ piedfitti all’ altezza di circa tre
di ferro , che vi è fermato con un forte chio piedi, e finalmente di tre asse. stabilite su'
do 0 perpo_, intorno al quale egli gira. questi traversi , che lasciano nel loro mezzo
Questi Gliiavistelli sirialzano contro l’arga un buco ti guisa di mastra , nel quale gira il
no, quando non se ne fa uso ; ma quando cilindro dell’ argano.
debbono servire , si lasciano cadere tutti, e ARGANO VOLANTE. Cabeslan volant. ì.
s’ mcocciano in uno degli anelli della catena Chiamami così gli argani simili a quelli che 81- Mari
posta intorno alla mastra , così 1’ argano tro adoperanonell’interno de’paesi, che si traspor
&'îl lauti punti di fermata quanti sono gli noia tanoragevolmente da un.luogo all’ altro, d0- -‘-j "
A Il G A R I
re debbano oervire , fermandoli con corde ti va , dopo che la cagione della sua impulsio«
qualche oggetto stabile. La loro testata è d’or- no è cessata : Così si dice che una nave ha
dinario traforata con tre buchi, che la tra- dell’ aria , quando continua a progredire son:
passano da parte a parte , gli uni sopra gli z.a vele , o in calma, o dopo aver preso van
altri, to in faccia. Si dà dell‘ aria ad una nave per
E manifesto che l’organo propriamente non virar di bordo col vento in prua , aflin==hù‘
è che una leva , o un’ aggregato di leve, al- ossa vada sempre avanti nel tempo di questa
le quali sono applicate più potenze; perciò manovra , e non perda cammino retr0cedrn
secondo la legge delle love , e fatta astrazio- do; le si da aria facendo che le vele porti- ’
ne dallo sfregamento , la potenza è al peso , no‘in pieno. r _
come il raggio del cilindro alla lunghezza del- Dicesi ammor‘zare l‘ aria d‘ una nave , ed
la leva , cui è applicata la potenza; e la ve- è lo arrestare la sua marcia , e la sua Velo
locità o lo spazio crcorso dalla potenza , è Cita , bracciando le vele in faccia; ciechi: si
a quello ercorso dal peso , come è la lun- fa quando si vuol dar fondo, aflinchè il ha
5hezza de la leva al raggio del Cilindro. Quan-t stimento , in voce di correre verso la sua
to meno di forza s’impicga per tirare un pe-I ancora , faccia al contrario tesare la gomo
80 , tanto _più di spazio si deve far percorre- ma , onde 1‘ ancora merda il fondo'. -
re alla potenza. La lunghezza delle leve 0 Si dice in tuorto di comando, dà dell‘aria
aspe debb’ essere pro orzionata allo spazio , alla nave per virare di bordo: Si da sovente.
che è limitato nel Eastimento, avvertendo questo comando, prima di virare di bordo ,
insieme che non siano troppo corte, onde la e riguarda il timoniere che dee poggiare un
potenza non sia obbligata ad esercitare trop- p000 , e far portar le vele a pieno.
po sforzo. - ARIA DI VENTO. Air de vent. Uno dei un.
Dicesi virare all‘ argano, ed è 1‘ azione 32 Venti, che si distinguono nella circonfe- ‘
di far girare l’ argano per mezzo delle sue renza dell’ orizzonte , o una delle 32. divi
manivelle , o aspe. " sioni o rombi della rosa d‘e’ venti: Percen
Mandare un’ uomo all’ argano: E un ca- segnenza vi sono 11" \S' da un’aria all' altra.
ltigo per i mozzi e per gli uomini dell’ equi- ARIETE , s. m. Bélt'er. Il primo de’ do-Astr.
poggio , che consiste a farli mettere sull"ar- dici segni del Zodiaco.
gene del castello di prua , per essere sferza- ARIETE, s. m. Bélier. Macchina milita
li 0 battuti col cordino. re antichissima , che serviva per abbattere, eGucr'
Iis. ARGENTO , s. m: Ar ent. Metallo trop- diroccar le mura de’ luoghi assediati. A't'
o conosciuto per i suoi €uoni e tristi effetti. Credesi che gli Assirj , e gliEgizj ne siano '
l'is. ARGENTO VIVO, s. m. szargenl. Sor- gl’ inventori , conoscendosi questo strumento
ta di metallo liquido , che scorre e spargc- da‘ popoli dell.’ Asia molto prima di que‘ del
si come l’acqua. l’ Occidente. Parlasi delt‘ ariete sospeso, poi
Art. ARGILLA , 5. f. Argr'le. 7Nome di terra chè per quello non sospeso sembra che V€Tllll
tenace e densa , della quale si fan le utovi- altra Nazione siasene servita prima de’Greci.
glie; è sostanza ferrosa e molto refrattaria. L‘ ariete sospeso era composto di una gros
Fort. ARGINE , s. m. Digue, Osbs!acle. Ripa- sa trave d'un sol pozzo, come un’albero di ba
}dr, ro, o sia rialto di terra pasticcio, fatto con stimento , la di cui più grossa estremità era
fascino, pinoli e simili formato alle rive dei armata di una testa di ferro fuso proporzio
. fiumi , er tenere l‘ acqua a Segno. . nata alla grossezza del pezzo, \
Guer. ARG RASPIDI , m.-pl. Argiraspidefi. Co» L‘ ariete sospemlevasi a grossi pezzi di le<
loro , che nell’ esercito (1’ Alessandro porta- gno con gran catene , e cento uomini erano
Vano i scudi d’ argento. destinati ad agitarlo , e spingerlo con violen
Fis. ARIA , 3. f. Air. Uno de’ quattro elementi. za contro le mura. - _
Art. ARIA, far saltare in aria un bastione, un for- Il più grande ariete , di cui 1’ istoria fac«
te: Espressione usata in linguaggio militare , eia menzione, è quello di Antonio nella guer*
val quanto dire distruggere con mine , ed al- ra contro i Parti, esso avea 80 piedi di lun
tri artificiali lavurì un’ opera qualunque. ghezza , e tutti gli autori sono di accordo su
Iar. ARIA, s. f. Air. Questa parola , oltre la di ciò; ma alcuno scrittore della storia anti
nota sua significazione di fluido elastico che ca c’ insegna il modo, con cui trasportavan
cinge la terra , esprime ancora nella marina _si al seguito delle armate , macchine di lì.
la quantità di ramo , che una nave conser- prodigioso peso.
5
ll‘tt M ‘ 'A‘RM 9
Gue,_. AMNGO , E ARBINGO , s. in.\ Lfce .' ' servire e formarne 1’ equipaggio. Si rî ulisco
carrie're. Lo spazio , dove correvasi giostran la stiva, e si dispongono la savorra , e bot-.
do, che anche diceasi Staccate, Torneo. ti per_l‘ acqua , le munizioni . i rispetti o
A!lts ARITMETICA , s. f. Arithme’tique. Scien riserve , le provvigioni, i viveri e general
za di numerare , arte di calcolare. mente tutto ciò che si colloca nel corpo del
ARMA , V. _ARME. . la nave, giusta la situazione destinata ad ogni
Abb. ARMACOLLO , s. m. Eri bandouh'erc. Col. oggetto , ed allo stivaggio più convenien
lana , banda, che attraversando il petto, e te. Nello stesso tempo si mettono al loro luo».
'le reni, Scenda da una spalla all’opposto fianco. go le sartio e, le altre manovre dormienti o
AX‘to ABMAGGIO ,s. m. Monture. E la monta ferme: Successivamente si dispongono i bas.
'tur.' di un’ ar’me qualunque , ‘ma per lo più si ennoni e loro guernimenti indi si passa
di fucile , pistola e simili: . agi alberi di gabbia, poi a quelli di pap.
1rt. ARMAGGIO DI LEGNAME. Cqfi’rage. Nel alice e loro guarrzimenti. Si dispongono
le mine , SerVe per sostenere le terre. '. i penuoni degli alberi superiori ai loro luoghi
Mar. ARMAJUOLO, s. m. Armurier. Ufliziale e e manovre correnti de’ pennoni; finalmen
destinato sulla nave ad aver cura della ripa. te le vele e. le manovre , sino a tanto che la
razione e del mantenimento delle armi, fer nave sia fornita di tutto ciò che le abbisogna
ramenti , lucchetti, come ancora del raddob. per navigare , e per combattere.
ho delle trombe , e anche della riparazione . Armare in guerra, armare in pace: Una
delle Vqlriate. , quando non vi sia imbarcato nave è armata in guerra , quando si so.
un vetrajo. L’ arrmjuolo non è un’ Ufiiziale no su diportati
uomini essa imbarcato le munizioni
dal regolamento e ar
pel suo
marino ed è subordinato al Capitano d’ armi.
Guelfi ARMAMENTO , s. m. Appareil de guerre. mamento completo , secóndo il suo rango in
Mar. Ogni sorta d’ apparecchio d’ armi, e di mu ’ tempo di guerra. Una nave armata in pace,
nizioni da guerra , non che di leva di nomi è una nave da guerra_, che essendo destina.
ni pel servizio militare si di terra , che di la per una spedizione politica in tempo di
mare. ‘ _ pace, ha un" equipaggio minore, e minor
Mar. ARMAMENTO, s. m. Armement. El'at quantità di munizioni, secondo ciò cheè regola
lo di equipaggiare, o guernire e munire una to per quest’ oggetto in ogni rango di nave.
o più navi da guerra , per andare in mare, Armare in corso , si dice di que’ bastimen»
e fare de’ lunghi viaggi. ti, che si armano ed equipaggiano in tem
Armamento , significa ancora il tempo che po di guerra da’ negozianti, o altri, per cor-.
dura il lavoro «1‘ equipaggiare la nave , cioè rere sìt i bastimenti mercantili de’ nemici, e
dal momento di darla a carena sino al»gior farne preda, e che sono altrimenti detti cor
no dell’ uscita dal porto per mettersi in ra salzî. . . ’
da. Dicesi inventario dell‘ armamento, cioè firmare metà in g ne rra , e metà in
del numero , qualità e spezie di attrazzi , ap mercanzia, si dice di que’bastimenti equi
parecchi, munizioni che debbono servire_a paggiati in tempo di guerra da’pegozianti per
ciascuna nave . secondo il suo rango.‘ oggetti di commercio, e che insieme 'han dei
Guer, ARMAIIE, v. a. Armer. E fare qualun cannoni , delle armi , ed un’ equipaggio più.
11u_ que apparecchio di ogni sorta d’ armi , e mu forte , per difendersi al caso- di un’ incontro
nizionida Guerra , si di mare, che di terra. co‘ nemici , ed anche per fare delle prese, se
Mar. 'ARMABE UN VASCELLO. Armer un si presenta l’ occasione.
Vaisseau. Val lo stesso che equipaggiarlo Dicesi nave armata in flauto, e significa
di viv‘eri, munizioni, soldati, marinai, ed una navetdi linea , nella quale si sopprimo
altre cose' necessarie pér fare un viaggio , e no tntti i.’cannoni della batteria di corridore
per poter combattere se il bisogno richiede. e vi si lascianna parte de‘cannoni delle batte
Per armare una naVe da guerra , quando rie superiori :' Serve essa di magazzino , o
le paratie', i tramezzi , i compartimenti e 1110. di bastimento da trasporto , al seguito di un
gbi de’ depositi sono fatti ., e non rimane. co armata navale V. Flauto. ‘ - ‘
52 alcuna da racconciare nel di lei corpo , ARMABE I REMI. Armer les avirons. F
vi si mettono gli alberi maggiori, si carena disporre i remi sul bordo della scialuppa , lan ‘Mll'.‘
1
da amenduc i suoi bordi o fianchi , e si fo cia o schifo , e passare gli stroppoli o fre
- fiera di rame. Quando è raddrizzata in acqua, nelli agli scalini, per essere pronti a servire
si‘ destinano gli uomini che debbono in essa_' e a vogatle al. prim}o comando.
.1
® ,ARM ÀRM’
Guer.‘ ARMATA , 9. f. Arme'e. Nome generico laterali , e loro procura la forza ed il soste.
Mar.Che comprende un’ unione di forze sì di ter‘ no necessario.
ra che di mare. . ARMATURA DI UN‘ ALBERO. Armure
GH<r- ARMATA DI TERRA, s. f. Arme'e (le terre. d’un mal. Questi pezzi chiamami lapaue nel-c°“r"
Corpo di molti uomini da guerra al a cavallo, la composizione di alberi di più pezzi, o nel
che a piedi diviso in reggimenti e squadroni, rinforzare alberi, che si riconoscono deboli. ‘
riuniti sotto gli ordini d’un Generale, che ha ARME, O ARMA, a. f. Arme. Ogni sorta diA’
molti Ufiiziali di sua dipendenza. strumento di ferro o d‘ acciaio di punta , da re'
Le armate bene ordinate hanno sempre dei taglio o. da fuoco. Prendesi anche per trup-‘
grandi yantaggi‘, si vien rispettato dagli ami po, 0 Reggimento.
ci e da’ nemici, ed in conseguenza arbitro di Le diverse armi sono;
far la guerra, o consevar la pace. Portalili. - Portalive:
4 Guer ARMATA D’ OSSERVAZIONE. Arme’e "Da fuoco « A‘feu
d’observation. E quella che copre , e che Difensive - Dèfensives
protegge l‘armata che fa l’assedio, o che si Bianche - Bianche:
tiene pronta per servirsene , dopo conosciuti Oll'ensive - Qfl'ensives'
gli andamenti , e le intenzioni (el nemico. Colliultimo Statuto Amministrativo, essen
îGucr. ARMATA DI SOCCORSO. Arme'e de se do stato prescritto per le nostre Reali Truppe
cours. E’ quella , che si mette in movimento che tutte le armi da fuoco portatili possono
er venire in soccorso degli assediati. . soffrire , senza essere distrutte , il tiro di 25000
1’". ARMATA NAVALE. E una forza grande colpi , numero superiore a quello possibile nel
composta di un gran numero di navi da guer 1‘ uso di 50. anni, cos‘t vien fissato a ciascun
ra. Quando il numero delle navi di linea , Corpo il dritto all‘ annuale rimpiazzo di un
non comprese le fregata , è minore di venti cinquantesimo dell‘effettivo delle armi da fllO-r
sette, non ‘e un’ armata navale , Ma una squa cc, verificato colla rivista «lell‘lspettore.
dra.. Un’ armata navale e divisa in tre squa» La verificazione del calibro delle canne al
dre, la prima delle quali forma il corpo di fa per mezzo di due cilindri calibratori, ri
battaglia , la seconda è la vangnardia , e la formando e marcando colladettera R quelle,
terza è la retroguardia; Ciascuna delle quali in cui il piccolo cilindro non potrà entrare,
è comandata da un‘Ufiìziàle Generale , e so e quelle in cui il grande entri troppo faciL- ‘
-no 41’ ordinario distinte con i colori bianco , mente. .
