Dalle dispense del prof. Dario Amodio e dalle lezioni del prof. Giovanni Santucci
L.Cortese Progettazione Meccanica agli Elementi Finiti (a.a. 2011-2012)
y
Vettore
vi vj Vettore forze
spostamenti
nodali
uj nodali
i ui
Ui ui
θi θj j
Vi vi
x
Tre gradi di libertà per nodo (nel piano) Mi θi
Due nodi per elemento
= K
Uj uj
Sei gradi di libertà per elemento
Vj vj
Qui il problema è identificare la sola matrice di rigidezza [K]. I vettori {F}p e {F}ε0 si calcolano
come già visto per l’elemento asta.
Per la trave piana, la matrice [K] viene prima calcolata in un sistema di riferimento locale e
poi ruotata nel sistema di riferimento globale.
[K ] = [L]T [K ′] [L]
y′
j x′
y
[K] = matrice di rigidezza nel sistema globale
[K’] = matrice di rigidezza nel sistema locale
α
i [L] = matrice di rotazione
x
L.Cortese Progettazione Meccanica agli Elementi Finiti (a.a. 2011-2012)
ui i Ui Uj j
L = lunghezza
E = Modulo di Young
i Ui Uj j uj
EA EA
Ui = ui Uj =− ui
L L
In modo analogo è possibile trovare si
EA EA
possono trovare le parti Ui ed Uj dovute Uj = uj Ui = − uj
questa volta al solo spostamento uj : L L
La relazione tra forze e spostamenti nodali
dell’elemento può essere scritta in forma matriciale
Ui EA EA
Queste sono le Ui ed Uj − ui
totali, somma dei contributi = L L
dovuti agli spostamenti ui e EA EA
uj agenti singolarmente:
Uj − uj
L L
L.Cortese Progettazione Meccanica agli Elementi Finiti (a.a. 2011-2012)
EA EA
La matrice di rigidezza
Ui − ui
dell’elemento trave, nel piano, L L
ha dimensioni 6x6.
Vi vi
Conviene quindi espandere
la matrice 2x2, relativa alle
sole componenti assiali, in
Mi θi
una matrice 6x6. =
EA EA u
Uj −
I coefficienti non definiti sono L L j
per il momento nulli.
Vj vj
Mj
θj
L.Cortese Progettazione Meccanica agli Elementi Finiti (a.a. 2011-2012)
Introduzione al calcolo strutturale matriciale
Trave piana: componenti flessionali
Vi Vj
Mi Mj
v
ii j Vi ? ? vi
M θ
i ? ? i
=
Vi Vj Vj ? ?
vj
Mi θ i Mj
j
Mj ? ? θj
i
Etc…
ML2
v=−
Applicando invece un momento M , i valori dello spostamento v 2 EJ
e della rotazione θ sono calcolati dalle relazioni:
ML
ϑ=
EJ
V dove:
L = lunghezza
v J = Momento d’inerzia della sezione
M θ E = Modulo di Young
Vi L3 M i L2 12EI 6EI
vi = − Vi = vi + 2 θi
3EJ 2 EJ Invertendo, mediante L3 L
semplici passaggi:
Vi L2 M i L 6EI 4 EI
ϑi = − + Mi = 2
vi + θi
2 EJ EJ L L
I coefficienti calcolati per il nodo i, relativi ai gradi di libertà vi e θi , possono essere dunque
espressi in forma matriciale:
12 EJ 6 EJ
Vi vi
=
L3 L2
6 EJ 4 EJ
Mi θi
L2 L
N.B. Anche in questo caso le forze sono la quota parte dovuta agli spostamenti presi in
considerazione. Stesso discorso per i calcoli delle diapositive successive. Soltanto quando
verrà considerata la matrice di rigidezza completa le forze saranno quelle totali
∑V = V + V i j =0 V j = −Vi
da cui si ricava immediatamente che:
12 EJ 6 EJ
Vj = − vi − 2 ϑi
L3 L
12 EJ 6 EJ 6 EJ 4 EJ 6 EJ 2 EJ
Mj = 3
Lvi + 2 Lϑi − 2 vi − ϑi = 2
vi + ϑi
L L L L L L
Quindi i coefficienti calcolati per il nodo j, relativi ai gradi di libertà vi e θi , possono essere
espressi in forma matriciale:
12 EJ 6 EJ
Vj − − 2 vi
= L3 L
Mj 6 EJ 2 EJ
θi
L2 L
VL3 ML2
v= +
3EJ 2 EJ
Operando come nel caso precedente si giunge
alla seguente relazione matriciale: VL2 ML
ϑ= +
2 EJ EJ
12 EJ 6 EJ
Vj 3
− 2 vj
=
L L
Convenzione per
6 EJ 4 EJ
Mj − 2 θj momenti e
L L rotazioni:
positivi se antiorari
∑V = V + V i j =0 Vi = −V j
∑M =V L + M j i +Mj =0 M i = −Vi L − M j
12 EJ 6 EJ
Vi − vj
= L3 L2
6 EJ 2 EJ
Mi − θj
L2 L
I coefficienti di rigidezza flessionali possono essere rappresentati in una matrice 4 x 4 come segue
12 EJ 6 EJ 12 EJ 6 EJ
Vi − 3 vi
L3 L 2
L L2
6 EJ 4 EJ 6 EJ 2 EJ θi
Mi −
L2 L L2 L
=
12 EJ 6 EJ 12 EJ 6 EJ
Vj − 3
− 2 − vj
L L L3 L2
Mj 6 EJ 2 EJ
−
6 EJ 4 EJ θj
L2 L L2 L
Ora sono noti tutti i coefficienti di rigidezza dell’elemento e può essere scritta l’intera
matrice di rigidezza dell’elemento.
