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INTRODUZIONE
COS’È IL PROGRAMMA PER INSTALLATORI SEQUENT
A CHI È RIVOLTO IL MANUALE
RIFERIMENTI UTILI
4. PROGRAMMAZIONE
4.1 TIPI DI FILES DI PROGRAMMAZIONE
4.1.1 FILE S19
4.1.2 FILE FSF
4.1.3 FILE AAP
4.2 PROGRAMMAZIONE CENTRALINA
4.2.1 PROGRAMMAZIONE PERSONALIZZATA GUIDATA
4.2.1.1 Tipo Impianto
4.2.1.2 Calibrazione impianto e iniettori
4.2.1.3 Calibrazione sensori di temperatura (solo per installazioni metano)
4.2.1.4 Calibrazione giri
4.2.1.5 Calibrazione TPS
4.2.1.6 Calibrazione sonda lambda
4.2.1.7 Salvataggio file FSF
2
4.2.1.8 Automappatura
4.2.1.8.1 MAPPATURA A BENZINA
4.2.1.8.2 AUTOMAPPATURA A GAS
4.2.1.9 Invio parametri alla centralina
4.2.2 PROGRAMMAZIONE “DA ARCHIVIO”
5. MESSA A PUNTO
5.1 FUNZIONI GIÀ DESCRITTE IN PRECEDENZA
5.2 TIPO IMPIANTO
5.3 CALIBRAZIONE LIVELLO
5.4 P1-MAP
5.4.1 CALIBRAZIONE MAP MEDIANTE P1
5.4.2 CALIBRAZIONE MAP MEDIANTE MANOMETRO ESTERNO
5.5 COMMUTAZIONE
5.6 TRANSITORI E RILASCI
5.7 AUTOADATTATIVITÀ
6. DIAGNOSTICA
6.1 VISUALIZZAZIONE DATI
6.1.1 PARAMETRI DI MEMORIZZAZIONE
6.1.2 INIZIO/RIPRESA DI REGISTRAZIONE
6.1.3 BLOCCA GRAFICI
6.1.4 IMPOSTAZIONI
6.1.5 USCITA DALLA PAGINA
6.2 TEST ATTUATORI
6.3 VERSIONE CENTRALINA
6.3.1 DESCRIZIONE DEI PARAMETRI
6.3.1.1 Codice centralina
6.3.1.2 Versione caricatore
6.3.1.3 Versione software
6.3.1.4 Versione mappatura
6.3.1.5 Codice veicolo
6.3.1.6 Versione calibrazioni
6.3.1.7 Data di prima programmazione
6.3.1.8 Codice programmatore
7. UTILITÀ
7.1 SCELTA LINGUA
7.2 COMUNICAZIONE
3
7.3 SCHEMI ELETTRICI
7.4 SALVA CONFIGURAZIONE
7.5 ARCHIVI MAPPATURE
7.6 CREAZIONE DISCHI
7.7 AGGIORNAMENTO DATI
7.7.1 AGGIORNAMENTO DA CDROM
7.7.2 AGGIORNAMENTO DA DISCHETTI
7.7.2.1 Mappature di tutte le autovetture disponibili
7.7.2.2 Software Sequent
7.7.2.3 Aggiornamento Software Sequent
7.7.2.4 Aggiornamento software centralina Fly SF
7.7.2.5 Aggiornamento caricatore centralina Fly SF
4
INTRODUZIONE agire su viti, manopole, interruttori
“reali”, che si trovano qua e la nel-
l’impianto, ma si interverrà sempre
e solo in modo “virtuale”, tramite
l’interfaccia che il programma su
PC rappresenta.
A CHI È RIVOLTO IL
MANUALE
• Tipologie di installazione.
Contiene gli schemi elettrici e di
montaggio generici riferiti agli
svariati tipi di installazione che si
possono incontrare. I casi elen-
cati sono distinti principalmente
sulla base del numero di cilindri
e loro disposizione e sulla
potenza del veicolo. E’ utile
soprattutto quando l’installatore
lavora in assenza di kit dedicati.
• Istruzioni specifiche.
Sono le istruzioni meccaniche e
gli schemi elettrici relativi ad una
vettura particolare, vista nei det-
tagli presso la sede BRC, di cui
vengono indicati con precisione
sia i collegamenti elettrici sia la
disposizione meccanica dei
componenti. In questi casi viene
anche fornito un kit dedicato
6
1. CHE COSA MI Fig. 1.1 - Cavo di
comunicazione
SERVE PER SEQUENT
INIZIARE?
