Sabato 8 Aprile 2017

Nuova serie - Anno 26 - Numero 84 - Spedizione in A.P. art. 1 c.1 L. 46/04, DCB Milano
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Donald Trump con i tomahawk lanciati sulla Siria vuole

assicurare agli Usa una efficace presenza in Medio oriente
- 5421

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Cacopardo, Sechi e Cingolani alle pagg. 5, 6 e 7 - 5421

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QUOTIDIANO ECONOMICO, GIURIDICO E POLITICO ,-1 56 )))954#)-'/1%(/$'-(491(

A bordo i precari della scuola

LUNEDÌ LEGGE IN GAZZETTA

Rottamazione,
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da Equitalia
comunicazione Per 80 mila insegnanti concorsi facilitati e posti riservati per entrare di
entro il 15 ruolo. Il governo ha approvato otto decreti attuativi della Buona scuola
giugno
Stroppa a pag. 50 Pr
Precari della scuola, al via concorsi DOPO UN DECLINO

CONSULTA
fa
facilitati e posti riservati per entra-
re d
tran
di ruolo. Interessati alla fase
transitoria ad oggi dovrebbero esse-
ORSI & TORI La poligamia c’è
re ccirca 80 mila. Il governo ha con ottimi risultati, derivanti evidentemen-
DI PAOLO PANERAI
app
approvato ieri il decreto che disci- nel 25% dei paesi
Il test del plin
plina le nuove modalità di formazio-
ne e di reclutamento dei docenti,
insi
insieme con altri sette tutti attua-
In una cosa John Elkann è sicuramente
più bravo di suo nonno Giovanni: nella
te anche da un intuito naturale. Al punto
che ora, come ha dichiarato pochi giorni fa,
ha intuito che per Exor è il momento delle ed è anche
sangue si tivi della Buona scuola. Tra questi,
il provvedimento
deg
pr

ne pprofessionale.
sulla valutazione
degli studenti e quello sull’istruzio-
gestione del denaro suo e del resto della
Tribù, come Carlo De Benedetti chiama-
va la famiglia Agnelli. Dall’alto del suo
pmi. Sì, signori, l’erede della dinastia che
per anni ha guidato il più grande gruppo
industriale e finanziario d’Italia ha com-
in aumento
Hansen a pag. 14
standing, Giovanni Agnelli, come ha rac- preso che i soldi si possono fare oggi
può fare Ricciardi a pag. 47

E CI SONO I SOLDI
contato varie volte in passato l’Ingegnere,
era bravo solo a distribuire, come appunto
soprattutto guardando al patrimonio vero
del paese, appunto le pmi. Verrebbe voglia
IN FRANCIA
fa il capotribù. Ma nella gestione neppure di abbracciarlo dalle colonne di questo
soltanto A otto anni dal
si impegnava. Lasciava fare. E per sua
strafortuna, in quell’incarico aveva un
uomo della capacità, dell’onestà, della
giornale, che da lungo tempo sostiene che
senza aiutare con investimenti le pmi del Si può aprire
Paese, il Paese non si risanerà. Anche
nelle sisma nessuna
sscuola ricostruita
signorilità di Gianluigi Gabetti. Yaki,
invece, avendo probabilmente preso il dono
dal nonno paterno (capo della comunità
John deve aver esaminato i numeri che
sono stati pubblicati su queste colonne e
nelle inchieste di ItaliaOggi: il patrimonio
un conto online
presso i tabaccai
farmacie all’Aquila israelitica di Parigi e molto introdotto nel
mondo finanziario internazionale) si impe-
gna molto nella gestione del portafoglio e
finanziario di famiglie e aziende italiane è
continua a pag. 2
con 20 € l’anno
Cerisano a pag. 51 Valentini a pag. 9 Corsentino a pag. 14

CASERO ALL’UNGDCEC Il ministro a ItaliaOggi: saranno presentati al Vinitaly e garantiranno la tracciabilità, i controlli e la qualità

Mediazione
fiscale estesa
Martina: sono pronti 15 decreti sul vino
U no secco all’iniziativa della Com-
Un
Liti tributarie m
missione europea di inserire le calo-
LUNEDÌ IN EDICOLA DIRITTO & ROVESCIO
ri
rie nelle etichette degli alcolici, vini
pendenti chiuse in
inclusi. E un sì convinto a 15 nuovi
d
decreti, che saranno presentati al
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da pag. 12
Con guida «Il dizionario dei bilanci» a € 6,00 in più; con guida «Tuir 2017 Bis» a € 6,00 in più; con guida «L’assegno di mantenimento» a € 7,90 in più; con il «Manuale del lavoro» a € 9,90 in più

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Prima di fare un’azione inaccettabile,
l’impunito occidente anglo-americano
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IL PRIMO GIORNALE PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Sette
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l’agghinda con ragioni umanitarie.
Miliacca a pag. 53 V
Vinitaly, in attuazione del Testo uni- "$+/'-.* $,&%'.' 0-$"('

IN EVIDENZA
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Successe (lo ha ammesso ora Tony

co della vite e del vino. Tra i più
* * *

Fisco/1 - La scar-
Entro il 14 aprile le aziende devono adeguare i modelli organizzativi
Blair) con i gas nervini posseduti da
sissima efficacia
della riscossione
si traduce in mag- 231 alle nuove regole. Ma gli effetti saranno diversi da quelli sperati
giore evasione: un
circolo vizioso su cui interveni-

im
importanti, quello sulla tracciabili-
DI MARINO LONGONI sabilità amministrativa degli enti), se indebite. Una cena in un denunciare il proprio dirigente (con il
re, secondo la Corte dei conti mlongoni@class.it per evitare che le conseguenze del ristorante stellato è sufficien- rischio dei danni reputazionali che le

Saddam Hussein. Non ce li aveva

reato commesso da un proprio di- te a configurare il reato di potrebbero ricadere addosso): più facile

I
Felicioni-Stroppa da pag. 6
l 14 aprile entrerà in vigore il decre- rigente ricada anche sulla società. corruzione tra privati? E un che la minaccia di una denuncia venga
Fisco/2 - Rimborsi Iva sempre to legislativo anticorruzione (dlgs Questo significa pagare un consu- televisore ultrapiatto? E una utilizzata nelle lotte interne alle stesse
più facili. Sotto la lente i pas- 38/17), con alcune modifiche e ag- lente per attuare correzioni che vacanza esotica? Senza una società. Potrebbe, per esempio, diventa-
saggi per compilare l’istanza giunte all’articolo 2635 del codice hanno l’obiettivo di dimostra- precisa indicazione di quale re uno strumento semplice ed efficace
civile che hanno l’effetto di ampliare la re, in caso di contenzioso, sia il valore minimo degli per allontanare un manager sgradito.
redatta sul modello TR

ttà, per dare maggiori certezze ai

portata del reato di corruzione tra pri- che la società ha fatto tut- omaggi accettabile sen- Anche perché, mentre con le vecchie

ma la guerra potè essere fatta. Poi

Ricca da pag. 8 vati. Si tratta di norme che recepiscono to il possibile per evitare za incorrere in rischi norme era necessario provare il danno
la decisione quadro 2003/568/GAI del l’insorgere di fenomeni penali, si crea una zona alla società, ora questo requisito è sta-
Fisco/3 - Accesso al 5 per mille, Consiglio dell’Unione europea, a loro corruttivi. Nella di incertezza che non to cancellato e sarà sufficiente provare
l’iter diventa più snello. L’iscri- volta attuativa di diverse convenzioni maggior parte ferma la corruzione l’accordo o il tentativo di accordo per

SU WWW.ITALIAOGGI.IT
zione al riparto non ha più solo
validità annuale
internazionali. Le nuove regole preve- dei casi sono ma facilita la stru- far condannare il dirigente infedele.
dono la possibilità di incriminare, non proponimenti mentalizzazione di Di fatto il legislatore, con anni di ritar-
solo i vertici della società, ma tutti co- che rimangono queste norme. do e solo dietro la minaccia dell’ennesi-
loro che di fatto esercitano funzioni di- solo sulla carta, al In realtà si ma infrazione comunitaria, si è trovato

cconsumatori, quello sui controlli e vennero le fosse comuni dei massacri

Pagamici a pag. 10
Impresa/1 - Iperammorta-
mento in salita: la sola automa-
zione non fa 4.0. I chiarimenti
nella circolare Mise-Entrate
rigenziali, anche se limitate ad alcuni più si tratterà di or- tratta di adem- costretto ad approvare delle norme che,
ambiti societari. Non è più necessario ganizzare qualche pimenti mera- nella migliore delle ipotesi, potranno
che l’accordo illecito procuri un danno corso per dirigenti mente formali che avere un valore meramente simbolico,
alla società. Inoltre viene punito anche sulla legge 231, giu- non faranno certo da ma non riusciranno certamente ad es-
l’istigazione alla corruzione, che si ve- sto per dare con- incentivo alla moraliz- sere un’arma efficace contro il malaffa-
rifica quando la proposta di malaffare tezza di aver fatto zazione delle realtà com- re societario. Siamo piuttosto di fronte
non viene accettata dalla controparte. qualcosa. Qualcuna merciali. Non è un caso all’ennesimo esempio di scollamento tra

in Libia. Erano dei fotomontaggi, ma

Le
Lenzi da pag. 13 Infine sono interessate non solo le socie- si porrà il problema se finora le sentenze un legislatore sempre più eterodiretto

q
quello sulla tutela della qualità. Il Impresa/2 - Al
via la patrimo-
nializzazione
dei Confidi, per
tà commerciali ma tutti gli enti privati.
Si tratta di una riforma che pone il
nostro paese in linea con i migliori stan-
dard internazionali. Tuttavia è facile
prevedere che gli effetti concreti saran-
di modificare le po-
lizze assicurative
per adeguarle a un
innalzato livello di
pericolosità.
sulla corruzione tra pri-
vati si possono contare
sulle dita di una mano.
E anche con l’attuale
riforma le cose non
da organismi e istituzioni europei o ad-
dirittura di livello planetario (che han-
no come punto di riferimento le società
di grandi dimensioni) e una realtà, fatta
soprattutto di piccole e medie imprese,

La Buona scuola
f
favorire l’accesso no molto modesti, e del tutto diversi da Le aziende più dovrebbero cambiare sulla quale la riforma non può produr-

contro Tripoli bombardò illegalmente

al credito da parte quelli che il legislatore sembra essersi strutturate e più di molto. È rimasto re l’effetto moralizzatore, mentre è più
prefisso (riduzione del tasso di corru- diligenti arrive- infatti inalterato il probabile che produca effetti secondari

m
ministro alle politiche agricole,
delle pmi zione). Vediamo perché. ranno a elabora- requisito della que- non previsti. Oltre all’ennesimo appe-
De Stefanis a pag. 15 La prima conseguenza per le imprese re un disciplinare rela di parte. In santimento burocratico ai danni delle
sarà la necessità di modificare i modelli che precisi quali pratica dovrebbe imprese.
Impresa/3 - Ri- organizzativi ex dlgs 231 (sulla respon- sono le promes- essere l’azienda a © Riproduzione riservata

torno al passato

M
Maurizio Martina, rilegge con Ita-
per la responsabi-
lità solidale negli
appalti. Con mag-
giori tutele per i lavoratori. Lo
prevede il dl 25/2017
Indagine di ItaliaOggi Sette sulla mancata presentazione della dichiarazione dei redditi. Sanzioni fino a 20 mln €

Casse, 50 mila professionisti invisibili persino la Nato che deve reagire solo
- Gli otto decreti at-
Cirioli a pag. 16
Spendere Meglio - Case va-
Affar
Affari O
ltre 50 mila professionisti «invisi-
bili» per le Casse di previdenza: 20
mila avvocati, oltre 10 mila geo-
NELL’INSERTO/1 NELL’INSERTO/2
agli attacchi militari nei confronti dei
lliaOggi le prospettive del comparto
canza, affitti in un click: sempre
più diversificata l’offerta di siti Legali metri, 9.800 ingegneri e architetti,
più di quattro mila dottori commercialisti e
per proporre camere o alloggi altrettanti ragionieri. In media, otto profes-
Greguoli Venini a pag. 19 Voluntary-bis, sionisti su 100 non hanno inviato, nel 2016,

Affari in piazza - Investitori

in cerca di soluzioni alter-
obiettivo 1,6 mld
v
vino, in occasione della rassegna di
native. Cresce l’interesse per
asset class di nicchia. Ma la
prudenza è d’obbligo
la dichiarazione dei redditi 2015 alle Casse
di previdenza. E perciò rischiano sanzioni
che, in totale, possono arrivare a oltre 20 mi-
lioni di euro. È il quadro che emerge da una
Selezione di
Sentenze
Il bando Inail Isi
suoi aderenti. Adesso c’è la bufala dei
Studi al lavoro ricognizione effettuata da ItaliaOggi Sette,
Le istruzioni per accedere agli incentivi
sulla sicurezza sul lavoro
che ha interpellato alcune Casse di previ-
%$ '$&! "# denza delle professioni giudico-economiche,
a cura di ROBERTO LENZI

tributarie
gas nervini che la Siria avrebbe usato
tuativi
IL BANDO specifici settori di attività.

dell’Olio a pag. 20 contabili e tecniche, raccogliendo i dati sulle C’è tempo fino al 5 giugno per candidarsi all’ottenimen-
to degli incentivi previsti dal bando Inail Isi che concede
contributi a fondo perduto fino al 65% della spesa. La
Le imprese possono presentare un solo progetto riguar-
dante una sola unità produttiva per una sola tipologia di
progetto tra quelle sopra indicate.
dichiarazioni omesse nel 2016. E il totale, finalità dell’istituto è quella di incentivare le imprese
a realizzare progetti per il miglioramento dei livelli di
A tale riguardo, per «unità produttiva» si intende: sta-
bilimento o struttura finalizzati alla produzione di beni o

tra avvocati, biologi, consulenti del lavoro,

salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. L’efficacia dell’in- all’erogazione di servizi, dotati di autonomia finanziaria

Contabilità - L’attualizzazione dottori commercialisti, geometri, ingegneri

A CURA DELLO STUDIO FUOCO tervento, per lasciare intatto il contributo ottenuto, deve
essere parametrato considerando le condizioni di salute
e di sicurezza dei lavoratori post investimento, rispetto
alle condizioni preesistenti.
e tecnico funzionale (art. 2, comma 1, lett. t, dlgs 81/2008
s.m.i.); le imprese assicurate Inail indicano la posizione
assicurativa di riferimento. Per il settore della navigazio-
ne l’unità produttiva è la nave/imbarcazione.
dei debiti è prassi a misura di pmi. 1. RISCOSSIONE, NO A FERMI DA AGENTI INCOMPETENTI Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto: Negli allegati 1, 2, 3 e 4, che costituiscono parte in-

e architetti, periti industriali, ragionieri, fa

V
Verona (9-12 aprile).
1. Progetti di investimento tegrante dell’avviso pubblico Isi 2016, sono indicati,
2. Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e rispettivamente per ciascuna delle quattro tipologie di

Le conseguenze della nuova previ- 51.929 professionisti che non hanno rispet- 2. LOCAZIONI, SÌ A IMPOSTE SUI CANONI PIGNORATI di responsabilità sociale
3. Progetti di bonifica da materiali contenenti
amianto
progetto sopraindicate, le caratteristiche, i documenti
da presentare in fase di domanda e di rendicontazione,
le spese tecniche riconoscibili e la loro entità massima,

sione dell’art. 2426 c.c. tato le scadenze. Di questi, alcuni procede- 3. ASSICURAZIONI, SENZA IVA LE COMMISSIONI DI
4. Progetti per micro e piccole imprese operanti in
specifici settori di attività.
nonché i parametri, associati sia a caratteristiche proprie
dell’impresa sia al progetto oggetto della domanda, a cui

contro l’Isis. Da qui la raffica Usa con

Le imprese possono presentare un solo progetto riguar- sono attribuiti i punteggi utili ai fini del raggiungimento

ranno al ravvedimento operoso su solleci-

dante una sola unità produttiva e per una sola tipologia della soglia minima di ammissibilità, pari a 120 punti.
DELEGA
Villa-Cornaggia da pag. 21 tra quelle sopra indicate.

Oltre il 18% delle pmi

I finanziamenti rispettano le condizioni e le limitazio-

tazione della Cassa, per altri invece l’Ente
sarà costretto a interpellare l’Agenzia delle
4. ACCERTAMENTI NON LEGITTIMATI DA DATI SIAE
FINALITÀ
L’avviso pubblico Isi 2016 ha l’obiettivo di incentivare
le imprese a realizzare progetti per il miglioramento dei
ni della normativa comunitaria relativa all’applicazione
degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento
dell’Unione europea agli aiuti de minimis.
livelli di salute e sicurezza sul lavoro. Per «miglioramen-

D
Documenti - I testi delle entrate. Sì, perché per alcune professioni il
5. SENTENZA CIVILE ANNULLATA, REGISTRO KO to dei livelli di salute e sicurezza sul lavoro» si intende il
miglioramento documentato delle condizioni di salute e di
RISORSE E DESTINATARI
Lo stanziamento ai fini dell’avviso pubblico Isi 2016 è

ssentenze tributarie com-
ha avviato piani fenomeno della mancata comunicazione dei 6. CENTRI COMMERCIALI, INTERESSI DEDUCIBILI
sicurezza dei lavoratori rispetto alle condizioni preesisten-
ti e riscontrabile con quanto riportato nella valutazione
dei rischi aziendali.
PROGETTI
Sono finanziabili le seguenti tipologie di progetto:
suddiviso su base regionale così come riportato in tabel-
la (nella pagina seguente)

Le imprese possono decidere su quale bando presen-

tare la domanda e, a seconda delle caratteristiche del

m
mentati nella Selezione redditi è talmente diffuso e in crescita, che 7. SOSPENSIONE RIMBORSI CON GARANZIA A TEMPO
1. Progetti di investimento
2. Progetti per l’adozione di modelli organizzativi e
richiedente, possono presentare domanda su alcune ti-
pologie o su altre.

di welfare aziendale l C h l t i i l d 3
di responsabilità sociale
P tti di b ifi d t i li t ti i
Per i progetti di investimento (di cui all’allegato 1), per
tti l’ d i di d lli i ti i di

Chiarello a pag. 19 missili Tomahawk che ammazzano

Certificati bianchi molta gente ma servono soprattutto a
mandare messaggi. A Putin (i cui sol-
- I chiarimenti KO CATODICO MARKETING dati erano stati avvertiti dell’attacco):
«Non allargarti troppo in Medio orien-
d
del Gse sulla Flop di ascolti Vuitton punta te». Ai democratici Usa che vogliono
indagare sulla supposta tresca Trump-
Putin («Vedete che i russi sono miei ne-
ccumulabilità
di Casaleggio sul design mici?»). A Kim Jong-un ( «Datti una
calmata, altrimenti…»). A Xi Jinping
IIntegrative - jr ospite della a tiratura («Benvenuto in Florida. Se ci mettiamo
d’accordo, ti lasceremo fare nel Pacifi-
L
La circolare delle co»). All’Europa, 500 mln di abitanti,
Gruber su La7 limitata pil superiore a quello Usa: «Non conti
un cazzo». Ma la Mogherini? Chi? E
Entrate i morti? Loro, giacciono.
Montanari a pag. 17 Sottilaro a pag. 15

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 2 Sabato 8 Aprile 2017
Segue dalla prima pagina
indicato da Bankitalia in 5 mila
miliardi di euro, il doppio del debito
pubblico; di questi 5 mila miliardi,
2 mila sono dati in gestione a
banche, sim, sgr ecc. Di queste
migliaia di miliardi solo il 15% è
investito nell’economia italiana. I
gestori italiani non investono nep-
pure nelle 40 aziende che compon-
gono il Ftse Mib, cioè i più grandi
gruppi italiani. Infatti, come è stato
pubblicato da MF-Milano Finanza,
il 97% degli investimenti dell’indice
dei maggiori 40 titoli proviene da
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investitori stranieri.
Che disastro.
Come può fare un
Paese ad andare
avanti se le ric-
chezze del Paese
vanno a finan-
ziare le economie
straniere? Anche
uno studente del
primo anno della
è Bocconi sa che
senza fare inves-
timenti non c’è
sviluppo. Ma se
nel Ftse Mib c’è
almeno un 3% di
capitali italiani,
nella sterminata
prateria delle
pmi, che costitu-
iscono la vera
s t r u t t u r a
dell’economia
italiana, arrivano
le briciole.
Senza voler
tornare sulla pes-
sima architettura
dei Pir (Piani
individuali di ris-
parmio), che sono
stati illusoria-
mente presentati come lo strumen-
to per canalizzare parte del ris-
parmio italiano nelle pmi (massimo
50 milioni di fatturato e 250
dipendenti, secondo la Ue), le dichi-
arazioni di Elkann nella lettera agli
azionisti di Exor dovrebbero essere
incise sulla pietra del palazzo della
Borsa. E nella testa di chi ha il
potere di indirizzare il risparmio:
non solo i gestori, che dovrebbero
mettersi la mano sulla coscienza,
ma anche chi sta in Parlamento, o
nell’apparente retrobottega dei
ministeri e invece è il reale deten-
tore del potere. Ci sono parlamen-
tari che si sono battuti invano per
far passare, dopo averlo approvato
all’unanimità nella Commissione
finanze della Camera, un emenda-
mento che garantissse
l’investimento di una parte del ris-
parmio Pir nelle pmi. Tutti l’hanno
approvato, a cominciare dal presi-
dente Maurizio Bernardo, per
passare al capogruppo del Pd,
Michele Pelillo, all’ex presidente
Alessandro Pagano. Niente: la
burocrazia del ministero
dell’Economia, che si ammanta di
tecnicismo, ha trovato il modo di
bloccarlo. Idem alla commissione
Finanze del Senato, dove il bravis-
simo presidente Mauro Marino ha
riproposto l’emendamento. Niente,
anche questa volta, l’ottusità in col-
legamento fra Bruxelles e Roma lo
ha fatto decadere. Ma Marino è un
senatore piemontese che non si
arrende e così come riuscì, dopo
una lotta impari, a far approvare la
norma che consentiva ai debitori
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L’EDITORIALE DI PAOLO PANERAI
ORSI & TORI
dell’Agenzia delle entrate di
avere uno sconto se pagavano subi-
to (l’erario incassò molti miliardi),
altrettanto agirà affinchè il denaro
risparmiato dagli italiani vada
all’economia italiana.
Del resto la vicenda è l’illustrazione
più palese di come la burocrazia
blocchi il potere legislativo con pre-
testi assurdi. E ciò avviene in Italia,
patria delle pmi, quando perfino la
Commissione e il Parlamento Ue
mandano inequivocabili segnali
sulla necessità di accostare gli
investimenti alle pmi. Dell’ultimo
provvedimento proprio del parla-
mento Ue ha dato conto su MF di
giovedì 6 Antonio Satta, con un
articolo dal titolo inequivocabile:
«Prospetti più semplici e più chiari
- Il parlamento Ue vara un nuovo
regolamento per le emissioni di azi-
oni e bond - Le autorità nazionali
hanno 24 mesi di tempo per recepir-
lo. Previsti documenti semplificati
e standardizzati per le pmi, che
potranno utilizzare anche il mec-
canismo delle Faq (Frequently
asked questions). Agli investitori
retail dovrà essere indirizzata una
nota di sintesi di tutti i rischi».
Il recepimento da parte del
Parlamento italiano sarà partico-
larmente importante perché dovrà
tenere presente, come ha sempre
fatto, del ruolo dei giornali e dei
giornalisti. Per esempio, chi potrà
formulare le domande più frequenti
per chiarire all’investitore la vera
natura della pmi quotanda, il suo
presente e il suo futuro? Lo potran-
no fare, con il loro linguaggio
legalese, gli advisor? O tale funzi-
one dovà essere delegata a chi di
mestiere è il cane da guardia dei
cittadini e nel caso speciale dei cit-
tadini-investitori? Da quando Class
Editori fece l’esperienza della quo-
tazione, intraprendendo il cosiddet-
to roadshow in tutte le capitali
finanziarie, fino a Edimburgo per
parlare al Fondo delle vedove scoz-
zesi, apparve chiaro che esiste una
forte penalizzazione dell’investitore
retail rispetto ai cosiddetti investi-
098105098108105111103114
tori istituzionali, ai quali le società
quotande o quelle già quotate in
roadshow di aggiornamento racco-
ntano ogni dettaglio, a voce e con
slide. Ai risparmiatori retail, prop-
rio per questo spesso chiamati
parco buoi, cosa dovrebbe essere
riservato? Semplicemente la lettura
di un prospetto, comunque compila-
to in legalese, nonostante i miglio-
ramenti che potranno essere intro-
dotti, per di più da leggere scomo-
damente su un sito. No, così si
prendono in
giro i ris-
parmiatori e si
creano i pre-
supposti per
cause più che
legittime,
come stavano
partendo per
le quattro bad
bank o anche
per le venete,
se non fosse
stato deciso
un indennizzo.
Situazioni da
evitare alla
radice.
MF-Milano
Finanza, che è
il giornale del
mercato e dei
risparmiatori,
per questo da
tempo ha
messo a punto
il format chia-
mato esplicita-
m e n t e
« D o s s i e r
Roadshow-
piccoli azion-
isti informati come i grandi».
Nel testo del Parlamento europeo si
legge che l’organismo Esma, che
riunisce le Consob europee, curerà
lo stoccaggio di tutti i prospetti che
saranno presentati, oltre ai comu-
nicati delle emittenti. Benissimo. È
giusto che ci sia un posto sicuro
dove i testi diffusi non potranno
essere manipolati, ma non si pensi
che così le autorità si possano
lavare la coscienza e fare un reale
servizio al risparmiatore. Sono solo
i giornali e i media, in qualsiasi
forma e supporto, che possono fare
il cane da guardia dei risparmia-
tori, quindi tutelare il risparmio
che investe. Diversamente, sarebbe
come se per fare le scelte politiche
ci si dovesse abbeverare a un serba-
toio dove confluiscono tutti i comu-
nicati e le dichiarazioni di partiti e
politici. Il politichese è come il
legalese e ci vuole rispetto per la
funzione di chi deve spiegarlo.
Del resto, come si è dimostrato per
l’ennesima volta nell’ipo di pochi
giorni fa, chi non si apre al mercato
attraverso il racconto ai media,
attraverso la pubblicazione di pros-
petti completi su pagine di carta o
all’interno dei siti di informazione,
comprendendo la funzione che essi
hanno e quindi riconoscendone il
valore, finisce per essere immedi-
atamente penalizzato. In passato
era successo a Caleffi, a Saras, a
Savino del Bene, che addirittura
dovette rinunciare per la seconda
volta alla quotazione. Chi vuole rac-
cogliere capitale deve saper collo-
care avvocati e advisor nella loro
giusta posizione, visto che ottengo-
no fees opulente e, quando si tratta
di dimostrare che sono capaci di far
risparmiare costi di quotazione,
suggeriscono di limitare la comuni-
cazione. Per fortuna chi cura la
comunicazione delle società fa quasi
sempre capire che magari dovreb-
bero essere gli avvocati e gli advi-
sor a tagliarsi un po’ commissioni e
parcelle per ampliare la comuni-
cazione al mercato ai risparmiatori
con contenuti comprensibili e com-
pleti.
E sulle pmi italiane ha un giudizio
favorevole non solo Elkann. A metà
maggio si terrà a Pechino una ses-
s i o n e d e l Fo r u m e c o n o m i c o
Italia Cina dedicato alle pmi: 300
aziende cinesi ne incontreranno
altrettante italiane, per la convin-
zione profonda del copresidente di
parte cinese, il presidente della
Bank of China, Tian Guoli, che
le pmi italiane sono fondamentali
per aiutare lo sviluppo delle
aziende familiari cinesi, che produ-
cono oltre il 50% del pil del più
grande paese del mondo, che allo
stesso tempo può aprire il grande
mercato alle pmi italiane. Questa
convinzione di Tian Guoli è stata
espressa in varie interviste ai
media di Class Editori, ed è stata
accolta con entusiamo dal copresi-
dente di parte italiana, il capo di
Pirelli, Marco Tronchetti
Provera, che con l’aiuto altamente
professionale dell’ambaciatore
Antonio Zanardi Landi, fuori
dai ruoli ma attivissimo per il
Forum, ha sostenuto l’iniziativa.
Alla quale stanno dando un con-
tributo importante sia la
Fondazione Italia Cina che la
Divisione Cina di Class Editori.
La selezione e le adesioni sono in
corso. E per capire il valore che
hanno agli occhi dei cinesi le pmi
italiane basterebbe ricordare che i
rappresentanti delle stesse saran-
no ospiti a Pechino di Bank of
China.
Lo ha compreso e dichiarato nella
maniera più esplicità Elkann; lo
hanno capito i parlamentari di tutti
i partiti delle commissioni parlam-
entari delegate alla materia; lo ha
capito il Forum Italia Cina e i suoi
due copresidenti. Tutti hanno cap-
ito che le pmi sono fondamentali
per la salvezza dell’Italia. Tutti
meno certi burocrati che fanno il
bello e cattivo tempo e che hanno
sdegnato anche il più attivo minis-
tro del governo in carica, che ha
deciso di defilarsi dall’altro proble-
ma fondamentale per la rinascita
dell’Italia, il Tagliadebito. Qualche
settimana fa questo giornale ha
pubblicato in esclusiva la notizia
che finalmente era stato istituito
un comitato per il Tagliadebito.
Dopo tre riunioni, visto l’andazzo,
chi ha chiaro in testa quanta deter-
minazione occorre avere non ha
potuto far altro che defilarsi.
Attenzione Italia. C’è tempo per
poco più di un anno e mezzo, come
ha ricordato il ceo di Intesa
Sanpaolo, Carlo Messina, per
non diventare il bersaglio della
speculazione di tutto il mondo e per
mettere a frutto, per lo sviluppo,
l’azione svolta a Francoforte da
Mario Draghi. Tagliadebito e
investimenti nella struttura eco-
nomica fondamentale del Paese, le
pmi. Chi non lo capisce, dovrebbe
avere la dignità di andare a casa.
(riproduzione riservata)
Paolo Panerai

Mentre l’Europa si appiattisce a favore dei bombardamenti Usa in Siria e Putin sta con Assad
Camion killer sulla folla in Svezia
Dopo i Tomahawk Usa, la Russia muove 2 navi nel Mediterraneo
DI GIAMPIERO DI SANTO
ED EMILIO GIOVENTÙ
onald Trump ir-
D rompe sulla scena
internazionale con il
lancio di 59 missili
Tomahawk sulla base mili-
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tare siriana dalla quale
è partito il terribile bom-
bardamento a base di gas
sarin che l’esercito siriano
di Bashar al Assad ha
concentrato sulla città di
Iblid. E subito dopo, ai nu-
merosi morti e feriti pro-
vocati dai razzi (notizie
peraltro non confermate
da Washington), si ag-
giungono le vittime (anco-
ra imprecisato il numero,
da uno a cinque) mietute
a Stoccolma dall’ennesimo
camion guidato da un ter-
rorista contro la folla iner-
me e inconsapevole. Un
attentato confermato dal
premier svedese Stefan
Lofven e che fa ricordare
a molti le dichiarazioni di
Trump, allora in corsa per
la presidenza Usa ma non
ancora eletto, su un attac-
co terroristico a Stoccolma
mai avvenuto, eppure a
questo punto quasi pre-
detto. Certo è che ormai, tra
attacchi militari per così dire
ufficiali, bombe nelle metro,
camion guidati da terroristi
che fanno strage di passanti e
sparatorie nelle discoteche, la
prima parte del 2017 è stata
un racconto di morte e deva-
stazione. Racconto che ieri ha
conosciuto il momento clou,
appunto quando i missili Usa
hanno centrato gli obiettivi
militari e quando a migliaia
di chilometri di distanza, nel
cuore dell’Europa nordica, i
terroristi hanno scatenato il
tir sulla folla inerme. Con il
rischio che il conflitto si allar-
ghi ancora, perché la Russia
di Vladimir Putin ha fatto
entrare nel Mediterraneo, di-
rette verso la sua base navale
in territorio siriano, due navi
militari e ha annunciato che
fornirà al governo di Damasco
un sistema missilistico in gra-
do di difendere lo spazio aereo
da nuovi attacchi Usa.
I missili sulla Siria, la
reazione russa e l’appoggio
dell’Ue a Washington
L’assalto missilistico Usa
ha chiarito che l’Italia e l’Ue
e la stragrande maggioranza
della comunità internaziona-
le stanno con Trump e non
con la Russia di Putin. Non a
caso, è stato il premier Paolo
Gentiloni a chiarire che la
soluzione della crisi siriana
va trovata nell’ambito di un
negoziato che dovrà svolgersi
sotto l’egida della comunità
internazionale. Ma il numero
uno di palazzo Chigi, al tem-
po stesso, ha definito l’attacco
Usa, che comunque non è l’av-
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PRIMO PIANO
vio di una nuova strategia mi-
litare da parte di Washington
né di una campagna duratura
in terra mediorientale, «una
risposta motivata a un crimi-
ne di guerra». «L’uso di armi
chimiche non può essere cir-
condato da indifferenza», ha
Vignetta di Claudio Cadei
spiegato ancora il premier, «e
chi ne fa uso non può contare
su attenuanti o mistificazio-
ni», ha aggiunto il capo del
governo. «Ho avuto colloqui
con il presidente Hollande e
la cancelliera Merkel: abbia-
mo condiviso che l’Europa
contribuisca nella direzione
della ripresa del negoziato»,
ha sottolineato Gentiloni.
«L’Italia è sempre stata con-
vinta che una soluzione dura-
tura per la Siria vada cercata
nel negoziato», ha detto, «era
e resta la nostra posizione, il
negoziato deve comprendere
tanto le forze di opposizione
quanto il regime, sotto l’egi-
da delle Nazioni Unite, con
il ruolo decisivo e costruttivo
della Russia», ha aggiunto
Gentiloni. «Sono convinto che
l’azione di questa notte non
debba ostacolare, ma accele-
rare le chance del negoziato
politico per una soluzione
duratura che è l’unico anti-
doto serio alle minacce pre-
senti». Anche la cancelliera
tedesca Angela Merkel e il
presidente francese François
Hollande hanno appoggia-
to la decisione di Trump e
attaccato Bashar a Assad.
«La responsabilità per que-
sti sviluppi è del solo Assad»,
hanno dichiarato dopo un col-
loquio telefonico. «Il ripetuto
utilizzo di armi chimiche e i
suoi crimini contro la propria
popolazione reclamavano un
sanzionamento. La Francia e
la Germania insieme ai propri
partner continueranno a met-
tere in campo tutti gli sforzi,
all’interno della cornice delle
Nazioni Unite, per mettere
il presidente Assad di fronte
alle sue responsabilità per le
azioni criminali commesse».
E il presidente della commis-
sione Ue, Jean Claude Ju-
cker ha fatto diffondere una
dichiarazione scritta nella
quale «comprende gli sforzi
miranti a scoraggiare ulterio-
ri attacchi con le armi chimi-
che, dopo quello verificatosi a
Khan Shaykhun, in Siria il 4
aprile scorso, al quale gli Stati
Uniti hanno risposto la notte
scorsa con il bombardamento
missilistico della base aerea
siriana di Shayrat». Juncker
sottolinea che «deve esser-
ci una risposta agli attacchi
con armi chimiche, che il bom-
bardamento americano aveva
una funzione deterrente con-
tro queste atrocità, e nota che
attaccare obiettivi militari è
ben diverso dal prendere di
mira i civili». Ma il presidente
della commissione ha ricorda-
to che «solo una transizione
politica potrà condurre a una
pace durevole e alla fine del-
le violenze in Siria, obiettivi,
questi, per cui vanno raddop-
piati gli sforzi». Insomma, un
coro per Trump , ma anche
per la soluzione negoziata,
al quale si sono unite anche
Israele, il Giappone di Shin-
zo Abe, l’Australia e molti al-
tri paesi ma non la Cina di Xi
Jinping. Il presidente cinese,
in queste ore in Florida per un
incontro con Trump, ha solle-
citato l’inquilino della Casa
Bianca a «evitare qualsiasi
ulteriore deterioramento»
della situazione in Siria. Un
invito in ogni caso a mante-
nere i nervi saldi, insomma,
nel momento forse peggiore
nei rapporti tra Usa e Russia
della storia recente. Come ha
fatto sapere Mosca, che ha de-
finito l’attacco Usa un’offesa
«a uno Stato sovrano e una
violazione delle norme del di-
ritto internazionale, per giun-
ta pianificata», ha dichiarato
Dmitri Peskov, portavoce
098105098108105111103114
di Putin. «Questa mossa da
parte di Washington provo-
ca un sostanziale danno alle
relazioni russo-americane,
che sono già ridotte a bran-
delli», ha aggiunto. Putin, ha
spiegato Peskov, nell’attacco
americano vede anche «un
tentativo di disto-
gliere l’attenzione
della Comunità in-
ternazionale dalle
numerose vittime
tra la popolazione
civile in Iraq». Il
riferimento è al
recente bombar-
damento da parte
della coalizione a
guida Usa su Mo-
sul, che ha causato
una strage di civi-
li. Peskov ha poi
sottolineato che
l’esercito di Bashar
al Assad «non di-
spone di scorte di
armi chimiche» e
ha aggiunto che
«la distruzione
di tutte le scorte
di armi chimiche
delle forze armate
siriane è stata cer-
tificata» dagli spe-
cialisti dell’Onu.
Ma soprattutto, ha detto il
portavoce del presidente rus-
so che «ignorare totalmente
il fatto che i terroristi usano
armi chimiche peggiori no-
tevolmente la situazione». Il
ministero della Difesa russo
ha dichiarato che soltanto 23
missili Tomahawk dei 59 lan-
ciati nell’attacco Usa alla base
aerea siriana al Shayrat han-
no raggiunto l’obiettivo. Sem-
pre secondo la difesa di Mosca
l’attacco Usa è stato «di bassa
efficacia». Una affermazione,
questa, alla quale è piuttosto
difficile credere, considerata
l’enorme precisione di tiro dei
missili Tomahawk. Così come
non è facile credere, come in-
vece ipotizza il Pentagono,
che la Russia abbia in qual-
che modo favorito con la par-
te cipazione diretta, l’attacco
chimico a Iblid.Fatto sta nel
corso della riunione del con-
siglio di sicurezza dell’Onu,
cominciata ieri alle 17,30 ita-
liane, lo scontro diplomatico
tra Russia e Usa è stato du-
rissimo, con accuse e minacce
reciproche.
L’attentato a Stoccolma e la
solidarietà europea
e mondiale
Terribile è stato anche l’at-
tentato a Stoccolma, dove un
mezzo pesante alle 15 si è lan-
ciato sulla folla nel centro di
Stoccolma, per poi schiantarsi
dentro Ahlens City, il centro
commerciale più grande della
città. L’autore dell’attacco, in
fuga fino al tardo pomeriggio
quando è stato catturato, in-
dossava una giacca verde e
Sabato 8 Aprile
April 2017 3
una felpa grigia. Le autorità
hanno invitato gli abitanti a
evitare il centro della città,
chiuse tutte le metropolitane,
evacuata la stazione ferrovia-
ria, cancellati tutti i treni per
l’intera giornata. «Si tratta di
un attacco contro tutti noi» ha
detto Juncker. «Solo uniti»,
scrive il presidente della Re-
pubblica Sergio Mattarella
nella lettera inviata al re di
Svezia», potremo sconfiggere
l’inutile violenza di quanti at-
taccano i nostri comuni valori
di libertà, tolleranza e plura-
lismo». «Con il cuore e con la
mente a Stoccolma colpita dal
terrorismo» twitta Gentiloni.
Il presidente francese Hollan-
de ha espresso «orrore e indi-
gnazione», mentre Merkel ha
detto che la Germania è con
Stoccolma contro il terrorismo
e ha sottolineato la necessità
che tutti ricordino come il vero
nemico comune «sia l’Isis e il
terrorismo».
© Riproduzione riservata
PILLOLE
di Pierre de Nolac
Il petrolio ai massimi.
E si incendia il Medio
oriente.
***
Carburanti, stangata a
Pasqua.
La tradizione viene
rispettata.
***
Gentiloni: «Martedì
presenteremo il Def».
Poi tutti in vacanza per
Pasqua.
***
Gruber a Casaleggio:
«Vi stiamo facendo un
mega spottone».
Sì, anche La7 merita una
parte del canone.
***
Oggi Emiliano sarà
dimesso.
Perché in ospedale non lo
sopportano?
***
Domani a Roma la
convenzione nazionale
del Pd.
Renzi il settimo giorno non
si riposa.
***
Sgominata la banda
delle false cittadinanze
italiane.
A qualcuno interessava
ancora.
 4 Sabato 8 Aprile 2017
I COMMENTI
L’ANALISI IMPROVE YOUR ENGLISH

Studio Intesa Sanpaolo Intesa Sanpaolo’s study

spiega: si può crescere explains: there can be growth

B R
asterebbe l’affermazione di eading concurrently In- the presence of positive externa-
leggere in DI MARCELLO GUALTIERI grandi imprese, la tesa Sanpaolo’s study lities has helped large companies
parallelo lo nascita di una nuova «Economy and Finance to emerge, has favoured the birth
studio di Intesa Sanpaolo classe di medie imprese e una cre- of industrial districts» of a new class of medium-sized
«Economia e finanza dei distret- scente diffusione di startup innova- (December 2016) on employment companies and a growing spread
ti industriali» (dicembre 2016) e i tive. Nei distretti cresce l’interesse and Istat data released in recent of innovative start-ups. The in-
dati Istat sull’occupazione resi noti delle multinazionali; molti marchi days would be enough to under- terest in multinational corpora-
nei giorni scorsi per capire da dove famosi distrettuali sono stati ac- stand where the path to emerge tions is growing in districts; lar-
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inizia il percorso per uscire, nel me- quisiti da grandi gruppi esteri e from this endless economic crisis, ge foreign groups have acquired
dio termine, da questa infinita crisi nelle aziende acquisite si sono re- in the medium term, starts. many famous district brands and
economica. gistrati investimenti in tecnologia In summary: Istat confir- the companies taken over have
In sintesi: l’Istat certifica che e incrementi di occupazione. med that the number of emplo- invested in technology and incre-
nell’ultimo trimestre gli occupati Gli skills distintivi locali yed increased by 14,000 units, ased employment.
sono aumentati di 14 mila unità, spingono inoltre le imprese a or 0.1%, over the last quarter. Local distinctive skills also
pari allo 0,1%. Di questo passo, riportare la produzione in Italia At this rate, it will take 18 ye- push companies to bring produc-
per giungere alla c.d. «piena occu- (reshoring) nel comparto della ars to achieve the so-called «full tion back to Italy (reshoring) in
pazione» occorreranno 18 anni; per moda, del mobile e della meccani- employment»; it will take 12 to the fashion, furniture and me-
tornare ai livelli pre ca, con focalizzazione return to pre-crisis chanical engine-
crisi ne occorreran- sui prodotti di alta levels. In conclu- Much more than ering industries,
no 12. Conclusione: Molto più di tutto gamma ed aumento sion: the economic everything that has with a focus on
le misure di politica quello che si è dell’occupazione sul policy measures
been
high-end products
economica (varate da fatto in 20 anni territorio. Infine, si (enacted by gover- and increased em-
governi di tecnici, di può aggiungere che nments of experts, made in 20 years ployment in the
destra, di sinistra) nei distretti della right and left wing) area. Finally, we
sono bocciate senza appello; in re- moda e dell’alimentare, si avverte unequivocally failed; actually, can add that in fashion and food
altà, come è stato intelligentemente l’esigenza prioritaria dell’introdu- as it has been cleverly noticed, districts, we can sense the over-
notato, nel nostro paese, da decenni, zione di severissimi sistemi trac- our country has been lacking riding need to introduce strict
manca qualunque visione di politica ciabilità per combattere la contraf- any economic policy vision (only traceability systems to combat
economica (solo misure a termine e fazione e per la tutela del marchio fixed-term measures and nothing counterfeiting and protect the
nulla di strutturale). Made in Italy. structural) for decades. Made in Italy brand.
Lo studio sui Distretti Indu- Ci sono più spunti di politica The study on Industrial There are more economic
striali certifica, invece, che l’Italia economica in questo studio che Districts confirms, instead, policy ideas in this study than
è ricca di aree di eccellenze e ne in- negli ultimi decenni di provvedi- that Italy has plenty of areas of in the last decades of legislative
dividua 15 particolarmente perfor- menti legislativi; lo studio è online excellence and identifies 15 par- measures; the study has been on-
manti per crescita e redditività. In da qualche settimana con luoghi, ticularly performing ones as to line for a few weeks with places,
queste aree (anche in questi anni di nomi e numeri: qualcuno lo avrà growth and profitability. In these names and figures: will someone
crisi e nonostante tutto) la presenza letto al Mef? areas (even in these years of cri- read the MEF?
di esternalità positive ha favorito © Riproduzione riservata sis and in spite of everything), Traduzione di Silvia De Prisco

IL PUNTO LA NOTA POLITICA

Renzi ha stravinto nei circoli Pd Mattarella non si

perché non ci sono alternative lascia condizionare
DI GIANFRANCO MORRA cale mutamento della sinistra passate: «Ti ricordi quando DI MARCO BERTONCINI un infondato scopo politico.
post comunista. Il «renzismo», …». Nei grandi paesi europei È lo stesso errore (definibi-

P
erché un così forte
successo di Renzi nel-
le votazioni dei circoli
del Pd, nonostante la
sberla del referendum e le con-
seguenti dimissioni dalla Se-
greteria? Una interpretazione
non è difficile, visto che i dati
(anche se discussi e contesta-
ti) parlano chiaro. Anzitutto la
personalità di Renzi. Nessuno
può farne un genio, ma nell’at-
tuale momento, in cui la poli-
tica appare gestita soprattutto
da oves et boves, ha certo delle
qualità che mancano agli altri
big del Pd. I suoi difetti sono
palesi: personalismo, esibizio-
ne, lalomania, trionfalismo;
non nascosti e anzi esibiti,
possono indurre all’ironia e al
rigetto, ma non al sospetto e
alla diffidenza.
Va poi riconosciuto che
nei tre anni di governo il suo
attivismo non ha capovolto
l’italico disastro in successo,
ma impedito un peggioramen-
to e anche raggiunto alcuni ri-
sultati positivi. Nessuno può
negare ch’egli sia stato il pri-
mo, dopo la caduta del muro
di Berlino, a proporre un radi-
anche se confuso ed eclettico,
esiste: basta con i miti della
rivoluzione, della fuoriuscita
dal capitalismo, con lo strapo-
tere dei sindacati, con un Wel-
fare inefficiente e dissipatore;
Deve tener d’occhio
Orlando. Emiliano
più fumo che arrosto
nessun liberismo sfrenato, ma
una economia sociale di mer-
cato, sensibile al merito e alla
responsabilità.
Molto è stato aiutato dal-
la situazione davvero misera
del suo partito, nel quale di
personalità capaci, sia fra gli
eredi del popolarismo che fra
i post comunisti, c’è rarità, se
non proprio mancanza: beatus
monoculus in terra caecorum.
Aiutato anche dalla scissione
dei vecchi apparatcik, come
il presupponente D’Alema e
il patetico Bersani. Travolti
dalla storia ma legati al pas-
sato, ufficiali pensionati che, al
circolo, si raccontano le glorie
i residui del comunismo sono
quasi tutti estinti.
Per ora Renzi ha stra-
vinto: il 68%. Lo mostrano
le reazioni rabbiose dei suoi
nemici interni. Ma allora quel
25% che ha votato Orlando?
Una realtà di cui dovrà tener
conto (mentre ben poco conta
quel 7% che ha avuto il balle-
rino e onnivoro Emiliano). Il
Pd (nato da reduci del Pci, Psi
e Dc) non può che collocarsi
nell’area di centrosinistra.
Renzi tende verso il centro,
Orlando, personalità corretta
e rispettabile, si richiama alla
tradizione della sinistra.
La previsione più atten-
dibile è che il 30 aprile Renzi
tornerà segretario. Liberato
dalla estrema sinistra, ma co-
stretto a tener conto di quella
moderata di Orlando. Sarà
tuttavia meno conflittuale
dell’area di centrodestra, con
partiti difficili da amalgamare
e con due leader che si fanno
reciprocamente le scarpe. Ma
sarà anche un partito che solo
coalizzandosi con altri potreb-
be governare. Con chi? Solo la
cabala può dircelo.
Se fosse andata come i ren-
ziani auspicavano, avremmo
avuto una crisi di governo
per la nomina, a presidente
di una commissione sena-
toriale, di un esponente di
un partito alleato. Sarebbe
difficile ideare una scusa più
strumentale.
Due lezioni vanno trat-
te dall’episodio. La prima ri-
guarda il comportamento di
Matteo Renzi (o dei renzia-
ni, se si volesse ammettere
che, ad andare oltre le righe,
siano stati gli esponenti a
lui prossimi). Considerare i
propri sogni, le proprie aspi-
razioni, i propri obiettivi,
come se fossero realizzabili
sempre, è irragionevole, ol-
tre che preoccupante. Chi si
comporta in tal modo, rivela
pesanti limiti, perfino nella
conoscenza delle istituzioni
e delle persone.
Nel caso specifico, an-
cora una volta, si è pensato
di usare il Quirinale come
un comodissimo gradino
sul quale salire per coronare
le pure come manchevolezza
o strafottenza o ingenuità o
arroganza) rilevato subito
dopo il referendum, quan-
do l’allora presidente del
consiglio avrebbe preteso
che si ponesse termine alla
legislatura.
La seconda lezione ri-
guarda il comportamento
del capo dello stato. Perfet-
tamente in linea con il suo
ruolo, va detto. Chi pensava
di servirsene per intromet-
terlo in beghe parlamentari,
fra l’altro nemmeno d’alto
livello, ha ricevuto quel che
si meritava ma che non si
attendeva: una smerluzza-
ta, tanto umiliante quanto
cocente. Il presidente della
repubblica ha sempre avuto
reali poteri nello sciogliere le
Camere e nell’individuare il
governo. Come possano espo-
nenti politici ritenere che
un capo dello stato, chiun-
que egli sia, possa lasciarsi
sottrarre una delle poche
funzioni che sicuramente
possiede, resta misterioso.
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 PRIMO PIANO Sabato 8 Aprile
April 2017 5

Tomahawk sulla Siria/ In politica internazionale non si può procedere con colpi di testa

Trump non possiede una strategia

In questo terremoto l’Europa è completamente assente
DI DOMENICO CACOPARDO vangare le responsabilità della numero sostanzialmente esiguo GIANNI MACHEDA’S TURNAROUND
situazione che s’era, in qualche delle vittime quando invece un
a Siria e gli Stati Uniti modo, attenuata e normalizza- attacco del genere produce di- Cinquanta missili americani sulla Siria. Il modo più ve-

