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INNOVAZIONE
Onde evanescenti e
trasmissione di energia senza fili
di percepire gli stimoli provenienti dell’ambiente reale Guglielmo Marconi di evolvere l’apparato di Hertz
circostante e di reagire in modo appropriato ad essi. realizzando la prima trasmissione radio a distanza.
Ciascuno di questi oggetti è dotato almeno di un Ma quando si conduce una ricerca bibliografica
processore, una radio, un sensore, un attuatore e, sul tema della trasmissione di energia senza fili si
ovviamente, una batteria. Questo significa che, a finisce sistematicamente, e doverosamente, col
meno di nuove soluzioni, le batterie impiegate si ritrovare il grande fisico, inventore ed ingegnere
conteranno a miliardi con problemi enormi da risol- serbo Nikola Tesla, nato a Smiljan nel 1856. Tesla è
vere in termini economici, ecologici e manutentivi. conosciuto soprattutto per il suo rivoluzionario
Telecom Italia, da tempo impegnata sul tema lavoro e i suoi numerosi contributi nel campo dell’e-
del risparmio energetico nonché sulla sperimenta- lettromagnetismo tra la fine dell’Ottocento e gli inizi
zione di fonti alternative di produzione di energia del Novecento. Tra le sue molteplici creazioni vi è
elettrica per alimentare le stazioni radio base, anche la bobina di Tesla (figura 1A), un trasforma-
pone anche particolare attenzione al problema tore risonante con avvolgimenti sintonizzati in aria
delle batterie in quanto destinato a divenire preci- per produrre altissime tensioni ad alta frequenza.
puo nei futuri servizi a valore aggiunto (VAS) basati Egli realizzò diverse versioni di queste bobine,
sulle emergenti reti wireless di sensori ed attuatori. sempre più potenti, sino alla costruzione della
In questo contesto, presso i laboratori di ricerca
TILAB sono in essere attività di scouting e realizza-
zione prototipale sulle due possibili modalità alter-
native alle batterie:
• l’energy scavenging, ossia l’insieme di tecnolo-
gie per tradurre in energia elettrica altre entità
presenti nell’ambiente circostante quali luce,
suoni, vibrazioni, temperatura, campi elettroma-
gnetici, … ;
• la trasmissione di energia senza fili, necessaria
quando dell’energy scavenging non risulta suffi-
ciente ed occorre perciò trasferire energia dalla
sorgente al dispositivo finale senza l’adozione
di conduttori elettrici. FIGURA 1› A) Bobina di Tesla;
Mentre l’energy scavenging è una tematica di
ricerca piuttosto diffusa in ambito accademico e B) foto d’archivio della torre di Wanderclyffe.
presso i laboratori di ricerca, la trasmissione di
energia senza fili è meno trattata in quanto non ha
raggiunto ancora una soluzione ottimale, ma pro- Wanderclyffe Tower (figura 1B) avvenuta nel 1903,
prio per questo essa rappresenta un tema sfidante una torre alta 60 metri sulle scogliere di
e disruptive per le applicazioni wireless del futuro. Wanderclyffe, Long Island, New York e contenente
un’enorme bobina per la trasmissione di energia
senza fili a chilometri di distanza. Purtroppo il
2. La trasmissione di energia senza fili geniale scienziato non era un buon manager di se
stesso e vari conflitti con i suoi finanziatori lo por-
2.1 Un po’ di storia tarono allo smantellamento della torre ed alla suc-
cessiva morte in povertà.
Nel 1825 William Sturgeon inventò l’elettroma- Dopo le esperienze di Tesla, l’uso delle onde
gnete e grazie a questo sei anni dopo Michael elettromagnetiche si indirizzò prevalentemente alla
Faraday dimostrò il principio dell’induzione elettro- trasmissione dell’informazione, grazie anche ad
magnetica, ossia il fenomeno per cui la variazione invenzioni straordinarie per la comunicazione di
del campo magnetico in un elettromagnete induce massa quali la radio e la televisione. Tuttavia, seb-
una corrente alternata in un avvolgimento adia- bene in forma più contenuta, nei decenni succes-
cente anche se non vi è alcun contatto elettrico. sivi furono sperimentate varie tecniche di trasmis-
Combinando queste due scoperte, nel 1836 sione di energia wireless, anche con risultati di
Nicholas Joseph Callan dimostrò la trasmissione e rilievo, ma sempre con qualche controindicazione,
la ricezione di energia elettrica senza fili con un talvolta di carattere economico, altre volte di
dispositivo che oggi è conosciuto come trasforma- dipendenza da fenomeni fisici naturali, come espo-
tore elettrico. sto nel prossimo paragrafo.
