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gratuito - numero 8 - dicembre 2017 - marzo 2018
Yokai,
fantasmi
& Co
© Eric Rechsteiner
ma anche per offrire interessanti ele-
menti di riflessione, il che, non fa mai
male. I giapponesi riservano una particolare attenzione ai colori dell’ autunno, quando le foglie degli alberi
trasformano le foreste in immensi fuochi d’artificio, senza dimenticare le risaie, che, in questo periodo
dell’anno, si tingono di giallo, segno di mietitura in arrivo. Un po’ ovunque si può notare un’intensa
LA REDAZIONE attività nei campi, dove il riso è allo stadio ottimale per la raccolta.
redazione@zoomgiappone.info
Troppo lavoro
SOCIETÀ ECONOMIA Il
morale è in
nuoce alla salute buona forma
400 000
è il numero di
veicoli che la Le vicende legate alle morti per Segno inequivocabile dell’accelerazione
casa eccesso di lavoro (karôshi) non della ripresa economica è la fiducia dei
automobilistica finiscono mai, purtroppo. È del 6 grandi gruppi giapponesi, che ha
Subaru ha deciso di ritirare a causa ottobre la notizia del giornalista raggiunto, a settembre, il miglior
dei controlli effettuati da personale dell’emittente televisiva pubblica livello degli ultimi dieci anni, secondo
non certificato. L’azienda giapponese NHK, ucciso dalla stanchezza nel l’inchiesta trimestrale “tankan” della
è la seconda dopo Nissan, a decidere 2013, dopo aver accumulato 159 ore Banca del Giappone. Il suo indice
di ritirare un milione di auto vendute lavorative extra in un mese. Questa principale è salito a +22 in settembre,
dopo il 2014, dopo essere stata importante rivelazione mostra che il contro il +17 dei tre mesi precedenti, il
multata per questioni legate a cattive fenomeno interessa diversi settori, suo quarto trimestre di fila di
pratiche legate alle certificazioni. compresi quelli che denunciano da aumento, evidenziando così i buoni
anni questo fenomeno. risultati registrati negli ultimi mesi.
Nuovo scandalo
SPORT CRESCITA L’economia Nell’epoca
DEMOGRAFIA
nel sumo sorride del super
lo yokozuna (grande campione) mongolo Nonostante la crescita del Prodotto invecchiamento
Harumafuji ha porto le sue scuse davanti Interno Lordo (PIL) sia rallentata dello Nel 1980, erano 120 000. Nel 2004, il
ai media, dopo una presentazione di 0,3% nel terzo trimestre, si tratta loro numero aveva superato il milione.
denuncia a suo carico. È stato accusato di comunque del settimo trimestre di fila Ed ecco che nel 2017, sono circa due
aver colpito impropriamente il suo d’espansione, grazie al contributo milioni. Gli ultranovantenni sono via via
compatriota ventisettenne, Takanoiwa, decisivo delle esportazioni. Il Giappone, più numerosi in tutto l’arcipelago.
durante una festa lo scorso ottobre. La terza economia mondiale, a lungo frenata Questa tendenza è accompagnata,
ferita ha richiesto due settimane di cure. dalla deflazione, sta conoscendo ora il suo purtroppo, da una diminuzione della
Questo increscioso avvenimento mette a più lungo periodo di crescita ininterrotta popolazione: il Giappone è il primo
dura prova il mondo del sumo, dopo i da 16 anni. Con grande soddisfazione del paese al mondo in numero di perdite di
diversi scandali che negli ultimi anni governo del conservatore Shinzo Abe, che abitanti l’anno. Un problema a cui le
hanno visto coinvolti diversi lottori. fa dell'economia la sua priorità. autorità non sanno rispondere.
H
alloween è quel periodo dell’anno in cui, che punto questo appuntamento annuale sia al mondo degli anime e dei videogiochi, ma si
in alcuni paesi, l’occulto, il macabro e diventato una grande fiera. Solo recentemente la estende anche a quello dei ninja, dei samurai e
lo humor si incontrano per dare il via festa di Halloween è arrivata in Giappone, nonos- della cultura tradizionale.
