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Il provvedimento (Legge n. 145/2018 art. 1 commi 184 e ss.) riguarda i debiti, intestati a
persone fisiche, risultanti dai singoli carichi affidati all’Agente della riscossione dal 1°
gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 derivanti dall’omesso versamento:
di imposte risultanti dalle dichiarazioni annuali e dalle attività previste dall’articolo
36-bis del D.P.R. 600/1973 e dall’articolo 54-bis del D.P.R. 633/1972, a titolo di tributi
e relativi interessi e sanzioni;
dei contributi dovuti dagli iscritti alle casse previdenziali professionali o alle gestioni
previdenziali dei lavoratori autonomi dell’INPS, con esclusione di quelli richiesti a
seguito di accertamento.
Il “Saldo e stralcio” è destinato alle persone fisiche con Indicatore della Situazione
Economica (ISEE) del nucleo familiare non superiore a 20 mila euro.
Possono altresì aderire al “Saldo e stralcio”, sempre per i debiti rientranti nell’ambito
applicativo della norma, anche i contribuenti (solo persone fisiche) per i quali,
indipendentemente dal valore ISEE del proprio nucleo familiare, alla data di
presentazione della dichiarazione di adesione alla Definizione, sia stata aperta
la procedura di liquidazione di cui all’articolo 14-ter della Legge, n. 3/2012 (cosiddetta
Legge del sovraindebitamento).
In presenza dei predetti presupposti soggettivi, l’agevolazione riguarderà,
naturalmente, solo ed esclusivamente le tipologie di debito rientranti nell’ambito
applicativo della Legge n. 145/2018.
La Legge n. 145/2018 stabilisce che Agenzia delle entrate-Riscossione dovrà inviare una
“Comunicazione” di accoglimento o di diniego entro il 31 ottobre 2019. In caso di
risposta positiva, l’Agente della riscossione comunicherà l’ammontare del debito
ammesso al Saldo e stralcio, inviando i relativi bollettini di pagamento.
6. Che succede se la mia domanda di adesione al “Saldo e stralcio” non viene accolta?
in 17 rate (5 anni), di cui la prima entro il 30 novembre 2019 (30%) e le restanti 16,
ciascuna di pari importo, il 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre per i
quattro anni successivi;
in 9 rate (3 anni), nel caso in cui per gli stessi carichi sia stata già richiesta la
“rottamazione-bis”, ma non risultino pagate, entro il 7 dicembre 2018, le rate di
luglio, settembre e ottobre 2018.
Una volta ricevuti i bollettini entro il 31 ottobre 2019, sono disponibili i seguenti canali:
portale www.agenziaentrateriscossione.gov.it;
App EquiClick;
sportelli bancari;
uffici postali;
home banking;
punti Sisal e Lottomatica;
tabaccai convenzionati con Banca 5;
sportelli bancomat (ATM) che hanno aderito ai servizi CBILL;
Postamat;
sportelli di Agenzia delle entrate-Riscossione.
In caso di ritardo la legge prevede una “tolleranza” di massimo 5 giorni rispetto alla
scadenza delle rate (il comma 198 dell’art. 1 della Legge 145/2018 richiama il comma
14-bis dell’art. 3 della “rottamazione-ter”).
Chi non paga le rate, ma anche chi paga in misura ridotta, perde i benefici previsti dal
“Saldo e stralcio”. Gli eventuali versamenti effettuati saranno, comunque, acquisiti a
titolo di acconto dell’importo complessivamente dovuto.
Si, se sei una persona fisica puoi presentare, per i debiti rientranti nell’ambito
applicativo del “Saldo e stralcio” (Legge n. 145/2018), la relativa domanda.
Se il valore dell’ISEE del nucleo familiare è superiore a 20 mila euro, non si può
beneficiare dell’agevolazione del “Saldo e stralcio”. Si può invece fare domanda, entro
il 30 aprile 2019, per accedere alla Definizione agevolata 2018 (cosiddetta
“rottamazione-ter”).
11. Mi hanno revocato una rateizzazione per non aver effettuato i pagamenti, posso aderire
comunque al “Saldo e stralcio”?
Sì, per le sole persone fisiche è possibile, a patto di rientrare nei requisiti del “Saldo e
stralcio” previsti dalla Legge n. 145/2018.
12. Ho già in corso la procedura di liquidazione prevista dall’art. 14-ter della c.d. Legge del
sovraindebitamento (Legge n. 3/2012), posso aderire al “Saldo e stralcio”?