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Linee di Trasmissione:

Propagazione per onde

v+(z) Rappresentazione schematica


di una linea di trasmissione
z

Definizione matematica dell’onda di tensione che si propaga verso la z


crescente:

v + ( z ) = (V0 e jω 0 t ) ⋅ e − γ ⋅ z

L’onda é un fasore (cioé un vettore rotante) sia nel tempo (termine


tra parentesi) che lungo la direzione z (secondo termine).

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Significato della costante di
propagazione γ
Posto γ=α+jβ, si ha:

v + ( z ) = ⎡⎣ (V0 e jω t ) ⋅ e −α ⋅ z ⎤⎦ ⋅ e − j β ⋅ z

‰ Costante di attenuazione α: Indica la rapiditá con cui si riduce


l’ampiezza dell’onda che si propaga. Si misura in Neper/m o in
dB/m (1Np = 8.686 dB)

‰ Costante di fase β: Indica la rapiditá con cui cambia la fase


lungo la coordinata z (per t=cost). E’ legata alla lunghezza
d’onda e alla pulsazione dalla relazione β=2π/λ0=ω/ν (ν
rappresenta la velocitá di propagazione che dipende dal mezzo
che riempe la linea). β si misura in rad/sec.

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Parametri primari della linea

Sezione Δz

L Δz R Δz

C Δz G Δz

Gli elementi R, L, C, G, sono detti parametri primari della linea di


trasmissione. Dipendono dalla struttura fisica della linea e dal mezzo che la
riempe.
Utilizzando i parametri primari si possono ricavare le equazioni che
governano la propagazione sulla linea (si impongono le equazioni di Kircoff
alla maglia e al nodo sul tratto di lunghezza infinitesima e si integra)

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Parametri secondari

‰ Impedenza Caratteristica (Zc): é l’impedenza che si vede all’ingresso di


una linea di lunghezza infinita (é presente solo l’onda che si propaga
verso le z crescenti)
‰ Costante propagazione γ=α+jβ

Formule di calcolo in funzione dei parametri primari:

L 1R 1
Zc = , α= + G ⋅ Zc , β = ω ⋅ L⋅C
C 2 Zc 2
Queste relazioni sono valide per ω>> R/L, G/C; tali condizioni sono in pratica
sempre verificate se la frequenza operativa è superiore a qualche decina di
MHz.

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Tensioni e correnti sulla linea

I(z)

v+(z) V ( z) = v+ ( z) + v− ( z) = V0+e− jβ z + V0-e+ jβ z


ZL
V(z)
v-(z)
+ − V0+ − jβ z V0- + jβ z
I ( z) = i ( z) + i ( z) = e − e
Zc Zc
z

v+, i+: Onde Incidenti v-, i-: Onde Riflesse

L’onda riflessa di tensione ha lo stesso segno dell’onda incidente; l’onda


riflessa di corrente ha segno opposto rispetto a quella incidente. Entrambe
sono legate tramite l’impedenza caratteristica della linea
Le onde riflesse si generano quando si introduce una disuniformitá nella
struttura fisica della linea (nel caso rappresentato é il carico). Per annullare
l’onda riflessa bisogna che ZL sia uguale a ZC.

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Coefficiente di riflessione

Onda Riflessa V0− e + jβ z V0− + j 2 β z


Γ( z ) = = + − jβ z = + e = Γ0e + j 2 β z
Onda Incidente V0 e V0

Propietá di Γ(z):

‰ Il modulo non dipende da z (é costante lungo la linea)

‰ La fase presenta, al variare di z, una periodicitá di λ/2

‰ Il modulo é sempre minore di 1 quando il carico é passivo (la potenza


riflessa non puó superare quella incidente).

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Andamento del |V(z)|

|V| Vmax [
V (z) = v + (z) + v − (z) = v + (z) ⋅ 1 + Γ (z) ]
j2 βz
V ( z ) = V 0+ 1 + Γ 0 ⋅ e + =

{ }
1
2 2
Vmin Vmin V 0+ 1 + 2 Γ0 ⋅ cos(2 β z) + Γ0
z

La tensione presenta un andamento periodico (stesso periodo di Γ) con


massimi e minimi che valgono rispettivamente:

V m ax ÷ 1 + Γ , V m in ÷ 1 − Γ

Si definisce Rapporto d’onda stazionaria (ROS) il rapporto tra queste


due tensioni:
V m ax
ROS =
V m in

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Impedenza lungo la linea

I(z)

Z(z) V (z) 1 + Γ( z)
V(z) ZL Z (z) = = Zc
I (z) 1 − Γ( z)

Esiste una corrispondenza biunivoca tra il valore del coefficiente di


riflessione e l’impedenza vista in ogni sezione della linea (normalizzata
all’impedenza caratteristica)
OSSERVARE: L’impedenza é quella vista verso il carico!
Relazione inversa:

Z (z) − Zc
Γ(z) =
Z (z) + Zc

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Impedenza di un tratto di linea
chiuso su una ZL generica

I(z)
Vin Z L + jZ c tan( βL )
V(z) Zc , β ZL Zin = = Zc
I in Z c + jZ L tan( βL )
L

Casi particolari:
Vin L
ZL= 0 (corto circuito) Z in = = jZ c tan( β ⋅ L ) = jZ c tan(2π )
I in λ0

Vin L
ZL= ∝ (circuito aperto) Z in = = − jZ c cot( β ⋅ L ) = − jZ c cot(2π )
I in λ0