ad una sorta di carnevale mortifero, ma fonda- tante il paese sia sempre e comunque rimasto Bisogna specificare che i giapponesi, per secoli,
mentalmente dedicato ai bambini; infatti, nonos- aperto alle tradizioni culturali e religiose arrivate hanno preso molto sul serio i loro mostri e i loro
fantasmi, come lo dimostra la lunga storia della
finzione soprannaturale e paurosa. Durante il
periodo Edo (1603-1868), per esempio, esisteva
un gioco popolare tra i samurai, chiamato Hya-
kumonogatari Kaidankai (piccolo concentrato
di cento storie soprannaturali). I giocatori si riu-
nivano di notte in una stanza e, dopo aver accesso
centinaia di candele, si raccontavano a turno delle
storie di paura. Alla fine di ognuna, una candela
veniva spenta, la stanza diventava così poco a poco
più buia, regalando ai partecipanti una dose sup-
plementare di brividi mano mano che il tempo
passava. Si diceva che quando la stanza sarebbe
rimasta completamente al buio, un fantasma
avrebbe fatto la sua apparizione, stregando il
luogo. Secondo Edward Lipsett, un americano
trasferitosi a Fukuoka, che dal 2002 ha pubblicato
diverse opere di questo tipo presso Kurodahan
Press, le Kaidan (racconti fantastici) e i kaiki shô-
setsu (finzioni fantastiche) sono apparsi come
genere letterario a metà del XVII° secolo e si sono
imposti al pubblico grazie a numerosi adattamenti
teatrali e cinematografici. Nel 1953, il regista
DR
DR
Suma Urabe Suetake incontra un fantasma. Stampa di TSUkiOka Yoshitoshi, 1865. Spettro di Oiwan-san. Stampa di Hokusai, 1831.
rabo (i senza volto), dei quali Lafcadio Hearn La vecchia avida e la scatola dei demoni. Stampa di TSUkiOka Yoshitoshi, 1865.
ha raccontato, nella sua storia Mujina, insieme
al piede gigante di Ashiarai Yashiki. I Nopperabo soprannaturali spesso mischiata agli yokai, com- i cui personaggi sono direttamente ispirati alle
sono degli umani normali, se non fosse per il prende gli obake o bakemono, un termine sovente creature della mitologia giapponese. Più recen-
viso orribilmente liscio e senza tratti. Fino ad tradotto con fantasmi, anche se non sempre coin- temente, il rimpianto mangaka, Mizuki Shigeru,
un secolo e mezzo fa, li si poteva facilmente cidono con esseri morti. Secondo le tradizioni ha inventato, nel 1959, la serie Kitaro dei cimiteri
vedere sul versante Kinokuni d’Akasaka, consi- scintoiste e animiste, gli obake possono apparte- (GeGeGe no Kitarô), nella quale, non solo il pro-
derato come uno dei più spaventosi della città. nere al mondo animale o vegetale, come i bake- tagonista (che ha 350 anni e un occhio solo) e
L’Ashiarai Yashiki, invece, è legato all’appari- neko (il gatto che si trasforma) e il kodama (la suo padre (il fantasma Medame Oyaji, ovvero
zione di un piede gigante, coperto di fango, che pianta che spaventa), mentre gli tsukumogami Papà Bulbo Oculare), ma tuti i personaggi sono
pare sia sbucato all’improvviso dal soffitto, una sono oggetti domestici. Tutti questi spiriti e mos- yokai. Seppure molto famosa in patria, questa
notte, esigendo di essere lavato. La leggenda narra tri hanno influenzato il mondo della cultura serie non ha riscosso grande successo all’estero,
che una prima apparizione di questo genere ebbe popolare e del divertimento; un esempio celebre neanche tra i più appassionati amanti dei manga
luogo in un maniero del distretto di Honjo, a è l’obake karuta, un gioco di carte diffuso tra il che vivono fuori dal Giappone, probabilmente a
Edo, che corrisponde attualmente al quartiere di periodo Edo e il 1920, che potrebbe essere consi- causa della sua estema singolarità.
Sumida, a Tokyo. Un’altra categoria di esseri derato come il precursore delle carte Pokemon e JEAN DEROME
Q
uando Yo-kai Watch è apparso per la
prima volta sul mercato giapponese
dei giochi di ruolo, nel 2013, ha ris-
cosso un tiepido successo. Eppure il creatore del
gioco Level-5, celebre in Occidente per la sua
serie consacrata al professor Layton, sapeva di
avere fra le mani un’idea potenzialmente geniale.