turchino,e mezzo bianco e mezzo turchino: La grossezza al rinforzo vien rettificata con
Ogni squadra ha tre divisioni. un verifi‘catore, che si situa 'all’ altezza del];
Si usa di non contare le armate navali, lumicra, stanza bisogno di smontare il fucile
se non che per il numero delle navi di linea, e che avrà una linea meno del diametro fis
delle quali sono composte, e non si ri:uar sato in detto sito; se la canna vi entra sarà
dono le l‘regate, le flutte, i brulotti, ibasti egualmente marcata con lettera R.
menti da tras orto, se non come accessori. ARME! Arme. Voce di comando nella ca
I! U’.
fiaf. ARMATO E, 5. m. Arma/Pur. E un par rica, a qual Comando una truppa arma il suo
ticolare che fa armare uno o più bastimenti fucile, e si tiene in posizione per attendete
o in corso o in mercanzia, e n’è il proprio 1‘ altro comando d’imposta/f.
tano. _ , . ARMÉ: all‘ arme. V. Allarme : Dicesi fat-Gucn
Armature si prende talvolta come sinoni. to d’arme per esprimere un’ azione avuta tra
mo di corsale, e si dì: questo stesso nome uomini armati. Al piede l’armq, al braccio
al bastimcnto. l‘arme, presenlar l’urme sono voci di coman
Art.v
ARMATURA, 5. f. Armure. Guernimen» do nel maneggio delle armi, V.Questi comandi
to' intero delle armi difenswe d’un‘uomo d’ar ARMENTO , a. m.._ Troupeau. BrancoA
me dell’antica ,etìt , come piastra , corazza , d’animali grossi domestici, che. sogliono se- PP'
mbergo , maglia ec. Sotto lo stesso nome 5’ in» guire il di dietro d’ un’armata per provvede
tende anche quella che garehtiv‘a il cavallo re alla sua sussistenza in luoghi difficili a ri
ch’ era egualmente di ferro. trovame. '
Costr. ÀBMATURA , s. f. firmare. Termine di ARMI‘ÌRIA, s. 1'. Arsenal. Luogo , ove sii“.
c,óstruzimm , e si d‘aqucsto nome al pezzo di costruiscono e si conservano le armi di qua
Mezzo di un baglio composto di tre pezzi di lunque specie per uso di Guerra.
legno, il quale si unisce e si lega '.con i due ARMIERE, I, m. Armurier. Maestro ar-Mt
(r
‘A‘RP 'ARR
tette: , che Ia'ed accomoda le armi portatili. Andare a voga forzata , e dicesi delle Gale
In ogni Corpo o Reggimento vi è un mae re o altre simili barche a remi, quando i
stro artefice, che fa parte dello Stato Minore, rematori fanno molta forza sul remo , e ne
onde provvedere alla manutenzione ed acco i'mmergono la pala profondamente nell'ac
modi delle armi di esso, i quali accomo qua , prendendo un più lungo tratto per la
di, se prornrengono da casi fortuiti', av voga.
venuti Sotto le armi, li paga il Corpo dal ÀRREDARE UN VASCELLQ, UN NA "
fondo di massa assegnatoin dal Governo per VIGLIO. Gre'cr un vaisseau. E arma-re un
tal’ uso , e se avvengono per negligenza e di vascello con mettervi i marinai e soldati,
sattenzione del Soldato , li paga costui sul suo che abbisognano , equipaggiarlo , e munirlo
soldo'o sul soprappiù di massa, che potreb di tutti gli apparecchi ed attrazzi elicordame
be spettargli. . e di manovre cosi ferme come correnti ;non
Per far costarei sconci d’ armi avvenuti che delle vele necessarie ed altri utensili per
in ,servizio o agli esercizi , fa d’uopo che ’un lungo viaggio, e provvedere alle vettovaglie
ciascun Comandante di compagnia formi il ' e sussistenza el suo equipaggio , e della trup
suo stato sul momento, e lo faccia vistare pa assegnatagli.
dall‘ Ajutante .Maggiore del battaglione , se ARREDO , s. m. Equipages. Termine ge’E
ve ne sia , o dal.Comaudante di questo. nerico, che comprende equipaggi, attrezzi
ÀSU- ARMILLA, 5. f. Bracelet. Ahnille dicon militari di un’ armata, di una flotta ec.
si dagli astronomici alcuni cerchietli materia ARREDI , m. pl. Agre's. Sono i cavi, i
Mar;
li, che compongono gli strumenti astrono bozz_elli , le teste di moro, le sartic, gli stra
mici. gli , i parauchi ,_ legomone , ed in generale
L’ armilla equinoziale, che contiene il Me ' tutte le manovre\ferme e correnti di una
ridiano e 1‘ Equatore , è detta Sfera armil nave. .'
lare. ARREDI , ED APPARECCHI. Agre's eme
ARMILLARE agg. Aggiunto di sfera. V.. appartata. Sono questi gli effetti necessari ad
Sfera armillare. una nave , per metterla in istato di mano
Guel‘. ARMISTIZIO, s. m. Armislice. Questa vra_rc e di far vela. La voce apparecchi com
voce è formata da 'due parole latine , cioè prende piîl particolarmente tutto il comples
arma e stare, che vuol dire sospensione (1’ ar so delle più grosse taglie , molto puleggie !
mi , tregua fra due eserciti combattenti. dirette o di ritorno , e' tutti i cavi, che in
Equ. ARNESE s. m. Equz‘pnges. Nome generi sieme concorrono per una manovra.
c0‘di arredi attinenti ad Eserciti ed Arma ARREMBAGGIO , s. in. Abordage. L0Man
te si di mare, che di terra. ' . incontro e l‘ urto di due navi, che si rag- ‘
Mar. - ARPAGONI , m. pl. Uncini , graffi di fer giungon0, allenandosi con degli uncini , per
ro . co’ quali si fermano i piccoli bastimen combattere e disputani il bordo: V. Abbor‘
4 ti .V. Rampicone. da" io. ‘
Àrch. ARPESE, s. m. Pezzo di ferro o di ra ÌBREMBARE, v. a. Aborder de boulMl
me , con cui nein edilizi si tengono unite in au corps. Venire all’ arrembaggio. ‘ ' ‘
szeme pietre con pietre. ARRENAMENTO , s. m. Echouemcnt. El
e
ARPESE. V. Spranga. . 1‘ arrestamento d’ una nave , che da sui fon
ÀArt. ARPIGNONE , ‘s. m. Macchina militare di ghiajosi, o nelle seccagnc, per mancanza
antica simile alla falce detta da Cesare , di di una elevazione suflieiente d’ ac ue.
cui servivansi anticamente , per abbattere ARRENARE, v. n. . Engraver ans le sa'Mu.
mura. «ble. Dare in secco ., umaner nelle secche,
Kar. ‘ARPINO, s. m. ’Grappim Uncino, di dare ne’ fondi ghiajosi.
cui servonsi i‘Marinaj per attaccare i loro ARRENDERSI, v. n. p. Se rendre. Dar-Cuor
battelli ad _altri. > si in, mano al nemico , cadere nelle maniMar‘
Art. ARBIONE, s. m. Genti. Ferro sopra il di esso , darsi prigioniere. '
quale si girano le imposte delle porte e del _ ARRESTARE , v. a. Arréter. Fermar conc°ù.
le finestre. ‘ forza. .
Mar. ARPIONE , s. m. Lunga pertica uncinata ARRESTO, ARRESTI. m.s. pl. Arrét. Or-D_
da un’ estremità , che serv«a per ispingere o dinarel’arrestoo gli arresti ad alcuno, o a \’000 ‘Se‘
fermare i batlelli, 0 in iscritto, e punizione militare, che il Supe-_
flar. ARRANCARE , v. a. Aller à (aule: rames. _1 riore infligge al suo subordinato: Vene ha ‘11
6s
.Lhtt 'A Rv S
due sorte per la classe degli Ufliziali, cioè arresto ARROVENTARE, saaovmvrma: Fai-A
semplice, e arresto forzoso detto di rigore, il pri re rougir au fcu. Far rovente , infuocare.
mo non impedisce gli ordinari doveri di un’lJ_ih-_ ARROVESCIARE , v. a. Renverser. Met-G
l_l€l’s
ziale, essendo egli nell’obbligo, dopo ademprutt tere sottosopra, distruggere,
gli stessi, di ritirarsi nella .ma abitazione; ARRUGINIRE, v. n. Se rortiller. Pro-A
rio del ferro , divenir rugginoso. rt'
ed il secondo priva il punito delle sue lun
zioni , restando le stesse sospese sino'alla du ARSENALE, s. m. Arsenal. Nome gene-An
rata della punizione medesima , per cui E rico di qualunque luogo; ove si fabbricano,
questi nell’ obbligo d’ inviare la sua spada_ al e custodiscano affusti, cannoni, ed attrezzi, si
Superiore , che lo ha punito , e rimaner chtu di mare che di terra.
‘ 80 nella sua stanza, per espiar la pena. ARSENALE DI TEHRA: Designa quelm_
Delle volte possono le ciscostapze esigere, luogo destinato a fabbricare ogni spezie di'
che un Su Priore ordini benanche una sentinella alluin di cannoni , e macchine militari di là
alla porta del medesimo, oppure che si renda in gnu e di qualunque altra materia; non che
un castello; ma questo genere di punizione, ti. atto per fondarvi e costruirvi cann‘cni , pez
guardo al castello, richiede che il Comandan zi di artiglieria, ed ogni altra arme apparte
te del Corpo, ne ottepghi anticipatamente nente alla guerra. ‘ '
l’autorizzazione dal Generale Comandante la ARSENALE DI MARINA '. E un recintouar.
truppa , o Comandante della piazza , ove il tu una piazza marittima , per contenere tut
Corpo è in guarnigione , oppure da S. E. il t’ i magazzini, cantieri, officine necessarie alla
Ministro della Guerra. ’ ' costruzione e raddobe delle navi da guerra,
La durata delle.due prime punizioni sono fregate, ed altri bastimenti appartenenti al _So
prescritte dalle Ordinanze;quella poi del Ca vrano; non che i magazzini destinati al loro
stello può essere più o meno lunga , secondo approvviggionamento ed al loro armamento.
il delitto o la cc a. V. Punizioni. Un’ arsenale debb’ essere fortificato; e se
Mar. ARRIDARE UNA CORDA. Rider un si può isolato , ond’ essere custodito con fa
cordage. E tesarla per mezzo de’ colatoj. cilità, e trovarsi al coperto delle sorprese
Dicesi arridare le sartie ,‘arridare gli stragli del nemico. Bisogna ch’egli sia bastante
e simili. - ' mente spazioso, onde si abbia una gran
Mar. ARRIONDA I BRACCI: Comando ad un de estensione di rive murateyper conte
Ufliziale subalterno nel girar di bordo col vento nere imagazzini necessari alla conservazione
in faccia, e significa che subito'che il timone è degli attrazzi delle navi e di altri bastinion
tuttoalla banda , o si è fatto orza alla ban ti, un magazzino generale per le provigio
da e si è mollata la scotta del trinchetto e ni di ogni sorta_; che abbia una c'orderia ,
de’flocchi di prua, si faccia bracciare so una sala d’ armi , una sala ampia per dise
pravvento il parrocclietto,senza però mollar gnare i sesti, un parco di artiglieria , delle
a bolina tanto che venga a sventare. tettoie e magazzini per gli alberi, legname,
Guer.ARRISSABSI , v. n. p. Se guareller. Far bottame ec , de' scali _e cantieri per la costru
rissa , contesa, azzufl‘arsi. - zione delle navi , de’ bacini e forme per rifa
m, ARRIVARE , y. n. Arriver. Prender ter re e raddobbare i bastimenti , una macchina,
' ra , git;gnere, accostare alla riva, ad un luo o mancina da inalberare ; delle officine d‘ ar
go pro raso. ’ tefici di tutte le arti relative alla marina,
Dicesi arrivate,dper poggiare , o piegare il come girellaj o bozzellaj , travieri o velaj ,
corso. secondo la irezione del vento. remaj , bottaj , falegnami , scultori, carra
Mar. ARRIZZABI‘E LA LANCIA. Metlre la cha dori, tornitori cc. La fonderia , la. fucina ,
Ioupe dedaal. E mettere la lancia in nave. l’ officina del magnano , la pegoliera. debbo
Gucr. ARROLLARE, ARROLLARSI v. a. n. no esser separate dal resto , e se si può cir
p- Em'óler, s’ enróler. Scrivere qualcuno al condate da acqua , per prevenire i pericoli
ruolo militare ', reclutare, ed intendesi anche degl’ incendj. L’ arsenale deve avere alla sua
ingaggiarsivolontariamente a servire in un portata un forno da pane e da biscotto , dei
Qorpr;. V. Ingaggiare. ' ' magazzini di viveri, ed un ospedale pe’ ma
Int‘. ARROTOLABE , v. a. Rouler. Ridurre a rinai e per gli operai, se fa t’ uopo: ’Le più
' forma di ruotolo , ciò che fanno i soldati nel grandi precauzioni devono esser prese per
piegare i loro cappotti, per metterli dietro impedire gl’ incendi , o 1’ esposizione di ma
a’ sacchi. - _terie combustili ed accensibili.
63
Alt T ÎlRT
Gli arsenali più rinomati sono . ‘txelli di ' denominati Artefici, i quali travagliauo alla
Brest, di Tolone, di Rochef0rt, del ’Orien politura e montatura de’diversi pezzi d’armi
te , di Portsmouth ,, di Ferol , di Cartagena che pervengono dalla fabbrica principale del
in Europa, di Venezia , di Copenhagen, di le armi, per indi passarle a’ Corpi.
Carlscrona , di Cronstadt, dell-’Av'aua nel Sotto tal nome generico nell‘ artiglieria si
I‘ Isola di Cuba. . comprendono tutti gli operai di ogni specie,
Art. ARSICOLO, s; m. Esse. Sono delle ga che abbisognano in un’ arsenale qualunque.
viglie di ferro fatte a forma della lettera S, ARTICO , agg. Aretique. Aggiunto cheAsmq
che tengono fermate agli assi le ruote degli si dà al polo settentrionale.
affusti o carrette di cannoni. ARTICOLI, pi. in. Arlicles. Voce adotta»Amm
lhr. ARSILIO , s. m. Corpo di galera sguerni ta nell’ amministrazione militare , e significa
to di ogni e qualunque Corredo , e che si . no le categorie o dettagli de'divcrsiogget«
dispone o per essere disfatto o per gualche ti, nel formare de‘ stati.
uso secondario , come di prigione f i ospe ARTIFICIALE , agg. Artificiel. Fatto conArt,
tale ec. artificio ed è ag_ iunto di fuoco.
