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Non esiste sporco impossibile!

Fai da te

Cena romantica a lume di candela.. E la mattina dopo vi


accorgete che la cera della candela è colata dappertutto: mobile,
tovaglia, pavimento…

Evviva l’aria aperta con gli animali! E queste macchie d’erba sui
vestiti?

A Natale le posate d’argento ossidate e nere stonano con la


tovaglia rossa.

Dove avevo lasciato la sigaretta accesa?

Ti avevo detto di non lasciare i pennarelli in mano al bambino…

Olì Olà
(…e lo sporco se ne va!)

Qualche piccolo accorgimento, un uso “inconsueto” di alcuni


prodotti che ci ritroviamo per casa, un po’ di olio di gomito… e
tutto splenderà come nuovo!

Ecco di seguito un elenco di metodi e materiali per far splendere


di nuovo la vostra casa e i vostri oggetti.
ARGENTO La pulizia dall’argento può essere
effettuata con acqua tiepida e l’aggiunta di
sapone neutro liquido. L’aiuto di uno spazzolino
da denti facilita la pulizia degli interstizi. Per
ossidazioni più tenaci le nostre nonne usavano
triturare finemente i gusci d’uovo, mentre le nostre mamme un
po’ di bicarbonato di sodio. Noi potremmo tranquillamente usare
un dentifricio in pasta bianca.
Per piccoli oggetti usare un contenitore di vetro, su cui mettiamo
un foglio di carta d’alluminio con la parte lucida verso l’esterno.
Disporre gli oggetti all’interno con un cucchiaio di soda.
Ricopriamo interamente gli oggetti con acqua bollente e lasciare
agire per un poco.
Importante dopo ogni trattamento sciacquare molto bene con
acqua e asciugare con un panno morbido, sconsigliata la lana
perché contribuisce all’ossidazione.
E ricordate che è la luce la causa dell’ossidazione dell’argento,
ogni protettivo applicato sull’oggetto risulterebbe superfluo!

ALLUMINIO: Lucidate con acqua, sapone liquido


neutro e paglietta di ferro fine. Provate anche gli
agrumi: fate bollire le bucce ed utilizzate il liquido
per pulire l’alluminio.
Importante da ricordare: mai usare la soda!

OTTONE: Necessita di cure per non intaccare le


patine e le ossidazioni naturali. Non usare
pagliette, spazzole metalliche o altro che possa
graffiare. Usare mezza tazza di aceto e succo di
limone, strofinare con uno spazzolino morbido. Se
lo sporco risulta più tenace, preparare un composto con: ¼ di
litro di acqua, sale, aceto e farina in parti uguali. Spalmare la
pasta composta e strofinare con un panno morbido. Sciacquare
abbondantemente ed asciugare con un panno morbido

RAME: Provate con i prodotti naturali: yogurt,


sale, aceto o succo di limone, e strofinare con uno
straccio o spugnetta non abrasiva. Anche per
questo metallo non usate pagliette metalliche o
altro, che potrebbero var virare il colore naturale
del rame! Per le parti verdastre, l’ossido di rame,
si può utilizzare alcool con bicarbonato e uno
straccio. Sciacquare sempre abbondantemente e
asciugare con un panno morbido.
FERRO: Se l’oggetto è in buone condizioni,
ovvero con poca e superficiale ruggine, usare
una paglietta di ferro fine e del petrolio. Se
invece abbiamo un’invasione di ruggine,
lasciamo il ferro in ammollo una notte in
acqua (non più altrimenti annerisce!) e
successivamente, senza farlo asciugare, usiamo la paglietta
metallica o una spazzola di ottone o di ferro. Una volta asciugato
si può dare una mano di gommalacca per oggetti interni, o un
convertitore di ruggine per oggetti esposti all’aperto.

ACCIAIO: Per pulire le macchie di acqua


sul lavello in acciaio, passare uno straccio
con dell’aceto. Anche l’alcool può essere
utile per lucidare le cromature.

VETRO: Vasi e caraffe di vetro si possono pulire


velocemente con l’acqua di cottura delle patate. Per
vetri molto sporchi, usare aceto caldo e soda. I fondi
di caffè caldi risultano essere molto efficaci per
macchie d’olio nelle bottiglie, mentre giornali e alcool
leveranno aloni antipatici dalle vostre finestre.
Ricordate che un cucchiaio di ammoniaca in un litro
d’acqua, sostituisce efficacemente i prodotti
commerciali per il vetro.

MARMO: La pulizia si effettua con


acqua e sapone neutro, aiutandosi con
una spazzola di saggina. Se le macchie
sono tenaci, usare della polvere
finissima di pomice data con uno
straccio umido, lavorando in modo
uniforme, circolare e rotatorio, o
paglietta metallica finissima. Dopo la pulitura, sciacquare
abbondantemente con acqua e, una volta asciutto, stendere una
leggera mano di cera. Il giorno dopo lucidare energicamente con
un panno di lana.

