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QUALE VALUTAZIONE?

LEGGI E DECRETI
 L. 107/2015 :
• delega legislativa in materia di valutazione degli alunni;
• valorizzazione della funzione orientativa e formativa
della valutazione.
 Dlgs 13 aprile 2017, n°62 :
• modifica del Regolamento vigente DPR 122/2009;
Decreti attuativi - D.M.n°741 e 742 del 2017:
•esami di stato conclusivi del Primo ciclo di Istruzione;
•certificazione dei livelli delle competenze chiave e di
cittadinanza al termine della scuola primaria e del primo
ciclo di Istruzione.
Nota del 10 ottobre 2017 n. 1865:
• valutazione, certificazione delle competenze ed Esame
di Stato nelle scuole del primo ciclo di istruzione.
LE NOVITA’ INTRODOTTE DAI DECRETI
ATTUATIVI

Valenza formativa ed orientativa della


valutazione:
•riconoscere e promuovere le capacità di ciascun alunno;
•accompagnare il processo di sviluppo delle potenzialità
di ciascuno;
•stimolare al miglioramento continuo.
LE NOVITA’ INTRODOTTE DAI DECRETI
ATTUATIVI

•Integrazione del voto in decimi con una descrizione


dei livelli e dei processi.
•Generalizzazione della certificazione delle
competenze.
•Introduzione di una nuova prova Invalsi per la
Lingua Inglese.
•Esigenza di condividere in maniera più esplicita i
criteri di valutazione.
•Il nuovo esame di terza secondaria di primo grado.
VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI E
DEL COMPORTAMENTO
•Il Collegio dei docenti delibera i criteri e le modalità di valutazione
degli apprendimenti e del comportamento.
•I criteri dovranno essere resi pubblici e inseriti nel PTOF.
•I voti in decimi saranno accompagnati dalla descrizione del
processo e dal livello globale di sviluppo degli apprendimenti
raggiunto.
•La valutazione del comportamento è espressa con un giudizio
sintetico.
•Gli alunni della scuola primaria sono ammessi alla classe successiva
anche in presenza di apprendimenti parzialmente raggiunti o in via
di prima acquisizione.
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO DEGLI ALUNNI
•Si tiene conto delle competenze di cittadinanza secondo quanto
previsto dall’art.1 c. 3 del D.lgs. n. 62 del 2017.
•Il giudizio di comportamento è basato su indicatori di relazione
intra ed interpersonale: disponibilità e capacità di interagire e
rapportarsi con gli altri, siano essi i propri compagni o gli adulti;
disponibilità a dare e chiedere aiuto; disponibilità e capacità di
relazionarsi con l’ambiente e l’organizzazione scolastica,
seguendone le regole e le esigenze di sicurezza e di salute;
disponibilità e capacità di riflettere, ascoltare e discutere,
tenendo conto delle proprie e altrui posizioni e sentimenti;
disponibilità e capacità di collaborare nel gioco e nel lavoro
scolastico.
FASI DEL PROCESSO VALUTATIVO
Misurazione
In questa fase occorre privilegiare la diversificazione degli
strumenti usati per rilevare gli apprendimenti: prove autentiche,
prove strutturate, prove standardizzate, osservazioni sistematiche.

Valutazione
Il giudizio interpretativo va riferito ai criteri adottati: i Traguardi
(standard assoluti) o il percorso personale di ciascun allievo (in
presenza di un PEI)

Comunicazione pubblica
Codice esplicativo ( voto in decimi, giudizio discorsivo, aggettivo
sintetico), corredato da una rubrica che descriva il livello
dichiarato.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE IN ITINERE

La valutazione non è una semplice operazione aritmetica, ma il frutto


di un apprezzamento più ampio che si basa su dati, informazioni e
osservazioni da interpretare, avendo come riferimento il percorso
personale di ciascuno allievo e gli standard di apprendimento attesi
per tutti.
•Per gli apprendimenti nelle discipline si useranno i voti.
•Per le competenze , degli indicatori per fasce di livello.
•Per le prove Invalsi , le rubriche descrittive
IL COMPITO DELLE SCUOLE

•Arricchire il curricolo verticale con una descrizione


più precisa degli apprendimenti attesi classe per
classe e disciplina per disciplina (in assenza di un
protocollo nazionale che li descriva).

• Coniugare voti e livelli. I livelli rimandano ad una


progressione graduale degli apprendimenti e si applicano
alla valutazione delle competenze (solo quinta primaria)
e non alle singole discipline.
LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

Nella scuola primaria e più in generale nel primo ciclo di istruzione,


gli standard di apprendimento attesi corrispondono ai
“Traguardi per lo sviluppo delle competenze”. Il Traguardo ha in sé
l’idea di una progressione degli apprendimenti, nella consapevolezza
che ogni allievo ha ritmi e tempi propri; una progressione che si
costruisce sulla motivazione ad apprendere, sul rapporto positivo
con i saperi intesi come scoperta, sulla gradualità delle conoscenze.
LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE

Per superare la logica classificatoria a favore di una logica


descrittiva basata sui livelli di progressione, si rende necessario
adottare una pluralità di strumenti.
Le prove autentiche - compiti di realtà - che hanno lo scopo di
mobilizzare gli apprendimenti acquisiti nelle singole materie
scolastiche per utilizzarli in situazioni e contesti inediti, (reali o
simulati), sono certamente strumenti efficaci.
Ma, accanto a queste, sono necessari degli strumenti qualitativi
che consentano, attraverso osservazioni strutturate, di esaminare
i processi messi in atto dai ragazzi, per progettare gli interventi
idonei ad assicurare il successo formativo.
CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE COMPETENZE

Il Collegio dei docenti ha stabilito quali criteri per la valutazione


del raggiungimento dei Traguardi: a. autonomia nel reperimento di
strumenti ed uso efficace; b. flessibilità nell'operare in situazioni
nuove e divergenti; c. livello di padronanza di conoscenze ed abilità;
d. grado di riflessività/consapevolezza in ordine alle scelte operate
nella soluzione di un problema; e. capacità di collaborare.
VALUTARE E’…

FAVORIRE E SUPPORTARE
L’APPRENDIMENTO
DI CIASCUN ALUNNO

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