8
2. INSTALLAZIONE tatile e il CDROM di installazione, 5. Nella schermata di figura 2.2
DEL SOFTWARE E per installare il software premere sull’icona SEQUENT se si
“SEQUENT” bisogna seguire i effettua l’installazione del program-
UTILIZZO DELLA
seguenti passi: ma per la prima volta; premere sul-
CHIAVE HARDWARE l’icona UPDATE SEQUENT per
1. Accendere il computer ed aggiornare il software già installato.
attendere che si avvii. 6. La procedura guidata Vi con-
2. Inserire il CD-ROM durrà attraverso tutti i passi dell’in-
3. Attendere che si avvii auto- stallazione: ad ogni domanda
maticamente il programma di instal- rispondere “Next”, oppure risponde-
L’installazione può avvenire sia lazione (se ciò non avviene proce- re affermativamente.
tramite CDROM, sia tramite dere come indicato nella nota che 7. Se l’installazione propone di
dischetti, quest’ultimi anche scari- segue questa procedura). scegliere la destinazione per l’in-
cabili da internet all’indirizzo 4. Nella schermata mostrata in stallazione, lasciare quella originale
http://www.brc.it. figura 2.1 premere sull’icona e proseguire premendo il tasto
Allo stesso modo è possibile SEQUENT. “Next”.
aggiornare il software su PC ed i
files di programmazione della cen-
tralina (software, caricatore, map-
pature e tarature) sia da CDROM,
sia da dischetti scaricati da internet.
9
8. A questo punto inizia l’in- scegliere la destinazione per l’in- nella presa per stampante (o paral-
stallazione del programma (Figura stallazione, lasciare quella originale lela), normalmente posta sul retro
2.3); attendere che la barra a scor- e proseguire premendo il tasto del portatile, oppure, nelle nuove
rimento raggiunga il 100%. “Next”. versioni di PC inserire la chiave
9. Nella finestra 7. A questo punto inizia l’in- USB nella porta USB.
“InstallSchieldWizard Complete” stallazione del programma (Figura 11. Lanciare il programma
(Figura 2.4) premere il tasto Finish. 2.3); attendere che la barra a scor- (Pulsante Start > Programmi >
10. A questo punto il computer rimento raggiunga il 100%. Sequent).
potrebbe chiedere di chiudere e 8. Nella finestra
riavviare Windows®: rispondere di “InstallSchiedWizard Complete” Il nuovo programma è ora in
Si. (Figura 2.4) premere il tasto Finish. grado di funzionare ma occorre
9. A questo punto il computer ancora installarvi le mappature
NOTA: l’avvio automatico potrebbe chiedere di chiudere e disponibili e gli altri files con cui
dell’installazione del programma riavviare Windows®: rispondere di programmare le centraline, disponi-
SEQUENT all’inserimento del Si. bili presso il sito www.brc.it o trami-
CDROM dipende dalle impostazioni 10. Inserire la chiave hardware te dischetti e CDROM.
del computer in cui il CDROM viene
inserito. Nel caso l’installazione non
si avvii automaticamente, è neces-
sario avviare il programma “Setup”
nella cartella principale del CDROM
(Premere il pulsante Start > Esegui,
scrivere “D:\Setup.exe” e premere
OK. “D” rappresenta la lettera con
cui è identificato il CDROM: se è
diversa sul computer di destinazio-
ne occorre inserire la lettera corret-
ta).
1. Accendere il computer ed
attendere che si avvii.
2. Inserire il dischetto di installa-
zione del software SEQUENT
numero uno nel PC.
3. Avviare il programma “Setup”
(Premere il pulsante Start > Esegui,
scrivere “A:\Setup.exe” e premere
OK).
4. Il programma di installazione
guiderà l’operatore nella procedura
di installazione.
5. Ad ogni domanda dell’installa-
zione guidata rispondere “Next”,
oppure rispondere affermativamen-
te.
6. Se l’installazione propone di Fig. 2.4 - Installazione con tasto Finish
10
3. AVVIO DEL PRO-
GRAMMA E SUA
STRUTTURA
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Apparirà un finestra con la scrit-
ta “WARNING” che avvisa l’installa-
tore che si sta effettuando un cam-
bio di lingua. Cliccare quindi su OK
ed uscire dal programma cliccando
su EXIT.
Riavviando il programma questo
si prsenterà nella lingua preceden-
temente impostata.
