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DAL TESTO ALL'IPERTESTO:Il testo narrativo e l'analisi testuale

del romanzo L'Ultimo Lupo

@ Luci
Il testo narrativo è un tipo di testo che si propone
principalmente di esporre dei fatti - veri o inventati, ma
sempre verosimili - per mettere in evidenza le pressioni,
le aspirazioni e i desideri che sono alla base della vita
degli uomini e delle loro azioni e ciò allo scopo di
procurare al lettore il piacere di seguire lo sviluppo dei
fatti in sé e per sé.
Il testo narrativo ha le sue strutture e i suoi ritmi
particolari ed è proprio di questo che ci siamo occupati
con la lettura e l'analisi testuale del romanzo "L'ultimo
lupo", allo scopo di stabilire che cosa è il romanzo e
come funziona.
Le vicende raccontate nel testo narrativo presentano
uno sviluppo nel tempo, prendono avvio da una situazione
iniziale e, attraverso una serie di passaggi, giungono ad una situazione finale.
I principali generi narrativi in prosa sono:
 fiaba
 favola
 leggenda
 novella
 racconto
 romanzo

Il romanzo ha diverse caratteristiche a seconda del genere:


 epistolare
 storico
 psicologico
 verista
 sociale
 poliziesco
 giallo
 fantascienza
 d'avventura
 rosa

In ogni testo narrativo si distinguono, in rapporto al


contenuto due elementi: la fabula e l'intreccio.
La fabula (o storia) è l'insieme degli eventi narrati nel
testo nella loro connessione naturale, cioè in successione
logico-temporale causale, l'intreccio invece, è il
montaggio che l'autore fa degli eventi della fabula nel
suo racconto, cioè l'ordine in cui dispone gli eventi
organizzandoli secondo connessioni che rispondono alle
sue esigenze espressive.
Il testo narrativo può essere scomposto in parti, o
meglio in tante unità narrative che indichiamo con il nome di sequenze.
Ogni sequenza è un'unità narrativa in sé conclusa, in cui è riconoscibile lo sviluppo di
un unico argomento.
Una sequenza può avere diverse funzioni:
- introduttiva: quando introduce i temi della narrazione o ambienta la storia nel suo
contesto;
- narrativa: quando riferisce fatti e vicende
- dialogata: quando riporta un dialogo intercorso tra i personaggi;
- descrittiva: quando sospende la narrazione per introdurre la descrizioni di luoghi,
ambienti e personaggi;
- riflessiva: quando riporta pensieri, ragionamenti, sentimenti dei personaggi o
dell'autore stesso;
- conclusiva: quando raccoglie i temi iniziali e in genere ne fa un rapido commento.
L'autore, perciò, a seconda delle proprie esigenze espressive e del tipo di racconto
che vuole scrivere, può variamente utilizzare i tre tipi di sequenze.
L'insieme organico di più sequenze narrative con il loro contorno di sequenze
descrittive, riflessive e dialogiche formano delle macrosequenze che costituiscono,
all'interno del testo i nuclei narrativi del racconto.
I nuclei narrativi del racconto sono i momenti essenziali in cui il testo si articola.
I testi narrativi esistenti sono tutti diversi uno dall'altro, tuttavia, in tanta
diversità , è possibile individuare uno schema unico, che costituisce la struttura -
tipo cui quasi tutti i testi narrativi sono riconducibili.
 Il testo narrativo si articola per lo più intorno a cinque momenti:
 situazione iniziale;
 rottura dell'equilibrio iniziale;
 evoluzione della vicenda (attraverso processi di peggioramento e di
miglioramento);
 ricomposizione di un equilibrio;
 situazione finale.

Il sistema dei personaggi.


