Sei sulla pagina 1di 30

This is a reproduction of a library book that was digitized

by Google as part of an ongoing effort to preserve the


information in books and make it universally accessible.

https://books.google.com
Informazioni su questo libro

Si tratta della copia digitale di un libro che per generazioni è stato conservata negli scaffali di una biblioteca prima di essere digitalizzato da Google
nell’ambito del progetto volto a rendere disponibili online i libri di tutto il mondo.
Ha sopravvissuto abbastanza per non essere più protetto dai diritti di copyright e diventare di pubblico dominio. Un libro di pubblico dominio è
un libro che non è mai stato protetto dal copyright o i cui termini legali di copyright sono scaduti. La classificazione di un libro come di pubblico
dominio può variare da paese a paese. I libri di pubblico dominio sono l’anello di congiunzione con il passato, rappresentano un patrimonio storico,
culturale e di conoscenza spesso difficile da scoprire.
Commenti, note e altre annotazioni a margine presenti nel volume originale compariranno in questo file, come testimonianza del lungo viaggio
percorso dal libro, dall’editore originale alla biblioteca, per giungere fino a te.

Linee guide per l’utilizzo

Google è orgoglioso di essere il partner delle biblioteche per digitalizzare i materiali di pubblico dominio e renderli universalmente disponibili.
I libri di pubblico dominio appartengono al pubblico e noi ne siamo solamente i custodi. Tuttavia questo lavoro è oneroso, pertanto, per poter
continuare ad offrire questo servizio abbiamo preso alcune iniziative per impedire l’utilizzo illecito da parte di soggetti commerciali, compresa
l’imposizione di restrizioni sull’invio di query automatizzate.
Inoltre ti chiediamo di:

+ Non fare un uso commerciale di questi file Abbiamo concepito Google Ricerca Libri per l’uso da parte dei singoli utenti privati e ti chiediamo
di utilizzare questi file per uso personale e non a fini commerciali.
+ Non inviare query automatizzate Non inviare a Google query automatizzate di alcun tipo. Se stai effettuando delle ricerche nel campo della
traduzione automatica, del riconoscimento ottico dei caratteri (OCR) o in altri campi dove necessiti di utilizzare grandi quantità di testo, ti
invitiamo a contattarci. Incoraggiamo l’uso dei materiali di pubblico dominio per questi scopi e potremmo esserti di aiuto.
+ Conserva la filigrana La "filigrana" (watermark) di Google che compare in ciascun file è essenziale per informare gli utenti su questo progetto
e aiutarli a trovare materiali aggiuntivi tramite Google Ricerca Libri. Non rimuoverla.
+ Fanne un uso legale Indipendentemente dall’utilizzo che ne farai, ricordati che è tua responsabilità accertati di farne un uso legale. Non
dare per scontato che, poiché un libro è di pubblico dominio per gli utenti degli Stati Uniti, sia di pubblico dominio anche per gli utenti di
altri paesi. I criteri che stabiliscono se un libro è protetto da copyright variano da Paese a Paese e non possiamo offrire indicazioni se un
determinato uso del libro è consentito. Non dare per scontato che poiché un libro compare in Google Ricerca Libri ciò significhi che può
essere utilizzato in qualsiasi modo e in qualsiasi Paese del mondo. Le sanzioni per le violazioni del copyright possono essere molto severe.

Informazioni su Google Ricerca Libri

La missione di Google è organizzare le informazioni a livello mondiale e renderle universalmente accessibili e fruibili. Google Ricerca Libri aiuta
i lettori a scoprire i libri di tutto il mondo e consente ad autori ed editori di raggiungere un pubblico più ampio. Puoi effettuare una ricerca sul Web
nell’intero testo di questo libro da http://books.google.com
W
L
,f’

\3
,à _ _____
NOTE SCÌENTIFICHE i
PER

FRANCESCO ORSÙNI
:»<-__

Sommario

1. Sopra della polrvn' explòsire.


2. Nomenclutu;u chimico-quantitativa di alcune sostanze
minerarie.
3. Nomenclatura chimico-quantitutiua di alcune sostanze
vegetali.
4. Aicuni'mmpi di uonwnclatura quantitativa vegetale.
Conclusione. ‘
Î
i
‘ NOTO
' EFF. _T1P. DI Fn. ZAMMIT
(r’-\)>q _ 153. À

3
»__.E__ .__E__
‘ Ì
‘.
'7 .._a q
'..-|
-, f,'4:-awug
. J ‘
NOTE SCIENTIFICHE
PER