Nella descrizione del presente
manuale è stato ovviamente scelta
la lingua italiana.
scritte: PROGRAMMAZIONE,
MESSA A PUNTO, DIAGNOSTICA
E UTILITA’. salvate o memorizzate sulla centra- stra compaiono delle scritte che
lina, il programma, prima di uscire, indicano lo stato attuale della
Vedremo tra breve a cosa ser- avviserà l’operatore della situazio- comunicazione (Aggancio,
vono e come si usano. ne e chiederà se si intende salvare Comunicazione OK, ecc..) La
il lavoro svolto oppure no. casella di destra mostra invece
Un po’ più in alto delle cartelle eventuali errori di comunicazione,
appena descritte c’è un ulteriore ATTENZIONE!: rispondendo come per esempio quando avviene
pulsante con la scritta “ESCI”. di non salvare in questo l’interruzione della programmazione
Premendo tale pulsante si abban- punto, le modifiche andranno perse della centralina, o altri eventi simili.
dona il programma; se non si sono in modo non recuperabile.
fatte particolari modifiche o se si 3.2 I PULSANTI PRINCIPALI
sono salvate tutte le modifiche Nella parte al fondo dello scher-
effettuate, il programma si chiuderà mo sono presenti due caselle, Come già detto poc’anzi, i pul-
immediatamente. Se invece sono basse e lunghe, che si estendono santi principali sono 4 e si trovano
state effettuate modifiche o opera- ciascuna per metà della larghezza sul fondo della schermata.
zioni che non sono ancora state dello schermo. In quella più a sini- Si noti che le cartelle che ci
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sono disegnate sopra appaiono tratta degli strumenti di cui abbiamo sarie a modificare mappe, tarature,
tutte chiuse (vedi figura 3.1). accennato. parametri di commutazione, e tutti i
Ciascun pulsante riporta una dicitu- parametri che influenzano il funzio-
ra scritta sotto il disegno della car- Ciascun pulsante principale è namento dell’impianto SEQUENT.
tella; da sinistra verso destra trovia- selezionabile tramite un click del Utilizzando gli strumenti di MESSA
mo rispettivamente: mouse, oppure premendo e mante- A PUNTO è possibile per esempio
nendo premuto il tasto “ALT” sulla ritoccare qualsiasi fase della proce-
• PROGRAMMAZIONE tastiera e premendo contempora- dura guidata separatamente dalle
• MESSA A PUNTO neamente la lettera sottolineata altre, cambiare i parametri di com-
• DIAGNOSTICA corrispondente al pulsante (ad mutazione da benzina a gas, cor-
• UTILITA’ esempio ALT+P per PROGRAM- reggere le mappe autoadattative,
Si noti la lettera sottolineata. MAZIONE, ALT+M per MESSA A ecc.
PUNTO, ecc.).
Il concetto di base da ricordare E’ anche possibile selezionare il 3.2.3 IL PULSANTE
per usare questo programma è che pulsante usando le frecce verso “DIAGNOSTICA”
a ciascun pulsante principale è l’alto e verso il basso della tastiera:
associata una funzione principale il pulsante di colore rosso è quello Consente di vedere i vari dati,
che esso svolge. Per meglio com- selezionato. Premendo il tasto di utili per capire se ci sono eventuali
prendere la filosofia di fondo, si può invio da tastiera si ottiene l’effetto di problemi o errori di installazione, di
immaginare che ciascun pulsante premere col mouse sul pulsante verificare quale software, caricatore
principale sia un grosso cassetto selezionato in rosso. e mappe sono installati sulla cen-
che contiene tutti gli attrezzi neces- tralina, di effettuare i test per verifi-
sari per svolgere una determinata Segue una breve descrizione care il corretto funzionamento degli
operazione. Quando decido di com- delle funzioni svolte dai pulsanti attuatori (iniettori, elettrovalvole,
piere tale operazione , apro il cas- principali; per una descrizione det- relè, ecc.).
setto che mi interessa (cioè premo tagliata, che comprende le proce-
sul pulsante principale che mi dure complete da usare per ogni 3.2.4 IL PULSANTE
serve), scelgo lo strumento che singola funzione, si faccia riferi- “UTILITA’ ”
intendo usare, ed eseguo l’opera- mento ai capitoli seguenti.