Nel 1864 il matematico James Clerk Maxwell for-
mulò un pacchetto di equazioni, che presero il suo 2.2 Gli approcci odierni
nome, in grado di descrivere con accuratezza la
propagazione nello spazio della radiazione elettro- Il parametro di maggior criticità nel trasferi-
magnetica e la relazione esistente tra campo elet- mento di energia senza fili è indubbiamente l’effi-
trico e campo magnetico. Nel 1888 Heinrich Hertz cienza. Essa è definita come il rapporto tra la
confermò sperimentalmente le equazioni di Maxwell potenza che raggiunge l’unità ricevente e quella
con un generatore di onde elettromagnetiche rileva- emessa dall’unità trasmittente.
bili a distanza. Ciò permise qualche anno dopo a Tra il 1960 e 1970 furono sperimentate tecnolo-
3. Le onde evanescenti
FIGURA 5› Le onde evanescenti emergono contestualmente al fenomeno della
3.1 Definizione
riflessione totale.
Prima di proseguire nella trattazione
sul tema occorre fornire una spiegazione
sulla natura delle onde evanescenti, cercando di può essere spiegata in modo relativamente sem-
evitare un prolisso formalismo matematico, per il plice. Un fascio di luce incidente ha una velocità di
quale si rimanda alle ben note soluzioni delle fase che è funzione dell’indice di rifrazione dei due
equazioni di Maxwell presenti in letteratura. Le mezzi coinvolti. Supponiamo che il primo mezzo
equazioni di Maxwell descrivono le relazioni tra abbia un indice di rifrazione più elevato del
campo elettrico e campo magnetico e tra carica secondo: la velocità di fase nel primo mezzo risulta
elettrica e corrente elettrica. Da queste equazioni minore dell’analoga quantità nel secondo mezzo.
si evince che la radiazione emessa da un’antenna Nella regione di interfaccia, per rispettare la conti-
è spazialmente suddivisa in tre regioni: campo nuità delle componenti magnetica ed elettrica del
vicino non radiativo, campo vicino radiativo e campo, le onde che si propagano nei due mezzi
campo lontano radiativo. Le onde evanescenti devono muoversi con la stessa velocità nella dire-
sono le onde presenti nell’immediata vicinanza zione dell’asse superficiale. Ne consegue che, con
dell’antenna, ossia nel campo vicino non radiativo, l’aumentare dell’angolo incidente del raggio lumi-
e la loro energia viene emessa, e quasi totalmente noso sino a raggiungere l’angolo critico, l’onda
riassorbita, in modo ciclico. Queste onde vengono presente nel secondo mezzo deve dunque rallen-
dette evanescenti perché gli effetti della loro pre- tare per mantenersi in fase con la prima, fino a tra-
senza decadono in modo esponenziale con l’allon- sformarsi in un’onda lenta superficiale con
tanarsi dall’antenna e già dopo una distanza pari a ampiezza che decresce esponenzialmente, ossia
circa un terzo della loro lunghezza esse non sono un’onda evanescente.
più rilevabili.
Il modo più intuitivo ed immediato per osser- 3.2 I vantaggi dell’accoppiamento tra risonatori ad onde
vare le onde evanescenti è quello di dirigere un evanescenti
raggio luminoso con una certa angolazione su una
superficie di separazione tra due mezzi, ad esem- Per accoppiamento tra risonatori si intende il
pio aria ed acqua, aventi diverso indice di rifra- processo per cui un’onda evanescente viene tra-
zione (figura 5). Tipicamente, una componente del smessa da un mezzo all’altro per mezzo di un
raggio luminoso incidente viene riflesso indietro campo elettromagnetico non radiativo. Il vantaggio
mentre l’altra penetra nel secondo mezzo cam- precipuo di effettuare un accoppiamento tra riso-
biando l’angolo d’incidenza. Questo è il motivo per natori ad onde evanescenti sta nel fatto che se non
cui se osserviamo un cucchiaino immerso in un vi è un mezzo ricevente risonante alla stessa fre-
bicchiere contenente acqua esso ci appare “spez- quenza, gran parte di quest’energia non radiativa
zato”. Il fenomeno della rifrazione però si manifesta rimane confinata alla sorgente (figura 6A), senza
solo fino ad un certo angolo di incidenza del raggio propagarsi e dissiparsi inutilmente.