L tornano d’improvviso alla

ribalta per il susseguirsi
di due eventi imprevedi-
bili che riportano la tensione ai
massimi livelli. Si tratta, nell’or-
ta (nel senso che le armi conti-
nuavano a sparare, ma in modo
meno massiccio e strategico di
prima), dopo l’intervento pesan-
te dell’apparato militare russo
verse centinaia di morti. Le af-
fermazioni diffuse dalla stampa
internazionale sarebbero perciò
influenzate dai ribelli e dagli
stessi servizi americani, ben
loce di esportare democrazia.
***
Vissani: «Ho fatto sesso in cucina». Due stalle Mi-
chelin.
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dine del presunto attacco siria-
no con armi chimiche ai ribelli
antigovernativi e di una «rispo-
sta» americana manifestatasi
con il lancio di missili.
Cerchiamo di ricapitola-
re partendo dall’ultimo even-
to, quello di ieri notte. In modo
inatteso, l’America si produce
nell’attacco di 59 «Tomahawk»,
inviati da due navi americane
della VI Flotta (del Mediterra-
neo) contro la base siriana di Al
Shayrat, quella da cui sarebbe-
ro partiti gli attacchi chimici a
Khan Sheikhoun (in mano ai
guerriglieri di Al Nusra, legati
ad Al Qaeda e sostenuti - per
l’ondivaga e contraddittoria po-
litica di Obama - dagli Usa): 80
persone - 28 bambini - le vitti-
me. Prima di colpire - riferisce
il Pentagono -, i russi sono stati
avvertiti, utilizzando la linea
diretta di contatto esistente tra
i comandi delle forze armate
delle due potenze. In questo
modo, sarebbe stata possibile
la tempestiva evacuazione del
personale di Mosca.
Era fatale che il Medio
Oriente (nel quale nessuna
vera soluzione della crisi è sta-
ta immaginata) continuasse a
essere il luogo della maggiore e
più rischiosa destabilizzazione
mondiale. È inutile certo ri-
e l’elezione di Donald Trump,
l’«amico» di Putin imprevedibil-
mente entrato nella Casa Bian-
ca. Tanto che qualche settima-
na fa s’era avuto, in Turchia, il
primo vertice tra i comandanti
militari russi, americani e tur-
chi per la definizione di ruoli
e strategie nella guerra finale
all’Isis. Le zone di oscurità che
investono l’accaduto sono molto
più ampie delle chiarezze.
Vediamo l’attacco chimi-
co. Negli ultimi mesi, Assad ha
migliorato le proprie posizioni
politiche e militari. La tensione
con gli Stati Uniti (per i quali il
suo allontanamento dalla pre-
sidenza della Siria non era più
questione pregiudiziale) e con
l’Europa era ai minimi storici.
Aleppo era stata riconquistata
ed era in corso un’attività mi-
litare volta a delimitare prima
ed eliminare poi le sacche di
resistenza degli insorti. Perciò
appare assurdo e autolesioni-
stico che abbia dato l’ordine di
bombardare con armi chimiche.
L’ipotesi più accreditata dagli
osservatori non iscritti a nessu-
na delle parti in campo è che,
nel corso di un bombardamento,
sia stato colpito un piccolo de-
posito di armi chimiche (di cui
è pieno il Paese) e che esso sia
esploso. Questo spiegherebbe il
capaci di gestire l’informazione
secondo i propri interessi.
Anche sull’attacco Usa, ci
sono diverse considerazioni
da prospettare. In primis, Lu-
cio Caracciolo, il direttore di
Limes e autorevole osservatore
di politica internazionale, ha su-
bito affermato che il presidente
americano «ha attuato ciò che
Obama aveva minacciato». In
secondo luogo, è ufficiale che
sul tavolo di Trump ci fossero
varie opzioni: una massima che
prevedeva la distruzione di tut-
te (o quasi) le basi aeree siriane
e quella poi scelta, limitata a
una sola di esse, ai suoi hangar
e ai suoi depositi di carburante,
e ulteriormente contenuta dal
preventivo avviso ai comandi
russi. Quindi, una plateale (ma
mirata) entrata in campo di
Trump a beneficio del cinese Xi
Jin Ping (per il coreano Kim
Jong-Un) e di Putin (perché
impari a rispettare l’America).
Questa versione riduttiva
potrebbe essere del tutto erra-
ta, in verità. Per alcuni evidenti
motivi: Trump, in politica este-
ra, sembra procedere per «colpi
di testa», cioè non mediante
l’attuazione di una strategia e
di una tattica pianificate, frutto
di una visione completa dei rap-
porti tra Usa e resto del mondo.
***
Casaleggio soporifero dalla Gruber. La piattaforma
russò.
***
Carceri, cambiano le definizioni: la cella diventa «ca-
mera di pernottamento». E le manganellate «massaggi
drenanti».
L’attacco in Siria, dalle conse-
guenze molto limitate, potrebbe
indurlo a qualche fatale errore
di calcolo, per esempio, nei con-
fronti della Corea del Nord. In
politica estera azioni e reazioni
si fondano su equilibri precari e
la valutazione dei rischi da par-
te dei contendenti può essere er-
ronea. Spesso parole e prese di
posizione infuocate rendono im-
possibili le marce indietro che
sono pane quotidiano nelle rela-
zioni internazionali. L’idea, infi-
ne, che gli Stati Uniti si possano
muovere in solitario «punendo
impunemente» i propri nemici è
primitiva se non infantile.
Le proteste dei parlamen-
tari repubblicani per la loro
mancata preventiva informazio-
ne sono un altro segnale da non
sottovalutare, viste le difficoltà
di rapporti che il presidente ha
con il Congresso e con la Came-
ra dei rappresentanti. Infine, è
da segnalare che l’attacco ame-
ricano ha prodotto l’immediato
aumento del prezzo del petrolio
(evento che non dispiace alla
Casa Bianca, al Dipartimento
di Stato, ai produttori del costo-
so «shale gas», alla Russia e a
tutto il Medio Oriente).
In definitiva, si è solo con-
clusa una tappa di un giro del
mondo di cui non conosciamo
il percorso. Occorrerà attende-
re e osservare tutto quanto si
muove in America, in Cina, in
Russia e in Medio Oriente. Per
il momento, nulla di buono è
immaginabile. Non deve man-
care la freddezza di giudizio e
la sdrammatizzazione di ciò che
non è realmente drammatico.
E l’Europa? Non c’è. E questa
è veramente una tragedia ir-
redimibile che colpisce tutto il
continente.
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IL SOTTOSOPRA DI FILIPPO MERLI

Una notte, mi sono tolto i bigodini e sono scappato

Sono scappato dalla Boldrini per tornare a essere un gatto forte, virile, maschio. Ma…
DI FILIPPO MERLI sfigato, ma ero un gatto forte, virile, «miao» dovevo dire «miaa» e quel- la sera mi costringeva a parteci-
maschio. Alzavo il pelo e litigavo le deliziose scatolette di coniglio pare ai pigiama party con le sue

M
i chiamo Gigi Billo e con tutti i gatti del quartiere. Le sono state sostituite con insipide amiche. Non ricordo molto di quei
sono il gatto di Laura davo sempre e non le prendevo mai. crocchette ai fi ori di loto. La mia momenti. Ho cercato di rimuoverli.
Boldrini. Lo so, con que- Poi, il 16 marzo del 2013, quando padrona ha cominciato a guardar- So solo che s’affogavano di gelato
sto nome, mi prende per la mia padrona è stata nominata mi con occhi diversi. Prima ero un e parlavano male degli uomini. La
il culo anche il veterinario, ma se la presidentorice (scusate, so che ci gatto anarchico, come tutti i gatti. vera tragedia, però, era quando mi
mia padrona mi ha chia- Me ne andavo quando volevo pettinava e mi metteva i bigodini
mato così non posso farci e, una volta tornato a casa, prima di andare a cuccia.
niente. Io volevo un nome pretendevo che la scatoletta «Come sei bella, Gigia Billa,
autoritario, ridondante, in di coniglio fosse pronta nella che pelo lucido che hai, uhm, dob-
linea col pensiero politico ciotola. «Ho fame, donna». biamo tagliare un po’ queste un-
della mia padrona. Miao Da quel giorno del 2016, ghiette, vero tata?». Io, Gigi Billo, il
Tse-tung, quello era un la mia padrona non mi faceva vero maschio coatto che, a parte il
nome. Comunque. Ho sen- più uscire perché, diceva, «nel nome da cartone animato, mi sono
tito che la mia padrona ha quartiere ci sono tanti gatti lavato due volte in tutta la vita, ero
parlato di me a Un Giorno maschi brutti e cattivi e tu, intriso di Chanel N°5. E i gatti del
da Pecora, su Rai Radio1. Gigia, tesoro, sei una povera quartiere, che prima mi portavano
«Gigi è il mio gattone, nato micia indifesa». Io, il grande rispetto e mi temevano, ridevano di
nel 1999, è meraviglioso. Gigi Billo, il play boy delle me: «Ciao, bellezza: quanto vuoi?».
Gigi è il nome e Billo il borgate romane che, nono- Non ce la facevo più. Così, una
cognome. Abito da sola stante un nome da scemo, notte, mi sono tolto i bigodini e sono
con lui e non si può stare collezionava splendidi esem- scappato. Sono scappato dalla mia
meglio». plari felini ogni notte, ero padrona per tornare a essere un
Visto che sono stato Laura Boldrini con il suo amatissimo gatto diventato una povera micia gatto forte, virile, maschio. Sono
chiamato in causa, ho indifesa. tornato Gigi Billo, ma tutti, ora, mi
deciso di fare alcune precisazioni. tiene) della Camera, le cose sono La situazione è andata via via chiamano con un nome autoritario,
Quel che ha detto la mia padrona cambiate. peggiorando. La mia padrona mi ridondante. Sono Ruspa. Il gatto di
è vero solo in parte. All’inizio, an- Prima di tutto, ha iniziato a ha iscritto a un corso di uncinetto, Matteo Salvini.
dava tutto bene. Avevo un nome da chiamarmi Gigia Billa. Invece di mi ha insegnato a fare le torte e © Riproduzione riservata

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 6 Sabato 8 Aprile 2017
Beh, allora, Trump non era ilo-Putin? E come mai l’isolazionista sparacchia fuori casa?
Sono basiti i radical chic Usa
Trump non sta nello storytelling della rotativa collettiva
DI MARIO SECHI
isolazionista non è
L’ isolazionista, l’amico
dei russi non lo è per
niente e il protezio-
nista vi sorprenderà (forse)
tra qualche ora dopo l’incon-
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tro con il presidente cinese
Xi Jinping. L’attacco alla
Siria ha dato un altro colpo
all’immaginario di cartape-
sta dei Never Trump, i quali
ora si trovano alle prese con
un dilemma: ma se attacca
la Siria da solo e lo fa con-
tro Vladimir Putin, tutto il
nostro racconto dell’eletto da
Mosca crolla, il mito dell’iso-
lazionista che si chiude nella
fortezza America evapora, e
ora come ce la caviamo con
l’audience dei nostri show?
Tranquilli, il generatore di
giustificazioni per intelligenti
a prescindere, è inesauribile
e dunque, ladies and gen-
tlemen, si fa un altro passo
indietro, si apre lo scatolone
degli anni Ottanta, si dà una
spolveratina alla foto di Ro-
nald Reagan e via, la mat-
tinata parte contro il ritorno
del «gendarme del mondo».
Uno dopo l’altro, tutti i
feticci retorici costruiti in-
torno alla figura di Trump si
stanno sbriciolando di fronte
alla realtà aumentata di un
non ipotecabile Trump. I let-
tori di List conoscono il punto
e il contrappunto di un presi-
dente sopra e sotto le righe,
ma profondamente diverso
dallo storytelling della ro-
tativa collettiva. Non è una
questione di meglio o peggio
(Trump ha i suoi grandi di-
fetti, come i suoi pregi) è che
le categorie semi-ideologiche
con cui è stato interpretato
non entrano nel personag-
gio, lo trasfigurano come lo
immaginano i suoi avversari
(e i fan in preda alla sbornia
sovranista) ma non lo raffi-
gurano nella sua poliedrica
imprevedibilità. Trump non
è un repubblicano (ma è più
vicino di quanto si immagini
al partito delle origini), non
è ideologico ma pragmatico
(l’unica cosa che di lui capì
subito Barack Obama),
non è un roccioso portatore
di verità inscalfibili, ma un
negoziatore abituato anche a
perdere. Bombardare Bashar
al-Assad fa parte di questo
tratto flip flop, è un gioco d’az-
zardo dove può vincere o alla
fine perdere, è Trump.
L’attacco alla Siria si
incrocia con le provocazio-
ni balistiche dello svitato
dell’Asia, Kim Jong-un il
dittatore della Corea del
Nord, e il vertice in corso in
Florida tra Trump e il presi-
dente della Cina Xi Jinping.
Il timing è fondamentale: la
Casa Bianca ha lanciato il
pre-avviso a Kim, detto a Xi
che è meglio che la Cina si
occupi subito del suo vicino
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PRIMO PIANO
radioattivo, recapitato a Pu-
tin un pizzino con la scritta:
il Commander in Chief non si
chiama Obama.
Riepiloghiamo i fatti e
Vignetta di Claudio Cadei
vediamo dove ci conducono.
Il fatto. Gli Stati Uniti han-
no lanciato nella notte un
attacco missilistico contro la
Siria.
L’antefatto. L’attacco
americano arriva dopo un
bombardamento delle forze
di Assad nel Nord della Si-
ria, a Khan Shaykhun, che ha
provocato 70 morti. Il regime
avrebbe usato agenti chimici.
La Russia nega che il regime
di Assad abbia usato il gas.
L’indagine dell’Onu ha trova-
to tracce di Sarin.
Dove. Il bersaglio numero
uno dell’attacco americano
è la base aerea di Shayrat,
vicina al confine a Nord del
Libano, il luogo da dove sono
partiti i bombardieri che
hanno bombardato Khan
Shaykhun. Il Pentagono ha
detto di aver colpito hangar,
depositi di armi, radar e altre
strutture logistiche dell’eser-
cito di Assad.
Come. Cinquantanove
Tomahawk sono stati lan-
ciati dalle navi lanciamissili
USS Porter e USS Ross, in
missione al largo delle coste
del Mediterraneo orientale.
L’attacco è partito quando in
Siria le lancette dell’orologio
segnavano le ore 4.40.
Le armi. I Tomahawk sono
missili a lungo raggio prodot-
ti dalla Raytheon. Viaggiano
a velocità subsonica, a bas-
sa quota, sono teleguidati,
sono stati usati per la prima
volta in un teatro di guerra
nell’operazione Desert Storm
nel 1991. Ogni Tomahawk co-
sta circa 600 mila dollari. Il
bombardamento di ieri notte
è costato, per la parte riguar-
dante i soli missili, circa 36
milioni di dollari.
Raytheon. L’azienda del
Tomahawk è il più grande
produttore di missili telegui-
dati del mondo. È quotata a
Wall Street e la sua capita- geografico che ha contribuito di condanna della Russia,
lizzazione di borsa è di 43.92 di più alla crescita è il Medio ma sono le mosse successi-
miliardi di dollari, ha 63 mila Oriente e Nord Africa. Tra ve a essere tutte a carte co-
dipendenti, il titolo negli ulti-
mi cinque anni è passato da
gli azionisti figurano il fondo
BlackRock e Bank of Ameri-
ca. Sarà interessante vedere
l’andamento del titolo in Bor-
sa nelle prossime ore.
perte. Definire la Siria uno
stato sovrano è come cercare
di afferrare l’aria, sostenere
Assad ora e sempre è impos-
sibile, morire per lui ancora
Wall Street. L’attacco in meno, ma rinunciare al ruo-
Siria conduce a un’ulteriore lo di game changer in Medio
evoluzione del Trump Trade Oriente per Putin è altrettan-
in Borsa, legata alla politica to fuori discussione. La ritira-
estera da hard power della ta di Obama gli ha dato uno
Casa Bianca. Gli investitori spazio di manovra che Putin
hanno cominciato ad acqui- ha rafforzato con l’alleanza
stare oro, yen e titoli di Sta- con l’Iran e il ripescaggio del-
to. L’oro ha toccato il massi- la Turchia di Recep Tayyip
mo degli ultimi cinque mesi, Erdogan. È cominciata una
il prezzo del petrolio è salito partita a scacchi lunghissi-
dell’1.7 per cento, il Brent è ma. E gli americani hanno
quotato 55.79 dollari a barile, vinto il mondiale di scacchi
si temono ripercussioni nella una sola volta nella storia,
produzione dell’area medio il 1° settembre del 1972 in
orientale. I mercati europei Islanda, a Reykjavik, quan-
stamattina sono tra il rosso do Bobby Fischer con le sue
e il verde pallido, vedremo le mosse da labirintite strappò
chiusure nel pomeriggio, tutti l’applauso dell’avversario, il
stanno con gli occhi puntati sovietico Boris Spasskij, il
al vertice tra Trump e Xi in gentleman degli scacchi. Chi
Florida. giocherà meglio tra Trump e
52.53 a 150.75, nell’assem- Putin. È la più temibile in- Putin? E chi è il gentleman
blea del 31 marzo scorso ha cognita sul tavolo di Trump. tra i due? Forse nessuno.
aumentato il dividendo del 9 Cosa farà Putin dopo l’attac- 7 aprile. Nel 1300 Dante
per cento e lo ha distribuito co? I russi erano avvisati, il si perde nella «selva oscura».
(aumentato) ai suoi azionisti Pentagono ha lanciato i To- Comincia così il viaggio della
per la tredicesima volta con- mahawk subito dopo essersi Divina Commedia, capolavo-
secutiva, le forniture all’este- assicurato di non avere nel ro della letteratura di tutti i
ro sono pari al 31 per cento radar le forze del Cremlino. tempi.
delle vendite totali, il settore È scontata la reazione Il Foglio. it - List
PUNTURE DI SPILLO
A Ivrea si parlerà di futuro,
attese molte chiromanti
DI GIULIANO CAZZOLA le, frequentando i bar e le sale biliardo
della provincia lombarda, si era accordo
Davide Casaleggio annuncia che ad di un diffuso malpancismo che poteva es-
Ivrea si parlerà di futuro. Grande affluen- sere proficuamente investito in politica
za di chiromanti, maghi, sensitivi, ghostbu- e trasformarsi, addirittura nobilitandosi,
sters, studiosi e interpreti delle profezie di in una «questione settentrionale».
Nostradamus e di san Malachia. ***
*** Angelino Alfano «caccia» Salvatore
Mai dire mai. In tanti anni non mi era mai Torrisi, colpevole di essere stato eletto,
capitato di trovarmi d’accordo con Dome- a sorpresa, presidente della Commissio-
nico De Masi. Stranamente la sera scorsa ne Affari costituzionali del Senato e di
mi ha fatto riflettere una considerazione del non aver accettato di dimettersi. Un ro-
sociologo durante la kermesse grillina nel boante «ruggito del topo» proprio quando
cucinotto di Lilli Gruber, alla presenza di Matteo Renzi smorza le polemiche e il
Davide Casaleggio e in vista dell’evento di presidente Piero Grasso spende parole
Ivrea. De Masi ha detto che Gianroberto di stima per il neo eletto.
Casaleggio e Beppe Grillo hanno capito, ***
prima degli altri, che, attraverso i social, Una lezione di stile. Quando Valeria Fe-
era possibile dar vita a un movimento poli- deli è diventata ministro, il giorno dopo,
tico, se si riusciva a mettere in connessione suo marito, Achille Passoni (ex senatore)
tra di loro tutte le persone introverse e nul- si è dimesso dall’incarico, che ricopriva, di
lafacenti che danno sfogo alle loro frustra- capo della segreteria di Marco Minniti.
zioni sulla rete (il personaggio Napalm 51 Comportamenti corretti come questi con-
di Maurizio Crozza è azzeccato). Il M5S, tano più di una laurea. Soprattutto quando
che adesso si vanta di essere il primo par- avvengono senza clamore mediatico.
tito, è nato così. ***
*** La vicenda della Tap sarebbe ridicola se
A pensarci bene non sarebbe stato difficile non fosse grave. E grave se non fosse ridi-
rendersi conto di quanto stava succedendo cola. In ogni caso ci facciamo sempre rico-
sulla rete, dove cresceva e veniva raccolta noscere.
l’erbaccia avvelenata dell’antipolitica (i ***
seminatori stavano altrove). In fondo, sia Michele Emiliano si è esibito in una
pure in dimensioni più contenute, anche tarantella strapaesana. Ha preso il posto
la Lega è nata, all’inizio degli anni 90, che di solito è riservato all’orso.
per l’intuizione di un perdigiorno il qua- © Riproduzione riservata
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 PRIMO PIANO Sabato 8 Aprile
April 2017 7

È quella (semplice e pericolosa) adottata da Trump contro la Siria per dire che è in gioco

La politica dei missili Tomahawk

Spariglia tutti i birilli nell’immenso bowling planetario
DI STEFANO CINGOLANI tempo inattesa e unilatera- missili tomahawk lanciati neghi il possesso di armi chi- Roosevelt o come Richard
le, due aggettivi che ben s’at- in Siria sono una proiezione miche da parte dell’esercito Nixon, per certi versi come
adesso come la met- tagliano a The Donald. Non armata di America first. siriano, visto che sono già Ronald Reagan, soggetti

E tono tutti quelli che

avevano scommesso
sulla triplice allean-
za tra Trump, Putin e As-
sad, quelli che già andavano
s’addice, invece, l’aggettivo
imprevedibile perché fin
dall’inizio la costante della
amministrazione Trump è
stata proprio questa: l’uni-
Per molti versi si può
dire che Trump ha fatto
state usate. Quel che possia-
mo dire a questo punto è che
la nuova amministrazione
americana ha tirato, essa sì,
una linea rossa sulla sabbia.
ad impulsi, incontrollabili
dall’esterno.
In ogni caso, Mosca era
stata avvisata e avvertita, le
è stato dato persino il tempo
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in pellegrinaggio a Mosca,
a Damasco e a Washingon,
come, nel loro piccolo, i
pentastellati? Tutti quelli
che avevano gridato contro
Hollande il quale aveva
subito chiesto un pronta e
dura reazione all’attacco
con le armi chimiche. Tut-
ti quelli che in televisione,
sui giornali per non parlare
dei social media, dai salot-
tini giuravano che non c’era
sarin, che i soccorritori non
indossavano le protezioni
nbc (contro le armi nucle-
ari, biologiche e chimiche).
Quante ne abbiamo sentite
in questi due giorni. Il circo
mediatico-politico ha dato il
meglio di sé.
A restare vittime di
questo abbaglio non c’era-
no solo le mosche cocchiere
italiane, sia chiaro. E molti
oggi si dicono sorpresi dal-
la mossa considerata ad un
lateralismo. Ciò vale per gli
scambi mondiali dove ven-
gono messi in discussione i
trattati economici multila-
terali; in diplomazia dove
l’Onu viene snobbato perché
irrilevante se non pericolo-
so; e, quel che oggi appare
evidente, sul piano militare.
Molti si chiedono se c’è un
rapporto diretto tra la usci-
ta di Steve Bannon dal
Consiglio di sicurezza nazio-
nale e l’attacco in Siria. Si è
detto che il braccio di ferro
più o meno sotterraneo sulla
linea di politica estera e su
chi la decide, è stato vinto
dai generali e dalla parte
più ortodossa dei repubbli-
cani (McCain non solo ha
attaccato la componente
filo-russa dell’amministra-
zione, ma ha chiesto subito
una risposta all’uso delle
armi chimiche). Forse è così,
lo vedremo presto. Certo, i
Donald Trump
l’Obama (ricordiamo i mis-
sili in Yemen), usando armi
che evitino di portare gli
scarponi sulla sabbia. Ma è
presto per capire se gli Stati
Uniti interverranno diret-
tamente. Qualcuno evoca
precedenti storici come il
controverso incidente nel
golfo del Tonchino che aprì
la strada alla guerra in
Vietnam. È tutto da vedere,
bisognerà raccogliere mag-
giori informazioni, anche se
è paradossale che la Russia
La reazione di Mosca è stata
immediatamente negativa,
ha detto che si tratta di un
«atto contrario al diritto in-
ternazionale», ma per giu-
stificare questa posizione ha
dovuto aggiungere che As-
sad non ha armi chimiche,
una precisazione, una scusa
che indebolisce la prima os-
servazione perché l’uso del
gas è assolutamente proibito
dopo la prima guerra mon-
diale. Anche Putin in tutta
la sua astuzia da uomo del
Kgb, si era probabilmente
illuso che quel vecchio bam-
boccione con i capelli color
polenta potesse essere ma-
nipolato facilmente, come
probabilmente lo sono stati
molti dei suoi collaboratori
durante la campagna elet-
torale. Eppure, studiando la
storia avrebbe dovuto sapere
che i presidenti «populisti»
sono fatti così, come Teddy
di evacuare i suoi uomini. E
il gesto di Trump ha fatto
chiarezza, anche sui bina-
ri e sui limiti entro i quali
le relazioni tra Stati Uniti
e Russia si svilupperanno.
Sarà interessante vedere
le conclusioni dell’incontro
con Xi Jinping cominciato
sotto i migliori (anch’essi
imprevedibili?) auspici. La
Cina si asterrà dal prende-
re posizione sulla Siria, ma
Xi non potrà non fregarsi le
mani: resterà l’interlocuto-
re principale tra le grandi
potenze del XXI secolo. Il
vecchio Kissinger ha colpi-
to ancora. E a tutti i nuovi
adepti che saltano sul carro
del presunto vincitore, gior-
nalisti, uomini di finanza,
esponenti di pensatoi della
sicurezza, una sola cosa si
può dire: svegliatevi, il son-
no della ragione è finito.
Formiche.net

CHE SONO PARI A PIÙ DELLA METÀ DELLE SPESE MILITARI PER TENERE ALTO IL RUOLO DELLA FRANCIA

In cambio di niente, Parigi versa 20 mld di euro alle sue

ex colonie tropicali che, ingrate, ne vogliono molti di più
da Parigi a diventare la responsabile del ministra dei Territori d’Oltrema- metropolitana. Al punto che i di-
GIUSEPPE CORSENTINO Parti socialiste d’Outre-Mer e poi re. Se poi, ai trasferimenti finan- pendenti pubblici percepiscono
sottosegretaria «à l’egalité réelle» ziari (che vanno alle comunità e una «surrémunération», un bonus

V
a bene chiedere scusa
al popolo della Guyana
francese, da tre settima-
ne in agitazione, anzi in
rivolta contro il governo di Parigi
per le condizioni di crisi economi-
ca e d’insicurezza del Paese pre-
so letteralmente d’assalto da un
esercito di migranti poverissimi
che arrivano, a piedi, dal vicino
Brasile e su barconi di fortuna-
come da noi, nel Canale di Sici-
lia - dall’altrettanto vicina isola
di Haiti.
Va bene chiedere scusa al
popolo guaynese se questo può
servire a chiudere la trattativa
con i manifestanti, che si sono
organizzati in squadroni parami-
litari con tanto di passamontagna
nero e il vessillo «Les 500 Frères
contre la délinquance» e per giorni
hanno assediato il centro spaziale
di Kourou da cui partono i missili
Arianne dell’Agenzia spaziale eu-
ropea (lanci sospesi, si capisce).
Va bene essere abili e diplo-
matici, ma la ministra dei Ter-
ritori d’Oltremare (un tempo si
sarebbe chiamato ministra delle
colonie) Paule Ericka Bereigts,
una cinquantenne piccola e voli-
tiva, originaria dell’isola della
Réunion (altro territorio d’Oltre-
mare, al largo del Madagascar,
nell’Oceano Indiano) che ha fatto
la sua brava carriera politica fino
(che da noi si direbbe: alla coesio-
ne sociale) nel governo Valls fino
ad arrivare alla guida del dicaste-
ro che si occupa delle ex colonie;
ecco, la ministra avrebbe dovuto
ricordare ai guaynesi (cui andran-
no due miliardi e mezzo di euro
di finanziamenti aggiuntivi) che
questo bizzarro Commonwealth
tricolore, questo singolare aggre-
gato di minuscoli paesi caraibici
e polinesiani, eredità di un’epoca
in cui «la France était un Empire»,
la Francia era un Impero (che è il
titolo del documentario che veniva
proiettato in tutte le scuole del-
la Republique fino agli anni ’50,
pensate), costa al governo di Pa-
rigi, alle casse pubbliche francesi
la bellezza di 17miliardi di euro
l’anno.
Poco più della metà del-
le spese militari, del budget
dell’Armé de terre de mer et de
ciel che arriva a 32 miliardi di
euro e non basta neanche a com-
prare i nuovi aerei, i nuovi carri
armati, le attrezzature logistiche
e tutto quello che serve alle ope-
razioni antiterrorismo che Parigi
ha avviato da anni nello scacchie-
re dell’Africa sub-sahariana, dal
Mali al Ciad al Niger (vedere Ita-
liaOggi del 3 febbraio).
Più di 17miliardi di euro
all’anno in cambio di niente.
Altro che chiedere scusa, gentile
agli enti locali, alle scuole e alla
sanità) si aggiungono le «niches
fiscales», gli sconti fiscali - sotto
forma di deduzioni e detrazioni -
concessi a questi cittadini della
République che vivono dall’altra
del mondo, cantano la Marsigliese
e festeggiano il 14 luglio, allora la
bolletta che Parigi paga per man-
tenere i suoi Dom-Tom (Domaines
des Territoirs d’Outre-Mer) sale a
oltre 20 miliardi di euro.
Lo scopo di tanta generosità
erariale è ben descritto nei do-
cumenti allegati al bilancio dello
Stato: «Contribuer au dévoloppe-
ment économique et social et au
rapprochement des conditions de
vie avec celles de métropole». E
quindi: risorse per creare posti di
lavoro, migliorare le condizioni di
vita degli indigeni, avvicinare il
loro tenore di vita ai concittadini
della madre patria. Peccato che
nessuno di questi obiettivi, dopo
anni e anni di erogazioni, sia stato
raggiunto.
Per dire, la Guyana ha un
tasso di disoccupazione del 22%,
più del doppio dello «chomage» in
Francia, percentuale che arriva al
46% nelle fasce giovanili. Il costo
della vita - bizzarro paradosso
- è più alto qui che a Parigi: gli
indicatori dell’Insee, l’Istat fran-
cese, segnalano un +19% rispetto
ai prezzi ponderati della Francia
mensile per far fronte al caro-vita.
Con la conseguenza, anch’essa pa-
radossale (lo fa notare la Banque
de France in uno studio dedica-
to a questi Paesi tropicali), che
la massa salariale erogata dallo
Stato centrale pesa talmente tan-
to nel mix delle economie locali
che diventa, a sua volta, causa
di inflazione e riscaldamento dei
prezzi.
Anche le «niches fiscales»
hanno avuto (e hanno) un effetto
perverso sul sistema economico.
Un solo esempio: la defiscalizza-
zione per l’acquisto di una casa
o per la costruzione di un picco-
lo albergo (tetto a 40 mila euro,
pari a un esborso complessivo di
1,2miliardi in media l’anno) ha
fatto salire i prezzi dell’immobi-
liare e creato un eccesso di offerta
nel piccolo mercato turistico loca-
le. Forse più che chiedere scusa
e mettere mano al portafogli (la
Guayana in rivolta ha già fatto
sapere che i 2,5miliardi di euro
promessi da Parigi non sono suffi-
cienti), forse bisognerebbe rivede-
re le regole e le leggi che governa-
no questi dipartimenti tropicali. Il
Commonwealth inglese è solo un
vantaggio per la vecchia Inghilter-
ra. I Dom-Tom costano 20miliardi
l’anno. Pour rien, per niente.
@pippocorsentino
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 8 Sabato 8 Aprile 2017
PRIMO PIANO
In senato nemmeno l’alleanza Pd-M5s avrebbe i numeri per approvare la legge elettorale

Proporzionalisti in maggioranza
Nell’intero parlamento. Ecco perché è tutto bloccato
DI CESARE MAFFI ANCHE SE MATTARELLA SPINGE PER L’OMOGENEIZZAZIONE FRA I SISTEMI
i fanno già i conti sui nu-

S meri nella commissione

Affari costituzionali del
Senato, dopo l’inatteso
(ma non tanto, almeno negli
ambienti parlamentari, che già
Riforma elettorale ferma al palo
Interessi troppo divergenti per poter trovare un’ intesa
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da parecchi giorni avevano fiu- DI MARCO BERTONCINI presume dopo il voto favorevole di almeno un’unica soglia (4%? 5%?). La riscrittura
tato e segnalato il finale della una Camera. dei collegi senatoriali richiederebbe, poi,

votazione come poi si è realizza-
to) arrivo di Salvatore Torrisi
alla presidenza. Soprattutto, si
ragiona sul ruolo che avrà, nella
delicata posizione, il nuovo pre-
sidente, il quale potrà anche
essere relatore della legge elet-
torale, come capita adesso alla
Camera con l’omologo presiden-
te, il civico innovatore (ex mon-
tiano) Andrea Mazziotti.
Francamente, appare
prematuro valutare il futuro
di una riforma che già a Mon-
tecitorio è paralizzata, in attesa
(per ora) che la chiusura delle
primarie nel Pd consenta di
capire il destino di un molto te-
orico testo unificatore dei tren-
ta (trenta!) progetti di legge in
discussione. È opera da lasciare
agli aruspici. Semmai, l’unica
certezza riguarda i numeri del
Senato. Sono così suddivisi da
non permettere in aula (i lavo-
ri in commissione avranno ben
minor rilievo rispetto a quelli
in corso, o meglio in paralisi,
P
rende ancor più piede il decreto-
legge elettorale. L’ipotesi non era
soltanto di scuola, perché già da
un po’ circolava (si veda ItaliaOg-
gi, 5 aprile, «Renzi non vuole le coalizio-
ni»), ma adesso emerge dal quirinalista
del Corriere della Sera, il quale, in casi
del genere, non esprime opinioni proprie,
ma filtra quel che dal Colle si vuol far co-
noscere al mondo politico.
Punto di partenza: impossibile
trovare una maggioranza sicura, nei
due rami del Parlamento, per modifica-
re le leggi elettorale. Esigenza, più vol-
te ripetuta dal Colle, anche in maniera
pubblica: armonizzare i due sistemi. Via
d’uscita: un accordo, fra chi ci sta ci sta,
su pochissimi punti. Addirittura l’intesa
potrebbe tradursi in un decreto-legge, si
FILO DI NOTA
L’umanità in sala d’attesa Tac al San Paolo di Milano
DI GIANNI MACHEDA
Sui contenuti c’è vaghezza, anche
perché alcuni toccherebbero punti deli-
catissimi, sui quali non si sa chi potrebbe
convergere, e anche in caso di convergenza
su quale concreta disposizione. Si parla
della doppia preferenza per il Senato, in
omaggio alla parità di genere: potrebbero
trovarsi opposizioni in chi sia ostile alle
preferenze e quindi vorrebbe capilista
bloccati anche a palazzo Madama. C’è il
meccanismo, introdotto come residuale
dalla Corte costituzionale, per i plurican-
didati o, meglio, per gli eletti in più collegi:
in luogo del sorteggio, si stabilirebbe un
criterio oggettivo. Non risultano contrari.
Quando però si parlerà di soglie di sbarra-
mento, saranno dolori: chi vorrà estendere
al Senato il 3% della Camera, chi invece
vorrà fare l’opposto, chi vorrà mediare con
drome di Down. Si appoggia alla spalla
della mamma, annoiandosi come tutti
l’assegnazione di un periodo successivo
all’approvazione della legge, per rivederli:
secondo quali criteri?
Predicare omogeneità e compatibi-
lità nei sistemi elettorali, come si avverte
provenire dal Quirinale, è abbastanza fa-
cile. Attuare i princìpi, calandoli in norme,
anche limitatissime di numero, è tutt’altra
faccenda. Il fatto stesso che da mesi non si
faccia un passo avanti nella riforma elet-
torale indica come dietro le parole d’ordine
di alcuni, a volte nemmeno troppo chiara-
mente pronunciate (Mattarellum secondo
Renzi e molti democratici; proporzionale
per Cav, berlusconiani doc e centristi vari;
estensione al senato del sistema vigente
per la Camera, a giudizio dei grillini…),
stia il generale disaccordo. Su tutto.
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cito nel ’39 nonostante fosse figlio unico
di madre vedova e avesse famiglia. Vide

a Montecitorio) il formarsi di
maggioranze sicure. Un solo
esempio: si parla, da qualche
giorno, di una molto ipotetica in-
tesa Renzi-grillini per estende-
re al Senato il sistema in vigore
per la Camera (nessuno ha ca-
pito su quali realistici contenuti,
salvo tale generica indicazione).
Ebbene, i 99 senatori democra-
tici sommati ai 35 pentastellati
non avrebbero certo voti suffi-
cienti. Un po’ meglio andrebbe
se, come alleati del Pd, in luogo
dei 35 grillini si trovassero i 43
forzisti.
In effetti, la vera partita
sulla riforma elettorale si gio-
cherà a palazzo Madama. Per
vincerla, occorrerebbe quindi
garantirsi a Montecitorio una
fortissima maggioranza, estesa
a tanti gruppi da non essere poi,
di fatto, intaccabile al Senato.
Oggi l’impresa è giudicata qua-
si impossibile. Anche perché,
va detto, i proporzionalisti sono
pochi ufficialmente, tanto che
perfino vari gruppetti centristi
si dicono, pudicamente e insin-
ceramente, sostenitori di premi
di maggioranza; ma abbondano
fra i singoli parlamentari. La
prospettiva di un ritorno a occu-
pare l’attuale poltrona (uno sco-
po che accomuna l’intero arco di
deputati e senatori) è facilitata
da un sistema proporzionale ri-
spetto a uno maggioritario, così
come moltissimi preferirebbero
l’alea delle preferenze ai capi-
lista bloccati, dal cui novero si
sentono già esclusi. Paradossale
un’indicazione emersa in questi
giorni: l’esercito del sistema pro-
porzionale sarebbe maggiorita-
rio nelle aule parlamentari.
S
ala d’attesa Tac al San Paolo di i ragazzini in queste occasioni. Sbuffa. la figlia che aveva sei mesi, la volta suc-
Milano. Una signora racconta a La mamma guarda fisso di fronte a sé, cessiva erano passati sei anni e lui si
un’altra, classica sciura di bor- il muro vuoto. Per lei già avere una fi- era salvato dai campi di concentramento
gata, la storia dei suoi malanni. glia femmina invece che un maschio è perché abile con i motori «e i tedeschi
Un’affezione polmonare mal curata le ha complicato. Figuriamoci con un handi- mica eran stupidi, quelli bravi ci dava-
lasciato uno strato di muco sui polmoni cap. Ma è a Milano, in Italia. Non deve no da lavorare e da mangiare», racconta
che da mesi non riesce a guarire. L’effetto nascondersi, non ha di fronte una vita da la signora. Poi sorride: «Me lo ricordo
è una tosse canina, continua, venti-tren- reclusa insieme con la figlia. Vive in una il papà, quando mi raccontava di aver
ta colpi di tosse consecutivi, non ci dorme città che le dà una speranza, assistenza, mangiato solo rape bianche per anni.
la notte, ormai, quasi implora i medici una rete. Civiltà, si chiama civiltà. Torna a casa e cosa fa la mamma? Ci fa
che la facciano guarire. Ma nessuna cura *** trovare i barattoli di rape sottaceto! Lui
finora ha funzionato. La signora in sedia a rotelle arriva con era un pezzo di pane, mai avrebbe fatto
Interrompe il racconto. la badante sudamericana. Sveglie, tutte dispiacere la mamma. Ma pure tu, dico,
Inizia a tossire. e due, molto sveglie. La sudamericana santa donna, la testa dove l’hai lascia-
Quindici colpi, come fucilate. Senza fer- parla in milanese, tra un po’. Si rispetta- ta?» Si ferma. Pausa ad arte. Riprende.
marsi mai. È stremata. no reciprocamente in modo naturale. Si «Quando morì la mamma, mia sorella
La sciura la guarda. Occhio bovino ma potrebbe quasi dire che si piacerebbero andò a sistemare l’armadio. E cosa ci
ammiccante. «Uè, ma lei ci ha una bella anche se una non stipendiasse l’altra. La trova? Un barattolo di rape sottaceto!»
tosse nervosa!» signora domina il palcoscenico. Comin- La badante ride. La gente ride. La si-
Sipario. cia a raccontare che è di Baggio, che sua gnora è soddisfatta. «Cià va vediamo di
*** madre aveva un portierato in zona. La sbrigarci che con ‘sta festa del mobile (la
In un angolo una signora maghrebina gente si lascia volentieri distrarre dalle Design week, ndr) oggi non si capisce
seduta con la figlia a fianco. La bambi- preoccupazioni e alza gli occhi. Sorride. nulla».
na sembra affetta da una leggera Sin- Lei ricorda il padre, richiamato dall’eser- © Riproduzione riservata
INDISCREZIONARIO
DI PUCCIO D’ANIELLO ra, pubblicata dal quotidiano
***
avanti nella chiesa degli Ar-
Il Piccolo, Serracchiani fa ri- tisti, anche in questa occasio-
«Non da pubblico amministra- ferimento al post di Nicoli (nel Lunedì pomeriggio in occasione ne sostiene il progetto, con il
tore, ma proprio da persona e quale il magistrato l’aveva defi- della Pasqua, nella basilica di patrocinio della Fondazione
da cittadina, ho sentito addosso nita «supponente e inconsisten- Santa Maria in Montesanto in Carla Fendi. I precedenti ap-
a me quanto possano essere pe- te» e «un errore della Storia e piazza del Popolo a Roma, avrà puntamenti, hanno già visto
santi le parole di un giudice». Lo basta») e ricorda «l’importanza luogo l’inaugurazione di Nome e in esposizione in occasione
scrive il presidente della regione fondamentale della terzietà e im- cognome, di Gianni Dessì: un au- dello scorso Natale le imma-
Friuli Venezia Giulia, Debora parzialità della magistratura», toritratto sospeso a mezz’aria da gini di Fiorenzo Niccoli con la
Serracchiani, in una lettera un principio, aggiunge Serrac- sottili fili di nailon che segnano supervisione artistica di Piero
aperta di risposta a quella nella chiani rivolgendosi a Nicoli, che il vuoto del sotto della cupola Tosi e ancora le installazioni
quale il gip di Trieste, Giorgio «si rivolge ai molti che possono come sottili linee di luce che di artisti come Gregorio Botta,
Nicoli, spiegava che nelle criti- ritenere più attendibili di altri partono concentrici dal centro Giosetta Fioroni, Shy Frisch,
che che aveva espresso su di lei i giudizi da lei formulati, in della testa. Presenterà l’opera Nunzio. Più di 10 mila visita-
non era sua volontà «interagire quanto scanditi da un’autorità Lea Mattarella. Carla Fendi, tori hanno ammirato le ope-
e/o interferire nella dialettica che, quando parla, si esprime per condividendo le iniziative re, un’affluenza che sottolinea
politico-partitica». Nella lette- sentenze». che don Walter Insero porta l’attualità dell’iniziativa.

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 PRIMO PIANO Sabato 8 Aprile
April 2017 9

A otto anni dal sisma nessuna scuola ricostruita all’Aquila. Ancora a lezione nei container

Ci sono i soldi ma non sono spesi

11 mila persone continuano a vivere in alloggi provvisori
DI CARLO VALENTINI va. Quello tra Stato centrale, queste preoccupazioni: «da fato, ma della negligenza e sa. Se otto anni vi sembran
amministrazioni locali, buro- anni stiamo chiedendo di dell’incuria dell’uomo». pochi….».
anno corso tra le crazia, normative inadeguate inserire queste scuole nei Gli insegnanti chiedono Un’altra iniziativa è sta-

H rovine.Per sollecita-
re la ricostruzione
dell’Aquila a otto
anni dal sisma: il 6 aprile
2009 la terra tremò, distrusse
è un cocktail micidiale, una
sorta di secondo terremoto.
Dice Silvia Frezza, maestra
alla scuola Rodari: «Non si
sta muovendo nulla. Per
piani triennali. Purtroppo ci
scontriamo con esigue risorse
nazionali».
Intanto però gli studenti
si ritrovano o nei container
anche meno burocrazia e più
celerità nell’edificazione delle
scuole che debbono sostituire
quelle distrutte: ben 36 Musp,
moduli a uso scolastico prov-
ta la fiaccolata notturna, a
cui hanno partecipato 4.000
persone, compresi gruppi ar-
rivati da Amatrice, Accumoli
e Arquata del Tronto. Insieme
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e uccise 309 persone. E in que-
sti anni si è fatto poco, troppo
poco. Sì perché otto anni sono
tanti, anche se la catastrofe è
stata terribile. In migliaia a
correre, fino in Piazza d’Ar-
mi e poi in Piazza Duomo.
Un’iniziativa di solidarietà
promossa dalla Guardia di
Finanza ma patrocinata an-
che da Regione, Provincia e i
Comuni del cratere. C’erano
pure gli studenti, dalle scuo-
le elementari agli istituti
superiori. La maggior parte
di questi ragazzi sta vivendo
una situazione paradossale,
per non definirla scandalosa.
Il terremoto ha fatto crollare
o reso pericolanti quasi tutte
le scuole. In otto anni non ne
è stata costruita, o rimessa
in sicurezza, nessuna. Così
seimila ragazzi continuano
ad andare in classe nei con-
tainer, strutture provvisorie
montate per durare quattro
anni e quindi ora al limite
dell’abitabilità. Dopo il gelo
invernale si attende l’afa
estiva. Si può fare lezione e
studiare, per anni, in simili
condizioni?
C’è poi la beffa dello
stanziamento di 44 milioni
che nel 2013 il governo ha
finalmente reso disponibile
(nonostante le promesse, sono
occorsi quattro anni perché
lo stanziamento diventas-
se spendibile) e finalizzati
all’edilizia scolastica aquilana
terremotata. Quei soldi sono
lì dal 2013 ma non una lira è
stata spesa e il tempo passa e
esempio il masterplan della
scuola dove insegno è stato
regolarmente depositato ma i
lavori non sono cominciati».
Per il Comune parla l’as-
sessore Maurizio Capri: «Il
ritardo dipende dal fatto che i
44 milioni sono arrivati quat-
tro, cinque anni dopo il sisma
e non bastano. Per ricostruire
tutte le scuole ne servono il
doppio, li stiamo cercando at-
traverso il Cipe. Compatibil-
mente con il personale stiamo
facendo il massimo».
Ma intanto non potreb-
bero essere spesi questi 44
milioni? Almeno un gruppo
di ragazzi si ritroverebbe
finalmente dentro a una
scuola.
Non solo. In tutti questi
anni non si è fatta chiarezza
sulle verifiche di vulnerabi-
lità sismica delle scuole, cioè
di quelle solo lesionate o a ri-
schio, non tutti i sopraluoghi
sono stati eseguiti e i risulta-
ti di quei pochi riscontri rea-
lizzati sulle scuole non sono
stati resi noti (chissà perché)
finché lo scorso gennaio vi è
stata un’«azione di forza» di
un gruppo di genitori del li-
ceo Cotugno, preoccupati per
lo stato dell’edificio, che ha
preteso la pubblicazione de-
gli atti. È risultato che il liceo
ha seri problemi strutturali
e statici. Ma non è stato ef-
fettuato nessun intervento e
all’interno si tengono ugual-
mente le lezioni. Il presiden-
te della Provincia, Antonio
De Crescente, conferma
o in scuole insicure perché
non adeguate sismicamente
in una zona definita ad alto
rischio sismico. Una situazio-
ne insostenibile che ha fatto
nascere il gruppo «Insegnan-
ti per L’Aquila» che con una
lettera aperta alle istituzioni,
sottoscritta da oltre 140 do-
centi, ha lanciato l’ennesimo
grido d’allarme: «Non si può
vivere con la paura, è neces-
sario mettere in sicurezza gli
edifici scolastici esistenti. Le
tragedie non sono frutto della
malignità della natura o del
SCOVATI NELLA RETE
visorio, continuano a ospitare
la quasi totalità degli alunni
delle elementari, gli studenti
delle medie e quelli di alcuni
licei.
Anche Legambiente
Abruzzo ha partecipato
alla corsa di solidarietà tra le
rovine. A capo dell’associazio-
ne vi è Francesca Aloisio:
«L’Aquila 2017 è ancora una
città ‘in frammenti’ con stra-
de chiuse, edifici e abitazioni
transennati e pericolanti, un
centro storico che in molte
sue parti è rimasto zona ros-
per contestare le lentezze del-
la ricostruzione.
In questo scenario apo-
calittico si svolgerà tra
poco la campagna elettorale
poiché L’Aquila è tra le cit-
tà interessate alla tornata
amministrativa di giugno e
il sindaco Massimo Cialen-
te, al secondo mandato, deve
passare la mano. Dice: «Lascio
in eredità un progetto di città
esaltante. Anche se provo un
dolore estremo nel non veder
realizzate le scuole, o il ma-
sterplan di piazza d’Armi, o
a non vedere ancora i binari
della mai realizzata metro-
politana di superficie. Come
si fa ad affrontare gli ultimi
terremoti senza fare tesoro
dei precedenti? Se fossero ve-
nuti a vedere all’Aquila come
sono state fatte le cose…».Il
malessere in città è palpabi-
le. Che neanche una scuola,
in otto anni, sia stata rico-
struita è davvero un infausto
record negativo. Poi ci sono
le 11 mila persone che non
hanno rimesso piede nelle
loro abitazioni: 8.876 sono
ancora ospitate nel mega
insediamento abitativo pre-
fabbricato disseminato in
19 new town, costato circa
un miliardo di euro, e 2.272
sono quelle che invece si tro-
vano nei box prefabbricati.
Quindi per molti ragazzi la
vita si svolge tra un alloggio
di fortuna e le lezioni in un
container.
Twitter: @cavalent
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IL COMUNE VUOLE AUMENTARE LE TARIFFE E FAR PAGARE ANCHE I TERNANI. COSTRETTO AL DIETROFRONT

Sulle Marmore c’è una cascata di polemiche

E per potersi sposare in questi posti ci vogliono mille euro all’ora
DI MAICOL MERCURIALI ri del ministro Andrea Orlando caso. «Ci sembrerebbe assurdo in ne del punto due iscritto all’ordine
alla segreteria democratica, aveva un momento in cui, anche dopo il del giorno, quello relativo alla de-

Q
uei tre salti in mezzo al ver-
de dove l’acqua scende su
un dislivello di 165 metri
sono uno dei simboli più
conosciuti del turismo umbro. La
Cascata delle Marmore negli ul-
timi giorni è però finita al centro
di un caso politico: il Comune di
Terni voleva aumentare le tariffe,
una delibera preparata dalla mag-
gioranza di centrosinistra pronta
da inserire all’ultimo minuto nel
bilancio di previsione 2017, ma poi
stoppata – almeno per il momento
– dal Movimento 5 Stelle.
L’amministrazione, guidata
dall’ex senatore Lorenzo Di
Girolamo (Pd), uno dei sostenito-
pensato di introdurre per la prima
volta il biglietto d’ingresso anche
per i ternani: un ticket da tre euro,
agevolato, ma pur sempre un paga-
mento. Inoltre, come riportato dal
Corriere dell’Umbria, sulle Mar-
more si era impostata una vera e
propria «stangatina»: il biglietto
per gli over 70 che passa da sette
a otto euro; quello per i gruppi or-
ganizzati da 6 a 7,50 euro e anche
i ragazzi delle scuole avrebbero do-
vuto pagare di più, sei euro invece
che cinque. Tutto per mettere un
puntello ai conti dell’ente, che non
se la passa proprio bene. Thomas
De Luca, l’uomo di Beppe Grillo
in Comune a Terni, ha sollevato il
terremoto, il nostro turismo è ral-
lentato, dare il colpo di grazia alle
politiche di marketing della Casca-
ta, aumentando il prezzo di bimbi
e anziani e dopo anni introdurre
il ticket per i residenti che già con
le loro tasse sorreggono i conti del
Comune», è la posizione dei pen-
tastellati rilanciata dalla stampa
umbra. «A quanto pare gli errori
degli amministratori li pagano i
cittadini. Chissà se un giorno pa-
gheremo anche per camminare sul
marciapiede»?.
Gli aumenti, per il momento,
sono congelati. Il consiglio comu-
nale di Terni, infatti, venerdì scor-
so ha votato il rinvio in commissio-
terminazione delle tariffe e delle
contribuzioni relative ai servizi a
domanda individuale, comprese
quelle riguardanti l’ingresso alla
Cascata delle Marmore. Intanto,
però, il Comune umbro ha pubbli-
cato il disciplinare per potersi spo-
sare alla Cascata delle Marmore:
la tariffa oraria è di mille euro, una
tariffa base che prevede 50 invita-
ti. Se poi si richiede un’apertura
straordinaria della Cascata, o si
vuole tenere la cerimonia in un
orario diverso da quelli previsti per
il sito naturalistico, allora bisogna
pagare di più: incrementi che van-
no dal 20% al 50%.
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 10 Sabato 8 Aprile 2017
PRIMO PIANO
La frangia più antagonista si sente usata e divorzia dai contestatori dell’alta velocità

