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Manuale in italiano
HPKComposer, uno strumento compositivo di arte 3D per Csound................................1
Sguardo d’insieme......................................................................................................1
Alcune schermate di HPKComposer 2.2.........................................................................1
Scaricare HPKComposer.................................................................................................3
HPKComposer versione 2.2 (giugno 2000)..................................................................3
HPKComposer versione 2.1 (aprile 2000)....................................................................3
HPKComposer versione 2.0 (26 settembre 1999).......................................................4
Istruzioni......................................................................................................................4
Alcuni strumenti operativi usati da Hplank.....................................................................4
VRML97 plug in...........................................................................................................5
Come eseguire files mp3.............................................................................................5
HPKComposer, uno strumento di composizione artistica tridimensionale per Csound –
versione 2.1....................................................................................................................5
La partitura..................................................................................................................6
Il sintetizzatore virtuale HPKSynthe............................................................................7
Costruttore di mondi tridimensionali...........................................................................7
Guida all’interfaccia grafica di HPKComposer................................................................ 7
L’editor di partiture di HPKComposer.............................................................................9
L’editor di strumenti di HPKComposer..........................................................................11
L’editor grafico di HPKSynthe....................................................................................11
L’editor grafico della .orc di Csound..........................................................................11
Esempio.................................................................................................................13
Trucchi...................................................................................................................13
Il sintetizzatore modulare virtuale.............................................................................13
Il costruttore di mondi tridimensionali di HPKComposer.............................................. 14
Impostazioni..............................................................................................................15
Sfondo.......................................................................................................................15
Suoni.........................................................................................................................16
MIDI...........................................................................................................................17
Trasformazioni...........................................................................................................17
L’interpolatore che segue la struttura....................................................................18
Trucchi......................................................................................................................18
HPKComposer per Csound versione 2.0, 2.1 – Installazione.........................................19
Procedure di installazione per Windows 95/98NT e JDK1.1.......................................19
Procedure di installazione per altri sistemi operativi............................................. 20
HPKComposer versione 3.0, uno strumento di composizione di arte visuale
tridimensionale che usa Csound e VRML......................................................................20
Cosa potete fare con questo strumento?..................................................................21
Ma…..........................................................................................................................21
Che cosa in futuro?...................................................................................................22
HPKComposer, guida all’interfaccia grafica per l’utente..............................................22
HPKComposer, versione 3.0 – Il modulo di design in Csound.......................................23
Parametri...................................................................................................................23
Regole di generazione del suono..............................................................................24
Esempi...................................................................................................................24
Regole di modifica del suono....................................................................................25
Esempi...................................................................................................................25
Regole relative ai modulatori....................................................................................25
Esempi...................................................................................................................25
Regole relative agli effetti.........................................................................................26
Esempi...................................................................................................................26
Trucchi per l’editor di moduli di Csound....................................................................26
Creare una copia....................................................................................................26
La sincronizzazione tra l’editor di moduli di Csound e la struttura degli strumenti in
HPKComposer.........................................................................................................26
Scambio di files......................................................................................................26
HPKComposer versione 3.01: download.......................................................................27
HPKComposer, uno strumento compositivo di arte 3D per Csound
Sguardo d’insieme
I compilatori di suono sono stati scritti grazie alla disponibilità di molti utenti di
Csound che condividono la loro conoscenza ed esperienza. Scoprite alcuni di essi nella
sezione “strumenti”2.
1
http://hplank.inetpc.com/hpkcdoc/index.html. Si tratta della documentazione riprodotta in questo
scritto.
2
http://hplank.inetpc.com/tools.html
1
Una visione globale che mostra le relazioni tra le strutture musicali globali, i
sintetizzatori virtuali, gli effetti globali, gli oggetti VRML e l’input MIDI esterno.
2
Scaricare HPKComposer
Scaricate il file compresso (.zip) 2.23, e seguite le istruzioni date di seguito. Per come
sono usati di recente gli opcodes di Csound, è altamente raccomandato usare l’ultima
versione di Csound. Non dimenticate di adattare il vostro ambiente di sviluppo a
Csound (in particolare per ciò che riguarda la variabile CSSTRNGS che è di nuova
introduzione nelle versioni recenti). La documentazione per HPKComposer si trova in
http://hplank.inetpc.com/hpkcdoc/index.html e le istruzioni di installazione sono in
rete4. Quali sono le novità?
Il file zippato 2.1 è ancora in rete5 poiché HPKComposer non è abilitato a leggere i files
creati con la versione 2.1. Le istruzioni di installazione sono le stesse.
