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DOTT. CARLO MEISSNER

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FRASEOLOGIA LATINA
AD USO DELLE SCUOLE SECO!'~DARIE

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QUINTA, EDiZIONE. ORIGINALE

RECATA IN ITALIANO

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ROMA
LORETO PASQ,UALUCCr, EDlTORE

1887

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e:oJJ&/ilo 8.. 1fr"'tJ
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ALLA MEMORIA

DI

P1"oj:wietà letteraria PIETRO MAT~~EI

, DIRETTORE DEL GINNASIO COMUNALE SUPERIORE DI TRIESTE

CHE PER SETTE ANNI,

MI FU OTTIMO VENERATO MAES~mO

CONSACRO

.,'r;.

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Premo Stab. Tip. Eredi Vercellini "'l'
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Via Venti Settembre 32-b "l

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·ALL' INSEGNAMENTO metodico di una lingua giova non
'poco, che lo scolaro possa disporre di un certo cor-
'l'edodi frasi. La qual cosa, meglio che con la dettatura
·di modi di dire o col lasciare allo scolaro la cura di
racooglierli da sè, si ottiene coll'offrirgli già raccolte
r
le frasi più usate, divise in categorie ed aggruppate
'piuttosto secondo principii pratici, che secondo norme
-severamente logiche. La spiegazione di parole difficili,
'brevi accenni a differenzedi sinonimi nelle annotazioni
e buoni indici alla fine, completano una tale raccolta,
nella quale invece sono da evitarsi le questioni di sti-
listica comparata.
Tali oriterii e tale metodo seguiti dal dotto filo-
logo tedesco nella compilazione di questa Fraseologia
latina, furono generalmente approvati; sì che nel corso

..
SOM!1AltIO

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'"

l. - Mondo e Natm.·a.
..~
di pochi anni (dal187~ al 1886) se ne fecero cinque, pag. 1
1. l\,londo. Creazione del mondo » 1
2. La terra e la sua superfiCIe . 3
edizioni in Germania eduna traduzione francese (Phra- 3. Acqua. Fiume. Mare. . . .
»
» 4
4. Fuoco. . . . . . '.' . : 5
séoloqie latine l'a?" Ch. Meissner, traduite de l'alle- 5 Aria. Cielo. Clima. Corpi celesti. .
Il
» 6
mand par Charles 'Pascat. Paris 1885). Spero sia
6: Fenomeni dell'aria e della natura .

bene ac~oltaanche in Italia questa mia traduzione, II. - Spazio e tempo.


nella quale omisi alcune annotazioni inutili per gli Ita- pag. 7
1. Regioni del cielo: Sit~llzione. Il 8
2. Confine. TerritorIO. Distanza. » 9
liani e aggiunsi delle altre, che mi sembrarono neces- 3. Via. Viaggio . . . . . . Il 11
4. Andare. Venire . . . . . 12
sarie. In ciò fui benevolmente e validamente aiutato 5. Andare in carro~za .. Cayalcare
Il
Il 12
6. Passo. Orma. DireZIOne. » 13
dal oh, Prof. A. O. Firmani, cui mi piace qui porgere 7. Moto in generale. . . l) 14
8. Tempo in generale . . » 17
i miei. più vivi ringraziamenti. 9. Anno. Stagioni. . . . l) 18
10. Giorno. Parti del giorno
Roma, Ottobre 1887. pag. 19
III. - TI corpo umano ~ le sue parti
Giuseppe Coceva. l'V. - Stato del corpo e Bue facoltà.
par;. 24
, 'l. Sensi. Impressioni dei sensi. Forze. » 25
:. 2. Nascita. Vita » 27
3. Età .
\ '
XII
FRASEOLOGIA LATIMA ,.
;

",t:
:~. ',i. SOMMARIO XIII
4. Fame. Sete . •• j"t
5. Ri~o. Pianto. . pago 29
~. Salute. Malattia. Il 29
I.Sonno. Sogno . 30
8. Morte
Il
Il 31
VII. - Scienza ed arte.
9. Funeraii: : Il 32
Il 33 1. Scienza in generale. Letteratura pClg·..J!L..__
2. .Erudizlone, Cognizioni . Il 78
v. - Condizioni e relazioni lUuane. 3. Cultura. Incivilimento » 79
4. Educazione. Insegnamento. Scuola. Y ocazione . .Il ilO
1. Condizione. Stato ReI . 5. Esempio. Prescrizione . » 82
2. Principio. Fine E'ol'to aSzlo ne..Impaccio. Circostanze. ]lag. 34
6. La filosofia. . » 84
· - .
3.. Mot IVO. Casrione O' .
Q uccesso
••
7.Le parti della. filosofia. 85
. . . . 36
4 R' d ~ ,rlgme. Fonte Il
8. Sistema. Metodo. Principio » 86
. Iguar o. Importanza Pote ',. 37
5. Occasione. Possibilità' re. ArbitriO. 9. Genere. Specie. Definizione. Ordinamento. Nesso. » 87
38 10. Prova, Contutazlone , • . . »
6. Fortuna. » 88
39
7, S\'entura. D~stino' ~ : . 41
11. Conclusione. Premessa. Deduzione. . . l' 89
8 P . l - . ~'O\·Jna. II
l2~ Discussione. Controversia, Questione.. . » 89
9. ~rlco o. Rischio. Sicurezza 42
. A!uto. Salvezzà. Conforto 13. Accordo. Convenzione. Continuità. Contraddizlone. » 91
lJ 43 14; Singole scienze: (Storia. Mitologia. Cronologia. Geo-
10. RI?chezza. Mancanza. Pov~rt~ » 44
11. Utile: Interesse Vanta' . » 45
grafia. Matematica. Storia naturale. Astronomia). li 92
12. Benevolenza. F~vore 19~?· S,\·antaggio. Danno . 15. Arte in generale.. . Il 94
Il 46
13. Benefizio. Gratitudin~ ~.maZl?ne. Compiacimento 47
16. Poesia. Musica, Pittura. Scultura II 95
14. Merito. Guiderdone
15 Pregh' D
p I~ompensa.
. remlO. .
Il
, » 49 17. Dramatica, Giuochi . lJ 97

AmÌci~~:~·Inil~~~~:r~o·ii~~~i.~? ~o~all'do: 50
II
16: 51 VITI. - Discorso e scrittura.
17. Autorità.. Dignita' CI laZlOne Il 52
18. Lode. Approvazi' B:" . . . . . . 53
Voce. Diceria, N6t~~·ia. 1::"11~. Rimprovero.
)1
19. 1. Del parlare in generale. • pa{J.I00
20. Fama. Nome. Gloria enzlOne .
II 54 2. Stile. Esposizione. Espressione » 102
II 55
21. Onore. Vergoo-na. Infam', . . .
2 FatiIca. D'l'
9
')-, e
I igenza, La\'orola. A . l: " .
Il
lJ
56
57 l 3.
4.
5.
Modò di parlare. Voce.
Materia. Tema. . .
Domanda, Risposta . .
" » 106
» 107

l'
..,3. Occupazione, Ozio I fi' . PP I.cazlone » 108
24 P" . n nO'ardaggme lJ 58,
. lacere. Ricreazione. .~ ' . . . 6. Scherzo. Arguzia. Buon umore, Serietà.. . . . . lJ109
lJ 60 7. Lingua. Uso della. lingua. Traduzione. Grammatica. . II110
II 61 8. Proposizione. Periodo. Parola. Proverbio, Sillaba Lettera » 112
9. Scritto. Scrittore. Libro » 116
VI. - Lo Sl}Ù'ito e le sue facoltà. 10. Lettera . . . . . » 119

1. Spirito. Ingegno. IntelIiO'enza .,',


2. Rappresentazione. Fant:sia p ',' . . ]lag. 62
IX. - Stati dell'animo.
~. OCO?C;tto. Ide~. Perfezione. ·Ide~~:lero. . » 63 •
. pllllOne. Opinione e " . . Il 64 1. Disposizione d'animo.' Eccitazione d'animo in generale. pa{J.120
5. Verità. Errore. rronea.. SuPposizione . 2. Gioia. Dolore . . . . .
II 65 lJ 120
6. Scelta. Dubbio. S~rupol~ I. 3. Cura. Affanno. Quiete. Contentezza. Lutto » 122
67 i.

~
7. Scopo, Certezza. Convinzio'ne' . Il 68 4. :.Paura. Spavento. Angoscia. . • . . . . . . » 123
8. Disegno. Consill'Iio D l'b :. 69 5. Coraggio. Pusillanimita. Viltà. Superbia. Orgoglio. Tra-
' l'
9. R ISO " ' . e l erazlOne Il
uzione, Proposito Il 69 ootanza. Prepotenza. Baldanza . . . . . . » 124
lO. Intenzione. Scopo. Indu":io' D:l '. . . Il 71 j 6. Prontezza d'ingegno. lmperturbalità. Contegno. Dispe-
11. Memoria. Ricordo R' o . I aZIOne. . . . 72 ; razione . '. . . . . . . . » 125
12. Teoria Pratica- E' l~nembranza. Dimenticanza
)1

: . . sl)erlenza . 7.- Speranza. Aspettazione. » 126


. ... 73

r
75 8, .Cornpassione.: Perdono. Durezza. Crudeltà » 128
Il
'/ 9. Amore. Brama. Ammirazione. Entusiasmo » 129

t.
l'
XV
SOnHIARIO

XIV FRASEOLOGIA LATLL"'\[A

10. Fede. Fiducia. Fedeltà. Protezione. P~omessa.. Credibilità. . XIII-._ Commercio ed industria.'
(fidea, fiducia). . . . . . . . pag.130 pag.165
1 i. Sospetto. Diffidenza. Presentimento » 132 1. Commercio in gel~erale ..Compera. Prezzo » 166
12. Odio. Rancore. . . . . . . » 133 2 Denaro. Interesse. Prestito. . . . . . 167
13. Corruccio. Ira. Vendetta. Furore' » 134 3' Moneta. Conto. Sindaca~o . 168
4: Guadagno. Credito. DebIto ies
5 Costruzioni. . . . . . . . . » 169
6: Agricoltura. Alleyamento del bestIame
X. - Virtù e vizii.

1. Virtù. Moralità. . . . pag.135


xrv, - Lo Stato.
2. Difetto. Vizio. Delitto . . . . » 136
p(lg.171
1. costituzione. An~ministrazione. Governo . » 174
3. Desiderio, Passione. Impero su se stesso . » 137
4. Torto. Offesa. Ingiuria. Oltraggio. Affronto. » 138 2. Diritto di cittadman~a. Cet? . » 175
5. Violenza. Insidia. Agguato. Minaccia. . . . . . . » 139 3. Dignità. Ufficio. c~rlca. primato. i76
4 Adunanza. Suffragio. . . . . » 176
6. Apparenza. Finzione. Simulazione. Astuzia. Menzogna. . 5' L e Disegno di legge. . . . . . . . . . » 178
Scherno . . • . . . . . . . . . '. . • . • » 140 . egg... Autorità Impopolarità. . . . • . '. . » 179
7. Dovere. Propensione. . . • . » 141 6. pop~larlta. tralità politica. Aristocrazia. Democrazia. » 181
8. Ragione. Coscienza . .. . . . . . . » 142 7. Partito. ~eu RiYol~zione: Sommossa. Anarchia . . • » i82
9. Misura. Norma. Confine. Moderazione., Via di mezzo . » 143 8. Dema~o~la. Confisca Bl1ndo. Amnistia. . • . . • » 184
lO. Costumi. Scostumatezza. Corruzione. Princìpil. Carattere » 144 9. Proscrlzlo ne• • . D' 'tà regia. • .
lO Dominazione. Monarchia. igni » 185
11: Servitù. Liblert.à. A'~mi~istra~io~e 'deile 'pr~Yi~ci~ » 186
XI. - Religione e culto. 12. Entrate. Co ome. .
13 I magistrati: . » 187
. a) Candidatura.. Elezione. ImpIego. » 189
b) Singoli magistrati . . . • . 191
i. Dio. Timor di Dio . . . .
L
pag.145 14. Il senato. • . . . ' . .
2. Religione. Scrupolo religioso. Giuramento .' .» 146
3. Fede. Miscredenza. Superstizione . » 146

.~"l;.
4. Preghiera. Formole augurali. . . » 148 XV. Diritto e giustizia.
5. Sacrificio. Festa . . . . . . .. » 149 paf}.19Z
6. Oracolo. Prodigi. Auspicii. Presagi » 150 1 In generale. . . . ; . . . . » 194
.i: ','~.~., 2: Inquisizione.. Testimonianza. Tortura » 195
3. Processo. Difesa . , . -' . .' » 196
xn. - La vita domestìca.
,'>,' ,

4. Accusa. Sentenza. Il197


:
, '
',' 5. Colpa. . . . .' » HI8
"l' 6. punizione. ImpUnItà.
1. La casa e le sue parti. . . . . . . pag.151 l'
2. Economia domestica. Possesso. Proprietà » 153
3. Abitazione. Vestimento. . , . . . .
4. Cibo. Bevanda. . . • . . . . .
» 154
" 155
l· i!..
XVi. i: La. milizia.
pag.200
5. Sostentamento della vita in generale. » 156 1. Le"a. Giuramento. ,Esercito in ~el17rll.le . » 201
2 Soldo. Servizio militare. Vetto,·~gl..e: .

\
6. Spesa. Lusso. Prodlgalita . . . . . » 156 202
7'. Convito. Ospitalità . . . . . . .'. . . » 157 3: Supremo comando. Comando. DIsCiplina: » 203
8. Socialità. Dimestichezza. Relazione. Solitudine. " 158 4. Armi ..•.. . .... 204
9. Discorso. Udienza. Conversazione. Colloquio .
10. Saluto. Addio. Augurio. . . . . . . . . . .
» 159
» Hl1 t.;:-,'\. 5. La guerra . . '. .
6. L'esercito in marcia .
)l 205
207
11. Promessa di matrimonio. Matrimonio, Separazione .
12. Testamento. Eredità. . . . . . . . . . . .
13. Consuetudine. Costume. Usanza.
» 162
» 163'
» 164 r'l···.. 7. Il campo. . . . .

r.:
. II'

'x
XVI FRASEOLOGIA LATINA ' .

S. L'assedio. . • • '. • pag.209


!l. Prima della battaglia . • • lJ 2:10
10. La battaglia.. • • . • . . » 2:12;'
a) Combattimento in generale lJ 2:12
b) L'assalto. . • • • . • . . • • . » 2:12
c) Combattimento a corpo a corpo . . . 2:14
d) Movimenti. Posizioni. Milizie ausiliarie
Il
".,f:
» 2:14 I: .
e) Risultamenti dell'assalto. • . . • •
lJ 2:15 '
,
f) Ritirata. Fuga. Inseguimento • .'. lJ 215
,: .~

g) Sconfitta. Strage. Ferite. Perdite. . » 216


H. Vittoria. Trionfo • . • • • . . .'. » 217 " I. Mondo e Natura.
12. Armistizio. Pace. Trattato.' AlleanzA.. • Il 218
'":.,
"or
f 3. Sottomissione . . • . . • . . Il 219
XVll. - La. marina.
1. In generale. • • . • • • •
c'
,,~~
,,~l' ,
1. Mondo - Creazione del mondo.
pag.220 rerum 'o mundi universitas l'universo
2. Navigazione. Naufragio. Approdo
S. Battaglia navale • • . . . . '.
" . Il 221
» '2~ rerum natura o semplice- il creato, lo. natura
mente natura .
Appendice " .... pag.223
'l';!
haec omnia, quas videmus tutto il mondo visibile
",. totìus mundi convenientia ei lo. perfetta armonia del creato
~~
" consensus
Deus mundum aedificavH, fa- Dio creò il mondo
bricatus est {non creavìt)'
Deus est mundi procreator Dio è il creatore del mondo
(non creator), aedificator,
fabricator, opifex rerum
, .
elementa; inìtìa o principia gli elementi
rerum
elemsnta et tamquam semina gli elementi e lo. materia
rerum prima
nutus et pondus o soltanto lo. gravitazione
nutus (po7t'lj)

• 2. La terra e là sua superficie.