Addio degli anarchici ai No Tav

Dopo la battaglia contro la tratta Torino-Lione in Val di Susa
DI GAETANO COSTA nel maxiprocesso d’appello sulla Ora, il movimento No Tav cui le cose, in valle, si fanno a ziative contro il cantiere della
Tav per i disordini avvenuti a ha perso il sostegno degli anar- modo nostro. È la dimostrazione Tav a Chiomonte.
li anarchici vanno via. Chiomonte nel 2011. È lì, nel chici. Il divorzio è stato sancito di un impianto verticistico e au- Gli anarchici, si legge

G «È stato deciso di su-

bordinare la pratica
anarchica a convenien-
ze politiche che magari, nella
testa di certuni, avranno avuto
piccolo Comune della Val di
Susa che ospita il cantiere della
tratta Torino-Lione, che s’è con-
centrata la lotta dei No Tav.
Con l’elezione a sindaco
sul sito finimondo.org, uno dei
portali più autorevoli dell’anar-
chia, e potrebbe cambiare gli
scenari di lotta contro l’alta ve-
locità. «Si fa un grande ricorso
toritario che, nella retorica mo-
vimentizia, si dice di rifiutare e
combattere, ma che nella prati-
ca trova perfetta attuazione».
Per la lotta alla Tav, gli
ancora nella nota che sancisce
l’addio alla lotta in Val di Susa,
si sono sentiti «usati» dai No
Tav per contrastare la polizia.
«Senza la carne da cannone da
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anche un senso, ma che, nella
sostanza, hanno portato solo
fallimenti». Con una lunga nota
dal titolo La leggenda della Val-
le che non c’è, l’ala più radicale
degli anarchici ha abbandonato
la lotta No Tav in Val di Susa.
L’alleanza col movimento
che s’oppone all’alta velocità du-
rava da anni. Anni in cui i ma-
nifestanti hanno protestato con
sit-in che, spesso, sono sfociati
in scontri con le forze dell’or-
dine. Lo scorso novembre, 38
persone sono state condannate
di Torino della grillina Chia-
ra Appendino, la battaglia
contro l’alta velocità è entrata
anche nei palazzi della politica.
Sin dalla campagna elettora-
le, Appendino s’è detta con-
traria al tunnel di base della
Torino-Lione, «un’opera inutile
e costosissima». Anche il presi-
dente del Consiglio comunale
di Torino, Fabio Versaci, è un
convinto contestatore dell’alta
velocità, anche se, dopo il suo
insediamento, ha difeso le forze
dell’ordine.
alla delega, sia nella gestione
ordinaria del movimento, sia
in quella straordinaria, come
nel caso delle elezioni, quando
la possibilità di essere ai vertici
amministrativi comunali è am-
bita, incoraggiata e sostenuta»,
hanno spiegato gli anarchici
nella nota pubblicata da Re-
pubblica Torino.
Secondo la frangia più
dura, il movimento No Tav
adotta metodi troppo modera-
ti. «Viene ribadito, con orgoglio,
un concetto fastidioso, secondo
anarchici, nell’aprile del 2014,
avevano scritto un vademe-
cum con le dritte per pianifi-
care e realizzare un’azione in
montagna. La guida, firmata
dalla Federazione anarchica
informale-Fronte rivoluzionario
internazionale (Fai-Fri), era li-
beramente scaricabile su alcuni
siti web di area antagonista, ed
era intitolato Natura ribelle-
Rudimenti di azione boschiva.
I consigli, secondo le testate to-
rinesi, parevano rivolti proprio
a chi intendesse compiere ini-
mandare allo sbaraglio per i bo-
schi, il movimento si troverebbe
a dover fare i conti con la quasi
totale assenza dei valligiani sul-
le barricate o con una carenza
di competenze in determinati
frangenti caldi. Se è vero che
tanti anarchici hanno scontato
mesi di galera e affrontato pro-
cessi per fatti avvenuti in valle,
nel movimento qual è stato l’ap-
porto della pratica e della teoria
anarchiche? Poco o niente». Per
questo, gli anarchici vanno via.
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DOPO LE POLEMICHE SULL’OBBLIGO DI ACQUISTO DEL LIBRO, RIEMPIE I PALASPORT IN ROMAGNA

Ravenna, Saviano snobba la cittadinanza onoraria

Per la prima volta in città, non ritira il riconoscimento concesso nel 2009
DI RAFFAELE PORRISINI terra di Romagna dallo scrittore sotto to il tema del ritiro della cittadinanza giungere, Saviano è già a tutti gli effetti
scorta, dopo che nei mesi scorsi erano onoraria, dopo che già in passato aveva cittadino onorario di Ravenna, senza

C’
è chi l’ha preso come un
grave sgarbo rivolto a tut-
ta la città, chi si è lasciato
convincere dalle giustifica-
zioni addotte e chi ancora non riesce
a comprendere appieno il motivo di
tale diniego. Fatto sta che Roberto
Saviano, dopo essere stato insignito
nell’ormai lontano 2009 della cittadi-
nanza onoraria di Ravenna, pare non
abbia alcuna intenzione di ritirarla di
persona nella cornice di una cerimonia
istituzionale.
L’occasione per tornare a parla-
re di questa vicenda tanto cara al con-
sigliere comunale di Forza Italia, Al-
berto Ancarani, è la partecipazione
di Saviano al Festival della Scrittura di
Ravenna, con l’evento per la presenta-
zione dell’ultima sua fatica letteraria,
La paranza dei bambini, programmato
per martedì 11 aprile. Si tratta dell’en-
nesima tappa svolta in questi giorni in
rimbalzate fin sulle cronache nazionali
le polemiche per l’incontro organizzato
con una casa editrice in un istituto sco-
lastico forlivese, dove gli studenti erano
tenuti ad acquistare una copia del libro
di Saviano in caso di partecipazione. Ne
erano seguite proteste e manifestazioni
dei ragazzi in difesa del loro paladino
letterario, interventi a gamba tesa dei
leghisti locali contro lo scrittore di Go-
morra, mobilitazioni istituzionali e via
dicendo.
Nei giorni scorsi Saviano è tor-
nato proprio a Forlì, dove ha riempito
il palazzetto Villa Romiti, come acca-
duto anche nella vicina Cesena che
ha visto un Carisport colmo di ragazzi
delle scuole pronti ad ascoltarlo, senza
dimenticare la tappa al Teatro Novelli
di Rimini. La prossima settimana sarà
la volta dell’ultima città romagnola ri-
masta da visitare: Ravenna, appunto.
Il berlusconiano Ancarani ha solleva-
accusato Saviano per non essersi mai
degnato di farsi vedere da quelle parti
nonostante il riconoscimento conces-
so. Considerata l’occasione propizia, si
pensava alla possibilità di organizzare
un piccolo (e sobrio) evento in Muni-
cipio a ridosso della partecipazione
al Festival della Scrittura; ma non
c’è stato nulla da fare. Il sindaco dem
Michele De Pascale rispondendo a
un’interrogazione del consigliere for-
zista (che chiedeva la revoca del rico-
noscimento a Saviano) ha spiegato che
all’origine del mancato appuntamento
ci sarebbero difficoltà logistiche, dovute
perlopiù alle rigide misure di sicurezza
che riguardano gli spostamenti dello
scrittore sotto scorta.
Secondo De Pascale però la pro-
cedura della cittadinanza onoraria si
è già esaurita con la delibera del dicem-
bre 2009, peraltro con voto unanime
dell’assise; dunque non c’è nulla da ag-
bisogno di ritirare alcunché. E questo
anche se nel 2014 lo stesso Comune ha
modificato il regolamento sull’istituto
della cittadinanza onoraria, contem-
plandone la consegna ufficiale. Poco
importa per il berlusconiano Ancarani:
Saviano è l’unico cittadino onorario di
Ravenna a non essersi nemmeno de-
gnato di presentarsi in Municipio per
ritirare la cittadinanza, comportamen-
to che non è affatto piaciuto. Se il suo
staff e la sua scorta in coordinamento
con le forze dell’ordine sono in grado di
garantirgli la partecipazione a eventi
con migliaia di persone nei palazzet-
ti sportivi, dovrebbe essere possibile
farlo anche in una sala del consiglio
comunale alla presenza delle autorità.
Oppure il problema è un altro: Saviano
non vuole ritirare questa cittadinan-
za onoraria. Ravenna se ne farà una
ragione.
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CRONACHE DALL’OLTRETEVERE

Mons. Fisichella con i pieni poteri anche su Medjugorie

DI ANTONINO D’ANNA organismi nei confronti di determinati gregazione). In secondo luogo, il potere rebbero dal 1981 sarebbe, ad esempio,
Santuari». giurisdizionale (l’erezione dei santuari una buona soluzione specie a livello

S
ui santuari adesso tocca a
monsignor Rino Fisichella.
Con un motu proprio dell’11
febbraio scorso dal titolo San-
ctuarium in Ecclesia, pubblicato però
il 1° aprile scorso, il Papa ha stabili-
to di trasferire al Pontificio Consiglio
per la Promozione della Nuova Evan-
gelizzazione (presieduto appunto da
Fisichella) le competenze che erano
finora attribuite alla Congregazione
per il Clero guidata dal cardinale Be-
niamino Stella. Non solo: il Pontificio
Consiglio si occuperà anche dei: «viaggi
per motivi di pietà, senza pregiudizio,
però, dei compiti delle legittime Au-
torità ecclesiastiche e di quelli che, in
virtù di leggi speciali, spettano ad altri
L’organismo guidato da Fisichella
ottiene quindi la possibilità di erige-
re (stabilire) santuari internazionali
e approvarne gli statuti che li rego-
lano, insieme ad una serie di facoltà.
Al punto f) del motu proprio si legge
che il Pontificio consiglio vigilerà «af-
finché venga offerta ai pellegrini...
una coerente e sostenuta assistenza
spirituale ed ecclesiale che permetta
il maggiore frutto personale di queste
esperienze». È interessante notare l’ap-
proccio giuridico delle nuove norme. A
vigilare viene chiamata una struttura
che non è una Congregazione (uno dei
«ministeri» della macchina vaticana),
guidato da un arcivescovo e non da un
cardinale (che appunto guida una con-
internazionali) è un plus non da poco
rispetto agli altri Pontifici consigli. Ma
Oltretevere si osserva anche come tale
devolution operata dal Papa non sia
sufficientemente leggibile. Si ha insom-
ma l’impressione - secondo i critici – di
un trasferimento di competenze frutto
di una visione frammentaria della ri-
forma della Curia.
Ma, e qui è interessante sottoli-
nearlo, il potere di erigere santuari
internazionali permetterà (poiché non
è necessario erigere un Santuario di-
rettamente in relazione a delle appa-
rizioni) di istituirne uno, ad esempio,
a Medjugorje. Un santuario mariano
disgiunto, però, dalle apparizioni (vere
o presunte che siano) che si verifiche-
pastorale, ragion per cui è in questi
giorni operativo in loco monsignor
Henryk Hoser, inviato speciale del
Papa. Anche perché, secondo il Codice
di diritto canonico, canone 1230: «Con
il nome di santuario si intendono la
chiesa o altro luogo sacro ove i fede-
li, per un peculiare motivo di pietà,
si recano numerosi in pellegrinaggio
con l’approvazione dell’Ordinario del
luogo».
Può essere quindi anche un luogo
sacro: come a Fontanelle in provin-
cia di Brescia, dove esiste un delegato
vescovile per regolare l’esercizio del
culto mariano senza riferimento alle
apparizioni.
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 PRIMO PIANO Sabato 8 Aprile
April 2017 11

Il iglio del cofondatore del M5s organizza un convegno a un anno dalla scomparsa del padre

Il post vaffa di Casaleggio jr

Obiettivo: dal partito di protesta a quello di proposta
DI CESARE MAFFI dall’abisso di stima pubblica accredita o viene accreditato
in cui erano precipitati su- più di prima come possibile
l convegno dei cinque bito dopo la conquista del partito di governo, secondo

I stelle previsto a Ivrea sa-

bato prossimo, nel primo
anniversario della morte
di Gianroberto Casaleg-
gio, ha d’improvviso lancia-
Campidoglio. Le proposte
di democrazia diretta, di re-
ferendum, di petizioni, han-
no avuto un’eco mediatica
impressionante. Si sarebbe
quanto rilevato da ItaliaOg-
gi («Prove di un governo a 5
stelle», 6 aprile).
La circolazione di nomi
quali la sindaca Chiara
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to nell’arengo Davide Ca- pensato che venissero liqui- Appendino o il magistrato

saleggio. È presentato non
più soltanto come diarca del
M5s, magari in subordine a
Beppe Grillo o, almeno, in
posizione defilata o numero
due distanziato dall’ex comi-
co «garante» dei pentastella-
ti. È stato, invece, qualifica-
to come mente politica del
movimento, esaltato tramite
la pubblicazione di una sua
lettera sul più diffuso quoti-
diano, presentato in televi-
sione, identificato come colui
che si preoccupa di dare ai
pentastellati un’immagine
di potenziali reggitori della
nazione, di persone circon-
date da una squadra di com-
petenti e pronte a valersi di
tecnici.
In altri termini, con
Casaleggio junior, i gril-
lini passerebbero dalla
protesta, in cui si sono ri-
Gianroberto Casaleggio
velati impareggiabili, alla I toni con i quali non pochi
proposta, con dati concreti, giornali si sono espressi nei
programmi, personaggi che confronti dell’operazione
possano fornire credibilità avviata da Casaleggio sono
al movimento. Non, dunque, stati improntati al rispetto,
un’accozzaglia di sbracati alla neutralità, alla serietà.
dilettanti, beneficiati dal Il caso (forse non è
voto di milioni di scontenti stato il caso) ha contem-
dell’intero mondo politico poraneamente voluto che i
consolidato, bensì un’eletta grillini romani si lanciasse-
di seri, esperti, preparati. ro alla riscossa, per risalire
date in poche righe, al più
con qualche articolo nelle
cronache romane di quei
pochi quotidiani che ancora
le possiedono. Viceversa si
sono scomodati o fatti sco-
modare fior fiore di politici,
docenti, intellettuali. Perfino
per controbattere o demoli-
re il progetto, che anch’esso
profuma di Casaleggio, c’è
stato un rincorrersi di dotti
e motivati pareri.
Insomma: i grillini
hanno guadagnato (inat-
tesamente anche per loro,
verrebbe da dire) le prime
pagine e sono stati valutati,
soppesati, analizzati. Talu-
ne reazioni sprezzanti da
esponenti democratici della
capitale sembrano celare
imbarazzo per l’iniziativa
e mostrano difficoltà nel re-
plicare. In sintesi: il M5s si
Piercamillo Davigo come
possibili candidati a palaz-
zo Chigi rivela la preoccupa-
zione che hanno i grillini di
superare concorrenze inte-
stine (in primis la dicotomia
Di Maio-Di Battista) alla
ricerca di chi possa ancor
più ispirare fiducia negli
elettori. Siccome però i voti
provengono, secondo stime
di ricercatori e sondaggisti,
per un terzo da sinistra, un
terzo da destra e un terzo
dal non voto (percentuali
volutamente semplifi cate),
bisognerà vedere come i
delusi che giungono al M5s
reagiranno ai programmi
pentastellati. Quelli fi nora
emersi sono infarciti di lo-
goro ambientalismo, di eco-
terrorismo, di regressione
economica.
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IN CONTROLUCE

De Masi e Nuzzi su La7: espressione grave e solenne, mai un sorriso

tantomeno un sorrisetto. Solo un ché di conflitto d’interesse nell’aria
preparato in anticipo - e che per co De Masi e il gazzettiere d’as- società (guarda caso, coincidenza
DI DIEGO GABUTTI questa ragione, per non perdere il salto Gianluigi Nuzzi, presenti in ulteriore) che oggi, a Ivrea, orga-
filo, il giovane Casaleggio portasse studio insieme a Lilli Gruber e a nizza il convegno e anzi l’«evento»

N
aturalmente era tutto au-
tentico, tutto spontaneo,
vere le domande, vere le
risposte, le une e le altre
mai provate prime; erano veri,
naturalmente, anche gli impape-
ramenti e le incertezze; tutto veris-
simo, comprese le domande brutali
di Lilli Gruber (tipo «lei per chi
votava quando ancora non c’era il
Movimento 5 Stelle», l’antipartito
fondato da suo padre Kim Jong-
il… pardon, da suo padre Gianro-
berto Casaleggio?); vera persino
la fessura tra i denti del ragazzo
Casaleggio (tipo il comico Terry-
Thomas in Questo pazzo, pazzo,
pazzo, pazzo mondo e in Arriva
Dorellik).
Tutto vero, certissimamente.
Come dubitarne? Eppure l’impres-
sione, lì per lì, era invece che fos-
se tutto falso, tutto preparato, una
fiction televisiva, anzi una puntata
particolarmente bislacca e inquie-
tante di Twin Peaks. Colpa mia,
complottista come sono, e gran fre-
quentatore di blog (mi svaccinerei,
se potessi, e credo fermamente in
un complotto per negare l’esisten-
za delle sirene, per non parlare
delle crisi di panico di cui sono
preda ogni volta che vedo in cielo
una scia chimica). Era uno spot pro
mezze pippe, questo sì, Anzi, uno
«spottone», come si dice: un monu-
mento alle interviste in ginocchio.
Ma l’impressione che fosse tutto
ogni sua insulsaggine e frase fatta «Baby Casaleggio» (come lo chiama moVimentista «Costruire il futu-
fino in fondo, senza lasciarsi devia- Filippo Facci su Libero) - erano ro», che il giovane Casaleggio pre-
re dai tentativi della povera Gru- stati scelti con l’ambarabaccicci- siede a un anno esatto dalla morte
ber d’essergli d’aiuto ravvivando coccò. Non è stato il co-titolare del di suo padre, il guru che fece l’im-
la messa con qualche kyrie eleison partito azienda a pretendere che presa della democrazia digitale.
- era sicurissimamente un’impres- gli facessero da coro greco. No, è Insomma, mai puntata di Otto
sione infondata. successo per caso. Ed è soltanto e mezzo è stata più ricca di sorpre-
Infondata, senza dubbio, e per effetto di un’inspiegabile coin- se e più sincera. Prima sorpresa:
tuttavia tenace, come dicevo cidenza (inspiegabile come tutte Davide Casaleggio, rivelando con
prima, tanto che ancora adesso, le coincidenze) che Domenico De netta e persino esagerata evidenza
dopo averci dormito sopra, l’in- Masi e Valentina Fontana, mo- di non avere la stoffa del leader,
tervista di Lilli Gruber a Davide glie di Gianluigi Nuzzi, risultano proprio per questo mostra di po-
Casaleggio continua a sembrarmi comproprietari, come scrive sem- ter ambire a un ruolo di leader
una recita scolastica (colpa mia, lo pre Filippo Facci su Libero, della mezza pippa. Seconda sorpresa:
ripeto, così imparo a nutrirmi di società VisVerbi. Cioè la stessa Lilli Gruber, poveretta, sembrava
fake news e «post veri- imbarazzata. Quanto
tà»). Una recita, per di a Nuzzi e De Masi,
più, mal interpretata SCOVATI NELLA RETE che per tutto il tempo
dal giovane protago- hanno tirato la vola-
nista, con quella sua ta a quello che appa-
aria tra lo sprezzante re fin d’ora come il
e l’impacciato: l’aria candidato moVimen-
dell’imprenditore sul tista alle elezioni
punto di farsi prestare del 2018, si sono mo-
all’antipolitica, senza strati perfettamente
chiedersi se al «ga- all’altezza del ruolo
rante» zazzeruto del che nell’Italia mezza
partito azienda e ai pippa compete a due
suoi «Dibba» e Di Maio intellettualoni del
piaccia o non piaccia (e loro calibro: espres-
non piace, neanche un sione grave e solenne,
po’). mai un sorriso, tanto
Tutto vero, lo dico meno un «sorrisetto»,
ancora. Niente di e un ché di conflitto
costruito. Anche i d’interesse nell’aria.
due autorevoli intel- (Qui, però, nessuna
lettuali - il sociologo sorpresa).
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 12 Sabato 8 Aprile 2017
ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA
In due anni la paura dei dirigenti per lo Schmiergeld (bustarelle) è salita dal 26 al 43%

La Germania ha i nostri difetti

Gli studenti godono di 13 settimane di vacanze l’anno
da Berlino i ragazzi rimangono a casa, e meno affollati. «Se sto atten-
ROBERTO GIARDINA mentre i coetanei tedeschi e ta, risparmio fino a mille euro
i loro genitori si accontentano per me e per mio figlio», con-
tedeschi marinano la scuo- di appena sei settimane. Ma fessa al quotidiano una giova-

I la. Non i ragazzi, i genito-

ri, si allarma Die Welt. È
impossibile combattere i
pregiudizi e i luoghi comuni,
poi sono sempre in vacanza
ad ogni occasione, per un to-
tale di 13 settimane all’anno,
più o meno come noi. E non
ne madre della Nord Renania
Westfalia. Più o meno quanto
la multa che si rischia.
I genitori sorpresi a
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da una parte e dall’altra. Loro
continuano a definire l’Ita-
lia Bambinosland, ma siamo
all’ultimo posto al mondo per
natalità, quasi pari con i tede-
schi. Noi siamo sempre convin-
ti che i connazionali di Frau
Merkel siano incorruttibili,
ma non era vero neanche al
tempo di Bismarck. Secondo
un recentissimo sondaggio, i
manager tedeschi sono sempre
più preoccupati dal dilagare
della corruzione: due anni fa,
lo era il 26%, oggi sono diven-
tati il 43. Ma il 23 confessa di
essere pronto ad accettare lo
Schmiergeld, letteralmente il
denaro per ungere. Perché do-
vrebbero essere diversi da noi?
Però, almeno qui, in Germania,
chi sbaglia paga.
Altro luogo comune: noi
abbiamo troppe vacanze
scolastiche, per tutta l’estate
gli basta, denuncia Die Welt:
i genitori non mandano i figli
a scuola in anticipo, oppure li
fanno tornare in ritardo, per
sgraffignare qualche giorno
extra, anche se rischiano mul-
te fino a mille euro. Sempre
che vengano scoperti, il che è
quasi impossibile, a meno che
la famiglia in vacanza non ab-
bia la sfortuna di trovarsi in
aereo o in hotel, in Italia o alle
Maldive, insieme con il preside
o un professore del rampollo.
I medici, esattamente come
in Italia, sono disponibili per
rilasciare un certificato per
accontentare i genitori. Anche
loro tengono famiglia.
Perché lo fanno? Come
tutti sanno, i prezzi dei voli
low-cost o dei viaggi tutto com-
preso, variano a seconda della
data. A Berlino per la prossi-
ma Pasqua si va in vacanza
Vacanze pasquali a Ischia per Angela Merkel
e il marito Joachim Sauer negli anni scorsi
da lunedì prossimo, il 10 apri-
le, fino al 18, una settimana
abbondante. Ma chi ha deciso
di partire giovedì, e tornerà il
20, pagherà anche la metà ri-
spetto a chi rispetta le regole.
Un calcolo complicato, perché
ogni Land ha date diverse. Ad
esempio in Assia, le vacanze
pasquali sono già iniziate il 3
e finiranno il 15. È la regione
di Francoforte. Chi ha preso un
volo con scalo in questo aero-
porto deve tenerne conto.
Non è finita. A giugno ci
saranno le vacanze di Pente-
coste, che equivale al nostro
Ferragosto. A Berlino solo tre
giorni, dal 6 al 9, quanto basta
per una rapida vacanza, Nella
meridionale Baviera invece
si chiudono le scuole dal 6 al
16. Poi per l’estate a Monaco
dovranno aspettare fino al 29
luglio, i miei amici berlinesi
solo fino al 20.
Anticipare le vacanze
(con un super ponte) per-
mette di evitare file al check-in,
e si trovano alberghi meno cari
marinare continuano ad
aumentare: a Düsseldorf le
multe nel 2016 sono state
334, l’anno precedente 284, a
Colonia il record con 1278. A
Arnsberg si è passati da 268
a 406, a Münster da 52 a 84.
Particolarmente peccamino-
sa Detmold: 55 multe, l’anno
precedente c’era stato solo un
caso. Le percentuali saranno
in aumento, ma i numeri in
assoluto sono molto ridotti.
Inoltre, le autorità scolastiche
possono anche chiudere un oc-
chio, all’italiana. Ogni preside
può decidere come vuole: inve-
ce di multare si può acconten-
tare di un rimprovero verbale
alle mamme e papà colpevoli.
Io non ho problemi familiari,
parto quando mi pare, e trovo
sempre bambini e ragazzini in
viaggio con i genitori.
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IN BALLO, LA DIFESA DEI CONFINI MARITTIMI DA CINA E COREA DEL NORD CON LA PIATTAFORMA BONJOUR BRAND

Giappone, piano da 40 milioni di € Designer francesi

per ripopolare le isole disabitate si offrono ai cinesi
DI MAICOL MERCURIALI tentacolare formato da 6.800 isole e la di-
sputa con la Cina si fa sempre più dura, con SIMONETTA SCARANE

U
DI
n piano di ripopolamento per le provocazioni reciproche: gli aerei del Drago-
isole disabitate. Non si tratta di un ne che sconfinano nello spazio giapponese, la Jing Yang, giovane designer cinese che vive in Francia
progetto per salvaguardare chissà navi della guardia costiera nipponica schie- da 17 anni, ha creato la piattaforma Bonjour Brand (che
quale fauna a rischio di estinzione, rate vicino al confine... Le isole di Senkaku conta anche un proprio sito: BonjourID.com) con l’obietti-
ma di un importante tassello del program- erano abitate da circa duecento persone, più vo di far fare un salto di gamma al made in China grazie
ma del Giappone per difendere i suoi confini di un alto funzionario giapponese pensa che all’esperienza del savoir-fair francese. Bonjour Brand serve
marittimi e che riguarda 148 isole situate se fossero ancora abitate tutti questi proble- a mettere in contatto i progettisti francesi con gli impren-
nello specchio d’acqua tra l’impero, la Corea mi con la Cina non ci sarebbero. ditori cinesi, accompagnandoli in
del Nord, la Corea del Sud e soprattutto la Tokyo ha un contenzioso aperto con tutte le fasi: dall’incontro diretto
Cina. la Corea del Sud per l’isola sino alla firma del contratto. Il
Un tratto di mare dove si Takeshima e poi come non sito, invece, ha l’obiettivo di as-
concentrano rotte strategiche considerare l’eterno brac- sicurare un legame permanente
e dove le acque stanno diventan- cio di ferro con la Russia fra designer e imprese.
do sempre più agitate. Non tanto di Vladimir Putin per Oggi, la Cina ha una nuova os-
per gli estemporanei test mili- le isole Curili, l’arcipela- sessione: passare dalla quantità
tari del dittatore nordcoreano go dove l’Armata Rossa alla qualità dei prodotti, che per
Kim Jong-un, ma per l’espan- al termine della seconda i giovani cinesi devono essere
sione cinese e la rivendicazione guerra mondiale portò le anche belli. E vuole creare an- Jing Yang
da parte di Pechino di isole e Shinzo Abe sue truppe. A marzo, però, che propri marchi per il mercato
spazi marittimi. Tokyo, ora, re- su questa disputa c’è stato globale. Questo passaggio apre una nuova frontiera per i
agisce. Ieri il governo del premier Shinzo un passo avanti, dopo l’incontro tra i ministri designer in un paese dove in 40 anni il pil per abitante è
Abe ha elaborato un piano diretto a frenare della difesa e degli esteri dei due paesi: Sergei passato da 200 a 8 mila dollari (7,5 mila €).
le attività espansive della Cina e, come detto, Shoigu e Sergei Lavrov per la Federazio-
riguarda 148 isole. «Come paese marittimo, ne, Tomomi Inada e Fumio Kishida per A lungo il design è stato un lusso proibito per l’in-
queste le parole del primo ministro nippo- l’impero del Sol Levante. L’obiettivo è quello dustria dell’ex Impero di Mezzo. E adesso è un settore
nico, dobbiamo avere misure sistematiche, a di arrivare a un trattato di pace e porre così dove gli italiani e le star europee del design sono molto
lungo termine, per proteggere i nostri confini, fine alla contesa delle Curili. combattive per conquistare un mercato pressoché gigante-
mantenere la pace, garantire la sicurezza e i Lo spopolamento delle isole più remo- sco e dove c’è molto da fare: dalla creazione di oggetti e siti
nostri interessi marittimi. La situazione che te è un fenomeno che preoccupa il Giappone, ai gioielli fino agli arredi per gli spazi pubblici urbani. Un
circonda i nostri mari, ha rimarcato Abe, pre- dove il calo della natalità e dei residenti ha designer francese da solo non può arrivarci e ha bisogno di
senta una gravità crescente». portato a un dimezzamento delle persone che un intermediario. Proprio da questo nasce l’interesse per la
Le isole di Senkaku, per i cinesi Dia- vivono in questi luoghi, mentre la popolazio- piattaforma Bonjour Brand. E così i creativi francesi vanno
oyu, Yonaguni, Daito, l’arcipelago di Tsushi- ne dello Stato orientale nei prossimi 40 anni all’assalto dell’industria cinese attraverso l’intermediazio-
ma... sono solo alcune delle isole che saranno dovrebbe scendere dagli attuali 127 milioni a ne offerta dalla piattaforma Bonjour Brand.
oggetto di interventi per riportare giapponesi quota 92. Per il ripopolamento delle isole desi- Quest’anno l’iniziativa Bonjour Brand è arrivata alla
a viverci e mettere così un punto fermo rispet- gnate il governo ci mette 40 milioni di euro, ri- terza edizione, che si è tenuta a Parigi nei giorni scorsi
to ad eventuali dispute territoriali. Il Giappo- sorse per creare infrastrutture, sovvenzionare come ha riportato Le Figaro, con la partecipazione di 75
ne, come ha ricordato il Financial Times in un il trasporto e creare occupazione. E avere così imprenditori cinesi e una sessantina di creativi francesi.
recente servizio, deve difendere un arcipelago un nuovo presidio dei confini imperiali. © Riproduzione riservata

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 PRIMO PIANO
COMMENTI
Michele Emiliano è l’emblema del Pd. Come si
muove, si spacca.
Filippo Merli
Azione militare di Trump contro uno stato sovrano.
Ma chi si crede di essere, Obama?
Claudio Cadei
Il Cav sì che ci sapeva fare
Più di tutte “negro” e “nero”, chi le usa è un razzi-
sta. Ora è stata messa al bando anche “bianco”. L’ha
stoltamente usata la “Crema Nivea” in uno spot: “Il
bianco è purezza” (White is purity). La protesta è stata
massiccia e immediata e in due giorni “Nivea” ha tolto
lo spot. Demenza o cretineria? Non importa, chi vuole
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vendere non può non tenerne conto. È finita l’epoca
del “Bianco Sarti”, del “più bianco non si può” (Dash).
Anche il “Mulino Bianco” avrà i suoi problemi. Solo
il detersivo “Omino bianco” può stare tranquillo: è
bianco nella maglietta, ma nero nel volto. Viviamo in
una società multietnica, occorre stare attenti all’uso
delle parole, per non offendere i diversi. Berlusconi
non chiamò Obama “nero”, ma “abbronzato”. Lui sì
che ci sapeva fare.
Gianfranco Morra
C’è una bella differenza, signora mia
I morti col gas sono terrificanti. Quelli con le bombe
invece sono belli. Soprattutto perché le bombe, va-
porizzando le vittime, non lasciano tracce del loro
crimine.
Piera Graffer
Prepariamoci al peggio
La notizia di oggi è che è stato assassinato a Sara-
jevo l’erede al trono austriaco. La domanda è, invece,
perché Gavrilo Assad sarebbe stato così deficiente da
usare il gas nervino, che tra l’altro aveva consegnato
alle forze del bene perché lo distruggessero. Ma il
dittatore buono, Recep Tayyip Erdogan, ha fornito
l’inoppugnabile prova, detta anche pistola fumante.
Puntiamo dritti verso il nuovo disordine mondiale.
Buon viaggio a tutti.
Serena Gana Cavallo
Missili Tomahawk e noi europei
E dunque dei missili Tomahawk con 2.500 km di
gittata utile, hanno colpito la base aerea siriana dalla
quale sono partiti (i supposti) attacchi al gas sarin
contro degli innocenti. Alcune considerazioni a botta
calda: 1) noi non contiamo niente come Europa (e
figuriamoci Italia) e siamo stati tenuti all’oscuro di
tutto (ma ci scommetto che Regno Unito e Israele
sapessero tutto); 2) gli incrociatori Aegis (o Ticonde-
roga, come preferite chiamarli), mezzi figli dell’epo-
ca di Reagan, saranno venuti da qualche parte, no?
E siccome magari in un posto chiamato Pozzuoli in
provincia di Napoli le navi yankee sono di casa (e
magari c’è un altro posticino delizioso nella campa-
gna catanese che si chiama Signonella, perché non
si mandano degli incrociatori che costano miliardi di
dollari in giro per il Mediterraneo a lanciare supposte
ad Assad senza un po’ di osservazione aerea, che ne
dite?), c’è qualcuno che magari può fare presente tale
sinecura al nostro Primo Ministro? Che cosa pensa di
fare? Perché, sebbene un missile perda di precisione
quanto più esso è lanciato vicino all’obiettivo, magari
i lampi che qualcuno può aver visto al largo di Capri,
Creta o Pachino non erano fuochi artificiali. Ma gli
Aegis che lanciavano.
Antonino D’Anna
Andremo a piedi un’altra volta?
Notizie dal futuro: dopo l’attacco a sorpresa contro
la Siria, l’Opec ha deciso di punirci. La benzina salirà
a 4 euro al litro e il governo italiano reagirà con fer-
mezza. Nell’ordine: cinema chiusi entro le 22.30, fine
trasmissioni Rai alla mezzanotte, targhe alterne la
domenica con lo zero considerato pari, abbassamento
del limite di velocità a 120 orari e… Domenica In di
nuovo da 6 ore di durata per tenerci tutti in casa e
risparmiare la benzina. Ora vedrete come Assad si
metterà paura. Ah, no, no, meno male che l’Arabia
Saudita ha battuto le mani a Trump per l’attacco,
sennò eravamo un’altra volta nel 1973. Meno male,
meno male.
Carlo Pettinati
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PERISCOPIO
DI PAOLO SIEPI
Anche la groviera ha i buchi ma non si la-
menta. Totò.
Il Tar blocca il Tap. A volte guarda che ti com-
bina una consonante! Antonio Satta. MF.
Davide Casaleggio deferito ai
probiviri:
p è andato in tv senza
chiedere
ch il permesso a se stesso.
Jena.
J La Stampa.
«Crisi alla casa
cas Bianca». «Trump perde un
altro pezzo furioso».
furio ElleKappa. La Repub-
blica.
Certi vizi sono più noiosi della stessa virtù.
Soltanto per questo, la virtù spesso trionfa. En-
nio Flaiano, Diario Notturno.
Luglio, il mese in cui non si riesce ad aprire
quel finestrino del tram che non si riesce a chiu-
dere in dicembre. Julian Tuwin.
Secondo una circolare le celle dei carceri si
dovranno chiamare «Camere di pernottamen-
to». Mi sembra una decisione diversamente
intelligente. MF.
I fautori dell’unificazione eu-
ropea sono i responsabili, scien-
tificamente e politicamente, di
aver imposto il loro disegno di
omogeneizzazione dell’Europa,
falsificando i dati di tutto il sape-
re accumulato negli ultimi due secoli,
ecoli, sul com-
portamento umano. Ida Magli, La L dittatura
di
europea. Rizzoli, 2010.
Dopo tante morose (di Silvio) è il momento
dei morosi (di Forza Italia). Di fronte alla c asse
del partito che piangono Silvio in redingote va
a riscuotere la pigione nei miseri appartamenti
di deputati e senatori di Forza Italia e quelli si
fingono malati, indigenti, mostrano le scarpe
sfondate, i volti emaciati dei bambini. Insomma
Dickens con dentro Totò. Alessandro Robec-
chi. Il Fatto.
Tutti voi siete abituati ad alzar-
vi alla mattina, a far quadrare i
conti,
co molti debbono pagare i di-
pendenti
pe mentre il 70% dei par-
lamentari
la di Grillo non ha mai
fatto una dichia
dichiarazione dei redditi in vita sua.
Costoro non han
hanno mai fatto nulla di buono né
per sé né per gli altri. Silvio Berlusconi al
Salone del Mobile di Milano.
Da dieci anni studio come funzionano i 140
tribunali italiani. Una trentina lavorano in ma-
niera eccellente, perché sono guidati da persone
capaci e in grado di gestire un’organizzazione.
In altri 100 casi gli uffici non vanno e, anzi, a
volte ho visto dei disastri totali. La leadership
di quei 100 capi è semplicemente inadeguata
e quei 100 sono quelli che, come dicevo prima,
rappresentano la vera palla al piede di questo
Paese. Molto semplicemente bisogna sostituirli.
E la dimostrazione che la differenza la fa la ca-
pacità di leadership è data da storie come quelle
di Mario Barbuto, ex presidente a Torino o di
Giocchino Natoli, ex numero uno a Marsala, due
tribunali che funzionano. Roger Abravanel.
il Giornale.
Tutto va in vacca al Sole 24 ore, a cominciare
dall’ex direttore Roberto Napoletano che già
fisiognomicamente avrebbe dovuto mettere in
sospetto (tralasciando i fuori onda del Messag-
gero a ruota di Casini…) in confronto, che so, a
un De Bortoli. Il ceffo direttoriale ne ha fatte più
di Carlo in questo caso in Inghilterra: sputtana-
ti giornale, editore, istituzione confindustriale
evidentemente correa o cieca. Oliviero Beha.
Il Fatto.
La personalità politica dominante nel 1946
fu il democristiano, Alcide De Gasperi. Quando
prese le redini (dopo un governuccio guidato
dal partigiano Ferruccio Parri) De Gasperi
098105098108105111103114
Sabato 8 Aprile
April 2017 13
fissò
s gli obiettivi dell’Italia per
i ssuccessivi dieci anni. Ne rea-
liz
lizzò personalmente gran parte,
pr
presiedendo otto governi conse-
cutivi, dal 1946 al 1953. Oltre a
cu
darle la Repubblica e una nuova
da
Costituzione, il capo dc allineò l’Italia all’Oc-
cidente;
id firmò ò il trattato di pace (1947); mise
il Paese sotto l’ala Usa, accettando il piano
Marshall di rilancio economico (1948); deci-
se l’entrata nel Patto Atlantico (1949); infilò
l’Italia nella futura Ue, aderendo al suo primo
abbozzo, la Comunità del Carbone e dell’Ac-
ciaio (1951); ne trattò l’ammissione all’Onu,
avvenuta nel 1955, dopo la sua morte. Si pro-
digò per risollevare il Paese dalle macerie, con-
ciliarlo dalla guerra civile, inserirlo nei traffici
internazionali dopo il ventennio autarchico.
In una parola, questo sessantacinquenne fin
lì sconosciuto ai più, mise la barca italiana
nella direzione che ancora mantiene. In questo
vigore di impronta, è il politico più affine a
Cavour. Giancarlo Perna, Storia d’Italia
in un’ora. Edizioni Clichy, 2017.
Per fortuna le cose da quando
mio nonno era garzone di ma-
cellaio, sono molto cambiate.
Tanti ragazzi possono studiare,
e giustamente cercano lavori in
linea con quel che hanno studiato.
li ato. In Italia è
dura perché investiamo troppo poco in istru-
d
zione, cultura, ricerca, tecnologia. Ma fare un
zi
lavoro manuale, per mantenersi agli studi o in
la
attesa di trovare un lavoro intellettuale, non è
a
disdicevole; anzi, è formativo. Purtroppo non
d
abbiamo questa mentalità: anche in regioni
a
dove la disoccupazione giovanile è oltre il 50%,
d
la pizza la impasta un egiziano, la fa un maroc-
chino, la serve un albanese. Aldo Cazzullo.
Corsera.
Perché i piloti di moto italiani sono così for-
ti? Perché esiste la Romagna, dove la moto
è una religione: e tutti i padri sono pronti a
indebitarsi fino al collo, pur di veder correre i
figli. Carlo Penat, dirigente sportivo che
ha scoperto Max Biaggi e Valentino Ros-
si. (Massimo Calandri). Il Venerdì.
Il Gazzettino dice sempre le stesse cose, cioè
non dice mai niente, a parte la notizia sul-
la veccia che scambia il veleno topicida per
farina, prepara una torta della nonna con la
farina topicida e ammazza per sbaglio mezza
famiglia, o il veccio ‘mbriagon che torna a casa,
dopo la cena della cassapeota, ma tornando
a casa in macchina, la Centoventisette (127)
dell’altro secolo gli si spegne sul passaggio a
livello, ha dimenticato l’apparecchio acustico
alla trattoria «Alla Fossetta», non sente il treno
arrivare, e il regionale veloce della linealenta
Venessia-Portogruaro lo maciulla. Francesco
Maino, Cartongesso. Einaudi, 2014.
Un uomo a metà dei quaranta vive un’età
che non è né carne né pesce, quando non si ha
più la passione della gioventù, animata da ide-
ali che non si raggiungono mai e la vecchiaia è
ancora lontana, ma ormai la spinta è verso il
declino. Una posizione di stallo, in bilico come
un fenicottero. Guido Conti, Il tramonto
sulla pianura. Guanda, 2005.
Nella mitologia contemporanea i vincitori
delle lotterie nazionali si collocano ormai pri-
ma del comandante di bordo e dei chirurghi
vascolari. Philippe Bouvard, Journal drô-
le et impertinent. J’ai Lu, 1997.
Siamo nel Mediterraneo. Un pescecane si la-
menta: «Da quando ho ingoiato quell’uomo con
il salvagente non riesco più ad andare sott’ac-
qua!». Gino Bramieri, 400 barzellette. De
Vecchi editore, 1977.
Non amo la compagnia degli
imbecilli né dei geni. I primi mi
im
danno fastidio: i secondi ombra.
da
Roberto Gervaso. Il Messag-
R
gero.
ge
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 14 Sabato 8 Aprile 2017
ESTERO - LE NOTIZIE MAI LETTE IN ITALIA
Lo dice lo studio di un docente della British Columbia e di due dell’università di California

Poligamia: c’è nel 25% dei paesi

Dopo un certo declino, adesso è in ripresa nel mondo
DI JAMES HANSEN tà e, in genere, al glie, e dunque in- speranza ai nostalgici in tutto
potere. Con lo svi- sufficientemente il mondo che (spesso partendo
econdo gli antropolo- luppo delle società addomesticati per da uno sfondo religioso) non

S gi, l’85 per cento delle

società nella storia ha
permesso ai maschi di
avere più di una moglie alla
volta. Oggi però, con poche e
complesse dopo la
scoperta dell’agri-
coltura, i potenti
immancabilmen-
te assemblavano
creare una società
avanzata.

Secondo gli
autori, la mono-
vedono l’ora di ripristinare la
sana vita matrimoniale dei
patriarchi.

La poligamia è legale in
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scandalose eccezioni, la poli-
gamia non è praticata dagli
occidentali, se non limitata-
mente attraverso il mecca-
nismo dei divorzi seriali. Il
perché non è affatto chiaro.
Joseph Henrich (University
of British Columbia), Robert
Boyd e Peter Richerson
(entrambi dell’University of
California) in un loro studio,
«The puzzle of monogamous
marriage», esaminano il tema
partendo dalla constatazione
che, per considerazioni «sia
empiriche che evoluzionarie»,
le forti differenze di ricchezza
personali dovrebbero favorire
i matrimoni multipli.
I tre notano come, in tut-
ta la storia umana, il pos-
sesso di più mogli sia sempre
stato associato a uno status
alto, alla marcata prosperi-
degli harem im-
mensi. Secondo le
cronache buddiste
dei Jataka, il Re
Tamba di Bena-
res (600 a.C.), ebbe
un harem di 16
mila «mogli». Me-
glio documentato è
il caso del Sultano
Moulay Ismai’l
ibn Sharif del
Marocco, che regnò dal 1672
al 1727. Oggi è noto soprat-
tutto per essere stato il padre
più prolifico di tutti i tempi.
Avrebbe dato oltre 800 figli
alle 500 donne del suo harem,
trovando a tempo perso modo
di consolidare la dinastia Ala-
wide che controlla tutt’oggi il
trono marocchino, forse favo-
rito dall’ampio parentado.
Erano però altri tempi e
Joseph Henrich
a Henrich, Boyd e Richerson
interessa spiegare il sorpren-
dente trionfo moderno del mo-
dello semplificato occidentale.
In sintesi, suggeriscono che la
soppressione della fortissima
concorrenza per impalmare le
poche donne rimaste in circo-
lazione abbia liberato le ener-
gie sociali per altre finalità e,
soprattutto, avrebbe ridotto
drasticamente il numero dei
giovani maschi senza mo-
gamia riduce il
gap d’età tra sposo
e sposa, favorendo
la fertilità e smus-
sando la disugua-
glianza tra i sessi.
Inoltre, in termini
economici, sposta
«l’investimento»
dalla ricerca della
moglie alla pater-
nità. Così conser-
va i risparmi e incoraggia a
occuparsi di più della futura
produttività della prole.
La monogamia è dunque
una meraviglia. È però pos-
sibile, con la progressiva de-
costruzione delle forme più
tradizionali del matrimonio
occidentale, che lo studio
arrivi tardi. Sia la pressione
dell’Islam sia l’apertura ai
matrimoni gay hanno dato
oltre un quarto dei paesi del
globo, per lo più quelli isla-
mici, ma ultimamente aveva
languito. Pure sotto l’Islam le
donne guadagnano terreno,
tranne forse la parlamenta-
re irachena Jamila al-Obeidi,
che il 12 marzo ha introdot-
to un disegno di legge per
sostenere finanziariamente
gli uomini ancora disposti a
prendersi più di una moglie
perché, dice, bisogna stimolar-
li ad occuparsi delle vedove e
divorziate nel paese. La rivista
irachena Noor Economic Ma-
gazine ha così commentato la
notizia: «La maggior parte de-
gli iracheni riesce a malapena
a sostenere una sola famiglia,
tanto meno assumersi la re-
sponsabilità di altre ancora».
Sì, perché non di rado anche le
odalische «tengono famiglia».
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LA NEOBANCA NASCE DOPO L’ ACQUISIZIONE DI COMPTE-NICKEL CHE HA 540 MILA CLIENTI E ACCORDI CON 2.500 TABACCHERIE

In Francia si può aprire un conto corrente online dal tabaccaio

Costa 20 euro l’anno e Bnp Paribas esporterà il modello in Italia
da Parigi coté creditizio (nata dalla fusione «L’acquisition de Compte-
GIUSEPPE CORSENTINO della Banque nationale de Paris Nickel va nous permettre de
con l’aristocratica Banque de Pa- couvrir des cibles de clients que

