Fondamenti di metrologia
Perché misurare?
• Si misura per conoscere il mondo fisico, quantificando le
diverse grandezze che lo caratterizzano.
• L’informazione quantitativa su una grandezza fisica
(misurando) è ottenuta attraverso le misurazioni (o
misure), impiegando adeguati strumenti e secondo
opportuni metodi.
1
Perché misurare?
Motivazioni di tipo commerciale e legale
Perché misurare?
Motivazioni di tipo tecnico
– Prove di accettazione
• Intercambiabilità fra i prodotti di più fornitori
– Prove per la verifica della qualità del processo produttivo
• Compatibilità fra pezzi provenienti da più processi
– Prove per la verifica della qualità dei prodotti finiti
– Confronto fra prodotti di fornitori differenti
– Accettazione del prodotto sulla base della prova eseguita
2
Perché misurare?
Motivazioni di tipo scientifico
– Indagine sul mondo fisico per ottenere informazioni quantitative
Come misurare?
• Ci si accorda
– su una proprietà di un fenomeno, di un corpo o di una sostanza,
che può essere espressa quantitativamente grandezza
(misurando)
– Esempio: lunghezza
– su un’unità di misura (e sul campione che la rappresenta)
– Esempio: metro, piede, palmo, ...
(problema: la conversione fra unità di misura differenti…)
3
Come misurare?
• Comunicazione delle informazioni
– Intersoggettività dell’informazione
– Accordi per la comprensione del messaggio comunicato
ASPETTI IMPORTANTI:
• Compatibilità fra le misure eseguite in tempi e luoghi differenti e fra
le modalità di misurazione
• Ripetibilità e Riproducibilità delle misure
• Riferibilità della misura
7
La misurazione richiede
• Un insieme di fenomeni o oggetti di cui si considera una determinata
proprietà (grandezza)
– Esempio: lunghezza, peso, temperatura, …
• Un insieme di relazioni empiriche definite sull’insieme, con
riferimento alla proprietà
– Esempio: equivalente, più grande
• Un insieme di numeri, con associate le relazioni fra numeri
– Esempio: numeri reali - uguale, maggiore
• La definizione delle funzioni di trasformazione che permettano il
passaggio:
– proprietà ⇒ numeri
– relazioni empiriche ⇒ relazioni fra numeri
– Esempi: equivalente ⇒ = (uguale)
più grande ⇒ > (maggiore)
• La definizione di una unità di misura con il relativo campione
8
4
Misurare
• Misurare significa dunque acquisire e trasmettere informazioni sul
mondo fisico
• Il procedimento con cui si misura si chiama misurazione
• La misura di una grandezza (misurando) è generalmente definita
come il confronto quantitativo di questa stessa grandezza con un’altra
grandezza, omogenea con quella che si vuole misurare, che viene
considerata come unità di misura.
• L’unità di misura viene materializzata da un campione materiale; nei
metodi di misura strumentali il campione è implicito nella taratura
dello strumento.
il sistema
misurato
il metodo il campione
il misurando
L’unità di misura
lo strumento
l’utilizzatore
10
5
Gli “attori” della misurazione
il sistema
misurato
il metodo il campione
il misurando
L’unità di misura
lo strumento
l’utilizzatore
l’utilizzatore
12
6
Gli “attori” della misurazione
il sistema
misurato
il metodo il campione
il misurando
L’unità di misura
lo strumento
l’utilizzatore
13
l’utilizzatore
14
7
Gli “attori” della misurazione
il sistema
misurato
il metodo il campione
il misurando
L’unità di misura
lo strumento
l’utilizzatore
15
La maggior parte delle misure è ottenuta per via indiretta (quasi sempre per
ragioni di comodità, costo, disponibilità di strumenti o campioni, ecc.)
Con riferimento agli esempi precedenti: la densità potrebbe essere ottenuta
anche con un densimetro; la resistenza potrebbe essere ottenuta per confronto
16
con resistore campione…
8
Misurare
• Misurare significa dunque acquisire e trasmettere informazioni sul
mondo fisico
• Il procedimento con cui si misura si chiama misurazione
• La misura di una grandezza (misurando) è generalmente definita
come il confronto quantitativo di questa stessa grandezza con un’altra
grandezza, omogenea con quella che si vuole misurare, che viene
considerata come unità di misura.
• L’unità di misura viene materializzata da un campione materiale; nei
metodi di misura strumentali il campione è implicito nella taratura
dello strumento.