FRANCESCO ogsom
DOTTORE IN SCIENZE NATUNALI

IL'ICE'NZIATO ÎN CHIMICA MEDICA E FARMACEUTICA


INSEGNANTE DI FISICO-CHIMICA
NELLA REGIA SCUOLA TECNICA DI NOTO ECC‘

NOTO
UFF. TIP. m FR. zmmr

1253.
{invw“ "‘1‘ ‘FKW
:‘ mhhlU'ÌiîxhCfig
‘; mm ?
: ‘ I l"". ,l J

_. h. '4apf
Il mio animo non può esser lieto, quando ri
membra l’immalura morte di Lui che, mi fu ad
un tempo Padre ed Amico.
A Lui consacrai le mie prime speranze, le mie
prime elucubrazioni scientifiche.
Lui che mi confortò nell’avversità della vita che,
mi fu largo di consigli, non mi sarà dato di più mai
vedere, se non con gli occhi dell’intelletto traverso
di una inesorabile fossa !!
Solenne sventural! La sua fine breve, e crudele
fu una satanica ironia sovra la spensierata mia
confidenza nell’avvenire !!
Rifuggire dal dolore, in onta alle più sacre esi
genze del sentimento, non è virtù, ma pretto scet
ticismo di vulgo: -- ne sarei encomiato d’altronde
nell’esordire di queste pagine, che oggi defraudassi
di un qualche tributo di commiserazione e di lode,
la ricordanza di CHI fa, e che è sempre il lumi
nare dell’Italia.
F. Onsoxr.
ÀLL’lLLUSTRE Gav. Pnor.
LUBEIIZO RESPIGHI
,D1nnrronn necc’0ssnnvnomo Asmnomco
IN ROMA.

Il dubitare in filosofia è padre dell’invenzione,


facendo strada allo scoprimemo del vero.
GAL! LEO GALILEI.