P
er ora succede solo a Parigi
e nelle principali città della
Francia: entrare in tabacche-
ria e aprire un conto corrente
online con tanto di carta credito, Rib e
domiciliazione bancaria (che qui è in-
dispensabile: per affittare un apparta-
mento, per sottoscrivere un contratto
telefonico o avere l’allacciamento della
luce).
Si chiama Compte-Nickel e l’ha
inventato nel 2010 un banker un
po’ matto, Hugues Le Bret, che è sta-
to cacciato da Société Genérale dopo
aver pubblicato un libro che ricostru-
iva passo-passo, dall’interno, tutti i
retroscena dello scandalo Kerviel, il
trader che con una serie di operazio-
ni fittizie ha svuotato di 5 miliardi di
euro i caveau della banca (titolo: «La
semaine ou Jérôme Kerviel a failli
faire sauter le système financier mon-
dial», La settimana in cui Kerviel non
è riuscito a far saltare il sistema finan-
ziario mondiale, edizione Les Arènes).
Compte-Nickel ha 540 mila clienti, ha
fatto accordi con più di 2.500 tabaccai
in cambio di una percentuale del 5%
sul fatturato (un conto costa 20 euro
l’anno) e cresce al ritmo di 30 mila
nuovi clienti al mese. Ma la notizia di
oggi non è questa.
La notizia è che la prima ban-
ca francese e la prima della zona
euro (come da pay-off pubblicitario),
Bnp Paribas, una banca del vecchio
ris et des Pays Bas) ha compra-
to Compte-Nickel di Le Bret (e
del suo socio, un altro geniaccio
dell’informatica, Ryad Boula-
nouar, un ingegnere di origine
algerina che ha inventato il pass
Navigo, la tessera no touch con
cui si viaggia sulla metropoli-
tana di Parigi e sui treni della
Rer) e ha deciso di farne il cuore
di quel nuovo business dell’in-
dustria creditizia che va sotto il
nome di Neobanca. Hugues Le Bret (a sinistra) e Ryad Boulanouar
Banche on line, banche telefo-
niche, banche che poco hanno a
che fare con la vecchia banca, le
sue procedure, le sue regole, sportelli
e burocrazia. Banche che attirano una
clientela sempre più vasta e non solo
giovani, disoccupati, gente che vive di
lavoretti. Il 40% dei 540 mila clienti
di Compte-Nickel, per dire, è fatto di
impiegati, piccoli funzionari, studen-
ti. Lo stesso target del conto corrente
in scatola (si chiama C-zam e ha un
packaging accattivante) che si vende
sugli scaffali di Carrefour e si attiva
con una telefonata e un versamento
online.
Lo stesso target del conto cor-
rente che a partire da maggio si
potrà aprire in uno delle migliaia di
negozi di telefonini di Orange (che da
operatore telefonico si fa anche ban-
ca). E ancora, lo stesso della Banque
Postale, colosso pubblico, che sta te-
stando in questi giorni un nuovo tipo
di conto corrente telefonico protetto da altri strumenti.
una Sim venduta solo nei suoi uffici.
Insomma, i 200 milioni di euro
che Bnp Paribas ha speso per ri-
levare il 95% del capitale della Finan-
cière des payments électronique, la so-
cietà che gestisce il Compte-Nickel (il
5% è rimasto a Le Bret che continuerà
a guidare l’azienda sotto l’occhio vigile raggiungere il traguardo dei 2 mi-
di un banchiere di lungo corso come
Thierry Laborde, braccio destro di
Jean-Laurent Bonnafé, il gran capo
di Bnp Paribas), quei 200 milioni, di-
cevamo, sono soldi ben spesi perché, Come dimenticare, infatti, che Bnp
come ha spiegato lo stesso Bonnafé ai
suoi più stretti collaboratori del Co-
mex, il comitato esecutivo, il futuro
della banca retail sta qui, in queste
banche che non sono più banche, e
per aprire un conto basta andare dal
tabaccaio (o al supermercato o in un
negozio di elettronica).
le groupe ne couvrait très bien
ou pas de tout», ha spiegato
Bonnafé: l’acquisto di Compte-
Nickel serve a raggiungere
quella clientela che la prima
banca di Francia, pur essen-
do un colosso del retail (l’anno
scorso ha fatto 17 miliardi di
euro di utili, quasi incredibile
in questa lunga stagione di
tassi bassi), non riesce ancora
a intercettare completamente.
E che, invece, sono un obiet-
tivo importante se si vuole con-
tinuare a far banca con altri mezzi e
E l’obiettivo che Bonnafé ha
dato a Compte-Nickel è dupli-
ce: allargare l’alleanza con la Cfb,
Confédération française de burali-
stes, l’associazione di categoria dei
tabaccai (25mila iscritti) e arrivare
ad almeno 10 mila tabaccherie e
lioni di conti correnti nei prossimi
tre anni.
Questo in Francia. E in Italia?
Paribas ha una costola italiana mol-
to forte proprio nel segmento retail,
la Bnl. Il suo ad, Andrea Muna-
ri, è stato già messo sull’avviso. Il
Compte-Nickel arriverà anche nelle
tabaccherie italiane.
@pippocorsentino
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rapporto
Verona, 9-12 Aprile 2017
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I più importanti su tracciabilità, qualità e controlli
DI LUIGI CHIARELLO
U n no secco all'iniziativa del-
la Commissione europea di
inserire le calorie nelle etichette
degli alcolici, vini inclusi. E un
sì convinto a 15 nuovi decreti,
che saranno presentati al Vini-
taly, in attuazione del Testo Uni-
co della vite e del vino (legge
238/2016 del 12/12/2016, entra-
ta in vigore il 12/01/2017). Tra
i più importanti, quello sulla
tracciabilità, per dare maggiori
certezze ai consumatori, quello
sui controlli e quello sulla tutela
della qualità. Il ministro alle po-
litiche agricole, Maurizio Mar-
tina, rilegge con ItaliaOggi le
prospettive del comparto vino,
in occasione del Vinitaly di Ve-
rona (9-12 aprile). E non esita
ad affrontare anche temi scomo-
di, come il fallimento dell'ultimo
bando per l'Ocm promozione:
«Sarà il giudice a valutare gli
atti», dice.
Domanda. Ritorna
Vinitaly, il suo quar- Un no secco
to da ministro.
Risposta. È un ap- alle calorie
puntamento a cui
sono legato, Vinitaly sull'etichetta
è un riferimento mon-
diale. Quest’anno sa-
degli alcolici
rà quasi un record per
un ministro dell’agricoltura...
D. Che bilancio traccia sul
settore vitivinicolo italiano in
questi quattro anni?
R. Il saldo è positivo. Il vino è
un settore modello, non solo per
il valore economico che supera
i 14 miliardi, ma per la sua ca-
pacità di tenuta occupazionale,
sociale e ambientale in tanti
territori italiani. La vocazione
internazionale è confermata dai
5,6 miliardi di export record del
2017. In questi quattro anni ab-
biamo lavorato molto sul fronte
fiscale e sulla semplificazione,
ma non abbiamo certo raggiunto
tutti i traguardi.
D. Quali sono gli obiettivi di
crescita?
R. Superare in valore la Francia
nel mondo. Non deve restare so-
lo un sogno.
D. Il vino italiano non riesce
a penetrare il mercato cine-
se. Nonostante gli sforzi da
lei compiuti nel recente pas-
sato a sostegno di accordi di
promozione commerciale
sul fronte dell'e-commerce
le percentuali restano basse.
Gli imprenditori arrivano in
ordine sparso. Non è il caso
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7*.' -. 2-'01 )- '556'8-10* )*. %*451 &
di inventarsi qualcosa per ge-
nerare una maggiore offerta
aggregata, come i francesi?
R. Abbiamo un gap da colmare
su un mercato ancora acerbo e
con numeri impressionanti, ma
finalmente il lavoro è iniziato.
L’accordo con
Alibaba, firmato
da Matteo Ren-
zi e Jack Ma, ha
aperto una nuova
stagione e un ap-
proccio diverso.
Vogliamo prose-
guire con un ap-
proccio legato alla
promozione e alla tutela. Edu-
chiamo i consumatori cinesi ai
nostri prodotti e combattiamo i
falsi. I risultati arrivano. Lo ab-
biamo visto il 9 settembre dello
scorso anno con i vini italiani
sold out in poche ore.
D. Il nodo è l’assenza di un
campione italiano della distri-
buzione organizzata?
R. Non solo, è mancata anche
una strategia unitaria dei produt-
tori. Siamo andati troppo spesso
in ordine sparso.
D. Sempre sul fronte promo-
zione, l’ultimo bando Ocm è
stato un disastro. Prima una
graduatoria di beneficiari,
poi il ritiro a seguito dei ri-
corsi al Tar Lazio. Quindi,
la revoca del primo bando e
una seconda graduatoria che
ancora non vede la luce. In-
tanto le proteste aumentano
a dismisura. Tra queste quel-
le di Federvini, dei Grandi
Marchi, di Confagricoltura e
di Federdoc.
R. Gli uffici del Ministero stan-
no lavorando per non perdere
nessuna risorsa. Sono stati fatti
controlli approfonditi per evita-
re situazioni di doppio finanzia-
initaly
&0-(1
0-(1
Maurizio Martina
mento alle aziende richiedenti,
che avrebbero comportato la
bocciatura europea. Ora sarà il
giudice amministrativo a valuta-
re gli atti. Dal mio punto di vista
dico che sulla prossi-
ma programmazione
ci stiamo confrontan- Sono 17.000
do positivamente con
la filiera. le aziende
D. Passiamo
all’Unione europea.
con registro
La Commissione
europea vuole le ca-
telematico
lorie degli alcolici in
etichetta. Che ne pensa?
R. Contrari. Darebbero un’in-
formazione parziale e distorta al
consumatore. Come le etichet-
te a semaforo che danno luce
verde alle bibite gassate senza
zucchero e rosso al Parmigiano
Reggiano dop e all’olio d’oliva.
Su questo continueremo a dare
battaglia in Europa. Ho scritto ai
Commissari Mogherini, Hogan
e Andriukaitis perché prenda-
no una posizione forte e chiara
contro questo approccio.
D. Al Vinitaly sarà presente il
commissario europeo all’agri-
coltura, Phil Hogan. Gli obiet-
tivi che intende raggiungere?
R. Sarà il nostro appuntamento
per la celebrazione dei 60 anni
dei Trattati di Roma. Abbia-
mo scelto Verona per rilanciare
l’idea di un’Europa che sia vi-
cina alle aziende e ai cittadini.
Sono felice che il Commissario
Hogan abbia accettato il nostro
invito. Ci confronteremo sulla
nuova Pac che dobbiamo scri-
vere insieme.
D. Quali sono le priorità
dell’Italia?
R. Semplificazione concreta,
investimenti per l'innovazione,
tutela del reddito e salvaguardia
delle produzioni per garantire il
098105098108105111103114
Inserto a cura
di Luigi Chiarello
futuro delle filiere. Per realizza-
re questi obiettivi proponiamo di
valorizzare meglio le Ocm come
terzo pilastro della Pac, creare
nuovi strumenti di gestione del
rischio nell’ambi-
to dei pagamenti
diretti, tagliare la
burocrazia dei pro-
grammi di svilup-
po di rurale. È ne-
cessario anche un
focus specifico su
argomenti centrali
come ricambio ge-
nerazionale, sviluppo nelle aree
interne e investimenti in ricerca
e innovazione.
D. Con voi sabato saranno
presenti, dietro sua solleci-
tazione, anche le istituzioni
finanziarie europee per con-
cordare strategie e budget con
le regioni sui finanziamenti al
comparto in Italia.
R. Si tratta della pri-
ma sperimentazione
in Europa dove so- Fondi Ocm
no coinvolte Banca
europea degli in- promozione,
vestimenti e Fondo
europeo degli in-
la parola ora
vestimenti insieme
a Regioni, Ismea
va al giudice
e Cassa depositi e
prestiti. Si tratta di un sistema
di garanzie per le piccole e me-
die imprese legato ai fondi di
sviluppo rurale. Mobilitiamo
oltre 400 milioni di euro di ri-
sorse Ue e nazionali. Un passo
concreto per dire quale Europa
vogliamo (si veda altro articolo
a pag. 37).
D. Passiamo all’Italia. Il Testo
Unico del vino è stato presen-
tato almeno un paio di volte al
Vinitaly e poi è finito nel cas-
setto. Ora si è in attesa della
lunga lista di decreti attuativi.
A proposito, quanti sono?
R. Aver approvato il Testo Uni-
co del vino a fine novembre
dello scorso anno è un risultato
che rivendico. Siamo passati
dalle proposte ai fatti, visto che
ora tutte le leggi del vino sono
condensate in 90 articoli. Negli
ultimi 5 mesi abbiamo lavorato
all’attuazione e a Vinitaly pre-
senteremo un primo pacchetto
da 15 decreti attuativi.
D. Quali saranno i primi de-
creti a vedere la luce e di cosa
trattano?
R. Sistema dei controlli, tute-
la della qualità e alcuni aspetti
tecnici previsti dal Testo Uni-
co. Per molti decreti abbiamo
aperto una consultazione con la
filiera in modo da ricevere os-
servazioni da chi dovrà attuare
la norma. Tra i più importanti
c’è il decreto sulla tracciabilità
che può aprire una nuova strada
nel dare massima informazione
ai consumatori (si veda quan-
to anticipato da ItaliaOggi il
31/03/2017).
D. Tra le riforme che inte-
ressano il vitivinicolo c’è la
famosa dematerializzazione
dei registri vinicoli. Il sistema
però sembra inceppato. È un
problema di software o di di-
gital divide?
R. Credo sia giusto fare chia-
rezza. Con il nostro decreto
Campolibero abbiamo esentato
33 mila produttori dal tenere i
registri vinicoli. Prima doveva-
no compilarli su carta ora non
hanno più nessun onere di que-
sto tipo. L’obbligo del registro
dematerializzato
riguarda quindi
una platea di circa
23 mila imprese
tra produttori e
imbottigliatori.
Ad oggi stanno
usando il sistema
17 mila aziende.
D. Alcune aziende
dicono che dovranno assume-
re personale per adempiere.
R. Per il 90% dei produttori
l’obbligo è la compilazione
entro 30 giorni. Non quotidia-
na. Come tutte le innovazioni
ha bisogno di una fase di ro-
daggio e per questo abbiamo
sospeso le sanzioni per dare
tempo di adeguarsi. Il nostro
Ispettorato repressione frodi
ha creato anche un sito con
centinaia di risposte operative.
Siamo aperti al confronto, ma
senza pregiudizi.
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 Rapporto Vinitaly
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Attori, sportivi, cantanti, stilisti puntano i loro soldi sui vigneti
DI ANNA GAGLIARDI
F anno ombra alle loro etichet-
te e questo talvolta può esse-
re anche scomodo. Ma quando
si è Roberto Cavalli, Andrea
Pirlo, Sting o Jarno Trulli, è
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inevitabile che la fama del per-
sonaggio preceda quella del pro-
prio vino. Cresce di anno in anno
il numero dei vip stregati dalla
vigna. Certo l’uva è più glamour
della soia o dell’erba medica, e
il vino vale anche molto di più,
Roberto Cavalli ma complice è pure il fascino dei
luoghi di produzione e il valore
aggiunto della vitivinicoltura in
termini di promozione del pa-
esaggio. Elementi che attirano
attori, cantanti, giovani sportivi
in pensione e personaggi del jet
set più o meno fini intenditori.
L’elenco è lunghissimo e una
volta tanto non teme il confronto
con la Francia, al punto che per-
sino Carole Bouquet, un tempo
con Gérard Depardieu, ha pre-
ferito Pantelleria alla Provenza,
dove invece l’ex coppia Brad
Pitt - Angelina Jolie aveva ac-
Andrea Pirlo quistato una tenuta per produrre
vini, tra cui un rosé, tra l’altro
niente male. Dall’estero anche
Sting aveva optato quasi due de-
cenni fa per la Toscana, facen-
do da apripista ad altri colleghi,
comprando l’azienda di Velluti
Zai «Il Palagio». Scelta premia-
ta nel tempo riuscendo nel 2016
ad entrare nella top 100 dei mi-
gliori vini d’Italia secondo Wine
Spectator.
Nel mondo delle note gioca in
casa Gianna Nannini con il suo
«Baccano» nel Chianti senese,
mentre Rosalino Cellamare,
alias Ron, ha scelto l’Oltrepò
Sting Pavese per la sua seconda at-
tività di vitivinicoltore, sulle
orme del padre e del nonno.
Albano Carrisi produce vino
e olio a Cellino San Marco, in
Puglia, stessa regione scelta
dall’abruzzese Bruno Vespa
per dedicarsi, con i figli Ales-
sandro e Federico, alla viticol-
tura in 25 ettari in Manduria. Il
suo enologo è nientemeno che
Riccardo Cotarella, con cui è
riuscito a raggiungere e bissare
i Tre Bicchieri per il Primiti-
vo. Anni e anni di giornalismo
l’hanno aiutato a essere presente
Carole Bouquet in occasioni di rilievo: una delle
Brad Pitt e Angelina Jolie
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Sabato 8 Aprile 2017 21
ultime, la cena a Buckingham
Palace per gli artisti del Royal
Opera House alla presenza del
principe di Galles, Carlo d'In-
ghilterra, altro appassionato
di vini con predilezione per la
Toscana.
Moda e vino vanno a braccetto
da sempre: evocano bellezza ed
eleganza. Possiedono tenute i
Ferragamo in Toscana, Renzo
Rosso (Diesel) in Toscana e in
Piemonte, i Caprai in Umbria,
i Marzotto in Sicilia, Roberto
Gianna Nannini Cavalli nel Chianti. Renzo Rosso
Nello sport, lasciata la biciclet-
ta, Francesco Moser è diven-
tato vignaiolo nel suo Trentino
riprendendo la tradizione del
padre, oggi tramandata anche ai
quattro figli. Come spesso ac-
cade, la carriera firma i risultati
in cantina, così il suo spumante
TrentoDoc 51,151, il più cele-
bre, prende il nome dal record
dell’ora che Moser stabilì nel
1984 in Messico.
Anche per il campione del mon-
do Andrea Pirlo la vigna rap-
presenta un ritorno alla origini di
Jarno Trulli famiglia. In attesa di appendere Andres Iniesta
le scarpette al chiodo controlla
a distanza (ora è al New York
City) il suo appezzamento nel
Bresciano, 7 ettari coltivati con
metodo biologico che il cen-
trocampista convertì a vigneto
già dieci anni fa. Tra i calciatori
ancora in campo, il pluricam-
pione spagnolo Andres Iniesta
ha investito nel lavoro del pa-
dre, acquistando ettari di vigna
e contribuendo al successo del-
la Bodega Iniesta, cantina dai
grandi numeri nel cuore della
Manchuela, diventata meta di
enoturisti e tifosi.
Ron Dal campo al vino anche Nico- Luciano Spalletti
la Legrottaglie in Puglia, Pao-
lo Rossi e Luciano Spalletti in
Toscana, Alberto Malesani in
Valpolicella.
L’ex pilota di Formula Uno
Jarno Trulli è abruzzese e lì si
dedica (anche) alla sua cantina
Castorani firmando con il suo
nome un Colline Pescaresi e
dedicando all’amico Rocco
Siffredi un altro rosso della sua
azienda. Insieme presentarono
anni fa al Vinitaly un’operazio-
ne commerciale sfruttando la
fama di player nei loro rispet-
Albano Carrisi tivi ruoli. Paolo Rossi
Bruno Vespa Alberto Malesani Rocco Siffredi
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Ci sono momenti che hanno un sapore speciale

OGNI SORSO
UN’EMOZIONE

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 Rapporto Vinitaly Sabato 8 Aprile 2017 23

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Hogan: a maggio taglieremo la burocrazia, usando l'hi-tech
DA BRUXELLES
ANGELO DI MAMBRO
L a consultazione sulla nuo-
va Pac potrebbe anche
portare a riaprire la questio-
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oggi. Sul vino non dovrebbe-
ro esserci problemi, il Regno
Unito è tradizionalmente un
grande importatore di vini
europei…
trova ad avere a che fare con
un aumento contingentato
delle superfici che non basta.
La Commissione propone-
va un sistema più flessibile,
ma i co-legislatori non han-
Prosecco di svilupparsi ul-
teriormente. Con il processo
di consultazione sulla nuova
Pac possiamo capire se c'è
la volontà di riaprire la que-
stione che, mi rendo conto, è
ancora ed io sono impegnato
in modo totale per rendere
più semplice la vita ai pro-
duttori.
D. L'impressione è che il si-

ne delle autorizzazioni all'im-
pianto, mentre Bruxelles agirà
prima dell'estate per ridurre la
burocrazia per tutti gli agricol-
tori, grazie a satelliti e nuove
tecnologie. Sono queste le
idee e le proposte con cui il
commissario europeo all'agri-
coltura, Phil Ho-
gan, si presenta
al Vinitaly. Idee e Troveremo
proposte che rac-
conta a ItaliaOggi un accordo
a ridosso della ras-
segna veronese.
con Londra
sull'export
Domanda. La
Brexit preoccupa
molto i produttori di vino.
Può rassicurarli?
Risposta. In questo momento
nessuno può dire quale sarà
il risultato del negoziato tra
Ue e Regno Unito. Può star
sicuro che come commissario
all'agricoltura seguirò con at-
tenzione gli sviluppi legati a
tutti i settori agricoli. Spero
troveremo un accordo ragio-
nevole che permetterà ai pro-
dotti agroalimentari e alle be-
vande europee di continuare a
essere esportate e competere
sul mercato britannico come
D. Hanno l'occasione di
cambiare e optare per il vi-
no australiano, cileno o su-
dafricano. Non trova?
R. Anche adesso hanno questa
possibilità, ma scelgono i vini
europei. E questo perché i vini
europei non sono solo di alta
qualità, ma sono
capaci di battere
la concorrenza.
D. Da una pro-
spettiva europea,
come sta funzio-
nando il nuovo
sistema di auto-
rizzazioni all'im-
pianto?
R. In generale bene, se si
pone l'enfasi sulla limi-
tazione della crescita
degli ettari vitati in
Europa. L'Italia ha
problemi specifici.
Prima, insieme
agli altri paesi,
ha avuto una
posizione molto
restrittiva sulla
liberalizzazio-
ne dei diritti
di impian-
to e oggi si
no voluto. La Commissione
avrebbe preferito proteggere
le superfici, dando però la
possibilità a produzioni dal
grande potenziale come il
Phil Hogan
delicata. stema di supporto al vino sia
cambiato, ma che l'impian-
D. Una delle sue priorità da to dei controlli sia rimasto
commissario è la semplifi- ancorato al passato. Che ne
cazione delle regole. Sem- pensa?
plificare quelle del vino si è R. Il sistema dei controlli va
rivelato più complicato del semplificato per tutti i settori,
previsto? non solo per il vino. Stiamo
R. Ogni settore è diverso, ha lavorando a un progetto che
regole diverse e questo ha presenteremo a maggio, con
conseguenze sul tipo di ini- cui vogliamo utilizzare le nuo-
ziative da adottare per sem-
plificare. Il supporto Ue per
ve tecnologie, in particolare i
satelliti, per ridurre il numero
il vino è diverso da quello
di altri prodotti, con un mi-
e l'onere dei controlli in tutti i
settori. Sono sicuro che que-
liardo per programmi di cui sta iniziativa sarà accolta con
beneficiano soprattutto favore dagli agricoltori.
Francia, Spagna e
Italia perché D. Si può replicare il mo-
sono i più dello di sostegno pubblico
grandi al vino in altri settori, come
paesi pro- l'olio d'oliva o altri?
duttori. R. Secondo me il vino ha spe-
L'azione cificità tali che giustificano
di sem- un trattamento separato. La
plifica- commissione europea è im-
zione pegnata a trovare le risorse
procede, nel prossimo quadro finan-
ma stia- ziario perché possa l'attuale
mo cer- sistema continuare. Ma non
cando di credo si possa considerare il
capire regime di sostegno al vino
come mi- come una specie di modello
gliorare per altri settori.

Andriukaitis: su vini e alcolici più info nutrizionali in etichetta. Calorie incluse

I produttori di bevande alcoliche, inclusi i vini,
devono sforzarsi di più sulle informazioni ai
consumatori. E le calorie in etichetta (o altro ti-
tori trovare il modo di lavorare insieme. D'altra
parte il rapporto sull'etichettatura delle bevan-
de alcoliche, pubblicato il 13 marzo, non è una
D. Nel rapporto della Commissione si apprez-
zano gli sforzi che i produttori stanno facendo
per dare informazioni online. Crede che con-
po di indicazioni) sul vino arriveranno, prima o sorpresa, era atteso da tempo. Alcuni produttori tinuare a lavorare su questo possa essere un
poi. Lo conferma a ItaliaOggi, dopo la pubblica- hanno già adottato varie iniziative che vanno in approccio giusto?
zione di un rapporto della questa direzione. La R. È troppo presto per arrivare a conclusioni. È
Commissione europea che Commissione incon- vero che nel rapporto della Commissione si ri-
raccomanda ai produttori trerà gli operatori per conoscono gli sforzi fatti dall'industria nella di-
di proporre soluzioni al raccogliere i loro pare- rezione delle informazioni ai consumatori, vino
riguardo, il commissario ri ed è presto per capire incluso. Ma servono ulteriori sforzi, in particolare
europeo alla salute Vyte- quando questo tipo di per il vino. Ho fiducia nel fatto che i produttori
nis Andriukaitis. etichettatura entrerà in sappiano trovare una soluzione.
vigore. Se l'industria
Domanda. Perché la sarà capace di trovare D. Quando si parla di nutrizione, si può avere
Commissione europea una sintesi, potrebbe come obiettivo il singolo prodotto e le sue com-
vuole un'etichetta nutri- accadere anche prima ponenti, e questo porta per esempio alle tasse
zionale sugli alcolici? della fine della legisla- sul cibo e alle etichette a semaforo, o le diete
Risposta. Perché i cittadi- tura (le elezioni europee e gli stili di vita, che implica un approccio più
ni hanno diritto di essere Vytenis Andriukaitis sono nel 2019, ndr). Se orientato all'educazione e meno alla prescri-
pienamente informati su l'autoregolamentazione zione. Lei come la pensa?
ciò che consumano. Que- non funziona, la Com- R. Le informazioni nutrizionali sugli alimenti
sta è la posizione della Commissione europea missione avvierà una valutazione di impatto per confezionati sono previste dalle norme euro-
sull'etichettatura di tutti gli alimenti e le bevande, capire quali sono le azioni più efficaci da intra- pee, approvate e applicate dagli Stati membri. I
anche quelle alcoliche. Non c'è giustificazione prendere. consumatori vogliono essere meglio informati
per un'eccezione. Per questo abbiamo invitato i sul contenuto di elementi come grassi saturi,
produttori a presentare, entro la primavera 2018, D. C'è chi ricorda che in un settore come quello zuccheri, sale nei cibi che acquistano in modo
una soluzione appropriata, basata sull'autorego- del vino, composto largamente di Pmi, l'eti- da fare scelte più consapevoli nel quadro delle
lamentazione, a questa questione. chettatura può gravare sui costi… loro diete. Chiedono informazioni accessibili,
R. Le Pmi non ci sono mica solo nel settore del vi- semplici da capire, accurate e non fuorvianti.
D. Si fa presto a dire bevande alcoliche. Pensa no, esistono anche in altri segmenti del settore agro- Le diete squilibrate sono un grosso problema,
che un settore così frammentato possa trovare alimentare che hanno già, dallo scorso dicembre, che stiamo affrontando insieme agli stati mem-
una visione comune? l'obbligo di fornire informazioni nutrizionali. Non bri, che hanno competenza sulle politiche della
R. È vero, si tratta di un mondo fatto di prodotti c'è motivo per cui le bevande alcoliche non rispet- salute.
differenti e molto diversificato, ma sta ai produt- tino le stesse regole di altri prodotti alimentari. Angelo Di Mambro, Bruxelles

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 Rapporto Vinitaly Sabato 8 Aprile 2017 25

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Intesa eroga in un anno 2,2 mld, Unicredit 1,7 mld in 10 mesi
DI MAX MALANDRA settori alimentari
bevande e tabacco
«L e nostre aziende dovreb-
bero assumere dimensio-
ne adeguata e pertanto un con-
stia segnando una
buona crescita e
nel giro di sei anni
solidamento, attraverso acquisi- sia passata dal 3,2
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zioni o accordi di filiera, si rende al 3,7% rispetto

più che opportuno. Il credito ha
un ruolo necessario nell’attiva-
zione di questo processo». Così
Sandro Boscaini, presidente di
Federvini. La finanza e il cre-
dito diventano, in questo conte-
sto, una leva fondamentale se si
vuole consolidare le posizioni di
mercato, prendere vantaggio del
crescente interesse al vino dei
mercati emergenti e trasformare
la vasta gamma produttiva di cui
dispone l’Italia in una opportuni-
tà unica, puntando sull’attualità,
versatilità, qualità e fantasia dei
nostri vini. Le strut-
ture aziendali - intese
come accesso al vi- Ca' de Sass
gneto, impianti tec-
nici di cantina e stoc- finanzia pure
caggi, investimento
in risorse umane per
l'acquisto
la produzione e per
la promozione e la
di terreni
commercializzazio-
ne - richiedono infatti notevoli
capitali: il costo del vigneto, lo
stoccaggio per l’affinamento, le
sempre maggiori esigenze dovu-
te a una competizione agguerrita
sui mercati internazionali sono
estremamente costose, sicura-
mente di più rispetto al recente
passato.
Andrea Lecce
Due accordi del ministero per le
Politiche agricole con i principa-
li gruppi bancari,
Intesa Sanpao-
lo e Unicredit,
hanno permesso
di stanziare com-
plessivamente 12
miliardi di euro in
termini di eroga-
zioni (6 miliardi a
testa) a favore del
comparto agroalimentare nel
corso del triennio 2016-2018.
«Nel corso del primo anno ab-
biamo superato quota 2,2 miliar-
di di euro», conferma Andrea
Lecce, responsabile Marketing
Banca dei Territori Intesa San-
paolo. «A questo si aggiungono
i finanziamenti a medio lungo
agli impieghi to-
tali. Nel dettaglio,
in valori assoluti,
il dato trimestrale
si attesta intorno ai
32 miliardi di eu-
ro, a fronte di un
calo costante degli
impieghi comples-
sivi, scivolati al di
Massimo Macchitella Sandro Boscaini sotto degli 870
miliardi nel terzo
trimestre 2016
termine per investimento, come per numero di prodotti di qualità (ultimo dato disponibile).«La
l’acquisto di terreni e immobili certificata e primo produttore al forte frammentazione e la con-
rurali, oppure per miglioramenti mondo di vino», aggiunge Mas- seguente taglia media ridotta
fondiari che prevedono una du- simo Macchitella, responsabile delle imprese rendono difficile
rata massima di 30 anni e la pos- Marketing Small Business e Fi- l’interlocuzione con i big player
sibilità di usufruire di un periodo nancing Individui di Unicredit; di mercati già consolidati, dove
di ammortamento anche fino a «la consapevolezza di come il la concentrazione distributiva a
quattro anni». Del resto occorre settore agroalimentare sia sem- livello di importatori, ma ancora
considerare che la reddittività pre più importante per lo svilup- più a livello di catene al detta-
del settore, pur buona, non è po futuro del sistema italiano, ha glio, è all’ordine del giorno»,
tale da permettere sufficiente portato all’accordo con il mini- conferma Boscaini; «per i nuo-
autofinanziamento aziendale, stero, finalizzato a sostenere gli vi mercati, c’è bisogno di sforzi
oltretutto in considerazione de- investimenti e l’accesso al cre- notevoli per assumere la posizio-
gli investimenti a lungo termine dito per le imprese del settore: ne di immagine di distribuzione
che il settore richiede. nei primi 10 mesi sono già stati attesa dalla nostra leadership.
«Negli ultimi anni il made in erogati 1,7 miliardi di euro». L’esempio della Cina è emble-
Italy agroalimentare ha toccato Il trend che si rileva dal grafico matico: la percentuale di vino
volumi importanti sia in termi- in pagina è positivo: le elabora- italiano nel totale dell’import è
ni di fatturato sia in termini di zioni Ismea su dati Bankita- estremamente bassa e non dà
export, portando l’Italia a posi- lia evidenziano infatti come la ragione di un paese che è primo
zionarsi primo paese in Europa quota di impieghi bancari nei produttore per quantità».

Equity, C. Brands al top. Solo due le quotate italiane
I nvestire sul vino, in termini finanziari, è possibile,
anche se gli strumenti a disposizione sono oggettiva-
mente limitati. Nel 2010 la Consob stabilì infatti che
il vino e i future sulle vendemmie non potevano essere
considerati né un prodotto né uno strumento finanzia-
rio destinato ai risparmiatori. Attualmente quindi, in
Italia, non sono disponibili per gli investitori privati né
future né Etf sul vino. Rimangono quindi, sui mercati
regolamentati, fondi, azioni e obbligazioni emesse da
società vitivinicole. Vediamoli in dettaglio.
FONDI. Non sono molto diffusi né tantomeno alla
portata di ogni risparmiatore, ma ci sono fondi aperti
e fondi di fondi. I primi sono per loro natura liquidabili
in tempi brevi in quanto tenuti a presentare un prezzo,
il Nav, determinato su base regolare, ma hanno soglie
di accesso elevate (tra i 75 mila e i 100 mila euro),
quindi non alla portata di tutti considerando il fatto che
un investimento alternativo di questo tipo dovrebbe
impegnare al massimo un 5% del patrimonio mobiliare
di un individuo. L’unico fondo «europeo» trovato è poi
Wsf Sicav Plc - Wine Source Fund, di diritto maltese,
regolato dall’Mfsa (Malta Financial Services Autho-
rity) e registrato come Alternative Investment Fund
Manager’s Directive (Aifmd) nell’Unione Europea:
investe in «bottiglie di vino fisico con un grande po-
tenziale finanziario e di invecchiamento», come recita
la strategia di investimento del fondo stesso. I fondi di
fondi investono invece in altri fondi consentendo da
una parte una diversificazione ancora più ampia, ma
dall’altra, di contraltare, anche performance in genere
inferiori.
AZIONI. Con sede a Victor, nello Stato di New York,
Constellation Brands è il colosso del settore. Quotata
a Wall Street, capitalizza oltre 30 miliardi di dollari, ha
più di 7 mila dipendenti e possiede un insieme di marchi
di vini, birre e distillati. Nel 2016 ha realizzato vendite
per 7,2 mld di dollari con 1,1 mld di utile netto. Ma tra
i titoli quotati ve ne sono anche due italiani, entrambi
all’Aim Italia: Masi Agricola e Italian Wine Brands
(Iwb). La prima, radicata nella Valpolicella e con vini di
assoluto pregio, capitalizza oltre 150 milioni di euro e
ha chiuso il 2016 con 64 milioni di euro di ricavi, 6 di
utile netto e quest’anno remunererà gli azionisti con un
dividendo di 0,09 euro per azione. Negli ultimi 12 mesi
il titolo ha realizzato una performance (comprensiva
dei 9 centesimi di dividendo staccati a maggio 2016)
del 16% circa. Iwb (-7% circa in 12 mesi) ha invece
l’attività di direzione e coordinamento delle due par-
tecipazioni di controllo, Giordano Vini e Provinco
Italia. Capitalizza circa 53 milioni di euro e nel 2016 ha
realizzato 146 milioni di euro di ricavi, con 11,3 milioni
di ebitda e 4,7 di utile netto e a fine maggio staccherà
un dividendo di 0,2 euro per azione.
OBBLIGAZIONI. Lo scenario, già di per sé difficol-
toso del comparto obbligazionario, si complica ancora
di più per gli aspiranti investitori nel settore vitivinico-
lo. La via maestra è ovviamente quella di puntare su
bond di società quotate, per ridurre i rischi tenendo sot-
to controllo l’andamento dell’emittente. Attualmente,
secondo Bloomberg, a parte le emissioni in renminbi
di alcune società cinesi, l’unica alternativa è data dai
bond in dollari di Constellation Brands, il cui merito di
credito a gennaio è stato elevato a «Investment Grade»
da Moody’s. Le otto obbligazioni sul mercato, tutte a
tasso fisso e con importi dai 400 milioni a 1 miliardo
di dollari per ciascuna emissione, hanno scadenze che
arrivano fino al 2026.
Max Malandra
Mediobanca vede rosé
S i conferma il trend ascendente di lungo termine
del settore vitivinicolo italiano. Anche nel 2016,
infatti, il fatturato 2016 delle principali società ita-
liane del settore è cresciuto del 6% rispetto al 2015
e del 27,3% nell’ultimo quinquennio. Sono i dati
del consueto rapporto Mediobanca sul comparto
presentato come di consueto a Vinitaly. A contribuire
alla crescita del fatturato è stato soprattutto l’export,
salito del 6,6% nel 2016 e del 37,7% a cinque anni.
Le principali aree si confermano l’Eurozona (+7,1%
nel 2016) che assorbe il 52,1% delle esportazioni e
il Nord America (34,2%) cresciuto del 6,3%, mentre
l’Asia vale il 4% e segna un +7,9% sul 2015. Il mag-
giore sviluppo è realizzato dagli spumanti (+13,6%),
grazie sia all’estero (+13%) sia al mercato nazionale
(+14,1%), mentre i vini non spumanti si fermano a
+4,4% (+5,6% all’estero).
Il settore vitivinicolo contribuisce poi con investi-
menti materiali in crescita del 6,6% e pubblicitari che
aumentano del 3,8%, ma anche con una maggiore
occupazione (+0,4% sul 2015). E se il 2016 è andato
discretamente bene (con gli indicatori di redditività
delle società ai massimi degli ultimi cinque anni),
anche il 2017 potrebbe essere un altro anno positivo:
il 90,1% degli intervistati nella survey di Mediobanca
prevede di non subire un calo delle vendite, anche se
gli ottimisti (crescita delle vendite superiore al 10%)
sono solo il 17,3%. Nell’insieme permane un’into-
nazione positiva, ma improntata a grande prudenza;
anche le attese per l’export ricalcano la stessa ten-
denza, ma con un’intonazione leggermente migliore
(fatturato in crescita per il 92,3% degli intervistati)
e la maggiore quota di ottimisti è tra i produttori
di vini non spumanti.

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 Rapporto Vinitaly Sabato 8 Aprile 2017 27

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Temono la deregulation, la sterlina debole, i ribassi di prezzo
DI ANDREA SETTEFONTI
L’ Italia è il primo fornitore di
vino, in volume, nel Regno
Unito. Nel 2016, secondo Ismea
che ha elaborato i dati della Her
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Gran Bretagna non avrà più al- è la competizione prospettive per il vino italiano.
cun obbligo di adeguarsi ai rego- con Australia, Per il direttore della Berkmann
lamenti e alle regole di Bruxelles
in tema di tecniche produttive, di
controlli e di etichettatura. E non
Nuova Zelanda,
Cile, Stati Uniti
e Sudafrica che
Wine Cellars, Alex Canneti,
presente al convegno, «La Bre-
xit è una sfida per le vendite dei
oso immaginare quello che tut- potrebbero avere vini europei poiché Australia,

Majesty's Customs & Excise,
le esportazioni Oltremanica sono
state pari a 3,2 milioni di ettolitri,
+4% rispetto al 2015, mentre a
guidare la classifica in termini
di fatturato è la Francia con 1,15
miliardi di euro, per 1,7 milioni
di ettolitri, con l’Italia seconda a
813 milioni di euro.
Ecco quindi, con la
Brexit ormai realtà È vera sfida
da qualche giorno,
la necessità per i pro- con i paesi
duttori italiani di una
negoziazione e di produttori
regole. La preoccu-
pazione, infatti, co-
anglofoni
me spiega Ruenza
Santandrea, coordinatrice del
settore vitivinicolo dell’Allean-
za della Cooperative Agroali-
mentare, riguarda l’osservanza
delle normative comunitarie.
«Una volta uscita dall’Europa, la
to ciò potrebbe comportare per
il mercato del vino inglese».
L’Alleanza delle Cooperative ha
effettuato una indagine tra le can-
tine associate per capire gli effetti
dell’uscita. Tra le preoccupazioni
c’è quella provocata dalla svalu-
tazione della sterlina che ha perso
il 20% e quindi i vini
europei, se dovesse
rimanere il cambio
attuale di 0,87, sa-
rebbero penalizzati
nel prezzo in quanto
costerebbero di più.
A questo si deve
sommare il fatto che
il vino in Inghilterra
ha un prezzo già più alto perché,
a differenza di quanto avviene ad
esempio nel nostro paese, la Gran
Bretagna governata da Theresa
May ha scelto di applicare accise
molto alte sul vino. Le insegne
Theresa May
del Regno Unito agiscono di nor-
ma in maniera molto compatta.
Se una catena decidesse di ab-
bassare i prezzi per compensare
il peso dell’effetto combinato di
accise e cambio sfavorevole, tutte
le altre seguirebbero a ruota. Il
timore è che, specie se la sterlina
dovesse continuare a svalutarsi,
potrebbe venir richiesto di appli-
care forti sconti con continui ade-
guamenti di prezzo al ribasso. E
già oggi il Regno Unito è un mer-
cato tra quelli con minore mar-
ginalità. Altra preoccupazione
condizioni più
favorevoli rispetto
ai vini della Ue.
«L’Australia con
2,4 milioni di et-
tolitri è il secondo
paese importatore
per volumi, pre-
cede addirittura la
Francia. Vendono bene anche
Cile (5° posto), Stati Uniti (6°)
e Sudafrica (7°). Non va quindi
affatto sottovalutata l’ipotesi che
gli inglesi, da sempre un popolo
molto ‘'compatto'’, decidano da
un giorno all’altro di modificare
le loro preferenze di consumo e
scegliere di acquistare prevalen-
temente vini californiani o cile-
ni», spiega Ruenza Santandrea.
Di Brexit si parlerà anche al Vi-
nitaly dove lunedì è in program-
ma una tavola rotonda su Vino
e Gdo, con focus proprio sulle
Sud Africa e Nuova Zelanda
saranno i primi paesi al mon-
do a istituire trattati bilaterali
con il Governo inglese. L'unica
soluzione a questa minaccia è
consentire al Regno Unito un
periodo di 10 anni per condivi-
dere le stesse condizioni com-
merciali e gli stessi oneri doga-
nali dell’Unione Europea, oltre
a negoziare un trattato di libero
scambio». E la Brexit preoccupa
anche Coldiretti specie per le
vendite di Prosecco. «La Gran
Bretagna è diventata nel 2016
il primo mercato mondiale di
sbocco dello spumante italiano
con le bottiglie esportate che
hanno fatto registrare un aumen-
to record del 33% per un valore
di 366 milioni di euro mai regi-
strato prima. In Gran Bretagna
sono state spedite il 30% delle
bottiglie esportate».

In Occidente l'Italia fa meglio del mercato L’export di bollicine nel 2016

Ia fare
dati sull’export italiano di vino del 2016 con-
fermano che sono ancora i paesi occidentali
la parte del leone per le nostre vendite. E
se depuriamo da questo incremento quello do-
vuto all’aumento del Prosecco, allora dobbiamo
fare i conti con esportazioni stazionarie nei vini
questo nonostante continuino ad arrivare segnali fermi imbottigliati che pesano per il 60% dei
più che incoraggianti dall’Asia, Cina in testa. I volumi complessivi, con situazioni come i rossi
ricercatori di Winemonitor-Nomisma lo hanno Dop della Toscana che hanno perso un 4% di
messo nero su bianco certificando come nell’an- export a valore».
no passato a livello complessivo l’Italia abbia Guardando ai mercati occidentali, Pantini rileva
fatto meglio del mercato. Sono i numeri a dimo- che «cresciamo e facciamo meglio della media
strarlo: se infatti l’import di vino negli Stati Uniti pressoché ovunque». In particolare negli Sta-
è aumentato del 3,3%, quello italiano ha registra- ti Uniti, «dove siamo trainati soprattutto dagli
to un incremento quasi del doppio (+6,1%) trai- sparkling». A proposito di Stati Uniti, il diret-
nato soprattutto dagli sparkling. tore di Winemonitor-Nomisma
Al trend negativo (complice pure aggiunge: «Parlando con alcuni
la Brexit, si veda altro articolo produttori, si riscontrano com-
in pagina) delle importazioni di messe sempre più importanti per L’export di imbottigliati nel 2016
vino in Gran Bretagna (-9,6%), creare stock di magazzino, così
ha fatto da contraltare il dato di da prevenire eventuali proble-
buona tenuta delle produzioni mi legati ai dazi all’import che
italiane (+1,1%). Discorso ana- il presidente Trump potrebbe
logo va fatto per la Germania, imporre. È una piccola fuga in
sempre più alla ricerca di pro- avanti dell’export che potrebbe
duzioni autoctone, dove davanti preludere a un rallentamento fu-
al -2,8% dell’import, il -1,8% del turo, sia in caso di dazi che non.
vino italiano assume un’accezio- Ma queste valutazioni non sono
ne meno negativa. Fatti due con- ancora supportate da numeri ef-
ti, nel 2016 il mercato del vino fettivi».
italiano è cresciuto in Usa, UK, Denis Pantini Per quanto riguarda il mercato
Germania, e pure in Svizzera e statunitense, il segmento su cui
in Canada, dove ha raggiunto ri- puntare è quello dei Millennials,
spettivamente la quota del 36,5% (la più alta per i giovani nati tra gli anni 80 e l’inizio degli anni
le nostre produzioni) e del 20,6%. Regno Unito 2000. Una ricerca commissionata da Pasqua Vi-
e Usa hanno conosciuto nel 2016 il boom degli gneti e Cantine ad Episteme spiega che in Usa L’export di sfuso nel 2016
spumanti italiani (+33,1% e +30,8% in valore), rappresentano un terzo del mercato dei bevitori
cresciuti – anche se in maniera minore – persi- (circa 80 milioni di giovani), caratterizzandosi su
no in Germania e Svizzera (+5,7% e +3,5%). alcuni macrotrend: si tratta di consumatori digi-
Soffrono invece i vini fermi imbottigliati, crol- tali e sempre connessi (che chiedono quindi un
lati del 16,6% in Gran Bretagna e stazionari in dialogo diretto e trasparente), globali e mobili,
Usa e Germania, che invece si conferma leader sensibili ai temi della sostenibilità e collabora-
nell’import vino sfuso italiano (126,9 milioni di tivi. In particolare, il target dei Millennials Usa
euro nel 2016, in aumento del 7,8%). riguarda consumatori ormai maturi nonostante
«Anche nel 2016 viene confermato il trend di l’età, attenti alla provenienza del vino (soprattut-
crescita nelle esportazioni del vino italiano, to la cantina), con una elevata importanza della
cresciute del 4%», commenta Denis Pantini, componente femminile.
direttore di Winemonitor-Nomisma. «Tuttavia, Giovanni Bucchi

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 Rapporto Vinitaly Sabato 8 Aprile 2017 29

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La crescita delle bollicine italiane manda in crisi lo Champagne
DA PARIGI
GIUSEPPE CORSENTINO
P er i vignerons francesi deve
essere duro ammetterlo, ma
il Prosecco (vero fenomeno glo-
bale, ormai) e i tanti vini rossi
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volta, ha doppiato la boa dei Europa, dalla Gran Bretagna
500 mln di fatturato superando ai paesi scandinavi, come di-
il concorrente francese. Ora «on mostrano le analisi e le slides
attende le pire», ci si aspetta il
peggio per il prossimo anno co-
me spiega a bassa voce il neodi-
di Eric Giraurd-Heraud, eco-
nomista dell’Istituto Vite Vino
francese.
rettore generale del Civc, Vin- Per fortuna, resistono i tre grandi

italiani, dai Barolo ai Chianti al
Nero d’Avola, sono ormai di-
ventati concorrenti temibili sui
mercati internazionali. Quindi,
dovranno farsene una ragione e,
possibilmente, modificare certe
politiche commerciali. I primi
ad ammetterlo sono i produttori
della Champagne,
associati in quella
potentissima lobby In Europa
che è il Civc, Comi-
té interprofessionnel le vendite
des vin de Champa-
gne (ne fanno parte
di Bordeaux
74 Maison tra cui giù del 16%
tutti i grandi marchi
delle bollicine e 15
mila produttori). I due co-presi-
denti, uno per la parte agricola
(Maxime Toubart) e uno per
la parte industriale (Jean-Marie
Barillère), parlano apertamente
di «concourrence redoutable», di
concorrenza temibile delle bolli-
cine italiane soprattutto sul pri-
mo mercato dello Champagne,
la Gran Bretagna, che l’anno
scorso ha perso, infatti, l’8,7%
in volume (31,2 mln di botti-
glie) e quasi il doppio (il 16%)
in valore, a 440 mln di euro.
Colpa della svalutazione della
sterlina post-Brexit senza dub-
bio, ma anche della maggiore
aggressività commerciale del
Prosecco Doc e Docg di Val-
dobbiadene che, per la prima
cent Perrin, preoccupato per
una lenta continua discesa delle
vendite - 306 mln di bottiglie nel
2016, sei mln in meno rispetto al
2015 (-2,1%) - e del fatturato che
ha avuto una limatura dello 0,6%
a 4,7 mld di euro, consideran-
do anche le vendite interne che,
però, hanno avuto
un andamento fin
peggiore (-2,4%),
perché i francesi be-
vono meno Cham-
pagne e quando
lo bevono preferi-
scono l’haute-de-
gamme, i grandi
marchi, e riducono
gli acquisti al supermercato.
A dare soddisfazione ai pro-
duttori di Reims e Epernay, le
due capitali delle bollicine, sono
rimasti gli Stati Uniti, secondo
mercato (dopo la Gran Breta-
gna) che l’anno scorso si sono
«écoulés», si sono scolati 21,8
milioni di bottiglie (+ 6,3% in
volume e +4,9% in valore ri-
spetto al 2015) grazie soprattut-
to al boom dei «rosé». Mentre
«le fidèle parmi les fidèles», il
mercato più affidabile di tutti,
il Giappone è sceso anch’esso
del 7,2% in volume (10,9 mln
di bottiglie) pur tenendo, anzi
aumentando del 3% il fatturato
grazie ad una politica di prezzi
alti, impossibile da praticare
Maxime Toubart
su altri mercati, a cominciare
dall’Europa. Nel Vecchio Con-
tinente, infatti, gli indicatori so-
no tutti negativi (-9,5% in Bel-
gio, altro paese gran bevitore di
Champagne, a quota 8,3 milioni
di bottiglie), tranne in un caso, la
Russia che ha fatto un balzo del
25% (in volume), ma si tratta an-
cora di un mercato molto piccolo
(al 19° posto nella graduatoria).
In ogni caso, se lo Champagne
può sempre contare sull’effetto-
leva dei mercati del lusso (e la
maggiore propensione al con-
sumo dei paesi con maggior
potere d’acquisto: indicativo il
caso della risparmiosa Germa-
nia cresciuta del 4,9% a 12,5
milioni di bottiglie), i vini di
Bordeaux sono davvero alle
prese con una crisi di modello
industriale senza precedenti.
Le vendite sono crollate a 630
mln di bottiglie (-3% a livello
mondo ma a -16% a livello Eu-
ropa, il che è molto più preoccu-
Allan Sichel
pante) e il fatturato è sprofondato
a 3,7 mld di euro.
Per colpa di chi e di che co-
sa? Si chiedono ora allarmati i
produttori associati al Conseil
interprofessionnel du vin de
Bordeaux (l’equivalente dei
nostri Consorzi). E il suo presi-
dente, Allan Sichel, che non fa
l’agricoltore ma il «negociant»,
il commerciante di vini secondo
una secolare tradizione bordo-
lese, sa già qual è la risposta: il
piano «Bordeaux Demain» che
ha spinto la filiera ad abbassare
il livello dell’offerta scendendo
dall’haut-de-gamme al «daily
wine», come dicono gli ameri-
cani, bottiglie a 5-10 euro nella
convinzione (dimostratasi erra-
ta) che in questo modo i rossi
più famosi di Francia potessero
competere con i rossi italiani
e spagnoli. Invece è stato un
mezzo disastro come s’è vi-
sto soprattutto sui mercati più
sofisticati e sensibili del nord
mercati internazionali, la Cina,
Hong-Kong (portale enologico
di tutta l’Asia meridionale) e
gli Stati Uniti. Insieme rappre-
sentano più di un terzo di tutto
l’export (1,7 mld di euro con 270
milioni di bottiglie vendute). Ed
è soprattutto negli Usa che ora si
concentrano gli sforzi maggiori
della wine industry francese per
uscire dalla crisi.
Lo dimostra la decisione del
gruppo cooperativo InVivo (233
cooperative associate e una par-
tecipazione nel colosso Vina-
deis, 310 milioni di euro di fat-
turato) di aprire una filiale negli
Stati Uniti. Obiettivo: sviluppare
le vendite di Bordeaux con due
sole etichette, Mestrezat (per il
vino medium-level) e Cordier
(per l’alto-di-gamma). «Ci sia-
mo accorti», spiega a ItaliaOggi
il direttore di Invivo, Bertrand
Girard «che noi francesi abbia-
mo i vini rossi migliori al mondo,
ma nessuna vera grande etichetta
internazionale riconoscibile dai
consumatori non francesi. Ecco
quello che vogliamo fare con le
nostre due etichette». A pensarci
bene, è lo stesso problema del
vino italiano: troppe etichette,
troppe denominazioni, troppe
doc e docg. Che confondono i
consumatori. Ma c’è qualcuno
che ha il coraggio di ridurle?
@pippocorsentino

C'è la Russia come produttore Barbatelle italiane al top. Anche in Vietnam

«N on pensavo mai si riuscire a vendere
barbatelle in Vietnam o in un convento
alle Canarie». Giorgio Giacomello, compo-
ca e per il consumatore che ha la certezza di un
prodotto finale di sempre maggiore qualità».
Inoltre, «stiamo lavorando a cloni resistenti di
nente del cda Vivai cooperativi Rauscedo Pinot bianco e Pinot Nero, di cui abbiamo av-
(Vcr), racconta come i cloni italiani siamo im- viato le microvinificazioni, e anche di Glera».
portati nel mondo. «Si aprono scenari e mercati L’Italia è il primo produttore di barbatelle al
interessanti anche in Russia dove la federazio- mondo da quando ha superato la Francia e oggi
ne ha investito molti fondi». Mercati a parte, quasi il 30% delle barbatelle globali, una su tre,
la vera scommessa per la barbatella italiana è è made in Italy. Nel 2016 Vcr ha venduto 73
nella ricerca, nell’innovazione genetica e nella milioni di barbatelle, per 100 milioni di euro
creazione di nuovi vitigni resistenti alle malat- di fatturato, e l'obiettivo per il 2017 è quello di
tie e nuovi portainnesti. «Il futuro è nei vitigni arrivare a 83 milioni barbatelle. I vitigni più
resistenti, un processo lento ma irreversibile. richiesti, a livello internazionale,
Grazie alla collaborazione tra Vcr e universi- sono il Cabernet Sauvignon e
tà di Udine, abbiamo prodotto 10 il Merlot mentre in
L a Federazione Russa parteciperà per la prima volta a Vinitaly
come paese produttore, con 18 aziende e oltre 50 vini, tra
fermi, spumanti e ice wine prodotti in cinque regioni, Krasno-
vitigni resistenti alle malattie che
consentono di abbattere i
trattamenti in cam-
Italia il primato lo
detiene il San-
giovese segui-
dar (dove si concentrano un terzo dei vigneti e della produzione po e ridurli a to dai Trebbia-
totale nazionale), Stavropol, Rostov, Dagesta e Crimea. Gli un massimo ni. Ad andare
investimenti pubblici e privati nel settore stanno facendo crescere di uno, due forte è anche
la vitivinicoltura russa sia in termini quantitativi sia qualitativi. all’anno. il Glera, terzo,
In Russia si coltivano circa 90 mila ettari di vigneti, ma favorita Questo è «contiamo
dalle nuove politiche vitivinicole di sostegno avviate dalla Fe- u n va n - di arrivare
derazione Russa, che prevedono di arrivare a 140 mila ettari di taggio per a 24mila di
vigneto nel 2020 su un potenziale di 200 mila ettari coltivabili, il produt- ettari di Pro-
la produzione è aumentata di 13 volte dal 2010 a oggi, e nel tore, che secco Doc»,
2016 si è attestata intorno a 550 mila tonnellate di uve pari a risparmia, seguito dal Pi-
370 milioni di litri. In Russia negli ultimi venti anni è diminuito ma anche per not Grigio.
il consumo di superalcolici del 50% a favore di quello del vino l’ambiente visto che Flavio
cresciuto del 70%. si impiega meno chimi- Turchi