9
• Esempi
1) L’interazione del sistema misurato sul trasduttore.
(es: in una misura di portata di un fluido caldo, la risposta del trasduttore di
portata potrebbe essere modificata dalla temperatura del fluido).
2) Il carico strumentale.
Lo strumento elettrico che rileva l’uscita del trasduttore carica quest’ultimo con
la propria impedenza di ingresso, e pertanto si altera il valore della tensione a
vuoto prodotta dal trasduttore.
3) Stabilità del sistema ausiliario.
Nel caso di sistemi dotati di alimentazione elettrica, il segnale prodotto può
risentire della stabilità nel tempo della tensione di alimentazione.
4) Le condizioni ambientali.
Temperatura, umidità, altitudine, disturbi di natura elettromagnetica, ecc.
modificano le condizioni ideali di misura.
19
l’utilizzatore
10
Gli “attori” della misurazione
il sistema
misurato
il metodo il campione
il misurando
L’unità di misura
lo strumento
l’utilizzatore
l’utilizzatore
11
Gli “attori” della misurazione
il sistema
misurato
il metodo il campione
il misurando
L’unità di misura
lo strumento
l’utilizzatore
l’utilizzatore
12
Gli “attori” della misurazione
il sistema
misurato
il metodo il campione
il misurando
L’unità di misura
lo strumento
Procedimento Software
l’utilizzatore
rni
e ni este
Fenom l’utilizzatore
13
Effetti
Se il processo di misura è ripetuto un certo
numero di volte, i risultati ottenuti sono
sempre differenti, anche se le condizioni di
misura non sono cambiate.
27
28
14
Risultato di una misurazione
15
METROLOGIA
31
Terminologia metrologica
Le definizioni sono tratte dal “Vocabolario Internazionale dei termini fondamentali e generali in
metrologia” (abbreviato in VIM). Nelle definizioni sono tra parentesi parole o espressioni che
possono essere omesse, se ciò non è fonte di equivoci.
Grandezza (misurabile)
Attributo di un fenomeno, corpo o sostanza, che può essere distinto
qualitativamente e determinato quantitativamente
In senso generale: lunghezza, tempo, massa, temperatura, resistenza elettrica …
In senso determinato: lunghezza di una data barra, resistenza di un dato filo …
Misurando:
Grandezza in senso determinato sottoposta a misurazione
Misurazione:
Insieme di operazioni che ha l’obiettivo di determinare un valore di una
grandezza
Principio di misura:
Base scientifica di una misurazione
Esempio: effetto termoelettrico applicato alla misurazione di una temperatura
32
16
Terminologia metrologica
Procedura di misura:
Insieme delle operazioni, descritte in termini dettagliati, usate per effettuare
determinate misurazioni secondo un dato metodo
Nota: esso è di solito registrato in un documento, a volte chiamato esso stesso
“procedura di misurazione” o “metodo di misurazione”
Metodo di misura:
Sequenza logica di operazioni, descritte in termini generali, utilizzate per
eseguire una misurazione
Esempio: metodo di sostituzione, metodo di zero, …
33
Terminologia metrologica
Unità di misura:
Termine di riferimento adottato, per convenzione, per confrontare una grandezza
con altre della stessa specie
34
17
Terminologia metrologica
Errore (di misura):
Risultato di una misurazione meno un valore vero del misurando
Note:
Poiché un valore vero non è determinabile, in pratica si usa un valore
convenzionalmente vero (valore attribuito ad una grandezza in senso
determinato ed accettato, a volte per convenzione, come avente
un’incertezza adatta per un dato scopo); esso e anche denominato “valore
assegnato”, “migliore stima del valore”, “valore convenzionale”.
Esempio: il valore assegnato alla grandezza realizzata da un campione di
riferimento
In connessione a “valore vero” si usa l’articolo indeterminativo “un” (e
non l’articolo determinativo “il”) perché vi possono essere diversi valori
compatibili con la definizione di una data grandezza in senso determinato
Terminologia metrologica
Accuratezza
Grado di concordanza tra il risultato di una misurazione ed un valore vero del
misurando
36
18
Accuratezza vs. ripetibilità – una rappresentazione intuitiva…
Terminologia metrologica
38
19
Compatibilità delle misure
• Esempio:
• a e b sono compatibili
a • b e c sono compatibili
prova
b • a e c NON sono compatibili
misura
Terminologia metrologica
Taratura:
Insieme delle operazioni che stabiliscono, sotto specificate condizioni, la
relazione tra i valori di una quantità indicati da uno strumento o da un sistema
di misura e i corrispondenti valori realizzati dai campioni. (VIM)
20
Taratura vs. calibrazione
La calibrazione è l'operazione in cui uno strumento di misura viene regolato in
modo da migliorarne l’accuratezza.