zione desiderata. Sono qui raggruppati tutti gli
Così, per tutto ciò che riguarda 3.2.1 IL PULSANTE strumenti di utilità generale che non
la programmazione della centralina “PROGRAMMAZIONE” rientrano nelle categorie preceden-
farò riferimento al pulsante “PRO- ti, e che consentono di effettuare
GRAMMAZIONE”, mentre per fare Si tratta del pulsante principale diverse operazioni utili per aggior-
della messa a punto su una centra- con il quale si può effettuare la pro- nare il programma su PC o per
lina già programmata in preceden- grammazione di una centralina, sia modificarne alcuni aspetti: si può
za sceglierò il pulsante “MESSA essa vergine o già programmata in cambiare la lingua utilizzata dal
PUNTO”, per verificare se ci sono precedenza. E’ possibile sia effet- programma su PC, cambiare i
errori di installazione o per eseguire tuare la programmazione tramite parametri di comunicazione con la
i test sugli attuatori premerò il pul- files già archiviati in precedenza o centralina, visualizzare gli schemi
sante “DIAGNOSTICA” ed infine forniti dalla BRC (scegliendo il tasto elettrici, estrarre la mappatura e le
per impostare alcune opzioni del “DA ARCHIVIO”), sia effettuare impostazioni da una centralina sal-
programma (ad esempio la lingua, i un’automappatura (scegliendo il vandole sul PC, gestire gli archivi
parametri di comunicazione, ecc.) tasto “PERSONALIZZATA GUIDA- con le mappature delle vetture già
dovrò aprire il “cassetto” delle UTI- TA”). E’ forse superfluo ricordare viste in passato, creare i dischi per
LITA’. che i due tasti citati compaiono poter trasportare le mappature da
Premendo ciascun pulsante, la sulla sinistra dello schermo dopo un PC ad un altro, effettuare l’ag-
cartella disegnata su di esso si aver selezionato il tasto principale giornamento dei dati sul proprio
apre e si vede nell’icona che ne “PROGRAMMAZIONE”. PC.
viene estratto il contenuto.
Contemporaneamente nella parte 3.2.2 IL PULSANTE
sinistra dello schermo appaiono dei “MESSA A PUNTO”
pulsanti, a ciascuno dei quali è
associato un compito specifico; si Contiene tutte le funzioni neces-
13
4. PROGRAMMAZIO- sovralimentato), i parametri di cali- identificare il tipo di funzionamento
NE brazione di tutti i segnali provenien- della vettura nelle varie zone di fun-
ti dai sensori acquisiti, i parametri di zionamento, identificate da coppie
commutazione, gli eventuali para- giri motore MAP. Le celle possono
metri per le strategie dei transitori, i essere di tipo Open-Loop (anello
parametri per la regolazione degli aperto) oppure Closed-Loop (anello
anticipi etc. chiuso).
Comunicazione di
4.1.2 FILE FSF fine della procedura Automappatura
(passo 8) (passo 8)
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due differenti modalità di program- parametri presenti sulla centralina a GPL o a Metano, dopo aver sele-
mazione: verranno persi. zionato la casellina corrispondente
• Personalizzata guidata Di seguito sono spiegati i passi al tipo di impianto è sufficiente pre-
• Da archivio della procedura Personalizzata gui- mere il tasto INVIA.
data Automaticamente verranno inviati
4.2.1 PROGRAMMAZIONE in centralina il software ed una
PERSONALIZZATA GUIDATA 4.2.1.1 Tipo Impianto mappatura standard che consenti-
ranno di effettuare la calibrazione
Questo tipo di programmazione E’ il primo passo della procedu- della vettura. Al termine dell'invio
si effettua quando, quando si vuole ra, come si vede in figura 4.3; esso dati verrà chiesto di disinserire e
installare una nuova vettura della consente di selezionare il tipo d'im- reinserire successivamente il con-
quale non sia disponibile la map- pianto in relazione a ciò che effetti- tatto chiave. Fatta quest’operazione
patura. In tal caso si procede alla vamente si è installato sulla vettura. verrà letto il contenuto della centra-
configurazione dei parametri carat- Si può scegliere tra due tipi d'im- lina e si passerà al passo successi-
teristici e successivamente all'auto- pianto: GPL o METANO. vo, senza ulteriore intervento da
mappatura vera e propria. La pro- Nel caso di un normale impianto parte dell’installatore.
cedura guidata è costituita da 8
passi per il GPL, 9 per il metano,
come mostrato nella figura 4.1.
15
NOTA:
Appena entrati in questa scher-
mata, prima di effettuare qualsiasi
operazione, il programma su PC
verifica la versione del caricatore
presente sulla centralina, confron-
tandola con l’ultima versione pre-
sente su PC. Se la centralina non
ha il caricatore aggiornato, compa-
rirà un messaggio che avvertirà di
procedere al suo aggiornamento,
come mostrato in figura 4.3a; in tal
caso non sarà consentito prosegui-
re con i passi successivi della pro-
cedura guidata finché non si sarà
effettuato l’aggiornamento (vedere
il paragrafo 4.2.2 in cui è descritto
Fig. 4.3a - Procedura guidata – tipo impianto, caricatore non aggiornato.
come fare).
In casi particolari, che verranno
indicati dalla BRC, potrebbe essere
necessario scaricare sulla centrali-
na un software diverso da quello
normalmente utilizzato; ciò è possi-
bile attraverso il tasto ALTRO.