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Rappresentazione grafica di Γ


Γ é un numero complesso che puó
|Γ|
essere rappresentato sul piano x, y in
forma polare Φ

Γ
Se il numero complesso Γ rappresenta
il coefficiente di riflessione su una -1 1

linea di trasmissione , il punto su piano


é sempre all’interno del cerchio a
raggio unitario

-1

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Rappresentazione grafica di Γ

Il coefficiente di riflessione su una linea


di trasmissione priva di perdite si
rappresenta sul piano come un cerchio di |Γ|
d c b a
raggio pari al |Γ|. La fase varia di 360°
per uno spostamento di λ/2 sulla linea

Punti caratteristici:
Linea adattata Γ =0 ( centro della carta)
Circuito Aperto Γ =1 (a)
Corto circuito Γ =-1 (d)
Massimo di tensione sulla linea (b) (Γ reale e positivo)
Minimo di tensione sulla linea (c) (Γ reale e negativo)

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Carta di Smith

‰ Sul piano di rappresentazione di Γ si possono tracciare le curve che


rappresentano il luogo dei punti in cui la parte reale (o la parte
immaginaria) di zn=Z/Zc rimane costante:

⎧ Γ( z) + 1⎫
Re{Zin } = Re ⎨ ⎬ = cost (r)
⎩ Γ( z) − 1⎭
⎧ Γ( z) + 1⎫
Im{Zin } = Im ⎨ ⎬ = cost ( x)
⎩ Γ( z) − 1⎭
‰ Queste curve sono dei cerchi, il cui raggio e centro dipendono dal
valore di r o x. La Carta di Smith é la rappresentazione grafica di
tali cerchi, che consente di risolvere, per via grafica, molti problemi
relativi all’impiego di linee di trasmissione nei circuiti a microonde.

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Angolo di Γ (si misura in gradi
o in L/λ0

Cerchio a x = 1
Verso il generatore

Verso il carico
Cerchio a r = 1 Asse di riferimento
Rappresentazione delle ammettenze
sulla Carta di Smith
1+ Γ
Impedenza nel punto Γ: zn =
1− Γ
Γ
Impedenza nel punto Γ’:
φ
j ( −π +φ )
−Π+φ 1 + Γ′ 1 + Γ e 1 − Γ e jφ 1 − Γ 1
Γ’ zn′ = = j ( −π +φ )
= jφ
= =

1− Γ 1− Γ e 1+ Γ e 1 + Γ zn

Il punto diametralmente opposto presenta l’inverso dell’impedenza


del punto originale, cioè la sua ammettenza. La carta di Smith può
rappresentare indifferentemente Z o Y

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Carta di Smith
Spostamenti a Γ costante

⎧Γ ( x ) = Γ ⋅ e j 2 βx = Γ e j∠Γ0 ⋅ e j 4π ⋅(x λ )
⎪ 0 0
ZL ⎨ − j 4π ⋅(d )
⎪⎩Γ (d ) = Γ L ⋅ e − j 2 βd
= ΓL e j∠Γ L
⋅e λ

Γ0 Γ ΓL Spostamenti su linee senza perdite


0 x Asse x
Asse d d 0 Spostamenti su cerchi a Γ costante
(circonferenze centrate nell’origine)
Spostamenti
¾ verso il carico Î spostamenti lungo x crescente
∠Γ ( x ) = ∠Γ 0 + 2 βx Î Rotazione antioraria
¾ dal carico Î spostamenti lungo x crescente
∠Γ ( x ) = ∠Γ L − 2 βd Rotazione oraria

NOTA: Γ (z) è una funzione periodica della distanza con periodo λ/2
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Carta di Smith
Spostamenti a r o x Costanti

Spostamento a x costante xL
r ΓL
Γin
zL = rL + jxL

zin = (rL + r) + jxL rL


rin = r+rL

Spostamento a r costante xL xin = xL + x


jx ΓL Γin

zL = rL + jxL

zin = rL + j(xL + x) rL

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Carta di Smith
Spostamenti a g o b Costanti
Carta delle Z Carta delle Y
bL
ΓL gL
Spostamenti a b costante ΓL
g yL = gL + jbL Γin
ΓI,in Γin

yin = (gL + g) + jbL


gin =gL + g
bL ΓI,L
bL
Spostamenti a g costante
L+
b gL ΓL ΓL
b
in =

ΓI,in
b

jb yL = gL + jbL

Γin
yin = gL + j(bL + b) Γin

b
gL

L+
bL ΓI,L

b
in =
b
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Carta di Smith
Esempio di Soluzione grafica
in
jX A d B Zc= 50 [Ω]; B= 0.05 [Ω-1]; (bn=2.5)
εr = [4]; X = -80 [Ω]; (xn=-1.6)
Zc
jB ZL f0 = 3 [GHz]; d = 15 [mm]; (βd=108°)
α=0
ZL= 20 + j40 [Ω];
(Zn=0.4+j0.8) xin
Z L − Zc β=7.2 [°/mm]
ΓL = = 0.62∠59.0° ΓL
Z L + Zc Γin ΓA
Γ B = 0.75∠ − 116.6°
2βL
2 βd = 40πd = 3.77 [rad] = 216.0°

Γ A = 0.75∠27.4° ΓB
1 + Γin
Γin = 0.51∠31.1° ⇒ Z in = Z c ≅ 96 + j 68 [Ω ] bB
1 − Γin
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