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CAPITOLO 5

Analisi Strutturale dei Tubi del Generatore di Vapore in


Situazioni Incidentali con presenza di fessura

5.1 Introduzione.

Come illustrato nel Capitolo 2, la Nuclear Regulatory Commission (NRC) sta sviluppando
nuove regole e linee guida “performance-based” per l’integrità strutturale dei tubi nei generatori di
vapore, dal momento che quelle esistenti, formulate negli anni settanta, stanno diventando oramai
obsolete alla luce di nuove forme di degrado. Le nuove norme dovrebbero garantire una maggiore
flessibilità nella valutazione delle diverse tipologie di degrado attraverso differenti limiti di
accettabilità per ognuno di essi in relazione alla loro diversa collocazione, prevedendo opportune
azioni di intervento e mitigazione. La normativa dovrà richiedere il calcolo delle probabilità di
rottura del tubo e il tasso di perdita di fluido attraverso una fessura sia in condizioni di normale
esercizio che in situazioni incidentali di progetto a fine ciclo per fessure rilevate in fase di ispezione
in esercizio (ISI). Con lo scopo di mettere appunto criteri alternativi di manutenzione e riparazione
dei generatori di vapore, l’Ente di Controllo Statunitense ha avviato un programma di valutazione
di tutti i possibili rischi derivanti da situazioni incidentali severe. La probabilità di rottura dei tubi
degradati dovrà essere determinata considerando ipotetici scenari incidentali come, il blackout
dell’impianto e la perdita dell’acqua di alimento primaria.
Nell’ottica di recepimento delle indicazioni fornite dalla NRC è stata condotta l’analisi
strutturale in presenza di fessura sui tubi del generatore IRIS considerando alcune situazioni
incidentali prese a riferimento nel rapporto preliminare di sicurezza. Sulla base dei risultati
termoidraulici ottenuti dalle analisi di sicurezza dell’intero sistema, condotte dall’Ing. Gianni
Ambrogi presso il Westinghouse Science and Technology Center (STC) nell’ambito del suo lavoro
di Tesi [40] già discusso in questa Facoltà, è stato possibile effettuare una verifica di non
propagazione della fessura anche in situazioni non stazionarie. L’analisi termoidraulica condotta
con il codice di sistema Relap5/Mod3.3 ha consentito l’ottenimento delle condizioni al contorno
(pressioni e temperature) per la verifica strutturale del tubo fessurato con il codice MSC.Marc. Lo
scopo della presente analisi è pertanto la verifica della risposta strutturale dei tubi ad ipotetici
transitori incidentali che ne potrebbero pregiudicare l’integrità strutturale.

140
5.2 Alcuni cenni sulla nodalizzazione del generatore di vapore.

Senza entrare troppo nel dettaglio della schematizzazione dell’intero sistema adottata per
effettuare le simulazioni termoidrauliche, vengono riportate le principali caratteristiche della
nodalizzazione impiegata con particolare attenzione a quella dei generatori di vapore.
La nodalizzazione completa dell’intero sistema primario [41] e degli otto rami secondari è
stata messa appunto dall’Università di Zagabria in collaborazione con la Westinghouse. La
discretizzazione dei componenti è piuttosto dettagliata con lo scopo di tenere in considerazione e
non sottostimare tutti i possibili fenomeni che potrebbero verificarsi in una configurazione integrale
come il sistema primario di IRIS. La nodalizzazione dettagliata dell’intero sistema aggiornata a
Marzo 2003 è illustrata in Figura 5.1.
5 91

590
592

503-12
505-01 505-20
503-15 50 4 506 507-01

901 98 6 988

902 9 85 98 7

130-15

507-07

5 10
508
507-10 509 511-01

503-01 502 501-02

501-01

35 4

501-01

15 1

350-04 35 2 353-01 353-08 3 54

150-04 355

905 992 993

906 130-01 365 750


754 758
613 73 75 2 756

612-12 150-01 72-12


191 9 91

375
1 24 150-01

385

612-01 123-14 125


611
350-01
610-10 240-27 241-27 20 1

211-25 271-50 28 1 29 1

141 161
123-07 240-21 211-20

610-01

609
608-10

123-01

1 22 121-15

120-14

608-01
6 07

6 06
603
6 05
600-
604-13 06

602 602

604-01 600-03 604-01

211-01 26 1 25 1
271-01

600-01 240-01 241-01 22 1


307-11

6 01 511-20
120-01 121-01 101-25

1 11 1 16
119
110-24 115-24

3 04

511-20

3 06 305-20 305-01 30 4 302

30 3 3 01
300

110-01 115-01 101-01

1 06 10 2

1 05 10 3

104

Figura 5.1 IRIS system nodalization

Il numero totale di volumi idraulici e giunzioni è rispettivamente 1718 e 1767. La