Premendolo compare la scelta tra
le seguenti possibilità:
• Standard: corrisponde ai tipi
di software normalmente distri-
buiti dalla BRC. Senza particola-
re autorizzazione dei tecnici
BRC dovranno essere selezio-
nati solo software di tipo stan-
dard
• Particolare: corrisponde a
software per particolari utilizzati
per esigenze di prova e svilup- Fig. 4.4 - Procedura guidata – tipo impianto premendo il pulsante “ALTRO”
20
Se la procedura automatica ha
invece rilevato un segnale giri di
tipo conosciuto (è il caso che suc-
cede nella norma) è sufficiente pre-
mere il tasto Conferma per prose-
guire (figura 4.13).
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4.2.1.6 Calibrazione sonda lambda
Metodo di riconoscimento:
mediante una brusca accelerata da Fig. 4.17 - Procedura guidata – calibrazione sonda lambda premendo tasto Avanti.
Fig. 4.27 - Procedura guidata – prima mappa gas premendo il tasto ALTRO.
Terminata la programmazione
della prima mappatura a gas, il pro-
gramma richiede di commutare
manualmente a gas e attendere
condizioni stabili di funzionamento
(stato = 13, visibile premendo il
tasto ALTRO), come mostrato in
figura 4.28
28
to per la mappatura a benzina. La
differenza sostanziale sta nel fatto
che, per ogni cella, il sistema cerca
di correggere la carburazione prima
d'iniziare ad acquisire il punto di
funzionamento. I punti di funziona-
mento, rappresentati dalle celle,
non vengono acquisiti fin tanto che
l'Errore mappa non è inferiore al
valore impostato come Errore mas-
simo (vedi figura 4.30).
procedura di automappatura,
entrando nella schermata Messa a
punto e poi Autoadattatività. In que- e centrate effettuando percorrenze
sta schermata il valore che indica la a benzina dopo l’automappatura a
centratura della mappa è contenuto benzina, prima di effettuare l’auto-
nella casella Errore %, in alto a mappatura a gas.
sinistra come mostrato nella figura
4.33 seguente. Sono accettabili
valori di errore attorno o inferiori al
±5%. Oltre il ±10% di errore la
mappa è da ritenersi poco centrata.
Rimanendo sufficientemente a
lungo su un punto non ben centra-
to, l’autoadattatività della centralina
provvederà a centrarlo meglio,
diminuendo quindi il valore di errore
percentuale. E' così possibile otte-
nere mappe a benzina più accurate
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• In qualsiasi momento è possi-
bile interrompere un acquisizione
per poi riprenderla quando si desi-
dera, sia per verificarne la centratu-
ra come appena descritto, oppure
per qualsiasi altro motivo. Ad esem-
pio, dopo aver effettuato una parte
dell'acquisizione a benzina, cioè
prima di aver effettuato il trasferi-
mento della mappa sulla centralina,
è possibile interrompere il lavoro,
spegnere il computer e riprendere
successivamente il lavoro, sarà suf-
ficiente ricordarsi il nome scelto
all'inizio della mappatura. Uguale
discorso vale se la mappatura ben-
zina è stata completata e quindi già
Fig. 4.34 - Riprendere un’automappatura effettuata parzialmente – scelta del file
scaricata in centralina. Per ripren-
dere il lavoro su una mappatura è
sufficiente selezionare dalla scher-
mata principale, Messa a punto e
Automappatura, verrà richiesto di
selezionare il file della vettura pre-
cedentemente salvato, come si
vede nella figura 4.34.
31
4.2.2 PROGRAMMAZIONE “DA
ARCHIVIO”
Selezionando il tasto
Programmazione >Da Archivio si
accede alla schermata per la pro-
grammazione della centralina FLY
SF da archivio, cioè utilizzando files
già disponibili o distribuiti dalla
BRC. Per effettuare correttamente
la programmazione della centralina
occorre verificare le condizioni di
funzionamento riportate nella parte
alta della schermata. Non rispettan-
do queste condizioni non sarà pos-
sibile effettuare una programmazio-
ne; tale situazione viene comunque
Fig. 4.37 - Programmazione da archivio
segnalata dal programma installa-
tori.
Per effettuare la programmazio-
ne, selezionare nell’archivio il file
da scaricare in base al tipo di
impianto, marca, modello e centrali-
na a benzina della vettura. Se la
vettura è distribuita dalla BRC i files
si trovano nella cartella
BRC_MAPS, se la vettura è stata
sviluppata dall'installatore i files si
trovano nella cartella
USER_MAPS.
