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Le energie rinnovabili sono quelle fonti di energia il cui utilizzo non pregiudica le

risorse naturali. Per loro caratteristica le energie rinnovabili si rigenerano o sono da


considerarsi inesauribili. Le energie rinnovabili sono da considerarsi tali soltanto dal
punto di vista temporale dell'uomo e dell'umanità. In una interpretazione di breve
periodo le uniche fonti di energia considerate rinnovabili sono quelle generate da: il
sole, il vento, le risorse idriche, le risorse geotermiche, le maree, il moto ondoso e la
trasformazione in energia elettrica dei prodotti vegetali o dei rifiuti organici e
inorganici, ovvero il cui utilizzo cui utilizzo attuale non pregiudica la disponibilità
nel futuro del vento, del sole o delle maree. Viceversa, quelle fossili (petrolio,
carbone, gas naturale), e nucleare (uranio, plutonio), sono da considerarsi limitate in
un'ottica storica e pertanto appartenenti alla categoria delle risorse non rinnovabili.
Il petrolio può infatti rigenerarsi soltanto dopo lunghi periodi geologici, al di sopra
della limitata ottica storica in cui l'uomo vive.
Le fonti rinnovabili generalmente dette "classiche" sono quelle che vengono sfruttate
per la produzione di energia elettrica fin dall'inizio dell'età industriale. Le
prospettive di uso futuro dipendono dall'esplorazione delle risorse potenziali
disponibili, in particolare nei paesi in via di sviluppo e dalle richieste in relazione
all'ambiente e all'accettazione sociale.

ENERGIA IDROELETTRICA
Tra le più antiche si trovano certamente le centrali idroelettriche, che hanno il
vantaggio di avere lunga durata (molte delle centrali esistenti sono operative da
oltre 100 anni). Inoltre le centrali idroelettriche sono pulite e hanno poche
emissioni. Tuttavia si è scoperto che le emissioni sono apprezzabili soltanto se
associate con bacini poco profondi in località calde (tropicali), sebbene in generale le
centrali idroelettriche producano molte meno emissioni nel loro "ciclo vitale"
rispetto agli altri tipi di produzione di energia. Altre critiche dirette alle grosse
centrali idroelettriche a bacino includono lo spostamento degli abitanti delle zone in
cui si decide di fare gli invasi necessari alla raccolta dell'acqua e il rilascio di grosse
quantità di biossido di carbonio durante la loro costruzione e l'allagamento della
riserva.
Le aree con più elevata crescita nell'idroelettrico sono le economie asiatiche in forte
crescita, con la Cina in testa; tuttavia anche altre nazioni asiatiche stanno installando
molte centrali di questo tipo. Questa crescita è guidata dai crescenti costi energetici
e il desiderio diffuso di generazione energetica "in casa", pulita, rinnovabile ed
economica.
Qua sotto è schematizzato il funzionamento di una centrale
ENERGIA GEOTERMICA
Le centrali geotermiche possono funzionare 24 ore al giorno, fornendo un apporto
energetico di base e nel mondo la capacità produttiva potenziale stimata per la
generazione geotermica è di 85 GW per i prossimi 30 anni. Tuttavia l'energia
geotermica è accessibile soltanto in aree limitate del mondo, che includono gli Stati
Uniti, l'America centrale, l'Indonesia, l'Africa orientale, le Filippine e l'Italia. Il costo
dell'energia geotermica è diminuito drasticamente rispetto ai sistemi costruiti negli
anni '70. La generazione di calore per il riscaldamento geotermico può essere
competitiva in molti paesi in grado di produrlo, ma anche in altre regioni dove la
risorsa è a una temperatura più bassa.
La geotermia si rivolge alla ricerca e allo sfruttamento dell'energia di campi
geotermici o di altre manifestazioni utilizzabili dal calore terrestre anche per utilizzi
non collegati alla produzione di energia elettrica. Questa energia viene trasferita alla
superficie terrestre attraverso i movimenti convettivi del magma o tramite le acque
circolanti in profondità. Gli impianti geotermici possono essere usati per il
riscaldamento, rinfrescamento degli edifici e produzione di acqua calda.
Gli impianti geotermici possono essere di due tipi:
• a sonda verticale: le tubazioni vengono inserite verticalmente nel terreno fino
a profondità di 150 mt. per il prelievo di calore dal sottosuolo;
• a sonda orizzontale: le tubazioni in questo caso sono inserite in modo
orizzontale nel terreno, e svolgono lo stesso ruolo delle precedenti. L'unico
inconveniente è che occuperanno molto più sottosuolo rispetto all'altra
tipologia di suolo. Solitamente sono inserite a 2 metri di profondità.
Schema di una centrale geotermica:

ENERGIA SOLARE

L' energia solare è l'energia associata alla radiazione solare e rappresenta la fonte
primaria di energia sulla Terra che rende possibile la vita. L'energia solare è infatti
quella normalmente utilizzata dagli organismi autotrofi, cioè quelli che eseguono la
fotosintesi, detti anche "vegetali" (da cui derivano i combustibili fossili).
Da essa derivano più o meno direttamente quasi tutte le altre fonti energetiche
disponibili all'uomo quali i combustibili fossili, l'energia eolica, l'energia del moto
ondoso, l'energia idroelettrica, l'energia da biomassa con le sole eccezioni
dell'energia nucleare, dell'energia geotermica e dell'energia delle maree. Può essere
utilizzata direttamente a scopi energetici per produrre calore o energia elettrica con
varie tipologie di impianto.
L'energia solare può essere utilizzata per generare elettricità (fotovoltaico) o per
generare calore (solare termico). Sono tre le tecnologie principali per trasformare in
energia sfruttabile l'energia del sole:
• il pannello solare termico sfrutta i raggi solari per scaldare un liquido con
speciali caratteristiche, contenuto nel suo interno, che cede calore, tramite uno
scambiatore di calore, all'acqua contenuta in un serbatoio di accumulo.
• il pannello fotovoltaico sfrutta le proprietà di particolari elementi
semiconduttori per produrre energia elettrica quando sollecitati dalla luce.
• il pannello solare a concentrazione sfrutta una serie di specchi parabolici a
struttura lineare per convogliare i raggi solari su un tubo ricevitore in cui
scorre un fluido termovettore o una serie di specchi piani che concentrano i
raggi all'estremità di una torre in cui è posta una caldaia riempita di sali che
per il calore fondono. In entrambi i casi "l'apparato ricevente" si riscalda a
temperature molto elevate (400 °C ~ 600 °C) (solare termodinamico)
Esempio di pannello fotovoltaico:

ENERGIA EOLICA
L'energia eolica è l'energia ottenuta dal vento,che viene trasmessa sotto forma
cinetica ovvero il prodotto della conversione dell'energia cinetica ottenuta dalle
correnti di aria e che è utilizzata in altre energie (elettrica o meccanica). Oggi viene
per lo più convertita in energia elettrica tramite una centrale eolica, mentre in
passato l'energia del vento veniva utilizzata immediatamente sul posto come energia
motrice per applicazioni industriali e pre-industriali (come, ad esempio, nei mulini a
vento). Di fatto è stata la prima forma di energia rinnovabile. Sotto molti aspetti
l'energia eolica è una fonte di energia attraente come energia alternativa ai
tradizionali combustibili fossili, dal momento che è abbondante, rinnovabile,
ampiamente distribuita, pulita e praticamente non produce gas a effetto serra (se
non durante la produzione di componenti base, come le pale in alluminio). Il più
grande svantaggio è rappresentato dalla sua caratteristica intrinseca di intermittenza
nella produzione associata alla necessaria presenza della giusta quantità di vento.
Il suo sfruttamento, relativamente semplice e poco costoso è attuato tramite
macchine eoliche divisibili in due gruppi distinti in funzione del tipo di modulo base
adoperato definito generatore eolico:
• Generatori eolici ad asse verticale, indipendenti dalla direzione di provenienza
del vento;

• Generatori eolici ad asse orizzontale, in cui il rotore va orientato (attivamente


o passivamente) parallelamente alla direzione di provenienza del vento
Funzionamento di una centrale eolica:

ENERGIA MEREOMOTRICEE DEL MOTO ONDOSO

L'energia mareomotrice è l'energia ricavata dagli spostamenti d'acqua causati dalle


maree.
La marea, il ritmico innalzamento e abbassamento del livello del mare provocato
dall'azione gravitazionale della luna e del sole, di solito ha un'ampiezza (dislivello tra
l’alta marea e la bassa marea) inferiore al metro, ma in alcune zone, per la
particolare configurazione del sito, il dislivello può raggiungere valori elevati,
interessanti lo sfruttamento e la produzione di energia, ad oggi prevalentemente
elettrica. Nelle centrali mareomotrici l'energia elettrica viene prodotta sfruttando
l'energia sviluppata dall'alternarsi delle maree.

Oggi esistono diversi progetti di sfruttamento delle maree, che comportano metodi
diversi di sfruttamento dell’energia con conseguenti impianti diversi:
• sollevamento di un peso in contrapposizione alla forza di gravità;
• compressione dell’aria in opportuni cassoni e movimentazione di turbine in
seguito alla sua espansione;
• movimento di ruote a pale;
• riempimento di bacini e successivo svuotamento con passaggio in turbine.

L'energia del moto ondoso deriva appunto dallo sfruttamento dell'energia cinetica
contenuta nel moto ondoso. Il moto ondoso del nome fa riferimento alla
classificazione dell'energia per tipo di generazione.

Per sfruttare questo tipo di energia esistono diversi modi:

Salto idrico

Colonna d’acqua oscillante

Sistemi ad ondata

Sistemi basati sull'ampiezza dell'onda

Sistemi basati sul principio di Archimede

Turbina Pelamis

Generatore a colonna d'acqua oscillante

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