Sebbene i files prodotti con la versione 2.0 non posano essere letti dalla versione 2.1,
il file zippato della versione 2.0 lo trovate in rete all’indirizzo
http://hplank.inetpc.com/hpkc/hpkc20.zip.
Istruzioni
Avrete anche bisogno di un lettore di files audio, il vostro preferito! Se volete costruire
mondi tridimensionali necessitate anche di un browser con un plug-in VRML97 (vedi la
sezione “Strumenti”8).
VRML97 plug in
Se il vostro browser non supporta nativamente VRML 2.0 (VRML97), potete scaricare
da uno dei siti seguenti:
O il vostro plug-in VRML supporta nativamente l’esecuzione di files mp3 oppure potete
usare con efficacia Cosmo Player in Windows 98, a condizione che Windows Media
Player sia installato completamente e che sia impostato come lettore predefinito per i
files mp3.
5
L’obiettivo principale di HPKComposer è quello di essere un programma di
composizione multimediale che vi permetta di:
La partitura
6
Il sintetizzatore virtuale HPKSynthe
La sua struttura è comune nel mondo dei sintetizzatori: 4 generatori di forme di onda
possono essere indirizzati o meno verso un modulo di trasformazione (modulazione ad
anello e filtri), e verso un numero di effetti globali sino ad 8 (ritardi e riverberi). Alcuni
parametri di generazione e filtraggio del suono possono essere modulati attraverso un
LFO, inviluppi o generatori di valori casuali.
I generatori di forme d’onda possono essere estesi scrivendo apposite classi java, ma
come impostazione predefinita viene fornito un insieme di generatori di suono quasi
completo:
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Quando lanciate HPKComposer, esso dispiega uno spazio vuoto dove solamente due
pulsanti sono visibili e attivi:
8
L’editor di partiture di HPKComposer
HPKComposer possiede un editor grafico per la generazione di partiture Csound. È
basato su Cmask, con alcune estensioni o modifiche, per cui prima di continuare
dovreste dare un’occhiata alla documentazione originale di Cmask.
Oltre a queste informazioni, troverete un insieme di pulsanti e una lista con menu a
tendina:
9
L’interfaccia è molto chiara, eccetto per alcuni punti:
10
L’editor di strumenti di HPKComposer
Ogni strumento può essere modificato in un editor grafico dipendente dalla scelta
attuata sul tipo di sintetizzatore virtuale. Potete entrare nella finestra dell’editor di
strumenti facendo click su uno dei seguenti pulsanti:
Questa finestra di modifica vi permette di definire gli strumenti di Csound usando gli
opcodes standard di Csound. L’interfaccia fornisce quattro tipi di editors:
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o l’editor di strumenti, per la codifica delle istruzioni di Csound usando il suo
linguaggio di programmazione
o l’editor di funzioni, per definire le funzioni utilizzate dallo strumento
o l’editor di parametri, per definire il nome del parametro e il suo campo di valori,
nonché il valore predefinito da utilizzare quando il file .sco non definisce alcun
valore per quel parametro
o l’editor delle variabili globali, per descrivere le variabili globali richieste dallo
strumento
o l’editor dell’output, che descrive il tipo di output di questo strumento, l’output
diretto usando un modulo di panorama stereo e gli effetti globali
Le variabili globali devono essere fornite da voi, avendo cura del fatto che ogni istanza
di uno strumento Csound genererà variabili globali. Questa duplicazione potrebbe
essere fonte di errori.
Occorre seguire anche alcune convenzioni per i nomi di suoni in output. In primo luogo
il numero di canali viene definito dalle impostazioni: uno per il mono e due per lo
stereo (ci dispiace, ma niente di più!). HPKComposer è capace di cambiare da mono a
stereo in modo trasparente quando usate uno dei sintetizzatori virtuali disponibili,
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eccetto che nel caso in cui voi decidiate di manipolare l’output del vostro strumento
Csound nell’editor delle orchestre Csound. Dovete rispettare le seguenti convenzioni:
o usate “out” per l’output del suono quando lo desiderate mono, e l’output è
diretto
o usate “outs” per l’output del suono quando lo desiderate stereo, e l’output è
diretto
o usate “aoutmix” se volete processare il suono nei moduli di effetti globali. in
questo caso l’output deve essere monofonico poiché gli effetti globali accettano
solamente input monofonico
Esempio
Supponete di usare l’opcode oscil con una forma di onda descritta dalla funzione
numero 14. Dovete codificare quanto segue nella pagina dedicata allo strumento:
kclk oscil 100,440,<f14>, e dovete introdurre la funzione numero 14 nella pagina
dedicata alle funzioni.
