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Biologia 39 – Traduzione 1
L’energia necessaria per effettuare il legame peptidico è fornita dall’aminoacido attivato (a sua
volta ricevuta al momento dell’attivazione da parte dell’aminoacil tRNA-sintetetasi). In seguito al
legame peptidico, la metionina si trasferisce dal sito (P) del primo tRNA a quello (A) del secondo
tRNA.
7. Il ribosoma avanza di una tripletta sull’mRNA. Nel fare ciò, sposta il primo tRNA nel sito E ed il
secondo nel sito P, liberando, quindi, il sito A.
Il fenomeno dell’allungamento è consentito da un altro fattore di allungamento (EF2-GTP ) e
l’energia necessaria è fornita dall’idrolisi del secondo GTP in GDP.
8. Un terzo tRNA unito all’EF1-GTP si porta nel sito A… si forma il legame peptidico tra il nuovo
aminoacido ed il secondo … il ribosoma avanza di una tripletta … e il primo tRNA (che era collocato
nel sito E) viene espulso dal ribosoma e va nel citosol mentre, il terzo tRNA passa dal sito P quello E
… ed un nuovo tRNA-EF1-GTT approda nel sito A. L’intero processo prosegue fino a quando non è
stata completata la lettura dell’mRNA.
Modifiche post-traduzionali
Dopo essere state sintetizzate, le proteine devono subire delle modifiche per diventare proteine mature in
grado di svolgere le proprie funzioni.
Le modifiche post-traduzionali possono essere:
Chimiche… avvengono nel RER. Le modifiche più importanti sono la N-glicosilazione, l’aggiunta di
lipidi, la formazione di ponti disolfuro, la fosforilazione e il taglio proteico. Quest’ultimo è
importante per rendere attive molte proteine. Infatti, di solito le proteine vengono prodotte in una
forma inattiva.
Un esempio di questo tipo è l’insulina che viene prodotta come pro-insulina e, poi, in seguito due
successivi tagli proteolitici, si trasforma in insulina attiva.
Conformazionali ( folding). Il processo di ripiegamento delle proteine porta alla formazione di
strutture tridimensionali. Il ripiegamento può avvenire sia contemporaneamente alla traduzione
(della sintesi proteica) che alla fine di questa.
Oltre ai processi di folding che avvengono nel RER, il ripiegamento è garantito anche da altre due
classi di enzimi
Foldasi, che comprendono essenzialmente due gruppi
Disolfuro-isomerasi (che crea i ponti disolfuro)
Peptidil prolil-isomerasi (che converte tutti i legami della prolina cis in trans).
Chaperon (o chaperones o Heat Schock Proteins - HSP), che furono, in origine, descritte
come proteine da shock termico (vedi esperimento della Drosofila e Hsp70).
In realtà, vengono prodotte non solo in risposta a shock termico ma anche a causa di:
Altri fattori ambientali (presenza di metalli pesanti, chemioterapici)
Stati patologici (infezioni, febbre, neoplasie)
Fattori cellulari (per es. fattori di crescita).
Tutti i chaperon hanno una struttura in comune, caratterizzata da:
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Una sequenza N-terminale di 450 aminoacidi, detta dominio ATPasico (col quale
legano l’ATP che serve a fornire l’energia necessaria per ripiegare le proteine)
Una sequenza C-terminale di 200 aminoacidi, detta dominio di riconoscimento (col
quale riconoscono e si legano alla proteina da ripiegare).
I chaperon si legano ai siti idrofobi delle proteine per evitare che questi, per
sfuggire all’acqua, si aggreghino tra loro o con siti idrofobi di altre proteine
(provocando, in entrambi i casi, un non corretto ripiegamento della proteina).
Ci sono due tipi di chaperon molecolari:
Chaperoni veri e propri (di piccole dimensioni – 200 KDa): si legano alla
catena proteica non appena questa esce dal ribosoma. Le principali classi di
chaperoni sono la Hsp70 e le Hsp90 (Heat schock proteins … 70 e 90 sta ad
indicare il peso molecolare) e la calnexina. Gli chaperoni molecolari
possono agire sia nel RER che nel citoplasma.
Chaperonine (di grandi dimensioni 800 KDa), che si legano a proteine già
completamente formate ma che hanno perso la propria struttura
tridimensionale a causa di agenti denaturanti.
Bilancio energetico
La sintesi proteica consuma molta più energia di qualunque altro processo di sintesi (glucidica, lipidica, etc).
Per un singolo amminoacido:
2 legami fosfato (ATP) per unire l’aminoacido al tRNA (da parte dell’aminoacil tRNA sintetasi);
1 legame fosfato (GTP) per legare il tRNA al ribosoma e all’mRNA (da parte dell’ EF1-GPT);
1 legame fosfato (GTP) per far scorrere il ribosoma sull’mRNA (da parte dell’ EF2-GPT);
Per ciascuna proteina
Energia per costituire il complesso di inizio,
Energia per la fase per la fase di terminazione,
Energia spesa per i tRNA non corretti legati dall’aminoacil tRNA sintetasi,
Energia spesa per l’uscita dei tRNA non corretti dal ribosoma durante la fase di allungamento.
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