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Modulo 1
Sicurezza Strutturale ed Azioni
Primo tratto –
4.0
Se
andamento lineare
ag
3.0
⎡T 1 ⎛ T ⎞⎤
S e = a g S η Fo ⎢ + ⎜⎜1 − ⎟⎟⎥
⎢⎣ TB η Fo ⎝ TB ⎠⎥⎦
2.0
S
1.0
0.0
TB
0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 T 3.0
10
η= ≥ 0.55
Amplificazione, legata 5+ξ
al tipo di terreno
Spettri di risposta elastica di normativa
accelerazioni orizzontali
Secondo tratto –
4.0
Se
costante
ag
3.0
S e = a g S η Fo
2.0
S
1.0
0.0
TB TC
0.0 1.0 1.5 2.0 2.5 T 3.0
10
η= ≥ 0.55
5+ξ
Spettri di risposta elastica di normativa
accelerazioni orizzontali
Terzo tratto –
4.0
Se
decrescente (con 1/T )
ag
3.0
⎛T ⎞
S e = a g S η Fo ⎜ C ⎟
⎝T ⎠
2.0
S
1.0
0.0
0.0
TB TC
1.0 1.5
TD
2.5 T 3.0
10
η= ≥ 0.55
5+ξ
Spettri di risposta elastica di normativa
accelerazioni orizzontali
Quarto tratto –
4.0
Se
decrescente (con 1/T 2 )
ag
3.0
⎛T T ⎞
S e = a g S η Fo ⎜ C 2 D ⎟
⎝ T ⎠
2.0
S
1.0
0.0
0.0
TB TC 1.0 1.5
TD
2.5 T 3.0
10
η= ≥ 0.55
5+ξ
Spettri di risposta elastica di normativa
accelerazioni orizzontali
Sa/g
0.9
0.8 Sede ordine Ingegneri:
0.7 ag=0.206g
0.6
Fo=2.463
0.5
0.4 Tc*=0.357
0.3
0.2
0.1
0.0
0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 T
3.0
È possibile progettare le strutture
in modo che rimangano in campo elastico?
Le sollecitazioni provocate
dalle azioni orizzontali sono
molto forti
200 200
sezione 30×50 sezione 30×50
A’s = 6.2 cm2 A’s = 11.5 cm2
100 100
2
As = 20.6 cm As = 19.2 cm2
0 0
0 -0.0001 -0.0002 χ 0 -0.0001 -0.0002 χ
- Rigidezza
- Resistenza
uy um u (χ)
- Duttilità
Comportamento oltre il limite elastico
k=
dF
- Rigidezza
du
- Resistenza
uy um u (χ)
- Duttilità
- Rigidezza
- Resistenza
uy um u (χ)
- Duttilità
Legame costitutivo
della struttura
F
m
Legame
costitutivo
della sezione M
Foto Modello
di calcolo χ
Risposta sismica
di un oscillatore semplice elasto-plastico
Risposta u
7.5 6.35 cm F
T= 1.00 s
elastica
5.0
2.5
0.0
0 10 t (s) 20 -7.5 -5 -2.5 0 2.5 5 7.5u
-2.5
400 -7.5
u&&g PGA = 351 cm s-2
0
10 t (s) 20 T= 1.00 s
-400 u
7.5 F
Tolmezzo, Friuli, 1976 5.0
2.5
0.0
0 10 20 -7.5 -5 -2.5 0 2.5 5 7.5u
-2.5 t (s)
Risposta -5.0
elasto-plastica t= 3.64 s
-7.5
Risposta sismica
di un oscillatore semplice elasto-plastico
Risposta u
7.5 6.35 cm F
T= 1.00 s
elastica
5.0
2.5
0.0
0 10 t (s) 20 -7.5 -5 -2.5 0 2.5 5 7.5u
-2.5
400 -7.5
u&&g PGA = 351 cm s-2
0
10 t (s) 20 T= 1.00 s
-400 u
7.5 F
Tolmezzo, Friuli, 1976 5.0
2.5
0.0
0 10 20 -7.5 -5 -2.5 0 2.5 5 7.5u
-2.5 t (s)
Risposta -5.0
elasto-plastica t= 4.17 s
-7.5
Risposta sismica
di un oscillatore semplice elasto-plastico
Risposta u
7.5 6.35 cm F
T= 1.00 s
elastica
5.0
2.5
0.0
0 10 t (s) 20 -7.5 -5 -2.5 0 2.5 5 7.5u
-2.5
400 -7.5
u&&g PGA = 351 cm s-2
0
10 t (s) 20 T= 1.00 s
-400 u
7.5 F
Tolmezzo, Friuli, 1976 5.0
2.5
0.0
0 10 20 -7.5 -5 -2.5 0 2.5 5 7.5u
-2.5 t (s)
Risposta -5.0
elasto-plastica t= 4.49 s
-7.5
Risposta sismica