Gucr. ARTE MILITARE,s. m.)m militaire. È ARTIGLIIÎRE, ARTIGLIERO , s. m. Ar
la scienza di vincere pugnando coll’ inimico. tilleur. Soldato di artiglieria o artefice , cheArt.
L’ arte militare contiene tre parti principali: tra_vaglia di cose attinenti all‘ artiglieria,
La prima riguarda la maniera d’accamparsi, ÎAItTIGLII‘IRIA. , a. f. Arlillerie. Sotto que-A
sto_ nome s’ intendono cannoni, bombe, mor
l'h'
che si nomina Castrametazione: La seconda
riguarda la maniera di guidare un' armata a tali, obici, polvere , piombo , granate e ge
fronte dell’ inimico , col mezzo delle difl‘eren neralmente tutte le munizioni, che si porta
ti evoluzioni militari, che un Generale può no alla guerra, o per battaglie o per attac
mettere in uso , e della scelta (1’ imponenti co ’di piazze ', e difesa di esse , compresivi gli
o vantaggiose osizioni militari; la quale può Uffiziali ed uomini, che servono nel detto
denominarsi attica di evoluzioni militari: Corpo. ‘
L‘ altra riguarda il talento e l’ ingegno di un L’ artiglieria è stata inventata nel 1380.
Generale, che guidann‘ armata per luoghi da Costantino Ancht'zen di Friburgo, e se
difficili e disastrosi, non offrendogli questi condo altri autori, da Bartoldo Schwarlz
risorsa veruna di sussistenza , e che sa met Monaco dedito alla Chimica.
tere in pratica tutti quc’ mezzi, che possono Nel 1330 prima dell’ uso della polvere 1:
suggerirgli la sua esperienza , ed i suoi mi cannone‘, si comprendevano in Francia , sot
litari talenti; oppure volendo eludere le mi to il nome di artiglieria , tutte le macchine
,re e le vedute del nemico , o nascondere i di guerra atte all’ esecuzione di qualche'gran
suoi proprj disegni, impiega que’stratagem de intrapresa. ‘
mi necessari per riparare a tutto , e vince-’ Dopo i diversi saggi ed esperienze fatte sul
te lo stesso con simili mezzi , piuttosto che la costruzione de’diversi pezzi co‘ differenti
con una forza imponente; la quale può de calibri, si è conosciuto, che un pezzo trop
fl0mÌuflrfii Scienza de‘ stratagemmi militari V. po grande è pesante , oltre di recar molta spe
.Smlegia, Tattica. sa per fondello , e per la olvcre che con-
In tutt‘ i tempi gli uomini han convenuto suma, riuscendo benanche iflicile ed inco
di spogliarsi gli uni cogli altri, e di ammaz modo a maneggiarlo, che se è troppo leggiero
zarsi fra loro ,e per far ciò con più malizia non può fare almm’ell‘etto per la poca quan
e con più ingegno , essi hanno inventato del tità di polvere , che vi s’impie la, rmculan
le regole , che han denominate arte militare; do tropPo , e riscaldandosi faci 1ssrmamentr: ,
alla prattica delle di cui leggi, vi han po che se è troppo lungo è egualmente pesante,
sto dell’ onore e della glofla, onde renderle perdendo la palla una parte della sua forza,
vieppiù imponenti. . pria di sortire, e che seè troppo corto infine,
Art. ARTEFICE , s. m. Ouvrier. Il Maestro la palla sorte prima che tutta la quantita di
Artefice ne’ Corpi è d‘ ordinario l’armìere in polvere abbia preso fuoco , e che le abbia
caricato dein accomodi dc’fucili e di ogni al data una forza sufficiente : Quindi per evi
tra arme bianca o da fuoeo. tare i succennati inconvenienti , si è adotta<
Ilrt. ARTEFICI, COMPAGNIE DI ARTEFICI. ta la proporzione moderna , che sembra la
Nel Corpo di artiglieria della nostra armata più<atta e la più ragionevole V. Scuola2
Vi SOLI sempre una o più Compagnie di opera; Servizio del cannone,
63' t a T ASC
L” artiglieria si divide in artiglieria di piaz i no regolato i calibri dell’artiglieria delle na.
ti 0 d’ assedio, ed in arti lieria di campa vi da guerra. Le Navi francesi ne hanno set
gna: Questa seconda si su divide in artig ie te diversi, cioè 36, 24, 18, 12, 8., 6, 4.
lîia di battaglia ., com osta da cannoni da 12 Si dice che una nave ha un’artiglieria più
e da 6; e dain obici a 5. 7. e 2. ed in arî forte d‘un‘altra, per significare che porta
tiglietia di montagna, composta da qannom de' cannoni di più rosso» calibro.
da e da mortari da 5. 7. e 2. _ _ ARTIGLIERIA ( parco d’ Pare {1’ flf-A
L’ artiglieria a piede serve tutt’i pezzi di tillerie. E un riciuto nel quale ‘si tengono i
battaglia e di montagna, e l’artiglieria a ca depositi di cannoni,le sale (1’ armi, e magaz.
vallo serve i soli cannoni di battaglia da 6. zini d’ effetti d’- artiglieria, e le officine,
e gli ohici da 5. 7. 2. V. Servizio dell'arti nelle quali si lavorano le carretto . gli nfl'usti
g!ieria d’ assedio e di piazza;e Servf:io del ed altri utensilj si di mare , che di terra V.
1’ ariiglieria di campagna coi loro comandi Parco d-’ artiglieria.
Ttspettzvr. ABTIMDNE , ALBERO D’ ÀRTIMONE
L’ ordine che debbono serbare e la situa 0 DI MEZZANA. 1l1ut d‘ nrlimon. E 1’ al C0sk.
zione che debbono prendere i capi ed arti bero del di dietro della poppa. La vela d’ar
glieri , non che i sorgenti e gli Ufiiziali , o timone è Lalifm e fatta in tre punti a dii"
aiutanti , è descritto ne’ diversi comandi: In ferenza delle altre che sono quadrate. Il ca
parata stando il pezzo in batteria , cioè con po d' artimone è sempre caricato obbliquemen
l’ avantreno tolto, i capi ed artiglieri situa le sull’ albero, e non lo traversa quadra
ti a fianco del rispettivo pezzo, al comando tamente, o ad angoli dritti, che _è la si
in parata non lasciano i giuochi d’ arme, di tuazione degli altri capi sugli altri alberi:
cui son provveduti ; i primi artiglier‘i girano La sua vela serVe per andare a orza , o a
su di loro medesimi, quello di sinistra fa a vento largo. Arti_mone si prende anche per
sinistra, e quello di dritta fà a dritta: I secon vela. V. Albero di mezzana. .
di si portano in direzione del fuso dell‘asse, ASCE , ASCIA, 5. f. Hddte. Strumentocosu_
i capi in direzione del bottone del pezzo, di ferro da tagliare, fatto a foggia di zappa,
tutti col fronte in avanti; i terzi ed i quar tua più largo e più corto, proprio de’Legm
ti rimangono fermi al loro posto , ed al loro 1110“ e bottaj. ‘
fronte vicini all’ avantreno. Alla voce a‘vo ASCIA, s. I. Hache. Si distingue in uscita
ordinaria , ed ascia a due mani. , Art.
uri posti ognunp ripiglia la sua posizione, e
12 immobilità. ASCIA A CAPRIOLA. L'sselle. E una spe
L’ ordine da osservarsi in rimpiazzare lo fun cie d‘accetta a testa con un manico corto, la
zioni degli uomini inutilizzati in azione, ad larghezza del ferro riguarda il manico , e si
detti al servizio de’ pezzi di battaglia , o di curva verso di esso.
montagna è il seguente: ASCIA STORTA. Hermincfle. Strumento
Assegnati ad ogni pezzo dell‘ artiglieria di di falegname , a guisa d’ accetta la cui lar C°Ilrs
battaglia e di montagna gli uomini designati ghezza del ferro un poco curva, è in un sen
nell’ articolo Servizio dell‘urlz'glìcria di cam S_Q’Opposto al manico, se ne fa uso per ap
pagna , tutti quelli che sopravanzano delle pianare ed incltt‘vare i legnami.
compagnie si a piede, che a cavallo, desti J\SCIA D’ ARMI. Hache d‘armes. SpecieA
nati a servire le divisioni 0 batterie di arti di accetta, di cui si armano i Marinai nel
glieria, sono situati ed addetti alla riserva caso di abb0rdaggio: Sono fatte ad un di
elle medesime. Or potendo accadere Che in presso come le accette comuni, fuorchè han
un’ azione molti arliglieri s’ inutilizzano , af n0, dalla parte Opposta al taglio . unalun
finché il servizio possa continuarsi , non ostan ga punta di ferro. Servono a tagliare le ma_
te questa perdita , dopo aver richiamati tut novre del nemico , a rompere e aprire le cas
ti gli uomini della riserva{si osserver‘a l'or se di fuoco , se ve ne sono , a distruggere e
dine stabilito nell’ articolo. Rimpiano degli forzare i trinceramenli , e ad uccidere i ne
Immim' inutilizzafi V. uest’ articolo. mici. Qualche volta servono a’ soldati e ma.
Ari ARTIGLIFRIA D’ UNA NAVE. Artille rinaj per montare all’abbordapgio, in una
Mar. rie d’ un Vai;seau. L’ artiglieria d‘ una na nave più alta della loro , piantando un cer_
Ve è comp0sla di tutti i cannoni, che for lo numero di picozze , con la punta nel fa
mano le diverse sue batterie , de’ loro uten sciame della nave nemica , e facendo come
Sili 0 del loro apparecchio r Le ordinanze han da gradini , per arrampicarsi sul bordo.
-‘5
ÀSG A S P
finger. ASCIALONI, m. pl. Tasseaux. Legni a Marina, e da un‘ Ufliziale o Ajutante di am.
foggia di mensole , che si adattano e st con ministrazìoue per la contabilità , e matrico
ficcàno in altri per sostenere qualche ogget le. Ogni Sindacato ha addetto per Sindaco
to , o per ingrossare a foggia di cono qual: marittimo un Pilota , o un‘idoneo Sotto-uffi
che legno, come nell’argano'. Sono detti ziale di mare. Possono essere benanche con
anche fl[ensole , Beccalellt'. ‘ feriti a‘ que' che son dotati di una sufficien
Costr. ASCIABE , v. a. Ilacher. Digrossare le te abilità ed intelligenza delle cose di mare.
ni coll’ ascia. ASPI DELL’ ARGANO. Barres da Cube-M ,
Geo”, ASCISSA , s. 1‘. Abscisse coupc'e. Vale una ,
sian. Sono legm. squadratt. , e forti. , che nel-A ar.
parte del diametro 0 dell’ asse traverso d’ una le grosse navi hanno quattro o cinque polli- rt'
sezione conica intercetta, o presa tra il Ver ci di grossezza, e introdotti ne’ fori del cap.
tice , o qualche altro punto fisso , ed una pello dell’argano , servono a far forza per
semi-ordinata. - ir_arlo. ‘
2 ri. _ ASCIUGAMENTO , ‘s. m. Sécage. Dis< ASPIDE , 5.. m. Arpìc. Nome che si da- A
occèanrento , e dicesi delle polveri. va altre volte al pezzo da 12., il quale pe- r ‘
Àrt. A5CIUGARE, v, a. Torir, Secher. Di sava 4250. libbre.
cesi delle polveri, dopo perfezionate. ASPIRANTE , s. m. Aspirant. Che desiv _
Cav_. ASCIUGATOJO,5.m. É quel pannicello, che dora e pretende di conseguir checchessia , o "
fa parte de’ piccoli ordegni contenuti nel sac-, er merito, 0 er favore,
chetto di un soldato di Cavalleria , per streg ASPIRANTE DI MARINA. s. m. A(spiranlM
hiare il cavallo: E detto anche appannatojo.’ de Il]arine. Neìla Marina di Napoli ‘è un grado, in
Bucr. ASCOLTA, s.‘f. Av_anporte. So dati di guar da cui si comincia er fare i suoi ascensi.
dia , o per meglio dire sentinelle avvahzate, ASPIRANTI CA_ I DI BRIGATE. Aspi-Mù
poste due o' tre tiri di fucile al di l‘a del Cor rans. Questi sono de’ giovauetti che fan par- "
po di guardia vall’ estrema fronte del campo te del primo Collegio della Reale Accademia
per avvicinarsi di più al nemico, ed espia di Mariua,hanno per distintivi il laccio d’oro
1‘e , ascoltando attentamente, se esso si avvi alla sinistra ed alla dritta una controspalletta
cina , o minaccia d’ intraprendere alcun ten di gallone' d’oro a tiratiglio , che finisce con
tativo. ' una mezza luna cannottigli d’ oro. 1 sem
Mar. ASCRIZIONE MARITTIMA. Inscrìplioit plici Aspiranti ortano il laccio d‘ oro alla
marilime. Per articolo delle Reali Ordinanze sinistra ed il treer alla dritta. ‘
di Napoli tutt’i sudditi Napoletani ch’ eser ASPIRANTE TROMBA, s,f. Pompe aspri-M
fll's
citano o_vogliono intraprendere il mestiere, Tante. Dicesi di quella ,che attrae 1’ acqua,
o arti di mare , devono essere ascritti in di, a diil'ereuza di quella , chi.I la comprime ,
verse matricole, tanto per somministrare al chiamata Tromba di compressione. Y.
la Real Marina di guerra gli uomini, de’q‘ua ASPO V. Guimlolo.
li abbisogna pel suo servizio, quanto per es ASSALIMENTO, s. m. Altuque. Assalto,
»sere regolati intatti gli oggetti relativi alla attacco per forzare un posto, o un corpo di Gucrg
Marina mercantile. ' truppe. ' _
Le coste del Regno sono divise pel servizio ASSALIRE , ASSALTARE, v. a. Assazl--Gucr
dell’ ascrizione marittima in Circondati , DI? lir. Aridare alla volta di chicchessia , con "
stretti, e Sindacati marittimi. animo risoluto di ollènderc , attaccare , as-f
L’ ascrizione marittima è regolata da una saltare.
