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La narrazione allusiva:

Sally di Vasco Rossi

GUIDA PER L’INSEGNANTE

Scopo della scheda La scheda serve a far riflettere gli studenti sul concetto di “narrazione”,
di trama, di storia raccontata. Infatti il testo che proponiamo è una non-
storia in cui tuttavia la storia c’è, implicita, nascosta: potremmo definirla
un’opera aperta che il lettore deve concludere.
Grazie a questa struttura, il cui finale è sospeso, indecidibile, possiamo
anche avere come obiettivo quello di far ragionare gli studenti
sull’importanza di non essere affrettati nelle affermazioni.

Struttura della A differenza delle altre schede, in cui c’è una lettura globale per cogliere il
scheda senso generale prima di procedere all’analisi, qui abbiamo preferito
affrontare il testo strofa per strofa, in modo da costringere gli studenti a
costruire la storia mano a mano, confrontando i dati nuovi con quelli
accumulati precedentemente.
L’attività può essere svolta senza necessariamente concluderla con l’ascolto
della canzone – ma la forza poetica di questo testo emerge proprio nella
straordinaria interpretazione di Vasco Rossi, che la carica di un pathos e di
un dolore intimo e assoluto: è la sofferenza dell’uomo, non solo di Sally
(Rossi stesso afferma che è una storia autobiografica, e però sceglie un
personaggio femminile).

Possibili espansioni Il testo si presta anche per un’analisi di meccanismi retorici (rime,
assonanze, metafore ecc.) e, se i ragazzi si “innamorano” di Sally può
essere dedicato un po’ di tempo anche all’analisi di questi aspetti formali,
anche se essi non hanno attinenza con lo scopo primario della scheda.

tratta da Balboni P.E., Insegnare letteratura italiana agli stranieri, Perugia, Guerra, 2006.
La narrazione allusiva
Quando pensi a una narrazione, pensi a una storia che ha un inizio, uno sviluppo, una fine. Uno
scrittore che sa raccontare una storia ti “lega” alla sua narrazione, ti costringe a leggere per sapere
come va a finire. Ma, a parte la lettura, tu “fai” qualcosa mentre leggi una di queste storie? No, fa
tutto l’autore.
Eppure ci sono dei testi “aperti”, che hanno bisogno della tua collaborazione perché la storia venga
fuori, perché finisca – e la tua storia può essere diversa da quella del compagno che è seduto vicino
a te.
Vogliamo fare una prova? Lavoriamo sul testo di una canzone di Vasco Rossi, il più famoso dei
cantanti rock italiani, amato dai cinquantenni come lui ma anche dai quindicenni che ancora vanno
a decine di migliaia negli stadi per i suoi concerti. La canzone di chiama Sally ed è stata pubblicata
in un disco del 1996

1. Prima di leggere
a. Se osservi il testo vedrai che ci sono delle mini-strofe di due versi, che nelle canzoni si chiamano
“ritornelli” perché ritornano uguali o simili tra una strofa e l’altra. Leggi il ritornello e cerca di
immaginare se sarà una storia triste o allegra;
b. Leggi i primi due versi della prima strofa e poi i primi due della seconda strofa: che storia sarà? Che
tipo di donna sarà Sally?
Confronta le tue ipotesi con un tuo compagno e spiega la ragione della tua ipotesi.

2. La prima strofa
Leggi la prima strofa.
Quali dati della storia di Sally sappiamo per certo?
a. Cosa sta facendo Sally? ___________________________________
b. Che stato d’animo ha Sally? ________________________________
c. Cosa le è successo di recente? _______________________________
d. Quale è la sua colpa? ______________________________________
Confronta le tue ipotesi con un tuo compagno e spiega la ragione delle tue risposte.

Sally cammina per la strada senza nemmeno


guardare per terra;
Sally è una donna che non ha più voglia
di fare la guerra;
Sally ha patito troppo,
Sally ha già visto che cosa
ti può crollare addosso!
Sally è già stata punita
per ogni sua distrazione o debolezza,
per ogni candida carezza
data per non sentire l'amarezza!