di un oscillatore semplice elasto-plastico
Risposta u
7.5 6.35 cm F
T= 1.00 s
elastica
5.0
2.5
0.0
0 10 t (s) 20 -7.5 -5 -2.5 0 2.5 5 7.5u
-2.5
400 -7.5
u&&g PGA = 351 cm s-2
0
10 t (s) 20 T= 1.00 s
-400 u
7.5 F
Tolmezzo, Friuli, 1976 5.0
2.5
0.0
0 10 20 -7.5 -5 -2.5 0 2.5 5 7.5u
-2.5 t (s)
Risposta -5.0
elasto-plastica t= 4.60 s
-7.5
Risposta sismica
di un oscillatore semplice elasto-plastico
Risposta u
7.5 6.35 cm F
T= 1.00 s
elastica
5.0
2.5
0.0
0 10 t (s) 20 -7.5 -5 -2.5 0 2.5 5 7.5u
-2.5
400 -7.5
u&&g PGA = 351 cm s-2
0
10 t (s) 20 T= 1.00 s
u
7.5 6.51 cm F
-400
6.51 cm
Tolmezzo, Friuli, 1976 5.0
2.5
0.0
0 10 20 -7.5 -5 -2.5 0 2.5 5 7.5u
-2.5 t (s)
Risposta -5.0
elasto-plastica t= 20.00 s
-7.5
Richiesta di duttilità
la richiesta di duttilità
2.5
0.0
0 10 20 -7.5 -5 -2.5 0 2.5
u5 y 7.5u
-2.5 t (s)
Risposta -5.0
elasto-plastica
-7.5
Progettazione
di strutture elasto-plastiche
È possibile progettare la F (M)
struttura con una forza
ridotta, accettando la sua um
plasticizzazione, purché la µ=
uy
duttilità disponibile uy um u (χ)
sia maggiore di
umax
quella richiesta u
7.5 6.51 cm
T= 1.00 s
F
6.51 cm
u max
µ=
5.0
2.5
uy 0.0
0 10 20 -7.5 -5 -2.5 0 2.5
u5 y 7.5u
-2.5 t (s)
Risposta -5.0
elasto-plastica
-7.5
Progettazione
di strutture elasto-plastiche
La resistenza può essere ridotta tanto da far
coincidere la duttilità disponibile con quella richiesta
Esempio : duttilità disponibile = 2
u
7.5 6.51 cm F
5.0
T= 1.00 s uy umax
umax 6.51
2.5
µ= = = 1.30
0.0 uy 5.00
0 10 20 -7.5 -5 -2.5 0 2.5 5 7.5u
-2.5
t (s)
-5.0
7.5
u
-7.5 F
5.0
2.5
umax 5.83
0.0 µ= = = 2.00
-2.5
0 10 20 -7.5 -5 -2.5 0 2.5 5 7.5
u uy 2.92
-5.0
t (s) umax uy
-7.5 5.83 cm
Progettazione
di strutture elasto-plastiche
La resistenza può essere ridotta tanto da far
coincidere la duttilità disponibile con quella richiesta
Se Ricordando che F = m a,
(cm1200
s-2) si può diagrammare in
µ=1 (spettro elastico) funzione del periodo
800 l’accelerazione da usare
nel progetto,
400 per assegnati valori
della duttilità µ
0
0 1 2 T3 (s)
Progettazione
di strutture elasto-plastiche
La resistenza può essere ridotta tanto da far
coincidere la duttilità disponibile con quella richiesta
Se Ricordando che F = m a,
(cm1200
s-2) si può diagrammare in
µ=1 (spettro elastico) funzione del periodo
800 l’accelerazione da usare
nel progetto,
400 per assegnati valori
µ=2 della duttilità µ
0
0 1 2 T3 (s)
Progettazione
di strutture elasto-plastiche
La resistenza può essere ridotta tanto da far
coincidere la duttilità disponibile con quella richiesta
Se Ricordando che F = m a,
(cm1200
s-2) si può diagrammare in
µ=1 (spettro elastico) funzione del periodo
800 l’accelerazione da usare
nel progetto,
400 per assegnati valori
µ=2 della duttilità µ
µ=4
0
0 1 2 T3 (s)
spostamento di
2.5
6.35 cm
schemi elastici ed
0
10 t (s) 20 -7.5 u 7.5
elasto-plastici è più
-2.5
o meno lo stesso
-5.0
