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FRASEOLOGIA LATINA
AD USO DELLE SCUOLE SECO!'~DARIE
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QUINTA, EDiZIONE. ORIGINALE
RECATA IN ITALIANO
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ROMA
LORETO PASQ,UALUCCr, EDlTORE
1887
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ALLA MEMORIA
DI
CONSACRO
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Premo Stab. Tip. Eredi Vercellini "'l'
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Via Venti Settembre 32-b "l
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·ALL' INSEGNAMENTO metodico di una lingua giova non
'poco, che lo scolaro possa disporre di un certo cor-
'l'edodi frasi. La qual cosa, meglio che con la dettatura
·di modi di dire o col lasciare allo scolaro la cura di
racooglierli da sè, si ottiene coll'offrirgli già raccolte
r
le frasi più usate, divise in categorie ed aggruppate
'piuttosto secondo principii pratici, che secondo norme
-severamente logiche. La spiegazione di parole difficili,
'brevi accenni a differenzedi sinonimi nelle annotazioni
e buoni indici alla fine, completano una tale raccolta,
nella quale invece sono da evitarsi le questioni di sti-
listica comparata.
Tali oriterii e tale metodo seguiti dal dotto filo-
logo tedesco nella compilazione di questa Fraseologia
latina, furono generalmente approvati; sì che nel corso
..
SOM!1AltIO
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'"
l. - Mondo e Natm.·a.
..~
di pochi anni (dal187~ al 1886) se ne fecero cinque, pag. 1
1. l\,londo. Creazione del mondo » 1
2. La terra e la sua superfiCIe . 3
edizioni in Germania eduna traduzione francese (Phra- 3. Acqua. Fiume. Mare. . . .
»
» 4
4. Fuoco. . . . . . '.' . : 5
séoloqie latine l'a?" Ch. Meissner, traduite de l'alle- 5 Aria. Cielo. Clima. Corpi celesti. .
Il
» 6
mand par Charles 'Pascat. Paris 1885). Spero sia
6: Fenomeni dell'aria e della natura .
",t:
:~. ',i. SOMMARIO XIII
4. Fame. Sete . •• j"t
5. Ri~o. Pianto. . pago 29
~. Salute. Malattia. Il 29
I.Sonno. Sogno . 30
8. Morte
Il
Il 31
VII. - Scienza ed arte.
9. Funeraii: : Il 32
Il 33 1. Scienza in generale. Letteratura pClg·..J!L..__
2. .Erudizlone, Cognizioni . Il 78
v. - Condizioni e relazioni lUuane. 3. Cultura. Incivilimento » 79
4. Educazione. Insegnamento. Scuola. Y ocazione . .Il ilO
1. Condizione. Stato ReI . 5. Esempio. Prescrizione . » 82
2. Principio. Fine E'ol'to aSzlo ne..Impaccio. Circostanze. ]lag. 34
6. La filosofia. . » 84
· - .
3.. Mot IVO. Casrione O' .
Q uccesso
••
7.Le parti della. filosofia. 85
. . . . 36
4 R' d ~ ,rlgme. Fonte Il
8. Sistema. Metodo. Principio » 86
. Iguar o. Importanza Pote ',. 37
5. Occasione. Possibilità' re. ArbitriO. 9. Genere. Specie. Definizione. Ordinamento. Nesso. » 87
38 10. Prova, Contutazlone , • . . »
6. Fortuna. » 88
39
7, S\'entura. D~stino' ~ : . 41
11. Conclusione. Premessa. Deduzione. . . l' 89
8 P . l - . ~'O\·Jna. II
l2~ Discussione. Controversia, Questione.. . » 89
9. ~rlco o. Rischio. Sicurezza 42
. A!uto. Salvezzà. Conforto 13. Accordo. Convenzione. Continuità. Contraddizlone. » 91
lJ 43 14; Singole scienze: (Storia. Mitologia. Cronologia. Geo-
10. RI?chezza. Mancanza. Pov~rt~ » 44
11. Utile: Interesse Vanta' . » 45
grafia. Matematica. Storia naturale. Astronomia). li 92
12. Benevolenza. F~vore 19~?· S,\·antaggio. Danno . 15. Arte in generale.. . Il 94
Il 46
13. Benefizio. Gratitudin~ ~.maZl?ne. Compiacimento 47
16. Poesia. Musica, Pittura. Scultura II 95
14. Merito. Guiderdone
15 Pregh' D
p I~ompensa.
. remlO. .
Il
, » 49 17. Dramatica, Giuochi . lJ 97
AmÌci~~:~·Inil~~~~:r~o·ii~~~i.~? ~o~all'do: 50
II
16: 51 VITI. - Discorso e scrittura.
17. Autorità.. Dignita' CI laZlOne Il 52
18. Lode. Approvazi' B:" . . . . . . 53
Voce. Diceria, N6t~~·ia. 1::"11~. Rimprovero.
)1
19. 1. Del parlare in generale. • pa{J.I00
20. Fama. Nome. Gloria enzlOne .
II 54 2. Stile. Esposizione. Espressione » 102
II 55
21. Onore. Vergoo-na. Infam', . . .
2 FatiIca. D'l'
9
')-, e
I igenza, La\'orola. A . l: " .
Il
lJ
56
57 l 3.
4.
5.
Modò di parlare. Voce.
Materia. Tema. . .
Domanda, Risposta . .
" » 106
» 107
l'
..,3. Occupazione, Ozio I fi' . PP I.cazlone » 108
24 P" . n nO'ardaggme lJ 58,
. lacere. Ricreazione. .~ ' . . . 6. Scherzo. Arguzia. Buon umore, Serietà.. . . . . lJ109
lJ 60 7. Lingua. Uso della. lingua. Traduzione. Grammatica. . II110
II 61 8. Proposizione. Periodo. Parola. Proverbio, Sillaba Lettera » 112
9. Scritto. Scrittore. Libro » 116
VI. - Lo Sl}Ù'ito e le sue facoltà. 10. Lettera . . . . . » 119
~
7. Scopo, Certezza. Convinzio'ne' . Il 68 4. :.Paura. Spavento. Angoscia. . • . . . . . . » 123
8. Disegno. Consill'Iio D l'b :. 69 5. Coraggio. Pusillanimita. Viltà. Superbia. Orgoglio. Tra-
' l'
9. R ISO " ' . e l erazlOne Il
uzione, Proposito Il 69 ootanza. Prepotenza. Baldanza . . . . . . » 124
lO. Intenzione. Scopo. Indu":io' D:l '. . . Il 71 j 6. Prontezza d'ingegno. lmperturbalità. Contegno. Dispe-
11. Memoria. Ricordo R' o . I aZIOne. . . . 72 ; razione . '. . . . . . . . » 125
12. Teoria Pratica- E' l~nembranza. Dimenticanza
)1
r
75 8, .Cornpassione.: Perdono. Durezza. Crudeltà » 128
Il
'/ 9. Amore. Brama. Ammirazione. Entusiasmo » 129
t.
l'
XV
SOnHIARIO
10. Fede. Fiducia. Fedeltà. Protezione. P~omessa.. Credibilità. . XIII-._ Commercio ed industria.'
(fidea, fiducia). . . . . . . . pag.130 pag.165
1 i. Sospetto. Diffidenza. Presentimento » 132 1. Commercio in gel~erale ..Compera. Prezzo » 166
12. Odio. Rancore. . . . . . . » 133 2 Denaro. Interesse. Prestito. . . . . . 167
13. Corruccio. Ira. Vendetta. Furore' » 134 3' Moneta. Conto. Sindaca~o . 168
4: Guadagno. Credito. DebIto ies
5 Costruzioni. . . . . . . . . » 169
6: Agricoltura. Alleyamento del bestIame
X. - Virtù e vizii.
.~"l;.
4. Preghiera. Formole augurali. . . » 148 XV. Diritto e giustizia.
5. Sacrificio. Festa . . . . . . .. » 149 paf}.19Z
6. Oracolo. Prodigi. Auspicii. Presagi » 150 1 In generale. . . . ; . . . . » 194
.i: ','~.~., 2: Inquisizione.. Testimonianza. Tortura » 195
3. Processo. Difesa . , . -' . .' » 196
xn. - La vita domestìca.