Trucchi
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o per muovere un modulo, selezionate lo strumento “move”, fate click sul modulo
che volete muovere e poi fate click in uno spazio vuoto
o per cancellare un modulo, selezionate lo strumento “delete”, fate click sul
modulo da cancellare (non è disponibile la funzione undo)
o per aggiungere un modulo, fate click sullo strumento “add”, o selezionate un
elemento diverso dal corrente nella lista di scelte, e fate click in uno spazio
libero
o per aggiungere una connessione, fate click sullo strumento “add a connection”
e fate click su un “jack output”, poi su un “jack input”. Dovete sempre stabilire
le connessioni da output a input. Un riscontro visuale viene fornito per mostrare
se la connessione sia o meno possibile (connessioni a livello audio o di controllo)
o per distruggere una connessione, fate click sullo strumento “delete connection”,
e poi su un qualsiasi “jack input” o “jack output”
o le connessioni audio sono in blu
o i parametri che non possono essere modificati alla frequenza di controllo sono in
arancione
o dovete usare un modulo di parametro di partitura per legare ogni parametro alla
partitura
o in caso di problemi con le connessioni fate click in un qualsiasi posto libero, e
ristabilirete lo stato dello strumento di “add connection”
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La visualizzazione vi permette di navigare attraverso i pannelli, e lanciare il browser
VRML, o il programma che rende possibile l’interazione MIDI con gli oggetti VRML.
Impostazioni
Qui potete:
Sfondo
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Suoni
Il nodo del suono possiede un’ellisse interna che definisce un volume di spazio nel
quale il massimo livello di suono sia udibile. All’interno di questa ellisse, il campione
sonoro normalizzato viene riscalato dal campo di intensità e non c’è attenuazione.
L’ellisse interna viene definita estendendo il vettore di direzione attraverso la
locazione. I campi minBack e minFront specificano le distanze rispettivamente dietro e
davanti alla locazione lungo il vettore direzione. L’ellisse interna ha uno dei suoi fuochi
alla locazione (il secondo fuoco è implicito) e interseca il vettore direzione a minBack
e minFront.
Il nodo di suono ha un’ellisse esterna che definisce un volume di spazio che avvolge il
campo di udibilità del suono. Non può essere udito alcun suono al di fuori di questa
ellisse esterna. L’ellisse esterna viene definita estendendo il vettore di direzione
attraverso la locazione. I campi maxBack e maxFront specificano le distanze
rispettivamente dietro e davanti alla locazione lungo il vettore direzione. L’ellisse
esterna ha uno dei suoi fuochi alla locazione (il secondo fuoco è implicito) e interseca
il vettore direzione a maxBack e maxFront.
Trasformazioni
Sulla sinistra trovate il valore predefinito per l’attributo, poi un interruttore che
permette di assegnare un interpolatore a questo attributo: questo può adesso
evolvere nel tempo. La combo box precisa come questa evoluzione viene controllata:
o attraverso un interpolatore dell’utente oppure attraverso un interpolatore che segue
l’evoluzione di un parametro di nota, o attraverso messaggi MIDI in ingresso. Facendo
click sul bottone sulla destra si apre una finestra per definire i parametri
dell’interpolatore.
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L’interpolatore che segue la struttura
La combo box sulla sinistra assegna un interpolatore a questa struttura. Per ogni
evento di nota generato dalla struttura, sarà calcolato un valore discreto per i
parametri dell’oggetto grafico. Il parametro tick delay è utile quando il suono ha un
inviluppo lento: aiuta a sincronizzare il parametro dell’oggetto grafico al suono
ritardandolo di poco; l’interruttore trigger forza il valore discreto del parametro
dell’oggetto grafico al valore predefinito tra due eventi di nota. Le transizioni sono
sfumate senza il trigger, percussive con esso.
Poi trovate i differenti campi degli attributi dell’oggetto grafico. Potete decidere se un
campo segua una struttura o no, quali parametri di eventi di nota saranno usati come
riferimento, quali saranno i valori massimi e minimi per i valori dei parametri di eventi
di nota, come la loro conversione nel mondo VRML. Facendo click sul pulsante “r” i
valori minimi e massimi saranno impostati secondo i valori minimi e massimi presenti
nella struttura (questa è una stima rozza, non esattamente accurata, dovrete
osservare i valori esatti nella finestra grafica della struttura).
