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IL NUOTO

1 REGOLAMENTO E SPECIALITA’

SCOPO DELLO SPORT


- Familiarizzare con l’acqua
- Acquisire la tecnica di nuotata
- Imparare la tecnica di salvamento

ALCUNI DATI
Vasca: 50x21

Tecniche :
-stile libero
Rana
Dorso
Delfino

Gare:
- 50m (sl do r de), 100 m 200m, 400m
- 800m dl donne, 1500m sl uomini
- 200 misti (4stili in sequenza)
- 400 misti (4stili in sequenza)
- Staffette: 4x 50m sl , 4x100m sl, 4x100m mista, 4x200m sl

Arbitri:
-giudice arbitro
Di partenza
Di virata
Cronometrista

GIOCHI SPORTIVI STUDENTISCHI:


- 50M
- Staffettone

QUALITA’ FISICHE NECESSARIE


-Resistenza
- forza
Atleti Prima della gara effettuano il riscaldamento
Devono rispettare i comandi dei giudici,non
possono uscire dalla propria corsia, nelle staffette
bisogna aspettare che il compagno abbia toccato il
bordo vasca
Partono con un tuffo (sl r de ) o dalla vasca do
La bracciata r deve essere superficiale e non più di 2
per ogni respirazione
La battuta gambe de deve essere verticale
Dopo la gara accettano il risultato
Allenatore Prima della gara conferma le iscrizioni
Può verificare l’esatta composizione dei turni di
gara
Controlla eventuali annunci di tentativi di primato
Durante la gare deve rimanere all’esterno della
vasca
Dopo la gara saluta giudici e collegni
Giudici Di partenza:
chiama i concorrenti con un fischio lungo, ordina a
posto, do il via con un fischio corto
annulla la falsa partenza
di virata:
controlla la regolarità della virata
il cronometrista:
controlla il sistema manuale o automatico

i giudici registrano i risultati di eventuali primati

2LA STORIA
Il nuoto, inteso come esigenza di sopravvivenza in un ambiente ostile, esiste da sempre, mentre come
sport moderno nasce in Europa nel 1828. A Liverpool fu infatti costruita la prima piscina coperta. In
precedenza tale sport si praticava in mare o nei fiumi (le olimpiadi di parigi del1900 furono disputate nella
senna). In Australia, colonia britannica, il nuoto si sviluppò rapidamente grazie alla tradizione delle
popolazioni indigene.
Dalla fusione di queste 2 civiltà nacque lo stile over che prevedeva la possibilità di eseguire una bracciata di
recupero fuori dall’acqua, come prevedeva lo stile cravel, nato nei mari del sud ai primi del 900.
Nel 1924 fu costruita una piscina di 50 m, misura che divenne standard,dove si utilizzava lo stile crawl, la
vecchia rana e a farfalla che prevedeva una bracciata fuori dall’acqua. Nel dopoguerra i due stili si divisero e
la farfalla divenne delfino modificando la battuta di gambe.
La storia del nuoto è legata a nomi celebri come:
- Weissmuller che impiegò meno di un minuto nei 100 m sl
- 40 anni dopo la donna Fraser la più grande nuotatrice di tutti i tempi, impiegò infatti meno di un
minuto nei 100 metri
- Sul finire degli anni 60, in Italia, Calligaris fu primatista mondiale negli 800 e nei 1500 m
I più grandi nuotatori erano però di origine americana, tedesca e australiana. Più recentemente la
Cina grazie alle modifiche delle tecniche di allenamento ha ottenuto in questa displina notevoli
risultati. L’italia ha ottenuto notevoli risultati durante le ultime 2 olimpiadi infatti:
- Nel 2000 Fioravanti ha vinto l’oro nei 100 e nei 200 m rana e Rosolino l’oro nei 200 misti e l’argento
nei 400 sl e il bronzo nei 200 sl
- Nel 2004 ad Atene la Pellegrini ha vinto l’ argento nei 200 sl.
L’abbassamento di record e primati porta all’uso nel nuoto, come in molti altri sport di doping, sostanze
molto nocive alla salute.

3LA TECNICA E LA TATTICA


Riscaldamento generale e specifico
Prima di una gara o allenamento è bene eseguire un corretto riscaldamento sia dal punto di vista
psicologico che fisico. Il riscaldamento durerà 15 o 50 min di viso in:
- Corsa di media intensità per aumentare la circolazione sanguigna dei muscoli
- Esercizi di allungamento muscolare per evitare strappi
- Esercizi specifici della disciplina a bordo vasca che riguardano la bracciata e la battuta di gambe

I fondamentali
Sono:
- L’acquaticità famigliarizzare con l’acqua
- La tecnica dei 4 stili ufficiali più stili personalizzati
- Per il tuffo la modalità d’ immersione in relazione allo stili
- Per il salvamento la tecnica di recupero e il soccorso

L’acquaticità
Essa consiste in esercizi per familiarizzare con l’acqua sia in acqua bassa che alta con il capo immerso
nell’acqua o di galleggiamento.
Per la propulsione del corpo in acqua occorre:
- Il galleggiamento dovuto alla l. di archimede (un corpo immerso nell’acqua riceve una spinta dal
basso verso l’alto pari al peso dell’acqua spostata) che dipende anche dal peso e dalla massa
muscolare e delle ossa
- La trazione dell’acqua per cui le mani devono essere semiaperte e i piedi in tensione o a martello
- La resistenza dell’acqua sia frontale che di risucchio intorno al corpo
Nuoto: i 4 stili
Ufficialmente sono stati codificati 4 stili: libero dorso rana delfino
Stile Posizione del corpo Azione delle braccia Battuta delle gambe
sl Ventrale Verticale rotatoria e Verticale a partire
continua dall’anca
Le mani entrano in
acqua inclinate dall’alto
e tirano l’acqua in fuori
Dorso Dorsale Verticale rotatoria e Verticale a partire
continua dall’anca
Le mani entrano in
acqua a partire dal
mignolo e spingono
l’acqua in fuori
Rana Ventrale Orizzontale Orizzontale con
Le mani tirano l’acqua in flessione e spinta in
fuori e restano sempre fuori/dietro
sommerse
La respirazione viene
fatta ogni una o due
bracciate
Delfino Ventrale Verticale Verticale a partire
Simultanea con dall’anca
recupero fuori
dell’acqua
La respirazione viene
fatta ogni una due
bracciate

Tuffo
Rappresenta il modo in cui iniziare le gare dai blocchi di partenza.
Si suddivide in:
- Fase di caricamento. Flessione del busto in avanti, mani sul blocco
- Fase di spinta. Al fischio. Il corpo entra allungato in acqua
Il tuffo è una disciplina sportiva che non è oggetto di pratica scolastica.
Esiste infine il tuffo ludico che viene effettuato di piedi o di testa. I regolamenti di piscina vietano però di
tuffarsi in modo pericoloso soprattutto di testa in verticale ciò può provocare paralisi o morte.

Salvamento
Prevede il recupero dell’infortunato nuotando in superficie per non perderlo di vista soprattutto in mare.
Successivamente si avviano le procedure di rianimazione se è necessario.

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