Direzione Generale residente in Napoli, com ASSALTO , s. m. Assaul. E l’ attacco ,Guen
osta da un Direttore Generale, prescelto fra che si fa d’_un campo , d’ un trincerame’uto,
gli Uffiziali Generali, due Aiutanti Maggiori, d’ un forte, o d’una piazza, con amino d lm-f
uno de’ quali è il Sotto-direttore del primo padronirsene. \ >
Circondario , e l’ altro il Comandante del pri-. Dare un’ assalto generale , è attaccar la,
mo Distretto del circondario medesimo. piazza da tutti i lati e sii tutt’i punti :_ __
‘ Ogni Circondario ha un Sotto-direttore scel Pria di venire a tanto , è necessario di ro«
to fra gli _Uiliziali superiori del Corpo di guer vipare e distruggere le opere di difesa , che
ra , un Sotto-commissario 0 primo Ufliziale la proteggono , e di fare durante 1’ flttat_tco “D
di amministrazione. fuoco vivissimo di arti lieria , gettandovi l)OIII-u
Ogni Distretto è comandato da un’ Ufizia be ed altro , onde ridurre gli assediati nello
le subalterno del Corpo di guerra. della Bea! stato di rendersi,
9
.os .
ASS’ A S S
Il Governatore di una piazza è obbligato stanza nelle linee; e questi ridotti denomi
di sostenere tre a=salti , pria di rendersi. Gli navansi Bastiglia.
assalti si danno di raro , poiché costano iu Le elevazioni di terre sostenute da fascine
finito sangue e perdita (1’ uomini. e da tronchi d' alberi , che i Romani chia.
Cuor. ASSALTO , s. m. Faz'rc assaut. Fare as mavano Agger, erano anche in uso sotto Filip
salto ., dicesi de’ giuocatori di scherma , che o Augusto ed il suo successore. Da Filippo
si esercitano co’ fioretti. e Valois col favore delle larghe ed altri
Geom, ASSE , s. f. Awe. E la linea , ‘che. passa grandi scudi detti pavesi che si ficcavauo in
pel centro d’ un corpo , come d’un cilindro, terra ‘per la punta, e ch’ erano alla prova
d’un cono , d’ una piramide , e che è per‘ ' delle recce,si facevano avvanzare delle mac
pendicolare al centro della base: Dicesi an chine e delle torri di legno su ruote , Ct:Slt‘uen.
che asse d’ una sfera, parlandosi del suo dia do delle gallerie nel fossato , per facilitare
metro. l’adito al minatore sotto le mura , o per rom
Art. ASSE , s. f. , ASSO s. in. Arte. Legno perle coll’ ariete. ‘ ‘
segato per lo lungo dell’albero, e che serve L’ uso delle antiche macchine da guerra è
a sostenere le due ruote d’un carro: Questo cessato in Francia sotto Carlo VII., ed è
è per lo più anche di ferro: Negli affusti o. appunto sotto il regno di questo Ile , che
earrette da cannone è situato sotto la parte cominciossi a Vedere distintamente l’uso delle
anteriore dein aloni. ' ‘ trincee.
ASSEDIAMENTO, s. 111. L’ assediare. In ogni tempo la decisione di un’assedîd
ASSEDIANTE. Assie'gean’. Che assedia.’ fu un’ affare di gabinetto: Questa è la parte
Guer. ASSEDlARE; v. a._ Assiefger. E il far la più diffi0ile della guerra, e richiede molte
l’ assedio d’ una piazza , accamparsi d’ intor misure e circospezione. Il successo d’fm’ as-*
no ,l onde proccurarne la resa o colla forza o sedie dipende 1°. dal secreto , senza di cui è
colla fame. difficile riuscirv'i; 2°. dalle forze che si ham
Gnu. ‘ ASSEDIO , si m. Sie'ge. L? assedio èl’ac no in piedi per attaccar la 5piazza de’ nemici
campamento d’un’ armata dintorno ad una e per difendere le proprie; °. dalla disposi‘
iazza , che si vuole attaccare: Dicesi fare zione de’ nemici, i quali se sono riuniti , e forti
l’ assedio , stringer 1’ assedio , levar 1’ assedio. possono impedire di far l’ assedio ; 4°. dallo
I Francesi per lo‘ addietro , sotto i primi stato de’magazzini ., che devono essere a por«
Be , seguivano inmolte cose , riguardanti si tata de’ luoghi, de’ quali si voglia impadro.
l‘attacco che la difesa delle piene, l’ antico nire :, 5°. dalla scelta de’ tempi , poichè non
sistema de’ Romani. I Galli soggiogati da tutte le stagioni offrono l’ agio di poter fare
questi l’ avcano‘appreso da essi; ed i Fran un’ assedio; 6°. infine da’ fondi necessarj alla.
cesi , essendosi resi padroni de’ Galli avea spesa , essendo il danaro il nervo della guerra,
no profittato delle loro_0tmoscenze medesi‘ come suol dirsi.
me. Ciò non ostante fino a’ tempi, di Carlo Queste misure, prese molto tempo prima, so4
Magno, che perfezionò in Francia l’arte mi no dirette con agiq;ma spesso possono essere
litare i Francesi non potevano. eguagliare i interrotte da un nemico intraprendente , il.
Romani in simili conoscenze. - uale non lascia di formare manche i suoi
I primi Francesi, ad esempio de’ Romani, isegui per controbavare queli di chi vuole
por impadronirsi d’una piazza in un tratto , ' attaccar 0.
non facevano circonvallazioni , ma dividevano Un Generale abile ria di stabilirsi innan-'
la loro armata in tre corpi, che formavano zi ad una piazza, ch’eg i voglia attaccare ,‘do
ciascuno un cerchio-‘dintorno, e preparandosi ve prendere tutte le«misltre per non essere
all’ assalto per mezzo di scale , erano soste sorpreso dal nemico , eîli dev’essere sempre
nuti da’ loro arcieri, e frombolieri,che tira? più forte, e s’ è possibi e deve avere due ar
vano contro gli assaliti , che difendevano le mate, una di assedio, el’altra di osservazione.
mura. ‘ L’ armata che assedio , si rinchiudg nelle
Fino a’ tempi di Filippo Augusto gl’ isto sue linee; quella che osserva , gira dintorno
I:ici non fanno menzione,se'i Francesi sonosi e difende i sbocchi per ova il nemico pori-eh
serviti delle linee di circonvallazione , e contro be presentarsi, prende delle posizioni,scgue
vallazione. Le torri di legno furono molto in il nemico , se si allontana , fiancheggiandolo,
uso prima dell’invenzione del cannone. , co e situan.losi srmpre fra esso e l’armata asse
me anche de’ piccoli forti di distanza in di" diante il più vantaggiosamrute Possibile.
ass _ 'A ‘s S ' ‘ °"‘
Due armate , che si tengono bene a poi i tr_i più forti, per rinchiuderla il più ch’ è
&ata , ed in perfetta communicazione, ne im_ grissibile , aflin d’ iniPedire alla guarnigione
pongono s‘1 fortemente al nemico, che questi i sortire a foraggiare,‘ Gl’Ingeguier-i traccia
non osa attaccarle. ‘ ‘ -no in seguito le linee con perticheo picchet
Un’ armata d’ osservazione al comincismmto ti per i travagli da intraprendersi , ed indi
d’ un’assedio è di un gran soccorso all‘ armata con la corda per più esattez\za,yse fa d'uopo.
assediante: Ella invigila alla cons‘ervazione di Se i diversi quartierirson separatida fiumi
questa , seconda i suoi disegni , scorta i suoi grandi o piccoli, si fanno de‘ ponti su caval
convogli, la fornisce di fasctnfi, o le rende etti o battelli. I cavalletti sono più sicuri e
molti ed infiniti utili servizi. più stabili, particolarmente quando la piazza
All’o posto 1’ armata assediante Può rin può effettuire con delle cataratte qualche gran
forzare l’altra nel bisogno, dopo i primi set de.allagamento ed affluenza di acque riunite,
te o otto giorni di trincea , allorch‘ella ha - capaci di rompe_rei ponti ed i battelli. I ponti
presi tuttii suoi vantaggi contro della piazza. che si fanno, devono essere racchiusi X\t-:llu linee;
Allorché èdecretato l’assedio di una piazza, se ne fortificano gli aditi con de‘ ridotti, ren
il Generale a cui se ne aflida la delicata corn ‘ dendone facile l’avvicinamento alle proprie
missiona, deve fare tutto il possibile per ce truppe, e.vi si mettono delle guardie per la.
lare i suoi disegni all’inimico. Qualche volta loro difesa e conservazione.
s’investisce a bella posta una piazza , che Nella disposizione delle linee , si avrà at
non si vuole attaccare, per indebolire la guar tenzione di'occupare il terreno più vantag
nigione di quella, che si ha il disegno di gioso de' dintorni della iazza , e di postarsi
assediare. Altre volte s’incalza l’- inimico per in guisa che la coda del) campo non sia af
qualche giorno , onde allontanarlo dalla piaz- . fatto sotto la portata del cannone della piaz
za , c'he proponesi di prendere, e quando le za : Non devesi gettar troppo verso la cam
cose sono nello stato che si desidera , si fa pagna, ma devesi occupare il terreno neces
investire la piazza da un corpo di cavalleria sario alla sicurezza del campo istcsso'. Dm..no
di un numero proporzionato a quello della eVitar_si i luoghi che dominano , che possono
uarnigione di essa.
f!
a
' ’ _ incomodare i campi e la linea ; quando se ne
Dal giorno medesimo , in cui la piazza è incontrano, si fanno occupare da piccoli po
investita tutto deve essere in moto; 1’ arti sti . Bisogna osservare ancora di far servire
glieria ed il suo seguito, i viveri ed i con le alture, i ruscelli, i burroni , le scosceso , i
VOgli , e quanto altro f'i d’uopo, deve mettersi luoghi diruti, le macchie, ed ogni altra co
in‘marcia , per rendersi innanzi alla piazza in sa che avvicini il circuito-del campo e che
Vestita: L’armata poi che. marcia a lunghe può vantaggiarlo. - _. ,
giornate giunge d’ ordinario due, tre 0 quat Quando le linee delle trincee son fraccia
tro giorni dopo l’investizione. ‘ te , e che non si possono avere de' paesani
Il Generale Comandante l‘ assedio , altre per travagliarvi, se ne distribuisce il terreno
Volte sul rapporto ricevuto dall’Ulliziale , Valle truppe; e vi s‘impiegherir il più breve
che avea investita la piazza , riuniva gli Uf -spazio p0ssibile, onde regolarmente portarle
liziali Generali ed Ingegnieri dell’\armatzi, e a loro termine. Gl’ lngegnieri sono impiegati
fuceVa il giro della piazza per determinarne lungo le linee per aver cura che le misura.
la circonvallazione ; _ma ora questo trava vi siano osservate , ma sono gli Ufliziali Ge
glio si è gi‘a.posto in disuso. Dopo di'aVer 'nerali quelli, che devono invigilare.su tutte'
deciso sulla figura ed il circuito delle linee , le opere ne’_proprj quartieri assognati.
che doveano servir di base per l’accampamen Le linee di circonvallazione si regohtvano ,
to, le truppe situavansi secondo le posizioni ed secondo il terreno: Si facevano gnei-nire di
f quartieri ad esse assegnati. Ora si stabilisce il parapetto , quando si era risoluto di atten
Quartier generale, quello de’viveri, del parco dere il nemico nelle linee} ma se si era de
di artiglieria , ed indi si rettifica quanto ri ciSo di andare al suo incontro, non vi s’ im»
guarda le operazioni di attacco per la piaz piegava altra cura , profittando soltanto'di
za , che il Generale avr‘a diggiit in parte de tutt‘i vantaggi del terreno che potevano_tu
terminate. contrarsi nell’assediare la piazza.
Dopo tutte queste disposizioni , si situano Al ccmincramento dell‘assedio si fanno delle
de’ piccoli corpi di guardia avanzata a‘ din provvigioni di gabbioni,di fascine , e dipic
torni della piazza, che si fan sostenere da al b Ghetti,.« ma i primi devono essere inYigilati
,
68
A85 A S S
per ber. farli, e se occorre pagarli, a causa tenere per gli attacchi, e del numero e gran.
della diflicilezza della loro costruzione , che dezza de’ bastioni, ctwallieri, meizelune, o
esige delle cure, e della espertezza. pere a corno, ridotti, camini coverti ec.; ma
Tutti i Corpi fanno de’cumuli_ di fascinag per r nel che riguarda il di dentro delle ope
gai, che situano alla testa del loro campo. re _e altri luoghi covert'i, bisogna cercare di
' er i gabbioni questa è l‘opera de’zappatori, ‘riconoscerli di notte , non senza qualche pe
e minatori bene istruiti, e nelle circostanze ricolo per altro;
sono anche utili le casse e barili vuoti del Dalle c0noscenze acquistate su di una piazza
1’ artiglieria. posson ritrarsi de‘grandi Vantaggi ; poichè ogni.
Mentre si travaglia cosi a”prelpàiativi della piazza ha il 500 debole ed il suo forte; am
trincea, l’ artiglieria dal suo canto_ pensa a meno che qttesta non" abbia una‘ costruzione
formare il suo parco , i suoi magazzini a pol- ' regolate , e_tutte le stre parti eguali fra lo.
vere; a montare i suoi pezzi suin afl'usti;a ro, e che non sia _ella situata in una vasta
Preparare le pz'atIe-forme de’ cannoni e mor e rasa campagna, che la circondi a perdita.
ta; ; a porre in ordine e simetrìa le bombe,’ di vista, non vantaggiando affatto più una
le palle, le granate; a disporre tutti gli u parte che l’altra.
vMensili necessarj, per fare delle blinde‘ di le-‘ Per le altre piazze che sono d’ ordinario
gnu, guadre e rotonde ; a fare delle provvi un Composto di vecchie e nuove costruzioni,
gioni i rotelle per le carr'iuole, di pandoni e che non sono senza difetti , e senza qual
per i mantelletti su ruote, o di salcìèciorti' che vantaggio, si attaccano secondo la loro
imbottiti, per uso de’ zappàtori. Ella riuni posizione e situazione. V. Piazza.
sce de.’ ganci, e forche di ferro; de’ grossi Quando si è istruito delle qualità delle for
martelli a lunghi maniohi ; delle pale di ferro tificazioni , bisogna esaminare se qualche riu
a lunghe maniche per zappare ; delle carriuo dotto , cammino incavato ., o ineguaglianza
le ; de’ sacchi di terra , de" quali bisogna sem di terreno possa favorite gli approcci : Se non
'pra una gran provvigione ; de’_picconi a due vi è niente di ciò che possa essere utile, giova
'punte , a rocca , a sguscio , ad accetta ; delle ' esaminare la qualità del terreno , per ove de:
pale di ferro comuni ; delle Vanghe ; delle Vono condursi .gli attacchi, se esso è mollee
pale di legno ferrate 'e' noti ferrate. mane'ggia‘hile possono farsi buone trincee ;
' Tutti I citati utensili sono per le terre e al contrario s’è framischi-ato di pietre, eroe
-le rocche: Que’ che servono ‘a’ legnami Sono che , esse riescono più difficili e sono peri.
le asce , le Pialle , le seghe di_ogni spezie , colose per i travagliator‘i a cagione delle scheg*
-le- mannaje , i scarpelli semplici ed a sgorbitt, go , che vi produce il fuoco della piazza.
ed infine ogni altro istromentu utile al me Nella riconoscenza delle piazze fa (1‘ uopo
itie're. ‘ ' anche di ricercare de‘ luoghi caverti per 0
Oltre i succannatistrummti, Ve ne seno altri stabilimento d’ un piccolo parco, d’ un pic
appartenenti ad ogni altro mestiere , cotne di colo ospedale , d’ un campo per la riunione
ferrajo, magnano, c'arpenliere’ , de’quali vi do delle truppe, che devono montare alla trim
vono essere nel parco delle botteghe fornite; cea, ed altri luoghi propri a collocarvi le_
non che di que’ appartenenti a’ minatori ed guardie della cavalleria. Il piccolo parco si
mltri travagliatori. - situa d’ ordinario alla coda della trincea di
Mentre ché l‘artiglieria da un Canto acco ciascuno attacco : Esso è guernito d’una certi.
moda ed ordina il suo parco, e che dall’al quantità di polvere , di palle , granate , mac
tro l’armata travaglia alla costruzione delle chine , pietre focaje , asca , blinde , mantel
.linec, e delle trincee , in: Generale accorto letti, utensin e simili; e servono ne’ casi di
ed avvednto,_se non ha la pianta della piaz urgenza; poiché sarebbe faticoso di andare
za , cerctt di acquistar lunii e conoscenze ogni volta a cercare questi generi al gran parco
sulla posizione della stessa ; sia per niezio ne' Momenti di bisogno.
de’paesani medesimi, sia coll"andar di per- Vicino al piccolo parco vi è il piccolo spe
Bona a far le riennoscenze e solo senza com dalé, il quale è gùcrnito di tende , di pa
pagnia vernna, se occorre per non lasciarsi glioni, di mantelletti, e di rimedj per i prirpi
scovrirc dal nemico; o pure accompagnato so apparecchi delle ferite, amministrati da’clu
1arnenteda unò'o due persone intelligenti. .. rurgi che vi assistono.