,'>,' ,
\
6. Spesa. Lusso. Prodlgalita . . . . . » 156 202
7'. Convito. Ospitalità . . . . . . .'. . . » 157 3: Supremo comando. Comando. DIsCiplina: » 203
8. Socialità. Dimestichezza. Relazione. Solitudine. " 158 4. Armi ..•.. . .... 204
9. Discorso. Udienza. Conversazione. Colloquio .
10. Saluto. Addio. Augurio. . . . . . . . . . .
» 159
» Hl1 t.;:-,'\. 5. La guerra . . '. .
6. L'esercito in marcia .
)l 205
207
11. Promessa di matrimonio. Matrimonio, Separazione .
12. Testamento. Eredità. . . . . . . . . . . .
13. Consuetudine. Costume. Usanza.
» 162
» 163'
» 164 r'l···.. 7. Il campo. . . . .
r.:
. II'
'x
XVI FRASEOLOGIA LATINA ' .
terra (regio) mediterranea l'interno .altissimis montìbus undique esser d'ogni parte rinchiuso
interiorAsia; interiora Asiae l'interno dell'Asia contineri da altissimi monti
sinus urbis il cuore della citt..o\ prospectus est ad aliquid sigodela vista di qualchecosa
in ipsam o intìmam Graeciam penetrare nel cuor della Gre- collìs leniter ab infimo ac- un colle, che sale con dolce
penetrare cia, clivia (l'opposto leniter a pendio
terra effert,(1Jiù cli?"aclo fert'; la terra produce frutti summo declivis) .
non mai profert) fruges IDea edita, superiora le alture
terra fundit fruges la terra produce frutti in ab- loea aspera et montuosa regioni aspre e montuose
bondanza loca plana o soltanto plana le pianure
animata (auìmalìa) inanima- gli esseri animati ed inanimati saxa praerupta dirupi
. que (non inanimata) .IDea inculta regioni incolte
ea, quae terra gignit Ioca deserta (opposto fre- deserti
ea, quae e terra gìgnuntur quentia)
ea, quas :a terra. stirpìbus Ioca amosna, amoenìtas 10- luoghi ameni
continsntnr le piante Z corum
ea, quorumstìrpes terra con-
tinentur 3, Acqua - Fiume - :Mare..
arbores stirpesque, herbae
stirpesque summa aqua la superficie dell'acqua
radìces agere metter radice ex aqua exstare emergere dall'acqua
gemmas agere germogliare .aqua est umbilico tenus l'acqua giunge fìuo all'ambe-
gemmae provenìunt le gemme pullulano lico
arborea fronc1escunt gli alberi frondeggiano aqua pecius aequat, superat l'acqua giunge a livello del
rami late diffunduntur i rami si protendono petto, fin sopra il petto
montes 'Vestiti silvis monti selvosi [se] ex aqua emergere 1 uscir fuori dall'acqua
summus 1110ns (cacumen ap- la vetta del monte .aquam ex fiumine derivare derivar l'acqua da un fiume
pena dopo Lioio, vertex .aquam ducere per hortum far passar l'acqua per l'orto
montis) . .aquae ductus" (plU1'. aqua- l'acquedotto
culmina Alpium le rette delle Alpi rum ductus)
in radicibus montis, in infimo a pie' del monte agros irrigare irrigare i campi
monte, sub monte aqua viva, profìuens (opposto acqua corrente
superare Alpes, Pyrenaeum, ralicare le Alpi, i Pirenei, gli stagnum)
Apenuinum (i due uiiimi Apenninì aqua iugis, perennis fonte perenne
sempre nel singol.a.?'e) frigida, calidiì lavari fare un bagno freddo, caldo
.; f .aquae, aquarum inops sprovvisto d'acqua
.fiuctuare o fìuctuari ondeggiare
~ Ferre. Anche metaforic, p. es. haec aetas pel'.fectmn oraiorem
:tulit, parlando di popoli o di epoche, nelle quali sorgono poeti, oratori ecc. '.;.
:,.
....
2 La lingua latina non hA. un vocabolo per lo. nostra «planta Il.
Herba non comprenderebbe l gli alberi, e planta significa « pollone Il 1 Anche metaforicamente, p. c. [.Ile} emertiere e malis trarsi fuori
con tutto che si adoperi anche per indicar tutto l'albero.. Stil'p.ll e lo. parte dsi mali. .
inferiore del tronco, compresa la radice. ! Aqttae dactio, la conduttura d'acqua: C'analis, tubo.
4 FRASEOLOGU LATINA :MONDO E NATURA 5
fìuctibus iactari essere sbattuto dalle onde infiammare urbem dare alle fiamme una citta
fluctibus (unrìis) obrui,' sub- affogare nell'onde fìammìs corripi venir involto dalle fiamme
mergi incendio fìagrare o semplice- essere in fiamme
gurgitibns hauriri affogare nel vortice mente conflagrare,' ardere
flumeri citatum fertur il fiume scorre impetuoso incendio deleri, absiimi venir incenerito
flumen imbribus auctum fiume gonfio igni cremari, necari essere condannato al rogo
flumen super ripas effunditur ignem conclamare gridare al fuoco
flumeri extra ripas diflluit } il fiume straripa
flumeri agros inundat il:fiume inonda 9 i Campi
il umen vado transire guadare un fiume
5. Aria - Cielo - Clima - Corpi celesti;
flumine secundo a seconda della corrente aèr terrae circumiectus op-
fiumine adverso
Rhenus oritur o profìuit ex
Alpibus
contro la corrente
il Reno scaturisce dalle Alpi.
pure circumfusus
aèr qui est terrae proximus
suspicere l [in] caelum
I l'atmosfe-ra
I
'
._~ i
aèr calore et frigore tempe- clima temperato
4. Fuoco. ?,'
I,
ratus
~~. • ~
caelì asperitas clima aspro
ignem facere, accendere accendere il fuoco
I
.~ :
caeli varietas clima variabile-
ignem tectis inferre, subicere appiccare il fuoco alle case- "{: caelestìa a) corpi celesti b) fenomeni
ignem concipere, comprehen- pigliar fuoco ,.ti del cielo
dere f
sol oritur, occidit il sole sorge, tramonta
ignem excitare attizzare il fuoco ortus, occasus solis l'alba, il tramonto
ignem alere
accendere, incendere aedifìcia
alimentare il fuoco
incendiare edificii
.,
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, A
'l..
. ;:".
6 FRASEOLOGIA LATINA MONDO E NATURA. 7'
caelum astris .dìstinctum et il firmamento tempestas cum magno fragore un temporale accompagnato
ornatum
[caeli] tonitrìbusque da tuoni fragorosi
nox sideribus illustris una notte stellata caelum tonitru contremit il cielo rimbomba di tuoni
stellas errantss, vagae i pianeti fulmina 1 micant i fulmini guizzano
stellae inerrantes
} le stelle fisse fulmen locum tetigit cadde il fulmine in un luogo
sidera certis locis infìxa fulmine ictus colpito llal fulmine
orbis lacteus la via lattea fulmine tangi
orhis signifer lo zodiaco }- esser colpito dal fulmine
de caelo tangi, perenti
vertex caeli, axis caelì il polo eruptìones ignium Aetnaeo- l'eruzione dell'Etna
orbis, pars [terme] la zona rum
orbis medius la zona temperata .Vesuvìus evomit (più (ode il Vesuvio vomita fuoco
eructat) ignes
'6. Fenomeni dell'aria e della natura.
vocis imago, anche soltanto l'eco
imago 1 U. Spazio e tempo.
saxa voci respondent o reso- le rupi echeggiano
nant
1. Regioni del cielo - SHuazione.
ventus remittit (opposto in-
crebrescit)
il vento diminuisce ';, spectars in (vergere ad) 0- giacere ad oriente, nel occi-
ventus cadìt, cessat il vento cessa rientem" [solem], occiden- dente, [I. mezzogiorno, a
ventis secundis, adversis uti . aver vento propizio, contrario tem [solemJ, ad meridiem, settentrione
ventus se vertit in Africum il vento si volge a S. O. in septentriones
tempestas cooritur si leva un temporale spectare inter occasum solis giacere a nord-ovest
imber tenet la pioggia dura
"
:,!. et septentriones
imbres repente effusi un acquazzone ì~ Germania qua (oPPw"e Ger- la Germania orientale, occi-
tempestaiem idoneam, bonam incontrare bel tempo ".
t'i rnaniae ea pars quae) ad dentale
nancìsci ;~ .'
orientem, occidentem ver-
i
calor se frangit (opposto in- il caldo diminuisce git o in (ad) - spectat
crescit) est a septentrionibus collis a settentrione v'è una collina
sol ardet, urit il sole brucia situs loci la posizione di un luogo
ardore soìis torreri esser arso dal calor del sole natura loci la posizione naturale eli un
tanta vis frigoris insecuta est, subentrò un tal freddo, che ... luogo
ut... opportunitas loci la posizione favorevole (li nn
frigore (gelu) rigere, torpere irrigidire dal freddo luogo
frigore confici agghiadare
aestus et frigoria patientem poter sopportare il caldo ed il 1 Fttlmen anche figurato, p. e. ./lLlmen r:el'bo/'ulJl, flllmina éloquen-
esse freddo tiae, fulll1inafol'ttutaè (colpi di fortuna). ....