Potete scegliere di non usare l’impostazione precedente. Questo appare interessante
quando la densità di eventi è alta, dando luogo così ad un’evoluzione grafica troppo
rapida. In questo caso è possibile impostare i valori minimo e massimo in modo da
prelevare i valori dei parametri di eventi di nota che risiedano solamente all’interno di
una certa soglia. Questo limiterà cambiamenti visuali troppo rapidi.
Trucchi
Il file VRML che viene generato non è adatto per la navigazione web. Textures e suoni
devono essere modificati prima di essere inviati al vostro web server.
Una composizione fatta con HPKComposer ricevuta da qualcun altro al di fuori della
distribuzione principale deve essere modificata per cambiare le locazioni delle
textures e gli oggetti sonori.
Il file VRML che potete includere in quello generato deve seguire alcune convenzioni:
deve essere un file con un nodo principale che deve essere un Transform. Se state
usando un editor VRML dovete esaminare il contenuto del file e ripulirlo. Ad esempio:
Transform {
children [
Shape {
appearance Appearance {
material Material {
diffuseColor 1 0 1
18
}
}
geometry Extrusion {
solid FALSE
creaseAngle 3
crossSection [ 0 150, 59 140, 108 108, 140 59, 150 0, 140 -59, 108 -108, 59
-140, 0 -150, -59 -140, -108 -108,
-140 -59, -150 0, -140 59, -108 108, -59 140, 0 150 ]
beginCap FALSE
endCap TRUE
orientation [ 0 0 1 0 ]
scale [ 1.0 0.1, 0.01 0.01 ]
spine [ 0 0 0, 0 0 -300 ]
}
}
]
}
Se state usando JDK 1.2 dovete solamente verificare che la variabile di ambiente
PATH nel file autoexec.bat (Windows), e contenga la locazione dei files binari del
pacchetto java, ad esempio d:/JDK1.2/BIN. Potete allora lanciare HPKComposer usando
HPKComposer.bat. Fate click sul pulsante load e navigate all’interno della cartella con
le composizioni per caricare un esempio. Poi fate click sul pulsante Settings per
terminare le impostazioni. Potete selezionare il lettore esterno di files audio e il
compilatore Csound che volete utilizzare nel pannello output. Usate la finestra di
navigazione per navigare attraverso le cartelle del vostro disco e selezionate gli
eseguibili che vi servono con il pulsante open.
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o instruments contiene esempi di strumenti
o adesso dovete modificare il file HPKComposerJDK1.1.bat per specificare il tipo di
CLASSPATH dei differenti componenti di java
Dovete apportare modifiche per specificare dove sia esattamente il file singall.jar sul
vostro disco rigido. Non toccate nient’altro e rispettate le maiuscole e le minuscole.
Dave Phillips ha scritto le procedure per Linux in un articolo del “Linux Journal”9.
9
http://www.ssc.com/lj/issue58/3187.html
20
Questa nuova versione è stata completamente riscritta, ed ha le seguenti
caratteristiche:
o la sintesi del suono viene effettuata con strumenti semi-modulari, in cui ogni
modulo viene scritto secondo il linguaggio di Csound. In HPKComposer è integrato
un editor per estendere l’insieme di moduli disponibili. Per farlo, dovete conoscere
Csound e poche regole. Il vantaggio maggiore è quello di poter usare quasi ogni
nuovo opcode di Csound senza aspettare una versione successiva di
HPKComposer. L’unità di lavoro viene chiamata Instrument, e il loro numero è
illimitato. Attualmente sono forniti due strumenti semi-modulari: Standard
Instrument e Stereo Player Instrument
o ogni strumento ha i propri effetti e può essere indirizzato verso due effetti globali
o la composizione di partiture è basata su Cmask, esteso con il nuovo algoritmo “s” e
la possibilità dei modulatori. Ad esempio, è possibile modulare la frequenza del
generatore di sinusoidi. L’unità di lavoro viene chiamata Score, e il numero
possibile è illimitato. Una Score è legata ad uno strumento. 16 parametri di uno
strumento possono essere controllati dalla partitura, usando lo stesso insieme di
algoritmi utilizzati per il tempo di attivazione, l’altezza, la durata e l’ampiezza degli
eventi di nota
o ogni partitura può essere renderizzata in modo indipendente da Csound
o il mondo VRML è strutturato in gruppi di oggetti grafici. Un insieme di
trasformazioni applicate al gruppo viene applicato a tutti gli oggetti grafici del
gruppo. Ogni oggetto grafico ha un insieme di attributi che possono essere
modificati: il file sonoro, la luce, le trasformazioni, la geometria, il materiale, la
texture 1 e 2. Ci sono 16 interpolatori per ogni oggetto grafico. Questi interpolatori
vengono usati per manipolare l’evoluzione dei parametri degli attributi
o le possibilità di costruzione del mondo VRML sono state potenziate accettando
poche estensioni Blaxxun interessanti. La generazione di texturing multiplo e di
coordinate di texture sono strumenti veramente potenti, e sono supportati
piuttosto bene da Blaxxun. Se volete rimanere all’interno dello standard corrente, o
usare un differente plug-in, basterà non usare queste caratteristiche all’interno di
HPKComposer.
