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ANTICHI MESTIERI A TOLFA

SELLAI E BASTAI

La viscerale passione dei tolfetani per il cavallo, l’atavico uso come mezzo di
spostamento nel lavoro dei campi e compagno prezioso nel governo delle mandrie di
bestiame, hanno favorito lo sviluppo e la sopravvivenza di antichi mestieri come i
“SELLAI”, ormai quasi scomparsi ovunque.
E mentre in altre localita’ i sellai si sono trasformati in tappezzieri e materassai per
scarsita’ di lavoro, a Tolfa sono stati i tappezzieri a trasformarsi in sellai e artigiani
del cuoio. Dagli anni ’60 del 1900 c’e’ stata una forte richiesta della sella tolfetana per
passeggiate a cavallo e della catana come oggetto dell’abbigliamento alla moda.
Ma anche di cincture, portafogli e finimenti in pelle, dando impulso all’antica
tradizione dell’artigianato del cuoio.
L’attivita’ dei bastai e la manifattura dei basti, invece e’ scomparsa. Erano sempre i
sellai a modellare a colpi di ascia la sagoma del basto fatta di arcioni e tavole di legno
e imbottita, con abile maestria, di pelo animale. Il basto, una volta messo in groppa al
cavallo, mulo o asino, serviva al trasporto di bigonci carichi di uva della vendemmia,
materiale vario e legna da ardere ottenuta dal taglio dei boschi.
Attorno agli anni ’60 del 1900, esisteva ancora a Tolfa l’antico mestiere del
“CAVALLARO” o “CASENGO” che trasportava la legna tagliata, dai boschi sino a
destinazione. La scomparsa di questo mestiere e i mezzi moderni di trasporto hanno
decretato l’estinzione dell’arte dei bastai che ancora oggi sopravvive insieme al
mestiere del cavallaro in qualche angolo remoto dell’Abruzzo.

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