L'operazione richiede il confronto con delle misure di riferimento prodotte utilizzando uno
strumento campione. Spesso sono necessarie anche conoscenze specifiche dello strumento
(normalmente in possesso del costruttore e del relativo servizio d’assistenza)
Calibrazione:
Insieme di operazioni svolte su un sistema di misura, affinché esso fornisca
indicazioni prescritte in corrispondenza di determinati valori di una grandezza da
sottoporre a misurazione
La taratura verifica le caratteristiche dello strumento mentre la calibrazione cerca
di migliorarle.
In inglese:
taratura si traduce “calibration”;
calibrazione si traduce “adjustment” (termine spesso usato nelle normative
internazionali e riportato in italiano anche con i termini aggiustamento, regolazione
o messa a punto). 41
21
Enti di standardizzazione
IEC
ingegneria
ISO CENELEC elettrica ed
Nel mondo
IEC elettronica
CEI
CEN
In Europa CENELEC ISO
Tutti gli altri
xxxxUNIxxxx CEN settori
In Italia
CEI UNI
44
22
Terminologia metrologica
Riferibilità
Proprietà del risultato di un misurazione consistente nel poterlo riferire a
campioni appropriati, attraverso una catena ininterrotta di confronti
45
46
23
Compito della metrologia legale è quello di verificare che tutti gli strumenti
di misura impiegati nelle transazioni commerciali o per i quali specifiche
disposizioni legislative prevedono ben definiti requisiti di riferibilità e di
affidabilità, rispondano ai requisiti previsti dalla legislazione vigente o da
documenti normativi concordati nell’ambito dell’Organizzazione
Internazionale di Metrologia legale (OIML).
Per quanto concerne l’Italia, i compiti di metrologia legale sono svolti, alle
dipendenze del Ministero dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato,
dall’Ufficio Centrale e da Uffici decentrati a livello provinciale, presso le
Camere di Commercio.
Obiettivi :
stabilire quali misurazioni effettuare, le prestazioni minime sulle
operazioni di misura, le modalità di misurazione (da eseguire con
strumentazioni certificate, di data classe metrologica)
sottoporre a controlli regolamentari gli strumenti di misura destinati
alla vendita diretta al pubblico, alle transazioni commerciali tra imprese, a
misurazioni finalizzate a stabilire multe e sanzioni, al controllo della salute
pubblica, alla sicurezza, alla protezione ambientale.
47
EUROMET
Organismo per la collaborazione Europea per i Campioni di Misura
EA
European Accreditation (ex WECC)
MRA
Mutual Recognition Agreement
48
24
METROLOGIA SCIENTIFICA
METROLOGIA SCIENTIFICA EETECNICA
TECNICA
49
IMGC: per i campioni riguardanti le unità di misura impiegate nel campo della
meccanica e della termologia;
IEN: per i campioni riguardanti le unità di misura del tempo e delle
frequenze e per le unità di misura impiegate nel campo dell'elettricità, della
fotometria, dell'optometria e dell'acustica;
ENEA: per i campioni nazionali delle unità di misura impiegate nel campo
delle radiazioni ionizzanti.
50
25
A livello mondiale
L’accordo di riconoscimento mutuo (MRA) è stato redatto nel 1999 dal CIPM; esso
è destinato alla firma dei direttori degli istituti metrologici nazionali (NMI) degli
Stati membri della Convenzione del Metro.
Obiettivi
• stabilire il grado d’equivalenza dei campioni di misura nazionali mantenuti
dagli NMI;
• provvedere al riconoscimento mutuo dei certificati di taratura e di misurazione
emessi dagli NMI;
• fornire in questo modo ai Governi e ad altre parti un solido fondamento ad altri
e più estesi accordi legati al commercio internazionale, agli affari ed alle attività di
regolamentazione.
52
26
ACCORDO DI MUTUO RICONOSCIMENTO – (MRA)
Procedimento d’attuazione
• confronti internazionali di misurazioni, denominati confronti chiave;
• confronti internazionali supplementari di misurazioni;
• messa in opera da parte degli NMI di sistemi di qualità e dimostrazione della
propria competenza.
Risultato
• dichiarazione da parte di ciascun istituto delle proprie capacità di misurazione,
che sono inserite in un database gestita dal BIPM e pubblicamente accessibile
tramite il Web.