discretizzazione del sistema di refrigerazione integrato è stata eseguita con l’approccio a “strati”
per l’importanza della circolazione naturale nella risposta in sicurezza del reattore IRIS.
L’attuale schematizzazione del generatore di vapore è stata sviluppata sulla base degli studi
messi appunto dal Politecnico di Milano atti a simulare i risultati sperimentali ottenuti dall’Ansaldo
in una campagna di prove termoidrauliche su un modello dimostrativo del fascio tubiero elicoidale
(vedasi Paragrafo 1.4.8.2).

141
La regione dei collettori di ingresso ed uscita sono schematizzati con elementi tubo (Figura
5.2) posizionati orizzontalmente in testa ed in coda all’intero fascio tubiero. L’intera sezione del
fascio tubiero lato primario (esterno ai tubi) è composta da 25 suddivisioni assiali. La parete interna
del fascio tubiero (lato secondario) è schematizzata con un componente tubo, con 50nodi assiali,
opportunamente inclinato di un angolo simile all’inclinazione dell’elica del fascio reale (Figura
5.3). L’intera altezza della zona di scambio termico è di 7.9 m compresi 0.3 m per ciascun
collettore di ingresso e di uscita.

0.400

0.600

1.300

1.500

Figura 5.2 IRIS SG Header

Steam Collector Elevation Change

32.0
Bundle Elevation Change 7.9 m

Feedwater Header Elevation Change

Figura 5.3 Secondary Side Elevations

14 mm 23.85 mm 23.85 mm

23 mm

Row 1 Row 2 Row 3

13.23 mm
Internal Shell
13.24 mm
17.46 mm
Figura 5.4 IRIS SG RELAP Model-Detail of Tube Bundle Geometry and Secondary Side
Fouling Model

142
La parete di scambio termico del tubo del generatore di vapore è schematizzata con 6 nodi
radiali. Un modello di scambio termico a tubi orizzontali è stato adottato per il lato primario del
circuito. Un fattore correttivo per tenere conto di problemi di sedimentazione sul lato secondario è
adottato per aggiustare la potenza scambiata in condizioni di regime. Questo fattore correttivo
(fouling factor) è stato definito dal POLIMI sulla base dei dati sperimentali ottenuti sul fascio
tubiero di rova messo appunto dall’Ansaldo. Per simulare l’effettiva resistenza termica aggiuntiva
legata alla presenza di incrostazioni sul lato secondario, è stato aggiunto uno spessore di ossido di 5
micron. In Tabella 5.1 sono riassunti i parametri geometrici assunti nella nodalizzazione mentre in
Tabella 5.2 sono definite le strutture termiche impiegate nell’analisi Relap.
Parameter Value
Number of tubes per SG module Ntub 655
Tube outer diameter (m) Dtubout 0.01746 m
Tube inner diameter (m) Dtubin 0.01324 m
Tube length (m) Ltub 32
Total SG Height (m) Lsgtot 8.5 m
SG Height Between Headers Centerline (m) Ltubbun 7.9 m
SG Shroud Inner Diameter (m) Dshout 1.62 m
SG Shroud thickness (m) tsh 0.01 m
SG Central Column Outer Diameter (m) Dshin 0.61 m
Headers outer length (m) Lheadout 1.5 m
Headers inner length (m) Lheadin 1.3 m
Headers outer diameter (m) Dheadout 0.6 m
Headers inner diameter (m) Dheadin 0.4 m
Secondary Side Wall Roughness (m) ε2 3.0*10-5
Primary Side Wall Roughness (m) ε1 4.572*10-5

Tabella 5.1 Geometrical parameters for IRIS SG RELAP Model

Heat structure no left left volume right right structure area


coord. coordinate volume type factor
[m] [m]
SG shroud walls
1201 0.81 201 0.82 240-27 cyl. 0.3
1211 (1-25) 0.81 211-01 ,..., 0.82 240-02 ,..., cyl. 0.316 SG Heat Structure
211-25 240-26 with mesh nodes
1221 0.81 221 0.82 240-01 cyl. 0.3
SG tube walls 271_50 211_25

1271 0.00612 271-01 ,..., 0.00873 211-01 ,..., cyl. 419.2 271_40 211_20
271-50 211-25 271_30 211_15
SG inlet header 271_20 211_10
1261 0.2 261 0.3 221 cyl. 1.5
271_10 211_05
SG outlet header
1281 0.2 281 0.3 201 cyl. 1.5

Tabella 5.2 Summary of Heat structures in SG nodalization

143
5.3 Analisi dei Transitori Incidentali.