. 2 Al contrario l'Oriente e l'Occidente come terre: o"lentis, cecidentis
'.,
SPAZIO E TEMPO 9
8 FRASEOLOGIA LATINA
opportuno loco situm o po- essere in posizione favorevole imperium orbis tsrrarum ter- _ il dominio si estende fino
- minis definitur agli estremi confini del
situm esse-
mondo
urbs sìtu ad aspectum prae- la posizionedella città è molto esser lontano dalla città
clara est bella longe, . procul abesse ah urbe
oppidum mari adiacet la citta è posta sul mare prope (propius, proxime) ab- essere vicino
villa tangit viam . la villa dà sulla strada esse,
parìbus intervallis distare essere ad egual distanza
oppidum colli impositum est la città è posta sur.una collina c'è ancora altrettanta strada
oppidum monti subiectum est la città giace a pie' del monte tantundem viae est
promunturium in mare pro- il promontorio si avanza nel longo spatio, intervallo inter- a gran distanza
currit mare . iecto
-intervallo locorum et tempo- esser lontano e di luogo e di
paenìnsula in mare excurrit, la penisola si protende nel
rum disiunctuIl1 esse tempo
procurrit mare ad un miglio (li distanza
a mille passibus .
e longinquo da lungi
2. Confine - Territorio - Distanza. loca .long inqua terre lontane
tangere, attingere terram ultimae terrae 1 gli estremi confini del
fìnìtimum ' esse terrae } confinare con un paese extremae terrae partes J mondo
contiuentem esse terrae o esser contiguo ad una regione
cum terra 3. Via - Viaggio.
Gallia Rhodano contìnetur la Gallia ha per confine il
(Vedi V, 4, Nota) Rodano vìam sternere [silice, saxo] Iastncare una via
via strata la via lastricata
Rhodanus Sequanoa ab Hel- il Rodano forma il confine
vetiis dividit . via trita 1 via battuta
fra il paese dei Sequani e
quello degli Elvezii viam munire 2 } aprire una via
:fi.nes [imperiiJ propagare, ex- allargare i confini viam patefacere, 'aperire
ferro viam facere (per con- aprirsi con la spada una via
tendere, [longius] proferre
[ex] fìnibus excedere sgombrare un paese .; I fertos hostes)
iIi Sequanis nel paese, nel territorio dei viam interc1udere } chiudere la via
Sequani . , I. iter obstruere
- . via fert, ducìt aliquo la via mena in qualche luogo
in Sequanos proficisci dirigersi verso il paese dei j f"
late patere (anche (ig'Lwaia- avere una grande estensione 1 Triius si usa anche in senso traslato, p. e. pl'ovel'uium [sermone}
mente, Vedi VIII, 8) tl'itum un proverbio molto usato, l:ocabulUlI1 latino sermone non tritum
una parola non usata in latino. ., . .
2 Anche metaforicamente, p. c. r:iam ad lionores alieui mww'e aprire
1 Vicinum esse invece significa: Essere vicino (di casa). ad alcuno una via agli onori.
~ ..
\
lO FRASEOLOGIA LATINA
SPAZIO E TEUPO Il
de via declinare, deflècteré traviare
(anche metaforicamente) peregrinari, peregre esse viaggiare, essere fuor di pa--
[de via] decedere alicui tria.
cedere il passo a qualcheduno
.A l'pia via proficisci prendere per la via Appia peregre proficisci emigrare
erranti viam rnonstrare insegnar la via a chi l' ha aliquem proficiscentem lJro- accompagnare uno che parte
smarrita sequi
errores Ulixis i viaggi di Ulisse aliquem proficiscentem. votis augurare buon viaggio a
viam persequi (anche fig.) proseguire il cammino ominibusque proseqUl (Ve- qualcheduno
longam vìam conficere percorrere un lungo tratto eli VI, il, Nota)
di strada rus excurrere fare una scampagnata
fessus cle via' ~ì.ç .: l'uri vivere, rusticari vivere in campagna.
stanco della via percorsa
Hercules in bivio, 111 trivio
in compitis
Ercole al bivio . r'~<. ' vita rustica
rusticatio, vita rusticana
la vita rustica
la· villeggiatura
iter facers a) viaggiare b) aprire una 'via .ì· ' -
.
;~l ~" .
1·. -: ..
una iter facére 4. Andare - Venire..
fare un viaggio in compagnia
iter ingredi (l'edibus, equo, "'. ~
,··'1
in f"oo da eiefoga. Ez ,/Ugo "adm. Ez f"oo di..ipati o dispersi.. , ,. " ... ),1 . un governatore che ha finito di amministrare una prOYIl.JCla, e cosi pure
dece(le,'e [de] vitct od anche soltanto decedere == morire.
, r ~,.
12 FRASEOLOGIA LATINA
SPAZIO E TEMPO 13
obvìum, obvìam esse, fieri
incidere in alìquem incontrare (per caso)
vestigia alicuius sequi, per- .'
imbattersi in qualcheduno sequi; vestigiis aliquem se-
-offendere, nancisci alìquem
incontrare alcuno inaspet.- qui, persequi
tatamente seguire le orme di alcuno
vestigiis alicuius insistere ~,
ingredi (anche metafori-
5. Andare in carrozza - Oavalcare. camente)
curru vehi loco o vestigio se non movere non muoversi dal posto
andare in cocchio
equo vehì
andare a cavallo recta [regione, via J; in di- in linea retta
sternere equum rectum
sellare un cavallo
conscendere equum in obliquum in direzione obliqua
ascendere in equum )- montare a cavallo obliquo monte ~ecurrere. scendere il monte a sghembo
descendere ex equo in contrarium; 111 contrarias in direzione opposta
scendere da cavallo
in equo sedere; equo insi- stare a cavallo partes .
cl ere in transversum; e transverso trasversalmente
[in] equo haerere star saldo in sella quoquo versus; in omnes par- in tutte le direzioni
calcaria subdere equo tes '
calcaribus equum concitare } dar di sprone al cavallo in diversàs partes oppu're partono per varie direzioni'
equo citato oppure admisso a spron battuto soltanto diversi abeunt, di-
freno remisso; effuais habenìs a briglia sciolta scedunt
equum in aliquem concitare huc [et] illuc in qua e in là
spronare il cavallo contro ultra citroque di là e di qua
qualcheduno
habenas adducere tirar le briglie longe lateque, passim (p. e. in lungo e in largo (dilatarsi)
habenas permittere allentare le briglie fìuere]
admittere, permittere equum
frenos l dare equo abbandonar le briglie sul
} 7. Mo~o in generale.
agitare equum collo del cavallo
moderarì equum far caracollare il cavallo se conferre in aliquem locum recarsi in un luogo
guidare il cavallo
equi consternantur
i cavalli adombrano
o-v'Vero petere locum
" qua tendis ~. . dove sei diretto?