A livello europeo
scopo dell’EUROMET:
• sviluppare la cooperazione tra i laboratori nazionali di metrologia.
• assicurare un uso efficace degli strumenti metrologici
scopo dell’EA:
• sviluppare, valutare e assicurare accordi di mutuo riconoscimento dei
certificati di taratura.
27
A livello nazionale
56
28
Il risultato di questo sistema, che garantisce il trasferimento delle unità di
misura dal livello di riferimento dei campioni primari a quello applicativo
attraverso una catena ininterrotta di confronti, è che le misurazioni effettuate
sono riferibili sia ai campioni italiani sia ai campioni nazionali di altri paesi
57
58
29
L’organizzazione della metrologia
METROLOGIA LEGALE
METROLOGIA LEGALE
Livello
Livello OIML: Organizzazione
Internazionale
Internazionale OIML Internazionale di
Metrologia Legale
Livello
Livello
CE: Commissione
CE / WELMEC
Europeo
Europeo
Europea
Livello
Livello Ufficio Centrale Metrico WELMEC: (Western)
Nazionale
Nazionale European Legal
Uffici Metrici Provinciali
Metrology
Cooperation
Utilizzatori di strumenti
(Impegnati nelle transazioni commerciali)
59
A livello mondiale
obiettivi dell’OMIL:
• coordinare e armonizzare a livello internazionale i regolamenti
amministrativi e tecnici sulle misure e le strumentazioni di misura dei
paesi membri.
60
30
A livello europeo
61
A livello nazionale
62
31
Sistema Internazionale (SI)
E’ un problema di:
• Accordo tra paesi
• Possibilità di impiegare oggetti o apparecchi (i campioni) che si possano
confrontare facilmente
63
In Italia:
• DPR 802/1982: obbligo dell’uso del SI in Italia
• Legge 273/91: Servizio Nazionale di Taratura in Italia
• DM 591 D.M. 30 nov 1993: su proposta degli Istituti Metrologici Primari,
si definisce l'insieme dei campioni nazionali di alcune unità di misura del
Sistema Internazionale per quanto riguarda sia le unità SI di base sia alcune
unità derivate. Per ciascuna di esse viene indicato il campione (e la relativa
incertezza), l'istituto che lo realizza, mantiene e dissemina.
64
32
Sistema Internazionale
Derivato dall’estensione del sistema razionalizzato di Giorgi.
• Si basa su:
– sette unità di misura “di base”
– due unità di misura “supplementari”
– un numero opportuno di unità di misura “derivate” che si
ottengono combinando le precedenti secondo regole molto
semplici.
Sistema Internazionale
Grandezza Unità SI
nome simbolo
Lunghezza metro m
Massa kilogrammo kg
Tempo secondo s unità di base
Intensità di corrente elettrica ampere A
Temperatura termodinamica kelvin K
Quantità di sostanza mole mol
Intensità luminosa candela cd
Grandezza Unità SI
nome simbolo
unità supplementari
Angolo piano radiante rad
Angolo solido steradiante sr
66
33
67
Sistema Internazionale
• Sistema assoluto, indipendente, completo, coerente, razionalizzato,
decimale
Assoluto: i campioni non sono legati ne’ al tempo ne’ al luogo della
misurazione
Indipendente: nessuna unità di base si esprime mediante le altre
Completo: numero di unita’ di base sufficiente per derivare, mediante le
relazioni stabilite dalle leggi della fisica, le unità delle altre grandezze
(unità derivate).
Coerente: i coefficienti per le nuove unità sono sempre di valore
unitario e i multipli e i sottomultipli delle unità di misura, il cui uso può
essere comodo, sono decimali
Razionalizzato: non vi e’ 4 pigreco in certe espressioni
elettromagnetiche
Decimale: multipli e sottomultipli decimali
68
34
Sistema Internazionale
unità derivate
• Le unità SI derivate si ottengono combinando tra loro le unità di base
in monomi del tipo seguente:
mα · kgβ · sγ · Aδ · Kε · molξ · cdη
con coefficiente numerico 1; gli esponenti α, β, γ, ecc sono numeri
interi (compreso lo zero).