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!++&/!)* & -*-%( #&)%,& $%' ".,&)%,,
Dopo Alibaba ecco Vimeo, Cofco, il gruppo 1919. E Suning
DI LUIGI CHIARELLO
V initaly guarda con insisten-
za al mercato cinese. E la
Cina guarda finalmente con in-
teresse ai vini italiani. Quest'an-
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no saranno in fiera veri e propri
colossi della vendita on line/of
line. Dal gruppo 1919 a Vimeo e
Alibaba, dal colosso dell'import
Cofco a una primizia assoluta:
la divisione food&beverage di
Suning, proprietario dell'Inter.
A sciorinare i numeri della ras-
segna veronese, svelando pre-
senze e strategie di Veronafiere
è il suo direttore generale, Gio-
vanni Mantovani. Lo storico dg
si lascia incalzare da ItaliaOggi
anche sul fronte della compe-
tizione tra enti fieristici, riper-
corre l'evoluzione dei mercati
e svela la logica di
branding che spinge
al potenziamento di L'Italia deve
eventi sempre più
globali. puntare su
Domanda. Verona- super brand
fiere ha acquisito
un ruolo di leader- fieristici
ship nel panorama
fieristico agroali-
mentare. La sfida si gioca sul
mercato globale. Come legge
l’attuale congiuntura?
Risposta. È una fase molto
chiara a livello internazionale.
Eravamo abituati a considerare
l’Europa come il grande hub del
sistema fieristico internazionale;
oggi la sua quota di mercato è
scesa rapidamente. Nel 2016 ha
rappresentato il 45% del merca-
to globale. Il Nord America, fino
a pochi anni fa poca cosa, oggi
vale il 28%. L’Asia, 10 anni fa
vicina allo zero, oggi pesa per
il 20% e vanta i tassi di crescita
più elevati. In questo contesto, il
sistema europeo ha tenuto, gra-
zie alla gestione di grandi eventi
a valenza globale. Un trend che
vale per tutti i sistemi fieristici
europei più importanti. Il si-
stema tedesco, però, ha saputo
interpretare meglio e più rapida-
mente l’evoluzione dei mercati,
andando a organizzare eventi
direttamente in Asia. Lo fa già
da dieci anni. Italia e Francia,
invece, sono partiti tardi. Co-
munque sia, oggi l’Italia vanta
una ventina di eventi a carattere
internazionale. Due in scena
in questi giorni: il Vinitaly di
Verona e il Salone del mobile,
appena concluso a Milano. Due
eventi, che associati temporal-
mente rendono evidente l’ope-
rato del sistema fieristico.
D. Due fiere che, in realtà, sono
ormai due brand planetari.
R. Esatto. Una manifestazio-
ne che diventa forte a livello
globale resta attrattiva per i
mercati internazionali; tutto il
resto è derubricato a evento di
rango regionale. Questa è la
polarizzazione in atto. Anche il
Cosmoprof, il salone della bel-
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Rapporto Vinitaly
lezza professionale di Bologna,
ha un brand globale. Veronafie-
re, oltre al Vinitaly, vanta altre
due eccellenze: il Marmomacc
e Fieracavalli.
D. Il piano fieristico, stilato
dall’allora viceministro (e oggi
ministro) allo Sviluppo econo-
mico, Carlo Calenda, puntava
ad una logica di sistema che
esaltasse i brand fieristici ri-
levanti. Siamo su un percorso
di riduzione della frammenta-
zione dell’offerta?
R. La politica di Calenda con-
tinua; spinge alla creazione di
super brand fieristici. Credo sia
la policy più corretta. Dobbia-
mo rendere distintive le gran-
di manifestazioni. Il nome del
brand, a volte, è più importante
dell’ente che lo organizza. Ad
esempio i marchi
Vinitaly e Marmo-
macc sono più fa-
mosi nel mondo di
Veronafiere che li
organizza.
D. Expo ha dato
un’accelerata alla
logica di sistema.
Aprendo a collabo-
razioni fino ad allora mai viste
tra enti fiera. Tuttofood di Mi-
lano ha riconosciuto il ruolo
di Vinitaly sul vino. Veronafie-
re ha siglato un accordo con
Fiere di Parma per il nuovo
format Cibus connect (12 e
13 aprile), grazie al quale, i
buyer internazionali possono
programmare la visita ad en-
trambe le manifestazioni. So-
no finite le guerre intestine?
R. È una novità dovuta al merca-
to e a una policy del governo che
incentiva gli operatori fieristici
a collaborare. Expo è stato un
grande motore; ha fatto capire
che quando si ragiona su scala
mondiale bisogna avere spalle
solide e sistemi di collaborazio-
ne. D’altra parte, tutto il piano
a sostegno del Made in Italy
spinge in questa direzione. Sul
mercato Usa abbiamo lavorato
per tre anni di fila con Cibus e
Tuttofood. E grazie all’accordo
su Cibus Connect arriveranno
a Verona 120 buyer internazio-
nali; visiteranno sia il Vinitaly
che Sol&Agrifood, la rassegna
sui prodotti tipici italiani e l'olio
di oliva contemporanea al Vini-
taly. Ma questo approccio c’è
anche in altri settori. SaMoter e
Transpotec, ad esempio, si so-
no svolti contemporaneamente
a Verona. Samoter è una trien-
nale organizzata da Veronafiere
sulle macchine da costruzioni,
Transpotec è una biennale orga-
nizzata da Fiera Milano su au-
totrasporto e logistica. Comparti
contigui.
D. Insomma, l’Italia contrap-
pone un sistema fieristico di
tipo reticolare al modello cen-
tralista franco-tedesco.
R. Questo è molto interessante
Sabato 8 Aprile 2017 31
$+.+2%,5
Vimeo, uno dei lea- so. E poi, sa, io ho grandissima
der del commercio of stima di Angelo Gaja e penso
line/on line. E ci sarà
ancora Alibaba, con
la sua filiale italiana
che sia uno dei più abili, intel-
ligenti e assidui utilizzatori di
Vinitaly. Non si perde neanche
ed europea. Infine le un minuto (sorride).
do un’esclusiva: avre- D. Ogni anno, però, c’è qual-
mo presenti anche che operatore che lamenta
i buyer del gruppo problemi legati alla logistica
Suning, proprietario in città, ai trasporti. La fiera
dell’Inter, divisione si sente supportata dalle isti-
food/beverage. La Ci- tuzioni locali?
na sembra finalmente R. I dati della customer satisfac-
scoprire il vino italia- tion che svolgiamo ogni anno ci
no, ripercorrendo al dicono che, dopo un 2015 di
contrario la via della criticità, i risultati 2016 hanno
seta. Non a caso, espresso valutazioni positive.
l’evento di apertura Prenda la difficile connessione
della rassegna, Opera wi-fi: risolverla non è una banali-
wine, dedicato ai 104 tà, si tratta di rivedere un sistema
top producer italiani intero. Chi è stato al ProWein,
Giovanni Mantovani selezionati da Wine quest’anno, ha avuto lo stesso
Spectator, è dedicata problema. E anche uscire dalla
alla via della seta. Milano post Expo, nella prima
per il mercato internazionale, D. Sui media è rimbalzata giornata del Salone del mobile,
perché consente ai buyer che la proposta di
arrivano per la fiera del vino di Angelo Gaja per
mi è risultato difficile.
Il vero problema, dun-
visitare anche aziende vinicole e una biennale del La Brexit? que, è che siamo nel
territori. Poi c’è una caratteristi- vino a Milano.
ca tipica dell’offerta fieristica del È praticabile, Mille buyer pieno di un processo
di ammodernamen-
paese, ormai focalizzata su 5-6 qualora vi fosse
hub con capacità organizzative una vostra regia
arrivano dal to delle nostre città.
Verona, ad esempio,
importanti: Milano, Bologna, dell’evento?
Verona, Rimini-Vicenza, Parma. R. Lo dico molto
Regno Unito quest’anno avrà una
connessione pedonale
Le scale numeriche sono diverse, chiaramente: fa- diretta con la stazione
ma tutti questi poli vantano even- remmo un drammatico errore ferroviaria, grazie a un nuovo
ti che sono brand internazionali. strategico se aggiungessimo un tunnel. Ci sono i cantieri per
Di conseguenza, è più facile es- altro evento in Europa sul vino. la nuova tramvia cittadina. Fra
sere collaborativi e garantire ai Ne abbiamo già tre in sequenza: tre anni, a detta del ministro dei
mercati offerta aggregata. due anuali, Vinitaly e ProWein trasporti, Graziano Delrio, sarà
D. Il piano Calenda-Martina a Düsseldorf, più una biennale, pronta l’alta velocità Milano-
per l’export in Cina riconosce il Vinexpo di Bordeaux, che ne- Verona-Venezia. Per noi è una
a Veronafiere un ruolo strate- gli anni pari è itinerante in Asia. notiziona: arrivare a Verona da
gico. Come si articolerà questo Da un punto di vista produttivo Milano in meno di un’ora, o da
piano e che riscontri avete? il calendario della primavera, Venezia in 40 minuti sarà impor-
R. Questo progetto si compirà nel mondo, è saturo. Difficile tantissimo. Verona è all’incrocio
a maggio. Ci stiamo inserire un altro di un sistema straordinario di op-
lavorando. Ma dalla evento. E bienna- portunità logistiche; ma perché
Cina abbiamo già Al Vinitaly lizzando faremmo arrivi a regime occorrerà ancora
due riscontri: il primo
è che il sistema delle c'è una app il gioco di qualcun
altro. Abbiamo la
qualche anno di pazienza. Il che
non vuol dire che non ci aspet-
na sta dialogando in
che traccia
reti istituzionali in Ci- fortuna di avere un
evento annuale, le-
tiamo criticità sulla viabilità.
Ci saranno. Anche per questo
maniera più continua
e operativa con Vero-
3.000 buyer gato a un prodotto
che ha stagionalità
abbiamo fatto un intervento sui
parcheggi ed altri interventi sono
nafiere, valorizzando annuale. Inoltre, in cantiere.
la visibilità del brand Vinitaly dire che Vinitaly è una manife- D. Tirando le somme, dove va
su quel mercato. Il fuori salone stazione business non è più uno Vinitaly?
organizzato da Vinitaly Inter- slogan; è la realtà. Con Vinitaly R. È un asset strategico per il
national a Chengdu di qualche in the city, diamo spazio ai gio- mercato nazionale. Ed è sem-
settimana fa ha visto una buona vani e alla passione; un percorso pre più una piattaforma per i
collaborazione con Consolato e che lo scorso anno ha raccolto mercati globali. Quest’anno
agenzia Ice. Abbiamo registrato 30 mila persone e ha consentito sperimentiamo su 3.000 buyer
la presenza italiana più impor- un taglio programmato dei vi- esteri nuove tecnologie digitali:
tante in un evento centrale per il sitatori in fiera per favorire la attraverso un’app specifica, ad
mercato cinese: l’International crescita dei visitatori professio- operatori selezionati, ricavere-
Wine and Spirits Show. Guar- nali. I buyer Usa sono passati mo informazioni e dati su ciò
dando a Verona, arriveranno al in un anno da 6.000 (nel 2016) che succede in fiera. Per capire
Vinitaly i più grandi operatori di a 7.600 (quest'anno). La Russia, come impostare il Vinitaly del
tutto il mercato vinicolo cinese. dopo anni, è tornata con una de- futuro. La fiera diventa, inoltre,
Ci sarà per tutti e tre i giorni e legazione ufficiale del ministero attrattiva per i produttori di pa-
avrà un evento dedicato il grup- dell’agricoltura; il suo import esi terzi che vogliono arrivare
po 1919, gigante dell'on line to di vino italiano è cresciuto nel a Verona per presentare i loro
of line (O2O), che garantisce la 2016 del 10%. Arrivano 400 bu- vini. Del resto, da Verona sono
consegna a domicilio del vino yer in più dalla Gran Bretagna transitati, in modo certificato e
acquistato online in 19 minuti e della Brexit, saranno in tutto un tracciato dal nostro data base,
che offre sconti per ogni minuto migliaio. Le iniziative si molti- 28 mila buyer nel 2016. E gli
di ritardo. Sarà presente Cofco, plicano. Se tutto ciò è vero, il operatori esteri che sono stati a
il più autorevole importatore sul Vinitaly va fatto andar meglio, Verona lo scorso anno sono stati
mercato cinese. Sarà presente non va creato qualcosa di diver- in tutto 49 mila.
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 Rapporto Vinitaly Sabato 8 Aprile 2017 33

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Donne e giovani influenzano le scelte future d'acquisto
DI ANDREA SETTEFONTI
ISono
l futuro del vino è in mano
alle donne e ai Millennials.
queste le due categorie
che influenzano gli acquisti, in
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Franciacorta e Trento mercati dove so- strutturato che spesso le piccole
Doc). no attese crescite aziende non possono vantare. Le
I Millennials sono da
tenere di conto anche
e soprattutto quando
importanti. Un
report del Centro
studi e Ufficio
stime di crescita delle vendite
mondiali di vino è sicuramente
una buona opportunità per le no-
si parla di export verso Internazionaliz- stre imprese», commenta Carlo

particolare di Champagne e vi-
ni bianchi aromatici. Lo rileva
il sito Tannico.it ad ItaliaOggi
con una anticipazione della ri-
cerca che sarà presentata lunedì
al Vinitaly. Le donne adulte ac-
quistano soprattutto Champagne
(24% contro il 17% dei Millen-
nials e il 18% degli uomini).
Seguono i vini bianchi (22%)
di preferenza aromatici come il
Gewürztraminer (7%, contro il
5% di uomini e Millennials). I
vini rossi vengono acquistati in
una percentuale inferiore (31%)
rispetto agli uomini adulti (44%)
e ai Millennials (47%). Sempre
secondo la ricerca di Tannico.it,
i Millennials (maschi e femmi-
ne) spendono per vini d’impat-
to come lo Champagne e i vini
d’invecchiamento (23% diviso
fra Bolgheri, Barolo, Amarone
e Brunello). Tra le bollicine ita-
liane i Millennials sostituiscono
il prosecco (8%) con un me-
todo classico (15%, diviso fra
gli Stati Uniti dal mo-
mento che qui rappre-
sentano la generazione
che in quantità consu-
ma più vino di qualsia-
si altra, il 42% di tutti
i consumi. Secondo
uno studio realizzato
da Nomisma Wine
Monitor per Verallia
i giovani adulti Usa
scelgono il vino per la notorietà
del brand (32%) e molto meno
per il tipo di vino (21%) al con-
trario di quanto accede in Italia
dove per i Millennials il primo
criterio di scelta è la tipologia del
vino (51%) e il brand è del tut-
to marginale (10%). Negli Usa
importante è il prezzo basso o
promozionale, (20%) mentre si
abbassa in Italia (11%) dove è
importante la provenienza (21%)
al contrario degli Usa (15%).
Nella scelta del vino entrano
anche fattori puramente estetici
e di design come il packaging e
le etichette, indicati dal 10% del
campione Usa e dal 5% di quel-
lo italiano. Per Denis Pantini
responsabile Wine Monitor di
Nomisma «i Millennials rap-
presentano la generazione cui
stanno puntando tutti i produt-
tori. Questa generazione quan-
do acquista ha una maggiore
attenzione all’innovazione, alla
sostenibilità, alla creatività, tutti
fattori spesso legati al packaging
e per i quali ancora molte impre-
se italiane non ne hanno colto la
strategicità a fini di mercato».
Cina e Stati Uniti sono i due
zazione di Con-
fcooperative su
elaborazione da-
ti Euromonitor
evidenzia come
continueranno a
crescere, in par-
ticolare, i volu-
mi nel mercato
statunitense, con
+24,6% fino al
2020. Positivi i trend stima-
ti per le vendite di vino rosso
(+7,1%) e bianco (+9,9%). Sul
mercato cinese, gli incrementi
maggiori sono previsti per i vini
rossi con una crescita in volume
dell’82,4% e del 55,9% in va-
lore. Bene anche il vino bianco
(+34,2% in volumi) e il vino
rosé (+34,2% in volumi). «Le
cooperative vitivinicole hanno
aumentato la loro presenza sui
mercati internazionali, facen-
do leva su fattori chiavi quali
i volumi produttivi, le dimen-
sioni aziendali e un know how
Dal Monte, vice presidente del-
le cooperative agroalimentari di
Confcooperative.
In Italia, il mercato è in ripresa
come dimostra l'andamento foto-
grafato dall’istituto di ricerca Iri
con una indagine sugli acquisti
nella Gdo, un mercato che nel
2016 è arrivato a 505 milioni
di litri venduti per un valore di
1,5 miliardi di euro. I vini a de-
nominazione d’origine (in bot-
tiglia da 0,75lt) sono aumentati
del 2,7% in volume (+ 4,4%
in valore) con 224 milioni di
litri venduti, proseguendo nel
trend già promettente del 2015
(+1,9%). Successo anche degli
spumanti +7% e 54 milioni di
litri venduti. «La crescita degli
spumanti riflette una destagio-
nalizzazione delle vendite di
bollicine conseguenza di un
crescente uso nel consumo
quotidiano», sottolinea Virgi-
lio Romano, Business Insight
Director di Iri.

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$-+'*#*)* & /&)& "&* $ /$%!) nuovi trend di consumo per il

In crescita consumi, produzioni e certificazioni
DI ARTURO CENTOFANTI
C resce il mercato del vino
biologico e di quello vega-
no. Secondo i dati di Wine Mo-
nitor, in Italia ogni 10 ettari uno
è coltivato secondo i criteri bio-
logici e con 66.578 ettari a vite
da vino l’Italia è al secondo po-
sto in Europa, dopo la Spagna.
A livello regionale, a farla da
padrona è la Sicilia, che detiene
il 38% delle superfici vitate bio.
Un mercato in forte espansione,
anche a livello internazionale
dove viene esportato il 60%
del vino biologico italiano con
Germania, Usa e Svizzera in
testa. A questo si somma il fat-
to che il 13% delle imprese che
esportano vini bio, esportano
anche vini vegani, l’8% senza
solfiti e il 6% biodinamici. «In
soli due anni la consumer base
di vino bio è raddoppiata e
l’export nell’ultimo anno è
cresciuta del 38% contro
una crescita complessi-
va del vino italiano del
5%», commenta Silvia
Zucconi Insight Coor-
dinator di Wine Mo-
nitor Nomisma. Una tendenza
confermata da Matilde Poggi,
presidente della Federazione
dei vignaioli indipendenti. «Il
settore è sempre in crescita, sia
in Italia sia all’estero, c’è sem-
pre maggiore interesse perché
viene fatta l’equazione che il
vino biologico è un vino vero,
è sinonimo di vino artigianale.
Il biologico deve essere fatto
da un vignaiolo, da un picco-
lo produttore che segue tutta
la filiera. E per un vignaiolo la
vigna è tutto il suo patrimonio,
come il rispetto dell’ambiente è
il valore aggiunto. La vite è tutto
quello che noi abbiamo perché
il nostro vino nasce lì, ecco per-
ché una maggiore attenzione è
importante». E cresce anche la
richiesta di certificazioni vegan
da parte della aziende. Per
l'Osservatorio VeganOk
diretto da Paola Cane, che
ha stilato il Rapporto In
Vino Vegan 2017, nel 2016
le aziende vitivinicole che
hanno chiesto la certifi-
cazione VeganOk sono
aumentate del 35% per un
giro d'affari stimato in circa
6 milioni di euro. Le aziende
VeganOk, un centinaio in tutto,
si localizzano in Toscana
2016 e l’8,7% (fonte WineMo-
nitor Nomisma) dei Millennials
mostra molto interesse per que-
sta categoria di prodotto.
Il successo del vino biologico
sarà il tema del convegno di
Federbio che si terrà lunedì al
Vinitaly. I Il confronto avver-
rà sull’analisi dei ricercatori
28%, Abruzzo 20% e Piemonte dell’University of California
17%, con una buona presenza di su oltre 74 mila rating di vini
vini del Trentino e della Sicilia.
Per quanto riguarda le denomi-
nazioni di apparte-
di diverse vendemmie, varietà e
regioni di produzione pubblicati
da the Wine Advoca-
nenza, le etichette
certificate sono 54% Bollini veg, te, Wine Enthusiast
e Wine Spectator.
Igt, 17% Doc/Dop
e 1% Docg. Tutto ora è boom Analisi dalla quale
emerge che i vini
questo, fa notare
Paola Cane, anche
Fanno +35% biologici segnano
in media 4,1 punti in
se «attualmente si
registra un’assenza
in un anno più (su 100) rispetto
ai loro omologhi non
di regolamentazio- biologici. I ricerca-
ne europea e nazionale inerente tori ipotizzano che l'adozione di
i sistemi di certificazione vega- pratiche biologiche, con la mes-
na. Pertanto, in merito ai siste- sa al bando dei presidi fitosani-
mi di vinificazione vegana, si tari chimici di sintesi, favorisca
fa riferimento a disciplinari di il vigore dei microrganismi. Che
aziende di certificazione terze rappresentano la componente
o standard di autocontrollo». Il vivente della sostanza organica
45% circa dei vini vegan hanno del suolo e esaltano il sapore
anche un'altra certificazione o dell’uva, dando una rappresen-
un riferimento a metodi naturali tazione più autentica del terroir
o biodinamici e il 26% cir- e dell'ambiente naturale della vi-
ca delle etichette di te. Un ruolo relativo alle migliori
vino vegan certi- performance organolettiche nel
ficato è anche vino è attribuito anche al rifiuto
bio. Di fatto il dei fertilizzanti chimici di sinte-
vino vegano è si, che riduce la resa nel vigneto,
entrato in pie- traducendosi in miglior qualità
na regola tra i delle uve.

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 Rapporto Vinitaly Sabato 8 Aprile 2017 35

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Per i principali consorzi il mercato interno inizia a sorridere
DI ANDREA SETTEFONTI
V a bene all'estero e segnali
di ripresa ci sono anche
sul mercato interno. Il vino che
si presenta al Vinitaly sembra
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gli elementi necessari alla sua Cru d'Italia. «Le che equivale a 25 milioni di
produzione. Scelta, questa, aziende sono molto bottiglie con il 70% destinato
dettata dalle quantità elevate
di Ripasso che comportava una
riduzione di prezzo». Pur con
orientate alle espor-
tazioni e nel 2016 ci
sono stati incremen-
all’export verso Usa, Germa-
nia, Svizzera, Giappone, Nord
Europa e Cina, principali
una parte importate di vendite ti del 10% e anche mercati di sbocco. Il volume

aver imboccato la strada giusta
sui mercati come confermato
dalle varie realtà lungo la Pe-
nisola. Per Olga Bussinello,
direttore del Consorzio dei
Vini della Valpolicella, «Ab-
biamo esportazioni in crescita
in media del 20% per i vini
Valpolicella e le
Dop del Veneto. In
termini numerici il Grandi Cru:
primo è il Ripasso,
seguito dall'Ama- investiamo
rone e terzo il Val-
policella. Anche
sui vitigni
nella grande distri- dimenticati
buzione a crescere
di più in volume è il
Ripasso in quanto rappresenta
il miglior equilibrio tra prezzo
e qualità». Buone le prospetti-
ve per il futuro. «I primi due
mesi e mezzo del 2017 parla-
no di Amarone e Valpolicella in
crescita di oltre il 10% rispetto
al 2016 mentre il Ripasso è in
lieve contrazione giustificato
dalla scelte degli ultimi due
anni di ridurre la quantità di
cernita di Amarone, uno de-
all'estero, l'export vale il 78%,
il Vino Nobile di Montepul-
ciano trova conferme anche in
Italia. In particolare nella ven-
dita diretta. «Il mercato interno
registra una continua crescita
della vendita diretta, arrivata
a pesare il 20% del fatturato
italiano. La produ-
zione si attesta su 8
milioni di bottiglie
di Nobile e due
milioni di Rosso»,
commenta Andrea
Natalini presidente
del Consorzio. Che
sottolinea anche la
forte vocazione alla
sostenibilità del territorio dove
sono stati oltre 8 milioni di euro
gli investimenti diretti praticati
dalle aziende negli ultimi dieci
anni. «Entro il 2018 si conclu-
derà il progetto portato avanti
con l'Università Marconi di
Roma e quello del Nobile sarà
il primo distretto vitivinicolo in
Italia a poter certificare l’im-
patto zero sull’atmosfera della
propria produzione, la CO2
la nostra azienda nel d’affari si aggira intorno agli
2016 ha avuto una 80 milioni di euro, con un
crescita del 15% consumo interno di circa 30
sull'estero. Ma c'è milioni euro», commenta Ro-
anche da evidenzia- berto Erario, presidente del
re il ritorno del mer- Consorzio di tutela.
cato italiano con un Ricco il vigneto calabrese
+10%. E per il 2017 che conta circa 350 vitigni
le previsioni sono autoctoni preservati nel tem-
positive se si guar- po grazie all’isolamento delle
dano i primi due aree interne, con 12 mila ettari
Lucio Tasca d'Almerita
mesi dell'anno». Per
quanto riguarda la
di vigneti e una produzione
di 400 mila ettolitri di vino, il
ricerca, «da alcuni
anni abbiamo avvia-
70% rosso, per 10 milioni di
bottiglie prodotte di cui il 15%
prodotta non solo è compen- to la sperimentazione di ceppi destinate all'estero. Tra i vitigni
sata, ma le aziende vanno ad- ritrovati nelle vigne, di super della Calabria emergono il Ga-
dirittura a credito con l'ambien- autoctoni siciliani dimentica- glioppo, il Magliocco dolce, il
te». Sulla vendita diretta punta ti. Una ventina di questi vitigni Greco nero e quelli emergenti
anche la piccola Doc dei vini sono molto interessanti e fanno a bacca bianca, come il Man-
di Cortona grazie, come spie- vedere roseo il futuro del vino tonico, il Pecorello ma anche il
ga il presidente del Consorzio, siciliano. I consumatori, anche Guardavalle, il Greco bianco,
Marco Giannoni, «alla siner- all'estero, vogliono vini con interessanti per la loro origina-
gia che c'è con il turismo per personalità e unicità, cercano lità. E di questi vitigni l'azien-
una filiera che lega produttori buone novità». da Librandi di Cirò Marina
di vino e ristoratori». A crescere è anche il Primitivo ne ha valorizzati almeno due,
In Sicilia si punta tutto sull'ex- di Manduria. «La vendemmia Magliocco e Mantonico, tan-
port e sulla ricerca. Come 2016 ha prodotto 20 milioni di to da utilizzarli per mettere in
sottolinea Lucio Tasca d'Al- litri di vino rispetto ai 18 mi- commercio vini con il solo uso
merita, presidente dei Grandi lioni del 2015. Un risultato di queste uve.

Le Langhe, fucina d'affari, culla di grandi vini
S i dice che Liz Taylor sapesse bene una sola
parola in italiano: «Bulgari». Analogamen-
te «Barolo» è il primo termine che gli stranieri
conoscono e pronunciano subito quando pen-
sano al Piemonte. Il secondo è «Barbaresco»,
ma con qualche difficoltà di fonetica. Più facile
dire «Gaja», e siamo lì. È la prova che il sistema
Langhe funziona. L’ammissione a Patrimonio
dell’Umanità nel 2014, insieme a Roero e Mon-
ferrato, ha fatto piovere sul bagnato: i turisti sono
aumentati, con un + 4,5% di arrivi (290 mila) in
un anno e + 3% di presenze (660 mila) secondo il
Consorzio Turistico locale. Nel 2001 erano appe-
na 106 mila gli arrivi e 236 mila le presenze.
Il merito è condiviso tra aziende vinicole, ri-
storatori e strutture ricettive che hanno saputo
rispondere o anticipare le richieste della clientela
internazionale, turisti più o meno ricchi, ma an-
che di una buona politica che da tempo ha capito
la forza di quel territorio. Non solo vino: Langhe
significa anche tartufo bianco, Slow Food (è na-
to Bra), più recentemente Oscar Farinetti, lo
chef tristellato Enrico Crippa e, sullo sfondo,
la Ferrero della Nutella e la Miroglio Textile di
Alba. Un’imprenditoria vivace, piaccia o meno,
che rende il tessuto sociale ed economico parti-
colarmente fertile. Soltanto in ambito vinicolo,
Gaja e Ceretto, per fare i due nomi più cono-
sciuti, tanti anni fa hanno dato allure e fama al
territorio, invitando artisti, politici e letterati sulle
colline e spianando la strada a un miriade di altri
produttori attivi nella zona.
Gli invidiosi chiamano i langaroli «langhetti»,
definizione vagamente dispregiativa che richia-
ma in pratica il loro modo di essere più furbi. Un
esempio? Il riconoscimento Unesco viene spes-
so chiamato «Alba Langhe Roero», facendo
scomparire il Monferrato a loro favore.
I numeri, comunque, confermano che le Langhe
Patto con le dimore storiche
stanno sul podio. Li snocciola il presidente del
Consorzio Tutela Barolo Barbaresco Alba
Langhe e Dogliani, Orlando Pecchenino: «Le
«C oniugare i giaci-
menti enogastro-
nomici con la cultura, il
aziende associate sono 512, 10 mila gli ettari turismo, e il vino». Vitto-
vitati, 65 i milioni di bottiglie nelle dieci deno- rio Giulini dell'Associa-
minazioni tutelate, che sono Barolo, Barbaresco, zione Dimore storiche
Dogliani, Dolcetto di Diano d’Alba, Barbera Italiane (Adsi) anticipa
d’Alba, Langhe, Dolcetto d’Alba, Nebbiolo a ItaliaOggi il contenuto
d’Alba, Verduno Pelaverga, Alba». dell'accordo che lunedì
Il Barolo ha aumentato la superficie vitata negli sarà firmato a Verona, in
11 Comuni di produzione, raggiungendo 2.112 occasione di Vinitaly, tra
ettari; annovera 670 aziende tra viticoltori, vi- Adsi e Travel2Vino, por-
nificatori e imbottigliatori e quasi 14 milioni di tale che mette in contatto
bottiglie con il 2013, cioè l’annata che entra in operatori internazionali
commercio oggi. con produttori di vino e
Il Barbaresco si produce in 4 Comuni, su 751 proprietari di tenute ita-
ettari (+ 18 rispetto al 2015), in 326 aziende. liane. «Le dimore stori-
L’attuale vendemmia in uscita, il 2014, è stata che sono una presenza
imbottigliata in 4,3 milioni di pezzi. Secondo il reale, concreta del mon- Gaddo Della Gherardesca
Consorzio Land of Perfection, il super ente do del vino. L'accordo
che raduna dieci consorzi vino del Piemonte e la unisce al vino le terre da cui quel vino viene prodotto sulla scia
Vignaioli Piemontesi), il Barolo esporta il 78% di quanto avviene con gli chateau in Francia con la differenza
della produzione e il Barbaresco il 70%. che da noi la valenza è molto più alta», continua Giulini. «L'idea
Il Dogliani è a quota 4,4 milioni di bottiglie della del portale è di portare gli operatori, con l'ospitalità nelle dimore,
vendemmia 2016 e ne esporta il 10%. È l’unico a toccare con mano tutto quello che ruota attorno ad una appa-
vino della zona all’ombra delle tipologie più o rentemente banale bottiglia di vino. Un piano così strategico non
meno nobili di Nebbiolo, ancora alla ricerca di era mai stato concepito, mettere insieme turismo e vino». Al
un’identità riconosciuta. Vinitaly le dimore storiche con cantina saranno 54 e rappresen-
Nel Roero, che con le Langhe va a braccetto, tano una produzione di circa 30 mln di bottiglie e 20 mila ettari
il presidente del Consorzio Francesco Mon- di paesaggio. Numerose dimore storiche rurali, strutturate per
chiero conferma soddisfatto che la produzione offrire accoglienza, e a Verona sono 42 le dimore che svolgono
si attesta a 5,5mil di bottiglie di Arneis e 480 attività di agriturismo. Per il presidente di Adsi, Gaddo Della
mila di Roero (Nebbiolo). Gherardesca l'obiettivo è «unificare gli sforzi per la tutela del
Archiviata la biennale «Grandi Langhe Docg», valore storico di cui il paesaggio fa parte. L'accordo evidenzia
appena conclusa, il territorio si sposta al Vinitaly quanto le dimore storiche siano produttive in termini di reddito,
per poi richiamare in patria gli appassionati alla anche quelle in campagna hanno una funzione economica im-
41esima edizione di Vinum, ad Alba, negli ultimi portante. E tutte le azioni di promozione vanno nella direzione
due fine settimana di aprile. di dare reddito suppletivo alle nostre aziende spesso alle prese
Anna Gagliardi con costi di manutenzione insostenibili».

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 FOCUS

Genagricola: un’esperienza unica nel

mondo della migliore tradizione vitivinicola
G
enagricola – Holding agroalimentare del Grup-
po Generali – è una storia di successo tutta
italiana, composta da 23 aziende in Italia e 2
all’estero, per un totale di 13.000 ettari colti-
vati. Sostenibilità, Sicurezza e Sociale sono il DNA dal
quale si sono sviluppate le sue 4 aree di business: alleva-
mento, colture erbacee, produzione di energia rinnova-
bile e viticoltura. Quest’ultima comprende 9 eccellenze
vitivinicole in Italia (Borgo Magredo, Bricco dei Guaz-
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zi, Costa Arènte, Gregorina, Poggiobello, Solonio, Te-

nuta Sant’Anna, Torre Rosazza, Vineyards V8+) e 1 in
Romania (Dorvena). La divisione Vitivinicola è diventa-
ta centrale nel progetto di sviluppo del Gruppo. Nell’ot-
tica della valorizzazione della produzione, si colloca la
scelta di un partner strategico per la produzione vitivini-
cola, Riccardo Cotarella, che con la sua esperienza ha
impresso un’accelerazione significativa al processo di
miglioramento qualitativo dei vini.

In occasione della 51° edizione di Vinitaly (Vero-

na 9-12 Aprile), Genagricola si presenta da prota-
gonista con importanti novità: Costa Arènte, nuo-
va tenuta d’eccellenza che ha come obiettivo la
produzione di Amarone della Valpolicella di qua-
lità superiore, che diventerà uno dei simboli di
questo prezioso territorio a livello internazionale
e Dorvena, un’avveniristica cantina in Romania,
perfetta sintesi tra valori antichi e tecniche pro-
duttive di ultima generazione, per la produzio-
ne di vini unici e fortemente distintivi. ne privilegiata dell’Azienda, hanno fatto si,
nel corso dei secoli, che questi terreni pren-
Costa Arènte, con i sui 35 ettari - di cui 17 Vi- dessero l’emblematico toponimo “La Costa”.
tati – sulle colline che disegnano la Valpan- Costa - in dialetto veronese - è il fianco, il
tena (VR), in cui si producono i prestigio- crinale della collina, e identifica appezza-
si vini della denominazione Valpolicella, menti di particolare livello qualitativo, gra-
è l’ultima acquisizione di Genagricola, in zie al particolare microclima e all’esposi-
campo vitivinicolo. Ubicata nel Comune zione privilegiata di cui godono, al pun-
di Grezzana, ad un altitudine compresa to di diventare modelli per tutta la zona.
tra i 250 e i 350 m. s.l.m., sulla sommi- Costa Arènte unisce “costa” ad “arènte”
tà di una collina e circondata su tre lati che, in dialetto Veneto, significa “vicino,
dai vigneti, l’Azienda gode di una espo- a ridosso, a stretto contatto”: un invito ad
sizione particolarmente favorevole ed è accostarsi a questa straordinaria produ-
costantemente rinfrescata da una legge- zione, a contemplarla da vicino, con at-
ra brezza, proveniente dai monti Lessi- tenzione e religioso silenzio, ad ascolta- so e Amarone.
ni, che fornisce il suo prezioso contri- re la voce del vino, che meglio di qualsi-
buto alla sanità delle uve, indispensabi- asi racconto, saprà parlare di questo ter- Dorvena è il punto di arrivo di un processo avviato anni
le per ottenere grappoli capaci di affron- ritorio unico. fa sulle splendide colline di Pâncota, in Romania, in un
tare l’appassimento necessario e dare vita territorio vocato alla viticoltura fin dai tempi dei Roma-
all’Amarone, simbolo di questo territorio. La produzione - limitata per seleziona- ni: 110 ettari di vigneti - destinati alla produzione di uve
re al meglio le uve - si concentrerà sui autoctone e internazionali - su un suolo argilloso mi-
Il particolare microclima e l’esposizio- tre rossi del territorio: Valpolicella, Ripas- sto a pietre di origine vulcanica, ricco di microelemen-
ti e con un clima esclusivo, caratterizzato da brezze leg-
giadre che accarezzano le viti e che, nel periodo della
maturazione delle uve, regala escursioni termiche fino
a 20°. In questo particolare contesto, sorge la futuristica
cantina dotata delle tecnologie più all’avanguardia per
la vinificazione e per la produzione di vini d’eccellen-
za, splendida espressione di questo terroir.
Dorvena è il primo brand vitivinicolo Romeno di Ge-
nagricola, nato da ambizione e dedizione, che trova ri-
scontro in vini adatti ad un pubblico che ama scoprire
nuove frontiere.

Un vigneto è condizione necessaria ma non sufficiente

per produrre vini dalle grandi ambizioni. L’avvio di Dor-
vena è quindi spinto da due certezze: da un lato il clima
e il terroir dalle potenzialità straordinarie e dall’altro la
crescente attenzione che il mercato sta dedicando ai vi-
ni Romeni. A Dorvena nascono vini dal carattere unico
e dallo spirito internazionale, dai profumi intensi, struttu-
re maestose, grado alcolico sostenuto ma non invadente,
quali il Pinot Noir DOC MINIS, il Feteasca Neagra DOC
MINIS, il Feteasca Regala DOC MINIS o il Rosé IG DE-
ALURILE ZARANDULUI.

Con Costa Arènte e Dorvena, Genagricola propone non

solo vini di altissima qualità e di forte personalità, ma ve-
re e proprie emozioni ed un’esperienza sensoriale unica,
anche per i palati più fini.
Tutti i dati e le informazioni contenuti nel presente focus sono stati forniti dall’azienda, che ne garantisce la correttezza e veridicità, a soli fini informativi

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 Rapporto Vinitaly Sabato 8 Aprile 2017 37

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Canali social, e-business, eventi e fiere per aggregare l'offerta
DI GIOVANNI BUCCHI
Idalcora
terreno da recuperare è an-
parecchio, la classifica
scalare vede davanti Fran-
cia, Cile, Australia e Spagna.
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vengono dirottati una parte dei nal Academy social (Weibo e WeChat) e
20 milioni stanziati in Legge che forma gli di piattaforme di ecommerce
di Stabilità). A tal proposito,
l’Ice-Agenzia ha previsto per
il 2017 una promozione mul-
ambasciato-
ri cinesi delle
bottiglie ita-
per la vendita del vino online.
«Italian Wine Channel» non si
deve occupare solo di promo-
ticanale (online/e-commerce liane. Col mi- zione, bensì anche di assistenza

Però l’Italia si sta dando da fa-
re nell’export di vino in Cina,
dove nel 2016 si sono sfiorati i
324 mila ettolitri importati dal
nostro paese, in crescita del
12% in quantità e del 32,7%
in valore, per un giro d’affari
complessivo di 120,2 milioni
di euro. Parliamo
però del 5% del
mercato cinese Programmi
contro più del 40%
controllato dai cu- ad hoc fatti
gini francesi, senza
considerare la cre-
su WeChat
scita di Australia e e su Weibo
Cile. Il margine di
miglioramento per
l’Italia è comunque più ampio
che in altre aree ormai sature;
la Cina nel 2016 ha aumentato
del 18% l’import di vino e si
appresta a superare la Germa-
nia.
Non è un caso dunque se nel
Piano per la promozione stra-
ordinaria del Made in Italy
varato dal Governo, lo svilup-
po dell’export di vino in Cina
rivesta un ruolo centrale (lì
e offline con formazione,
fiere Gdo e retailers) basata
su tre pilastri. Primo, il pia-
no di comunicazione «I love
Italian Wines» per accrescere
la notorietà del vino italiano,
un’iniziativa destinata soprat-
tutto al trade e ai professio-
nisti dell’horeca
per trasmettere il
messaggio di un
prodotto «safe, go-
od e cool» con va-
lori di eleganza ed
esclusività. Quindi
la promozione per
accrescere le ven-
dite con la parteci-
pazione a fiere internazionali
come Vinexpo Asia Pacific
Hong Kong a maggio 2018,
Hong Kong International
Wine Fair nel novembre 2017
e l’imminente Prowine Asia
Hong Kong (8-11 maggio
2017). Terzo pilastro, la forma-
zione dei professionisti cinesi
(sommelier, enologi, nuovi
promotori e ambasciatori del
vino) che dopo la felice espe-
nistero dello ai produttori italiani sul fronte
Sviluppo eco- della logistica e delle difficoltà
nomico, gui- burocratiche per chi vuole ven-
dato da Carlo dere in Cina, ostacolato com'è
Calenda, il da dazi doganali, obbligo di
ministero delle etichettatura, restrizioni sugli
Politiche agri- imballaggi in legno e restrittive
cole e la stessa procedure di ingresso in doga-
Ice-Agenzia il na seguite spesso da ispezioni
gruppo vero- e controlli.
nese (fresco di Sono due le direttrici d’azione
Carlo Calenda trasformazione
in spa con un
che il progetto seguirà: da un
lato un aumento degli investi-
rienza del 2016 (un corso con piano indu-
80 operatori e un evento finale striale da 94 milioni di euro)
menti in promozione, marke-
ting e pubblicità, dall’altro la
seguito da 1,4 milioni di perso- sta studiando il progetto «Ita- presenza diretta delle aziende
ne sui social), quest’anno coin- lian Wine Channel» pensato produttrici, perché non è più
volgerà quattro città (Pechino, per aggregare il sistema isti- il tempo di lasciare deleghe in
Shanghai, Canton e Chengdu) tuzionale e produttivo con due bianco a esportatori e distribu-
entro maggio e sarà estesa ad obiettivi principali: ampliare tori. E a proposito di diffusio-
altre 7 nel secondo semestre la commercializzazione online ne, si punta a sganciare il vino
(Shen Zhen, Xi'an,Nan Jing, del vino in Cina attraverso ca- italiano dalla fascia medio-alta
Tian Jin, Hang Zhou, Wu Han nali più innovativi e diffondere di consumatori ai quali viene
e Harbin). una più puntuale conoscenza proposto in ristoranti e grandi
Un altro operatore chiave nella delle peculiarità e dei vitigni alberghi di lusso o in enoteche
promozione del vino in Cina è italiani. Si tratta di un nuovo specializzate di alto livello; la
Veronafiere, che ha avviato sin player unitario che agisce con rete distributiva e le iniziative
dalla fine degli anni 90 diverse iniziative su education, digital di promozione commerciale
iniziative, sfociate tra le altre information, eventi B2B, svi- devono coinvolgere anche le
cose nella Vinitaly Internatio- luppo di programmi sui canali città di seconda fascia.

Un super fondo per investire Banca Intesa al Vinitaly va su rating e B2C

C on un protocollo di intesa che sarà firmato oggi a
Verona in occasione dell'incontro tra il Commissario
europeo per l'Agricoltura, Phil Hogan, e il ministro alle
politiche agricole, Maurizio Martina, nascerà il fondo
di garanzia multi-regionale a sostegno degli investimenti
per la modernizzazione agricola. Secondo le indiscrezio-
ni raccolte da ItaliaOggi, il fondo potrà contare su al-
meno 465 milioni di euro da investitori istituzionali che
interpreteranno i risk-taker «senior», più finanziamenti
di Ismea e quelle che le regioni attiveranno attraverso i
Programmi di sviluppo rurale.
L'obiettivo è impegnare risorse capaci di mobilitare circa
1 miliardo di euro in investimenti in agricoltura e agroin-
dustria nei prossimi anni. Il fondo sarà gestito dal Fei e
consentirà ai beneficiari delle misure supportate dai Psr
di ricevere da intermediari finanziari selezionati prestiti
garantiti al 50% proprio dal Fei. L'accordo coinvolge
Banca europea degli investimenti, Cassa depositi e
prestiti, Ismea, Fondo europeo degli investimenti e
otto regioni (Calabria, Campania, Friuli, Piemonte, Pu-
glia, Toscana, Umbria e Veneto). Ma altre dovrebbero
aggiungersi presto, visto che lo strumento finanziario
è aperto a tutte le altre regioni e avrà caratteristiche e
requisiti omogenei e armonizzati in tutte le realtà ter-
ritoriali aderenti.
La Bei dovrebbe partecipare con 150 milioni, che do-
vrebbero ricevere il via libera a breve, somma analoga
è stata già impegnata dalla Cdp, Ismea potrebbe aderire
con 20 milioni, il Fei con 165 milioni.
Con il protocollo di intesa firmato oggi, si conclude un
percorso iniziato idealmente a Roma nel giugno 2016, in
un seminario organizzato da Fi-Compass, la «bussola»
per l'uso di strumenti finanziari ideata da Commissione
europea e Bei, per dare assistenza tecnica alle Regioni e
agli Stati membri. Altri passi in avanti erano stati com-
piuti il 25 novembre 2016 a Bruxelles, alla conferenza
europea sull'utilizzo degli strumenti finanziari nell'am-
bito del fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale.
Angelo Di Mambro
L o scorso anno Intesa Sanpaolo aveva
lanciato al Vinitaly 2016 l’accordo di
collaborazione con il Movimento Turismo
picità del territorio, rispetto delle materie
prime, lavorazioni artigianali, prodotti di
alta qualità: sono i pilastri su cui si appog-
Vino per promuovere la cultura del vino. gia questa iniziativa che valorizza le aziende
L’obiettivo era sostenere l’incremento dei italiane e, grazie all’e-commerce, le aiuta a
flussi turistici in tutte le aree d’Italia a forte pubblicizzare e diffondere la propria produ-
vocazione vitivinicola, migliorando la qualità zione in tutta Europa.
dei servizi offerti ai turisti e aumentando le La seconda iniziativa riguarderà il lancio
opportunità di crescita e di impiego lavorativo di un questionario di autovalutazione per le
nei territori del vino. Quest’anno le iniziative aziende agricole elaborato da Intesa Sanpaolo
del gruppo bancario italiano guidato dall'ad in collaborazione con Ismea, ente pubblico
Carlo Messina, presente al 51° Vinitaly in- economico che realizza servizi informativi,
sieme a Movimento Turismo del Vino, sono assicurativi e finanziari e costituisce forme
due e confermano il supporto della banca al di garanzia creditizia e finanziaria per le im-
settore agroalimentare. prese agricole. L’iniziativa nasce nell’ambito
In primo luogo Destination Gusto: si tratta dell’accordo «Diamo credito all’agroalimen-
di una nuova piattaforma di e-commerce fo- tare italiano», siglato lo scorso anno da Inte-
calizzato su cibi e vini italiani sa Sanpaolo con il ministero per le Politiche
di alta qualità, che propo- agricole. La finalità di questo strumento
ne alle aziende produt- di autodiagnosi, accessibile online dal
trici l’opportunità di sito di Ismea e da quello dell’istituto
sfruttare un nuovo di credito, è consentire all’imprendi-
canale commercia- tore di verificare il posizionamento
le. Aperto infatti della propria azienda rispetto alla
sia a un pubblico capacità di competere sul mercato.
nazionale sia inter- Il questionario è composto da due
nazionale, e quindi parti, una anagrafica e una qualitati-
ai consumatori sia va, e vuole mettere a fuoco le modalità
italiani sia stranieri, di gestione dell’impresa, l’approccio al
offre la possibilità mercato e le modalità di sviluppo del
di acquistare online business. La maggiore disponibilità di
i migliori prodotti informazioni qualitative, da integrare con
dell’enogastrono- quelle di tipo quantitativo, potrebbe quindi
mia italiana. avere un impatto positivo sulla valutazione
Ti - del merito creditizio, migliorandone la
capacità di accesso e traducen-
dosi così in condizioni più
favorevoli.
Carlo Messina Max Malandra

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 38 Sabato 8 Aprile 2017
Rapporto Vinitaly
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Crescita monstre della domanda di vino, ma l'Italia è al ralenti
DI LUIGI CHIARELLO
È nei paesi emergenti la vena
aurifera da sfruttare per i
produttori made in Italy. Mercati
tutti da conquistare, capaci, nel
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mento negli ultimi 10 anni del triplo dell’Italia (+373%). • Cina e Sud-Est asiatico (Co-
1.856% (ma un’indagine Iswr- Anche il Cile (+379%) va rea del Sud, Filippine, Malesia,
Vinexpo stima un’ulteriore cre-
scita in valore del 39% da qui
al 2020). Poi vengono gli altri.
meglio del Belpaese, men-
tre la Spagna segue a ruota
(+296%). La media mondo,
Thailandia, Taiwan, Vietnam)
importano vino per 2,65 mld di
euro;
E l’Italia? Quanto è presente invece, è +298%. • Medio Oriente (Emirati Arabi

2016, di importare complessiva-
mente nettari di Bacco per 4,25
miliardi di euro. La crescita in
valore delle loro importazioni
vinicole, tra il 2006 e il 2016, è
stata del 298%. Sono in tutto 19.
A selezionarli, come paesi focus
più interessanti, è stato l’Osser-
vatorio paesi terzi
di Business Strate-
gies. Eccoli: Cina, I vini Aussie
Costa d’Avorio,
Corea del Sud, Mo- su dell'881%
zambico, Filippine,
Nigeria, Malesia,
La Cina su
Brasile, Thailandia, del 1856%
Messico, Taiwan,
Ucraina, Vietnam,
Bielorussia, Emirati Arabi Uni-
ti, Kazakistan, Israele, Russia,
Angola. La Cina, ovviamente,
fa la parte del leone: con il 50%
della domanda di vino com-
plessiva dei 19 paesi e un incre-
nei calici dei paesi emergenti.
Il dato è crudo: se a livello mon-
diale vanta la seconda quota di
mercato (21%), dopo la Francia,
ben salda in prima posizione
(32%), nei 19 paesi emergenti
i produttori vinicoli dello Sti-
vale pesano solo per l’11% del
mercato, al quarto
posto dietro Fran-
cia (33%), Australia
(15%) e Cile (12%).
E sono avanti di un
passo rispetto al-
la Spagna (che ci
pedina col 10%).
Va anche detto,
però, che Austra-
lia e Cile sono avvantaggiati
nel commercio con la Cina: i
«canguri» hanno dazi agevo-
lati in entrata, mentre il Cile
vende ai cinesi a dazio zero.
Sul versante delle perfor-
Silvana Ballotta
mance, poi, il tasso di crescita
dell’offerta complessiva nell'ulti-
mo decennio nei 19 paesi focus,
da parte dei principali player,
rispetta i trend della classifica
sulle quote di mercato. Con l’ec-
cezione dell’Australia (+881%),
che viaggia a più del doppio del-
la Francia (+434%) e a più del
Per Silvana Ballotta, ceo di
Business Strategies: «L'ana-
lisi dice che c’è molto da fare
per l’internazionalizzazione
del nostro vino. Non solo a
livello di promozione dove,
specie nei paesi asiatici,
servono azioni di presidio e
partnership importanti con
il trade, ma anche sul fronte
degli accordi bilaterali tra
Ue e mercati emergenti. In
parallelo serve una regia uni-
ca per un brand ombrello in
grado di supportare la cresci-
ta con azioni di comunicazione
in cui il vino vada a braccetto con
altri elementi chiave del made in
Italy».
Ma vediamo come sono divisi
questi 19 paesi. Cinque i bloc-
chi geografici, ciascuno con
peso aggregato diverso della
domanda emergente di vino:
Uniti e Israele): 188,1 mln;
• ex Urss (Russia, Bielorussia,
Kazakistan e Ucraina): 806,3
mln di euro;
• America Latina (Brasile, Mes-
sico): 468,1 mln di euro;
• Africa (Angola, Costa D’Avo-
rio, Mozambico e Nigeria):
133,1 mln.
I primi cinque mercati (Cina
2,1 mld di euro, Russia 660
mln, Brasile 255 mln, Messico
213 mln e Corea del Sud 173
mln) valgono insieme l’81%
dei 19 paesi focus. Tra gli in-
crementi maggiori (oltre alla
Cina): Thailandia (+244%),
Malesia (+234%), Emirati Ara-
bi (+219%), Taiwan (164%).
Bene Russia (+110%), Brasile
(+130%), Messico (+113%). Un
metro di paragone? La Germa-
nia negli ultimi sei anni è cre-
sciuta di appena il 16%.