I.
Sopra delle polveri esplosive.

Nel Luglio del l87l da Messina presentai alla B. Ac


cademia dei Lincei alcune esperienze fotometiche con
cernenti, un Panfotometro a prisma girante; ed alcune
correzioni da istituirsi alle ombre del fotometro di
Rumford. L’onorevole Segretario P. Volpicelli gentil
mente mi annunziò che queste mie nuove esperienze
vennero pubblicate sugli atti dell’accademia medesima.
Eccomi ora ad esporre alcune brevi riflessioni che spero
vorrà la S. V. Ill.ma leggere in seduta accademica.
Come le armi da fuoco hanno subito una rivoluzione
completa, è sperabile che lo stesso avvenga per le pol
__ 6 _.
veri da guerra, per la ragione che le prime non potreb
bero essere senzai progressi di quest’ultimo. L’estra
zione economica dello zucchero di canna e l’adozione
dei clorati, dei perclorati volatili e di qualche altro sale
all’uopo, faranno si che fra non guari venga dimenticata
la polvere a nitro, solfo, e carbone perché difettosissima
sotto ogni riguardo scientifico. Si sa che lo zucchero
non è un’elementoma sivvero rinserra nella sua mole
cola quantità ponderali ingenti di Carbonio di Ossigeno
e d’ldrogeno, tutti materiali preziosissimi perché inge
nerano in peculiari circostanze degli effetti chimico
meccanici sorprendenti, e di gran lunga superiori a
quelli delle usuali polveri nere. '
La Turbinelite o Polvere Saccaro-Clorata, fu da me
rinvenuta nel l866 (dopo le battaglie del Tirolo) e
consta:
di Saccarosio = Cl.) ,, H_.2 ,, 0“ parti 50.}
idi Clorato di Potassio2 Gli 03 .,, » 100.5
Il modo più economico che abbia riscontrato ora di
recente per granularla, consiste nel collocare i mate
riali riferiti già ridotti in polvere molto tenue in mor
taio, aspergere la massa con quanto basta di acqua
piovana, e farne pasta omogenea: Quindi vien stesa
sopra superficie non assorbenti, e si espone all’aria li
bera. L’essiccazione della pasta non dev’essere totale,
ma rimanendo ancora un poco umida, la si toglie dalle .
superficie non assorbenti e si getta novellamente' in
mortaio, e poi viene agitata vorticosamente col pestello.
Questa semplice operazione fornisce la Turbiuelite in
granuli. in seguito si procede all’ essiccazione com
pleta, ed alla cribrazione. Silfatta polvere può essere
_. 7 _
adoperata senza inconvenienti purché si usi in piccole
dosi: = La Turbinelite venne da me adoperata fin dal
1866 nelle cave di calcare calcifero dei bagni di S.Giu
liano presso Pisa,ma in quel tempo non la granulavo.
Pur non ostante i suoi effetti era-no stupendi pecu
liarmente nelle pietre compatte: == Portatomi a Gir
genti l’anno caduto per ragioni di servizio, volli con-
fermare in modo definitivo la potenza della Turbine-Y
lite, onde convincere maggiormente gli Accademici di
Torino. Girgenti ha dei calcari argillosi bianchi poco
uniformi e compatti; ha delle formazioni di calcari ar
gillosi gialli occludenti molti’fossili, alcune volte integri
ed altre molto divisi7 ha finalmente ancora dell’esten
sioni che constano nella pluralità di resti conchigliari
assai ricchi in fosfati (come ho ricavato dall’analisi).
Alcune mine fatte con calcari possibilmente compatti,
la Turbinelite non mancò di. rispondere all’uopo, men
tre altre prove istituite con calcari spugnosi e lacunosi,
mi semministrarono dei risultati poco favorevoli. Alle
cave della Stazione di Girgenti si trova un calcare
bianco in generale compatto, e che serve ottimamente
per la‘ costruzione (abbenché si voglia prediligere con
enorme spesa la pietra delle falde del vesuvio). Le mine
che feci in questa località conslavano di cartucce di
gr., 50; di gr., 100; di gr., 150 e di gr., 200.
I risultati furono favorevoli. Per gr., 50 di Turbine
lite adottai centimetri 50 di profondità, e un foro di.
4 centimetri di diametro. Conservando il diametro del.
foro prefato, per gr., l00; per gr., 150 di Turbi
nelite furono sufficienti 0, 70; 6, 85 centimetri di
profondità; e fu di 1 metro quest’ultima per gr., 200
_ 8 ...
di polvere. Fra i molti pregi la Turbinelite mostra se
gnatamente i seguenti:
4. Che non brutta in nero il materiale scosso.
2. Che percossa non esplode.
3. Che invecchiando acquista in vigoria.
4. Che consta di materiali solubili e facilmente com
binabili.
Quattro chilometri e mezzo circa prima di giungere
al mare, v’é una lavorazione di mine assai attiva diretta
da un distinto ingegnere milanese ed igrossi blocchi
che si distaccano dalla montagna servono per la costru
zione del porto di Girgenti. Le mine di questa locali
tà sono cospicue e per ciascuna di esse si richiedono
molti c-hìlogr. di polvere nera. Quivi la Turbinel'ite non
mi somministrò dei risultati felici, perché il calcare è
lacunosa ed a costituzione terrosa. Di tre mine a gr.,
50 per ciascuna non ne riuscì che una, e la pietra
venne infranta senza far udire esplosione. Questo fe
nomeno ha ragione di essere ccll’intima struttura della
pietra medesima, (pietra abbondante di lacune). in se»
guito mi accorsi che la Turbinelite avrebbe operato
ance nei calcari lacunosi e terrosi, purché fosse stata
resa più potente, ed a maggior combustibilità. Non re
stava dunque che perfezionarlat
Ecco il risultato di due mesi di studio indefesso.
Aggiungendo alla Turbinelite delle quantità ponderali
di acito tannico (027 ,, HM .,, 017)che conflagrando non
abbandonasse residuo carbonioso, pervenni ad ottenere
un primo grado d’invigorimento. Questa è la Turbine
l=ite 'l‘annifera che può adoperarsi per le armi da fuoco.
Le polveri seguenti abbandonando dopo l’esplosione,
_ g ...
una certa quantità di residuo fisso non possono rice
vere applicazione che per le mine, e per i proietti cavi.
Dali‘acido tannico passai in rivista un gran numero di
sostanze, ma la mia attenzione si arrestò precipuamente
sopra il bléu di Prussia (Fe2 ,, Cyls) e sopra il sale di
Gmelin (Fe9 ,, K6 ,, Cym ). In sitiatti composti è il ra
dicale Cy o C + Az che presi in considerazione. Pro
miscuando dunque alla 'l‘urbinelite non Tannifera del
sale di Gmelin si avranno le seguenti Fulminaliti.

Fulminalite N. L
Turbinelite non tannifera..... 100.
Sale di Gmeliu ............................................... 6.

Fulminalite N. 2.
Turbineìite non tannifera .... ...................... 100.
Sale di Gmelin ................................................ 8.

Fulminalite N. 3.
Turbinelite non tannifera ........................... .. 100.
Sale di 10.

