L.C. 3
I risultati dell’apprendimento
EQF (European Qualification Framework) 2008
Quadro Europeo dei Titoli e delle Qualifiche
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I RIFERIMENTI NORMATIVI NAZIONALI
Revisione Percorsi Istruzione Professionale (Dlvo 61/2017)
Regolamento attuativo (DM 92/2018)
I percorsi sono strutturati in un biennio e in un successivo triennio.
I quadri orari prevedono un’area generale (comune a tutti gli indirizzi) e una
specifica area d’indirizzo.
Le discipline sono aggregate negli assi culturali (progettazione interdisciplinare)
Il modello didattico è organizzato per unità di apprendimento (UdA).
Principio della personalizzazione educativa (Progetto Formativo Individuale PFI
e nel biennio l’area della personalizzazione degli apprendimenti).
Il Profilo Educativo Culturale e Professionale (PECUP) definisce l’identità
dell’istruzione professionale orientata verso il mondo del lavoro e delle
professioni.
Nel Regolamento i risultati di apprendimento comuni del PECUP (allegato 1)
declinati in termini di competenze, abilità e conoscenze sono integrati nel
profilo di uscita (allegato 2) dai risultati di apprendimento specifici
dell’indirizzo anche’essi declinati in termini di competenze, abilità e
conoscenze.
Alla fine del percorso le competenze saranno certificate con modello europeo
EQF. 6
Tutti i documenti ministeriali per l’elaborazione del curricolo
d’Istituto fanno riferimento alle:
Competenze chiave per l’apprendimento permanente
(indicate dall’Unione Europea -2006- “per la realizzazione e lo sviluppo
personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione”)
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Tabella di confluenza competenze (esempio)
COMPETENZE COMPETENZE COMPETENZE ASSI CULTURALI
CHIAVE OBBLIGO DI COMUNI
EUROPEE ISTRUZIONE Regolamento Istituti
D.M.139/2007 Professionali
(decreto 92/2018)
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Livelli EQF (European Qualification Framework)
Descrivono la competenza in termini di autonomia, responsabilità e capacità graduale di
affrontare situazioni nuove e impreviste.
Convenzionalmente il 4° livello EQF è quello dell’allievo al termine del 5^ anno di scuola superiore
L.C. 9
COME PROGETTARE UN CURRICOLO PER COMPETENZE?
Le tappe del lavoro:
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Rubriche delle competenze
Una rubrica (strumento di progettazione e valutazione del percorso)
rappresenta la competenza nelle sue dimensioni. E’ formata da 3 sezioni:
• Sez.B riporta:
le evidenze (prestazioni e atteggiamenti necessari per dichiarare che
una persona è competente)
I saperi essenziali (nuclei essenziali indispensabili al raggiungimento
della competenza)
i compiti significativi o autentici o di realtà (esempi di problemi
complessi e aperti posti agli studenti come mezzo per sviluppare una
competenza e dimostrarne la padronanza in contesti opportunamente
variati)
Fonti di legittimazione
fonti normative nazionali e internazionali che giustificano la scelta di
competenze, abilità, conoscenze.
COMPETENZE ABILITA’ CONOSCENZE
SPECIFICHE
Vedi tabella di
confluenza
L.C. 12
Rubrica competenze
sezione B
COMPETENZA:
Fonti di legittimazione
L.C. 13
Rubrica competenze : sezione C
COMPETENZA:
L.C. 14
Esempio “Rubrica di competenza” – sez. C
Competenza: COMUNICAZIONE NELLA MADRELINGUA
LIVELLI DI PADRONANZA (EQF)
Evidenza livello 1 livello 2 livello 3 livello 4
Interagire in modo Interagisce in modo Interagisce in Partecipa in modo Interagisce in
efficace in diverse pertinente, modo pertinente efficace agli scambi modo efficace,
situazioni comunicative, rispettando i turni rispettando i turni comunicativi, con modalità
rispettando gli di parola e usando e usando un cogliendo il punto rispettose del
interlocutori, le regole un registro registro adeguato, di vista punto di vista
della conversazione e adeguato se ripetendo schemi dell’interlocutore, dell’altro.
osservando un registro guidato. d’azione già visti. rispettando le Usa il dialogo per
adeguato al contesto e ai regole della acquisire
destinatari conversazione informazioni ed
usando un registro elaborare
adeguato in modo soluzioni
autonomo. condivise.
profitto vs competenze
Valutazione di profitto Valutazione di competenze
ラ E’ centrata su conoscenze e ラ Si descrive: rende conto di ciò che una
abilità nelle diverse materie. persona sa, sa fare, in quali contesti e
ラ ha una polarità negativa (la condizioni, con quale grado di
non sufficienza) e una autonomia e responsabilità.
positiva (dalla sufficienza in
poi); ラ Le descrizioni seguono livelli crescenti
ラ Si può condurre a scansioni di evoluzione della padronanza e sono
ravvicinate (trimestre, sempre positive; non esiste un livello
quadrimestre, anno zero
scolastico);
ラ si può realizzare mediante ラ Segue periodi medio-lunghi, perché si
prove strutturate, basa sull’evoluzione del discente.
semistrutturate, pratiche ラ Si effettua mediante osservazioni,
ラ In base ad essa si decide diari di bordo, compiti autentici, unità
sulla carriera scolastica degli
allievi (promozione, non di apprendimento, prove esperte.
promozione).
Fonte: Franca Da Re 16
Certificazione delle competenze
Registrazione degli apprendimenti in una scheda che “attesta e descrive le
competenze progressivamente acquisite dagli allievi“ indicandone il livello di
padronanza.
ラ Non sostituisce la valutazione di profitto (ammissione alla classe successiva,
rilascio del titolo di studio)
ラ Accompagna e integra l’attestazione giuridica dei risultati scolastici (pagella)
ラ Utile nel passaggio tra sistemi: scuola-università, scuola-lavoro, istruzione-
formazione professionale
ラ Essenziale per valorizzare anche apprendimenti non formali e informali (extra
scuola)
La certificazione delle competenze é operata dal Consiglio di classe e si svolge nella
scuola superiore a conclusione:
1) dell’obbligo d’istruzione (con riferimento alle competenze di base degli assi
culturali e alle competenze chiave di cittadinanza)
http://www.indire.it/lucabas/lkmw_file/obbligo_istruzione/certificato_obbligo.pdf
2) del II ciclo (modello ancora da definire da parte del MIUR)
Finora sono stati pubblicati modelli nazionali di “Supplemento al Certificato” del
Framework Europass, che accompagnano i diplomi
http://www.istruzione.it/esame_di_stato/europass/modelli/IP07_IT_CS_IP_EOA_Ser
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vizi_accoglienza_turistica.pdf
SITOLOGIA
Esperienze dell’USRV e delle “Reti Venete ”
nella didattica per competenze
L.C. 18
Indicazioni per il lavoro nei gruppi (incontri del 9-10-12 ottobre 2018)
1. Suddividersi in gruppi inter-dipartimenti/assi culturali (come definiti
dalla DS).
2. Analizzare le rubriche di competenza del PECUP assegnate.
3. Focalizzare il lavoro sulla sez. B della rubrica (evidenze, saperi
essenziali, compiti autentici) e sulla sez. C (livelli di padronanza)
modificando, articolando meglio o integrando quanto già descritto.
4. E’ possibile proporre cambiamenti nelle sezioni B e C delle rubriche
(semplificando le evidenze) tenendo conto delle competenze, abilità
e conoscenze definite dai documenti ministeriali e rappresentate
nella sez. A.