AVORIO: Per l’avorio ingiallito, strofinarlo con


metà limone cosparso di sale fino. Sciacquare
subito e asciugare benissimo, poiché l’avorio,
essendo materiale organico, teme l’umidità. Per
pulire una collana: strofinatela con un batuffolo di
cotone e acqua tiepida alla quale avrete aggiunto un cucchiaio di
acqua ossigenata a 12 volumi. Asciugare bene e, sempre con
ovatta, passare sulla collana dell’olio di mandorla.
LEGNO: Per le macchie a volte olio di oliva, o
semi, e cenere di sigaretta applicato con un panno
può essere utile. I legni verniciati o a
gommalacca vanno puliti con una soluzione di: ¼
di tazza di trementina e ¾ di tazza di olio di lino
cotto e un cucchiaio di aceto. Lasciare agire 15
minuti e sfregare con una paglietta molto fine. La
lucidatura finale deve essere effettuata a cera
applicandola con un panno morbido seguendo la
venatura del legno. Per gli aloni d’acqua, usare un
foglio di carta assorbente e stirarlo con il ferro
caldo, cambiare foglio spesso. Se non bastasse,
olio di lino con un panno morbido. A volte maionese e dentifricio
bianco levano segni di bicchiere sul mogano. Per i segni di calore
sul legno, strofinate lungo le venature con un panno morbido e
un po’ di trementina. In alternativa un pulitore per metalli
dovrebbe rimuovere la macchia. Passate uno straccio umido e
pulito prima di lucidare a cera la parte interessata. Importante:
mai usare alcool!

PELLE e CUOIO: Un panno di lana


inumidito con un velo di cera da lucidare
rinnova le pelli. Per il cuoio, copritelo con
del bianco d’uovo montato a neve,
aspettate che si asciughi e spazzolate via il
tutto. Quindi passate un po’ di crema e del
lucido neutro. Se avete terminato il lucido delle scarpe, potete
tranquillamente usare delle bucce di banana o scorze di limone.
Poi ripassate con un panno di lana. La stessa pulitura perfetta si
ottiene utilizzando uno straccio pulito imbevuto con del latte
tiepido.

Fin qui i materiali… ma incontriamo altre MACCHIE nel


nostro percorso.
Vediamo come affrontarle…
CERA: Su un oggetto: metterlo nel freezer e
attendere che si congeli la cera. Quindi passare
l’oggetto nell’acqua calda e aiutare con le dita a
staccare i residui. Su tavolini o altri ripiani, usare
un cubetto di ghiaccio, mentre la carta assorbente
con il ferro da stiro è un ottimo metodo per tovaglie
e stoffe.

ALONI DI SIGARETTE: Succede spesso che, chi


fuma, appoggi le sigarette accese su tavoli di
marmo o credenze, lasciando aloni giallognoli. Per
eliminarlo è sufficiente strofinare la parte
“incriminata” con mezzo limone.

MUFFA: Per pulire le macchie di muffa dal muro o dalle


piastrelle, basta passare uno straccio bagnato con
alcool o candeggina.

SMOG: Se il vostro balcone è sporco di smog, cospargetelo di


sale fino e strofinatelo con una scopa di saggina.

CARTA DA PARATI: Le macchie sulle carte da


parati si affrontano armandosi di carta
assorbente e ferro da stiro. Applicare 2 fogli di
carta sulla macchia e usare poi il ferro
leggermente caldo. Cambiare spesso il foglio.
Se la macchia è tenace, usare la seguente
soluzione: un cucchiaio di candeggina in una tazza di acqua
tiepida, picchiettare la macchia con una spugnetta e asciugare. Vi
consiglio di fare una prova in un angolo non in vista.

E adesso le macchie più fastidiose: quelle sui PANNI!


BEVANDE ALCOLICHE: Tamponate con un batuffolo di cotone
imbevuto di alcool puro, quindi risciacquate.

CAFFÈ: Lavare con acqua tiepida e sapone (meglio se sapone di


Marsiglia), se la macchia è fresca; altrimenti tamponare con
acqua ossigenata a 10 volumi e risciacquate.

CATRAME: Raschiare con un coltello lo spessore della macchia e


ammorbidire con del burro; appoggiare poi il tessuto su una
pezza assorbente e tamponare da rovescio con un cencio bagnato
di acqua ragia o benzina ed infine risciacquare. Su tessuti scuri
operate con acqua e ammoniaca.

CERA DI CANDELA: Raschiare con una lama di coltello la cera


incollata sul tessuto fino a staccarla; mettere la parte macchiata
dell’indumento tra due fogli di carta assorbente e passare più
volte il ferro da stiro caldo.

CHEWING-GUM: Passare sul rovescio del tessuto un cubetto di


ghiaccio finché si ammorbidisce e si stacca. Poi trattare con un
batuffolo imbevuto di solvente per smalto per unghie in modo da
eliminare le ultime tracce.