Anche sfruttando la forza del cross-media (o mix
media, come si dice in Giappone), con la rapida
successione di una serie di manga, anime, giochi
e lungometraggi, l’azienda ha fatto di questo
gioco un best-seller (più di sei milioni di copie
vendute), trasformandolo in un autentico feno-
meno culturale. Il successo di Yo-kai Watch
dimostra ancora una volta l’interesse dei giappo-
nesi verso i tradizionali mostri, i fantasmi e gli
altri spiriti. Esistono diversi videogiochi con per-
sonaggi soprannaturali; ad esempio, in The Legend
of Zelda, nel secondo episodio, Majora Mask,
compare aka manto (mantellina rossa). Se nella
leggenda metropolitana originale si tratta di uno
spirito maligno che uccide le persone nei bagni
pubblici, quello del gioco offre delle meritate
ricompense a chi gli dà della carta igienica. Uno
dei mostri più spaventosi presenti nei videogiochi
è l'amanojaku che, secondo il folklore giapponese,
incita le persone a commettere delle cattive azioni
contro la loro volontà. In Shin Megami Tensei,
tuttavia, va ancora oltre e divora la madre prima
di indossarne la pelle. Comunque non tutti i gio-
chi che comprendono degli yokai hanno un lato
negativo. Pensate, ad esempio, al costume da
tanuki [procione] in Super Mario Bros 3, che per-
mette a Mario e Luigi di volare o di trasformarsi
in statue.
Yo-kai Watch di Level-5 cerca ora di seguire le
tracce di un altro franchising ispirato agli yokai,
che ha conquistato il mercato estero, si tratta,
ovviamente, dei Pokemon, il cui successo resta
ineguagliato. I creatori di Yo-kai Watch aggiun- Pom Poko (Heisei tanuki gassen Ponpoko, 1994) narra dei tanuki che difendono la natura.
gono incessantemente nuovi yokai al numero già
impressionante presente nella storia. Al momento segno della pecora (ed. Einaudi). Tralasciando Da parte loro, i tanuki di TAKAHATA Isao in Pom
se ne contano più di 400, che rappresentano la letteratura, anche lo studio di produzione Ghi- Poko (Heisei tanuki gassen Ponpoko, 1994), che
comunque meno della metà della nutrita armata bli e il suo regista di punta in particolare, MIYA- usavano il loro potere di trasformazione per com-
dei famosi Pocket Monsters. zAKI Hayao, si sono spesso serviti degli yokai per battere contro la crescita incontrollata delle peri-
I personaggi ispirati agli yokai e gli yokai stessi, si trasmettere messaggi ecologisti. Già nel 1988 era ferie sono direttamente ispirati alla mitologia
trovano un po’ ovunque nella cultura giapponese, presente nel loro terzo lungometraggio, Il mio giapponese. La città incantata (Sen to Chihiro no
seppur difficili da riconoscere, salvo per gli esperti vicino Totoro (Tonari no Totoro), qualche per- kamikakushi, 2001), il maggior successo di MIYA-
di mitologia giapponese, cultura e religione tra- sonaggio fantastico che non apparteneva al pan- zAKI, racconta di numerose creature mitologiche
dizionale. Persino lo scrittore MUrAKAMI Haruki theon degli yokai tradizionali (MIYAzAKI afferma bizzarre quali lo shikigami e No-face, lo spirito
è arrivato a inserirne qualcuno nei suoi romanzi, con orgoglio di non aver mai utilizzato questo solitario che diventa ossessionato da Chihiro e
come il misterioso Hitsuji o meguru bôken, Nel nome nei suoi film), ma presenti a tutti gli effetti. la segue ovunque. È però il film del re dell’ani-
DR
darvi un’idea, Kwaïdan (1965) di KOBAYASHI
Masaki è un’antologia di storie dell’orrore, ispi-
rate proprio a Kwaidan di Lafcadio Hearn. Lickitung (Beroringa in giapponese) è un Pokemon di tipo Normale della prima generazione.
Quest’opera cinematografica ha vinto numerosi
premi, compreso il Premio Speciale della Giuria, minata nel 1967 GeGeGe no Kitaro (Kitaro dei mangaka, nato nel 1922, che aveva in grande consi-
al Festival di Cannes. Nel 1968-69, KUrODA Cimitero). La prima versione di Kitaro raccontava derazione gli yokai, credeva che l’elettricità ne
Yoshiyuki ha realizzato una trilogia consacrata di un personaggio molto più cupo e malefico, avesse causato la loro sparizione: ”la penombra,
agli yokai, il cui episodio più noto è il secondo considerato troppo spaventoso per i bambini, è rischiarata dalla lieve luce delle lanterne di carta o
film, intitolato Yokai Monsters: Spook Warfare stato poi ricondotto ad una dimensione più sim- delle lampade ad olio, era adatta agli yokai, e ha
(Yokai Daisenso). E’ la storia di un mostro vam- patica e umana. MIzUKI ha reso i yokai così popo- permesso alle persone di immaginare il loro uni-
piro, nell’antica Babilonia, che, dopo essere stato lari che le sue storie sono state riadattate più volte verso”. Fortunatamente, la sua arte ha riportato
disturbato da dei cacciatori di tesori, arriva in per il cinema, non solo quello di animazione. in primo piano l’interesse verso questo eteroclito
Giappone, scatenando una coalizione di yokai Ancora oggi la maggior parte delle persone associa gruppo di creature della cultura popolare giappo-
locali decisi a sconfiggerlo. Il film risulta abbas- gli yokai al suo nome. In un’intervista rilasciata nese.
tanza comico, grazie anche all’uso massiccio di nel 2005 al Japan Times, il GIANNI SIMONE
effetti speciali e alla mania tipicamente giappo-
nese di far rappresentare le creature fantastiche
da attori travestiti. Il maestro dell’horror, MIIKE
Takashi, ne ha anche fatto un remake nel 2005.