Senti che fuori piove


senti che bel rumore...
3. La seconda strofa
Leggi la seconda strofa, dopo il ritornello.
Quali dati della storia di Sally conosciamo meglio, rispetto alla prima strofa?
a. Sally è per strada. Impariamo qualcosa rispetto alla prima strofa?
___________________________________
b. Compaiono gli altri. Che atteggiamento ha Sally nei loro confronti?
________________________________
c. Di recente le era successo qualcosa di brutto, era stata punita. Ma il suo passato è sempre stato
triste? _______________________________
d. Hai saputo qualcosa di più sulla sua colpa? ______________________________________
Confronta le tue ipotesi con un tuo compagno e spiega la ragione delle tue risposte.

Sally cammina per la strada sicura


senza pensare a niente!
Ormai guarda la gente
con aria indifferente,
sono lontani quei momenti
quando uno sguardo provocava turbamenti,
quando la vita era più facile,
e si potevano mangiare anche le fragole...
Perché la vita è un brivido che vola via,
è tutt'un equilibrio sopra la follia,
sopra la follia!

Senti che fuori piove


senti che bel rumore...

4. La terza strofa
La terza strofa è scritta in prima persona dal narratore, che si rivolge direttamente a Sally. Scopriamo che è
finita una “triste storia”.
Ne sai qualcosa? Cosa immagini possa essere?

Ma forse, Sally, è proprio questo il senso...


il senso del tuo vagare,
forse davvero ci si deve sentire,
alla fine, un po' male!
Forse alla fine di questa triste storia
qualcuno troverà il coraggio
per affrontare i sensi di colpa
e cancellarli da questo viaggio,
per vivere davvero ogni momento,
con ogni suo turbamento,
e come se fosse l'ultimo!

5. L’ultima strofa
Sally è ancora per strada, ma cammina ___________________.
Perché, secondo te? Cosa ha pensato?
E’ ancora arrabbiata col mondo?
Ha ancora il senso di colpa?

Sally cammina per la strada, leggera;


ormai è sera,
si accendono le luci dei lampioni,
tutta la gente corre a casa
davanti alle televisioni,
ed un pensiero le passa per la testa
"forse la vita non è stata tutta persa",
forse qualcosa s'è salvato,
forse davvero non è stato poi tutto sbagliato,
forse era giusto così!?
eh eh eh eh!... forse, ma… forse, ma sì...

Cosa vuoi che ti dica io…


senti che bel rumore...

All’inizio avevamo detto che è la storia, la trama che tiene legato il lettore. Qui la storia c’è e non
c’è, te la devi creare tu, ti mancano dati… ma si arriva alla fine lo stesso.
Ma questa è una “storia” secondo te?
6. E’ una storia?
Secondo te, cosa è successo a Sally? Vediamo di ricostruirlo:
a. c’era un tempo della felicità, dell’innocenza, quando si “potevano mangiare anche le
_____________”
b. poi sono arrivati i turbamenti, le carezze, che però sono ______________
c. quindi probabilmente c’è una storia d’amore? O era solo un tentativo di “non sentire
______________”
d. vediamo, all’inizio di ogni strofa, Sally che cammina per strada. Forse all’inizio hai pensato che sia
finita a “far la strada”, come si dice delle prostitute. Adesso cosa pensi?
e. Il narratore dice che “la vita è tutta _________________ sopra la _________________”:
recentemente forse Sally ha rotto l’equilibrio? Ha fatto follie? Come, secondo te?
f. Nell’ultima strofa, scesa la sera, tutti vanno a casa a fare la cosa più banale, guardare la televisione.
Ci andrà anche Sally?
g. Leggi l’ultimo ritornello. E’ diverso dagli altri. E’ il narratore che parla: dà una spiegazione della sua
storia?

Racconta la tua versione della storia alla classe e ascolta quella degli altri. Quante storie ha narrato
Vasco Rossi in questa sua non-storia? Sei ancora proprio sicuro che per fare una storia ben fatta
serva un inizio, un percorso, una fine?
Discutine con i compagni, e poi ascolta la canzone cantata da Vasco Rossi, che probabilmente il tuo
insegnante ha nella sua discoteca o che puoi trovare in rete, se nel tuo paese non riesci a trovare il
disco.

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