orbis :terrae (terrarum)" l'erbe terrestre
[terra] continens il continente

1 Creare invece si usa nel significato di: generare, cagionare, p. e.


.rimilitudo ereai errorem, perieulum aliccti creare.
, OrbiB terrarum (o in questo caso più raramente orbis terrae) era
usato di solito dai Romani' per indicare il complesso dei paesi appar-
tenenti al loro dominio.
2 FRASEOLOGIA LATINA MONDO E NATURA 3

terra (regio) mediterranea l'interno .altissimis montìbus undique esser d'ogni parte rinchiuso
interiorAsia; interiora Asiae l'interno dell'Asia contineri da altissimi monti
sinus urbis il cuore della citt..o\ prospectus est ad aliquid sigodela vista di qualchecosa
in ipsam o intìmam Graeciam penetrare nel cuor della Gre- collìs leniter ab infimo ac- un colle, che sale con dolce
penetrare cia, clivia (l'opposto leniter a pendio
terra effert,(1Jiù cli?"aclo fert'; la terra produce frutti summo declivis) .
non mai profert) fruges IDea edita, superiora le alture
terra fundit fruges la terra produce frutti in ab- loea aspera et montuosa regioni aspre e montuose
bondanza loca plana o soltanto plana le pianure
animata (auìmalìa) inanima- gli esseri animati ed inanimati saxa praerupta dirupi
. que (non inanimata) .IDea inculta regioni incolte
ea, quae terra gignit Ioca deserta (opposto fre- deserti
ea, quae e terra gìgnuntur quentia)
ea, quas :a terra. stirpìbus Ioca amosna, amoenìtas 10- luoghi ameni
continsntnr le piante Z corum
ea, quorumstìrpes terra con-
tinentur 3, Acqua - Fiume - :Mare..
arbores stirpesque, herbae
stirpesque summa aqua la superficie dell'acqua
radìces agere metter radice ex aqua exstare emergere dall'acqua
gemmas agere germogliare .aqua est umbilico tenus l'acqua giunge fìuo all'ambe-
gemmae provenìunt le gemme pullulano lico
arborea fronc1escunt gli alberi frondeggiano aqua pecius aequat, superat l'acqua giunge a livello del
rami late diffunduntur i rami si protendono petto, fin sopra il petto
montes 'Vestiti silvis monti selvosi [se] ex aqua emergere 1 uscir fuori dall'acqua
summus 1110ns (cacumen ap- la vetta del monte .aquam ex fiumine derivare derivar l'acqua da un fiume
pena dopo Lioio, vertex .aquam ducere per hortum far passar l'acqua per l'orto
montis) . .aquae ductus" (plU1'. aqua- l'acquedotto
culmina Alpium le rette delle Alpi rum ductus)
in radicibus montis, in infimo a pie' del monte agros irrigare irrigare i campi
monte, sub monte aqua viva, profìuens (opposto acqua corrente
superare Alpes, Pyrenaeum, ralicare le Alpi, i Pirenei, gli stagnum)
Apenuinum (i due uiiimi Apenninì aqua iugis, perennis fonte perenne
sempre nel singol.a.?'e) frigida, calidiì lavari fare un bagno freddo, caldo
.; f .aquae, aquarum inops sprovvisto d'acqua
.fiuctuare o fìuctuari ondeggiare
~ Ferre. Anche metaforic, p. es. haec aetas pel'.fectmn oraiorem
:tulit, parlando di popoli o di epoche, nelle quali sorgono poeti, oratori ecc. '.;.
:,.
....
2 La lingua latina non hA. un vocabolo per lo. nostra «planta Il.
Herba non comprenderebbe l gli alberi, e planta significa « pollone Il 1 Anche metaforicamente, p. c. [.Ile} emertiere e malis trarsi fuori
con tutto che si adoperi anche per indicar tutto l'albero.. Stil'p.ll e lo. parte dsi mali. .
inferiore del tronco, compresa la radice. ! Aqttae dactio, la conduttura d'acqua: C'analis, tubo.
4 FRASEOLOGU LATINA :MONDO E NATURA 5
fìuctibus iactari essere sbattuto dalle onde infiammare urbem dare alle fiamme una citta
fluctibus (unrìis) obrui,' sub- affogare nell'onde fìammìs corripi venir involto dalle fiamme
mergi incendio fìagrare o semplice- essere in fiamme
gurgitibns hauriri affogare nel vortice mente conflagrare,' ardere
flumeri citatum fertur il fiume scorre impetuoso incendio deleri, absiimi venir incenerito
flumen imbribus auctum fiume gonfio igni cremari, necari essere condannato al rogo
flumen super ripas effunditur ignem conclamare gridare al fuoco
flumeri extra ripas diflluit } il fiume straripa
flumeri agros inundat il:fiume inonda 9 i Campi
il umen vado transire guadare un fiume
5. Aria - Cielo - Clima - Corpi celesti;
flumine secundo a seconda della corrente aèr terrae circumiectus op-
fiumine adverso
Rhenus oritur o profìuit ex
Alpibus
contro la corrente
il Reno scaturisce dalle Alpi.
pure circumfusus
aèr qui est terrae proximus
suspicere l [in] caelum
I l'atmosfe-ra

accessus et recessus aestuum


decessus aestus
aestus maritimì mutuo acce-
dentes et recedentes
flusso e riflusso
il riflusso
l'alternarsi del flusso e del ri-
flusso
:~..'
'f
-~.:,
oculos tollere, attollere ad
caslum
sub divo
I levare gli occhi al cielo,
mìrarlo
a cielo scoperto
orbis fìniens l'orizzonte
aestus ex alto se incitat la marea monta caelum o natura caelì - il clima
aestu rursus minuente abbassandosi la marea caelum saliibre, salubrìtas clima salubre
mare ventorum vi agitatur et
turbatur
il mare è in tempesta r. .. caeli (opposto grave, gra-
vitas)
mare medium o internum 8 il Mediterraneo '.1" ',' caeli temperatio

I
'
._~ i
aèr calore et frigore tempe- clima temperato
4. Fuoco. ?,'
I,
ratus
~~. • ~
caelì asperitas clima aspro
ignem facere, accendere accendere il fuoco
I

.~ :
caeli varietas clima variabile-
ignem tectis inferre, subicere appiccare il fuoco alle case- "{: caelestìa a) corpi celesti b) fenomeni
ignem concipere, comprehen- pigliar fuoco ,.ti del cielo
dere f
sol oritur, occidit il sole sorge, tramonta
ignem excitare attizzare il fuoco ortus, occasus solis l'alba, il tramonto
ignem alere
accendere, incendere aedifìcia
alimentare il fuoco
incendiare edificii
.,
","
, A

sol (luna) deficit, obscuratur il sole (la luna) si oscura


solìs defectio eclissi solare
. luna crescit, decrescit la luna cresce, manca

l Anche metaforicamente, p. e. alieno aere obrutum esse, eeser-


,'q, motus stellarum constantes et:
rati
il movimento regolare delle
stelle "
carico di debiti, nomea alicuius obruere, far dimenticare il nome di ." cursum conficere in caelo compiere l'orbita sua propria
qualcheduno.
2 Ma inondazione: elaoio.
-~ ...
~
8 I Romani lo chiamano anche mare nostrum. Si' noti ancora:
mare Oeeanus, l'Oceano Atlantico; mare superum, l'Adriatico; mare
r· .
l Anche metaforicamente (come l'0pP03tO despicere) stimare, IIp-
iJ1j'errtm, il Tirreno. prezzare, p. e. »iro», honores,

'l..

. ;:".
6 FRASEOLOGIA LATINA MONDO E NATURA. 7'
caelum astris .dìstinctum et il firmamento tempestas cum magno fragore un temporale accompagnato
ornatum
[caeli] tonitrìbusque da tuoni fragorosi
nox sideribus illustris una notte stellata caelum tonitru contremit il cielo rimbomba di tuoni
stellas errantss, vagae i pianeti fulmina 1 micant i fulmini guizzano
stellae inerrantes
} le stelle fisse fulmen locum tetigit cadde il fulmine in un luogo
sidera certis locis infìxa fulmine ictus colpito llal fulmine
orbis lacteus la via lattea fulmine tangi
orhis signifer lo zodiaco }- esser colpito dal fulmine
de caelo tangi, perenti
vertex caeli, axis caelì il polo eruptìones ignium Aetnaeo- l'eruzione dell'Etna
orbis, pars [terme] la zona rum
orbis medius la zona temperata .Vesuvìus evomit (più (ode il Vesuvio vomita fuoco
eructat) ignes
'6. Fenomeni dell'aria e della natura.
vocis imago, anche soltanto l'eco
imago 1 U. Spazio e tempo.
saxa voci respondent o reso- le rupi echeggiano
nant
1. Regioni del cielo - SHuazione.
ventus remittit (opposto in-
crebrescit)
il vento diminuisce ';, spectars in (vergere ad) 0- giacere ad oriente, nel occi-
ventus cadìt, cessat il vento cessa rientem" [solem], occiden- dente, [I. mezzogiorno, a
ventis secundis, adversis uti . aver vento propizio, contrario tem [solemJ, ad meridiem, settentrione
ventus se vertit in Africum il vento si volge a S. O. in septentriones
tempestas cooritur si leva un temporale spectare inter occasum solis giacere a nord-ovest
imber tenet la pioggia dura
"

:,!. et septentriones
imbres repente effusi un acquazzone ì~ Germania qua (oPPw"e Ger- la Germania orientale, occi-
tempestaiem idoneam, bonam incontrare bel tempo ".
t'i rnaniae ea pars quae) ad dentale
nancìsci ;~ .'
orientem, occidentem ver-
i
calor se frangit (opposto in- il caldo diminuisce git o in (ad) - spectat
crescit) est a septentrionibus collis a settentrione v'è una collina
sol ardet, urit il sole brucia situs loci la posizione di un luogo
ardore soìis torreri esser arso dal calor del sole natura loci la posizione naturale eli un
tanta vis frigoris insecuta est, subentrò un tal freddo, che ... luogo
ut... opportunitas loci la posizione favorevole (li nn
frigore (gelu) rigere, torpere irrigidire dal freddo luogo
frigore confici agghiadare
aestus et frigoria patientem poter sopportare il caldo ed il 1 Fttlmen anche figurato, p. e. ./lLlmen r:el'bo/'ulJl, flllmina éloquen-
esse freddo tiae, fulll1inafol'ttutaè (colpi di fortuna). ....
. 2 Al contrario l'Oriente e l'Occidente come terre: o"lentis, cecidentis

:l [solis] terrae, partes, ,-egiones, gentes. Gli f~ggetti\'i orientali.~ c ocei-


. l Anche metaforicamente, p. e. nlo/-ia vii-tetti /-esonat tamqnam rlentalis non sono da usarsi, perché apparteneutl alla Iatlnità posteriore. Il
imaço, la gloria è in certo modo l'eco della virtù, 1" Nord come terra: terrae septentr'Ìo'nibus subiertae, il SUl! terra CllLst/,{/'lis.

'.,
SPAZIO E TEMPO 9
8 FRASEOLOGIA LATINA

opportuno loco situm o po- essere in posizione favorevole imperium orbis tsrrarum ter- _ il dominio si estende fino
- minis definitur agli estremi confini del
situm esse-
mondo
urbs sìtu ad aspectum prae- la posizionedella città è molto esser lontano dalla città
clara est bella longe, . procul abesse ah urbe
oppidum mari adiacet la citta è posta sul mare prope (propius, proxime) ab- essere vicino
villa tangit viam . la villa dà sulla strada esse,
parìbus intervallis distare essere ad egual distanza
oppidum colli impositum est la città è posta sur.una collina c'è ancora altrettanta strada
oppidum monti subiectum est la città giace a pie' del monte tantundem viae est
promunturium in mare pro- il promontorio si avanza nel longo spatio, intervallo inter- a gran distanza
currit mare . iecto
-intervallo locorum et tempo- esser lontano e di luogo e di
paenìnsula in mare excurrit, la penisola si protende nel
rum disiunctuIl1 esse tempo
procurrit mare ad un miglio (li distanza
a mille passibus .
e longinquo da lungi
2. Confine - Territorio - Distanza. loca .long inqua terre lontane
tangere, attingere terram ultimae terrae 1 gli estremi confini del
fìnìtimum ' esse terrae } confinare con un paese extremae terrae partes J mondo
contiuentem esse terrae o esser contiguo ad una regione
cum terra 3. Via - Viaggio.
Gallia Rhodano contìnetur la Gallia ha per confine il
(Vedi V, 4, Nota) Rodano vìam sternere [silice, saxo] Iastncare una via
via strata la via lastricata
Rhodanus Sequanoa ab Hel- il Rodano forma il confine
vetiis dividit . via trita 1 via battuta
fra il paese dei Sequani e
quello degli Elvezii viam munire 2 } aprire una via
:fi.nes [imperiiJ propagare, ex- allargare i confini viam patefacere, 'aperire
ferro viam facere (per con- aprirsi con la spada una via
tendere, [longius] proferre
[ex] fìnibus excedere sgombrare un paese .; I fertos hostes)
iIi Sequanis nel paese, nel territorio dei viam interc1udere } chiudere la via
Sequani . , I. iter obstruere
- . via fert, ducìt aliquo la via mena in qualche luogo
in Sequanos proficisci dirigersi verso il paese dei j f"

Sequani in viam se dare } mettersi in via


porrigi ad septentriones estendersi verso settentrione viae se eommìttere
viam ìngredì, inire (anche prendere una via
haec gens partinet usque ad questo popolo si estende fino
Rhenum al Reno . l~ \" metafm'icamente)
recta [-ria] per la via retta
in Iatitudiuem, in -longitudi- estendersi in larghezza, in
nem patere lunghezza
• 0. 1 •

late patere (anche (ig'Lwaia- avere una grande estensione 1 Triius si usa anche in senso traslato, p. e. pl'ovel'uium [sermone}
mente, Vedi VIII, 8) tl'itum un proverbio molto usato, l:ocabulUlI1 latino sermone non tritum
una parola non usata in latino. ., . .
2 Anche metaforicamente, p. c. r:iam ad lionores alieui mww'e aprire

1 Vicinum esse invece significa: Essere vicino (di casa). ad alcuno una via agli onori.
~ ..
\
lO FRASEOLOGIA LATINA
SPAZIO E TEUPO Il
de via declinare, deflècteré traviare
(anche metaforicamente) peregrinari, peregre esse viaggiare, essere fuor di pa--
[de via] decedere alicui tria.
cedere il passo a qualcheduno
.A l'pia via proficisci prendere per la via Appia peregre proficisci emigrare
erranti viam rnonstrare insegnar la via a chi l' ha aliquem proficiscentem lJro- accompagnare uno che parte
smarrita sequi
errores Ulixis i viaggi di Ulisse aliquem proficiscentem. votis augurare buon viaggio a
viam persequi (anche fig.) proseguire il cammino ominibusque proseqUl (Ve- qualcheduno
longam vìam conficere percorrere un lungo tratto eli VI, il, Nota)
di strada rus excurrere fare una scampagnata
fessus cle via' ~ì.ç .: l'uri vivere, rusticari vivere in campagna.
stanco della via percorsa
Hercules in bivio, 111 trivio
in compitis
Ercole al bivio . r'~<. ' vita rustica
rusticatio, vita rusticana
la vita rustica
la· villeggiatura
iter facers a) viaggiare b) aprire una 'via .ì· ' -
.
;~l ~" .
1·. -: ..
una iter facére 4. Andare - Venire..
fare un viaggio in compagnia
iter ingredi (l'edibus, equo, "'. ~
,··'1

mettersi in viaggio .:. 4'. .


terra) pedibus ire . camminare, andare a .pìedi
iter aliquo dirigere "', f' discedere a, de, ex loco ali- allontanarsi da, abbandonare
tendere aliquo .
ì dirigere il cammino verso ;h qua; egredi loco: excedere un luogo l
J qualche luogo , l'
longum itineris spatium eme- : ·.i~.. . " ex loco
compiere un lungo viaggio
tiri decedere loco,' de, ex loco abbandonare un luogo per
ex itinereredire l tornare dal viaggio
sempre 2
in itinera 2 per via'
'~ "
I~~ 1.
'
ingredi, intrare urbem, in- entrare in una città
iter terrestre, pedestre un viaggio per terra, a piedi I i,;:'" troire in urbem
itinsra diurna nocturnaqua 'viaggi di giorno e di notte
portii ìngredì, exire. entrare, uscire per la porta
iter unius dìeì o soltanto .extra portam egredi uscire e fermarsi innanzi alla
una giornata di cammino
diei porta
iter impedìtum via impraticabile I."" commeare ad aliquem andare e venire da alcuno
:. Romam venire, pervenire
c1isiunctissimas, ultimas ter- percorrere i più lontani paesi 1.
giungere a Roma. "
ras peragrare (non ller- ac1ventus Romam, in urbem l'arrivo a Roma, III città
migrare) . in unum locum convenire, radunarsi, accorrere in un
peregrinatio un viaggio all' estero confiuere sol luogo
Romam concurrero accorrere a Roma
," obviam 'ire alìcui andare incontro ad alcuno
obviam venire ali cui venire incontro ad alcuno
(con intenzione)
l Recerti significa: dar di volta dopo aver rinunziato all' intenzione
di fermarsi più oltre in un luogo, o di proseguire il viaggio. Recenil'e
e usato da Cicerone soltanto con tlomum. :.1 r ;-.
2 Ma e.v itinere = fuori dalla via, di modo che la marcia "iene l Relingttere (p. es. dOI1W,m) soltanto in opposizione a Il voler ri-

interrotta. Bisog-na p. e. distinguere in itiner-e da w itinel'e aliquem. manere in possesso di un luogo ». .


aflfr edi, cwn aliglLOconflir;el'e. Nello stesso modo si deve distinguere . 2 Perciò dececle,'e [e» e de] prooincia esprcssion~ ~tereotlpn . peI'

in f"oo da eiefoga. Ez ,/Ugo "adm. Ez f"oo di..ipati o dispersi.. , ,. " ... ),1 . un governatore che ha finito di amministrare una prOYIl.JCla, e cosi pure
dece(le,'e [de] vitct od anche soltanto decedere == morire.