CIOCCOLATA: Se la macchia viene trattata quando è ancora


fresca, usare solo dell’acqua calda. Se il capo è in seta tamponare
con acqua e ammoniaca; per la lana, invece, usare acqua, alcol e
qualche goccia di acido acetico; per i sintetici acqua ossigenata.
Se avete macchiato la vostra tovaglia, lavatela subito con acqua
calda molto salata e le macchie spariranno rapidamente.

COLLA: Se la macchia di colla è fresca, sciogliete del sapone di


Marsiglia nell’alcool e tamponatela. Poi risciacquate. Se la
macchia di colla è secca, immergetela in alcool puro e poi pulite
con uno smacchiatore spray.

ERBA: Le macchie d’erba sul cotone ed i capi bianchi si eliminano


mettendo a mollo in acqua molto calda, quindi risciacquando. Se
non è sufficiente, immergere e strofinare la parte in latte freddo.
Per la lana usare alcool denaturato e acqua. Per le macchie
vecchie sfregare con succo di limone e risciacquare con acqua
tiepida.

FRUTTA: Sui tessuti colorati sfregare una pezza bianca imbevuta


di succo di limone; su quelli bianchi usare acqua ossigenata
diluita e qualche goccia di ammoniaca; sui tessuti di lana usate
acqua e sapone, strofinate sulle macchie una pezza inumidita di
acqua ossigenata e sciacquate immediatamente.
INCHIOSTRO: Appoggiare la parte macchiata su carta
assorbente e tamponare con un batuffolo di alcool puro, oppure
lavare con acqua salata o acqua e aceto. Sui tessuti sintetici
usare invece la trielina. Se il tessuto è in fibra vegetale,
tamponare con alcol e latte, e poi con acqua e sapone. Le
macchie di biro vengono via con l'alcool o con latte unito ad
aceto.

POMODORO: Tamponare subito con acqua tiepida, poi mettere


del talco e spazzolare.

RUGGINE: Mescolare succo di limone e sale. Strofinare e


sciacquare abbondantemente con acqua tiepida. Oppure
tamponare con acqua e ammoniaca o con acqua e succo di
limone, ricordandosi sempre di sciacquare.

SANGUE: Se le macchie sono fresche immergete il tessuto a


bagno nell’acqua fredda. Niente acqua calda, che cuoce il sangue
e lo rende indelebile. Se le macchie sono vecchie tamponarle con
acqua ossigenata.

TAPPETO: Condizione essenziale per smacchiare il tappeto senza


intaccarne i colori è la rapidità. Se il tappeto si macchia con
sciroppi, bevande alcoliche, caffè, tè, latte, cioccolata o succhi di
frutta, queste sostanze vanno prima rimosse dalla superficie, poi
dissolte con acqua tiepida e sapone o detersivo neutro. Se il
tappeto si macchia di grasso o di unto basta coprire la macchia
con farina di granoturco o con della fecola, e lasciarla assorbire il
più lungo possibile, poi spazzolare contro pelo. Le macchie di
urina (non picchiate gli animali!) si tolgono con acqua calda e
aceto; Per togliere macchie d'uovo, oppure di sangue, sono più
adatte le miscele di sapone e sale, oppure ancora acqua tiepida e
detersivi neutri. Se invece vi si rovescia del vino, sciacquare
subito con acqua di selz o acqua minerale gassata.

TÈ: I tessuti di lana, cotone e lino si tamponano con acqua


tiepida e succo di limone oppure con acqua mescolata ad acqua
ossigenata (6 parti a 1). I sintetici vanno tamponati con alcool e
aceto bianco in parti uguali. Per la seta ricorrere in tintoria.

UNTO: Olio, Burro e Grasso. Se si agisce subito, le macchie non


vanno trattate con acqua; è meglio applicarvi sopra borotalco:
cospargere la macchia di talco fino a ricoprirla; lasciare agire per
trenta minuti e spazzolare. Se il trattamento non fosse
sufficiente, usare la trielina. Per i tessuti di cotone più resistenti
appoggiare una carta assorbente sulla macchia e passare sopra il
ferro caldo fino all'assorbimento totale dell'unto.
UOVO: Cospargere con sale umido e spazzolare dopo dieci
minuti. Sui delicati usare acqua tiepida con 1 o 2 cucchiai per litro
di ammoniaca.

VERNICI: I capi di lana si tamponano al rovescio con trielina o


acetone; su quelli in cotone o lino si passa acqua e trielina, quindi
si insapona e si risciacqua. La seta si immerge nel latte caldo e
poi si toglie l'unto con la benzina.

VINO ROSSO: Cospargere subito la macchia con sale fino, fare


asciugare e lavare con sapone e succo di limone. Se il capo è in
lana tamponare con acqua e ammoniaca o acqua ossigenata.

Tentacoli

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