È piuttosto curioso invece, che in The Great
Yokai War (Yokai Daisenso), film fantastico per
bambini, il conflitto tra società tradizionale e
moderna abbia preso il posto delle antiche e clas-
siche tendenze nazionalistiche.
Una nota simpatica nel film di MIIKE compare
il mangaka MIzUKI Shigeru che interpreta il
ruolo di uno yokai incaricato di mantenere la
pace. Per coloro che ancora non lo conoscono,
MIzUKI è l’artista che, tra gli anni ’50 e ’60, è
stato il principale artefice della rinascita dei yokai
nella cultura popolare. Egli, che aveva cominciato
già poco dopo la fine della guerra a illustrare storie
per i kamishibai (teatro di immagini) e per i kas-
hihon (servizio di prestito libri) ha creato, dopo
molti tentativi, Hakaba no Kitaro (Kitaro dei
Cimiteri). La sua opera diventerà, cinque anni
dopo, una serie nel Shônen Magazine, poi rino- MizUki Shigeru, grande esperto di yokai, ha dedicato loro un dizionario pubblicato in italia presso le edizioni kappalab.
S
e si accetta il fatto che gli esseri sopran-
naturali siano delle forme di energia
connesse ad una morte violenta o ad un
qualche evento tragico passato, allora il Giappone
rappresenta il luogo ideale per questo genere di
fenomeni. Tokyo, in particolare, è una città piena
di storie di catastrofi e di morte. Il sangue è pre-
sente in vari aspetti, dagli antichi samurai fino
ai moderni suicidi. La capitale è stata anche col-
pita da diversi terremoti e, sotto il periodo Edo
(1603-1868), ha subito terribili incendi, con doz-
zine di migliaia di vittime. Numerosi cadaveri
sono stati gettati nelle fosse comuni senza gli ade-
r
oppongi è un quartiere di Tokyo famoso
per le sue discoteche, eppure, proprio lì, vi
è un luogo in cui è possibile partecipare ad
un altro tipo di spettacolo, piuttosto da brivido! E’
il Kaidan Live Bar. Trovarlo è semplicissimo: dall’al-
tra parte della strada si trova l’insegna giallo vivo di
ドン・キ ホーテ. E’ una nota catena di discount,
Don Quijote, dove si trova davvero di tutto, com-
A
d oggi il quartiere di Minato è noto per
accogliere alcuni tra i luoghi più alla
moda di Tokyo, quali Odaiba o rop-
pongi. Questo distretto ha avuto un ruolo
importante nella storia della città, anzi, dell’in-
tero paese, ma, ancora più significativi per noi,
sono i quartieri più a sud, in particolare Mita e
Takanawa, a lungo protagonisti di sangue e mis-
tero.
Prendiamo la metro fino alla stazione di Shiro-
kane-Takanawa e, dopo cinque minuti di cam-
mino, arriviamo ai piedi di una collina, dove si
trova un piccolo cartello di legno che delimita
l’inizio di Yûrei-zaka, Collina dei fantasmi. Da
almeno due secoli porta questo nome. Ai due
lati della strada ci sono diversi templi; tutti con
tutti un cimitero annesso. Ecco perché si dice
che questo luogo sia propizio all’incontro dei
fantasmi e dei hitodama. Gli hitodama, letteral-
mente “anime umane”, sono delle bolle che si
formano dall’anime della persona morta, nel
momento in cui questa si separa dal corpo. A
causa anche dei terribili disastri che hanno
afflitto Tokyo quando ancora si chiamava Edo,
pare che dei fantasmi siano stati avvistati in tutta
la città. Per molti abitanti della zona, questi luo-
ghi sono così spaventosi che i templi che costeg-
giano la collina possiedono varie porte, e persino
i monaci utilizzano delle vie alternative per evi-
L
a sua identità multiculturale, SUMOTO
Edward l’ha sempre esibita con orgoglio.
Nato in Venezuela, sua madre, oggi dece-
duta, era giapponese. “Ho sempre amato la diversità”
sorride. “Sono fiero di aver accesso naturalmente a
due patrimoni culturali”.
