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la
massima variazione compatibile con la vita è di ± 0.4 unità di pH rispetto al valore normale: in altre
parole il sangue deve essere neutro o debolmente basico ( pH = 7.0 – 7.8 ). E’ importante dunque
analizzare il motivo per il quale il valore del pH sia di essenziale importanza e come esso si realizza.
L’ossigeno che penetra nel sangue attraverso gli alveoli polmonari rimane disciolto nell’acqua del
plasma stesso e dei globuli rossi solo in piccolissima parte ( 1.5-2 % ); esso si lega quasi
completamente con l’emoglobina dei globuli rossi (Hb), formando l’ossiemoglobina ( HbO2 ). Il
sangue trasporta essenzialmente ossiemoglobina dai polmoni ai distretti periferici dell’organismo:
qui HbO2 cede l’ossigeno alle varie cellule riducendosi e trasformandosi nuovamente in Hb.
Quest’ultima ritornerà ai polmoni nuovamente per riossigenarsi e così via. Le condizioni nelle quali
l’ossigeno viene “agganciato” e rilasciato dall’emoglobina sono dunque essenziali per la
sopravvivenza. L’emoglobina trasporta una quantità massima di ossigeno che, riferita a 100 mL di
sangue, prende il nome di capacità di trasporto. Mettendo in relazione il contenuto di O2 del sangue
con la sua capacità di trasporto, si ottiene quello che viene chiamato indice di saturazione che esprime
la percentuale di emoglobina combinata con l’O2. L’equilibrio:
aumento di PO2
Hb + O2 < ———————> HbO2
diminuzione di PO2
è regolato, secondo il Principio dell’Equilibrio mobile di Le Chatelier, dalla pressione dell’ossigeno
( PO2 ). Ponendo campioni di sangue in equilibrio con miscele gassose contenenti quantità crescenti
di O2 è possibile determinare per ciascun valore di pressione parziale dell’ossigeno la quantità di O2
fissata dal sangue e costruire un grafico con la PO2 in ascissa e il tenore di O2 fissato nel sangue in
ordinata. Se al posto di quest’ultima poniamo la saturazione % dell’Hb (HbO2 %) si ottiene una curva
del tipo riportato in figura:
Si osserva che la curva ha un andamento a saturazione cioè al di sopra di una certa PO2 ( circa 100
Torr) tutta l’emoglobina è praticamente trasformata in HbO2; anche se aumenta la PO2 la quantità di
ossigeno nel sangue non può subire aumenti. A livello degli alveoli polmonari la pressione parziale
dell’ossigeno venoso si aggira intorno a 40 Torr, mentre nell’aria alveolare dei polmoni la pressione
parziale dell’ossigeno è di circa 100 Torr: la saturazione passa, allora dal 70% al 95% circa. Ogni
singola molecola di emoglobina presenta quattro siti attivi detti gruppi “eme” a cui può legarsi
l’ossigeno. Il legame eme-O2 è un legame labile tra il Fe2+ presente al centro di un gruppo eme e una
molecola di ossigeno.