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l’elettrico

di Eleonora Monti

I fulmini possono costituire


un rischio rilevante
per gli impianti fotovoltaici:
i pannelli vanno quindi
protetti sia con parafulmini,
sia mediante limitatori
di sovratensione. Alcuni
suggerimenti di massima
per gli installatori

COLPO DI FULMINE
COME PROTEGGERE
GLI IMPIANTI FOTOVOLTAICI

L a fulminazione, diretta o indiretta, è


un rischio da tenere in considerazio-
ne quando si progetta un impianto
fotovoltaico: i pannelli possono esserne
danneggiati, e le conseguenze dei fulmi-
fotovoltaici collegati in
serie a formare una
stringa e da più strin-
ghe in parallelo per
ottenere la potenza fis-
elettrico

ni sui generatori fotovoltaici possono sata, e la fulminazione


ripercuotersi sull’intero impianto elettri- si ripercuote su tutta
co del fabbricato. Ma bisogna anche tenere in considerazio- una stringa di pannelli, compromettendo la redditività del-
ne gli eventuali rischi di perdite economiche: infatti l'attua- l'impianto. Bisogna anche considerare che i pannelli foto-
le modello di incentivazione in conto energia, basato sul- voltaici sono oggi merce ricercata, e un'eventuale sostitu-
l'effettiva produttività dell'impianto, e non su un finanzia- zione non è sempre immediatamente disponibile.

AC
mento una tantum come accadeva per i "tetti fotovoltaici",
& rende l'impianto fotovoltaico effettivamente remunerativo IL RISCHIO DI FULMINAZIONE
solo quando la produzione di energia è assicurata. Il territorio italiano è colpito da circa 1.350.000 fulmini
Questo vale in particolare per i generatori fotovoltaici più l’anno, che possono potenzialmente arrecare danni agli
grandi, progettati come investimento e non per sopperire impianti. La presenza dei pannelli non aumenta di per sé
alle esigenze dirette di consumo di un'abitazione: in questi il rischio di fulminazione della struttura, ma il pannello è
casi, il generatore fotovoltaico è costituito da più moduli un vettore che può mettere in contatto l'impianto con

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La normativa
Un documento di sicuro interesse a tutto tondo riguardo i temi trattati in questo articolo
è la Guida CEI 82-25 "Guida alla realizzazione di sistemi di generazione fotovoltaica collegati
alle reti elettriche di Media e Bassa tensione", pubblicata nel 2007.
La Guida, edita dal Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI), è disponibile in formato cartaceo
o elettronico (PDF) e può essere acquistata online dal sito www.ceiuni.it
La normativa tecnica internazionale sulla protezione contro i fulmini ha seguito una notevole evoluzione nel tempo:
dalle norme nazionali CEI 81-1, 81-4, 81-8 (in vigore fino al 1 febbraio 2007, ma così citate nell'articolo per
maggior riconoscibilità) si è passati alle seguenti norme europee:
- EN 62305-1, Protezione contro i fulmini. Principi generali
- EN 62305-2, Protezione contro i fulmini. Valutazione del rischio
- EN 62305-3, Protezione contro i fulmini. Danno materiale alle strutture e pericolo per le persone
- EN 62305-4, Protezione contro i fulmini. Impianti elettrici ed elettronici nelle strutture. Schema di installazione di un SPD in
applicazioni fotovoltaiche (Siemens)

eventuali fulmini che cadono nelle vicinanze Scaricatore di sovratensione (SPD) di Classe II
e aumentare il rischio di danni causati da secondo IEC 61643-1 (Siemens)
fulminazione diretta se l'impianto non è ese-
guito correttamente. gabbie metalliche di protezione situate in modo
È inoltre necessario verificare, nel caso di da non ombreggiare i pannelli, e adeguatamen-
impianti fotovoltaici collocati in copertura di te collegati a terra. La normativa (Iec 1312-1 e
edifici, se la struttura di sostegno dei moduli Cei 81-1) standardizza per le strutture quattro
altera o meno la sagoma dell'edificio: nel sistemi di protezione con efficienza decrescen-
primo caso può essere opportuno installare te, classificandoli secondo un indice chiamato
comunque un sistema di protezione dai fulmini (LPS, o “livello di protezione”.
lighting protection system). Le Guide CEI 82-25 e CEI 64-8/7-712 raccomandano inol-
Le analisi del rischio condotte sugli impianti fotovoltaici tre per i sistemi fotovoltaici l'adozione di SPD (surge protec-
tengono conto dell'estensione, struttura ed esposizione del tion devices, o scaricatori di sovratensione): gli SPD limitano
sistema fotovoltaico, ma anche della densità e frequenza di le conseguenze dagli sbalzi repentini di tensione all’edificio
fulminazione nel luogo di installazione. Il CESI ha svilup- dissipando l'energia in entrata, proteggendo così gli impianti
pato un servizio di rilevazione sulla frequenza e intensità di elettrici ed elettronici e i rispettivi componenti.
corrente dei fulmini (www.fulmini.it) che fornisce dati sta- I dispositivi di protezione dalle sovratensioni devono essere
tistici e rilevazioni puntuali. dimensionati per le correnti impulsive da fulmine previste
nel punto d’installazione.
LA PROTEZIONE DELL ' IMPIANTO Negli impianti civili è sufficiente installare un solo scarica-
Per proteggere l'impianto dalla fulminazione diretta è quindi tore, posizionato sul quadro generale dell'inverter (lato
consigliabile prevedere l'adozione di sistemi parafulmine sulla c.c.); per impianti di dimensioni maggiori, anche in trifase,
struttura, costituiti da paline opportunamente intervallate, o il sezionatore va nel quadro di parallelo. Nel caso di campi
fotovoltaici di grandi dimensioni, è opportuno raggruppare
Esempio di installazione di vari SPD in un impianto fotovoltaico un certo numero di stringhe di pannelli con un quadro di
connesso alla rete (ABB) campo, in cui viene installato il sezionatore.
A: Protezione di ciascun pannello solare (cella + connessioni) È anche consigliabile proteggere il lato in alternata dell'im-
B: Protezione della linea c.c. principale (all’ingresso del fabbricato) pianto, per salvaguardare l'elettronica dell'inverter – che da
C: Protezione fine dell’ingresso dell’inverter, lato c.c. solo può costare fino al 10% dell'impianto), inserendo tra
D: Protezione fine dell’uscita dell’inverter lato c.a. rete e inverter un dispositivo di interfaccia o un trasforma-
E: Protezione principale presso il punto di consegna dell’energia tore di isolamento, secondo la taglia dell'impianto. n

SI RINGRAZIA PER LA COLLABORAZIONE L'ING. MASSIMILIANO GALLI DI SIEMENS


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