• Esistono:
Unita derivate con nome proprio
– esempi: frequenza, hertz, Hz = s-1 ; forza, newton, N = m kg s-2
Unità derivate senza nome proprio, espresse attraverso il
monomio che la definisce in termini di unità di base (o di altre unità
con nome proprio)
– esempi: velocità, m s-1 ; area, m2
69
Forza
hertz
newton
Hz
N m·kg·s
s
-1
-2
Internazionale
2 -1 -2
Pressione pascal Pa N/m m ·kg·s
2 -2
Energia, lavoro, joule J N·m m ·kg·s
quantità di calore
Potenza, flusso watt W J/s
2
m ·kg·s
-3
unità derivate
Energetico
Carica elettrica coulomb C s·A con nome
2 3 -1
Potenziale elettrico, volt V W/A m ·kg·s ·A
tensione elettrica
-2 -1 4 2
Capacità elettrica farad F C/V m ·kg ·s ·A
2 -3 -2
Resistenza elettrica ohm Ω V/A m ·kg·s ·A
-2 -1 3 2
Conduttanza siemens S A/V m ·kg ·s ·A
elettrica
2 -2 -1
• Il SI riconosce 18 unità
Flusso d'induzione weber Wb V·s m ·kg·s ·A
magnetica derivate con nome proprio
Induzione tesla T Wb/m
2
kg·s ·A
-2 -1 (derivano da nomi di
magnetica
2 -2 -2
scienziati famosi)
Induttanza henry H Wb/A m ·kg·s ·A
Flusso luminoso lumen Lm cd·sr
2 -2
Illuminamento lux Lx lm/m m ·cd·sr
-1
Attività (di un Becquerel Bq s
radionuclide)
2 -2
Dose assorbita gray Gy J/kg m ·s
2 -2
Equivalente di dose sievert Sv J/kg m ·s
70
35
Sistema Internazionale
grandezze derivate con nome
71
Sistema Internazionale
grandezze derivate con nome
72
36
Sistema Internazionale
grandezze derivate con nome
73
Sistema Internazionale
Alcune unità, pur essendo fuori dal
Sistema Internazionale, sono entrate
unità non SI ammesse
talmente nella vita di ogni giorno da Nome Simbolo Valore in unità SI
non poter essere messe al bando. minuto min 1 min = 60 s
Esse sono indicate nella tabella a
ora h 1 h = 60 min = 3 600 s
fianco.
giorno d 1 d = 24 h = 86 400 s
Tutte le altre unità non indicate nella grado ° 1° = ( π/180) rad
tabella debbono essere abbandonate sessagesimale
e sostituite con unità SI. minuto ' 1' = (1/60)° =
Esempi: di angolo =(π/10 800) rad
• potenza dei motori delle automobili secondo " 1" = (1/60)'=
in kilowatt e non in cavalli di angolo =(π/648 000) rad
(1 CV = 0,735499 kW), litro l, L 1 l = 1 dm3 = 10-3 m3
• la quantità di calore negli impianti tonnellata t 1 t = 103 kg
termici in kilojoule anziché in grandi
bar bar 1 bar = 105 Pa
calorie (1 Cal = 4186,8 kJ).
74
37
Sistema Internazionale
Multipli e sottomultipli
75
Sistema Internazionale
Prefissi SI
1 000 000 000 000 000 000 000 000 1024 yotta Y
1 000 000 000 000 000 000 000 1021 zetta Z
1 000 000 000 000 000 000 1018 exa E
1 000 000 000 000 000 1015 peta P
1 000 000 000 000 1012 tera T
1 000 000 000 109 giga G
1 000 000 106 mega M
1 000 103 kilo k
100 102 etto h
10 101 deca da
76
38
Sistema Internazionale
Prefissi SI
77
Sistema Internazionale
Prefissi SI
Esempio:
Corrente elettrica molto piccola o molto grande
0,000 005 A 500 000 A
Si ha :
5·10-6 A= 5 µA 500·103 A = 500 kA
78
39
Alcune regole per scrivere correttamente nomi e simboli
delle Unità di misura SI
I nomi per esteso delle unità di misura devono sempre essere scritti con lettera
minuscola (newton e non Newton), privi di accenti o segni grafici (ampere e non
Ampère).
I nomi delle unità non hanno plurale, eccetto il metro, il kilogrammo, il secondo,
la candela, il radiante e tutte le unità derivate, multipli e sottomultipli.
I simboli delle unità di misura devono essere scritti in minuscolo, oppure, se
deriva da un nome proprio di persona, con la prima o l'unica lettera maiuscola (si
scrive: Pa per i pascal, N per i newton, m per i metri).
I simboli non devono essere seguiti dal punto, salvo che si trovino a fine periodo.