Questa maniera di riconoscere una piazza .Siccome il campo per 1’ assemblea delle
istruisce soltanto del cammino, che biwgha _ guardie della trincea richiede molto terreno ,
- ‘ . . . 69
Ass 'A S S
esso si titua ordinariamente fuori della por- i l‘ano e li c0prono con un gran numero di
tata del cannone della piazza. cavalleria; nettampoco conducono le loro trin
Quando si è riconosciuta una piazza, si Cerca cee per la linea la più corta, fiancheggiando
sempre il suo debole per attaccarla: Oggi si le con de‘ ridotti di distanza in distanza , ma
è convenuto che il fare de’ falsi attacchi è le fanno in linee curve trasversali, parallele
una spesa ed "una fatica inutile , poiché l’as al luogo . verso dove essi si avvicinano , e
sediato subito si avvede della loro falsità ; le moltiplicano le une dietro le altre , in tal
nettampoco si fanno degli attacchi separati, guisa esse non possono essere infilate dalla
ammeno che la guarnigione non sia molto de piazza o distrutte dal cannone.
bole , e l‘ armata di assedio molto forte; In Le loro trincee sono più profonde , c'piia
tanto gli attacuhi doppi sono più facili e me larghe, che le nostre ', essi vi si alloggiano
glio serviti; poiché si sostengono meglio tra commodamente e con più sicurezza , fino a
essi , e fanno fare una diversione di forze alla scavare ne’ parapetti delle nicchie per essere
guarnigione; ma qualche volta ciò non può al coperto della pioggia , e la communicazio
eseguirsi, quando i fronti attaccati sono trop ne di una trincea all’ altra è più facilce più
po stretti. ‘ . sicura.
Allorché gli attacchi sono basati, si re l Turchi non rilevano nè le guardie nè i
golano puranche le guardie della trincea: lravagliatori , entrati una volta a‘ loro posti;
L’infanteria dev’ essere almeno sl forte chei essi vi dimorano sino alla fine dell’ assedio ,
tre quarti della guarnigione , e la cavalleria e cola sempre in forte numero; ove ricevono
d’ un terzo più numerosa , che quella della fino a’ loro posti dell’ acqua, de’ viveri, del
piazza ; di maniera che se la guarnigione è le legna cc. _
di quattro mila uomini a piedi, la guardia Siccome i Turchi hanno molta artiglieria
della trincea dev’ essere almeno di tre mila, e' di gran calibro , rompono così i bastiom
e se la cavalleria della piazza è di quattro e le mura con batterie , che tirano senza di
cento cavalli, bisogna che quella della trincea scontinuare: Essi deviano le acque da’ fossa
sia diseicento. Ne’scorsitempi per far bene l’as ti coll’ 1150 de’ sacchi pieni di sabbia,di lana,
sedio di una piana , si esige‘va che l’ armata e Con fascine, salciccioni ed altre materie. Fan»
di assedio fosse dieci volte più forte che la no delle gallerie, e spingono innanzi delle montaa
guarnigione , cioè a dire che se essa era di gne di terra, per così dire, capaci a contenere
mille uomini , l’ armata dovm essere di die molti cannoni, ed eguali alle altezze (delle mu<
ci mila, e così del resto. 'Se si considera per ra e de’ bastioni della piazza assediata, e qual
altro a tutte le manovre , travagli e servizi che volta più alte ancora.
a‘ quali sono ohbligate_le truppe di assedio; Essi cavano delle mine semplici, doppie e
ciò non deve sorprendere: Bisogna continua triple, 1’ una sull’ altra; e che sono molte
mente montare e discendere dalla trincea, profonde; le caricano indi di l‘30 a 150 ba
fornire de’ travagliatori di giorno e di notte, rili di polvere; oppure scavano le fondamen
custodire le linee , scortare i convogli e fo ta alla maniera de’ Romani , puntellano le
raggi, far le fascine , andare a’ viveri ec._; mura con de’peni di legni ; a‘ quali appic
infine un‘annata è sempre occupata.. Egli è cano il fuoco , che bruciando lasciano crol
Vero per altro , che gli assedj duravano il lare d‘ un colpo de’ lunghi tratti di mura:
doppio ed il triplo di quello che durano og Essi molestano continuamente gli assediati con
gi giorno , e le perdite erano anc0ra più nu assalti frequenti ed ostinatì. Queste opere che
merose. _ sarebbero per altri (1‘ un travaglio insuppor
Presentemente gli attacchi sono condotti con tabilc_sono facili per essi , a causa del gran
più arte ed ingegno. numero di pionieri che segue la loro arma-'
_ Non vi è più circonvallazione, poichè ella ta , parte di buona volont‘a , e parte di
per s‘t piccola che‘ fosse , avea almeno cin forza tratta da’ convicini paesi , i quali
ue leghe Comuni di Francia , pel calcolo sono regolarmente pagati, oltre de’ doni
atto da‘più abili ingegnieri, regolandosi le che ricevano all’ infuori per queste sorte dt
circonvallazioni snlla portata del cannone del vOI)8I'C. . I
in : ',
% BAJ‘ BAJ
Un. BAGNA«ASCIUGA, ,. m. Linea d‘acqua. 'una piaggia di sabbia. Queste soflo talvolll
Ligne d’ eau. Quella parte della nave , che terminate da due punte di rocce.
è alla linea di fior d’ acqua. V. Linea. _ BAJO,'a;g. lini. Aggiunto di mantello dic"‘
Mar. BAUL\ARE I.l" VELE. Mouiller [es vorles. ‘ cavallo o mulo V. Cavallo.
”" " ' ' Gettar le acque sulle vele , affinché si g0nfiflO BAJONE’ÌTA , s. f. Bajonpelle. FerroArt,
_ "i fili della tela, e questa si condensi7 con appuntato , cowpiccol manico, che fa parte
che si ritiene di più il vento sulle stesse , del fucile militare , e posto alla cima di es
onde se ne ha maggior effetto. ‘ so , serve al soldato d‘ arme in asta, poten
]>AGL’ATORE, s. m. Mouillelk. Strumen dosi benissimo carican: e scaricare il fucile,
to da forgiatore. ’ senza toglierlo dal-cannone dello stesso:
BAGNO, ERGAS'I‘OLO. s.m..Bagne. Luogo Le arti principali della baionettr, ‘011.
ili unizione, ove_50no ristretti i condannati La lama. La lame '
a‘ liîrri o lavori forzati , e siccome sono co La punta della lama. Pointe
storo er lo più impiegati, ed addetti a’ser» Il dorso della lama. Do;
"izj di niarina ; così dimoraudo essi ne’ luo I filetti. A1'ólff; ’
ì:hi accosta al mare , si è dato il nome di I Gusci. Goùllière3
llagno al luogo ,‘ che li racchiude. Si cita 'L’anello del manico detto la ghiera. Bagna
nello di Brth come il più bello c più be Il manico. Douillee ‘ '
ne inteso; se ne trova la descrizione nella Il braccio. Brano/1:, comfe‘e
arte dell‘Enciclopclliq Metqdica che tratta La coviglia’del manico. Etouteau
dill‘ Architettura. L’arresto. Arrimir.
u|‘n- LAJA , 5. f. Baille. Spe0ie di vaso o ti BAJONL'I‘TA IN CANNA. Bayonnette au
nozza l'atto d‘un megzo barile. Vi sono di conon. Comando che si esegue in tre tempi. InF.
verse baie; altre che servrmo alla bevanda essendo una truppa al portate l’ arme: Colku’
de‘marinaj ; altre che diconsi bnje di com primo si cala il fucile allungando il'braccio
battimento , che si tengono si: i ponti piene sinistro, e si prende neltempo istesso con la
d’acqua per estinguere il fuoco, che potreb mano destra al di sopra ed accdsto alla prima
be comunicarsi per la polvere sparsa,ed an fascetta, come nel primo tempo di al piede
che "per rinfrescare i cannoni nel tam o del l'afme ; quindi si discende con la' man dritta
la battaglia, bagnando il di dentro con le lungo la coscia , allungando il braccio dritto
lanate , ed il di fuori con le fretazze. Molti senza nbbassnr la spalla, e si prende l’arma
pensano che questa pratica , la quale per con la man sinistra al di sopra della dritti
'veritì: nò far ore ore i cannoni, del;lm (s tra la prima e seconda fascetta ,. ed abban
sere rigettata : Al re baie servono a tullaryi donandola colla destra , si posa leggermente
il pesce e le carni salate. il calcio a terra con la sinistra , che disco.
Mur. AIA DELLO SCANDAGLIQ .Bn_ye de sua-à un poco 1‘ arme dal ’cor o. La destra
sonde: Queste. baie sono mezzi barili, ne’qua trarr‘a solito la baionetta dal llidero, piglian
li si tengono le cordicelle 'e piombi di icau dola pel manico ed il suo curvo in modo,
daglio. che l’estremitìa' del manico oltrepassi d’ un '
VMar. BAIA , s. f. Baye. Seno di mare nella ten pollice la palma della "mano, che terrà il
re, più larga (1’ ordinario al suo mezzo, che i pollice disteso sul piano interiore della lama,
al suo ingresso. La baia è più grande della} e la-porterà all‘ allena e dirimpetto alla hoc
bajetta e minore del goffo , e la sua imboc ca della canna nella situazione-spiegata al.
catura è più serrata di vquella degli altri due
primo tempo di rimellele la bajonefla : Col
Seni nominati. Si dà d’ ordinario il nome di 8064me si pone sollecitamente , e senza-esb
Baia ad mio seno, dove vi sia luogo da dar tare la baionetta in canna , restando il polli
fondo e sicurezza er le navi, ed un porto 0€ e l’ indice della desîra piegati sulla vite
ancora nell’interno,“ come la Baia di Codice dell’ anello, e le "altre dita distese: Col
cc. Appresso qualche scrittore di navigazione terzo inlin_e come" al terzo tempo di rime!tc'lfl
italiana si qlxiama Badia. \ la bnjouctla.
- Un. BAJIÌTTA , 5. f. Ance , Anse. Spiaggia, Questo stesso comando si esegue in due
parte di una costa , dove il mare fa un se tempi , stando mia truppa al piede l’arma :
s
no circolare , poco rol'ondo. Nel primo tempo
nel primo tempoidell’lspezione
si esegue? quanto
: Nel èsecon
delio
_ ’n. ‘BAJE'I'IA DI SABBIA. Ance (le snble.
Così chiamami quelle, che sono formate da do con la man destra1i trae dal fodero La
\
l san %
BAL
Baîonetta e si arma; indi ripigliando l‘arme te alla freccia, per mezzo di un buco qua
Con la destra si fa subito fronte. dro , che penetra ciascun martello nel suo
Per i Sotto-ufiiziali il comando bajonelta in mezzo, e per il quale passa la freccia. Si
canna si esegue in tre tempi ; Nel primo come possono fare scorrere avanti ed indietro que
al primo tempo di rimetlete la Ingomella,ec sti martelli, come si vuole, lungo la freccia,
cetto che la mano sinistra discosta un poco la quale (1’ ordinario è graduata in tutte le
l’arme dal corpo, e la destra trarrh suLito la sue facce in relazione a ciascun martello. Si
baionetta dal fodero , pigliandola pel mani-' fa uso (1’ uno de’grandi martelli, quando
co e il suo curvo , in modo che l’ estremità l‘astro è molto elevato so ra l‘. orizzonte , e
del manico oltrepassi d' un pollice la palma d’ uno piccolo, quando l’efivazione dell’astro
della mano , che tiene il ollice disteso sul è piccola. ,
inno interiore della lama; la porta indi al Vi sono due maniere di osservare l’altez
f’altezza, e dirimpetto alla bocca della canna, za del Solo con questo istrumento; la prima ser
nella situazione spiegata al primo tempo di vendosidella sua ombra, e volgendcsi all’oriz
rimettele l_a ba 'onet."a: Nel secondo come zonte dal lato opposto all’ astro , questo è ciò
per i soldati: fiel terzo come. nel terzo tem che dicesi prendere 1’ altezza per l’ indietro; e
o di rimettete la bajonetta. l’ altra maniera dicesi prendere 1’ altezza per
Costr. BALAUSTRI m. pl. Baluurea. Pezzi tor davanti , perché l’ osservatore si volge alla.
niti o intagliati, che servono a formare il parte del Sole , e l’ occhio deve fare due
parapetto o il pettorale della galleria, come raggi visuali, uno all’ orizzonte e l‘ altro al.
anche er guerhire le Scale. 1’ astro ,' per le due estremità del martello.