, r ~,.
12 FRASEOLOGIA LATINA
SPAZIO E TEMPO 13
obvìum, obvìam esse, fieri
incidere in alìquem incontrare (per caso)
vestigia alicuius sequi, per- .'
imbattersi in qualcheduno sequi; vestigiis aliquem se-
-offendere, nancisci alìquem
incontrare alcuno inaspet.- qui, persequi
tatamente seguire le orme di alcuno
vestigiis alicuius insistere ~,
ingredi (anche metafori-
5. Andare in carrozza - Oavalcare. camente)
curru vehi loco o vestigio se non movere non muoversi dal posto
andare in cocchio
equo vehì
andare a cavallo recta [regione, via J; in di- in linea retta
sternere equum rectum
sellare un cavallo
conscendere equum in obliquum in direzione obliqua
ascendere in equum )- montare a cavallo obliquo monte ~ecurrere. scendere il monte a sghembo
descendere ex equo in contrarium; 111 contrarias in direzione opposta
scendere da cavallo
in equo sedere; equo insi- stare a cavallo partes .
cl ere in transversum; e transverso trasversalmente
[in] equo haerere star saldo in sella quoquo versus; in omnes par- in tutte le direzioni
calcaria subdere equo tes '
calcaribus equum concitare } dar di sprone al cavallo in diversàs partes oppu're partono per varie direzioni'
equo citato oppure admisso a spron battuto soltanto diversi abeunt, di-
freno remisso; effuais habenìs a briglia sciolta scedunt
equum in aliquem concitare huc [et] illuc in qua e in là
spronare il cavallo contro ultra citroque di là e di qua
qualcheduno
habenas adducere tirar le briglie longe lateque, passim (p. e. in lungo e in largo (dilatarsi)
habenas permittere allentare le briglie fìuere]
admittere, permittere equum
frenos l dare equo abbandonar le briglie sul
} 7. Mo~o in generale.
agitare equum collo del cavallo
moderarì equum far caracollare il cavallo se conferre in aliquem locum recarsi in un luogo
guidare il cavallo
equi consternantur
i cavalli adombrano
o-v'Vero petere locum
" qua tendis ~. . dove sei diretto?
:ii· sublimem o sublime (non III levarsi a volo
6. Passo - Orma - Direzione. sublime o sublimiter) fer-
gradum facere ,";/
A l'i, abire
fare un passo, -avanzarsì . gettarsi a capofitto
gradum acldere (sottinteso accelerare il passo praecipitem ire; in praeceps
gradui) deferri
presso gradu incedere in profundum deici 'precipitarsi
suspenso gradu avvicinarsi a passo fermo se deicere de muro precipitarsi giù dal muro
in punta dei piedi gettare alcuno dalla rupe
gl'ad um sensim referre deicere aliquem de saxo Tar-
ritirarsi passo passo peio Tarpea

1 In senso traslato si può dire: calcaria, frenos alieui adhibere. 1 Vestir;iis alicuius insistere significa anche: « tenere dietro ad al-
cuno, subsequi. » '
14
FRASEOLOGIA LATINA
BPAZIO E TEMPO 15
Nilus praecilJitat l ex altis-
slmìs montibus il Nilo precipita da altissimi
monti tempus non amittere, per- non perdere il tempo
se proripere ex domo dere
huIili procumbere precipitarsi fuori di casa
nullum tempus ìnterrnittere, non perdere un minuto di
in terram cadere, decidere } cadere a terra quin (anche ah opere o tempo
humi prosternere aliquem . ad opus)
.appropìnquare urbì, eli rado gettare a terra qualcheduno tempus ducere tirare in lungo
ad urbem avvicinarsi alla città
alìquid in aliud tempus , Hl rimandare alcunchà nel altro
propius accedere ad urbem, posterum differre . tempo, all' uvveuiro
oppure urbem farsi presso alla città
nihìl mihi longius est, o vi- mi par mill' anni di.,..
longius progredi, procedere avanzarsi detur, quam e quam ut
Romam versus proiicisci nihil mihi longius e~t qunn~ nulla mi è più noioso, che..:
ad Romani profìcìscì muovere alla volta di Roma
tempus (spatìum) deliberandi .domaudare, dare, prendersi
properat, maturat proficisci andare innanzi a Roma o ad deliberandum postu- tempo per deliberare (unu
consequì, assequi alìqusm muove in tutta fretta
raggiungere alcuno lare, dare, sibi sumer~ dilazione)
praecurrere aliquem [cele- paucorum dierum spatium concedere pochi giorni 1181'
ritate] t sorpassare, .lascìarsì die- ad delìberandum dare risolversi
.post se .relinquere aliquem I tro qualcheduno temperi servire), cedere. adattarsi alle circostanze
multitudo circumfunditur a- ex quo tempera o semplice- da quando (in principio di
licuì . la folla fa ressa intorno ad
alcuno mente ex quo proposizione)
per totum corpus diffundi eo ipso tempore, cum; tum proprio allora, quando
diff~ndersi per tutto il corpo
ipsum, CUlll
8. Tempo in generale, incidunt tempera, cum vi sono dei ,CMi, nei li uali
tempus [ita] fert (non se- il tempo vuole
tempus praeterH, transit Il tempo passa cum)
tempus habers alicui .rei aver tempo per qualche cosa tempus maximum est, ut..... non c' è più tempo da per-
tempus mihi deest ad ali- mi manca il tempo di fare dere, bisogna...
quid faciendum qualche cosa haec tempora, nostra haec ae- i nostri tempi
·tempus consumere in al~- occupare il tempo in qual- tas, memoria
qua re che cosa . his temporibus, nostra [h~c] ai nostri. tempi
i;em~us ter81'e, contel'ere [in] perdere il tempo in qualche aetate nostra memoria,
aliqua re cosa his (n~n uostris) di~bus
tempus conferre ad aliquid usare del tempo in fare qual- ~
-,~
.',
,.
nostra aetas multas ncto- si videro nel nostro tempo
che cosa rìas vidit molte vittorie
tempus tribuere alieni rei, dedicare il tempo a qualche memoria patrum nostro~'u?1 ai tempi dci nostri padri
--_::"'"-
cosa aetate (temporib.us) Periclis al tempo di Fericle
antiquis temporibus in tempo antico 2
..,
• !!'raecipitm'c è tanto transitiYo aliquem. praecipitm'c, quanto "
mtramiltn'o; 1'lle,'e (fuorchè nei poeti) sempre intransitlv«, Si notino . altre frasi si usa servire m
·,1 , senso srrm . '1c, l)' e , 1.'·aletu-
ne!~
l \.
nelle frasi citate i "ari modi di tragurre 1'italiano « precipitare ». V cdi , J In. ,. l " , nt 'litati Bel'vi,'e..
.anche XVI iO,1J Be inice,'c in meclios hostcs. dini, /:'~~:~~~t~:'t {~~.~t~~~ft:/'~~~~7~~rat~ nelle sue istituzioni: perciò
p. c. antiguitcttis stlultlt1. s~a.dwsus .

l.·
16 I?RASEOLOGIA LATINA 17
SPAZIO E TEMPO

libera re publica futura non cognare, curare non darsi pensiero del futuro
al tempo della Repubblica
tempora Oaesariana l'epoca imperiale saeculi consuetudo, o ratio il costume del tempo (la moda,
(media quae vocatur aetas il medio evo) atque inclinatio temporis l'andazzo)
(sacrorum emendatio la Riforma) (temporum)
Periclss, summus vir illius his moribus secondo 'il costume dei nostri
aetatis .
tempi
Pericles, quo ne1110 tum fuit Pericla, il più grand'uo-
clarior
mo del suo tempo 9. Anno - Stagioni.
Pericles, vir omnium, qui
tum fuerunt, clarissìmus praeterito anno (non prae- l'anno scorso'
vir ut temporibus illis doctus uomo dotto per quel tempo terlapso)
tempore progrediente coll'andar del tempo superiore, priore anno l'anno antecedente
primo quoqus tempera alla prima occasione proximo anno a) l'anno or ora passato b) l'an-
hoc tempore in questo momento no venturo
puncto temporis in un attimo inseguenti [e] anno (;'wn so- l'anno vegnente
momento temporis in buon punto quente)
in ipso discrimina (articulo) nel momento decisivo anno l peracto,circumacto, in- trascorso un anno
tomporis teriecto, intermìsso
temporis causa nella furia del momento anno vertente nel corso dell'anno
ad tempus l adesse trovarsi al tempo stabilito ìnitio anni, ineunte anno al principio dell'anno
ad exiguum tempus exeunte, extremo anno alla fine dell'anno
brevis o exignì temporis } per breve tempo -sìngulis annis, diebus anno per anno; giorno per
satis longo intervallo . dopo un intervallo abbastanza giorno
lungo quinto quoque anno ogni quattro anni
spatio temporis intermisso dopo qualche tempo ad .annum dopo un anno
in praesentia, in praesens per ora amplius sunt [quam] viginti san più di vent'anni
[tempus] . anni, oppure viginti annis
in posterum, in futurum in avvenire viginti anni et amplius, aut vent'anni e più
in perpetuum 2 per sempre plus
semel atque iterum: iterum più (l'una volta; ripetuta- abhinc (ante) viginti annos, vent'anni fa
ac saepius ; identidem; e- mente (non mai iterum ai- f··.· o viginti his annis
tiam atque etiam que iterum) . ~. .. quinque anni sunt o sextus sono cinque anni che 11011 ti
futura providere (non prae- prevedere il futuro annus est, cum te non vìdi vedo
videre) . quinque annos, sextum [iamJ è lontano [già] da 5 anni
futura oppure CH.SUS futuros prevedere qualche cosa da annum abest
[multo ante.] prospicere gran tempo anno ... ab urbe condita l'anno. .. dalla fondazione di
Roma

l Acl t~mpl~s significa anche cc per breve tempo, temporaneamente l). ·1 Con annus, mensis, dies, hora come pure con oerbum Il nume-
Temporarms ricorre nella latinità posteriore. rale unUll non si usa, fuorchè quando sia fortemente accentuato, o in
2 Cicerone scrive anche: in omne tempus, un contrapposto.
Fraseologia latina - 2.
18 FRASEOLOGIA LATINA
SPAZIO E TEMPO
conullutationes temporum I'avvicendarsi delle quattro
quadripartìtas . stagioni . in dies [sìngulosJ da un giorno all'altro
verno , aestiYo, auctumnali, di primavera, d'estate, d'au- in diem vivere vivere dì per dì, alla gior-
hiberno tempore . tunno, d'inverno nata
ineunts, primo l'ere sul principio della primavera alternis diebus un ziornn sì ed uno HO
ver appetit la primavera s'm-vicina quattuor dies continui quattro giorni UIlO dietro
sunvitas verni temporis l'amabile primavera l'altro
summa aestate, hiernn nel cuor dell'estate, dell'in- nuus . et." alter dies da uno no due giorni
verno dies unus, alter, plures inter- uno, due e più gioruì erano
Iiiems subest I'iuvemo è alle porte cesseraut passati
hiemem tolerare sopportare il freddo diem proforr« differire il giorno
anni deseriptio la divisione dell'anno biduo serius l due g:iorni più tardi
annus .intercalaris [mcnsis , anno bisestile (il mese, il gior- hora citius un'ora più presto
dies) no intercalare) postrìdìe qui fuit dies Non. il giorno dopo, il 5 settembre
fasti· . il calendario Sept, (Nonarum Septem-
brium). .
lO. Giorno - Parti del giorno. (hodie qui est dies; cras qui
dies futurus est)
ante lueem prima dell'alba dies hesternus , hodiernus , ieri, oggi, domani
prima. 111 ee sul far del dì crastinus
luce (luci) di pieno giorno diem dìcere colloquio stabilire un giorno por l'ab-
ubì illuxìt, luxlt, diluxit appena si fece giorno boccamento
lucet è giorno ad diem constìtutam per il termine st~bilito
dìluculo .
.;
diem ridere vedere il giorno, Vivere tanto
di buon mattino ,,\

advesperaseìì si fa sera
,;

. da vedere
die, caelo vesperascents verso sera _ dies dolorem mìtigabìt il tempo lenirà il dolore
multus dies o multa lux est è giorno fatto quota hora est? . che ora è?
ad multam noctem fino a tarda notte tenia hora est sono Le tre
de noete,c1e die di notte, di giorno nd horam compositam all'ora stabilita
multa de noete a notte molto avanzata
intempesta, concubia noete nel cuor della notte ... .,
~
silentio noctis nel silenzio della notte
vieissituc1iues dierum n oc- l'avvicendarsi del giorno e
III. TI corpo lunano e le sue part],
tiUlllque della notte
noetes diesque, lloetesque dies- omuìbus artubus contremi- tremare per tutto il corpo
giorno e notte ':".
que, noetes et dies, et dies scere l l.
. et noctes, dies noctesque aures claudere, patefaeere chiudere, aprire e oreco 110
tempus matutinum, meridia- (p. e. veritati, assentato-
la mattina, il mezzogiorno, la ribus)
num, vespertinum, noctur- sera, la notte
num
tempora matutina le ore del mattino 1 Usato assolutamente come avver biIO ,', •ero ,-aIe· « troppo tardi II j
quando segue quam, si usa serius.
FRASEOLOGIA LATINA IL CORPO UMANO E LE SUE PARTI 21
aures praebere alicui prestare ascolto ad alcuno capilli compti, compositi (op- capelli l'avviati
aures alicuius obtunilere O intronare gli orecchi a qual- posto horridi)
semplicemente aliquem oh- cheduno fronteDl contrahere (oppo- corrugare la fronte
tundere sto explicare)
in aurem alicui aliquid dicere susurrare ad alcuno qualcosa irontem ferire, percutere battersi la fronte
(insusurrare) all'orecchio in fronte alicuius inscriptum sta scritto in fronte ad al-
ad aures alicuius (non alicui) giungere agli orecchi di al- est cuno
pervenire, accidere CUllO ab alicuius latere non disce- non partirsi dal fianco d'al-
aures erigere rizzare gli orecchi dere cuno
oratìo in aures influit un discorso s'insinua a latere regis esse appartenere al seguito del re
aures elegantes, teretes, tritas orecchio fino, esercitato manum (dextram) alicui stendere ad alcuno la mano
neque auribus neque oculis l' udito e la vista mi si sono porrigere
satis consto indeboliti' . manum non vertere alìcuius non muovere un dito per qual-
caput aperire (opposto ope- scoprire il capo rei causa ; ne digitum qui- che cosa
l'ire) dem porrigere alicuius l'ci
capite aperto (opposto aperto) a capo scoperto causa
capite obvoluto col capo velato manus inicere, inferre, afferre por le mani addosso ad al-
caput demittere abbassare il capo alicui cuno (per fargli violenza)
caput praecìders .mozzare il capo manus tollera alzar le mani al cielo (in se-
caput l parieti impingere rlar del capo contro una pa- gno di stupore)
rete manus dare con fessarsi vinto
cervìces (in Cicerone solo fiaccare il collo a qualche-o manu ducere aliquem condurre alcuno per mano
nelpht1'ale) frangere alieui duno manu o in manu tenere ali- avere in mano, tOC·Ca!' con
gladius cervicibus ìmpen- la spada". pende sul collo quid mano alcuna cosa (e quindi
det comprenderla)
hostis in cervicibus alicuius il nemico è alle spalle di al- in manibus habere aliquid' avere qualche cosa nelle
est
promittere crinem, barbam

passis crini bus


cuno .'
lasciar crescere i capelli, la
barba
coi capelli sparsi
'.io'