:ii· sublimem o sublime (non III levarsi a volo
6. Passo - Orma - Direzione. sublime o sublimiter) fer-
gradum facere ,";/
A l'i, abire
fare un passo, -avanzarsì . gettarsi a capofitto
gradum acldere (sottinteso accelerare il passo praecipitem ire; in praeceps
gradui) deferri
presso gradu incedere in profundum deici 'precipitarsi
suspenso gradu avvicinarsi a passo fermo se deicere de muro precipitarsi giù dal muro
in punta dei piedi gettare alcuno dalla rupe
gl'ad um sensim referre deicere aliquem de saxo Tar-
ritirarsi passo passo peio Tarpea
1 In senso traslato si può dire: calcaria, frenos alieui adhibere. 1 Vestir;iis alicuius insistere significa anche: « tenere dietro ad al-
cuno, subsequi. » '
14
FRASEOLOGIA LATINA
BPAZIO E TEMPO 15
Nilus praecilJitat l ex altis-
slmìs montibus il Nilo precipita da altissimi
monti tempus non amittere, per- non perdere il tempo
se proripere ex domo dere
huIili procumbere precipitarsi fuori di casa
nullum tempus ìnterrnittere, non perdere un minuto di
in terram cadere, decidere } cadere a terra quin (anche ah opere o tempo
humi prosternere aliquem . ad opus)
.appropìnquare urbì, eli rado gettare a terra qualcheduno tempus ducere tirare in lungo
ad urbem avvicinarsi alla città
alìquid in aliud tempus , Hl rimandare alcunchà nel altro
propius accedere ad urbem, posterum differre . tempo, all' uvveuiro
oppure urbem farsi presso alla città
nihìl mihi longius est, o vi- mi par mill' anni di.,..
longius progredi, procedere avanzarsi detur, quam e quam ut
Romam versus proiicisci nihil mihi longius e~t qunn~ nulla mi è più noioso, che..:
ad Romani profìcìscì muovere alla volta di Roma
tempus (spatìum) deliberandi .domaudare, dare, prendersi
properat, maturat proficisci andare innanzi a Roma o ad deliberandum postu- tempo per deliberare (unu
consequì, assequi alìqusm muove in tutta fretta
raggiungere alcuno lare, dare, sibi sumer~ dilazione)
praecurrere aliquem [cele- paucorum dierum spatium concedere pochi giorni 1181'
ritate] t sorpassare, .lascìarsì die- ad delìberandum dare risolversi
.post se .relinquere aliquem I tro qualcheduno temperi servire), cedere. adattarsi alle circostanze
multitudo circumfunditur a- ex quo tempera o semplice- da quando (in principio di
licuì . la folla fa ressa intorno ad
alcuno mente ex quo proposizione)
per totum corpus diffundi eo ipso tempore, cum; tum proprio allora, quando
diff~ndersi per tutto il corpo
ipsum, CUlll
8. Tempo in generale, incidunt tempera, cum vi sono dei ,CMi, nei li uali
tempus [ita] fert (non se- il tempo vuole
tempus praeterH, transit Il tempo passa cum)
tempus habers alicui .rei aver tempo per qualche cosa tempus maximum est, ut..... non c' è più tempo da per-
tempus mihi deest ad ali- mi manca il tempo di fare dere, bisogna...
quid faciendum qualche cosa haec tempora, nostra haec ae- i nostri tempi
·tempus consumere in al~- occupare il tempo in qual- tas, memoria
qua re che cosa . his temporibus, nostra [h~c] ai nostri. tempi
i;em~us ter81'e, contel'ere [in] perdere il tempo in qualche aetate nostra memoria,
aliqua re cosa his (n~n uostris) di~bus
tempus conferre ad aliquid usare del tempo in fare qual- ~
-,~
.',
,.
nostra aetas multas ncto- si videro nel nostro tempo
che cosa rìas vidit molte vittorie
tempus tribuere alieni rei, dedicare il tempo a qualche memoria patrum nostro~'u?1 ai tempi dci nostri padri
--_::"'"-
cosa aetate (temporib.us) Periclis al tempo di Fericle
antiquis temporibus in tempo antico 2
..,
• !!'raecipitm'c è tanto transitiYo aliquem. praecipitm'c, quanto "
mtramiltn'o; 1'lle,'e (fuorchè nei poeti) sempre intransitlv«, Si notino . altre frasi si usa servire m
·,1 , senso srrm . '1c, l)' e , 1.'·aletu-
ne!~
l \.
nelle frasi citate i "ari modi di tragurre 1'italiano « precipitare ». V cdi , J In. ,. l " , nt 'litati Bel'vi,'e..
.anche XVI iO,1J Be inice,'c in meclios hostcs. dini, /:'~~:~~~t~:'t {~~.~t~~~ft:/'~~~~7~~rat~ nelle sue istituzioni: perciò
p. c. antiguitcttis stlultlt1. s~a.dwsus .
l.·
16 I?RASEOLOGIA LATINA 17
SPAZIO E TEMPO
libera re publica futura non cognare, curare non darsi pensiero del futuro
al tempo della Repubblica
tempora Oaesariana l'epoca imperiale saeculi consuetudo, o ratio il costume del tempo (la moda,
(media quae vocatur aetas il medio evo) atque inclinatio temporis l'andazzo)
(sacrorum emendatio la Riforma) (temporum)
Periclss, summus vir illius his moribus secondo 'il costume dei nostri
aetatis .
tempi
Pericles, quo ne1110 tum fuit Pericla, il più grand'uo-
clarior
mo del suo tempo 9. Anno - Stagioni.
Pericles, vir omnium, qui
tum fuerunt, clarissìmus praeterito anno (non prae- l'anno scorso'
vir ut temporibus illis doctus uomo dotto per quel tempo terlapso)
tempore progrediente coll'andar del tempo superiore, priore anno l'anno antecedente
primo quoqus tempera alla prima occasione proximo anno a) l'anno or ora passato b) l'an-
hoc tempore in questo momento no venturo
puncto temporis in un attimo inseguenti [e] anno (;'wn so- l'anno vegnente
momento temporis in buon punto quente)
in ipso discrimina (articulo) nel momento decisivo anno l peracto,circumacto, in- trascorso un anno
tomporis teriecto, intermìsso
temporis causa nella furia del momento anno vertente nel corso dell'anno
ad tempus l adesse trovarsi al tempo stabilito ìnitio anni, ineunte anno al principio dell'anno
ad exiguum tempus exeunte, extremo anno alla fine dell'anno
brevis o exignì temporis } per breve tempo -sìngulis annis, diebus anno per anno; giorno per
satis longo intervallo . dopo un intervallo abbastanza giorno
lungo quinto quoque anno ogni quattro anni
spatio temporis intermisso dopo qualche tempo ad .annum dopo un anno
in praesentia, in praesens per ora amplius sunt [quam] viginti san più di vent'anni
[tempus] . anni, oppure viginti annis
in posterum, in futurum in avvenire viginti anni et amplius, aut vent'anni e più
in perpetuum 2 per sempre plus
semel atque iterum: iterum più (l'una volta; ripetuta- abhinc (ante) viginti annos, vent'anni fa
ac saepius ; identidem; e- mente (non mai iterum ai- f··.· o viginti his annis
tiam atque etiam que iterum) . ~. .. quinque anni sunt o sextus sono cinque anni che 11011 ti
futura providere (non prae- prevedere il futuro annus est, cum te non vìdi vedo
videre) . quinque annos, sextum [iamJ è lontano [già] da 5 anni
futura oppure CH.SUS futuros prevedere qualche cosa da annum abest
[multo ante.] prospicere gran tempo anno ... ab urbe condita l'anno. .. dalla fondazione di
Roma
l Acl t~mpl~s significa anche cc per breve tempo, temporaneamente l). ·1 Con annus, mensis, dies, hora come pure con oerbum Il nume-
Temporarms ricorre nella latinità posteriore. rale unUll non si usa, fuorchè quando sia fortemente accentuato, o in
2 Cicerone scrive anche: in omne tempus, un contrapposto.
Fraseologia latina - 2.
18 FRASEOLOGIA LATINA
SPAZIO E TEMPO
conullutationes temporum I'avvicendarsi delle quattro
quadripartìtas . stagioni . in dies [sìngulosJ da un giorno all'altro
verno , aestiYo, auctumnali, di primavera, d'estate, d'au- in diem vivere vivere dì per dì, alla gior-
hiberno tempore . tunno, d'inverno nata
ineunts, primo l'ere sul principio della primavera alternis diebus un ziornn sì ed uno HO
ver appetit la primavera s'm-vicina quattuor dies continui quattro giorni UIlO dietro
sunvitas verni temporis l'amabile primavera l'altro
summa aestate, hiernn nel cuor dell'estate, dell'in- nuus . et." alter dies da uno no due giorni
verno dies unus, alter, plures inter- uno, due e più gioruì erano
Iiiems subest I'iuvemo è alle porte cesseraut passati
hiemem tolerare sopportare il freddo diem proforr« differire il giorno
anni deseriptio la divisione dell'anno biduo serius l due g:iorni più tardi
annus .intercalaris [mcnsis , anno bisestile (il mese, il gior- hora citius un'ora più presto
dies) no intercalare) postrìdìe qui fuit dies Non. il giorno dopo, il 5 settembre
fasti· . il calendario Sept, (Nonarum Septem-
brium). .
lO. Giorno - Parti del giorno. (hodie qui est dies; cras qui
dies futurus est)
ante lueem prima dell'alba dies hesternus , hodiernus , ieri, oggi, domani
prima. 111 ee sul far del dì crastinus
luce (luci) di pieno giorno diem dìcere colloquio stabilire un giorno por l'ab-
ubì illuxìt, luxlt, diluxit appena si fece giorno boccamento
lucet è giorno ad diem constìtutam per il termine st~bilito
dìluculo .