Ma…
Non dimenticate che questo strumento è pensato per semplificare l’uso sia di Csound
che del formato VRML, per potersi focalizzare sul processo creativo. Così
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HPKComposer nasconde la sua sintassi, ma impone anche una struttura al processo
creativo. Se non condividete questa strutturazione non la usate! Abbiamo scritto
questo strumento perché non ne abbiamo trovato uno col quale ci trovavamo bene, o
che avesse le funzionalità che richiedevamo.
Poiché abbiamo fatto il primo passo nel collegarci ad una particolare piattaforma
(Blaxxun), ci orienteremo verso OpenGL e le estensioni video che si avviano ad essere
incluse in DirectCsound.
Stiamo per specificare un modo di descrivere lo strumento e la sua interfaccia utente
attraverso il formato .xml, e stiamo cercando altri modi di generazione di partiture
Csound.
E naturalmente più elementi VRML…
Fate click su questo pulsante per caricare una composizione esistente. Compare
una finestra di dialogo che vi permette di selezionare un file da caricare.
Fate click su questo pulsante per creare una nuova composizione. Viene
visualizzata una finestra di dialogo che vi permette di dare il nome alla
composizione. Potete anche scegliere una composizione esistente, che verrà
sostituita. Potete specificare il numero di partiture, strumenti, gruppi di oggetti
VRML e gli oggetti per gruppo. La nuova composizione sarà creata con questi
elementi, più tardi potrete aggiungerne altri.
Dopo vengono visualizzati i seguenti pulsanti in cima allo spazio di lavoro, da sinistra
a destra:
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Questo menu mostra la lista delle partiture; selezionatene una per creare i files
corrispondenti e lanciare Csound per la renderizzazione del suono relativo alla
partitura selezionata. Il nome del file audio sarà quello della composizione
seguito da “_”, l’indice della partitura e l’estensione .wav o .aiff a seconda delle
impostazioni iniziali.
Genera i files (.orc, .sco e VRLM) per le partiture e gli oggetti VRML che sono
abilitati (“Generate It”).
Salva il file relativo alla composizione. Questo ha un’estensione .hpk.
Carica una composizione esistente. Si apre una finestra di dialogo per scegliere il
file.
Crea una nuova composizione. Si apre una finestra di dialogo per dare il nome al
file. Potete anche scegliere il nome di un file esistente, che verrà sostituito dal
nuovo file.
Apre una finestra di dialogo per salvare la composizione con un altro nome.
