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SALE E ZUCCHERO, LADRI DI VITAMINE

Tra i cibi ladri, che entrano nell'organismo, apportano calorie vuote e morte, e rubano, nel
senso che assorbono, fanno razzia di minerali-vitamine-enzimi-ormoni interni per essere
adoperati-digeriti-espulsi, lasciando alla fine il corpo non rafforzato e migliorato, ma
indebolito e peggiorato, un posto di rilievo lo occupano il sale e lo zucchero raffinato.

SALE. UN VELENO DA ESPELLERE

Qualsiasi tipo di sale, sale marino o sale montano, povero o ricco, proveniente dalla
Boemia o dal Nepal, composto da 84 o da 200 ed oltre elementi, non è affatto da
considerare come alimento ma piuttosto come veleno da espellere dal corpo.

I sali sono tutti facili da ingerire, ma poi sono difficili da espellere in quanto il corpo non
possiede gli strumenti adatti per farlo.

Ognuno di noi può provare in proprio gli effetti micidiali del sale.

- Il sale è un potente irritante. Se ne mettiamo una minuscola parte in un occhio


corriamo il rischio di restare accecati;

- messo su una ferita brucia i tessuti;

- ingerito nel corpo ha gli stessi effetti caustici;

- un mezzo cucchiaio di sale dato a un bambino o comunque a un non-consumatore,


gli aumenta istantaneamente il battito cardiaco di oltre 10 battiti al minuto;

- è utilizzato in agricoltura come potente insetticida, a dimostrazione di quanto


ingiuriosa sia questa sostanza;

I danni del sale sono inequivocabili. Che il corpo non lo utilizza e non lo assimila ma lo
subisce è evidente dal fatto che viene espulso attraverso reni e pelle nella stessa formula
con cui era entrato.

- In caso di nefrite cronica, il sale incrementa l’edema e la ritenzione idrica;

- nelle malattie reumatiche tende ad aggravare le condizioni patologiche;

- impedisce l’eliminazione dell’acido urico dal corpo;

- causa ipertensione e ci rende vulnerabili alle malattie cardiache e all'infarto;

- ha effetti irritanti-stimolanti sulla mucosa intestinale per cui induce rapida peristalsi
con effetti lassativi-purganti;

- è causa di carcinoma gastrico chiamato adenocarcinoma anaplastico allo stomaco;

- è causa di ritenzione idrica. Provoca gonfiore agli occhi, causa gonfiori intestinali e
gonfiori alle caviglie;

- rende il sangue salato, le lacrime salate, il sudore salato;

- ha effetti paralizzanti su entrambi i reni e sul sistema uretrale;

- il sodio inorganico è distruttore di vitamine, distruttore di pepsina nei succhi gastrici,


nonché neutralizzatore dell'acido cloridrico;
- maschera i sapori naturali del cibo e apporta confusione nel lavoro di adattamento dei
succhi gastrici ai vari tipi di cibo ingerito. In questo senso non solo perverte la
degustazione ma anche danneggia la digestione;

- il sale produce sete e disidratazione, e questo porta a maggiore viscosità sanguigna.


Il gonfiore non solo ostacola il trasferimento di ossigeno alle cellule ma esercita pure
pressione sulla fitta rete dei capillari, impedendo ulteriormente la circolazione;

- altera il perfetto equilibrio sodio-potassio nel corpo, guadagnato mangiando cibi


freschi e naturali;

- il peggior danno del sale è quello di inibire gli enzimi, che è poi il motivo per cui il sale
funziona come conservante.

È aggiunto anche nel cibo per l'infanzia, nonostante siano noti i gravi danni al sistema
renale.

Ridurre il consumo di sale non ha nessuna controindicazione fisica ed è più facile di


quel che si potrebbe pensare. Dopo i primi giorni il gusto si abitua e non rileva più il
fabbisogno gustativo.

Ma come fare per disintossicarsi dal sale?

1. Non portare la saliera in tavola.

2. Salare l’acqua della pasta con un cucchiaino piccolo e non con le mani.

3. Non usare mai il dado per brodo.

4. Ridurre drasticamente il consumo di conserve industriali.

5. Non raddoppiare il sale. Se lo abbiamo usato in cottura non usiamolo nel


condimento.

6. Condire la verdure e gli altri alimenti, dove è necessario, con senape o salsa di soia
che contengono comunque meno sale.

7. Evitare tra i prodotti in commercio quelli che nell'etichetta non evidenziano chiaramente
la presenza di sale e, fra gli altri, scegliamo quelli con la minore presenza di sale.

8. Dovendo scegliere, il sale integrale è meglio comunque di quello raffinato da


cucina.

9. Educare tutta la famiglia a seguire queste abitudini.

10. Ricordarsi che il sodio organicato si trova abbondante nella frutta e nei
vegetali crudi. Lo troviamo nel sedano, prezzemolo, salvia, rosmarino, timo, basilico,
origano, crescione, rucola, rape, bietole, tarassaco, cavoli, olive, peperoncino rosso,
ravanelli, carota, succo di cocco, funghi, radicchio, meloni.