-7.5
Risposta elastica
7.5
F
u T = 1.00 s F elastico
Fmax,e
5.0
µ=2
2.5
-5.83 cm
0
10 t (s) 20 -7.5 u 7.5
-2.5 Fy elasto-plastico
-5.0
Risposta
umax,e ≅ umax,ep
-5.83 cm
-7.5 elasto-plastica u
Progettazione
di strutture elasto-plastiche
Le analisi numeriche
La forza di progetto mostrano che lo
può essere ottenuta Fd
spostamento di
dividendo schemi elastici ed
la forza necessaria elasto-plastici è più
per mantenere la Fmax,e o meno lo stesso
struttura in campo F
elastico Fmax,e elastico
per la duttilità µ
elasto-plastico
Fmax,e Fy
Fd = F y =
µ umax,e ≅ umax,ep u
Progettazione
di strutture elasto-plastiche
Il principio di uguaglianza di spostamenti vale solo
per strutture con periodo medio-alto
Per strutture con periodo basso si può pensare ad
una uguaglianza in termini energetici
F F
elastico elastico
Fmax,e Fmax,e
a) T elevato b) T basso
Fmax,e Fmax,e
Fd = aree uguali
Fd =
elasto-plastico
µ elasto-plastico
2µ − 1
Fy Fy
Se
1200
cm s-2
400
µ=2
µ=4
0
0 1 2 T 3s
Spettri di progetto di normativa
4.0 1200
cm s-2
µ = 1 (spettro elastico)
Sd 800
spettro di risposta
ag elastico 400
µ=2
3.0 0
µ=4
0 1 2 T 3s
spettro di
progetto
2.0 q = 1.5 si passa a spettri di progetto
per SLU, forniti dalla normativa
D.M. 14/1/08, punto 3.2.3.5
1.0 q=3
q=5
0.0
0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 T 3.0
Progetto a duttilità assegnata
• Nota la duttilità,
si può ricavare l’accelerazione (e quindi le forze)
di progetto dagli spettri di risposta a duttilità
assegnata.
• Risolvendo lo schema strutturale soggetto a queste
forze (con analisi lineare) si verificano le sezioni.
• Se la struttura sopporta queste azioni ed ha la
duttilità prevista,
può sopportare (in campo inelastico) il terremoto.
Spettri di progetto per SLV
NTC 08 (D.M. 14/1/2008)
Effetti relativi
Smorzamento e duttilità
Se
cm s-2
1200
µ=1,ξ=2%
800
µ=1, ξ=5%
400
0
0 1 2 T3[s]
Effetti relativi
Smorzamento e duttilità
Se
cm s-2
1200
µ=1,ξ=2%
800
µ=1, ξ=5%
400
µ=2
0
0 1 2 T3[s]
Effetti relativi
Smorzamento e duttilità
µ=2
µ=4
0
0 1 2 T3[s]
Spettri di progetto di normativa
q=5
0.0
0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 T 3.0
Spettri di progetto di normativa
1.0 q=3
q=5
0.0
0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 T 3.0
Spettri di progetto di normativa
4.0
Sd
spettro di risposta
ag elastico
3.0 Per periodi alti vi è un
spettro di
limite al di sotto del
progetto quale non scendere
2.0 q = 1.5
(0.2 ag)
1.0 q=3
q=5
0.0
0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 T 3.0
Spettri di progetto di normativa
accelerazioni orizzontali
Il valore del fattore di struttura q è definito nel
cap. 7 del D.M. 14/1/08
(differenziate per materiale e
4.0
Sd
ag
spettro di risposta per tipologia strutturale)
elastico
3.0
spettro di
progetto
2.0 q = 1.5 Vedi Foglio excel
Spettri Progetto
1.0 q=3
q=5
0.0
0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 T 3.0