Edward vive in Giappone da dodici anni, con sua
moglie, ugualmente figlia di una coppia mista, e il
loro bambino di due anni. “Ci siamo trasferiti a
Kobe, dove lavoro nel settore delle energie rinno-
© Miyazaki Tetsurô
vabili”. Pienamente realizzato, Edward è un trentenne
molto impegnato nella lotta per i diritti dei “meticci”
definiti hafu, in giapponese. Ha creato l’associazione
Mixed roots Japan, che gestisce nel Kansai e a
Tokyo. Organizza conferenze, dibattiti e momenti
di convivialità “nei quali le famiglie possono venire
coi bambini. Vorrei che venissero più giapponesi,
ma è complicato sensibilizzarli sul tema”. Questa
domenica, nel quartiere di Ebisu, a Tokyo, Edward
presenta un’esposizione che riprende i lavori del
ricercatore OKAMUrA Hyoue, lavori incentrati
sulla cronologia della popolazione hafu in Giappone
e sullo studio di questo termine.
“Il termine hafu, dall’inglese “half”, è utilizzato fin
dal 1900, ma è diventato molto comune a partire
dagli anni Sessanta-Settanta” precisa Edward. “Era
impiegato allora per le ragazze. Per i maschi, si è
continuato a utilizzare l’espressione konketsu-jin
Robert Stark
(persona di sangue misto)”. Dopo la Seconda
Guerra Mondiale, quando il Giappone scopre ra-
pidamente la cultura occidentale, “le ragazze di
sangue misto, per metà giapponesi e per metà stra- aya Bergkamp e MiYazaki Tetsurô, ideatore del progetto Hâfu2Hâfu.
niere, diventano delle icone per i pubblicitari. Sono
sempre rappresentate in maniera estremamente circa 800 bambini hafu. Esiste un monumento, donna di colore ad essere accettata alla celebre
sexy”. ma la spiegazione in giapponese e in inglese è stata sfilata delle Tokyo girls. “Gli hafu dalla pelle nera
Un gruppo pop, le Golden hafu, riscuote allora un cancellata…” sono certamente quelli che subiscono più vessazioni
grande successo e finisce per “ufficializzare” la ter- Secondo il Ministero della Salute, 1 bambino su e umiliazioni. Quando era piccola, Marie venne
minologia contemporanea della parola, poi applicata 49, nato in Giappone, è oggi figlio di coppie miste. ustionata da alcuni compagni di classe che volevano
in maniera generale a tutta la popolazione mista. Una cifra letteralmente esplosa in quindici anni. schiarire la sua pelle” spiega Edward. “Dovettero
“Certe persone preferiscono essere definite “doppio” I non giapponesi residenti sono oggi più di due ricoverarla in ospedale”.
o “misto”. Personalmente, non mi sono mai sentito milioni contro 342.000 agli inizi degli anni 2000, Secondo i trascorsi familiari e le origini, le testimo-
insultato dal termine hafu”. Nel XIX secolo si ossia il 2% della popolazione del paese. Questo au- nianze variano enormemente da un soggetto all’altro.
parlava di ainoko (ibrido), “ma anche di zasshu, mento corrisponde naturalmente al numero di Nato da padre giapponese e madre belga, MIYAzAKI
termine ugualmente impiegato per gli animali…” unioni tra giapponesi e stranieri, quantificate in Tetsurô vive in Olanda. Da sempre, è “affascinato”
La mediatizzazione degli hafu, l’indomani della più di 30.000 l’anno (4000 nel 1960). Nella grande dalla sua “metà” giapponese. “Mio padre, oggi de-
guerra, “nascondeva una terribile realtà” ricorda maggioranza dei casi, i residenti stranieri in Giappone ceduto, era originario di Saga, sull’isola di Kyushu.
Edward. “In Giappone, nessuno voleva questi bam- sono cinesi, coreani, ma anche americani ed europei, A casa, si parlava giapponese con lui, olandese o
bini, spesso non riconosciuti dal padre straniero, o e vivono a Tokyo o a Osaka. fiammingo con nostra madre e tra di loro, i miei
frutto di matrimoni forzati o violenze sessuali, e fi- Quella domenica, Edward ha invitato diverse genitori parlavano francese”.
nivano sovente negli orfanotrofi, o in situazioni persone a testimoniare, fra le quali YANO David, Da bambino trascorreva tutte le estati in Giappone.
anche peggiori…A Negishi, il cimitero degli stranieri di origini giapponesi e ghanesi, cresciuto in un or- “Il mio fisico era diverso dagli altri. Mi ponevano
di Yokohama, vi è un settore dove sono sepolti fanotrofio, e NAKAGAwA Marie, modella e prima senza sosta domande sull’Europa” ricorda. MIYAzAKI
© Miyazaki Tetsurô
volevo tornare a Parigi. Mi sentivo infinitamente
sola. Oggi, ho sempre il desiderio di tornare in
Francia, ma sono ugualmente convinta che un
giorno tornerò in Giappone e per un periodo di Flora Mitsushima ha partecipato al progetto Hâfu2Hâfu.
gran lunga superiore a sei mesi”.