ZUCCHERO NEMICO MONDIALE DELLA SALUTE

Poiché troppe volte si parla di zucchero senza fare chiarezza e senza discriminare tra
dolcificante sintetico innaturale e succo zuccherino della frutta, ottimo per tutti, chiariamo
subito che lo zucchero a cui ci riferiamo qui è lo zucchero (bianco o scuro, di barbabietola
o di canna) raffinato, sintetico, devitalizzato, privo di vitamine, minerali organici e acqua
biologica, causa di 35 milioni di morti all'anno nel mondo intero.
Lo zucchero raffinato è un vero e proprio veleno che crea pure dipendenza.
Già il processo produttivo chiarisce molto la natura di questa sostanza che, prodotta a
partire da prodotti sani e naturali quali la canna da zucchero o la barbabietola da
zucchero, viene sottoposta ad una incredibile serie di trasformazioni industriali come:

- riscaldamento a temperature altissime;

- depurazione con il latte di calce (per togliere l’acidità);

- depurazione con l’anidride carbonica (per eliminare i residui di calce);

- depurazione con acido solforico (per eliminare il colore scuro e poco attraente del
prodotto);

- filtraggio con carbone di ossa animale (per dare ulteriore decolorazione al prodotto);

- trattamento con blu idantrene, derivato dal catrame (per eliminare gli ultimi riflessi
giallognoli, visto che l’uomo ha una irresistibile attrazione per il bianco perfetto);

per arrivare a ottenere una sostanza innaturale, che non ricorda nulla del prodotto di
partenza. Un vero e proprio veleno che, introdotto nel corpo umano demineralizza
ed altera gli equilibri dell’organismo, causando:

- stress pancreatico;

- demineralizzazione ossea ed osteoporosi;

- fermentazioni intestinali e gas;

- alterazione flora batterica;

- alti e bassi glicemici, con picchi e ricadute, con vere e proprie forme di dipendenza e
doping;

- acidificazione del sangue;

- assorbimento e razzia interna di enzimi, vitamine, minerali.

Lo zucchero raffinato inoltre è causa di diversi tipi di cancro. Una volta che le cellule
cancerogene si stabiliscono nel corpo, dipendono da una disponibilità stabile di zucchero
nel sangue per la loro energia. Ed è lo zucchero raffinato che le alimenta una volta che la
persona ha già la malattia.

- Lo zucchero raffinato inoltre è uno dei rarissimi alimenti senza data di scadenza;

- è così tossico da doversi considerare alla stregua dell'alcol e del tabacco;

- versato a secco su una pianta la fa morire, (esattamente come succede con il sale da
cucina);

- può essere usato come sostanza cicatrizzante, al pari dell’alcol;

- è ottimo conservante;

- non nutre e ruba preziosi minerali e preziose vitamine di cui il corpo ha costante
bisogno;

- è causa di placche dentarie che portano a decadenza dei denti e delle gengive;

- ingrassa sia perché è alto in calorie sia perchè induce a mangiarne di più;
- corrompe il senso del palato, impedendo di distinguere i sapori delicati dei cibi naturali;

- indebolisce il sistema immunitario;

- distrugge la vitamina B, indispensabile per la corretta utilizzazione del glucosio;

- crea dipendenza.

Lo zucchero raffinato, è da considerarsi un veleno sia quando è evidente, come nel caso
delle confezioni o zollette di zucchero, sia quando è nascosto, come quando è mescolato
alle creme, alle marmellate, ai gelati, al cioccolato, alle merendine, ai succhi di frutta
zuccherati, ai succhi di frutta non-zuccherati (ma sempre pastorizzati e devitalizzati), alle
cole, alle bibite gasate. E anche quando è aggiunto come conservante nella pasta, focacce,
biscotti, torte e simili. Prodotti questi che, avendo subito molteplici processi di cottura a
temperature elevate, contengono ulteriori veleni come l’acrilamide.

Chi spesso dopo cena esige dolci in qualunque forma, sappia che lo zucchero contenuto
nei carboidrati lavorati e cotti, (incluse le zollette, le marmellate, i succhi di frutta
pastorizzati, la pasta e i vari dolci da forno e da pasticceria) scatena l'istinto del grasso.
Ecco perché è importante soddisfare le reali esigenze del corpo mangiando:

1. sempre fino a sazietà;

2. cibi bassi in grassi, colesterolo, proteine e calorie;

3. cibi che soddisfano i propri gusti e saziano;

4. cibi ravvicinati, che evitino di incrementare la fame e che mantengano una bassa
risposta insulinica.

Ma come fare per disintossicarsi dallo zucchero?

Ridurre il consumo di zucchero raffinato non significa rinunciare completamente ai


dolci. Si tratta soprattutto di provare a fare a meno dei prodotti confezionati che
contengono molto zucchero.

Ecco alcuni consigli utili per ridurre il consumo di zucchero raffinato:

1. eliminare la zuccheriera dalla dispensa;

2. preparare in casa i vostri dolci naturali senza aggiungere zucchero raffinato e


ricorrendo ad esempio alla frutta naturalmente dolce, come le banane, i datteri o l’uvetta.
Anche i gelati possono essere preparati in casa con la frutta fresca;

3. scegliere la farina di carrube, da usare al posto del cacao. Mescolata ad un avocado


maturo e a qualche dattero permette di ottenere una sana crema che non ha nulla da
invidiare a quelle in commercio. O, se proprio non riuscite a farne a meno, scegliere
il cioccolato extra-fondente con il minor contenuto di zucchero possibile e la maggiore
percentuale di cacao;

4. scegliere alimenti sani che non abbiano subito lavorazioni industriali, come la frutta
fresca e secca, gli ortaggi e i legumi;

5. non mangiare abitualmente cibi che contengano zucchero, con particolare


riferimento ai prodotti da forno, ai gelati, allo yogurt dolcificato e ai succhi di frutta
confezionati. Attenzione anche ai cocktail e alle bibite gassate;
6. resistere ai sintomi di astinenza che serviranno a farci comprendere quanto siamo
dipendenti dalle bevande e dai cibi zuccherati. E ci spingeranno a cercare delle alternative
semplici e naturali. Una banana matura frullata insieme a un caco e a due datteri giganti è
in grado di compensare qualunque voglia di dolce.

VALDO VACCARO

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