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2 - Moputl oI TiPo Fito Drora in pot la parola “anello" stara ad indicare un anello commutativo unitario. Inoltre, se A e B sono anelli con AcB, sara sottinteso che 1, Sia dunque A un anello. Definizione: Si dice A-modulo un insieme M con una operazione interna di somma ed un prodotte esterno per elementi di A, che Sia gruppo abeliano rispetto alla somma Cdunque M @ non vuoto?, © tale che Vx,yeM, Wr,seA verifica le seguenti condizioni: 1) r€sx=Crsdx @) rCxtyd=rxtry 32 Cr+s?x=rxtsx 4> 1x=x C1eAd Chiaramente un anello @ un modulo su se stesso; inoltre, se AcB sono due anelli, si pud riguardare B come A-modulo. Definizione: Un sottomodulo di M @ un sottoinsieme di M che sia sottogruppo rispetto alla somma Cpercié @ non vuote> e chiuso rispetto all’operazione esterna. I sottomoduli di un anello A visto come modulo su se stesso non sono altro che gli ideali di A; mentre, se AcB, 1*insieme degli ideali di B, cio® dei sotto-B-moduli di B, @ contenuto, anche propriamente, nell"insieme dei sotto-A-moduli di B. 26 §@- MODULE Pr TIPO FINITO. Definizione: Un'applicazione / da un A-modulo M ad un A-modulo N St dice omonorfismo di A-moduli Co applicazione A-lineare? se Seddisfa la proprieta scrx + sy) = rfCx + s/Cy2. per ogni T.S€A © per ogni x,yeM. Indicheremo col simbolo H,CM,N> l‘insieme di tutte le applicazioni A-lineari da M ad N. H,CM.ND @ un A-modulo rispetto alle due operaziont: CF + 00 = (00 + 6020, vx eM; Cr POO = rCf6w>, Wx © M. Definiztone: Un A-modulo M si dice finitamente generato Co di tipo finito? se Bm.mz....,meM tali che Cm.. xem, m2A=M, cic® se con aeA Vist Proposizione 2.1: Siano A, R, S anellt con AcRcS, e con R finttamente generato come A-modulo e S finitamente generato come R-modulo. Allora S @ finttamente generato come A-modulo. Dim: Siano uy.-..,U, generatori di R su A e ey generatori di S su R, Si vede factimente che uv, CWi=t,... vr, Vy=1.-...n @ un sistema di generatori per S su a. Dunque S @ di tipo finito su Ag Come per gli spazi vettoriali, si pud parlare a a §@- moouLt oF TIPO FiNtTo indipendenza lineare su Ae osservare che, se AcB, allora la indipendenza lineare su & implica quella su A. I1 viceversa st ue dimestrare nel caso che A sia un dominio e B=QCA) 11 suo h campe det quozienti: sia ECpyq2%=0, con paced © x0 b h ° Pemtamo qeqaz...q,40. Allora 0 =q4 Epx=ECqp2%, dove ee ize GPA, quinds gp.=0, ¥1, e dunque p.=0, Vt. Dunque gli % sono linearmente Indipendenti su QA. A differenza degli spazi vettoriali perd, gli A-moduli finitamente generati non necessariamente ammettono una base. Infatti, 11 fatto che un sistema di generatori sia minimale non ne assicura I'indipendenza lineare, come mostra 1'Esempio 1. fnalogamente, la massimalita di un sistema linearmente indipendente non garantisce che esso sia anche un sistema di generatori Csi veda 1'Esempio 2. Quindt per un A-medulo di tipo finito st parla di un sistema minimale di generator{ Cche, come abbiamo visto, possone essere anche linearmente dipendenti>. Poiche esistono sistemi minimali di generatori di. cardinalita diverse Ccfr. Esemplo 3, anche 11 concetto di dimensione non ha pia senso. Tuttavia, si pu parlare di numero minimo di generatori di un A-modulo finitamente generato. Pud pero cedere che tale numero minimo per un sotto-modulo sia magglore di quello del modulo stesso cc/r. Es, 49, 0 addirittura un modulo di tipo finite pud contenere sottomodull che richiedono un numero infinite di generator: 28

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