Nell’esempio riportato in figura
4.37 si è selezionato:
NOTA:
I casi che possono capitare ten-
tando di aggiornare il caricatore di Fig. 4.40a - Aggiornamento del caricatore se su centralina è minore di 106
33
un centralina sono i seguenti:
34
da di eseguire questa operazione
solo se consigliato dai tecnici BRC
o da personale qualificato.
ATTENZIONE!:
• Se la programmazione del
caricatore si interrompe appena ini-
ziata, si deve disinserire e reinseri-
re il contatto chiave e riprovare.
• Può accadere che tentando di
aggiornare caricatori partendo da
versioni inferiori o pari a 105, la
programmazione non riesca ad
essere portata a buon fine, nono-
stante i tentativi ripetuti. In tal caso
seguire la seguente procedura:
35
5. MESSA A PUNTO
36
• Calibrazione sensori di tempe-
ratura.
• Calibrazione giri.
• Calibrazione TPS.
• Calibrazione sonda Lambda.
• Automappatura.
Nel seguito verranno descritte le
funzioni non ancora considerate in
precedenza.
Terminate e verificate le impo- Fig. 5.2b - Messa a punto – calibrazione impianto e iniettori premendo il tasto ALTRO
stazioni inserite, premere sul tasto nella sezione iniettori
Esci per proseguire. Le modifiche
effettuate dovranno essere confer-
mate. E' sufficiente premere sul
tasto SI quando verrà richiesto se
salvare le modifiche oppure no.
5.4 P1-MAP
Motorola:
39
tramite il tasto ALTRO.
Le condizioni di funzionamento
consigliate per l’acquisizione :
1.Motore spento e quadro acce-
so (pressione 1000 mbar)
2.Motore acceso al minimo.
40
seguenti passi (vedi figura 5.10):
1.Posizionare la vettura con
quadro acceso e motore spento;
2.Premere sul tasto Acquisisci:
questa operazione richiede alcuni
secondi.
3.Posizionare la vettura con
motore acceso al minimo (vedi figu-
ra 5.11)
4.Premere sul tasto Acquisisci:
questa operazione richiede alcuni
secondi.
41
1.Posizionare la vettura con
quadro acceso e motore spento
2.Premere il tasto Acquisisci;
questa operazione richiede alcuni
secondi.
3.Alla voce Fisico 1 inserire il
valore in mbar letto dal manometro
( o dallo strumento diagnostico) uti-
lizzato e premere OK (vedi figura
5.13).
Fig. 5.13 - Messa a punto – calibrazione M.A.P. tramite manometro esterno, acquisizio-
ne primo valore
4.Posizionare la vettura con
motore acceso al minimo (vedi figu-
ra 5.14).
5.Premere il tasto Acquisisci:
questa operazione richiede alcuni
secondi.
Fig. 5.14: Messa a punto – calibrazione M.A.P. tramite manometro esterno, acquisizione
secondo valore
Fig. 5.15: Messa a punto – calibrazione M.A.P. tramite manometro esterno, inserimento
secondo valore
42
5.5 COMMUTAZIONE
1.Macchina fredda
2.Macchina calda.
• Temperatura commutazione
maggiore di: corrisponde alla
temperatura che deve essere
raggiunta dopo il tempo impo-
Fig. 5.16a - Messa a punto – calibrazione parametri di ricommutazione a benzina
stato per abilitare la commuta-
zione
• Ritardo commutazione: corri-
sponde al tempo di attesa prima tare la ricommutazione sotto del quale è possibile
di verificare la temperatura di benzina/gas, che di solito avviene ricommutare da gas a benzina.
commutazione per mancanza di gas nel serbatoio • Valore massimo giri per com-
• Analoghi parametri si trovano o per temperatura troppo bassa del mutazione: corrisponde al valo-
nella sezione Macchina Calda gas, oltre che modificare alcuni re di giri motore al di sotto del
parametri. I parametri di questa quale è possibile ricommutare
Normalmente conviene imposta- videata devono essere modificati da gas a benzina.
re nella sezione Macchina fredda solo con il supporto dei tecnici • Temperatura di ricommutazio-
una temperatura di commutazione BRC. ne a benzina: corrisponde alla
bassa ed un ritardo medio lungo, soglia di temperatura sotto la
mentre nella sezione Macchina I parametri configurabili (fig. quale avviene la ricommutazio-
calda è conveniente impostare una 5.16a) sono: ne a benzina. E’ possibile disa-
temperatura di commutazione più bilitare tale ricommutazione
alta ed un ritardo più basso. • Valore massimo MAP per com- inserendo il valore –41 °C in
mutazione: corrisponde al valo- questa tabella.