de manu in
manum
per manus
l
(anche figU1")
tradere aliquid
mani
passare alcunchè da una
mano all'altra
capilli horrent i capelli si rizzano ex O de manibus a1icui o ali- strappare di mano ad alcuno
~ cuius extorquere a1iquid qualche cosa, i'
e manibus dimittere abbandonare
in alicuius manus venire, per- venire nelle mani di alcuno
1 Capui ha ancora, metaforicamente usato, vari altri significati;.
spesso unito a fons, fonte c origine; caput fluminis, la foce del fiume' venire
capita coniuraiianis, i capi. den~ congiura; ~aput Graeeiae, la capital~ in alicuius manus incidere incappare nelle mani di a 1-
d.ella. Grecia ; capILt. eenae, Il primo piatto; capita legis, i capitoli prin- CUllO
cìpali della legge; zd quod caput est, ciò che più importa; de capite-
rled~~ere, s~ttr~rre dal capitale; capitis periculum; pericolo di vita;
capitis deminuiio (rnaosima, media, minima) diminuzione dei diritti ci-
vili. Metonimicamente si trova in unione con' liberumc noreiunl nel si- 1 Aliquem in manibus luibere, vale : favo rire alcuno, averlo caro,
gnificato d! « uomo, persona.,,: portarlo in palma di mano.
C).')
.....>
II, CORPO UMANO E l,E SUE PARTI
22 l<'RASEOLO GIA LATINA
chiudere gli occhi l
in manus (o in manum) su- prendere in mano qualche oculos operire [morientì]
mere aliquid cosa oculorum acìem alieni prae- abbagliare alcuno
in manibus aliquem gestare l portare alcuno sulle braccia stringere (anche soltanto
:- (de) manibus effugere 2, elabi scivolare fuor dalle mani praestringere) "
divenir cieco
ìnter manus auferre aliquem portar via qualcheduno sulle oculos, lumìna a.mittere
proprie braccia nculis privare aliqu~m ) accecare qualcheduno
compressis manibus sedere sedere con le mani in mano luminibus orbare alIquem
iprooerb.) oculis captum esse (Vedi IV, esser cieco
mordicus tenere aliquid tenere qualche cosa co' denti 6, Nota) . . mi sta alcuuchè innanzi agli
oculos conicere in aliquem gettar gli occhi su qualche- ante oculos ahqmd vsrsatnr
occhi
duno figurarsi qualche cosa
oculos circumferrre guardarsi intorno oculis, ante OC1ÙOS (animo)
in omnes partes aciem [ocu- guardare attentamente in proponere 2 aliquid abbiate ìnnanzì agli occhi le
lorum] intendere tutte le direzioni ante oculos vestros (non vo-
bis) res gestas proponite gesta
omni um oculos [et ora] ad se attirare a sè tutti gli sguardi I, cernere et videre aliquic1
vedere qualche cosa chiara-
convertere mente:
(omuium anirnos o mentes in
se convertere)
(richiamare a sè l'attenzione
generale)
J~r:·· oculis msntìs ridere aliquic1
immaginarsi qualche cosa (ve-
derla cogli occhi della
inoir
conspici, conspicuum esse a- farsi notare per qualche cosa
.~;~;;
mente)
liqua re amare qualcheduno come
oculos (aures, anìmumj] ad- volgere gli occhi (l'orecchio, in oculis l.lliquE\m ferre 3 } sè stesso
vertere ad aliquid la mente) a qualche cosa
,; ti
aliquìs est mìhì in nculis Sl1arire dagli occhi di qual-
~ '. . abire ex. oculis, e conspectu
oculi in vultu allcuius habi- gli occhi sono fissati in volto ,.f.' ., cheduno
innt ad alcuno ~.:
alìcuìus
l· J' comparire innanzi a qualche-
oculos flzere in terram, e in fissar lo l;guardo a terra ., venire in conspectlllll alicuius
duno
terra. \. ~f·.
') ~ se in conspectum dare alieni presentarsi ~c1 nlcunc .
oculos pascere aliqua re (an- saziarsi della vista di qualche d .. sottrarsi agli sguardull qual-
che soltanto pasci aliqua re) cosa ..
; fugere alicuius conspec~um,
• !,,~ cheduno
oculos dsìcere, removere ab torcere lo sguardo da qualche aspectum sot.to gli occhi di lutti
aliqua re cosa in conspeetu omniulll opp·w-e
omuibus inspectantibus percepir tutto in una sola. oc-
omnìa uno aspectu, conspectu
chiata.
I. Nota anche; libe~'o8 de parentum compleani acellere, strappare
intueri
• essere sparito
I figlJ dall~ br~cCla del genitori (non mai de brachiis); in alicuirts com- non apparere
ple.rr' mo7'l, spirare fra le braccia di qualcheduno j in alicuius com-
ptee« hr.~ere,.e, st~re fra le braccia d'alcuno j mediu7lt atiglLem amplecti,
cln?lplectl, serra~sl alcuno al petto; invece libentissimo animo recipere 1 Figuratamente: ehiudere un occhio su qualche cosa, conireT'e in
atiquem, accogliere alcuno a braccia aperte.
aliqua l'e. . d' Al l e cosa I) c
• • 2. Distingui eJJ'lItlere aligltid, schivare, evitare qualche cosa, p. e. 2 Sibi Pl'opOIW'e aliqTlid, f~l'?i un compito I qu C I , .' •
tI~?ldlam, morteni - da e;,(fclgel'e etc aliquo: l'e (quando alcuno vi sia
]ll'opositTl7lt est mihi j inagna .sl.bt !!l'opo,w:e. l' "Zi<:llill$ o alicui,
gla dentro), Jl. e. e carce,'e, e eaede, e proelio. 3 Anche gesta,'e. Il passivo e: esse tn OCTl t$
3 Però animwn. adcertere aliqrtid= animadrertere aliquid, osservare
qualche cosa, e ammadrl.'rtl.'l'e in aliquem, punire alcuno. essere amato.
24 ]'RASEOLOGIA LATINA
STATO DEL CORPO E SUE }'ACOLTÀ

pedibus obterers, conculcare calpestare


ad pedes alicuius accidere cadere ai piedi di alcuno
ad pedes alieuius se proicére, gettarsi, prostrarsi ai piedi
aliquirl sensus suaviter affìcit
a Iiq uid sensus iucunditate l qualche cosa produce una
. perfundit
J gradevole sensazione
se abicere, procumbere, se di qualcheduno
prosternere pulsu externo, adventicio, a- esser mosso da caus~ esterne
ad pedes alicuius iacèra, stra- giacere ai piedi d'alcuno gitari
tum esse (stratum iacére) sevocare mentem a sensibus rendersi indipendente da im-
q uod ante pedes est o positum non vedere quello che si ha pressioni esterne
est, non videre aliq uid a sensibus meis ab- qualche' cosa mi ripugna
sotto il naso horret
sanguine manara, redun- grondar sangue
, dare vires corporis O soltanto vires le forze corporali
vultum fingere vires colligere raccoglier le forze
assumere un aspetto, simu- vìres aliquem de:fi.ciunt alcuno s'indebolisce
lare dum vires suppetunt finchè bastano le forzo
vultus fìctì simulatique aspetto simulato
vultum componers ad seve- prendere un'aria severa bonìs esse viribus essere in forze
,: : .
ritatem. . t pro viribus. O pl'O mea parte per quanto posso (in senso
vultum non mutare limitativo) ~"t.;/'
rimanere impassibile ,r~
pro virili parte (Vedi anche per quanto posso (ilI senso dì
V, 22) fiducia nelle proprie forze)
per quanto uom può e deve

IV. Stato del corpo e sue facoltà. 2. Nascita - Vita.


in lucem edi veder la luce
ii, propter quos hanc lucem coloro, ai quali dobbiamo la
1. Sensi - Impressioni dei sensi - Forze. aspeximus vita
sensus sani integri, incorrupti tollere o suseipere liberos l nutrire ed educare i figli
sensi sani aliquem in liberorum loco tenere alcuno come proprio
sensibus praeditum esse esser dotato di sensi
sensu audiendi carere habere figlio
esser sordo sexus (non genus) virilis, il sesso maschile, femminile
sub sensus, sub oculos, sub
aspectum cadere
sensibus o sub sensus subiec-
tum esse
l cader sotto i sensi
muliebris
patre, [e] matre natus
-Cato Uticensis ortus erat a
nato di padre, di madre
Catone Uticense era proni-
sensi bus percipi
J Catone Censorio pote di Catone Censorio (il
essere percepibile mediante . Censore)
i sessi originem ab aliquo trahere, derivare la propria discen-
l'es sensibus od oculis sub-
, ìectae ducere denza da qualcheduno
l'es guae oculis cernimus } il mondo esterno :1'1\ '.
l'es externas ~\

sensus movere (più forte pel- fare impressione sui sensi


lere) 1 Nell'atto cioè, che il padre, sollevando da terra il neonato posto
ai suoi piedi, ne assumeva I' allevamento e l'edu('Rzione.
STATO DEL CORPO E SUE FACOLTl 27
26 FRASEOLOGIA LATINA

Romao natus, a Roma ori un- Romano di nascita


rlus 3. Età.
cuiaaes! di che paese sei ~ L'UOMO NELLE SUE VARIE ETÀ DICESI:
natioue, genere Germanus Germano di nascita
ort.usa ~Gerlllani~. oppwre Germano di stirpe IXI'ANf', l'UER, AOULESCENS, IU\'EXIS, GRANDIOR NATU o ERNIOR, SF.1iE:;'

oriundus ex Germania essere in ('.1à


ea aetate, id aetatìs esse
urhs patria o soltanto patria 11. patria da fanciullo
a puero (-is), a parvo ( -is ),
animam, spiritum ducere respirare
aera /spiritu ducere respirar l'aria a parvulo (-is)
a teneris unguiculìs (~ç c%1to.:- dalla prima fanciullezza
unimam continere l'attenere il fiato
cursu exanimari correre a basta lena )..6Jv bvuxwv)
ab ìneunte (prima) astate dal principio della vita pub-
spiritum ìnterclndere alicui soffocare alcuno hlica
in vita esse esser vivo uscir (li fanciullezza
vita oppure hac luce frui goder la vita (non gér:u,c1e"e) ex pueris excec1ere
fios aetatis il fiore dslla giovinezza
COll(~Urre una vita [felice,
vitam [beatam, miseram] de-
gere misera]
.~!
.)
r. astata fiorere, vigere } .essere nel fior degli anni
J?
'

vìtam, aetatem (omnern ae- passar (tutta) la vita (ono- integra notate esse
adulescentia deferbuit cessò il bollore della giovi-.
tatem, omne aetatìs tem- rataruente, in campagna, nezza
pus) agere (honeste, l'uri, nelle scienze) )~: aetate progrediente col crescer dell' età, coll'an-
iu litteris ), degere, tra- "'::
;
"
i dar degli anni
dncero
dum vita suppei~; dum fìnchè mi basta la vita; fin- ·:~l· aetate ingravescente col farsi grave degli anni
l' età virile
(qnoad) vivo chè vivo i l. ~ .."
aetas constane, media, firma-
si vita mihi suppeditat l ta, corroborata (1~on mai
se rimango ancora in vita !;
virllis)
si vita suppetit .,~. ':,
quod reliquum est. vita e il resto della vita ~ .." grandior factus } divenuto uomo
~ . corroborata, firmata aetate
vitao cursum o curriculum 2 compiere il corso della vita essere divenut.o indìpeu-
confìcere sui iuris facturn esse
dente
Homerus fuit 3 multis an- Oniero visse molti anni pri- essere in età avanzata
nis ante. Romam conditam ma della fondazione di astate provectum esse (non
Roma
aotate provecta]
'\ .
Iongius aetate provectum esse essere in età più avanzata
{non pf'ot'eetio,'e aetate)
grandis uatu vecchio
astate affecta esse esser vecchio decl'e.pito
vires conse1l6scunt perdere il vigore e le forze
. 18I1PJ!~ditw'e ha due significati a) transitivo « somministrare " senectute , senio confectum essere consunto dalla vec-
b) intransitive « bastare li suppetere. . chiaia
2 dtae. (oicendi) cursus o clG7'ric(tll~m è la durata della vita «Bio- esse
grafla» dta, dtae descriptio. • exacta astate mori morire in età avanzata
• .8 Il ':h'ere» in dati cronologici si traduce con esse. Il latino vivere ad summam 'senectutem per- giungere ad un'età molto (1,-
~lgnIt~Ca rnvece « essere in vita », « condurre una vita .,.. )) p. e. lasae, vanzata
tn o lO..
venire

....
28 PRASEOLOGIA LATINA STATO DEL CORPO E SUE FACOLTÀ

senectus nos obrèpit la vecchiezza ci sorprende


senza che ce navvediamo 4. Fame - Sete.
admodum adulescens, senex molto giovane, vecchio
extrema aetas esurire aver fame
} gli ultimi anni della vita aver molta fame
extremum tempus aetatis fame laborare, premi
vita occidens il tramonto della vita famem tolerare, sustentare soddisfare a mala pella la
aequalem esse alieui essere coetaneo di qualche- fame
duno inedia mori o .vitam finire lasciarsi morire di fame
maior [natuJ più vecchio fame conficì, perire. ìnterire morire di fame
esser fatto morire d'inedia

l
aetats alicui antecedere essere più vecchio di qual- fame necari (come pena)
cheduno famem, sitim explere
quot annos natus es ~ farnem sitimque depellere ci- sfamarsi e dissetarsi
} quanti anni hai ~
qua aetate es ~ bo et potione
tredecim annos natus sum ho 13 anni Biti cruciari, premi esser tormentato da sete
tertìum decimum annum ago compio il 13" anno sitim colligere aver sete
Imer clecem annorum un fanciullo dell' eta .di lO sitim haustu gelidae aquae· spegnere la sete con un sorso
anni' sedare d'acqua fresca
decimum aetatis annum 1l1- entrar nel decimo anno d'età Jamìs et sìtìs l patientem esse poter sopportare la fame e
gradi la sete
decem annos vixisse aver lO anni compiuti .
decìmum ann um excessiase , aver passato i lO anni 5. Riso - Pianto.
egressum esse
minorem (maiorem) 'esse vi- aver meno (più) di 20 anni risum edere, tollere 2 scoppiare in' riso
ginti annìs . cachinnum tollere, edere dare in una sghignazzata
tum habebam decem annos allora avevo lO anni risum mavere, concitare muovere il riso
centum annos complere risum elicere (più (m-te ex- far ridere alcuno per forza,
vìtam ad annum centesimum l· arrivare ai cent' anni .: !"; ~
. eutere) alieui cavar le risa
psrducere risum captare cercare di far ridere
accessìo paucorunrannorum raggiunta di pochi anni risum tenere vix posse } frenare a stento le risa
tertiam iam aetatem videre vedere la terza generazìone risum aegre continereposse
in aetatem alicuius, in 'an- cader nel tempo di alcuno, alìquid in risum vertere volgere qualche cosa in burla
l1um incidere . accadere durante I'anno lacrimas, vim lacrimarum ef- versar lagrime, versar largo
omnium suorum o omuibus sopravvivere a tutti i suoi fundere, profundere pianto
suis superstitem esse in lacrimas effundi o lacri- struggersi in pianto
(I) homìnes qui nunc sunt (op- I. mis perfundi
posto qui tunc fuerunt) . f

homineaIruìus aetatìs, no- J i contemporanei .,:


strae memoriae :.:r·
J" t Siti~ anche fi guratamente,.~. ~. libertatis ; cosi p~re sitire ~1On.0:~s:
libertcaem, sanglLinem. Il participio Invece
SI costruisce <;01 Genitiv o.
posteri i posteri ;. .,itiens eirtutis.
seriptores astate posteriores gli scrittori posteriori !;' J Non in ruum erflmpere, che è posteriore. Classico è invece:
o inferiores ~.'. 'rislts, /:011:, fletlUs erumpit,

(~ ~., fJl·.~ ~ ~A.: ~).