.;
diem ridere vedere il giorno, Vivere tanto
di buon mattino ,,\
advesperaseìì si fa sera
,;
. da vedere
die, caelo vesperascents verso sera _ dies dolorem mìtigabìt il tempo lenirà il dolore
multus dies o multa lux est è giorno fatto quota hora est? . che ora è?
ad multam noctem fino a tarda notte tenia hora est sono Le tre
de noete,c1e die di notte, di giorno nd horam compositam all'ora stabilita
multa de noete a notte molto avanzata
intempesta, concubia noete nel cuor della notte ... .,
~
silentio noctis nel silenzio della notte
vieissituc1iues dierum n oc- l'avvicendarsi del giorno e
III. TI corpo lunano e le sue part],
tiUlllque della notte
noetes diesque, lloetesque dies- omuìbus artubus contremi- tremare per tutto il corpo
giorno e notte ':".
que, noetes et dies, et dies scere l l.
. et noctes, dies noctesque aures claudere, patefaeere chiudere, aprire e oreco 110
tempus matutinum, meridia- (p. e. veritati, assentato-
la mattina, il mezzogiorno, la ribus)
num, vespertinum, noctur- sera, la notte
num
tempora matutina le ore del mattino 1 Usato assolutamente come avver biIO ,', •ero ,-aIe· « troppo tardi II j
quando segue quam, si usa serius.
FRASEOLOGIA LATINA IL CORPO UMANO E LE SUE PARTI 21
aures praebere alicui prestare ascolto ad alcuno capilli compti, compositi (op- capelli l'avviati
aures alicuius obtunilere O intronare gli orecchi a qual- posto horridi)
semplicemente aliquem oh- cheduno fronteDl contrahere (oppo- corrugare la fronte
tundere sto explicare)
in aurem alicui aliquid dicere susurrare ad alcuno qualcosa irontem ferire, percutere battersi la fronte
(insusurrare) all'orecchio in fronte alicuius inscriptum sta scritto in fronte ad al-
ad aures alicuius (non alicui) giungere agli orecchi di al- est cuno
pervenire, accidere CUllO ab alicuius latere non disce- non partirsi dal fianco d'al-
aures erigere rizzare gli orecchi dere cuno
oratìo in aures influit un discorso s'insinua a latere regis esse appartenere al seguito del re
aures elegantes, teretes, tritas orecchio fino, esercitato manum (dextram) alicui stendere ad alcuno la mano
neque auribus neque oculis l' udito e la vista mi si sono porrigere
satis consto indeboliti' . manum non vertere alìcuius non muovere un dito per qual-
caput aperire (opposto ope- scoprire il capo rei causa ; ne digitum qui- che cosa
l'ire) dem porrigere alicuius l'ci
capite aperto (opposto aperto) a capo scoperto causa
capite obvoluto col capo velato manus inicere, inferre, afferre por le mani addosso ad al-
caput demittere abbassare il capo alicui cuno (per fargli violenza)
caput praecìders .mozzare il capo manus tollera alzar le mani al cielo (in se-
caput l parieti impingere rlar del capo contro una pa- gno di stupore)
rete manus dare con fessarsi vinto
cervìces (in Cicerone solo fiaccare il collo a qualche-o manu ducere aliquem condurre alcuno per mano
nelpht1'ale) frangere alieui duno manu o in manu tenere ali- avere in mano, tOC·Ca!' con
gladius cervicibus ìmpen- la spada". pende sul collo quid mano alcuna cosa (e quindi
det comprenderla)
hostis in cervicibus alicuius il nemico è alle spalle di al- in manibus habere aliquid' avere qualche cosa nelle
est
promittere crinem, barbam
de manu in
manum
per manus
l
(anche figU1")
tradere aliquid
mani
passare alcunchè da una
mano all'altra
capilli horrent i capelli si rizzano ex O de manibus a1icui o ali- strappare di mano ad alcuno
~ cuius extorquere a1iquid qualche cosa, i'
e manibus dimittere abbandonare
in alicuius manus venire, per- venire nelle mani di alcuno
1 Capui ha ancora, metaforicamente usato, vari altri significati;.
spesso unito a fons, fonte c origine; caput fluminis, la foce del fiume' venire
capita coniuraiianis, i capi. den~ congiura; ~aput Graeeiae, la capital~ in alicuius manus incidere incappare nelle mani di a 1-
d.ella. Grecia ; capILt. eenae, Il primo piatto; capita legis, i capitoli prin- CUllO
cìpali della legge; zd quod caput est, ciò che più importa; de capite-
rled~~ere, s~ttr~rre dal capitale; capitis periculum; pericolo di vita;
capitis deminuiio (rnaosima, media, minima) diminuzione dei diritti ci-
vili. Metonimicamente si trova in unione con' liberumc noreiunl nel si- 1 Aliquem in manibus luibere, vale : favo rire alcuno, averlo caro,
gnificato d! « uomo, persona.,,: portarlo in palma di mano.
C).')
.....>
II, CORPO UMANO E l,E SUE PARTI
22 l<'RASEOLO GIA LATINA
chiudere gli occhi l
in manus (o in manum) su- prendere in mano qualche oculos operire [morientì]
mere aliquid cosa oculorum acìem alieni prae- abbagliare alcuno
in manibus aliquem gestare l portare alcuno sulle braccia stringere (anche soltanto
:- (de) manibus effugere 2, elabi scivolare fuor dalle mani praestringere) "
divenir cieco
ìnter manus auferre aliquem portar via qualcheduno sulle oculos, lumìna a.mittere
proprie braccia nculis privare aliqu~m ) accecare qualcheduno
compressis manibus sedere sedere con le mani in mano luminibus orbare alIquem
iprooerb.) oculis captum esse (Vedi IV, esser cieco
mordicus tenere aliquid tenere qualche cosa co' denti 6, Nota) . . mi sta alcuuchè innanzi agli
oculos conicere in aliquem gettar gli occhi su qualche- ante oculos ahqmd vsrsatnr
occhi
duno figurarsi qualche cosa
oculos circumferrre guardarsi intorno oculis, ante OC1ÙOS (animo)
in omnes partes aciem [ocu- guardare attentamente in proponere 2 aliquid abbiate ìnnanzì agli occhi le
lorum] intendere tutte le direzioni ante oculos vestros (non vo-
bis) res gestas proponite gesta
omni um oculos [et ora] ad se attirare a sè tutti gli sguardi I, cernere et videre aliquic1
vedere qualche cosa chiara-
convertere mente:
(omuium anirnos o mentes in
se convertere)
(richiamare a sè l'attenzione
generale)
J~r:·· oculis msntìs ridere aliquic1
immaginarsi qualche cosa (ve-
derla cogli occhi della
inoir
conspici, conspicuum esse a- farsi notare per qualche cosa
.~;~;;
mente)
liqua re amare qualcheduno come
oculos (aures, anìmumj] ad- volgere gli occhi (l'orecchio, in oculis l.lliquE\m ferre 3 } sè stesso
vertere ad aliquid la mente) a qualche cosa
,; ti
aliquìs est mìhì in nculis Sl1arire dagli occhi di qual-
~ '. . abire ex. oculis, e conspectu
oculi in vultu allcuius habi- gli occhi sono fissati in volto ,.f.' ., cheduno
innt ad alcuno ~.:
alìcuìus
l· J' comparire innanzi a qualche-
oculos flzere in terram, e in fissar lo l;guardo a terra ., venire in conspectlllll alicuius
duno
terra. \. ~f·.
') ~ se in conspectum dare alieni presentarsi ~c1 nlcunc .
oculos pascere aliqua re (an- saziarsi della vista di qualche d .. sottrarsi agli sguardull qual-
che soltanto pasci aliqua re) cosa ..
; fugere alicuius conspec~um,
• !,,~ cheduno
oculos dsìcere, removere ab torcere lo sguardo da qualche aspectum sot.to gli occhi di lutti
aliqua re cosa in conspeetu omniulll opp·w-e
omuibus inspectantibus percepir tutto in una sola. oc-
omnìa uno aspectu, conspectu
chiata.