luminoso, detto angolo critico, oltre il quale la Un altro grande vantaggio offerto dall’accoppia-
riflessione diviene totale ed il raggio luminoso non mento tra due o più risonatori sta nel fatto che se
penetra più nel secondo mezzo. Quando si verifica nell’ambiente circostante esistono altri apparati con
la riflessione totale, nel secondo mezzo tuttavia si frequenza di risonanza differente lo scambio ener-
ha un’onda trasmessa che si propaga lungo la getico con quest’ultimi è minimo, il che significa
superficie di separazione, mentre si attenua in anche ridurre al minimo il rischio di interferenze.
modo esponenziale nella direzione normale alla In ultimo, ma non per importanza, essendo l’ac-
superficie stessa: essa è un’onda evanescente. coppiamento tra i risonatori prevalentemente domi-
Ma pe rc hé l’ onda e va ne sc e nte esi ste? nato dal campo magnetico, il trasferimento energe-
Fisicamente l’insorgere di un’onda evanescente tico tra apparato sorgente e ricevitore rimane effi-
+ Vx10
+ Vx2n
condensatori opportunamente
+ Vx2
+ Vx4
+ Vx6
+ Vx8
connessi, il circuito di Cockcroft-
Walton (figura 10) consente di mol- USCITA
tiplicare una tensione alternata
presente al proprio ingresso con-
vertendola in tensione continua. In FIGURA 10› Circuito di Cockcroft-Walton per la moltiplicazione della tensione d’ingresso.
questo modo si realizzano circuiti
duplicatori, triplicatori, ecc. di ten-
sione, spesso utilizzati in molti
dispositivi elettronici, il più noto dei quali è il molti- spira trasferisce questa potenza sul loop risonante
plicatore di tensione presente nello stadio AT di emittente, e siccome questo trasferimento ha una
tutti i televisori. resa di circa il 37% ne consegue che la potenza
Sostanzialmente in una semionda del segnale emessa dal loop risonante è di 150 watt.
d’ingresso tutte le capacità presenti vengono a Il prototipo MIT è in grado di accendere una
caricarsi parallelamente al valore della tensione lampadina da 60 watt alla distanza di due metri,
applicata, mentre nella semionda successiva esse dopodiché il campo, proprio perché evanescente si
si trovano connesse in serie, offrendo in uscita la smorza rapidamente. In merito all’efficienza del
somma delle rispettive tensioni accumulate. Per sistema vi è una guerra dei numeri, in quanto il
ottenere un ampio intervallo del punto di lavoro, gruppo autore del prototipo dichiara una resa del
esso deve essere dimensionato in modo da otte- 40%, ottenuta come rapporto tra i 150 watt emessi
nere l’efficienza di potenza ottimale, riuscendo a dal loop emittente ed i 60 watt necessari all’accen-
conseguire il massimo trasferimento di potenza dal sione della lampadina, mentre i detrattori dell’e-
loop ricevente al moltiplicatore di tensione. sperimento sostengono che la resa è solo del 15%,
A questo proposito, in fase di dimensionamento computata come rapporto tra i 400 watt emessi dal
del valore dei componenti è importante riuscire a trasmettitore ed i 60 watt del carico finale costi-
creare una rete di adattamento tra loop ricevente e tuito dalla lampadina.
moltiplicatore di tensione, in modo da non creare Nonostante il successo dell’impresa ed il meritato
disadattamenti d’impedenza che potrebbero inficiare eco mediatico nella comunità scientifica, il prototipo
il corretto funzionamento e la resa dell’intero sistema. del MIT è ancora molto “concettuale”, in quanto
peso e dimensioni lo rendono tutt’altro che “porta-
bile”, i loop sono molto grandi e profondi e la loro
5. Prototipi ad onde evanescenti taratura per ottenere la risonanza avviene manual-
mente, stringendo ed allargando le spire costituenti i
Nel secondo semestre del 2006, presso il MIT e medesimi, con tempi di sintonia lunghissimi.
il TILAB, la parte teorica e simulativa necessaria Proprio osservando i punti deboli di questo pro-
alla realizzazione di un prototipo si poteva ritenere totipo, e cercando di ovviarli, è stato realizzato il
conclusa. In questa fase vi è stato un carteggio prototipo TILab.
elettronico tra l’autore del presente articolo e
Aristeidis Karalis, membro del team di progetto 5.2 Il prototipo di TILAB
MIT diretto dal prof. Marin Soljacic, in merito alle
rispettive impressioni sulle modalità di costruzione Il prototipo realizzato in TILab si colloca sin
e le potenze da porre in gioco. dalla fase progettuale su un’altra scala di potenze
Nel giugno 2007 il team di Soljacic annunciò
alla comunità scientifica mondiale la riuscita dell’e-
sperimento per il trasferimento di energia senza fili,
subito ribattezzato WiTricity, intuitiva contrazione
dei termini inglesi “Wireless” e “Electricity”. Tre
mesi dopo il prototipo realizzato in TILab entrava
felicemente in funzione, ovviando ad alcuni incon-
venienti della versione MIT.
