ABC è un acronimo, dove A sta per antecedent, B per belief e C sta per consequence.
L’antecedent è lo stimolo di partenza,una situazione problematica in cui
la sofferenza emotiva si è presentata in maniera particolarmente vivida e intensa.
I belief sono i pensieri, le convinzioni di cui ci si serve per valutare
–positivamente o negativamente- l’antecedent. Tali pensieri spesso agiscono al di fuori della consapevolezza. (Es: "oggi non mi va proprio di parlare in pubblico", "voglio fare una bella figura", "devo assolutamente fare una bella figura, altrimenti non valgo niente").
Infine i C, le consequences, possono essere emozioni o comportamenti,
azioni. (se penso che devo assolutamente fare bella figura è molto probabile che mi senta teso, nervoso, ansioso). Abbiamo detto che l’A è una situazione. In realtà, è più corretto dire che durante la fase iniziale di familiarizzazione con il metodo è preferibile usare situazioni reali e recenti come A. Ma non è necessario che l’A sia una situazione o un evento esterno. Si può considerare un A anche un evento immaginario, possibile o perfino impossibile; uno stato d’animo interno, un’emozione, un pensiero. Può essere una relazione e può appartenere al passato, al presente o al futuro. Facciamo un esempio:
Nella colonna delle A vengono inseriti gli “antecedents” (gli
antecedenti), ovvero situazioni, episodi ma anche stati emotivi situazionali (come, ad esempio, “sono a casa da solo”); nella colonna centrale dei B vengono inseriti i “beliefs” (le credenze), pensieri (più o meno automatici) che il paziente “produce” per dare significato all’A antecedente; nella colonna finale dei C, rientrano le “consequences” (le conseguenze) in termini emotivi (“cosa provo”) e comportamentali (“cosa faccio”)influenzate dalle credenze in B.
A questo punto l’ABC cognitivo si configura così:
A (Antecedents) B (Pensieri, C (Consequences)
Convinzioni)
Non sopporto di stare Emotive: Noia
Sono a casa da senza far niente. solo. Comportamentali: Mi sento inutile. Abbuffata