I. Nota anche; libe~'o8 de parentum compleani acellere, strappare
intueri
• essere sparito
I figlJ dall~ br~cCla del genitori (non mai de brachiis); in alicuirts com- non apparere
ple.rr' mo7'l, spirare fra le braccia di qualcheduno j in alicuius com-
ptee« hr.~ere,.e, st~re fra le braccia d'alcuno j mediu7lt atiglLem amplecti,
cln?lplectl, serra~sl alcuno al petto; invece libentissimo animo recipere 1 Figuratamente: ehiudere un occhio su qualche cosa, conireT'e in
atiquem, accogliere alcuno a braccia aperte.
aliqua l'e. . d' Al l e cosa I) c
• • 2. Distingui eJJ'lItlere aligltid, schivare, evitare qualche cosa, p. e. 2 Sibi Pl'opOIW'e aliqTlid, f~l'?i un compito I qu C I , .' •
tI~?ldlam, morteni - da e;,(fclgel'e etc aliquo: l'e (quando alcuno vi sia
]ll'opositTl7lt est mihi j inagna .sl.bt !!l'opo,w:e. l' "Zi<:llill$ o alicui,
gla dentro), Jl. e. e carce,'e, e eaede, e proelio. 3 Anche gesta,'e. Il passivo e: esse tn OCTl t$
3 Però animwn. adcertere aliqrtid= animadrertere aliquid, osservare
qualche cosa, e ammadrl.'rtl.'l'e in aliquem, punire alcuno. essere amato.
24 ]'RASEOLOGIA LATINA
STATO DEL CORPO E SUE }'ACOLTÀ
vìtam, aetatem (omnern ae- passar (tutta) la vita (ono- integra notate esse
adulescentia deferbuit cessò il bollore della giovi-.
tatem, omne aetatìs tem- rataruente, in campagna, nezza
pus) agere (honeste, l'uri, nelle scienze) )~: aetate progrediente col crescer dell' età, coll'an-
iu litteris ), degere, tra- "'::
;
"
i dar degli anni
dncero
dum vita suppei~; dum fìnchè mi basta la vita; fin- ·:~l· aetate ingravescente col farsi grave degli anni
l' età virile
(qnoad) vivo chè vivo i l. ~ .."
aetas constane, media, firma-
si vita mihi suppeditat l ta, corroborata (1~on mai
se rimango ancora in vita !;
virllis)
si vita suppetit .,~. ':,
quod reliquum est. vita e il resto della vita ~ .." grandior factus } divenuto uomo
~ . corroborata, firmata aetate
vitao cursum o curriculum 2 compiere il corso della vita essere divenut.o indìpeu-
confìcere sui iuris facturn esse
dente
Homerus fuit 3 multis an- Oniero visse molti anni pri- essere in età avanzata
nis ante. Romam conditam ma della fondazione di astate provectum esse (non
Roma
aotate provecta]
'\ .
Iongius aetate provectum esse essere in età più avanzata
{non pf'ot'eetio,'e aetate)
grandis uatu vecchio
astate affecta esse esser vecchio decl'e.pito
vires conse1l6scunt perdere il vigore e le forze
. 18I1PJ!~ditw'e ha due significati a) transitivo « somministrare " senectute , senio confectum essere consunto dalla vec-
b) intransitive « bastare li suppetere. . chiaia
2 dtae. (oicendi) cursus o clG7'ric(tll~m è la durata della vita «Bio- esse
grafla» dta, dtae descriptio. • exacta astate mori morire in età avanzata
• .8 Il ':h'ere» in dati cronologici si traduce con esse. Il latino vivere ad summam 'senectutem per- giungere ad un'età molto (1,-
~lgnIt~Ca rnvece « essere in vita », « condurre una vita .,.. )) p. e. lasae, vanzata
tn o lO..
venire
....
28 PRASEOLOGIA LATINA STATO DEL CORPO E SUE FACOLTÀ
l
aetats alicui antecedere essere più vecchio di qual- fame necari (come pena)
cheduno famem, sitim explere
quot annos natus es ~ farnem sitimque depellere ci- sfamarsi e dissetarsi
} quanti anni hai ~
qua aetate es ~ bo et potione
tredecim annos natus sum ho 13 anni Biti cruciari, premi esser tormentato da sete
tertìum decimum annum ago compio il 13" anno sitim colligere aver sete
Imer clecem annorum un fanciullo dell' eta .di lO sitim haustu gelidae aquae· spegnere la sete con un sorso
anni' sedare d'acqua fresca
decimum aetatis annum 1l1- entrar nel decimo anno d'età Jamìs et sìtìs l patientem esse poter sopportare la fame e
gradi la sete
decem annos vixisse aver lO anni compiuti .
decìmum ann um excessiase , aver passato i lO anni 5. Riso - Pianto.
egressum esse
minorem (maiorem) 'esse vi- aver meno (più) di 20 anni risum edere, tollere 2 scoppiare in' riso
ginti annìs . cachinnum tollere, edere dare in una sghignazzata
tum habebam decem annos allora avevo lO anni risum mavere, concitare muovere il riso
centum annos complere risum elicere (più (m-te ex- far ridere alcuno per forza,
vìtam ad annum centesimum l· arrivare ai cent' anni .: !"; ~
. eutere) alieui cavar le risa
psrducere risum captare cercare di far ridere
accessìo paucorunrannorum raggiunta di pochi anni risum tenere vix posse } frenare a stento le risa
tertiam iam aetatem videre vedere la terza generazìone risum aegre continereposse
in aetatem alicuius, in 'an- cader nel tempo di alcuno, alìquid in risum vertere volgere qualche cosa in burla
l1um incidere . accadere durante I'anno lacrimas, vim lacrimarum ef- versar lagrime, versar largo
omnium suorum o omuibus sopravvivere a tutti i suoi fundere, profundere pianto
suis superstitem esse in lacrimas effundi o lacri- struggersi in pianto
(I) homìnes qui nunc sunt (op- I. mis perfundi
posto qui tunc fuerunt) . f
multis cum lacrimis omnibus membris captum aver tutte le mombra rat-
magno cum fietu } con grande pianto esse 1 trappite
lacrìmas tenere non posse ex pedibus laborare, pedibus aver la podagra
fi~tlu~ cohibsrs non posse non poter frenare il pian- aegrum esse
v~~x mìhi tempero} quin la-
"V IX me contineo .. crimsm
) to; posso a mala pena
tenermi dal piangere
pestilentia in urbem (popu-
lum] invadit
scoppia la peste (non jJcsfis)
nella città
Iacrimas o fletum alicui mo- commuovere alcuno fino alle animus relinquit aliquem alcuno cade in deliquio
vere lagrime morbus ingravescit 2 la malattia si aggrava
prae lacrimìs loquì non posse non poter parlare per la com- morbo absìlmi morir di malattia
mozione . assìdére aegroto assistere un ammalato
gaudio lacrimare . aagrotum curare curare (come medico) un am-
piangere di gioia
(hìnc illae Iacrimaal frase qui sia il punto) . 11H.1.1aio
pr'overbiale curationes metodi di cura
lacrimula 1
lagrimuccia .. ,
~ aegrotum sanare guarire un ammalato
ex morbo convalescere (non guarire da una malattia
..
,"
reconvalescere)
6. Salute - Malattia. e gravi morbo recrearì o se rìarersì da una gl'avo .ma-
hona~fil~4l'fcl.,IJrospera) vale- goder buona salute colligere lattìa .
tudirìs 2 esse o uti (Vedi melius ei factum est egli si sente meglio
pag.70, Nota)
valetudìnì consulera, operam aver cura della propria salute
dare
" valstudìnem (morbum) e:x.cu-
. sare 3 ,
valetudinis excusatione utì
I addurre a scusa l. malattia
ad bene beateque vivendum per vivere felicemente fortunae telis praepositum essere esposto ai colpi della
peropportune accidit, quod per somma fortuna accade, esse sorte
che.... fortunae obisctum esse essere in balla del destino
ad iniurias fortunae exposì- essere esposto alle ingiustizie
tum esse del destino
7. Sventura - Destino - Rovina. adattarsi alla propria sorte
fortunae cedere
fortuna adversa
l'es adversae, afliictae, per-
ditae
l la sventura
aliquem affiigere, perdere,
pesstlmdare, in praeceps
dare
mandare alcuno in rovina'
alieuius nutum l cuno . l Questa circoscrizione con Ctnimus per sostituire un sostantivo eh e
in latino manca, ricorre in: CtnimtLs ineeorabilie = inesorabilità, «nimus
implacabiiù = implacabilità. (ma placabilitas = placablllta), anùnu»
(fldes) "enalis = venalità, Similmente simplices mores, einiple» natura,
• 1 Inyece. se conoertere ad aliquem = 1) volgersi controa!cuno (cioè raiio, genus = semplicità (8implicit~ appena dopo Livic, e veramente
in senso ostile), 2) aver fiducia in qualcheduno, nel significato dr cc naturalezza, franchezza II l, immemor inqenitun = sme-
moratezza (oblicio in questo' senso non è classico].