La verifica d’integrità strutturale dei tubi del generatore di vapore IRIS in presenza di
fessura è stata condotta con le seguenti assunzioni:

- Le grandezze termoidrauliche assunte in ingresso all’analisi strutturale, sono gli


andamenti temporali delle pressioni, lato primario e secondario, e delle temperature sulla
superficie interna ed esterna del tubo.

- L’analisi strutturale è stata condotta sul tubo con spessore di progetto (t= 2.11 mm),
quello utilizzato per costruire la struttura termica della parete del tubo nell’analisi
termoidraulica.

- Un difetto semiellittico superficiale in direzione circonferenziale è stato considerato


essere presente sulla superficie interna del tubo sia in prossimità del giunto saldato tra
collettore e tubo (configurazione più critica per un’eventuale propagazione di fessura,
come ben evidenziato dall’analisi in condizioni stazionarie) e sia a sufficiente distanza
dalle piastre.

- La configurazione assunta risulta la più conservativa anche dal punto di vista delle
condizioni di carico. Gli andamenti temporali più gravosi delle pressioni e delle
temperature prese in input all’analisi strutturale sono quelli della zona di ingresso al
generatore di vapore lato secondario.

In Figura 5.5 e 5.6 sono riportati gli andamenti di pressione e temperature lungo l’intero fascio
tubiero che si hanno allo stazionario, prima dell’innesco del transitorio.

Figura 5.5 Primary-Secondary pressure profiles along tube bundle

144
Figura 5.6 Internal-External temperature profiles along tube bundle

Nelle analisi svolte, le principali caratteristiche termiche e meccaniche dei materiali,


impiegati per il collettore ed i tubi, sono state fatte variare in funzione della temperatura. Nelle
seguenti Figure sono illustrati gli anadamenti.

145
I transitori incidentali analizzati nella presente Tesi sono solo alcuni di quelli presi a
riferimento per le verifiche di sicurezza in fase di progetto dell’intero reattore, secondo i requisiti
richiesti dal NRC Standard Review Plan [42]. Le situazioni incidentali considerate sono:

- LOL/TT (Loss of External Electrical Load and Turbine Trip Event)

- FLB (Feed Line Break)

- LR (Locked Rotor)

I primi due scenari incidentali rientrano nella categoria degli incidenti che comportano una
riduzione della capacità del secondario di rimuovere il calore generato sul lato primario. Questa
tipologia di incidenti potrebbe avere delle conseguenze più gravose in IRIS rispetto ad un impianto
convenzionale PWR a causa della limitata inventory di acqua nei generatori di vapore del tipo
“once-through”. Il limitato pozzo di calore presente nei generatori di IRIS è tuttavia più che
compensato dalla elevata inerzia termica del sistema primario (la massa di acqua in IRIS per MWt
è cinque volte più grande di quella presente nei reattori pressurizzati avanzati) e da un più grande
volume di vapore presente nel pressurizzatore (il rapporto volume vapore/potenza termica è cinque
volte più grande di quella dell’AP100).
Il terzo scenario incidentale rientra nella categoria degli incidenti che comportano una
riduzione della portata di refrigerazione del reattore. La risposta di IRIS alla completa perdita di
portata refrigerante è confrontabile a quella dell’AP600/AP1000, in cui l’inerzia rotazionale delle
pompe riesce a garantire la refrigerazione del nocciolo fino al completo inserimento delle barre di
controllo. In particolare la risposta di IRIS al grippaggio del rotore di una pompa è migliore rispetto
al PWR tradizionale per il numero maggiore di pompe riducendo la relativa importanza della
perdita una di esse.