È possibile usare l’intera sintassi di orchestra di Csound. Tags specifici sono richiesti
per integrarsi col modulo nell’ambiente di sviluppo di HPKComposer: controllo dello
strumento attraverso la partitura, supporto per la modulazione. La scrittura di questi
moduli deve seguire determinate regole:
o il tag <n> deve essere utilizzato per evitare conflitto di nomi nel caso di utilizzo
multiplo dello stesso modulo all’interno del medesimo strumento. Ciò deve
essere effettuato usando variabili di tipo i-rate
o il tag <gx> deve essere utilizzato per accedere alle variabili globali di Csound
definite nell’editor di moduli Csound
o il tag <fx> deve essere utilizzato per accedere alle funzioni definite all’interno
dell’editor di moduli Csound. Queste variabili di funzione sono definizioni
statiche che non vanno cambiate dall’utente all’interno della GUI
Parametri
L’editor di moduli Csound vi permette di definire parametri. A seconda del tipo, questi
parametri saranno modificabili in HPKComposer, e saranno sostituiti dalla loro corretta
23
rappresentazione durante i processi di generazione. Per ogni parametro dovete
definire la descrizione, il suo numero, e poi dati specifici conseguentemente al tipo:
module o pitch: la variabile ipitch può essere usata dall’utente per legare
source l’altezza di questo modulo a quella della partitura. È responsabilità
di chi compone il modulo scrivere ipitch nel punto corretto
o amplitude: il tag <amp> deve essere utilizzato per legare
l’ampiezza di questo modulo a quella della partitura. È
responsabilità di chi compone il modulo scrivere il tag nel punto
corretto
o parameter: i parametri sono specificati come <px> dove x è il
numero del parametro come da sua definizione
Parameters o pitch: è il compositore del modulo a dover creare parametri per la
modulazione dell’altezza
Esempi
<out1> pluck <amp>, ipitch + <p1>, ipitch, 0, 1 il segnale audio generato dall’opcode
pluck viene mandato al canale di uscita
numero 1. L’ampiezza di questo modulo
può essere modulata (<amp>), l’altezza
dell’opcode pluck sarà controllata dalla
partitura (ipitch) ed è modulata dal
parametro numero 1
<out1> oscili <amp>, ipitch + <p2>, <p1> il segnale audio generato dall’opcode
oscili viene inviato al canale di uscita
numero 1. L’ampiezza di questo modulo
può essere modulata (<amp>), l’altezza
dell’opcode oscili sarà controllata dalla
partitura (ipitch) ed è modulata dal
parametro numero 2. Il parametro 1 è un
24
valore relativo alla scelta della funzione
module o input: l’ingresso audio del modulo viene codificato col tag <in1> se
source abbiamo un solo ingresso, o <inx> dove x rappresenta il numero di
canali in ingresso, da 1 a n
o output: l’uscita audio del modulo viene codificata col tag <out1> se
abbiamo un solo ingresso, o <outx> dove x rappresenta il numero di
canali in uscita, da 1 a n
Esempi
asigmf moogvcf <in1>, <p1>, <p2> l’opcode moogvcf riceve il segnale audio (<in1>).
<out1> balance asigmf, <in1>
L’uscita audio è moogvcf ed è bilanciata col segnale
originario (<in1>) e inviato all’uscita output 1 di
questo modulo. La frequenza di taglio e la risonanza
vengono controllate da due parametri.
alo tone <in1>, <p1> DUY waveshaping. Questo modulo ha tre uscite e
atm tone <in1>, <p2>
un ingresso.
amd atone atm, <p1>
ahi atone <in1>, <p2>
alo tablei alo, <p3>, 1, .5
amd tablei amd, <p4>, 1, .5
ahi tablei ahi, <p5>, 1, .5
ksigw = <p6>
<out1> = ksigw * alo
<out2> = ksigw * amd
<out3> = ksigw * ahi
Il numero di uscite deve essere specificato nell’editor. Il segnale in uscita deve essere
normalizzato ad 1.
module o output: l’uscita audio del modulo viene codificata col tag <out1> se
source abbiamo un solo ingresso, o <outx> dove x rappresenta il numero di
canali in uscita, da 1 a n
Esempi
25
<out1> lfo 1, <p1>, <p2> l’uscita dell’opcode lfo viene posta nell’uscita audio del
modulo. La frequenza è controllata dal parametro 1, la forma
d’onda dal parametro 2.
L’ingresso audio può essere sia mono che stereo. Stessa cosa per l’uscita audio.
Esempi
asigr reverb2 asig, <p1>, <p2> l’ingresso del modulo è monofonico, come pure
asig = asigr
l’uscita
Il controllo sul fatto che ogni cambio nei moduli di Csound non entri in conflitto con la
struttura di strumenti in HPKComposer non è ancora completo. Quindi è preferibile
fare una copia di un modulo e modificare il modulo copiato in caso di cambi strutturali.
Scambio di files
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Le definizioni dei moduli di Csound vengono archiviate nel file cm.db. Questo è un file
binario non modificabile, ma può esportare ogni modulo in un formato di testo
comprensibile (simile al formato XML). Potete esportare un file alla volta o tutti
insieme in una sola operazione. Potete importare il file esortato all’interno di
HPKComposer per aggiornare il file cm.db. Il nome del file non ha importanza: il
gruppo e il nome del modulo sono archiviati in questo file. Se un modulo risulta già
esistente al momento dell’importazione del nuovo file, tale modulo verrà sostituito
con quello nuovo.
Scaricate questo file compresso e scompattatelo in una cartella a vostra scelta. Potete
poi modificare il file HPKComposer.bat per impostare le variabili di ambiente di
Csound di vostra scelta.
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