Se si aumenta in questa progressione il sale di Gine


lin si arriva ad nn’istante in cui la Fulminalite si rende
eminentemente infiammabile per le azioni meccaniche.
La manipolazione di queste Fulminaliti si consegue,
sciogliendo il sale di Gmelin in sufficiente quantità di
acqua piovana, tanto che gettata la soluzione risultante
nella 'l‘urhinelite in polvere impalpabile, ne la com
muti in pasta di una sufficiente consistenza. Lagranu
lezione si opera come per la Turbinelite - Le prefnte
polveri sono potentissime e bisogna prepararle per far
_ 10 _
sane un’idea - Sostituendo al sale di Gmelin il hléu
di Pussia si avrà la -
Cianolina
che consta
di Turbinelite non tannif'era .......,.......... 100.
di Bleù di Prussia ......................................... 8
Le proporzioni che ho dato per la Fulminalite val
gano pure per la Cianolina. _ ' _
La seguente polvere e pure buona per le mine.
Saccarosio................................. 50.
Nitrato di Potassio.................. 100.
Fulminelite N. 3 ..................... 110.
Se si richiedesse una forza maggiore allora si ag
giunge alla polvere in discorso la Fulminalite N. fa
che consta
di Turbinelite.......................... 100.
di Sale di Gmelin ................ .. 12.
La Turbinelite tannifera è metamorfosata nella se»
guente Folgoralite purché vi si unisca del sale di Gmelin.
Folgoralt'te N. 1.
Saccarosio......................................... 50.
Clorato di Potassio........................ 100.
Acido tannico ............... ............... .. 5.
Sale di Gmelin quanto è sufficiente per raggiun
gere-il dovuto rinvigorimento. Anche della Folgoralite se
ne possono avere di vari gradi a seconda' delle quan
tità ponderali sunnominate che si adoperano. Alcuni
miin di Amido ,, di Clorato di Potassio ,, e di sale di
Gmelin ,, oppure di Clorato di Potassio ,, di Amido ,,
di Nitrato di Potassio ,, e di sale di Gmelin non potei
studiarli a sufficienza.
__ 11 __
Quello che so, e che un misto di parti uguali di
Clorato di Potassio ,, di Nitrato di Potassio ,, e di Ami
do, forniscono una polvere che arde senza residuo, ma
avrebbe bisogno di essere rinvigorita per bruciare tutta
di un sol colpo. Da quanto posso sapere il sale di Gmelin
e il bléu di Prussia non furono usati da nessuno fino'ad
oggi come materie detonanti,ma sivvero si adoperarono:
l’acido picrico coi suoi sali,la nitroglicerina; la pirosillina
la nitromannite, la xiloidina, i fulminati mettallici, certi
ossalati, l’etere nitrico, il nitrato di etile e di mercurio,
l’a20turo di fosforo, i clorati gli amiduri e certi ace
tiluri metallici, la diabenzina coi suoi sali. A comple
tare le polveri da me studiate dovevo farle seguire’da
un ragguaglio sulla composizione chimica dei prodotti
dell’esplosione; sulla quantità di calore sviluppato du
rante la reazione esplodente, e sopra un’esatta valu°
tazione volumetrica dei gas' prodotti. Nel mentre che
mi accingevo a risolvere alcune di queste interessanti
quistioni, nelle ore pontmeridiane del 29 Giugno 1873,
un mezzo chilogramma di Fulminalite, che doveva
servire per le mine di Porto-Empedocle, si trovava
precariamente nel laboratorio di chimica della R.‘
Scuola Tecnica di Girgenti, per sprazzo accidentale di
fuoco esplodeva fragorosamente arrecando dei gravi
sinistri - Da quel momento micidiale fino ad oggi rinun
ziai in totalità allo studio delle materie detonanti: =
Comunque incompleti siano i dettagli tecnico-chi
mici delle polveri descritte, pure ho voluto comunicarli
alla S. V. lllma, nella speranza che altri più fortunato
di me possa ritrarne maggior profitto, e ricolmi con
un prudente studio, quelle lacune che io intralasciai
_ 42 __
pcl timore d’imbattermi in maggiori e forse più esi
ziali sventure. Finalmente comparando la composizione
della Nitro-Glicerina (H5 ,, 06 ,, 018 ,, Az;,) con gli ele
menti che costituiscono la fulminalite:
(CH)12 i, (OH)1O ” 0
Ch 03 ,, K
F82 ” K6 ” Cm» Aziz'
si trova (omettendo le materie fisse) che quest’ultima
consta in più di Cloro. Di qua forse ne può sorgere
la spaventosa e la formidabile azione distruttrice che
la segnalano.

Il.
Nonwnclalura chimico-quantitativa
di alcune sostanze minerarie.