Quando l'unità di misura è scritta vicino ad un numero si deve usare il simbolo e
questo va posto sempre dopo il valore numerico (si scrive: 12 kg e non 12
kilogrammi oppure kg 12).
Il prodotto di due o più unità va indicato con un punto a metà altezza o con un
piccolo spazio tra i simboli (si scrive: N·m oppure N m).
Il quoziente tra due unità va indicato con una barra obliqua o con esponenti
79
negativi (si scrive m/s oppure m s-1).
L'unità se non accompagna la relativa misura deve essere espressa con il suo
nome e non con il simbolo, ad eccezione delle formule e degli elenchi di
simboli (si scrive: "Il kilometro è una lunghezza" e non "Il km è una
lunghezza").
Il simbolo di un multiplo o sottomultiplo si scrive facendo precedere il simbolo
dell'unità da quello del prefisso, senza interposizione di un punto o di uno
spazio (si scrive: MPa, kg, cm, kW).
Nel caso dell'unità kilogrammo per formare multipli e sottomultipli si utilizza il
grammo, non il kilogrammo.
Es: 10-3g = 1 mg; 106 g = 1 Mg (ex tonnellata).
Attenzione: la lettera k minuscola indica il prefisso di multiplo
decimale kilo (= 1.000) mentre la lettera K maiuscola indica la temperatura in
gradi kelvin.
80
40
Regole di scrittura
81
Regole di scrittura
82
41
Regole di scrittura
83
Regole di scrittura
84
42
Regole di scrittura
85
Regole di scrittura
86
43
Campioni delle unità di misura
Dopo aver definito le unità di misura, nasce l’esigenza di fornirne
una rappresentazione “tangibile”, i CAMPIONI.
88
44
Campioni delle unità di misura
89
90
45
Campioni delle unità di misura
Un esempio: il metro
91
Il D.M. 591 contiene, per tutti i campioni nazionali, una serie di note
tecniche concernenti la loro realizzazione e i contributi all’incertezza
attribuita a ciascun campione
92
46
I campioni primari in Italia
Simb Istituto
Grandezza U.d.m. Incertezza relativa
olo responsabile
Unità di base
kilogram-
Massa kg IMGC ± 8·10-9 a 1 kg
mo
Intensità di
corrente ampere A IEN ± 1,5·10-6 da 100 µA a 1A
elettrica
47
I campioni primari in Italia - unità di base (Manifesto SI)
95
96
48
I campioni primari in Italia - unità di base (Manifesto SI)
97
98
49
I campioni primari in Italia - unità di base (Manifesto SI)
99
100
50
I campioni primari in Italia - unità di base (Manifesto SI)
101
Unità derivate
rad
Angolo piano radiante IMGC ± 0,24 µrad (assoluta)
Massa kilogram-
volumica mo al kg·m-3 IMGC ± 7·10-7 a 2330 kg·m-3
(densità) metro cubo
kilogram-
Portata in ± 4·10-4 da 0,2 kg·s-1 a 5
mo kg·s-1 IMGC
massa kg·s-1
al secondo
da ± 5·10-6 a ± 5·10-4 da
Pressione pascal Pa IMGC
100 Pa a 1 GPa
Pressione
pascal Pa IEN ± 6·10-3 da 0,3 Pa a 1 Pa
sonora 102
51
Potenza ± 2·10-6 da 1 V a 10 V e da
watt W IEN
elettrica 100 µA a 1 A
Tensione
volt V IEN ± 5·10-7 da 1 V a 10 V
elettrica
Resistenza
ohm Ω IEN ± 3·10-7 da 1Ω
elettrica
Capacità
farad F IEN ± 5·10-7 da 10 pF a 1 nF
elettrica
103
Flusso di
± 1,5·10-3 da 1 µWb a 10
induzione weber Wb IEN
mWb
magnetica
Induzione
tesla T IEN ± 3·10-3 da 1 mT a 25 mT
magnetica
104
52
Dose ± 5·10-3 a 0,1 Gy a 30 Gy
gray Gy ENEA
assorbita in grafite
Densità di
flusso di neutroni al
± 3,7·10-3 per neutroni
neutroni secondo s-1·m-2 ENEA
veloci
al metro quadrato
coulomb al
Esposizione
kilogrammo C·kg-1 ENEA da ± 5·10-3 a ± 1·10-2
105
106
53
I campioni primari in Italia – alcune unità derivate
Tensione
107
108
54
I campioni primari in Italia – alcune unità derivate
Resistenza
109
110
55