Il tasto ALTRO consente di abili- re di pressione al collettore al di • DeltaP Minimo: corrisponde al
43
valore di DeltaP (differenza tra
la pressione P1 del gas ed il
MAP) al di sotto del quale si
ricommuta a benzina.
• Duty cycle massimo per com-
mutazione:corrisponde alla
soglia di duty cycle degli iniettori
gas al di sopra della quale
avviene la ricommutazione.
• Tempo attesa ricommutazione
a gas: indica il tempo che inter-
corre tra il riconoscimento delle
condizioni che consentono il
ritorno al normale funzionamen-
to a gas e la effettiva ricommu-
tazione.
• Tempo attesa ricommutazione
Fig. 5.17 - Messa a punto – calibrazione transitori
a benzina: indica il tempo che
intercorre tra il riconoscimento di
una possibile causa di ricommu-
tazione a benzina e la effettiva guentemente le caselle su cui agire smagrisce il transitorio. Per avere
ricommutazione. per modificare un transitorio. Il un’idea del valore da inserire è
• Tempo attesa avviso fine gas: valore da inserire in queste caselle bene riferirsi ai valori di portata visi-
indica il tempo che intercorre tra è sempre positivo ed è intuibile dal bili nella schermata di autoadattati-
il riconoscimento della fine del valore letto nella casella vità, in prossimità di quel transito-
gas e la sua effettiva segnala- TPSFHPos%. Questa casella indi- rio.
zione all’utente. ca istante per istante il valore del Gli altri parametri della videata
• Soglia consumo carburante: TPS filtrato, sarà quindi sufficiente sono:
tale soglia serve per individuare, leggere il valore all'interno di que- • Soglia uscita transitori:indica la
in base al tipo impianto ed al sta, durante un transitorio che si soglia sul TPS per l'uscita dal
numero iniettori, quando si è desidera modificare e replicarlo transitorio ed è normalmente
consumato circa 0,5 litri di ben- nella cella delle soglie d'ingresso, in negativa, l'uscita del transitorio
zina dopo una ricommutazione corrispondenza del regime di par- avviene solitamente su una
a benzina. tenza del transitorio. decelerata.
Ad esempio, se si vuole modifi- • Tempo mantenimento: indica il
5.6 TRANSITORI E RILASCI care un transitorio a 1000 giri tempo di durata del transitorio.
occorrerà modificare la 5a e la 6a E' espresso in 1/1000 di secon-
Le schermate di transitori e dei casella, identificate dai giri 900 e do, quindi 1 secondo = 1000.
rilasci consentono, quando questo 1150, anche se il transitorio si pro- • Tempo dissolvenza: indica il
è necessario, di calibrare i parame- lunga oltre questa soglia giri, inse- tempo di raccordo per portarsi
tri di messa a punto per migliorare rendo come soglia d'ingresso un dalla portata del transitorio alla
la guidabilità. valore uguale o simile a quello che portata normalmente richiesta
Analizziamo la videata dei tran- si legge nella casella TPSFHPos%. dalla vettura. Tale tempo inizia
sitori. Inserendo un valore di soglia al termine del tempo di manteni-
ingresso transitori pari a 1000 in mento. Anche questo è espres-
Nella parte alta sono visibili, in una casella relativa ad un certo so in 1/1000 di secondo.
rosso, le soglie giri motore in cui il regime, i transitori vengono disabili- • % transitori benzina: indica in
transitorio è suddiviso. Le caselle tati per quel regime. che misura la correzione istanta-
sottostanti sono impostabili da Le caselle indicate come nea a benzina entra nel transito-
utente, indicano la soglia d'ingresso Portata di transitorio permettono di rio a gas. Cioè quanta influenza
in transitorio basata sul segnale del inserire un valore di portata che ha il transitorio effettuato dalla
TPS e giri motore. Una freccia verrà aggiunto alla portata del tran- centralina a benzina sul com-
rossa indica nell'intorno di quale sitorio. Un valore positivo arricchi- portamento a gas; 1000 corri-
regime si trova la vettura e conse- sce il transitorio, un valore negativo sponde ad utilizzare tutto il con-
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tributo a benzina, diminuendo il
valore diminuisce proporzional-
mente il contributo.
• Stato transitori: indica lo stato
in cui si trova la vettura.
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6. DIAGNOSTICA
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mouse su ciascuno di essi, viene
mostrata per qualche istante una
scritta che ne descrive la funzione.