Spettri di progetto di normativa
accelerazioni verticali
4.0
Sd
Per le accelerazioni
ag verticali si assume
3.0 sempre q = 1.5
verticale,
elastico
2.0
1.0
verticale,
q = 1.5
0.0
0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 T 3.0
Esempio
m 3EI
Dati: K = = 923.4 kN/m
L3
L= 10 m m
T = 2π = 1.70s
m = 250 t K
k E = 28500 MPa F = mSd = 250t × 0.053 × g = 130.57kN
Sezione 60cm x 60cm M = F × L = 1305.7kNm
Suolo A
q = 2.0 N = m × g = 2452kN
S
0.60
d
0.50
Sezione 60x60 armata 0.40
con 7Φ24 per lato ha un: q=2
0.30
MRd =1200kNm
0.20
0.10
0.053
0.00
0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 T
3.0
Esempio
m 3EI
Dati: K = = 1710.7 kN/m
L3
L= 10 m m
T = 2π = 0.92s
m = 250 t K
k E = 28500 MPa F = mSd = 250t × 0.10 × g = 245.25kN
Sezione 70cm x 70cm M = F × L = 2452.5kNm
Suolo A
q = 2.0 N = m × g = 2452kN
S
0.60
d
0.50
Sezione 70x70 armata 0.40
con 8Φ24 per lato ha un: q=2
0.30
MRd =1700kNm
0.20
0.10
0.10
0.00
0.0 0.5 1.0 1.5 2.0 2.5 T
3.0
Impiego di accelerogrammi
Accelerogrammi artificiali
ag(t)/g
ag,max
0 t [sec]
-ag,max
≥10.0s
≥25.0s
Impiego di accelerogrammi
accelerogrammi artificiali
Gli accelerogrammi artificiali devono avere uno
spettro di risposta elastico coerente con lo spettro
di risposta adottato nella progettazione.
Sd2.0
/g
1.6
1.2
0.8
0.4
0.0
0.00 0.50 1.00 1.50 2.00 2.50 T
3.00
Impiego di accelerogrammi
accelerogrammi artificiali
Gli accelerogrammi artificiali devono avere uno
spettro di risposta elastico coerente con lo spettro
di risposta adottato nella progettazione.
Sd2.0
/g
Ordinata spettrale media
1.6
> 0.90Sd
1.2
0.8
0.4
0.9 Spettro
0.0
0.00 0.50 1.00 1.50 2.00 2.50 T
3.00
Impiego di accelerogrammi
accelerogrammi generati
Sono generati mediante simulazione del meccanismo
di sorgente e della propagazione
1.6
Devono essere
scalati in modo
1.2 da approssimare
0.8 gli spettri di
risposta nel
0.4
campo di periodi
0.0 di interesse
0.00 0.50 1.00 1.50 2.00 2.50 T
3.00
Impiego di accelerogrammi
accelerogrammi registrati
Devono essere rappresentativi della sismicità del
sito, delle caratteristiche della sorgente, della
magnitudo, della distanza dalla sorgente e della
massima accelerazione orizzontale attesa
Sd2.0
/g
1.6
Devono essere
scalati in modo
1.2 da approssimare
0.8 gli spettri di
risposta nel
0.4
campo di periodi
0.0 di interesse
0.00 0.50 1.00 1.50 2.00 2.50 T
3.00
Impiego di accelerogrammi
quali accelerogrammi usare?
1.6 1.6
1.2 1.2
0.8 0.8
0.4 0.4
0.0 0.0
0.00 0.50 1.00 1.50 2.00 2.50 T3.00 0.00 0.50 1.00 1.50 2.00 2.50 T3.00
FINE
Corso di Aggiornamento
Norme Tecniche per le Costruzioni
Modulo 1
Sicurezza Strutturale ed Azioni
1
Azioni sulle costruzioni
Classificazione
a) dirette
forze concentrate, carichi distribuiti, fissi o mobili;
b) indirette
spostamenti impressi, variazioni di temperatura e di umidità, ritiro,
precompressione, cedimenti di vincolo, ecc.