~~, ~J~' J4'~/~"""/ ~ .. ,.
-t--_ _. I _ .:
. ,.i.
30 FRASEOLOGIA LATINA STATO DEL CORPO E SUE FACOLTÀ

multis cum lacrimis omnibus membris captum aver tutte le mombra rat-
magno cum fietu } con grande pianto esse 1 trappite
lacrìmas tenere non posse ex pedibus laborare, pedibus aver la podagra
fi~tlu~ cohibsrs non posse non poter frenare il pian- aegrum esse
v~~x mìhi tempero} quin la-
"V IX me contineo .. crimsm
) to; posso a mala pena
tenermi dal piangere
pestilentia in urbem (popu-
lum] invadit
scoppia la peste (non jJcsfis)
nella città
Iacrimas o fletum alicui mo- commuovere alcuno fino alle animus relinquit aliquem alcuno cade in deliquio
vere lagrime morbus ingravescit 2 la malattia si aggrava
prae lacrimìs loquì non posse non poter parlare per la com- morbo absìlmi morir di malattia
mozione . assìdére aegroto assistere un ammalato
gaudio lacrimare . aagrotum curare curare (come medico) un am-
piangere di gioia
(hìnc illae Iacrimaal frase qui sia il punto) . 11H.1.1aio
pr'overbiale curationes metodi di cura
lacrimula 1
lagrimuccia .. ,
~ aegrotum sanare guarire un ammalato
ex morbo convalescere (non guarire da una malattia
..
,"
reconvalescere)
6. Salute - Malattia. e gravi morbo recrearì o se rìarersì da una gl'avo .ma-
hona~fil~4l'fcl.,IJrospera) vale- goder buona salute colligere lattìa .
tudirìs 2 esse o uti (Vedi melius ei factum est egli si sente meglio
pag.70, Nota)
valetudìnì consulera, operam aver cura della propria salute
dare
" valstudìnem (morbum) e:x.cu-
. sare 3 ,
valetudinis excusatione utì
I addurre a scusa l. malattia

firrna-. corporis 'constitutio o una buona costituzione


afi'ectio 7. Sonno - Sogno.
infìrma, aegra valetudine es- esser malato
se o uti cubitum ire andare a letto
in morbum incidere ,,J
• ,....
somno o quieti se tradere abbandonarsi al sonno
aegrotare coepisse } cadere ammalato somnum capere non posse non poter prender sonno
morbo tentari o corrìpì essere colto da una malattia curae somnum mihi adimunt, i pensieri non mi Iasciauo
morbo affìigi essere colpito da una malattia dormire me non sinunt dormire
lecto teneri giacere ammalato . somnum oculis meis non vidi non ho chiuso occhio
gravitar aegrot.are, iacérs arte, graviter dormire (ex dormire profondamente (per
gravi morbo afi'ectum esse
conflictari, vexari ' I
essere gravemente amma-
lato
leviter aegrotars, rninus va-essere indisposto
Iere , ,
lassitudine) la stanchezza)

l Nota: aW'ibu,f, oculis eaptum. esse, essere sordo, cieco (mai in


questo senso non audiT-e, 1tOI~ ddel'e), mente capttun esse, esser pazzo
aestu et febri iactari avere una febbre ardente (mentecatto).
! È da notarsi, che di aeçer e di aeUI'otus non si usano i compa-
rativi ne i superlativi.
S Ma se emcusare alicui o aptui aliqu<'1It (dE o in aliquo: l'c) scu-
: F,a13a lacrùnula, lagrime di coccodrillo. sarsi (di qualche cosa) presso qualcheduno : e<»ctlsationem alicuius rei
1 aletlulo una ~o<» media, stato di salute.
é
habere, trovare una scusa in qualche cosa.
32 }t'RASEOLOGU LATINA STATO DEL CORPO E SUE FACOLTÀ 33
artus somnus aliquem com- cadere in profondo sonno necessaria (opposto volunta-
plectitur ria) morte mori
somno captum, oppressum
esse
esser preso dal sonno morbo perire, absumi, con-
sumi
l· morire di morte naturale
sopitum esse giacere in sonno profondo dèbitum naturae reddere 1 J
in lucem dormire dormire fino a giorno mortem sibi consciscere (non' uccidersi 2
somno solvi destarsi sibi ipsi)
[e] somno excìtare, dormisn- destare ~e vita privare . . togliersi la vita
tem excitare manus; vìm sibi afferre attentare alla propria vita
e lecto o e cubili surgere levarsi vitae fìnem facere por fine alla vita .
IJer somnum, in somnis talem vitae exitum (non fì- così morì' (di morte violenta)
per quietem, in quiete } in sogno
nem) habuìt
in somnis videre aliquid O sognare mortem oppetere affrontare la morte .
speciem mortem occumbere pro pa- incontrar la morte per la pa-
in somnis visus [mihi] sum in sogno mi parve di vedere tria tria
videre sanguinem suum pro patria versare il sangue per la pa-
species mihi dormienti oblata vidi in sogno una figura , effundere o profundere tria
est vitam profundere pro patria dar la vita per la patria
somnium verum evadit il sogno si avvera se morti offerre pro salute offrir la vita per la patria
somnium interpretari spiegare un sogno patriae
somniorum interpres, conìec- indovino venenum sumere, bibere . bere il veleno
tal' veneno sibi mortem consci- avvelenarsi
scere
8. Morte. poculum mortis (mortiferum) vuotare il nappo del veleno
.exhaurire
[de] vita decedere, o sem- potestas vitae necisque il diritto di vita adi morte
plicemente decedere plagam extremam infligere 'dare il colpodtlgrasìa
[exl.vita 'excedere, ex vita e o de medio tollere toglier di mezzo
abìre (perii! actum est 3 [de me] !) (son perduto! la è finita per
morire
de vita exire, de (ex) vita me!)
migrare . "
mortem (diem supremum)
9. Funerali.
obire
supremo vitae die nel giorno della morte funere efferri. o semplice-
l
esser-eseppellito (a spese dello
animam edere o efilare 'i'; mente efferri (publice, pu- stato, a spesaproprie)
extremum vitae spìritum e- spirare j.
blico, suo sumptu)
dere
animam agere agonizzare
mors immatura morte immatura l Sua morte de/ungi si trova appena negli scrittò~'j posterior~.
mature decedere morire troppo-presto 2 Disusate s'cino le espressioni: Beintei:ficel'e, se occidere, se. necal'e,
D Actuni est o resacta est significa veramente : « le trattative sono'
subita morte exstingui morire all'improvviso finite; il contratto è fatto l).
Fraseologia latina - 3.'
34 FRASEOLOGIA LATINA CONDIZIONI E RELAZIONI UMANE 35
sepultura aliquem afficere dar sepoltura a qualcheduno sic vita hominum est questa è la vita
iusta facere, solvere alicui ìta (ea lege, ea condicione) questa è la nostra sorte
supremo offìcio in aliquem
fungi
funus alicui facere, ducere
l rendere ad alcuno gli
nori funebri
far le esequie a qualcheduno
0-
nati sumus '
l'es externas o humanas de- sprezzare il mondo
spicere
funus alicuius exsequi l'es humanas infra se positas sentirsi superiore al mondo
exsequias alicuiusfuneris pro-
sequi
supremis officiis aliqusm pro-
l accompagnare alcuno al-
l'ultima dimora
rendere ad alcuno gli estremi
arbitrari .
meliore (deteriore) condicione essere in migliore (peggiore)
esse, uti condizione
sequi (Vecl-i VI, 1.1, Anno· onori condicio ac fortuna hominum la condiziono e la sorte della
tazione) infimi generis classe infima
mortuum in sepulcro condere seppellire un morto l'es meae meliore loco, in me- . io sono in miglior condizione
aliquem mortuum cremare bruciare il cadavere l di qual- liore causa sunt
cheduno meliorem in statum redigi passare in una miglior con-
pompa funebris splendido funerale dizione
funus o exsequias celebrare fare un solenne funerale aliquem in antiquum statum, rimettere alcuno nello stato
ludos funebres alicui dare celebrare giuochi funebri in in pristinum restituere primiero
onore di qualcheduno in tanta rerum (temporum) in tanti. dìsvautaggi e diffi-
oratio funebris J orazione funebre iniquitate . coltà
sepulturae honore carere non aver l'onore di una se- r.es dubiae, perditae, affiietae condizione disperata
poltura in angustias adducere aliquem ridurre alcuno alle strette
elogium in sepulcro incisum iscrizione sepolcrale in angustììs (difficultatibus)
sepulcro (dati-vo) o in sepul- sul sepolcro sta questa iscri- esse' o versari
ero hoc inscriptum est zione angustiis premi, diffìcultati- ,l'essere in angustie
hìc sìtus \ est... ' qui giace... /JUS affìci
agitur praeclare, bene cum . la va egregiamente ad alcuno
aliquo
V. Conclizioni e relazioni umane. l'es ìta est, ita (sic) se hahet la cosa è così
eadem (longe alia) est huìus la cosa El proprio così (di gran
rei ratio . lunga diversa)
1. Condizione - Stato hoc longe aliter, secus est ciò è ben diverso
Relazione - Impaccio - Circostanze. l'es [itaJ fert (non secum) 10 stato delle cose porta con sè
pro re [nata], pro tempore secondo le circostanze
l'es humanae o semplicemen- la vita umana pro tempore et pro re, a seconda del tempo e delle
te l'es :'.
circostanze
haec est rerum humanarum così va il mondo .io l'es eo o in eum locum de- le cose sono giunte a' tal
condicio ducta est, ut... punto, che...
qua loco l'es tuae sunt? come va?
l Di solito « il cadavere» si traduce con corpus mortui o sempli-
eadem est causa mea o in aa- sono nelle stesse condizioni
cemente corpus, Cadacer significa il cadavere in istato di putref~zione. dem causa sum
2 « .Elogio funebre» laudatio funebris o' anche solo laudattO.
36 FRASEOLOGIA. LATINA CONDIZIONI E RELAZIONI UMANE

si quid [humanitus] mihi ac- se mi accade qualche cosa


cidat, o acciderit 3. Motivo - Oagione - Origine - Fonte.
quae cum ita sint stando così le. cose
utcumque l'es ceciderìt comunque Ia vada causam afferre addurre un motivo
ìustis de l causis per valide ragioni
"2. Principio - Fine - Esito - Successo. magnae (graves), necessariae gravi motivi
causae
ìnitìum capere, incipere ab cominciare da qualche cosa non sine causa con buon fondamento
aliqua re quid ~3:usae fuit, cur ...~ per qual motivo ~
initium facere, ducere, sume- cominciare causa posita est in aliqua' re il motivo st.a, si deve cer-
re [alicuius rei] causa repetenda est ab ali- care (non quaerere; in
.ab exiguìs inìtiis profìcìsci .cominciare dal poco qua re . f qualche cosa
parare coll'Infinito accingersi a fare qualche multae causae me impule- varii motivi mi spinsero a...
aggredi ad aliquid faciendum } cosa runt ad aliquìd o ut...
ìncunabula l doctrìnae i principii della scienza causam interponere o inter- addurre una ragìone, un pre-
finem facere alicuius rei finire qualche cosa serere . testo .
finem imponere, afferre, con- por fine a qualche cosa praetendere, praetexere a- addurre per pretesto'qualche
stituere alicui rei liquid . cosa'
finem habere aver fine, finire causam idoneam nancisci trovare un pretesto acconcio
ad fìnem aliquid adduce re condurre a termine qual- per' causam (col Genitivo) col pretesto
ad exitum aliquid perducere } che cosa ' causae rerum et consecutio- cause ed effetti
ad exitum pervenire, adduci giungere al termine , .nes
aliquid [bene, prospere] sue- qualche cosa riesce bene eausae extrinsecus allatae motivi esterni
cedit o procedit (opposto (opposto in ipsare positae)
parum procedit, non sue- rerum causae' aliae ex aliis concatenazione di cause
cedit) nexae
eventum habere riuscire ex 'parvis saepe magnarum piccole cause hanno spesso
felicem exitum habere aver buon esito . rerum momenta pendent grandi effetti
quorsum haec l'es cadet o qual'esito avrà ciò ~ , ex aliqua re .nasci, manare nascere, procedere da qual-
evadeH . che cosa
ad irritum redigere aliquid .. ab 'aliqua re' proficisoi partirà da qualche cosa
irrìtum recldere aliquid (pas- ex aliqua re redundare [in o da una cosa ricade in un'altra
sivo ad irritum redigi o } render vana qualche cosa ad aliquid) . [danno o vantaggio]
cadere) utilitas.effìorescit ex aliqua re una cosa è vantaggiosa
l'es alitar cecidit ac putave- la cosa andò altrimenti da e fontibus haurire (opposto attingere. direttamente alle
l'arri . quello, che ioaveva pensato rivulos consectari o fontes fonti.
quid ilio fiet ~ che sarà di lui? non yidere)
quid huic homini (o hoc ho- che' devo fare di costui ~
mine) faciam ~
(' . l:;S1i dice ob eam caasp;tn, ma non eam ob causam ; però ea e qua
4e cp;usa. Qu~.ntoalsignificat9 di iu~twJ vedi XVI, 5 beJltul} iustum,
1 Incunabula significa veramente « le fasce Il. Similmente viene ùsato
XVI, 10 proelium iustwn. .
c!tnabula « la culla Il ma solo dagli scrittori posteriori.
CONDIZIONI E RELAZIONI UMANE
39
38 FRASEOLOGIA LATINA
tutto sta in te
haec ex eodem fonte fluunt, questo ha la medesina ori- in te omnia sunt tutto sta in ciò
manant gme in ea re omnia vertuntu r
dipendere da qualche cosa
fons et caput (Vecli pago 20 fonte ed origine pendere ex aliqua re constare di qualche cosa
Nota) constare ex aliqua re mostrarsi in qualche cosa
cerni [in] aliqua re (non ex)
in manu o in potestate ali- essere in mano (in potere)
4. Riguardo - Importanza - Influenza
Potere - Arbitrio.
cuius situm o positum esse
penes aliquem esse
l'es integra l est
l di alcuno
è negozio vergine
ratioiiem habere alicuius rei aver riguardo a qualche sono ancora libero
} '. ' l'es mihi integra est non istà più in mio potere di..,
respicere aliquìd l cosa mihi non est integrnm, ut...
quo in genere e per questo rispetto .riservarsi libertà d'azione
.integrum (causam integram)
multis rebus o locis per molti rispetti sibi reservare
in utraque re in ambedue i casi quantum in me [situm] est per quanto sta in me
cete:is rebus (n?n cetera) del resto '.;'
quantum in se o in ipso (non per quanto sta in lui
omni ex parte; m omni ge- sotto ogni rispetto mai in eo) est
nere; omnibus rebus penss te arbitrium huius rei a te la Bentenza
aliqua ex parte in qualche modo est
magnì, nullius momenti esse essere di grande, di nessun arbitrio alìcuius omnia per-
momento (solo parlando di mìttere \ rimettere tutto in alcuno
cose) omnium rel'um arbitrium ali-
momentum afferre ad aliquid risolvere un affare . . cui permittere
pertinere ad aliquid essere d'importanza capitale arbìtratu o arbitrio tuo a tuo arbitrio
per qualche cosa
hoc nihil ad sapientem per- ciò non tocca per nulla il
tìnst saggio . 5. Occasione - Possibilità,
hoc in sapientem non cadit l'uomo saggio è superiore a
si offre 1'occasione propizia 2
ciò occasio datur.: offertur
multum valere ad aliquid contribuire molto a qual- occasione data, oblata } all'o(~casione
multum a~erre ad aliquid che cosa . . per occasionem .
magnam VIm habere ad ali- avere gran potere per una. quotiescumque occasio oblata in ogni caso
quid cosa est, omnibus locis porgere ad alcuno l'occasione
positum, situm esse in aliqua occasionem alicui dare, prae-
bere alicuius rei, o ad ali- di fare qualche cosa
re
contineri 2 aliqua re ) fondarsi su qualche cosa .quid faciendUlll
consistere in aliqua re
l Il significato fonùamentale di inte!ler (in-tag, tango), ùal quale
Invece respicere ad aliquid (aligttem), cercare qualche cosa (qual-
l pol si derìvano gli altri, è quello di lC intatto )1. • •• ..
cheduno). . .' 2 Non oeccsio opportcLTta, pulchra, bon~, perchè In ~ccaltco e gJ3.
2 Contineri aliqua l'e significa anche : 1. essere rinchiuso liinitato compreso il concetto di « fayore"ole ». Si dice però occasto pI'aeclara,
da qu~che cosa, p. e. oceano - 2. tenersi entro i confini di qualche cosa'
. ampia, tanta.
(moenibus},
40 FRASEOLOGIA ,LATINA
CONDIZIONI ]i RELAZIONI UMANE 41
occasionem nancisci tro,!,are (per . caso) un'occa-
SlOne , 6. Fortuna.
occasione .uti approfittare dell'occasione
occasionem praetermittere, lasciar passare l'occasione fortuna secunda uti aver fortuna, essere fortunato
.amittsre (per isbadatag-
gine), omittere (a posta),
dimittere (eli propria vo-
fortunae favore o prospero
fìatu fortunae uti (Vedi
Nota a pago 70)
l.
I essere favorito .dalla for-
tuna
lontà) fortunam fautricem naneìscì
occasioni deesse l lasciarsi sfuggire l'occasione fortuna caecos homìnes effi- la fortuna acceca
(il destro) cit, animos occaecat
occaaionsm arripere cogliere l'occasione . fortunam ,tentare, experiri tentar la sorte
facultatem alicui dare ali- fortunam periclitari (pericu- sfidar la sorte, tentarla
cuius rei ouoero ut possit offrire ad alcuno la pos- lum facere)
potestatem t, copiam alicui
dare, facere col genitivo
del Ge,·unelio
j
sibilità di fare qualchs
cosa
fortunae se committere, ,
fortunam in manibus habere
, fortunam ex manibus dimit-
abbandonarsi alla sorte
aver nelle mani la fortuna
lasciarsi sfuggire la fortuna
facultatem, potestatem alicui togliere ad alcuno la possi- , te re
eripere, adimere bilità fortuna commutatur, se in-, la fortuna si cambia, declina
nulla est facultas alicuius rei non c'è versò di fare qual- clinat
che cosa ' Iudibrium fortunae , ludibrio, zimbello della sorte
locum dare suspicioni dar motivo a sospetti is, quem fortuna complexa favorito dalla fortuna
ansas dare ad reprehenden- dar occasione e motivo a bia-
est "
dum, reprehensionis simo a fortuna desertum, derelic- essere abbandonato dalla for-
ansam habere reprehensionis aver occasione e motivo di tum esse tuna
biasimo fortuna .a:liquem effert la fortuna rende alcuno su-
adduci aliqua re (ad aliquid essere indotto da qualche perbo
, o ut) motivo a.... rèbussecundia efferri divenir tracotante per la for-
nescio quo casu (coll'Ind.) per un caso qualunque tuna
temere et fortuito; forte [et] per una pura combinazione ad felicita tsm [magnus] eu-
temere

mulus accedit ex aliqua re
aliquid felicitatis cumulum
l qualche cosa porta il col-
mo alla felicità
affert J
felìcìtatem , m a g n o cumulo portare il colmo alla felicita
• 1 Cos.l dee.Bse 0.ff!cio ~ancare al proprio dovere, muneri non com-
augere,
piere un ,mcarlco, rei publicae trascurare il bene dello Stato, sibi man- in rebus prospèris et ad vo- quando, tutto va a seconda
care a se stesso. luntatem fluentibus
2 Osserva potestatem. alicui pltgnandifacere, offrir battaglia a q ual- beata vita, beate vivere, bea- la felicità
cheduno; potestatem sui,tacere aiicui = 1) accettare battaglia 2) accor- turo. esse l .
dare un'udienza a qualcheduno (anche sui conceniendi alicui potestatem
facel-e). Vedi XII, 9. '