146
5.3.1 Perdita del carico elettrico e scatto di turbina (LOL/TT).
Questo transitorio prevede uno scatto di turbina a piena potenza, un evento che ha come
risultato una rapida riduzione del flusso di vapore. A causa della rapida chiusura delle stop valves
della turbina, il flusso di vapore alla turbina si ferma bruscamente. I sensori sulle stop valves
rilevano la scatto della turbina e si aziona sistema di bypass. La temperatura e la pressione del
refrigerante del reattore non aumentano in maniera significativa se il sistema di bypass della turbina
e il sistema di controllo della pressione nel pressurizzatore funzionano correttamente. Se il
condensatore non è disponibile il reattore viene spento e il vapore generato viene normalmente
rilasciato nell’atmosfera. Un adeguato flusso d’acqua è mantenuto dal sistema di alimentazione
dell’acqua all’avviamento consentendo la rimozione del calore residuo e di decadimento.
Se le valvole di scarico del vapore non aprono a seguito di una gran perdita di carico, la
pressione nel generatore di vapore e la temperatura del refrigerante del reattore aumenteranno
rapidamente. Tuttavia, le valvole di sicurezza del pressurizzatore sono dimensionate per proteggere
il sistema di refrigerazione del reattore e il generatore di vapore contro la sovrapressione per tutte
le perdite di carico, possono smaltire infatti abbastanza vapore per mantenere la pressione del
sistema di refrigerazione del reattore entro il 110 % della pressione di progetto del sistema. Le
valvole di sicurezza sono effettivamente capaci di prevenire qualsiasi aumento significativo di
pressione oltre al loro setpoint di apertura per un evento comportante una a completa perdita del
pozzo di calore. Durante il transitorio la pressione nel sistema di generazione del vapore aumenterà
fino al raggiungimento del valore di setpoint per l’intervento degli EHRS (Emergency Heat
Removal System).
Il LOL/TT rientra nelle condizioni di carico II (classificazione ANSI). Queste
rappresentano condizioni di impianto connesse con deviazioni dalle condizioni iniziali, previste in
sede di progetto, tali da non compromettere la funzionalità dell’impianto stesso. Deve essere
pertanto garantita la piena efficienza di tutte le barriere previste per il rilascio di materiale
radioattivo. La sequenza degli eventi è mostrata in Tabella 5.3.

Tabella 5.3 Time sequence of events for Loss of Load/Turbine Trip

147
Gli andamenti temporali più gravosi delle pressioni e delle temperature prese in input
all’analisi strutturale sono quelli della zona di ingresso al generatore di vapore lato secondario.
Nelle seguenti Figure sono riportati gli andamenti impiegati nell’analisi strutturale.

Figura 5.7 Input Pressure trend for Structural analysis -LOL/TT-

148
Figura 5.8 Input Temperature trend for Structural analysis -LOL/TT-

Nel caso di fessura posizionata a sufficiente distanza dagli attacchi, in Figura 5.9 e 5.10
sono riportati rispettivamente gli andamenti del fattore di intensificazione delle tensioni nel punto
più profondo della fessura e la massima tensione equivalente di Tresca. Come è possibile osservare
dai grafici, gli andamenti del SIF seguono i profili temporali del ∆T nel tubo sia in presenza che in
assenza di carico assiale. Le sollecitazioni di trazione sul tubo del generatore di vapore di IRIS
sono infatti essenzialmente dovute alle tensioni di origine termica determinate dall’andamento del
gradiente di temperatura nello spessore. I fattori di concentrazione durante il transitorio rimangono
sempre al di sotto del valore assunto allo stazionario, pertanto tale evento incidentale non innesca
fenomeni di propagazione di difetti preesistenti. Anche l’andamento della massima tensione di
Tresca rimane inferiore al limite ammissibile per le condizioni di carico di Livello B (Upset
Condition) pari a 2·Sy,d.
Andamenti del tutto simili sono stati ottenuti nel caso di fessura dislocata in prossimità
dell’attacco al collettore. I valori in gioco sono, come era ovvio attendersi, più alti ma sempre entro
i limiti ammissibili (Figura 5.11 e 5.12).

149
Figura 5.9 SIF vs. Time for crack distant from Tube ends -LOL/TT-

Figura 5.10 Max Tresca Stress vs. Time for crack distant from Tube ends -LOL/TT-

150
Figura 5.11 SIF vs. Time for crack near Tube-to-Header connection -LOL/TT-

Figura 5.12 Max Tresca Stress vs. Time for crack near Tube-to-Header connection
-LOL/TT-