Prima di tutto le formule atomiche debbono avere


nn’espressione invariabile, perché variando la loro di
sposizione ne vien di conseguenza che vari pure la
nomenclatura. Il sistema di scrittura dunque dev’essere
unico, se vuolsi unica la nomenclatura. Gli ossidi non
sono che anidridi, basiclre, acide, indifferenti, saline,
e singolari. La voce Anidride adoperata sola od unita
alle prefisse quantitative significa Ossigeno.
Un nome che non porti prefisse rappresenta un’ato
mo od un gruppameuto di atomi ben definito.l nomi
monanidride, bianidrìde, trianidrìde ecc. significano 1,,
2,, atomi di Ossigeno. Ma 0 si legge anidride
monomanganica o di Manganese.
Ma 02 si legge bianidride di manganese. Mn._, 03 si
_ __
legge trianidride bimanganitza. (Az ,, Az ,, Az ,, Az ,, [0)
che è la composizione dell’aria atmosferica si legge,
anidride tetrazotica. L’(Az,, Az,, Az,, Az ,, [0) lo 11'
guardo come una miscela di (Az,, Az ,, [0) con (Az ,,
Az ,,). Nell’(lî,, OH) il residuo alogenico OH si chiama
Ossidrìle, e la sua nomenclatura a polarità elettro-po
sitive, ch’elettro negativo si consegue nei modi Ordi
nari cioè Ossidriie, Biossidrile, Triossidrìle.............. ecc.
oppure Ossidrùro, Biossidrùro, Tiossidrùro............ .. ecc.
La nomenclatura elettronegativa dell’1drogeno si con
segue come per l’0ssidrile cioè si dirà ldrùro, Bidrùro,
Tridrùro............ ecc. Il Carbonio unito all’ldrogeno ato
mo ad atemo,o l’aggruppamento (ÎÎ H) si chiama An
tracidrìle e segue le stesse leggi glossologiche dell’Os
sidrìle. La formola (H ,, 01-!) si legge Ossidrile od 0s
sidrùro d’Idrogeno. La formula (K ,, OH) che non e
un’idrato, si legge Ossidrìle od Ossidrùro di Potassio.
Le seguenti formule ossidri-liche si leggono

(so {83 (sii2 {82 (ed {3;}


Bionidrùro di Tionile Bionidr'tle di Solfarilo Biassidrùro di Cubonile

‘11 Oh ,, Br ,, F1 ,, l,, Cy gli chiamo Gloralogeno ,, Bro


malogeno, Ftoralogeno, Iodalogeno, Gianalogeno, e la
nomenclalura delle rispettive molecole fassi in virtù
delle polarità elettriche. Così
(a. et) (si. si) (a. il)
’ (Cloruro ,, di Cloro) (Bromuro si Bromo) (Fluoruro di Finoro)

Quando gli atomi sono combinati fra loro in numero


diverso non si devono trascurare le prefisse quantita
_ 14 _.
tivfe bi; tri, tetra .............. affine di avere una nomen
clatura spedita. (HO ,, e dell’acqua ossigenata e si
legge Bio'ssidrile di Thenard oppure Ossidrùro di Os
sidrile. n Gh,, Br,, 1,, Ft ecc. uniti su 4. atomod’l
drogeno prendono il nome di .Clol‘idlîllé, Brotnidfile,
lodidrlle, Floridrile ecc. (H ,, Sii) si f legge, So\lfidrlle
o Solfidrùro d’ldrogeno. (K,, HS) si legge Solfidiùle o

Sollidrùro di potassio. (HS,, si legge Bisolfidrile


di Thenard oppure Solfidrùro di Solfidflle.‘Uno ,, Duo ,,
Tre....... atomi di Sullo si leggono Tionùro, Bitionùro,
Tritionùro ......... .. I seguenti residui alogenici ChO; CO,
80; Ch02; C02; SOQ; Ch03; Ch04; 804 si chiamano Clo
rile; Carbonile, Solforile o Tionìle; Clorllo, Carbonilo,
Solferilo; Perclorlle, Perclorilo, Pertionì'lo. Lo stesso valga
per gli altri corpi quando un atomo di un dato elemento
forma residuo alogenico con 1. 2. 3. li, atomi di Ossi
geno. Alcune Volte per comodità di linguaggio, anche
gli ossidi metallici ponno assumere appellazionecome
i residui alogenici (Ma 0 = Manganile) (Mn ‘02 =
Manganilo ecc.) i residui alogenici Chi); Ch02; -Gh03;'
GhO,,z uniti ad 1 atomo d’Idrogeno prendono i nomi di
GhO,, H. uno2 ,, H. ’ Ch03,,H. ecc. “
Clorile_ d’Idrogeno. Clorìlo d’ldrogenn. _ ll’erclorile d’Idrogeno .

Lo'stes‘so è pelSolfo e per acidi a congenere resi-"


duo alogenico. Ecco altri _esegtpidi nomenclaturalihi?
morale. . /‘ ’ < I, n,
sd3 H2 é’l’ei‘tionlfe bidi‘ogenilto. s0’f.;:, in, Pertic
nilelbipotassico.uu _ v 3. ‘ ( ‘ I VA_’J
f 6110 ,,_Li = cune odi Liflofl(Ch02)a É’a arBiclotd-ld
-- 15 -- .
di Calcio. Ch04,, Ag .= Perclorilo di Argento. Az02 ,,
AzH4 = Azotllo tetraidruro di Azoto.
Az,, H3 == Azoturo tridrogenico. H1 ,, Azl = 10
didrile di Ioduro di Azoto. Az,, Ch3 = Tricloruro di
Azoto. Ch H,, Az H3 == Cloridrìle Tridruro di Azoto.
es ,, Az H4 = Solfidrile tetraiduro di Azoto. ’s’(Az
H4)9 = Tionuro ottoidruro biazotico. (SH ,, Az H3)? =
Bisolfidrìle esaidruro biazotico. C03 (Az H4)2 = Porcar
bonile ottoidruro biazotico. SÎÌ4,, (Az H4)? = Pertic