e dimensioni, pur mantenendo l’efficienza dell’o- che deve entrare in risonanza con la frequenza
mologo d’oltre oceano. Esso è stato infatti conce- ricevuta.
pito per trasmettere potenze dell’ordine del watt, in A distanza di circa un paio di metri un loop rice-
quanto esse sono più che sufficienti per alimentare vente deve risuonare esattamente alla stessa fre-
nodi di reti di sensori senza fili (WSN) oppure ali- quenza di quello emittente. A causa dell’elevato
mentare e/o ricaricare terminali mobili. fattore di merito dei due loop si crea una forte riso-
Le specifiche, pianificate e conseguite, del nanza magnetica che consente un trasferimento
dimostratore di TILab prevedevano un sistema che energetico di circa un milione di volte più intenso
risultasse: rispetto a quello dovuto dalla libera propagazione
• compatto e leggero, ossia portabile; della componente magnetica del campo vicino,
• in grado di operare con continuità in un range di che, com’è noto in letteratura, decresce col cubo
frequenze comprese tra 3 e 30 MHz senza della distanza.
variare i loop; L’energia raccolta dal loop ricevente è poi nuo-
• in grado di accettare potenze di pilotaggio fino vamente trasferita per induzione magnetica su un
a 100 watt; loop secondario a bassa impedenza, in grado di
• dotato di un trasmettitore quarzato, allo stato accendere una lampadina o alimentare qualche
solido e di ridotte dimensioni; dispositivo portatile. È interessante osservare che
• costituito da loop emittente e ricevente con dia- in tutta la filiera di questo sistema per il trasferi-
metro dimezzato rispetto a quello del MIT; mento energetico senza fili non c’è mai contatto
• costituito da loop a singola spira e quindi senza elettrico tra i vari componenti costituenti, ma il
profondità e senza necessità di sostegno; tutto avviene sempre per induzione magnetica.
• libero da tediosi ed iterati procedimenti di alli- Infine, se si
neamento manuale dei loop; interpone tra i loop
• dotato di un’unica manopola di accordo tramite un ostacolo di con-
un condensatore variabile. sistenti dimensioni,
Vediamo ora com’è costituito il dimostratore anche metallico,
TILab. Con riferimento alla foto 2, un trasmettitore come illustrato
quarzato fornisce un segnale a radiofrequenza che nella foto 3, l’ener-
alimenta un cavo coassiale a 50 Ω richiuso a loop gia del campo
all’altro suo estremo. Questo piccolo loop, geome- magnetico evane-
tricamente dimensionato in modo da avere scente trasmesso
anch’esso un impedenza di 50 Ω è di fatto un arriva ancora a
accoppiatore induttivo di Faraday, ossia esso con- destinazione, man-
sente il trasferimento della componente magnetica tenendo accesa la
del campo, mentre quella elettrica è schermata lampadina. Questo
dalla calza metallica del cavo stesso. Detta com- aspetto, oltre che
ponente magnetica è trasferita al loop emittente suggestivo, è signi-
ficativo in termini di
potenziali applica-
zioni che preve-
FOTO 3› Ostacoli, anche metallici,
dono l’alimenta-
zione di oggetti non hanno un basso impatto sul campo
direttamente in evanescente.
vista con la sor-
gente di onde eva-
nescenti.
7. Conclusioni — BIBLIOGRAFIA
La trasmissione di energia senza fili effettuata [1] Andrè Kurs, Robert Moffat, Peter Fisher, Aristeidis
tramite risonatori ad alta efficienza in un campo ad Karalis, J.D. Joannopoulos, and Marin Solja_i: “Wireless
onde evanescenti è finalmente passata dalla fase
concettuale a quella prototipale. Gli esperimenti power transfer via strongly magnetic resonance” –
effettuati presso il MIT e TILab hanno avuto suc- www.sciencemag.org – Science, vol. 317, 6 July 2007.
cesso, consentendo un trasferimento energetico a [2] Aristeidis Karalis, J.D. Joannopoulos, and Marin Solja_i:
distanze dell’ordine del paio di metri, con un’effi- “Efficient wireless non-radiative mid-range energy tran-
cienza compresa tra il 15% ed il 40%. Il prototipo
sfer” – Nov 2006 - http://arxiv.org/abs/phisics/0611063
TILab ha dimostrato inoltre per primo che il trasfe-
rimento energetico è perturbato in modo minimo [3] Pozar, D. M.: “Microwave Engineering” (Wiley, New
anche quando tra l’elemento emittente e quello Jersey, 2005).