Fraseoloçia latina - ,I.
l~RASEOLOGIA LA1'INA
CONDIZIONI E RELAZIOM UiIlANE Gl
houum (praeclarnm) gratiam ricompensar ban e qualche palmam ferre, accìpere riportare il premio
rofsrr« cosa pacta merces alicuius rei la mercede pattuita per qual-
bcnefacta malefìcìis pousaro render pan per focaccia che cosa
maléfìcia beuefactis remune- mercede conductum esse lavorare a cottimo
rari
pro malefìcììs beneficia red- } render bene per male
tlen~ 15. Preghiera - Desiderio - Incarico - Comando.
l
utì alìquo amico avere un amico in alcuno
est o intercedit mìhi cum ali- sibi aliquem O alìcuìus ani- riconciliarsi con qualche-
quo amicitia
sunt o iutercedunt mìhi cum
l sono amico, nemico di
qualcheduno
mum reconoìliare O recon-
ciliari alicu'i
duno
aliquo inimicitiae 1 J
uti aliquo familiariter avere familiarità con alcuno .17. Autorità - Dignità.
urtissimo amicitiae vinculo o
summa famìliaritate cum
essere intimo amico di qual-
cheduno .
l
( Vedi a1lClIe XIV, 3)
l
aliquo coniunctum esse magna auctoritate esse
vetustate amicitiae coniunc- essere vecchio amico auctoritate valere o :Horere • aver grande autorità
tum esse magna auctorìtas est in aliquo
amicitiam alicuius appetere cercare l' amicizia d'alcuno multum auctoritate valere o
in amicitiam alicuius recipl ottener l'amicizia .di qual- posse apud aliquem aver grande autorità su
cheduno magna auctoritas alicuius est . , alcuno
ad alicuius amicitiam se con- stringersi come amico ad al- apud aliquem
terre, se applicare .cuno alìcuius auctoritas multum qualcuno ha grande autorità
aliquem tertium in amicitiam accogliere alcuno come terzo
ascribere nell' amicizia
If.
:~ c••
valet apud aliquem presso un altro
auctorìtatem o dìgnìtatem si- acquistarsi autorità
·~l.·
umicitiam renuntiare disdire l'amicizia bi conciliare, parare
amioitìam dìssuere, dissolve- sciogliere, rompere l'amici- ad summam auctoritatem giungere a grandissima au-
re, praecidere zia pervenire torità
amìcissimus meus o mihi . auctoritatem alicuius ampli- accrescere l'autorità di qual-
mio ottimo amico
homo intimus, familiarissi- mio intimo amico
.. ficare (opposto imminuere, cheduno
mus mihi minuere)
inimicitias gerere, habere , nutrire inimicizia contro qual- auctoritati, dìgnìtatì alicuius farsi beffe dell' autorità di
illudere qualcheduno
exercere cum aliquo
pere
lnimicitias deponere
cheduno
inimicitias cum aliquo susci- attirarsi l'inimicizia di qual-
cheduno
deporre l' inimicizia
dignitas est summa in aliquo
summa dignitate praeditum
esse
l aver m<;>+tfl. dignità
I
fama serpit [per urbem]
(maximis, summis) laudìbus rumor increbrescit si diffonde sempre più.la "Ol'1'
efferre aliquem (o aliquid) esaltare qualcheduno rumorem spargere } spargere una 'Voce
exìmìa laude ornare aliquem famam dissipare
amni lande cumulare aliquem colmare alcuno di lodi dubii rumores afferuntur ad ci giungono notizie dubbio
laudibus aliquem (aliquid) in levare alcuno (qualche cosa) n08
.(ad) caelum ferre, efferre, al cielo con le lodi auditione ei fama accepisse "saper qualche cosa 111.'1'
tollera aliquid }, sentita (lire
alicuius laudes prasdìcare celebrar le lodi eli alcuno fando alìquìd audivisse
aliquem beatum praedìcare andar dicendo felice alcuno ex eo audivi, cum diceret udii dire da lui
omnium undique laudem co1- mietere allori dappertutto vulgo dicìtur,~ervulgatu1l!- est tutti dicono
ligere in ore ommum o omnihus
maximamab omnibus laudem essere grandemente lodato da (hominum o hominibus, ma l'esser" in bocca a inHi
adìpìsci tutti soltanto mìhi.tìbì ecc.) esse,
nlìquìdIaùd! alicui ducere, at~ribuire ad alcuno qualche ~l;. ,; ~ per omnium ora ferri
dare· " cosa a lode .
.1:",
, I
'
in ore habere aliquid portare intorno un~ nO,tizi<L
aliquem coram, in os o prae- lodare alcuno in sua presenza .·~·1 ~ ~ :: efferre o edere aliquid in spargerEI una voce fra Il )10-
.~. ;
sen tem lo. udare ~ . polo
:u·; vulgus . '
'
recte, bene fecisti quocl.... hai fatto bene a...... foras efferri, palam fieri, per- divenir conosciuto
l'es mihi probatur
l'es a me probatur
mi piace qualche cosa
do il mio consenso a qualche '·~r· crebrescere, divulgari, in
medium proferri, exire,
cosa 'f:."
:~'.
~
emanare
hoc in te reprehendo ti biasimo per questa cosa (non
.!' ..r .
andare per le bocche di
in sermonem hominum venire
1
l
ob o propier luino "em) ; ~. in ora vulgi abire tutti,
vituperationem subire fabulam fieri divenir la favola
in vituperationem, reprehen- ", nuntio allato o accepto alla notizia
essere biasimato .. ~
a Roma, giunse la notizia
sionem cadere, incidere, Romam nuntiatum est, alla-
venire turo est,
exprobrare alicui aliquid (de certiorem facere aliquem (ali- informare qualcheduno
aliqua re)
aliquid alieni crimini ùare,
vertere
conqueri o expostulare cum
aliquo de aliqua re
l rimproverare qualche co-
sa ad alcuno
l marcare alcuno d' igno- desudare et elaborare in ali- affaticarsi intorno ad un la-
notare qua re voro
minia
ulicui ignominiam inurere labori, operae non parcere non badare a fatica
infamiam conficere, subire, coprirsi d'infamia laborem non intermittere non tralasciar il lavoro
sibi conflare nullum tempus a labore in- non istare in ozio un minuto
vìtae s p l e n d o l'i maculas termittere
aspergere macchiar una, vita imma- lucubrare lavorare di notte
vi tae splendorem maculis colata inanem laborem suscipere lavorare inutilmente, per-
aspergere
notam turpitutlinis alicui o
vitae alicuius inurere
iguomìnìam non ferre
macchiar d'Infamia la vita
di qualcheduno
non sopportare il disonore
operam [et oleumJ perdere
o frustra consumere
rem actam o soltanto actum
l Ile re il l'anno ed il sa-
pone
affaticarsi invano per ritor-
agere (p1'ove1'bio) nare sul. già fatto, imbottar
maculam [conceptam] dolere, lavare una macchia nebbia
eluere laboresupersedere cessare dal lavoro
patiens laboris che sa faticare
fugiens laboris fuggifatica, .neghittoso
22. Fatica - Diligenza - Lavoro - Applicazione.
operae pretium est (coll'In- vale la pOlla
finito)
operam vstudiosa (diligenter, affaticarsi per .... acti labores iucundi quello è dolce a ricordare
enixe, sedulo , maxime) che fu duro a sopportare
dare, ut.... contentionem adhibere affaticarsi, fare sforzi
operam alicui rei tribuere,
inaliquid conferre
operam (laborem, curam) in
o ad aliquid impendere
l applicarsi a qualche cosa
omnes nervos 2 . in aliq ua re
contendere
omnibus viribus o nervìs con-
tendere, ut....
