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Repubblica italiana
In nome del popolo italiano
Tribunale di Monza
- Sezione distaccata di Desio -
in composizione monocratica nella persona del dott. Federico Rolfi, in funzione di Giudice Unico, ha
pronunciato la seguente
SENTENZA
nella causa civile iscritta al numero di ruolo generale sopra riportato, promossa con atto di citazione
notificato in data 24 ottobre 2005 a ministero dell'Aiutante Ufficiale Giudiziario addetto all'Ufficio Notifiche
del Tribunale di Monza sezione staccata di Desio
DA
Immobiliare Cyprea s.r.l., in persona dell'amministratore unico Sig. Stefano Piva, con sede in Milano, ed
elettivamente domiciliata a Desio, via ..., n. 1, presso lo studio dell'avv. Roberto Lissoni, che la rappresenta e
difende, come da procura a margine dell'atto di citazione
ATTORE
CONTRO
S.I., quale titolare dell'impresa individuale "The Metal di S.I.", corrente in Cesano Maderno, ed elettivamente
domiciliata a Seregno, via C., n. 113, presso lo studio dell'avv. Giuseppe Galli, che la rappresenta e difende,
come da procura a piè dell'atto di citazione notificato
CONVENUTA
OGGETTO: responsabilità contrattuale e precontrattuale e risarcimento danni
CONCLUSIONI: all'udienza del 10 aprile 2007 i procuratori delle parti precisavano le proprie conclusioni
come da fogli separati allegati al verbale d'udienza e qui riprodotti in copia fotostatica
Fatto
Con citazione del 12 maggio 1998 la Associazione Danze sportive ENEA conveniva, nella veste di conduttrice,
dinanzi al Tribunale di Roma, la locatrice società Ristorante Micio di Bernardini e C., società in nome collettivo, e
ne chiedeva la condanna al pagamento dei canoni corrisposti ed alla restituzione del deposito cauzionale, oltre al
rimborso delle spese sostenute per la ristrutturazione dei locali siti in (OMISSIS), che dovevano essere adibiti a
Palestra di danza. Il Comune di Ardea aveva negato il mutamento della destinazione. La società convenuta si
costituiva contestando il fondamento delle domande e spiegava riconvenzionale per canoni non corrisposti.
Il Tribunale di Roma con sentenza del 26 novembre 1999 rigettava entrambe le domande, principale e
riconvenzionale. Contro la decisione proponeva appello l'Associazione Danze, deducendo la condotta
fraudolenta della società locatrice e chiedendo la riforma della decisione; resisteva la controparte chiedendo il
rigetto del gravame.
La Corte di Appello di Roma, con sentenza del 28 febbraio 2002, così decideva: rigetta l'appello e condanna
l'appellante alla rifusione delle spese del grado.
Contro la decisione ricorre la Associazione Danze con unico articolato motivo, resiste la controparte con
controricorso.
Su richiesta del Procuratore Generale è stata trattata con il rito camerale ai sensi dell'art. 375 c.p.c.. Il P.G. ha
concluso per la manifesta infondatezza del ricorso.
Diritto
P.Q.M
Rigetta il ricorso e condanna la Associazione danze sportive Enea in liquidazione, a rifondere alla società
Ristorante Micio di Bernardini e C., in liquidazione, onorari e spese di questo giudizio di cassazione, che liquida
in Euro 2600,00 per onorari ed Euro 100,00 per spese, oltre accessori e spese generali come per legge.
Così deciso in Roma, il 30 aprile 2007.
Depositato in Cancelleria il 5 giugno 2007
REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale di Reggio Calabria, seconda sezione civile, in persona del giudice unico dott. Santo Melidona, ha
pronunciato la seguente
SENTENZA
nella causa civile di primo grado iscritta al n. 723 del ruolo generale degli affari contenziosi dell'anno 2001,
riservata per la decisione all'udienza del 15.3.2004, vertente
TRA
D'A. R., rappresentata e difesa dall'avv. Maria Grazia Bottari, presso il cui studio in Reggio Calabria, via Dei
Bianchi n. 3 è elettivamente domiciliata, come da mandato in atti
ATTRICE
CONTRO
F. M. T. R. e F. D. R., in proprio e nella qualità di figli legittimi e soli eredi di G. R., rappresentati e difesi
dall'avv. Antonio Saffioti, presso il cui studio in Reggio Calabria, via Frà G. Melacrinò n. 14/a sono
elettivamente domiciliati, come da mandato in atti
CONVENUTI
CONCLUSIONI DELLE PARTI
Udienza del10 marzo 2003.
L'avv. Bottari, per l'attrice: "chiede che l'On.le Tribunale, rigettate tutte le contrarie difese, eccezioni ed
istanze, voglia accogliere la domanda proposta e, per l'effetto, condannare i convenuti alla restituzione della
somma di 10.329,10 euro, oltre interessi e rivalutazione monetaria dalla data dell'indebito al saldo, con
vittoria di spese e competenze di giudizio; si riporta a tutte le difese svolte nei verbali e negli scritti di causa".
L'avv. R., per delega dell'avv. Saffioti, per i convenuti: "si riporta alle difese, deduzioni, eccezioni e
richieste svolte e formulate in seno ai propri atti difensivi ed ai verbali di causa, ciascuna e tutte da intendersi
per qui integralmente riportate e trascritte, insistendo per l'accoglimento delle conclusioni già rassegnate in
comparsa di costituzione e, quindi, per il rigetto della domanda attorea e per l'accoglimento della spinta
domanda riconvenzionale da intendersi per qui integralmente riportata e trascritta, con vittoria di spese e
competenze del giudizio".