Ogni narrazione ruota intorno ad almeno un personaggio,
dotato di caratteristiche particolari e protagonista
attivo o passivo degli eventi narrati.
I personaggi di un testo narrativo, costituiscono
l'elemento fondamentale per lo sviluppo della vicenda:
essi infatti agiscono direttamente o, a loro volta
raccontano circostanze antecedenti o parallele alla
narrazione principale. I personaggi principali di un testo
narrativo sono:
il protagonista: è il personaggio centrale della storia,
quello attorno al quale ruota tutta la narrazione, le cui
vicende fanno da filo conduttore e vengono seguite dalla
situazione iniziale fino all'epilogo finale;
l'antagonista: è il nemico del protagonista, colui che gli si oppone e cerca di
ostacolarlo nei suoi progetti, rompendo gli equilibri di una situazione;
l'aiutante: è in generale, un personaggio secondario che aiuta il protagonista, che
cerca di favorirlo nel superamento degli ostacoli;
l'oppositore: è il personaggio che si oppone alle azioni del protagonista, può essere
un collaboratore dell'antagonista, il quale ostacola l'eroe per tutta la vicenda e ne è
uno dei motori, oppure può agire per conto proprio frapponendo ostacoli temporanei
e parziali tra il protagonista e il suo scopo.
Caratterizzazione dei personaggi.
I personaggi sono gli attori del testo narrativo.
Qualunque sia il loro ruolo, agiscono e vivono le loro vicende come persone reali.
Tanto più reali quanto più il narratore è riuscito a caratterizzarne l'aspetto, i
pensieri, i comportamenti.
Tale caratterizzazione può avvenire in due modi diversi, direttamente e
indirettamente:
caratterizzazione diretta: la presentazione viene fatta direttamente dal narratore
il quale ci fornisce le informazioni sull'aspetto del personaggio, sul suo carattere,
sui suoi pensieri e atteggiamenti;
caratterizzazione indiretta: il personaggio viene costruito e presentato un poco
alla volta attraverso i suoi comportamenti, il modo in cui gli altri reagiscono alla sua
presenza, quello che dicono di lui: in questo caso è il lettore a dover ricavare da
tutti i dati presentati il "suo" ritratto del personaggio.
Vedi il sistema dei personaggi del romanzo "L'ultimo lupo"
Lo spazio della narrazione.
Vicende e personaggi dei testi narrativi sono sempre
collocati in un'ambientazione spaziale che può essere
oggetto di una descrizione minuziosa o di pochi cenni
sommari; il paesaggio reale o fantastico, fa da sfondo e
dà rilievo alle azioni.
Il tempo della narrazione.
Nella realtà, i fatti si svolgono secondo una sequenza temporale che va dal prima al
dopo e hanno una loro durata. Anche la narrazione distribuisce gli eventi in una
scansione temporale e con una durata, ma esse non coincidono con quelle reali.
Le vicende raccontate in un testo narrativo sono disposte in una scansione
temporale che non rispetta necessariamente l'ordine cronologico dei fatti.
Talora un personaggio racconta la sua storia precedente: altre volte l'autore
anticipa qualche elemento che i personaggi non hanno ancora vissuto. La narrazione
insomma, può fare salti nel tempo in avanti (anticipazioni) o indietro (retrospezioni).
I temi della narrazione.
Nel testo narrativo è possibile riconoscere lo sviluppo di uno o più temi. Anzi
potremmo dire che ciascun autore mette a fuoco, attraverso le sue opere, alcuni
temi di carattere ideologico, religioso, sociale ecc. e che il contenuto della
narrazione è il modo scelto per esprimere tali tematiche.
Il tema dunque non va confuso con il contenuto.
Temi rilevati con l'analisi testuale del romanzo "L'ultimo lupo":
- "essere o avere?" modi diversi per impostare la propria esistenza;
- l'anziano è un "valore" e non un peso per la società, è possibile intrecciare rapporti
fra le diverse generazioni;
- la vita è complicata, ma bella, per questo vale la pena di viverla;
- solitudine, dolore e nostalgia degli anziani; costretti ad abbandonare la loro casa
per trasferirsi dai figli o in un ospizio.
Contenuto.
L'autore descrive il processo di maturazione del giovane protagonista che, nell'arco
di un breve periodo, cambia profondamente e comincia a crescere davvero.
All'evoluzione del ragazzo si oppone la superficialità di fondo dei genitori, più
interessati al denaro, al successo, a ciò che "appare" piuttosto che ai veri dolori
della vita. Enzo cambia radicalmente grazie a due persone: Melania una coetanea più
matura e riflessiva, che con le sue osservazioni acute e spesso pungenti lo stimola e
lo induce a riflettere su alcuni aspetti della sua piatta esistenza e lo zio Mario,
fratello del nonno che riesce a scalfire la diffidenza e i pregiudizi del ragazzo,
facendogli scoprire un mondo sconosciuto e segreto: il mondo della natura. Enzo
arrivato per partecipare alla caccia all'ultimo lupo, finirà per salvare la preda. Una
scelta difficile, combattuta, che lo farà riflettere sul vero significato della vita.
DAL TESTO ALL'IPERTESTO: L'ipertesto a scopi didattici

@ Claudia V

Gli ipermedia sono sistemi complessi di testi interrelati, che offrono a chi li naviga
la possibilità di procedere autonomamente nella fruizione delle informazioni, di
integrare i dati testuali con numerosi altri media, e di interagire con il computer
per costruire autonomamente il proprio percorso di conoscenza degli argomenti
presentati.
L'ipertesto ha una struttura analoga a quella che in psicologia oggi viene definita
"struttura delle rappresentazioni interne delle conoscenze": una serie di
collegamenti (link) uniscono dei concetti o insiemi di concetti (nodi) e ci permettono
di collegare le informazioni in un modo analogo ai meccanismi di costruzione delle
conoscenze nella mente umana.
Negli ipertesti multimediali, siano essi su supporto fisico o siti web, la conoscenza,
quindi, è organizzata in modo non sequenziale.