151
5.3.2 Rottura di una tubazione della linea di alimento (FLB).
Il FLB è una rottura dei una tubazione di alimento, larga abbastanza da impedire l’aggiunta
di acqua sufficiente a mantenere alto il livello nel generatore di vapore. Se la rottura è ipotizzata nel
tratto compreso tra le check valve e il generatore di vapore, il fluido può essere scaricato dal
generatore di vapore attraverso la rottura. Una rottura in questo punto potrebbe pregiudicare la
susseguente aggiunta di acqua di alimento da parte del sistema di startup. Una rottura a valle delle
check valve della linea di alimento dell’acqua comporterebbe solo una ridotta perdita di acqua.
In funzione delle dimensioni della rottura e delle condizioni operative dell’impianto al
momento della rottura, l’incidente potrebbe causare o un raffreddamento del sistema di
refrigerazione del reattore (per eccessivo scarico di energia attraverso la rottura) o un
surriscaldamento dello stesso. Solo gli effetti di un surriscaldamento del sistema di refrigerazione
sono stati valutati per il caso della rottura della tubazione dell’acqua di alimento.
La rottura della linea dell’acqua di alimento riduce la capacità, da parte del sistema di
refrigerazione del reattore, di rimuovere il calore generato nel nocciolo. La funzione del sistema di
rimozione del calore è quella di impedire sostanziali sovrapressioni nel sistema di refrigerazione
del reattore (meno del 110% della pressione di progetto) e di mantenere sufficiente liquido nel RCS
per tenere coperto il nocciolo e non compromettere la sua refrigerazione così come richiesto dal 10
CFR 50.46 .
Il FLB rientra nelle condizioni di carico IV (classificazione ANSI). Queste rappresentano
condizioni di impianto connesse con deviazioni dalle condizioni iniziali di esercizio di entità tale da
provocare conseguenze che possono compromettere l’integrità e funzionalità dell’impianto fino ad
interessare la sicurezza della popolazione. La sequenza degli eventi è mostrata in Tabella 5.4.

Tabella 5.4 Time sequence of events for Feed Line Break

152
La severità del transitorio derivante dalla rottura della linea dell’acqua di alimento dipende
da un certo numero di parametri del sistema, inclusi le dimensioni della rottura, la potenza a cui si
trova il reattore e la funzionalità dei vari sistemi di protezione e di controllo. Alcuni studi hanno
illustrato che la più severa rottura della linea di alimento è quella che porta alla rottura a
ghigliottina della tubazione più grande. La rottura accade su una delle quattro linee di alimento, i
generatori di vapore sono, infatti, alimentati due a due (Figura 5.13).

1 8

2 7

3 6

4 5

Figura 5.13 Feed Line Break Layout

Gli andamenti temporali più gravosi delle pressioni e delle temperature prese in input
all’analisi strutturale sono quelli della zona di ingresso al generatore di vapore lato secondario. Il
FLB tuttavia è un incidente asimmetrico nel senso che la rottura avviene su una sola delle quattro
linee di alimento. Le condizioni più gravose sono risultate quelle dei generatori di vapore “integri”,
ovvero appartenenti alle linee di alimento non interessate dalla rottura. Nelle seguenti Figure sono
riportati gli andamenti impiegati nell’analisi strutturale.

153
Figura 5.14 Input Temperature trend for Structural analysis -FLB-

154
Figura 5.15 Input Pressure trend for Structural analysis -FLB-

Nel caso di fessura posizionata a sufficiente distanza dagli attacchi, in Figura 5.16 e 5.17
sono riportati rispettivamente gli andamenti del fattore di intensificazione delle tensioni nel punto
più profondo della fessura e la massima tensione equivalente di Tresca. Anche per questa sequenza
incidentale, gli andamenti del SIF seguono i profili temporali del ∆T nel tubo sia in presenza che in
assenza di carico assiale. Una variazione del gradiente termico nello spessore del tubo, rispetto alla
differenza di pressione primaria/secondaria, incide in maggior misura sullo stato di trazione del
tubo, pertanto i profili delle grandezze in gioco sono influenzati dagli andamenti delle temperature.
I fattori di concentrazione durante il transitorio rimangono sempre al di sotto del valore assunto allo
stazionario nel caso di assenza di carico assiale, mentre in presenza di quest’ultimo i valori massimi
delle grandezze raffigurate capitano poco altre i 100 secondi dall’inizio del transitorio. L’effetto
combinato dell’aumento del gradiente di temperatura e riduzione del carico assiale di compressione
genera uno stato di sollecitazione di poco superiore a quello preesistente allo stazionario (vedasi
Tabella). Anche l’andamento della massima tensione di Tresca presenta identico comportamento
per i due casi considerati. Da notare che tra i 3 e i 30 secondi di transitorio, il profilo della tensione
di Tresca subisce un incremento per effetto della compressione tra i lembi della fessura, il difetto
infatti tende a chiudersi come indicato dall’andamento del SIF.
Andamenti del tutto simili sono stati ottenuti nel caso di fessura dislocata in prossimità
dell’attacco al collettore (Figura 5.18 e 5.19).

