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Mobili: hanno due forme per i due generi .

(ES: maestro, maestra)

Indipendenti: per due generi si hanno due diverse forme.


(ES: celibe, nubile)

Ambigenere: hanno un’ unica forma per indicare entrambi i sessi.


(ES: il nipote, la nipote) – la distinzione di questi avviene grazie all’ articolo.

Promiscui: ammettono una sola forma per il maschile o femminile.


(ES: la tigre maschio, la tigre femmina)- si specifica il genere solo dopo il sostantivo.

Variabili: la loro desinenza varia se volta al plurale.

Invariabili: mantengono la stessa forma anche volgendoli al plurale.


(ES: analisi, crisi, bar, film, cinema, computer…)

Difettivi: possono avere solo il singolare o il plurale.


(ES: pantaloni, condoglianze, nozze)

Sovrabbondanti: esistono vari plurali di diversa desinenza, possono avere significati differenti.

(ES: muri, mura; labbra, labbri; cigli, ciglia…)

Primitivi: non derivano da alcuna parola.


(ES: libro)

Derivati: derivano da un nome primitivo e contengono quindi un suffisso, un prefisso o entrambi.


(ES: libreria)
Alterati: si aggiunge un suffisso alterativo che precisa il significato della qualità o del volume.

DIMINUTIVO VEZZEGGIATIVO DISPREGIATIVO ACCRESCITIVO

(ES: libricino) (ES: libretto) (ES: libraccio) (ES: librone)

Composti: unione di più parole (verbo+aggettivo) (aggettivo+nome) (nome+verbo)


(aggettivo+aggettivo)…

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