Le funzioni svolte consentono di
effettuare acquisizioni su file dei
dati e dei parametri visualizzabili,
cambiare l’elenco dei dati numerici
che verranno mostrati sullo scher-
mo scegliendo dall’elenco quelli
che più interessano, cambiare l’e-
lenco dei valori che verranno salva-
ti su file, scegliendo dall’elenco
quelli che più interessano. Vediamo
come si compiono queste operazio-
ni.
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nome e percorso:”
C:\Programmi\SEQUENT\ARC
HIVI\DIR_DATI\Fiat\Stilo 1.6i 16V
( 1 8 2 B 6 0 0 0 )
Euro4\AJ280CN.ACQ”
(la posizione potrebbe variare a
seconda delle impostazioni del
computer usato e della cartella in
cui viene installato il programma
SEQUENT). Premendo sul tasto
Memorizza, creo il file in cui effet-
tuerò l’acquisizione dei dati. Se
invece premo il tasto Esci, i dati
non verranno memorizzati e si tor-
nerà alla pagina precedente.
Si noti che nella casella in alto
viene memorizzato il nuovo record,
Fig. 6.7 - Diagnostica > Visualizzazione dati > Impostazione canali
in modo che si possa poi sceglierlo
agevolmente la prossima volta,
senza dover riscrivere tutto.
Scegliendolo, nelle caselle sotto- re anche premendo il tasto di 6.1.4 IMPOSTAZIONI
stanti compariranno tutti i dati inse- MAIUSC+F2, MAIUSC+F5, MAIU-
riti, comprese le note che si sono SC+F9, da tastiera. Il quinto tasto da sinistra, in alto
volute aggiungere. nella pagina della visualizzazione
E’ anche possibile sospendere dati serve per scegliere quali dati
6.1.2 INIZIO/RIPRESA DI REGI- la registrazione in qualsiasi istante numerici mostrare a video e quali
STRAZIONE anche premendo il tastino succes- dati memorizzare durante l’acquisi-
sivo di STOP, in cui è rappresentato zione.
Il secondo tasto da sinistra, raffi- un quadratino rosso (come nel
gurante un triangolino rosso con la tasto di STOP di un registratore). Come si vede nella figura 6.7,
punta rivolta verso destra (come il Premendo nuovamente il tasto vicino ad ogni valore sono presenti
pulsante di PLAY di un registrato- di START o PLAY, l’acquisizione due caselle in cui inserire i segni di
re), se premuto inizia l’acquisizione riprenderà, aggiungendo i nuovi spunta: la prima si riferisce al valo-
dei dati (vedi paragrafo precedente dati a quelli precedenti, senza can- re visualizzato, per cui selezionan-
per sapere dove vengono memoriz- cellarli. do o deselezionando la casella cor-
zati i dati). rispondente si aggiunge o si toglie il
Quando l’acquisizione dei dati è 6.1.3 BLOCCA GRAFICI dato dalla colonna dei dati visualiz-
attiva, il pulsante cambia aspetto, zati. Il minimo numero di dati visua-
raffigurando due lineette parallele Il quarto tastino da sinistra serve lizzati che è possibile selezionare è
verticali (come il tasto di PAUSA di per bloccare i grafici ed i valori uno, mentre il massimo numero è
un registratore). Se si preme il tasto numerici a video. Inizialmente con- 10. Se ci sono già dieci valori
in queste condizioni, l’acquisizione tieni la figura di un grafico con una numerici selezionati, per inserirne
viene sospesa e il pulsante torna a croce rossa sopra. Premendolo, i un altro sarà necessario rimuover-
raffigurare il triangolino rosso con la grafici rimangono congelati nella ne uno di quelli presenti.
punta rivolta verso destra. condizione in cui si trovano, ed i
Premendolo ancora in queste con- valori numerici smettono di cambia- Sotto la scritta “Memorizzato” ci
dizioni, l’acquisizione riprenderà, re; il pulsante raffigurerà il disegno sono le caselle con le quali si pos-
aggiungendo i nuovi dati a quelli di un grafico senza la croce rossa. sono selezionare i dati che verran-
precedenti, senza cancellarli. no acquisiti e salvati sul file .ACQ.
Le stesse operazioni si possono Premendo nuovamente il pul- Si può salvare un numero di dati a
eseguire selezionando dalla barra sante, i grafici vengono cancellati e piacere; anche tutti, se si vuole. Si
del menù (in alto a sinistra), la voce si riprende a tracciarli da zero, tenga conto che più dati si salvano,
”Registrazione”, e poi mentre i numeri riprendono a cam- più il file di acquisizione diventa
“Inizio/Ripresa registrazione”, oppu- biare. lungo; allo stesso modo, il file
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aumenta di dimensioni in modo
proporzionale alla durata dell’acqui-
sizione stessa.
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7. UTILITÀ