impiegare tutte le proprie
forze in qualche cosa
fare ogni sforzo per...
egregiam operam (multum, affaticarsi molto intorno a
plus, ecc. operae) dare ali- qualche cosa
cui rei 'r'
,-" l Opus signilì.èa il lavoro concreto del 9.':I~le ~.lcUl~? si Oce~l~ll, li!'ùo.,'
multum operae ac laboris spendere molte cure e fatiche lo. fatica che proviene da una grande attlYltlLj perciò labol'm e slg!11-
consumere in aliqua re intorno a qualche cosa
,"o fica non « Iavorure » ma « lavorare accanitamente », opera = la fatica.
impiegata. . .
studium, industriam (non di- applicarsi a qualche cosa con 2 Nervi significa propriamente «i tendini, i muscoli» non I( I nervr», che
ligentiam) collocare, po- zelo, con diligenza gli antichi non conosceY~no. In senso ~raslato poi s!gnifi~a non solo c:~orza»)
nere in aliqua re in generale, ma anche m modo speciale «forza di tensione, forza 'It~le,»
incumbere in (ael) aliquid lavorare con zelo intorno a p. e. ornnes nerCO$ .r;irtuti.selide~e, ~nc.ide~e atrofizzare la forza Vitale
della virtù; oppure anche «organi prmClp3;h, pel'll.o, nerbo » p. e. cee-
qualche cosa igalia nerbi rei publicae suni; ne\r:i belli peclUaa.
CONDIZIONI E RELAZIONI UMANE 61
60 FRASEOLOGIA LATINA
otio diffiuere essere snervato dall'ozio
l. abbandonarsi all'infingar-
omni ope atque opera.opp'u-
re omni virium contentioue
enit.i, ut...
contendere et laborare ut....
I fare ogni sforzo per.. .. ~
ùesidiae et languori se dedere
ignaviae l et socordiae se dare
24. Pi~cere
J daggine
- Ricreazione.
pro viribus eniti et labora- fare quanto si può, per.....
re, ut.,.. yoluptatem ex' aliqua re ca- trovar piacere in qualche>
pere o percipere cosa
voluptate perfundi esser colmo di gioia
23. Occupazione Ozio - Infingardaggine. straviziare
voluptatìbus frui
negoiium suscipere intraprendere un lavoro voluptates haurire bere a larghi sorsi dalla taa-
negotìum obire, exseq ui compire un lavoro za del piacere
negotium conficere, expedire, sbrigare una faccenda se totum voluptatibus dede- darsi interamente ai .piaceri
transigere . re, tradere
negotia agere, gerere avere affari homo voluptarius uomo dedito ai piaceri
multis negotiìs ìmplìcat 1lI11, essere pieno di faccende voluptatìs ìllecebris deleniri \ lascia::si sedurre dai pia-
districtum, distentum, o- voluptatis blanditiis corrumpi J csn
briltum esse in voluptates se mergere immergersi nei piaceri
negotiis vaeare non avere affari anìmum a voluptate ssvocare staccare l'animo dai piaceri
occupatum esse in aliqua re essere occupato in qual- voluptates [corporis] i desiderii. sensuali
intentum esse alicui rei } che cosa voluptatis o animi causa per diporto
negotium alicui facessere procurare brighe ad alcuno deliciis diffluere abusare dei piaceri
nullo negotio senza fatica alcuna animum relaxare, reficere, ricrearsi
otiosum esse
in otio esse o vivere
otium habere
I aver tempo
-recreare o seinpUcernente
se .refìcere, se rscreare,
rencr;recreari [ex ali-
otio abundars non avere proprio nulla da qua re]
fare animum. remittere, se remit-
otio frui oziare tere
otium sequi, amplexari amar i' ozio animo o soltanto sibi indul-
otiosum tempus consumare occupare il tempo libero in • gere
in aliqua re qualche cosa
otio abìltì l oppure otium ad occupare il tempo libero a
l n significato originario di irJlta/)ic: (~t-!Ft.ctm~s da. na/)U8. cfr. na-
su umusum transferre proprio vantaggio C'are) non è quello di «viltà», ma d.·«plgrl:l18., mfingardaggl1le».
I)11J otio languere et he- languire nell' ozio e divenir
bescere ebete
cogitationes in l'es humiles volgere i pensieri a cose di civìtas optìma, perfecta. PIa-
abicere (opposto alte spec- poco pregio . tonis
tare, ad altiora tendere, illa civitas Platonis commsn- }. lo Stato ideale di Platone
altum, magnificum, divi- ticia
num suspicere (Vecli An- ìlla cìvitas, quam Plato finxit
noto pago 5)
4.. Opinione - Opinione erronea - Supposìaìone.
3. Ooncetto - Idea Perfezìone > Ideale.
in sententia manere, perma- rimaner fermo nella propria
notionesanlmolmentljinsìtae, idee innate, idee a priori nere, perseverare, perstare opinione
ìunatas .illud; hoc teneo sono fermo nell'opinione
intellegentiae adumbratae I
o inchoatae
notionem o rationem alìcuìus
rei in animo informare o
cognizioni oscure, non bene
sviluppate
farsi un'idea di qualche cosa
a sententia sua discedere.
de sententìa sua decedere
[de] sententia desistere
l mutar parere
• I
08 FRASEOLOGIA LATINA
LO SPIRITO E LE SUE FACOLTÀ 69
errar longe lateque diffusus un errore molto comune
erro reni tollere
errorem amputare et circum- J togliere un errore
.7. Sapere - Certezza
. - Oonvìnzione.
cidere
errorem stirpitus extrahere
errorem deponere, corrigere
sradicare un errore
correggersi
probe scio, non ignoro
non sum ignarus, nescìus :
(non non sum inscius)
l io so benissimo
ali cui errorem demere, eri- trarre alcuno d'inganno,d'er- me non fugit (non effugit) non mi sfugge, so
pere, extorq uere rore praeterit
nisi fallol' quantum scio
nisi [allimus] me fallit .} se non m'inganno quod sciam } per quanto io so
nisi omnia me fal1unt se non m'inganno a partito hoc certum est questo è certo
aliquid compertum hàbere sapere qualche cosa con cer-
6. Scelta - Dubbio - Scrupolo. tezza
j
illud pro certo affirmare licet questo si può assicurare
optionem alicui dare . lasciare ad alcuno la libera l mihi exploratum est, explo- per me è cosa certa
scelta ratum (certum) habeo
optionem alicui dare, utrum... porre alcuno nell'alternativa inter omnes constat è cosa nota, tutti sanno
....an . dì..,.. o di sic habeto sappi questo
in dubium vacare
} porre in dubbio mihi persuasum ést l io sono eonvinto(nonpe,:-
in duhio ponere mihi persuasi suasum habeo, nè m~
in duhium venire diventar dubbio
persuade tibi
J hi persuasum. 1labeo)
quod aliquam (maguam] du- il che è alquanto (molto) dub-
bitationem habet bio velim tibi Ha persuadeas .) persuaditi
dubìtatio alicui affertnr, ini- ad alcuno viene il dubbio sic volo te tibi persuadere
citur adducor, ut credam comincio a credere
. dubitationem alicui tollere togliere qualcheduno dal dub- 110n possum adduci, ut [ere- non posso indurmi-a....
( bio daIli]
alìquid in medlo, in dubio re- ex animi mei sententia (Ve- per mia fe'
linquere lasciare alcunchè in dub- di XI, 2)
aliquid dubìum, incertum re- ) bio suo iudicio uti seguire le proprie opinioni
linquere •
sine dubio (non sine ullo. senza dubbio 8. Disegno - Consiglio - Deliberazione.
dubio)
sine ulla dubitatione senza scrupolo alcuno consilium capere, inire (de prendere una deliberazione
scrupulum ex animo alicuius togliere ad 'alouno uno scru- aliqua re, col Genitivo del
evellere polo Gerundio, coll'Infinito;
un us mihi restat scrupulus mi resta ancora uno scru- di rado con ut)
(vecli anche religio XI, 2) polo consilio desistere desistere da un disegno
consilium abicere v deponere abbandonare. un disegno
1 Non liberani optionem, perchè 1'idea di «Iibero » è S'iii. eompresa consilio deterreri aliqua re lasciarsi sconsigliare da qual-
nell' optio, che cosa
mediocribus consiliis uti ricorrere a mezze misure
LO SPIRITO E LE SUE FACOLTÀ 7'1
70 FRASEOLOGIA LATINA