c) degrado
- endogeno: alterazione naturale del materiale di cui è
composta l’opera strutturale;
- esogeno: alterazione delle caratteristiche dei materiali
costituenti l’opera strutturale, a seguito di agenti esterni.
a) statiche
azioni applicate alla struttura che non provocano accelerazioni significative
della stessa o di alcune sue parti;
b) pseudo statiche
azioni dinamiche rappresentabili mediante un’azione statica equivalente;
c) dinamiche
azioni che causano significative accelerazioni della struttura o dei suoi
componenti.
a) permanenti (G ):
azioni che agiscono durante la vita nominale della costruzione la cui
variazione di intensità nel tempo è così piccola e lenta da poterle
considerare con sufficiente approssimazione costanti nel tempo:
- peso proprio di tutti gli elementi strutturali; peso proprio del terreno,
quando pertinente; forze indotte dal terreno (esclusi gli effetti di carichi
variabili applicati al terreno); forze risultanti dalla pressione dell’acqua
(quando si configurino costanti nel tempo) ( G1 );
- peso proprio di tutti gli elementi non strutturali ( G2 );
- spostamenti e deformazioni imposti, previsti dal progetto e realizzati
all’atto della costruzione;
- pretensione e precompressione ( P );
- ritiro e viscosità;
- spostamenti differenziali;
Norme tecniche per le costruzioni 14 gennaio 2008 – punto 2.5.1.3 5
Azioni sulle costruzioni
Classificazione delle azioni secondo la variazione della loro
intensità nel tempo
b) variabili (Q ):
azioni sulla struttura o sull’elemento strutturale con valori istantanei
che possono risultare sensibilmente diversi fra loro nel tempo:
- di breve durata: azioni che agiscono per un periodo di tempo breve rispetto alla
vita nominale della struttura;
c) eccezionali (A ):
azioni che si verificano solo eccezionalmente nel corso della vita
nominale della struttura;
- incendi;
- esplosioni;
- urti ed impatti;
d) sismiche ( E ):
azioni derivanti dai terremoti.
qmax t
q
t
qmax
q
Area sottesa = 0.95
qmax t (95% dei campioni)
valore
q caratteristico
t
Fk 8
Caratterizzazione delle azioni elementari
Valore frequente
Fk
F
ψ1 Fk
È il frattile 95% della
distribuzione temporale in un
Fmax t periodo di riferimento
F
Cioè è superato solo nel 5% del
t periodo di riferimento
Fmax
F
ψ1 dipende dal tipo di carico
Fmax t
ψ1 = 0.5 carico variabile per
F abitazione
t 0.2 per vento
Norme tecniche per le costruzioni 14 gennaio 2008 – punto 2.5.2 10
Caratterizzazione delle azioni elementari
t
Fmax
F
Categoria/Azione variabile ψ 0 ψ1 ψ 2
Categoria A Ambienti ad uso residenziale 0.7 0.5 0.3
Categoria B Uffici 0.7 0.5 0.3
Categoria C Ambienti suscettibili di affollamento 0.7 0.7 0.6
Categoria D Ambienti ad uso commerciale 0.7 0.7 0.6
Categoria E Biblioteche, archivi, magazzini e ambienti uso industr. 1.0 0.9 0.8
Categoria F Rimesse e parcheggi (per autoveicoli di peso ≤ 30 kN) 0.7 0.7 0.6
Categoria G Rimesse e parcheggi (per autoveicoli di peso > 30 kN) 0.7 0.5 0.3
Categoria H Coperture 0.0 0.0 0.0
Vento 0.6 0.2 0.0
Neve (a quota ≤ 1000 m s.l.m.) 0.5 0.2 0.0
Neve (a quota > 1000 m s.l.m.) 0.7 0.5 0.2
Variazioni termiche 0.6 0.5 0.0
1 Combinazione fondamentale
γ G1G1 + γ G 2G2 + γ P P + γ Q1Qk1 + γ Q 2ψ 02Qk 2 + γ Q 3ψ 03Qk 3 + ...