Durante il suo soggiorno, ha realizzato diverse es- alle persone di incontrarsi, di rendersi conto che MIYAMOTO Ariana, nippo-americana, eletta Miss
perienze professionali. “La prima è andata benissimo. affrontano molto spesso le stesse difficoltà dovute Universo Giappone nel 2015. “La crescente presenza
La seconda, molto meno. Mi sentivo esclusa dai allo choc culturale, questo è molto importante” degli hafu nei media è un prezioso vantaggio” ag-
colleghi. Mi parlavano in malo modo. Quando ne spiega AwANO Mizuki, organizzatrice e lei stessa giunge MIYAzAKI Tetsurô. “Ma ciò non rappresenta
ho discusso con la mia responsabile, mi ha detto mamma di due bambini franco-giapponesi. la maggioranza e non riflette le condizioni della
che non dovevo prendermela con loro, poiché non Lungo tutta la giornata, si sono susseguite le testi- loro vita reale.” Nella sala, un giovane nippo-ame-
sapevano come rivolgersi a una straniera. Mi sono monianze, spesso intervallate da momenti di grande ricano si alza. “Sono nato a San Francisco, ma
sentita ferita”. Se Julie ha apprezzato il confort emozione. Nel film, una coppia nippo-messicana sono cresciuto in Giappone. Non ho alcun ricordo
della vita tokyoita, le dispiace tuttavia dover am- racconta i difficili momenti affrontati a scuola dal degli Stati uniti e non parlo inglese. Una volta di-
mettere che “la gentilezza giapponese è un dovere proprio figlio, Alexis. Il bambino di dieci anni è ventato maggiorenne, ho ricevuto una lettera da
collettivo, più che un reale sentimento umano”. finito in un vortice depressivo caratterizzato da parte del governo giapponese, lettera che mi chiedeva
Come Julie, Idriss Ariyoshi-Moulay è arrivato in cattivi risultati scolastici e chiusura in se stesso, a di scegliere tra le mie due nazionalità. Evidentemente,
Giappone recentemente. Figlio di un marocchino causa del sarcasmo dei compagni di classe. “Mi in- ho scelto la nazionalità giapponese, che riflette ciò
e di una giapponese, il trentaduenne si è trasferito sultavano continuamente, mi trattavano come uno che sono. Ma devo ammettere che la richiesta mi
a Tokyo nell’agosto dello scorso anno con la sua straniero, mi prendevano in giro, rifiutavano di ha ferito…”
compagna marocchina. “Mi sono detto che avevo fare amicizia con me”, spiega il ragazzino. Le Il Giappone non riconosce la doppia nazionalità, i
vissuto i miei primi trent’anni nel paese di mio situazioni di questo genere sono sovente affrontate bambini nati da coppie miste devono scegliere,
padre, avevo voglia di vivere i trenta successivi in maldestramente dal corpo insegnante. una volta adulti, se vogliono essere giapponesi o
quello di mia madre.” Una decisione della quale “La sua maestra mi ha convocato per dirmi che no, rinunciando definitivamente a una parte della
non si pente. “Ho trovato facilmente lavoro. Tokyo Alexis era lento” spiega la mamma. “Ho capito loro identità.