. 1 Beaiiias e beatitudo usate da Cicerone come .tentatlvl in un solo


luogo (De natura Deorum I, 34,..~5)' sono da eYitarsi.'·!
CONDIZIONI E RELAZIONI UMANE 43
42 FRASEOLOGIA LATINA

ad bene beateque vivendum per vivere felicemente fortunae telis praepositum essere esposto ai colpi della
peropportune accidit, quod per somma fortuna accade, esse sorte
che.... fortunae obisctum esse essere in balla del destino
ad iniurias fortunae exposì- essere esposto alle ingiustizie
tum esse del destino
7. Sventura - Destino - Rovina. adattarsi alla propria sorte
fortunae cedere
fortuna adversa
l'es adversae, afliictae, per-
ditae
l la sventura
aliquem affiigere, perdere,
pesstlmdare, in praeceps
dare
mandare alcuno in rovina'

in calamitatem incidere cadere in disgrazia praecipitem agi, ire


calamitatem accipere, subire sopportare la sventura ad exitium vocari \. andare in rovina
nihil calamitatis [in vita] vi- non sapere che cosa sia la ad interitum ruere ,J
dere sventura in perniciem incurrere
calamìtatem haurire vuotare il calice del do-- pestem alìcnì (in aliquem) macchinare. la rovina d'al-
omnes labores exanclare } lore ' machinari cuno .
calamitatem, pestem inferre portare sventura e rovina a perniciem (exitium) alicui af- preparare la rovina di alcuno
alìcuì qualcheduno ferre, moliri, parare
calamitatibus affiigi esser colpito da disgrazie ab exitio, ab interitu aliquem salvare qualcheduno dalla
càlamìtatibus obrui venir sopraffatto da disgrazie vindicare rovina
calamitatibus defungi uscir di travagli e di guai
calamitate doctus reso accorto dalla sventura 8. Pericolo - Rischìo - Sicurezza.
conflìctarì [cum] adversa for- combattere colla sventura
tuna in periculo ess,e o. v~rsari , correre un pericolo .
in malis iacere essere sventurato l'es in summo dlscnm111e ver- la cosa è in sommo pericolo
malis urgeri essere sotto il peso della sven- satur
tura in vitae discrimine versari correre pericolo di vita
fortunae vicissitudines le vicende della sorte in pericula incidere o incnr- incorrere nei pericoli
ancìpìtes et varii casus varie vicende l'ere
sub varios incertosque casus essere sbalestrato dalla sorte pericula alieni impendent, im- alcuno è minacciato da peri-
subiectum esse minent coli
varia fortuna uti aver varia fortuna pericula in o ad aliquem re- i pericoli crescon sempre 'in-
mu1tis casibus iactari sopportare varie vicende dundant torno a qualcheduno
multis iniquitatìbus e x e l'- esser messo a dura prova periculum subire, adire, su- esporsi ad un pericolo
ceri l dalle sciagure seipere
periculis se offerre. , . esporsi ai pericoli
salutem, vitam suam 111 discri- arrischiare la vita
1 Il primo significato di eosercere è quello di: Il affaticare ", «non men offerre (non exponere)
dar pace». Perciò è usato metaforicamente: cc dar molto da fare»
p. e. ,(t:wtlma aliglte/n oehemenier easereet. Poi è il termine tecnico
per l'esercizio di ogni genere d'affari e di ogni ramo d'industria, come nave, Dectigalia fare il gabelliere. In ìspecial m~(~o p~i pn.rh~.nclo degli
in generale per ogni specie d'attività: eosercere agros esercitare l'agri- appaltatori pubblici (publicani), Qui.eaJel'cett:tdtctw)t Il preSidente del
coltura, metalla esercitar l' industria montanistica, naDem noleggiare una tribunale (il pretore).
CONDtZIONI E' RELAZIONI UMANE
45
4 '. FRASEOLOGIA LJ\.TIN.A

.ad extremum auxìlium de- appigliarsi ad estremi e di~pe­


aliquem, aliquid in periculum rati partiti, fare l'ultImo
(discrimen) adducere, vo- scenderei
trarre alcuno in un peri- sforzo
care l colo' . un pronto aiuto
alicuipericulum creare, con- auxilium praesens 2
adesse alicui o alìcuìus re- assistere qualcheduno, aiu-
fiare tarlo
in periculum capitis, in dis- incorrere in pericolo di vita bus (opposto deesse)
portar salvamento ad alcuno
crimen vitae se inferre salutem alicui afferre
salus, caput, vita alìcuìus a- è in giuecoIa vita di qual- saluti suae consulere, pro- provvedere alla propria sal-
spicere vezza
gitur, periclitatur, in dis- cheduno provvedere a sè stesso, alle
crimine est o versatur suis rebus o sibi consulere·
proprie cose
in ipso periculi discrimine proprio nel momento del pe- compiere il salvamento
ricolo saluiem expedire '
confortare
aliquem ex periculo erìpere, salvare alcuno d~ un. peri- solacium praebere, afferre
non essere in grado di con-
servare colo . nìhìl habere consolationis
solare
nullum periculum recusare non temere alcun pericolo trovare in ciò un conforto
pro... . . per... . hoc solacìo frui, uti
periculis perfungi superare dei pericoli consolari aliquem de aliqua consolare alcuno di qualche
re cosa
periculum facere alicuìus rei arrischiare qualche cosa consolare alcuno nel suo do-
psrìculum hostìs facere provarsi col nemico consolari dolorem alicuius
lore
l'es ael extremum casum per-
ducta est
la cosa è ridotta all'e- 'consolari aliquem in mìserììs consolare un infelice
) stremo hoc (ilio) solacio me eonsolor ) ciò .mi consola
ad extrsma perventum est
in tuto esse essere al sicuro haec (ilia) l'es me consolatur
in tuto collocare aliquid portare qualche cosa in si-
curezza. lO, Ricchezza - Mancanza - Povertà.

.divitiis, copiis abundare esser ricco


9, Aiuto - Salvezza - Conforto. magnas opes habere essere molto ricco, esser
auxilium, opem, salutem fer- p.orgere aiuto ad alcuno, sal- ·opibus maxime fiorere ) ricco sfonclolato
omnibus opibus circumfl.uere
re alicui
auxilio alicui venire
varlo
accorrere in aiuto di qual-
.. fortunis maxìmìs ornatum esser fornito di molti beni
di fortuna
cuno ' esse
alicuius opem implorate invocare l'aiuto di alcuno
confugere ad aliquem o ad rifugiarsi da qualcheduno
opem, ad fìdem alicuius 1 Anche deseendere acl esstrema. Descende"e si ~saT di S?lito par-
lando di cosa, a cui ci decidiamo a malincuore. Vedi vr, 9 In fine, e
XVI, 9. . . ., . un'a prae
, Nota ancora: paena p"aesens, gll1StlZlljL sommana; pec t • . -
sens denaro sonante soldo alla mano; medici,w praesen.s, medicina
di p~onto effetto; det'u p,'aesens, dio propiz~o;
0- ~'em praes~ntem "e-
1 .Voca"~ si usa spe~~o in frasi affini, p. e. in inoidiam, in suspicio- nire, recarsi' sopra. luogo (cioè nel luogo di CUi SI tratta o Intorno al
nem~ tn dubium, a,d eaJt~tu.m, in periculum potare. Nel' passivo -serve per
la crrcoscnzrone di passivr non usati, 1). c. in incidiam. oocari (oenire). quale si litiga in tribunale). .
46 FRASEOLOGIA LATINA
CONDIZIONI E RELAZIONI UMANE 47
in.omnium rerum abundantia
vivere vivere in grande abbondanza fructus ex aliqua re redun- alcuno trae profitto da qual-
alìquem ex paupere divitem dant in o ad aliquem che cosa
arricchire un pover' uomo
facere aliquid ad meum fructum qualche cosa riesce a mio
inopia alicuius rei laborare, redundat vantaggio
premi soffrir mancanza di qualche
cosa quid (nihil) attineH'(coll'In- che (nulla) giova?
ad egestatem, ael inopiam
cadere in (grande) povertà
finito)
(smnmam omnium re rum) cui bono l a vantaggio di chi ~
redigi damnum (opposto lucrum)
vitam inopem sustentare, to- campare a stento facere
lerare damno affici } patir danno' .
in egestate esse, versari detrimentum capere, accì-
vìtam in egestate degere } vivere poveramente pere, face 7e . .
In summa egestate o mendi- iacturam ~ alicuìus rei facere sacrificare qualche cosa
citate esse essere in estrema miseria
damnum inferre, afferro a- danneggiare alcuno
stipem colligere menclicare licui
stipem :porrigere
far la carità damnum ferre saper sopportare il danno
stipem t pecuniam) conferre raccogliere elemosine incommoclo afficere aliquem pregiudicare qualcheduno
incommodis mederi riparare ai danni
11. Utile ~ Interesse ~ Vantaggio - Svantaggio _Danno. damnum o detrimentum sar- risarcire un danno
eire (non reparare)
usui o ex usu esse damnum compensare c u m rimediare a un danno con
. esser giovevole
utilitatem afferre, praebere aliqua re qualche cosa
portar giovamento
multum (nìhil, aliquid) ad l'es repetere domandar risarcimento
contribuire grandemente
communem utilitatem af- l'es restituere risarcire
ferre (punto, un poco) al bene
comune
aliquid in usum suum con- 12. Benevolenza - Favore - Inclinazione
ferre far suo pro di qualche cosa
omnia ad suam utilitatem re- Compiacimento.
ferre trarre da ogni' cosa il pro-
prio tornaconto benevolo animo esse in ali-
rationibus alicuius prospicere quem essere benevolo verso qual-
Oconsulere (opposto offì- benevolentiam habere erga cheduno
)
cerè,obstare, adversari) badare al vantaggio di . aliquem
commodis alicuius servire qualcuno .
}
commocla alicuius tueri
meae rationes ita tulerunt e» aligua re, p. e. "irtrttil$ fructu» Cal "C pufblica (l/1/Jgnos la~to.~,
così voleva il mio -tornaconto uberes) capere essere dallo Stato (largamente) ricompensato p,cr In virtù,
fructum (uberrimurn) capere, 1 Nota ancora: calamitatem, cladem, ù1co1llmodwn ~CCt]Jcl·e.
tr~r (grande) profitto da qual- •
percipere, conseq~li ex ali- che cosa . . 2 Damnttm srsrnlfìca danno per propria colpa, massune nelle so-
qua re 1 .; }.. stanze; detriment(~1, il danno fatto da altri; .I;'ar~s, dann~ frod~lcnto;
iactura, sacrifizio volontario di qualche cosa prezrosa per l~con.g.lUl'ar~
H,;. un male o per ottenere maggior vantaggio. «Dannoso », inuiilis; qu:
nocet, e~.; non nomius, che si usa soltanto assolutamente; homo no-o
1 Anche alicuius rei .fructllln cape.re, pel'cipel'e, .ferl>e>" consegui Olio:.'.
, .. alias, il malfattore.
';!:~
} :~
ii .~,..
::-!.,:.
48 FRASE9LOGIA ~AT~A
CONDIZIONI E RELAZIONI UMANE . Hl
benevolentìam, favorem, vo- guadagnarsi il favore di al-
luntatem alicuius sibi con- cuno totum se fingere etaccommo- farsi schiavo di qualcheduno
ciliare o colligere (ex. ali- dare ad alicuius arbitrium
qua re) et nutum
benevolentiam alieni prae- vohmtatem o animum ali- alienarsi l'animo di qualche-
stare, in aliquem conferre cuius a se abalìenare, ali- duno
bsnevolentia aliquem com- ) mostrare benevolenza ver- quem a se abalienare o
plecti o prosequi so qualcheduno alienare
gratiosum esse alicui o apud
aliquem esser nelle buone grazie di 13," Benefìzio - Gratitudine - Ricompensa.
in gratia esse apud aliquem } alcuno, esserne amato
multum valere gratia apud beneficium alicui dare, t.ri-
aliquem esse~e in grande favore buere ) beneficare alcuno
florere gratìa alieuius } presso alcuno beneficio aliquem afficere,
gratìam inire ab aliquo o ottenere il favore di qual- i. ~,~l' ornare
apud aliqusm cheduno,mettersi in gra-
l,'
, ,
"
beneficia in aliquem conferre colmare alcuno l1LbencJfizii
in gratìam alicuius venire } "~ ~j
beneficiis aliquem obstrin- rendersi alcuno obbligato
zia di lui
gratiam alieuius sibiquaerere cercare di ottenere il favore gere, obligare, devìncìre con benefìcii
sequi (più forte aucupari) di qualcheduno henefìcium remunerari o red- ricompensare(largameut II) u11
studere, favere alieui rlere (cumulate) . benefizio
studiosum esse alicuius gr a tu s (opposto ìngratus) gratitudine
propenso animo, studio esse, "favorire qualchedlino, es- animus l
o propensa voluntate esse ser ben disposto verso gratìam alicui debere dover gratitudine ad alcuuo
in aliquem (opposto averso di lui gratìam alicui habere esser grato a' qualcheduno
.an~mo esse ab aliquo) gratiam alicui referre (me- rendere ad alcuno il contrac-
alicui morem gerere, obsequi fare a modo di alcuno com- ritam, debitam) pro ali- cambio del beneficio
.
piacerlo ' qua re
alieuius causa velle o cupere essere affezionato a 'qualohs-' gratias alicui agere pro ali- ringraziare alcuno eli qual-
duno qua re che cosa
gratum (gratissimum) alicui fare un (grande) piacere a grates agere [dis immorta- ringraziare [gli dei] con so-
facere ' qualcheduno . lo libus] lennità
se conformare, se aecommo- gratiam mereri maritarsi la gratitudine
dare ad alicuius voluntatsm adattarsi .alla volontà di par pari referre } render la pariglia
alicuius voluntati morem ge- } qualcheduno .' paria paribus respondere
l'ere
·f
se convertere, converti ad uniformarsi al volere d'al- "

alieuius nutum l cuno . l Questa circoscrizione con Ctnimus per sostituire un sostantivo eh e
in latino manca, ricorre in: CtnimtLs ineeorabilie = inesorabilità, «nimus
implacabiiù = implacabilità. (ma placabilitas = placablllta), anùnu»
(fldes) "enalis = venalità, Similmente simplices mores, einiple» natura,
• 1 Inyece. se conoertere ad aliquem = 1) volgersi controa!cuno (cioè raiio, genus = semplicità (8implicit~ appena dopo Livic, e veramente
in senso ostile), 2) aver fiducia in qualcheduno, nel significato dr cc naturalezza, franchezza II l, immemor inqenitun = sme-
moratezza (oblicio in questo' senso non è classico].
Fraseoloçia latina - ,I.
l~RASEOLOGIA LA1'INA
CONDIZIONI E RELAZIOM UiIlANE Gl
houum (praeclarnm) gratiam ricompensar ban e qualche palmam ferre, accìpere riportare il premio
rofsrr« cosa pacta merces alicuius rei la mercede pattuita per qual-
bcnefacta malefìcìis pousaro render pan per focaccia che cosa
maléfìcia beuefactis remune- mercede conductum esse lavorare a cottimo
rari
pro malefìcììs beneficia red- } render bene per male
tlen~ 15. Preghiera - Desiderio - Incarico - Comando.