FOCUS
Incrementare le esportazioni: un obiettivo
fondamentale per il vino italiano
Le vendite di vino all’estero sono una voce importantissima nei bilanci di molti produttori vinicoli
e viticoltori. Per sostenerli, Syngenta Italia ha lanciato GQA, un programma che supporta gli agricoltori
in un uso responsabile degli agrofarmaci e li aiuta ad avere una maggiore coscienza sostenibile

A
iutare il produttore di vino a esportare i suoi vini "Syngenta è da sempre al fianco degli agricoltori con soluzioni qualificate#!
nel totale rispetto delle normative del Paese per che permettono loro di produrre di più con meno – sottolinea Per rendere le cose più semplici al
cui produce, impartirgli le direttive per un corretto Luigi Radaelli, amministratore delegato di Syngenta Italia – . Nel produttore vinicolo, il programma
utilizzo degli agrofarmaci, trasmettergli una 2013 abbiamo lanciato a livello mondiale “The Good Growth offre anche soluzioni dedicate, fra
maggiore coscienza in termini di sostenibilità. Si fonda su Plan – Gli Impegni concreti per il futuro dell’agricoltura”, un cui la formazione ‹sul campo›, in
questi tre concetti di base Grape Quality Agreement (GQA), piano completo e ambizioso, da realizzare entro il 2020, con il maniera da migliorare la produzione,
il programma proposto e realizzato da Syngenta Italia con proposito di guidare il radicale cambiamento della produttività ma anche facilitare l’apprendimento
l’obiettivo di permettere al viticoltore di coniugare l’alta qualità
agricola mondiale in modo sostenibile#. di una gestione più efficiente e
della sua offerta con quelli che sono gli odierni requisiti del In questo quadro, il GQA è la soluzione ideata da Syngenta sostenibile. Un’azione che si declina
mercato in termini di rispetto dell’ambiente, tutela della saluteper i viticoltori e le aziende vitivinicole italiane: un comparto in tre ambiti prioritari, che sono
del consumatore e responsabilità sociale. che gode di ottima salute, ma che è in cerca di soluzioni anche quelli che caratterizzano
innovative per accrescere ulteriormente più in generale “The Good Growth Luigi Radaelli, l’AD di Syngenta
la propria competitività nei confronti dei Plan”: «Innanzitutto favorire una
AL SERVIZIO DEGLI AGRICOLTORI mercati esteri, superando in particolare le maggiore efficienza delle colture, ovvero fare in modo che
problematiche relative ai dazi doganali e sia possibile produrre di più utilizzando una quantità sempre
Sviluppare un’agricoltura sostenibile attraverso la ricerca e l’utilizzo alle diverse normative sul comportamento più ridotta di risorse naturali – spiega sempre l’a.d. della filiale
delle tecnologie innovative è la mission di Syngenta, uno dei princi- residuale degli agrofarmaci. "Per aiutare le italiana di Syngenta–. Il secondo aspetto riguarda la difesa
pali attori dell’agro-industria mondiale. Nata nel 2000 dalla fusione di
Novartis con il ramo agricolo di AstraZeneca, Syngenta impiega più di aziende vitivinicole ad approcciare i mercati della biodiversità, intesa come l’impegno a preservare ciò che
28.000 persone in oltre 90 Paesi e nel 2016 ha raggiunto un fatturato esteri – prosegue Radaelli – abbiamo sta intorno al vitigno. In quest’ottica, con la soluzione da noi
di 12,8 miliardi di dollari (oltre 220 milioni per quanto riguarda l’Ita- realizzato il GQA, attraverso il quale forniamo proposta e chiamata Operation Pollinator, forniamo indicazioni
lia). Syngenta è l’unica società interamente dedicata all’agricoltura: loro una vasta gamma di servizi. Per prima per creare un habitat in grado di attirare insetti impollinatori
affianca infatti le attività nel campo delle sementi a quelle nel settore
degli agrofarmaci e nel settore florovivaistico. L’azienda è da sempre cosa trasmettiamo al viticoltore il know-how per dare ulteriore ricchezza all’ambiente. Infine, promuoviamo
fortemente votata alla ricerca e all’innovazione: conta infatti più di necessario per presentarsi all’estero con un utilizzo corretto e responsabile dei nostri mezzi tecnici. Qui
5.000 persone impiegate in tutto il mondo all’interno di team inter- un vino di qualità e perfettamente in linea interveniamo con Heliosec, una struttura da noi brevettata
disciplinari che operano per creare un futuro sostenibile e aiutare gli con le normative dei mercati di riferimento che raccoglie le acque di risulta dei trattamenti fitoiatrici,
agricoltori ad affrontare la sfida di aumentare la produttività agricola
in modo sostenibile. Con oltre 1,3 miliardi di dollari investiti solo nel in fatto di residui da agrofarmaci. Mettiamo come i residui di miscela in botte e le acque di lavaggio delle
2016, Syngenta promuove l’innovazione attraverso lo sviluppo conti- quindi a sua disposizione il nostro team di attrezzature. Dopodiché, attraverso l’azione del sole e del
nuo di soluzioni destinate al comparto agricolo, investendo in progetti agronomi ed esperti tecnici, oltre ad avvalerci vento, i liquidi evaporano, facendo emergere i residui solidi
di ricerca e sostenendo la crescita dei propri collaboratori. della collaborazione e consulenza di istituti contaminanti, a quel punto raccolti e smaltiti secondo le
universitari e società sanitarie specializzate e normative vigenti#!
Tutti i dati e le informazioni contenuti nel presente focus sono stati forniti dall’azienda, che ne garantisce la correttezza e veridicità, a soli fini informativi

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 Sabato 8 Aprile 2017 41

Mercati Il dizionario
o dei

in edicola ccon
20 NCI
2017
017

& Finanza
Intesa di massima all’Eurogruppo, con il Fmi, per sbloccare gli aiuti dal 2018 in poi

C’è l’accordo per salvare Atene

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Sul tavolo rimane la definizione del livello di deficit

DI GIACOMO BERBENNI debito. Il ministro delle finan-
ze greco Euklid Tsakalotos ha
Eurogruppo ha rag- annunciato che Dijsselbloem

L’ giunto un accordo di
massima sui princi-
pali elementi della
politica economica della Gre-
cia. L’intesa ha come obietti-
si è detto disponibile a convo-
care un Eurogruppo straordi-
nario prima di quello fissato
per il 22 maggio.
Valutazioni positive sono
vo lo sblocco della prossima arrivate dal Fmi, che ha par-
tranche di aiuti internaziona- lato di «progressi importanti»,
li, nell’ambito del terzo pro- anche se restano da definire
gramma finanziario finalizza- una serie di questioni. «Ma
to al riequilibrio delle finanze siamo a un punto in cui rite-
pubbliche nel medio termine, niamo che vi siano buone pro-
cioè dal 2018 in poi. Il presi- spettive per una conclusione
dente dell’Eurogruppo, Jeroen positiva delle discussioni alla
Dijsselbloem, al termine di una prossima missione ad Atene»,
riunione informale a Malta, ha ha sottolineato l’istituzione.
spiegato che, per risolvere la «Un accordo di questo tipo
crisi del paese, «c’è un accordo sulle politiche dovrà poi es-
sui principali elementi globali Alexis Tsipras sere seguito da discussioni
del pacchetto di politiche, in con i paesi dell’area euro per
termini di dimensioni, tempi do definitivo in tempi brevi, Siamo ottimisti, meritiamo importante che Atene sviluppi garantire assicurazioni sod-
di realizzazione e sequenza. perché è giunto il momento risultati positivi dopo tutti gli velocemente le misure messe disfacenti su una strategia
Inoltre la missione delle isti- di mettere fine all’incertez- sforzi compiuti». a punto per il risanamento, ha credibile per ripristinare la
tuzioni tornerà ad Atene al più za che pesa da troppo tempo Le istituzioni e le autorità aggiunto Benoit Coeuré, mem- sostenibilità del debito, pri-
presto per concludere il lavoro sull’economia greca». L’accor- greche sono state invitate a bro del direttivo della Bce, ma che il programma venga
tecnico». do di massima «è equilibrato, finalizzare l’accordo. Poi la precisando che nelle prossime presentato all’executive board
Dijsselbloem ha aggiunto anche se il lavoro non è finito. questione tornerà sotto la len- settimane saranno discusse le del Fmi».
che l’intesa «include assoluta- Le condizioni sono sul tavolo. te dell’Eurogruppo. È quindi misure da intraprendere sul © Riproduzione riservata
mente il Fondo monetario in-
ternazionale, non parlerei di
accordo se non ci fosse anche
il Fmi». Tuttavia non è stato
Padoan: sì alla proposta di una bad bank europea
ancora definito il percorso di L’Italia è d’accordo con la proposta di nei giorni scorsi dal presidente dell’Eba, che ne ha introdotte parecchie».
obiettivi di bilancio nel medio uno strumento europeo di gestione degli Andrea Enria, di una bad bank europea, È meno fiducioso l’economista Nouriel
termine, in particolare il livello npl delle banche. Come ha spiegato il secondo il ministro è uno degli argomen- Roubini, intervenuto al seminario Am-
di deficit, che rappresenta un ministro dell’economia Pier Carlo Pado- ti sul tappeto, ma «ce ne sono tanti: i bad brosetti di Cernobbio: «Italia ed Europa
elemento chiave per l’eventua- an in occasione della riunione informale loans non sono solo bad bank ma anche devono trovare una soluzione definitiva,
le reingresso dell’istituzione dell’Ecofin a Malta, Roma «si sta già at- regole di mercato, riforme strutturali. anche se non credo ci sia la volontà di
di Washington nel contribuire tivando per trovare soluzioni concrete a Su questo», ha osservato Padoan, «viene adottare una soluzione a livello europeo.
agli aiuti. livello nazionale e, se ci sono strumenti anche dato un riconoscimento all’Italia Ora si cerca di risolvere il problema o per
Secondo il commissario Ue europei che possono fa- le singole banche, come in Italia,
agli affari economici e finan- cilitare questa direzione, $)37,9,0 +3&56,50 (, dove sono state fatte delle ricapi-
ziari, Pierre Moscovici, «ora ci sono benvenuti. Tuttavia %655, , 13)99, (, &9,0/,! *0/(,! 4,'&7! .&5)3,) talizzazioni, o a livello nazionale,
sono le condizioni affinché le siamo ancora a una fase 13,.) 4, 10440/0 -)++)3) +3&56,5&.)/5) .)/53) con la costituzione di una società
istituzioni (la ex Troika, ndr) iniziale della discussio- 4, *03.&/0 46 888",5&-,&0++,",5#.)3'&5, '-,''&/(0 ad hoc per ogni singolo paese».
possano tornare a breve ad ne». L’ipotesi, avanzata 46- 3,26&(30 & ()453& Quotazioni Realtime © Riproduzione riservata
Atene e raggiungere un accor-

TA S S I E VA L U T E
Cambi Quotazioni indicative rilevate dalle banche centrali Tassi e dati macro Irs Tassi Fra Tassi Depositi
Divisa Valuta/ U.i.c. Var. Cross Ultima Prece- Variaz. Int. Rate Swap (Euro) Fra DEPOSITI
Euro prec. ass. su $ rilevazione dente assoluta Scad. Denaro Lettera Scad. Denaro Lettera Scadenza Bid Ask Scadenza Bid Ask

Corona Ceca 26,563 26,736 -0,1730 24,9887 Tasso ufficiale di riferimento 0,00 0,15 -0,15 1 anno -0,244 -0,204 9 anni 0,593 0,633 1X4 -0,349 -0,299 1 sett -0,45 -0,35
2 anni -0,177 -0,137 10 anni 0,700 0,740 3X6 -0,341 -0,291
Corona Danese 7,4363 7,435 0,0013 6,9956 Rendistato Bankitalia(lordi) 1,43 1,42 0,01 3 anni -0,090 -0,050 12 anni 0,879 0,919 1 mese -0,44 -0,34
6X9 -0,319 -0,269
Corona Norvegese 9,1583 9,1688 -0,0105 8,6155 Tasso Inflazione ITA 1,40 1,60 -0,20 4 anni 0,009 0,049 15 anni 1,068 1,108 9X12 -0,299 -0,249 2 mesi -0,43 -0,33
5 anni 0,120 0,160 20 anni 1,225 1,265
Corona Svedese 9,5963 9,5895 0,0068 9,0276 Tasso Inflazione EU 2,00 1,70 0,30 1X7 -0,260 -0,210
6 anni 0,238 0,278 25 anni 1,282 1,322 3 mesi -0,40 -0,30
3X9 -0,247 -0,197
Indice HICP EU-12 101,40 99,60 1,80 7 anni 0,358 0,398 30 anni 1,305 1,345
Dollaro Australiano 1,4123 1,4103 0,0020 1,3286 6X12 -0,225 -0,175 4 mesi -0,32 -0,22
8 anni 0,478 0,518
Dollaro Canadese 1,4256 1,4322 -0,0066 1,3411 HICP area EURO ex tobacco 100,77 100,39 0,38 12X18 -0,157 -0,107

Dollaro N Zelanda 1,5249 1,5271 -0,0022 1,4345 Tasso annuo crescita PIL ITA 0,99 1,02 -0,03
Preziosi e metalli 12x24 0,001 0,051 5 mesi -0,30 -0,20
Den. Let. Den. Let. Fra: forward rate agreement 6 mesi -0,30 -0,15
Dollaro USA 1,063 1,0666 -0,0036 - Tasso di disoccupazione ITA 12,17 10,93 1,24
Preziosi ($ per oncia) Stagno 20240 20225
Fiorino Ungherese 310,36 309,76 0,6000 291,9661
LEGENDA TASSI Prime rate. Il prime rate Abi è la media dei tassi ai migliori clienti Oro 1258,53 1258,89 Zinco 2690 2689,5 Btp 7 mesi
8 mesi
-0,27
-0,25
-0,12
-0,10
Franco Svizzero 1,0695 1,0702 -0,0007 1,0061 rilevati tra gli istituti bancari. È rilevato ogni quindici giorni, all’inizio e alla metà del mese. Argento 18,22 18,23 Monete e Preziosi (quote in €) Btp
Pil. I tassi di crescita del prodotto interno lordo riportati nella tabella sopra sono rilevati con Palladio 803,78 804,77 Sterlina (v.c) 270,62 294,32
Rand Sudafricano 14,684 14,7229 -0,0389 13,8137 periodicità trimestrale. Inflazione. È la variazione dell’indice dei prezzi al consumo rilevato Scadenza Rendimento 9 mesi -0,22 -0,07
ogni mese dall’Istat. Platino 959,33 960,09 Sterlina (n.c) 272,12 297,82
Sterlina GB 0,85573 0,8559 -0,0002 0,8050 Metalli ($ per tonn.) Sterlina (post 74) 272,12 297,82 2Yr BTP -0,062 10 mesi -0,20 -0,05

Yen Giapponese 117,64 118,23 -0,5900 110,6679 Il primo quotidiano Aluminium

Rame
1962 1961,5
5834 5833
Marengo Italiano 212,78
Marengo Svizzero 209,92
232,12
228,96
3Yr BTP
5Yr BTP
0,289
1,002
11 mesi -0,15 0,00
Zloty Polacco 4,2249 4,2271 -0,0022 3,9745 Piombo 2251 2250 Marengo Francese 209,92 228,96 12 mesi -0,12 0,03
inanziario italiano Nickel 10185 10180 Marengo Belga 209,91 228,39
10Yr BTP
30Yr BTP
2,220
3,222

098105098108105111103114

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 42 Sabato 8 Aprile 2017
M E R CAT I E F I NA N Z A
Per il ministro Delrio bisogna migliorare il piano industriale accelerando sul rilancio

Alitalia, il governo vuole di più

Proposti 4 anni di ammortizzatori per 1.300 dipendenti
uova bocciatura al pia- esuberi, e sul quale da ieri è ri- il rilancio dell’azienda, non c’è ovviamente l’azienda è impor-

N no di Alitalia da parte
del governo. Il ministro
delle infrastrutture
e dei trasporti, Graziano De-
lrio, ha detto che l’esecutivo è
pronto a fare la sua parte, ma
serve più coraggio nel rilancio
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preso il confronto tra azienda e
sindacati al ministero dello svi-
luppo economico. «Il ministero
del lavoro ha fatto una valuta-
zione su due anni di cigs, più
dubbio», ha assicurato Delrio.
«Stamattina (ieri, ndr) ho in-
contrato Montezemolo e Gubi-
tosi per discutere come il piano
industriale debba essere un
tante per il paese, anche se è
un’azienda privata».
Alla domanda se siano ne-
cessarie più risorse da parte
dei soci, il ministro ha replica-
due anni di Naspi, e su questo po’ più coraggioso nel rilancio. to: «Per adesso salutiamo con
c’è la sostenibilità dell’Inps. Ora Abbiamo discusso su come raf- piacere il fatto che abbiano

aziendale. Delrio ha incontrato
il presidente della compagnia,
Luca Cordero di Montezemolo,
e il suo successore Luigi Gubito-
si, che ha definito la situazione
«piuttosto complicata».
Secondo fonti di Palazzo
Chigi, il ministro ha richiesto
un miglioramento del piano
industriale, che prevede 2.037
bisogna ragionare con l’azienda
per capire, da parte loro, quale
può essere l’incentivo», ha riferi-
to Giancarlo Serafini, della Uil-
trasporti, aggiungendo che la
proposta del ministero riguarda
una platea di 1.300 persone.
«Il governo metterà in cam-
po tutto quello che ha a sua di-
sposizione per accompagnare
forzare gli investimenti, perché
è chiaro che è un piano impor-
tante che consente ad Alitalia
di vivere, ma poi bisogna anche
vincere la sfida. Abbiamo ragio-
nato e condividiamo che dobbia-
mo mettere sempre più energia
per il rilancio della compagnia.
Il governo accompagna certa-
mente questo processo, perché
deciso di continuare a mettere
soldi. Poi, all’interno del piano
finanziario, possono esserci mo-
dulazioni, e di questo stiamo di-
scutendo. Ci siamo visti per fare
il punto: la discussione procede
essenzialmente tra azienda e
sindacati perché il problema
più importante è quello della
ristrutturazione». Luigi Gubitosi

ALINOR SPA Alimentari Norditalia

Sede in Ripalta Cremasca ( Cr)
Via Vittorio Veneto 1/C
Capitale sociale € 1.595.510 i.v.
C.F. 00276240330 P.I. 00399410190
Iscritta al Registro Imprese n. CR00276240330 - REA n. 96603

CONVOCAZIONE ASSEMBLEA
97:7>?3=; 23883 7:4=/>?=@??@=3 3 ?=/><;=?7
27=3B7;:3 53:3=/83 <3= 8/ A7578/:B/ >@883 1;:13>>7;:/=73 /@?;>?=/2/87 I Signori Azionisti sono convocati in Assemblea ordinaria in prima convocazione, per il giorno 29
aprile 2017 alle ore 09,00 presso la sede amministrativa della Società in Ripalta Cremasca via
>/=1 >#R#M# @HGH OHJDOH LQ ARULQR ('(+*$ YLD >ULQFLSL Ge3FDMD ('
5DSLWDOH VRFLDOH1 f +(&'''&'''$'' YHUVDWR SHU f ('&*+'&'''$'' Vittorio Veneto 1/O e, occorrendo, in seconda convocazione per il giorno 23 Maggio 2017 alle
>PFLHTX /UTPSTRDGD =DJUSD :VFUL¥LRQH DO UHJLVWUR GHOOH LPSUHVH GL ARULQR 5&8& H >&:B31 (((-++0''(' ore 11,00 in Crema presso L’Hotel il Ponte di Rialto Via Cadorna 7, per discutere e deliberare
AHO1 #*0 '(( ,)(,'** b 8D[1 #*0 '(( +/(/'(, sul seguente:
1DTDOLD >#R#M# 7PDLO1 LQIR2UDJXVDFDWDQLD&LW b ZHEVLWH1 ZZZ&UDJXVDFDWDQLD&LW Ordine del Giorno
/UTPSTRDGD =DJUSD"1DTDOLD 1) Presentazione Bilancio chiuso al 31 dicembre 2016 corredato da Nota integrativa,
<=;53??; 2347:7?7A;. 1PMMHJDNHOTP VLDRLP FPO FDRDTTHRLSTLFKH DUTPSTRDGDML FPNQRHSP TRD MP SVLOFPMP GHMMD >#># *&) YGL 1KLDRDNPOTHZ FPO MD Relazioni del Consiglio di Amministrazione sulla Gestione, del Collegio Sindacale, e dei
>#># &&* H MP SVLOFPMP GHMMD >#># &-) Y=DJUSDODZ FPO MD >#># &&) Revisori legali dei conti. Deliberazioni inerenti e conseguenti.
2) Rinnovo cariche del Consiglio di Amministrazione
7OIRDSTRUTTURD STRDTHJLFD GL QRHNLOHOTH LOTHRHSSH ODWLPODMH MH FUL QRPFHGURH GL DQQRPVDWLPOH SPOP RHJPMDTH GDMM[DRT#&+& H SS# GHM 2#8JS# &+($'%%+
2HFRHTP 8HJLSMDTLVP O# *%$'%&+! DRT '&+ FPNND ( H ',# 2HMLEHRD /:/1 O# -') GHM , SHTTHNERH '%&+
3) Rinnovo cariche del Collegio sindacale
4) Rinnovo incarico Società di revisione
/AA7>; 27 /AA7; 238 <=;132793:?; 27 /<<=;A/B7;:3 238 <=;53??; 2347:7?7A; 1;: <=;132@=/ 27 A3=7471/ 27 5) Attribuzione compenso agli amministratori.
;??39<3=/:B/ 3 27167/=/B7;:3 27 <@00871/ @?787?/[ /7 >3:>7 23587 /=??#&++! &+, 1;99/ * 2#85> &' /<=783 '%%+
:#&+(# Per intervenire all’assemblea i signori azionisti dovranno depositare le loro azioni nei termini
<=393>>;. di legge presso la sede della Società in Ripalta Cremasca Via Vittorio Veneto 1/C., o presso il
% FKH OD @RFLHW] 3XWRVWUDGD ?DJXVD 5DWDQLD @&U&O& !GeRUD LQ DYDQWL c@3?5d" ^ FRQFHVVLRQDULD SHU OD SURJHWWD¥LRQH$ FRVWUX¥LRQH H VXFFHVVLYD JHVWLRQH GHO 5RO% Monte Titoli limitatamente ai titoli dagli stessi amministrati.
OHJDPHQWR YLDULR FRQ FDUDWWHULVWLFKH DXWRVWUDGDOL FRPSUHVR WUD OR VYLQFROR GHOOD @&@&,(+ cGL 5KLDUDPRQWHd FRQ OD @&@&((, H OR VYLQFROR GHOOD @&@&(0+ c?D%
JXVDQDd FRQ OD @&@&((+ !GL VHJXLWR c:QIUDVWUXWWXUDd" LQ YLUW` GHOOD 5RQYHQ¥LRQH VRWWRVFULWWD LQ GDWD '.&((&)'(+ WUD <:A H @3?5 % GL FXL VRQR SDUWH LQWHJUDQWH Il Bilancio di esercizio 2016 ed i relativi documenti accompagnatori saranno messi a disposizione
OD VFULWWXUD LQWHUSUHWDWLYD$ VRWWRVFULWWD LQ GDWD (/&')&)'(-$ H OD VFULWWXUD GL LPSHJQR$ VRWWRVFULWWD LQ GDWD ),&',&)'(- % GLYHQXWD HI*FDFH LQ GDWD *'&'/&)'(-! del pubblico per presa visione, presso la sede sociale nei termini e con modalità previsti dalla
% FKH @3?5 ^ VWDWD GHOHJDWD GDO <:A$ FRQ GLVSRVLWLYR DPPLQLVWUDWLYR >URW& Q& '''*/,0 GHO '.&'*&)'(.$ DO SURVHJXLPHQWR GHOOeLWHU DXWRUL¥¥DWLYR SHU OD SXE% normativa vigente.
EOLFD¥LRQH GHO >URJHWWR "H*QLWLYR$ GHOOeDYYLR GHOOD SURFHGXUD GL YHUL*FD GL RWWHPSHUDQ¥D DL VHQVL GHOOD $HJJH %ELHWWLYR H DOOeDYYLR GL WXWWH OH SURFHGXUH
SURSHGHXWLFKH DO *QH GL SHUYHQLUH DOOD GLFKLDUD¥LRQH GL >XEEOLFD &WLOLW] H DOOD FRQYRFD¥LRQH GHOOD 5RQIHUHQ¥D GHL @HUYL¥L! Ripalta Cremasca, 03 Aprile 2017
% FKH L ODYRUL GL DPPRGHUQDPHQWR H UHDOL¥¥D¥LRQH GHOOe:QIUDVWUXWWXUD ULHQWUDQR QHO (a >URJUDPPD QD¥LRQDOH GHOOH LQIUDVWUXWWXUH VWUDWHJLFKH GL SUHPLQHQWH
LQWHUHVVH QD¥LRQDOH GL FXL DOOD $HJJH %ELHWWLYR Q& ++* )''($ DSSURYDWL GDOOD "HOLEHUD 5:>7 Q&()( GHO )(&()&)''( H FRQIHUPDWL QHOOD VXFFHVVLYD GHOLEHUD Per il Consiglio di Amministrazione
5:>7 Q&(*' )''-! L’Amministratore Delegato
% FKH LO SURJHWWR GHOOe:QIUDVWUXWWXUD ^ ORFDOL¥¥DWR QHOOD ?HJLRQH @LFLOLD$ LQWHUHVVD OH >URYLQFH GL ?DJXVD$ 5DWDQLD$ @LUDFXVD HG L 5RPXQL GL ?DJXVD$ 5KLDUDPRQWH Luigi Angelo Magni
#XO*$ $LFRGLD 7XEHD$ BL¥¥LQL$ 8UDQFRIRQWH$ $HQWLQL H 5DUOHQWLQL! SUHYHGH OD UHDOL¥¥D¥LRQH GHO FROOHJDPHQWR DXWRVWUDGDOH ?DJXVDb5DWDQLD FRQ DPPRGHU%
QDPHQWR D TXDWWUR FRUVLH FRQ VH¥LRQH GL FDWHJRULD c4d GL ODUJKH¥¥D PLQLPD SDUL D )) P$ GHOOD @&@&,(+ H GHOOD @&@&(0+$ GDOOR VYLQFROR FRQ OD @&@&((, DOOR
VYLQFROR FRQ OD @&@&((+$ SHU XQR VYLOXSSR GL -/$- NP& :O WUDFFLDWR VL VYLOXSSD SUHYDOHQWHPHQWH LQ VRYUDSSRVL¥LRQH DOOH GXH VWDWDOL HG LQ PLQLPD SDUWH VX
QXRYR VHGLPH& @L SUHYHGH OeDGHJXDPHQWR GHJOL VYLQFROL HVLVWHQWL H OD UHDOL¥¥D¥LRQH GL QXRYL VYLQFROL SHU XQ WRWDOH GL (' VYLQFROL ROWUH DOOeLQWHUFRQQHVVLRQH
WHUPLQDOH FRQ OeDXWRVWUDGD 5A%@?& @L SUHYHGH LQROWUH OD UHDOL¥¥D¥LRQH GL YLDELOLW] VHFRQGDULH SHU XQ WRWDOH GL ,($. ;P SHU OD ULFXFLWXUD GHOOD YLDELOLW] LQWHU% Banca Valsabbina S.C.p.A.
IHULWD H SHU L UDFFRUGL GHOOD YLDELOLW] HVWHUQD DJOL VYLQFROL! SEDE LEGALE: Via Molino n. 4 – 25078 VESTONE
% FKH LO >URJHWWR >UHOLPLQDUH GHOOe:QIUDVWUXWWXUD ^ VWDWR DSSURYDWR GDO 5LSH$ FRQ SUHVFUL¥LRQL H UDFFRPDQGD¥LRQL FRQ GHOLEHUD Q&* )'('$ UHJLVWUDWD DOOD 5RUWH GHL
CAPITALE SOCIALE AL 31/12/2016: € 106.550.481 (i.v.)
5RQWL LO (-&'.&)'(' H SXEEOLFDWD VXOOD #D¥¥HWWD &I*FLDOH Q&(/) GHO '-&'/&)'('$ DL VHQVL H SHU JOL HIIHWWL GHOOeDUW&(-, GHO "&$JV& Q& (-* )''-!
% FKH OeDSSURYD¥LRQH GHO >URJHWWR "H*QLWLYR FRPSRUWD$ DL VHQVL H SHU JOL HIIHWWL GHJOL DUWLFROL (-- H (-. FRPPD , GHO "& $JV& (-* )''- OeDSSRVL¥LRQH GHO Iscritta al Registro imprese di Brescia C.C.I.A.A. di Brescia
YLQFROR SUHRUGLQDWR DOOeHVSURSULD¥LRQH$ GHULYDQWH GDJOL HVLWL *QDOL GHOOD 5RQIHUHQ¥D GHL @HUYL¥L RYYHUR GL XQD LQWHVD R GL DOWUR DWWR FRPXQTXH GHQRPLQDWR$ R.E.A. n. 9187 - Codice Fiscale n. 00283510170
H GLFKLDUD¥LRQH GL SXEEOLFD XWLOLW]
?@??; 17¥ <=393>>;
@3?5$ FRQ VHGH OHJDOH LQ ARULQR$ YLD >ULQFLSL Ge3FDMD$ ('$ F&D&S& ('(+*$ LQ YLUW` GHOOD GHOHJD VRSUD FLWDWD$ FRPXQLFD OeDYYLR GHO SURFHGLPHQWR *QDOL¥¥DWR
DOOD SXEEOLFD¥LRQH GHO >URJHWWR "H*QLWLYR$ DOOeDYYLR GHOOD SURFHGXUD GL YHUL*FD GL RWWHPSHUDQ¥D$ DOOD GLFKLDUD¥LRQH GL >XEEOLFD &WLOLW] H DO ULODVFLR VRVWLWXWLYR CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ORDINARIA
GL RJQL DOWUD DXWRUL¥¥D¥LRQH$ DSSURYD¥LRQH H SDUHUH FRPXQTXH SUHYLVWR$ FRQVHJXHQWH DOOeDSSURYD¥LRQH GHO >URJHWWR "H*QLWLYR GHOOeDPPRGHUQDPHQWR H
UHDOL¥¥D¥LRQH GHOOe:QIUDVWUXWWXUD& 3 WDO *QH
/AA7>/ I signori Soci sono invitati a partecipare all’Assemblea Ordinaria che si
% FKH JOL HODERUDWL SURJHWWXDOL GHO >URJHWWR "H*QLWLYR GHOOe:QIUDVWUXWWXUD VRQR GHSRVLWDWL SHU -' !VHVVDQWD" JLRUQL GDOOD GDWD GHO SUHVHQWH DYYLVR$ SUHVVR OD terrà in prima convocazione venerdì 28 aprile 2017, alle ore 9.00 presso
6LUH¥LRQH 9HQHUDOH SHU OD BLJLODQ¥D VXOOH 5RQFHVVLRQDULH 3XWRVWUDGDOL GHO <:A$ LQ YLD =RPHQWDQD )$ ''(-( ?RPD$ FKH VL DYYDOH SHU OD FRQVXOWD¥LRQH GHJOL la Sede Legale della Banca, a Vestone in Via Molino n. 4, ed in seconda
HODERUDWL SURJHWWXDOL GL @3?5$ SUHVVR OD FXL VHGH LQ YLD >ULQFLSL Ge3FDMD ('$ ('(+* ARULQR$ SRWUDQQR HVVHUH YLVLRQDWL GDJOL LQWHUHVVDWL$ QHL JLRUQL GDO OXQHG_ convocazione
DO YHQHUG_$ GDOOH '0&*' DOOH (-&*'$ SUHYLR DSSXQWDPHQWR WHOHIRQLFR DO Q& !#*0" '(( ,)(,'** R DOOeLQGLUL¥¥R H%PDLO LQIR2UDJXVDFDWDQLD&LW! sabato 6 MAGGIO 2017 alle ore 9,00
% FKH LO >URJHWWR 6H*QLWLYR ^ DOWUHV_ GHSRVLWDWR SHU OD SXEEOLFD FRQVXOWD¥LRQH SUHVVR LO <LQLVWHUR GHOOe3PELHQWH H GHOOD AXWHOD GHO AHUULWRULR H GHO <DUH b
6LUH¥LRQH 9HQHUDOH SHU OH YDOXWD¥LRQL H DXWRUL¥¥D¥LRQL DPELHQWDOL$ 6LYLVLRQH :: % @LVWHPL GL BDOXWD¥LRQH 3PELHQWDOH$ YLD 5ULVWRIRUR 5RORPER$ ++ b ''(+. presso “Pala Brescia” Via San Zeno, 168 – BRESCIA
?RPD! LO <LQLVWHUR GHL 4HQL H GHOOH 3WWLYLW] 5XOWXUDOL H GHO AXULVPR b 6LUH¥LRQH JHQHUDOH 4HOOH 3UWL H >DHVDJJLR$ @HUYL¥LR B AXWHOD GHO >DHVDJJLR$ YLD GL per discutere e deliberare sul seguente
@DQ <LFKHOH$ )) b ''(,* ?RPD! OD ?HJLRQH @LFLOLD$ SUHVVR Oe&I*FLR FRPSHWHQWH&
% FKH DL VHQVL GHOOeDUW&(-- FRPPD )$ QRQFK( GHJOL DUWLFROL . H / GHOOD OHJJH )+( 0'$ DL *QL GHOOD GLFKLDUD¥LRQH GL >XEEOLFD &WLOLW]$ JOL LQWHUHVVDWL SRVVRQR ORDINE DEL GIORNO
SUHVHQWDUH LQ IRUPD VFULWWD OH SURSULH RVVHUYD¥LRQL HQWUR LO WHUPLQH SHUHQWRULR GL -' !VHVVDQWD" JLRUQL GDOOD GDWD GL SXEEOLFD¥LRQH SHU OD FRQVXOWD¥LRQH GHO
>URJHWWR$ PHGLDQWH UDFFRPDQGDWD FRQ DYYLVR GL ULFHYLPHQWR LQGLUL¥¥DWD D @3?5$ DOOeDWWHQ¥LRQH GHO ?HVSRQVDELOH GHO >URFHGLPHQWR GL @3?5$ SUHVVR OD VHGH 1. Relazioni e Bilancio al 31 dicembre 2016, esame e delibere inerenti e
GHOOD VRFLHW] LQ YLD >ULQFLSL Ge3FDMD ('$ ('(+* ARULQR! conseguenti.
% FKH VL SURFHGH DOOD SXEEOLFD¥LRQH GHO SUHVHQWH DYYLVR VXL TXRWLGLDQL "+&*)&$(() H #! %)')*)&$ QRQFK( DO *QH GL GDUQH PDVVLPD GLIIXVLRQH$ DOOD SXEEOLFD¥LRQH 2. Nomina di tre Consiglieri di Amministrazione per scadenza mandato.
VXO VLWR LQWHUQHW GHOOD VWHVVD @3?5 ZZZ&UDJXVDFDWDQLD&LW H VXO VLWR GHOOD ?HJLRQH @LFLOLD ZZZ&UHJLRQH&VLFLOLD&LW! 3. Determinazione del prezzo di recesso ai sensi dell’art. 6 dello Statuto.
% FKH WXWWL JOL DWWL GHOOD SURFHGXUD HVSURSULDWLYD VRQR GLVSRVWL QHL FRQIURQWL GHL VRJJHWWL ULVXOWDQWL SURSULHWDUL VHFRQGR L UHJLVWUL FDWDVWDOL$ L TXDOL SRWUDQQR 4. Autorizzazione all’acquisto ed alienazione di azioni proprie, a norma di
FKLHGHUH FKH VLDQR FRPSUHVH QHOOeHVSURSULD¥LRQH OH IUD¥LRQL UHVLGXH GHO EHQH SHU OH TXDOL ULVXOWL XQD GLVDJHYROH XWLOL¥¥D¥LRQH RYYHUR VLDQR QHFHVVDUL FRQVL%
GHUHYROL ODYRUL SHU GLVSRUQH XQD DJHYROH XWLOL¥¥D¥LRQH!
legge, mediante utilizzo del Fondo acquisto azioni proprie.
% FKH JOL HOHQFKL GHOOH GLWWH H L SLDQL SDUWLFHOODUL GL HVSURSULR$ VXGGLYLVL SHU 5RPXQH$ VRQR ULSRUWDWL VXO VLWR GHOOD @3?5$ ZZZ&UDJXVDFDWDQLD&LW H GHOOD ?HJLRQH 5. Determinazione, ai sensi dell’art. 34 dello Statuto sociale del compen-
@LFLOLD ZZZ&UHJLRQH&VLFLOLD&LW$ FRQVXOWDELOL D IDU GDWD GDOOD SXEEOLFD¥LRQH GHO SUHVHQWH DYYLVR! so annuo da riconoscere al Consiglio di Amministrazione.
% FKH VH JOL VWHVVL VRJJHWWL LQWHUHVVDWL GDOOD SURFHGXUD HVSURSULDWLYD$ ULVXOWDQWL SURSULHWDUL VHFRQGR L UHJLVWUL FDWDVWDOL LQGLFDWL QHJOL HOHQFKL GHOOH GLWWH LQ SXEEOL% 6. Informativa sull’applicazione delle Politiche di Remunerazione nel-
FD¥LRQH VXO ULFKLDPDWR VLWR LQWHUQHW GL @3?5$ QRQ IRVVHUR SL` SURSULHWDUL GL EHQL LPPRELOL RJJHWWR GL HVSURSULD¥LRQH$ VRQR WHQXWL D FRPXQLFDUOR D @3?5$ l’esercizio 2016; approvazione nuovo documento sulle Politiche di
HQWUR *' !WUHQWD" JLRUQL GDO SUHVHQWH DYYLVR$ LQGLFDQGR DOWUHV_$ RYH QH VLDQR D FRQRVFHQ¥D$ LO QXRYR SURSULHWDULR R FRPXQTXH IRUQHQGR FRSLD GHJOL DWWL LQ ORUR Remunerazione.
SRVVHVVR XWLOL D ULFRVWUXLUH OH YLFHQGH GHJOL LPPRELOL LQQDQ¥L FLWDWL&
La documentazione relativa agli argomenti posti all’ordine del giorno sarà
ARULQR$ '/ DSULOH )'(.
depositata presso la Sede Legale, ai sensi di legge, a disposizione di
@3?5 @&U&O& chiunque ne faccia richiesta
:O $HJDOH ?DSSUHVHQWDQWH p. IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
:QJ& 8UDQFHVFR 4RQVLJQRUH Vestone, 31 marzo 2017 IL PRESIDENTE
(Renato Barbieri)
www.lavalsabbina.it

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Milano piatta (+0,02%). L’euro scende a 1,0618 dollari. Vola l’oro
Niente panico in borsa
Prudenza dopo l’attacco americano in Siria
imangono poco mos-
R se le borse europee,
soprattutto quelle
milanese e tedesca,
anche se non si è verificato
il temuto panico dopo l’at-
tacco missilistico americano
in Siria e l’azione terroristi-
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ca in Svezia. Piazza Affari
ha chiuso piatta (+0,02% a
20.300 punti). Poco sotto la
parità Francoforte (-0,05%),
mentre si sono rivelate più
toniche Londra (+0,63%) e
Parigi (+0,27%). A New York
gli indici viaggiavano deboli,
con il Dow Jones a +0,05% e
il Nasdaq +0,02%. Lo spread
Btp-Bund è sceso leggermen-
te a 198.
A livello macroeconomico i
dati Usa sul mercato del la-
voro hanno deluso gli anali-
sti: in marzo sono stati creati
98 mila posti nei settori non
agricoli a marzo, nettamente
al di sotto del consenso a 185
mila. I nuovi posti di lavoro
creati dal settore privato
sono invece cresciuti di 89
mila unità.
FRANCIA-GB
Abb, ordine Samsung
da 270 mln L’ebit atteso
nelle reti
a +48%
Abb si è aggiudicata un or-
dine del valore di circa 270
milioni di euro dall’operatore
di rete inglese National grid e
da Réseau de transport d’elec-
tricité (Rte), proprietario della
rete francese, per la fornitura
di tecnologia Hvdc (in alta
tensione in corrente continua)
che consentirà l’interconnes-
sione delle reti elettriche di
Francia e Regno Unito. Con
una capacità di 1.000 mega-
watt, il collegamento partirà
dalla cittadina di Chilling,
nello Hampshire, sulla costa
meridionale dell’Inghilterra,
e arriverà a Tourbe, nel Nord
della Francia, coprendo una
distanza di 240 chilometri at-
traverso il canale della Mani-
ca. Abb fornirà le due stazio-
ni di conversione, situate in
Francia e in Inghilterra, che
saranno connesse attraverso
un cavo sottomarino.
«Questo ordine rafforza
ulteriormente la nostra po-
sizione di leader nelle tecno-
logie Hvdc», ha commentato
Claudio Facchin, presidente
della divisione Power Grids,
«e fornisce uno slancio ag-
giuntivo alla nostra spinta
verso una crescita sosteni-
bile, per rafforzare la nostra
posizione di partner privile-
giato nella realizzazione di
reti più forti, più intelligenti
e più ecologiche».
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M E R CAT I E F I NA N Z A
Farmafactoring debutta
con un calo dell’11,9%
Debutto in forte ribasso per Banca Farmafactoring sul li-
stino principale milanese: le azioni hanno lasciato sul terreno
l’11,91% a 4,14 euro rispetto al valore dell’ipo a 4,70 euro.
Dalle sale operative sono stati evidenziati i forti volumi sul
titolo: sono passati di mano oltre 14 milioni di pezzi, qua-
si un quarto del flottante. «Difficile capire questo calo», ha
commentato un esperto, per il quale la società ha numeri in
crescita. Secondo un altro gestore, la quotazione non ha avuto
grande successo, specialmente all’estero: «Magari qualche
investitore istituzionale italiano, che ha ricevuto più azioni
rispetto a quanto si aspettasse, ha venduto». Farmafactoring
è specializzata in gestione e smobilizzo pro-soluto dei crediti
commerciali nei confronti delle pubbliche amministrazioni.
A Milano
Milano, tra i bancari,
bancari
bene Mediobanca (+1,22%)
e Intesa Sanpaolo (+0,32%),
mentre hanno perso ter-
reno Unicredit (-0,42%),
Bper (-0,48%), Banco Bpm
(-1,03%) e Ubi B. (-1,31%).
Ben comprata Stm (+2,52%),
che ha beneficiato delle sti-
me trimestrali di Samsung.
In territorio positivo Azimut
H. (+1,01%) grazie alla buo-
TRIMESTRE
Samsung ha superato di
slancio la crisi del Galaxy
Note 7 con un primo trime-
stre caratterizzato da cresci-
ta a doppia cifra della red-
ditività operativa. Il colosso
coreano, grazie al business
della componentistica e dei
semiconduttori e nonostan-
te le turbolenze politiche
in Corea del Sud con le ri-
percussioni giudiziarie sui
vertici aziendali, ha messo
in preventivo una forte cre-
scita dell’utile operativo in
vista della pubblicazione, a
fine mese, dei risultati tri-
mestrali. È attesa una cre-
scita dell’utile operativo del
48% a 9.900 miliardi di won
(8,21 mld euro), nonché rica-
vi stabili intorno a 50 mila
miliardi (41,4 mld euro).
Il maggior produttore
mondiale di smartphone è
riuscito ad arginare l’impat-
to negativo del rallentamen-
to delle vendite e del costoso
richiamo dei Galaxy Note 7
facendo leva sulle posizioni
acquisite nel tempo nei mer-
cati dei semiconduttori e dei
display. La divisione respon-
sabile delle attività nei due
segmenti ha rappresentato
il 68% dell’utile operativo
del quarto trimestre 2016,
superando il business degli
smartphone.
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Sabato 8 Aprile 2017
Sabat 43
I fatti separati
dalle opinioni
Telefono 02/58219.1 - e-mail: italiaoggi@class.it
Direttore ed editore:
Paolo Panerai (02-58219209)
Direttore ed editore associato:
euro), che continua a essere Pierluigi Magnaschi (02-58219207)
apprezzata dagli addetti ai
lavori: Mediobanca Securi-
ties ha confermato la rac-
comandazione outperform
(prezzo obiettivo 1,34 euro)
Condirettore: Marino Longoni
(02-58219207)
Vicedirettore: Sabina Rodi
(02-58219339)
e Icbpi il buy (1,07 euro). Capo della redazione romana:
Nel resto del listino toni- Roberto Miliacca (06-6976028);
Caporedattore: Gianni Macheda
ca Cementir (+3,08% a 5,35 (02-58219220).
euro), su cui Equita ha riba- Impaginazione e grafica:
dito il rating buy con target Alessandra Superti (responsabile)
price a 6,5 euro. Ancora in ItaliaOggi Editori - Erinne srl - 20122
progresso Telesia (+3,99%), Milano, via Marco Burigozzo 5, tel. 02-
società del gruppo Class 58219.1; telefax 02-58317598; 00187
Roma, via Santa Maria in Via 12, tel.
editori che partecipa al ca- 06-6976081 r.a.; telefax 06-69920373,
pitale di questo giornale. In 69920374.
gran spolvero ItaliaOnline Stampa: Milano, Litosud via Aldo Moro 2, Pessano
(+17,43% a 3,22 euro): Banca con Bernago (Mi) - Roma, Litosud srl, via Carlo
Pesenti 130 - Catania, SocietàTipografica Siciliana
Akros ha migliorato l’obietti- Spa, Catania, Strada 5ª n. 35
vo da 2,8 a 3,5 euro. Concessionaria esclusiva per la
na raccolta di marzo.
marzo Nei cambi, chiusura in calo pubblicità:
In progresso frazionale Te- per l’euro a 1,0618 dollari e Class Pubblicità SpA
naris (+0,69%): secondo Equi- a 117,53 yen. Per le materie Direzione Generale: Milano, via
ta sim (hold) la situazione del prime, quotazioni petrolife- Burigozzo 8 - tel. 02 58219522
Sede legale e amministrativa: Milano, via
titolo sta migliorando, anche re in rialzo, con il Brent a Burigozzo 5 - tel. 02 58219.1
grazie ai prezzi più alti negli 55,25 dollari (+36 centesimi) Class Roma: Roma, Via C. Colombo 456
Usa e ai primi investimenti e il Wti a 52,18 (+48 cent). - tel. 06 69760887
da parte di compagnie oil in Riprende a correre l’oro, Presidente: Angelo Sajeva.
Argentina. Denaro anche su che guadagnava 13 dollari Vi c e p r e s i d e n t i : A n d re a S a l v a t i ,
Gianalberto Zapponini. Vicedirettore
Prysmian (+0,66%). Debole a 1.266. Generale New Business Iniziative
Telecom Italia (-0,49% a 0,81 © Riproduzione riservata & Eventi Speciali: Francesco Rossi.
Vicedirettore Generale Stampa e Web
Business & Luxury: Stefano Maggini;
Vicedirettore Generale TV Indoor &
AGENZIA DI TUTELA DELLA SALUTE DI BERGAMO
Dipartimento Amministrativo – Servizio Approvvigionamenti ed Economato
Moving TVConsumer: Giovanni Russo
Per informazioni commerciali: mprestileo@
AVVISO ESITO DI GARA class.it
È stata aggiudicata la procedura aperta, esperita ai sensi dell'art. 95 dal D. Lgs. n. 50/2016 Distribuzione: Erinne srl - via
e s.m.e i, a favore dell'offerta economicamente più vantaggiosa, per: COPERTURA Marco Burigozzo 5 - 20122 Milano, tel.
ASSICURATIVA RELATIVA ALLA POLIZZA RCT/O OCCORRENTE ALLE ATS DI 58219283.
BERGAMO E DELLA VAL PADANA, PER IL PERIODO DI TRE ANNI, CON EVENTUALE
RINNOVO PER PARI PERIODO: Tariffe abbonamenti ItaliaOggi: Euro
• Lotto 1: ATS di Bergamo – aggiudicato per un premio lordo triennale di Euro 363.082,50 320,00 annuale, estero euro 900 annuale:
imposte incluse alla compagnia assicurativa AmTrust International Underwriters Abbonamento estero via aerea.
Designated Activity Company con sede legale in Irlanda e rappresentanza per l'Italia a
Milano;
• Lotto 2: ATS della Val Padana – lotto deserto;
per un importo totale complessivo, compreso eventuale rinnovo, di Euro 726.165,00=
ItaliaOggi - Registrazione del tribunale
di Milano n. 602 del 31-7-91 - Direttore
responsabile: Paolo Panerai.
imposte incluse (delibera n. 172 del 03.03.2017). Testata che fruisce dei contributi statali diretti
Gli avvisi di esito di gara sono stati trasmessi alla G.U.C.E. in data 15 Marzo 2017. di cui alla legge 7 agosto 1990 n. 250.
Bergamo lì, 15 Marzo 2017 Il Direttore Generale
Dott.ssa Mara Azzi Accertamento Diffusione Stampa
certificato n. 8246 del 03/02/2017
CENTRALE UNICA DI COMMITTENZA TRIBUNALE DI SMCV
tra i Comuni di Cava de’ Tirreni e Castellabate
Provincia di Salerno
ESEC. IMM. N. 924/11 R.G.E.
ESTRATTO BANDO DI GARA CIG 7033844FAD G.E. Dott. Valerio Colandrea.
SEZIONE I: STAZIONE APPALTANTE: Centrale Unica di Committenza - Capofila Comune Lotto Unico - Comune di Santa Maria Capua
di Cava de’ Tirreni, con sede a Cava de’ Tirreni in P.zza Abbro 1 (SA), 84013 tel. 089682312-
Fax 0894689124 - pec amministrazione@pec.comune.cavadetirreni.sa.it. ENTE ADERENTE: Vetere (CE), Via Olanda angolo Via Italia.
Comune di Cava de’ Tirreni, P.zza Abbro 1, 84013 - IV Settore Area Lavori Pubblici e Ambiente Piena ed intera quota di diritto di superficie
tel. 089682476 Pec: alberto.angrisani@pec.comune.cavadetirreni.sa.it SEZIONE II: OGGETTO
DELL’APPALTO: Progetto Operativo di Bonifica, Ripristino Ambientale e Messa in Sicurezza a 99 anni di terreno di qual. seminativo,
Permanente dell’ ex Discarica R.S.U. in Località Cannetiello – Fraz. S. Pietro. CUP:
J76J14000350004. IMPORTO DELL’APPALTO: Importo complessivo: € 1.904.704,09 oltre
dislocato tra via Olanda e via Italia, con ivi
IVA di cui € 1.699.568,22, soggetti a ribasso, € 95.135,87 quali oneri per l’attuazione dei piani insistente uno scavo con la realizzazione del
di sicurezza da interferenze, non soggetti a ribasso, ed € 110.000,00 quali costi conferimento
a discarica dei rifiuti, non soggetti a ribasso. SEZIONE III: Il bando di gara integrale e tutta la piano fondale di un complesso commerciale,
documentazione di gara sono liberamente scaricabili dal sito del Comune di Cava de’ Tirreni – il tutto come meglio descritto nell’avviso agli
Capofila, all’indirizzo www.comune.cavadetirreni.sa.it – Sezione Centrale Unica di Committenza
– Bandi di Gara. SEZIONE IV: PROCEDURA: Aperta ex art. 60 del D.Lgs. n. 50/2016. SE- atti.
ZIONE V: Aggiudicazione con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa indivi- Valore d’asta: Euro 444.710,00 (Offerta
duata sulla base del miglior rapporto qualità/prezzo ex art. 95, co. 2 D.Lgs 50/2016; Termine
ricezione offerte 15/05/2017 h 12.00; Apertura offerte: 18.05.2017 h 10.00. SEZIONE VI: Minima Euro 333.533,00).
ALTRE INFORMAZIONI: Determina a contrarre n. 675 del 3 aprile 2017. Procedure di ricorso: Vendita senza incanto: 26/05/2017
T.A.R. per la Regione Campania, sede/sezione di Salerno. Responsabile del procedimento: Arch.
Alberto Angrisani. IL DIRIGENTE DEL IV SETTORE Arch. Luigi Collazzo
ore 10:30, innanzi al professionista
delegato nonché custode giudiziario Avv.
Lucio Basilone tel. 0823.963974 - fax
I--H;H?<+I!HC;9L@+CDH;AHI69L:HLDH3CLDI69;<HI 0823.1764606 - cell. 338.1726874.
DGJLAK7JEKL@J2K7KL/L%5544LDG BLDJ>K=FGJLL
Maggiori info c/o Cancelleria EE.II. e su
?KE2G'GBLI,,J>FGLKLAB=FEJFFGL.L?*IL.
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?<H,I-87eHFFH5<H8<7AeHWWd]d[`^cMda]beF^aNd]Ydc_be¥deDdLaeDc_b]`dce=e?`cMda]be1]dYceHXXc_`c]`beOeeDdceKZeFcNb[bee=
`b_ZeVQPR4QQ@R@Ge=e+c*eVQPR4QQ@BGBe=eeF7KA[ScZX^aNd]YdcNdLaNc_b]`dc c[WbXbYZd`:eH00I8I?<2H,I-87eH//I1;IKHO
<2IK7AeKaWS]be¥deDdLaeDc_b]`dce=eFdcMMce0c^`d^de¥>1]U3b^dceOe`b_ZeVQPR4EQQRVEe=e+c*AeVQPROEQQR@GeOe?de^b]¥be]a`aeY3be)
[`c`ceb[X_b`c`ce_ceUc^ce¥>cXXc_`aeceX^aYb¥S^cecXb^`ceXb^ee_>cUUdS¥dYcMda]be¥bde_cNa^de¥deYaWX_b`cWb]`ae8SaNaeFc_cMMae¥de/dS[`dMdc
=eIIIe_a``aeOeKaWS]be¥deDdLaeDc_b]`dcZeKa¥dYbeK1FAe7CR;TEVVVETVVVTe=eKa¥dYbeKI/AePBRQRPQHBKeOeIWXa^`aeYaWX_b[[dNa
¥b__>cXXc_`aAe9ZePZCQRZRQPJCPe¥d[`d]`aeXb^eYaWbe[bUSbAec6edWXa^`ae_cNa^de[aUUb``aece^dLc[[ae9ZeCZGPGZCETJTV:eL6eYa[`ae¥b_eXb^O
[a]c_be]a]e[aUUb``aece^dLc[[ae9ZeeTZERRZECGJQV:eY6ea]b^de¥de[dYS^bMMce]a]e[aUUb``dece^dLc[[ae9ZeQTZRQPJCPeOeIWX^b[beXc^`bYdXc]`dA
]'e`^b]`ceOeIWX^b[beb[Y_S[bAe]'eMb^aeOeIe_cNa^de[a]ae[`c`decUUdS¥dYc`ded]eNdce¥b.d]d`dNcec__ce¥d``ceFa_dWXdc]`de?^_eYa]e[b¥bed]
Dd__c^dYYce"8H6eOeKZ[ae7S^aXce]ZeCTBe=ed]ecNNc_dWb]`aeYa]e_ce¥d``ceFH?<eKa[`^SMda]de?^_eYa]e[b¥bed]e8cXa_deOeDdce0dY3b_c]Ub_a
?Y3dXce]ZePTeOeXb^e_>dWXa^`ae¥de9ZeTZ@P@ZTVTJ@VeXb^e_cNa^dJe9ZeTZERRZECGJQVeXb^eYa[`ae¥b_eXb^[a]c_bJe9ZeQTZRQPJCPeXb^ea]b^de¥d
[dYS^bMMceb¥ea_`^beIDHeOe^dLc[[aea..b^`aePRJ@VRV!:e;b`b^Wd]cMda]be¥decUUdS¥dYcMda]be]ZeCCVe¥b_eTQZVCZBVTPJec¥a``c`ce¥c_e;dO
^dUb]`be¥b_e?b``a^beEeOe<bY]dYaeOe55ZeFFeOe¥b_eKaWS]be¥deDdLaeDc_b]`dcJecY&Sd[d`cecU_dec``deYa]eX^a`Ze]ZeTRERGe¥b_eTQZVEZBVTP:5c
Uc^ce)e[`c`cecUUdS¥dYc`ceYa]ed_eY^d`b^dae¥b_eX^bMMaeXd%eLc[[ae¥b`b^Wd]c`aeWb¥dc]`be^dLc[[ae[S__>dWXa^`ae¥bde_cNa^deXa[`aeceLc[b
¥deUc^cecde[b][de¥b__>c^`ZGBJeYaWWdeBJe_b``b^ceL6JeebeROLd[e¥b_e;Z5U[ZTPR4BVVPebe[WdeXb^eYaWbeX^bNd[`ae¥c__>c^`ZeTTGeYaWWceTe_b``Z
L6ebeYaWWceBe¥b_e;F2eBV@4BVTVJeb¥ecde[b][de¥b__>c^`ZeGPeb¥ecXX_dYcMda]be¥bU_dec^``ZeG@OGGOGQe¥b_eYd`c`aee;Z5U[Ze]ZeTPR4BVVPeb Scopri le offerte
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2b[Xa][cLd_be¥b_eF^aYb¥dWb]`aAeH^Y3ZeK_cS¥dae;bYbWL^d]de¥b_eKaWS]be¥deDdLaeDc_b]`dcZ
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 44 Sabato 8 Aprile 2017
M E R CAT I E F I NA N Z A
Helvetia Vita S.p.A. Compagnia Italo Svizzera di Assicurazioni sulla Vita S.p.A.
Sede Legale e Operativa Via G. B. Cassinis, 21 – 20139 Milano - Tel. 02 53.51.1 -
Fax 02 53.72.89 E-mail PEC: helvetiavita@actaliscertymail.it - www.helvetia.it - Capitale
Sociale € 47.594.000 i.v. Num. Iscriz. del Reg. delle Imprese di Milano, C.F. e P.I.
03215010962 - R.E.A. n. 1882793 - Iscriz. Albo Imprese di Ass. n. 1.00142 - Iscrizione
Albo Gruppi Assicurativi. n. d'ordine 031 - Società soggetta alla Direzione ed al
CNP Alpenbank Aggressive 106,59 31/03/2017
UNIT LINKED Coordinamento della Helvetia Compagnia Svizzera d’Assicurazioni SA, Rappresentanza
CNP Alpenbank Balanced 98,47 31/03/2017 Generale e Direzione per l'Italia - Società con unico Socio - Imp. Autor. all'eser. delle ass.
UNIT in EURO DATA PREZZO CNP Alpenbank Balanced 2 104,71 31/03/2017 sulla Vita con Provv. ISVAP n. 1979 del 4 dicembre 2001 (G.U. del 12/12/2001 n. 288)
CNP Alpenbank Dynamic 129,31 31/03/2017
Quality 05/04/2017 7,722 CNP Alpenbank Substance 111,28 31/03/2017 BANCASSICURAZIONE
Progress 05/04/2017 7,250 CNP CIIS Aggressivo 100,90 31/03/2017
Maximum 05/04/2017 5,887
CNP CIIS Dinamico 100,59 31/03/2017
CNP CIIS Equilibrato 100,06 31/03/2017 UNIT LINKED
Global Equity 05/04/2017 6,645
CNP CIIS Moderato 100,68 31/03/2017 UNIDESIO 760071 12,120 31/03/2017 UNIDESIO 760129 12,163 31/03/2017 UNIDESIO 760186 11,612 31/03/2017
Global 100 05/04/2017 5,873
CNP CIIS Prudente 100,77 31/03/2017
Flex Equity 100 05/04/2017 12,180 UNIDESIO 760072 12,825 31/03/2017 UNIDESIO 760130 10,828 31/03/2017 UNIDESIO 760187 12,317 31/03/2017
CNP CIIS Total Return 98,46 31/03/2017
Opportunità Reddito 05/04/2017 4,966 CNP CIIS Essential 97,28 31/03/2017 UNIDESIO 760073 12,880 31/03/2017 UNIDESIO 760139 11,895 31/03/2017 UNIDESIO 760189 12,385 31/03/2017
Opportunità Reddito Plus 05/04/2017 5,032 CNP CIIS Advanced 98,81 31/03/2017
Opportunità Crescita 05/04/2017 4,978
UNIDESIO 760075 12,879 31/03/2017 UNIDESIO 760140 11,976 31/03/2017 UNIDESIO 760191 10,457 31/03/2017
CNP Aggressivo 99,67 11/10/2016
Opportunità Crescita Plus 05/04/2017 5,012 CNP Crescita 95,51 31/03/2017 UNIDESIO 760078 11,943 31/03/2017 UNIDESIO 760192 12,028 31/03/2017
UNIDESIO 760147 12,198 31/03/2017
Consultinvest Crescita 05/04/2017 5,222 CNP Dynamic Structured Opp 100,17 11/10/2016 UNIDESIO 760080 12,422 31/03/2017
Privilege 05/04/2017 5,037 CNP Equilibrato 101,92 31/03/2017 UNIDESIO 760149 12,091 31/03/2017 UNIDESIO 760193 12,568 31/03/2017
CNP Fondo Interno Certius IV 98,37 31/03/2017 UNIDESIO 760082 12,160 31/03/2017
Eurovita Dynamic Allocation 05/04/2017 4,988 UNIDESIO 760150 12,127 31/03/2017 UNIDESIO 760201 11,744 31/03/2017
Eurovita Conservative Allocation 05/04/2017 5,028 CNP Fondo Interno Certius V 54,86 31/03/2017 UNIDESIO 760085 10,818 31/03/2017
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CNP Linea Aggressiva 102,52 11/10/2016 UNIDESIO 760156 10,239 31/03/2017 UNIDESIO 760202 12,563 31/03/2017
Low Volatility Plus 29/03/2017 5,115 UNIDESIO 760088 12,849 31/03/2017
Platinum 1 05/04/2017 4,976
CNP Linea Conservativa 98,38 31/03/2017 UNIDESIO 760157 13,312 31/03/2017
UNIDESIO 760091 12,826 31/03/2017 UNIDESIO 760203 13,782 31/03/2017
CNP Dinamico 100,94 31/03/2017
Syncro Bilanciato 05/04/2017 5,047 UNIDESIO 760159 12,203 31/03/2017
CNP Moderato 101,75 31/03/2017 UNIDESIO 760095 10,561 31/03/2017 UNIDESIO 760205 10,886 31/03/2017
Syncro Flessibile 05/04/2017 4,953
CNP Protezione 98,36 31/03/2017 UNIDESIO 760169 14,435 31/03/2017
Synchro Altamente Dinamico 05/04/2017 5,010 UNIDESIO 760098 12,579 31/03/2017 UNIDESIO 760206 10,864 31/03/2017
CNP Prudente 103,16 31/03/2017
Platinum 2 05/04/2017 4,873 UNIDESIO 760170 13,261 31/03/2017 UNIDESIO 760210 13,127 31/03/2017
CNP Reddito 98,82 31/03/2017 UNIDESIO 760099 11,785 31/03/2017
Consultinvest Investimento Reddito 05/04/2017 5,074 CNP Sviluppo 94,67 31/03/2017 UNIDESIO 760174 12,605 31/03/2017
UNIDESIO 760102 11,258 31/03/2017 UNIDESIO 760216 11,474 31/03/2017
Butterfly Altamente Dinamico 05/04/2017 5,309 CNP WB Alternative 101,34 11/10/2016
Butterfly Flessibile 05/04/2017 5,032 UNIDESIO 760104 11,364 31/03/2017 UNIDESIO 760179 12,065 31/03/2017 UNIDESIO 760229 11,968 31/03/2017
Dynamic Recovery 106,86 31/03/2017
Eurovita Platinum GP 05/04/2017 4,939 Linea Prudente 101,23 31/03/2017 UNIDESIO 760105 10,579 31/03/2017 UNIDESIO 760180 12,243 31/03/2017 UNIDESIO 760234 10,070 31/03/2017
Investimento Protetto 05/04/2017 5,030 Linea Bilanciata - -
UNIDESIO 760109 11,671 31/03/2017 UNIDESIO 760183 11,712 31/03/2017 UNIDESIO 760235 10,068 31/03/2017
Mid Volatility Plus 29/03/2017 5,017 Linea Flessibile - -
Mid Volatility 29/03/2017 5.019 Linea Total Return 101,55 31/03/2017 UNIDESIO 760125 12,466 31/03/2017 UNIDESIO 760185 11,679 31/03/2017 UNIDESIO 760243 10,590 31/03/2017