nilo ottoidruro biazotico. C ,, ”S3 ,, H2=Carbonio trisol

faro bidrogenico.C,, ’S’3 ,, K2= Carbonio trisolfuroîbipo


tassico. Ph Ù’3 ,, H3 = Perfosforile tridrogenico. Ph2 ,,
H4 == Bifosfuro tetraidrogenico. Hl ,, Ph H3 = Ioditrile
fosfuro tridrogenico. Gh3 ,, Ph0 == Tricloruro di F0
sforìle. una ,, srn = Tricloruro Solfo Fosforico. i’é’ò ,,
Ft4,, H = Boro tetrafluoruro d’Idrogeno. ”É’o,, Ft4,,
K = Boro tetrafluoruro di Potassio. Si ,, Ft 6 H2 =
Silicio esafluoruro bidrogenico. ”S”ip,, Ft6 ,, K2 = Silicio
esafluoruro bipotassico.Sî)3 ,, H ,, K = Pertionile, Idruro
di Potassio. s”o.,, H ,, Ag = Pertionile ,, Idruro d’Ar
gento. ecc.
Ill.
Nomenclatura chimico-quantitativa
«Il alcune soslanze vegetali.

Il modificare, il perfezionare, od il creare la glossa


logia ad una scienza, è l’argomento il più interessante
ed il più filosofico che si conosca,percbè radia molte
convenzioni infondate. Il presente tentativo di nomen
clatura vegetale non ha niente che fare con le glos
sologie dei Gerhardt, dei Berthelot, e dei Cahours e
Pelouze. Questi sapienti ci hanno lasciato dei nomi di
scordantissimi colla chimica odierna, non rammemo
rendo l’intima struttura molecolare dei corpi. Se con
Gerhardt con Betthelot, con Cahourse e Pelonze si de
signa a mò d’esempio, il gas delle paludi coi rispettivi
nomi d’Idruro di Metile; di Protilene, e di Formene
uno capirà poco o nulla se non ha memoria la strut
tura melecolare del composto appaltate. Volevo dire;
che cosiffatte significazioni non somministrano- alcuna
rimembranza per disvelare il numero di atomi di cui
consta la molecola tetratomica in discorso. Traducendo
il Formene in Carburo Tetraidrogenico o in Tetraidruro
di Carbonio ecco che avremo raggiunto con forbitezza
la natura ed il numero degli atomi serrati nella mo
lecola del gas delle paludi. Come la chimica organica ’
è la storia del Carbonio, cosi la sua nomenclatura nei
composti complessi e la storia del radicale triadinamo
[fili] che chiamo Antracìdrile, uniformandomi colla no
menclatura del residuo alogenico [OH] dovuta all’illu‘
stre Cannizzaro.
__ 17 _
l‘olarizzandosi il Carbonio con 1 con atomi