I bambini in età di scuola


primaria, generalmente,
dominano significati e
contenuti individuando i
nodi-chiave dell'ipertesto:
vengono così attivate
strategie logico-
cronologiche e un positivo
orientamento nello spazio
virtuale.
I differenti modi di lettura
del prodotto ipermediale
sono comunque, in un certo
senso, strutturati alla base:
gli ipertesti sono realizzati
secondo una logica fondata
su relazioni di senso,
praticamente, su delle
mappe di navigazione, che
non sono altro che la
trasposizione concreta di
mappe concettuali. L'allievo
che segue un percorso di
apprendimento, navigando,
inizia ad appropriarsi di
nuovi significati usando
indicatori percettivi
multipli, operando
integrazioni di simboli e
significati, creando una sua
mappa dell'esperienza
ipermediale che sta
compiendo.
Sono possibili
vari tipi di
navigazione, a
seconda della
struttura
reticolare che il
creatore
dell'ipertesto ha
sotteso alla
programmazione,
e in base agli
scopi didattici
prefissati: la
navigazione
completamente
libera viene
effettuata
quando gli allievi
sono già in grado
di dominare le
metodiche di
interazione col
computer e si
sono orientati
nei contenuti dei
nodi, vi sono poi
diversi gradi di
strutturazione
che rendono
possibile la
manipolazione
delle
informazioni e
l'esplorazione
degli ambienti
ipermediali, la
progressiva
scoperta di nodi
cruciali, la scelta
delle
informazioni
rilevanti in modo
via via più
obbiettivo
(ipotesi-
verifica).
La produzione di ipertesti, quando viene gestita dai ragazzi, permette la
comprensione profonda di tale esperienza, ed è proprio su questo assunto che si
basa la realizzazione del progetto "Dal testo all'ipertesto", svolto anche dai ragazzi
della classe quinta di Torretta.

Realizzazione di un ipertesto multimediale (ipermedia)

TECNOLOGIA DIDATTICA
CONCEPT

Ideazione Partiamo dal testo: L'Ultimo lupo di Mino Milani

Pianificazione del processo di sviluppo Progettazione didattica a lungo e medio termine

Schematizzazione e realizzazione prototipi Negoziazione di mappe concettuali

INTERFACCIA

Progettazione dell'architettura e Analisi delle modalità di navigazione proprie di


dell'interfaccia allievi di scuola primaria

Creazione degli elementi dell'interfaccia Individuazione di nodi tematici coerenti e


comprensibili

Colore, tipo di scrittura, metafore di navigazione

MATERIALI

Acquisizione e/o produzione dei materiali Dal testo all'ipertesto: mappatura su cartaceo

Elaborazione dei materiali Digitalizzazione degli schemi, dei testi, delle


immagini, ricerca musicale, ricerca componenti
interattive,…

Postproduzione materiali digitalizzati

REALIZZAZIONE

Assemblaggio degli elementi in una produzione Postproduzione e test degli insegnanti


coerente
Navigazione da parte dei ragazzi alla ricerca di
Prove ed aggiustamenti nodi problematici

Duplicazione e distribuzione Download sul sito e/o masterizzazione CD-ROM


dei progetti di circolo

L'influenza dell'ipermedialità non si ferma all'area cognitiva: il tipo di insegnamento


richiesto nell'uso dei prodotti ipermediali a fini didattici deve produrre una
condivisione dei processi attivati per l'apprendimento, processi che portano l'allievo
alla risoluzione autonoma delle problematiche ed un'armonica esplorazione dei
contenuti presentati. In questi percorsi individuali, guidati dalle mappe concettuali
che l'allievo costruisce al fine di dare senso a quanto scoperto, interagiscono
necessariamente le diverse aree: cognitiva, affettiva e metacognitiva, in una reale
produzione di sapere unitario.

Mappa dell'ipertesto L'ultimo lupo


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Progettazione e realizzazione ipertestuale, grafica, HTML, a cura di Claudia Valentini.
Progettazione, organizzazione, realizzazione didattica a cura di Luciana Pace.
Istituzione: Direzione Didattica G.Galilei AQ.
Realizzato nell'anno scolastico 1998/1999.

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