C0Slr. BALATAS 0‘ BALATA , s. m. Sapotilier. Si preferisee il rimo modo che è più esat«
Legname , e ve n’è di tre specie, del bian to, oltrecchè ail€nica meno la vista , la qua.
co della Guiana , del rosso, e di grossa cor le ha un oggetto solo da osservare, e non ‘è
teccia. obbligata di fissare il Sole. y
BALESTONE V. Turchia, Struzzo. ‘ BALESTRIGLIA A SPECCHIO. Arbaléle
Àrt. BALESTRA , MOLLA , s. 1'. Ressorl. E à glace. E} una bulestriglia che è munita al- 3‘"
ho pezzo d’acciaio fino , che partendo con 1’ estremità del martello , 6’ uno specchio ,Mml
violenza da un punto in una achina , pre che ripercuote l‘immagine del Sole sopra una
me altri pezzi, a‘ quali cnmnfiica il movi-_ piastra, che è all‘estremità della freccia , aper
mento. y ta con una fessura, per la quale si dee cer
l'ort. BALESTRIERA , s. ,i'. Barbacane. Buca care 1’ orizzonte , ponendo l’ occhio all’ altra
Mar. nelle mureglie , onde si balestra il nemico: estremità del martello. Si ha l’altezza ricer‘
così vien chiamato anche quel luogo fra un 011121 , adducendo l’ orizzonte',c l’ immagine
remo e l’ altro nella sponda d’ una galea , del Sole a questo stesso punto. Con questa
ove stanno i soldati per combattere. balestriglia si prende sempre l‘ altezza per
Guer, BALÎLSÎ'RIEHL', s. m. Arbaft’lrier. Ti indietro.
’ ratnr di balestra. Vi sono delle balestriglie, in cui questa
I_lar. BALLSTRIIRE , f. pi. Arbaldlrières. Quel piastra nominata' giretto, è mobile , ed il;
piano nelle galee, oVe sono le poste dc’sol martello è fermo, ma 0 che il martello. avan-‘
dati. Le tavole ond’ ‘e formato, partono dal zi, o venga indietro , o che così si muova
la crocetta del banco , e finiscono posando la girplta , l’istrurnento è sempre regolato e
alla Seconda reggiola presso all’ aposticcio ; graduato sullo stesso principio.
si_levano e si rimettono. Ora si sono inventati degli strumenti più
Astr. BALESTRlC-LIA , -s. 1'. Arbaletc , Arbalc esatti di questi per osservare , ma siccome,
1_\iqyr, Str1'lt'e, Flt’che. lstromrnto di astronomia che sono più complicati e di caro prezzo, la ba
serviva molto in altri tempi, per prendere lestriglia che è più semplice , fu sempre in
l‘altezza degli astri, e per determinare la lati uso rie’ bastimenti mercantili.
_tudine del luogo, nel quale si era sul mare. BALICE.\ V. Baliciolto.
Al presente è poco usato , parchi: non è su’ BALICIOTTO, s.- m. Porte-manfeau. Il bali-c (
scettibile dell‘ esattezza necessaria in questa ciotto con dentro una calzabraca, lo spemct‘, ""
sorta di osservazioni. Egli è composto di un o goi‘i , e tutta la biancheria col minuto t‘qu1
lungo pezzo di legno a quattro facce nomina paggio del soldato di cavalleria , è attaccal0
to frecciu,e di -tre o quattro pezzi nominati dietro la sella dalle tre corcgge , una dl.mflllo a
martelli o corrieri , posti perpendicolarmem e due laterali , delle quali ognuna di queste
‘ la
Q
‘9 n-ar. DAL
due allihhìa al secondo bottone, contando batterie di un raccouamento di grosse travi
dall‘estremit'a. concate le une sulle altre di lungo e di tra.
Guer. BALISTA, s. f. Balisle. Machîna da guer ' verso, e distribuite a distanze eguali fra es
ra , di cui servivansi gli antichi per gettare se, i di cui vuoti eranoriempiti di terra e
pietre , ed altri corpi duri e pesanti : Essa di zolle. ‘
ebbe origine presso i Popoli dell' Asia ,mal« Gli antichi S] coprrvano col favore delle
grado che i Greci se ne attribuiscano 1’ in loro batterie di arieti, torri, baliste, ca
tranione , egualmente che della catapulta. tapnlte cc, ed aveano Cura di travagliare a
La Balistit gettava de’dardi di una gros-. simili opere con una diligenza ed esattezza
cozza prodigiosa del peso delle volte sino a iflc0mput'abili , per nascondere le loro m:.chinfl
60 libre , della lunghezza di tre piedi, no-‘ da tiro. _ . ‘
ve pollici e nove linee.-Di questi strumenti Gli effetti della balista e della catapulta
se ne formavano anticamente delle batterie, Grill tali , che avvicinandosi questi quasi alla
come le nostre attuali batterie di_canuonL portata del tiro della nostra artiglic_ria, iloro
La halista non era ancora in uso in Fram colpi eran sicuri ed immancabili, e iii giusti
cia al tempo di Filippo Augusto ,- malgrado ancora_che queide’ nostri fucili e d)e’ nostri
che fosse molto comune presso altre Nazioni; cannoni. .
Servivami allora delle mine,e dell’ ariete , e Queste.machine sottosi Conservate in uso
di altre machiue che somigliavano alla ba. in Fflancia lino..a’l quindicesimo secolo, 'an
‘lista , che chiam&vano 1l1'angonneau. che dopo.l‘invenzione della, polvere sotto il
La balista e la catapulta aveano diversi Regno di Filippo Augusto] e Vegczio ci as‘
nomi presso gli antichi. Vegezio asserisce che sicura, che gli effetti di questa machinaflan
lo Scorpione- era la- balista degli antichi, ciò tali, ch’ella lanciava de’ dardi con una vio‘
che ein ricava da più tratti istorici de‘Com lenza,.clle le piirforti corazza venivanpen
mmtarj di Cesare , ne’quali s’i'mpiegain ciate da‘ loro colpi , senza eccettuarnc finan‘
distintqmenté’eìùést‘e due V0ci, per significare che le mura. . " ' -
la stessa machina, ma sempre lperò egli (li-L , Gli antichi per mitigare la violenza de’colpi
stingue la balista dalla catapu la , come da di simili machine , si servivano di un grosso
questo tratto della storia antica. Cresar in panno tessutodi crini di cavalli e peli di ca‘
caslris scorpionufn cutapultorum magnum vim pro, imbottito d’erba marina_, di fieno e si-
habrbat. _ . mili materie , che gli assediati distendeVant)
La balista lanciava qualche Voltaxdclle.palle e sospendevano avanti a’ loro parapetti. Quei
di piombo eguali al peso de‘dardi'-‘che spin della mezza antichità chiamarono questo tcs‘
geva ; ma il Commentatore di Polibio e’ in suto cilz'zio e tutti gl’istor-ici sono d’ accordo
segna che di raro le'baliste erano impiegate nel descriver0i simili ripari o mantelli guer
_a lanciare simili palle di piombo. _ niti e tessuti nella forma succennàtn.
L’ istorico Procopio descrive una balista ,BALISTICA, s.ft Balisiique. Quella scienza,
ch’ era della figura (1‘ un? arco , al di sotto che_l:atta del moto ' de’ corpi gravi gettati
del quale eravi una specie di corno vuoto ,, nell’ aria , in qualunque siasi direzione , che
sospeso con una catena di ferro, ed appoggiato vengano spinti. '
‘sh di una sbarra , di cui Bellisario , s‘i cele BALLA , 5. f.' Balle. Quantità di ròba
\ bre per le sue grandi azioni, che per le sue posta insieme e rinvplta.in tela o simile_ma
disgrazie cagionategli dall’ invidia.- del suoi teria , per trasportarla di luogo in luogo. qu.,
malevoli, si servì all’ assedio di Roma. Dicesi far le balle , imballare; sciogliere e
In quanto alle batterie di baliste .M. Folard rilegar le balle ec. » Catr.-ì
‘ riferisce che queste erano perfettamente simili BALLATOJO , s. m. Gallerie. Dicesi di
alle nostre batterie da cannoni, colla difl‘e* vascello , o altro andare , che ha innanzi -le
ronza che lo spallcggiamento o i merli del sponde.
parapetto erano molto più elevati che i no BALLUARI, in. pi. 1 balluari di poppa e
stri , poichè la eostruttura delle baliste d'as di prua sono quc’palchi più alti, che si fannoc°‘"'
sedio era molto alta. Si dava meno doppiezzza in esse , e che si chiamano nelle navi più
alle terre di quel che noi facciamo , e più propriamente castelli. , p '
di elevazione, proprzionando soltanto la dop. BALON , s. m. Balon. Bastimento a regni
iezza all' altezza. ' del Regno di Siam , molto stretto, e lun Mar.
Gli antichi facevano qualche volta queste ghissituo, scavato neltronco d’ un solo alla
‘IBA.L BAN 9'
.bero! Il suo bordo verso il mezzo è a fior BANCACCIAI, 5. f. E una banca che at-C:'t
traversa laq>oppa della galea , dove suol dor- “ r'
d‘ acqua e le estremità sono molto rilevate.
Vi è una spezie di piccola cupola nel mezzy_, mire il Capitano : Si dice anche ‘bancaccia
chiamata Chirola dai Siamesi, la quale for una tavola che sta dietro la timoniera, dove
ma una camera per i passaggiei‘i. Alcuni han siedono i timoiti6ri.
no sopra questa camera una.pirgamide ,-0 cam BANCAZZE. V. Parasarclzz'e.
anile: Tuttoè adorno di sculture, diricche ba BANCHEARE , v. n. Mettere i banchi
lbustrate, e di ornamenti ricercatissirni d’avo ad una galea. C°m"
rio, e pezzi 'di madreperla intarsiàti , e tutto BANCHETTE, f.pl. Sono le tavole alle qualicosu.
è. dipinto te doratoaiuo a’ remi , i quali sono appoggia il piede a ciurma quando voga.
dorati egualmente o ricoperti di una lastra BANCHETTI MILITARI, Questi son proi-Gucg,
' [1' argento. ' ' biti dalle Ordinanze, e con saggezza vengommm
Questi balon portano d‘ ordinario la figura vietati poichè oltre al dispendio , che reca
di qualche animale , uccello, o rettile. no alle‘varie classi de’militari, che non sono
Essi hanno sino a cento'piedi di lunghez ’al caso di sofl‘rime il peso;nel riscaldamento
za , .e appena sei di largezza ; e vi sarebbe dc‘ liquori e del brio vi potrebbero nasc'er
ragione di sorpr‘endersi , che gli alti campa sempre de’ disordini cagionati per antiche rug
nili ed il rialzamento'sul davanti e all’ indie gini , o particolari, o fra idiversi Corpi me- .‘i
tro , con le sculture e ornamenti , di cui so desimi. _
no caricati, non li facciano rovesciare, se non BANCHI DA REMÀTORI , m. pl. Banc‘scmm
si avvertisse, che,questi ornamenti per lo più de rameurs. I banchi de‘ rematori sono le
I sono di canne, o d’altre materie leggerissime. asse sulle quali sicdonoi rematori nelle galee,
Abb. BALTI‘QO , s. m. Sorta di cintura, che si o ne”bastimepti minori. '
appende al collo per portar la spada. V.Bu BANCHI Dl SABBIA , m. pl. Bancs zie
driere. sable: Parti del fondo del mare , coperte’di Mfll‘i
Iut. BALUARDQ , s. m. Boulevart. Bastione, poca acqua. Ve ne sono di due sorte; una è ti
parte di fortificazione di iazze, o di città, di quelli, che non permettono a' bastimenti
sir cui poggiansi batterie cannoni ed altri di passarvi sopra senza ericolare , nel qual.‘
mezzi di difesa. numero sono anche que li, che si scuoprono
Gli antichi Romani volendo battere una nella bassa marea. Vi sono de‘banchi di sabbia, _ g
' ' piazza, innalzavano all‘intorno delle sue mura di fango , conchiglie , e misti di varie sorti
de’ bastioni, sui quali vi falwhricavano delle di materie. , de’ banchi di ghiaia e de’ banchi
torri di legno ferrate da ogni‘iato , che do di roccia ;questi sono i più pericolosi di tutti.
minavano le dette mur'a, donde gli assedianti Gli Olandesi per navigare ne’loro mari , dove '
lanciavano sugli assediati de’dardi , pietre , vi è gran numero di banchidi sabbia , hanno --_1
fuochi artificiali ed altro , per facilitare l‘av de’ bastimenti a fondo piatto, e‘ che pescano
.\’icinamento degli arieti , e di ogni altra ma poco, i quali passano sopra i _ba'nchi ,-' e vi »
china atta a tal’ uso s’ incagliano delle volte senza il minimo in- .‘_._
TOP. BALZA , s.rfv. Rocher. Ripa , luogo sco conveniente, quanfl 1‘ acqua cala per la
sceso , rupe. ‘ . bassa marea , e si sollevano indi a marca .:3
Civ! BALZANO , agg. Balzan. Che ha un se crescente. ‘ , v '
gno, o macchia,bianca, e dicesi de’cavalli , Vi_sono de’gran banchi, come quello di Ter«
quando essendo d’ altro mantello ,' hanno i muova ,, chiamato Do'gger-Banc , e quello di ‘- \
iedi segnati di bianco. ÌVeIl-banc , nel mare d’Allemagna, i quali
Art. BALZÀRE , -v. a. Bondir. Il risaltare , che non cagionano alcun’periglio a’ naviganti , ri- ‘ ‘
fannp molti corpi percossi in terra , come la trovandovisi- sempre acque sufli«‘ienti anavi
palla , il pallone e simili._ ' garé.‘fl Banco di Terranova è famoso per la
Mar. BALZI, m. pl. Sono alcune cinture con le pesca del baccalà , ed il Dogger-Banc lo è
quali si attaccano alle antenne e sisostcngono per la pesca de‘sgombri e delle aringbe.
in "aria i marinari e le maestranze ' nelle oc Le carte marine segnano sopra i banchi
correnze dc’vascelli , aflinchè far possano con notidi qu esta seconda s ecie il numero de’ -,
sicurezza e senza pericolo i servizi , che ab passi d’acqua che vi sono in ogni parte e la -
bisognano. -
.. .
natura del fondo; lo che e\ utihssmm a , na
a;r. BALZO , s.m. Band. 11 risaltamento che fa vigatori per rilevare con lo scandaglxo la po- -‘1'
la-palla percossa in terra, o. altra cosa simile. _ sizione del bastimento. ’
i
‘B” _
_ aAN B A N
lar- BANCO DI DIACCIO. Bano dc giace. della nave: Bande dc babord ou da coli
Chiamami cos‘t de‘borgognoni galleggianti , ganche.
che incotllrtmsi ne’ mari glaciali. Ve n‘ha di Essere alla banda: Dare alla banda : Si
quelli , che formano delle masse tanto grosse, gnifica che uno de‘lnti della nave s‘ immer
che la arte soprannotnntc sorpassa 1‘ altezza ge nell’ ac ua o s‘ inclina più dell' altro. Si
degli a heri de’ bastimenti: Ve n“ ha tal assano ta Volta i cannoni e i pesi da un
VOlta dell‘ estensione di più leghe, e che for ato della nave all’ altro , in porto o alla ra
mano delle isole galleggianti. da, per metterlo alla banda e nettarne il
I baslimenti , che navigano in que’ parag fondo dal musco e dalle conchiglie , che vi
gi , debbono essere costruiti più robustam-n si adunano in una lunga navibazione, e per
le, che i bastimenti ordinari :, il tagliamare ispalmarlo di nuovo.
i: per lo PlIl armato di fi-rro per rompere BANDA DEL NORD. Bande da Nord.u
il ghiaccio, e spesso rischia un bastim:nto Parlando di un’ isola o terra qualunque , la ”'
di essere schiacciato fra due di queste grandi quale sia in parte circondata dal mare , si
masa’e, se non si ha l'avvertenza di amarmrsi' dice la banda del Nord , e la banda del Sud
con de’ grappini a qualchedwno de’più grossi per distinguere la parte o lato settentrionale
Banchi, che si fa strada attraverso dein altri. e meridionale: Così il Porto di Pace è alla
‘ BANCO DI QUARÎI‘Q 0 DI. GUAÀDIA. banda del Nord dell‘ Isola di S. Domingo.