A1 A2
EQU
STR GEO
favorevoli γG1 0.90 1.00 1.00
Carichi permanenti
sfavorevoli 1.10 1.30 1.00
Carichi permanenti non favorevoli γG2 0.00 0.00 0.00
strutturali* sfavorevoli 1.50 1.50 1.30
favorevoli γQ 0.00 0.00 0.00
Carichi variabili
sfavorevoli 1.50 1.50 1.30
* Nel caso in cui i carichi permanenti non strutturali siano compiutamente definiti si
potranno adottare gli stessi coefficienti validi per le azioni permanenti
1 Combinazione fondamentale
γ G1G1 + γ G 2G2 + γ P P + γ Q1Qk1 + γ Q 2ψ 02Qk 2 + γ Q 3ψ 03Qk 3 + ...
1.5qk
1.5g2k (non def.)
1.3g2k (def.)
1.3g1k
L1 L2 L3
Combinazione frequente
3 generalmente impiegata per gli stati limite di esercizio reversibili
G1 + G2 + P + ψ11Qk1 + ψ 22Qk 2 + ψ 23Qk 3 + ...
Combinazione sismica
5 impiegata per gli stati limite ultimi e di esercizio connessi all’azione sismica E
E + G1 + G2 + P + ψ 21Qk 1 + ψ 22Qk 2 + ...
Nel DM 96
Combinazione eccezionale
6 impiegata per gli stati limite ultimi e di esercizio connessi
alle azioni eccezionali di progetto Ad
G1 + G2 + P + Ad + ψ 22Qk 1 + ψ 22Qk 2 + ...
15.00m
15.00m
19
Combinazione delle azioni
Esempio
g1 = 4.00 kN/m
Ψ1 = 0.5; Ψ2 = 0.2 q1k = 1.30 kN/m
Ψ1 = 0.2; Ψ2 = 0.0 q2k = 1.60 kN/m
Ψ0 = 0.7 Q3k = 10.00 kN
Ψ1 = 0.6; Ψ2 = 0.3
15.00m
=
q ⋅l2
8
+
F ⋅l
4
20
Combinazione delle azioni
Esempio
g1 = 4.00 kN/m
Ψ1 = 0.5; Ψ2 = 0.2 q1k = 1.30 kN/m
Ψ1 = 0.2; Ψ2 = 0.0 q2k = 1.60 kN/m
Ψ0 = 0.7 Q3k = 10.00 kN
Ψ1 = 0.6; Ψ2 = 0.3
15.00m
Combinazione Fondamentale (Stato Limite Ultimo)
q = 1.3 x 4.00 + 1.5 x (1.30 x 0.7 + 1.60) = 8.965 kN/m (q2k principale)
F = 1.5 x 10.0 x 0.7 = 10.5 kN
Med = 8.965 x 15 2 / 8 + 10.5 x 15 / 4= 252.14 + 39.38 = 291.52 kNm
q = 1.3 x 4.00 + 1.5 x (1.30 x 0.7 + 1.60 x 0.7 ) = 8.245 kN/m (Q3k principale)
F = 1.5 x 10.0 = 15.0 kN
Med = 8.245 x 15 2 / 8 + 15.0 x 15 / 4= 231.89 + 56.25 = 288.14 kNm
21
Combinazione delle azioni
Esempio
qk=12kN/m
Fk=18kN gk=30kN/m 30.7
43.6
15.3
12.3
11.9
18.1
6.1 15.0
22
Azioni permanenti e variabili
da carichi verticali
23
Azioni sulle costruzioni
Pesi dell’unità di volume dei principali materiali strutturali
Ghisa 72,5 Per materiali non compresi nella tabella si potrà far
riferimento a specifiche indagini sperimentali o a normative
Alluminio 27,0 di comprovata validità assumendo i valori nominali come
valori caratteristici.