mi piace molto, penso di poter restare qui a lungo.” quindi che il problema veniva anche dal sistema JOHANN FLEURI
TENDENZA Tradizioni
In Giappone, l’arte e l’usanza di celebrare Il termine Osechi, con il tempo, ha iniziato a le uova di aringa, i kuromame (soia nera) e i gobo
l’anno nuovo, sono sinonimi di riti fare riferimento proprio al piatto che si serve (radici di grandi bardane). Presenti anche le
culinari, e testimoniano che le tradizioni quel giorno. Il rituale era già presente durante il gomame (piccole sardine essiccate) e le datemaki
resistono, nonostante il passare del tempo. periodo Nara (710-794), ma pare abbia acquisito (omelette arrotolate a base di uova e carne di
la tendenza che conosciamo oggi tra la fine del pesce), poi i piatti grigliati o stufati e quelli mari-
S
i dice che la cucina giapponese sia la XVIII° e l’inizio del XIX° secolo. L’Osechi è nati all’aceto, i cui ingredienti variano in base
cucina dei riti, ebbene, questo è più che costituito da circa una dozzina di piatti che si alle regioni, alle epoche e alle usanze delle fami-
mai vero per quanto riguarda i piatti delle conservano e vengono consumati poco a poco glie. Un altro piatto è protagonista del Capo-
festività, tra i quali spicca l’Osechi, summa di durante i primi tre giorni dell’anno nuovo. A danno, oltre all’Osechi, è l’Ozoni, una sorta di
queste delizie tradizionali. causa della sua origine rituale, ogni piatto o ingre- zuppa servita con l’intento di condividere il pasto
Osechi deriva dalla parola sekku, con la quale diente è fortemente connesso ad un simbolo, con le divinità. Il contenuto della zuppa cambia
venivano indicate le cinque festività rituali della come la fecondità, la felicità, la salute, la fortuna regionalmente, normalmente vi è il mochi (pasta
corte imperiale, originarie della Cina, per cele- o la longevità, scelto per assonanza con il nome, di riso glutinoso), rotondo, rettangolare, grigliato
brare i cambi di stagione. Solo la più importante il colore, la forma o la leggenda attribuitagli. oppure no, assente solo nelle regioni in cui il riso
di queste è sopravvissuta, quella di Capodanno. Tra gli ingredienti principali figurano le castagne, non è coltivato. Il brodo può essere preparato
immagine di kitaro, sul treno che collega Sakaiminato a Yonago, di Mizuki Shigeru.
d
urante la primavera del 2010, i giap- 1776. Lo scrittore irlandese Lafcadio Hearn ha suoi lavori vedranno la presenza di questi perso-
ponesi hanno seguito con passione permesso all’Occidente di scoprire l’affettuosa naggi. Fra i titoli più rappresentativi e più popo-
una serie diffusa su NHK tutti i relazione che i giapponesi intrattengono con mos- lari, Gegege no Kitaro (Kitaro dei cimiteri), figura
giorni alle otto del mattino. Intitolata Gegege no tri e fantasmi grazie all’opera Nel Giappone spet- al primo posto. racconta le avventure di un pic-
nyobo (La moglie di Gegege) si trattava dell’ adat- trale (1899) e Kwaidan (1903), mentre l’etnologo colo fantasma disilluso e annoiato dai difetti
tamento televisivo dell’autobiografia di MUrA giapponese YANAGITA Kunio, influenzato dai degli umani. Si tratta di uno dei personaggi di
Nunoe, vedova del celebre mangaka MIzUKI Shi- lavori di Hearn, si è lanciato, qualche anno dopo, MIzUKI che il viaggiatore incontrerà fin da subito
geru. Nel suo libro, MUrA Nunoe raccontava i in una ricerca minuziosa volta a identificare tutte quando deciderà di recarsi a Sakaiminato, dove
quarant’anni trascorsi a fianco di uno dei giganti le storie di mostri presenti nel folklore locale. il maestro del manga d’orrore gode di una par-
del fumetto. Il successo della serie ha riacceso l’in- Originario della piccola città portuale di Sakai- ticolare venerazione. Il treno che unisce il porto
teresse del pubblico per l’opera di MIzUKI e per minato, nella prefettura di Tottori, MIzUKI Shi- a Yonago, città più vicina, è stato decorato con
i luoghi da lui frequentati nel corso della sua vita. geru fu particolarmente impressionato dai rac- alcune riproduzioni di Kitaro. Il visitatore può
In Europa, il pubblico ha scoperto la sua esistenza così cominciare ad immergersi nell’universo di
nel 2007, quando il suo manga NonNonBa to ore MIzUKI Shigeru, onnipresente fin dall’uscita
PEr ArrIvArE
ha ottenuto il Gran Premio del Fumetto al festival della stazione. Orgogliose di questa manna cul-
Sakaiminato si trova a più di 900 km a ovest di
di Angoulême. Questa consacrazione internazio- turale, le autorità cittadine non hanno esitato a
Tokyo. Il mezzo più rapido per raggiungere la
nale ha permesso a coloro che avevano sempre città è l’aereo (80 minuti di volo). In partenza dedicare al mangaka la via principale che attra-
ostentato un’attitudine scettica verso i manga, di da Haneda (5 voli al giorno) si arriva a Yonago. versa il centro fino alla stazione. Il maestro chino
scoprire un universo unico e originale, fatto di da qui si raggiunge Sakaiminato in treno (40 sul suo scrittoio, è la prima statua in cui ci si
storie insolite, popolate da personaggi stravaganti, minuti). L’autobus è una soluzione alternativa imbatte. Il monumento indica al turista che sta
low cost (11 ore di tragitto, 1 partenza al
in particolare mostri e fantasmi, retaggio della per penetrare in un mondo parallelo, invaso da
giorno). Partendo da osaka, si può prendere il
cultura popolare e del folklore giapponese. Per treno (3h30) o l’autobus (3h30 fino a Yonago, un centinaio di creature deformi talvolta terri-
convincersene, basta osservare le opere dell’artista 18 partenze quotidiane). ficanti, ma tutte unite dallo scopo comune di
Per una vista impareggiabile sul lago Biwa, non esitate a recarvi alla Biwako Terrace.