di Ossigeno, _vedemmo che i composti Cò; C02; si no


mavano Carbonile; Carbonilo......... Con tre appellativi
fondamentali cioè con ldrùro; con Ossidrile, con An
tracidrlle, e con qualche altro che precariamente po
tesse-occorrere mentovo le più complicate formole della
chimica organica, facendo uso incessante delle prefisso
guantitative greche. Le innovazioni introdotte dai sa
pienti nel campo della chimica odierna hanno per così
dire, atomizzato da cima a fondo 'il sistema Lavoaseria
no, ma non si escogitò fin dal bel principio a trovare
una nomenclatura che fosse consona ai progressi della
Teoria Atomica. Tutt’ora si chiamano idrati, solfati etc.
ecc. certi composti che non includono menomamente
né acqua, né il residuo alogenico dell’acido solforico,
e si'coniano senza posa delle appellazioni che hanno
pur sempre dell’empirico e dello strano. La Mineralogia
e'umiliata da una congerie diiiomi altisonanti, e va
nagloriosi. E la chimica organica che vela le sue più
belle concquiste nella mistica favella degli alchimisti?
Menzionare gli zuccheri come la mannite un’alcool; i
corpi grassi come la stearina un etere; l’acido acetico
estimarlo come ‘un acido grasso ecc. ecc. è voler man
tenere una letale confusione d’idee che oggi dovrebbe
ripugnare al senso comune. I nomi allusivi ad aglio,
patate, senape, amido, zucchero, gelatina, olio, latte,
carne, butirro ecc. e quelli che si riferiscono a cavalli,
vacche, capre, formiche piscio, sudore ecc.rivelano co
me la glossologia della chimica organica sia ancora
nella più profonda oscurità. Sarebbe omai tempo di
__ 43 _
non più perpetuarci in questa via malferma e di va
lore onninamente illusorio._,Lo scopo odierno è di cer
care una nomenclatura che riposi. sull’analisi quantita
tiva, e di rimuovere ogni gergo. Siamo. espliciti e chiari
una volta 8! Mi reputerei felice se queste linee fossero
intese come si deve: = Si comprenda fin da ora che,
io non ho la presunzione di, rovesciare l’attuale sistema
di cose, ma quanto esplico valga come dimostranza della
possibilità d’inlrodurre nella nomenclatura chimica una
riforma ponderata. = Il tentativo di nomenclatura che
oggi presento, porta per dura necessità dei nomi lun
ghi, ma ciò parmi che poco monti pure di restare
nel campo quantitativo della materia.
L’opuscolo intitolato le Anidridi e gli 0ssidrili della
Teoria,Atomica, ovvero nuovo piano di nomenclatura
teorica pratica per alcuni corpi della chimica inorga
nica, nello. stesso anno della sua pubblicazione veniva
incoraggiatofdal Ministro Correnti e da altri,efu ma-
teria,"in”segùitd pepl’ll'lustre Pitrè nelle sue ricordahze:
Lojsoîo’oìo ili’lî.etlere e le Arti in Sicilia negli anni
1870,, 7.1. volevo dire, le presenti note dovranno far
seguito {,quest’opus'colo.
l ,‘..h '- " ' ’ '
19
Alcuni esempi di nomenclatura quantitativa vegetale.

(CH)2 5') H3 ” I (H 1) CH)4


Bilmtracidrile tridrùro Tetrantracidrile tetraidro
d’lodio genico
(Indio ldrato di Etilene) (Butilene)
_ _” ‘H6 ” Az ‘ (H. ” ‘CH)5 _
Trmntraculrrle esmdruro Penlantramdnle pentmdro
d’Azoto. genico
(Trimetilammina) (Amilene)
(CH ,, CH) (H »» CH)o
Bian tracidrile ‘Esantracidrile esaidrogenico.
(Acetilene) (Exilene)
(CH)ì ” H3 ” N30 (CH)5 ,, H6 ,, Gli 0
Biantracidrile tridrùro di {Pentantracidrìle esaidrùro
Sor‘lilè. ' ‘di Clorile.
(Etilato di Sodio) (Cloridrina amilenica)
_ . (CH) ,, H (CH) .. H ,.I
Trmntracidrlle d’Idrogeno._ Biantracld rlle 3tridrùro
(Allilene) d’lodio.
(lodare d’allilene).
7’ H
Tetrantracrdnle d’Idrogeno (CH)o ,(0H)o ,, Q ..
(Crotonilene) Esautracxdnle esaossidruro
d’0ssigeno
(CH) ,, H (Acido succiao-etilenico
Pentantracidiile fi‘idroge
‘ nico “<GH) ,. H un
Tetrantraéidrileópentaidrùro
(Valerilene)
. di Cloro.
(H ” CH)2 (Cloruro di . hutile)
Biantracidfile bidrogenico.
- (Etilene) - . (C0)4 ” H3 ” K ‘
. Tetracarbonlle trid_ruro
(H ., CH)3 ‘ . _ di Potassio. _7
Triantracidrìle tridrogenico. (Etil-ossalato‘. di Potassio)
(Propilene)
.h. 20
95 '(_(IH)2 ,, H ,, Ch 02
504 ” H4 ,, .0 Bianlracidrìla idrùro di
Perlionilo letraidrùro ‘ Glorìlo.
di Carbonio. [Cloro-carbonato di metilo]
(Acido melil-solforico)
(CO) ,, Ha ,, No
(011>6‘,,<0H>4 _
Telraossidruro d’esaulram
Carbonìle l_ridruro di Sodio ' ‘drìle.
{(metilat'o di Sodio) (glicol di-acelico)
(GHk)lfì ” Hlî' ” 71"
(CH)2 (olmo, 11
Biantrauidrìlè‘ biossìdrùro Decantracidflle dodeuuidrùro
d’Idrogeno. di Zinco.
(Acido acetico) [Zinco amilo]