ricevente sono interposti oggetti metallici, confe- [4] Intelligent Wireless Power - http://www.ecoupled.com/
rendo così al sistema notevole flessibilità operativa
per sue eventuali future applicazioni. [5] Sievenpiper, D. F. et al.: “3D Metallo-Dielectric Photonic
Sicuramente si è ancora agli inizi e parecchie Crystals with Strong Capacitive Coupling between
migliorie debbono essere intraprese in termini di Metallic Islands” Phys. Rev. Lett. 80, 2829 (1998).
efficienza e dimensioni dei loop, di impatto biolo-
[6] Jackson, J. D.: “Classical Electrodynamics” (Wiley, New
gico e di interferenze col campo elettromagnetico
lontano cui altri dispositivi radio operano. York, 1999).
Se questi problemi aperti saranno superati i [7] Balanis, C. A.: “Antenna Theory: Analysis and Design”
campi di applicazione della tecnologia qui presen- (Wiley, New Jersey, 2005).
tata saranno sterminati; già ora una ricaduta appli-
cativa è possibile per quanto concerne la ricarica [8] Fenske, K. and Misra, D. K.: “Dielectric materials at
senza fili di telefonini, notebook ed altri dispositivi microwave frequencies. Applied Microwave and
multimediali. Infatti, una soluzione molto semplifi- Wireless” 12, 92 (2000).
cata del dimostratore presentato, prevede un’inte- [9] Tesla, N.: “Apparatus for transmitting electrical energy”
grazione del loop in qualunque superficie (tavo-
U.S. patent number 1,119,732, dic 1914.
letta, scrivania od altri supporti ergonomici) ren-
dendo così possibile un’efficientissima ricarica di [10] Fernandez, J. M. and Borras, J. A.: “Contactless battery
qualunque dispositivo portatile semplicemente charger with wireless control link” U.S. patent number
appoggiandolo su di essa. 6,184,651, issued in February 2001.
Sul medio termine, un dispositivo ad onde eva-
nescenti potrebbe risultare impareggiabile nell’ov- [11] Esser, A. and Skudelny, H.-C.: “A new approach to
viare all’uso delle batterie sia in ambito outdoor power supplies for robots” IEEE Trans. on industry appli-
che indoor con un positivo impatto in termini eco- cations 27, 872 (1991).
nomici e manutentivi, ma soprattutto contribuendo [12] Hirai, J., Kim, T.-W. and Kawamura, A.: “Wireless tran-
a migliorare l’impatto ecologico, tema assai caro a
smission of power and information and information for
Telecom Italia già da tempo impegnata sul fronte
del risparmio energetico. cableless linear motor drive” IEEE Trans. on power elec-
tronics 15, 21 (2000).
[13] Haus, H. A.: “Waves and Fields in Optoelectronics”
(Prentice-Hall, New Jersey, 1984).
valter.bella@telecomitalia.it
— ACRONIMI Va l t e r B e l l a s i è d i p l o m a t o i n
Telecomunicazioni e laureato in Fisica. Fino
al 2000 si è occupato, presso il Centro
ARRL American Radio Relay League Ricerca, microelettronica, di Telecom Italia,
MIT Massachusetts Institute of Technology partecipando a numerosi progetti di ricerca
MP3 MPEG Layer format 3 in ambito nazionale ed europeo. Tra il 2001
ed il 2003 ha condotto per TILab il progetto
PDA Personal Digital Assistant europeo PASTORAL, dedicato all’emergente
RFID Radio Frequency IDentification tecnologia di Software Defined Radio. Nel
2004 si è occupato di nuove tecnologie
SE Skin Effect wireless quali RFID e ZigBee e contestualmente ha affrontato lo
SPS Solar Power Satellite studio delle nanotecnologie MEMS e delle antenne frattali. Dal
2006 è attivo, presso la funzione “Research & Trends”, sul tema
TEM Transverse Electromagnetic Mode delle reti di sensori ed attuatori wireless con particolare
VAS Value Added Services riferimento alla parte radio ed alle tecnologie alternative alle
batterie quali l’energy scavenging e la wireless power
WiTricity Wireless elecTricity transmission, per la quale ha ideato e realizzato il sistema qui
WSN Wireless Sensor Network presentato. È autore di parecchie pubblicazioni e brevetti
internazionali.