A
h Kyoto! I suoi templi, i suoi santuari, la bello. Jr di Ishiyama) è stato eretto nell’anno 747 sulle
sua storia e…i suoi turisti! L’antica capitale In breve, il turismo di massa sta uccidendo la città rive del fiume Seta, una posizione geografica che si
imperiale è diventata suo malgrado il sim- di Kyoto, asfissiandola. è rivelata fonte di ispirazione per numerosi poeti e
bolo degli arrivi in massa dei visitatori stranieri in Se siete a caccia di autenticità, di storia, di templi e scrittori attraverso i secoli. Non è forse qui che
Giappone, quegli arrivi di cui le autorità vanno fieri. di santuari, ma anche di un territorio ricco e vario, MUrASAKI Shikibu ha lavorato sul primo romanzo
Situata su quella che gli operatori turistici chiamano vi basta salire su un treno in partenza da Kyoto e del suo capolavoro La storia di Genji (Einaudi Tas-
la “Golden route”, la città è vittima del suo successo in dieci minuti raggiungere Otsu, che sebbene sia cabili)?
e, in alcuni luoghi, si incontrano più turisti che giap- vicinissima alla celeberrima città storica, è stata Appena si penetra questo luogo sacro, è difficile
ponesi, in una rumorosa confusione che manda in capace di conservare una forte identità. Otsu cos- sfuggire alla presenza di questa figura femminile
frantumi la solennità del posto. Appena compare tituisce una perfetta alternativa per coloro che pre- che ha segnato per sempre la letteratura mondiale.
un raggio di sole, i negozi in cui si noleggiano i feriscono “scoprire” il Giappone piuttosto che “fare” All’interno dell’edificio principale, Hondo, tesoro
kimono vengono presi di mira dai viaggiatori e nel il Giappone, collezionando selfie davanti ai monu- nazionale e fra le costruzioni più antiche della pre-
giro di qualche minuto, le vie di alcuni quartieri menti. La città sulle rive del lago Biwa, infatti, uno fettura di Shiga, si può scorgere la piccola stanza
sono invase da centinaia di kimono la cui qualità dei tre laghi più antichi del pianeta, possiede una (Genji no ma) dove la giovane autrice ha meditato
Enryaku-ji, con le sue camere sobrie, la scelta è un bagno comune (tariffe a partire da 6500 yen
vasta. Fra i numerosi alberghi disponibili nella a persona).
città lacustre, Inase si distingue per il suo carattere L’accoglienza calorosa permette al viaggiatore di
e la qualità del servizio. Inaugurato nella primavera sentirsi immediatamente a proprio agio in questo
di quest’anno, di tratta della prima guesthouse luogo affascinante e atipico, permeato da un leg-
nata nel centro cittadino, nell’antica dimora di gero profumo di paglia di riso tagliata di fresco.
un mercante di riso. Puntando sulla qualità piuttosto che sulla quantità
I suoi proprietari hanno dedicato sei mesi al res- - Inase può ospitare al massimo 17 persone - i pro-
tauro e all’arredo della casa, i cui elementi deco- prietari mettono l’accento sulla comunicazione
rativi e architettonici risalgono agli anni Trenta. per meglio accogliere gli ospiti e propongono rego-
I soffitti, le finestre al primo piano e numerosi larmente attività destinate a introdurli nel cuore
oggetti esposti, ne fanno un luogo carico di storia. delle tradizioni locali.
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zoom vIAGGIo
ComE ArrIvArE
Partendo dalla stazione Jr Kyoto, prendete la
linea Biwako e scendete a otsu. Lì troverete dei
taxi e delle navette gratuite, in particolare
verso il Biwako otsu Prince Hotel.
Si può poi raggiungere otsu con la compagnia
Keihan partendo dalla stazione Sanjô (linea
La città sulle rive del lago Biwa, uno dei tre laghi più antichi del pianeta, possiede una storia secolare Ôtsu).