14. Merito - Guiderdone - Premio.


hell.H, praeclare (melius, op- meritar bene di alcuno (di
timo) mereri l de aliquo o qualche cosa) .f;,:::·

orare et obsecrare aliquem
magnopere, vehementer,
etiam atque etiam rogare
aliquem
precibus aliquem fatigare
I scongiurare qualcheduno

assediare alcuno con lll'(\-


rle aliqua re ghiere
male mererì de aliquo (1(1 render un cattivo servizio ad supplicibus verbis orare pregare umilmente.
alìqua re) alcuno precibus obsequi , dare ascolto alle preghiere
meritum (-a) alicuius in O il merito di qualcheduno alicui patenti satisfaeere, non esaudire lopreghiere di qual-
erga aliquem (in alìquìd) verso un altro deesse chrxluuo
li ullo meo merito senza mio merito magnis (infimis) precibus lasciarsi muovere dalle in-
(IX ~ pro merito secondo il merito moveri . stanti (umili) preghiere
ITIUltU1l1 (alìquid) alicui rei dar molto (un po' di) peso a negare (più forte denegare) rifiutare qualche cosa a qual-
(.''"t:.
tribuere qualche cosa alieui alìquìd , cheduno
uiultum alieni tribuere tenere qualcheduno in gran
·~~f\. .
,l;'; . patenti alicui negare aliquid 1. respingere le preghiere
,';~r:':';
eonto repudiare, aspernari preces
pruemiìs (amplìssimìs, maxi- ricompensare (s p l entl id a- alicuius J di qualcheduno
mis) aliquom affìcere 2 11l en te) qualcheduno .;~ ~.;~. .. nihil tibi a me postulanti re- 110n ii rifiuterò nulla
meritum praemium alieni dare ad alcuno il premio me-
persolvere
praeruium exponero o pro-
ritato .~r .' cusabo
aliquid ah aliquo impetrare ottenere con preghiere qual-
cosa da qualcuno .
ponere (per ÙWo"(([l(Jia- ·::"Ff· optata mihì contìngunt i miei desiderii si compiono
mento] (la mi va a seconda)
proporre un premio ~~! J; :..'
praemium ponere (quale ?'i-' ;1·· voluntati alicuius satisfacere, compiere la volontà di al-
compensa per il cinci- . ~~ :.~,
. obsequi cuno
iore} . :~(" ~ ex sententia per espresso desiderio
palmam dofcrre o elitre alieni aggiudìcar« il premio n qual- aliquid optimis ominibus pro- desiderare prosperoevento ali
chedunn sequi (Vedi VI, il, Nota) un' intrapresa
bene id tibi vertat l la fortuna ti sia propizia!
mandatum, negotium alicui
l
2
Essendo tnereri una L'O.'!) media, non può mai stare senza un avverbio.
Si badi ai varii usi di ajflcl!/'c, p. C. (~(fl(:e,.e aliquem admiratione,
~/en':ficio, eassilic, honore, iniuria, lmr.dC', poerut, i!Jupplicio. Di speciale
Irnpo~·tanza è l'uso passi vo, p, e. ctJfid arlmiratione essere ammirato,
!/f(lIrir.O, rolnptate rallegrarsi, dolore addolorarsi, poena venir punito,
dare
negoiium ad aliquom deferre l dare un incarico a qual-
cl! f'(1 Ull o
mandatum exsequi, porsequi, compiere 1111 mandato
conficero
52 FRASEOLOGIA LATINA
C ON])IZIONI E RELAZIONI UMANE 53
iussa (eli solito solo nel pltt- eseguire i comandi
rale}, imperata facere aequi iniqui amici e nemici
placare aliquem alicui o in
aliquem
16. Amicizia - Inimicizia - Riconciliazione. re conciliare alicuius animum riconciliare qualcheduno
amicìtìam cum alìquo-iunge- stringere amicizia con qual- o semplic. alìquem alicui con un altro
re, facere, inire, contrahere cheduno in gratiam aliquem curo ali-
umicitìam colere coltivare l'amicizia quo reducere .
in gratìam cum aliquo redire

l
utì alìquo amico avere un amico in alcuno
est o intercedit mìhi cum ali- sibi aliquem O alìcuìus ani- riconciliarsi con qualche-
quo amicitia
sunt o iutercedunt mìhi cum
l sono amico, nemico di
qualcheduno
mum reconoìliare O recon-
ciliari alicu'i
duno

aliquo inimicitiae 1 J
uti aliquo familiariter avere familiarità con alcuno .17. Autorità - Dignità.
urtissimo amicitiae vinculo o
summa famìliaritate cum
essere intimo amico di qual-
cheduno .
l
( Vedi a1lClIe XIV, 3)

l
aliquo coniunctum esse magna auctoritate esse
vetustate amicitiae coniunc- essere vecchio amico auctoritate valere o :Horere • aver grande autorità
tum esse magna auctorìtas est in aliquo
amicitiam alicuius appetere cercare l' amicizia d'alcuno multum auctoritate valere o
in amicitiam alicuius recipl ottener l'amicizia .di qual- posse apud aliquem aver grande autorità su
cheduno magna auctoritas alicuius est . , alcuno
ad alicuius amicitiam se con- stringersi come amico ad al- apud aliquem
terre, se applicare .cuno alìcuius auctoritas multum qualcuno ha grande autorità
aliquem tertium in amicitiam accogliere alcuno come terzo
ascribere nell' amicizia
If.
:~ c••
valet apud aliquem presso un altro
auctorìtatem o dìgnìtatem si- acquistarsi autorità
·~l.·
umicitiam renuntiare disdire l'amicizia bi conciliare, parare
amioitìam dìssuere, dissolve- sciogliere, rompere l'amici- ad summam auctoritatem giungere a grandissima au-
re, praecidere zia pervenire torità
amìcissimus meus o mihi . auctoritatem alicuius ampli- accrescere l'autorità di qual-
mio ottimo amico
homo intimus, familiarissi- mio intimo amico
.. ficare (opposto imminuere, cheduno
mus mihi minuere)
inimicitias gerere, habere , nutrire inimicizia contro qual- auctoritati, dìgnìtatì alicuius farsi beffe dell' autorità di
illudere qualcheduno
exercere cum aliquo

pere
lnimicitias deponere
cheduno
inimicitias cum aliquo susci- attirarsi l'inimicizia di qual-
cheduno
deporre l' inimicizia
dignitas est summa in aliquo
summa dignitate praeditum
esse
l aver m<;>+tfl. dignità

aliquid alienum [a] dignitate


sua (o semplicemente a se) giudicare qualche cosa
ducere contraria alla propria
l Si adopera inimicitia. nel singolare soltanto quando si tratta del-
1'iùea astratta della parola. aliquid infra se ducere o infra dignità.'
se positum arbitrari
CONDIZIONI E RELAZIONI UMANl~
54 }<'RASEOLOGIA l,ATINA

19. V~ce - Diceria - Notizia - Menzione.


18. Lode - Approvazione - Biasimo -.Rimprovero.
"rumor, fama, ssrmo est o ma- corre voce
laudem tribuere, impartire
ali cui
laude afficere aliquem
I lodare qualcuno
nat
rumor, fama viget corre con insistenza la.
si va mormorando
VOl'{'

I
fama serpit [per urbem]
(maximis, summis) laudìbus rumor increbrescit si diffonde sempre più.la "Ol'1'

efferre aliquem (o aliquid) esaltare qualcheduno rumorem spargere } spargere una 'Voce
exìmìa laude ornare aliquem famam dissipare
amni lande cumulare aliquem colmare alcuno di lodi dubii rumores afferuntur ad ci giungono notizie dubbio
laudibus aliquem (aliquid) in levare alcuno (qualche cosa) n08
.(ad) caelum ferre, efferre, al cielo con le lodi auditione ei fama accepisse "saper qualche cosa 111.'1'
tollera aliquid }, sentita (lire
alicuius laudes prasdìcare celebrar le lodi eli alcuno fando alìquìd audivisse
aliquem beatum praedìcare andar dicendo felice alcuno ex eo audivi, cum diceret udii dire da lui
omnium undique laudem co1- mietere allori dappertutto vulgo dicìtur,~ervulgatu1l!- est tutti dicono
ligere in ore ommum o omnihus
maximamab omnibus laudem essere grandemente lodato da (hominum o hominibus, ma l'esser" in bocca a inHi
adìpìsci tutti soltanto mìhi.tìbì ecc.) esse,
nlìquìdIaùd! alicui ducere, at~ribuire ad alcuno qualche ~l;. ,; ~ per omnium ora ferri
dare· " cosa a lode .
.1:",
, I
'
in ore habere aliquid portare intorno un~ nO,tizi<L
aliquem coram, in os o prae- lodare alcuno in sua presenza .·~·1 ~ ~ :: efferre o edere aliquid in spargerEI una voce fra Il )10-
.~. ;
sen tem lo. udare ~ . polo
:u·; vulgus . '
'

recte, bene fecisti quocl.... hai fatto bene a...... foras efferri, palam fieri, per- divenir conosciuto
l'es mihi probatur
l'es a me probatur
mi piace qualche cosa
do il mio consenso a qualche '·~r· crebrescere, divulgari, in
medium proferri, exire,
cosa 'f:."
:~'.
~
emanare
hoc in te reprehendo ti biasimo per questa cosa (non
.!' ..r .
andare per le bocche di
in sermonem hominum venire
1
l
ob o propier luino "em) ; ~. in ora vulgi abire tutti,
vituperationem subire fabulam fieri divenir la favola
in vituperationem, reprehen- ", nuntio allato o accepto alla notizia
essere biasimato .. ~
a Roma, giunse la notizia
sionem cadere, incidere, Romam nuntiatum est, alla-
venire turo est,
exprobrare alicui aliquid (de certiorem facere aliquem (ali- informare qualcheduno
aliqua re)
aliquid alieni crimini ùare,
vertere
conqueri o expostulare cum
aliquo de aliqua re
l rimproverare qualche co-
sa ad alcuno

lagnarsi con alcuno eli qual-


che cosa
cuius rei o de aliqua re)
montìonem facere alicuius rei
o de aliqua re
far menzione
cosa
l (ii qunlch«

--~n commemorare, che significa un accenno più espr.essi.,"o, pel'ehù


ha il aignlficato fondamentale di: «richiamare In. memorra ».
l"llASEOLOGIA LATINA CONDIZIONI E RELAZIONI UlIlANE 57
---~----~----,- .._--_._--
meutionem inicere de aliqua nominare qualche cosa per .obseurars alicuius glorìam, oscurar [la gloria diJalcullo l
l'Ooppure coll'Accusativo incidenza laudem, famam (non ObSCUra1"e aliquem)
e l'Infinito ' famae servire, consulere pensare alla propria riputa-
in mentionem alieuius rei in- zione
cidere
mentio alicuius rei incidit ) fare per caso menzione di
qualche cosa 'famam ante collectam tueri,
conservare
conservarsi la fama già M-
quistata
bene, male audire (ab aliquo)
bona, mala extìmatio est de ) goder buon (cattivo) nome
20. Fama - Nome - Gloria. aliquo -
famam facinoris subire appropriarsi la gloria di qual.
gloriam, famam sibi compa- acquistarsi fama che impresa
rare infamiam alicui inferre, infamare qualcheduno
glorìam (immortalem) cense- ottener gloria (immortale) aspergere, con:fiare, infa-
qui, adipisci o
mem facere aliquem
gloriae, laudi esse magnam sui famam relin- lasciar grande fama di sè
laudem afferre tornare a gloria
quere
gloria, laude :fiorere esser celebre, esser lodato 'opìnìonem alicuius rei habere essere in fama di qualche cosa
summa ~loria :fiorere esser molto celebre existimatio 2 hominum, om- l'opinione pubblica .
clarum fieri, nobilitari, illù- nium
strarì (non clarescere o
inclarescere, che non sono 21. Onore - Vergogna -, Infamia.
espression: classiche) divenir molto celebre
\
gloriam colligsrs, in sum- esse in honore apud aliquem essere in onorePtesso alcuno
ruam gloriam venire honorem alicui habere, tri- rendere onore a'qualcheduno
aliquem immortali gloria af- buere
o ficere aliquem honore afficere, au- 011 orare qualchédùno
aliquem sempiternae glorias ) immortalar. qualcheduno . g e l' e , ornare, prosequi
commendare (vedi Annotaz. pago 74)
immortalitatem c on s e q u i, divenir immortale aliqusm cupiditate honorum
adipisci, sibi parere
gloria duci
o
in:flammare
aliquem ad cupidìtatem 110-
1
destare in alcuno il desi-
derio d'onore
laudis studio trahi lasciarsi guidare dall'am-
) bizione norum infiammare J
laudem, gloriam quaerers honores concupiscsre (oppo- aspirare ad onori
gloriae, .laudìs cupidìtate iu- aver sete di gloria RtO aspernari)
censum esse, iiagrare
de gloria, fama alicuius ùe-
trahere , o l Cosi p. e. correggere qualcheduno = alicuius mores (nol1 ali-
alicuius gloriae o anche sol- quem} eorriqere; comprendere qualcheduno = alicuius orationem, o quid
tanto alieni obtrectare ) screditare alcuno dieat (non mai aliquem) intelleçere. .
2 Betstimcdio è non solo il giudizio attivo, ma anche l'esser,'. gltl-
alicuius famam, laudem im- dicato, il nome, e di solito in senso buono, anche senza nggiunrrcrvi lJOII.(1.
unuuars inteqra, /lW{]/UX = il buon nome.
58 FRASEOLOGL~ LATINA CONDIZIONI E RELAZIONI UMANE 58
honoris causa aliquem nomi- far menzione di qualcheduno opus l facere lavorare {massime parlando
nare o appellare a cagion d'onore di lavori rurali)
statuam alicui ponere, con- porre una statua a (in onore opus aggredi
stituere di) qualcheduno } porsi ad un lavoro
ad opus faciendum accedere
uliquem colere et observare stimare e rispettare qualche- l'es est multi laboris et su- la cosa richiede molta fatica
duno doris ed applicazione
aliquem ignominia afficere,

l marcare alcuno d' igno- desudare et elaborare in ali- affaticarsi intorno ad un la-
notare qua re voro
minia
ulicui ignominiam inurere labori, operae non parcere non badare a fatica
infamiam conficere, subire, coprirsi d'infamia laborem non intermittere non tralasciar il lavoro
sibi conflare nullum tempus a labore in- non istare in ozio un minuto
vìtae s p l e n d o l'i maculas termittere
aspergere macchiar una, vita imma- lucubrare lavorare di notte
vi tae splendorem maculis colata inanem laborem suscipere lavorare inutilmente, per-
aspergere
notam turpitutlinis alicui o
vitae alicuius inurere
iguomìnìam non ferre
macchiar d'Infamia la vita
di qualcheduno
non sopportare il disonore
operam [et oleumJ perdere
o frustra consumere
rem actam o soltanto actum
l Ile re il l'anno ed il sa-
pone
affaticarsi invano per ritor-
agere (p1'ove1'bio) nare sul. già fatto, imbottar
maculam [conceptam] dolere, lavare una macchia nebbia
eluere laboresupersedere cessare dal lavoro
patiens laboris che sa faticare
fugiens laboris fuggifatica, .neghittoso
22. Fatica - Diligenza - Lavoro - Applicazione.
operae pretium est (coll'In- vale la pOlla
finito)
operam vstudiosa (diligenter, affaticarsi per .... acti labores iucundi quello è dolce a ricordare
enixe, sedulo , maxime) che fu duro a sopportare
dare, ut.... contentionem adhibere affaticarsi, fare sforzi
operam alicui rei tribuere,
inaliquid conferre
operam (laborem, curam) in
o ad aliquid impendere
l applicarsi a qualche cosa
omnes nervos 2 . in aliq ua re
contendere
omnibus viribus o nervìs con-
tendere, ut....
impiegare tutte le proprie
forze in qualche cosa
fare ogni sforzo per...
egregiam operam (multum, affaticarsi molto intorno a
plus, ecc. operae) dare ali- qualche cosa
cui rei 'r'
,-" l Opus signilì.èa il lavoro concreto del 9.':I~le ~.lcUl~? si Oce~l~ll, li!'ùo.,'
multum operae ac laboris spendere molte cure e fatiche lo. fatica che proviene da una grande attlYltlLj perciò labol'm e slg!11-
consumere in aliqua re intorno a qualche cosa
,"o fica non « Iavorure » ma « lavorare accanitamente », opera = la fatica.
impiegata. . .
studium, industriam (non di- applicarsi a qualche cosa con 2 Nervi significa propriamente «i tendini, i muscoli» non I( I nervr», che
ligentiam) collocare, po- zelo, con diligenza gli antichi non conosceY~no. In senso ~raslato poi s!gnifi~a non solo c:~orza»)
nere in aliqua re in generale, ma anche m modo speciale «forza di tensione, forza 'It~le,»
incumbere in (ael) aliquid lavorare con zelo intorno a p. e. ornnes nerCO$ .r;irtuti.selide~e, ~nc.ide~e atrofizzare la forza Vitale
della virtù; oppure anche «organi prmClp3;h, pel'll.o, nerbo » p. e. cee-
qualche cosa igalia nerbi rei publicae suni; ne\r:i belli peclUaa.
CONDIZIONI E RELAZIONI UMANE 61
60 FRASEOLOGIA LATINA
otio diffiuere essere snervato dall'ozio
l. abbandonarsi all'infingar-
omni ope atque opera.opp'u-
re omni virium contentioue
enit.i, ut...
contendere et laborare ut....
I fare ogni sforzo per.. .. ~
ùesidiae et languori se dedere
ignaviae l et socordiae se dare

