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Il periodo romantico: la musica strumentale, il Lied, il nazionalismo in musica.

Il
concetto di romanticismo musicale

La parola "romanticismo" è impiegata per designare genericamente il movimento letterario,


filosofico, artistico e culturale svoltosi in Europa nel periodo compreso grossomodo tra la fine del XVIII e
l'intero XIX secolo. È da notare che il romanticismo aveva raggiunto un'espressione distinta nella
letteratura alcuni decenni prima del raggiungimento dello stesso livello nella musica.
È difficile, pressoché impossibile, dare una precisa definizione al concetto di romanticismo nelle arti
anche perché vago e generico è stato l'uso che se n'è fatto: per designare nello stesso tempo uno stile, u n
p r i n c i p i o f o r m a l e , u n a c o n c e z i o n e a r t i s t i c a g e n e r a l e . Originariamente l'aggettivo "romantico"
fu impiegato nella letteratura con significati diversi. Apparve per la prima volta in Inghilterra intorno la
metà del XVII secolo per designare spregiativamente l'elemento irreale, fantastico dei romanzi
cavallereschi e pastorali allora in voga. Nel secolo XVIII venne adoperato in Francia, in particolare da
J.-J. Rousseau, quasi come sinonimo di "pittoresco", per indicare gli aspetti malinconici e selvaggi
della natura e per esprimere lo stato d'animo che un certo paesaggio suscita.

Furono i letterati e i filosofi tedeschi a impiegare per primi, sul finire del Settecento, il sostantivo
Romantik ("romanticismo") per denominare la nuova corrente dell'arte della "sensibilità" moderna
svincolata dai modelli classici. Anche se le sue lontane origini sono prevalentemente non tedesche, il
movimento romantico trovò un’organica formulazione teorica ed estetica in Germania prima che in altri
Paesi. Preceduto e avviato dal movimento culturale dello Sturm und Drang ("tempesta e impeto"), che
fiorì nella seconda metà del XVIII secolo, il romanticismo tedesco fu teorizzato tra il 1798 e il 1804 dal
cosiddetto "gruppo di Jena" che si raccoglieva intorno alla rivista Atheneium ("Ateneo") fondata nel
1798 nella cittadina della Germania del nord. Annoverava tra i suoi esponenti i poeti Novalis
(pseudonimo di Friedrich Leopold von Hardenberg, 1772-1801) e Ludwig Tieck (1773-1853), i fratelli
filosofi August Wilhelm (17671845) e Friedrich von Schlegel (1772-1829), e Friedrich Wilhelm
Schelling (1775-1854). Questi scrittori tracciarono le linee fondamentali del romanticismo, che dalla
Germania si diffuse poi nel resto d'Europa: culto accentuato della libera espressione fantastica in
luogo dell'arte contenutistica e raziocinante, esaltazione del "sentimento" e dello "slancio delle
passioni", recupero delle tradizioni popolari, rivalutazione del Medioevo come età in cui era sorta la
civiltà moderna e cristiana.
Si può dire che, nel primo romanticismo, l'elemento soggettivo domina tutti i generi letterari, dalla
poesia al romanzo, ai lavori teatrali. Si scrivono romanzi che analizzano minutamente i sentimenti, gli
struggimenti e i conflitti interiori dei personaggi. L'uomo romantico è un'anima inquieta e irrequieta, in
balìa d'impressioni sempre diverse e contrastanti, perennemente alla ricerca di una felicità tanto lontana
da non poter essere mai raggiunta. Non è pertanto da sorprendere che la parola Sehnsucht (=
letteralmente "male del desiderio", ovvero "struggimento", "desiderio del desiderio") fosse tanto cara ai
romantici tedeschi e da essi quasi assunta a simbolo del movimento romantico. L'opera letteraria
composta per esemplificare le teorie del romanticismo di Jena fu il romanzo a sfondo autobiografico
Lucinde (1799) di F. Schlegel. Il romanzo, che suscitò all'epoca molta sensazione, sviluppa la storia di una
fanciulla che trasgredisce la morale dominante e le convenzioni artificiali della società; questa
ragazza naturale e innocente sostiene cose diverse come il libero amore, il male del lavoro,
l'incoerenza delle emozioni perché queste vengono tutte dall'interno e sono un'esaltazione della natura.
Altro importante ed emblematico documento del primo romanticismo tedesco sono le Hymnen an die
Nacht ("Inni alla notte", 1797) di Novalis che esaltano il mondo mistico e misterioso della notte, del
sogno e della morte (il poeta sogna di ricongiungersi con l'amata nella morte).
A partire dal 1820 circa i romantici cercarono di realizzare il proprio ideale rivolgendo l'attenzione
sempre più alla storia, proprio come prima lo avevano cercato sul proprio essere interiore. Questo
nuovo senso della storia (i romantici si sentivano più affini a tempi lontani che al recente passato) ebbe
alcune importanti conseguenze letterarie e musicali oltre che politiche e sociali. Incontestabile successo
ebbe il nuovo genere del romanzo storico creato dallo scozzese Walter Scott (1771-1832), l'autore più

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