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Documento scaturito dalla riunione di oggi tenutasi oggi a Napoli sulla base dell’ordine del giorno approvato
nell’ultima direzione regionale del Pd . Alla discussione hanno preso parte: Enzo Amendola, segretario regionale Pd
Campania; Giuseppe Russo, capogruppo Pd in Consiglio regionale; Stella Bianchi, responsabile nazionale Pd
ambiente; i rappresentanti dei parlamentari Pd campani; i segretari provinciali Pd; Paolo Giacomelli, assessore
Comune di Napoli all’igiene urbana; Antonio Borriello, capogruppo Pd Consiglio comunale Napoli; il sindaco di
Acerra, Tommaso Esposito, e il sindaco di Trecase, Gennaro Cirillo; i capigruppo Pd nei Consigli provinciali.
Dall’emergenza rifiuti non siamo mai usciti. È un dato ormai inconfutabile, al di la’ dei
tentativi propagandistici e strumentali messi in atto da Berlusconi e dal suo Governo. Il
“decreto di fine emergenza”, ha mostrato tutti i suoi limiti, riducendosi a indicare nel
Presidente della Regione e nei Presidenti delle Province i soggetti a cui compete il governo
dell’intero ciclo dei rifiuti, sottraendosi dalla responsabilita’ di costruire un contesto positivo
in cui queste istituzioni devono agire.
In questi due anni e mezzo, malgrado gli squilli di tromba e poteri straordinari super
rafforzati, non si hanno garanzie sul funzionamento del termovalorizzatore, sulla gestione
delle discariche vi sono state carenze e approssimazioni, sulla realizzazione degli impianti, a
partire da quelli per la frazione organica, non si è razionalizzato il sistema per la raccolta, anzi
si è creata un’ulteriore confusione di competenze tra Comuni e Provincie con aggravi di costi e
rendendo praticamente impossibile la programmazione e lo sviluppo della raccolta
differenziata in molti Comuni.
Inoltre, non si è effettuata, nonostante gli impegni, alcuna operazione di bonifica delle aree e
dei territori interessate dalle discariche, rendendo meno credibile qualsiasi ipotesi di
localizzazione di discarica.
E’ necessario:
rispondere alla richiesta dei Comuni, interessati in questi anni da siti di deposito dei
rifiuti o da discariche, per avviare le bonifiche e le compensazioni ambientali previste
dagli accordi con il Governo nazionale;
Incomprensibile, anche alla luce dei richiami della Comunità europea, l’apertura di una
seconda discarica, Cava Vitiello, nel Parco Nazionale del Vesuvio.
Infine, e’ insopportabile, anche per il basso livello, l’ennesima polemica contro la Campania
alimentata dalla Lega Nord attraverso i suoi rappresentanti di Governo e che ispirano per
limitati interessi territoriali una politica basata solo sui tagli alle risorse al Sud. Sono scelte
sbagliate e miopi incapaci di rispondere agli urgenti problemi del Paese e del Mezzogiorno in
particolare.
Così come sono inutili le polemiche nei confronti del Comune di Napoli. Si dimentica che in
citta’ è allocata la discarica di Chiaiano tuttora in funzione, che l’amministrazione comunale
non si e’ mai sottratta ai propri doveri sulla costruzione di un termovalorizzatore.
L’amministrazione comunale e’ ancora in attesa del finanziamento regionale di oltre 8milioni
di euro per la raccolta differenziata e il pagamento da parte della Provincia delle spese
sostenute (12milioni di euro) per la gestione degli impianti Stir di Giugliano (Na) e Tufino
(Na).
La verità è che il Governo nazionale non ha mantenuto i suoi impegni alimentando, di fatto,
l’emergenza di questi giorni.
Solo in un quadro di piena assunzione di responsabilità e di collaborazione istituzionale
potremo superare questo momento. Le istituzioni, preposte e indicate per decreto di fine
emergenza, devono recuperare credibilità riprendendo una capacita’ di dialogo e confronto
con le comunita’. Solo cosi’ possiamo strutturare il consenso necessario per uscire da questo
tunnel. Non saranno certo le scorciatoie limitate alle misure di ordine pubblico a rendere piu’
spedito il cammino.