Bano dc quart. E u:; banco con ischenalee BANDA , s. I. Bande. Compagnia d‘uom‘i
Gill’d
bracci d’ appoggio posto sul catssero , avanti ni, di persone , comitiva.
alla guardia della scala, che serve all’Uffi BANDA MILITARE; BANDA MUSIC.L
\
ciale del quarto, osia di guardia: Non e LE. 1l!;lsique. Dicesi di quel numero di mu-Guefi
Però in uso nelle navi in51esi, e fu soppres» sicnnti, che sogliono precedere ogni Cor o di
80 anche nello navi da guerra francesi .nel fanteria, col concerto 'li vari strumenti b? lici.
1786. _ ‘ BANDI’LLÉ f. pi. Perzlure8. Sprar-ghe di
u"... BANCO DELL‘ ORIZZONTE. Bano duna ferro da conficcare n-lle imposte d’usci, o fi-An°
l’Iforizon. Aggregato di nubi e folta nebbia, nastro che hanno in una dalle estremità un’a-uu'
nell‘ Orizzonte, che si solleva a certa medio nello , nel quale _enrrà 1’ ago dell‘ arpiont! .,
cre altezza. er reggere l' imposta.
In.
BANCO DI SCOGLI. Se’che. Si chiama BANDE‘LLR DF’ PORTELLI. Penfur€8
così un banco di dure rocce sotto acqua o a de: saborrls. Sonoi f-rrarnmti che servono“..
fiot‘ d‘ acqua, che si spr;.lungtt per una costa, a.tenere al loro luogo i mantelletti o impostè
isola cc. , pel quale il mare si dir»mpe , e de’ p0rtelli, in modo che si possano aprire
schiuma continuamente. e chiudere: So::o composte di due gangheri_
BANCO URI)lNARIO. Bona ordinaire. per ogni m::ntelletto , che si piantono nella
“1' Questo è ptr uso de‘varj travagli negìi,arse soglia superiore de’ portelli al di fuori della
mah e simili. nave e di due bandclle o s ranghe di ferro
Àr, BAI\CO DI PROVA. Bano tl’ (prenve. piatte, le nali hanno alla loro estremità un
' Questo serve per prov1. le canne de‘ fucili. occhio, o ?eminvlla per ricevere l’ago del.
cu_ BANCO , s. m. Bano. Banchi da sedere, l‘arpionc o g nghero. Queste spranghe Si
de’ quali ogni caserma o quartiere ne ha un fermano sul mantrlletto con più chiodi.
dato numero. BANDIÎLLE DE’ PICCOLI PORTELLI.
M.;_ BANCONE , s. m. Banca , scanna grosso Prntures de peli!s sabofrls. Sono ferramenti
or <‘i'versi usi. composti di due arpif‘ni piantati nel bordo
A". BANCONIS DI BAR‘FNA. Cabriolet. Que esteriore della nave e di una sola bandella
sto è usilnto nelle fbfl!ll’fi€u di figura semicircolare o a ferro di cavallo,
A". _. BANCUNE , s. m. Etablz'. Questo è ad che servono a sostenere , chiudere e aprire i
uso di falegname; di limatore , o di arma]uo-‘ piccoli mantelletti de’ portelli delle camere
lo , sù cui pongono i loro utensili per lavo dfpli Ufliziali , o le aperture de’rmni.
rare. ‘ BANDELLE DEGLI AGUGLIOTTI: Sono
MCL BANDA, s. f. Bande. In Architettura è spranghe di ferro, inchiodate al corpo del""‘
ogni membro piatto in lunghezza e di Poca bastimento ed al timone e sostengono le fe
altezza. che chiamasi anche fascia. minelle, nelle quali entrano i maschi del ti»
In. BANDA, 6. f. Bande. Significa il lato mono, onde si possa muovere a destra e l
del bastimento: Banda sinistra dell’ esterno sinistra. '
BAN’
BAN fi
00m BANDEBUOLA, BANDERUOLE. Ban Nazione hanno delle distinzioni edelle difl'eb
' derolles , Fanion. Piccole bandiere in gran renze nelle loro bandiere , che ordinaria
de uso presso i Sciti ed i Schiavoni: I po mente sono di forma quadrilunga,
poli guerrieri ne hanno fatto sempre uso, e Il lato, che è lungo 1’ albero, si chia‘
non v‘ era anticamente Gherriere o Cavalie- ‘ ma il ghindante, e il lato lungo che sven
re , che non avesse avuta una Fimile insegna tola , si nomina il battente. La proporzione
alla cima della sua lancia: Oggi fra noi si ordinaria delle bandiere è d’ avere per bat<
mili insegne usansi da‘Lanciei-i a cavallo alla tenta la misura di una volta la mazza il
punta delle di loro lance presso talune Naò ghindante. Il lato del ghindante è bordato di
zioni , che ne conservano dc' Reggimenti o una fascia di tela cruda per fortificarlo , e
'Cor i. per aprirvi degli occhietti, a’quali si allac‘
mî. BANDFRUOLA. Banderolle. In taluni ciano le drizze: Questa bordatura si nomina
Reggimenti o Corpi di linea nsansi queste al la guaimu
numero di due per Battaglione, onde pater sta La bandiera si issa per il suo lato più certo
bilire iput.ti dell'allinea'meuto, e parlo più non 0 ghindante, lungo 1' asta di bandiera o ha
poste alla dritta e sinistra di esso, che di unita stone d’insegna,'immcdiatamentc sul mezzo
alla Bandiera situata al centro, formano i tre della poppa della nave, per mezzo della sul
punti necessari all‘allineamento; ' drizza. 7
Uar. BANDERUOLA , 3. f. Bandt’r‘olle; Specm Le navi e particolarmente quelle di guerra
di cornetta nelle galee , che è divi-a , onde mettono, oltre questa bandiera di poppa, un‘al
termina in due punte , e s’ inalbera in cima tra bandiera più piccola davanti , sopra il
degli alberi sopra il calcese ad ùn bastone di bompresso , che chiamflsi bandie'ra di bom‘
Comando per ornamento. Si dispongono simili pressm Questa bandiera ha i medesimi colori
banderuole in varie parti di que=ti bastinwnti e la stessa forma della bandiera grande.
per adornarli: Diconsi allora imbandierati, im Le navi Comandanti delle armate navali ,
aviona_ti. squadre, e divisioni portano di più , alla testa
ha BANDIERA, a. f. Drapeau, Drappo di (1’ uno degli alberi, una bandiera che signi
seta , o altra Haifa diversa , legato ad asta, fica il grado ed il rango del Comandante.
dipintevi dentro le imprese e le armi de‘Prin Un'Ammiragli’o porta la bandiera sulla cima
cipi Regùan’ti 0 Nazioni Nelle nostre truppe dell’ albero di maestra: Un' Vice-ammiraglio
di terra se ne affida una per Battaglione: La la porta alla cima dell‘ albero di trinchetto ,
bandiera della cavalleria è chiamata meglio ed il Retro-ammiraglio sulla cima dell’ albero
Stendardo. V. _ di mezzanm ‘
La bandiera abitualmente'si porta nel mo Queste bandiere s‘ issa‘no,‘ e si abbassano
'do seguente: L'estremità d»ll’ asta è situati! o dilla nave o da‘ castelli con delle corde
sull’ anca destra, la Cima inclinata circ‘a ùn chiamate drizze. Vi sono delle altre bandiere
Piede in avanti la destra , collocata un pie di differenti colori, fasce e farne , le quali
de e mezzo circa al di sopra dell’estremita servono a fare de‘ segnali ed a comunicare
dell’asta , che la sostiene, e la sinistra rimane degli ordini. Si pre‘ndùno talvolta indifferen
distesa sul proprio lato. ' ‘ temente, per bandiere da segnali, o delle ban
Nella marcia in colonna , sempre che non diere di colori ben marcati con fasce , con
dovrà sfilarsi per avanti a qualche pe sona , qua iri o quartieri , o di un color solo , sen
il Porta-Bandiera può _appoggiarla %rtical» za che Sia quello d" alcuna Nazione , o pureI
-fiefll€ alla Spalla,e t:ol braccio quasi disteso vi s’impiegano delle bandiere di differenti Na
\ tener l’ estrema dell' asta nella destra , col zioni. Queste bandiere s‘ issano 'o sulla cima.
polso accanto alla parte esteriore d/il’anca. de’ differenti alberi , o alle estremitù de‘ en‘
U". ‘ BANDIERA, s. f. Pavillon. In5 gna, Sten noni , o ad altri luoghi più apparenti ella
dardo di stoffa leggiera di tela o di stamigna, nave , secondo il piacere e gli ordini del Ge
che si spiega al W’nto nelle navi , in cm nerale o Comandante dell’ Armata navale 0
sono i colori, il blasone , le armi, la cifra squadra.
.o le marche distintive della Nazione, c'ui ap Le diverse distinzioni di bandiere , sono:
partiene il bastimenfo , onde farlo conoscere Bandiera di poppa. Paw'llon de poupe.
di lontano in mare , per quello ch’egli. e: 0-_ Bandiera Il." bomprnsso. Pam'llon de Beauprd.
Qui Nazione ha la sua; talvdta le differenti BanHîera Nazionale. Pavillon Nalional.
,Citl‘a marittime o le Provincie d’une stessa Bandiera Neutro. .Pavillon JVoutr-e: ‘
.v
, J;’
si’ BAN BAN
Bandiera di Comando, Pavillon de cammam BANDÎNÎ DELLA POPPA. Bamh'ns da incons
demenr. _ ‘ ' pompe. Chiamausi cos‘t que‘lunghi legni o fi- ‘
Bandiera d‘Ammiraglzo. Pavzllon Aimral. ari , che si dispongono per formare il co
Bandiera di Vice-Ammiraglio, o Contro«Am perto della poppa nelle galera , i quali s’ap
i mir-aglio. Pauillon de Vice-Ahnral_.
poggiano sulla forfice, e sono paralleli alla
Bandiera di RetrofAmmiraglio. Paetllqn de reocra.
- Relro-Amiral; ,- _ DANDIRE LA GUERRA. Publier la guer
Bandiera de‘ segnali. Pavillon de srgmzu:c. re. Pubblicare per editto la guerra , dichia Qa.‘
hanno tre binde di tenaru_oli ', le vele basse nario , aflînchè si conservi meglio s‘i ne’ ma
ne hanno una sola. ' \ gaz_zipi di piazze, che nelle navi. Ciascun
Mar. BINDAT'URA ., 9. f. E 1’ atto di erre le pane ' (li-forma ritopda e piatta , si nomina
bixide alle vele per rinforzarle ne’ [loghi , castagna/a ,gaI/elfa. Il biscotto rotto in piet
dove sono aperti gli occhietti de? terzarnoli. coli pezzip in grossa olvcre, si chiama
Mar. BINDATURAJ. f. Banche il lavoro divin mazza;nora. Il trasporto biscotto nelle na
forzo che-si fa alle vele, Coll’applicarvi le Linde vi si debbe fare in un tempo secco; e si
' rinchipde vne’ depositi bene palafatati , netti e
_ ne’luòghi dove sostengono più sfregamento.
Art. BINDOLO,s.m. Escarpolèlle. Sorta di 'stru coperti di stuoie. Deposito del pane.
mento per vari usi e sono di diverse maniere. BISDOSSO, A BARDQSSO , 11va filon
BINDOLQ IDRAULICO. Tromba a ler dichev,il ml. Montare a "pelo. ‘c‘y‘
cappelletti. ‘v. ' BISDQSSO, s. m. fiz'dot. Dicesi anche a v
on. BINOCOIIO , s. m. Binocle. Telosopio , bisdos50 ; "l‘ér_mipe usato nel Mediterraneo-u"
col di cui mezzo si 'può vedere l’oggetto con parlando de’bastiinenti a vele latine: Espri
due occhi ad un tempo. me la posizione della vela, quando 1’ antenna
Àrl. BIPENNE , 3. f. Hache à_deu:r trqnchanls. è.a sopravvento dell’ albero, e la Vela esseri?