a
(GH)6 ,, H9 ,, Az -
Esantracidrìlenonidrùro
(Csz ,, Bm ,
Biantracidrlle b1bromlco.
d’Azoto. . [Etilene bibromala]
[Tri-elil-ammina]
‘ (CHE ,, Ch H ‘
Penlantracidrìle di cloruro
Decanh‘ocidrìle
14),, ottid’ruro
,, d’Id rogo n‘oÙ-Uppure Clori -
bibromico ' drier di Pentantr‘acîd‘rìle.
[Cloruro di feuile]
(CH)G_ ,,‘ Chi ,, G
Esanlramdrfle bwloruro (CHM;
' idi. Carbonio. Esanlraudrìle.
( (Toluene bielorica). [Benzina]
z\ (CH)? ” Az 0? Az 0a ,, (CII)5 ,, G
Eptantracidrìle di AZOLÌIO. Carbonio pentantyacidrile
(Nitro-Toluene) ‘ d’Azotìlo.
CO ù H 'aaì‘H
[Nilrobenzìna]
Carboniìo ldrùro d’ldmg6no. “ (GH)2 ,, 115 ,, Az
(Acido fo_rmico) Biantracidrìle penlaidrùro
- + d’Azoto.
,
CO? ” H ” K [Etil-ammina]
Carbonìlo idrùro di potassio
(fiormîato di Potassio) ’
“Zl-
' (l‘.lllz .. Il3 ,, Na (Clip ,, 011 ,. Il
Blì,lllll'ill'll|l'iltì lridrùro Bianllauidrìle ossidrùro.
di Sodio. d’nlrogeno.
[Elilalo di Sodio] (Aldeide)
Hi ,, CO (Cll)5 ,, H6 ,', KO
TL ll'Flllli un» di Carbonile Penlanlracidrìle esaidrùro
[Alcool metilico] di polossile.
[Amilalo di Potassio}:
(lillifi ,, H7 ,, Ch
lisanlruci«lrile eptaidl‘ùr0 (CH);, ,, H4 ,,‘K02
ili Cloro. Pentanlrucidrile telraidrùro
(Etero cloroidrioo del metil di polassilo. V
dielil-curbiuolo) [Yalerulo di Potassio]
(CH)3 ,, II1L ,, Gli 02 (CH}; ,, H4 ,, Zn
Trianlrucidrile Leh:aidruro Biantracidrile leiraidrùro
di clorilo. . di Zinco.
(Monocloridrina della gli [Zinco melile];
cerina).
(CH) ,, Cll3
(CII)4 ,, ll6 ,, Zn Tricloruro odi Antracidrìle
Tetranlrocidrile esaidrùro _ o anlracidrile triclorico.
di Zinco. [Cloroformio]
(Eliluro-di zinco)
:7 Il_)30
(CII)8 Triandidrùro triandantraci
Ollountracìdrìle. drile.
LCinnameno} ‘ [Meleno]
(GH)3 ,, H7 ,,' CO . » . ” H)16 _‘
Trianlracidrìle eplaidrùro Sesdemdruro sesdeciantra
' di Carbonile. » cidrìle.
(Elere) (Cetene).
(CH)5 ,, Ch3 ,, Ci ECC. OCC.
Penlanlracidrile lricloruro
. bicarbonico. '
[Toluene triclorico]
CON(‘I.USIGÌNE
«Un-42:24:.“

Si può cerzìorare da quanto precede che se si ec


cettui la grandezza del nome dato al corpo organico,
il presente tentativo mi sembra, se non erro assai ra
zionale.
Lo sforzo che uno impiegherà nell’imparare questi
nomi, sarà compensato coll’aver dinanzi alla memoria
la formola atomica che, potrà venir trascritta senza bi
sogniditanti studi. In una parola, nel nome vi leggiamo
tutti gli atomi o tutti gli aggruppamenti di essi che pos
sansi rinvenire in una data molecola:= Quando si dice,
a mò d’esempio, Esantracidrile-eptaidrùro d’Iod:o, uno
ha già presso di se la formola costitutiva dell’Iodoidralo
di Exilene. Esautracidrile esprime sei aggrappamenti
del radicale CH. Eptaidrùro significa sette atomi elet
tronegativi di H ecc. Ora si deve considerare seriamente,
quale sforzo non 'vi vorrà a rimemhrare la costituzione
molecolare di .(CH)6,;“H7 ,, I allorché la si nomi Io
doidrato di Exilenel Non è5forse più consentanea alla
struttura schematica della profeta malecola, l’appella
zione Esantracidrile-eptaidrùrp-d’lodio?
Ho studiato il modo per ottenere una glossologia
più sollecita della presente. ma non pe‘rvenni a nes
sun risultato, almeno che uno non volesse brancolare
in gratuite espressioni. == Voglio sperare che, i chi
mici vorranno una volta per sapere.non dwconoscere
che, la nomenclatura della moderna chimica organica
__ 23 _.
non può esser più d’accordo con gl’incessanti progressi
della teoria atomica: Ha mestieri urgente di esser ri
formata.
Concludo con dire: è sempre meglio prediligere un
nome lungo e razionale che, un nome corto ed em
pirico. (')

(l) I nomi occlusi fra parentesi sono quelli che oggi adottano i chimici.

Potrebbero piacerti anche