24. Pi~cere
J daggine

- Ricreazione.
pro viribus eniti et labora- fare quanto si può, per.....
re, ut.,.. yoluptatem ex' aliqua re ca- trovar piacere in qualche>
pere o percipere cosa
voluptate perfundi esser colmo di gioia
23. Occupazione Ozio - Infingardaggine. straviziare
voluptatìbus frui
negoiium suscipere intraprendere un lavoro voluptates haurire bere a larghi sorsi dalla taa-
negotìum obire, exseq ui compire un lavoro za del piacere
negotium conficere, expedire, sbrigare una faccenda se totum voluptatibus dede- darsi interamente ai .piaceri
transigere . re, tradere
negotia agere, gerere avere affari homo voluptarius uomo dedito ai piaceri
multis negotiìs ìmplìcat 1lI11, essere pieno di faccende voluptatìs ìllecebris deleniri \ lascia::si sedurre dai pia-
districtum, distentum, o- voluptatis blanditiis corrumpi J csn
briltum esse in voluptates se mergere immergersi nei piaceri
negotiis vaeare non avere affari anìmum a voluptate ssvocare staccare l'animo dai piaceri
occupatum esse in aliqua re essere occupato in qual- voluptates [corporis] i desiderii. sensuali
intentum esse alicui rei } che cosa voluptatis o animi causa per diporto
negotium alicui facessere procurare brighe ad alcuno deliciis diffluere abusare dei piaceri
nullo negotio senza fatica alcuna animum relaxare, reficere, ricrearsi
otiosum esse
in otio esse o vivere
otium habere
I aver tempo
-recreare o seinpUcernente
se .refìcere, se rscreare,
rencr;recreari [ex ali-
otio abundars non avere proprio nulla da qua re]
fare animum. remittere, se remit-
otio frui oziare tere
otium sequi, amplexari amar i' ozio animo o soltanto sibi indul-
otiosum tempus consumare occupare il tempo libero in • gere
in aliqua re qualche cosa
otio abìltì l oppure otium ad occupare il tempo libero a
l n significato originario di irJlta/)ic: (~t-!Ft.ctm~s da. na/)U8. cfr. na-
su umusum transferre proprio vantaggio C'are) non è quello di «viltà», ma d.·«plgrl:l18., mfingardaggl1le».
I)11J otio languere et he- languire nell' ozio e divenir
bescere ebete

I Abuti in origine significa: «consumare, far pieno uso». Da questo si-


gn ifìeato deriva quello più raro di «abusare»- perverse, intemperanter,
immoderate uti. Abuso=pravlts USltS, I:-itiltm male uteniium, insolè/t.~
mos (abusus è parola giuridica, ed abusio è un termine tecnico pura-
mente rettorìco).
02 ImASEOLOGIA LATINA
i.o SPIRITO E LE SUE FA'C:OJ,'J'A. 6""

VI. Lo spirito e le"sue facoltà.


2. Rappresentazione - Fantasia - Pensiero.
1. Spirito - Ingegno - Intelligenza.
animo, cogitatione aliquid fin-
maguo animo esse gere (anche soltanto fin-
possedere forza d'animo
animum attendere ad aliquid dirigere la· propria atten- gere, ma senza sibi), in- figurarsi qualche C01la
zione su qualche cosa formare
diligenter attenc1er(\ aliquìd star bene attento a qualche animo concipere aliquid
(opposto alias l'es o nliud cosa animo, cogitatione aliquid gurarsi già prima qualche
l1gere) praecipere cosa
animo ad esse cogitatione sibi aliquìd depin-
a) essere uttentn b) esser pre- rappresentarsi qualche cosa
parato . gere . nella mente, col pensiero
Y~r magno i~lgellio, ingeniosus ingenium, cogitatìo fantasia
:nrm.agno ìngenio praedìtus J"l un uomo d". lllgegno ingenii vis o celeritas forza d'ingegno, ingegno SH'-
mge11lo valere aver ingegno gliato
ingenio abuntlaro
~latur?,. et ingeuiuru
uigemum ncusro
ingenii acumen
~ veF grande ingegno
111gegno naturale
aguzzare l" ingegu(\ .
rerum imagines
l'es cogitatione fictae o ùe-
pictae
I immagini della Inntasia

~cutezza d'ingegno opinionum commenta, inep- fantasticherie


ingenii tanlitas mgegno tardo tiae, monstra, portenta
ingenti ìnfìrmìm» o imbecil- imbecillìtà animo, mente, cogitatione ali- comprendere qualche cosa,
Iitas
quid comprehendere, com- abbracciarla colla mente
mentis c01rillotem 08SP
essere in pieno possesso delle plecti
facoltà mentali in eam cogitationem incidere concepire l'idea
mente captum esse (TTecliAn- aver perrluto il cervello, es- haec cogitatio subit anìmum
noias. a pago :~O), mente } mi viene il pensiero
ser mentecatto li,i'
ìllud succurrit mihi
alienata esse mihi in mentem vsnit alicn- mi viene in mente qualche
sanae mentis esse esser sano di mente ius rei cosa
aciem mentis praestrillgere ottundere l'ingegno aliquid animo meo obversa- .ho un' idea
mentìs quasi luminìbus offì- oscurare la mente tur (Vedi pago 22 oculi]
. cere (Vedi XIII, r;,) ani- aliquem ad eam cogìtatìonem far venire ad alcuno il 11(')1\-
mo caliginem offuudere adducere, ut... siero" che ....
intellegenÙa o mente multum aver molta intelligenza l
.,1
",~
alicuius animum ab aliqua re sviare il pensiero di alcuno
valere abducere da qualche cosa
ad intellegentimn corumunom dare (n qualche scritto) u~la cogitat.ionem, animum in ali- volgere la mente a qualche
o popularam nccommonare forma popolare quid intendere . cosa
aliquid omnes cogitationes ad aliquid volgere t.utti i pensieri a qual-
conferre che cosa
• l ,CaptuB nel signiflcato di « intelligenza, forza di comprendere» si
trov a. ~olo nella. frase llt ('(llltllS est col Gen. p. e. SCI'l:07'wn. Capacitas
mentem in aliqua redefìgere tener la mente costantemente
l:n.paOlta, p. e. III un vaso. . , . volta lì qualche cosa
in . cogitatione defixum esse essere immerso in "}Jensieri
64 FRASEOLOGIA LATINA LO SPIRiTO E LE SUE FACOLTÀ 65

cogitationes in l'es humiles volgere i pensieri a cose di civìtas optìma, perfecta. PIa-
abicere (opposto alte spec- poco pregio . tonis
tare, ad altiora tendere, illa civitas Platonis commsn- }. lo Stato ideale di Platone
altum, magnificum, divi- ticia
num suspicere (Vecli An- ìlla cìvitas, quam Plato finxit
noto pago 5)
4.. Opinione - Opinione erronea - Supposìaìone.
3. Ooncetto - Idea Perfezìone > Ideale.
in sententia manere, perma- rimaner fermo nella propria
notionesanlmolmentljinsìtae, idee innate, idee a priori nere, perseverare, perstare opinione
ìunatas .illud; hoc teneo sono fermo nell'opinione
intellegentiae adumbratae I
o inchoatae
notionem o rationem alìcuìus
rei in animo informare o
cognizioni oscure, non bene
sviluppate
farsi un'idea di qualche cosa
a sententia sua discedere.
de sententìa sua decedere
[de] sententia desistere
l mutar parere

-desententia deici, depelli, de- essere stornato dalla propria


animo concipere terreri opinione
absolutus et perfectus sommamente perfetto de sentsntìa aliquem dedu- smuovere alcuno dalla sua
. ad summum perducere cere, movere opinione
} portare alla perfezione
perficere et absolvere aliquem ad. suam sententiam tirare alcuno alla propria
omnìbus numeris absolutus perfetto sotto agili rapporto . perducerè o in suam ssn- opinione
ad porfectionem (ad sumnum) giungere alla perfezione tentìàm adducere l
pervenire ad alicuius sententiam acce- abbracciare l'opinione di
ubsolutio et perfectio (non somma perfezione, perfezione dere, sententiam alicuìus qualcheduno
summa perfectio) ideale sequì
cogitatìone, non re nel pensiero, non in realtà idem sentire (opposto dissen- esser della medesima opi-
species optima o eximia, spe- l'ideale, l'essenza vera d'una tire ab aliquo] nione,
cirn en, anche semplice- cosa sententiam suam aperire 2 dire francamente la propria
-mente species, forma opinione
comprehensam quandam ani- avere un ideale sententiam fronte celare, te- nascondere i propriipensieri
mo speciem (alìcuius rei) • gare .
habere dic quid sentias di' la tua opinione 3 (esponi
singularem quandam perfee- crearsi un tipo ideale quale opinione tu abbia,
tionis imaginem animo come la pensi)
concipere
imaginem perfeeti oratoris tratteggiare l'Ideale d'un o-
adumbrare ratore 1 Invece traducere aliquem ad sltCtm sc!ttentianl, se alcuno era prima
dell'opinione di un' altro.
~;' . 2 Se aperii:e invece significa: « scoprire.la sua natura, farsi cono-
.
1Adumbrare è termine tecnico della pittura = abbozzare qualche ~'.

scere »; tradirsi, se indicare.


cosa. Da questo il significato traslato = fare accenno a qualche cosa. S Non senientiam dicere, che significa Il votare» come senatore.
L'opposto è eaiprimere, termine tecnico della plastica, perciò in senso
traslato = esporre chiaramente qualche cosa, descriverla minutamente.
Fraseoloçia latina - 5.
66 FRASEOLOGIA LATINA LO SPIRITO E LE SUE. FACOLTÀ 67
clic quod sentis esponi la tua vera opinione
(di' quello che realmen- 5. Verità • ErrorEl.
te pensi) verum dicere, profiteri dire, confessare la verità
in hac sum sententia, ut..... sono dell'opinione, che.... omnia ad veritatem l dicere dir tutto conforme al vero
putem veritatis amans, diligens, stu- amante della verità
plura in eam sententiam dis- addurre ulteriori argomenti diosus
putare in favore di un'opinione a vero aversum esse non voler riconoscere la ve-
ut mea fert opinio rità
ut mihi quidem videtur
mea [quidem] sententia
l', secondo il mio parere a veritate defiectere, desci- scostarsi dalla verità
scere
(quot homines, tot sententiae tante teste, tanti pareri) veri videndi, investìgandì eu- zelo per la verità
opiniones falsas animo imbi- piditas
bere l· imbeversi di false opinioni veri inquisitio atque inve- la ricerca della verità
opinionibus falsis imbui stigatio
opìnionis error opinione sbagliata essere sviato dalla verità
a vero abduci
opinio praeiudicata , anche opinione erronea l proxime ad. verum accedere rasentare la verità
, soltanto opinio a vero non abhorrere .
opinio confirmata, inveterata opinione costante, radicata } essere verisìmìle
veri simile esse
opinionum pravitate infici essere guastato da false opi- haec speciosora quam vario- ciò è più bello che vero
nìonì
l'a sunt
conìectura assequi, consequi ! congetturare qualche cosa vera et falsa (a falsis) diiu- distinguere il vero dal falso
aliqùid conìectura colligere dicare
quantum ego coniectura as- per quanto io suppongo vera cum falsis confundere mescolare cose "Vere e false
sequor, auguror veritas . il sentimento della verità
coniecturam alicuius rei fa- da una cosa congetturarne re [vera], reapse (opposto in realtà, di fatto .
cere o capere ex. aliqua re un'altra specie)
de se (ex. se de aliis) coniec- congetturare [di un altroJ in errore versari essere in errore
turam facere secondo sè stesso magno errore teneri
aliquid in coniectura posìtum
est
aliquid coniectura nititur,
continetur
)
qualche cosa si fonda SUl'
una supposizion~
in magno errori versari
vehementer errare
erroribus implicari
l essere in grande errore,
ingannarsi a partito
intricarsi in una rete d'errori
"·t
per errorem labi, o sempli- fallare, fare uno sproposito
probabilìa coniectura segui congetturare cose probabili cemente labì
i.lìquid mihi neo opinanti, in- mi accade alcunchè di im- aliquem in errorem inducere, trarre alcuno in errore
speranti accidit preveduto, d'insperato rapere
errorem animo imbibere imbeversi di un errore
errorem cum lacte nutricìs succhiare un errore col latte
1 Non praeùuliciuni = pregiudizio, ossia giudizio preconcetto. sugere materno

1 r;e"[Wl, Yer~tà· concreta; oerita» verità astratta,

• I
08 FRASEOLOGIA LATINA
LO SPIRITO E LE SUE FACOLTÀ 69
errar longe lateque diffusus un errore molto comune
erro reni tollere
errorem amputare et circum- J togliere un errore
.7. Sapere - Certezza
. - Oonvìnzione.
cidere
errorem stirpitus extrahere
errorem deponere, corrigere
sradicare un errore
correggersi
probe scio, non ignoro
non sum ignarus, nescìus :
(non non sum inscius)
l io so benissimo
ali cui errorem demere, eri- trarre alcuno d'inganno,d'er- me non fugit (non effugit) non mi sfugge, so
pere, extorq uere rore praeterit
nisi fallol' quantum scio
nisi [allimus] me fallit .} se non m'inganno quod sciam } per quanto io so
nisi omnia me fal1unt se non m'inganno a partito hoc certum est questo è certo
aliquid compertum hàbere sapere qualche cosa con cer-
6. Scelta - Dubbio - Scrupolo. tezza
j
illud pro certo affirmare licet questo si può assicurare
optionem alicui dare . lasciare ad alcuno la libera l mihi exploratum est, explo- per me è cosa certa
scelta ratum (certum) habeo
optionem alicui dare, utrum... porre alcuno nell'alternativa inter omnes constat è cosa nota, tutti sanno
....an . dì..,.. o di sic habeto sappi questo
in dubium vacare
} porre in dubbio mihi persuasum ést l io sono eonvinto(nonpe,:-
in duhio ponere mihi persuasi suasum habeo, nè m~­
in duhium venire diventar dubbio
persuade tibi
J hi persuasum. 1labeo)
quod aliquam (maguam] du- il che è alquanto (molto) dub-
bitationem habet bio velim tibi Ha persuadeas .) persuaditi
dubìtatio alicui affertnr, ini- ad alcuno viene il dubbio sic volo te tibi persuadere
citur adducor, ut credam comincio a credere
. dubitationem alicui tollere togliere qualcheduno dal dub- 110n possum adduci, ut [ere- non posso indurmi-a....
( bio daIli]
alìquid in medlo, in dubio re- ex animi mei sententia (Ve- per mia fe'
linquere lasciare alcunchè in dub- di XI, 2)
aliquid dubìum, incertum re- ) bio suo iudicio uti seguire le proprie opinioni
linquere •
sine dubio (non sine ullo. senza dubbio 8. Disegno - Consiglio - Deliberazione.
dubio)
sine ulla dubitatione senza scrupolo alcuno consilium capere, inire (de prendere una deliberazione
scrupulum ex animo alicuius togliere ad 'alouno uno scru- aliqua re, col Genitivo del
evellere polo Gerundio, coll'Infinito;
un us mihi restat scrupulus mi resta ancora uno scru- di rado con ut)
(vecli anche religio XI, 2) polo consilio desistere desistere da un disegno
consilium abicere v deponere abbandonare. un disegno
1 Non liberani optionem, perchè 1'idea di «Iibero » è S'iii. eompresa consilio deterreri aliqua re lasciarsi sconsigliare da qual-
nell' optio, che cosa
mediocribus consiliis uti ricorrere a mezze misure
LO SPIRITO E LE SUE FACOLTÀ 7'1
70 FRASEOLOGIA LATINA

omnia consilia frigent ogni consiglio è vano, è ac-


consilium, sententiam mutare cambiar disegno
suo eonsìlìo uti l operare di propria testa colto freddamente
magna moliri far castelli in aria nullo consilio, nulla. ratione, senza un disegno, senza con-
consilia cum aliquo commu- a) comunicareadalcuno il pro- temere siglio
nieare 2 prio disegno b) far causa secum (cum animo) reputare
comune (si può dire anche aliquid
causam, ,"aUonem) con considerare in o cum animo ponderare qualche cosa
qualcheduno (secum) aliquid
consilia inter se communicare deliberare insieme agitare [in] mente o [in] ani-
aliqùem in o aei consilium chiedere consiglio a qualche- mo aliquid
alìquid cadit in deliberatìo- qualche cosa diviene oggetto
adhibere duno
consilium habere (de.alìqua tener consiglio (parlando di nem di deliberazione
re) più persone) re dìlìgenterconsiderata, per-
consultare o deliberare (de deliberare (parlando di cia- pensa , dopo matura consìdera-
aliqua re) . scuno per sè) omnìbus rebus circumspectis
inita subductaque ratione
) zione
consiliis arcanìs interesse intervenire alle, consulte se-
grete
consilium dare alicui dare ad alcuno un con- 9. Risoluzione Proposito.
auctorem esse alicui, ut i siglio
'alìquem consilio (et re) iu- aiutare alcuno col consiglio , in animo habeo o mihi est ho risoluto, ho in animo
vara (e coll'opera) in ani~ocozr I n'finito
consilii sui copiam facero dar licenzaad alcuno di chie- certum rmihi] est sono risoluto
alicui der consiglio' ; ;~ \. certum aeliberatumque est sono fermamente delibe-
consilium petere ab aliquo chieder consiglio a qualche- / 's stat mìhi sententia } rato
'j. .

duno incer