Sorta di scure. do per conseguenza sull’ albero , si formano
blat. BIQUADRATO . agg. Bìquadrah'que. Ag due sacchi, uno sul davanti , l’altro all’in_
giunto che si dà alla quarta potenza -, cioè dietro dello stesso albero.'Non si va a bisdos;
quella , che è Immediatamente superiore al so, se non'che quando, correo o stretti al yento,
cubo , e che anche dicesi quadrato uadrnì‘o. si vuol virare_ il bordo rontamente; pel‘bltè
Mar. BIR];ME , s. 1'. Biréme. Specie di galera, in questo niodo non si e obbligato di treluc
o bu_stimcuto a remi dein antichi, così chia care o mutare, cioè cambiare l’antenna, e pnv-
mato per la disposizione d'e’ suoi remi- , sia tarla da un lato a ’altro; ma ciò non si .‘:1
Ché avesse due ordini 'di remi uno sopra l’al se non che pe’bastimenti, che hanno una sola.
tro , sia che fossero in altro Ipodo disposti. vela, ecor't te_mpo bello; altrimenti sarebbe
BISA(ICIA, s..f. V. Zaino. Saccoa pane. pericoloso. ' ' -
%!1' BISCAINO_, s. m. Biscnycn. Nome che si BISSIÌZIONE, s. f. Bisseclion. Div isioneGcmm
al“ ad una piccola palla di ferro. ' ' di qualsivoglia'lungliezza in due parti eguali.
li
Bl T BIT' ’
Geom. BÎÎORZO , s. m. Bossa. Quel rialto , che terzo verso il fondo della nave , dove si ad
scappa talora sopra la natural superficie del dentano es’inchiodano sul madiere della porca,
le cose. cioè al fondo della stiva; la loro parte supe
Conr. BI'IITALO , s. m.- Bértelot. Sperone, 0 free riore si solleva a quattro piedi sopra il prima
cia: E una ùnione di molti pezzi di legno , ponte. Queste due colonne sono distanti tra
che formano un’ ago, 0 una punta o freccia di loro quattro piedi all’ iricirc'a , e toccano
molto sporgente sul dav'anti di certi bastimen le due corsie del ponte. Hanno una intacca
ti del Mediterraneo, come gli z'ambecchi , le tura di circa due pollici, in cui 5’ incastra il.‘
barche , le ta_rtanc , i pinchi ec., ne‘quali tie baglio del primo ente, al quale sono ferma-i
ne il luogo di sperone o di borhpresso. te con due chio i o perni. Sono parimeixts
Il bittalo è Composto d’ un pezzo di legno, incavîgliate al baglio del poggiolato della ca
affisso al di fuori alla ruota di prua, che si mera delle sartie , ed a quello della. camera
prolunga diritto sul davanti, facendo eoll’ oriz» del penesc; si assicurano inoltre a questi ha
zonte_ Un angolo di circa dieci gradi. Questo gli con delle mensole. . ,
pezzo è sostenuto da. un laracciuolo, che in Queste colonne o stanti sono attraversati
guasti bastimenti fa l-’ ufliLio di gorgiera , 0 ad angoli retti nella facciata posteriore, po
i tagliamare. -L‘ estremità del hittalo termina co sotto la loro sommità , da un pezzo chia<
per lo più con la figura d‘ un’ uccello, d’un mato il traverso o croce, che fa con essi delle
pesce o «l’un drago; si'prolungail _suo sporto incrodiature, alle quali si fermano -i cavi. Al-v
con un’altra pezzo che si adatta con delle le la facciata verticale posteriore del traverso è
gature, e che segue la medesima direzione". Due applicato un pezzo di legno ritond_ato al di
altri PEZZÎ dritti, o due maestre sono fermate fuori, che si chiama il guancz'aletto delle
con una estremità al cor o del bastimento, bitte , il quale serve insieme a corrnbarare
verso l’alto della costa delparapetto di prua, il traverso, ad aumentare l‘ ampiezza della
una \a destra e l’ altra a sinistra, e vengono volte delle pomone, e ad impedire per la sua
a riunirsi al primo pezzo coll’ altra estremità, forma circo are, che le ngone non si ta«
ad an'polo molto acuto, e alzandosi sopra l’o glino. Il guancialetto è fatto di pino o d'al
tiz'zonîe allo stesso modo. Si situano da vicino tro legno dolce , aflinchè la gomorra , che
nell’ intervallo o spazio triangolare, che lania sullo stesso si frega nelle diverse manovre ,
‘ no tra di loro questi tre pezzi, delle asse e non si logori. Il. traverso ed il guancialetto
traverse , parallele tra loro a modo di formare debb‘ e5sere abbastanza alto sopra il ponte ,
unadpiatta-forma che serve a’ marinai per onde le gomone ed i cavi possano passaxvi
istarvi sopra a manovrare le corde delle vele sotto commodamcmte. Il traverso è_counesso
davanti. ' . e sostenuto dalle colonne con due tacchetti o
C0flf- BITTE,Î. l. Bf’zes. Significa questa voce mensole , situate sotto il traverso ne‘ luoghi,
una unione di legnami , formata principalmente d0v’ egli è ad esse applicato , -ed oltre ciò
di due colonne , e di un pezzo che le altra-i con due ganci di ferro. ' ’
versa’ ad angoli retti, che serve a dar volta Le colonne o stanti sono assicurate sul da'
alle gomone e ad altri grossi cavi, per qual vanti con due brac0iuoli , il lato più corto
che manovra forte nella naVe , che si debba de’ quali è applicato alla colonna ., e non ol
assicurare. ‘ ' trepassa l’ alte!za del traverso ; l’ altro _lato
Le bitte delle navi servono a fermare le si prolunga quanto si può verso 1' avanti , e
gomone delle ancore, dando una o più volte s’ incastra con ciascuno de‘hagli sopra il quale
alle stesse intorno a questi pezzi di legno. Le ' si appoggia: Si aggiunge a questo lato del
colonne o stanti delle bitte s" innalzano sopra braccìnolo un’allungatore, che chiamasi spina,
il primo ponte tra la baccaporta della came il quale va scemando di grossezza. e non è in
ra delle _sartie' e la maestra, o fogonadura del castrato ne’ begli. I bracciuoli delle bitte sono
l‘albero di trinch€tto ; il piede di‘queste co affissi a‘ hain con erni a campanella , guer
lqnne è d’ ordinario al fondo della stiva; al niti di radance di l‘iîrro, alle quali s‘incocciano
'cuui costruttori però le fanno terminare al le bozze , per cui mezza Si fermano le go
pagliolo della carriera delle sartie , ed in que mone delle ancore.
sto caso il piede è fortemente inchiodato ad BITTONE,S.m.MAIMONE DELLA sz-cmfi
un baglio del medesimo. ZA MAESTRA. Se de drisse, ou Chan
Le bitte sono composte di due colonne o mard. E un pezzo legno forte riquadrato
ttìBli,‘la grossezza de’ quali si diminuisce d’ un e stabilito verticalmente sul secondo ponte
.ii°
niv. DLI
’ delle navi grandi . alquanto all’ indietro del nel nostro Idioma significa'presso la guardia.
I‘ albero di maestra , vsaldamente tenuto ed Quel rinforzo di guardia adunque, Che B’ìn«
inchiodato a” bagli del ponte inferiore e del via la notte ad un posto pe' ‘maggior custo
secondo ponte. In quella parte che;st_solleva dia del campo , innanzi la lineak‘nemica , è
sopra il secondo ponte sono intagliati quat detto dain Allemandi Bei-wacht , e da noi
tro incastri, nel verso della lunghezza della Bivacco; e aiccon;e questo rinforzo di guar
nave, ne’ quali si mettono quattro “35' d‘ dia, come tutta la guardia del campo non
bronzo intorno ad 'uno stesso asse. La testata ha nè tende, nè baracche , per dover essere
di questo pezzo è foggiata in modo da poter vigilante innanzi l‘inimico ' senza prendere
visi dar [volta intorno . e fare una legatura. riposo; così da noi s’intende che 'tutta trup
Questi raggi servono al passaggio delle dnzze pa , la quale è in tale posizione sia al bivacco.
de’penno_ni inferiori , quando si ha bisogno La guardia del bivacco è fatiga_tissima ,
}l’.iSsarls. " " - ‘ _ ' perc_hè è la guardia di tutto il campp , nè
Due altri pezzi simili, alla distanza di al v’è vigilanza che basti , per evitare le sor
-quanti piedi fra di "loro , sono uniti e con rese del nemico. ' '
nes.<i alla mastra -dell’ albero, con un pezzo BIVIO, s. m. Bivoie. Imboccaltura di dgeTor.
di legno riatto, che gli unisce e gli attraversa strade.
sotto la oro testata, e forma croce sopra BLASONARE, v. a. Blasoner. Dipinger‘fl_
ciascuna. Le es_treniità di questa traversa_so -l'armico‘metalli e colori, che si convengono:
no cavi.
de' foggiate a modo diad potervi
Si almarrano allgccxarg
esse le _drizpe-dql Si dice anche del Contrassegnare _i po_lo_r_i , e
_i metalli stessi con linee e punti.
basso polmone. ' ' ' _ BLENQMETRQ, s_.‘ 1]}. Blenomèlre. Istru-ht
Si passano pe’raggi del bittone di dmzza le 'p,repto per conoscere e comparare la forza e-'
girindaresse' dell’ albero di_ gabbia : Questa lastica delle molli delle lpiastrine , e determi
pratica 'però e da lungo tempo soppressa nelle nare il grado di forza più conveniente a
‘ navi inglesi , e da ialquauli anni nella..nlflg ciascheduna di esse. '
gior parte delle navi francesi.‘
Festh BITTONE DI SCOTTE , 0 CAZZA
BLINDARE UNA mare. Blinder un vais-gu,
sfenu. IE guernire di mozziooni di _vecchie’
SCOTTE. Seps d’ Eroute. Sono costi-tizifim 'gqmone._, _contigui e serrati ll’uflno contro l’al
simili a’ bittorii di drjzza , ma minori» 6 P0 tlo a più file, i bordi della nave al di fuo
sie sopra i castelli" all’ indietro dell‘ albero ti , per garentirli dalle palle , quando si
di maestj‘a , ‘o a quello di trinchelfl° a f0r' deve sostenere‘ ,il _fuopo
terra; ‘ " di 'l “una
' batteria
'
mati da due stanti, e da una traversa 9 “ha
51’ incrocia. 'Ndla-grossez'za dein s,tanti , co Si hlindano altres‘: i ponti delle_navi , per
me ne’ bittoni di drizza, sono posti de’raggi preservarli dagli petfetti delle _bonybe.
destinati al-passaggio delle scotte di gabbia. Perciò di
si guernisce il ponte
il castelli vecclu' cordami , dipiù elevato
pezzi di le_e
Le testa_te degli stanti servono per dar Volta
a’ cavi",'e amarrarlti. ‘ ‘ ' gno , di stoppe', ‘e altre cose di questa
frt. BITUME,’ s. m. Bilume. Minerale untaosp, natura , all' altezza di qualche piede, dispo
agevole ad gbbruciare.‘ .. ' ' nendg_i dappertutto delle .ba_|e |ene d‘acqua,
“.Art. _ BIT.UMINOSO, agg. Br'mmineum Che ha _Per‘ estinguere ‘prontamente il uoco , nel caso
del bitume, che genera del bitume. ' ' che cadesse _a bordo qualche bomba.
Pucr. BIVACCARE, v'. n. Bivoua‘quef. Pasiar . BLINDABJ‘I: Si dice anche per equivtt-Mln
la notte' sotto le armi ed _a ciel SC0PGNO= Lente d’ impaglieltare.
Dicesi anche d’ un’ esercito che marcia, e si ' BLINDE , 1‘. pl. Blinde5. Sono legnami edrom
accampa senza tende c0nservandd le ordinanze. alberi intrecciati per sostenere leiascine della
V. Bivacco; ' " ‘ ‘ ' ' " trincea, e riparare quei, che vi lavorano.
‘ ner. BIVACCO, s. m. Bivouac ou Bivav-. U BL,O’ , adg. Qflìcie_r bleu; ,Ufiiziale blò ,uu-_
francese ha adottata questa voce dal tedesco,. o_ ,Ulliziale d‘ordine, citiamasi colui che i:‘
e noi 1’ abbiamo adottata - dal francese: Ben destinato dal Capitano d‘ un Vascello , per
ché non si trovi in verun Dizionario Italia farvi il servizio d’U,flìzia_l l_nztggipr_e,. quando
no, ogni militare 1’ intende , e‘forsi anche uest‘i manca. ' ‘ ’
ficlli non ha mai indossata divisa. BLOCCARE; v. a. Bloquer. È assediarg
“ ‘ Questa voce deriva dalla parola alleinanda una piazza, una Città , sì per mare che perGuc_ra
Bm-lf’achl, la quale tradotta alla lettera terra, pigliando i posti alla larga, acciocbè\
l
"7' w ’ w
‘Ì
' ’ i
al:
B L 0 -_ B O'C
t - . . . 0' - ’ v .
non ossano entràrvn de‘ viveri, o soccorst. : L’avvedutezza d’ un Generale , che s'im
V. B occo. -" ’pegna a bloccare una piazza in paese nemi
Mar_ ‘ BLOCCARE UN PORTO. Bloquer‘unporf. CO , dcv’ esser quella di non lasciare alcun’ al
E_ circou il are i lptor 0 con forze e d im pi et ire , 7 lrap iazza a il e sue sa
pll,d
e i cui non siasi re _
acci0chè non possano entrare , nè uscire ba- 50 padrone , ammeno che non si giudichi da.
stimenti. ' esso di non essere la stessa in istato di attra
D icesi p oro
1‘ bl accao! , e d è (I ne il 0 cui vien versare 1e sue 0 p erazioni , er l a sua icco
impedito di farvi entrare alcun bastimento , 102211 e poca importanza: In caso diverso sa
o avere altra communicazione. rebbe della massima imprudenza di assediare
u". BLOCCO D‘UN PORTO. Bloc d’un Pari. una piazza nelle forme ordinarie , mentre l’ini
Assèdio per mare, col di cui mezzo si proibi- mico fosse tuttavia padrone de' suoi castelli ,
sce l’entrata, ola sortito ad alcun bastimento e di altre posizioni interessanti, che lo pri
dal_ orto bloccato. ‘ verrebbero della libert‘a della campagna.
Gucr, B CCO , s. m. Blocus. E l’assedio d'una Ma allorchè le piazze da assediarsi fossero
piazza 0 Città , che si vuol prendere per fa- nell‘interno d'uno Stato, fa d’ uopo che un
me , occupando tutt’i passaggi e gli aditi7 Generale informatosi della posizione di esse ,
per ove possono pervenirle de’ viveri e tut- _ consideri se è meglio attaccarle di viva forza,
t‘ altro necessario alla vita. Il blocco si for- 0 pure per lunghi assedj; e se possono esse con
ma ordinariamente colla cavalleria : Dicesi fidare nelle proprie risorse, o pure ne‘ soccorsi
è deciso il blocco d’una Città; si è comiu- di altri alleati. Assicuratosi di ciò, e persua
ciato il blocco ; si è tolto il blocco ‘, l’assedio so di non poterle stesse ricevere alcun’altro soc<
si è convertito in blocco ec. - corso al di fuori, ma che tutte le loro forze cou<
Sotto la voce di blocco s’ intende ancora, sistesseronella ostinatezza della Propria difesa,
‘ ‘ guando al principio d‘ un’ assedio , s‘ inviano nella profondità de’ loro fossati, e nell’ altez
elle truppe , per occuparci principali, sboc- za delle loro mura , allora potrà esso conten
chì , ed istabilirvi de’ quartieri : Questa è tarsi divincerleper la fame, formando un bloc‘
una precauzione necessaria pria di comiticia- co nelle regole.
re l’ assedio. Il blocco nelle regole. non consiste in altro,
Il blocco comincia ordinariamente durante ' che nella maniera di distribuire le truppe ne’di
l’inverno, per essere ,in islato di farl’ assedio _versi villaggi, castelli ed altre posizioni , in
nel mese di Ma 'gio,