EUROVITA ASSICURAZIONI S.p.A. UNIT LINKED - FONDI INTERNI INDEX LINKED

Via Vittorio Veneto, 74 - 00187 - Roma AZZOAGLIO CONSERVATIVO 6,898 31/03/2017 DUAL INDEX - 2012 105,366 29/03/2017
Tel. 06 474821
AZZOAGLIO DINAMICO 6,342 31/03/2017
www.eurovita.it AZZOAGLIO EQUILIBRATO 7,323 31/03/2017 DUAL INDEX - 2013 102,622 29/03/2017
UNIDESIO PRUDENTE 11,851 31/03/2017
UNIDESIO MODERATO 12,543 31/03/2017 INDEX EURO DIVIDEND - 2013 112,237 29/03/2017
UNIDESIO ATTIVO 13,358 31/03/2017
UNIDESIO VIVACE 13,782 31/03/2017 INDEX EuroCrescita 2014 99,816 29/03/2017
OBBLIGAZIONARIO MISTO 10,859 31/03/2017
AZIONARIO EURO 9,831 31/03/2017 INDEX TOP DIVIDEND 2013 113,417 29/03/2017
MetLife Europe d.a.c. AZIONARIO GLOBALE 13,679 31/03/2017
Rappresentanza Generale per l’Italia BILANCIATO 12,805 31/03/2017 PIP - FONDI INTERNI
Via Andrea Vesalio n. 6 CONSERVATIVE 10,382 31/03/2017
00161 Roma PREVIMISURATO 13,917 30/03/2017
!'%'&#$! "

BOND MIX 10,894 31/03/2017

www.metlife.it BALANCED 12,340 31/03/2017 PREVIBRIOSO 15,059 30/03/2017
GLOBAL EQUITY 16,059 31/03/2017

Domani in ufficio,
UNIDESIO OBBLIGAZIONARIO BREVE TERMINE 10,266 31/03/2017 PREVIDINAMICO 14,924 30/03/2017
Valorizzazione al: 06/04/2017 UNIDESIO OBBLIGAZIONARIO MEDIO TERMINE 11,099 31/03/2017
Alico Gest.Bilanc.Glob 1,471 UNIDESIO AZIONARIO AREA EURO 13,134 31/03/2017 FPA - LINEE

macchina o motorino? Alico Gest.Azion.Glob

Alico Gest.Bilanc.Eur
1,564
1,455
UNIDESIO AZIONARIO INTERNAZIONALE
OBBIETTIVO 03/2021
OBBIETTIVO 05/2021
17,421
9,930
10,466
31/03/2017
31/03/2017
31/03/2017
LINEA 1
LINEA 1 - FASCIA A
12,149
12,625
31/03/2017
31/03/2017
HIGH DIVIDEND 9,943 31/03/2017 LINEA 1 - FASCIA B 12,381 31/03/2017
Alico Gest.Azion. Eur 1,465
MEGATREND 9,084 31/03/2017 LINEA 2 13,617 31/03/2017
Alico Aper.Indiciz.Eur 1,141 PICK 25 10,187 31/03/2017 LINEA 2 - FASCIA A 13,951 31/03/2017
EVOLUTION 30 - -
Alico Aper.Indiciz.Usa 1,948 LINEA 2 - FASCIA B 14,124 31/03/2017
EVOLUTION 50 - -
LINEA 3 13,867 31/03/2017
Alico Aper.Indiciz.Glo 1,578 EVOLUTION 70 - -
FONDO STABILITA ARCA - - LINEA 3 - FASCIA A 14,127 31/03/2017
Alico Aper.Indiciz.Ita 0,841 FONDO CRESCITA ANIMA - - LINEA 3 - FASCIA B 15,305 31/03/2017
Alico Liquidita’ 1,036
Alico R. Prudente 1,294 CANALE AGENTI E BROKER
Alico R. Crescita 1,233
INDEX LINKED UNIT LINKED - FONDI INTERNI
Alico R. Multi Comm. 0,389
HELVETIA WORLD EQUITY 177,960 04/04/2017
VE LO DICE Alico Multi Comm. 0,412
HELVETIA EUROCRESCITA 98,446 29/03/2017
HELVETIA EUROPE BALANCED 220,550 04/04/2017
Alico Long Investment 0,934 HELVETIA WORLD BOND 250,150 04/04/2017
ATTIVO SPECIFICO
HELVETIA GLOBAL BALANCED 182,120 04/04/2017
Alico Agriculture 0,374
HELVETIA QUATTRO.10 99,964 29/03/2017 HELVETIA GLOBAL EQUITY 144,210 04/04/2017
Alico Metals 0,443 FONDO CONSERVATIVO 9,778 31/03/2017
HELVETIA THESAURA - Ed. 04-2013 109,848 29/03/2017
FONDO SVILUPPO 9,890 31/03/2017
HELVETIA THESAURA - Ed. 04-2014 97,635 29/03/2017
FONDO OPPORTUNITA 9,963 31/03/2017
FPA - LINEE UNIBOND 10,133 31/03/2017
LINEA GARANTITA 12,286 31/03/2017
LINEA BILANCIATO 13,939 31/03/2017

classmeteo.it LINEA OBBLIGAZIONARIO 13,194 31/03/2017

PIP - FONDI INTERNI
HELVETIA MULTIMANAGER FLESSIBILE 12,830 04/04/2017

LINEA AZIONARIO 11,155 31/03/2017 HELVETIA MULTIMANAGER EQUITY 14,560 04/04/2017

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POLAR CAPITAL FUNDS

Comparto Classe NAV Valori al Il resto,
di Azioni
Global Technology EUR 31,33 06/04/2017
scopritelo da voi.
GBP 26,72 06/04/2017
USD 33,39 06/04/2017
Healthcare Opportunities EUR 23,99 06/04/2017

PER 27.000 Polar Japan Fund

GBP
USD
USD
20,46
25,57
23,41
06/04/2017
06/04/2017
07/04/2017

LOCALITÀ NEW
GBP 18,79 07/04/2017
Il primo magazine-device per vivere bene l’era digitale JPY 2589,25 07/04/2017
UK Absolute Return Class A EUR 12,22 18/11/2013
+ VELOCE DA USARE

ITALIANE
Class A GBP 10,25 18/11/2013 + MODERNO DA LEGGERE
Class A USD 16,50 18/11/2013

OGNI MESE IN EDICOLA Class I EUR

Class I GBP
12,51
10,49
18/11/2013
18/11/2013
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E 170.000 + RICCO
Class I USD 16,89 18/11/2013 NEI CONTENUTI

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CITTÀ NATIONALE SUISSE VITA Gruppo HELVETIA

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DEL MONDO /// #)!--!"",+!*%+.' #,*

098105098108105111103114

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I nuovi lussi risultano inferiori ai livelli pre-crisi L’istituto valuta 10 portafogli Npl
Ubi, Npl frenano Banca Ifis, avanti
Sì all’aumento da 400 milioni
bi banca compra Ban-
U ca Marche, Etruria e
CariChieti «veramen-
te risanate, in primo
luogo perché è prevista l’alie-
nazione di crediti deteriorati
per 2,2 miliardi»: lo ha sotto-
lineato il presidente del con-
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siglio di gestione, Letizia Mo-
ratti, nel corso dell’assemblea
degli azionisti che ha appro-
vato l’aumento di capitale da
400 milioni di euro. «Il prezzo
che noi paghiamo è simbolico
e la patrimonializzazione che
abbiamo chiesto porta le tre
banche ad avere un Cet1 supe-
riore al 9% che, per questa di-
mensione e tipologia di banca,
è assolutamente in linea, anzi
superiore alle richieste dell’au-
torità di vigilanza. L’aumento
di capitale non è per coprire le
perdite di queste banche, ma
per portare il Cet1 di queste
banche, una volta che saranno
nel perimetro di Ubi, a un livel-
lo superiore all’11% ».
Intanto il fondo Silchester
ha incrementato la propria
partecipazione in Ubi dal 6,9
al 7,2%. L’a.d. Victor Massiah
ha spiegato che da inizio anno
BREVI
Fca Bank, joint venture
paritetica tra Fiat Chrysler
e Crédit Agricole, ha emesso
un bond da 800 milioni di
euro con scadenza 2021. Le
richieste sono state superiori
a 2,2 mld euro.
Fs ha siglato un accordo
con il ministero dei trasporti
argentino per la fornitura
di consulenza tecnica di
ingegneria ferroviaria nello
sviluppo della rete a Buenos
Aires.
Leonardo. L’amministra-
zione di Buenos Aires ha af-
fidato al gruppo italiano, in
collaborazione con Telecom
Argentina, la realizzazione
di una rete di comunicazio-
ne a standard Tetra.
Axélero. Da uno studio
condotto con DeRev emerge
che la comunicazione social,
portata avanti da società
attive in ambito finanziario,
ha ampi margini di mi-
glioramento. I canali delle
banche generano un traffico
sui loro siti corporate pari
allo 0,82%.
Generali. Partiranno fra
un mese i lavori di restauro
dei Giardini reali di Venezia
promossi da Venice Gardens
Foundation in partnership
con la compagnia triestina,
che investirà metà dei 5 mi-
lioni di euro preventivati.
4Aim Sicaf. L’assemblea
degli azionisti ha nominato
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M E R CAT I E F I NA N Z A Sabato 8 Aprile 2017
Sabat 45
con lo shopping
si sta confermando un’ulterio- li più rapidi ed efficaci». Non la anca Ifis sta esami- bro tra i 10 e i 15 miliardi di
re riduzione dei flussi di nuovo
credito problematico: «Addirit-
tura assistiamo a una dimen-
sione che è inferiore anche ai
livelli pre-crisi, e questo è il
pensa così, tuttavia, Massiah,
per il quale «dobbiamo vedere
quali sono le questioni fonda-
mentali della governance e su
quelle lavorare per ottimizzar-
B nando una decina di
portafogli di Npl per
altre possibili acqui-
sizioni nei prossimi mesi, dopo
che da inizio anno ha perfezio-
euro, e siamo avviati per il 2017
a fare un grande passo rispetto
al piano».
Bossi ha ricordato che gli
effetti e i risultati di queste
segnale più importante». le, e non farci imbambolare nato operazioni per 2 miliardi operazioni emergeranno in
Giandomenico Genta, pre- troppo dai luoghi comuni. C’è di euro: lo ha annunciato l’a.d. futuro. «Per ora vediamo gli
sidente dell’ente piemontese, stato un periodo in cui tutti vo- Giovanni Bossi. «Il 2017 è ini- effetti degli acquisti degli ul-
ha invitato a superare l’attua- levano il duale. Ora tutti che ziato con il botto: riteniamo che timi due-tre anni: la nostra
le modello di governance dua- non lo vogliono perché è forse sia un anno in cui possiamo su- divisione nel 2016 ha fatto un
le per arrivare a dotarsi di un una cosa che sembra duale, perare le nostre previsioni di balzo del 200% del margine di
modello tradizionale, in grado quindi doppia, ma non è così». acquisto. Sul triennio abbiamo intermediazione».
di ottenere «processi decisiona- © Riproduzione riservata previsto acquisti a valore di li- Nessuna preoccupazione, da
parte dell’istituto, per l’inten-
zione annunciata da Intesa
Deutsche Bank ricapitalizza per 8 mld Sanpaolo di entrare in futuro
nel mercato degli Npl come
Deutsche Bank ha completato l’aumento L’istituto ha deciso di procedere con il nuovo acquirente: «Siamo in tanti in
di capitale da 8 miliardi di euro annunciato rafforzamento patrimoniale per approfittare questo settore, ma non ci sono
il 5 marzo. L’operazione, la quarta di questo dell’enorme liquidità ancora presente sui mer- banche attive sui crediti dete-
genere per la banca tedesca dal 2010, si è con- cati finanziari e del successo della ricapitaliz- riorati per quanto riguarda gli
cretizzata con l’emissione di 687,5 milioni di zazione da 13 miliardi di Unicredit. Anche nel acquisti. Se altre banche entra-
azioni, con i relativi diritti di sottoscrizione in caso di Deutsche Bank l’aumento risultava no, ben venga: non credo che il
opzione per gli azionisti al prezzo unitario di quasi interamente sottoscritto da un sinda- paese possa tenere in piedi que-
11,65 euro, con uno sconto del 35% rispetto ai cato di 30 banche. L’istituto ha visto il Core sta situazione sugli Npl molto
valori di chiusura segnati dal titolo nell’ultima Tier 1 al 31 dicembre scorso salire dall’11,8 a lungo, è un problema che va
seduta prima della delibera dei consigli di sor- al 14,1% su base pro-forma fully loaded, e il risolto». Proprio per questo,
veglianza e gestione. Il 98,9% dei diritti è stato leverage ratio dal 3,5 al 4,1%. ha concluso Bossi, «visto che il
esercitato, mentre l’inoptato sarà collocato sul In borsa il titolo dell’istituto ha ceduto lo mercato è fatto anche da fondi
mercato a cura del consorzio di underwriter 0,96% a 15,53 euro. di private equity, possiamo la-
composto da varie banche. © Riproduzione riservata vorare con loro».
© Riproduzione riservata
Giovanni Natali presiden-
te.
Tps ha chiuso il 2016 con un
utile netto di 1,9 milioni di
euro, in crescita del 263% ri-
spetto all’anno precedente.
Ynap e Valentino hanno
avviato una partnership
per creare un nuovo modello
di business omni-channel
(Next Era) con l’obiettivo
di rivedere il rapporto tra i
brand del lusso e gli online
retailer.
Banco Santander. L’a.d.
Ana Botin ha confermato
che, a valere sui conti 2017,
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Per tre giorni tutti i programmi in diretta
l’istituto punta ad aumen-
tare il dividendo a 0,22 euro dal più importante appuntamento per risparmiatori e consulenti
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350 milioni di euro con Ifa2,
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25 ANNI DALLA PARTE DEI PROFESSIONISTI

25
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anni

IL LIBRO D’ORO
DELLE
PROFESSIONI
Supplemento gratuito allegato al numero odierno di ItaliaOggi7

I primi 25 anni di ItaliaOggi

a fianco dei professionisti:
personaggi, battaglie, prospettive

In occasione dei suoi 25 anni, ItaliaOggi regala

il Libro d’Oro delle Professioni, per raccontare la storia, la realtà
e i progetti di 25 professioni che hanno fatto grande l’Italia

IN COLLABORAZIONE CON

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 Sabato 8 Aprile 2017
Il Consiglio dei ministri ha approvato otto decreti attuativi della legge 107/2015
Precari della scuola a bordo
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Concorsi facilitati e posti riservati per entrare di ruolo
DI ALESSANDRA RICCIARDI
recari della scuola, al
P via concorsi facilitati e
posti riservati per en-
trare di ruolo. Il gover-
no ha approvato il decreto che
disciplina le nuove modalità di
formazione e di reclutamento
dei docenti. Una riforma che
rivede le procedure ordinarie di
arruolamento degli insegnanti-
per accedere basterà la sempli-
ce laurea- e contestualmente ne
prevede una straordinaria, per
chi è abilitato ma precario e per
chi pur senza abilitazione fa
supplenze nelle scuole statali o
paritarie da almeno tre anni. Il
governo riconosce loro il diritto
di accedere a una corsia prefe-
renziale di selezione con posti
riservati in percentuale decre-
scente rispetto alle cattedre che
ogni anno si renderanno libere.
«Una soluzione strutturale per
il problema del precariato»,
aveva anticipato a ItaliaOggi
martedì scorso il sottosegreta-
rio all’istruzione, Vito De Fi-
lippo. I docenti interessati alla
fase transitoria ad oggi dovreb-
bero essere circa 80 mila: circa
62.500 sono gli abilitati della
seconda fascia di istituto. I pre-
cari non abilitati di terza fascia
di istituto sono invece oltre 320
mila, molti dei quali però con
pochi mesi di servizio. Quelli
con 36 mesi di servizio dovreb-
bero attestarsi sui 20 mila. Il
provvedimento è uno degli otto
decreti attuativi della legge
107/2015, la cosiddetta Buona
scuola del governo Renzi, tutti
approvati ieri in via definitiva
dal consiglio dei ministri: dalla
valutazione degli studenti (si
vedano le anticipazioni di mer-
coledì scorso di ItaliaOggi) al
sostegno dell’handicap (si veda
il numero di martedì scorso),
dalle scuole all’estero all’istru-
zione professionale, la riforma
entra in vigore dal prossimo
anno. «Sono il frutto di un lungo
lavoro di consultazione in sede
parlamentare, nelle commis-
sioni competenti. C’è stato un
ampio confronto che è servito
a migliorare ed arricchire i
testi», ha spiegato la ministra
dell’istruzione, Valeria Fedeli.
«Il lavoro di confronto e ascol-
to con le parti in campo andrà
avanti nelle successive fasi at-
tuative», promette De Filippo.
«Una scuola che non ha paura
di valutare, che ha piena fidu-
cia negli insegnanti , più risorse
per la delega sull’infanzia e un
percorso di istruzione professio-
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Diritto
& Fisco
Valeria Fedeli
Vito De Filippo
nale che dialoga con il mondo
del lavoro e delle professioni»,
precisa Gabriele Toccafondi,
sottosegretario al Miur. Eviden-
ziano molti punti critici, ma an-
che fattori positivi, i sindacati.
Formazione e recluta-
mento. Niente più percorsi
post laurea per abilitarsi in
attesa poi di fare il concorso:
basterà la laurea magistrale
per partecipare a una selezio-
ne pubblica superata la quale si
accede a tre anni di formazione
e reclutamento (Fit) nei quali
i candidati saranno pagati con
un rimborso spese crescente.
La specializzazione si inten-
de acquisita al primo anno. Il
secondo sarà di formazione
universitaria e avvio graduale
all’insegnamento con supplenze
brevi. L’ultimo anno sarà di ti-
rocinio, dedicato esclusivamen-
te a supplenze. Superato il qua-
le, si entra in ruolo attraverso
il meccanismo della chiamata
diretta. La procedura vale sia
per i docenti dei posti comuni
che il sostegno delle scuole su-
periori. I concorsi, su base regio-
nale o interregionale, saranno
banditi ogni due anni sulle cat-
tedre che si prevedono vacanti
e disponibili nel secondo e terzo
anno successivi a quelli in cui
si espletano le prove concorsua-
li. Tre le prove di esame: uno
scritto sulle competenze nella
specifica classe di concorso, un
altro scritto sulle competenze in
ambito pedagogico e didattico
47
DI
NTO
LE OBBLIGAZIONI ECONOMMICHE
NELLA SEPARAZIONE E NEL DIIVORZIO
IIN EDICOLA CON
I decreti in sintesi
Formazione e accesso ai ruoli del
personale docente
della scuola secondaria e tecnica
Prevista l’emanazione con cadenza
regolare del bando di concorso sul
Effettività del diritto allo studio
Stanziati circa 40 milioni per le borse
di studio, altri 10 milioni per i sussidi
didattici agli alunni con disabilità e
ulteriori 10 milioni per il comodato d’uso
numero di posti che si prevedono vacanti dei libri di testo e dei sussidi digitali.
e disponibili al termine del triennio Promozione della cultura umanistica e
corrispondente al percorso formativo. sostegno alla creatività
Promozione dell’inclusione scolastica Si realizza un sistema coordinato per
degli studenti con disabilità la progettazione e la promozione della
Revisione delle modalità e dei criteri conoscenza delle ar ti e della loro
di certiicazione, la modiicazione della pratica quale requisito fondamentale del
formazione iniziale degli insegnanti di percorso di ciascun grado di istruzione
sostegno e l’obbligo di formazione sulle del sistema nazionale di istruzione e
tematiche dell’inclusione per il personale formazione;
della scuola. Scuola italiana all’estero
Revisione dei percorsi dell’istruzione Il decreto raf forza la missione di
professionale promozione della cultura italiana
Si prevedono indirizzi di studio ispirati a un
all’estero e razionalizza le norme sul
moderno concetto di occupabilità, riferito personale all’estero
ad ampie aree di attività economiche, Valutazione e certificazione delle
e non a singoli mestieri. Introdotto un competenze
sistema unitario e articolato di scuole
In un unico testo le disposizioni vigenti in
professionali. Stanziati 25 milioni per materia di: esame di Stato conclusivo del
l’apprendistato; primo ciclo di istruzione; esame di Stato
Sistema integrato di educazione e di conclusivo del secondo ciclo di istruzione,
istruzione dalla nascita fino ai sei anni con, tra l’altro, la riduzione a due delle
Il d e c r eto, te nu to a n c h e c o n to
prove scritte; prove Invalsi; attestazione
dell’orientamento europeo, elimina la delle competenze da rilasciare al
cesura tra i due periodi dell’infanzia, termine della terza classe di scuola
fornendo indicazioni e linee guida secondaria di primo grado; istituzione di
per servizi educativi e di istruzione di un apposito albo regionale dei presidenti
qualità; di commissione d’esame.
generale.
generale La terza prova sarà 2021/2022,
2021/2022 il 60% per i succes- che abbiano però lavorato per
un orale sulle conoscenze disci- si due anni che diventa il 40% almeno tre anni scolastici nelle
plinari e di lingua straniera. fino al 2026, il 30% dal 2026 al scuole pubbliche. La procedu-
L’articolo 17 del decreto defi- 2028 per poi ridursi al 20% per ra di selezione sarà bandita
nisce invece la fase transitoria. i bienni successivi sino a inte- ogni due anni, il requisito del
La norma stabilisce che fino ad grale scorrimento delle gradua- servizio va posseduto entro il
esaurimento delle Gae, il 50% torie di merito. La selezione per termine di presentazione delle
dei posti vacanti e disponibili accedere a questo canale sarà istanze. Si considera anno inte-
sarà coperto attingendo alle bandita entro febbraio 2018, ro quello che ha avuto durata di
stesse graduatorie. I posti che sarà una tantum e potranno almeno 180 giorni oppure se il
eventualmente dovessero libe- accedervi i precari abilitati an- servizio è stato prestato ininter-
rarsi andranno alle assunzioni che tecnico-pratici. Non potrà rottamente dal primo febbraio
dalle altre liste a cui andrà partecipare invece chi è già di fino al termine delle operazioni
l’altro 50% dei posti. Dentro ruolo, e vorrebbe concorrere per di scrutinio finale. La selezione
ci sono gli idonei del concorso altri classi di concorso, vista «la consiste in uno scritto di natu-
bandito nel 2016, in deroga finalità pubblica» di forre fine al ra disciplinare e in un orale.
al limite del 10% fissato dalla precariato che è alla base della Si entra in graduatoria con il
legge. Seguono poi gli abilitati norma. Chi supera la selezione punteggio per le prove concor-
delle cosiddette seconde fasce sarà inserito in graduatoria con suali e il servizio, e si è ammessi
di istituto: dopo il superamento un punteggio che per il 40% direttamente a un percorso di
di un orale entreranno in una dipende dall’esito dell’orale, e formazione e reclutamento di
graduatoria di merito regionale per il 60% dai titoli di servizio, due anni, pari al primo e terzo
alla quale si attingerà, al netto professionali e culturali posse- anno del percorso ordinario.
dei posti utilizzati per gli ido- duti. L’inserimento in questa Gli altri decreti. Rivista la
nei, per la copertura del 100% graduatoria richiede la cancel- valutazione degli studenti: re-
dei posti per gli anni scolasti- lazione da ogni altra lista. stano i voti alle elementari, non
ci 2018/2019 e 2019/2020, per Il secondo canale riservato
l’80% per gli anni 2020/2021 e riguarda i docenti non abilitati continua a pag. 48
098105098108105111103114
 48 Sabato 8 Aprile 2017
G I U ST I Z I A E S O C I E TÀ
Un’ordinanza della Cassazione sui commercialisti Stop entro 10 giorni
ai servizi di Uber Black
Onorari senza bis Ultimatum a Uber: blocco dei servizi via applicazio-
ne entro 10 giorni. Lo ha stabilito ieri il Tribunale
di Roma con una ordinanza che dichiara «accertata

Consulenza e difesa: cumulo ko la condotta di concorrenza sleale per concorren-

za sleale nei confronti degli operatori taxi e ncc
regolari posta in essere sul territorio italiano da
DI DARIO FERRARA all’amministrazione finanzia- ria e della dottrina. Nella spe- Uber e inibisce alle parti il servizio di trasporto
ria fu presentata dagli uffici cie, però, lo studio è avvenuto pubblico non di linea con l’uso dell’appplicazione
ddio cumulo degli ono- dell’azienda sulla base degli nella fase precedente e risul- Uber Black e delle analoghe applicazioni Uber-Lux,

A rari per patrocinio in

giudizio e consulenza
fiscale se la questione
posta alla base del ricorso alla
commissione tributaria fa par-
approfondimenti compiuti dal
professionista. Solo che l’istan-
za è respinta e il professionista
predispone due ricorsi. Ma per
il commercialista il cumulo fra
ta dunque compensato dalle
somme pattuite per i due con-
tratti con cui il professionista
è stato incaricato di appro-
fondire le agevolazioni per le
Uber-Suv, Uber-X, Uber-XL, UberSelect, Uber-Van,
disponendo il blocco di queste applicazioni sul ter-
ritorio italiano nonché di effettuare la promozione
e pubblicazione di detti servizi sul territorio na-
zionale». Inoltre, qualora non venga rispettata la
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te di un bagaglio di studi ac-
quisito del commercialista nel
precedente rapporto col cliente,
che l’ha incaricato di studiare il
modo di fargli avere uno sgra-
vio. E ciò perché l’attività svol-
ta risulta già remunerata sulla
base del contratto intervenuto
fra le parti. Emerge dall’ordi-
nanza 8924/17, pubblicata il
il compenso per la rappresen-
tanza e l’assistenza in giudizio
e quello per la consulenza tri-
butaria è previsto soltanto se
quest’ultima attività svolta si
risolve nell’analisi della legi-
slazione e della giurispruden-
za oltre che della prassi seguita
dall’amministrazione finanzia-
attività produttive al Sud: la
circostanza emerge dalla ci-
tazione introduttiva del giu-
dizio a suo tempo depositata
dall’interessato. Insomma:
quando ha predisposto i due
ricorsi il professionista aveva
già studiato la causa.
© Riproduzione riservata
decisione del Tribunale, è stata fissata una penale
di 10 mila euro per ogni giorno di ritardo a partire
dal decimo.
L’accoglimento del ricorso per concorrenza sleale
di alcune associazioni di categoria dei tassisti (Ugl
taxi, Federtaxi Cisal, Uil trasporti, Fit Cisl), trami-
te l’associazione Tutela legale taxi e grazie la difesa
dello studio legale Pavia e Ansaldo, è stato descritto
da Codacons come «una decisione abnorme che ri-
porta l’Italia al Medioevo». Secondo l’associazione

Dal 18 aprile, 730 online

6 aprile dalla seconda sezione
civile della Cassazione.
Approfondimenti com-
piuti. Bocciato il ricorso del
professionista, incaricato
dall’impresa industriale di
realizzare uno studio per
consentire alla società di ot-
tenere l’esenzione decennale
dall’imposta sul reddito per
gli investimenti realizzati nel
Mezzogiorno prevista dalla
legge dell’epoca. In effetti un
testimone conferma che la
richiesta del beneficio fiscale
Precompilata 2017, istruzioni per l’uso. Con il provve-
dimento di ieri dell’agenzia delle entrate sono fornite le
indicazioni per l’operazione modello 730 per il 2017. I
contribuenti e i loro intermediari potranno scaricare la
domanda a partire dal 18 aprile. In relazione alla propria
dichiarazione precompilata, il contribuente può: visualiz-
zare e stampare, accettare o modificare, anche con inte-
grazione dei dati, versare le somme eventualmente dovute
con modello f24 già compilato, indicare le coordinate del
conto su cui veder accreditare il rimborso, consultare le
comunicazioni e l’elenco dei soggetti delegati.
a tutela dei consumatori saranno proprio gli utenti
a soffrire maggiormente degli effetti della decisio-
ne, che va a paralizzare il mercato dei trasporti
non di linea. La Codacons sottolinea l’immobilismo
del governo che non pare cogliere le possibilità of-
ferte dalle tecnologie e invita ad un adeguamento
normativo, che si allinei con gli attuali bisogni dei
cittadini.
«Siamo allibiti per quanto annunciato dall’ordi-
nanza che va nella direzione opposta rispetto al
decreto Milleproroghe e alla normativa europea»,
ha dichiarato il portavoce di Uber, promettendo di
fare appello contro la decisione.
Eden Uboldi

SEGUE DA PAG. 47 Tar sulle notifiche con Cades e Pades DOGANE

entrano le lettere. Le bocciature, comunque, dovranno essere
eccezionali e decise all’unanimità dai docenti. All’esame di stato
Le firme digitali Videolottery
Controlli
della maturità è stata introdotta, nel decreto finale, la sufficien-
za in tutte le materie, il testo iniziale prevedeva la media del
sei. L’insufficienza sarà possibile in una sola materia o gruppo
di materie e l’ammissione dovrà essere motivata. Prove Invalsi:
si introduce una prova di inglese standardizzata al termine
sia della primaria sia della secondaria di I e II grado. Nelle
classi finali della secondaria di I e II grado la prova Invalsi
tutte pari sono più stretti
è requisito per l’ammissione all’esame, ma non influisce sul DI DARIO FERRARA co, secondo cui è previsto il DI NICOLA TANI
voto finale. Altro decreto molto atteso è quello sull’inclusione formato Pades perché con-

A
degli studenti con handicap: rivista la formazione iniziale dei ltro che inammis- sente la lettura immediata Controlli più stretti sulle
docenti di sostegno dell’infanzia e della primaria, attraverso s i b i l e. Va l i d a l a ed è inesistente e non sana- Videolotteries, le macchine da
l’istituzione di un corso di specializzazione ad hoc. Ci sarà una notifica del ricorso bile la notifica che impone gioco con vincite fino a mezzo
specifica formazione anche per il personale assistente. La pro- effettuata dal pri- l’accesso con un programma milione di euro che nel solo
posta di quantificazione del personale sul sostegno sarà fatta vato all’amministrazione ad hoc. 2016 hanno prodotto 23 mi-
dal dirigente scolastico sulla base del Progetto educativo indi- via Pec con firma digitale In realtà, osservano i giu- liardi di euro di raccolta e 1,2
vidualizzato dell’alunno. Rivisto poi il sistema di istruzione e Cades invece che Pades, a dici napoletani, la firma Pa- miliardi di entrate erariali. È
formazione professionale. I percorsi, prevede il decreto, durano patto che l’ente si costitui- des è imposta per gli atti l’effetto delle nuove regole tecni-
5 anni: biennio più triennio. Gli indirizzi, a partire dall’anno sca in giudizio. E ciò perché depositati e non anche per che contenute nel regolamento
scolastico 2018/2019, passano da 6 a 11. Ogni scuola potrà de- il primo formato è ammes- la notifica alle altre par- del 4 aprile pubblicato sul sito
clinare questi indirizzi in base alle richieste e alle peculiarità so nell’ordinamento grazie ti. E la prescrizione viene dell’Agenzia delle dogane. In
del territorio, coerentemente con le priorità indicate dalle re- alla normativa europea e dalle specifiche tecniche attesa dell’attuazione della Di-
gioni. Le scuole potranno utilizzare le loro quote di autonomia la violazione di norme tec- contenute nel decreto del rettiva Ue sull’antiriciclaggio,
in relazione all’orario complessivo per rafforzare i laboratori e niche non può comportare presidente del Consiglio che introduce forti limitazio-
qualificare l’offerta in modo flessibile. Conseguita la qualifica l’invalidità di atti proce- dei ministri 40/2016, un re- ni al settore giochi, cambiano
triennale, gli studenti potranno scegliere di proseguire gli studi durali senza violazioni golamento ministeriale: si intanto le regole in materia di
passando al quarto anno dei percorsi di Istruzione Professionale del diritto di difesa o altri tratta dunque di una fonte ticket rilasciati dalle macchine:
statali o regionali e conseguire un diploma professionale tecnico. pregiudizi alla decisione fi- subsecondaria, in quanto sui tagliandi dovranno essere
Al termine dei percorsi di istruzione professionale, in quelle che nale. È quanto emerge dal- subordinata ai regolamen- riportate tutte le informazioni
diventano vere e proprie «scuole territoriali di innovazione», si la sentenza numero 1799 ti governativi oltre che alla utili ad evitare le operazioni
consegue il diploma quinquennale di istruzione secondaria di del 2017, pubblicata dalla legge. Le forme degli atti anomale attraverso le banco-
II grado. Altro decreto, altra riforma, quella dell’educazione e quarta sezione del Tribuna- sono solo «lo strumento più note di grosso taglio. I biglietti
istruzione dalla nascita fino a 6 anni: si prevede un sistema le amministrativo regionale idoneo per la realizzazione dovranno riportare gli importi
unitario con l’introduzione di standard nazionali per tutte le della Campania, che si pone di un certo risultato»: nel introdotti, puntati e vinti e il
strutture. È prevista la qualifica universitaria come titolo di in consapevole contrasto processo civile telematico la numero delle partite effettuate
accesso per il personale, anche per i servizi da 0 a 3 anni, e per con la sentenza 160/17 del Cassazione ha considerato in ogni sessione di gioco: detta-
la prima volta sarà istituita una soglia massima per la contribu- Tribunale amministrativo sanabile, la notifica del con- gli essenziali che consentiran-
zione da parte delle famiglie. Musica e danza, teatro e cinema, regionale della Basilicata. troricorso via posta elettro- no di individuare i tentativi
pittura, scultura, grafica delle arti decorative e design, scrittura nica certificata in formato di «ripulire» denaro, introdot-
creativa - è il decreto sulla cultura umanistica - entrano a pieno Fonte subsecondaria word invece che pdf. to nelle macchine e convertito
diritto nel Piano dell’offerta formativa delle scuole di ogni ordine Bocciata l’eccezione © Riproduzione riservata in un ticket di importo solo di
e grado che dovranno recepi- d’inammissibilità del ri- poco inferiore da riscuotere
re gli indirizzi del Piano delle I decreti sul sito corso sollevata dal Comune La sentenza sul immediatamente nelle sale.
Arti, triennale, che il Miur met- sulla base del provvedimen- Gli operatori avranno due anni
terà in campo di concerto con www.italiaoggi.it/ to adottato in sede di prima sito www.italiaog- per adeguare i sistemi di gioco
il Mibact. documenti applicazione del processo gi.it/documenti prima della dismissione degli
amministrativo telemati- apparecchi.