EA EA
Ui 0 0 − 0 0 ui
L L
12 EJ 6 EJ 12 EJ 6 EJ
Vi 0 0 − vi
L3 L2 L3 L2
N.B. i termini nulli
6 EJ 4 EJ 6 EJ 2 EJ indicano che non vi è
Mi 0 0 − θi
L2 L L2 L accoppiamento tra forze
= assiali e momento
EA EA flettente e tra forze
Uj − 0 0 0 0 uj
L L assiali e taglio. Questo è
previsto dalla teoria
12 EJ 6 EJ 12 EJ 6 EJ elementare della trave.
Vj 0 − − 2 0 − 2
L3 L L3 L vj
6 EJ 2 EJ 6 EJ 4 EJ
Mj 0 0 −
L2 L L2 L θj
Per calcolare la matrice nel sistema globale è necessario eseguire il prodotto matriciale:
[K ] = [L]T [K ′] [L]
Dove [L] è la matrice di rotazione, che può essere scritta in funzione dell’angolo α che
dipende dalle coordinate nodali dell’elemento, scritte nel sistema globale.
y
x′ y j − yi
α = arc tan
j x j − xi
y′
yj y j − yi
La matrice di rotazione [L] scritta nel piano, per due gradi di libertà di traslazione
ed uno di rotazione, ha la forma:
cos α sen α 0 0 0 0
− sen α cos α 0 0 0 0
[L] = 0 0 1 0
cos α
0 0
0 0 0 sen α 0
[L]T =
0
0
0
0
1
0
0
cos α
0
− sen α
0
0
0 0 0 sen α cos α 0
0 0 0 0 1
c = cosα
L2 L2 L L2 L2 L
Abbreviazioni:
s = sen α
EAc EAs EAc EAs
− 0 0
L L L L
12 EJs 12 EJc 6 EJ 12 EJs 12 EJc 6 EJ
− − − −
L3 L3 L2 L3 L3 L2
6 EJs 6 EJc 2 EJ 6 EJs 6 EJc 4 EJ
− −
L2 L2 L L2 L2 L
12 J 2 12 J 6J 12 J 2 12 J 6J
Ac 2 + s A − 2 sc − s − Ac 2 − s − A + 2 sc − s
L2 L L L2 L L
cos α − sen α 0 0 0 0 12 J
A − 2 sc As 2 +
12 J 2
c
6J
c
12 J 2 12 J 2
− A + 2 sc − As − 2 c
6J
c
L L2 L L L L
sen α cos α 0 0 0 0
6J 6J 6J 6J
− s c 4J s − c 2J
0 0 1 0 0 0 L L L L
E
0 0 0 cos α − sen α 0
= 12 J 2 12 J 6J 12 J 2 12 J 6J
L − Ac2 −
L2
s − A + 2 sc
L L
s Ac 2 +
L2
s A − 2 sc
L L
s
0 0 0 sen α cos α 0
12 J 12 J 6J 12 J 12 J 2 6J
0 0 0 0 − A + 2 sc − As 2 − 2 c 2 − c A − 2 sc As 2 + c − c
1 L L L L L2 L
6J 6J 6J 6J
− s c 2J s − c 4J
L L L L
12 J 12 J 2 6J 12 J 12 J 6J
A − 2 sc As 2 + c c − A + 2 sc − As 2 − 2 c 2 c
L L2 L L L L
6J 6J 6J 6J
− s c 4J s − c 2J
[K ] = E ⋅ L L L L
L 12 J 2 12 J 6J 12 J 2 12 J 6J
− Ac 2 − s − A + 2 sc s Ac 2 + s A − 2 sc s
L2 L L L2 L L
12 J 12 J 6J 12 J 12 J 2 6J
− A + 2 sc − As 2 − 2 c 2 − c A − 2 sc As 2 + c − c
L L L L L2 L
6J 6J 6J 6J
− s c 2J s − c 4J
L L L L
L = lunghezza
Per calcolarla è necessario conoscere la A = area della sezione
caratteristica elastica del materiale e i dati J = Momento d’inerzia della sezione
geometrici dell’elemento: E = Modulo di Young
y −y
α = arc tan j i
x j − xi
{ε } = ?
{σ } = ?
La loro identificazione è più complessa rispetto al caso già visto dell’asta, dal momento
che non è possibile determinare a priori sezioni e punti critici.
Essi dipendono infatti dalle caratteristiche di sollecitazione agenti sull’elemento: si avrà
quindi in generale {ε}={ε(x)}, {σ}={σ(x)}, con x orientata come l’asse della trave.
Vi Vj
Mi p Mj
Vj
Vi
Nella configurazione di equilibrio, per ogni sezione individuata dall’ascissa x, sono note le
caratteristiche di sollecitazione agenti (già esprimibili in termini di spostamenti nodali una
volta determinata la matrice di rigidezza [K]), e gli eventuali carichi distribuiti e deformazioni
iniziali. E’ pertanto possibile identificarne gli effetti (in campo elastico vale anche il p.s.e, per
cui si possono valutare un effetto alla volta e poi sommarli), utilizzando la teoria della trave.
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