Distant from Tube ends Near Tube-to-Header connection


Time Max SIF Time Max Tresca Time Max SIF Time Max Tresca
[sec.] [MPa·m1/2] [sec.] [MPa] [sec.] [MPa·m1/2] [sec.] [MPa]
With Axial Load 173 2.61 175 298 173 3.83 183 376
Without Axial Load 1 3.88 176 333 1 4.67 176 396

155
Figura 5.16 SIF vs. Time for crack distant from Tube ends -FLB-

Figura 5.17 Max Tresca Stress vs. Time for crack distant from Tube ends -FLB-

156
Figura 5.18 SIF vs. Time for crack near Tube-to-Header connection -FLB-

Figura 5.19 Max Tresca Stress vs. Time for crack near Tube-to-Header connection -FLB-

157
5.3.3 Grippaggio di una pompa di refrigerazione del reattore (LR).
L’incidente ipotizzato è un bloccaggio istantaneo di un rotore di un RCP. Il flusso
attraverso la pompa danneggiata e il rispettivo generatore di vapore diminuisce rapidamente
portando all’innesco di uno scatto del reattore sul segnale di basso flusso.
Dopo allo scatto del reattore, il calore immagazzinato negli elementi di combustibile
continua a trasferirsi al refrigerante causando un’espansione dello stesso. Nello stesso momento,
l’asportazione di calore, lato secondario, da parte del generatore di vapore si riduce. Questi due
effetti combinandosi portano all’insorgere all’interno del pressurizzatore di un aumento di
pressione del sistema di refrigerazione. La susseguente compressione del vapore contenuto nel
volume del pressurizzatore può comportare l’apertura delle valvole di sicurezza.
Da un punto di vista fenomenologico, l’evoluzione di questo evento in IRIS, non presenta
sostanziali differenze dagli attuali PWRs e in particolare AP600/AP1000, tuttavia IRIS ha un
numero maggiore di pompe di refrigerazione del reattore (otto contro quattro). Questo comporta un
ridotto transitorio a seguito di un blocco del rotore di una singola pompa. Mentre l’evoluzione della
sequenza incidentale è del tutto simile ai tradizionali PWRs, la severità delle conseguenze
sull’intero sistema è fortemente mitigata da questa peculiare caratteristica intrinseca del reattore
IRIS.
Anche il LR rientra nelle condizioni di carico IV. In queste condizioni sono ammessi rilasci
di materiale radioattivo ma deve in ogni caso essere assicurato che, per l’intervento, anche in
condizioni degradate, dei previsti sistemi di sicurezza, le conseguenze per la popolazione
rimangano entro i limiti prefissati e ritenuti accettabili.
La sequenza degli eventi è mostrata in Tabella 5.5.

Tabella 5.5 Time sequence of events for Locked Rotor

158
Il bloccaggio si verifica su una delle otto pompe di refrigerazione interne al vessel come
mostrato in Figura 5.20.

1 8

2 7

3 6

4 5

Figura 5.20 Locked Rotor Layout

Gli andamenti temporali più gravosi delle pressioni e delle temperature prese in input
all’analisi strutturale sono quelli della zona di ingresso al generatore di vapore lato secondario sul
generatore di vapore interessato al grippaggio. Nelle seguenti Figure sono riportati gli andamenti
impiegati nell’analisi strutturale.

Figura 5.21 Input Temperature trend for Structural analysis -LR-

159
Figura 5.22 Input Pressure trend for Structural analysis -LR-

Come le due sequenze incidentali trattate in precedenza, anche il grippaggio del rotore di
una pompa di refrigerazione non compromette l’integrità strutturale dei tubi del generatore di
vapore. Gli andamenti del SIF e della tensione di Tresca sono sempre inferiori ai valori dello
stazionario (Figure 5.23-5.26).

160
Figura 5.23 SIF vs. Time for crack distant from Tube ends -LR-

Figura 5.24 Max Tresca Stress vs. Time for crack distant from Tube ends -LR-

161
Figura 5.25 SIF vs. Time for crack distant from Tube ends -LR-

Figura 5.26 Max Tresca Stress vs. Time for crack near Tube-to-Header connection -LR-

162

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