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 I M P O S T E E TA S S E Sabato 8 Aprile 2017 49

La circolare n. 8/17 interviene con chiarimenti per la correzione di errori contabili

Integrative, regole semplificate

Compensazione del credito emergente tramite F24
DI FABRIZIO G. POGGIANI dichiaratamente superato, dichiarazione integrativa da sivo, a quello di riferimento minato il prospetto rubricato
sebbene in parte. presentare entro i termini di dell’integrativa. «Errori contabili» del quadro
isciplina uniforme e Si ricorda che, prima del decadenza degli accertamenti, Si aggiunga, inoltre, che il «RS»; sul punto, è opportuno

D semplificata per le di-

chiarazioni integrati-
ve, siano esse a favore
e/o a sfavore dei contribuenti,
anche in presenza di errori di
recente intervento legislativo
(dl 193/2016), il contribuente
doveva procedere a riliquidare
autonomamente la dichiara-
zione dell’annualità cui si ri-
di cui all’art. 43, dpr 600/1973,
fatta salva l’applicazione del-
le sanzioni, con possibilità di
applicazione del ravvedimento
operoso, di cui all’art. 13, dlgs
credito derivante dal minor
debito o dal maggior credito
risultante dalla dichiarazione
integrativa deve essere indi-
cato all’interno della dichia-
evidenziare, però, che il chia-
rimento deve intendersi supe-
rato limitatamente alla proce-
dura applicabile nell’ipotesi di
errore non più emendabile, ai
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natura contabile. Possibile,
inoltre, la compensazione con
la delega «F24» del credito
emergente dalla dichiarazione
integrativa a favore.
Questa una delle numerose
precisazioni, inserite all’in-
terno della circolare 8/E di
ieri dell’Agenzia delle entra-
te, e fornite nell’ambito delle
conferenze organizzate dalla
stampa specializzata nei pri-
mi mesi del 2017.
Nel corso di detti eventi, le
Entrate hanno, infatti, defini-
to la procedura per la correzio-
ne degli errori contabili, alla
luce delle modifiche introdot-
te dal dl 193/2016, convertito
dalla legge 225/2016, stante
il fatto che era presente un
datato documento di prassi
(circ. 31/E/2013), destinato a
evitare il fenomeno della dop-
pia imposizione; documento
feriva l’omessa imputazione
sino all’annualità emendabile
e, con riferimento a quest’ul-
tima, doveva procedere nella
presentazione di una specifica
dichiarazione integrativa in
cui dovevano essere indicati
i risultati delle precedenti ri-
liquidazioni autonomamente
effettuate, utilizzando il qua-
dro «RS» della dichiarazione
dei redditi.
Allo stato attuale, per effet-
to delle modifiche introdotte
ai commi 8 e 8-bis, dell’art.
2, dpr 322/1998, le dichiara-
zioni possono essere integra-
te, per correggere errori e/o
omissioni, compresi quelli
che abbiano determinato l’in-
dicazione di un maggiore e/o
di un minore imponibile o di
un maggiore e/o minore debito
d’imposta o di un maggiore e/o
minore credito, attraverso una
472/1997.
Quindi, attualmente, le
dichiarazioni integrative «a
favore» del contribuente sono
trattate alla stessa stregua
di quelle «a sfavore», con una
disciplina più semplice e, so-
prattutto, uniforme (non era
comprensibile la precedente
asimmetria), con l’ulteriore
possibilità di compensare il
credito emergente, utilizzando
il modello di delega «F24».
Inoltre, è stato disposto
che, nei casi di correzione
di errori contabili relativi
alla cosiddetta «competenza
temporale», non si rendono
applicabili le limitazioni alla
compensazione previste per
la presentazione della di-
chiarazione integrativa oltre
il termine di presentazione
della dichiarazione relativa
al periodo d’imposta succes-
razione riferibile al periodo
d’imposta in cui è stata pre-
sentata l’integrativa, tant’è
che nei modelli Redditi 2017
(l’ex modello Unico) è stato
inserito uno specifico quadro
(denominato «DI») nel quale
deve essere esposto, in modo
distinto, il credito risultante
dalla dichiarazione integrati-
va, presentata per correggere
gli errori contabili di compe-
tenza.
Le disposizioni in commento,
come indicato nelle istruzioni
ai modelli dichiarativi, devono
ritenersi applicabili anche con
riferimento ai periodi d’impo-
sta pregressi, ancora emen-
dabili, e le indicazioni fornite
con il precedente documento
di prassi (circ. 31/E/2013) de-
vono ritenersi ormai supera-
te, tanto è vero che all’interno
delle dichiarazioni è stato eli-
sensi del previgente comma
8-bis, art. 2, dpr 322/1998,
restando valide le altre indi-
cazioni, applicabili sempre se
compatibili con il nuovo con-
testo legislativo.
Infine, la dottrina ha già
precisato che, in mancanza
di una norma ad hoc sulla de-
correnza, le nuove disposizio-
ni devono essere applicate con
decorrenze diverse, in relazio-
ne al fatto che le stesse siano
contenute nel testo originario
del dl 193/2016 (decorrenza
dal 24/10/2016) o siano state
introdotte in sede di conver-
sione dalla legge 225/2016
(decorrenza 3/12/2016).
La circolare sul
sito www.italiaoggi.
it/documenti

VERIFICHE FISCALI
Entrate straordinarie RICORSO ACCETTATO

come ricavi per l’Ocse Il Canada controlla Studi di settore,

I proventi da attività di investimento straordinarie do-
vranno essere inseriti nella colonna «revenues» (ricavi)
del country-by-country report. Il chiarimento arriva dal
documento «guida per l’implementazione dello scambio
automatico di informazioni» (Guidance on the Implemen-
tation of Country-by-Country Reporting) pubblicata ieri
dall’Ocse, che illustra le linee guida per la redazione del
Country-by-country report (Cbcr), documento facente
parte delle azioni del progetto Beps (Base Erosion and
Profit Shifting). I chiarimenti principali contenuti nel
paper riguardano, oltre alla contabilizzazione degli oneri
straordinari, la definizione delle parti correlate, cioè delle
imprese che partecipano alla definizione del fatturato del-
la casa madre, i principi contabili che determinano la par-
tecipazione di un soggetto imprenditoriale ad un gruppo,
la valutazione delle partecipazioni azionarie nel calcolo
delle revenues e la definizione del fatturato complessivo
di un gruppo consolidato. Il progetto Ocse/G20 Beps indica
15 azioni chiave per riformare il quadro normativo fiscale
internazionale. L’azione n. 13, riguarda proprio il Cbcr,
secondo il quale la capogruppo di holding multinazionali
con ricavi consolidati superiori ai 750 milioni di euro do-
vrà inviare su base annuale all’organo preposto (in Italia
l’Agenzia delle entrate) un documento contenente alcu-
ne informazioni rilevanti, tra cui l’ammontare dei ricavi,
gli utili lordi o le perdite, le imposte sul reddito pagate
e maturate, il numero di addetti, il capitale dichiarato,
gli utili non distribuiti e le immobilizzazioni materiali.
L’agenzia provvederà a scambiare queste informazioni con
i corrispettivi esteri entro il 30 giugno 2018. I dati esposti
nel Cbr vengono utilizzati per analizzare possibili rischi
di transfert pricing (definizione dei prezzi da adottare
tra imprese dello stesso gruppo) e per effettuare analisi
economiche e statistiche. Questo scambio automatico di
informazioni tra stati è stato introdotto dalla direttiva Ue
n. 2016/881, pubblicata in Gazzetta Ufficiale Ue il 3/6/2016
che aveva modificato la 2011/16/UE, disciplinante lo scam-
bio di informazioni tra Stati. La direttiva è stata introdotta
in Italia dalla legge di stabilità 2016, ed è entrata in vi-
gore con il decreto del Mef n. 56 del 23 febbraio 2017 (si
veda ItaliaOggi del 09/03/2017) Gli Stati membri avevano
tempo fino al 4 giugno 2017 per adottare le disposizioni
necessarie per conformarsi alla nuova direttiva.
Michele Damiani
gli evasori tramite scostamento prova
social network di antieconomicità
DI GIORGIA PACIONE DI BELLO
Il cyber-stalking per gli evasori canadesi. Que-
sto il nuovo strumento nelle mani del Canada
Revenue agency (Cra, Agenzia delle entrate
canadese) che permette di sondare i social
network dei contribuenti alla caccia di incon-
gruenze fiscali. Il piano ha come obiettivo la
raccolta di circa 2,6 miliardi di dollari in en-
trate fiscali extra. Per questo al Cra sono stati
concessi 444,4 milioni in cinque anni. L’esigen-
za di potenziare l’Agenzia delle entrate nasce
dal fatto che l’evasione fiscale costa al Cana-
da, all’anno, dagli 800 milioni ai 2 miliardi di
dollari. I contribuenti canadesi detengono nei
centri offshore una somma pari a 300 miliardi
di dollari. Il Cra è autorizzato a prendere nota
di tutto ciò che soggetti preselezionati posta-
no sui loro social network. Si parla di soggetti
preselezionati perché il fisco ha stilato una
classifica dei contribuenti in base alla pro-
babilità che questi hanno di evadere. In cima
alla classifica ci sono coloro che detengono un
determinato patrimonio e che fanno offsho-
re banking o lavorano in servizi finanziari.
Il Cra osserva i vari profili social e se nota
che lo stile di vita (es: le vacanze) non sono
in linea con quanto dichiarato, procede con
analisi più approfondite. Un metodo indiretto,
molto spesso usato, è l’analisi del patrimonio
netto (net-worth audit). Il Cra, dunque, ana-
lizza il conto corrente del soggetto, per un de-
terminato periodo di tempo, e calcola le spese
effettuate. Confrontando il dato con quanto
dichiarato, il Cra può capire se c’è o meno del
patrimonio non dichiarato. In questo caso si
procede con il contattare il soggetto e chiede-
re delle spiegazioni plausibili. In caso non ci
fossero, si procede con le sanzioni.
DI DEBORA ALBERICI
È legittimo l’accertamento basato sul solo
scostamento dagli studi di settore a cari-
co dell’azienda la cui gestione è risultata
antieconomica. A rilanciare l’importanza
degli standard delle Entrate è la Corte di
cassazione che, con la sentenza n. 9079
del 7 aprile 2017, ha accolto nel merito il
ricorso dell’amministrazione finanziaria
condannando la società a versare le mag-
giori imposte solo per lo scostamento dagli
standard. Insomma gli Ermellini hanno reso
un pronuncia che suona un po’ come una
voce fuori dal coro in quanto nell’ultimo
anno si è consolidato l’orientamento per
cui il solo scostamento non dimostra certo
ricavi in nero. Sul punto in sentenza si legge
che l’accertamento tributario standardiz-
zato costituisce un sistema di presunzioni
semplici, la cui gravità, precisione e con-
cordanza non è per legge determinata dallo
scostamento del reddito dichiarato rispet-
to agli standard in sé considerati ma nasce
solo in esito al contraddittorio da attivare
obbligatoriamente, pena la nullità dell’ac-
certamento, con il contribuente. In tale
sede, questi ha l’onere di provare, senza
limitazione di mezzi e contenuto, la sussi-
stenza di condizioni che giustificano l’esclu-
sione dell’impresa dall’area dei soggetti cui
possono essere applicati gli standard o la
specifica realtà dell’attività economica nel
periodo di tempo in esame, mentre la moti-
vazione dell’atto di accertamento non può
esaurirsi nel rilievo dello scostamento. Per
la Cassazione la condotta antieconomica
è un indizio sufficientemente grave.

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 50 Sabato 8 Aprile 2017
Lunedì in Gazzetta Uficiale la legge di conversione sugli interventi per il sisma
Rottamazione, risposte estive
Equitalia invierà la comunicazione entro il 15 giugno
DI VALERIO STROPPA
iù tempo a Equitalia
P per gestire le istan-
ze di «rottamazione»
dei ruoli. Il termine
entro cui l’agente della ri-
scossione dovrà inviare al
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debitore il conto da pagare,
comprensivo degli importi
delle singole rate e le rela-
tive scadenze, passa dal 31
maggio al 15 giugno 2017. È
quanto prevede la legge di
conversione del decreto si-
sma (dl n. 8/2017), che sarà
pubblicata lunedì in Gazzet-
ta Ufficiale. Si completa così
la riscrittura del calendario
della sanatoria, dopo che il
dl n. 36/2017 aveva proro-
gato il termine per l’adesio-
ne dei contribuenti (dal 31
marzo al 21 aprile), ma non
anche quello per la risposta
da parte degli uffici. Sebbene
inserito nel provvedimento
legislativo per l’emergenza
terremoto del Centro Italia
del 2016, il rinvio del termi-
ne riguarda tutti i soggetti
interessati e non solo cit-
tadini e imprese residenti
nelle zone colpite dal sisma.
La legge di conversione reca
comunque diversi interventi
fiscali a favore di questi ul-
timi.
Stop agli adempimenti.
Nelle aree danneggiate dal
sisma dichiarazioni e versa-
menti tributari resteranno
in stand-by fino al 30 novem-
bre 2017. Il meccanismo del-
la busta paga «pesante» sarà
accessibile su richiesta a tut-
ti i lavoratori e ai pensionati
residenti nei comuni colpiti,
a prescindere dal domicilio
fiscale del sostituto d’impo-
sta: viene eliminata così la
penalizzazione a carico dei
dipendenti impiegati fuori
sede e dei pensionati (Inps
e altri enti previdenziali
hanno quasi tutti domicilio a
Roma), inizialmente esclusi
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I M P O S T E E TA S S E
Finanziamenti per le
F
Decreto terremoto: gli interventi fiscali tasse. Il decreto conferma
ta
la possibilità per imprese,
Proroga
La sospensione degli adempimenti e dei versamenti tributari
prevista dal dm 1° settembre 2016 è prorogata ino al 30
novembre 2017. Fino alla stessa data sono conseguentemente
sospesi i termini per la notiica delle cartelle di pagamento e per
professionisti, artisti e agri-
pr
coltori di ottenere finanzia-
co
menti agevolati garantiti
me
dallo stato per il pagamento
da
dei tributi sospesi fino al 30
de
la riscossione delle somme risultanti dagli atti di accertamento novembre 2017 e di quelli
no
termini iscali esecutivo e delle somme dovute all’Inps, nonché le attività dovuti nell’anno 2018. Chi
do
esecutive da parte degli agenti della riscossione e i termini di chiede il prestito dovrà ini-
ch
prescrizione e decadenza relativi all’attività degli enti creditori, ziare a rimborsare la quota
zia
capitale a partire dal 1° gen-
ca
ivi compresi quelli degli enti locali naio 2020 (o dal 1° gennaio
na
La ripresa della riscossione dei tributi sospesi ino al 30 2021 se i finanziamenti ser-
20
vono a pagare i tributi dovu-
vo
novembre 2017, incluse le ritenute non operate dai sostituti ti nel 2018). La restituzione
Ripresa d’imposta su richiesta degli interessati (c.d. busta pesante), potrà avvenire al massimo
po
riscossione avverrà entro il 16 dicembre 2017, senza applicazione di in cinque anni, secondo il
sanzioni e interessi. Possibile restituzione dilazionata ino piano di ammortamento de-
pia
a un massimo di 18 rate mensili finnito nel contratto di finan-
ziamento.
zia
Nei comuni colpiti dagli eventi sismici del 2016 viene sospesa
dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2018 l’applicazione Canone Rai. Con una mo-
Addizionale dell’addizionale del 20% al tributo di conferimento dei riiuti in difica al dl applicata in fase
ecotassa discarica (c.d. «ecotassa»), prevista dall’articolo 205, comma di conversione, viene previ-
sto che anche la ripresa dei
3 del dlgs n. 152/ 2006 versamenti del canone di
ve
Le donazioni effettuate mediante il numero solidale 45500 abbonamento alla televisio-
ab
Sms solidali saranno detraibili dalle imposte sui redditi e deducibili dal ne scatterà entro il 16 dicem-
bre 2017, senza applicazione
br
reddito d’impresa di sanzioni e interessi. Per le
Il credito d’imposta per l’acquisto di beni strumentali nuovi nel famiglie che a seguito degli
fam
Mezzogiorno, disciplinato dalla legge di Stabilità 2016, viene eventi sismici non detengono
ev
Tax credit per esteso agli investimenti effettuati dalle imprese nei comuni più alcun apparecchio tv il
investimenti del Lazio, dell’Umbria, delle Marche e dell’Abruzzo colpiti dagli canone non sarà dovuto per
ca
il secondo semestre 2016 e
eventi sismici del 2016, ino al 31 dicembre 2018 per l’intero 2017.
pe
Per i prossimi dieci anni la quota di 8 per mille a gestione 8 per mille. Un’altra delle
8 per mille statale sarà destinata agli interventi di ricostruzione e di modifiche apportate da Mon-
mo
restauro dei beni culturali danneggiati o distrutti a seguito tecitorio riguarda la desti-
te
degli eventi sismici del 2016 nei comuni danneggiati nazione dei fondi dell’8 per
na
mille Irpef a diretta gestione
mi
statale, limitatamente alla
sta
dal beneficio. La restituzione 2016. Si tratta di un credito localizzate nei comuni del quota riferita alla conserva-
delle somme sospese e non di imposta a favore delle cratere tra Lazio, Umbria, zione dei beni culturali. Tali
versate dovrà iniziare entro imprese che acquistano beni Marche e Abruzzo, invece, somme, rivenienti dalle scel-
il 16 dicembre 2017. strumentali nuovi destinati l’incentivo sarà riconosciu- te operate dai contribuenti
a strutture produttive ubi- to fino al 31 dicembre 2018 nelle dichiarazioni dei red-
Bonus investimenti. Il cate nelle regioni Campania, e in misura potenziata: 25% diti presentate tra il 2017 e
nuovo articolo 18-quater Puglia, Basilicata, Calabria, per le grandi imprese, 35% il 2026 (redditi 2016-2025),
del decreto, introdotto alla Sicilia, Molise, Sardegna e per le medie e del 45% per le andranno a finanziare gli
camera, estende alle regioni Abruzzo, nella misura mas- piccole. Prevista comunque interventi di ricostruzione e
colpite dal terremoto il tax sima del 20% per le piccole la preventiva notifica della di restauro dei beni artistici
credit per gli investimen- imprese, del 15% per le me- misura alla Commissione danneggiati o distrutti a se-
ti nel Mezzogiorno previ- die e del 10% per le gran- Ue, ai sensi della disciplina guito degli eventi sismici.
sto dalla legge di stabilità di. Nel caso delle aziende sugli aiuti di stato. © Riproduzione riservata
TUIR2017 bis
IL TESTO UNICO DELLE IMPOSTE SUI REDDITI 2017
EDIZIONE STRAORDINARIA
AGGIORNATA ALLA LEGGE DI CONVERSIONE
DEL DL MILLEPROROGHE DEL 27 FEBBRAIO 2017
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 E N T I L O CA L I E STATO Sabato 8 Aprile 2017
Sab 51

La Consulta boccia una legge del Piemonte. Luoghi di culto, no all’obbligo dell’italiano

Test del sangue solo in farmacia

Illegittima l’estensione agli esercizi di vicinato e alla gdo
DI
Pagina a cura
FRANCESCO CERISANO
abilitati ad effettuare gli scre-
ening sanitari includendovi
bligo dell’italiano. Con la
sentenza n.67, depositata Contributi agli enti montani
olo nelle farmacie è
anche quelli a cui la legge
statale consente la vendita
sempre ieri in cancelleria, la
Consulta ha accolto il ricorso per le attività commerciali
S possibile effettuare i
test di autocontrollo
del sangue. Non negli
esercizi di vicinato o nei punti
di medicinali.
Nella sentenza n. 66/2017,
depositata ieri in cancelleria,
la Corte ha precisato che, no-
di palazzo Chigi contro una
legge della regione Veneto che
prevedeva l’uso della lingua
italiana nelle convenzioni ur-
Finanziare le attività commerciali dei comuni montani per
evitare lo spopolamento dei piccoli centri. E’ questo l’obietti-
vo del Fondo che ha ricevuto giovedì il via libera in Conferen-
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vendita della media e gran-
de distribuzione. Il fatto che
in queste strutture sia stata
ammessa la vendita di farma-
ci senza ricetta non significa
che tale liberalizzazione sia
avvenuta anche per le cosid-
dette «prestazioni analitiche
di prima istanza», come i test
di autocontrollo di alcuni va-
lori del sangue (trigliceridi,
colesterolo, glicemia).
Lo ha chiarito la Corte co-
stituzionale che ha dichiarato
illegittima una norma di una
legge della regione Piemonte
(art.1, comma 2, lr n. 11/2016)
nella parte in cui ampliava la
platea di esercizi commerciali
nostante gli interventi di libe-
ralizzazione sulla vendita dei
farmaci, «nessuna facoltà è
stata riconosciuta in capo agli
esercizi commerciali diversi
dalle farmacie convenzionate
con il Servizio sanitario na-
zionale». Pertanto, non può
esservi dubbio sul fatto che
la legge statale limiti «alle
sole farmacie la possibilità
di effettuare le prestazioni
analitiche di autocontrollo»
e che quindi una legge come
quella del Piemonte si pone
«in chiaro contrasto con la
legislazione statale» compe-
tente in materia.
Luoghi di culto, no all’ob-
banistiche stipulate tra i co-
muni e i rappresentanti delle
comunità religiose. L’impegno
a utilizzare la lingua italiana
avrebbe riguardato tutte le
attività svolte nelle attrezza-
ture di interesse comune per i
servizi religiosi, non diretta-
mente connesse alle pratiche
rituali di culto.
Per la Corte una norma del
genere «risulta palesemente
irragionevole in quanto in-
congrua rispetto alla finalità
perseguita» perché «intro-
duce un obbligo, quale quel-
lo dell’impiego della lingua
italiana, del tutto eccentrico
rispetto a tali interessi».
za unificata (si veda ItaliaOggi di ieri) e che stanzia circa 20
milioni di euro per il periodo 2014-20167. Il fondo è destinato
ai comuni totalmente montani, in cui gli esercizi commerciali
non siano presenti o siano carenti. I comuni interessati po-
tranno richiedere fondi per l’acquisto di arredi, partecipa-
zione a siti di e-commerce, acquisto o noleggio di strumenti
per la realizzazione di internet point, servizi di consegna su
ordinazione delle merci a domicilio, servizi di trasporto per il
raggiungimento delle sedi dei mercati nell’ambito dei territo-
ri montani. La maggiore tranche di risorse se la divideranno
i comuni della regione Calabria che potrà contare su uno
stanziamento complessivo di 1,725 milioni. Al secondo posto
c’è la Sardegna con una dotazione di 1,675 milioni, al terzo la
Lombardia con 1,5 milioni. I singoli comuni montani potranno
essere destinatari di finanziamenti annuali, ciascuno dell’im-
porto di 25 mila euro. Ai finanziamenti pluriennali, ciascuno
del valore di 100 mila euro, possono accedere aggregazioni
di almeno tre comuni montani.

INNOVAZIONE
Slitta la contabilizzazione Overshooting, sanzioni
dei fondi comunitari anche per il patto verticale Una startup
Al via, il sesto decreto correttivo sull’armonizzazione
contabile. Il testo del provvedimento è stato condiviso
Le sanzioni a carico degli enti spreconi che non uti-
lizzano totalmente gli spazi finanziari loro attribuiti su cinque è
dalla Commissione Arconet nella riunione dello scorso
22 marzo e attende ora solo la firma e la pubblicazione.
Le novità sono numerose e spaziano dalla contabilità
per alleggerire il pareggio di bilancio si applicano
anche ai beneficiari del patto verticale nazionale. La
precisazione arriva dalla Ragioneria generale dello
in Lombardia
finanziaria a quella economico-patrimoniale. Sul primo Stato, che a latere della circolare n. 17/2017 applica-
versante, spicca innanzitutto la formalizzazione del rin- tiva delle nuove regole di finanza pubblica, ha fornito
vio al 2018 delle nuove modalità di contabilizzazione dei a ItaliaOggi alcuni utili chiarimenti. In Italia una startup su cin-
fondi Ue che per le amministrazioni titolari di programmi In particolare, il Mef ha puntualizzato l’ampio spet- que è in Lombardia. Con
comunitari dovrebbero transitare dalle partite di giro. tro applicativo del comma 507 della l 232/2016. Tale 1.574 aziende attive su
Il condizionale è d’obbligo, visto che il tema è ancora norma stabilisce che, qualora gli spazi finanziari con- 6.800 a livello nazionale la
oggetto di riflessione. Il decreto, inoltre, definisce pun- cessi in attuazione delle intese regionali e dei patti di regione si conferma il ter-
tualmente le modalità di contabilizzazione dei «Prestiti solidarietà previsti dal dpcm 21 febbraio 2017, n. 21 ritorio più favorevole per
investimenti fondi europei» della Cassa depositi e prestiti. (pubblicato nella Gazzetta Ufficiale serie generale n. l’innovazione. Al secondo
Si tratta di finanziamenti flessibili finalizzati ad agevolare 59 del 11 marzo scorso) non siano totalmente utiliz- posto c’è l’Emilia Romagna
l’avvio di progetti cofinanziati dall’Ue, anticipando agli zati, l’ente non potrà beneficiare di spazi finanziari con 759 startup (11,2%),
enti beneficiari la necessaria liquidità nelle more dell’in- nell’esercizio finanziario successivo. al terzo il Veneto con 585
casso delle diverse tranche del contributo. Il contratto Proprio il richiamo al dpcm poteva far ritenere che (8,6%), mentre agli ultimi
di finanziamento prevede che, a seguito dell’incasso dei la penalizzazione riguardasse solo i meccanismi da posti ci sono la Valle d’Ao-
fondi Ue, l’ente deve obbligatoriamente rimborsare antici- esso puntualmente disciplinati, ovvero i patti regio- sta con 17 startup (0.2% del
patamente il prestito alla Cdp, senza oneri aggiuntivi. Le nali e quello orizzontale nazionale, e non anche i 700 totale italiano) e il Molise
istruzioni di Arconet distinguono a seconda che il prestito milioni da poco assegnati a valere sul patto verticale con 30 (0.4%). Le startup
sia concesso prima o dopo l’assegnazione dei contributi nazionale. innovative lombarde sono
Ue da parte della regione. In entrambi i casi, l’ente deve Invece, i tecnici ministeriali sottolineano che anche guidate per il 20,8% da gio-
contabilizzare separatamente e secondo esigibilità i mo- quest’ultima fattispecie è presidiata dal meccanismo vani, per l’11% da donne
vimenti relativi al prestito da quelli relativi al contributo, sanzionatorio, al fine di garantire l’ottimale alloca- e per il 3% da stranieri. I
provvedendo a rimborsare anticipatamente alla Cassa zione delle risorse disponibili. settori in cui si sviluppano
le somme riscosse dalla regione a seguito della rendi- Un altro dubbio riguardava le modalità di verifica maggiormente le aziende
contazione relativa alle spese effettuate. Se il prestito dell’integrale utilizzo dei bonus acquisiti (si veda Ita- lombarde sono quello dei
è concesso prima dell’assegnazione del contributo, dopo liaOggi di ieri). Via XX Settembre evidenzia che essa servizi di informazione e
l’assegnazione occorre impegnare le spese per il rimborso sarà focalizzata sulla realizzazione o meno dell’in- comunicazione, con 753
anticipato, con imputazione agli esercizi in cui è prevista vestimento agevolato, a prescindere dall’eventuale imprese (47,8% del tota-
la riscossione del contributo stesso e cancellare gli impe- differenza fra saldo e obiettivo realizzata dai singoli le regionale) e le attività
gni relativi all’ammortamento ordinario (quota capitale e enti a consuntivo. professionali, scientifiche
quota interessi). Nel secondo caso, il percorso è inverso Ad esempio, se un ente ha ottenuto uno spazio e tecniche con 362 azien-
perché alla data di stipula del contratto di finanziamento finanziario di 100 per realizzare un intervento su de (23%). Con l’obiettivo
l’ente ha già accertato l’entrata derivante dai contributi, una strada, il mancato utilizzo si configurerà solo se di proseguire sulla strada
ma comunque deve operare le necessarie registrazioni l’opera non viene realizzata (in tutto o in parte) e dell’innovazione impren-
affinché al momento dell’incasso possa essere effettuato non anche se il pareggio chiude con un overshooting. ditoriale, una delegazione
il pagamento per rimborso prestiti alla Cdp. Se l’ente ri- Ovviamente, verrà effettuato un puntuale controllo della regione, guidata dal
ceve un contributo inferiore alla quota di spesa realizzata sull’avanzamento dei lavori, grazie all’incrocio con presidente Roberto Maro-
per la quota del prestito non rimborsata anticipatamente i dati della Banca dati delle amministrazioni pub- ni sarà in visita fino a oggi
devono essere registrati gli impegni relativi agli interessi bliche. a San Francisco e nelle
e alla quota capitale, secondo il piano di ammortamento Infine, il Mef precisa che la possibilità di restituire principali imprese della
ordinario previsto contrattualmente. Quanto alla contabi- in corso d’anno gli spazi non (più) necessari è stata Silicon Valley. In agenda
lità economico-patrimoniale, infine, il dm reintroduce fra prevista quest’anno come misura una tantum, ma a incontri nelle sedi di Ai-
le riserve una voce specifica per evidenziare l’ammontare regime l’obiettivo è di arrivare a quantificare richie- rbnb, Linkedin, Facebook,
della parte di attivo immobilizzato formato da beni dema- ste ed assegnazioni in base ai fabbisogni effettivi, Apple e Stanford Universi-
niali, al netto del relativo fondo di ammortamento. evitando numeri «gonfiati» ad arte. ty, nonché un incontro con
Matteo Barbero Matteo Barbero il sindaco di San Francisco,
Ed Lee.

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 52 Sabato 8 Aprile 2017
D I R I T TO E I M P R E SA
Il Gestore servizi energetici chiarisce il regime degli incentivi. L’ecobonus è escluso

Certificati bianchi cumulabili

Compatibilità con superammortamento e Sabatini-ter
getti
ge «ancora da realizzarsi o
DI CINZIA DE STEFANIS Gli incentivi legati ai certificati bianchi in corso di realizzazione». La
li incentivi legati ai data
da di prima attivazione «è la

G certificati bianchi sono

cumulabili con il su-
perammortamento al
140% sui beni strumentali, con
la nuova sabatini-ter e con le
1) sono cumulabili:
- con il superammortamento al 140% sui beni strumentali
- con la nuova Sabatini-ter
- con le agevolazioni iscali nella forma del credito d’imposta a favore del
prima
pr

inizia
ini
data nella quale alme-
no uno dei clienti partecipanti
a beneficiare dei rispar-
mi energetici, anche qualora
questi
qu non siano misurabili,
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agevolazioni fiscali nella forma
del credito d’imposta a favore
del teleriscaldamento alimen-
tato con biomassa o con energia
geotermica. Non sono cumulabi-
li con le detrazioni fiscali, l’eco-
bonus per la sostituzione di vei-
coli inquinanti con altri a basse
emissioni, i finanziamenti sta-
tali concessi in conto capitale, il
credito di imposta per l’acquisto
di macchinari e attrezzature e i
programmi operativi interregio-
nali poiché il soggetto erogatore
dei finanziamenti risulta essere
direttamente il Mise e ricadono
nella fattispecie «altri incenti-
vi statali». Questo è quanto si
legge nei chiarimenti forniti
dal Gestore dei servizi energe-
tici in merito alla cumulabilità
degli incentivi legati ai certifica-
ti bianchi, che sono anche noti
come «Titoli di efficienza ener-
getica» (Tee). Le società terze
operanti nel settore dei servizi
teleriscaldamento alimentato con biomassa o con energia geotermica grazie
gr alla realizzazione del
- incentivi riconosciuti a livello regionale, locale e comunitario per interventi progetto
pr stesso». Per l’acces-
so è necessario dimostrare che
di eficientamento energetico (ad esempio, i Por Fesr per i quali il soggetto alla
all data di presentazione del-
erogatore è la regione). la Pppm (proposta di proget-
2) non sono cumulabili: to e programma di misura) il
progetto
pr non abbia iniziato a
- detrazioni iscali; generare
ge alcun risparmio di
- l’ecobonus previsto dal decreto legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito in energia
en primaria.
legge 7 agosto 2012, n. 134 per la sostituzione di veicoli inquinanti con altri Le
L imprese operanti nei
settori
se della distribuzione
nuovi a basse emissioni complessive; dell’energia
de elettrica e del gas
- inanziamenti statali concessi in conto capitale; naturale
na possono realizzare
- il credito di imposta per l’acquisto di macchinari e attrezzature (ad esempio progetti
pr relativi ad inter-
il credito di imposta introdotto dal dl 24/6/2014 n. 91); venti
ve di efficientamento dei
- programmi operativi interregionali – Poi energia - poiché il soggetto erogatore servizi
se post-contatore avva-
dei inanziamenti risulta essere direttamente il Ministero dello sviluppo lendosi
len di società separate,
partecipate
pa o controllate, ov-
economico, e pertanto ricadono nella fattispecie «altri incentivi statali». vero
ve operanti in affiliazione
commerciale.
co
energetici possono presentare (impresa in grado di fornire tutti Cei 11352 possono continuare I chiarimenti sul
nuovi progetti solo se in pos- i servizi tecnici, commerciali e a presentare le rendicontazioni
sesso di certificazione Uni Cei finanziari necessari per realiz- relative ai progetti trasmessi sito www.italiaog-
11352, ai sensi dell’art. 12, com- zare un intervento di efficienza prima del 18/7/2016. L’acces- gi.it/documenti
ma 5, dlgs 102/2014. Le ESCO energetica) non certificate Uni so ai Tee è riservato ai pro-

Contratti non confermati BREVI

Energia, ripristino veloce I dati del Barometro Crif della domanda di

Ritorno rapido al vecchio fornitore di gas ed energia per chi
è legato a un contratto non confermato. Ecco la nuova pos-
sibilità offerta al cliente domestico grazie alla deliberazione
228/2017/R/com dell’Autorità per l’energia elettrica, emessa
ieri, che approva il Testo Integrato per l’adozione di misure
propedeutiche per la conferma del contratto di fornitura di
energia elettrica e/o di gas naturale e procedura ripristinatoria
volontaria (TIRV) e abroga la deliberazione 153/2012/R/com.
Dal 1° maggio del 2017, quindi, qualora il passaggio da un
venditore all’altro avvenga senza le dovute regole preventive
per la conferma del contratto, si potrà, dopo un preventivo
reclamo, aderire in modo volontario alla procedura di ripri-
stino veloce per tornare al vecchio fornitore. Questa opzio-
ne si aggiunge a quelle previste dal Codice del consumo per
l’accertamento di una fornitura non richiesta. A favore del
consumatore, sono previste in fase di reclamo anche nuovi
obblighi informativi dei venditori, così da rendere i clienti
maggiormente consapevoli del carattere volontario e supple-
mentare delle misure ripristinatorie rispetto a quanto previsto
dal Codice del consumo e dal ricorso giudiziario. Quando il
fornitore vuole attivare il servizio richiesto e concordato dal
cliente, deve rispettare il corredo di regole, da attuare prima
dell’erogazione, in materia di conferma del contratto: come
il rilascio della copia del contratto firmato o il consenso del
contratto apposto su supporto cartaceo (ma anche altro for-
mato col benestare delle parti) se il negozio è avvenuto in un
luogo diverso da uno spazio commerciale o con comunicazioni
a distanza. Scoperta l’attuazione del contratto non confermato,
il consumatore può, secondo le nuove misure, se desidera con-
testare, inviare un reclamo entro 40 giorni dall’emissione della
prima bolletta o anche prima se ne viene a conoscenza in altri
modi. In caso di accoglimento della lamentela, il fornitore deve
comunicare tutti gli strumenti che il cliente ha a sua tutela: la
facoltà di attivazione della conciliazione presso l’Autorità del
settore o altri enti di risoluzione alternativa (si tratta di una
via necessaria per accedere alla giustizia ordinaria), il diritto
di intraprendere ad altri ricorsi amministrativi e giudiziari e
la possibilità di aderire, di propria iniziativa, alla procedura di
ripristino del contratto ancora in vita con il vecchio venditore.
Se il cliente accoglie questa ultima opzione, è previsto che il
fornitore contestato possa richiedere un importo massimo al
corrispettivo a copertura dei costi sostenuti e l’approvvigio-
namento dell’energia consumata.
Eden Uboldi
mutui da parte delle famiglie italiane, aggior-
nato al primo trimestre 2017, evidenzia che
l’importo medio delle richieste di nuovi mutui
e surroghe nel mese di marzo è risultato pari
a 125.576 euro in crescita del 2,2% rispetto al
corrispondente mese del 2016. Relativamente
alla distribuzione delle richieste per fasce di
importo, nel I trimestre dell’anno le preferenze
degli italiani si sono concentrate nella classe
compresa tra 100.001 e 150 mila euro, con una
quota pari al 29,5% del totale.
Pubblicata nel sito internet dell’Agenzia
delle entrate, la risoluzione n. 45/E di ieri,
che istituisce i codici tributo per il versamento,
tramite il modello F24 Elide, dell’Iva da parte
del gestore del deposito Iva, che versa in nome
e per conto del soggetto estrattore dei beni.
Il dm dello Sviluppo economico che aggiorna
le modalità operative per la ricerca e la pro-
duzione di idrocarburi, non modifica in alcun
modo le limitazioni per le attività consentite
dal Codice ambiente nelle aree marine com-
prese nelle 12 miglia dalla costa e dalle aree
protette. Nel dm si regolamentano solamente
le attività già consentite dalla legge all’interno
di queste aree, e cioè le attività funzionali a ga-
rantire l’esercizio e il recupero delle riserve di
idrocarburi accertate per la durata di vita utile
del giacimento, nel rispetto degli standard di
sicurezza e salvaguardia ambientale. Sono
escluse altre attività, quali quelle di sviluppo e
coltivazione di eventuali nuovi giacimenti. Lo
precisa un comunicato del dicastero.
Nell’ottobre 2016 la Commissione europea
e le autorità dell’Ue preposte alla tutela dei
consumatori hanno avviato una verifica co-
ordinata di 352 siti web di confronto prezzi e
prenotazione viaggi in tutta l’Ue. Ne è emerso
che i prezzi di 235 siti, ossia due terzi dei siti
controllati, non erano affidabili. Ad esempio,
costi supplementari venivano aggiunti in
una fase conclusiva della procedura di pre-
notazione senza informare chiaramente il
consumatore oppure i prezzi promozionali
non corrispondevano a servizi disponibili. La
rete di cooperazione per la tutela dei consuma-
tori contatterà i 235 siti web che presentano
irregolarità e li inviterà a porvi rimedio. In
caso di mancato rispetto delle norme, le auto-
rità nazionali potranno avviare procedimenti
amministrativi o giudiziari, direttamente o
attraverso i tribunali nazionali in funzione del
diritto nazionale applicabile, ha annunciato
ieri la Commissione europea con una nota.
Il ministero delle politiche agricole alimen-
tari e forestali ha reso noto che è stato posti-
cipato al 30 aprile 2017 il termine ultimo per
presentare le domande relative alla misura
investimenti del piano nazionale di sostegno
del settore vitivinicolo per la corrente annua-
lità. La Conferenza stato-regioni, infatti, ha
sancito nella seduta di giovedì l’intesa sul
relativo schema di decreto.
Tutte le nuove auto immatricolate dovranno
essere elettriche o ibride. Basta benzina, basta
diesel. La Repubblica di San Marino ha deciso
di dare una svolta epocale sul fronte dell’inqui-
namento. È stato presentato al Consiglio gran-
de e generale un progetto di legge del governo
che vuole incentivare la diffusione dei veicoli
elettrici e delle infrastrutture dedicate alla
ricarica. Previsti forti incentivi all’acquisto
di auto elettriche con un taglio del 50% delle
imposte previste sulle importazioni di veicoli
dotati di propulsione esclusivamente elettrica
o alimentati a idrogeno e del 20% per i veicoli
a propulsione ibrida.
Il consiglio dei ministri ha nominato il
prefetto Roberta Serafini componente del con-
siglio di giustizia amministrativa per la Re-
gione siciliana – sezione consultiva. Disco
verde anche al conferimento dell’incarico
di presidente del Consiglio per la ricerca
in agricoltura e l’analisi dell’economia
agraria (Crea) a Salvatore Parlato.

098105098108105111103114

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 PROFESSIONI Sabato 8 Aprile
April 2017 53

Il viceministro dell’economia Casero al congresso dei Giovani dottori commercialisti

Mediazione tributaria ampliata

Il tetto sale a 50 mila euro. Sanatoria sulle liti fiscali
da Napoli sviluppo del paese. Oggi siamo
ROBERTO MILIACCA in una fase di controtendenza:
le professioni sono una risorsa
ediazione tributa- e non un punto negativo», ha

M ria più ampia, con

l’innalzamento a 50
mila euro del tetto
di accesso alle controversie. Il
detto Casero. «Abbiamo aperto
un dialogo con il Consiglio na-
zionale dei dottori commercia-
listi sul futuro della professione
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tutto anticipato da una rotta- in un paese che sta cambiando,

mazione delle liti tributarie
pendenti. Fatturazione elettro-
nica certificata dai commercia-
listi, per far avere alle aziende
una corsia preferenziale per po-
ter accedere ai finanziamenti
da parte del sistema bancario.
Revisione contabile da rivedere,
riportando l’albo di nuovo den-
tro l’ordine ma con minori oneri
burocratici per l’accesso. Sono
solo alcune delle prospettive
di evoluzione della professione
di dottore commercialista che
il viceministro dell’economia
Luigi Casero, ha messo sul
tavolo del dibattito sul futuro
della categoria, su cui si sta di-
battendo a Napoli in occasione
del 55esimo congresso naziona-
le dell’Unione nazionale giova-
ni dottori commercialisti. «Fino
a qualche tempo fa dicevamo
che c’erano troppi professioni-
sti e che questo era il freno allo
per una serie di ragioni, a co-
minciare dall’avvento del digi-
tale. Tutti ormai acquistiamo
on line, e questo vuol dire cam-
biare gli equilibri sociali delle
città e del paese». E in questa
rivoluzione digitale, ha spie-
gato il viceministro, si devono
inserire i dottori commerciali-
sti, iniziando a sposare il fisco
digitale e le nuove sfide che
questo comporterà. «Il nostro Massimo Miani Luigi Casero
fisco si è sviluppato in questi
decenni attorno al concetto di consiglio nazionale Massimo che ritrovarsi nel far west come sulla mediazione, alzando il
stabile organizzazione. Oggi Miani e a quello dell’Ungdcec è oggi. E questo consentirà di tetto a 50 mila euro. Dobbiamo
però questo principio è saltato: Fazio Segantini, c’è la fattu- migliorare il rapporto con il si- cercare di fare in modo che la
i principali sistemi economici razione elettronica certificata stema finanziario: un impren- mediazione terza sia più ampia
del mondo sono digitali, stan- e gli archivi digitali, «su cui i ditore supportato da un buon possibile. Il nostro obiettivo è
no nei server. E quindi anche commercialisti devono investi- professionista avrà molte più ridurre il contenzioso, e qui il
la vostra professione deve re. Ci vogliono professionisti possibilità di accedere al credi- vostro ruolo di esperti in me-
guardare al futuro, accettando che sappiano utilizzare le fat- to». E poi la giustizia tributaria. diazione sarà importantissimo.
per esempio la sfida della fat- ture elettroniche e soprattutto «Sta dando buoni risultati so- Prima, però, bisogna estendere
turazione elettronica». Tra le certificarle. Per il fisco sarà più prattutto perché è la giustizia la rottamazione anche alle liti
nuove competenze che Casero facile fare controlli su aziende più veloce esistente. Ma biso- tributarie. Non sarà un’amni-
ha illustrato al presidente del con fatture certificate, piuttosto gna intervenire, per esempio stia, come non lo è stato per le
cartelle, ma vogliamo interve-

Elezioni forensi sbloccate,

nire al presto su questo prov-
Veterinari, l’entusiasmo vedimento». Sul fronte fiscale,

il ddl accelera in senato traina la categoria Casero ha confermato a Italia-

Oggi l’intenzione del governo
di voler dare una maggiore
Si sbloccano le nuove elezioni forensi. Il disegno di Competenze, servizi e congiuntura economica. Questi autonomia all’Agenzia delle
legge Falanga, approvato dalla commissione Giusti- i tre fattori determinanti per il futuro della profes- entrate, almeno sul fronte del-
zia del senato in sede referente due mesi fa, è stato sione di veterinario ad avviso della Federazione na- la gestione del personale («ma
infatti assegnato nuovamente alla stessa commis- zionale di categoria, il cui Consiglio nazionale sarà non sarà un percorso facile»), e
sione in sede deliberante, il 6 aprile scorso. Dopo riunito fino al 9 aprile a Giardini Naxos (Messina). di voler intervenire sulle nuove
il lungo stop del provvedimento (si veda ItaliaOggi Ieri, in particolare, nel regole per chi sceglierà il prin-
del 6 aprile scorso), è arrivato infatti il parere del corso della giornata di cipio di cassa, probabilmente
ministero dell’economia e delle finanze, necessario apertura dei lavori, è già attraverso la prossima
a consentire la trattazione in deliberante. Una volta emerso come «se per i manovra correttiva. Allo studio
licenziato, il ddl che regolamenta le elezioni dei Con- prossimi anni a domina- ci sarebbero misure per la rile-
sigli dell’ordine degli avvocati, dopo la bocciatura da re sarà ancora la parola vanza delle rimanenze iniziali
parte della giustizia amministrativa del regolamento incertezza, le prospet- da valutare sulla quantità di
ministeriale, deve passare dalla camera. In quest’ot- tive di reddito al 2025 perdite riportabili attraverso
tica, la presidente della commissione Giustizia di per i medici veterinari il riconoscimento del riporto
Montecitorio, Donatella Ferranti, ha incontrato una liberi professionisti di- delle perdite generate il primo
delegazione dell’Organismo congressuale forense, penderanno per il 34% anno con le stesse regole delle
assicurando «che sarà data priorità per l’approvazio- dalla competenza e dal- società di capitali. Miani ha ap-
ne del testo una volta licenziato dal senato». Ocf ha la tipologia di servizi Gaetano Penocchio prezzato l’apertura di Casero,
assicurato comunque che insisterà con la presiden- offerti, per il 25% da e, prima, del ministro della giu-
te della II Commissione «per farla votare subito». una crescita di domanda stizia Andrea Orlando, nei
Inoltre, l’Organismo si è riunito ieri, ospitando gli di servizi veterinari da parte delle famiglie e delle confronti della professione di
interventi del ministro della giustizia, Andrea Orlan- imprese, per il 23% da fattori esogeni, quali la con- commercialista. «Ritenete che
do, e del presidente del Consiglio nazionale forense, giuntura economica generale e la concorrenza di altre le professioni siano utili al pa-
Andrea Mascherin, sul linguaggio dei social network figure professionali». Scenario sul quale il presidente ese? Bene, allora investite sul-
e sul G7 dell’avvocatura. Ocf ha deliberato inoltre della Fnovi, Gaetano Penocchio, ha posto l’accento le professioni», ha detto Miani,
di aderire alla manifestazione delle professioni in- sottolineando come «solo la capacità di interpretare facendo un mea culpa della ca-
detta per il prossimo 13 maggio a Roma. Ricordiamo le reali esigenze del mercato con una proposta ad tegoria che ha perso 6-7 anni
che all’evento aderiscono gli ordini degli architetti, elevato contenuto specialistico potrà davvero porta- di lavoro «per stare dietro a
avvocati, ingegneri di Roma e provincia, l’Ordine de- re ad un valido antidoto per essere più competitivi contrapposizioni interne. Oggi
gli avvocati di Napoli, con l’adesione della consulta in uno scenario internazionale». Ieri, inoltre, sono la classe politica ci vede come
delle professioni presso la camera di commercio di stati presentati i risultati dell’indagine condotta da interlocutori credibili perchè
Roma. Sono questi i soggetti che hanno costituito il Nomisma sullo stato della professione, che ha mo- sente che siamo una categoria
comitato promotore per l’organizzazione dell’even- strato come il 42% dei medici veterinari si ritenga unita; peccato perchè avremmo
to, che si pone l’obiettivo di unire le voci dei pro- soddisfatto della propria professione, sia per le op- già potuto ottenere questi risul-
fessionisti per chiedere al governo l’introduzione portunità di crescita sia per l’ambiente di lavoro, tati, come per esempio quello di
di una normativa sul giusto compenso per la qualità meno per l’aspetto retributivo. Solo il 12% di coloro riuscire a tenere il registro dei
delle prestazioni e su altri temi importanti, quali che svolgono la libera professione, infatti, esprime revisori all’interno del nostro
l’equità fiscale e il diritto/dovere a una formazione la piena soddisfazione per il reddito conseguito ed il albo». Sul fronte delle specia-
qualificata di alto livello. La scelta degli ordini or- 14% immagina prospettive reddituali molto positive lizzazioni, Miani ha annuncia-
ganizzatori nasce dopo la pronuncia della sentenza per i prossimi 5-10 anni. Infine, l’indagine ha rilevato to che ci saranno meccanismi
dell’8/12/2016 n° c-532/15 della Corte di giustizia Ue, che tra il 1995 ed il 2016 si è assistito ad una crescita di incentivazione economica,
che ha affermato la legittimità in ambito europeo dei del 142% degli iscritti all’Albo, con una connotazione sostenuti anche dalla Cassa di
minimi tariffari inderogabili. della professione sempre più al femminile (65% degli previdenza, per agevolare i più
Gabriele Ventura iscritti da meno di cinque anni è donna). giovani all’accesso alle future
specializzazioni.

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DI LUCIA BASILE
opo il successo riscon-
D trato negli anni scor-
si, anche per il 2017
il Consiglio direttivo
nazionale Lapet, con la colla-
borazione della Commissione
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eventi presieduta da Carla
Delfino e dei Presidenti provin-
ciali, ha previsto un calendario
di appuntamenti itineranti dal
titolo «Produzione Ue: fattore
tributarista qualificato e cer-
tificato. Certificazione, Pre-
videnza, Welfare, Ccnl studi
tributaristi e revisori legali».
Tali eventi, nati per rispondere
alle esigenze di aggiornamen-
to professionale degli associati,
rappresentano altresì un’occa-
sione di incontro tra associati e
massimi vertici dell’associazio-
ne. Un articolato programma
formativo dunque che, a par-
tire dal 24 maggio prossimo a
Roma, proseguirà a Venezia il
7 giugno, il 15 settembre a Pa-
lermo, il 13 ottobre a Sassari
ed il 10 novembre a Brescia. A
darne l’annuncio il Presidente
nazionale Roberto Falcone ed il
Segretario nazionale Giovanna
Restucci.
Domanda. Un tema, quel-
lo oggetto di studio, alquan-
to originale.
Risponde Restucci. Diver-
sificare l’aggiornamento orien-
tandolo su tematiche tecnico
professionali quanto su quelle
etico associative, può consen-
tire ai nostri iscritti di essere
professionisti sempre più pre-
parati a cogliere le sfide del
mercato.
D. Un mercato che, come
si evince dal titolo, non è
solo nazionale. In che modo
il tributarista può rappre-
sentare un fattore di pro-
duzione per l’Europa?
Risponde Falcone. L’at-
tuale contesto normativo vede
in atto una profonda rivolu-
zione culturale ed economica.
Tale fenomeno è determinato
da rinnovate esigenze da parte
della clientela, delle imprese in
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T R I B U TA R I ST I - L A P E T
I temi e il calendario scelti della Lapet per il programma di formazione
Tributaristi sul territorio
Per gli associati aggiornamento a 360°
Roberto Falcone, presidente Lapet
particolare, che oggi non hanno
più bisogno solo di prestazio-
ni che attengono le scritture
contabili ma, di consulenti in
grado di sostenere progetti di
apertura aziendale rivolti an-
che ai mercati esteri. Siamo in
un’epoca in cui, tanto il cam-
biamento di mentalità, quanto
delle esigenze dei consumatori,
non possono più essere ostaco-
late. E, per essere preparati ad
affrontare tali sfide, è necessa-
ria una maggiore specializza-
zione nel settore. La nostra è
senza dubbio una professione
in evoluzione, fortemente pro-
iettata in un’ottica europea che
richiede regole idonee a garan-
tire la qualità dei servizi, per
questo occorre favorire un in-
nalzamento della stessa e una
riconoscibilità e spendibilità
della competenza del profes-
sionista anche al di fuori dei
confini nazionali. Al contempo
è importante salvaguardare le
esigenze dei consumatori.
D. In che modo?
Restucci. La stessa diretti-
va servizi prevede che gli stati
membri adottino misure volte
a incoraggiare i prestatori a
garantire, su base volontaria,
la qualità dei servizi facendo
certificare o valutare le loro
Giovanna Restucci, segretario nazionale Lapet
attività da organismi indipen-
denti o accreditati.
Significativa, in tal senso è
l’esperienza di molti tributa-
risti Lapet certificati a norma
Uni 11511 che già operano in
Europa.
D. Parliamo dunque di
certificazione…
Falcone. Non a caso, il pri-
mo argomento che tratteremo
nell’ambito dei nostri incontri,
è la certificazione. La certifica-
zione è garanzia della qualità
professionale del Tributarista.
Impegnarsi per far si che i no-
stri tributaristi siano sempre
più qualificati e, attraverso la
certificazione, possano con-
tribuire a un mercato serio e
professionale è uno dei nostri
principali obiettivi.
D. Quale è oggi il valore
aggiunto che può dare la
certificazione?
Restucci. La certificazio-
ne sta acquistando sempre
più un valore legale oltre che
formale. Il governo e le Istitu-
zioni stanno dando pieno rico-
noscimento al suo valore, solo
per fare qualche esempio, il
decreto legge 183/2016, all’art.
6-bis, ha esteso ai tributaristi
qualificati e certificati la rap-
presentanza e assistenza dei
098105098108105111103114
contribuenti dinanzi agli uffici
dell’Amministrazione finan-
ziaria. Ed ancora la delibera
n. 283/2016 dell’Anac (Auto-
rità nazionale anticorruzione)
che istituisce le linee guida di
attuazione del decreto legi-
slativo 18 aprile 2016, n. 50,
ha espressamente inserito, in
apposito elenco, i Tributaristi
qualificati e certificati, quali
professionisti che possono
iscriversi all’albo nazionale
obbligatorio dei componenti
delle commissioni giudicatri-
ci.
D. Previdenza e welfare
sono gli altri cavalli di bat-
taglia Lapet
Falcone. Nonostante l’in-
certezza politica del momen-
to, alcune proposte legislative,
richieste da anni dalla Lapet,
proprio in questo periodo,
emergono con gran forza. In-
fatti, particolare è l’attenzione
che il legislatore sta rivolgen-
do in tema di tutele e welfare
dei professionisti (vedi il Jobs
act del lavoro autonomo) ma,
anche e soprattutto in materia
previdenziale. Dopo la riduzio-
ne dell’aliquota previdenziale
della gestione separata Inps
al 25%, intervenuta con la leg-
ge di Bilancio 2017, significa-
Sabato 8 Aprile 2017
Sa 55
tiva è la bozza del Testo unico
approvata dalla Commissione
bicamerale di vigilanza sugli
enti previdenziali privati, che
sancisce l’accorpamento delle
casse private con meno di 60
mila iscritti, con la possibilità
di includere, per professioni
similari, i professionisti di cui
alla legge 4/2013.
D. Veniamo ora al Ccnl
tributaristi e revisori
Restucci. Cogliendo le dif-
ficoltà che frenano lo sviluppo
delle libere professioni, abbia-
mo stipulato il nuovo contratto
collettivo nazionale di lavoro
«Tributaristi, revisori e socie-
tà di revisione», che si prefig-
ge di dare una spinta a questo
settore, sempre più centrale
per la crescita economica del
paese. In questo particolare
momento, caratterizzato dalla
crisi del mercato del lavoro, il
nostro contratto dimostra una
particolare attenzione alle
professioni, specificatamente
quelle regolate dallo stesso
codice Ateco 69.20.13 (tribu-
taristi e revisori legali).
D. Alla luce di quanto
detto, quali sono i vostri
obiettivi futuri?
Falcone. Il rilancio delle
professioni (ordinistiche e
non) e il sostegno ai giovani,
affinché possano intravede
nella libera professione una
reale e concreta possibilità di
affermazione economica e so-
ciale, sono da sempre stati e
continueranno ad essere tra i
pilastri su cui si fonda la no-
stra attività associativa.
A cura
dell’Ufficio Stampa della
ASSOCIAZIONE NAZIONALE
TRIBUTARISTI LAPET
Associazione legalmente
riconosciuta
Sede nazionale:
Via Sergio I 32
00165 Roma
Tel. 06-6371274
Fax 06-39638983
www.iltributarista.it
info@iltributarista.it