Norme tecniche per le costruzioni 14 gennaio 2008 – tab. 3.1.I 24
Azioni sulle costruzioni
Generalità
- per elementi divisori con 1.00 < G2k ≤ 2.00 kN/m g2k = 0.80 kN/m2
- per elementi divisori con 2.00 < G2k ≤ 3.00 kN/m g2k = 1.20 kN/m2
- per elementi divisori con 3.00 < G2k ≤ 4.00 kN/m g2k = 1.60 kN/m2
- per elementi divisori con 4.00 < G2k ≤ 5.00 kN/m g2k = 2.00 kN/m2
Mattoni Forati
0.08m x 3.0m x 6.0 kN/m3 intonaco
Mattoni
Intonaco forati
0.02m x 3.0m x 18.0 kN/m3
Totale
G2k = 2.52 kN/m
27
Azioni sulle costruzioni
Carichi permanenti non strutturali
Mattoni Forati
0.08m x 3.0m x 6.0 kN/m3 intonaco
Mattoni
Intonaco forati
0.04m x 3.0m x 18.0 kN/m3
Totale
G2k = 3.6 kN/m
28
Azioni sulle costruzioni
Carichi permanenti non strutturali
29
Azioni sulle costruzioni
Carichi permanenti non strutturali
intonaco (2cm)
Esempio tompagno
forati (6cm)
Mattoni Forati Esterni
0.12m x 3.0m x 6.0 kN/m3
Isolante termico
Mattoni Forati Interni
0.08m x 3.0m x 6.0 kN/m3 forati (8cm)
Intonaco (esterno + interno)
0.04m x 3.0m x 18.0 kN/m3
Isolante termico, barriera al vapore intonaco (2cm)
Totale
G2k = 5.76 kN/m Considerare il carico
nella sua effettiva posizione
30
Azioni sulle costruzioni
Carichi variabili Carichi orizzontali lineari
Carichi verticali concentrati
Carichi verticali uniformemente ripartiti
qk Qk Hk
Cat. Ambienti [kN/m2] [kN] [kN/m]
Ambienti ad uso residenziale.
Sono compresi in questa categoria i locali di abitazione
A 2.00 2.00 1.00
e relativi servizi, alberghi. (ad esclusione delle aree
suscettibili di affollamento)
Uffici
B Cat. B1 Uffici non aperti al pubblico 2.00 2.00 1.00
Cat. B2 Uffici aperti al pubblico 3.00 2.00 1.00
Ambienti suscettibili di affollamento
Cat. C1 Ospedali, ristoranti, caffè, banche, scuole 3.00 2.00 1.00
Cat. C2 Balconi, ballatoi e scale comuni, sale convegni, 4.00 4.00 2.00
cinema, teatri, chiese, tribune con posti fissi
C
Cat. C3 Ambienti privi di ostacoli per il libero movimento 5.00 5.00 3.00
delle persone, quali musei, sale per esposizioni, stazioni
ferroviarie, sale da ballo, palestre, tribune libere, edifici per
eventi pubblici, sale da concerto, palazzetti per lo sport etc.
Norme tecniche per le costruzioni 14 gennaio 2008 – Tab. 3.1.II 31
Azioni sulle costruzioni
Carichi variabili Carichi orizzontali lineari
Carichi verticali concentrati
Carichi verticali uniformemente ripartiti
qk Qk Hk
Cat. Ambienti [kN/m2] [kN] [kN/m]
Ambienti ad uso commerciale.
Cat. D1 Negozi 4.00 4.00 2.00
D
Cat. D2 Centri commerciali, mercati, grandi magazzini 5.00 5.00 2.00
librerie…
Biblioteche, archivi, magazzini e ambienti ad uso
industriale.
Cat. E1 Biblioteche, archivi, magazzini, depositi, ≥ 6.00 6.00 1.00*
E
laboratori manifatturieri
Cat. E2 Ambienti ad uso industriale, da valutarsi caso --- --- ---
per caso
Rimesse e parcheggi.
Cat. F Rimesse e parcheggi automezzi di peso a pieno 2.50 2*10.00 1.00**
F-G
Cat. G Rimesse e parcheggi per automezzi di peso a --- --- ---
pieno carico superiore a 30 kN: da valutarsi caso per caso
* non comprende le azioni orizzontali eventualmente esercitate dai materiali immagazzinati
** per i soli parapetti o partizioni nelle zone pedonali. Le azioni sulle barriere esercitate dagli automezzi dovranno essere valutate
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caso per caso
Azioni sulle costruzioni
Carichi variabili Carichi orizzontali lineari
Carichi verticali concentrati
Carichi verticali uniformemente ripartiti
qk Qk Hk
Cat. Ambienti [kN/m2] [kN] [kN/m]
Coperture e sottotetti
Cat. H1 Coperture e sottotetti accessibili per sola 0.50 1.20 1.00
manutenzione
H
Cat. H2 Coperture praticabili Secondo categoria di appartenenza
Cat. H3 Coperture speciali (impianti, eliporti, altri) ---- ---- ----
da valutarsi caso per caso
34